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INDICE 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 14 15 16 17 18 20 22 23 24 25 26 27 28 29 30

La conchiglia Un vampiro di giorno Una bevanda estiva Il mistero dietro la pietra Gli articoli Vincent Van Gogh Nomi singolari, plurali, difettivi, invariabili Nomi concreti, astratti, collettivi, composti Nomi alterati e derivati Ritorno a Ilyriand Gli aggettivi Il grado degli aggettivi Aggettivi di tutti i tipi Una lettera dalle vacanze Nuvola Bianca Il cane barone I pronomi personali I pronomi personali soggetto e complemento I pronomi relativi Pronomi che aiutano Pronomi interrogativi ed esclamativi Aggettivi? Pronomi? Medaglia al merito E l’acqua... L’estate

31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 42 44 45 46 47 48 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60

Campo maturo Essere e avere Il modo indicativo Il congiuntivo, il condizionale, l’imperativo I modi indefiniti Forma attiva, passiva, riflessiva Verbi transitivi e intransitivi Desidero… desidero… desidero Al di là della grande palude Un pettirosso tra gli Inuit Gli avverbi Le congiunzioni Parole che uniscono Le interiezioni Le preposizioni Computer e videogiochi Sinonimi e contrari Stessa parola… Parole che stanno bene insieme La punteggiatura Via dall’isola Frasi e non frasi Soggetto e predicato Le espansioni Gioco di parole Finalmente in vacanza! Fra poco… le medie!


INDICE DEGLI ARGOMENTI L’ORTOGRAFIA

IL LESSICO

La punteggiatura (53)

I sinonimi e i contrari (50) Gli omonimi (51) Le parole polisemiche (51) I campi semantici (52)

LA MORFOLOGIA Gli articoli (6, 7) Il genere dei nomi (8) I nomi singolari, plurali, difettivi e invariabili (9) I nomi concreti, astratti, collettivi e composti (10) I nomi alterati e derivati (11) Gli aggettivi qualificativi (14) Il grado degli aggettivi (15) Gli aggettivi possessivi, dimostrativi, numerali e indefiniti (16) I pronomi personali soggetto e complemento (22, 23) I pronomi relativi (24, 25) I pronomi interrogativi ed esclamativi (26) La classificazione dei pronomi (27) I verbi ausiliari (32) I tempi dei verbi (33) I modi verbali (34, 35) La forma dei verbi (36) La funzione dei verbi (37) Gli avverbi e le locuzioni avverbiali (42-43) Le congiunzioni (44-45) Le interiezioni (46) Le preposizioni (47)

LA SINTASSI La frase come ordine logico di parole, e la frase minima (55) Il soggetto e il predicato (56) Le espansioni (57)

IL TESTO Il testo poetico (3, 29, 30-31) Il testo narrativo (4, 54, 56) e l’avvio al riassunto (18-19, 28, 39) Il racconto fantastico (12-13, 38) La lettera (17, 59) Il testo descrittivo (20-21) Il testo informativo-espositivo (40-41) Il testo argomentativo (48, 49) Il testo regolativo (5, 58) Il diario (60)

Un particolare ringraziamento a Ines Pianca per la scelta dei brani antologici Copertina, progetto grafico e impaginazione: Graphika di Pier Franco Battezzati Coordinamento e redazione: Valeria Zanoncelli

Tutti i diritti riservati © 2010 CETEM s.r.l. via Fauché 10 – 20154 Milano tel. 02-33106617/02-34939790 fax. 02-33106358 info@cetem.it

Illustrazioni: Elena Patrone (copertina e interni) Prima edizione: marzo 2010 Visita il nostro sito: www.cetem.it

Edizioni

1 2 2010

3 4 2011

5 6 7 8 2012 2013

9 10 2014

L’editore è a disposizione degli aventi diritto tutelati dalla legge e per eventuali e non volute omissioni o errori di attribuzione.

Stampato per conto della casa editrice presso: CPM, Casarile (MI)


LA CONCHIGLIA Leggi la poesia che descrive l’estate.

Sta sulla rena del mare una conchiglia lucente. Nessuno se ne accorge: è come non esistesse. Ma il bimbo che la vede la prende in mano, e la tiene come fosse un tesoro. E dice grazie al mare. G. Serafini, Barchette di carta, Mondadori

Completa. Chi è la protagonista dei primi due versi? La protagonista è una conchiglia .....................................................................................................

Quel “ma” è un segnale:

lucente. .....................................................................................................

che annuncia la presenza di un bambino

Nessuno si accorge della conchiglia perché:

del cambio della situazione, di un contrasto

è un oggetto piccolo

Per il bambino che cos’è la conchiglia? Perché? Per il bambino la conchiglia è preziosa, ........................................................................................................

è un elemento di poca importanza

è un tesoro che il mare gli ha donato. ........................................................................................................

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UN VAMPIRO DI GIORNO Leggi il racconto. Quando Leo si svegliò, era pieno giorno. Gli avevano detto che la luce del giorno era il peggior nemico dei vampiri! Cercò di riaddormentarsi, ma non aveva più sonno… Scese dal letto e si avvicinò alla finestra. Uno spettacolo meraviglioso l’attendeva: una palla di fuoco illuminava il giardino. Era mille volte più potente della luna e dei lampioni! Leo scese la scala del giardino in punta di piedi. Sapeva che la luce del giorno, per i vampiri, costituiva un pericolo mortale e quindi stava facendo una sciocchezza. Quando si avvicinò al cancello, sentì delle voci che venivano dalla strada. Aprì la porta del giardino. Nella piazza tre bambini correvano e saltavano ridendo. Leo si girò. Un ragazzino era di fianco a lui. Era la prima volta che ne vedeva uno così da vicino! – Ciao! Da quanto tempo abiti qui? – chiese il ragazzino. – Credevo che fosse abbandonata questa baracca! Leo balbettò: – Ehm… Non è da molto che abito qui. Il ragazzino disse: – Non c’è da divertirsi a vivere in una rovina così! Qui, nel quartiere, la chiamiamo la casa degli spiriti. – No, non è la casa degli spiriti! – disse Leo con un sorrisetto. – Non ci sono fantasmi, ci sono solo dei vampiri! P. Wrzecz, È duro essere un vampiro

Rispondi alle domande. Perché la luce del giorno è nemica dei vampiri? Perché per loro rappresenta un pericolo ............................................................................................................ mortale. ............................................................................................................ Da che cosa si capisce che Leo è un vampiro? Dal fatto che, uscendo in pieno giorno, ............................................................................................................ commette una sciocchezza.

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UNA BEVANDA ESTIVA Leggi la ricetta e completa la tabella con le informazioni che puoi ricavare dal testo. Prendere 6 mele, lavarle e sbucciarle con un coltellino. Passare rapidamente sotto l’acqua 500 grammi di ribes. Mettere nel frullatore la frutta. Versare in una caraffa il succo che si ottiene, dopo averlo passato al colino. Se si ha la centrifuga non si dovrà compiere questa operazione. Aggiungere il succo di un pompelmo e 3 cucchiai di zucchero. Mescolare bene con un cucchiaio di legno e servire la bibita fredda. ingredienti

strumenti

suggerimenti

6 mele ..............................................................

coltellino ..............................................................

Evitare di mettere la ..............................................................

500 grammi di ribes ..............................................................

frullatore ..............................................................

frutta nel frullatore ..............................................................

1 pompelmo ..............................................................

caraffa ..............................................................

e di passarla nel ..............................................................

3 cucchiai di zucchero ..............................................................

colino ..............................................................

colino se si usa la ..............................................................

..............................................................

cucchiaio di legno ..............................................................

centrifuga. ..............................................................

..............................................................

..............................................................

Servire la bevanda ..............................................................

..............................................................

..............................................................

fredda. ..............................................................

Riordina le fasi di preparazione della ricetta numerandole da 1 a 5. 3 4 1

Mettere il succo in una caraffa. Aggiungere il succo di pompelmo e lo zucchero. Lavare e sbucciare le mele; passare rapidamente sotto l’acqua il ribes.

5 Mescolare bene con un cucchiaio di legno e servire la bibita fredda. 2 Mettere nel frullatore la frutta.

5


IL MISTERO DIETRO LA PIETRA Evidenzia gli articoli presenti nel testo e inseriscili in tabella evitando le ripetizioni. La pietra non era fissata. Carson la esaminò più accuratamente e notò una depressione ai bordi che poteva offrire un appiglio. Le sue dita si adattarono perfettamente alla scanalatura ed egli spinse la lastra. La pietra si mosse poco e poi si fermò. Spinse più forte e il lastrone con uno sbuffo di polvere si spostò come se fosse montato su dei cardini. Nella parete si aprì un rettangolo nero della grandezza di una spalla; Carson con cautela si infilò nello stretto passaggio. La galleria correva dritta per una cinquantina di metri, e poi si allargava in una sala. Quando Carson vi entrò trattenne il respiro per lo stupore: la sala era stupefacente… Fu il pavimento ad attirare il suo sguardo. Il grigio scuro delle pareti circolari qui cedeva il posto a un mosaico di pietre multicolori, tra le quali dei blu, dei verdi e dei porpora. Dovevano esserci migliaia di pezzi di pietra colorata a formare quel disegno, perché nessuno era più grande di una noce. C’erano linee curve porpora e violetto che s’intersecavano con delle linee dritte verdi e blu, formando fantastici arabeschi. C’erano cerchi, triangoli, stelle e altri disegni di forme meno conosciute. S. Wright, La stanza della strega, Newton

articoli determinativi

articoli indeterminativi

articoli partitivi

la, le, il, lo ..............................................................

una, un, uno ..............................................................

dei, delle ..............................................................

..............................................................

..............................................................

..............................................................

..............................................................

..............................................................

..............................................................

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GLI ARTICOLI Leggi le frasi, sottolinea gli articoli ed evidenzia il nome cui si riferiscono, poi completa la tabella. Segui l’esempio. Non abbiamo preso l’ombrello perché non piove più. Ho visto uno scoiattolo sull’albero. Ecco la posta arrivata stamattina. Metteremo gli scarponi da montagna. Le immagini sul monitor del PC si chiamano icone. I rischi che questo affare comporta sono eccessivi. Lo schermo della TV è rotto. Il meccanico ripara auto e moto in officina.

articolo

nome

genere e numero

l’ ..................

ombrello ........................

maschile, singolare ............................................

uno ..................

scoiattolo ........................

maschile, singolare ............................................

la ..................

posta ........................

femminile, singolare ............................................

gli ..................

scarponi ........................

maschile, plurale ............................................

le ..................

immagini ........................

femminile , plurale ............................................

i ..................

rischi ........................

maschile, plurale ............................................

lo ..................

schermo ........................

maschile, singolare ............................................

il ..................

maschile, singolare meccanico ............................................ ........................

Inserisci l’articolo determinativo, indeterminativo o partitivo adatto. un gli occhi di Maria? Sono di .................. Hai osservato .................. bel blu zaffiro. del latte fresco, .................. La del burro, .................. mamma ha comprato .................. della ..................

farina e

delle ..................

uova.

un sabbia mi è andata in ........................ occhio. delle lettere dagli amici. Anna riceve spesso .................. un ristorante greco. Fabio porterà Marika a cena in .................. La ........................

Sottolinea in

l’articolo partitivo, in

la preposizione articolata.

L’orologio del nonno è rotto: farò riparare una molla dell’ingranaggio. Per la merenda del pomeriggio preferisci del latte o del tè? Ti occorrono dei nuovi vestiti? Chiediamo alla commessa il prezzo del maglione e della gonna esposti in vetrina. Ho comprato delle cartoline che raffiguravano degli scoiattoli.

7


VINCENT VAN GOGH Nel brano sottolinea in

i nomi maschili e in

i nomi femminili.

Si chiamava Vincent, aveva i capelli rossi e gli occhi verdi, profondi come il mare. Abitava in Olanda. A Vincent piaceva camminare tra i campi, arrampicarsi sugli alberi, vagare senza meta. Giovane, si trasferì a Parigi da uno zio che aveva un negozio di quadri. Molte opere che vendeva lo zio gli sembravano brutte, soprattutto mancavano di luce. Vincent guardava il cielo di notte e di giorno, scrutava il sole e le stelle, voleva trovare cose che nessuno mai aveva cercato. Cominciò a scarabocchiare su dei foglietti con un carboncino e, poco alla volta, si accorse che quei disegni potevano contenere tutta la luminosità del cielo. Ricominciò a camminare tra i campi, portando con sé tela, cavalletto e colori. Si fermava per ore a osservare la natura, i paesaggi, le persone, per coglierne tutte le sfumature e le ombre. Si trasferì nel Sud della Francia e dipinse di tutto: distese di grano, iris, girasoli, paesaggi, contadini, mandorli in fiore e molti autoritratti. Firmava i suoi quadri Vincent, senza il cognome Van Gogh. Attraverso la pittura e i colori stava trovando la luce che cercava da sempre. I. Lepscky, Vincent Van Gogh, Emme Edizioni

Sottolinea le coppie di nomi composte da falsi cambiamenti di genere. gatto – gatta

orso – orsa

pianto – pianta

ragazzo – ragazza

buco – buca

torto – torta

gambo – gamba

pizzo – pizza

eroe – eroina

cuoco – cuoca

porto – porta

nonno – nonna

cero – cera

panno – panna

collo – colla

foglio – foglia

zio – zia

tavolo – tavola

manico – manica

suolo – suola

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NOMI SINGOLARI, PLURALI, DIFETTIVI, INVARIABILI Sottolinea i nomi nel brano, poi segna con una ✘ la risposta esatta. C’era una volta una bambina che si chiamava Tracy Beaker. Come inizio sembra quello di una melensa fiaba per bambini. Odio le fiabe. Sono tutte uguali. Se sei buonissima e bellissima e hai dei lunghi riccioli d’oro, ti basta spazzare un mucchietto di cenere o farti una dormita in un palazzo pieno di ragnatele, e poi arriva il solito principe e tu vivi felice e contenta fino alla fine dei tuoi giorni. Ma se sei cattiva e brutta, certe fortune non te le sogni nemmeno. J. Wilson, Bambina affittasi, Salani

Quanti nomi comuni singolari ci sono? 9

10

Sottolinea in

11

Quanti nomi comuni plurali ci sono?

12

5

i nomi difettivi del singolare, in

6

7

i nomi difettivi del plurale.

Carlo si è macchiato i pantaloni con il tè. Non vedo l’ora di andare qualche giorno in ferie. Alla festa per il mio compleanno abbiamo usato i bicchieri e i piatti di plastica. Per togliere il chiodo dal muro il papà ha dovuto usare le tenaglie. Le gite scolastiche quest’anno si svolgeranno tra marzo e aprile. Non ricordo di avere avuto il morbillo da piccolo, ma solo la pertosse. Evidenzia nelle frasi i nomi invariabili. Mio fratello possiede tutte le serie di figurine dei calciatori della Nazionale. L’autostrada è stata chiusa per un grave incidente tra alcuni camion. Non vedo l’ora di infilarmi ai piedi gli sci e di farmi una bella discesa sulla pista. Luca ha sempre praticato molti sport fin da piccolo. Sabato sera io e i miei amici siamo andati al cinema qui vicino. Mio fratello ha finalmente comperato la moto nuova che desiderava.

9

8


NOMI CONCRETI, ASTRATTI, COLLETTIVI, COMPOSTI Trascrivi a fianco i nomi concreti e quelli astratti.

nomi concreti ombre, alberi, giardino, ....................................................................................................

Il resto della giornata trascorse tranquillo: le sole ombre che Camilla vide muoversi furono quelle degli alberi del giardino della scuola, scossi dal vento. Così cominciò a pensare di aver solo sognato quella strana storia e non ci pensò più fino a sera. Quando però arrivò l’ora di andare a letto, l’idea di restare da sola, al buio, nella sua stanzetta, la spaventò. Non era una bambina paurosa e aveva dormito da sola fin da piccola. Quel giorno, però, le ombre che si muovevano le avevano messo addosso una strana agitazione.

scuola, vento, sera, letto, .................................................................................................... buio, stanzetta, bambina. .................................................................................................... ....................................................................................................

nomi astratti resto, giornata, storia, ora, .................................................................................................... idea, giorno, agitazione. .................................................................................................... .................................................................................................... ....................................................................................................

S. Bordiglioni, La chiave magica, Emme Edizioni

Collega ogni nome collettivo con il nome degli elementi da cui l’insieme è composto. Segui l’esempio.

Collega le parole di sinistra con quelle di destra, per formare dei nomi composti. Segui l’esempio.

sciame

stelle

carta

lingua

popolazione

scolari

torci

scendi

costellazione

api

sempre

bordo

giuria

isole

passa

carne

stormo

abitanti

trita

verde

gregge

giurati

fuori

porto

scolaresca

uccelli

sali

pesta

arcipelago

pecore

mala

collo

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NOMI ALTERATI E DERIVATI Completa la tabella con i nomi alterati. nome primitivo giornale casa letto tavola gatto

diminutivo giornalino casina lettino tavolina gattino

vezzeggiativo giornaletto casetta lettuccio (tavoletta) (gattuccio)

accrescitivo (giornalone) casona lettone tavolona gattone

peggiorativo giornalaccio (casaccia) (lettaccio) (tavolaccia) gattaccio

Tra i seguenti nomi, colora solo i falsi alterati. ditone

postino bottone

cucciolotto treccina

tacchino tifone

Leggi la filastrocca e completa la tabella. È bello il mestiere del farmacista, dell’autista, del giornalista, dell’artista, del pianista (che suona con la concertista), del musicista, del barista, del costumista, del tassista (che di viaggi ne fa tanti). Tutte le occupazioni sono interessanti, l’importante è che non siano stressanti. Bisogna lavorare con dedizione e con tanta attenzione. S. Loiero, Giocare, riflettere, creare, Giunti Lisciani Editori

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quadretto tavolino

focaccia limone

nome del mestiere

deriva da...

farmacista ..........................................

farmaco ..........................................

autista ..........................................

auto ..........................................

giornalista ..........................................

giornale ..........................................

artista ..........................................

arte ..........................................

pianista ..........................................

pianoforte ..........................................

concertista ..........................................

concerto ..........................................

musicista ..........................................

musica ..........................................

barista ..........................................

bar ..........................................

costumista ..........................................

costume ..........................................

tassista ..........................................

taxi ..........................................


RITORNO A ILYRIAND C’era una folla numerosa quella sera nel salone del castello quando Osric cominciò a narrare. – Molto molto tempo fa, prima ancora dei tempi che i draghi possono ricordare, il nostro popolo viveva in una terra di nome Ilyriand. Si dice che Ilyriand fosse un paese tanto ricco che i nostri progenitori non avevano bisogno di nulla. Non avevano necessità di andare a caccia né a pesca: bastava che allungassero la mano verso gli alberi, carichi di frutti maturi e deliziosi. Ogni giorno splendeva il sole, ogni sera l’aria era rinfrescata da una pioggia leggera. PIO ESEM

Rispondi alle domande. Con quale scopo Osric racconta la vicenda del suo popolo alla folla? Allo scopo di incitarli a ........................................................................................... tornare a Ilyriand perché ora ........................................................................................ si trovano in una terra senza futuro. ...................................................................................... Chi era Eldon? ................................................ Eldon era il re di Ilyriand. .............................................................................. Qual era il suo desiderio più grande? Voleva sapere che cosa c’era ........................................................................................... oltre i confini della sua terra. ......................................................................................... A cosa serve la chiave d’oro? La chiave d’oro serve ad ............................................................................... aprire la porta incantata ........................................................................... e a fare quindi ritorno .................................................................... a Ilyriand. .......................................................... .........................................

L’inverno non esisteva. Il calore dell’estate e il raccolto autunnale erano costanti e sicuri, come la notte che segue ogni giorno e il giorno che segue ogni notte. La musica dei nostri padri era meravigliosa, i loro dipinti incantevoli, le sculture raffinate e le poesie piene di serenità. Fino a quando salì al trono Eldon. Fin da bambino, Eldon aveva alzato lo sguardo alle stelle, alle montagne che circondavano Ilyriand: voleva sapere che cosa c’era oltre i confini della sua terra.


«Maestà, questo è impossibile!» gli rispondevano i saggi del Regno. «Guardatevi intorno: tutto ciò che potete desiderare è qui.» «Le stelle viaggiano in cerca di nuovi orizzonti!» gridava Eldon. «Perché io non posso fare altrettanto? Voglio la luna, voglio le stelle, voglio sapere che cosa c’è oltre i confini di Ilyriand!» Passarono vent’anni, ed Eldon trovò un passaggio tra le montagne. Con tutti i suoi sudditi, lasciò Ilyriand, chiudendo il passaggio con una porta incantata, che poteva essere aperta soltanto con una chiave magica d’oro zecchino. Viaggiarono attraverso molte terre e non videro la morte piombare su di loro: uomini armati di asce li assalirono e li sterminarono. I pochi sopravvissuti al massacro costruirono delle navi e partirono, sperando di poter trovare la chiave d’oro e la strada per tornare a Ilyriand. Non furono fortunati e, dopo molti anni, decisero di rassegnarsi e si stabilirono qui a Fallond. Questa è la mappa del loro viaggio. Così dicendo, Osric estrasse una pergamena molto consumata. Poi, faticosamente, riprese a parlare: – Vi do un avvertimento: questa è una terra senza futuro. Se rimarrete qui morirete tutti. Andate a cercare Ilyriand. Il drago vi aiuterà. A quelle parole si fece avanti un drago, lungo sei metri, ricoperto di scaglie color ruggine... J. Ashton, In viaggio per Ilyriand, Mondadori

Il racconto è: vero o verosimile

fantastico

Nel testo prevalgono le sequenze: narrative

descrittive

dialogiche


GLI AGGETTIVI Per ognuna delle parole sottolineate nel testo scrivi l’aggettivo o gli aggettivi usati. Segui l’esempio. D’improvviso il cielo si oscurò, si sentì un lontano brontolio, mentre una ventata secca e bruciante scosse gli alberi e sollevò la polvere dalla strada. Il sole sparì tra le nuvole colorate di un rosso livido e mentre il tuono rombava sordamente sopra il villaggio si scatenò una tempesta furiosa. Il primo fulmine cadde nella foresta e tutto il cielo divenne del colore del piombo. Le raffiche di vento urlavano e lampi simili a fuochi accecanti laceravano il cielo, mentre tuoni fragorosi rimbombavano sulla terra. Le case tremavano e la gente si nascondeva impaurita. Poi cominciò a cadere una pioggia fitta fitta e pesante. Era un tale diluvio che in un attimo le spighe di grano nei campi furono abbattute, il fiume si gonfiò e un’acqua schiumosa invase i fossati, i solchi, le buche del terreno. Soltanto verso sera la pioggia cessò e tra le nubi, come una sfera rossa e sfavillante, apparve il sole prima di tramontare. W. Reymont, I contadini, Città Armoniosa

... una principessa delle fiabe giovane ...........................

secca e bruciante .................................................. colorate .................................................. livido .................................................. furiosa .................................................. primo .................................................. tutto .................................................. accecanti .................................................. fragorosi .................................................. fitta fitta e pesante .................................................. schiumosa .................................................. rossa e sfavillante ..................................................

Inserisci nei testi gli aggettivi qualificativi adatti a…

La

lontanø

..................................................

PIO ESEM

gente .................................................. impaurita .................................................. ... una strega

La malvagia ................... strega era una ragazza orrenda ................ .

principessa era una ragazza

bellissima ........................................

Chi la vedeva assumeva un’espressione spaventata , tanto .......................... evidente era la sua .................................

. Chi la vedeva assumeva estasiata un’espressione .................................................. , tanto accecante ....................................................... era la sua bellezza.

deforme , bruttezza. Il suo viso era un ovale .................... cisposi i suoi occhi erano ...........................................................

perfetto Il suo viso era un ovale ............................... , i suoi sfavillanti occhi erano ............................................. e brillavano

rossi e avevano riflessi .......................... come il fuoco. arruffati erano .............................. crespi I suoi capelli ........................

lisci luminose . I suoi capelli .................. come stelle .................... morbidi lucenti erano ....................................... e ...................................... .

e

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spenti .............................................................................................

.


IL GRADO DEGLI AGGETTIVI Nelle frasi seguenti sottolinea gli aggettivi qualificativi, poi completa la tabella. Segui l’esempio. La temperatura di maggio è stata più mite di quella di giugno. Le vacanze pasquali sono meno lunghe di quelle natalizie. La riunione di oggi mi è sembrata più pesante di quella di ieri. Sei acido come un limone, che cosa ti è successo? La carne del pollo è meno saporita del manzo. Francesco è alto come suo padre. aggettivo qualificativo grado di comparazione 1° termine di paragone 2° termine di paragone mite

maggioranza

di maggio

di giugno

lunghe

minoranza

vacanze pasquali

vacanze natalizie

pesante

maggioranza

riunione di oggi

riunione di ieri

acido

uguaglianza

tu

limone

saporita

minoranza

carne del pollo

carne del manzo

alto

uguaglianza

Francesco

suo padre

Completa le frasi inserendo le parole adatte per comporre il superlativo relativo.

Sottolinea gli aggettivi di grado superlativo assoluto presenti nelle frasi.

più ) lungo (............... il ) fiume (............... d’ ) Italia. Il Po è (............... il ) (................... più ) grosso animale L’elefante è (...................

La lana di questo maglione è pregiatissima.

dello ) zoo. (................... la ) persona (................... più ) adatta. Monica è (...................

Non farti prendere dal panico: il problema

il Raccontami qual è stato (................... ) momento più ) bello (................... della ) gita. (...................

Il passaggio per entrare nella grotta è molto stretto.

La pianta che mi hai regalato è ancora rigogliosissima. è facilissimo. La tua camera è sempre pulitissima e molto ordinata.

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AGGETTIVI DI TUTTI I TIPI Leggi la descrizione e trascrivi nella tabella gli aggettivi sottolineati. Proprio in quel momento le mie zie uscirono dallo spogliatoio delle signore. Le zie erano due vecchiette piccine, vestite senza pretese. La prima zia è Giulia, di pochi centimetri più alta della sorella, aveva capelli grigi, pettinati bassi sulle orecchie, e grigia era pure la faccia larga e flaccida. Che ombre scure macchiano la sua pelle! La corporatura robusta e il portamento eretto di cui era dotata, i suoi occhi lentissimi e le labbra semiaperte suggerivano l’impressione di una donna che non sa mai dov’è né dove va. Zia Caterina indubbiamente era la più vivace delle due. La sua faccia era più sana di quella della sorella, ma quel viso era tutto solcato da grinze e piegoline, come una rossa mela appassita, mentre alcune ciocche di capelli erano acconciate alla stessa antiquata maniera della sorella. Quella capigliatura non aveva ancora perso il suo colore di nocciola matura. Zia Caterina era impacciata come zia Giulia. Queste due signore, Caterina e Giulia, sono le mie amate zie!

dimostrativi quel, quella, quel, stessa, ................................................................................

J. Joyce, Gente di Dublino, Rizzoli

................................................................................

Inserisci gli aggettivi interrogativi e quelli esclamativi scegliendo tra: che

quale

Quante ..............................

quante

quanti

quella, queste ................................................................................ ................................................................................

indefiniti pochi, tutto, alcune ................................................................................ ................................................................................

possessivi mie, sua, suoi, ................................................................................ che

quanta

sua, suo, mie ................................................................................ ................................................................................

ore dura lo spettacolo?

che A .............................. ora arriverà la zia da Parigi? quale Mi dici per .............................. squadra fai il tifo? Quanti ..............................

invitati alla tua festa di compleanno!

Che ..............................

gran goal alla partita di ieri sera!

Quanta ..............................

pazienza ci vuole con te!

numerali due, prima, due ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................

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UNA LETTERA DALLE VACANZE Borgoricco, 22 agosto Cara Cinzia, scusami se non mi sono fatta viva prima, ma ti assicuro che qui in campagna il caldo è stato così soffocante per tutto il mese da togliere la voglia di fare qualsiasi cosa. L’unico rimedio che abbiamo trovato è stato quello di prendere le biciclette e correre giù al fiume: solo sguazzando nell’acqua fresca si aveva un attimo di respiro! Tra due giorni torneremo in città: purtroppo le vacanze sono quasi finite. Peccato! Però ho già tremila progetti per il prossimo autunno! Primo fra tutti il corso di nuoto: ci verrai anche tu, non è vero? Hai terminato i compiti delle vacanze? A me manca ancora qualche esercizio di matematica, che non riesco bene a capire. Magari me lo spiegherai tu, visto che con i numeri sei un asso! Un salutone e un abbraccio Katia P.S. Ho letto un libro bellissimo. Te ne parlerò quando ci vedremo. Ciao.

Sottolinea nella lettera le parti indicate.

Rispondi.

la data

Katia scrive a:

il mittente

il destinatario il “post scriptum” (P.S.), cioè le notizie

una persona con la quale non ha confidenza un’amica, compagna di scuola

Il testo della lettera ha lo scopo di:

✘ raccontare un’esperienza personale

“scritte dopo”, a chiusura della lettera la formula di saluto

dare istruzioni esprimere una protesta Il linguaggio usato è:

✘ familiare, confidenziale ✘ semplice distaccato

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formale

✘ amichevole ✘ vivace


NUVOLA BIANCA Leggi il testo e rispondi alle domande. Appena prima dell’alba Aquila Grigia si svegliò e scivolò fuori dalla sua capanna. Le stelle erano fredde e brillanti ed egli poteva scorgere i profili delle piccole abitazioni disposte in cerchio con le mandrie in mezzo a esse. Il ragazzo si spostò verso il bestiame e benché fosse buio riconobbe la forma di ogni animale. Battè la mano sui loro fianchi e li chiamò dolcemente per nome. Improvvisamente il vento spazzò via una nube e la luna, simile a una sfera d’argento, illuminò il circolo delle capanne, il bestiame e la figura snella del ragazzo. Fu allora, in quella luce lunare, che Aquila Grigia intravide la sagoma di un vitellino appena nato. Gli si inginocchiò accanto e, carezzandogli il pelo umido, gli parlò dolcemente. Vide che era del colore dell’ebano e che sulla fronte aveva una macchia bianca che sembrava una piccola nuvola.

Si parla di un vitellino appena nato, di nome Nuvola Bianca. Di chi si parla nel testo? ......................................................................................................................................................................... In quale momento della giornata e in quale mese dell’anno è ambientata la storia? ..................................... La storia è ambientata appena prima dell’alba di un giorno del mese di luglio. ................................................................................................................................................................................................................................ È successo che Aquila Grigia ha trovato Nuvola Bianca. Che cosa è successo? ........................................................................................................................................................................... È un ragazzo e rimane al fianco del vitellino. Chi è Aquila Grigia? Che cosa fa? ................................................................................................................................................... Piccola pioggia è una mucca e ha appena partorito. Chi è Piccola Pioggia? Che cosa ha fatto? ................................................................................................................................ Viene chiamato Perché il vitellino viene chiamato Nuvola Bianca? Chi decide di chiamarlo così? ........................................... Nuvola Bianca perché è nato in luglio, quando le nuvole del cielo diventano bianche e perché ................................................................................................................................................................................................................................ ha una macchia bianca sulla fronte simile a una nuvola. Lo chiama così il padre di Aquila Grigia. ................................................................................................................................................................................................................................

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Il sole salì rosso e rotondo nel cielo nitido: crebbe sempre più rosso finché sembrò incendiare tutto il cielo: in quel momento tutti si svegliarono. Le donne uscirono per mungere le mucche e i ragazzi guardiani delle greggi si prepararono a portare le bestie al pascolo. Soltanto Aquila Grigia non si mosse, ma rimase al fianco del vitellino appena nato. Suo padre gli si avvicinò e disse: – Finalmente Piccola Pioggia ha partorito. – Sì, padre mio – rispose Aquila Grigia. – Guarda com’è bello il suo vitello. Come lo chiamerai? Suo padre pensò per un momento, guardò il cielo e rispose: – Adesso è il mese di luglio, quando le nuvole nel cielo diventano bianche. Lo chiamerò Nuvola Bianca perché questo è il tempo della sua nascita e perché c’è una macchia sulla sua fronte che assomiglia a una piccola nuvola bianca. Così fu chiamato il piccolo vitello che divenne l’animale preferito di Aquila Grigia. A. Ruben, Nuvola di Novembre, Vita e Pensiero

Riassumi brevemente il racconto.

ESEM PIO

Aquila Grigia si sveglia prima dell’alba ed esce dalla capanna. ................................................................................................................................................................................................................................ Va verso il bestiame e nel chiarore lunare vede la sagoma di un vitellino appena nato. ................................................................................................................................................................................................................................ Gli si inginocchia accanto e gli parla dolcemente. Al sorgere del sole tutto il villaggio si sveglia e si ................................................................................................................................................................................................................................ mette al lavoro, ma il ragazzo resta accanto al vitellino. ................................................................................................................................................................................................................................ Si avvicina il padre di Aquila Grigia e si rende conto che Piccola Pioggia ha partorito. ................................................................................................................................................................................................................................ Aquila Grigia chiede a suo padre come vuole chiamare il vitellino, e il padre risponde che gli darà ................................................................................................................................................................................................................................ come nome Nuvola Bianca per la macchia bianca sulla sua fronte. ................................................................................................................................................................................................................................ Il................................................................................................................................................................................................................................ vitellino diventa l’animale preferito del ragazzo.

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IL CANE BARONE Rispondi alle domande. Dove comincia la parte descrittiva del testo? Sottolineala. Quali elementi della descrizione ti sembrano particolarmente efficaci per segnalare l’originalità di Barone? Evidenziali.

La sua origine era misteriosa. Questo cane era stato trovato in treno, sulla linea che da Napoli va a Taranto, con un cartellino al collo che diceva: “Il mio nome è Barone, chi mi trova abbia cura di me”. Chissà da dove veniva: forse dalla grande città. Lo presero i ferrovieri della stazione di Tricarico, poi lo regalarono ai ferrovieri della stazione di Grassano. Andò a finire nella casa del sindaco di Grassano che, a sua volta, lo donò al fratello che lo portava sempre con sé. Tutti conoscevano Barone e tutti lo consideravano un essere straordinario. Un giorno, parlando con i miei amici, mi venne da dire che mi sarebbe piaciuto avere un cane.

Quando dovetti trasferirmi a Gagliano, quelle brave persone, che mi si erano molto affezionate, ne furono molto dispiaciute. Si ricordarono di quel mio vecchio desiderio di avere un cane e tanto fecero che riuscirono a regalarmi proprio Barone.


L’avevano lavato, lustrato, tosato, gli avevano messo un bel collare e una museruola: insomma Barone era messo a nuovo! Così truccato e abbellito non riuscivo a capire che razza di cane fosse: un misto di cane barbone e pastore? Forse più di cane pastore? Era un mistero! Era di media grandezza, tutto bianco, con una macchia nera sulla punta delle orecchie che pendevano ai lati del viso. Il pelo era lungo quasi fino a terra, ricciuto, morbido e lucente come la seta; la coda era grossa come quella di una volpe. Era allegro, libero, selvaggio: si affezionava, ubbidiva ma conservava la sua indipendenza. Più che camminare, saltava, a grandi balzi, con un ondeggiare delle orecchie e del pelo; inseguiva le farfalle e gli uccelli, spaventava le capre, lottava con i cani e con i gatti e gli piaceva correre tra i campi guardando le nuvole. Fin dal nostro primo arrivo a Gagliano, l’attenzione di tutti si posò su questo mio strano compagno. Non avevano mai visto una bestia simile e poi... si chiamava Barone! In questi paesi i nomi significano qualcosa: c’è in loro un potere magico. Egli, quindi, divenne per loro un barone, un signore, un essere potente, che bisognava rispettare.

Completa. La descrizione nel testo è:

✘ ✘

soggettiva oggettiva

Lo schema seguito dall’autore per descrivere Barone è: • grandezza • colore pelo • ............................................ coda • ............................................ carattere • ............................................ comportamenti • ............................................

Quando passava, saltando e abbaiando, i contadini se lo additavano e i ragazzi gridavano: – Guarda, guarda! Mezzo barone e mezzo leone! C. Levi, Cristo si è fermato a Eboli, Einaudi


I PRONOMI PERSONALI Leggi il testo e sottolinea i pronomi personali. Poi trascrivili nella colonna a fianco. La nonna è venuta a trovarci, starà con noi oggi e domani. Non è la nonna di Vienna, ma quella del Tirolo. Lei mi ha portato questo diario. Ha detto che devo scrivere i miei pensieri più segreti! E poi a me non piace per niente scrivere. Speriamo che lei non si accorga che il suo regalo non mi piace molto, anche perché non la vorrei offendere. Inoltre questo diario non lo trovo adatto per dei veri segreti. È senza lucchetto e la mamma leggerebbe sicuramente i fatti che scrivo, quando io non sono a casa. E visto che lei non sa tenere la bocca chiusa, li racconterebbe subito al papà.

pronomi personali -ci, noi, lei, .......................................... a me, lei, mi, .......................................... la, lo, io, lei .......................................... li .......................................... .......................................... ..........................................

C. Nöstlinger, Diario segreto di Susi, Piemme

Scrivi davanti a ogni verbo il pronome personale soggetto opportuno.

io ..................

egli/ella .................. telefonerà noi avevo deciso .................. aspettiamo noi foste .................. abbiamo letto egli è partito sono stato ..................

voi ..................

leggevate

io ..................

sapevo

noi ..................

cuciniamo

tu ..................

hai mangiato

egli/ella ..................

studiò

noi .................. io .................. voi ..................

giocavamo

essi/esse .................. vinsero

egli/ella .................. corre tu .................. hai visto voi ..................

berrete

io ..................

lavoro

noi ..................

abbiamo riso

essi/esse .................. dipinsero io ..................

avevo deciso

voi ..................

diceste

essi/esse .................. tagliarono essi/esse .................. ebbero scritto tu .................. raccontavi voi ..................

sapevate

egli ..................

era caduto

tu ..................

perdonasti

Evidenzia in colore il pronome corretto fra i due proposti. Oh, povera (io) (me)!

Ecco i miei gattini: (essi) (loro) sono fratelli.

Parla (te) (tu) adesso.

Fortunata (ella) (lei) che può andare in ferie!

(Lui) (Egli) si dà un sacco di arie.

Parteciperà anche (lui) (egli) alla gara?

Viene anche (egli) (lui) al cinema?

A cucinare, nessuno è bravo quanto (me) (io).

Se tu fossi (io) (me), che cosa faresti?

(Tu) (Te) sei proprio un incosciente a comportarti così.

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I PRONOMI PERSONALI SOGGETTO E COMPLEMENTO Completa le frasi con il pronome giusto. Che cosa scegli? io – me – mi

tu – te – ti tu ? Questa sera ci sarai anche ........... ti ha accompagnato al cinema, La zia ........... ti è piaciuto. ma il film non ...........

mi ha bagnato. Lungo la strada la pioggia ........... me . L’istruttore ha sgridato Fabrizio e ........... mi guardi con quella faccia scura? Perché ........... me , ........... io Mio fratello è più ubbidiente di ...........

te ai Non mi sbaglio: ho visto proprio ........... tu non ........... te ne sei accorto! giardinetti e ...........

invece sono più studioso di lui.

lui – lei – lo – la – gli – le

noi – ci

le porterò le foto. Ho detto alla nonna che ......... lo accudisco e ......... lui mi Il mio cane è grazioso: .........

Nessuno

ci ...........

ha avvertito che l’orario

dello spettacolo era cambiato.

gli vogliamo tutti bene. è affezionato, anche se .........

Sono veramente arrabbiato con Marco: ci parliamo da una settimana. non ...........

Mia sorella nuota così bene che l’istruttore ha lei per la gara. scelto proprio ........... la vidi arrivare. Cercavo Sara, poi ...........

voi – vi

Noi ...........

lo abbiamo aspettato per ore.

Noi ...........

pensiamo di invitarlo ancora.

loro – le – li

vi ha divertiti? Lo spettacolo ...........

le ho colte stamattina. Queste rose ........... li ho asciugati e I piatti sono lavati: ...........

Allo stadio c’erano i vostri amici, voi . ma non ho visto ...........

ho riposti nell’armadio. loro mi sono divertito. In gita con ...........

voi parteciperà all’escursione? Chi di ...........

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li ...........


I PRONOMI RELATIVI Leggi il testo e sottolinea i pronomi relativi. Ci sono riuscita: Alice, che è una gatta randagia, è diventata definitivamente di famiglia. Ho dovuto battagliare un po’ con papà, il quale non la voleva, ma alla fine l’ho spuntata. Adesso, quando arrivo a casa da scuola, mi aspetta con le orecchie tese dietro la porta. Ha capito qual è l’ora in cui torno di solito; infatti appena infilo la chiave nella toppa, che cigola, fa un miagolio che avvisa tutti! Allora io mi chino, le accarezzo la pancia, che è morbida, e le dico: – Ciao, Alice, come stai? Lei annusa avidamente la mia mano, che è rivolta sul dorso, si rimette dritta sulle zampe e viene a strusciarsi contro le mie gambe. Io getto lo zaino, che mi pesa, in un angolo e la prendo in braccio. È così calda e morbida. – Hai combinato guai oggi? – le chiedo. – Non rovinare i mobili che il papà ama tanto. Alice si agita tra le mie braccia, che ritiene sicure, e poi posa la testa all’altezza del mio cuore e comincia a ronfare. A. Petrosino, Un amico internet per Valentina, Piemme Junior

Unisci le due frasi in una, collegandole con il pronome relativo. ho una zia .............................

si chiama Maria. che ................................

Io ho una zia.

+

La zia si chiama Maria.

=

Io

La zia ha un figlio.

+

Suo figlio è mio cugino.

=

La zia ha un figlio che è mio cugino. ..............................................................................

Mio cugino è allegro.

+

Il cugino si chiama Ugo.

=

Mio cugino, che si chiama Ugo, è allegro ..............................................................................

Io gioco con lui.

+

Lui è simpatico.

=

Io gioco con lui, che è simpatico. ..............................................................................

Completa le frasi, come nell’esempio.

della q<uale ti ho parlato ieri. Ti presento Anna ........................................ sulla quale Non trovo più l’agenda ........................................ avevo annotato il tuo indirizzo. nella quale La città ........................................ siamo stati domenica mi è molto piaciuta. al quale Il signore ........................................ abbiamo chiesto informazioni è stato preciso.

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PRONOMI CHE AIUTANO Trascrivi le seguenti frasi eliminando le ripetizioni per mezzo di un pronome adeguato. Segui l’esempio. Andrea e Matteo sono i miei migliori amici e io sono in vacanza con Andrea e Matteo.

<Andrea <e Matteø sonø <i miei migliori <amici <e <iø sonø <in vacanza <con <lorø. ................................................................................................................................................................................................................................ Laura abbracciò Paolo e regalò a Paolo un biglietto per la partita. Laura abbracciò Paolo e gli regalò un biglietto per la partita. ................................................................................................................................................................................................................................ Ho incontrato i tuoi cugini e ho salutato i tuoi cugini da parte tua. Ho incontrato i tuoi cugini e li ho salutati da parte tua. ................................................................................................................................................................................................................................ Mamma capisce le mie difficoltà e vuole parlare delle mie difficoltà con gli insegnanti. Mamma capisce le mie difficoltà e vuole parlarne con gli insegnanti. ................................................................................................................................................................................................................................ Confidati con tua sorella e racconta a tua sorella ciò che ti è accaduto. Confidati con tua sorella e raccontale ciò che ti è accaduto. ................................................................................................................................................................................................................................ Telefonerò a Stefano e chiederò a Stefano di prestarmi la playstation. Telefonerò a Stefano e gli chiederò di prestarmi la playstation. ................................................................................................................................................................................................................................

Unisci le due frasi per mezzo di un pronome relativo e scrivi la nuova frase. Segui l’esempio. Ho trovato un gatto. Il gatto si era ferito a una zampa.

Hø <trovatø <un <gattø <che si <era <feritø <a <una zampa. ................................................................................................................................................................................................................................ Sto aspettando il treno. Il treno mi porterà a casa. Sto aspettando il treno che mi porterà a casa. ................................................................................................................................................................................................................................ Ho scritto una lettera agli zii. Gli zii mi hanno risposto subito. Ho scritto una lettera agli zii che mi hanno risposto subito. ................................................................................................................................................................................................................................ Per favore, passami quel libro. Il libro è sul banco. Per favore, passami quel libro che è sul banco. ................................................................................................................................................................................................................................

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PRONOMI INTERROGATIVI ED ESCLAMATIVI Completa le frasi con un pronome interrogativo. chi Vorrei sapere .................. sono quelle persone. Quanto ........................................ dura la partita? chi Di ....................................... è quel libro? quanti ne hai? Io ho 10 anni. Tu .................. chi Sai .................. è quel ragazzo? cosa volevi che facessi? Mamma,che .................. Chi ..................

ha parlato?

Chi ..................

era al telefono?

Quali ..................

sono i tuoi videogiochi preferiti? cosa pensi di fare? E orache .................. chi è quella bicicletta? Di .................. Quanti ..................

parteciperanno alla corsa campestre?

Che cosa vuole quel cagnolino che abbaia? .................. Quale vuoi? Deciditi a scegliere tra questi vestiti! ..................

Completa le frasi con un pronome esclamativo. Guai a

chi ..................

disobbedisce!

chi lo sa! Mah, .................. Quanto sei bravo a giocare a calcio! .................. chi Dimmi .................. è stato a farti male! Oh!

Chi ..................

si rivede! Ma dov’eri finito?

chi lo dici! Tu devi fare i compiti? A .................. Quanto ho sperato in questa bella notizia! .................. Che cosa ho combinato! Che cosa dirà la mamma? .................. Quante gliene ho dette! Come mi ha fatto arrabbiare! .................. Che cosa! Dieci problemi per domani sono troppi! ..................

Scrivi accanto a ogni frase se contiene un pronome interrogativo PI , un pronome esclamativo PE , un aggettivo interrogativo AI o un aggettivo esclamativo AE . Di chi è quel pallone? Quanto zucchero vuoi?

PI AI

Quanti libri! Sono tutti tuoi? Quanti giorni hai ancora di vacanza?

AE AI

Che bei fiori!

AE

Che giornata piovosa!

AE

Sai chi è il nuovo allenatore?

PI

Quanti gelati mangi!

AE

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AGGETTIVI? PRONOMI? Classifica nella tabella i pronomi sottolineati e analizzali. Osserva l’esempio. Molte persone amano lo sport, ma in realtà poche lo praticano. Abbiamo dimenticato a scuola i nostri appunti di storia; ci prestate i vostri? Quanto costa questa felpa? E quella? Carla e io seguiamo dei corsi di ginnastica, il mio però è più faticoso. Ti servono dei fogli colorati? Nell’armadio ce ne sono parecchi. Ottimi questi panini! Posso averne un altro? Ho preso la busta bianca che era sul tavolo. Il nonno ha compiuto settant’anni, la nonna ne fa sessantacinque. In quel negozio vendono oggetti d’antiquariato, in quello quadri e cornici. È facile vedere i difetti altrui, è più difficile rendersi conto dei propri. pronome

possessivo dimostrativo

numerale

✘ ✘

Sottolinea di

relativo

poche vostri quella mio parecchi altro che sessantacinque quello propri

indefinito

✘ ✘ ✘ ✘

gli aggettivi e di

genere

numero

sostituisce il nome...

femminile

plurale

persone

maschile femminile maschile maschile maschile femminile maschile maschile maschile

plurale singolare singolare plurale singolare singolare plurale singolare plurale

appunti felpa corso fogli panino busta anni negozio difetti

i pronomi. Osserva l’esempio.

Quella collana di coralli è la mia; la tua collana è di là.

Se qualcuno mi cerca, dì che torno subito.

Andrò a teatro con Luca e i suoi amici;

Questa ricetta è facile: chiunque

i miei non vengono.

la può eseguire.

Tutti nel paese lavorano la terra.

Quale libro vuoi? Quello più interessante!

Ogni compagno potrà darti le informazioni che chiedi.

Quanto chiede per il suo lavoro? Pochi soldi!

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MEDAGLIA AL MERITO ESEM PIO

Leggi il racconto e scrivi l’idea centrale di ogni sequenza. Paul racconta Paul dice spesso delle bugie incredibili! Racconta .............................................. di saper nuotare che sa nuotare benissimo e io, come al solito, fac- .............................................. benissimo. cio finta di credergli… .............................................. Stamattina siamo scesi in spiaggia e abbiamo deciso di giocare andando con il gommone alla ricerca di un’isola. Abbiamo remato per spingerci al largo fino a uno scoglio. – Terra in vista!!! – ha gridato Paul.

Paul e la bambina si ..............................................

Ci siamo arrampicati sulla roccia e Paul ha voluto tirare sullo scoglio anche il gommone, ma la gomma si è strappata e l’aria è uscita. Paul si è messo a piangere, ma non ha ammesso di non saper nuotare. Ha detto che non si tuffava perché c’erano gli squali!

Paul ha tirato sullo ..............................................

Così mi sono tuffata io e ho raggiunto la riva. Sulla spiaggia ho trovato la mia mamma e la mamma di Paul, che sono andate a recuperarlo. La mamma di Paul ci ha pregato di non dire niente al papà di Paul, altrimenti l’avrebbe castigato.

La bambina è ..............................................

spingono al largo sul .............................................. gommone e Paul .............................................. avvista uno scoglio. .............................................. ..............................................

scoglio il gommone .............................................. che si è rotto .............................................. e lui si è messo .............................................. a piangere. .............................................. ..............................................

tornata a riva e sua .............................................. mamma e quella di .............................................. Paul lo hanno recu.............................................. perato. ..............................................

Il papà della bambina Il mio papà, quando ha saputo quello che avevo .............................................. le ha fatto una fatto, con la carta argentata di un cioccolatino mi .............................................. medaglia al merito ha fatto una medaglia “Al merito per il salvataggio”. .............................................. Più tardi l’ho appuntata sul costume e il papà di Paul mi ha chiesto perché la portassi. Per fortuna la mamma ha risposto prontamente: – Come premio, perché ieri in camera nostra ha ucciso dieci zanzare! C. Nöstlinger, Cara nonna, la tua Susi, Piemme

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Il papà di Paul, .............................................. vedendo la medaglia .............................................. chiede alla bambina .............................................. perché la porta, e sua .............................................. mamma risponde che .............................................. ha ucciso dieci zanzare. ..............................................


E L’ACQUA... Leggi la poesia.

E l’acqua fresca nasce fa ruscelli scende casca sui sassi scroscia e frusciando fa il fiume.

E l’acqua sciolta nuota nelle valli e lunga e lenta larga silenziosa luminosa fa il lago.

E l’acqua a onde muore non muore mai e muore non muore mai e muore mentre immensa fa il mare. R. Piumini

Leggi e completa. Il poeta rappresenta in tre strofe il percorso dell’acqua dalla sorgente al mare. Nella prima strofa ci sono delle onomatopee date dal ripetersi del suono “sc”: fresca, nasce, ruscelli, scende, casca, scroscia, frusciando ................................................................................................................................................................................................................................ che rappresentano il fiume quando nasce e scorre subito in modo impetuoso. Nella seconda strofa c’è la ripetizione di alcuni suoni (la – lu – le): l’acqua, nelle valli, lunga, lenta, larga, luminosa, lago ................................................................................................................................................................................................................................ che danno una sensazione di tranquillità, quando il fiume scorre lento. Nella terza strofa il ripetersi delle parole “muore” e “non muore mai” dà la sensazione di ripetitività del movimento delle onde e di immensità del mare.

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L’ESTATE Pianura d’oro, ranuncoli, campo che ondeggia leggermente. Con argentea serenità fa tremolare il pioppo un venticello: si dondola il cielo. Viene la vespa, viene, annusa un poco, brontola e si dirige sulla rosa canina, che adirata si ritrae. L’estate è rossa, ma gracile ancora. A. Jozef, Poesie, Lerici

Rispondi alle domande. La pianura è d’oro Che cosa rende “d’oro” la pianura? ..................................................... per le spighe di grano maturo, che hanno il colore dell’oro. ............................................................................................................................................................ Un venticello fa tremolare il pioppo con “argentea serenità”. Il fogliame del pioppo; infatti le foglie sono verdi Che cosa lo rende color argento? ..................................................................................................................... nella parte superiore e bianco-argento nella parte inferiore. ........................................................................................................................................................................................................... L’estate è “rossa” per il calore infuocato del sole. Perché l’estate è “rossa”? .................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................


CAMPO MATURO La mia terra è dorata… somiglia alla fiamma il grano brucia e non si consuma. La mia terra è dorata… le spighe in quattro file si sono rivestite di ambra e di sole. La mia terra è dorata passano come lampi in mezzo alle spighe vespe e calabroni. La mia terra è dorata… dal mare delle onde d’oro un passero sale, portato dal vento. Dormi, terra dorata, dormi, campo maturo, raccoglierò il tuo oro con la falce d’argento. D. Varujan

Rispondi alle domande. Quante strofe ha la poesia? La poesia ha 4 strofe. ...................................................................................................... Come inizia ogni strofa? “La mia terra è dorata...” ...................................................................................................... La ripetizione dello stesso verso dà un senso:

di canto

di ninna-nanna

di noia

Sottolinea e scrivi le similitudini della poesia. fiamma. Il grano somiglia a lla ........................................................... Le vespe e i calabroni passano dei lampi. come ........................................................................................ Le spighe sono un mare .......................................................... d’oro. con onde ...............................................................................


ESSERE E AVERE Sottolinea in se i verbi essere e avere sono usati nel significato proprio e in se sono ausiliari. Nei giorni scorsi è mancata più volte la luce. Succede spesso qui, alle volte sono temporali che danneggiano le linee o i pali, alle volte semplici lavori alla linea. Ricordo che qualche inverno fa mancò per tre giorni interi. C’era stata una tempesta di vento e dopo la tempesta era caduta anche la neve. Era un maltempo eccezionale anche per queste parti! All’inizio, ho pensato a un guasto di qualche ora. Solo nel pomeriggio, quando anche la luce del sole è scomparsa e la casa è piombata nel buio, ho cominciato a preoccuparmi. Spesso non ci rendiamo conto di quanto siamo dipendenti dalle comodità moderne. Avevo solo poche candele a casa e la macchina era impantanata nella neve. Non c’era alcuna possibilità di evadere da quella situazione, di ribellarsi. All’inizio, lo confesso, ero abbastanza irritata, appena mi muovevo la candela si spegneva, la casa era piena di spigoli infidi e sconosciuti contro cui andavo a sbattere. Il vento entrava gelido dagli spifferi e la casa si stava rapidamente raffreddando. Ho caricato allora la stufa e per distrarmi ho cominciato, di malumore, a sbrigare un po’ di corrispondenza. S. Tamaro, Cara Mathilda, Rizzoli

Completa con l’ausiliare mancante. La giuria

ha .....................................

ritenuto l’imputato colpevole di furto. ho sei ho Ti ..................................... visto e ti ..................................... chiamato, ma tu non ti ..................................... voltato. ha avrebbe Chi l’..................................... detto? Giorgio finalmente ..................................... trovato lavoro. avessi avrei Se ..................................... saputo prima la tua idea, non ti ..................................... ascoltato.

abbiamo Ieri Paolo e io ..................................... studiato per ben tre ore. è è Aldo ..................................... partito presto per Milano ed ..................................... tornato a tarda sera.

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IL MODO INDICATIVO Leggi il racconto e osserva con attenzione i verbi sottolineati: sono tutti al modo indicativo, ma espressi in tempi diversi. Quando mangiavamo le arance, la nonna ci ammoniva a non mandare giù i semi. – Se non mi date ascolto, un giorno o l’altro non riuscirete più a entrare in casa. Ogni seme è un piccolo albero d’arancio, che non vede l’ora di crescere, proprio come voi. Crescerà pian piano nel vostro pancino, su, su, sempre più su, e quando sarà cresciuto, vi spunterà dalla cima della testa e crescerà ancora! Il giorno dopo che la nonna ebbe raccontato del seme, ne inghiottii di proposito uno, uno soltanto, perché l’idea di avere un arancio sulla testa mi aveva affascinato. Per tutto il giorno non ho fatto che toccarmi ogni minuto la testa con ansia, per sentire se era ancora tutta d’un pezzo. Più di una volta fui sul punto di chiedere a mia nonna il permesso di mangiare le arance che mi sarebbero cresciute, ma ogni volta mi trattenevo per non farle capire che ero stata disubbidiente. Quella notte dormii malissimo, perché sentivo dentro la testa qualcosa che premeva per uscire. J. Chang, Cigni selvatici, Longanesi

Classifica ora al posto esatto i verbi sottolineati sopra. presente date ................................................

imperfetto mangiavamo ................................................

passato remoto inghiottii ................................................

futuro semplice riuscirete ................................................

è ................................................

ammoniva ................................................

fui ................................................

crescerà ................................................

vede ................................................

era ................................................

dormii ................................................

spunterà ................................................

................................................

trattenevo ................................................

................................................

crescerà ................................................

................................................

sentivo/premeva ................................................

................................................

................................................

passato prossimo ho fatto ................................................

trapass. prossimo aveva affascinato ................................................

trapass. remoto ebbe raccontato ................................................

futuro anteriore sarà cresciuto ................................................

................................................

ero stata ................................................

................................................

................................................

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IL CONGIUNTIVO, IL CONDIZIONALE, L’IMPERATIVO Leggi il breve racconto e osserva i verbi sottolineati. Il dottor Khan è appena andato via. Durante la visita il mio coniglio Graeme ha dimostrato grande interesse per la sua borsa e alla fine ha deciso di saltarci dentro! Il dottore se lo sarebbe portato via se non gli avessi detto che aveva un clandestino a bordo. Dovevate vedere la sua faccia, quando le orecchie di Graeme sono sbucate dalla borsa. – Esci! – gli ho ordinato, e Graeme è uscito di corsa per rifugiarsi sotto la poltrona. P. Moon, Alla larga dal mio diario…, Mondadori

Colora con lo stesso colore i verbi e i modi verbali corrispondenti. ha dimostrato

sarebbe portato

avessi detto

esci

imperativo

congiuntivo

condizionale

indicativo

Riconosci nelle frasi seguenti il modo dei verbi e scrivilo sui puntini. Lo salutò con grandissimo affetto, come se lo conoscesse da molto tempo. salutò: indicativo; conoscesse: congiuntivo ................................................................................................................................................................................................................................ Torna subito qui! Ho bisogno che tu mi dica la verità. Torna: imperativo; ho: indicativo; dica: congiuntivo ................................................................................................................................................................................................................................ Se Mario mi avesse spiegato bene il suo problema, io lo avrei aiutato. avesse spiegato: congiuntivo; avrei aiutato: condizionale ................................................................................................................................................................................................................................

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I MODI INDEFINITI Leggi il testo e osserva i verbi sottolineati. Poi trascrivili nelle tabelle al posto giusto. Un giovanotto di nome Alì camminava nel deserto sotto il sole. Tra la sabbia trovò una bottiglietta piena di nebbia. Preso dalla curiosità, aprì la bottiglietta e ne vide uscire un nanetto che disse: – Sono pronto a ubbidire a tre desideri, ma sono un nano e posso compiere solo magie piccole. – Vorrei una nuvoletta – disse Alì – che faccia un po’ di ombra. – Piccola magia, fa’ che così sia. Ordinando questo, subito si formò una piccola nube che arrivava solo fino alla cintola di Alì, che aveva ancora la testa al sole. Allora il giovanotto chiese un albero e il nano con la solita formula magica fece apparire un alberello talmente piccolo che faceva ombra solo sui piedi del giovanotto. – Hai un ultimo desiderio da esprimere – gli disse il nano ricordandoglielo. Allora Alì ebbe un’idea. – Rimpicciolisci il sole – chiese. Il nano guardando verso il sole ripetè: – Piccola magia, fa’ che così sia. E il sole cominciò a rimpicciolire… a rimpicciolire… Sparito il nano dentro la bottiglietta, Alì potè attraversare il deserto. P. Holeinone, Il grande libro delle fiabe, Dami

modo infinito

modo participio

modo gerundio

uscire, ubbidire, ..............................................................

preso, sparito ..............................................................

ordinando, ..............................................................

compiere, apparire, ..............................................................

..............................................................

ricordando, guardando ..............................................................

esprimere, rimpicciolire ..............................................................

..............................................................

..............................................................

..............................................................

..............................................................

..............................................................

Per ciascun verbo scrivi l’infinito presente, il participio passato e il gerundio semplice. Segui l’esempio. pensa: disse:

pensare, pensatø, pensandø

tacere, taciuto, tacendo taceva:........................................................................................ ascoltare, ascoltato, ascoltando ascoltate: .................................................................................

........................................................................................

dire, detto, dicendo ..........................................................................................

conoscere, conosciuto, conoscendo conobbi: .................................................................................... chiamare, chiamato, chiamando chiami: ........................................................................................

portò:

portare, portato, portando ..........................................................................................

facevo:

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fare, fatto, facendo .......................................................................................


FORMA ATTIVA, PASSIVA, RIFLESSIVA Osserva le due frasi sottolineate in questi brevi testi. Poi rispondi. Mi trovavo dietro l’ultima curva del sentiero, quando un fruscìo agghiacciante squarciò il silenzio. Mi irrigidii: qualcosa gorgogliava nell’acqua alla mia sinistra.

Mi trovavo dietro l’ultima curva del sentiero, quando il silenzio fu squarciato da un fruscìo agghiacciante. Mi irrigidii: qualcosa gorgogliava nell’acqua alla mia sinistra.

Un fruscìo agghiacciante. Chi compie l’azione di squarciare nella prima frase? ......................................................................................................... Un fruscìo agghiacciante. E nella seconda? ........................................................................................................................................................................................ Il silenzio. Chi subisce l’azione di essere squarciato nella prima frase? ......................................................................................... Il silenzio. E nella seconda? ........................................................................................................................................................................................ Trasforma le frasi dalla forma attiva alla passiva. Attento: a volte non è possibile! Un’arancia è stata spremuta da Marina. Marina ha spremuto un’arancia. ........................................................................................................................................................ Una rivista è letta da Giacomo. Giacomo legge una rivista. .................................................................................................................................................................. / Il bambino cominciò a piangere. ...................................................................................................................................................... I pantaloni sono stati sporcati da Sergio. Sergio ha sporcato i pantaloni. .......................................................................................................................................................... L’insegnante fu salutato dal ragazzo. Il ragazzo salutò l’insegnante. ............................................................................................................................................................ / Anna e Luca hanno ballato insieme. .............................................................................................................................................. Sottolinea solo le frasi espresse in forma riflessiva. Luisa si pettina con cura. Paolo ordina un gelato. Mia sorella si trucca troppo. Bruno e Carlo si stringono la mano. Monica si specchia sempre.

La mamma si sveglia presto. Laura studia scienze. Mi sono tagliato un dito. La merenda sarà in giardino. L’albero è stato abbattuto.

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VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI Leggi il testo, poi trascrivi i verbi sottolineati nella colonna esatta. Le arterie, che portano il sangue ricco di ossigeno dai polmoni, e le vene, che riportano il sangue povero di ossigeno al cuore, percorrono tutto il corpo. Minuscole ramificazioni chiamate capillari permettono al sangue di raggiungere ogni zona. L’intera rete circolatoria assomiglia a una carta stradale. Se tutte le arterie, le vene e i capillari venissero distesi da un estremo all’altro, ricoprirebbero il mondo intero due volte. L’arteria principale, l’aorta, discende dal cuore per poi dividersi in corrispondenza delle gambe. La vena principale, la vena cava, scorre accanto all’aorta. Diramazioni laterali conducono il sangue ai muscoli e agli organi del corpo. verbi transitivi

verbi intransitivi

portano ..............................................................

assomiglia ..............................................................

percorrono ..............................................................

discende ..............................................................

permettono ..............................................................

scorre ..............................................................

raggiungere ..............................................................

..............................................................

ricoprirebbero ..............................................................

..............................................................

conducono ..............................................................

..............................................................

Leggi le frasi e completa con un complemento oggetto se il verbo è transitivo, con un complemento indiretto se il verbo è intransitivo.

PIO ESEM

un gelato. al cinema. Mangerei volentieri .................................................................. Nel pomeriggio andrò ........................................................... per la barzelletta. la spremuta. Sergio rideva ............................................................................... Lisa ha bevuto ........................................................................... l’erba. sul divano. Ho tagliato .................................................................................... Il gatto dorme ............................................................................. un film. le montagne. Ieri sera in TV hanno trasmesso ..................................... L’aereo ha sorvolato ............................................................... da parecchio tempo. i tulipani. Il telefono suona ........................................................................ Nel giardino sono spuntati ..................................................

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DESIDERO… DESIDERO… DESIDERO… PIO ESEM

Riordina le sequenze della storia da 1 a 5. Poi scrivi un titolo per ognuna. I bambini sulla Luna ……………………………………………………………………………………………………. 2

Un giorno il signor De Rossi si mise sotto l’albero e disse: – Desidero che tutti i bambini del mio paese vadano sulla Luna. E appena ebbe detto ciò tutti i bambini del paese si trovarono sulla Luna. Era un luogo molto freddo e solitario, tanto che alcuni dei bambini più piccoli cominciarono a piangere. Ma le loro madri erano troppo lontane per sentirli. Appena andati via i bambini, tutti gli uccelli dell’albero smisero di cantare. Il contrasto tra il merlo e il signor De Rossi …………………………………………………………………………………………………….

3

Un merlo guardò dall’alto il signor De Rossi e disse: – Desidero che tutti i bambini tornino qui! E il signor Guglielmo Gerolamo De Rossi: – Desidero che rimangano tutti sulla Luna. E il merlo: – Desidero che tornino tutti qui. I bambini si confondevano molto, perché non sapevano più dove dovevano andare. L’albero dei Desideri …………………………………………………………………………………………………….

1

Il sole brillava sull’albero in fondo al giardino, il vento soffiava gentilmente attraverso i suoi rami e le foglie sussurravano: – Desiderio, Desiderio, Desiderio. L’albero era magico. Chi si metteva sotto di lui ed esprimeva un desiderio lo vedeva subito realizzato. La buona idea del signor De Rossi …………………………………………………………………………………………………….

5

E il signor De Rossi, che stava per dire “Desidero che tutti i bambini rimangano sulla Luna”, di colpo cambiò idea, si grattò la testa e disse: – Desidero che tutti i bambini vengano a fare merenda da me questo pomeriggio. Mangeremo pasticcini, marmellata di fragole e aranciata. E voglio aprire un negozio di dolciumi, e non voglio più essere chiamato Guglielmo Gerolamo De Rossi, ma soltanto Mimmo Rossi. Evviva, Evviva, Evviva! Il desiderio del merlo …………………………………………………………………………………………………….

4

Il signor De Rossi pestò i piedi e voleva ricominciare: – Desidero… Ma subito il merlo lo fermò: – Desidero che il signor De Rossi sia buono. D. Bisset, Storie di ogni tempo, Armand

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‘ AL DI LA DELLA GRANDE PALUDE Leggi il testo, riassumi con una didascalia il contenuto delle parti e dai loro un titolo. ESEMPI O Segui l’esempio.

Momento dell’anno

…………………………………………………………………………

È estate e sono in vacanza. Mi chiudo forte la porta alle spalle. Pam! Che meravigliosa sensazione di libertà accompagna quel rumore! E che voglia di avventure! Pam! Sono pronto! Il nostro territorio è la zona subito dietro la stazione, tra un boschetto di pioppi e salici e una palude, dove crescono molte canne. Il grande salice ………………………………………………………………………… Giriamo intorno al canneto e ci sdraiamo sull’erba sotto il grande salice. È il salice più grande che ci sia nei dintorni. Erich sostiene che ha più di mille anni. Ha un tronco corto e, a mezzo metro da terra, si biforca in due grossi rami da cui partono altri rami più piccoli. – Dove lo costruiamo il rifugio? – domanda Erich. Gli rispondo, guardando oltre il canneto: – Lo costruiremo esattamente nel mezzo del canneto! Al centro del canneto ………………………………………………………………………… Detto fatto. Ci apriamo un passaggio tra le canne, calpestandole per una larghezza di mezzo metro. Le canne sono alte due o tre metri. Dall’esterno non si vede assolutamente niente. Nel centro del canneto creiamo uno spazio più grande, poi cominciamo a costruire il rifugio. La costruzione del rifugio ………………………………………………………………………… Le canne tutt’intorno servono da pareti. Dove il terreno è più morbido piantiamo sei bastoni, a cui ne uniamo altri mettendoli trasversali. Copriamo questa impalcatura con delle canne e nascondiamo il tutto con uno strato di muschio. Per terra stendiamo uno strato d’erba, morbidissima, con un odore intenso ma piacevole. Al di là della grande palude ………………………………………………………………………… Ci distendiamo felici nel nostro rifugio. Ce l’abbiamo fatta! Ecco il nostro regno. Lo battezziamo “Al di là della grande palude”. Ha un bel suono, ricco di promesse. E. Moser, Al di là della grande palude, Franco Panini

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È estate, un ragazzo ha voglia di avventure che realizza intorno a casa sua.

Il ragazzo e il ................................................... suo amico vogliono ................................................... costruire un rifugio. ................................................... ................................................... ................................................... ...................................................

I due si addentrano ................................................... nel fitto canneto ................................................... e iniziano a ................................................... costruire il rifugio. ................................................... I ragazzi proseguono ................................................... nella costruzione ................................................... del rifugio. ................................................... ................................................... ...................................................

Alla fine i due si ................................................... stendono felici e danno ................................................... un nome al rifugio. ...................................................


UN PETTIROSSO TRA GLI INUIT Iqaluit (Canada) – E così è arrivata un’epoca, raccontano gli anziani, in cui gli iceberg si sciolgono, le maree sono cambiate, gli orsi polari sono smagriti e il cerchio intorno alla luna non indica più nulla. Pesci deformi, caribù malati, foche abbandonate dalle madri appena nate e condannate a morire di fame. Solo l’anno scorso fu avvistato un pettirosso in una zona nella quale non s’erano mai visti prima. In Inuktitut, la lingua degli Inuit, non esiste nemmeno la parola per dire pettirosso. Gli anziani sono preoccupati per queste trasformazioni. – Quando ero piccolo, se c’era un alone intorno al sole o alla luna, significava che nel giro di qualche giorno il tempo sarebbe cambiato. In ogni caso, per i cacciatori si trattava di un messaggio della natura – ricorda David Audlakiak. Cammina su uno spesso strato di ghiaccio sulle acque artiche. Le colline alle sue spalle dovrebbero essere ancora ammantate di neve, ma ne sono quasi del tutto prive. Ci sono sempre più prove a sostegno del fatto che l’Artico, questo deserto fatto di neve, ghiacci e vento pungente, uno dei luoghi più fragili e ostili della Terra, si stia riscaldando. I ghiacciai si restringono. I litorali costieri sono sempre più erosi. I laghi sono in via di scomparsa. Le fredde temperature invernali arrivano sempre più avanti nella stagione. I venti sono meno freddi di prima. Stanno facendo la loro comparsa zanzare e coleotteri, mai visti a queste latitudini.

Segna con una ✘ la risposta corretta. Di che tipo di testo si tratta? narrativo

descrittivo

informativo/espositivo

Che genere di informazioni fornisce questo testo? storiche

sportive

scientifiche


Mentre gli scienziati ancora discutono sulle cause del cambiamento di clima, gli Inuit che vivono all’estremo nord del Canada affermano che il loro mondo si sta sciogliendo davanti ai loro occhi. Siloah Atagoojuk, che vive qui a Iqaluit, ha profonde rughe su tutto il volto e non pretende di saperne di più degli altri, né vuole incolpare qualcuno in particolare. È semplicemente preoccupata. Il suo mondo non è più come è sempre stato e il suo popolo potrebbe non essere in grado di adattarsi a questo brusco cambiamento. – Gli animali sono malaticci – spiega Siloah. – Le loro carni non hanno un bell’aspetto e bisogna cuocerle più a lungo. Anche i caribù, così grassi, non sono animali sani, e lo stesso vale per i mammiferi marini. Sin da quando eravamo piccoli, ci è stato assicurato che sarebbe venuto il momento in cui la Terra sarebbe stata distrutta. Pare che questo stia già accadendo. riduz. da Deneen L. Brown

Rispondi alle domande trascrivendo le informazioni che puoi ricavare dal testo. Mutamenti del clima Che cosa è cambiato? Gli iceberg si sciolgono, le maree sono cambiate, ............................................................................................................ le colline sono senza neve, i venti sono meno freddi. ................................................................................................................. Specie a rischio Quali animali risentono delle trasformazioni? Gli orsi polari sono smagriti, i caribù e i mammiferi ....................................................................................................................... marini sono malati. ....................................................................................................................... Comparsa di nuovi animali Quali “nuovi” animali sono migrati al Polo Nord? Un pettirosso è stato avvistato al Polo Nord. ................................................................................................................... Fanno la loro comparsa zanzare e coleotteri. ................................................................................................................


GLI AVVERBI Leggi le frasi e sottolinea gli avverbi. Ho incontrato Giovanni recentemente.

Laura è quasi pronta, arriverà subito.

Credo che tu oggi abbia lavorato abbastanza.

Il tuo bimbo ha imparato presto a camminare.

Un proverbio afferma: “Meglio tardi che mai”.

Ora che hai preso la pastiglia, stai meglio?

Sostituisci le espressioni sottolineate con un avverbio, come nell’esempio. La zia ha telefonato in questo preciso momento (adesso). elegantemente La ballerina, al termine dello spettacolo, si inchinò con molta eleganza (……….......……....……...…………. ) verso il pubblico. calorosamente Vengo da te con piacere perché mi accogli sempre con grande calore (……….......……...……....…………. ). Apparentemente In apparenza (………....……...…….......…………. ) sono felici di vedermi. soprattutto Amo i dolci, ma in modo particolare (………......…...…….…....…………. ) i bignè. Completa le frasi con un avverbio opportuno, scelto tra i seguenti: subito

troppo

dappertutto

spesso forse

meglio

abbastanza

certamente volentieri

subito L’elettricista doveva venire ……............................….. , ma ha chiamato per annullare l’appuntamento. Forse ……............................….. andremo a Pisa per il fine settimana. certamente Oggi, a causa dello sciopero, l’Ufficio Postale sarà ……............................….. chiuso. spesso In questo periodo, Sara e io ci siamo viste ……............................….. ai giardini. troppo Non fa bene dormire ……............................….. , al risveglio si è intontiti. Carlo ha accettato

volentieri ……............................…..

di accompagnarmi a quell’incontro. meglio Conoscendoti, so che puoi fare ……............................….. di così. abbastanza Non ti do altre patatine fritte, ne hai già mangiate ……............................….. . Ho cercato

dappertutto ……............................…..

la mia sciarpa, ma non la trovo.

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Evidenzia gli avverbi e le locuzioni avverbiali presenti nel testo. Per la maggior parte delle persone il forno a microonde è un mistero. I forni a microonde, contrariamente ai forni tradizionali, riscaldano i cibi senza riscaldarsi e portano a termine bene la cottura in un tempo minore di quanto richiesto normalmente. Il segreto di questa cottura rapida è un dispositivo che ha la forma di un cannoncino, chiamato “magnetron”. Quando si accende il forno, vengono inviate continuamente delle microonde contro le pale di una ventola in movimento, che in fretta le devia in tutte le direzioni. Rimbalzando contro le pareti del forno, prima o poi, passano attraverso il cibo. Le onde arrivano direttamente all’interno dei cibi, così le molecole di acqua che li compongono iniziano a muoversi velocemente. Questo movimento genera calore e così il cibo cuoce accuratamente, ma rapidamente. J. Kelly, Come funziona?, La Scuola

Completa le frasi con un avverbio o una locuzione avverbiale. L’atleta corre Marco è

velocemente ……..............................................…..

veramente ……..............................................…..

sulla pista di atletica leggera.

generoso con i suoi amici.

La maestra ha detto che avevo eseguito il problema molto male Stanotte ho dormito ……..............................................….. . Marina ascoltò la lezione Ho cercato il mio libro

PIO ESEM

distrattamente ……..............................................…..

dappertutto ……..............................................…..

bene ……..............................................…..

.

.

, ma non l’ho trovato.

immediatamente La mamma ha capito ……..............................................….. che le avevo raccontato una bugia. Dopo così ……..........................................….. un viaggio ……..........................................….. lungo Grazia ha bisogno di riposarsi. prima presto Passerò da te ……..............................................….. , ma ……..............................................….. ti avvertirò del mio arrivo. Questo vestito mi piace Il pranzo fu pronto

molto ……..............................................…..

in fretta ……..............................................…..

Domattina devo alzarmi

troppo …..................…............................…..

e gli invitati mangiarono

presto ……..............................................…..

Negli ultimi giorni ti vedo

, ma costa

, perciò vado

piuttosto ……..............................................…..

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distratto.

.

di gusto ……..............................................…..

subito ……..............................................

.

a dormire.


LE CONGIUNZIONI Completa le frasi con la congiunzione esatta, scegliendola tra le seguenti: senza

poiché

quando

Il gufo dorme di giorno,

finché

ma

qualora

neppure

benché

ma ……............................…..

si sveglia appena scende la notte. senza Non si ottengono buoni risultati ……............................….. impegnarsi. Qualora ……............................….. tu cambiassi idea, puoi telefonarmi a casa. quando Stavo uscendo da teatro ……............................….. abbiamo incontrato Francesco e Luigi. Benché ……............................….. tu sia stato maleducato, ti aiuterò lo stesso. Poiché ……............................…..

hai finito l’esercizio, puoi aiutarmi nel problema? neppure Roberto era talmente stanco che non aveva voglia di uscire e ……............................….. di leggere un libro.

Finché ……............................…..

ce la farò, continuerò a imbiancare la casa.

PIO ESEM

Completa con una frase che si colleghi in modo opportuno con la congiunzione indicata.

Vorrei sapere

hai finitø <i compiti. se ……..............................…..……............................…..…….....................................................….... mi hai detto una bugia. perché ……............................…..……..................…….............…...........................……................. stai. come ................…..……....................…..……....................…..….........................….........................

Potresti aiutarmi

stare davanti alla TV? anziché ................…..……....................…..……....................…...........................…….................... uscire di casa? prima di ................…..……....................…..……....................…...........................……................... non hai nulla da fare? dal momento che ................…..……....................…..……..............................................….......

Partirò domani

non ne ho voglia. anche se ................…..……....................…..……....................…...........................……................. le previsioni meteo prevedano neve. benché ................…..……....................…..……....................…...........................……..................... aspettare il fine settimana. anziché ................…..……....................…..……....................…...........................……....................

Mi piace il gelato

sia al cioccolato. purché ................…..……....................…..……....................…...........................……...................... lo mangerei tutti i giorni. tanto che ................…..……....................…..…….............................................…..…….......…...... mi faccia ingrassare. nonostante ................…..……....................…..…….............................................…..…….............

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PAROLE CHE UNISCONO Sottolinea le congiunzioni che collegano parole all’interno di una stessa frase, ed evidenzia quelle che collegano frasi. Segui l’esempio. La torta della mamma era dolce e profumata, ma non era lievitata a sufficienza. Franco ha terminato i compiti di italiano e matematica, quindi potrà ascoltare la musica. Roberto non è bello, ma è simpatico. Andrò in discoteca con Giulia e Anna. Non desidero né mangiare né bere. Se verrai a cena da me, preparerò l’arrosto. Fabio è rimasto a casa perché è raffreddato. Completa le frasi con la congiunzione adatta. infatti Quando sono arrivato era troppo tardi, ....................…..……....... se ne erano andati tutti. eppure La lavatrice ha già dieci anni, ....................…..……....... funziona ancora molto bene. Benché ....................…..…….......

Grazia avesse detto una grossa bugia, io l’ho perdonata. e Avviserò Mario ....................…..……....... Davide dello sciopero degli autobus. Se ....................…..……....... non resti ad ascoltarmi, è del tutto inutile che ti spieghi come ....................…..…….......

stanno le cose.

Davide ha un fisico robusto,

ma ....................…..…….......

è estremamente agile. ma Appena arrivati avremmo voluto riposarci, ....................…..…….......

la guida ci ha accompagnati a visitare gli scavi archeologici. Scegli cinque congiunzioni tra le seguenti e per ognuna inventa una frase. anche

nemmeno

oppure

quindi

perciò

dunque

però

Vuoi del caffè oppure del tè? ................................................................................................................................................................................................................................ PIO

ESEM Ho molto sonno, quindi andrò subito a dormire. ................................................................................................................................................................................................................................

Non vuoi nemmeno ascoltare quello che ho da dirti? ................................................................................................................................................................................................................................ Anna è simpatica, però parla in continuazione. ................................................................................................................................................................................................................................ Ho ben compreso la lezione della maestra, dunque ho svolto correttamente i compiti. ................................................................................................................................................................................................................................

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LE INTERIEZIONI Sottolinea tutte le interiezioni presenti nel testo. Mio fratello va a imparare a giocare a tennis. La mamma gli ha comprato la divisa, tutta bianca. Lui va su e giù in casa, si guarda nello specchio ed esclama: – Ah, come sono elegante! – Ehi, chi ti credi di essere? – gli ho detto ieri. – Toh! Senti chi parla! Tu piuttosto, piccolo microbo, chi credi di essere? – mi ha risposto lui. – Oh, io lo so bene: sono un bambino – gli ho detto. – Ma tu ti credi di essere un angelo, e invece… – Accidenti! Invece? – ha detto lui con aria di sfida. – Invece… invece. – Beh, e allora? Lo vedi che parli senza sapere cosa dici? – Oh, lo so benissimo quello che dico. Sei un pollo. – Uffa! Non sono un pollo… – Puah! Pollo, pollo, pollo – ho ripetuto insistentemente. Io credevo che me le avrebbe date, e invece si è messo a ridere, a ridere, a ridere, e non la smetteva più… L. Tumiati, Caro librino mio, Giunti

Quali emozioni esprimono le seguenti interiezioni? Segna con una ✘ la risposta esatta. Oh, che panorama magnifico!

ammirazione

dolore

paura

disgusto

meraviglia

sofferenza

stanchezza

noia

amore

tristezza

Evviva, ce l’ho fatta!

terrore

insoddisfazione

La scuola è finita! Wow!

incredulità

ammirazione

Toh, ma sei davvero tu? Non ci credo!

paura

odio

Com’è aspro questo limone, puah!

gioia

Ahi, che male!

sorpresa

Uffa! Non ne posso più!

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✘ ✘

✘ ✘ ✘

felicità gioia sorpresa


LE PREPOSIZIONI Le parole evidenziate nel testo sono preposizioni. Colora in le preposizioni semplici e in le preposizioni articolate. Mio zio ha dei denti robustissimi e si vanta di non essere mai stato dal dentista. In effetti, con quei denti è capace di spezzarci le noci. I denti non li perde, mio zio, ma il violino sì. Una volta, sul treno per Latina, dove insegna al Conservatorio, ha lasciato il suo prezioso violino sul sedile ed è sceso senza pensarci. Fino a quando ha fatto il gesto di imbracciarlo per mostrare ai suoi studenti come si suona un pezzo di Bach. Appena si è accorto di non averlo più, si è disperato come un padre privato del figlio. Si è precipitato alla stazione, ha preso a telefonare a destra e a manca, è andato dai carabinieri, insomma, per due giorni e due notti si è agitato come un pazzo. Infine, un ferroviere gli ha scritto che il violino “giaceva in aspettativa” nel bagagliaio della stazione di Bari, ben chiuso nel suo astuccio. D. Maraini, Dolce per sé, Rizzoli

Completa in modo adeguato rispetto alla preposizione indicata. Segui l’esempio. con attenzione Rita legge

per passatempo

a Fabio è tornato

sul divano bicicletta in ……………………………...…… Ho fatto un giro

Nicola con ………………………..……… la città per ………………………...………

Hai fatto la festa

PIO ESEM

casa ………………….....................………

da

poco ……………..............…...…………

in

fretta …………………...................………

gli amici con ………….............…….………… gli alberi fra ………………….................……… per

il tuo compleanno ………………...............………….

Evidenzia solo le preposizioni articolate. Attento a non fare confusione con gli articoli partitivi. Ho visto dei ragazzi giocare a calcio. La pagine del libro sono rovinate. L’arrivo della neve è previsto per oggi.

Hai della colla attaccata al vestito. Preparo delle bistecche ai ferri. Che cosa ne faccio delle vecchie scarpe?

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COMPUTER E Oggi CD-Rom, Internet e giochi elettronici, tastiere e schermi la fanno da padroni. Una cosa bellissima, non c’è che dire. Trovare sempre più mezzi ampliando il nostro sapere è senz’altro utile. E già oggi, calcolata la disponibilità, ci si rende conto che la maggior parte delle famiglie italiane dispone di un computer. Però non vorrei che l’infatuazione per l’elettronica ci facesse a poco a poco mettere da parte, se non dimenticare del tutto, il nostro più vecchio e caro amico libro. Infatti pochi sono i libri presenti nelle case italiane. Insomma è bellissimo bere cultura e insegnamenti dallo schermo televisivo, ma volete mettere la gioia e la soddisfazione che danno lo sfogliare un libro nuovo, sottolineare le righe che più ci hanno colpito, accarezzare i dorsi dei volumi mettendo un segnalibro alle pagine più belle, leggere a letto, annusare il buon profumo dell’inchiostro e della carta? Nessun clic di mouse o ticchettare di tastiere potranno sostituire la gioia che un libro, qualsiasi libro, vi può dare. F. Pratesi

Qual è la tesi sostenuta dall’autore? La passione esagerata per l’elettronica

è positiva. L’amore esagerato per l’elettronica può far trascurare i libri. Ricerca e sottolinea nel testo le parole che appartengono al linguaggio specialistico dell’informatica.


VIDEOGIOCHI Rispondi alle domande. I videogiochi per ragazzi sono utili o dannosi? Io sostengo che i videogiochi possono essere utili. I videogiochi permettono di esercitare la prontezza di riflessi e di rendere più acuta la vista; allenano, infatti, la visione periferica, cioè sviluppano la cosiddetta “coda dell’occhio”, quella parte del campo visivo che viene utilizzata poco. Molti genitori però pensano che i videogiochi possono rivelarsi dannosi. Se vengono utilizzati, per esempio, per troppe ore durante il giorno. Se sostituiscono la realtà: fare una partita a tennis con un videogioco non è la stessa cosa che giocare a tennis con un avversario “vero”. I videogiochi non sono dannosi, ma devono essere utilizzati con criterio perché può essere dannoso l’uso che se ne fa, soprattutto se continuo e prolungato.

Qual è il tema nel testo? L’utilità o meno dei videogiochi per ragazzi. ……………………………………………………………………..…………....... L’autore è favorevole o contrario all’uso dei videogiochi? L’autore è favorevole al loro uso. ……………………………………………………………………..…………...…… Quali argomenti porta a favore della sua tesi? Essi permettono di esercitare la prontezza di ……………………………………………………………………..…………...…… riflessi e allenano la “visione periferica” ……………………………………………………………………..…………...…… Quali tesi a sfavore avanzano i genitori? I genitori ritengono dannosi i videogiochi ……………………………………………………………………..…………...…… se vengono utilizzati per troppe ore al giorno ……………………………………………………………………..…………...…… e se sostituiscono la realtà. ……………………………………………………………………..…………...…… L’autore con quali argomenti controbatte queste obiezioni? L’autore dice che i videogiochi devono ……………………………………………………………………..……… essere utilizzati con criterio e con ……………………………………………………………..…… moderazione. ………………………………………………………


SINONIMI E CONTRARI PIO ESEM

Completa con alcuni sinonimi. bambina, fanciulla, ragazzina, ………………………… giovane. …………………………

casa, dimora, …………………………

dare, offrire, …………………………

abitazione, …………………………

donare, …………………………

domicilio. …………………………

porgere. …………………………

Sostituisci il verbo “fare” con un sinonimo adeguato; scegli tra: girare spiccare preparare causare allestire giocare guadagnare spedire Fare una torta.

Preparare una torta. ………………………………………………

Fare uno scherzo.

Giocare uno scherzo. ………………………………………………

Fare un danno.

Causare un danno. ………………………………………………

Fare un film.

Girare un film. ………………………………………………

Fare tanti soldi.

Guadagnare tanti soldi. ………………………………………………

Fare un fax.

Spedire un fax. ………………………………………………

uno spettacolo. Fare uno spettacolo. Allestire ……………………………………………… Spiccare un salto. Fare un salto. ………………………………………………

In ogni gruppo di sinonimi c’è un intruso: scoprilo e cancellalo. Triste: abbattuto, angosciato, disperato, malinconico, giocoso. Meraviglia: noia, sorpresa, sbalordimento, stupore. Bello: grazioso, carino, piacevole, alto. Comunicare: parlare, conversare, leggere, discutere, dire. Con: insieme, sotto, in compagnia, unitamente, assieme. Felicemente: allegramente, gioiosamente, rapidamente, festosamente. Scrivi il contrario degli aggettivi evidenziati nelle seguenti frasi. Il pavimento è davvero pulito.

sporco ...............................

Il discorso è stato sintetico.

analitico ...............................

Luca è sempre disattento.

attento ...............................

Il film che ho visto era divertente.

noioso ...............................

Oggi il mare è burrascoso.

calmo ...............................

Matteo è un bambino agitato.

tranquillo ...............................

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STESSA PAROLA... DIVERSO SIGNIFICATO Osserva il diverso significato della parola “squadra”. Strumento da disegno di forma triangolare e con un angolo retto. Gruppo di atleti che rappresentano una società sportiva.

Sottolinea gli omonimi nelle seguenti frasi e scrivi tra parentesi se sono nomi, aggettivi, verbi. Segui gli esempi. Mi piace il riso con lo zafferano. (nome) Sentendo quella barzelletta ho riso tanto. (verbo) nome ) La mamma deve fare il bucato. (…….......….. verbo ) Cancellando troppo, ho bucato il foglio. (…….......….. aggettivo) Le tartarughe sono lente. (…….......….. Ho osservato il dipinto con la lente di ingrandimento. nome ) (…….......….. …….......…..) Mio padre è un uomo colto. (aggettivo verbo ) La mamma ha colto le rose in giardino. (…….......…..

... TANTI SIGNIFICATI

PIO ESEM

Completa i significati della parola coda e scrivi una frase per ciascuno. coda = gente che aspetta il proprio turno È davvero lunga la coda ……………………………………….................………………

ciuffo di capelli raccolti in alto coda = ……………………………………………….…... Anna si è fatta la coda di cavallo, ……………………………………….................……………

all’Ufficio Postale! ……………………………………….................………………

che le dona molto. ……………………………………….................……….……

parte finale di qualcosa coda = ……………………………………………………... Questo vestito con la coda è elegante ……………………………………….................………………

parte posteriore del corpo coda = ………………………………………...……... degli animali ……………………………………….................…….……

e adatto alla festa. ……………………………………….................………………

La coda della volpe è folta e rossiccia. ……………………………………….................……………

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PAROLE CHE STANNO BENE INSIEME Inserisci nella tabella le seguenti parole nei rispettivi campi di significato. rosso sandalo violino forchetta blu coca-cola mocassino cucchiaio giallo pianoforte arpa zoccolo aranciata bicchiere ciabatta verde clarinetto tazzina caffè gassosa azzurro stivale piatto fisarmonica tè colori rosso blu giallo verde azzurro

calzature sandalo mocassino zoccolo ciabatta stivale

stoviglie forchetta cucchiaio bicchiere tazzina piatto

bevande coca-cola aranciata caffè gassosa tè

strumenti musicali violino pianoforte arpa clarinetto fisarmonica

In ogni famiglia c’è un intruso: cancellalo. Rosa, viola, margherita, orchidea, carciofo, iris. Coda, capelli, zampa, orecchie, muso, lingua, baffi. Pallacanestro, pallavolo, basket, pallamano, sci, calcio. Monitor, stampante, tastiera, protocollo, mouse, cd-rom. Triangolo, quadrato, cerchio, trapezio, esagono, circonferenza. Completa lo schema seguente cercando, con l’aiuto del dizionario, tutte le parole in qualche modo collegate con il termine “acqua”.

PIO ESEM

ACQUA tipi

azioni

caratteristiche

attività e sport

piante e animali

mezzi di trasporto

piovana minerale

precipitare piovere scorrere bagnare

limpida trasparente sporca salata

immersione nuoto tuffi pesca

alghe pesce stella marina cavalluccio

barca gommone traghetto peschereccio

marina potabile

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LA PUNTEGGIATURA Nel seguente testo inserisci i punti fermi e le lettere maiuscole mancanti. D’estate la visione dell’Altopiano è offuscata dall’evaporare del suolo che attutisce le voci. Soltanto il rude “cro – cro” del corvo imperiale, i belati o i ragli degli asini al seguito dei greggi riescono a dissipare questo “clima” d’assopimento e di torpore. Il gregge di pecore ci colpisce per i belati premurosi delle madri, quelli imploranti degli agnelli, fino alle voci maschie e gravi dei montoni. Tuttavia si può avvertire anche il grido dell’aquila reale mentre a larghi cerchi rotea sul falsopiano. Contempliamo in realtà un territorio assai contrastato, severo e pacifico insieme dove il vento spesso si… sfoga tra questa asperità e, in alto, sfilacciando e strapazzando le nubi, senza impedire ai rondoni, alle rondini e ai balestrucci di riunirsi quassù per sfrecciare a lungo, magari assieme al ben più veloce rondone alpino. Passando tra i cespugli non è raro spaventare il merlo dal collare che fugge via lanciando un secco, protestante “tac – tac – tac”. Al mattino, prima ancora che si alzino le brume, è possibile distinguere dal suo canto “trrr, ci, ci, ci” uno dei più piccoli fringuelli europei, un uccellino con la fronte rosso carminio brillante e il mento nero. P. Rigoni, in “Gazzettino”

Inserisci le virgole e i trattini dove occorrono. Oggi pomeriggio, dopo aver fatto i compiti, andrò al cinema con i miei amici. Ho detto a Luigi che non potevo andare con lui in centro, e mi ha risposto: – Non importa, sarà per un’altra volta. C’era molto movimento alla festa: chi ballava, chi gridava, chi chiacchierava, chi suonava la chitarra e chi pensava solo al buffet. Il vigile chiese all’automobilista: – Mi mostri i documenti, per favore. Durante la verifica Alberto, senza farsi vedere dal professore, passò la soluzione del problema a Franco. Il capostazione annunciò: – Attenzione, il treno in arrivo da Roma viaggia con circa mezz’ora di ritardo. Avrei desiderato tanto venire con voi all’inaugurazione della nuova palestra, ma proprio quella mattina mi è venuta l’influenza. Il medico consiglia alla signora Rossi: – Prenda l’antibiotico.

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VIA DALL’ISOLA Leggi il seguente racconto d’avventura. Ormai da molto tempo io ero sola sull’isola deserta. A lungo avevo atteso un aiuto, ma ora le mie speranze erano morte. Così decisi di andarmene. Tra le canoe nascoste, scelsi la più piccola e la lasciai scivolare nell’acqua. Remando con due pagaie mi allontanai dall’isola. A un certo punto si levò il vento e piccole onde rabbiose mi bagnarono: per la prima volta ebbi paura. In quel momento mi accorsi che la canoa faceva acqua: l’imbarcazione era rimasta per molto tempo abbandonata, le assi si erano asciugate troppo e ora con la violenza delle onde c’era il pericolo che si aprissero. Ciò mi fece capire che il rischio di andare avanti era molto. Che dovevo fare? Mille pensieri mi tormentavano quando, all’improvviso, apparve un branco di delfini che cominciarono a spingere la canoa. Mi sentii rincuorata… Dopo un po’ vidi… S. O’ Dell, L’isola dei delfini blu, Giunti

Segna con una ✘ la risposta esatta. Il fatto principale narrato nel testo è:

Il racconto è:

la fuga da un’isola la paura della solitudine Scrivi il finale del racconto.

Il racconto è scritto:

di avventura di fatti quotidiani

in terza persona

in prima persona

PIO ESEM

Dopo un po’ vidi in lontananza la terraferma. Ero finalmente riuscita ad allontanarmi dall’isola! ................................................................................................................................................................................................................................ I................................................................................................................................................................................................................................ delfini spingevano velocemente la piccola canoa, ormai sempre più rovinata. A un certo punto la canoa si ruppe del tutto; io mi tuffai e a nuoto raggiunsi la terraferma. ................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................

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FRASI E NON FRASI Sottolinea le espressioni che formano una frase di senso compiuto. Un bel gatto sul davanzale della finestra.

I condizionatori usano un particolare gas refrigerante. Metterò le scarpe con i tacchi alti.

Cornacchia ramo una posò alto più si sul albero dell’.

La palla rimbalzò più volte sul campo da gioco.

Oggi il cane ha preparato un pranzo squisito.

Nei campi sono spuntati tanti papaveri rossi.

Il nonno il giornale sul divano. Segna con una ✘ il motivo per cui le seguenti sequenze di parole non costituiscono frasi vere e proprie.

non c’è predicato

non c’è concordanza grammaticale

Mi piace moltissimo i gelati alla fragola. Il ventilatore leggeva alcune poesie.

non c’è senso compiuto

Ordini controllo la dava torre di decollo il per.

Gli adulti i cartoni animati. Due compagni non ha partecipato alla gita.

Caldo insopportabile anno quest’ il è. Un libro rosicchiava un osso.

Fabio una medaglia d’oro nel salto in alto.

Trasforma le seguenti espressioni in frasi minime, cancellando gli elementi in più. Segui l’esempio. Ogni sera Carla ripone i suoi vestiti nell’armadio. Il gatto di Lucia dorme ininterrottamente. Ieri sono uscita in motorino con Cinzia. All’ultimo minuto sono andato di corsa al supermercato. Giulia ha preparato un’insalata di riso ricca di verdure e sottaceti. Il cameriere, con molta abilità, servì rapidamente tutti i clienti del ristorante. In occasione della sagra del paese le strade furono chiuse al traffico.

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non c’è ordine tra le parole

✘ ✘


SOGGETTO E PREDICATO

PIO ESEM

Completa le frasi con un predicato adatto.

Nelle frasi seguenti sottolinea il soggetto.

La legna nel camino ardeva allegramente.

visitano I turisti stranieri ……………………………… le città d’arte. sgorgava L’acqua ……………………………… dalla sorgente.

Nella stanza accanto sta riposando

Giovanna

il mio fratellino.

La zia

Alcuni genitori hanno chiesto un colloquio.

cassetta di sicurezza.

Oggi molti treni non sono partiti per via dello sciopero.

rinfresca Dopo il temporale l’aria ……………………………… . ritornerà Il vincitore ……………………………… in patria

Nel bosco crescevano funghi velenosi.

con una medaglia d’oro.

Nello stagno le rane gracidano in coro.

Sottolinea di

i predicati verbali e di

arrivò ………………………………

ha depositato ………………………………

a scuola in ritardo.

i gioielli in una

i predicati nominali.

Il film è terminato alle 22 in punto.

Mio cugino andrà allo stadio con suo padre

Mio padre partirà domani per Firenze.

nel pomeriggio.

La giacca a vento di Marta è completamente

Franco è andato al pronto soccorso per

impermeabile.

una medicazione al ginocchio.

Undici non è divisibile per due.

Dopo cena abbiamo assaggiato la torta. PIO ESEM

Completa le frasi con un predicato verbale.

Completa le frasi con un predicato nominale.

è stato riparato dal tecnico. Il computer ………………………………..........………………… ci ha entusiasmati. La partita di pallavolo ……......……......……......……........

è complicato. Il problema ……......……......……......……......……......……...... è burrascoso. Il mare ……......……......……......……......……......……......……...

ha quattro anni. Mia sorella Giuliana ……......……......……......……............ contiene venti rose rosse. Il vaso ……......……......……......……......……......……......……..

sono cinquanta. Gli iscritti al torneo ……......……......……......……......……... è abbagliante. Il sole ……......……......……......……......……......……......…….....

si è bloccato al sesto piano. L’ascensore ……......……......……......…….......……......…….. sono arrivati a casa mia. Gli ospiti ……......……......……......……......……......……...........

è molto vario. Il pubblico ……......……......……......……......……......……........ è nuovissimo. Il mio cellulare ……......……......……......……......……......…...

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LE ESPANSIONI Completa gli schemi con le seguenti frasi. Fai attenzione a sistemare ogni frase nello schema giusto. Il cane di Marco gioca con la palla nel giardino di casa.

Tommaso ha comprato un libro di fantascienza per le vacanze.

Lisa ha dormito per otto ore e si è alzata dal letto alle sette.

Questa busta contiene le istruzioni del videogioco.

soggetto Questa busta

predicato contiene c. oggetto le istruzioni

espansione del videogioco

soggetto

predicato

predicato

Lisa

ha dormito

si è alzata

espansione per otto ore

espansione dal letto

espansione alle sette

espansione di fantascienza

espansione per le vacanze

espansione nel giardino

espansione di casa

soggetto Tommaso

predicato ha comprato c. oggetto un libro

soggetto Il cane

predicato gioca

espansione di Marco

espansione con la palla

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GIOCO DI PAROLE Leggi il testo. È un gioco indicato soprattutto ai ragazzi più grandi, ma interessa comunque tutti. Si fronteggiano due coppie di giocatori, ognuna munita di foglio e matita. Il capogioco propone una parola abbastanza lunga, che possa contenere un buon numero di altre parole. Ad esempio, “falegname” contiene anche queste altre parole: legna, gala, lega, mela, fame, lagna, lama, ala ecc. La parola “giocattolo” contiene anche: gioco, lotto, gatto, ciglio, gola, gita, ottico, talco ecc. Dopo che il capogioco ha proposto la parola, le due coppie (possono essere più di due se i partecipanti al gioco sono numerosi), scrivendola sul foglio, cercano di trovare il maggior numero di altri vocaboli che essa racchiude. Il tempo a disposizione può variare da due a tre minuti. Al termine si premierà la coppia che avrà saputo combinare le lettere a disposizione in modo da ricavare più parole possibili. in Il manuale dei giochi di Qui Quo Qua, Mondadori

Sottolinea le diverse parti del gioco come indicato: il numero dei giocatori la durata del gioco le modalità di vincita

il materiale necessario le fasi del gioco

Segna con una ✘ le risposte esatte. Questo testo:

Nel testo le operazioni da eseguire sono scritte:

descrive un oggetto scolastico

in modo breve e sintetico

dà informazioni su un argomento

in modo complesso

indica ciò che serve per costruire una cosa

con molti particolari

dà indicazioni per eseguire un gioco I verbi usati sono coniugati:

È un testo:

regolativo

descrittivo

poetico

informativo

al passato al presente al futuro

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FINALMENTE IN VACANZA! Leggi la lettera, poi segna con una ✘ la risposta esatta.

2 agosto Caro Chris, ieri siamo arrivati a notte fonda alla casa in riva al mare! Siamo arrivati con tre ore di ritardo perché papà ha sbagliato la strada sette volte. Mamma è uno zero a leggere le carte. Come vedi, si comincia bene. Sapessi, poi, come abbiamo mangiato male! Mamma ha completamente ciccato le penne! Ha detto che non aveva il coraggio di preparare a quell’ora della salsa di pomodoro e non è riuscita a trovare neppure un po’ di formaggio da grattugiare: era una pastasciutta con niente sopra, sinistra. Abbiamo mangiato senza dir nulla, con il rumore del mare. Mi piacerebbe scriverti una lettera al giorno come mi hai chiesto, ma ho già speso i soldi della paghetta per la carta e le buste. Dovresti mandarmi un po’ di grana per i francobolli, così domani ti racconto il seguito. Mark B. Donner Henry, Lettere dal mare, Einaudi

L’autore racconta: Il testo è scritto:

una storia inventata in 1a pers. sing.

I verbi usati sono:

al tempo presente

L’autore ha scritto:

per se stesso

Questo testo è:

fantastico

✘ ✘

un’esperienza personale in 3a pers. sing. al tempo passato per altri poetico

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autobiografico


FRA POCO… LE MEDIE! Leggi il testo. Siamo stati da sempre la classe più scatenata della scuola, famosa ormai per questo! Moltissimi di noi sono amici da otto anni. Dalla scuola materna ci sentiamo tutto un gruppo, una rete che non si può spezzare… ma adesso cosa succederà? Ci pare impossibile! Quanto tempo abbiamo passato insieme! Ci siamo visti crescere, e adesso? Beh! Forse non ci possiamo neanche immaginare cosa sarà dopo. Credo che mi sentirò come un pesce fuor d’acqua! Non si può cancellare il tempo, tutti questi anni, tutta la nostra storia e i nostri cuori rimarranno lì per sempre. Certo che è terribile pensare che di noi rimarrà solo un bel ricordo, è un’idea che mi fa paura, mi fa star male! Mi chiedo cosa farò io senza la mia classe. Per un po’ di tempo forse mi sentirò una “Alice a metà”, sarò come un’automobile senza motore, beh, per un po’ di tempo almeno! La gente mi dice: – Non ti preoccupare, alle medie ti farai nuovi amici! Io non ne dubito, ma non saranno più la Sara, Nico, la Phuong: quelli che io considero veri amici. Bisogna rassegnarsi! Non c’è niente da fare, certe cose non si possono evitare anche se sono brutte. Ho paura di stare senza i miei compagni! Sarò terribilmente sola. A volte dico: – Accidenti! Perché mi sono affezionata così agli amici? È stato stupendo, è vero, ma ora mi accorgo che comporta degli svantaggi. Non riesco a separarmi! Mi vengono le lacrime agli occhi. A. Sturiale, Il libro di Alice, Rizzoli

Fra poco tempo anche tu frequenterai la scuola media. Quali paure hai rispetto alla nuova scuola? E quali desideri? Scrivili.

PIO ESEM

Ho paura di trovarmi da solo in una nuova classe, di perdere i miei vecchi amici .............................................................................................................................................................................................................................. e di non riuscire a farmene altri. Ho anche paura dei nuovi professori .............................................................................................................................................................................................................................. che avrò e del tanto studio che dovrò affrontare. Però desidero anche conoscere .............................................................................................................................................................................................................................. nuove persone e imparare cose interessanti. ..............................................................................................................................................................................................................................

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