TiVoglioRaccontare

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E D I T O R E B U L G A R I N I F I R E N Z E S. FERRETTI • L. BALDI • S. CIUCHINI • F. MACCHIONI

FACILMENTE


Copyright © 2008

EDITORE BULGARINI FIRENZE Prima edizione marzo 2008 Ristampe 1 2 3 4 5 6 2011 2010

2009

2008

Finito di stampare per i tipi della tipolitografia Stiav s.r.l. in Firenze

Editing

Francesca Muzzi

Redazione

Lucia Bernardini

Progetto e coordinamento grafico

Gabriele Di Caro

Videoimpaginazione

Di Caro Multimedia

Disegni

Di Caro Multimedia

Copertina

Roberto Luciani

Testo conforme alle norme e avvertenze tecniche previste dal D.M. 7-12-’99 n. 547

UNI EN ISO 9001

Sistema di gestione qualità certificato

Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale, o comunque per uso diverso da quello personale, possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108, Milano 20122, e-mail segreteria@aidro.org e sito web www.aidro.org

Editore Bulgarini Firenze Via Petrolini, 8/10 – 50137 Firenze Tel. 055 61611 Fax. 055 6161230 www.bulgarini.it info@bulgarini.it


Presentazione Tu sei un ragazzo come noi e noi siamo come te: tutti amiamo stare con gli amici, soffriamo se qualcuno ci offende, siamo legati alla nostra famiglia. Tu vieni nelle nostre aule e la lingua diversa non aiuta a conoscerci: sei straniero per noi e noi siamo stranieri per te. Ecco che vediamo più le differenze che le uguaglianze. La lingua italiana è complessa e dunque, con il passare dei giorni, ci sentiamo tutti quanti più soli e più tristi, e non ci sentiamo capaci di imparare cose nuove. In questo libro troverai dei brani presenti nell’antologia, che sono stati scelti perché vicini ai tuoi interessi e alle tue curiosità. Questi brani sono stati semplificati per farti partecipare alle attività in classe e sono stati anche arricchiti di disegni e annotazioni. Ogni brano, poi, ha tanti esercizi, così lavoreremo tutti in armonia. Alcuni esercizi sono più facili, altri più difficili, ma tutti ti serviranno per capire la storia narrata, per conoscere parole nuove, per approfondire le regole grammaticali. In particolare, potrai approfondire gli argomenti culturali del nostro Paese e raccontarci le tue esperienze. Buon lavoro insieme a noi!


indice Volume 1

IL MONDO E LE SUE STORIE

La creazione nella Genesi Il perché della luna nuova Filemone e Bauci

8 14 19

LA FAVOLA

L’asino che portava il sale La cicala e la formica

24 29

LA FIABA

Aladino e la lampada fatata Rosaspina

33 39

CONTARE SU SE STESSI

Avventure fra i ghiacci Contro le piccole e grandi ingiustizie Diventò molto bravo a inventarsi le cose Vivere sognando

46 51 55 60

CONFRONTARSI PER CRESCERE La casa alveare La casa è di cartone La campionessa di sci Aquiloni all’attacco

4

67 73 78 84


Indice

Quanto vi ho voluto bene! Il sogno di Adah

89 96

NOI E GLI ANIMALI

Uno stambecco di nome Bouc Ai piedi del grande albero Kapok La gabbianella imprigionata dal petrolio

101 106 111

Volume 2

LA VITA NELLE PAROLE

La mia infanzia di guerra Lettere in orbita Fu allora che nacque la mia coscienza

116 122 128

L’AVVENTURA E IL GIALLO

Il dominio della bestia primordiale

134

IL FANTASTICO E IL COMICO

La cura delle vespe

141

CRESCERE, CHE FATICA!

Tre spari Ero fiera del mio digiuno Alice: una strada senza ritorno

147 152 157

5


indice

PIÙ VICINI PER CONOSCERSI

Il piccolo principe e la volpe Una nonna eccezionale Sul ghiaccio Non posso deluderla Il primo giorno di scuola Da Marrakesh a Parigi Ho imparato ad amarti! Viaggio a Creta

163 168 173 178 184 189 194 198

L’AMBIENTE IN CUI VIVIAMO

Una passeggiata nel Gran Paradiso Lo spazio tra l’autunno e l’inverno La storia di Nettuno L’incendio della foresta

203 209 214 219

Volume 3

IL ROMANZO STORICO E SOCIALE

Renzo nella città dei morti Rosso Malpelo Perché, hanno sparato?

224 230 237

NARRATIVA DI ANALISI E REALISTA

Un quadro specchio dell’animo Vecchio al ponte

6

243 249


Indice

FANTASCIENZA, HORROR, FANTASY Viaggiare nel tempo Il ritratto ovale Salvare Fantàsia

254 259 265

IL MONDO DELL’ADOLESCENZA

Che cos’è l’adolescenza? Una scottante bocciatura Tocca a voi scegliere la vostra vita

272 278 284

IL PASSATO PER CAPIRE IL PRESENTE

Avevo di fronte un uomo Ultimo viene il corvo La caduta del muro di Berlino Giocare con la morte

292 298 306 312

PROBLEMI E SPERANZE DI OGGI

Uomini, ecco il nostro decalogo Dialogo sul razzismo

318 324

EMERGENZA ECOLOGICA

Cos’è accaduto in Amazzonia?

331

7


©

La creazione nella Genesi

Molti racconti spiegano la creazione dell’uomo, della donna, degli animali, del cielo, del mare, della Terra. La Terra è il luogo dove vivono gli uomini, le donne, i bambini. Questo racconto si trova nel primo libro della Bibbia. Il primo libro della Bibbia si chiama “Genesi” (= nascita). La Bibbia è il libro sacro (= parla di Dio) degli Ebrei. Gli Ebrei vivono in Palestina. La Palestina è un Paese dell’Asia.

Tanto tempo fa il mondo non c’era. Dio allora crea il cielo

e la Terra

.

La Terra è senza persone e senza animali. Il buio

avvolge (= è intorno) la Terra.

Dio allora crea la luce

.

La luce si chiama “giorno”. Dio divide il cielo e il mare Dio crea gli alberi la frutta

.

, l’erba

.

Dio mette in cielo il Sole

, la Luna

Il Sole illumina il giorno. La Luna e le stelle illuminano la notte. 8

,

e le stelle

.


Il mondo e le sue storie volume 1 p. 78

Dio mette i pesci e gli uccelli

nel mare nel cielo.

Dio crea anche i serpenti le coccinelle

, le zanzare

, le farfalle

,

!

Dio crea tutte queste cose dal Nulla (= grande vuoto). Dio fa vivere le piante e gli animali con un vapore fatato. Dio, alla fine, fa l’uomo dalla polvere della Terra. Dio soffia sul viso della statua di terra. La statua di terra diventa un uomo vivente (= vivo). L’uomo si chiama Adamo. Dio dice: ”L’uomo è solo. L’uomo è triste. Creo una donna”. Dio addormenta Adamo. costola Dio toglie una costola (= un osso)

dall’uomo.

Dio, così, crea la donna dalla costola dell’uomo. rielaborato da “La Sacra Bibbia”

9


la creazione nella genesi

Capire la storia Metti una

su Vero o Falso. V

F

1. Gli uomini, le donne e i bambini vivono sulla Terra.

2. La Bibbia è il libro sacro dei Musulmani.

3. Il Sole illumina la notte.

4. Dio mette i pesci nel cielo.

5. Dio crea la donna da una costola dell’uomo.

6. Dio crea gli animali dal Nulla.

7. Dio crea l’uomo da una pietra.

8. Dio fa vivere le piante e gli animali con un abbraccio.

9. La statua di terra diventa un serpente.

10. Dio sveglia Adamo.

11. La parola Genesi significa “nascita”.

12. L’uomo si chiama Francesco.

Conoscere parole nuove Rileggi la storia e poi metti negli spazi la parola giusta. La Luna e le .................................. illuminano la .................................. . ............................ mette i pesci nel .......................... e gli uccelli nel .......................... . Dio crea anche i ..................., le ..................., le ..................., le ................... . Dio ................... tutte ................... cose dal .................. . Dio fa vivere le ................... e gli ................... con un vapore ................... . Dio soffia sul ................... della statua di ....................... . La statua di ................... diventa un ................... . L’uomo si chiama .................. . Dio ................... Adamo e Dio toglie una ......................... dall’uomo. Dio ................... la ................... dalla ................... dell’uomo.

10


Il mondo e le sue storie volume 1 p. 78

ĂŹ s o c o t t a Sono f

Leggere e imparare

Il corpo umano è una macchina costruita bene. Le macchine però si rompono. I ragazzi spesso cadono quando giocano o usano la bicicletta. I ragazzi prendono freddo e le malattie arrivano. Il medico cura le malattie. Il termometro misura la febbre. I cerotti coprono le ferite.

naso orecchie bocca denti

viso

testa

occhi cranio

costole vertebre bacino

braccia mano dita ginocchio

scheletro (= le ossa)

gambe

piede

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la creazione nella genesi

Metti le parole giuste. Guarda l’e sempio. Per disegnare le dita 1. Per ascoltare la musica ................................... 2. Per mordere il torrone .................................... 3. Per vedere un film ......................................... 4. Per prendere una palla .................................... 5. Per mettere un anello ..................................... 6. Per abbracciare la mamma ............................... 7. Per correre veloce .......................................... 8. Per sorridere ................................................ 9. Per mettersi un cappello ................................. 10. Per farsi le trecce ..........................................

Studiare la grammatica Ricorda l’a lfabeto. a

b

c

d

e

f

g

h

i

j

k

l

m

n

o

p

q

r

s

t

u

v

w

x

y

Scrivi le parole nascoste. Guarda l’esempio. Ricorda: i numeri indicano la posizione delle lettere nell’alfabeto. 3-1-19-1 = c a s a = CASA 3-9-5-12-15: ........................................ 21-3-3-5-12-12-9: ................................ 19-5-18-16-5-14-20-9: .......................... 25-15-7-21-18-20: ................................ 7-5-12-1-20-15: ...................................

12

20-5-18-18-1: ........................................ 6-1-18-6-1-12-12-5: ............................... 11-15-1-12-1: ........................................ 14-21-22-15-12-1: .................................. 7-9-14-15-3-3-8-9-15: ............................

z


Il mondo e le sue storie volume 1 p. 78

Raccontare e scrivere Leggi la storia e disegna le cose create da Dio. Mantieni l’ordine del racconto. Spiega i disegni con una frase. Guarda l’esempio.

La Terra è senza persone e senza animali.

............................................... ...............................................

............................................... ...............................................

............................................... ...............................................

............................................... ...............................................

............................................... ...............................................

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©

Il perché della luna nuova

Gli uomini antichi vedono cinque (= 5) notti senza la Luna. Gli uomini antichi spiegano il fenomeno (= un fatto) con un mito (= racconto di fantasia). I protagonisti di questo racconto sono Endimione e Selene.

Endimione è un giovane cacciatore ragazzo molto bello. Selene è la Dea della Luna Selene è la sorella di Apollo. Apollo è il Dio della musica

. Endimione è un

. .

Un giorno Selene vede Endimione in una grotta

del monte Latmo.

Il monte Latmo è nell’Asia Minore (= regione dell’Asia). Endimione dorme. Il ragazzo tiene le frecce

nella mano sinistra.

Un profumo di ambrosia

esce dalla sua (= del ragazzo)

bocca un po’ aperta. L’ambrosia è il cibo degli Dei. L’ambrosia è dolce e profumata. Selene vede il ragazzo e lo (= il ragazzo) bacia sugli occhi chiusi. Il bacio è leggero ed Endimione continua a dormire. Selene ama Endimione e pensa sempre a lui (= ad Endimione).

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Il mondo e le sue storie volume 1 p. 87

Un giorno Selene va da Zeus. Zeus è un Dio molto importante. Zeus è anche il padre di Selene. Selene dice: ”Io amo Endimione. Io sono una dea. Endimione è un mortale. Io rimango sempre giovane e bella

Endimione diventerà vecchio

.

e morirà.

Io lo (= Endimione) amo”. Zeus aiuta la figlia Selene. Zeus dà l’eterna (= non finisce mai) giovinezza e l’immortalità (= rimanere sempre vivo) ad Endimione. Ma Endimione non può vedere una dea in volto e quindi Endimione cade in un sonno profondo ed eterno (= non finisce mai). Selene lascia il cielo notturno

e va ogni mese cinque (= 5)

giorni nella grotta dove Endimione dorme. Selene può guardare e baciare con dolcezza Endimione senza svegliarlo. La Luna così scompare (= non si vede) dal cielo per cinque (= 5) giorni. rielaborato da “Mitologia greca” di A. Taccone

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il perché della luna nuova

Capire la storia Rispondi alle domande. Scrivi sul quaderno. 1. Chi è Endimione? 2. Chi è Selene? 3. Cosa fa Endimione nella grotta? 4. Quali oggetti Endimione tiene nella mano sinistra? 5. Cosa fa Selene quando vede il giovane? 6. Cosa chiede Selene a suo padre Zeus? 7. Cosa succede a Endimione? 8. Per quanti giorni Selene lascia il cielo? 9. Dove va Selene in questi giorni? 10. Cosa spiega il mito?

Conoscere parole nuove Unisci con una freccia le parole. Guarda l’esempio. Selene vede Il giovane cacciatore dorme Selene bacia Il giovane si chiama Il giovane cacciatore diventa Zeus addormenta Selene lascia Il ragazzo tiene L’ambrosia è Selene va Selene rimane Endimione diventerà La luna scompare

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giovane e bella le frecce nella mano sinistra dal cielo un giovane cacciatore Endimione in un sonno eterno vecchio il cibo degli dei Endimione da Zeus in una grotta il cacciatore sugli occhi il cielo per 5 giorni immortale


Il mondo e le sue storie volume 1 p. 87

o l e i c l e n La Luna

Leggere e imparare

La Luna sta nel cielo. La Luna è un pianeta. Anche la Terra è un pianeta. I pianeti non hanno la luce propria (= non brillano da soli). Il Sole illumina la Luna e la Terra. Il Sole è una stella e ha la luce propria. La Luna è anche il satellite della Terra. Un satellite è un pianeta che gira intorno a un altro pianeta. La Luna si vede tutta intera (= Luna piena) La Luna ogni giorno perde un pezzetto. Diventa una falce (= Luna calante)

.

.

La Luna non si vede più (= Luna nuova) La Luna si vede prima con una piccola falce, poi con una falce grande (= Luna crescente)

.

.

Metti negli spazi la parola giusta. pianeta – satellite – cielo – stella

1. La Terra è un .......................... . 2. Il Sole è una .......................... . 3. La Luna è un .......................... e un .......................... . 4. La Luna sta nel ......................... . 5. Un ...................... non ha luce propria.

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il perché della luna nuova

Studiare la grammatica Leggi ad alta voce e scrivi sul quaderno le parole. Scrivi in rosso i gruppi -gia, -gio, -giu. Guarda l’e sempio. Giovane giornata – giallo – giovedì – Giuseppe – antologia – Giovanna – spiaggia – stagione – giubbotto – giacca – giardino – giaguaro – giustificazione – orologio

Raccontare e scrivere Inizia dalla frase e cambia la storia. Zeus aiuta la figlia Selene e… ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................

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Filemone e Bauci

Gli antichi Greci portano nella loro (= dei Greci) casa le persone amiche, ma anche gli stranieri in viaggio (= pellegrini) e le persone povere. Gli stranieri, le persone povere, gli amici ospitati nella casa si chiamano ospiti. Gli Dei proteggono gli ospiti. Gli antichi Greci hanno paura degli Dei arrabbiati. Gli antichi Greci trattano bene gli ospiti. I Romani conoscono le storie greche e anche loro (= i Romani) rispettano gli ospiti. Ovidio è uno scrittore romano e racconta questa storia.

Giove e Mercurio sono due Dei. I due Dei si vestono come poveri pellegrini e scendono sulla Terra. Giove vuole conoscere la bontĂ degli uomini. Gli abitanti del villaggio hanno il cuore cattivo. Mercurio bussa alle case del villaggio, ma le porte restano chiuse. Gli abitanti del villaggio non ospitano i poveri pellegrini. Giove e Mercurio vedono una capanna su una collina.

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filemone e bauci

Filemone e Bauci vivono in quella capanna. Essi sono marito e moglie e sono vecchi. Filemone e Bauci sono molto poveri, ma vivono felici insieme. Filemone e Bauci aprono la porta ai due pellegrini.

frutta latte

I due sposi preparano la cena con il latte, la frutta, il miele e il pane. I due sposi non hanno altro cibo.

miele

Bauci dice ai pellegrini: ”Voi andate a dormire nel letto, noi dormiamo sulla paglia. Voi siete i nostri ospiti”. Giove chiama i due vecchi e dice: ”Voi siete molto gentili e buoni. Gli abitanti del villaggio hanno il cuore cattivo. Io non sono un povero pellegrino, ma il re degli Dei. Io mando una punizione agli abitanti del villaggio“.

pane

Giove fa scendere tanta pioggia dal cielo. L’acqua copre tutte le case del villaggio e gli abitanti muoiono. Giove vuole premiare la gentilezza di Filemone e Bauci e chiede cosa desiderano. I due vecchi dicono: ”La morte ci deve portare via insieme”. Giove ascolta i due vecchi. Dopo tanti anni Filemone e Bauci muoiono nello stesso momento. Giove ricorda la gentilezza dei due sposi e fa nascere una pianta di quercia dal corpo di Filemone. Una pianta di tiglio nasce dal corpo di Bauci. 20


Il mondo e le sue storie volume 1 p. 114

La quercia ed il tiglio crescono vicini. Il vento soffia tra i due alberi e i rami si toccano. Filemone e Bauci si stringono le mani.

Molte persone passano davanti ai due alberi. Le persone mettono ghirlande di fiori sui rami e dicono: ”L’ospitalità è sacra. Gli Dei premiano le persone buone e gentili con i pellegrini sconosciuti”. rielaborato da “Metamorfosi” di P. Ovidio Nasone

Capire la storia Metti una sulla

frase giusta.

1. I pellegrini sono: □ persone cattive □ persone straniere in viaggio □ persone ricche

2. Giove e Mercurio: □ si vestono da pellegrini □ si vestono con abiti molto belli □ rimangono con i vestiti degli Dei

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filemone e bauci

3. Giove e Mercurio sono: □ due ragazzi □ due Dei □ due vecchi

4. Le porte del villaggio: □ si aprono per i pellegrini □ sono tutte rotte □ restano chiuse

5. Filemone e Bauci sono: □ due fratelli gentili □ marito e moglie molto poveri □ due Dei

6. Filemone e Bauci chiedono a Giove: □ tante monete d’oro □ una casa bella e calda □ di morire insieme

7. Giove trasforma Filemone e Bauci in: □ un pino e una betulla □ una quercia e un tiglio □ una viola e una rosa

Conoscere parole nuove Metti negli spazi la parola giusta. vento – Filemone – quercia – tiglio – gentilezza – tiglio – rami

Giove ricorda la ...................... dei due sposi e fa nascere una pianta di ...................... dal corpo di ...................... . Una pianta di ...................... nasce dal corpo di Bauci. La quercia e il ...................... crescono. Il ...................... soffia tra gli alberi e i ...................... si toccano.

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Il mondo e le sue storie volume 1 p. 114

Leggere e imparare

Il mito

La parola “mito” significa “racconto”. Il mito nasce tanto tempo fa. Gli uomini primitivi (= i primi uomini) sono spaventati dai temporali, dalle malattie, dal fuoco, dai terremoti e dai diluvi. I primi uomini non capiscono la nascita e la morte delle persone. L’uomo inventa (= usa la fantasia) i racconti con gli Dei, con i mostri (= metà animali e metà uomini), con i semidei (= metà uomini e metà Dei). Molti personaggi si trasformano (= diventano un’altra cosa) in piante, in rocce, in fiumi, in montagne, in uccelli. Questi personaggi vivono in un tempo molto lontano, in posti di fantasia (= non esistono). I racconti del mito parlano degli uomini buoni, degli uomini cattivi, delle donne curiose, degli uomini coraggiosi, delle persone ospitali e gentili.

Racconta sul quaderno un mito del tuo Paese.

Studiare la grammatica Metti li o gli negli spazi. Scrivi una frase con le parole giuste. botti......a – ma......one – fo......o – fi......o – mo......e – tova......a – fami......a – mi......one

Raccontare e scrivere Disegna sul quaderno i mostri (metà animali e metà uomini o donne). Descrivi poi con una frase i tuoi disegni. ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................

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©

L’asino che portava il sale

Esopo è l’autore di questa favola. Esopo è uno scrittore dell’antica Roma. L’asino è un animale pigro. Vuole fare poca fatica. L’asino deve scegliere: portare il sale o portare le spugne. L’asino è come gli uomini con poco cervello (= sciocchi). asino

groppa

sale

Un asino ha sulla groppa (= la schiena dell’asino) un sacco pieno di sale. Il sacco è pesante. L’asino si stanca.

L’asino cammina su un ponte. Il ponte attraversa un fiume.

L’asino scivola sul ponte e cade nel fiume. L’acqua scioglie il sale. Il sacco rimane vuoto. Il sacco è leggero. L’asino è contento.

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La favola volume 1 p. 142

spugne

Un altro giorno l’asino ha sulla groppa un sacco pieno di spugne. L’asino cammina sulla riva di un fiume.

L’asino pensa: ”Il sacco è pesante. Io entro nel fiume. L’acqua scioglie le spugne e il sacco è leggero. Io sono contento”. L’asino entra nel fiume. Le spugne assorbono (= prendono) l’acqua e diventano molto pesanti. La corrente (= il movimento del fiume) del fiume trascina l’asino nell’acqua alta. Le spugne sono pesanti e portano l’asino sotto l’acqua. L’asino pensa: ”È colpa mia! La mia scelta è sbagliata! Io volevo il sacco leggero e ora sono in pericolo”. Così l’asino muore annegato (= sotto l’acqua). Morale: l’uomo deve scegliere con attenzione. rielaborato da “Favole” di Esopo

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l’asino che portava il sale

Capire la storia Metti una ✗ sulla frase giusta. 1. L’asino ha sulla groppa:

5. L’acqua del fiume:

□ un sacco pieno di noci

□ scioglie le spugne

□ un sacco pieno di sale

□ fa pesanti le spugne

2. L’asino cammina:

6. L’asino con il sacco pieno di spugne:

□ su un prato

□ scivola nell’acqua del fiume

□ su un ponte

□ entra nell’acqua del fiume

3. Il ponte attraversa:

7. La corrente del fiume:

□ un ruscello

□ porta l’asino sulla riva del fiume

□ un fiume

□ porta l’asino nell’acqua alta

4. L’acqua del fiume:

8. L’asino è in pericolo e pensa:

□ scioglie il sale nel sacco

□ la mia scelta è giusta

□ scioglie le spugne nel sacco

□ la mia scelta è sbagliata

Conoscere parole nuove Scrivi la parola giusta vicino al disegno.

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A

S

S

F


La favola volume 1 p. 142

a l o v a f a L

Leggere e imparare

La favola è una storia corta. I personaggi della favola sono animali. Gli animali delle favole parlano. Gli animali delle favole imitano (= fanno come) gli uomini. Gli animali delle favole hanno i vizi (= cose brutte) e le virtù (= cose belle) degli uomini. La favola dà sempre una morale (= insegnamento) agli uomini. La morale si trova all’inizio o alla fine della storia. Esopo e Fedro scrivono le favole ai tempi dei Greci e dei Romani.

Metti una ✗ sulla risposta giusta. 1. Il personaggio della favola è:

4. Gli animali delle favole:

□ un uomo

□ non hanno i vizi degli uomini

□ un bambino

□ hanno i vizi e le virtù degli uomini

□ un animale

□ hanno i vizi degli uomini

2. La morale della favola che hai letto è:

5. Gli animali delle favole:

□ l’uomo furbo vince

□ non parlano

□ l’uomo deve scegliere con attenzione

□ parlano

□ l’uomo non può solo divertirsi

□ guidano un’automobile

3. La favola è:

6. Esopo e Fedro scrivono le favole:

□ una storia corta

□ ai tempi dei cavalieri

□ una storia lunga

□ ai tempi di oggi

□ una canzone

□ ai tempi dei Romani e dei Greci

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l’asino che portava il sale

Studiare la grammatica Nei quadratini ci sono i numeri di sillabe delle frasi. Metti una barretta (/) quando puoi andare a capo. Guarda l’esempio. 6 Il / sac / co/ di / spu / gne 1. L’acqua scioglie il sale

7

2. La corrente del fiume

7

3. La mia scelta è sbagliata

8

4. L’asino si stanca

6

5. L’animale ha sulla groppa un sacco

12

6. L’asino è un equino

8

7. La strada corre vicino al torrente

12

8. L’asino entra nel fiume

8

9. Le spugne sono pesanti

8

10. L’asino scivola sul ponte

9

11. Il sacco è leggero

7

12. L’asino cammina sulla riva

10

13. Il ponte attraversa il fiume

10

14. L’asino non va a scuola

8

15. Io sono contento

6

Raccontare e scrivere Scrivi sul quaderno una frase con la parola “asino”. Scrivi sul quaderno una frase con la parola “spugna”. Scrivi sul quaderno una frase con la parola “sale”. Scrivi sul quaderno una frase con la parola “fiume”.

28


©

La cicala e la formica

La cicala canta tutta l’estate. La formica lavora tutta l’estate. Ma l’inverno arriva e la cicala ha fame.

È estate. C’è il sole La cicala La formica

.

canta sulle foglie

degli alberi

lavora e mette nella casa tanti semi

. .

L’inverno arriva. Fa freddo. La cicala non ha una casa, non ha cibo. La formica ha una casa calda e tanto cibo. La cicala bussa alla porta cibo e di calore. La formica è arrabbiata

della formica e chiede un po’ di Dice: “In estate

lavoro tanto per prendere i semi! Tu canti tutto il giorno sugli alberi Oggi hai fame e freddo. È colpa tua!” La formica sbatte (= chiude forte) la porta e la cicala si allontana triste

nella neve

.

rielaborato da “Favole” di J. de La Fontaine

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la cicala e la formica

Capire la storia Fai una ✗ sulla risposta giusta e metti le parole negli spazi. 1. Gli animali della favola sono: ................................. e ................................. 2. Che cosa fa la cicala in estate?

□ canta □ lavora

3. Che cosa fa la formica in estate?

□ sta sulle foglie dell’albero □ lavora

4. La cicala in inverno

□ mangia e ha caldo □ non ha una casa e non ha da mangiare

5. La formica ha una ................................. e tanti ........................................ 6. La cicala bussa alla formica e

□ vuole cantare una canzone □ chiede cibo e calore

7. La formica

□ sbatte la porta □ aiuta la cicala

Conoscere parole nuove Scrivi le parole vicino al disegno. È estate. Una Una

................................. sta sopra un

...................... lavora e mette nella

È inverno. La

......................... non ha una

La

......................... ha una

La

.......................... bussa alla

30

................................. .

............... tanti

.................. .

................ .

...................... calda e tanti

.............. .

........................ della formica.


La favola volume 1 p. 143

La

............................. sbatte la

si allontana nella

.................. e la

.............................

......................... .

Leggere e imparare

i n o i g a t Le s

In un anno ci sono 4 stagioni che durano 3 mesi ciascuna. Le stagioni sono: Primavera 21 marzo aprile maggio 21 giugno

Estate 21 giugno luglio agosto 21 settembre

Autunno 21 settembre ottobre novembre 21 dicembre

Inverno 21 dicembre gennaio febbraio 21 marzo

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la cicala e la formica

Completa le frasi con i nomi delle stagioni. 1. Il 1° gennaio è ................................................................. 2. Il 15 agosto è ................................................................... 3. Il 10 ottobre sono a scuola. È .............................................. 4. A maggio ci sono tanti fiori. È ............................................. 5. Qual è la stagione più fredda? .............................................. 6. Qual è la stagione più calda? ............................................... 7. Nel tuo Paese quale stagione è più calda? ..............................

Studiare la grammatica Aggiungi l’a rticolo determinativo alle parole nella tabella. Articolo determinativo

Parole alberi sole cicala casa foglie formica semi porta inverno neve estate

Raccontare e scrivere Scrivi sul quaderno alcune frasi con le seguenti parole che hai imparato.

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©

Aladino e la lampada fatata

Un mago cattivo e un ragazzo cercano una lampada magica. La lampada magica aiuta il ragazzo a diventare felice.

C’era una volta un mago

. magica (= fa

Il mago va in Cina e cerca una lampada cose impossibili).

La lampada è in un palazzo incantato . Il palazzo è sotto la terra. Un pozzo lungo e stretto porta al palazzo sotto la terra. Le persone scendono nel pozzo, toccano le pareti con i vestiti e muoiono. Il mago ha paura, ma vuole la lampada. Il mago chiama un ragazzo cinese. Questo ragazzo cinese si chiama Aladino

.

Il mago manda Aladino nel pozzo e gli (= ad Aladino) dice: ”Non toccare le pareti del pozzo. Prendi questo anello magico Prendi i diamanti

e portami (= al mago) la lampada. , le perle

, i rubini

. Queste

pietre preziose sono tue”. Aladino scende nel pozzo senza toccare le pareti, prende la lampada e le pietre preziose. 33


aladino e la lampada fatata

Il mago vuole la lampada e non aiuta Aladino a uscire dal pozzo. Aladino non dà la lampada al mago. Aladino vuole prima uscire dal pozzo. Il mago si arrabbia, va in Africa e lascia Aladino nel pozzo. Aladino ha fame e ha paura. Aladino lucida l’anello del mago.

Uno spirito (= un uomo fatto di aria) esce dall’anello e dice ad Aladino: ”Io sono lo schiavo (= persona non libera) dell’anello. Cosa posso fare per te?” Aladino si fa trasportare a casa dalla sua (= di Aladino) vecchia mamma. La mamma e Aladino non hanno il pane. Aladino vuole vendere la lampada. La lampada è sporca. Una lampada pulita costa molto denaro . La mamma lucida la lampada. Uno spirito esce dalla lampada e dice: ”Io sono lo schiavo della lampada. Cosa posso fare per te?” Aladino chiede il cibo per mangiare. Lo spirito fa apparire (= fa vedere) un tavolo

con tante cose da mangiare.

Aladino passeggia per la strada e vede la principessa Badrulbudur. La principessa è molto bella. Aladino lucida la lampada. Lo spirito esce dalla lampada. Aladino dice: ”Voglio sposare la principessa. Costruisci un palazzo d’oro e dammi (= ad Aladino) tante pietre preziose”. Lo spirito obbedisce ad Aladino e Aladino diventa ricco e sposa la principessa. Il mago torna dall’Africa e vuole la lampada. Aladino va a caccia (= uccide gli animali) e lascia la principessa sola nel palazzo. 34


La fiaba volume 1 p. 176

Il mago si veste da mercante (= un uomo che vende e compra oggetti) e dice: ”Compro le lampade vecchie!” La principessa prende la vecchia lampada di Aladino e la (= la lampada) dà al mago. Il mago lucida la lampada e dice allo spirito: ”Porta questo palazzo in un posto molto lontano”. Il palazzo sparisce. Aladino torna dalla caccia e non trova il palazzo e la principessa. Aladino è triste. Aladino lucida l’anello e dice allo spirito dell’anello: “Fai ritornare il palazzo e la mia principessa”. Lo spirito dell’anello risponde: ”Lo spirito della lampada può portare il palazzo in questo prato. Io posso portare te (= Aladino) al palazzo”. Aladino si trova subito accanto alla principessa. La principessa è felice. Il mago entra nella stanza della principessa. Aladino si nasconde sotto il tavolo e dà alla principessa una polverina magica

.

La principessa mette la polverina nel vino del mago. Il mago beve il vino e muore. Aladino prende la lampada sporca, ma fatata e dice allo spirito della lampada: ”Porta il palazzo in Cina vicino al palazzo del re”. Il re dà ad Aladino e alla principessa tutte le ricchezze. Aladino e la principessa sono molto ricchi e vivono felici. rielaborato da “Le mille e una notte”

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aladino e la lampada fatata

Capire la storia Metti in ordine le frasi. Scrivi i numeri dentro i quadrati. Guarda l’e sempio. La Principessa mette la polverina magica nel vino del mago. Aladino e la Principessa sono molto ricchi e vivono felici. Aladino si fa trasportare dalla vecchia madre. 1 C’era una volta un mago.

La mamma di Aladino lucida la lampada. Il mago vuole la lampada magica. Il mago beve il vino e muore. Aladino chiede il cibo allo spirito della lampada. Aladino è chiuso nel pozzo.

Conoscere parole nuove Scrivi le risposte giuste nel cruciverba. Usa le parole della fiaba. Nella colonna colorata c’è una parola ”magica”! 1. Oggetto magico del titolo della fiaba.

1

2. È il protagonista della fiaba.

2

3. È il personaggio cattivo. 4. Vive dentro la lampada. 5. Sopra ci sono tante cose da mangiare.

L

3 4

M D

N

A G S

T A

36

A


La fiaba volume 1 p. 176

Leggere e imparare

e t t o n a n u Le Mille e

“Le Mille e una notte” è un libro di favole arabe. Il titolo in arabo è “alf laila wa laila”. La protagonista del libro è la principessa Shahrazad. La principessa Shahrazad racconta al re Shahriyar una favola a notte per 1000 e una notte. Le favole sono molto belle e il re è felice. Il re sposa la principessa coraggiosa. I protagonisti di queste favole sono Aladino, Ali Babà, Sindbad il marinaio. Questi personaggi trovano lampade fatate, palazzi incantati, parole magiche, spiriti e maghi.

Scrivi i nomi sotto i disegni.

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

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aladino e la lampada fatata

Studiare la grammatica Sottolinea i nomi. Scrivi i nomi nella tabella con l’articolo determinativo e indeterminativo. Guarda l’esempio. mago – paura – lucida – magico – pozzo – lampade – arriva – madre – mentre – anello – palazzi – erba – corre – cattivo – veloce – spirito – pietre – schiava – schiavo – due – Aladino – ricchezze

Articolo determinativo

la

Articolo indeterminativo

una

Nome

polverina

Raccontare e scrivere Scrivi sul quaderno i tuoi desideri. Io desidero un ............................................................. Io desidero una ........................................................... (continua tu)

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©

Rosaspina

Un principe bello, una principessa buona e gentile, una strega cattiva sono i protagonisti di questa fiaba. Il Principe affronta molte prove per salvare la sua Principessa. L’amore vince la strega cattiva!

C’era una volta un Re

e una Regina

molto tristi.

Il Re e la Regina non hanno figli. Un giorno la Regina fa il bagno. La Regina piange. Una rana

esce fuori dall’acqua e dice: ”Le fate

ti (= a te) ascoltano”. Dopo un anno nasce una bella bambina. La bambina si chiama Rosaspina. Rosaspina è la Principessa. Il Re e la Regina danno una grande festa. Il Re e la Regina hanno 12 piatti d’oro e invitano 12 fate. Ma le fate sono 13! Una fata non c’è. Il Re ha lasciato a casa la fata n. 13. 11 fate portano i doni (= regali)

.

La Principessa diventa bella, buona, ricca. All’improvviso arriva la fata n. 13. La fata è arrabbiata con il Re e la Regina. La fata dice: ”Il Re e la Regina non mi (= a me) hanno invitata alla festa. Io regalo alla piccola Principessa la morte per la puntura di un fuso

a 15 anni”. 39


rosaspina

Tutte le persone della festa si spaventano. La fata n. 12 dà il suo dono: ”Le parole della fata cattiva rimangono vere, ma la Principessa per la puntura di un fuso si addormenta per 100 anni”. Il Re fa bruciare tutti i fusi del regno. Il Re e la Regina vivono felici. Ma la fata cattiva nasconde un fuso nel castello

.

La Principessa ha 15 anni. La Principessa è sola nel castello e passeggia per le stanze. La Principessa sale le scale a chiocciola a una piccola porta.

e si trova davanti

Una chiave

arrugginita (= vecchia e coperta di ruggine)

è nella toppa

(= buco nella porta per mettere la chiave).

La Principessa gira la chiave. Una vecchia è nella piccola stanza. La vecchia ha un fuso in mano. La vecchia fila il lino (= filo per fare i vestiti) con il fuso. La vecchia è la fata cattiva. La Principessa è curiosa. Prende il fuso in mano e si punge. La Principessa scivola sul letto della stanza e cade in un sonno profondo. Tutte le persone del castello dormono. I cavalli I cani

dormono nella stalla. dormono nel cortile.

I colombi

dormono sul tetto.

Il fuoco si spegne nel camino. Il vento non c’è più. Le foglie degli alberi restano ferme. Una siepe di spine Il castello non si vede più. 40

nasce intorno al castello.


La fiaba volume 1 p. 181

Gli abitanti del villaggio raccontano la storia di Rosaspina. Rosaspina è una bella Principessa addormentata. Molti Principi tentano di attraversare la siepe per salvare la Principessa. La siepe imprigiona (= tiene chiusi) i Principi con le spine. I Principi muoiono. Passano 100 anni. Un giorno un Principe sente la storia della Principessa addormentata. Il Principe dice: ”Sono coraggioso (= non ho paura). Ora libero la Principessa”. La profezia si avvera. Il Principe si trova davanti a una siepe di rose La siepe si apre. Il Principe entra nel castello. Tutte le persone e gli animali dormono. Il Principe arriva nella stanza di Rosaspina. La Principessa è molto bella. Il Principe posa un bacio sul viso di Rosaspina.

.

Rosaspina si sveglia e guarda il Principe con un sorriso. I cavalli si alzano, i cani saltellano nel cortile. I colombi volano dal tetto. Il fuoco si accende. Le persone si svegliano. Il Re e la Regina sono felici. Rosaspina e il Principe si sposano e vivono felici e contenti. rielaborato da “Fiabe” di J. e W. Grimm

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rosaspina

Capire la storia Metti in ordine la storia e numera le frasi da 1 a 10. Un sonno profondo colpisce i cani, i colombi, i cavalli. La fata n. 12 fa addormentare la Principessa per 100 anni. Un principe entra tra la siepe di rose e bacia la Principessa. Un Re e una Regina non hanno figli. La siepe di spine circonda (= sta intorno) il castello. La fata n. 13 promette la morte alla Principessa. Rosaspina si punge con un fuso. Il Principe sposa Rosaspina. I Principi muoiono tra le spine della siepe. Il Re e la Regina invitano alla festa 12 fate.

Conoscere parole nuove Collega con una freccia i nomi agli aggettivi corrispondenti. magia

favoloso

fantasia

avventuroso

fiaba

magico

incantesimo

fantastico

favola

miracoloso

avventura

fiabesco

miracolo

leggendario

leggenda

incantato

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La fiaba volume 1 p. 181

Leggere e imparare

! a b a i f a l … a C’era una volt

La fiaba è un racconto di fantasia. Il racconto non segue i giorni, gli anni. I luoghi della fiaba sono castelli, boschi, palazzi, fiumi e paesi lontani.

Fate

, orchi

, giganti

, nani

, streghe

sono i personaggi magici (= fanno cose non reali). La fiaba inizia sempre in questo modo: Tanto tempo fa…, C’era una volta… Questa si chiama formula iniziale. Nella fiaba ci sono: il protagonista eroe

… è un principe, una principessa, un bambino, ecc. È buono, coraggioso. Combatte contro maghi, streghe, matrigne cattive.

l’antagonista

… è nemico dell’eroe. È cattivo, prepotente, invidioso.

l’aiutante

… aiuta l’eroe a vincere l’antagonista.

il donatore

… è una fata, un nano, uno gnomo, una vecchia. Aiuta il protagonista con…

i mezzi magici

… sono polverine, bacchette magiche, formule magiche, oggetti.

La fiaba finisce bene. I protagonisti si sposano, diventano ricchi, vivono felici e contenti.

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rosaspina

Indica cosa rappresentano queste parole e scrivi accanto. 1. La fata è ............................................ 2. La bacchetta magica è .......................... 3. La fiaba è ........................................... 4. La strega è .........................................

Scrivi i personaggi di una fiaba del tuo Paese. ..................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................

Studiare la grammatica C’è = una cosa In casa c’è un televisore.

Ci sono = due o più cose Nello zaino ci sono molti libri.

C’era = una cosa Ieri c’era il sole.

C’erano = due o più cose Ieri c’erano tanti bambini al mare.

Completa le frasi con c’è, ci sono. 1. Oggi .......................................... molto vento. 2. Nella scuola .......................................... molti alunni stranieri. 3. In classe .......................................... la lavagna. 4. Sul banco .......................................... molti libri. 5. Nell’astuccio .......................................... 6 pennarelli. 6. Nella stanza .......................................... una fata cattiva. 7. Nel cortile .......................................... tanti cani. 8. Nel camino .......................................... il fuoco acceso. 9. Oggi .......................................... molte nuvole nel cielo. 10. Intorno al castello .......................................... una siepe di spine.

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La fiaba volume 1 p. 181

Completa le frasi con c’era - c’erano. 1. Ieri .......................................... un bel sole. 2. Un mese fa .......................................... dieci auto nel piazzale. 3. Venerdì al mercato .......................................... tanti banchi. 4. Domenica al parco non .......................................... nessun bambino. 5. Un anno fa .......................................... gli zii a casa mia. 6. Giovedì .......................................... il mercato dei fiori. 7. Ieri .......................................... le corse di automobili. 8. Un mese fa .......................................... la festa della scuola. 9. Lunedì .......................................... la gara di pallavolo. 10. Ieri a scuola .......................................... pochi alunni. 11. Sabato .......................................... le nuvole nel cielo. 12. Un anno fa nel giardino .......................................... una siepe di rose. 13. Un mese fa sull’albero .......................................... tante foglie. 14. Martedì .......................................... la gita della scuola.

Raccontare e scrivere Rileggi la fiaba e scrivi le risposte. 1. Formula iniziale .................................................... 2. Luogo e tempo ..................................................... 3. Protagonista ........................................................ 4. Aiutante ............................................................. 5. Antagonista ......................................................... 6. Lieto fine ............................................................

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©

Avventure fra i ghiacci

Corrado e Susanna sono due (= 2) bambini e sono fratelli. I bambini vivono in montagna. I bambini sono andati dalla nonna. La nonna abita in un paesino (= piccola città). I due bambini, la sera, vanno via dalla nonna. La neve cade. La neve copre la montagna. I bambini non trovano il sentiero (= strada tra i boschi) di casa.

I bambini hanno davanti solo ghiaccio . Il ghiaccio ha forme strane e i bambini hanno paura dei crepacci (= buchi stretti e profondi). Corrado e Susanna tornano indietro e trovano tante grandi rocce. Il ghiacciaio ha trasportato le rocce lì (= in quel luogo). Alcune rocce formano una casetta (= piccola casa) senza porta. È notte. Susanna ha paura. Corrado dice alla sorellina (= sorella più giovane): “Stai tranquilla. Non scendiamo ora, è buio e ci sono tante buche. Andiamo sotto quella casetta di sassi”. Corrado e Susanna entrano nella casetta. La casetta ripara i bambini dalla neve e dal freddo. I bambini sono nella casetta e si siedono vicini. I fratellini hanno fame. La nonna ha dato ai nipotini (= figli del

figlio / della figlia) il pane le noci

, i dolci

.

I bambini mangiano. Corrado dice: ”La neve bagna i vestiti. Togliamo la neve”. Fratello e sorella escono dalla casetta.

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e


Contare su se stessi volume 1 p. 416

I fratellini puliscono dalla neve i cappotti e i cappelli

.

La neve ora non cade più. I bambini rientrano nella casa di rocce. I bambini sono stanchi, si siedono e riposano. Susanna e Corrado guardano fuori. La neve è bianca e fa chiara la notte. Il cielo è senza nuvole e le stelle brillano.

rielaborato da “Cristallo di rocca” di A. Stifter

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avventure fra i ghiacci

Capire la storia Fai una ✗ sulla risposta giusta e metti le parole negli spazi. 1. I protagonisti del racconto sono ........................................................................... 2. I due fratelli sono andati

3. Dove si trovano i protagonisti?

4. Mentre sono sul sentiero

dalla nonna □ dagli amici □ a scuola a casa □ sul sentiero di montagna □ in città piove □ c’è il sole □ cade tanta neve

5. Ci sono i crepacci. I bambini hanno ....................................................................... 6. Le rocce hanno formato una ................................................................................. 7. I due (= 2) bambini cosa fanno nella casetta di rocce? ..............................................

Conoscere parole nuove Scopri le parole nascoste e scrivile (= le parole). AFTRLILE

F R A T E L L I

NOGTAMAN

M

G

TRONEISE

S

E

CIHGOACI

G

PIRCECAC

C

EVEN

N

ELONUV

N

TLESEL

S

48

C P


Contare su se stessi volume 1 p. 416

? a f o p m Che te

Leggere e imparare

La neve, la pioggia, il vento, la nebbia, la grandine sono fenomeni atmosferici. I fenomeni atmosferici e la temperatura fanno il clima. è nuvoloso

soffia il vento

piove

c’è la nebbia

c’è il temporale con i lampi

fa caldo

grandina

fa freddo

nevica

il tempo è bello

Alla televisione ci sono le previsioni (= dire prima) del tempo. Hanno un nome buffo: “METEO”. METEO è il nome più corto di METEOrologia (= lo studio del tempo).

Unisci con una freccia la parola giusta al disegno. nevica è nuvoloso soffia il vento cade la grandine c’è il temporale con i lampi fa caldo

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avventure fra i ghiacci

Studiare la grammatica Leggi l’e lenco dei nomi e scrivi ogni nome nel cerchio giusto. bambini – fratelli – nonna – sorella – mamma – nipotini – montagna – ghiaccio – roccia – sentiero – casa – vestiti – nuvole – stelle – crepacci

Nomi plurali (= 2, 3, tanti)

Nomi singolari (= 1)

Cambia i nomi plurali del cerchio in nomi singolari e scrivili (= i nomi) sul quaderno. Guarda l’e sempio. bambini → bambino

Raccontare e scrivere Inventa tu la fine della storia di Corrado e Susanna. Il cielo è senza nuvole e le stelle brillano: Corrado e Susanna sono nella casetta di rocce e .......................................................................................................................... ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................

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©

Contro le piccole e grandi ingiustizie

Gigi Tempesta ha tredici (= 13) anni. Lui e la sua famiglia sono italiani, ma vivono in Germania. Gigi frequenta la scuola nel nuovo Paese (= Nazione). Ogni giorno scrive i fatti della sua giornata (= diario, dal latino “dies” = giorno). 22 Novembre Oggi è stata una giornata importante! Ho avuto una grande idea, ma l’idea ha portato confusione nella scuola! Alle 7,30 ho distribuito (= dato a tutti, uno ad uno) tanti biglietti. C’era scritto: “Alla ricreazione (= intervallo) Gigi Tempesta e l’amico Nino spiegano a tutti i diritti dei bambini, dei ragazzi e anche delle ragazze”. Tutti gli alunni vengono alla riunione. Io elenco i diritti. I compagni sono meravigliati. I ragazzi di questa scuola non conoscevano i nostri diritti. Le persone grandi molte volte danno le botte ai bambini e non ascoltano le nostre domande. Molti miei compagni sono tristi. I miei compagni hanno i genitori cattivi. I miei compagni allora chiedono aiuto. Il padre di Nino è avvocato. Nino a scuola prende le denunce (= accuse) dei suoi compagni e le (= denunce) porta al padre. Tanti bambini danno la denuncia a Nino. 51


contro le piccole e grandi ingiustizie

Il Preside arriva e mi porta in ufficio. I miei compagni scappano. Io spiego il motivo della confusione: raccontavo ai compagni i diritti dei bambini. Il Preside si è arrabbiato. Così io devo rimanere a casa per due (= 2) giorni (=sospensione).

I miei compagni sono stati affettuosi e le bambine mi (= me) hanno ammirato. Greta ha detto: “Sei un eroe” 24 Novembre Sono a casa da due (= 2) giorni. Guardo la televisione. Un compagno mi (= a me) ha telefonato. A scuola tutti parlano di me. Il prof. Schmidt ha capito il mio discorso per far conoscere ai compagni i diritti di tutti i bambini. Mio padre non si è arrabbiato. I miei genitori sono orgogliosi (= sono contenti) di me.

rielaborato da “Gigi Tempesta il conquistatore” di M. Jori

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Contare su se stessi volume 1 p. 436

Capire la storia Fai una ✗ sulla risposta giusta. 1. Gigi Tempesta ha 10 anni.

□ □

2. Gigi è nato in Germania.

□ □

3. Gigi scrive un diario.

□ □

4. Gigi spiega i diritti dei bambini, dei ragazzi e delle ragazze.

□ □

5. Gli alunni non vanno alle riunioni.

□ □

6. Il padre di Nino è un medico.

□ □

7. Il Preside dà una sospensione a Gigi.

□ □

8. I compagni disprezzano Gigi.

□ □

9. Il prof. Schmidt ha capito Gigi.

□ □

10. Il padre punisce Gigi.

□ □

Conoscere parole nuove Metti negli spazi la parola giusta. diritti – ricreazione – eroe – classe – preside – genitori – sospensione – professore – denunce – diario – confusione

1. Gli alunni aspettano la ................................... per mangiare un panino. 2. Nella mia ................................... ci sono tanti ragazzi affettuosi. 3. Il ................................... dà una ................................... agli alunni. 4. Il signor Schmidt è il ................................... di Gigi. 5. Gigi scrive sul ................................... i fatti della sua giornata. 6. I ................................... di Gigi sono contenti del figlio. 7. Gigi elenca i ................................... dei ragazzi. 8. Nella scuola Gigi prende le ................................... dei suoi compagni. 9. Nella scuola c’è molta ................................... . 10. Greta dice a Gigi: “Sei un ...................................”.

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contro le piccole e grandi ingiustizie

W i diritti !

Leggere e imparare

I bambini in molti Paesi del mondo sono poveri, hanno fame, non vanno a scuola, lavorano, non giocano. I bambini vivono in Paesi in guerra. In questi Paesi le bombe cadono, le mine esplodono e feriscono i bambini. Molti Stati hanno scritto un elenco di diritti: i bambini devono avere cibo, giocare, stare bene, andare a scuola, avere genitori affettuosi, dire agli adulti i loro (= dei bambini) pensieri senza paura. L’UNICEF è un insieme di persone. L’UNICEF aiuta i bambini del mondo.

Rispondi sul quaderno alle domande. 1. Quali sono i diritti dei bambini? 2. Nel tuo Paese i bambini lavorano? 3. Cosa fa l’UNICEF?

Studiare la grammatica Fai il plurale delle seguenti parole. Guarda l’esempio. amica → amiche cuoco → cuochi buca .................... bruco .................... pesca .................... tricheco .................... mosca .................... fuoco ....................

piega → pieghe

musica .................... disco .................... foca .................... bosco .................... cuoca .................... lombrico ...................

luogo → luoghi

strega .................... fungo .................... vanga .................... fango .................... fuga .................... parafango .................

bottega .................... mago tartaruga .................. ago alga .................... lago

.................... .................... ....................

Raccontare e scrivere Completa il tuo diario. Scrivi sul quaderno. 12 settembre – Caro diario, oggi .................................................................................

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©

Diventò molto bravo a inventarsi le cose

Un bambino è molto solo. Il padre lavora e non gioca con il figlio. Un giorno il padre va a fare una passeggiata con il figlio. In un paese ci sono un bambino, un padre e una madre. Il padre lavora tutta la settimana. Il padre ripara la sua (= del padre) automobile il sabato e la domenica e non gioca con il bambino. Il bambino è solo, il bambino vuole giocare, il bambino inventa (= pensa cose non vere) storie molto belle. Un giorno il padre ha l’automobile rotta in una città lontana. Il padre resta a casa e fa una passeggiata con il figlio. Il bambino con il padre cammina in un sentiero (= piccola strada di campagna o montagna). Il padre non sa dove arriva il sentiero. Il figlio dice: ”Il sentiero arriva al mare!” Il padre risponde: ”Il mare è lontano cinquanta (=50) chilometri!” Il bambino usa la fantasia (= invenzione della mente) e cambia la realtà.

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diventò molto bravo a inventarsi le cose

Il bambino dice: “Il mare è dietro la collina”. Il padre pensa: “Ho capito, mio figlio gioca”. Il padre e il figlio dopo la collina vedono il mare, le conchiglie

, le alghe

.

Il mare non esiste. Il mare è un’invenzione del bambino. Il mare diventa realtà. Tutte le invenzioni del bambino sembrano vere! Il padre è meravigliato, non vede il mare, ma gioca con il figlio. Ed ecco: loro hanno gli asciugamani nuotano a lungo (= per molto tempo), mangiano il gelato

, fanno il bagno,

!

Padre e figlio tornano a casa felici. Il padre dice alla moglie: “Sai, nostro figlio sa inventare molto bene le storie. Ha inventato il mare, la spiaggia, anche i gelati! Tutto era vero anche per me. È molto solo, giocherò con lui i fine settimana invece di perdere il tempo con la macchina”. rielaborato da “La battaglia delle chewing-gum” di M. Mahy

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Contare su se stessi volume 1 p. 444

Capire la storia Metti una ✗ sulla risposta giusta. 1. Il bambino vive:

□ al mare □ in un paese

2. Il padre la domenica:

□ gioca con il figlio □ ripara l’automobile

3. Il bambino gioca:

□ con gli amici □ da solo

4. Il bambino e il padre:

□ guardano la televisione □ camminano in un sentiero

5. Il mare:

□ esiste □ è un’invenzione

del bambino

6. Padre e figlio:

□ tornano a casa felici □ si sono annoiati

7. Il padre il fine settimana:

□ giocherà con il figlio □ riparerà l’automobile

Conoscere parole nuove Metti negli spazi la parola giusta. Attento! 2 parole sono in più. passeggiata – spiaggia – mare – vacanze – sentiero – sabbia – castelli – conchiglie – pesci

1. I bambini passano le ............................... al mare. 2. Gli amici giocano con la ............................... e costruiscono i ............................... . 3. Il bambino e il padre fanno una ............................... e vedono il ............................... . 4. Sulla spiaggia ci sono tante ............................... . 5. Nel mare nuotano i ............................... colorati.

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diventò molto bravo a inventarsi le cose

o! i c l a c l i W

Leggere e imparare

Gli studenti italiani, dopo la scuola, giocano ai videogiochi e praticano (= fanno) uno sport: il calcio, il nuoto, il tennis, la pallavolo, il basket, lo sci. Il ciclismo (= corsa in bicicletta) è uno sport molto popolare; la gara più famosa è il Giro d’Italia, una corsa a tappe (= traguardi). Gli Italiani amano anche le corse automobilistiche di Formula Uno e le corse in moto. In Italia lo sport più amato è il calcio. In Italia le squadre hanno i nomi della loro città. ragazzi tifano (= seguono con amore) la loro squadra. Ogni squadra ha la maglia di colore diverso. tifosi campo rete

panchina allenatore arbitro

Unisci con una freccia le parole a sinistra con il significato a destra. 1. arbitro 2. squadra 3. stadio 4. segnare 5. rete

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dove le persone vanno a vedere la partita fare un goal dove si deve tirare il pallone decide se i giocatori sbagliano o no l’insieme dei giocatori


Contare su se stessi volume 1 p. 444

Studiare la grammatica Forma le frasi al presente indicativo come nell’esempio. Scrivi sul quaderno. Io ascoltare la musica Io ascolto la musica 1. Io 2. Io e la mamma 3. Il professore 4. Tu e il tuo amico 5. Gli zii 6. Le nonne 7. Mio padre 8. I miei fratelli

spiegare giocare ascoltare attraversare cucinare abitare mangiare lavorare

la musica a pallone la strada la lezione a Roma una torta in una fabbrica tante patatine fritte

Raccontare e scrivere Rispondi alle domande. Scrivi sul quaderno. 1. Quali sono i tuoi giochi preferiti? 2. Quali sport fai? 3. Guardi le partite o le gare in TV? 4. Quali campioni conosci? 5. Per fare ciclismo cosa serve? 6. Per giocare a calcio cosa serve? 7. I tuoi amici giocano a pallavolo? 8. Hai visto il mare? 9. Quali giochi fai a scuola? 10. Quali giochi fai con i tuoi genitori?

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Vivere sognando

Peter e la sorellina vanno a scuola in autobus. Peter sogna anche quando è sveglio. Peter vive nel mondo delle cose non vere.

Peter Fortune ha dieci (= 10) anni. È un bambino troppo solo e fa tanti sogni. Peter Fortune passa le giornate sdraiato tra l’erba e guarda il cielo. I grandi vogliono conoscere il suo (= di Peter) pensiero, ma il ragazzo ama il silenzio e non parla. Un giorno Peter accompagna la sorellina Kate a scuola: Peter e Kate salgono in autobus. Peter ricorda le istruzioni (= regole da seguire) della mamma: non lasciare la manina di Kate, non parlare con le persone, scendere alla fermata della scuola. Peter pensa: Kate con me è sicura anche tra un branco di lupi. Peter sogna la scena: i lupi attaccano lui e Kate, Peter accende un fuoco e allontana i lupi, Kate è salva!

60


Contare su se stessi volume 1 p. 449

L’autobus si ferma davanti alla scuola. Tutti i bambini scendono. Anche Peter si sveglia dal sogno e scende. Peter cammina verso la scuola, poi pensa: ”Ho lasciato Kate sull’autobus! La (= Kate) salvo nel sogno e ora la (= Kate) perdo”. Peter rincorre (= corre dietro) l’autobus. Peter è senza fiato. Cade e vede l’autobus lontano. Ma Kate è vicino a lui. Kate è scesa da sola dall’autobus. Dà la mano al fratello e lo (= lui) accompagna a scuola! Kate non racconta questa avventura alla mamma. rielaborato da ”L’inventore di sogni” di I. McEwan

61


vivere sognando

Capire la storia Metti in ordine la storia e numera le frasi (1, 2, ecc.). L’autobus si ferma alla scuola. Peter ricorda le istruzioni della mamma. Peter rincorre l’autobus. Peter Fortune ha 10 anni. Un giorno Peter accompagna la sorellina a scuola. Kate è scesa dall’autobus. Peter sogna una scena con i lupi e Kate. Peter scende. Peter e Kate entrano a scuola. Peter lascia la sorellina sull’autobus. Peter Fortune passa le giornate sdraiato sull’erba.

Conoscere parole nuove Cancella la parola sbagliata. La matita è lontano alla/dalla gomma.

vicino

L’autobus è lontano alla/dalla scuola. vicino

62

Peter è vicino a/da Kate. lontano


Contare su se stessi volume 1 p. 449

L’autobus è vicino a/da Peter. lontano

La casa è lontano alla/dalla scuola. vicino

Cancella la parola sbagliata. Il libro è sopra il tavolo. sotto

Il gatto è sopra la sedia. sotto

La palla è sopra il tavolo. sotto

Il bambino è sopra l’ombrello. sotto

Le scarpe sono sopra la sedia. sotto

63


vivere sognando

! o m a i g g Tutti via

Leggere e imparare Le persone hanno tanti mezzi di trasporto per viaggiare. I mezzi di trasporto sono:

l’automobile

l’autobus

la bicicletta

il taxi

il motorino

il camion

il treno

l’aeroplano

la barca

la metropolitana

l’elicottero

la nave

I ragazzi vanno in bicicletta e in motorino. I ragazzi in motorino devono mettere il casco. La strada è pericolosa. I ragazzi devono rispettare i segnali stradali. I segnali stradali dicono cosa si deve e non si deve fare.

64

Questi mezzi di trasporto viaggiano su strada

Questi mezzi di trasporto viaggiano su rotaia

Questi mezzi di trasporto viaggiano in aria

Questi mezzi di trasporto viaggiano in acqua


Contare su se stessi volume 1 p. 449

I segnali stradali con un

indicano divieto (= non si deve fare).

I segnali stradali con un

indicano pericolo (= stai attento/a).

Osserva e completa le frasi.

1

Posso attraversare

2

Posso andare in bicicletta

3

Non posso attraversare

Per la strada…

posso

Devo girare intorno

4

Non posso entrare

Devo girare a destra

……………… con il semaforo ....................................... ……………… in bicicletta con il segnale n. .....................

non posso ……………… con il semaforo ....................................... ……………… con il segnale n. ...................................... devo

……… intorno con il segnale n. ..................................... ……………… a destra con il segnale n. ...........................

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vivere sognando

Studiare la grammatica Metti il verbo “essere” o “avere” negli spazi delle seguenti frasi. 1. Harry Potter .......................................... un mago simpatico. 2. I ragazzi .......................................... un bel gatto bianco. 3. Io .......................................... un libro sugli animali. 4. Io e Andrea .......................................... i giocatori più bravi della squadra. 5. Tu .......................................... uno studente delle Scuole Medie. 6. Francesca .......................................... ha lunghi capelli biondi. 7. Io .......................................... una brava nuotatrice. 8. Maria ed io .......................................... molti pantaloni colorati. 9. Mario .......................................... una penna rossa. 10. I fiori .......................................... un buon profumo. 11. I bambini .......................................... un ombrello grande. 12. Tu .......................................... la febbre alta. 13. Io e la mamma .......................................... felici. 14. Io .......................................... un ragazzo straniero. 15. Il calcio .......................................... uno sport bello.

Raccontare e scrivere Disegna sul quaderno un sogno bello. Disegna sul quaderno un incubo (= sogno brutto). Racconta i disegni con una frase. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................

66


©

La casa alveare

L’alveare ha tante cellette (= stanzine). La casa alveare è un palazzo con tanti piccoli appartamenti. Un giornalista (= scrive articoli per i giornali) descrive un quartiere della città lontano dal centro.

I palazzi sono grandi cubi grigi e tutti uguali. Non ci sono giardini. I balconi Le finestre hanno le tende

sono piccoli e senza fiori. pesanti e celesti, ma sono tutte

uguali. Le tende di tanti colori danno più allegria. Gli appartamenti sono quattro (= 4) per ogni piano. Gli appartamenti sono piccoli. Le persone non ci vivono contente. 67


la casa alveare

I muri

sono molto sottili. Le voci delle persone arrivano

agli appartamenti vicini. I rumori della strada e del treno arrivano dentro le stanze. I bambini non hanno uno spazio per giocare. La strada è pericolosa. I bambini giocano per le scale

dei palazzi.

La sera tutte le famiglie guardano la televisione . I muri sono sottili e il suono della televisione è alto. Ogni famiglia sente la televisione del vicino. Un ragazzo di diciotto (= 18) anni e i suoi amici sono musicisti. Devono fare le prove per suonare in un concerto. Che confusione! Una notte un uomo anziano sta male. I rumori gli (= lui) danno noia. La moglie chiede di fare meno rumore. Tutti spengono la televisione. Il ragazzo di diciotto (= 18) anni e i suoi amici non smettono di suonare. I ragazzi sono tristi per il signore anziano, ma devono suonare le chitarre elettriche

, è il loro lavoro.

Il concerto è importante e non hanno un’altra casa dove suonare. La vita in questi appartamenti è difficile per tutte le persone. rielaborato da un articolo di giornale di D. Canali

68


Confrontarsi per crescere volume 1 p. 472

Capire la storia Collega con una freccia e metti i numeri giusti accanto alle parole. Guarda l’e sempio. 1. L’alveare è 2. La casa alveare è 3. I palazzi sono 4. I muri sono 5. I bambini non hanno 6. I bambini giocano 7. Ogni famiglia sente 8. Una notte un uomo anziano 9. Un ragazzo suona 10. La vita in questi appartamenti

la chitarra elettrica uno spazio per giocare 1 la casa delle api grandi cubi grigi la televisione del vicino un palazzo con tanti appartamenti è difficile per tutti molto sottili sta male per le scale

Conoscere parole nuove Completa con le parole viola della storia. 1. La casa alveare ha appartamenti .............................. . 2. I palazzi sono cubi ............................... e ............................... . 3. I palazzi sono tutti ............................... . 4. Le tende alle finestre sono ............................... e ............................... . 5. I muri degli appartamenti non sono grossi, ma sono ............................... . 6. Molte macchine passano nella strada: la strada è ............................... . 7. La sera il suono della televisione è .................... e arriva negli appartamenti ................. . 8. Un ragazzo e i suoi amici suonano le chitarre .............................. . 9. Un uomo ............................... è ammalato 10. Il concerto è ......................................... . 11. La vita in questa casa alveare è ......................................... .

69


la casa alveare

Leggere e imparare La casa è l’abitazione dell’uomo. Nelle città del mondo ci sono:

i grattacieli

i condomini popolari

I popoli del Deserto vivonoleincase unaatenda schiera

? o m a i t i b Dove a

le villette

i palazzi antichi

le ville

I popoli del Polo Nord abitano negli igloo (= case fatte di ghiaccio). I popoli poveri dell’Africa abitano nelle capanne di fango e paglia. Gli zingari vivono nelle roulotte. La roulotte è una casetta con le ruote e può viaggiare. Molte persone usano le roulotte nei campeggi. Anche gli animali hanno una casa. Le api sono nell’alveare. Il cane sta nella cuccia. Le mucche sono nella stalla. Le galline sono nel pollaio. Gli uccelli stanno nel nido. Gli animali selvatici (= non vivono accanto all’uomo) stanno nella tana.

70


Confrontarsi per crescere volume 1 p. 472

Disegna la figura indicata dalla parola.

grattacielo

nido

roulotte

alveare

igloo

villetta

71


la casa alveare

Studiare la grammatica Segna con una ✗ il maschile plurale o il femminile plurale. MP 1. Gli alberi sono alti.

FP

2. Gli appartamenti sono piccoli. 3. Gli uomini sono anziani. 4. Le montagne sono belle. 5. Le finestre sono allegre. 6. I rumori sono noiosi. 7. Le strade sono pericolose. 8. Le chitarre sono elettriche. 9. I ragazzi sono allegri. 10. Le tende sono gialle. 11. Le persone sono contente. 12. I giornalisti sono bravi. 13. I treni sono rumorosi.

Raccontare e scrivere Rispondi e completa. 1. Dove abiti? Scrivi il tuo indirizzo.

....................................................................................................................... 2. Com’è la tua casa? (Usa le parole dell’elenco più adatte per descrivere la tua casa). grande – piccolo – bianco – grigio – alto – basso – rosso – rosa – giallo – marrone – nuovo – vecchio – verde – azzurro – palazzo – grattacielo – villetta – condominio – capannone – roulotte

....................................................................................................................... ....................................................................................................................... .......................................................................................................................

72


©

La casa è di cartone

La storia si svolge in Brasile. Una bambina è fuori dal supermercato e aspetta la mamma. La bambina aspetta, aspetta… La bambina cerca la mamma nel supermercato e lungo il marciapiede. La bambina è sola e ha paura. La bambina è stanca. Nessuna persona la (= la bambina) guarda. La bambina è sola. Arriva il buio. Le nuvole e i lampi le (= a lei) fanno paura e la bambina corre. La bambina ha sei (= 6) anni e piange. La mamma non torna più. La mamma ha abbandonato (= lasciato sola) la bambina.

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la casa è di cartone

Doca è una ragazza di dieci (= 10) anni. Doca vive per la strada. È una menin˜a de rua (= i menin˜os de rua sono bambini e ragazzi abbandonati e molto poveri. Vivono in gruppi sui marciapiedi e sono senza casa. Si trovano nelle città del Brasile). Doca appare tra la pioggia e sorride alla bambina. Doca porta la bambina sotto un ponte. La bambina vede una casa fatta con pezzi di legno e cartone. Nella casa ci sono altre bambine. Tutte le bambine vivono insieme a Doca. Doca è il capo; anche lei è sola. Doca conosce il dolore, le botte, le persone cattive e si difende. Le bambine vivono con lei nella casa di cartone. Doca e le bambine cercano bottiglie vuote e le (= le bottiglie) vendono. La bambina abbandonata non ha paura con Doca. La bambina trova pace e gli uomini cattivi non la (= lei) spaventano più. La bambina vuole bene a Doca come a una mamma. rielaborato da ”Figli del buio” di J. Louzeiro

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Confrontarsi per crescere volume 1 p. 481

Capire la storia Completa le frasi della storia. 1. Il racconto si svolge .................................................................. . 2. Una bambina è ........................................................... e aspetta ............................ . 3. La bambina è sola e ..................................... . La bambina è .................................... . 4. ........................................................... la (= la

bambina) guarda.

5. La bambina ha ........................................................... anni. 6. La mamma non .......................................................... . 7. Doca ...................................................... tra la pioggia e ....................................... . 8. Doca ................................. la bambina .......................................................... . 9. La ........................................................... vede una casa. 10. La casa è fatta con .......................................................... . 11. Nella casa ci sono ........................................................... . 12. Doca e le bambine ...................................... le (= bottiglie) ................................... . 13. La bambina .......................................... a Doca come a una .................................... .

Conoscere parole nuove Riscrivi tutte le parole dell’e lenco in ordine alfabetico. supermercato – bambina – mamma – persona – nuvole – ragazza – ponte – cartone – dolore – uomini

Leggere e imparare

? o n o g n e v e v o d Chi sono? Da

Nella scuola, in Italia, ci sono tanti bambini stranieri (= non italiani). La scuola italiana è multietnica (= ha molti bambini di tanti Paesi del mondo). I bambini vengono da Paesi vicini all’Italia e da Paesi molto lontani. I bambini parlano tante lingue diverse. I bambini stranieri diventano amici dei bambini italiani. Nella scuola i ragazzi imparano giochi nuovi.

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la casa è di cartone

Scrivi le parole nella tabella. Guarda l’esempio. Paese

Lei è

italiana

Italia Filippine Cina Francia Senegal Ucraina Egitto Arabia Perù Marocco Equador Albania Romania India Pakistan

Lui è

italiano

Le persone straniere vengono in Italia per lavorare, per stare con le famiglie. Alcuni bambini lasciano i loro Paesi a causa della guerra, a causa della povertà, a causa dei terremoti. Queste persone si chiamano rifugiati o profughi. Per ospitare questi bambini e le loro (= dei bambini) famiglie sono nati centri di prima accoglienza. L’ACNUR

è un’organizzazione per i rifugiati.

E tu? Completa. 1. Io mi chiamo ....................................................................................................... 2. Io vengo da ..................................... e sono (scrivi la nazionalità) .............................. 3. Parlo la lingua ...................................................................................................... 4. Io abito a ............................................................................................................ 5. Sono arrivato in Italia con ......................................................................................

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Confrontarsi per crescere volume 1 p. 481

Studiare la grammatica Attenzione! Lavoriamo con i verbi “andare” e “venire”. Completa le frasi con il verbo irregolare corretto. Andare 1. Lei .................................. a scuola. 2. Io .................................. al cinema il sabato. 3. Noi .................................. in palestra oggi. 4. Mario e Andrea .................................. a calcio tutti i giorni. Venire 1. Anna e Lucia .................................. a scuola con me. 2. Tu .................................. dal Brasile. 3. Io .................................. a scuola con l’autobus. 4. Anna .................................. da Roma.

Raccontare e scrivere Dividi in modo corretto e riscrivi la frase sul quaderno. Firenzeèunacittàmoltobella → Firenze è una città molto bella 1. IlpadrediLinlavorainunafabbricadiborse 2. SonoarrivatoinItaliaasettembre 3. IlmiocompagnodibancosichiamaLorenzo 4. Perandareascuolaprendol’autobus 5. Nellamiaclassecisonomoltibambinistranieri 6. LepersonestranierevengonoinItalia 7. Iprofughisononeicentridiaccoglienza 8. Ilprofessoreleggeunraccontointeressante 9. Lescuolechiudonoagiugno 10. RaissaèpartitadallaRomaniaperl’Italia

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©

La campionessa di sci

Gerardo ha paura di sciare. La scuola porta i ragazzi a sciare. La mamma aiuta Gerardo a sciare. Gerardo non ha più paura.

Gerardo Anna

Pat

La scuola organizza gite ogni domenica sulla neve. Gerardo non è bravo sugli sci. Pat è una sua compagna di scuola. Pat è brava a sciare e ride delle

cadute di Gerardo sulla neve. Il padre di Gerardo lavora in un Paese lontano. Il ragazzo vive con la mamma Anna. Anna sente la mancanza del marito e lavora tanto. Anna incoraggia (= fa coraggio) il figlio e lo (= Gerardo) convince (= spinge) ad andare la domenica con la scuola sulla neve. La mamma di Gerardo è nata in un paese di montagna. Il nonno di Gerardo è stato un maestro di sci. Anna sa sciare. Gerardo vive in città e non sa sciare. Gerardo parte con la scuola con i maglioni, gli scarponi, i pantaloni caldi. Il ragazzo cade, i compagni ridono.

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Confrontarsi per crescere volume 1 p. 493

Gerardo torna a casa triste. La mamma lo (= Gerardo) incoraggia e gli (= a Gerardo) fa vedere disegni per imparare a sciare. Anna guarda il figlio triste. Anna vuole aiutare il figlio. La mamma va con Gerardo alla gita domenicale con la scuola per insegnargli (= a Gerardo) a sciare. I genitori non vanno alla gita con i figli. Allora Anna dice: ”Sono tua cugina. I tuoi amici non mi (= la mamma) conoscono”. Anna è una signora molto giovane. I compagni di scuola di Gerardo seguono Anna sugli sci. Anna è molto brava. Gerardo impara tante cose, scia, cade, si rialza. Il ragazzo è nipote e figlio di sciatori! Pat guarda Gerardo e Anna. Gerardo e Anna sono bravi sciatori. Pat dà la mano ad Anna. Pat ora è amica di Gerardo. La mamma non accompagna più Gerardo alle gite con la scuola. Le cose difficili non lo (= Gerardo) spaventano (= mettono paura). Il ragazzo dice grazie alla mamma. La mamma è felice. rielaborato da “La vita è una gara” di G. Valci

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la campionessa di sci

Capire la storia Metti una ✗ sulla risposta giusta. 1. Chi è il protagonista del racconto?

□ Pat □ Gerardo

2. Chi è Anna?

□ una compagna di scuola □ la madre di Gerardo

3. La scuola porta i bambini:

□ in □ in

4. La madre aiuta Gerardo a:

□ studiare la □ imparare a

5. Il padre di Gerardo è:

□ in □ in

città a vedere musei montagna a sciare storia sciare

montagna un Paese straniero per lavorare

Conoscere parole nuove Lo sci è uno sport. Lo sci si fa in montagna sulla neve. Sciare vuole dire scivolare sulla neve. Nelle gare di sci vince lo sciatore più veloce. Che cosa si usa per sciare? Gli sci

I bastoncini

La giacca a vento

80

attrezzi per sciare

Gli scarponi

per i piedi

I guanti

per le mani

per spingersi nella neve

Il cappellino

per la testa

per il freddo

La seggiovia

per salire più in alto


Confrontarsi per crescere volume 1 p. 493

I bambini scivolano sulla neve anche con lo slittino.

Metti le parole giuste negli spazi. 1. Gerardo in montagna usa gli .............................. con i .............................. per sciare. 2. In testa mette il .............................. per il freddo e alle mani ha i .............................. . 3. Gerardo sale in alto con la .............................. . 4. La .............................. si usa per non sentire freddo. 5. Alcuni bambini scivolano con lo .............................. .

Leggere e imparare

La mia famiglia

81


la campionessa di sci

Mio padre

e mia madre

sono i miei genitori.

La nonna

e il nonno

paterni sono i genitori di mio padre

.

La nonna

e il nonno

materno sono i genitori di mia madre

.

Gli zii sono i fratelli della mamma (zii materni)

o del papà (zii paterni)

Le zie sono le sorelle della mamma (zie materne) Anche il marito di una zia è uno zio Anche la moglie di uno zio è una zia I cugini

.

o del papà (zie paterne)

.

. .

sono i figli degli zii.

I figli dei miei genitori sono mia sorella e mio fratello Io sono il nipote dei miei nonni e dei miei zii.

.

Completa lo schema. 1. È figlio dello stesso padre.

1 2

2. Vive con la moglie. 3

3. Si chiama anche madre.

4

4. Cosa sono io per i miei nonni.

5

5. Cosa sono io per i miei genitori.

8. È la figlia di mio zio.

82

G 7

8

F

L R M P

T E O

F

6

6. Vive con il marito. 7. È la moglie di uno zio.

M

I

E


Confrontarsi per crescere volume 1 p. 493

Studiare la grammatica Metti al presente indicativo i verbi tra parentesi. Anna (partire) parte la domenica con Gerardo. 1. Pat e gli amici (ridere) ................................... di Gerardo. 2. Io (correre) ................................... nel parco con la bici. 3. Anna e Gerardo (sentire) ................................... il freddo sul viso. 4. Maria, Silvia e io (chiedere) ................................... spiegazioni alla professoressa. 5. Tu (scrivere) ................................... i compiti sul diario. 6. Voi (allenare) ................................... i ragazzi in palestra. 7. Anna (vedere) ................................... Gerardo triste. 8. I genitori (andare) ................................... alla gita con i figli. 9. Anna (essere) ................................... una signora molto giovane. 10. Il ragazzo (dire) ................................... grazie alla mamma. 11. Gerardo (imparare) ................................... tante cose. 12. La scuola (organizzare) ................................... gite sulla neve. 13. Il padre di Gerardo (lavorare) ................................... in un Paese lontano. 14. I compagni di Gerardo (seguire) ................................... Anna sugli sci. 15. Anna (guardare) ................................... il figlio triste.

Raccontare e scrivere Rispondi sul quaderno. 1. Quanti siete in famiglia? Quanti fratelli e quante sorelle hai? 2. Hai parenti in Italia? Quali? 3. Quanti anni hanno i tuoi fratelli e le tue sorelle? 4. Hai parenti nel tuo Paese d’origine? 5. Quali?

83


©

Aquiloni all’attacco

Amir ed Hassan sono due (= 2) bambini. Amir ed Hassan sono amici e vivono a Kabul. Kabul è una città dell’Afghanistan. L’Afghanistan è un grande Paese e si trova in Asia. I ragazzi di Kabul fanno un torneo (= gara) di combattimenti con gli aquiloni. Il torneo si svolge in inverno. La gara è un combattimento. La guerra è un combattimento. I ragazzi si preparano alla gara degli aquiloni come a una guerra. Amir ed Hassan raccolgono i soldi in un salvadanaio (=scatola per mettere i soldi) e vanno al bazar. I due (= 2) amici comprano la colla la carta leggera

, il filo

,

e i bastoncini (= piccoli bastoni)

di bambù (= legno di una canna con foglie verdi e tenere). I ragazzi vanno in giardino ogni giorno e tagliano la carta leggera, preparano i bastoncini per l’intelaiatura. L’aquilone deve andare verso il cielo e deve poi scendere con velocità. Un filo è attaccato all’aquilone. Il filo è lungo 150 metri ed è arrotolato ad un rocchetto (=oggetto rotondo) . I ragazzi tengono il rocchetto in mano e srotolano (=lasciano andare il filo piano piano) il filo. L’aquilone sale. Amir ed Hassan bagnano il filo con la colla. Nella colla i ragazzi mettono i pezzetti (= piccoli pezzi) di vetro. 84


Confrontarsi per crescere volume 1 p. 529

I due amici sanno combattere, ma non sanno costruire gli aquiloni. I loro (= dei ragazzi) aquiloni cadono sempre. Baba è il padre di Amir. Baba porta i due ragazzi da Saifo. Saifo è un vecchio muchi (= fa le scarpe) e sa fabbricare gli aquiloni. Baba compra tre (= 3) aquiloni ad Amir e tre (= 3) aquiloni ad Hassan. Il giorno della gara arriva. La regola è: ”Lancia il tuo aquilone, taglia il filo degli avversari e buona fortuna!” Gli aquiloni volano nel cielo, i ragazzi combattono per far cadere gli aquiloni degli altri ragazzi (=avversari). Rimane nel cielo solo l’aquilone del vincitore. Quando l’ultimo aquilone cade arrivano le persone e cercano gli aquiloni trasportati lontano dal vento: sono i cacciatori di aquiloni. Gli aquiloni cadono su un giardino, su un albero, sul tetto di una casa. I cacciatori di aquiloni vogliono trovare l’ultimo aquilone caduto nella gara. Hassan è un bravo cacciatore di aquiloni. Lui (= Hassan) osserva (=guarda con attenzione) il vento e corre per i vicoli (=piccole strade) stretti, per i campi. Poi si ferma e aspetta. Amir vede un aquilone volare nella parte opposta (=dall’altra parte) e pensa: “Hassan lo (= l’aquilone) perde!” Ma il vento cambia e l’aquilone scende veloce dal cielo tra le braccia di Hassan. Hassan ha vinto! rielaborato da ”Il cacciatore di aquiloni” di K. Hosseini

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aquiloni all’attacco

Capire la storia Metti una ✗ sulla risposta giusta e completa gli spazi. 1. I protagonisti del racconto sono

............................................................................................................

2. I due amici devono costruire

□ una

3. In quale Paese si trovano i protagonisti?

□ in

4. Saifo è

□ un

fionda □ degli aquiloni □ un aereo di legno Italia □ in Marocco □ in Afghanistan giovane muchi □ un vecchio incantatore di serpenti □ un vecchio muchi

5. Baba è il padre di 6. Hassan è un bravo

.................................................

e compra

....................................................................

.........................................................................................................................................

7. La regola del gioco è:

..................................................................................................................................

Conoscere parole nuove Metti negli spazi la parola giusta. aquiloni – bambù – salvadanaio – gara – avversari – Afghanistan – Kabul

1. Nel cielo volano molti 2. 3. 4. 5. 6. 7.

. I bambini mettono i soldi nel ............................................................. per comprare le figurine. Maria ha vinto la .......................................................................................................... di salto in alto. Nella gara di nuoto Giovanni ha tanti ..................................................................................... bravi. Hassan e Amir vivono nella città di .................................................................................................. . L’ .............................................................................................................................è una Nazione dell’Asia. Gli orsetti panda mangiano le foglie di ............................................................................................. .

86

...............................................................................................................................


Confrontarsi per crescere volume 1 p. 529

Leggere e imparare

? o m a i h c Gio

I bambini di tutto il mondo giocano. I bambini amano stare con gli amici. I bambini giocano anche senza giocattoli costosi (= tanti soldi per comprare). I bambini costruiscono i palloni con pezzi di stoffa, prendono le gomme delle biciclette e le (= le gomme) fanno rotolare, giocano con gli aquiloni. Nei Paesi più ricchi i ragazzi giocano con i gameboy o scambiano le figurine. I giochi più belli sono all’aria aperta insieme a tanti amici. Molti giochi hanno regole uguali in tutte le Nazioni. “Il gioco del dragone” è nelle Filippine, “Aiutoooo!” è nel Marocco, “Ammazzamosche” è nel Perù. “Food” è un gioco a squadre del Kenya, “La corsa dei gamberi” vede i bambini giapponesi giocare a coppie. “Il gioco della bandiera” piace ai bambini italiani e del Ruanda. Anche nella fredda Groenlandia i bambini giocano all’aperto a “Pellicani e pesciolini”.

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aquiloni all’attacco

Racconta i tuoi giochi preferiti (= a te piacciono molto). Segui la tabella. Viene da (Nazione)

Numero giocatori

Luogo dove si gioca

Materiale (oggetti)

Regole e momenti del gioco

Studiare la grammatica Molti verbi della 1a coniugazione (- are) terminano in – care e – gare. Nella 2 a persona singolare e nella 1a persona plurale del presente indicativo si aggiunge una h. Tu gioc + h + i è la 2a persona singolare del presente indicativo

Noi gioc + h + iamo è la 1a persona plurale del presente indicativo

Metti il verbo tra parentesi nella forma corretta. 1. Tu (giocare) 2. 3. 4. 5.

con gli amici nel giardino della scuola. Noi (cercare) ............................................................................ l’Afganistan sulla carta geografica. I ragazzi (legare) ....................................................................................... gli aquiloni al rocchetto. Noi (fabbricare) ...................................................................................................... un grande palazzo. Tu (toccare) .................................................................................. la sedia del compagno di banco. ....................................................................

Raccontare e scrivere Racconta quali giochi fai con i tuoi amici in Italia. ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................

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©

Quanto vi ho voluto bene!

Puccio è un bambino italiano e va a scuola nella sua città del Sud d’Italia. Il padre ha un nuovo lavoro a New York, in America. Puccio e la sua famiglia vanno a New York. Il bambino italiano lascia i suoi compagni di scuola. Puccio va in una scuola americana.

La nuova scuola è luminosa. Ha tante finestre e ha un grande prato verde. Puccio pensa alla sua vecchia scuola e ai suoi amici lontani. Il bambino è triste. Il bambino incontra il Direttore della nuova scuola. Il Direttore è gentile e accompagna (= va con una persona) Puccio nella nuova aula. Puccio per il corridoio vede tanti cartelloni. I cartelloni hanno tanti biglietti (= piccoli fogli). Tanti cuori colorati sono sui biglietti. Il Direttore dice: ”I cuori sono gli auguri di San Valentino”. Puccio non capisce le parole del Direttore. Il bambino ha paura degli scherzi dei nuovi compagni. Lui viene da un Paese straniero. Puccio ha il grembiule nero e un fiocco azzurro.

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quanto vi ho voluto bene!

Puccio arriva alla porta della sua aula. Il bambino vede il suo nome su tanti cuori di carta. Il Direttore dice: ”I nuovi compagni di scuola ti (= a te) vogliono bene. San Valentino è un giorno di amicizia. Le persone regalano un cuore agli amici”. Puccio entra nell’aula. I compagni hanno vestiti colorati e sono allegri. Puccio è molto felice. Tutti i compagni gli (= a lui) sono vicini. rielaborato da “Saltafrontiera”di L. Tumiati

Capire la storia Segna con una ✗ le frasi che appartengono alla storia. □ □ □ □ □ □ □ □ □ □

Puccio è un bambino italiano. Puccio ha un amico di nome Billy. Il padre di Puccio trova lavoro a Washington. Puccio e la sua famiglia vanno in America. La scuola americana è nuova e luminosa. La scuola americana ha un cortile di cemento. Puccio incontra il Direttore. Nella scuola Puccio vede l’albero di Natale. I cuori sono gli auguri di San Valentino. I nuovi compagni di Puccio sono allegri e affettuosi.

90


Confrontarsi per crescere volume 1 p. 544

Conoscere parole nuove Alterare vuole dire cambiare, modificare. Un nome si dice “alterato” se il suo significato è modificato dalle finali: -ino, -etto, -ello, -one, -accio. Guarda l’e sempio. -ino/a; -etto/a = piccolo -ello/a = piccolo e grazioso -one/a = grosso -accio/a = brutto e cattivo

sorell-a alber-o pied-e ragazz-o

sorell-ina; cas-a alber-ello pied-one ragazz-accio

cas-etta

Scrivi il nome alterato vicino ai disegni.

un naso

un ......................

un ......................

una casa

una ......................

una ......................

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quanto vi ho voluto bene!

un tavolo

un ......................

un ......................

un gatto

un ......................

un ......................

un albero

un ......................

un ......................

92


Confrontarsi per crescere volume 1 p. 544

Leggere e imparare

! e t s e f e t n a Qu

Nei Paesi del mondo ci sono tante feste. Nelle feste le persone sono allegre e ricordano cose belle. In Cina in autunno c’è la Festa delle Lanterne. Ci sono lanterne a forma di draghi, di farfalla, di pesce. In febbraio c’è la Festa della Primavera. In campagna ci sono i fuochi d’artificio e in città tanti ragazzi vanno per le vie con grandi draghi di cartapesta.

In autunno gli Ebrei hanno la Festa di Sukkot. Per la Festa di Sukkot abitano per sette giorni in capanne fatte con rami di palma e canne. Gli Ebrei mangiano e dormono nelle capanne. Per una settimana escono dalle proprie case e vanno nella sukkà (= capanna). L’origine di questa festa è nella Torà. La Torà è il libro sacro degli Ebrei. Nei Paesi musulmani a marzo c’è la Festa del Montone, 2 mesi e 10 giorni dalla fine del Ramadan. Nel mese di Ramadan i Musulmani mangiano solo dopo il tramonto. Questa festa ricorda la storia di Abramo, un uomo ubbidiente a Dio. Le ragazze si fanno disegni sulle mani con l’henné. L’henné è un colore preso da una pianta.

93


quanto vi ho voluto bene!

In India c’è la Festa di Holy. In questa festa le persone suonano i tamburi e gettano acqua colorata e profumata per le strade.

Nella nottte del 31 ottobre negli Stati Uniti c’è la Festa di Halloween. I bambini si mascherano e vanno nelle case e chiedono dolci.

In Italia la festa dei bambini è l’arrivo di Babbo Natale con i doni il 25 dicembre.

Il 14 febbraio è San Valentino. I ragazzi scrivono biglietti di affetto agli amici.

Conosci qualche altra festa italiana?

Scrivi sul quaderno le feste più belle del tuo Paese. Come si chiama la festa

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La data della festa

Cosa fanno


Confrontarsi per crescere volume 1 p. 544

Studiare la grammatica Sottolinea le preposizioni semplici (in viola nel racconto) nelle frasi. 1. Vado a Parigi in treno. 2. Il fratello di Anna è in casa. 3. Il padre di Lin viene da Pechino in Italia. 4. Luca va in piscina a nuotare. 5. La mamma è in casa.

Forma le frasi con i gruppi di parole e le preposizioni adatte e scrivile sul quaderno. 1. VADO TRENO GENOVA 2. LA NONNA ANNA DORME CAMERA 3. GIUSEPPE VIENE NAPOLI STUDIARE FIRENZE 4. MARIA VA PALESTRA CORRERE 5. FRANCESCA È FARMACIA

Raccontare e scrivere Scrivi un biglietto di San Valentino a un nuovo compagno. ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................

95


©

Il sogno di Adah

La storia si svolge in Nigeria. La Nigeria è una Nazione dell’Africa. Gli Ibo sono uomini, donne, bambini della Nigeria. Gli Ibo mandano a scuola solo i bambini maschi. Adah è una bambina Ibo e vuole andare a scuola.

Le mamme e i papà (=i genitori) Ibo mandano i figli a scuola. La scuola è molto importante. La scuola insegna (=spiega) ai bambini le conoscenze. Le conoscenze aiutano a vivere bene. Ma i genitori mandano a scuola solo i figli maschi. Le bambine sono a casa e aiutano le mamme.

Adah è una bambina Ibo di otto (= 8) anni. Il fratello di Adah va a scuola. Anche Adah vuole andare a scuola. La scuola è pulita. I bambini hanno i grembiulini azzurri e studiano la lingua inglese. Ad Adah non piace stare a casa e disubbidisce (=dice no) alla mamma.

96


Confrontarsi per crescere volume 1 p. 551

Un pomeriggio la bambina pensa: ”Vado a scuola di nascosto!” Adah non va alla scuola del fratello. Il fratello può dirlo (=dire la cosa) alla mamma. Adah va alla vicina scuola dei missionari (= persone buone; aiutano i bambini). I bambini vanno a scuola con lavagnetta e matita. Adah non ha la lavagnetta. Il padre ha un pezzo di ardesia (=roccia usata per le lavagne). Il padre affila il rasoio (=coltello per radere la barba) con l’ardesia. Adah prende l’ardesia del padre e va a scuola. La bambina entra nella classe. Mr Cole è il maestro. Mr Cole è il vicino di casa di Adah. Il maestro è un uomo giovane e sorride alla bambina. I ragazzi della scuola guardano Adah e ridono. Adah dice: ”Sono venuta a scuola, i miei genitori non volevano mandarmi (=me) perché sono una femmina”. Mr Cole fa sedere Adah in un banco. Un bambino le (=a lei) dà una matita e Adah scrive. Adah è contenta e ama stare a scuola. Mr Cole accompagna la bambina a casa. A casa c’è confusione. I genitori non hanno trovato Adah e hanno chiamato la polizia. Adah ha paura delle punizioni dei genitori, ma pensa: ”Ora papà e mamma hanno capito. Voglio andare a scuola!” rielaborato da “Cittadina di seconda classe” di B. Emecheta

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il sogno di adah

Capire la storia Metti una ✗ su Vero o Falso. V

F

1. La storia si svolge in Africa.

□ □

2. Le conoscenze aiutano a vivere bene.

□ □

3. I maschi non vanno a scuola.

□ □

4. Adah non vuole andare a scuola.

□ □

5. I bambini vanno a scuola con lavagnetta e matita.

□ □

6. Adah prende l’ardesia del padre.

□ □

7. Adah non conosce il maestro Cole.

□ □

8. I genitori hanno chiamato la polizia.

□ □

Conoscere parole nuove Metti negli spazi le parole giuste. confusione – ardesia – Africa – punizioni – conoscenze – missionari – maestro – rasoio – disubbidisce – lavagnetta

1. La Nigeria, il Kenya, il Senegal sono Paesi dell’ .............................. . 2. I .............................. hanno scuole e chiese. 3. La lavagna della scuola è fatta con .............................. . 4. Le persone vivono bene quando sanno tante cose, hanno tante .............................. . 5. Adah va a scuola e .............................. alla mamma. 6. Il papà si fa la barba con il .............................. . 7. I bambini vanno a scuola con la .............................. e le matite. 8. Nella casa di Adah c’è molta .............................. . 9. Adah ha paura delle .............................. dei suoi genitori. 10. Il .............................. di Adah è un uomo giovane e sorridente.

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Confrontarsi per crescere volume 1 p. 551

Leggere e imparare

W la scuola !

In Italia tutti i bambini e le bambine vanno a scuola, anche i ragazzi stranieri. In Italia la scuola primaria di 1° grado dura 5 anni. La scuola secondaria di 1° grado dura 3 anni. La scuola superiore, secondaria di 2° grado, dura 5 anni. I ragazzi vanno a scuola per leggere, scrivere, ascoltare il professore, disegnare, rispondere alle domande, parlare con i compagni. Nella scuola ci sono molti luoghi: il cortile l’ingresso la presidenza la biblioteca

la segreteria la palestra la sala delle riunioni le aule

Nella scuola ci sono tante persone: gli allievi i professori i custodi

la bibliotecaria la segretaria il Preside

Nelle aule i ragazzi vedono: la lavagna, il banco, la cattedra, il cancellino (= la cimosa), gli zaini, i libri, la penna, il lapis.

Sottolinea la parola giusta tra quelle tra parentesi. 1. Lin scrive con (una penna – un gesso) sulla lavagna. 2. Luis mette (un banco – un libro) nello zaino. 3. Il professore legge (un nome – una matita) sul registro. 4. La professoressa chiama (uno studente – un bidello) alla lavagna.

99


il sogno di adah

Indica con una ✗ se le parole sono persone (P) o cose (C). P 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12.

professore sedia zaino ragazzo cattedra amico bidello gesso matita aula compagno registro

Studiare la grammatica Completa le frasi con “piace” e “piacciono”. 1. Mi (= a me) ................................................. la pizza. 2. Ti (= a te) ................................................. gli animali. 3. Vi (= a voi) ................................................. giocare a calcio. 4. Gli (= a lui) ................................................. guardare la TV. 5. Ci (= a noi) ................................................. le caramelle.

Raccontare e scrivere Rispondi sul quaderno. 1. 2. 3. 4. 5.

Quanti anni dura la scuola nel tuo Paese? Conosci l’orario scolastico settimanale della tua classe? Cosa metti nello zaino? Quanti compagni ci sono nella tua classe? Quali materie ti (= a te) piacciono?

100

C

□ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □


©

Uno stambecco di nome Bouc

Dan è un ragazzo di undici (= 11) anni. Dan rispetta la natura, le piante e gli animali selvatici (= animali liberi). Un giorno Dan, suo padre e il guardiano del Parco Nazionale del Gran Paradiso trovano una mamma stambecco ferita e il suo cucciolo (= un piccolo).

Il guardiano e il padre di Dan stanno con l’animale ferito. Il ragazzo dà un biberon

di latte al piccolo stambecco.

Lo stambecco butta il biberon per terra. Il latte è sul pavimento. Il cucciolo non sa leccare il latte. Dan si avvicina al piccolo stambecco e mette nella sua (= del cucciolo) bocca il biberon. Lo stambecco beve. 101


uno stambecco di nome bouc

Il ragazzo mette in piedi il cucciolo e si allontana. Il cucciolo sta fermo e bela (= beee! = verso dell’animale). Dan lo (= il cucciolo) chiama. Lo stambecco sta fermo. Poi il cucciolo fa qualche passo e segue Dan. Dan e lo stambecco giocano insieme. Il ragazzo pensa: ”La sua mamma è ferita. Lo (= lo stambecco) difendo io dai pericoli!” Dan chiama lo stambecco Bouc. Il guardiano del Parco e il padre di Dan escono dalla stalla. Essi sono tristi. La madre di Bouc è morta. Dan si preoccupa per il piccolo stambecco. Il cucciolo è solo. Non ha l’aiuto della mamma. Le aquile

possono mangiarlo (= il cucciolo). Bouc può

cadere in un burrone (= buca grande e profonda tra le montagne). I bracconieri

(= uomini cattivi) possono ucciderlo

(= il cucciolo). Dan è molto triste. Il ragazzo ha visto da vicino la morte di un animale. I bracconieri uccidono e lasciano i cuccioli orfani (= senza la mamma). rielaborato da “Scappa Bouc, scappa!” di C. Pettoello Morrone

102


Noi e gli animali volume 1 p. 573

Capire la storia Metti una ✗ sulla risposta giusta e rispondi alle domande. 1. Dan ha

□ □

4. Il ragazzo fa mangiare al cucciolo

□ □

5. Dan

□ □

6. La madre del cucciolo

□ □

11 anni 15 anni 2. Dan vive □ in un Parco Nazionale □ in città 3. Dan e suo padre trovano un animale ferito. Quale? ........................................................ erba fresca latte ha paura dell’animale gioca con il cucciolo corre via muore

Dan chiama il cucciolo di stambecco con un nome. Quale nome? ............................................

Conoscere parole nuove Che confusione! Metti in ordine come nell’esempio.

A

B

C

D

E

F

G

H

1 stambecco – 2 capanna – 3 bosco – 4 montagna – 5 cacciatore – 6 fucile – 7 biberon – 8 aquila

A–3

103


uno stambecco di nome bouc

Leggere e imparare

! a n g a t n o m n i o m a i d n A

Il Gran Paradiso è una montagna alta con fiori e animali. Si chiama anche Parco Nazionale. Il Gran Paradiso è nella regione italiana chiamata Valle d’Aosta. Nei Parchi non si colgono i fiori e gli animali sono sicuri dai cacciatori. I guardiacaccia controllano (= sono attenti) i bracconieri.

In montagna l’inverno è molto lungo, nevica e fa freddo.

Le persone in montagna sciano, salgono sulla cima con la funivia e la seggiovia. funivia In montagna ci sono le marmotte (= animali con pelliccia), le aquile e gli stambecchi, i camosci, le lepri bianche. seggiovia

Le Alpi sono le montagne dell’Italia. In montagna le case sono fatte di legno e si chiamano chalet.

Ci sono montagne nel tuo paese? Come si chiamano? Esistono Parchi naturali? Li hai visitati?

104


Noi e gli animali volume 1 p. 573

Studiare la grammatica Scrivi le frasi sul quaderno mettendo al plurale la parte scritta in verde. Guarda l’e sempio Lui è un ragazzo di 11 anni. → Loro sono ragazzi di 11 anni. 1. Lei vive nel Parco. 2. Tu abiti nel bosco. 3. Lo stambecco è ferito dal bracconiere. 4. Il cucciolo beve il latte. 5. La femmina di stambecco ha i cuccioli. 6. Il cavallo è nella stalla. 7. Lo sciatore scia sulla neve. 8. Il bracconiere uccide gli animali. 9. Il babbo guida la macchina. 10. Il professore spiega la lezione.

Raccontare e scrivere Continua la storia di Bouc e inventa un finale diverso. Il guardiano del Parco e il padre di Dan escono dalla stalla. Essi sono felici. La madre di Bouc è salva e… ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................

105


©

Ai piedi del grande albero Kapok

L’uomo vuole distruggere gli alberi della foresta del Brasile. Gli animali insegnano all’uomo a non tagliare gli alberi. L’uomo vede come la natura è bella. Un giorno un vecchio e un giovane vanno in una foresta del Brasile. Il vecchio si ferma e tocca un grande albero Kapok (= è un albero alto). L’uomo giovane prende l’ascia e colpisce il tronco. TUMP TUMP TUMP. Il legno è duro. TAC TAC TAC. Il legno è molto … duro! TUMP TAC TUMP TAC TUMP TAC! Il giovane è stanco. Il giovane si siede sotto l’albero e si addormenta. Un boa vive sull’albero Kapok. Il boa scende e si avvicina al giovane. Il boa dice: ”Questo albero è la mia casa. I miei antenati (=familiari nati prima del boa) hanno abitato su questo albero. Non abbatterlo (=l’albero)”. Un’ape vola all’orecchio del giovane. L’ape dice: ”Il mio favo (= casa dell’ape) è sopra questo albero. Vivo nella foresta e volo su tutti i fiori e porto il polline (= polvere gialla) per fare nascere nuove piante. Non abbatterlo (=l’albero). 106


Noi e gli animali volume 1 p. 578

Un branco (= tanti animali) di scimmie scendono e si avvicinano al giovane. Le scimmie dicono: ”L’uomo taglia un albero. L’uomo torna e taglia un altro albero. Gli alberi della foresta sono tutti importanti. Le radici degli alberi muoiono. Le piogge portano via la terra. La foresta diventa un deserto. Non abbatterlo”. Altri animali, un tucano un giaguaro un bradipo

, una rana

,un formichiere

, e

si avvicinano al giovane.

Essi dicono: ”L’albero è la casa degli animali. L’albero dà ossigeno e fa respirare gli uomini e gli animali. Non abbatterlo (= l’albero)”. Un bambino di una tribù della foresta si avvicina al giovane addormentato sotto l’albero e dice: ”Ricorda le parole degli animali”. Il giovane si sveglia. Il giovane vede il bambino e gli animali del sogno intorno a lui. Il giovane guarda la foresta e sente i profumi. Il giovane ricorda le parole del sogno e pensa: ”Gli animali hanno ragione”. Egli prende l’ascia e non taglia l’albero. rielaborato da “Il grande albero Kapok” di L. Cherry

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ai piedi del grande albero kapok

Capire la storia Metti una ✗ sulla risposta giusta. 1. Il giovane prende l’ascia perché:

4. Un bambino si avvicina al giovane perché:

□ vuole colpire il tronco dell’albero

□ ha paura

□ vuole uccidere un animale

□ dice: “ricorda le parole degli animali”

2. Il giovane si addormenta perché:

5. Il giovane non taglia l’albero perché:

□ fa tanto caldo

□ ascolta gli animali

□ è stanco

□ è buio

3. Gli animali dicono di non tagliare l’albero Kapok perché: □ l’albero è la casa degli animali □ l’albero è malato

Conoscere parole nuove Metti nelle frasi le parole scritte in viola nel brano. 1. Gli uomini e gli animali respirano con l’ ........................... . 2. Tanti alberi formano una ........................... . 3. L’uomo taglia l’albero con l’ ........................... . 4. L’ape vive in un ........................... e fa il miele. 5. Sui fiori c’è una polvere gialla. È il ........................... . 6. Gli alberi hanno le ........................... nella terra. 7. Il ........................... serve per costruire gli armadi. 8. Nel mio Paese le persone pregano i loro ........................... . 9. In un film io ho visto un ........................... di scimmie. 10. Una ........................... vive nella foresta vicino al grande albero.

108


Noi e gli animali volume 1 p. 578

i r e b l a i c i m a i r t s o n i o m a Proteggi

Leggere e imparare

Gli alberi sono importanti. Gli alberi danno agli uomini l’ossigeno per respirare e il legname Il boscaiolo

per diversi usi.

abbatte (= butta giù) l’albero e separa i rami dal tronco

.

I grossi pezzi di legno scendono sul fiume e la corrente li (= i tronchi) trascina a valle.

La guardia forestale

controlla gli uomini e gli incendi

e protegge gli alberi.

L’uomo non deve buttare fiammiferi , sigarette nei boschi. Un incendio distrugge una intera foresta. I ragazzi non devono incidere (= tagliare con il coltello) la corteccia (= la parte esterna del tronco) degli alberi. I semi delle piante cadono sul terreno e nuovi alberi crescono. Il bosco vive ed è la casa di tanti animali.

Rispondi sul quaderno alle domande. 1. Che cosa danno gli alberi agli uomini? 2. Cosa fa il boscaiolo? Quali azioni fa la guardia forestale? 3. Quali alberi ci sono nel tuo Paese? 4. Ci sono incendi nel tuo Paese?

109


ai piedi del grande albero kapok

Studiare la grammatica Rispondi prima con il sì (affermativo) poi con il no (negativo) alle domande come nell’e sempio. Hai fame? Sì, ho fame. No, non ho fame. 1. Il vecchio va nella foresta?

Sì, ................................... No, ..................................

2. Il legno è duro?

Sì, ................................... No, ..................................

3. Il serpente vive sull’albero?

Sì, ................................... No, ..................................

4. Le scimmie parlano?

Sì, ................................... No, ..................................

5. Il giovane abbatte l’albero?

Sì, ................................... No, ..................................

6. Le piogge portano via la terra?

Sì, ................................... No, ..................................

7. L’albero dà ossigeno?

Sì, ................................... No, ..................................

8. Le scimmie si avvicinano al giovane?

Sì, ................................... No, ..................................

Raccontare e scrivere Copia sul quaderno le parole dette dai seguenti personaggi del brano. il boa – l’ape – le scimmie – gli altri animali – il bambino

110


©

La gabbianella imprigionata dal petrolio

Kengah è una gabbianella (= giovane femmina di gabbiano). Kengah vola con uno stormo (= insieme di uccelli) di gabbiani sul Mare del Nord. Kengah prende i pesci nel mare. Una macchia di petrolio è nel mare. Kengah è in pericolo. Kengah è sotto le onde e pesca le aringhe. Kengah torna a galla sull’acqua e apre le ali per volare. L’onda di petrolio colpisce la gabbianella. Kengah ha le piume coperte di petrolio. Le ali sono pesanti e Kengah non può volare, non può lasciare il mare di petrolio. I gabbiani sono andati via. I gabbiani non possono aiutare Kengah.

Amburgo

petroliera

branco di aringhe

piuma

ali 111


la gabbianella imprigionata dal petrolio

Kengah ha visto gli uomini buttare petrolio in mare da navi nere (= petroliere). Il petrolio ha ucciso tanti gabbiani. Kengah odia gli uomini, ma non tutti. La gabbianella ha visto anche piccole barche con i colori dell’arcobaleno. Sulle barche c’è scritto “Greenpeace”. Le barche hanno fermato le navi nere con il petrolio. Questa volta le barche colorate non sono arrivate. Kengah ha paura di morire. Toglie poche piume sporche di petrolio e batte le ali in un ultimo sforzo (= fatica). La gabbianella sente il dolore, ma vola verso il sole. Il sole non scioglie il petrolio. Kengah sente la fatica e precipita (= cade in basso) tra le case di Amburgo (= città dell’Europa del Nord). rielaborato da “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di L. Sepúlveda

Capire la storia Metti una ✗ su Vero o Falso. V

F

1. Kengah è un gatto.

□ □

2. Una grande macchia di petrolio è sul mare.

□ □

3. Kengah pesca le aringhe.

□ □

4. Lo stormo di gabbiani aiuta Kengah nel mare.

□ □

5. Il petrolio uccide gli uccelli.

□ □

6. Le barche con i colori dell’arcobaleno uccidono gli uccelli.

□ □

7. Kengah vola verso il sole.

□ □

8. Kengah va con il suo stormo.

□ □

112


Noi e gli animali volume 1 p. 591

Conoscere parole nuove Alcuni nomi indicano un gruppo di cose o di persone anche se hanno la forma singolare. Si chiamano nomi collettivi.

stormo = tanti uccelli

biblioteca = tanti libri

flotta = tante navi

mandria = tante mucche

sciame = tante api classe = tanti alunni gregge = tante pecore abetaia = tanti abeti

folla = tante persone

catena = tanti anelli

branco = tanti animali

Scrivi in orizzontale queste parole collettive. Attento all’incrocio con le lettere della parola BIBLIOTECA!! B I B L I O T E C A

113


la gabbianella imprigionata dal petrolio

Leggere e imparare

! a r u t a n a l a t t e p s Ri

Gli alberi, l’acqua, il mare, i fiori, l’aria formano l’ambiente o la natura. L’ambiente è la casa dell’uomo e degli animali. Tu pulisci la tua casa? L’uomo deve proteggere l’ambiente! Le persone maleducate lasciano i rifiuti nei boschi, sulle strade, nel mare. Alcuni gruppi di uomini proteggono grandi spazi. Nascono i Parchi protetti. Il WWF

(= Fondo Mondiale per la Natura) lavora in quasi 100 Paesi (= Nazioni) e

tutela (= protegge) la natura. Anche Greenpeace

lotta per l’inquinamento

dei mari. Nei Parchi protetti ci sono molti cartelli per difendere la natura.

Non cogliere fiori.

Non parcheggiare le auto nei boschi e sui campi coltivati.

Non spezzare i rami e tagliare la corteccia.

Non sporcare i fiumi, i laghi, i boschi.

Non disturbare gli animali selvatici con rumori forti.

Non gettare carte e rifiuti per terra.

Disegna o inventa cartelli da mettere su una spiaggia o su una montagna a difesa della natura.

114


Noi e gli animali volume 1 p. 591

Studiare la grammatica Osserva bene il verbo. Evidenzia poi in giallo la parola che concorda (= si riferisce) con il verbo e cancella la parola sbagliata come nell’e sempio. Il ragazzo/I ragazzi è a casa. Il ragazzo/I ragazzi sono a casa.

(1 ragazzo) (+ di 2 ragazzi)

1. La gabbianella/Le gabbianelle vive nel Mare del Nord. 2. Il gabbiano/I gabbiani pescano le aringhe. 3. La macchia/Le macchie di petrolio è nel mare. 4. L’uomo/Gli uomini versano il petrolio in mare. 5. L’animale/Gli animali muoiono. 6. La nave/Le navi è lontana. 7. La barca/Le barche colorate arrivano.

Raccontare e scrivere Scrivi il seguito della storia. Kengah sente la fatica e precipita tra le case di Amburgo… (continua tu) ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................

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©

La mia infanzia di guerra

Sarajevo è una città della Bosnia-Erzegovina. La Bosnia-Erzegovina è un Paese della ex Iugoslavia. La protagonista delle pagine del diario è una bambina di undici (= 11) anni. La bambina si chiama Zlata. Zlata vive negli anni della guerra tra la Serbia e la Bosnia-Erzegovina. La bambina racconta.

Lunedì, 2 settembre 1991 È passata una lunga e calda estate. Ora io torno a scuola. Io frequento la 5a. Io rivedo le mie compagne di scuola: Mirna, Bojana, Ivana, Azra, Minela, Nadza. Io sono contenta con le mie compagne. Domenica, 13 ottobre 1991 Sono molto contenta. Io sono andata a Crnotina. Crnotina è una piccola città e i miei genitori hanno una casa in campagna. I miei genitori e io abbiamo raccolto le pere , le mele

, le noci

.

Io ho fotografato un piccolo scoiattolo

.

La sera noi abbiamo fatto un barbecue all’aperto carne o pesce sulla griglia).

(=oggetto per cuocere

Ho mangiato gli spiedini torta di mele

116

.

alla griglia e la nonna ha fatto una


La vita nelle parole volume 2 p. 64

Io ho raccolto (= preso da terra) le foglie . Io metto le foglie in un quaderno, io faccio seccare le foglie e le (= le foglie) attacco sul quaderno, poi scrivo il nome delle foglie. È autunno. La temperatura si abbassa e le foglie cadono dagli alberi. In città non vedo come è bella la natura (= alberi, fiori, campagna, montagna). A Crnotina sono felice. Mercoledì, 23 ottobre 1991 Dubrovnik è una città della Croazia. La Croazia è vicina alla Bosnia-Erzegovina. Questa città è molto bella. Papà e mamma si sono sposati in un palazzo molto bello di Dubrovnik. Ora a Dubrovnik c’è la guerra. Le bombe possono distruggere (= buttare giù) questo palazzo. Io vedo le immagini brutte della guerra alla televisione. Srdjan è un grande amico dei miei genitori e lavora a Dubrovnik. I miei genitori e sua (= di Srdjan) moglie sono molto tristi e spaventati. Srdjan non telefona. I telefoni non funzionano. La città è isolata dal mondo. Le notizie non arrivano. Srdjan sarà vivo? Domenica 5 luglio 1992 Cara Mimmy, tu sei la mia (= di Zlata) amica immaginaria (= non esiste). Tu mi (= a Zlata) fai compagnia. La guerra è arrivata a Sarajevo.

117


la mia infanzia di guerra

Io sono chiusa in casa. Le granate (= bombe a mano) fanno rumore e scoppiano. Le granate sono molto pericolose e io vado nella cantina (= stanza sotto la casa). La cantina è più sicura. È estate. I bambini del mondo vanno al mare, nuotano e si divertono. Io devo stare a casa. Le finestre sono rotte. Il giardino davanti alle finestre è deserto (= vuoto), i bambini non ci sono. Io sono molto arrabbiata. Io piango e grido. La guerra è molto brutta. La guerra deve finire! rielaborato da “Il diario di Zlata Filipovic´” di Z. Filipovic´

Capire la storia Rileggi il brano e metti le risposte giuste. 1. Quale persona racconta i fatti?

....................................................................................................................... 2. Quali sono i giorni, i mesi e gli anni scritti nel diario di Zlata?

....................................................................................................................... ....................................................................................................................... 3. Quali sono i tre (= 3) luoghi dove succedono i fatti?

....................................................................................................................... .......................................................................................................................

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La vita nelle parole volume 2 p. 64

Conoscere parole nuove Metti negli spazi le parole giuste. 1. La protagonista si chiama ............................... . 2. La protagonista è una ............................... . 3. La protagonista ha ............................... anni. 4. La protagonista vive a ............................... con i ............................... . 5. A Crnotina c’è la ............................... di ............................... . 6. In autunno la ............................... si abbassa. 7. Zlata vede le immagini della .......................... alla televisione. 8. I telefoni a Dubrovnik non ............................... . 9. Zlata deve stare a ............................... . 10. Mimmy è l’............................... . 11. Il giardino davanti alle finestre è ............................... . 12. La guerra è ............................... .

Leggere e imparare

i r i t r a m Le città

La ex Iugoslavia è formata da 6 Stati. I 6 Stati sono: Serbia, Croazia, Slovenia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina e Macedonia. I 6 Stati hanno religioni diverse. I 6 Stati hanno lingue diverse. I 6 Stati hanno popoli diversi. Una guerra molto sanguinosa (= con molte persone morte) inizia nel 1991 e finisce nel 1999. I Serbi colpiscono la popolazione con i fucili e le bombe. Le bombe distruggono anche i monumenti, i ponti, i palazzi delle città.

119


la mia infanzia di guerra

La guerra uccide 200.000 persone e 3 milioni di persone vanno via (= profughi) dalle loro (= delle persone) città per cercare il cibo. La guerra iugoslava ha distrutto le città di Mostar, Vukovar, Sarajevo e Dubrovnik. Queste città hanno avuto tanti morti. Queste sono le città martiri. Oggi gli abitanti di queste città ricostruiscono le case e i ponti. Le persone di queste città ricordano i loro (= delle persone) morti.

Scrivi nella cartina muta (= non ha i nomi) i nomi delle città e degli Stati. Bosnia-Erzegovina – Serbia – Montenegro – Slovenia – Macedonia – Croazia – Sarajevo – Vukovar – Mostar – Dubrovnik

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La vita nelle parole volume 2 p. 64

Studiare la grammatica Inserisci nello spazio m o n (davanti a b e p usa sempre m). ca…panella – co…pagno – ba…co – i…segnante – i…tervallo – i…terrogazione – ar…adietto – bo…ba – co…tadino – ba…bino – la…po – o…brello – i…permeabile – te…porale – ba…bola – ba…bù – cia…bella – la…padina – la…padario – ca…pagna – ba…comat – ba…ca – ba…diera

Raccontare e scrivere Disegna in 6 vignette il racconto di Zlata.

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Š

Lettere in orbita

Jerry Linenger è un astronauta (= persona che va tra le stelle dentro una piccola nave volante) americano. Nel 1997 egli ha vissuto cinque (= 5) mesi nella stazione orbitante (= piccola nave mandata nello spazio dove vivono gli astronauti) russa MIR. Linenger scrive dalla navicella lettere al figlio John di un anno per raccontare la vita nello spazio.

25 gennaio 1997 Caro John, sono ritornato un bambino. Devo imparare a lavarmi i denti, a mangiare senza sbagliare. Tutti gli oggetti, l’acqua, il cibo, la schiuma del dentifricio nella navicella volano senza peso nell’aria.

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La vita nelle parole volume 2 p. 101

Le noccioline galleggiano e io apro la bocca e le mangio! Assomiglio a un pesce! Io gioco con il cibo come fai tu. Il cibo galleggia e io devo prenderlo (= il cibo) con la bocca. La schiuma del dentifricio galleggia quando esce dalla mia bocca. Io devo prendere la schiuma e metterla (= la schiuma) in un sacchetto chiuso bene. Ti voglio bene, John. Buonanotte, bambino mio. Papà

P.S. (= post scriptum = parole scritte dopo la fine della lettera) Mi sono dimenticato di raccontarti (= a te) come dormo. Io sono legato alla parete della navicella con funi (= corde) elastiche. Io sono in un letto, ma sono con la testa all’ingiù! Ma tu non provare!! È pericoloso!

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lettere in orbita

29 marzo 1997 Ciao, John, ora ti (= a te) dico cosa mi manca nella navicella tra le stelle. Mi (= a me) manca la mamma e tu, mi mancano gli amici, mi manca l’aria fresca sul viso, mi manca il cinguettio (= verso degli uccellini) degli uccelli mi mancano i tulipani (= fiori colorati) del giardino, mi manca fare una doccia molto calda, mi manca nuotare in piscina e fare una bella corsa, mi manca andare in kayak (= canoa) tra i pesci, mi mancano le ciambelline salate, mi manca il profumo dei pop-corn, il profumo del pane fatto in casa, mi mancano le notti silenziose e i grilli, mi mancano le onde del mare tra gli scogli, mi manca passeggiare con una persona e tenerle (=alla persona) la mano, mi mancano le cose di tutti i giorni. Riposati. Noi dobbiamo fare tante cose quando torno a casa. Io devo imparare a giocare con te. Buonanotte. Ti voglio bene. Papà rielaborato da “Lettere a mio figlio dallo spazio” di J. Linenger

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La vita nelle parole volume 2 p. 101

Capire la storia Unisci con una freccia il personaggio alle sue (= di lui) azioni. galleggia viaggia tra le stelle assomiglia a un pesce è legato alla parete L’astronauta

vola senza peso sta in un sacchetto chiuso gioca con il cibo fa una doccia calda mangia i pop corn dorme a testa all’ingiù

Conoscere parole nuove Metti negli spazi le parole giuste. Buona notte! – Buongiorno! – Ciao! – Buona sera! – Benvenuti! – Salve! – Arrivederci! – Ciao! – A domani!

1. …………………., Signora Maria, è una bella mattina. 2. …………………. Luca, ………………Francesco. 3. Oggi noi abbiamo giocato una bella partita e siamo stanchi. ……………..! 4. È ora di andare a dormire ……………..! 5. Cari zii, ora andate via …………! Tornate a trovarci (= noi). 6. ……………! Io sono il nuovo allenatore di pallacanestro. 7. Sono le ore 19. È buio. Io devo andare a casa. ………. signora Giovanna! 8. Alì e Amir sono i nuovi compagni di scuola. “……………..” dice la maestra.

125


lettere in orbita

Leggere e imparare

! e l l e t s e l a r t a v o L’uom

L’uomo viaggia tra le stelle. L’uomo deve portare nella navicella l’ossigeno per respirare, tutto il necessario per non fare bollire il sangue e gli altri liquidi del nostro corpo perché manca la giusta pressione atmosferica (= il peso dell’aria sui corpi). Gli astronauti hanno le cose utili in una tuta spaziale. La tuta spaziale è fatta con un materiale molto resistente. La tuta spaziale non si rompe. Gli astronauti con la tuta possono uscire dalla navicella e volare. Attenzione!!! Gli astronauti sono sempre uniti alla navicella con corde robuste (= molto resistenti). Gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica sono riusciti a mandare l’uomo nello spazio, tra le stelle. L’Unione Sovietica nel 1960 manda nello spazio una navicella con due (= 2) cani. I due cani si chiamano Belka e Strelka. I due cani tornano vivi sulla Terra. L’Unione Sovietica manda il primo uomo nello spazio. È il 12 aprile 1961. L’astronauta si chiama Yuri Gagarin. L’uomo rimane nello spazio 108 minuti. Il 20 luglio 1969 gli Stati Uniti mandano due uomini sulla Luna. Questi uomini sono Neil Armstrong e Edwin Aldrin. Questi uomini, per primi, scendono sul suolo della Luna.

Scrivi sul quaderno le risposte giuste. 1. Come si chiama il primo uomo andato nello spazio? 2. In quale anno l’uomo è sceso sulla Luna? 3. Cosa indossa l’astronauta? 4. Perché? 5. Gli animali sono andati sulla navicella spaziale? 6. Sogni di essere un astronauta?

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La vita nelle parole volume 2 p. 101

Studiare la grammatica Ricorda gli articoli e i pronomi personali. L’insegnante ti aiuta! Scrivi 4 frasi con lo, la, gli, le articolo. Scrivi 4 frasi con lo, la, gli, le pronome. Guarda l’e sempio. lo lo

Il bambino va a scuola con lo zaino pesante. Mario chiama la mamma. Pronome La mamma si affaccia alla finestra e lo (= Mario) vede. Articolo

Raccontare e scrivere Tu sei in una navicella spaziale. Sei (= 6) mesi sono passati. Cosa ti (= a te) manca? Continua l’e lenco. Mi manca la televisione. ........................................................... ...........................................................

Mi mancano gli amici. ............................................................. .............................................................

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©

Fu allora che nacque la mia coscienza

La protagonista del racconto è Rigoberta Menchú . Rigoberta Menchù è una ragazza del Guatemala. Il Guatemala è un Paese dell’America Latina. Rigoberta è una contadina e fa parte dei Maya. I Maya sono un popolo molto antico. Rigoberta racconta a tutti i Paesi del mondo come soffre il suo popolo. Rigoberta ha vinto il premio Nobel per la pace. Questo premio aiuta con i soldi chi vuole la pace, chi scopre medicine utili per curare malattie brutte. Nobel è l’uomo, il quale ha fatto questo premio. Rigoberta usa i soldi del premio per aiutare il suo popolo.

Rigoberta ha cinque (= 5) anni, la mamma raccoglie (= prende dalle piante) il caffè nei campi. Rigoberta aiuta sua madre a raccogliere il caffè . Il lavoro è faticoso. I militari

sono stranieri (= vengono da un altro Paese)

e controllano (= stanno a guardare con i fucili) i lavoratori indigeni (= nati in quel Paese). I militari sono molto cattivi. Il fratellino di Rigoberta ha due (= 2) anni e sta sulle spalle della mamma. La mamma è stanca e sudata. Rigoberta va con la mamma e prende per mano il fratellino. La bambina così aiuta la mamma. La mamma di Rigoberta prepara anche le tortillas (= focacce di mais), il mais fagioli caffè. 128

bollito(= cotto nell’acqua) e i

per gli uomini. Gli uomini lavorano nei campi di


La vita nelle parole volume 2 p. 114

La mamma lavora tutto il giorno e la mattina molto presto la mamma ha già preparato il cibo per i lavoratori. Rigoberta vuole lavorare per guadagnare (= avere i soldi con il lavoro) e aiutare la famiglia, ma è ancora piccola (= ha pochi anni). Rigoberta vede la mamma sempre al lavoro per avere pochi soldi. I soldi finiscono quando i fratellini di Rigoberta si ammalano. Rigoberta ha sei (= 6) anni e si ammala. Rigoberta è molto malata, poi guarisce. Rigoberta ha otto (= 8) anni e comincia a lavorare nella finca (= piantagione di caffè). La bambina deve raccogliere 35 libbre (= unità di misura = un terzo di chilogrammo) di caffè per venti (= 20) centesimi! I soldi sono molto pochi. Rigoberta è contenta di aiutare la mamma. Rigoberta ha mal di testa, ma continua a lavorare. Fa molto caldo. I militari controllano i lavoratori e li (= i lavoratori) puniscono quando spezzano i rami delle piante di caffè . Le piante di caffé hanno le bacche rosse. I lavoratori raccolgono il caffè dal mattino presto alle otto (= 8) di sera. Il lavoro è molto, molto faticoso. I lavoratori non hanno l’acqua per lavarsi e non hanno il water per i bisogni. I lavoratori sono quattrocento (= 400). Rigoberta ha otto (= 8) anni e lavora come una persona adulta. È la migliore (= la più brava). 129


fu allora che nacque la mia coscienza

La bambina raccoglie settanta (= 70) libbre di caffè e prende 35 centesimi. I soldi sono molto, molto pochi! La bambina si ammala e deve tornare a casa. È il mese di marzo. La casa di Rigoberta è sulle montagne. Sulle montagne piove molto e la casa di Rigoberta è fredda. La bambina e i genitori sono contenti di lavorare nel campo, anche se i loro vestiti sono bagnati per la pioggia. A maggio tutta la famiglia ritorna alla finca. Rigoberta, la mamma e i fratellini riprendono il lavoro faticoso della raccolta di caffè. rielaborato da “Mi chiamo Rigoberta Menchú” di E. Burgos

Capire la storia Metti una ✗ su Vero o Falso. V F 1. Rigoberta è una mamma e ha 3 bambini.

□ □

2. Rigoberta vive in Guatemala.

□ □

3. Il fratellino di Rigoberta ha 5 anni.

□ □

4. I militari sono molto buoni.

□ □

5. La finca è la piantagione di caffè.

□ □

6. La bambina raccoglie 70 libbre di caffè e guadagna 20 centesimi.

□ □

7. La mamma di Rigoberta cuoce le tortillas.

□ □

8. Rigoberta ha 6 anni e si ammala.

□ □

9. La casa di Rigoberta è vicino al mare.

□ □

10. Le piante di caffè sono molto alte.

□ □

11. I lavoratori hanno tanta acqua per lavarsi.

□ □

12. I soldati controllano i lavoratori e li (= loro) picchiano.

□ □

13. A maggio tutta la famiglia torna alla finca.

□ □

14. La libbra è una bilancia per pesare il caffè.

□ □

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La vita nelle parole volume 2 p. 114

Conoscere parole nuove Metti negli spazi le parole giuste. raccoglie – faticoso – libbra – centesimi – guadagnare – indigeni – tortillas – mais – controllano – bagnati – spalle – spezzano – raccolta – guarisce – mal di testa – Rigoberta – caffè – chicchi

1. La mamma di ............................... cucina le ............................... e il ...................... bollito. 2. Il lavoro della ............................... di ............................... è ............................... . 3. Rigoberta è una bambina e ............................... i ............................... di caffè per ............................... 20 ............................... . 4. L’unità di misura per pesare il caffè è la ............................... . 5. I militari ............................... i lavoratori ............................... e li (= i niscono quando ............................... i rami del caffè.

lavoratori) pu-

6. Rigoberta è stanca e ha ............................... . 7. Rigoberta si ammala, poi .............................. . 8. La famiglia della bambina lavora nei campi. Piove e i vestiti sono ............................... . 9. La mamma di Rigoberta lavora e tiene il figlio sulle ............................... .

Leggere e imparare

! è f f a c n u o m a i v e B

La parola araba “qahwa” indica una bevanda (= cosa da bere) prodotta con il succo estratto (= preso da dentro) da semi. La bevanda è un liquido rosso scuro. Questo liquido fa diventare nervosi e non fa dormire. Questo liquido non fa sentire la fatica. La parola “qahwa” diventa in Turchia “qahvè”. La parola diventa in italiano “caffè”. Molte leggende raccontano la nascita del caffè. Una leggenda racconta questa nascita. Kaldi è un pastore e porta a pascolare le capre in Etiopia (= Paese dell’Africa).

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fu allora che nacque la mia coscienza

Un giorno le capre vedono una pianta di caffè. Le capre cominciano a mangiare le bacche e a masticare le foglie. La notte le capre non dormono. Le capre saltano e corrono e non sentono la stanchezza. Il pastore vede le capre e vede la pianta del caffè con le bacche rosse. Il pastore abbrustolisce (= cuoce e fa diventare scuro) i semi della pianta mangiata dal suo gregge e li macina (= fa diventare pezzi piccoli piccoli). Il pastore mette la polvere del caffè nell’acqua. Il pastore beve quel liquido scuro e si sente allegro. Il pastore non sente più la stanchezza. Il caffè dà al pastore tanta forza. La prima piantagione di caffè in Brasile e nell’America Latina è del 1727. Oggi il caffè si compra nei supermercati e si beve nei bar. Tutte le famiglie hanno in casa una scatola di caffè.

Rispondi alle domande. 1. Tu bevi il caffè? 2. I tuoi genitori bevono il caffè? 3. Tu bevi altre bevande? Racconta quali sono queste bevande e perché ti (= a

te) piacciono.

Studiare la grammatica Le parole viola del brano sono aggettivi qualificativi. Gli aggettivi qualificativi indicano una qualità del nome (buono, cattivo, bello, bianco, ecc.). Ricorda. Gli aggettivi hanno il grado positivo (bello), comparativo (più bello di), superlativo (bellissimo). Il superlativo assoluto di buono è ottimo. Il superlativo assoluto di cattivo è pessimo. Il superlativo assoluto di grande è massimo. Il superlativo assoluto di piccolo è minimo. Fai il superlativo assoluto degli aggettivi tra parentesi. Guarda l’e sempio. Maria è (simpatica) simpaticissima

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La vita nelle parole volume 2 p. 114

1. Il mare è (salato) .................................. . 2. Io ho cucinato una torta (buona) .................................. . 3. Io vedo alla televisione gli animali (feroci) .................................. . 4. Il giocatore prende il (grande) .................................. premio della settimana. 5. L’autostrada è (pericolosa) .................................. di notte. 6. Oggi fa freddo. La temperatura (piccola) .................................. è arrivata allo zero. 7. Il vincitore dei giochi è (ricco) .................................. . 8. I ladri sono persone (cattive) .................................. . 9. Io compro un computer (potente) .................................. . 10. I miei genitori sono (contenti) ................................... della mia gara di atletica. 11. L’insegnante è (severa) ................................... . 12. Il lavoro alla finca è (faticoso) ................................... . 13. Marco è (bravo) .................................. a scrivere con il computer. 14. La partita di calcio è finita e i ragazzi tornano (sudati) ................................... a casa. 15. I dolci della nonna sono (buoni) .................................. . 16. Gli sciatori sono (bravi) ................................... quando scendono sulla neve.

Raccontare e scrivere Rigoberta aiuta la mamma a raccogliere il caffè. Racconta quando anche tu aiuti la mamma. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................

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©

Il dominio della bestia primordiale

Buck è un cane husky di quattro (= 4) anni. Buck vive con una famiglia buona in una città. Gli uomini cattivi rubano Buck al suo (= di Buck) padrone.

Buck, un cane husky , ora guida le slitte degli uomini in cerca dell’oro in Alaska. L’Alaska è una regione con i ghiacci. La nuova vita di Buck è dura e Buck soffre il freddo, la fame. Buck impara a tirare le slitte e impara a difendersi dal cane Spitz. Spitz è il capo del gruppo dei cani da slitta. Spitz guida gli altri cani. Spitz e Buck non sono amici. Buck sente la forza antica (= forza dei primi cani di tanti tanti anni prima) di combattere (= litigare con violenza) il nemico Spitz, ma Buck vuole rimanere in vita. Buck sta buono e non combatte con Spitz. Un giorno una tempesta di neve fa fermare i cercatori d’oro e i cani vicino a un lago ghiacciato È buio e fa freddo.

.

Buck scava una buca vicino alla montagna e si mette, da solo, al caldo dentro la buca. La buca è riparata dal vento. I cani hanno fame. I due cercatori d’oro danno il pesce ai cani. Buck deve lasciare la buca per andare a prendere il pesce dai due cercatori. 134


L’avventura e il giallo volume 2 p. 146

Dopo mangiato Buck torna alla buca. Nella buca trova Spitz. Buck, allora, si arrabbia e azzanna (=prende a morsi) Spitz. I due cani iniziano a lottare. Ma i cercatori d’oro gridano e usano i bastoni

.

Cento (= 100) husky cattivi circondano l’accampamento (= luogo dove gli uomini si fermano per riposare e mangiare) dove sono i cani da slitta e gli uomini. Gli husky cattivi hanno molta fame. Gli husky cattivi sono molto magri. Gli hushy affamati sono molti feroci. Gli husky mangiano tutto il cibo e attaccano la muta (= i cani della slitta).

Gli husky cattivi vanno addosso a Buck e lo (= Buck) feriscono. Billee, Dave e Sol-leks sono altri cani della slitta e perdono tanto sangue per le ferite. Spitz vede Buck lottare con un husky feroce e lo (= Buck) attacca. Buck si difende: Buck non deve cadere o gli husky cattivi gli (= a lui) vanno addosso e lo (= Buck) uccidono. Buck manda via Spitz e corre con gli altri cani della slitta. 135


il dominio della bestia primordiale

La muta trova un passaggio sul lago e si allontana dagli husky feroci. I cercatori d’oro vanno in aiuto dei cani da slitta, ma gli husky cattivi li (= i cercatori) attaccano. I cani della slitta fuggono nella foresta . Tutti i nove (= 9) cani della slitta sono feriti. Gli husky cattivi non li (= i cani della slitta) inseguono. All’alba i nove cani da slitta tornano all’accampamento. Gli husky cattivi hanno mangiato tutto. Gli husky cattivi hanno distrutto un paio di scarpe la frusta

di pelle,

di un cercatore d’oro e le cinghie

(= corde di pelle) della slitta. I cercatori d’oro sono tristi per i loro (= dei cercatori) cani feriti. I cani feriti possono prendere la malattia della rabbia (= una malattia molto pericolosa) dagli husky cattivi. Le ferite fanno male, ma la muta riprende la strada per Dawson, una città mineraria (= con le miniere d’oro). Buck sente il desiderio di fuggire dai cercatori. Buck cerca la libertà. rielaborato da “Il richiamo della foresta” di J. London

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L’avventura e il giallo volume 2 p. 146

Capire la storia Metti una ✗ sulla risposta giusta (le risposte giuste possono essere anche 2). 1. Il cane Buck:

è un bassotto è coraggioso guida le carrozze cerca la libertà è il capo della muta di cani

2. Il cane Spitz:

è il capo del gruppo dei cani da slitta è amico di Buck aiuta Buck a lottare contro gli husky cattivi entra nella tana di Buck muore nella lotta con i cani 3. La storia si svolge:

in un deserto di sabbia in una città con tanti palazzi in Alaska, una regione con i ghiacci in una regione dell’Italia in un bosco con tanti alberi

4. Gli husky cattivi:

hanno tanta fame fanno amicizia con i cani della slitta tirano le slitte feriscono Buck sono 100 cani e attaccano i cani della slitta

5. I cercatori d’oro:

scappano sono in una foresta danno il pesce ai cani sono 4 uomini sono Dave e Billee

6. L’Alaska:

è una regione calda è una pianta alta è una regione con i ghiacci è il nome di un cane è il nome di un cercatore

137


il dominio della bestia primordiale

Conoscere parole nuove Scrivi le parole giuste nel cruciverba. Nella colonna colorata c’è una parola del titolo del libro di J. London. 1. Gli husky distruggono quella di un cercatore d’oro. 2. I padroni delle slitte.

1 2

3. Buck cerca la …… .

I 4

5. Buck è un cane …… buono.

5

6. È il nemico di Buck.

6

7. Tutti i cani della slitta sono una …… .

7

Leggere e imparare

T I

3

4. Un paio di scarpe di …… .

F

E L

H Z U

o i c c a i h g l e d e r r e Nelle t

L’Alaska è una penisola (= territorio bagnato da tre parti dal mare). In Alaska la temperatura arriva a 20 gradi sotto lo zero. Il freddo è incredibile. I venti sono molto freddi. L’Alaska è una regione degli Stati Uniti d’America. L’Alaska è vicino al Polo Nord. Le regioni vicino al Polo si chiamano polari. Nelle regioni polari gli inverni sono molto lunghi e molto freddi. Le estati sono brevi (= molto corte). La foresta di pini e abeti si chiama taiga

Il lupo

138

, la renna

.

, il bue muschiato

vivono nella taiga.


L’avventura e il giallo volume 2 p. 146

Le pianure coperte di ghiaccio e neve si chiamano tundra. In estate nella tundra ci sono i muschi (= erbe molto basse) e gli animali della taiga vanno nella tundra a mangiare i muschi. L’orso bianco

, la foca

, il tricheco

vivono sui ghiacci e si tuffano nel

mare per mangiare i pesci. Questi animali si stanno estinguendo (= stanno scomparendo) perché l’uomo vuole le pellicce dell’orso e delle foche. La balena

invece vive nel mare. Le balene sono animali molto grandi.

In Alaska vivono gli Eschimesi. Gli Eschimesi sono un popolo di cacciatori e pescatori. Gli Eschimesi usano i cani per tirare le slitte sulla neve. I cani da slitta sono i siberian husky. I siberian husky sono cani molto forti. Gli Eschimesi accudiscono (= curano) i cani. I cani ubbidiscono alle parole dolci e alle carezze dei padroni. Gli Eschimesi vivono negli igloo

, che sono case fatte con il ghiaccio, e nelle tende

, che sono fatte con le pelli delle renne. In queste regioni fredde la vita è molto avventurosa.

Metti una ✗ sulla risposta giusta. 1. Incredibile significa:

difficile a credersi facile da fare difficile da fare 2. Accudire significa: avere cura di un animale o di una persona abbandonare un animale o una persona chiamare una persona o un animale 3. Avventuroso significa: pericoloso pauroso allegro

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il dominio della bestia primordiale

Studiare la grammatica Le parole viola del brano sono verbi della 1a coniugazione. Fai le frasi con questi verbi al presente indicativo e all’imperfetto indicativo. Presente indicativo

Imperfetto indicativo

Buck guida le slitte.

Buck guidava le slitte.

Raccontare e scrivere Racconta tu. Continua la storia. Buck arriva nella città di Dawson. I cercatori d’oro lasciano i cani dentro un recinto. All’improvviso Buck sente un rumore…

140


©

La cura delle vespe

Il protagonista della storia si chiama Marcovaldo. Marcovaldo è sposato e ha quattro figli. Marcovaldo ama la natura. Marcovaldo è un uomo molto buono e vuole aiutare le persone, ma a volte combina guai!

È inverno. Marcovaldo sta seduto sulla panchina di un giardino pubblico (= ci vanno tutti). C’è un pallido sole (= sole nascosto tra le nuvole). Tutti i giorni Marcovaldo mangia il pranzo prima di tornare al lavoro. Il pranzo è incartato con un foglio di giornale. Un vecchio signore si siede accanto a Marcovaldo. Questo signore si chiama Rizieri ed è un pensionato senza una famiglia. Il signor Rizieri è una persona anziana (= non giovane). Il signore anziano ha molti dolori alle ossa. I dolori alle ossa si chiamano reumatismi.

Marcovaldo legge sul giornale una cura per guarire i reumatismi. La cura usa il veleno delle vespe. Le vespe sono insetti (= piccoli animali) con le ali e un pungiglione (= punta sulla parte dietro del corpo). Marcovaldo vede una vespa dentro il cavo (= buco) di un albero. 141


la cura delle vespe

Marcovaldo prende un barattolo con un po’ di marmellata e lo (= il barattolo) mette vicino al cavo dell’albero. La vespa ama le cose dolci ed entra nel barattolo. Marcovaldo chiude il barattolo con un coperchio di carta e porta la vespa vicino al signor Rizieri. Marcovaldo avvicina il barattolo alla gamba del pensionato e apre il coperchio. La vespa infuriata (= molto arrabbiata) punge il signor Rizieri. Il signore anziano urla per il dolore, ma si alza dalla panchina e si mette a camminare veloce. È guarito! Marcovaldo porta altre vespe a casa e punge la gamba alla moglie con le vespe. Anche la moglie ha i reumatismi. Marcovaldo manda i figli a catturare le vespe. Il signor Rizieri porta i suoi (= di lui) amici a casa di Marcovaldo per la cura delle vespe. Marcovaldo ora punge con le vespe tante persone e le persone sono contente. Un giorno c’è il sole. I figli di Marcovaldo prendono le vespe vicino all’albero. Una vespa si mette sull’orlo del cavo dell’albero. Michelino è il figlio piccolo di Marcovaldo. Michelino vuole prendere la vespa con il barattolo. Il bambino si avvicina, ma due vespe lo (= lui) pungono. 142


Il fantastico e il comico volume 2 p. 243

Egli (= il bambino) grida per il dolore e butta il barattolo nel cavo dell’albero. Molte vespe escono dall’albero. Le vespe sono molto infuriate e volano addosso al bambino. Michelino urla e scappa. Dove scappa un bambino spaventato? Egli scappa a casa! Marcovaldo è a casa con tante persone e dice: ”Ora arrivano le vespe e vi (= a voi) faccio pungere per guarire i reumatismi”. In quel momento apre la porta e Michelino entra di corsa e mette la testa in un secchio d’acqua. Le vespe lo (= il bambino) avevano punto. La stanza si riempie di vespe arrabbiate. Le vespe pungono Marcovaldo e tutte le persone. Le persone non hanno più i reumatismi! Le persone scappano e saltano per il dolore. La Croce Rossa (= i medici vanno nelle case per le malattie gravi) e i pompieri (= uomini con i mezzi per prendere gli animali pericolosi) arrivano per aiutare le persone ferite. Le punture delle vespe, infatti, sono dolorose e pericolose. Le persone prima sono contente della cura delle vespe, ora esse sono arrabbiate. rielaborato da “Marcovaldo, ovvero le stagioni in città” di I. Calvino

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la cura delle vespe

Capire la storia Metti una ✗ sulla risposta giusta. 1. Il protagonista del brano è:

5. Le persone vanno dal protagonista per:

la vespa Marcovaldo il signor Rizieri 2. Il protagonista legge una cura: su un cartellone pubblicitario su una scatola di cartone su un giornale 3. La cura usa un insetto: la mosca l’ape la vespa 4. L’insetto si trova: in un cavo di un albero su una foglia di un albero vicino alle radici di un albero

prendere un tè caldo vedere la televisione guarire dai reumatismi 6. Michelino è: il figlio del protagonista un vecchio signore un amico del protagonista 7. I figli del protagonista prendono gli insetti: con un giornale piegato con una scopa con un barattolo di marmellata 8. Arrivano per aiutare le persone ferite: i soldati i poliziotti la Croce Rossa e i pompieri

Conoscere parole nuove Unisci con una freccia le parole con significato uguale (= sinonimi). regalo narrare uscio parenti appetito compagno smarrire

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amico fame dono perdere genitori porta raccontare


Il fantastico e il comico volume 2 p. 243

Unisci con una freccia le parole con significato opposto (= il contrario). freddo anziano incartare piccolo dentro notte arrabbiato

Leggere e imparare

scartare giorno grande fuori calmo giovane caldo

a v i t a n r e t l a a n i c La medi

Marcovaldo usa la cura delle vespe e questa cura fa ridere. Invece questa cura esiste veramente. Si chiama apiterapia e usa il veleno del pungiglione delle api. La medicina alternativa non usa le pasticche, ma le erbe, le pietre, le punture di insetti, gli aghi, i profumi. La medicina alternativa si trova nei Paesi dell’Oriente come la Cina, l’Arabia, l’India. La medicina alternativa usa anche i massaggi. La medicina alternativa non cura solo il fegato o la gamba o la testa, ma porta l’armonia (= stare sereni) nella mente. La mente aiuta il corpo a guarire. L’agopuntura viene dalla Cina e usa tanti aghi sottili (= piccoli piccoli). L’aromaterapia viene dall’Egitto e usa i profumi. Lo shiatsu è un massaggio su tanti punti del corpo. Questa cura viene dal Giappone. Ora la medicina alternativa è conosciuta anche in Europa.

Scrivi una cura di medicina alternativa conosciuta nel tuo Paese. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................

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la cura delle vespe

Studiare la grammatica Scrivi negli spazi la forma corretta dell’aggettivo. Ricorda la concordanza (= regola) dei nomi femminili e maschili. Lavora con l’insegnante. 1. In inverno i peperoni e le pesche sono costos… in ogni mercato. 2. Per il compleanno la casa e il giardino sono pien… di amici. 3. Mario è alt…; egli ha le braccia e le gambe lungh… . 4. Uomini e donne sono andat… in casa di Marcovaldo per la cura delle vespe. 5. La squadra di calcio ha i pantaloncini e le maglie giall… . 6. Lucia ha figli e figlie piccol… . 7. I leoni e le tigri sono feroc…, ma bell… . 8. La mamma ha comprato una giacca e due pantaloni marron… . 9. Per le feste il padre di Karim ha comprato un computer e una moto molto costos… . 10. Il miele e la marmellata sono molto buon… . 11. Francesco possiede due giornalini e 5 figurine nuov… . 12. Io mangio le patatine e i funghi fritt… . 13. I compagni di scuola hanno gli zaini e le cartelle rott… . 14. Il lago e la piscina sono pien… di acqua. 15. Le montagne e i ghiacciai hanno bellissim… colori rosati.

Raccontare e scrivere Racconta con le tue parole la storia di Marcovaldo. Scrivi, poi, sul quaderno il tuo racconto.

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Tre spari

Nick è sotto una tenda vicino a un lago. Nick ha paura del buio, ma vuole essere un ragazzo grande e non racconta la sua paura al padre. La notte il padre va a pescare sul lago e Nick comincia a tremare.

Nick Adams è un ragazzo. Nick va a pescare con il padre e lo zio George sul lago. La pesca sul lago avviene (= è) la notte. Nick rimane solo nella tenda. Il padre gli (= a Nick) dice: «Spara tre colpi di fucile quando vedi un pericolo. Io ritornerò vicino a te». Nick ha paura. La paura arriva solamente di notte. Nick a casa la notte legge un libro e allontana la paura. Nella tenda Nick non ha un libro e i rumori del bosco lo (= Nick) atterriscono (= fanno molta paura).

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tre spari

Nick spara tre colpi di fucile! Ora è tranquillo e si addormenta. Lo zio non vuole tornare alla tenda, è arrabbiato perché non può pescare. Lo zio dice: «Nick è un ragazzo pauroso e bugiardo (= non dice la verità)». Il padre di Nick lo (= Nick) difende e dice: «I ragazzi giovani hanno paura delle ombre o dei versi degli animali». Lo zio e il padre arrivano alla tenda e svegliano Nick. Nick pensa: ‘Ho avuto paura senza un motivo. Non voglio dire questa cosa a mio padre e a mio zio’. Allora Nick racconta una bugia: «Ho visto una volpe o un lupo intorno alla tenda!». Lo zio non crede al ragazzo, ma il padre difende il figlio. La mattina il padre vede due grossi tigli (= alberi con tante foglie). Il vento muove le foglie. Le foglie fanno rumore. Il padre dice a Nick: «Tu forse hai avuto paura di questi alberi. Ma non ci sono pericoli nella foresta». Nick risponde: «Ma i fulmini sono pericolosi!». Il padre dice: «Quando viene il temporale mettiti (= te) sotto un faggio (= un albero). Il fulmine non colpisce il faggio». rielaborato da “I racconti di Nick Adams” di E. Hemingway

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Crescere, che fatica! volume 2 p. 414

Capire la storia Metti una ✗ su Vero o Falso. V

F

1. George è un ragazzo.

2. Nick va a pescare con il padre.

3. Nick non ha paura.

4. Nick aspetta il padre nella tenda.

5. Il padre di Nick è andato in città.

6. George spara tre colpi di fucile.

7. Nick vede intorno alla tenda un leone.

8. Nick racconta una bugia.

9. Lo zio difende il ragazzo.

10. I fulmini colpiscono i faggi.

Conoscere parole nuove Unisci con una freccia la parola al suo gruppo. lavagna allenatore erba dito collina inverno nonno tenda carta bontà

padre, madre, figlio montagna, cima, pianura capelli, collo, piede casa, capanna, roulotte prato, fiori, alberi libro, pagine, titolo primavera, autunno, estate gentilezza, dolcezza, generosità banco, penna, cattedra arbitro, goal, pallone

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tre spari

Leggere e imparare

Che brividi !!!

I ragazzi hanno tante paure. I ragazzi hanno paura del buio, dei compiti in classe e delle interrogazioni, di restare soli in casa, di ammalarsi. Alcuni ragazzi hanno paura dell’acqua del mare e degli animali. Ma tutti i ragazzi amano leggere romanzi horror (= molto spaventosi)!!! Questi racconti sono pieni di fantasmi molto cattivi

, di vampiri

, di mostri verdi e

.

I luoghi dove vivono queste creature terribili sono grotte buie, vecchi castelli, boschi con tante piante spinose. I ragazzi leggono questi racconti e si sentono grandi cavalieri. Immaginano di sconfiggere i mostri e di combattere con coraggio. Queste storie servono ai ragazzi per trasportare le paure per le cose reali in un mondo non reale e superarle (= non avere piĂš paura di quelle cose).

Disegna i personaggi per un racconto horror.

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Crescere, che fatica! volume 2 p. 414

Studiare la grammatica Trova nella prima pagina del racconto “Tre spari” 7 verbi al presente indicativo. Scrivi, come nell’e sempio, il verbo al presente nella prima colonna e il verbo all’infinito nella colonna accanto. Presente

avviene

Infinito

avvenire

Raccontare e scrivere Segna con una ✗ la frase più vicina al tuo carattere e racconta. 1. Normalmente non ho paura, ma a volte mi spavento.

2. Non ho paura di nessuna cosa e mi piace il pericolo.

3. Ho paura di tutte le cose e non voglio stare solo/a in casa.

4. Ho paura solo quando c’è un vero pericolo.

Scrivi sul quaderno un racconto di paura con le parole dell’elenco. buio – ombre – rumori – fantasmi – occhi rossi – spavento – pipistrelli – vecchi castelli – streghe – mostri

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©

Ero fiera del mio digiuno

Manuela è una ragazza ed ha ventidue (= 22) anni. Manuela racconta la sua anoressia (= una malattia pericolosa). La persona malata non mangia e pesa pochi chilogrammi. Questa malattia fa morire. Ma Manuela è una ragazza forte. Manuela a sedici (= 16) anni era una brava studentessa. Manuela aveva molti amici e voleva bene a un ragazzo. Manuela un giorno non mangia più la carne, le uova e il formaggio. I genitori (= padre e madre) non sono contenti e vogliono far mangiare Manuela. La ragazza va in Inghilterra (= Paese dell’Europa) da sola. In Inghilterra non mangia e dimagrisce (= perde molti chilogrammi). Diventa magra (= pesa pochi chilogrammi). Ma Manuela dimagrisce troppo. Lei pesa solo trentanove (= 39) chilogrammi. Manuela torna a casa dai genitori.

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Crescere, che fatica! volume 2 p. 444

I genitori sono tristi e vogliono portare Manuela dal dottore. Manuela mangia poco poco, e racconta ai genitori molte bugie (= cose non vere). Manuela non esce con gli amici e con il suo (= di Manuela) ragazzo. Manuela è sola e malata. Manuela pesa ventisei (= 26) chilogrammi. Manuela non mangia e non beve l’acqua. I genitori vogliono portarla (= lei) all’ospedale, ma Manuela si ribella (= non vuole andare). Manuela può morire. I genitori portano la ragazza in ospedale. Manuela non ubbidisce ai dottori. La ragazza non vuole vedere i genitori e non mangia. Un giorno Manuela incontra una dottoressa. La dottoressa è gentile e aiuta Manuela a mangiare. Ora Manuela pesa quaranta (= 40) chilogrammi e può uscire dall’ospedale. Manuela ha tanti pensieri brutti, ma la dottoressa e i genitori la (= la ragazza) aiutano. Ora Manuela può guarire dall’anoressia. Manuela è contenta. Manuela può vedere gli amici e torna a scuola. rielaborato da un articolo di un quotidiano

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ero fiera del mio digiuno

Capire la storia Metti i numeri da 1 a 10 davanti alle frasi. Segui cosa succede nella storia. I genitori ricoverano Manuela in ospedale. Manuela non ha più amici. Manuela non mangia più carne e uova. Manuela va in Inghilterra e dimagrisce. A sedici (= 16) anni Manuela ha tanti amici. Manuela è malata di anoressia. 1 Manuela è una ragazza e ha ventidue (= 22) anni. Manuela non mangia e non beve acqua. Manuela pesa quaranta (= 40) chilogrammi e può uscire dall’ospedale. Manuela incontra una dottoressa gentile.

Conoscere parole nuove Completa con le parole dell’e lenco. dottori – anoressia – carne – ospedale – tristi – genitori – studentessa – bugie – pensieri – Inghilterra – amici – malattia – acqua – dottoressa

1. Manuela soffre di ........................., una ......................... grave. 2. I suoi ...................... sono molto ...................... e portano la ragazza in ..................... . 3. Manuela non ha più ......................... . 4. Manuela parte per l’......................... e mangia poco poco. Non mangia più le uova, il formaggio e la ......................... . 5. Manuela a scuola è una brava ......................... . 6. Manuela non ubbidisce ai ......................... . 7. Manuela ha tanti ......................... brutti. 8. Manuela racconta tante ......................... e non beve l’........................ . 9. Una ......................... aiuta Manuela a guarire.

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Crescere, che fatica! volume 2 p. 444

Leggere e imparare aglio

peperone

patata

! a i g n a m i s a r O uva

melanzana

arancia

fragola

limone susina

cipolla

zucchini pomodoro

insalata

Le verdure sono: la patata, la melanzana, l’insalata, gli zucchini, la cipolla, l’aglio, i pomodori, il peperone. riso

ravioli

spaghetti

banana

I primi piatti, in Italia, sono: le penne, il riso, i ravioli, la minestra, gli spaghetti.

ananas

pera

La frutta è: l’uva, la banana, l’arancia, la mela, la pera, l’ananas, il limone, la fragola, la susina. pesce

minestra

penne

mela

pollo

uova

formaggio

bistecca

I secondi piatti, in Italia, sono: la bistecca, il pesce, il pollo, il formaggio, le uova.

La mattina, a colazione, i bambini mangiano la brioche, i biscotti, il pane, il burro, la marmellata, i cereali e bevono il latte, il tè, la cioccolata, l’orzo. Sulla tavola a pranzo e a cena ci sono l’acqua, il vino, il pane, il sale, il pepe, l’olio, l’aceto.

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ero fiera del mio digiuno

Nei Paesi ricchi i ragazzi mangiano troppe volte al giorno e ingrassano. Nei Paesi poveri i ragazzi mangiano una volta al giorno e poco cibo e muoiono di fame o si ammalano e non crescono. Nei Paesi ricchi l’acqua è sprecata (= finita perché le persone lasciano i rubinetti aperti, fanno troppe docce). Nei Paesi poveri l’acqua manca e i bambini muoiono di sete. La FAO

è formata da tante persone. Le persone lavorano per portare cibo ai Paesi poveri.

Racconta sul tuo quaderno il cibo più buono del tuo Paese.

Studiare la grammatica Cancella l’errore e scrivi la frase giusta sul quaderno. Guarda l’esempio. Il ragazzo ha / a comprato il motorino.

Il ragazzo ha comprato il motorino. 1. Anno / Hanno mangiato una bella bistecca ai / hai ferri. 2. L’anno / hanno scolastico inizia a / ha settembre. 3. Non ho / o comperato il libro di storia. 4. Manuela a / ha 22 anni. 5. Tu ai / hai regalato hai / ai compagni le biglie. 6. Manuela a / ha 16 anni si ammala di anoressia. 7. Ho / O studio o / ho esco con gli amici. 8. Manuela non obbedisce ai / hai dottori. 9. Io ho / o portato il cane nel bosco. 10. Tu ai / hai visto un film di avventura.

Raccontare e scrivere Manuela racconta ai genitori molte bugie. In quale occasione anche

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Alice: una strada senza ritorno

Alice è una ragazza americana di quindici (= 15) anni. La ragazza è allegra e vive con i genitori. Un giorno i ragazzi cattivi le (= ad Alice) danno una “dose”(= una pasticca, una sigaretta, una polvere) di droga (= cosa pericolosa). Alice diventa una drogata. Alice racconta in un diario la sua vita. Alice racconta i giorni brutti per la droga e i giorni sereni (= belli) lontani dalla droga.

Caro diario, ieri notte sono andata a casa della mia amica Jill. A casa di Jill c’è una festa con tanti ragazzi. I ragazzi sono allegri. Io sono contenta di conoscere tante persone. I ragazzi si siedono sulle sedie, sui tappeti e sui cuscini. Jill mi (= a me) dice: ”Giochiamo a ‘Bottone, bottone, chi ha il bottone’? (= gioco di trovare un bottone nascosto)”. I ragazzi prendono un bicchiere con la coca cola e bevono. Io guardo Jill e bevo la mia coca cola. Anche gli altri ragazzi si guardano e bevono. Le mie mani sudano. Il sudore scende lungo la mia schiena. I rumori diventano forti. I ragazzi mi (= a me) guardano. Io penso: ”Mi hanno dato il veleno!”. Io comincio a ridere. La mia voce viene da lontano. Io vedo disegni sul soffitto. I disegni hanno tanti colori. I colori cambiano sempre. I colori sono il rosso, il giallo, il blu. 157


alice: una strada senza ritorno

Io voglio parlare, ma non ci riesco. Io rido, rido… Io mi sento male. I giornali sul tavolo diventano molto grandi e alti. Io mi sento in un sogno e poi mi sento in un incubo (= brutto sogno). Io vedo le parole nella mia testa, ma non riesco a parlare. Io chiudo gli occhi e mi metto sul pavimento. La musica è molto forte. Io vedo le note delle canzoni volare nella stanza. Io non ho paura di nessuna cosa. Io sono in un altro mondo! Poi la confusione nella mia testa va via. Io rivedo i miei amici. Io chiedo a Jill il motivo della mia testa confusa (= non capisce bene). Jill mi (= a me) dice: ”In dieci bottiglie di coca cola c’erano le pasticche di LSD (= una droga molto forte e pericolosa). Tu hai preso la coca cola con la droga. Il gioco ‘Bottone, bottone’ è proprio trovare la coca cola drogata”. Io non capisco subito di aver preso la droga. Torno a casa dei nonni. La casa dei nonni è buia. Jill mi mette a letto. Io mi sento allegra. Io non capisco il pericolo della droga, ma penso di non prendere più la droga. Io ho sentito cose paurose sulla droga. Io ho mal di testa. Io sono una sciocca (= stupida, poco attenta). Il gioco della festa è molto pericoloso. rielaborato da “Alice, i giorni della droga”

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Crescere, che fatica! volume 2 p. 458

Capire la storia Metti una ✗ sulla risposta giusta. 1. Alice:

è una ragazza di 15 anni è una signora bionda

2. La ragazza:

prende una medicina prende una dose di droga

3. Alice alla festa:

incontra bravi amici incontra cattivi amici

4. La droga:

fa bene è pericolosa

5. Alice diventa:

una drogata una brava studentessa

6. Jill dice:

“Balliamo” “Giochiamo a bottone, bottone..?”

7. LSD è:

una droga pericolosa una bevanda

8. Alice:

capisce il pericolo della droga non vuole capire il pericolo della droga

9. La droga:

porta Alice lontano dalle cose reali aiuta Alice a parlare con parole chiare

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alice: una strada senza ritorno

Conoscere parole nuove Metti gli aggettivi dell’e lenco vicino al nome giusto. buia – allegra – segreto – pericolosi – drogata – confusa – grandi – gialli – sudate – forti

1. diario 2. ragazza 3. amici 4. coca cola 5. rumori 6. mani 7. testa 8. colori 9. giornali 10. notte

.................................... .................................... .................................... .................................... .................................... .................................... .................................... .................................... .................................... ....................................

Leggere e imparare

? i a f o l é h Perc

”… per una dose di veleno che poi dentro di te non basta mai…”. Questa canzone parla della droga. La droga è un veleno. Questo veleno entra nella mente e nel corpo dei ragazzi adolescenti (= giovani). Gli adolescenti imitano (= fanno quasi uguale a…) i ragazzi bulli (= più prepotenti e violenti). Gli adolescenti prendono la droga liquori

, il vino

, la birra

, fumano le sigarette

e bevono i

per togliere la paura di diventare grandi. L’adolescenza

(= età tra i 14 e i 18 anni), infatti, è l’età dei cambiamenti del corpo e dei pensieri.

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Crescere, che fatica! volume 2 p. 458

Tutte le droghe danno dipendenza (= si devono prendere sempre, non si controllano più). Anche la sigaretta dà dipendenza ed è pericolosa. Quando i ragazzi bevono i liquori, il vino, la birra si sentono male e l’attenzione alle cose diminuisce (= si rallenta). I ragazzi pensano di diventare invincibili (= di vincere sempre). I ragazzi sotto l’effetto dell’alcol guidano le automobili e muoiono negli incidenti stradali o provocano la morte di altre persone o rimangono sulla sedia a rotelle e non possono più camminare. I ragazzi adolescenti per affrontare le cose difficili devono chiedere aiuto alle persone adulte e non alla droga!

Sottolinea in rosso le frasi giuste dell’elenco. Vivo bene e sono sano se: mi drogo non fumo faccio sport bevo alcolici gli amici bevono molta birra e vado in auto con loro vado in bicicletta o in motorino con attenzione mangio le merendine mangio frutta e verdura

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alice: una strada senza ritorno

Studiare la grammatica Trasforma (= cambia) le frasi nella forma negativa. Scrivi sul quaderno. Guarda l’e sempio. Alice è una ragazza di quindici anni. Alice non è una ragazza di quindici anni. 1. Florin copia sul quaderno la pagina di storia. 2. Marcella ha uno zaino nuovo con tanti libri. 3. Anna e Alì sono in ritardo per la partita di pallavolo. 4. Michela ha sete. 5. I ragazzi ascoltano con attenzione la lezione. 6. La mamma compera il biglietto per l’autobus. 7. Paul e Kristian abitano vicino al campo da calcio. 8. La rosa sboccia a gennaio. 9. La nonna prepara una bella torta di mele per i suoi nipotini. 10. Giulia e Karin hanno due cani da guardia nel giardino. 11. I due amici vedono la partita alla televisione. 12. Nella libreria vicino a casa mia ci sono i libri con i racconti horror. 13. Il fratello di Mario racconta le bugie alla mamma. 14. Nel giardino di mio nonno nascono i tulipani.

Raccontare e scrivere Disegna una scena o un’immagine sul quaderno per tenere lontani i ragazzi dalla droga. Scrivi anche uno slogan (= una frase della pubblicità) per spiegare ai ragazzi i danni della droga. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................

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Il piccolo principe e la volpe

Il piccolo principe vive su un pianeta. Il pianeta si chiama B612. Il piccolo principe vuole conoscere gli uomini. Il piccolo principe viene sulla Terra. Sulla Terra il piccolo principe incontra una volpe. Il piccolo (=bambino) principe abita su un pianeta e decide di conoscere gli uomini. Il piccolo principe scende sulla Terra (=pianeta abitato dagli uomini). Il piccolo principe cerca amici. Un giorno il piccolo principe è in un giardino con tante rose Egli vede una volpe

.

Il bambino dice alla volpe: «Sono triste. Tu giochi con me?» Il bambino deve addomesticare (= fare amicizia con un animale o con una persona) la volpe, così l’animale può giocare con lui (=il piccolo principe). Il principe vuole trovare gli amici, ma la volpe gli (=a lui) dice: «Gli uomini comprano le cose già fatte nei negozi. Non hanno mai tempo per addomesticare le persone. Ma gli amici non si vendono e gli uomini non hanno amici». La volpe addomesticata è ora amica del principino (=piccolo principe). Le volpi selvatiche non guardano il grano mangiano il pane

, perché non

. Il pane si fa con la farina di grano.

I capelli del piccolo principe sono dorati (=colore dell’oro). Il grano è dorato. La volpe addomesticata vede il grano e pensa al suo amico principe. 163

.


il piccolo principe e la volpe

Ora anche il grano è importante per la volpe addomesticata. Il piccolo principe pensa a una rosa del suo (= del principe) pianeta. Il piccolo principe, quando è nel suo pianeta, annaffia (= dà . l’acqua) la rosa e la (= la rosa) difende dai bruchi Il piccolo principe ha addomesticato la rosa. La rosa è diventata la sua rosa! La rosa è amica del principe come la volpe. Il principe capisce allora le parole della volpe. La volpe saluta il piccolo principe e gli (= a lui) dice: «Non si vede bene che col cuore (= con l’amore). L’essenziale (= le cose importanti) è invisibile (=non si vede) agli occhi. Solo l’amore fa vedere gli amici». rielaborato da “Il piccolo principe” di A. de Saint-Exupéry

Capire la storia Segna con una ✗ le frasi vere. 1. Il piccolo principe scende su Marte.

2. Il piccolo principe è in un giardino con tante rose.

3. Il piccolo principe vuole conoscere gli uomini.

4. Il piccolo principe vede uno scoiattolo e lo (= lo

scoiattolo) chiama.

5. Il principino vuole conoscere tutti gli animali della terra.

6. La volpe vuole essere addomesticata.

7. La volpe gioca con il piccolo principe.

8. La volpe morde il piede del piccolo principe.

9. Il grano è verde come gli occhi del principe.

10. Il principe addomestica una rosa.

11. La volpe dice: «L’amore fa vedere gli amici».

12. I capelli del principe sono neri e molto lunghi.

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PiĂš vicini per conoscersi volume 2 p. 464

Conoscere parole nuove Metti negli spazi il contrario dell’aggettivo sottolineato. Guarda l’esempio.

foglie larghe

foglie strette

gelato piccolo

gelato ............

poche rose

............ rose

volpe selvatica

volpe ............

porta aperta

porta ............

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il piccolo principe e la volpe

Leggere e imparare

… i d a r u c i s r e d n e Pr

I ragazzi cercano gli amici. Con gli amici i ragazzi giocano, corrono, fanno le partite di calcio, di pallacanestro. I ragazzi fanno i compiti insieme, ascoltano i cantanti preferiti, vanno a vedere un film o vanno a mangiare una pizza. Tutti i compagni di scuola sono amici. Quando un ragazzo è triste, è solo, ha difficoltà da superare, non trova accanto a sé (= a lui) tutti i ragazzi conosciuti, ma solo il vero amico. “Prendersi cura di…” significa voler bene a una persona e starle (= alla persona) vicino. Il vero amico si prende cura dell’amico quando è malato, quando piange, quando ha bisogno di affetto. Il vero amico conosce i pensieri più nascosti dell’amico. Una madre si prende cura dei figli. Quando sono piccoli la madre li (= i figli) allatta, li (= i figli) consola quando stanno male, gioca con loro (= i figli) . Quando i figli sono più grandi, la mamma li aiuta (= i figli) a diventare uomini sereni e responsabili. Un ragazzo si prende cura di un gatto, di un cane, di un animale. Il ragazzo dà all’animale il cibo più buono, lo (= l’animale) accarezza, gioca con lui (= l’animale), lo (= l’animale) tiene vicino quando ci sono i tuoni. “Prendersi cura di…” vuole dire avere quella persona, quell’animale nel proprio pensiero con affetto.

Io mi prendo cura di… Racconta e scrivi. ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................

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Più vicini per conoscersi volume 2 p. 464

Studiare la grammatica Il, lo, la, l’ sono articoli determinativi singolari; i, gli, le sono articoli determinativi plurali; uno, una, un, un’ sono articoli indeterminativi. Metti gli articoli giusti nelle colonne, come nell’esempio. Nomi

principe

Articolo determinativo singolare

il

Articolo determinativo Articolo indeterminativo plurale

i

un

volpe amico uomo rosa campo spiga giardino cuore bruco occhio

Raccontare e scrivere Tu incontri il piccolo principe. Inventa un dialogo. Puoi cominciare così: «Ciao, piccolo principe. Ti piace il pianeta Terra?» Il piccolo principe risponde: ..........................................................................................

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Una nonna eccezionale

Una nonna e un nipote si divertono a giocare. La nonna fa vedere tante cose belle al nipotino. Il nipotino è allegro e vuole bene alla nonna. La nonna torna bambina!

Davide e sua (= di Davide) nonna sono saliti sopra un albero. Il padre di Davide li (= Davide e la nonna) cerca. La nonna e il nipote sono in silenzio e si nascondono. Il padre di David li (= loro) vede e sale sull’albero. Il padre racconta al bambino: ”Quando io ero piccolo avevo costruito una casa su questo albero. Io sentivo la linfa (= il liquido nei tronchi delle piante) scorrere nei tronchi”. Il padre fa scendere il bambino. La nonna scende da sola ed è contenta di non avere bisogno di aiuto. Lei (= la nonna) ha ottanta (= 80) anni, ma sa ancora scendere da un albero. Sua (= della nonna) nuora (= moglie del figlio) si spaventa e rimprovera la signora anziana. Il padre di Davide sorride: lui (= il padre di Davide) conosce l’energia (= forza) di sua (= del padre di Davide) madre!

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Più vicini per conoscersi volume 2 p. 478

I genitori di Davide devono andare via. La mamma di Davide dice alla suocera (= mamma del marito): ”È inutile salire sugli alberi. In città non ci sono gli animali feroci. Davide deve disegnare e leggere un libro. Davide deve stare calmo”. Il padre di Davide era un ragazzo di campagna e capisce la felicità di Davide a salire sugli alberi. La mamma di Davide, invece, è nata in città e non sale sugli alberi. La nonna e il nipotino rimangono soli. Davide è un bambino pieno di fantasia e ama stare con la nonna. La nonna prepara un piatto grande di patatine e le fette di dolce. La nonna va a mangiare sul prato insieme a Davide. La nonna spiega al nipotino i diversi punti di vista (= vedere le cose con gli occhi di un altro) per vedere le cose. Davide allora dice: ”Dall’albero io vedo il giardino dal punto di vista degli uccelli. Quando mi sdraio sull’erba io vedo dal punto di vista delle formiche. Ora noi siamo fuori e io vedo la mia (= di Davide) casa da un altro punto di vista. Io ho capito”. Davide vuole dormire sul prato, ma la nonna dice: ”Le zanzare vogliono prendere il nostro sangue! Questo è il punto di vista delle zanzare!” Davide e la nonna entrano in casa. rielaborato da “Davi, devi!” di R. Virga

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una nonna eccezionale

Capire la storia Rispondi sul quaderno alle domande. 1. Chi sono i protagonisti della storia? 2. Cosa fanno la nonna e il nipotino all’inizio della storia? 3. Chi sono le altre persone della storia? 4. Quanti anni ha la nonna di Davide? 5. Dove è nata la mamma di Davide? 6. Cosa dice la mamma di Davide alla suocera? 7. Cosa sono i punti di vista? 8. Davide e la nonna dove mangiano? 9. Davide e la nonna cosa mangiano? 10. Perché la nonna e il nipotino non dormono sul prato?

Conoscere parole nuove Metti le parole in ordine e forma la frase giusta. Scrivi sul quaderno. 1. di – padre – il – era – un – campagna – Davide – ragazzo – di 2. la – il – rimangono – nipotino – nonna – soli – e 3. scendere – il – fa – bambino – padre – il – albero – dall’ 4. albero – Davide – sono – nonna - sull’ – la – e 5. città – di – nata – la – è – madre – Davide – in 6. nonna – bene – Davide – alla – vuole 7. patatine – grande – di – prepara – un – nonna – la – piatto 8. dormire – David – sul – prato – vuole 9. è – Davide – fantasia – pieno – bambino – un – di 10. bambino – le – pungono – il – zanzare

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Più vicini per conoscersi volume 2 p. 478

I punti di vista

Leggere e imparare

Sei un ragazzo e vuoi andare a giocare a pallone. Ecco la pioggia! Sei triste e arrabbiato

, devi restare a casa.

Ora immagina di essere un fiore. Le giornate sono state calde e tu hai sete. Ecco la pioggia! Il fiore è allegro e felice

. Ora il fiore può alzare i petali!

Il ragazzo è triste, il fiore è felice della pioggia: ecco un diverso punto di vista. Un’aquila

vola nel cielo e cerca il cibo per i suoi piccoli.

L’aquila vede su un prato un coniglio

uscito dalla tana.

L’aquila pensa: ”Sono fortunata, oggi i miei piccoli mangiano!” Ora immagina di essere un coniglio. Saltelli sul prato e mangi l’erba tenera. Vedi l’aquila volare nel cielo e scendere con velocità e pensi: “Sono sfortunato, oggi l’aquila mi mangia!” L’aquila si sente fortunata, il coniglio si sente sfortunato: ecco un diverso punto di vista. Akim

frequenta una scuola italiana. Entra in classe e si siede vicino a Mario

.

Akim pensa: ”Ora parlo con Mario. Voglio conoscerlo”. Immagina di essere Mario. Mario vede Akim vicino al suo banco e pensa: ”Non parlo con Akim. È un bambino straniero. Non voglio conoscerlo”: ecco un diverso punto di vista. È necessario cambiare il punto di vista per capire gli altri.

Immagina di essere un calciatore e di segnare un goal. Scrivi sul quaderno i tuoi pensieri. Immagina ora di essere il portiere avversario. Scrivi sul quaderno i tuoi pensieri.

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una nonna eccezionale

Studiare la grammatica Le parole in viola del brano sono aggettivi possessivi. Scrivi l’a ggettivo possessivo giusto negli spazi. 1. Questi sono i .................... (di voi) amici. 2. Ho visto la .................... (di lei) automobile nuova. 3. Lin è .................... (di te) sorella. 4. Il .................... (di loro) padre è al lavoro. 5. Il .................... (di lui) gatto è rosso. 6. La mamma non conosce le .................... (di me) amiche. 7. Io e Leonardo aspettiamo i .................... (di noi) nonni. 8. I .................... (di lui) pesci rossi saltano nell’acqua. 9. In gelateria ho visto .................... (di te) fratello Giovanni. 10. Noi abbiamo raccontato le .................... (di voi) favole ai bambini.

Raccontare e scrivere Sei affettuoso con le persone anziane? Conosci i tuoi nonni? Vuoi bene ai tuoi nonni? I tuoi nonni sono in Italia con te o sono rimasti al tuo Paese? Racconta una storia su una persona anziana. ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................

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Sul ghiaccio

Un ragazzo e una ragazza pattinano (= scivolano sul ghiaccio) sul lago ghiacciato. I due ragazzi si prendono per mano. Il ragazzo è felice. Questo è un momento da ricordare.

Il protagonista è un ragazzo di dodici (= 12) anni. Il protagonista vive nella Foresta Nera in Germania (= Stato dell’Europa). L’inverno in Germania è lungo, freddo ed i fiumi e i laghi sono ghiacciati. I ragazzi della Germania pattinano sul lago ghiacciato. Il protagonista pattina molto bene e corre veloce sul ghiaccio. Gli altri ragazzi pattinano per incontrare le ragazze e pattinare con loro (= le ragazze) in coppia (= in due). Un ragazzo di quattordici (= 14) anni ha dato un bacio a una ragazza mentre si toglieva i pattini. La ragazza si chiama Emma. Il protagonista sa pattinare, ma non pattina con le ragazze. Ma Emma è una bella ragazza e anche lui vuole darle (= a Emma) un bacio. Un giorno il protagonista si veste con abiti puliti e nuovi, si pettina i capelli, si mette un berretto (= cappello per il freddo) di pelliccia e va a pattinare. Egli saluta tutte le ragazze e le ragazze lo (= il ragazzo) salutano.

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sul ghiaccio

Il protagonista è agitato. Egli ora vuole invitare Emma a pattinare con lui. Il ragazzo ha paura. Il cuore gli (= al ragazzo) batte. Le mani gli (= al ragazzo) tremano quando mette i pattini. Egli pattina con molta velocità e butta per terra una ragazza. La ragazza è Emma. Emma chiede alle amiche di aiutarla (= Emma) ad alzarsi. Ma il protagonista si inginocchia (= mette le ginocchia a terra) e la (= Emma) aiuta ad alzarsi. Il ragazzo è molto timido, ma invita Emma a pattinare. Lei prende la mano del protagonista e pattina. Il ragazzo è molto felice, il cuore gli (= al ragazzo) batte forte, non parla, ma stringe le dita di Emma. Il ragazzo tiene la mano a una ragazza per la prima volta. Emma lo (= il ragazzo) ringrazia e va via. rielaborato da “Racconti“ di H. Hesse

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Più vicini per conoscersi volume 2 p. 489

Capire la storia Nel brano sotto ci sono due racconti. Riconosci i due racconti e scrivi sul quaderno le due storie separate (= divise). Un ragazzo vive nella Foresta Nera. Un leone dorme in un bosco. Il ragazzo pattina molto bene. Un topolino gioca vicino al leone. Il ragazzo vuole conoscere una bella ragazza, ma si vergogna. Il topolino cade sopra al leone addormentato. Un giorno il ragazzo pattina veloce e fa cadere la bella ragazza. Il leone prende il topolino con una zampa e vuole mangiarlo. Un giorno il ragazzo si fa coraggio e invita la bella ragazza a pattinare. Il topolino piange e il leone lo lascia andare via. Il topolino ricorderà la gentilezza del leone. La ragazza pattina con il ragazzo. Un giorno il leone cade in una rete e rimane legato. Può morire. Il ragazzo è felice perché stringe la mano di una ragazza per la prima volta. Il topolino rosicchia (= taglia con i denti) la rete e salva il leone.

Conoscere parole nuove Metti negli spazi le parole giuste (qualche parola può essere messa in più frasi). decina – dozzina – paio – coppia – trio

1. La mamma ha comprato una .................. di uova. 2. Io ho comprato un .................. di pantaloni. 3. Oggi ho visto una .................. di sposi. 4. Mancano ancora una .................. di giorni alle vacanze. 5. Mi servono un .................. di forbici per tagliare il cartoncino. 6. Ho visto in vetrina un bel .................. di occhiali. 7. Per il compleanno ho regalato ad Anna una .................. di rose. 8. I ragazzi pattinavano in .................. . 9. Aldo, Giovanni e Giacomo sono un .................. comico. 10. Io ho visto in un campo una .................. di buoi.

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sul ghiaccio

Leggere e imparare

! o n u … + i s n e s e I cinqu

Il ragazzo del racconto sente battere il cuore quando pattina con Emma. Il cuore è il luogo dove nasce l’amore. Questa idea è nata dai poeti (= scrivono poesie). Il cuore può sentire la sensazione dell’amore e dell’amicizia. Gli occhi Le orecchie

vedono i colori e gli oggetti con la vista. sentono i rumori, la voce delle persone e degli animali, la musica attraverso

l’udito. Il naso La lingua Le mani

sente gli odori sgradevoli e i profumi attraverso l’olfatto. sente i sapori dolci, amari, salati attraverso il gusto. toccano, accarezzano, stringono, sentono il caldo e il freddo, le cose ruvide

e lisce attraverso il tatto. Vista, udito, olfatto, gusto e tatto si chiamano sensi e servono all’uomo per sentire l’ambiente intorno a lui (= all’uomo). Il sentimento può essere il senso del cuore.

Descrivi un luogo da te conosciuto e usa i cinque sensi. ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................

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Più vicini per conoscersi volume 2 p. 489

Studiare la grammatica Le parole in viola del brano sono pronomi (= al posto del nome) personali soggetto. Metti i pronomi negli spazi. Guarda l’e sempio. Alda è la professoressa di matematica. Lei è la professoressa di matematica. 1. Io e Francesca siamo amiche. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

................... siamo amiche. Il ragazzo ha un pallone nuovo. ................... ha un pallone nuovo. Lin e Tara siete le nuove alunne? ................... siete le nuove alunne? I bambini stranieri della III° C sono peruviani. ................... sono peruviani. Luisa dice: “Sono italiana”. Luisa dice: “................... sono italiana”. Il gatto ha preso un topo. ................... ha preso un topo. Le automobili sono veloci. ................... sono veloci.

Raccontare e scrivere Nel tuo Paese a 12 anni i ragazzi e le ragazze escono insieme? In Italia hai fatto amicizia con ragazze / ragazzi? Conosci ragazze o ragazzi italiani o stranieri? In classe le ragazze / i ragazzi ti (= te) aiutano nei compiti o le (= le ragazze) / li (= i ragazzi) aiuti tu? Le ragazze escono da sole con le amiche? Le ragazze in classe si siedono accanto ai ragazzi? Scrivi sul quaderno le risposte.

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©

Non posso deluderla

Oggi il computer e la posta elettronica avvicinano i ragazzi di tante parti del mondo. I ragazzi parlano tra loro, ma non vedono i loro (= dei ragazzi) visi. Paolo è all’aeroporto. Una sorpresa lo (= Paolo) aspetta! Paolo è un ragazzo. Paolo ha conosciuto una ragazza per e-mail (= posta elettronica). La ragazza si chiama Denise e sente la musica degli Hanson. Anche Paolo ascolta questo gruppo musicale (= gli Hanson). Paolo non conosce l’aspetto fisico (= gli occhi, i capelli, il viso, il sorriso) di Denise. Denise non gli (= a Paolo) ha detto quanti anni ha, ma ha raccontato cosa lei sente quando il mattino vede il sole. Paolo la (= Denise) immagina (= pensa senza vedere) bella, bionda e alta. Paolo ama questa ragazza e vuole conoscerla (= Denise). La ragazza non descrive il suo (= di Denise) aspetto fisico. Denise scrive: ”Mi (= me, la ragazza) devi amare per i miei (= di Denise) pensieri“. Giorgio, un amico di Paolo, dice: “La persona alla quale scrivi non è una ragazza, ma è un ragazzo e ha voluto scherzare con te (= Paolo)!”. Paolo risponde: “Denise è una ragazza coraggiosa (= non ha paura) e gentile”. Ora Paolo è all’aeroporto (= luogo dove arrivano e partono gli aerei) di Roma e aspetta Denise. La ragazza viene da Parigi (= città della Francia) per sentire il concerto degli Hanson. 178


Più vicini per conoscersi volume 2 p. 510

Denise ha la nonna a Roma e va a dormire da lei (= la nonna). Paolo ha in mano un CD delle canzoni degli Hanson. Anche Denise deve tenere in mano lo stesso (= uguale) CD degli Hanson. Il CD fa riconoscere i due ragazzi. Una bella ragazza bionda passa vicino a Paolo. Paolo pensa: “È lei!”, ma la ragazza lo (= Paolo) guarda e si allontana. Invece una vecchia signora ha in mano il CD. Paolo è triste: Denise non è una bella ragazza bionda. Il ragazzo scappa via: egli non vuole portare a cena una vecchia signora! Poi Paolo si ferma. Paolo pensa: ”Ho parlato con lei (= la signora) tanto tempo per e-mail. È stata gentile. Non posso lasciarla (= la signora) sola nell’aeroporto! Anche una bella amicizia è amore!”. Paolo torna vicino alla signora e la (= la signora) invita a cena. Ma la signora è la nonna di Denise. La nonna dice: ”Sei un bravo ragazzo. Hai pensato alla mia amicizia e non hai pensato al mio aspetto fisico. Ora Denise ti (= te) vuole conoscere”. La signora dà a Paolo l’indirizzo dove Denise lo (= Paolo) aspetta. Paolo è felice. Ora sa chi è la bella ragazza bionda passata vicino a lui. La vecchia signora, infatti, assomiglia (= è quasi uguale) alla ragazza bionda. Paolo pensa: “Denise è una bella ragazza, ma è anche intelligente, lei ha voluto vedere il mio (= di Paolo) comportamento con la nonna”. rielaborato da “Il primo appuntamento” di L. Gasparino

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non posso deluderla

Capire la storia Prima completa le frasi. Poi metti in ordine le frasi con i numeri. Guarda l’e sempio. □ □ □ □ □ □

1

□ □ □

Ma la signora è ........................ . La ragazza si chiama ........................ e sente ........................ . Denise ha la ........................ e va a dormire da lei. Una vecchia signora ........................ . Il CD ........................ i due ragazzi. Paolo ha conosciuto una ragazza per e-mail. La nonna dice: ”........................ . Hai pensato alla ........................”. Paolo è triste: ........................ non è una ........................ . Denise è una bella ragazza, ma ........................ .

Conoscere parole nuove Cambia la vocale in rosso e scrivi le parole nuove. Guarda l’esempio. conto cento canto 1. coro 2. neve 3. riso 4. bello 5. castello 6. orrore 7. rapido 8. stella 9. luna

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.................................... .................................... .................................... .................................... .................................... .................................... .................................... .................................... ....................................


Più vicini per conoscersi volume 2 p. 510

Leggere e imparare

Computer @ .it

Il computer è un’invenzione del 1900 ed è diventato utile per la scrittura veloce e per il lavoro. Internet nasce come rete di comunicazione per l’Ufficio della Difesa americano. Negli anni ’90 solo alcune persone usano Internet per comunicare (= mandare messaggi). Oggi Internet è in quasi tutte le case e molti ragazzi sostituiscono i libri con Internet. Questi ragazzi sbagliano. Oggi non si usano le lettere scritte a mano, ma la gente comunica con gli amici e con le persone lontane per mezzo di una e-mail o posta elettronica. Internet è utile perché accorcia (= rende più vicine) le distanze, ma è anche un oggetto pericoloso perché si “naviga” con persone sconosciute e, a volte, molto pericolose. I genitori non devono lasciare i figli soli davanti a Internet e i figli devono chiamare subito i genitori quando vedono messaggi pericolosi. I ragazzi stranieri sono molto bravi a usare il computer.

Unisci con una freccia i disegni alla parola giusta e spiega con parole tue a cosa serve l’o ggetto. tastiera schermo o monitor mouse stampante dischetto o floppy disk e–mail fax CD cellulare scheda telefonica

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non posso deluderla

Studiare la grammatica Le parole in viola del brano sono verbi riflessivi. I verbi riflessivi hanno i pronomi personali mi, ti, si, ci, vi. Unisci con le frecce le due colonne e poi scrivi una frase. Guarda l’e sempio. 1. (pettinarsi) 2. (alzarsi) 3. (asciugarsi) 4. (telefonarsi) 5. (svegliarsi) 6. (incontrarsi) 7. (lavarsi) 8. (sedersi) 9. (vestirsi) 10. (fermarsi) 1. Maria

con il semaforo rosso con i jeans e il maglione a righe perchÊ sono amici i capelli davanti allo specchio tardi perchÊ è domenica sulla poltrona rossa ogni giorno alle 18 davanti a scuola presto per andare al lavoro i denti tutte le mattine dopo la doccia

si pettina i capelli davanti allo specchio.

2. ....................................................................................................................... 3. ....................................................................................................................... 4. ....................................................................................................................... 5. ....................................................................................................................... 6. ....................................................................................................................... 7. ....................................................................................................................... 8. ....................................................................................................................... 9. ....................................................................................................................... 10. .......................................................................................................................

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Pi첫 vicini per conoscersi volume 2 p. 510

Raccontare e scrivere Disegna con i fumetti la storia di Paolo e di Denise.

183


©

Il primo giorno di scuola

Tara vive in Iraq (= Paese dell’Asia). Tara è una ragazza curda (= nata in Kurdistan, regione dell’Asia). In Iraq c’è la guerra e Tara fugge a Londra con la madre. A Londra Tara va a scuola.

La mamma la (= Tara) accompagna il primo giorno di scuola. Tara ha paura, la notte non ha dormito. Tara ha sognato tanti professori severi. Tara aspetta in segreteria. Lei sente un campanello e vede molti ragazzi correre per i corridoi della scuola. I ragazzi hanno abiti colorati e giocano. Tara ha paura. In Iraq i professori punivano i ragazzi rumorosi. Ma i professori di questa scuola sono tranquilli. Una ragazza bionda entra nella stanza della segretaria e chiama Tara. Tara la (= la ragazza) segue. Tara sente un rumore forte e si spaventa. Il rumore forte ricorda a Tara il rumore delle bombe in Iraq. 184


Più vicini per conoscersi volume 2 p. 523

Nella scuola di Londra le porte di ferro fanno quel rumore. Le compagne vedono la sua (= di Tara) paura e chiedono cose della guerra. Tara non risponde e guarda l’aula. In Iraq i banchi sono a file (= uno dietro l’altro), i ragazzi sono seduti e stanno zitti. I libri sono aperti sui banchi. L’insegnante scrive con il gesso alla lavagna. Nella scuola di Londra, invece, i ragazzi sono intorno all’insegnante. La professoressa è giovane. I ragazzi sono allegri e parlano a voce alta. La professoressa fa sedere Tara vicino a una ragazza musulmana. La ragazza si chiama Sharifah, ha una treccia nera di capelli, gli occhi neri e studia in silenzio. Tara fa domande, ma Sharifah non risponde. Poi Tara dice di venire dall’Iraq. Sharifah allora la (= Tara) guarda e sorride. Anche Sharifah viene da un Paese lontano e conosce la paura di stare in una città straniera. Così sorride a Tara e Tara è più tranquilla. Sharifah la (= Tara) aiuta a fare un disegno. Tara ha trovato un’amica. rielaborato da “La patria impossibile” di E. Laird

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il primo giorno di scuola

Capire la storia Prima metti in ordine la storia con i numeri da 1 a 15, poi scrivi le frasi in ordine sul quaderno. □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □

1

□ □ □

La professoressa fa sedere Tara accanto a una ragazza musulmana. Tara ha trovato un’amica. A Londra Tara va a scuola. Tara ha paura: la notte non ha dormito. Nella scuola di Londra i ragazzi parlano ad alta voce. L’insegnante scrive con il gesso alla lavagna. Tara ha paura dei rumori forti, le (= a Tara) ricordano le bombe. Ma i professori di questa scuola sono tranquilli. La mamma accompagna Tara a scuola. Sharifah aiuta Tara a fare un disegno. In Iraq i professori punivano i ragazzi rumorosi. Tara è una ragazza curda. Tara ha sognato i professori severi. La professoressa è giovane. Sharifah capisce la paura di Tara.

Conoscere parole nuove Cambia le parole tra parentesi con altre parole dell’elenco con lo stesso significato. Guarda l’e sempio. piano piano – scorgere – parlare – lascia – fa il suo ingresso – fa caso – socchiusa – con pantaloni e maglia sportivi – improvvisamente

La porta dell’ufficio si apre (di colpo) improvvisamente e (entra) ....................... un giovane insegnante (in tuta)......................., con un pallone sotto il braccio. Non (bada) ....................... a Tara, ma si siede sulla scrivania della segretaria e comincia a (chiacchierare) ....................... . Ha lasciato la porta (quasi aperta) ....................... e Tara può (vedere) ....................... tutto il corridoio. Tara (lentamente) ....................... si sente sola. La fiducia di trovare amici nella scuola la (abbandona) ........................ .

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Più vicini per conoscersi volume 2 p. 523

Io prego

Leggere e imparare

La parola ”religione” significa “legame con Dio”. L’uomo primitivo (= di tanti secoli fa) vedeva un temporale, vedeva un fulmine, vedeva morire gli altri uomini e aveva paura. Allora l’uomo primitivo cercava la protezione di un Dio (= essere soprannaturale) forte. Nei tempi antichi alcuni popoli erano politeisti (= credevano a tanti Dei). Poi sono nate le religioni monoteiste (= credono in un solo Dio): l’Ebraismo, il Cristianesimo, l’Islamismo. L’Ebraismo è nato in Israele, il Cristianesimo è seguito in Europa, l’Islamismo nei Paesi arabi. Il simbolo dell’Ebraismo è la Menorah o candelabro a sette bracci

Il simbolo del Cristianesimo è la Croce

Il simbolo dell’Islamismo è la Mezzaluna

.

.

.

Gli Ebrei leggono i libri sacri della Bibbia e del Talmud I Musulmani, o Islamici, leggono il Corano. I Cristiani leggono la Bibbia e i Vangeli. Altre religioni sono il Buddismo nel Tibet (= una regione dell’Asia centrale) e l’Induismo in India. Gli uomini possono vivere in pace e nel rispetto (= accettare le cose non uguali) delle religioni diverse.

Scrivi come avviene il matrimonio religioso nel tuo Paese. ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................

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il primo giorno di scuola

Studiare la grammatica Le parole in verde sono i verbi al presente indicativo. Cambia il presente indicativo con il passato prossimo e scrivi le frasi sul quaderno. Guarda l’e sempio. Lucia guarda un film di avventura. Lucia ha guardato un film di avventura. 1. Il gatto di Marta dorme in una scatola di cartone con una pallina. 2. Tara sogna un Paese senza bombe e pericoli. 3. Il vigile urbano punisce i ragazzi senza casco in motorino. 4. Sharifah trova una nuova amica dell’Iraq. 5. Sharifah capisce la paura di Tara per i rumori forti. 6. Tara guarda la mamma emozionata per il primo giorno di scuola della figlia. 7. Laura prende la bicicletta della sorella per andare a scuola. 8. Il coro dei bambini canta una canzone di pace. 9. Il fratello di Yussuf mette le caramelle nello zaino. 10. Il pastore conta le pecore nell’ovile.

Raccontare e scrivere Tara racconta a un’amica rimasta in Iraq il suo primo giorno di scuola. Completa e scrivi sul quaderno. Cara ............................., ti (= te) penso sotto le bombe e conosco la paura per ogni rumore. Io sono a Londra con mia madre. Oggi sono andata a scuola e… (continua tu)

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©

Da Marrakesh a Parigi

Yussuf vive a Parigi ed è molto povero. Yussuf deve scegliere: o trovare un lavoro o trovare i soldi con amici cattivi. Yussuf si sente triste, ma la fortuna lo (= lui) aiuta. Yussuf è un ragazzo nato in Marocco (= Paese dell’Africa del Nord). Il ragazzo ha tredici (= 13) anni. Yussuf ha due fratelli e due sorelle. La mamma lavora tutto il giorno per far mangiare i figli. Il padre di Yussuf è morto in un incidente stradale (= sulla strada) mentre guidava un camion. Yussuf non va più a scuola perché deve lavorare e aiutare la mamma a trovare i soldi per mangiare. Ma in Marocco non c’è lavoro. Yussuf deve andare in una Nazione dell’Europa. Yussuf ha un cugino emigrato (= vive lontano dal suo Paese) a Parigi. Yussuf conosce Parigi dai racconti del suo professore di scuola. Yussuf non vuole andare in Germania perché le persone trattano male gli Arabi e gli Ebrei. Gli Italiani invece non trattano male gli stranieri poveri, ma in Italia c’è poco lavoro. Gli stranieri poveri in Italia si mettono ai semafori e lavano i vetri delle auto. Yussuf pensa: ”Queste persone chiedono l’elemosina (= chiedono soldi alle persone per strada). Allora posso rimanere in Marocco”. Yussuf sa la lingua francese. Il suo (= di Yussuf) professore in Marocco parlava della Rivoluzione francese (= gli uomini chiedono di essere liberi, uguali e fratelli tra loro). Allora Yussuf va a Parigi. 189


da marrakesh a parigi

Yussuf arriva a Parigi in inverno e ha molto freddo. Yussuf è triste. Suo (= di Yussuf) cugino lo (= Yussuf) porta a vedere i grandi musei (= stanze con quadri, statue di tempi antichi) e la Torre Eiffel, ma Yussuf vuole vedere la partita di calcio. A Parigi il lavoro non c’è. Yussuf passa i giorni con ragazzi arabi cattivi. Questi ragazzi rubano (= portano via con la forza) le borse delle signore e le automobili belle. Questi ragazzi hanno tanti soldi. Yussuf ha fame e pensa: “Ora entro nella loro (= dei ragazzi cattivi) banda (= gruppo di ragazzi), faccio i soldi e sto bene”. Ma la fortuna aiuta Yussuf a non diventare un cattivo ragazzo. Trova lavoro in un grande mercato e conosce una ragazza buona e bella. Ora può vivere felice. rielaborato da “Stranieri come noi” di V. Zucconi

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Più vicini per conoscersi volume 2 p. 530

Capire la storia Scrivi i nomi delle persone vicino all’azione. 1. ................................. è nato in Marocco. 2. ................................. lavora tutto il giorno per far mangiare i figli. 3. ................................. è morto in un incidente stradale. 4. ................................. non trattano male gli stranieri poveri. 5. ................................. si mettono ai semafori e lavano i vetri delle auto. 6. ................................. sa la lingua francese. 7. ................................. vuole vedere la partita di calcio. 8. ................................. parla della Rivoluzione francese. 9. ................................. rubano le borse e le automobili belle. 10. ................................. hanno tanti soldi.

Conoscere parole nuove Nella colonna colorata leggerai una parola. Aiutati con il brano. 1. Il Paese di Yussuf. 2. Il protagonista della storia. 3. Il contrario di ricchezza. 2

Y

3

P O

7. La chiedono alle persone per la strada. 8. Yussuf a Parigi è …………… . 9. Sono stanze con quadri e statue. 10. Parla della Rivoluzione francese. 11. Gruppo di ragazzi.

C F

L

5. Quello di Yussuf vive a Parigi. 6. Il professore parla di quella francese.

A S

1

4. Le persone povere andate in altri Paesi.

E 4 E

A 5

6

R

V O 7 8

E S

9 10 11

B

A T I I O I N M I I S I O S N A

U

191

A O E


da marrakesh a parigi

Leggere e imparare

” r u o b a l d l i h c e “ Fre

Nei Paesi poveri i bambini molto piccoli lavorano nelle fabbriche di tappeti cuciono palloni di cuoio giocattoli.

, scarpe da ginnastica

,

, vestiti sportivi

e

Il lavoro dei bambini costa poco e le ore di fatica arrivano a dodici (= 12) al giorno. I bambini sono schiavi, gli adulti li picchiano. I bambini non giocano, mangiano poco cibo e lavorano in grandi stanze sporche, buie e pericolose per la salute. Iqbal era un bambino schiavo pakistano (= del Pakistan, Paese dell’Asia). Ha chiesto aiuto a uomini buoni per salvare gli altri bambini. Gli uomini buoni hanno salvato questi bambini, ma i padroni cattivi hanno ucciso Iqbal. Ora molti Paesi del mondo, nel ricordo di Iqbal, vogliono aiutare i 250 milioni di bambini schiavi. Quando noi compriamo i palloni, le scarpe, le tute, i vestiti, i giocattoli dobbiamo vedere la scritta “Free child labour” (= libero dal lavoro dei bambini).

I bambini quale lavoro fanno nel tuo Paese? Nella tua classe ci sono bambini impegnati in lavori pesanti? ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................

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PiĂš vicini per conoscersi volume 2 p. 530

Studiare la grammatica Le parole in viola del brano sono i verbi volere - potere - dovere. Metti il verbo tra parentesi nella forma corretta. Guarda l’esempio. Maria (volere) vuole giocare con la palla? 1. Io (potere) ........................ aprire la finestra? 2. Tu (dovere) ........................ studiare la lezione di geografia. 3. I miei amici (volere) ........................ andare al cinema. 4. Voi non (potere) ........................ venire a studiare a casa mia. 5. La mamma (dovere) ........................ portare mio fratello dal dottore. 6. Yussuf (dovere) ........................ lasciare il Marocco. 7. Mio padre (volere) ........................ portare Mario a vedere i cavalli. 8. Il professore (potere) ........................ aiutare gli alunni a studiare. 9. Io (volere) ........................ vedere le città con il mare. 10. Lucia (potere) ........................ andare in piscina con Lin.

Raccontare e scrivere Sei diventato grande. Hai studiato in Italia, e vuoi tornare al tuo Paese per aiutare i ragazzi a non emigrare. Scrivi quali aspetti negativi vuoi togliere dal tuo Paese (per esempio la guerra, la fame, la mancanza di acqua, le malattie) e con quali metodi. ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................

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Ho imparato ad amarti!

Federica è una ragazza con un fratello portatore di handicap (= in inglese “impedimento, svantaggio”). Federica vuole uscire con gli amici, ma i genitori non vogliono. La ragazza (= Federica) allora resta in casa. Ma quella sera Federica ha una lezione di amore da suo fratello. E Federica diventa grande.

È sabato sera. Tutti i ragazzi giovani vogliono divertirsi. Federica è triste e arrabbiata perché i genitori escono e lei deve rimanere a casa con il fratello down (= malato con handicap). Federica accende la televisione per passare il tempo. Il fratello rimane seduto sulla sedia in un angolo della stanza lontano da Federica. Federica non ha mai giocato con il fratello. Il fratello è sempre stato malato. I genitori sono sempre vicini al figlio. Federica non vuole vedere l’handicap del fratello. Federica ha le sue amiche e non cura il fratello. Questo sabato Federica parla al fratello e gli (= a lui) stringe la mano. Il ragazzo sorride e la (= Federica) guarda. Federica lo (= il fratello) abbraccia per la prima volta. Federica pensa: “Tu aspetti una carezza. Io oggi ti (= a te) ho dato una carezza e sono contenta. Tu mi (= a me) vuoi bene. Questo sabato è bello anche senza amici perché ora ti (= a te) voglio bene e io sono qui con te”. rielaborato da “Racconti del sabato sera” di F. Matteoli

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Più vicini per conoscersi volume 2 p. 534

Capire la storia Metti una ✗ sulla frase giusta. 1. □ È venerdi sera e piove. □

È sabato sera. □ È sabato mattina. 2. □ I giovani vogliono divertirsi. □

I giovani vogliono studiare. □ I giovani corrono in auto. 3. □ Federica accende la lavatrice per lavare i vestiti. □

Federica accende la televisione. □ Federica non accende la televisione. 4. □ Il ragazzo sorride e guarda Federica. □

Il ragazzo piange e guarda Federica. □ Il ragazzo parla a Federica. 5. □ I genitori di Federica non escono mai la sera. □

I genitori di Federica escono il sabato sera. □ I genitori di Federica lasciano solo il figlio. 6. □ Federica dà una caramella a suo fratello. □

Federica dà un bacio a suo fratello. □ Federica fa una carezza a suo fratello. 7. □ Federica non vuole bene a suo fratello. □

Federica vuole bene a suo fratello. □ Federica vuole portare il fratello in un giardino.

195


ho imparato ad amarti!

Conoscere parole nuove Guarda gli esempi e prova a fare nuovi disegni con le lettere delle parole mondo, fiume, fiore, aquilone.

a

l

i

t

a

r i l s o c l a e

s mondo

fiume

fiore

aquilone

196

nt ag o n m a


Più vicini per conoscersi volume 2 p. 534

Leggere e imparare

! i rs e iv d o m a si a n tu r fo r e P

Tutti i bambini appena nati sono diversi. Alcuni piangono, altri dormono tranquilli. I bambini hanno capelli neri, biondi, rossi e gli occhi sono marroni, verdi, azzurri, neri. Ma tutti i bambini sono anche uguali perché sono esseri umani e le cose differenti non li (= loro) devono fare diventare nemici, ma amici. I bambini devono conoscersi per diventare amici. Anche i bambini diversamente abili (= sanno fare cose diverse dagli altri bambini) sono diversi, ma uguali a tutti gli altri bambini. I bambini diversamente abili non sanno camminare, ma sanno disegnare; non sanno parlare, ma sanno ascoltare la musica. E quando i bambini diversamente abili non possono fare nemmeno tutte queste cose sanno amare come gli altri bambini e, a volte, molto di più.

Conosci un bambino diversamente abile? Hai sentito qualche racconto alla televisione sui bambini con handicap? Racconta.

Studiare la grammatica Le parole in viola del brano sono pronomi personali diretti. Scrivi accanto a ogni forma di pronome diretto la forma con la particella scelta dall’e lenco sottostante. Guarda l’e sempio. la - li - ti - vi - mi - ci - lo

Io ti chiamo.

Io chiamo te 1. Tu saluti 2. Io saluto 3. Io saluto 4. Io saluto

me te lei lui

............................. ............................. ............................. .............................

5. Tu saluti 6. Io saluto 7. Io saluto

noi ............................. voi ............................. loro .............................

Raccontare e scrivere Scrivi sul quaderno 6 frasi con le seguenti parole. fiume – mondo – aquilone – bambini – fiore – carezza

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©

Viaggio a Creta

Il protagonista del racconto è un ragazzo disabile (= malato con handicap, in inglese “impedimento, svantaggio”). Il protagonista si chiama Paolo e arriva a Creta (= isola del Mar Mediterraneo) con i genitori. Paolo fa vedere come un ragazzo disabile sa vivere sereno anche con molti ostacoli.

Paolo scende prima degli altri passeggeri dall’aereo un ascensore

con

per disabili. Una hostess lo (=Paolo) aiuta a

camminare. Paolo non si vergogna di avere un handicap. I genitori, invece, soffrono per la malattia di Paolo. L’albergo è sopra una collina. Paolo sale con una scala mobile

.

I padroni dell’albergo e le altre persone la sera a cena sono gentili con Paolo. Un cameriere accompagna Paolo a guardare il mare. Paolo vuole bene alle persone, è allegro e le persone gli (= a lui) vogliono bene. La mamma pensa: “L’handicap di Paolo non spaventa queste persone. Molte volte, invece, le persone stanno lontano da Paolo”. Paolo visita l’isola di Creta. Paolo vede molti luoghi belli. La mamma ha paura quando Paolo vuole andare tra le rocce per vedere i templi

(= monumenti della Grecia antica

con colonne) antichi. Il padre, invece, lo (= Paolo) incoraggia e lo (= Paolo) aiuta quando si stanca. Il padre di Paolo non vuole pensare al figlio come a un ragazzo diverso dagli altri ragazzi. 198


Più vicini per conoscersi volume 2 p. 544

Paolo, quindi, scende in una grotta tanti scalini

e poi sale

scavati nella roccia per arrivare in cima a

una collina per vedere due (= 2) templi antichi. Una notte Paolo fa il bagno in mare con il padre. Paolo sa nuotare ed è felice. I genitori sono contenti quando Paolo fa tante cose, ma sono tristi per l’handicap di Paolo. Paolo ha il coraggio di fare le cose difficili e nuove, ma Paolo sa anche quando deve prendere una carrozzina a rotelle perché il suo handicap lo (= Paolo) fa stancare. Il padre, invece, soffre a vedere Paolo diverso (= non uguale) dagli altri ragazzi. rielaborato da “Nati due volte” di G. Pontiggia

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viaggio a creta

Capire la storia Unisci con una freccia un fatto a due cause. Fatti

Cause

perché l’albergo è sopra una collina perché vuole vedere i templi antichi 1. Paolo scende dall’aereo con l’ascensore

perché ha tanto coraggio

2. Paolo sale con una scala mobile in albergo

perché è stanco

3. Il padre soffre per Paolo

perché Paolo non può salire le scale a piedi

4. Paolo sale tanti scalini

perché è diverso dagli altri ragazzi

5. Paolo chiede una sedia a rotelle

perché la scaletta dell’aereo è pericolosa

perché non può fare tante cose da solo

perché non ha vergogna del suo handicap perché è un disabile

Conoscere parole nuove Nell’e lenco sotto ci sono alcune parole del brano. Scrivi accanto ai verbi V, ai nomi N e agli aggettivi A. 1. handicap 2. arriva

200

…… ……

4. scalini ……

7. ascensore ……

5. mare

8. incoraggia ……

……

10. nuotare

…… 11. contenti ……


Più vicini per conoscersi volume 2 p. 544

i t t u t r e p o t t i r i d Leggere e imparare Lo spor t è un 3. grotta

……

6. tristi

……

9. scala

……

12. collina

……

L’attività fisica (= correre, saltare, nuotare) è importante per tutti i ragazzi, anche per i disabili o diversamente abili o portatori di handicap. Disabili, diversamente abili o portatori di handicap indicano i ragazzi sordi o muti o ciechi o con problemi nell’uso delle braccia o delle gambe. Lo sport è un diritto anche per loro (= portatori di handicap). Lo sport li (= portatori di handicap) aiuta a stare con gli altri ragazzi, a superare i momenti di tristezza, a sentire meno dolore. Per i ragazzi disabili ci sono le Para (= vicino a) olimpiadi (= gare di tanti sport nate ad Olimpia, in Grecia). Le Paraolimpiadi si svolgono ogni quattro anni dopo le Olimpiadi. Le Paraolimpiadi sono nate nel 1948 in Inghilterra per i ragazzi paralegici (= rimasti sulle carrozzine a rotelle) per le ferite avute nella seconda guerra mondiale. A Roma nel 1960 si sono svolti i primi giochi olimpici per disabili. C’erano 400 atleti disabili. A Sydney nel 2000 alle Paraolimpiadi c’erano 4.000 atleti disabili. Torino ha organizzato i giochi invernali paraolimpici nel 2006. Il nuoto e lo judo sono gli sport più praticati dai ragazzi diversamente abili. Negli ultimi anni sono nate anche le squadre di pallacanestro con i giocatori sulle sedie a rotelle. Molti atleti disabili sciano con coraggio e bravura.

Facciamo un gioco per capire le difficoltà dei disabili. Mettiti (= a te) una benda (= un fazzoletto) davanti agli occhi e fai i movimenti di tutti i giorni: prendi una penna, scrivi, metti a posto i libri nello zaino, alzati e vai alla lavagna, ecc. Mettiti i tappi nelle orecchie, guardati intorno e cerca di capire cosa avviene, senza sentire le voci e i rumori. Ora scrivi sul quaderno come ti sei sentito.

201


viaggio a creta

Studiare la grammatica Le parole viola del brano sono verbi all’infinito. Fai l’e sercizio come nell’e sempio. Parola viola del brano

Presente indicativo

Passato prossimo

Futuro indicativo

camminare

io cammino

io ho camminato

io camminerò

Raccontare e scrivere Le barriere architettoniche sono i marciapiedi, le scale, gli scalini dell’a utobus e del treno. Nella tua città ci sono barriere architettoniche? Scrivi quali ostacoli vedi per i ragazzi diversamente abili. .........................................................................................................................................................................................

202


©

Una passeggiata nel Gran Paradiso

Danilo è il figlio del guardaparco del Parco Nazionale del Gran Paradiso. In estate Danilo vive con i genitori in una piccola casa a 3.300 metri di altezza. Danilo vede tante cose interessanti. È finita la scuola. Sul cartellone della scuola ci sono i nomi dei ragazzi promossi. Danilo è felice. Il suo (= di Danilo) nome è nell’elenco. Ora Danilo inizia le vacanze estive (= d’estate). Danilo è il figlio del guardaparco Gran Paradiso.

del Parco Nazionale del

Il Gran Paradiso è una montagna alta nella regione Valle d’Aosta, in Italia. Danilo torna a casa e si mette i calzettoni di lana e il maglione di lana. Danilo prende lo zaino con le cose necessarie (= utili) per la montagna. Il ragazzo vuole andare al monte Lauson, dove vive la sua (= di Danilo) famiglia durante l’estate. Il monte Lauson è alto 3.300 metri. Danilo cammina in un bosco di larici (= alberi con foglie sottili come aghi). L’aria è fresca e non inquinata (= pura). Il ghiacciaio si vede da ogni curva del sentiero (= piccola strada). Danilo guarda anche il torrente con l’acqua fresca.

(= piccolo fiume)

Lontano il ragazzo vede il villaggio di Valnontey (= piccolo paese della Valle d’Aosta). La strada ha molti ostacoli, ma Danilo sale sulla montagna fino da piccolo. 203


una passeggiata nel gran paradiso

Il canto degli uccelli accompagna Danilo fino ai 2.000 metri. Ora i boschi non ci sono più. La marmotta (= animale con pelliccia) vive tra le grandi rocce rotolate (= cadute in basso) dal ghiacciaio. Danilo vede una marmotta con il suo (= della marmotta) piccolo (= figlio della marmotta). Poi altre due marmottine escono dalla tana e giocano con la madre. Danilo è felice e vuole tornare a salutarle (= le marmottine) quando scenderà. Danilo arriva a 2.500 metri. Il sole è molto caldo. Il ragazzo entra nel rifugio (= piccola casa di montagna). I genitori non ci sono. Il padre è al lavoro e la madre è uscita. Danilo vede una pentola sul fuoco e sente l’odore del minestrone di fagioli. Danilo canterella (= canta a voce bassa) e posa lo zaino su una sedia. Il ragazzo esce e respira felice. Le cime dei monti del Gran Paradiso coperte di neve sono davanti a lui (= a Danilo). Il sole tramonta e fa brillare la neve. rielaborato da “Scappa Bouc, scappa!” di C. Pettoello Morrone

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L’ambiente in cui viviamo volume 2 p. 556

Capire la storia Metti una ✗ sulla frase vera. Poi sottolinea la parola sbagliata nelle frasi false e scrivi accanto quella esatta. Guarda l’esempio. V F 1. Danilo è figlio del guardiacaccia.

□ □

2. Sul cartellone della scuola ci sono i nomi dei ragazzi non promossi.

□ □

3. Il Gran Paradiso è una collina bassa.

□ □

4. Danilo cammina in un bosco di larici.

□ □

5. Il volo degli uccelli accompagna Danilo fino ai 2.000 metri.

□ □

6. Il ghiacciaio si vede da ogni curva del sentiero.

□ □

7. Danilo vede una marmotta con il suo piccolo.

□ □

8. Tre leprottini escono dalla tana e giocano con la madre.

□ □

9. Il padre di Danilo è al lavoro e la madre è in casa.

□ □

10. Danilo vede una pentola sul fuoco e sente l’odore della bistecca ai ferri. □ □

................... guardaparco ................... ................... ................... ................... ................... ................... ................... ................... ...................

11. Le cime dei monti del Gran Paradiso coperte di neve sono davanti

a lui (= Danilo).

□ □

...................

Conoscere parole nuove La parola “guardaparco” del brano è un nome composto (= formato da due parole). I nomi composti sono nome + nome, nome + aggettivo, verbo + nome, verbo + verbo, aggettivo + aggettivo. Dividi come nell’e sempio i nomi composti dell’e lenco. Scrivi sul quaderno. Guarda l’e sempio. guardaparco guarda / parco capotreno – arcobaleno – lavavetri – capoclasse – cassaforte – portaombrelli – dormiveglia – acquamarina – fermacarte – bagnoschiuma – pianoforte – portavivande – buttafuori – sordomuto – pescespada – passaporto – portacenere – portafoglio

205


una passeggiata nel gran paradiso

e l a n o i z a N o c r a P l I o s i d a r a P n a r G del

Leggere e imparare

In questo Parco ci sono montagne alte con grandi ghiacciai e rocce.

Si vedono i boschi di larici

, di abeti

Tra le rocce più alte nascono le stelle alpine quattro punti gialli al centro. Questo fiore ricorda una stella. In montagna crescono anche i rododendri

e di pini

.

. Le stelle alpine sono fiori bianchi con

.

I rododendri sono fiori di colore rosa a forma di campana. Tra le rocce saltano gli stambecchi, in cielo vola l’aquila e nelle tane sui prati di montagna vivono le marmotte. A 2.550 metri di altezza si vedono piccoli laghi ghiacciati nell’inverno. Tra i boschi l’uomo ha costruito villaggi e baite (= case di legno). Ci sono gli alpeggi (= prati dove le mucche mangiano l’erba) e i sentieri. Le case del Parco sono di legno e di pietra. Al piano terra ci sono le stalle per le mucche, al primo piano il posto dove vivono gli uomini e al secondo piano il fienile. Per visitare il Parco ci sono persone (= Guide). Le Guide accompagnano i visitatori a fare le escursioni (= passeggiate di una giornata) lungo i sentieri. Per fare le escursioni sono necessari gli scarponi, lo zaino, una giacca a vento, gli occhiali da sole, un maglione, il cibo, una macchina fotografica e un binocolo (= oggetto per vedere lontano). Ma è necessaria soprattutto la voglia di camminare!

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L’ambiente in cui viviamo volume 2 p. 556

Unisci con una freccia la parola al disegno.

alpeggio

baita

scarponi

villaggio

stella alpina

stambecco

aquila

lago

Che cosa è un’ escursione? .........................................................................................................................................................................................

207


una passeggiata nel gran paradiso

Studiare la grammatica Le parole in viola del brano si chiamano aggettivi numerali cardinali e si possono scrivere in cifre o in lettere. Gli aggettivi numerali cardinali indicano una quantità. Ci sono anche gli aggettivi numerali ordinali (primo, secondo, quindicesimo…). Gli aggettivi numerali cardinali indicano un ordine. Scrivi in lettere i seguenti numeri. 12 .................................. 3 28 .................................. 55 71 .................................. 41 97 .................................. 179 19 .................................. 2.300

............................. 37 ................................... ............................. 66 ................................... ............................. 103 ................................... ............................. 8 ................................... ............................. 1.000 ...................................

Scrivi vicino ai seguenti numeri l’o rdinale come nell’e sempio. 3 terzo 2 ................. 29 ................. 10.000 .................

5 ............... 12 ............... 4 ...............

9 .............. 25 .............. 78 ..............

33 .............. 100 .............. 41 ..............

132 ............... 8 ............... 1 ...............

Raccontare e scrivere Danilo vede una marmotta con i suoi marmottini. Danilo si ferma a giocare con loro. Una grande ombra copre Danilo e i piccoli animali. L’ombra è di un’aquila. Continua tu la storia. ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................

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©

Lo spazio tra l’autunno e l’inverno

Gary è un ragazzo con una famiglia formata da papà, mamma e un fratello più grande di lui (= Gary). Gary vive vicino alla natura e agli animali. Gary sente arrivare l’inverno.

Gary vive negli Stati Uniti d’America vicino a una grande foresta. In autunno le foglie cambiano colore e cadono dagli alberi, la stalla è pulita e la paglia è pronta per far dormire gli animali al caldo; il cane Rex entra nella casa per dormire. La punta del naso di Gary è fredda. Gary dice: ”Questa notte finisce l’autunno, ma non arriva ancora l’inverno”. Il giorno dopo nevica ed è inverno. 209


lo spazio tra l’autunno e l’inverno

Arriva la prima neve! La neve copre la stalla, i granai (= stanze dove ci sono i sacchi di grano per l’inverno), le foglie secche, i campi. Tutte le cose assomigliano (= sono quasi uguali) ad animali bianchi. L’inverno è una stagione diversa dalle altre. Gary e suo fratello Wayne si siedono sopra le pale per il grano come sopra gli slittini. I fratelli scivolano sulla neve. Essi sono allegri e contenti. I due ragazzi costruiscono i fortini (= piccoli luoghi quadrati) di neve e giocano a lanciare le palle di neve contro gli animali del cortile. Gary entra in casa e mangia con la sua (= di Gary) famiglia le patate fritte e la carne. La sera fuori fa freddo e il cielo è stellato. La mamma di Gary cuce le calze e i guanti, il padre intaglia (= taglia nel legno) due cavalli con una slitta e un uomo in un pezzo di legno di pino bianco. Il padre intaglia il legno soltanto nelle sere d’inverno. I due ragazzi vedono le teste dei due cavalli, ma il padre vede con il pensiero anche le altre parti dei personaggi. rielaborato da “La stanza d’inverno” di G. Paulsen

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L’ambiente in cui viviamo volume 2 p. 567

Capire la storia Rispondi alle domande. Scrivi sul quaderno. 1. Gary vive negli Stati Uniti d’America o in Africa? 2. In autunno le foglie cambiano colore o restano verdi? 3. Gli animali dormono al caldo o al freddo? 4. Rex è un cane o un cavallo? 5. Rex dorme nella stalla o nella casa? 6. In inverno nevica o fa caldo? 7. Gary e Wayne costruiscono fortini di neve o di sabbia? 8. Gary mangia con la sua famiglia la carne o il pesce? 9. Il padre intaglia due cavalli con una slitta o due scoiattoli? 10. La mamma di Gary cuce le calze o i maglioni colorati?

Conoscere parole nuove Cerca il nome da dove si formano gli aggettivi. Guarda l’esempio. stellato stella 1. profumato

................................... 2. spinoso ................................... 3. ombroso ................................... 4. legnoso ................................... 5. fruttuoso ................................... 6. meraviglioso ................................... 7. solare ................................... 8. montuoso ................................... 9. collinare ................................... 10. ferroviario ...................................

11. nebbioso 12. spaventoso 13. autunnale 14. rabbioso 15. favoloso 16. polveroso 17. amoroso 18. invernale 19. piovoso 20. giocoso

................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ................................... ...................................

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lo spazio tra l’autunno e l’inverno

Leggere e imparare

L’autunno

È autunno: le foglie degli alberi diventano rosse, arancioni, gialle, marroni . Le foglie cadono dagli alberi e formano un morbido tappeto. Il sole, caldo nell’estate, è diventato pallido (= di colore giallo chiaro) ed è spesso coperto da nuvole nere. Piove e le giornate sono più brevi. Il buio arriva prima. In autunno inizia la scuola e i ragazzi sono a casa per fare i compiti. In città l’arrivo dell’autunno si vede dagli alberi dei giardini, dagli abiti di lana nelle vetrine dei negozi, degli autobus pieni di persone perché tutte le persone sono tornate a lavorare. Nei supermercati sono arrivati i frutti dell’autunno: l’uva

, le castagne

, le

melagrane , le mele , le pere , le noci , i fichi . In campagna si vedono i nidi vuoti delle rondini volate via per luoghi più caldi. Le foglie del castagno, della quercia e del pioppo si abbelliscono con mille colori. Le siepi hanno tante bacche rosse. Vicino agli alberi del bosco si nascondono i funghi Quando soffia il vento tutte le foglie cadute volano via. L’autunno è il tempo della vendemmia (= raccolta dell’uva) e della raccolta delle olive.

Correggi le parole sbagliate e scrivile (= le parole) sul quaderno. settembre – città – staggione – paesagio – sole – ingiallito – capotto – canpo – temperatura – nebbiolina – rondini – squola – castagnia – boscho

Per te l’a utunno è triste o gioioso? Racconta. ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................

212

.


L’ambiente in cui viviamo volume 2 p. 567

Studiare la grammatica Gli aggettivi dimostrativi sono questo, questa, questi, queste quando l’o ggetto indicato è vicino a chi parla e quello, quella, quelli, quelle quando l’o ggetto è lontano da chi parla. Metti l’aggettivo dimostrativo giusto davanti ai nomi. Guarda l’esempio. Cose vicine Cose lontane

questa bambina quella bambina

Cose vicine ..................... case ........................ animali ................... notte ........................ alberi ................... foglie ......................... fortini .................. albero ....................... guanti .................... calze ....................... scultura ................. patate ..................... granaio Cose lontane .......................... matita ............................ slitta ............................. sere ........... animali da cortile

................................ zaini ................................ cane ............................. foresta ............................... foglie

............................. maglioni .......................... automobili ....................... palle di neve ................................ cavalli

Raccontare e scrivere Il passaggio tra l’a utunno e l’inverno si vede in campagna e in città. Racconta cosa cambia in città e in campagna. Tu come passi le giornate in autunno e in inverno?

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Š

La storia di Nettuno

Gli uomini buttano detersivi nei fiumi e nei mari. Nettuno è un ragazzo e lava i panni con i detersivi. Il ragazzo non pensa di sciupare il mare. Ma una piccola sirena (= una fata metà donna e metà pesce) insegna a tenere pulito il mare.

Un ragazzo si chiama Nettuno. Nettuno ha venti (= 20) anni. I suoi (= di Nettuno) genitori hanno un albergo in riva al mare. Nettuno sta tanto tempo sulla spiaggia a sognare a occhi aperti (= sognare anche quando non si dorme). Nettuno lavora nella lavanderia dell’albergo. Nella lavanderia ci sono tante lavatrici (= macchine per lavare i panni sporchi). Nettuno mette il detersivo nelle vaschette delle lavatrici, accende le lavatrici e si siede a sognare.

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L’ambiente in cui viviamo volume 2 p. 572

Nettuno sogna una piccola sirena e gli (= a Nettuno) sembra di vederla (= la sirena) tutti i giorni nel mare tra gli scogli. Una sera la sirena è triste. Le alghe (= piante del mare) coprono il suo (= della sirena) corpo. Una schiuma bianca copre il suo (=della sirena) viso. La sirena dice: ”I detersivi sporcano il mare. I detersivi hanno il fosforo (= veleno) e uccidono i pesci. Anche io morirò”. Nettuno dice ai genitori: ”Comprate i detersivi senza fosforo! I lenzuoli sono meno bianchi, ma puliti. Così anche il mare è pulito e pieno di pesci”. Nettuno insegna agli uomini il rispetto per la natura. rielaborato da “L’alfabeto dell’ecologia” di G. Celli

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la storia di nettuno

Capire la storia Chi fa queste azioni? Metti il nome giusto negli spazi. 1. Hanno un albergo in riva al mare. 2. Lavora nella lavanderia dell’albergo. 3. Sogna una piccola sirena. 4. È triste. 5. Coprono il corpo della sirena. 6. Copre il viso della sirena. 7. Hanno il fosforo. 8. Sono meno bianchi, ma puliti. 9. Insegna agli uomini il rispetto per la natura.

................................................. ................................................. ................................................. ................................................. ................................................. ................................................. ................................................. ................................................. .................................................

Conoscere parole nuove Metti negli spazi la parola giusta dell’elenco, fosforo - alghe - detersivo - mare - schiuma - lavanderia - lavatrici - Nettuno albergo - genitori - pesci - viso - sirena - triste - lenzuoli - vaschette

1. Un ragazzo si chiama ................. . I suoi ............................... hanno un .................... . Il ragazzo lavora nella ............................... . 2. Nella lavanderia ci sono tante ............................... . 3. Il ragazzo mette il ................................................ nelle ............................... . 4. Il ragazzo sogna una piccola ............................... . 5. Una ............................... bianca copre il suo ............................... . 6. La sirena è ............................... . 7. Il ............................... muore perché il ............................... uccide i ........................... e nascono le ............................... . 8. Il ragazzo non usa più i detersivi e i ............................... sono meno bianchi, ma puliti.

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L’ambiente in cui viviamo volume 2 p. 572

Leggere e imparare

! i r a m i o m a i h c r Non spo

Il mare è formato da acqua salata. Nel mare vivono pesci piccoli, pesci grandi, alghe. Sulla riva del mare nascono tanti tipi di cespugli. Sul mare si posano gli uccelli migratori (= vanno dai Paesi freddi nei Paesi caldi) come i gabbiani. Questi uccelli si posano sul mare per mangiare i pesci. Nel mare i bambini si tuffano, nuotano, sono felici. Nel mare non ci sono le sirene!! Peccato!! L’uomo con il suo lavoro inquina (= avvelena) il mare e i fiumi. Il petrolio esce dalle navi petroliere. Il petrolio è nero, appiccicoso e soffoca (= non fa respirare) i pesci e gli uccelli. L’uomo butta nel mare l’acqua sporca con le sostanze tossiche (= velenose) uscite dalle fabbriche. Queste sostanze si chiamano nitrati, fosfati. Queste sostanze velenose fanno crescere le alghe. Le alghe soffocano e uccidono gli animali. I fosfati sono anche nei detersivi adoperati dalle mamme per lavare i panni. Oggi ci sono anche detersivi senza fosfati. Alcuni detersivi sono fatti con la cenere del fuoco. La cenere lava i panni ed era usata dalle mamme di tanti anni fa. Ora tu sai il pericolo dei detersivi. Ora puoi dire: ”Mamma, adopera i prodotti senza veleni. Anche io e te possiamo aiutare a pulire la Terra”.

Metti le parole dell’e lenco nella colonna giusta. Poi, con l’a iuto dell’insegnante, trova altre parole. carta – bottiglie di plastica – petrolio – detersivi al fosforo – nitrati – rifiuti delle fabbriche – legno – vetro – foglie cadute dagli alberi

Inquina

Non inquina

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la storia di nettuno

Studiare la grammatica La parola “morirò” del brano è un verbo al tempo futuro, cioè l’a zione deve ancora succedere. Metti il verbo tra parentesi al tempo futuro. Guarda l’esempio. Oggi ho venduto l’auto… domani (andare) andrò a piedi 1. Oggi torno a casa… domani (vedere) .......................... i miei fratelli. 2. Oggi faccio tutti i compiti… domani (andare) .......................... allo stadio di calcio. 3. Oggi frequento la scuola media… domani (scegliere) .......................... il mio lavoro. 4. Oggi ho mangiato tanti panini ripieni… domani (avere) .......................... mal di pancia. 5. Oggi gli uomini usano tanti detersivi… domani (morire) ......................... i pesci del mare. 6. Oggi ci sono tante nuvole in cielo… domani (piovere) .......................... . 7. Oggi mi (= a me) arrivano i mobili nuovi… domani (aiutare) .......................... la mamma a pulire la casa. 8. Oggi ho studiato la storia… domani mi (fare) .......................... interrogare. 9. Oggi arrivano i miei amici peruviani… domani li (portare) .................... a visitare la città. 10. Oggi mio padre ha preparato la canna da pesca… domani (pescare) ................... sul fiume.

Raccontare e scrivere Nettuno usa detersivi senza fosforo. Dopo una settimana vede il mare più pulito. Torna felice dalla sirena e la vede. Inventa una storia. Puoi cominciare così: La schiuma non c’è più e la sirena … ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................

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©

L’incendio della foresta

Vatanen è un giornalista (= scrive sui giornali) finlandese (= nato in Finlandia, un Paese dell’Europa). Il giornalista è triste perché non ama il suo lavoro e non vuole abitare in città. Un giorno investe (= colpisce con le ruote dell’auto) una lepre e la sua vita cambia.

Vatanen è un giornalista e abita a Nilsia (= città della Finlandia). Vatanen ha una piccola lepre. La lepre segue sempre Vatanen e i suoi (= di Vatanen) amici. La lepre va in barca con loro (= Vatanen e gli amici). Un giorno la lepre non sta mai ferma e si nasconde in casa. Vatanen e gli amici sono preoccupati perché la lepre è sempre tranquilla. La sera gli uomini sentono un forte odore di fumo. Il giorno dopo il vento porta il fumo alla casa di Vatanen. Savolainen è un amico di Vatanen e gli (= a Vatanen) dice: “C’è un grosso incendio (= tanto fuoco) a Vehmasjarvi (= città della Finlandia). Tu devi andare dalle squadre di soccorso (= di aiuto). Le squadre di soccorso partono da Rautavaara”. 219


l’incendio della foresta

Vatanen conosce il bosco dove c’è l’incendio. Vatanen sale su un elicottero della squadra di soccorso. L’incendio è molto grande. Il fuoco ha bruciato la foresta (= tanti alberi). Vatanen e gli altri uomini vanno nella foresta per salvare gli animali selvatici. Gli animali selvatici hanno paura del fuoco e del fumo, ma non riescono a scappare. Nella foresta ci sono anche i cavalli e le mucche scappati da una fattoria. Vatanen spinge con tanta forza una mucca spaventata e la (= la mucca) salva dall’incendio. Vatanen fa volare lontano dal fuoco gli urogalli (= uccelli selvatici). Vatanen trova un ruscello (= fiume piccolo) e bagna gli occhi rossi per il fumo e nuota nell’acqua per togliere il sudore. L’acqua è fresca e Vatanen è felice perché ha aiutato molti animali. rielaborato da “L’anno della lepre” di A. Paasilinna

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L’ambiente in cui viviamo volume 2 p. 574

Capire la storia Collega con una freccia. Guarda l’e sempio. Vehmasjarvi Nilsia Rautavaara la lepre Savolainen la mucca la foresta gli urogalli le squadre di soccorso Vatanen

città dove abita Vatanen città dove è scoppiato l’incendio città dove sono le squadre di soccorso tanti alberi bruciati dall’incendio uccelli selvatici animale amico di Vatanen giornalista finlandese amico del protagonista gruppi di uomini per spegnere l’incendio animale salvato dal fuoco da Vatanen

Conoscere parole nuove Che lavoro fanno? Unisci con la freccia le parole e scrivi sul quaderno la frase con l’a rticolo. Guarda l’e sempio. Il giornalista scrive sul giornale. giornalista insegnante cuoco medico vigile urbano parrucchiere vigile del fuoco meccanico benzinaio fruttivendolo

frigge le frittelle cura i malati scrive sul giornale spiega la lezione spegne gli incendi dirige il traffico taglia i capelli vende la frutta aggiusta i motori delle macchine vende la benzina

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l’incendio della foresta

Leggere e imparare

Attenti al fuoco!

Gli uomini primitivi (= di tanti tanti anni fa) hanno scoperto il fuoco. Il fuoco serviva per cuocere i cibi, per tenere caldo nelle grotte e nelle capanne, per lavorare il ferro, per mandare via gli animali selvatici. Il fuoco, però, è anche molto pericoloso e gli uomini devono rispettarlo (= il fuoco). L’uomo deve usare tutte le forze della natura (= acqua, vento, fuoco) con rispetto e molta attenzione. Nella stagione calda piove poco e i boschi hanno l’erba secca. Ecco! Il pericolo d’incendio arriva! Un fuoco violento brucia con tante fiamme e distrugge tutte le piante, soffoca gli animali e le persone. A volte gli incendi sono dolosi (= gli uomini accendono un fuoco con fiammiferi o sigarette, per far scoppiare un incendio). Il numero per chiamare la guardia forestale è il 1515. Il numero per chiamare i vigili del fuoco è il 115. La guardia forestale pensa agli incendi nei boschi e nei giardini; i vigili del fuoco pensano anche agli incendi nelle abitazioni e nelle città. Quando scoppia un incendio in città: – non bisogna prendere l’ascensore; – non bisogna lasciare la casa senza sapere dove andare; – è necessario chiudere porte e finestre con stoffe bagnate; – è necessario bagnarsi la testa e il corpo; – è necessario tenere una stoffa bagnata sul naso e sulla bocca per non respirare il fumo; – è necessario rimanere tranquilli.

Scrivi sul quaderno le risposte giuste. 1. In che modo gli uomini primitivi usavano il fuoco? Per cosa serviva il fuoco? 2. Perché nella stagione calda arriva il pericolo di incendio? 3. Cosa vuol dire la parola “doloso”? 4. Chi pensa agli incendi nei boschi e nei giardini? 5. Chi pensa agli incendi nelle abitazioni e nelle città? 6. Cosa bisogna fare quando scoppia un incendio in città?

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L’ambiente in cui viviamo volume 2 p. 574

Studiare la grammatica Nilsia, Rautavaara, Vatanen, sono nomi propri e hanno la lettera iniziale maiuscola; bambina, professoressa, calciatore sono nomi comuni e hanno la lettera iniziale minuscola. Metti la lettera iniziale maiuscola o minuscola. M S A G L B T

.......... atita .......... icilia .......... mburgo .......... atto .......... ondra .......... arba .......... ommaso

.......... arcella .......... usanna .......... sia .......... abbianella .......... ucia .......... ottone .......... iziana

.......... adre .......... erpe .......... rancia .......... enova .......... avagna .......... erlino .......... reno

.......... essico .......... erpente .......... nna .......... ufo .......... ibro .......... eirut .......... avolo

Scrivi un nome proprio vicino al nome comune. 1. calciatore .........................................

8. attore ............................................

2. insegnante .......................................

9. attrice ...........................................

3. amico/a ...........................................

10. mare ............................................

4. cantante ..........................................

11. fiume ...........................................

5. cane ...............................................

12. montagna .....................................

6. gatto ..............................................

13. stagione .......................................

7. cittĂ ...............................................

14. mese ...........................................

Raccontare e scrivere Tu vedi un incendio. Telefoni al 115 (= numero dei vigili del fuoco) e chiedi aiuto. Cosa dici? Cosa ti chiedono? Come rispondi? Come indichi il luogo dell’incendio? Cosa fai mentre aspetti i soccorsi?

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Renzo nella città dei morti

A Milano, nel Seicento, c’è la peste. La peste è una malattia mortale. Renzo è a Milano a cercare Lucia. Lucia è la sua fidanzata. Renzo passa per le strade di Milano e vede tanti ammalati di peste. Renzo ha paura di trovare anche Lucia ammalata. L’anno prima gli abitanti di Milano avevano assalito i forni perché non c’era il pane. Le strade della città erano piene di persone che urlavano e correvano con un po’ di farina o con un po’ di pane tra le braccia. Ora, quando torna a Milano, Renzo trova una città piena di morti e di persone ammalate per la peste. La peste viene perché una pulce (= un animale piccolo) punge i topi. La peste entra nel sangue dei topi. I topi mordono le persone e la peste entra nelle persone. Renzo cammina veloce tra le case vuote e le bende sporche dei morti. Renzo entra in una parte della città dove ci sono persone ancora vive. Ma queste persone sono chiuse nelle case per paura di prendere la peste. Alcune case hanno sulla porta una ✕ disegnata con un pezzo di carbone nero. Questa croce indica ai monatti (= persone che portano via i morti con i carri) che in quella casa ci sono i morti da portare via. Altre case hanno le porte aperte senza nessuna persona dentro alla casa. Le persone hanno molta paura di prendere la peste e diventano cattive. Le persone buttano i morti dalle finestre delle case insieme ai vestiti sporchi. Per le strade c’è molto silenzio. Per le strade si sentono solo i rumori dei carri dei monatti. A mezzogiorno, all’alba (= mattino molto presto) e alla sera suona una campana della chiesa più grande di Milano. La campana aiuta le persone a pregare insieme. 224


Il romanzo storico e sociale volume 3 p. 46

Due terzi dei cittadini di Milano sono morti. Le persone non mettono più mantelli o cappelli o vestiti larghi e lunghi. I vestiti larghi e lunghi toccano la terra e si sporcano con i germi (= animaletti che portano la peste) della peste. Le persone hanno le barbe e i capelli lunghi. Le persone, però, non vanno dal barbiere perché hanno paura degli untori (= persone accusate di attaccare la peste toccando altre persone con le mani). Il barbiere tocca i visi delle persone e allora le persone hanno paura di prendere la peste. Le persone pensano: “Il barbiere può essere un untore”. Le persone hanno le bottigliette piene di profumi attaccate al collo con una piccola corda per non sentire l’odore terribile che c’è nelle strade. Altre persone salutano gli amici senza avvicinarsi. 225


renzo nella città dei morti

Le persone camminano tra i morti in mezzo alla strada perché dalle finestre cadono vestiti sporchi e tante altre cose pericolose. Le persone ricche non hanno più i servi e vanno a comprare il cibo da soli. Alcune persone hanno fazzoletti bagnati con il profumo per non sentire l’odore dei morti. Le persone non conoscono il motivo della malattia. L’ignoranza (= non conoscenza) dei medici non fa diminuire la malattia, ma la (= la peste) propaga (= aumenta) sempre più velocemente. rielaborato da “I Promessi Sposi” di A. Manzoni

Capire la storia Metti in ordine le frasi. Scrivi i numeri dentro i quadratini. Guarda l’e sempio. Le persone non conoscono il motivo della malattia. Le persone ricche non hanno più i servi. L’ignoranza dei medici aumenta la malattia. Renzo cammina veloce tra le strade vuote. Le persone ancora vive sono chiuse nelle case. Le persone hanno molta paura di prendere la peste. A mezzogiorno, all’alba e alla sera suona la campana. 1 L’anno prima gli abitanti di Milano avevano assalito i forni. Le strade della città erano piene di persone che urlavano. Due terzi dei cittadini di Milano sono morti. La campana aiuta le persone a pregare insieme. I vestiti larghi e lunghi toccano la terra. Le persone hanno le barbe e i capelli lunghi.

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Il romanzo storico e sociale volume 3 p. 46

Conoscere parole nuove Le parole omografe (= si scrivono nello stesso modo) cambiano il significato se l’a ccento e` chiuso ( ´ ) o aperto ( ` ). Cosi` pe`sca e` un frutto e pe´sca e` un verbo; ve´nti e` il numero 20 e ve`nti e` il soffio dell’a ria. Gli omonimi invece sono parole uguali nella forma e hanno lo stesso accento, ma sono diverse nel significato. Nelle coppie di omonimi una parola e` un verbo e l’a ltra e` un nome. Scrivi sul quaderno una frase per ogni parola. Guarda l’esempio.

casco

In motorino porto il casco.

casco

Io casco dalla sedia.

1. taglio (nome) - taglio (verbo) 2. porta (nome) - porta (verbo) 3. cancello (nome) - cancello (verbo) 4. lancia (nome) - lancia (verbo) 5. chiese (nome) - chiese (verbo) 6. aspetto (nome) - aspetto (verbo) 7. porto (nome) - porto (verbo) 8. salto (nome) - salto (verbo) 9. viaggio (nome) - viaggio (verbo) 10. caccia (nome) - caccia (verbo) 11. corsa (nome) - corsa (verbo)

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renzo nella città dei morti

Leggere e imparare

o c i r o t s o lI romanz

“I Promessi Sposi” è un romanzo storico perché ci sono fatti e personaggi inventati dallo scrittore che vivono in un periodo storico del passato ben preciso. Nel romanzo “I Promessi Sposi” Renzo e Lucia sono personaggi inventati. Renzo e Lucia sono due operai che lavorano nelle filande (= fabbriche per fare le stoffe). Renzo e Lucia vogliono sposarsi, ma un uomo prepotente non vuole. Renzo e Lucia vivono a Como, ma vanno a Milano per fuggire dall’uomo prepotente. La storia è ambientata a Milano nel 1600 e proprio in questo periodo storico a Milano c’è la peste. Nei romanzi storici i personaggi inventati sono presenti accanto a personaggi che si trovano sui libri di scuola. I personaggi veramente esistiti del romanzo “I Promessi Sposi” sono il cardinale Borromeo e il duca di Condé. “I Promessi Sposi” sono stati scritti nel 1821 e pubblicati nel 1840. Il romanzo racconta l’occupazione di Milano da parte degli Spagnoli perché anche nel 1800 in Italia c’erano gli stranieri, che facevano i prepotenti come nel 1600. Il primo romanzo storico è “Ivanhoe”. Questo romanzo è ambientato in Inghilterra (= regione del Regno Unito, un Paese dell’Europa) e parla di un cavaliere coraggioso che vive nel Medioevo. Il cavaliere coraggioso combatte contro uomini cattivi e difende il suo re, che è Riccardo Cuor di Leone. Riccardo Cuor di Leone era il vero re di quel periodo storico.

Tu sei il protagonista di una storia in un’epoca storica che ti (= a te) ha interessato. Racconta. Scrivi sul quaderno e aiutati con il libro di storia.

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Il romanzo storico e sociale volume 3 p. 46

Studiare la grammatica Inserisci nella tabella i verbi della seconda coniugazione alla prima persona singolare. Guarda l ’esempio. Infinito

Presente indicativo

Imperfetto indicativo

Trapassato prossimo indicativo

bere

io bevo

io bevevo

io avevo bevuto

chiedere rispondere sapere correre spegnere leggere prendere accendere credere scendere vedere scegliere

Raccontare e scrivere Dividi il brano “Renzo nella città dei morti” in sequenze e metti il nome a ogni sequenza. Guarda l’e sempio. L’assalto ai forni L’anno prima gli abitanti di Milano avevano assalito i forni perché non c’era il pane. Le strade della città erano piene di persone che urlavano e correvano con un po’ di farina o con un po’ di pane tra le braccia.

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Rosso Malpelo

In Sicilia (= regione dell’Italia) vive un ragazzo con i capelli rossi. La gente dice che i capelli rossi indicano i ragazzi cattivi e per questo tutti lo (= il ragazzo)chiamano Rosso Malpelo. Rosso Malpelo è un ragazzo povero e lavora in miniera con il padre. La sua vita è uguale a tanti ragazzi soli che anche oggi, nel mondo, lavorano e sono sfruttati (= lavorano per pochi soldi e in un luogo pericoloso). Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi e i ragazzi cattivi avevano i capelli rossi. Anche la madre aveva dimenticato il nome vero del ragazzo e lo (= Malpelo) vedeva solo il sabato quando il ragazzo portava a casa i soldi che guadagnava in una settimana. Malpelo lavorava nella cava (= miniera) dove veniva estratta (= tirata fuori dalla montagna) la sabbia. Tutti gli operai della cava erano cattivi con lui (= Malpelo).

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Il romanzo storico e sociale volume 3 p. 80

Malpelo allora era un ragazzo sempre arrabbiato come un animale selvatico. Malpelo mangiava la minestra e un pezzo di pane duro lontano dagli altri operai perchÊ veniva picchiato da tutti. Malpelo aveva i vestiti sporchi e rotti perchÊ la sorella non pensava a lui (= Malpelo). La sorella era fidanzata e pensava a preparare il matrimonio. Il padrone della cava faceva lavorare Malpelo perchÊ nella cava lavorava il padre del ragazzo. Il padre di Malpelo si chiamava Mastro Misciu (= Maestro Domenico). Mastro Misciu era un uomo buono e il padrone lo sfruttava. Gli altri operai erano cattivi con lui (= Mastro Misciu) e lo trattavano male. Il ragazzo ricorda che un sabato il padrone della cava aveva promesso un po’ di soldi all’operaio che andava dentro alla cava a prendere la sabbia in un punto molto pericoloso. Mastro Misciu doveva comperare il cibo e un vestito per sua figlia. Nessun operaio aveva accettato questo lavoro. Il padre di Malpelo, invece, era andato dentro la cava nel punto molto pericoloso. Gli altri operai erano andati via. Nella cava erano rimasti Malpelo e suo padre. Il padre lavorava e spalava (= levava con una grossa paletta) la sabbia, Malpelo toglieva la sabbia. La lanterna era accesa. 231


rosso malpelo

All’improvviso Malpelo aveva sentito un rumore molto forte. Una montagna di sabbia era caduta sul padre di Malpelo. Il padre era morto. La lanterna si era spenta. Allora tutte le donne del paese erano andate a chiamare il padrone della cava. Il padrone della cava era a teatro. Il padrone della cava aveva detto: “Sono passate quattro ore dalla disgrazia (= un brutto fatto). È inutile andare a scavare”. Gli operai, però, avevano tentato di scavare la sabbia. Ma la sabbia era troppa e tutti erano tornati a casa. Solamente Malpelo scavava ancora e aveva tutte le mani piene di sangue perché scavava con le mani. Malpelo era molto arrabbiato e molto triste. Malpelo amava suo padre e voleva tirarlo (= il padre) fuori dalla sabbia. Dopo la morte del padre Malpelo non voleva più tornare a lavorare alla cava. Ma la madre lo (= Malpelo) aveva portato a lavorare alla cava perché servivano i soldi che Malpelo guadagnava. Così Malpelo era diventato cattivo e picchiava anche l’asino grigio della cava. Malpelo pensava: “Le persone sono cattive con lui (= l’asino). L’asino sta meglio se muore”. Malpelo lavorava sempre vicino al punto deve era seppellito suo padre. A volte Malpelo non lavorava più perché gli (= a Malpelo) sembrava di sentire la voce del padre che lo (= Malpelo) chiamava. In quei giorni Malpelo era molto triste e molto cattivo. Malpelo era cattivo perché nessuno lo (= Malpelo) amava. rielaborato da “Novelle” di G. Verga

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Il romanzo storico e sociale volume 3 p. 80

Capire la storia Trova nel brano la causa degli avvenimenti e scrivi negli spazi. 1. Malpelo si chiamava così perché

....................................................................................................................... 2. Malpelo mangiava la minestra lontano dagli altri operai perché ....................................................................................................................... 3. Malpelo aveva i vestiti sporchi e rotti perché ....................................................................................................................... 4. La sorella non pensava al fratello perché ....................................................................................................................... 5. Il padrone faceva lavorare Malpelo nella cava perché ....................................................................................................................... 6. Il padre di Malpelo accetta il lavoro pericoloso perché ....................................................................................................................... 7. Gli altri operai non accettano il lavoro perché ....................................................................................................................... 8. Il padre di Malpelo muore perché ....................................................................................................................... 9. Le donne del paese vanno a chiamare il padrone perché ....................................................................................................................... 10. È inutile andare a scavare perché ....................................................................................................................... 11. Malpelo ha le mani piene di sangue perché ....................................................................................................................... 12. La madre manda a lavorare Malpelo perché ....................................................................................................................... 13. A volte Malpelo non scava più perché .......................................................................................................................

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rosso malpelo

Conoscere parole nuove Tu conosci i nomi concreti di persona, di animale e di cosa. I nomi concreti indicano cose che si possono vedere e toccare (come, per esempio, bambino, cane, quaderno, ecc). Ci sono altri nomi che indicano cose che non si possono vedere o toccare. Questi nomi indicano sentimenti, idee e sono nella nostra mente (come, per esempio, bontà e cattiveria). Questi nomi si chiamano nomi astratti. Sottolinea in rosso il nome astratto e in verde il nome concreto. bicchiere – povertà – noia – fatica – pazienza – moneta – cagnolino – computer – attenzione – felicità – penna – poltrona – avventura – silenzio – solitudine – automobile – sedia – malattia – zaino – amicizia – amore – prepotenza

Unisci con una freccia i nomi astratti agli aggettivi corrispondenti. Guarda l’e sempio. vita vivo 1. libertà

curioso

2. fatica

gioioso

3. pace

vero

4. dignità

coraggioso

5. gioia

faticoso

6. attenzione

ricco

7. ricchezza

pacifico

8. coraggio

attento

9. verità

dignitoso

10. curiosità

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libero


Il romanzo storico e sociale volume 3 p. 80

o r o v a l i d o t s o p l u s a z z e r La sicu

Leggere e imparare

Rosso Malpelo e suo padre lavorano in una cava di sabbia. La storia è ambientata in Sicilia alla fine dell’Ottocento. La cava è pericolosa e non è sicura. Ancora oggi, nel 2008, molti lavoratori muoiono sul posto di lavoro. Eppure la Costituzione italiana (= insieme di leggi) protegge il lavoratore con gli articoli n. 4, 35, 36. Gli incidenti sul lavoro si chiamano anche “morti bianche”. Le morti bianche avvengono perché non ci sono protezioni sui luoghi di lavoro. Questo succede perché non si controllano le macchine, le impalcature

escono dalle ciminiere

e le gru

per costruire le case, i veleni che

delle industrie chimiche e che sono nei capannoni. Le persone

molte volte lavorano troppe ore al giorno, si stancano e possono essere meno attente a ciò che stanno facendo. I lavoratori stranieri, poi, pur di lavorare accettano lavori “in nero”, cioè senza contratto e senza misure (= regole) di sicurezza. Spesso sono proprio loro (= i lavoratori stranieri) le vittime degli incidenti. L’ILO

è l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, che si occupa di controllare la

sicurezza dei posti di lavoro in tutto il mondo.

Con l’a iuto dell’insegnante, cerca gli uffici dove si deve andare per trovare un lavoro. Con l’a iuto dell’insegnante, leggi con attenzione gli articoli 35 e 36 della Costituzione italiana e scrivi sul quaderno i diritti dei lavoratori.

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rosso malpelo

Studiare la grammatica Coniuga alla 1a persona singolare i verbi all’infinito. Guarda l’e sempio. Infinito

Presente

Imperfetto

Trapassato prossimo

vivere

io vivo

io vivevo

io avevo vissuto

chiamare mangiare picchiare tornare lavorare sfruttare scavare accettare guadagnare comprare tirare

Raccontare e scrivere Fai il riassunto del brano “Rosso Malpelo”. Segui le indicazioni e scrivi sul quaderno. In Sicilia viveva… – Gli operai… – Un giorno il padre… – Allora Malpelo… – La madre…

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Perché, hanno sparato?

Questo brano parla dell’omertà. Questa parola significa fare finta di non sapere nulla su un delitto o un’azione criminale. L’omertà non aiuta i carabinieri e la polizia a trovare i colpevoli (= chi ha commesso il delitto). Solamente un insegnamento di educazione alla legalità (= comportamento vicino alla legge) può togliere l’omertà. È l’alba. L’autobus è sulla piazza di un paesino della Sicilia (= regione dell’Italia). L’autobus è pieno. Tutte le persone sono salite. Solo un uomo arriva mentre l’autobus sta per partire. L’uomo vuole salire sull’autobus. Ma un colpo di fucile uccide l’uomo. Nessuno si muove. Nessuna persona scende dall’autobus. Nessuno parla. Tutti fanno finta di non aver visto l’uomo morto sulla piazza. Sulla piazza c’è un venditore di focacce. Il morto è disteso a tre metri da lui (= il venditore di focacce). Ma il venditore di focacce si allontana lentamente verso la porta della chiesa. Il venditore di focacce non vuole farsi trovare sulla piazza. Il bigliettaio dell’autobus dice: “Hanno ammazzato un uomo!”. Nessuna persona risponde. Anche le donne che ogni mattina chiacchierano tra loro stanno zitte. Il bigliettaio chiede: “Chi è l’uomo ucciso?”. Nessuno risponde. Il bigliettaio va a chiamare i carabinieri. I carabinieri arrivano. Allora le persone scendono dall’autobus e si mettono a guardare. I carabinieri dicono di fare risalire le persone che erano sull’autobus, ma tutti vanno via per paura di dover raccontare ai carabinieri cosa è successo. L’autobus rimane vuoto. Il maresciallo dei carabinieri dice all’autista: “Ma stamattina non c’era nessuno sull’autobus? La mattina è sempre pieno!”. L’autista risponde: “Io non guardo la gente che sale sull’autobus. Io guardo la strada. Io sono pagato per guardare la strada”. 237


perché, hanno sparato?

Il maresciallo dei carabinieri parla al bigliettaio: “Tu, però, non guardi la strada. Tu fai pagare i biglietti. Tu sai quante persone c’erano sull’autobus. Tu conosci tutte le persone del paese. Tu devi dirmi almeno dieci nomi delle persone che erano sull’autobus”. Il bigliettaio risponde: “Io non mi ricordo niente. Non mi ricordo niente. Mi sembra di stare in un sogno”. Il maresciallo è molto arrabbiato e alza la voce: “Ti faccio ricordare io. Ti faccio andare in prigione per due anni!” Il maresciallo vede arrivare il giudice (= persona che decide quali sono le azioni cattive e quelle buone). Il maresciallo si allontana dal bigliettaio e dice al giudice il nome del morto e gli (= al giudice) racconta la fuga dei viaggiatori della corriera. All’improvviso il maresciallo si ricorda di una persona che tutte le mattine è sulla piazza e in quel momento non c’è. Un carabiniere gli (= al maresciallo) ricorda che manca il venditore di focacce. Il maresciallo manda il carabiniere a cercare il venditore di focacce. Il venditore di focacce tutte le mattine aspetta la partenza della corriera e poi va davanti alle scuole elementari. Il carabiniere lo (= il venditore di focacce) trova e lo porta davanti al maresciallo. 238


Il romanzo storico e sociale volume 3 p. 86

Il maresciallo, con calma, gli (= al venditore di focacce) dice: “Stamattina sei venuto a vendere le focacce sulla piazza…”. Il venditore di focacce risponde con meraviglia: “Io ho la licenza (= il permesso) per vendere le focacce”. Il maresciallo dice: “Una persona ha sparato stamattina all’uomo che stava per prendere la corriera. Chi ha sparato?”. Il venditore di focacce risponde con meraviglia: “Perché, hanno sparato a qualche persona stamattina?” rielaborato da “Il giorno della civetta” di L. Sciascia

Capire la storia Metti una ✗ su Vero o Falso. V F 1. È il tramonto.

□ □

2. Un colpo di fucile uccide un uomo.

□ □

3. Sulla piazza c’è un venditore di focacce.

□ □

4. Il venditore si avvicina all’uomo ucciso.

□ □

5. Le donne sull’autobus chiacchierano.

□ □

6. L’autista chiama i carabinieri.

□ □

7. I carabinieri arrivano.

□ □

8. Le persone salgono sull’autobus.

□ □

9. Le persone vanno via dalla piazza.

□ □

10. Il maresciallo parla all’autista.

□ □

11. L’autista dice di non sapere niente.

□ □

12. Il maresciallo è molto arrabbiato.

□ □

13. Il maresciallo vede arrivare il giudice.

□ □

14. Il maresciallo fa cercare il venditore di focacce.

□ □

15. Il maresciallo vuol vedere la licenza del venditore.

□ □

16. Il venditore racconta quello che ha visto.

□ □

239


perché, hanno sparato?

Conoscere parole nuove Metti negli spazi le parole dell’e lenco. autobus – persone – carabinieri – fare risalire – paese – bigliettaio – biglietti – nessuno – strada – autista – vuoto – dieci – tutti – paura – mattina – guardo – sale – sono pagato

I ………..….. arrivano. Allora le …………. scendono dall’autobus e si mettono a guardare. I carabinieri dicono di …………….. le persone che erano sull’autobus, ma …………….. vanno via per ………………. di dover raccontare ai carabinieri cosa è successo. L’autobus rimane ………….. . Il maresciallo dei carabinieri dice all’autista: “Ma stamattina non c’era ……………… sull’autobus? La ………………. è sempre pieno!”. L’……………… risponde: “Io non …………………. la gente che …………… sull’autobus. Io guardo la …………. . Io ………………… per guardare la strada.” Il maresciallo dei carabinieri parla al …………………….: “Tu, però, non guardi la strada. Tu fai pagare i ……………… . Tu sai quante persone c’erano sull’autobus. Tu conosci tutte le persone del ………….. . Tu devi dirmi almeno …………….. nomi delle persone che erano sull’…………….”.

Leggere e imparare

i g g e l e l l e d o t t e p s i r l I

Le persone che vogliono vivere in un mondo di pace e di aiuto reciproco (= aiuto gli uni con gli altri) devono seguire le leggi. Le leggi sono regole che tutti devono rispettare. Tutte le persone devono sapere cosa si può e cosa non si può fare. L’educazione e il rispetto della persona che è vicina, che lavora insieme a noi sono cose molto importanti. Le persone che rispettano le regole non sono prepotenti. In Italia la raccolta di leggi più importante è la Costituzione. Le persone devono capire che rispettare le leggi è utile perché si possono sconfiggere quelle organizzazioni criminali che fanno paura a tutti.

240


Il romanzo storico e sociale volume 3 p. 86

Molte persone, però, non rispettano le leggi. Queste persone si sentono forti perché usano la violenza. Questi gruppi di persone si chiamano mafia, cosa nostra, ndrangheta, camorra. Questi gruppi adoperano l’omertà (= silenzio, non raccontare nulla). La mafia e tutte le altre organizzazioni hanno ucciso molti uomini. Ma i nomi di uomini come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (= giudici uccisi dalla mafia) sono scritti nel cuore delle persone oneste.

Cerca, con l’a iuto dell’insegnante, le notizie sui giudici Falcone e Borsellino e scrivi sul quaderno la loro (= dei giudici) storia.

Studiare la grammatica Ricorda! “Nessuno” può essere aggettivo indefinito oppure pronome indefinito. Sottolinea in rosso “nessuno” aggettivo e in verde “nessuno” pronome. 1. Non voglio vedere nessuno. 2. Non c’è nessun film che mi piace. 3. Nessuna aiuola è fiorita in inverno. 4. Sulla piazza non c’era nessuno. 5. Nessuno ha aperto la porta. 6. Nell’interrogazione non hai fatto nessun errore. 7. Nessuno mi ha telefonato. 8. Nessuna città è più bella di Firenze. 9. Non ho visto nessuno. 10. Non ho visto nessun amico. 11. Nessuna mamma mancava alla recita. 12. Nessun gatto ama l’acqua. 13. Non guarda nessuno! 14. Nessuno guarda gli spettacoli noiosi. 15. Nessuno tiene in ordine lo zaino.

241


perchĂŠ, hanno sparato?

Raccontare e scrivere Continua tu la tabella. Guarda l’e sempio.

Tutti possiamo

Ma non possiamo

PerchĂŠ

andare in automobile

correre forte

investiamo i pedoni

242


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Un quadro specchio dell’animo

Il protagonista del brano è un giovane che si chiama Dorian Gray e rimane sempre giovane e bello. Le persone vedono il suo volto gentile e bello e non si accorgono che è una persona cattiva e che commette tanti delitti. Ma un pittore fa il ritratto del giovane e si accorge di una cosa molto strana! Dorian Gray fa entrare il suo (= di Dorian) amico pittore in una stanza con tanta polvere. Nella stanza c’è un tappeto con molti buchi, un mobile di legno e un quadro coperto con una tenda. La stanza è umida perché è stata chiusa per tanto tempo. Il pittore si chiama Basil. Basil ha fatto il ritratto di Dorian. Dorian dice all’amico che il quadro ha preso la sua (= di Dorian) anima. La sua anima è cattiva. Il pittore crede Dorian pazzo. Ma Dorian toglie la tenda per fargli (= al pittore) vedere il quadro. Il pittore guarda il quadro e si spaventa. Il dipinto è quello fatto da lui (= dal pittore) e anche la cornice è quella fatta da lui, ma l’immagine è diversa. Il pittore prende la candela è avvicina la luce al quadro. Il pittore ha paura. Il pittore si sente male, suda e ha freddo. Dorian sta appoggiato al camino e guarda il comportamento del pittore. Dorian sorride, ma il suo (= di Dorian) sorriso è triste. Basil chiede: “Cosa è questo quadro?” Dorian ricorda che il pittore e un altro amico avevano ammirato la sua (= di Dorian) bellezza e la sua (= di Dorian) giovinezza. 243


un quadro specchio dell’animo

Allora Dorian era andato davanti al quadro e aveva chiesto di rimanere sempre giovane e bello. Dorian voleva rimanere giovane e bello per gioco. Ma il quadro aveva ascoltato le parole di Dorian. Così Dorian era rimasto giovane e bello. Invece il viso di Dorian nel quadro aveva cominciato a diventare vecchio e brutto. Ogni volta che Dorian commetteva un delitto, o faceva cose cattive, il ritratto diventava orribile. Il ritratto faceva vedere l’anima di Dorian. Il pittore non crede al racconto di Dorian, ma il ritratto è veramente orribile. Il pittore si siede e si dispera (= è molto dispiaciuto). Il pittore è molto triste. Quello che succede al quadro è stregoneria (= una magia cattiva). Il pittore aveva ammirato Dorian, ma non poteva conoscere la sua (= di Dorian) cattiveria. Il pittore dice a Dorian di pregare per farsi perdonare da Dio. Dorian allora guarda il quadro; gli occhi del volto dipinto lo (= Dorian) convincono che il pittore conosce il suo segreto e che può diventare pericoloso. Dorian si sente trascinato da una forza misteriosa. Così Dorian prende un coltello e con una rabbia terribile uccide il suo amico pittore che sta seduto vicino al tavolo. rielaborato da “Il ritratto di Dorian Gray” di O. Wilde

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Narrativa di analisi e realista volume 3 p. 96

Capire la storia Metti una ✗ su Sì o No. Sì No 1. Dorian è un pittore?

□ □

2. Nella stanza c’è una tazza di latte?

□ □

3. Il quadro è sotto una tenda?

□ □

4. Il pittore si chiama Basil?

□ □

5. Il pittore accende la luce e vede il quadro?

□ □

6. Il pittore è tranquillo nella stanza?

□ □

7. Dorian appare giovane e bello?

□ □

8. Il pittore ha dipinto il quadro?

□ □

9. Il ritratto del quadro fa paura?

□ □

10. Nel quadro c’è il ritratto di Dorian?

□ □

11. Nel quadro c’è un paesaggio?

□ □

12. Nel ritratto c’è l’anima di Dorian?

□ □

13. L’anima di Dorian è buona?

□ □

14. Dorian ha chiesto qualcosa davanti al quadro?

□ □

15. Il pittore crede Dorian pazzo?

□ □

16. Dorian chiede perdono a Dio?

□ □

17. Il pittore conosce il segreto di Dorian?

□ □

18. Il pittore è seduto lontano dal tavolo?

□ □

19. Dorian uccide il pittore?

□ □

20. Il ritratto è veramente orribile?

□ □

21. Nella stanza c’è un tappeto?

□ □

22. Dorian ha un sorriso allegro?

□ □

23. Il pittore crede al racconto di Dorian?

□ □

24. La stanza è asciutta?

□ □

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Un quadro specchio dell’animo

Conoscere parole nuove Scrivi le frasi con la congiunzione “mentre”. Ricorda! “mentre” indica che due azioni avvengono nello stesso momento. Guarda l’e sempio. Luisa gioca, Maria fa i compiti. Mentre Luisa gioca, Maria fa i compiti. 1. La mamma stira, il figlio scrive al computer.

....................................................................................................................... 2. Il gatto miagola, il cane abbaia. ....................................................................................................................... 3. Alcuni ragazzi corrono, altri ragazzi giocano a palla. ....................................................................................................................... 4. Le ragazze studiavano, Maria suonava alla porta. ....................................................................................................................... 5. Lucia suonava il pianoforte, il telefono suonava. ....................................................................................................................... 6. Lavoravo al computer, la luce andava via. ....................................................................................................................... 7. L’insegnante spiega la grammatica, Cosimo gioca con le figurine. ....................................................................................................................... 8. Luigi guida la macchina, Luigi parla al cellulare. ....................................................................................................................... 9. L’arrosto cuoce nel forno, io apparecchio la tavola. ....................................................................................................................... 10. Io guardo dalla finestra, fuori piove. ....................................................................................................................... 11. Gli amici guardano la partita, io mangio la pizza. ....................................................................................................................... 12. La partita era iniziata, io correvo a casa. .......................................................................................................................

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Narrativa di analisi e realista volume 3 p. 96

Leggere e imparare

! a r i g i s , k a Ci

Il brano che hai letto è nel libro “Il ritratto di Dorian Gray”. Questo libro è molto famoso. Un film molto bello e con attori bravi racconta questo libro. Infatti il cinema, molte volte, prende le storie dai libri. Il cinema racconta le storie con immagini, musica, suoni, luci e rumori. Le immagini del cinema si muovono. I fratelli Lumiere inventano il cinema in Francia alla fine del 1800. La parola “cinema” è la parola più corta di “cinematografo”. Il cinematografo è la sala dove si proietta (= si fa vedere sullo schermo) il film. La parola “film” è in inglese e significa “pellicola” (= una striscia nera di plastica). Le immagini che si vedono al cinema sono infatti impresse (= stampate) sulla pellicola. Molte persone lavorano per fare un film. Le persone importanti per un film sono gli scrittori (= scrivono il testo), gli attori (= recitano nel film), i registi (= spiegano cosa fare agli attori), i tecnici (= fanno funzionare le luci, la musica, muovono le macchine), i costumisti (= vestono gli attori con vestiti adatti al film), i produttori (= danno i soldi che servono per fare il film). I nomi di tutte le persone di un film si leggono nei titoli di coda (= elenco di nomi scritti alla fine del film). L’attore è una donna, un uomo, un bambino o un animale. L’attore recita (= fa finta di essere) il personaggio di una storia. L’attore protagonista ha la parte più importante del film. L’attore deve fare finta di piangere, di ridere, di provare dolore, di cadere, di combattere. Gli attori bravi diventano famosi. Il film ha un titolo. Molti film fanno sognare o mettono paura o fanno divertire.

Rispondi alle domande sul quaderno. 1. Vedi film nella lingua italiana? Vedi film nella lingua del tuo Paese? 2. Quali attori ci sono nel tuo Paese? Scrivi i nomi. 3. Quale attore o attrice (= attore

che è una donna) ti piace? Scrivi il motivo della tua scelta.

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Un quadro specchio dell’animo

Studiare la grammatica Trova i nomi, i verbi, gli articoli, gli aggettivi e le preposizioni delle frasi e fai l’a nalisi grammaticale. Guarda l’e sempio. Dorian aveva un quadro in soffitta. Dorian aveva

= nome proprio di persona maschile, singolare. = voce del verbo “avere”, modo indicativo, tempo

un quadro in soffitta

= = = =

imperfetto, terza persona singolare. articolo indeterminativo, singolare, maschile. nome comune di cosa, maschile, singolare. preposizione semplice. nome comune di cosa, femminile, singolare.

1. Dorian era stato un bel ragazzo con i capelli biondi e aveva avuto tanti amici simpatici. 2. Il suo amico aveva dipinto un ritratto con bei colori. 3. Basil era il nome del pittore. 4. Dorian mise il quadro in una stanza umida e buia. 5. La candela faceva poca luce e stava sul tavolo. 6. Dorian uccise tante persone innocenti. 7. La sua anima era cattiva.

Raccontare e scrivere Dorian ha ucciso il suo amico pittore. Il ritratto diventa ancora più brutto e gocce di sangue cadono sul pavimento. Allora Dorian… Continua tu la storia.

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Vecchio al ponte

Un vecchio e un soldato si incontrano su un ponte. Il vecchio è stanco e triste. Il soldato aspetta l’arrivo dei nemici. Il vecchio invece pensa ai suoi animali rimasti soli. Il soldato racconta la storia. La storia si svolge durante la guerra civile spagnola, che comincia nel 1936. Sul fiume c’era un ponte fatto con le barche. Bambini, donne, uomini, camion e carri attraversavano questo ponte. I muli trainavano (= tiravano) i carri con fatica. I contadini camminavano tra la polvere alta della strada. Sul ponte c’era un vecchio con gli occhiali e i vestiti pieni di polvere. Il vecchio non si accorgeva delle persone che attraversavano il ponte. Io ero un soldato e stavo sul ponte per controllare la zona. Nella zona c’era il nemico. Io chiesi al vecchio: “Da dove venite?”. Ai vecchi io davo del “voi” per rispetto. Il vecchio mi sorrise e disse che era di San Carlos. San Carlos era un paesino vicino al fiume Ebro (= fiume della Spagna). Il vecchio mi disse che aveva alcuni animali nella sua casa. Io non capivo e lui allora disse che i soldati lo avevano mandato via dalla sua casa. 249


vecchio al ponte

Io guardavo il vecchio e non mi sembrava un pastore o un guardiano di mucche o di cavalli. Io gli chiesi: “Che bestie erano?” Il vecchio mi rispose: “Un gatto, due capre e quattro piccioni”. Il vecchio disse che i soldati lo avevano mandato via perché arrivava l’artiglieria nemica. Il vecchio ripeteva sempre: “Forse il gatto si è salvato, ma le altre bestie, poverine, dove possono essere?” Io chiesi al vecchio la sua idea politica. Ma il vecchio non aveva idee politiche, aveva settantasei anni ed era molto stanco. Io gli dissi di andare verso Barcellona (= grande città della Spagna). Il ponte non era un posto sicuro. Il vecchio non conosceva Barcellona. Il vecchio pensava soltanto alle sue bestie, che aveva dovuto abbandonare. Io gli dissi di alzarsi e di salire sui camion che portavano le persone lontano dal nemico. Il vecchio si alzò. Il vecchio non capiva la situazione. Io gli dissi che i piccioni erano volati liberi e il gatto era salvo. Il vecchio cominciò a camminare, ma poi si sedette di nuovo perché era molto stanco. Io incoraggiai (= feci coraggio) il vecchio e il vecchio si rimise a camminare e disse: “Io guardavo solo le mie bestie. Perché mi hanno mandato via?” Il vecchio pensava solo ai suoi (= del vecchio) animali e la sua fortuna fu solo perché la giornata era nuvolosa e gli aerei nemici non volavano troppo basso e non buttavano le bombe. rielaborato da “I quarantanove racconti” di E. Hemingway

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Narrativa di analisi realista volume 3 p. 122

Capire la storia Metti in ordine le frasi. Guarda l’esempio. La giornata era nuvolosa e gli aerei non buttavano bombe. Il vecchio non aveva idee politiche. Sul ponte c’era un vecchio. Il vecchio non conosceva Barcellona. 1 Sul fiume c’era un ponte di barche. Io volevo mandarlo via dal ponte. Il vecchio disse che era di San Carlos. I contadini camminavano tra la polvere. Il vecchio pensava solo ai suoi animali. Io ero un soldato e stavo sul ponte. Il vecchio aveva le bestie a casa. Il vecchio si sedette perché era stanco. Io controllavo la zona. Io gli dissi che il gatto si era salvato.

Conoscere parole nuove Fai alcune similitudini. Guarda l’e sempio. Luigi è forte come un leone. 1. I suoi occhi brillano come .................................................................................... 2. Il cuore è caldo come .......................................................................................... 3. Il bambino dorme come ....................................................................................... 4. I capelli sono biondi come .................................................................................... 5. I suoi sguardi sono taglienti come ......................................................................... 6. Le nuvole sono morbide come ...............................................................................

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vecchio al ponte

7. Mario graffia come .............................................................................................. 8. Le tue labbra sono rosse come ............................................................................... 9. Il suo zaino è pesante come .................................................................................. 10. Tuo cugino è testardo come .................................................................................. 11. Quel ragazzo è coraggioso come ............................................................................ 12. La tua amica nuota come ..................................................................................... 13. Io ho una vista come ........................................................................................... 14. Luisa è paurosa come ..........................................................................................

Leggere e imparare

e r r e u g e l l e d a z n e l o i v a l o r t n o c , Guernica

In quest’opera il pittore spagnolo Pablo Picasso raffigura il bombardamento di Guernica, una città che è la capitale storica dei Paesi Baschi. I Paesi Baschi sono in Spagna. Il 26 aprile 1937, durante la guerra civile spagnola, l’aviazione tedesca ha bombardato la città. Al centro del dipinto si vede un lampadario che fa luce in una scena scura. A destra, una donna è alla finestra e ha una fiaccola in mano; al centro del quadro c’è un cavallo

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Narrativa di analisi e realista volume 3 p. 122

imbizzarrito (= nervoso) e sotto, a terra, c’è il braccio tagliato di un soldato. Nella mano il soldato ha una spada spezzata e un fiore. A sinistra, un toro guarda nel vuoto e una donna urla per la morte del figlio che è nelle sue (= della donna) braccia; sotto, per terra, c’è la testa tagliata del soldato con la spada spezzata. A destra, una donna corre verso il cavallo e un’altra donna, con le braccia verso il cielo, muore tra le fiamme. Il toro, che rappresenta il popolo di Spagna, il cavallo, la lampada, il coltello, il fiore e i personaggi sono sul quadro per condannare tutte le violenze e le guerre.

Cerca sul libro di storia, con l’aiuto dell’insegnante, gli avvenimenti della guerra civile spagnola. Poi fai uno schema sul quaderno.

Studiare la grammatica Lo scrittore usa il discorso diretto quando scrive le parole di un’altra persona. Nel discorso diretto ci sono le “ e i : . Io gli dissi: “Vai verso Barcellona”.

Lo scrittore usa il discorso indiretto quando racconta parole dette da un’altra persona. Nel discorso indiretto non ci sono le “ e i : . Nel discorso indiretto si usano frasi come “dice che”, “risponde che”, “domanda che”, “osserva che”, “dice di”. Io gli dissi di andare verso Barcellona.

Leggi il brano con attenzione e metti al discorso diretto le frasi in viola e al discorso indiretto le frasi in verde.

Raccontare e scrivere Alla televisione ogni giorno tu vedi immagini di violenza e di guerre. Fai 4 disegni sulla pace e poi scrivi 4 frasi da mandare a 4 capi di Stato a tua scelta.

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Viaggiare nel tempo

Uno scienziato inventa una macchina magica che lo porta nell’anno 802.701. In quell’anno lo scienziato si trova in una zona della città di Londra, dove vivono strani esseri. Questi esseri sono gli Eloi, che hanno il terrore della notte. Alle dieci di questa mattina io ho terminato di costruire la macchina del tempo. Io mi sono seduto sulla sella (= sedile come quello della bicicletta) della macchina, ho abbassato la leva (= oggetto da alzare o abbassare per far funzionare qualcosa) e la macchina ha cominciato a fare strani rumori. Poi io ho visto arrivare la notte, poi il giorno, poi la notte. Io mi sentivo precipitare (= cadere giù). La notte sostituiva (= veniva al posto) il giorno in maniera sempre più veloce. Intorno a me io vedevo passare i prati verdi della primavera e poi i prati coperti di neve e di nuovo i prati verdi della primavera. Io vedevo gli alberi crescere e poi le foglie cambiare colore. Io vedevo la Terra apparire e scomparire. Io mi muovevo alla velocità di un anno al minuto. La macchina mi ha mandato con velocità nel tempo futuro. Io non ho pensato a fermare la macchina. Io vedevo la Terra molto bella. Poi io ho avuto paura di non fermarmi e ho provato ad abbassare la leva. La macchina si è fermata all’improvviso e io sono caduto sull’erba. Scendeva la grandine dal cielo. Io non riuscivo a vedere nessuna cosa. 254


Fantascienza, horror, fantasy volume 3 p. 146

Poi io ho visto una figura accovacciata (= abbassata) vicina a me. Io potevo essere in un mondo comandato da esseri cattivi e crudeli. Io vedevo anche grandi palazzi con colonne. Io avevo paura, anzi avevo terrore. Io ero come un uccello indifeso attaccato da un’aquila. La macchina del tempo non era rotta. Questa scoperta mi ha fatto sentire felice. Ora io ho meno paura. Poi alcuni uomini sono usciti dai cespugli. Un uomo piccolo si è avvicinato a me e io l’ho visto bene. L’uomo è alto un metro e venti centimetri. L’uomo è vestito con una lunga maglia rossa e una cintura di cuoio legata alla vita. L’uomo ha i sandali. Il piccolo uomo si avvicina a me e si mette a ridere. Il piccolo uomo non ha paura. Il piccolo uomo parla ai suoi compagni. La sua voce è molto dolce. I piccoli uomini sono molto delicati e fragili. Il piccolo uomo ha le dita lunghe lunghe e molto sottili. Il piccolo uomo mi tocca la mano. Io sento le dita sottili degli altri piccoli uomini che mi toccano la schiena e le spalle. I piccoli uomini sono gentili. Io posso fare loro del male con molta facilità. I piccoli uomini si avvicinano alla macchina del tempo. Io faccio un salto e i piccoli uomini si spaventano e si allontanano dalla macchina del tempo. Io tolgo le leve che servono per fare partire la macchina e metto le leve in tasca. Io mi giro verso quei piccoli uomini e voglio parlare con loro. rielaborato da “La macchina del tempo” di H.G. Wells

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viaggiare nel tempo

Capire la storia Collega le frasi della colonna di sinistra con quelle della colonna di destra: fai una freccia. Guarda l’e sempio. 1. Io ho terminato di costruire 2. La macchina ha fatto 3. Io vedevo passare 4. Io vedevo crescere 5. La macchina mi ha mandato 6. Io ho provato ad abbassare 7. Io sono caduto 8. Io ero in un mondo forse comandato 9. Alcuni uomini sono usciti 10. L’uomo piccolo è vestito 11. Io sento 12. Io faccio

sull’erba la macchina del tempo strani rumori dai cespugli nel tempo futuro gli alberi le dita sottili la leva con una lunga maglia rossa un salto da esseri cattivi e crudeli i prati verdi della primavera

Conoscere parole nuove Collega con una freccia la frase della prima colonna con il verbo più giusto. Guarda l’e sempio. 1. Fare una casa 2. Fare un esame 3. Fare un risotto 4. Fare un quadro 5. Fare una statua 6. Fare una canzone 7. Fare una foto 8. Fare la scuola media 9. Fare un libro 10. Fare un goal 11. Fare un film 12. Fare un vestito 13. Fare un errore

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sostenere cucinare commettere costruire frequentare scattare scolpire comporre segnare cucire dipingere scrivere girare


Fantascienza, horror, fantasy volume 3 p. 146

Leggere e imparare

a z n e i c s a t n La fa

I racconti di fantascienza uniscono la fantasia, cioè il non reale, con le leggi della scienza e della tecnologia (= studio delle macchine). Le storie di fantascienza possono sembrare non credibili (= impossibili) quando lo scrittore le (= le storie) scrive. Con il passare degli anni la realtà, però, può superare la fantasia con le nuove scoperte della tecnica. Le storie di fantascienza sono ambientate in un tempo futuro e in mondi diversi dalla Terra. I personaggi delle storie di fantascienza sono esseri alieni

ed extraterrestri

.

Questi personaggi conoscono gli uomini e diventano loro (= degli uomini) amici. Molte volte, invece, gli alieni o gli extraterrestri sono nemici degli uomini e diventano molto pericolosi. Altri personaggi della fantascienza sono i robot e i viaggiatori spaziali (= che viaggiano tra le stelle). Un posto importante nei brani di fantascienza hanno anche i computer e le macchine del tempo. Molti racconti di fantascienza parlano del mondo distrutto dalla violenza dell’uomo o trasformato dalle scoperte pericolose fatte dagli scienziati. I racconti di fantascienza vogliono far pensare gli uomini e far loro (= agli uomini) cercare l’amore, l’amicizia e la fratellanza per salvare il futuro.

Disegna, con i fumetti, una storia tra un bambino e un computer impazzito.

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viaggiare nel tempo

Studiare la grammatica Completa le seguenti frasi. 1. I ragazzi tornano infangati (da dove?)

......................................................... 2. Il babbo torna tutte le sere (da dove?) ......................................................... 3. Una tegola è caduta (da dove?) ......................................................... 4. L’aquila scende veloce (da dove?) ......................................................... 5. La nave per la Corsica parte (da dove?) ......................................................... 6. A fine agosto le famiglie tornano (da dove?) ......................................................... 7. La mattina per andare a scuola esco (da dove?) ......................................................... 8. Lo scoiattolo scende (da dove?) ......................................................... 9. La mamma dice al bambino di uscire (da dove?) ......................................................... 10. La pioggia scende (da dove?) ......................................................... 11. Il sole entra (da dove?) ......................................................... 12. Il profumo di torta si sentiva (da dove?) ......................................................... 13. Il treno parte (da dove?) ......................................................... 14. La pianta spunta (da dove?) .........................................................

Raccontare e scrivere “Io mi giro verso quei piccoli uomini e voglio parlare con loro…” Continua tu la storia. ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................

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Il ritratto ovale

Un viaggiatore ferito va a dormire in un castello tra i monti Appennini (= monti dell’Italia). Il viaggiatore ha la febbre e crede di vedere cose ultraterrene (= cose di un altro mondo). Il viaggiatore si trova, così, tra fantasmi e fatti strani. Il mio domestico (= servitore) aveva aperto con la forza il portone del castello. Questo castello era antico e molto sciupato. In questo castello non abitava nessuno. Io e il mio domestico siamo andati in una camera piccola. Tanti quadri erano appesi alle pareti. Questi quadri mi hanno interessato. La notte io mi svegliavo perché avevo la febbre e così potevo vedere i quadri. Io allora ho cominciato a leggere un libro che spiegava la storia di tutti i quadri. A mezzanotte io ho spostato la luce per vedere meglio le pagine del libro. All’improvviso io ho visto sulla parete della camera un quadro dove c’era il ritratto di una ragazza. I colori dello sfondo del quadro nascondevano un po’ i capelli e le braccia della ragazza. 259


Il ritratto ovale

Il ritratto della ragazza aveva una cornice ovale d’oro. Il quadro era molto bello. Ho guardato il quadro quasi per un’ora. Non ho potuto togliere i miei occhi dalla ragazza del quadro. La ragazza sembrava viva! Ho cercato sul libro la spiegazione di quel quadro ovale. Lo scrittore aveva scritto queste parole: “La fanciulla era molto bella, buona e allegra. La fanciulla aveva incontrato un pittore e lo (= il pittore) aveva sposato. La fanciulla era piena di vita, aveva un bel sorriso. La fanciulla amava tutte le cose. La fanciulla, però, non amava la pittura, perché suo marito pensava solo a dipingere. Un giorno il pittore aveva voluto dipingere il ritratto di sua moglie. La fanciulla per settimane e settimane si sedeva nella torre alta e posava ( = stava ferma per essere osservata e dipinta sul quadro) per suo marito. Suo marito voleva dipingere la vita e la bellezza della fanciulla. Ogni giorno tante persone andavano a vedere il pittore mentre dipingeva. Le persone vedevano la bellezza del quadro e dicevano: ‘Il pittore ama molto sua moglie perché riesce a dipingere la sua (= della moglie) anima’. Ma i giorni passavano e la fanciulla diventava pallida e si ammalava. Accadeva una strana cosa: quando il pittore metteva i colori dei capelli, del viso, degli occhi della moglie nel quadro, questi colori scomparivano dai capelli, dal viso, dagli occhi della moglie. I colori passavano dalla fanciulla al quadro e così anche la vita. Quando il pittore aveva finito il quadro si era accorto all’improvviso di questo mistero. La vita della moglie era andata nel quadro e sua moglie (= del pittore) era morta”. rielaborato da “Racconti del terrore” di E. A. Poe

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Fantascienza, horror, fantasy volume 3 p. 179

Capire la storia Metti una ✗ sulla risposta giusta. 1. Il castello:

è bello e luminoso è antico e molto sciupato ha il ponte levatoio 2. Il castello:

era abitato da tante persone era abitato da poche persone non era abitato 3. Il protagonista:

ha la febbre ha tanta fame ha tanto freddo 4. Le pareti della camera:

sono bianche e sporche hanno tanti quadri hanno tanti specchi 5. Il protagonista:

legge un giornale scrive una lettera legge un libro

6. Il quadro con la fanciulla:

ha la cornice quadrata ha la cornice ovale non ha la cornice 7. La fanciulla:

ha sposato il padrone del castello è vissuta da sola nel castello ha sposato un pittore 8. Il pittore:

fa il ritratto alla moglie fa il ritratto alle donne del paese dipinge un paesaggio 9. I giorni passano e la fanciulla:

è molto contenta diventa pallida e si ammala è molto arrabbiata 10. La vita della fanciulla:

va nel quadro e la fanciulla muore va nel quadro e la fanciulla è felice va nel quadro e la fanciulla non muore mai

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il ritratto ovale

Conoscere parole nuove Leggi con attenzione il brano e continua tu le frasi. 1. Un viaggiatore è ferito e quindi ............................................................................. 2. Nel castello non abita nessuno e quindi il domestico .................................................. 3. Il viaggiatore vuole vedere meglio le pagine del libro e quindi ..................................... 4. Il quadro con la cornice ovale piace al viaggiatore e quindi ......................................... 5. Il viaggiatore vuole conoscere il quadro ovale e quindi ............................................... 6. Il pittore ama la fanciulla e quindi ......................................................................... 7. Il pittore vuole fare un ritratto alla moglie e quindi ................................................... 8. Il pittore è molto bravo e tante persone lo conoscono, quindi ...................................... 9. La fanciulla posa tutti i giorni per il pittore e quindi .................................................. 10. I colori passano dalla fanciulla alla tela e quindi .......................................................

Leggere e imparare

r o r r o h i t n o c I rac degli scrittori

Gli scrittori dei racconti horror (= del terrore) ambientano le loro (= ) storie in luoghi dove c’è la notte, le tenebre (= il buio), i boschi pieni di alberi e grotte, i cimiteri , le case abbandonate

. I castelli dei racconti horror sono sempre in rovina,

le porte cigolano (= fanno un po’ di rumore), le finestre si aprono e si chiudono da sole. In questi luoghi ci sono cigolii (= rumori) di catene e apparizioni di fantasmi cattivi . Il lettore deve provare (= sentire) paura, terrore dell’ignoto. L’ignoto è tutto ciò che non si conosce. I racconti horror, infatti, devono fare venire i brividi, dare tanta angoscia (= preoccupazione) alle persone che li (= i racconti horror) leggono. A volte alcune fanciulle appaiono al protagonista dei racconti e lo (= il protagonista) portano verso una morte orribile. Nei racconti horror, infatti, la morte è sempre vicino al

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Fantascienza, horror, fantasy volume 3 p. 179

protagonista. A volte, invece, il protagonista incontra “presenze� (= persone non vere) che vengono dal mondo ultraterreno, come i vampiri

e il lupo mannaro

Dividi il racconto in sequenze (= scene) e disegna le scene nei rettangoli.

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.


il ritratto ovale

Studiare la grammatica Coniuga il verbo “essere” e il verbo “avere”. Guarda l’e sempio. (indicativo imperfetto) Era un bella giornata di sole. 1. Il padre di Maria (indicativo futuro) …………..……….. il direttore della scuola. 2. Mia mamma (indicativo presente) …………..……….. una brava cuoca. 3. Mario e Lucia (indicativo passato prossimo) …………..……….. al cinema. 4. I tifosi (indicativo passato remoto) …………..…….. contenti della vittoria della squadra. 5. Questo film (indicativo presente) …………..……….. molto triste. 6. Quell’inverno (indicativo trapassato prossimo) …………..……….. molto freddo. 7. Io (indicativo passato prossimo) …………..……….. nel bosco a cercare i funghi. 8. Sara, tu (indicativo imperfetto) …………..……….. insieme a Giovanna, quella sera! 9. Mio padre (indicativo presente) …………..……….. la macchina rotta. 10. Mio padre (indicativo imperfetto) …………..……….. la macchina rotta. 11. Domani (indicativo futuro) …………..……….. un nuovo compagno di banco 12. Lin (indicativo passato remoto) …………..……….. paura del cigolio della porta. 13. La vostra squadra (indicativo passato prossimo) …………..……….. tanti punti. 14. Luigi e Mario (indicativo trapassato prossimo) …………..……….. il tempo di fuggire.

Raccontare e scrivere Con l’insegnante e i tuoi compagni di scuola trova e scrivi sulla lavagna tutte le parole riferite alla paura che vi vengono in mente. Scegli poi 10 parole dell’e lenco scritto alla lavagna e inventa una storia horror.

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Salvare Fantàsia

Il Nulla sta distruggendo il mondo di Fantàsia. Solo un amuleto (= portafortuna) fatato, un ragazzo eroe e un ragazzino timido possono salvare questo mondo con l’amicizia e la fiducia in se stessi. Un bel giorno appare in mezzo all’accampamento (= tante tende militari) un centauro. Il centauro è un personaggio metà uomo e metà cavallo. Il centauro si chiama Cairone. Il centauro ha al collo una catena con un grosso amuleto d’oro. Uomini e donne molto vecchi con bambini molto piccoli guardano il centauro con curiosità. Cairone scalpita (= batte al suolo gli zoccoli) e chiede: “Dove sono tutti i cacciatori e le cacciatrici del villaggio?” Una donna con i capelli bianchi e un neonato in braccio gli risponde: “Sono a caccia”. Cairone cerca Atreiu, un ragazzo del villaggio. Ma anche Atreiu è a caccia. Cairone fa vedere alle persone l’amuleto. L’amuleto è un gioiello che gli (= a Cairone) ha dato l’Infanta (= bambina) Imperatrice.

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salvare fantàsia

L’Infanta Imperatrice è la regina di Fantàsia. Le persone del villaggio riconoscono il centauro e sanno che è un bravo medico. Il centauro, poi, sviene (= cade a terra come addormentato) perché è molto stanco. Quando si sveglia il centauro è in una tenda ed è sdraiato sopra una coperta di pelliccia. Il centauro vede davanti a lui (= al centauro) un ragazzo di dieci anni. Il ragazzo è vestito con pantaloni lunghi e scarpe di pelle di bufalo. Il ragazzo ha un lungo mantello, ma è senza camicia. Il ragazzo ha capelli lunghi e neri. I capelli sono legati con una piccola corda di cuoio. Il ragazzo è arrabbiato. Il ragazzo doveva uccidere il Grande Bufalo e diventare così cacciatore. Una bambina del villaggio però lo (= il ragazzo) ha trovato proprio mentre stava per colpire il bufalo. Ora il ragazzo deve aspettare un altro anno per diventare cacciatore. Il centauro guarda il ragazzo e gli (= al ragazzo) chiede: “Ma tu sei Atreiu? Non c’è nel villaggio un uomo con questo nome?” Cairone è molto preoccupato e pensa: “L’Infanta Imperatrice si è sbagliata perché non può chiedere aiuto a un ragazzo per salvare Fantàsia”. Cairone pensa: “Le decisioni dell’Infanta sono molto strane. Forse l’Infanta non sa scegliere la persona a cui chiedere aiuto. Io ho viaggiato tanto. Io ho perso tempo”. Atreiu chiede cosa vuole l’Infanta da lui. Cairone è molto preoccupato. Atreiu è un ragazzo. La salvezza di Fantàsia è nelle mani di un ragazzo. Atreiu deve affrontare cose pericolose da solo. Il centauro dice: “Ho galoppato per dieci giorni e dieci notti. Io 266


Fantascienza, horror, fantasy volume 3 p. 212

sono molto vecchio. E trovo te, che sei un bambino! L’Infanta Imperatrice è malata e il Nulla sta per distruggere Fantàsia”. Atreiu dà un po’ di acqua al centauro. Il centauro dice ad Atreiu che lui (= Atreiu) non è costretto a cercare la medicina per l’Infanta Imperatrice. L’Infanta Imperatrice lascia ad Atreiu la decisione. Forse l’Infanta non sa che Atreiu è un ragazzo. Cairone racconta la malattia dell’Infanta Imperatrice e spiega che il Nulla sta per fare scomparire Fantàsia perché l’Infanta non può combattere. Cairone poi dice che l’Imperatrice vuole proprio il ragazzo. Il centauro non sa spiegarsi questa scelta dell’Imperatrice. Atreiu è molto serio e pensa: “È un’impresa troppo grande anche per un cacciatore forte e coraggioso. Ma l’Imperatrice ha fiducia in me. Io accetto”. Cairone allora prende l’amuleto d’oro e lo mette al collo del ragazzo. L’amuleto si chiama AURYN. L’AURYN ha molto potere, ma Atreiu non deve usare questo potere per attaccare per primo i nemici. L’AURYN proteggerà Atreiu, ma il ragazzo non deve mai giudicare le cose che vede. Il ragazzo deve partire senza armi. Atreiu dice al centauro: “Io sarò degno (= capace di aiutare l’Imperatrice) di questo gioiello. Ora io partirò. Io non devo salutare nessuno perché i miei genitori sono morti”. Il centauro chiede: “Quale persona ti ha allevato (= fatto crescere)?” Tutti gli uomini e le donne del villaggio hanno fatto crescere Atreiu. Il nome Atreiu, infatti, significa “Figlio di tutti”. rielaborato da “La storia infinita”di M. Ende

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salvare fantàsia

Capire la storia Rispondi alle domande sul quaderno. 1. Chi sono i protagonisti del brano? 2. Quali altri personaggi ci sono nel brano? 3. Cosa porta al collo Cairone? 4. Chi vive nell’accampamento? 5. Perché Cairone scalpita? 6. Dove è il ragazzo che cerca Cairone? 7. Chi è l’Infanta Imperatrice? 8. Quale professione fa Cairone? 9. Gli abitanti del villaggio dove portano Cairone svenuto? 10. Come è vestito il ragazzo che cerca Cairone? 11. Quanto deve aspettare il ragazzo per diventare cacciatore? 12. Cosa desidera l’Imperatrice dal ragazzo? 13. Cosa succede a Fantasìa? 14. Che cosa deve fare il ragazzo? 15. L’Infanta Imperatrice sa che deve affidare l’impresa a un ragazzo? 16. Il ragazzo accetta l’incarico dell’Infanta Imperatrice? 17. Che cosa è l’AURYN? 18. Atreiu parte con le armi? 19. Atreiu deve salutare i genitori? 20. Cosa significa il nome Atreiu?

Conoscere parole nuove Leggi il brano con attenzione e metti le parole giuste negli spazi. Un bel giorno appare in mezzo all’………………… un centauro. Il centauro è un personaggio metà ………………… e metà ………………… . Il centauro si chiama ………………… . Il centauro ha al collo una catena con un grosso ………………… d’………………… .

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Fantascienza, horror, fantasy volume 3 p. 212

Uomini e donne molto ………………… con bambini molto ………………… guardano il ………………… con curiosità. Cairone ………………… e chiede: “Dove sono tutti i ………………… e le cacciatrici del …………………?”. Una donna con i ………………… bianchi e un ………………… in braccio gli risponde: “Sono a …………………”. Cairone cerca ………………, un ragazzo del ………………… . Ma anche Atreiu è a ………………… . Cairone ………………… alle persone un ……………… che gli ha dato l’Infanta Imperatrice. L’………………… Imperatrice è la regina di ………………… . Le persone del villaggio ………………… il centauro e sanno che è un bravo ……………… . Il centauro, poi, ………………… perché è molto ………………… . Quando si sveglia il ………………… è in una tenda ed è sdraiato sopra una ………………… di ………………… . Il ………………… vede davanti ………………… un ragazzo di ………………… anni.

Leggere e imparare

y s a t n a f a r u t a r La lette

Il mondo dei libri di fantasy è animato (= ci sono) da maghi , da hobbit

, da troll

, da elfi

, da fate

.

Le storie raccontate sono fantastiche, magiche, misteriose. Nei libri delle storie fantasy i protagonisti sono sempre ragazzi buoni, avventurosi, sinceri. Questi ragazzi quasi sempre non hanno una famiglia o non hanno mai conosciuto i genitori. I protagonisti delle storie fantasy amano gli amici e spesso sacrificano la loro vita per salvare il mondo. Alla fine questi protagonisti si salvano e salvano il mondo. Nel mondo delle storie fantasy i protagonisti incontrano altri ragazzi che li aiutano, incontrano personaggi o animali parlanti o personaggi mitologici (= del mito) come i centauri e gli unicorni

. Gli unicorni danno fiducia e amore.

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salvare fantàsia

Nei libri di fantasy la lotta è sempre tra il Bene e il Male. E per fortuna, almeno nei libri, vince sempre il Bene. I nemici sono orchi orribili, streghe molto cattive, maghi potenti che combattono con altri maghi potenti ma buoni. I libri più letti della letteratura fantasy sono “Harry Potter”, “Il Signore degli anelli”, “Le cronache di Narnia”, “La storia infinita”. “Harry Potter” parla di un maghetto (= un mago ragazzino) che frequenta una scuola di maghi. I lettori seguono la sua (= di Harry) crescita e le sue avventure. “Il Signore degli anelli” parla degli hobbit. Gli hobbit sono piccoli esseri che devono distruggere un anello pericoloso. L’autore di questo libro ha inventato la lingua degli elfi e la lingua degli orchi. In questo libro c’è il viaggio come esperienza meravigliosa. Nel viaggio i protagonisti incontrano tanti esseri strani, incontrano l’amore, l’amicizia, la paura. Nel viaggio, insomma, i protagonisti crescono e diventano adulti. “Le cronache di Narnia” parla di 3 fratelli che vanno in campagna lontano dalla città, perché a Londra (= città dell’Inghilterra) c’è la guerra. Questi fratelli entrano in un armadio e si trovano in un altro mondo con centauri, streghe cattive e un leone buono. I ragazzi aiutano il leone a sconfiggere il Male. Nel libro “La Storia infinita” il protagonista è Bastiano. Bastiano è un ragazzo molto solo, che trova un libro e inizia a leggerlo (= il libro). Questo libro lo porta in un mondo fantastico dove Bastiano incontra Atreiu, un ragazzo che gli (= a Bastiano) insegna a non avere paura di niente e ad avere fiducia in se stesso.

Racconta sul quaderno un viaggio che ti ha fatto conoscere cose e persone. Dividi poi il tuo racconto in tante scene e disegna i vari momenti del viaggio.

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Fantascienza, horror, fantasy volume 3 p. 212

Studiare la grammatica Coniuga i verbi della terza coniugazione alla prima persona plurale. Guarda l’e sempio. Infinito

Presente

Imperfetto

Futuro

guarire fuggire dormire udire pulire smarrire apparire vestire finire inseguire aprire restituire dire venire partire impedire

noi guariamo

noi guarivamo

noi guariremo

Raccontare e scrivere Tu sei Atreiu. Tu parti con l’a muleto per salvare Fantàsia. 1. Tu incontri un mago cattivo. Cosa succede? 2. Tu incontri una roccia che parla. Cosa ti dice? 3. Tu hai paura di un lago con coccodrilli feroci. Chi ti aiuta? 4. Tu devi nascondere l’amuleto. Dove? 5. Tu incontri l’Infanta Imperatrice? Quale sentimento senti nel tuo cuore?

Segui le domande e scrivi sul quaderno una storia.

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Che cos’è l’adolescenza?

I ragazzi adolescenti sono come i gamberi (= animaletti che vivono nel mare). La scrittrice spiega queste parole e aiuta i genitori a stare vicini ai figli che vogliono uscire dall’età dell’infanzia. L’adolescenza è l’età di passaggio tra l’infanzia (= gli anni che vanno dalla nascita ai 12 anni) e l’età quando si diventa adulti (= persone grandi). A 12-14 anni tutti i ragazzi e le ragazze cambiano il loro corpo. L’adolescenza assomiglia (= è quasi uguale) a una seconda nascita. Il bambino prima di nascere sta dentro la madre e vive nella placenta (= una cosa che assomiglia a una spugna con il cibo per il bambino che deve nascere). La placenta è calda e unisce il bambino alla mamma con il cordone ombelicale. Il bambino mangia e sta tranquillo nella placenta. Quando il bambino nasce deve lasciare la placenta per vivere e non è più unito alla mamma. Il bambino ha freddo, ha fame e piange. La nascita è un momento difficile. L’adolescenza è, quindi, come una seconda nascita. Il bambino cambia la voce e anche il suo (= del bambino) corpo cambia. Il bambino diventa un ragazzo. Ma il ragazzo non è ancora una persona adulta. Il ragazzo vuole la libertà, ma ha bisogno del controllo dei genitori. I ragazzi disobbediscono (= non ascoltano) ai genitori e dicono: “Non sono un bambino!”. I ragazzi assomigliano ai gamberi. 272


Il mondo dell’a dolescenza volume 3 p. 368

I gamberi cambiano il guscio duro e restano senza difesa mentre si forma il guscio nuovo. Nell’adolescenza i ragazzi non hanno il guscio e sono senza difesa. Il congro è un pesce molto pericoloso e mangia i gamberi quando sono senza il guscio. Le persone cattive sono come il congro. Le persone cattive stanno vicino ai ragazzi adolescenti senza difesa. I genitori allora dicono al figlio: “Stai attento alle persone che incontri”. Il ragazzo si arrabbia con i genitori. Il ragazzo si sente grande e vuole uscire dalla famiglia. Il ragazzo ha paura, però, di stare solo e cerca il gruppo. Il gruppo è formato dagli amici e dalle amiche. Il gruppo esce insieme, il gruppo ama la stessa musica, il gruppo adopera parole uguali, il gruppo protegge. Il gruppo può anche fare cose molto pericolose e brutte, ma l’adolescente si sente forte quando è nel gruppo. Il ragazzo adolescente vuole scappare dalle cose che danno o troppo dolore o troppa felicità o sono troppo difficili da fare. L’adolescente allora si chiude in se stesso o fa cose pericolose. L’adolescenza è un’età molto difficile. I ragazzi riescono a diventare grandi dopo questo periodo se guardano al futuro (= i giorni che verranno) con speranza. rielaborato da “I problemi degli adolescenti” di F. Dolto

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che cos’è l’adolescenza?

Capire la storia Rispondi alle domande sul quaderno. 1. Che cosa è l’adolescenza? 2. A quale età i ragazzi e le ragazze cambiano il loro corpo? 3. A cosa assomiglia l’adolescenza? 4. Dove sta il bambino prima di nascere? 5. Cosa fa il bambino nella placenta? 6. Nell’adolescenza cosa succede al ragazzo? 7. A quale animale assomigliano i ragazzi adolescenti? 8. Quale animale è un congro? 9. Il congro a quali persone assomiglia? 10. Cosa dicono i genitori ai figli adolescenti? 11. Cosa vuole fare il ragazzo adolescente? 12. Cosa fa il ragazzo che ha paura di stare solo? 13. Chi forma il gruppo? 14. Cosa fa il gruppo? 15. Come si sente l’adolescente nel gruppo? 16. Da cosa vuole scappare il ragazzo adolescente? 17. Come è l’adolescenza? 18. Gli adolescenti come devono guardare al futuro?

Conoscere parole nuove Scrivi sul quaderno 1 frase per ogni nome dell’elenco. bambino – neonato – adolescente – uomo – donna – anziano – nascita – gambero – libertà – gruppo – amici – motorino – cordone ombelicale – adolescenza

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Il mondo dell’a dolescenza volume 3 p. 368

o m o ’u l l e d Le età

Leggere e imparare Edipo era un ragazzo dell’antica Grecia. Un giorno Edipo incontra una Sfinge

.

La Sfinge è un animale con il corpo di un leone e il viso di una donna. La Sfinge a tutte le persone che passavano faceva un indovinello (= parole difficili per trovare la risposta): le persone che non davano la risposta giusta venivano uccise. La Sfinge dice l’indovinello a Edipo. L’indovinello era questo: «Qual è l’essere che cammina ora a due gambe, ora a tre, ora a quattro e che, contrariamente alla legge generale, più gambe ha più mostra la propria debolezza?». Edipo indovina e dice: “È l’uomo perché da adulto cammina su due gambe , da vecchio usa il bastone

e da bambino molto piccolo cammina con mani e piedi

.

Il bambino piccolo e il vecchio, anche se camminano con più gambe, sono più deboli.” Questo indovinello ci insegna che l’uomo nasce ed è un bambino, poi diventa una persona adulta e infine diventa una persona anziana. Le età dell’uomo si possono paragonare (= mettere vicino a) alle stagioni.

La giovinezza

ricorda

la primavera

L’età adulta o maturità

ricorda

l’estate

La vecchiaia

ricorda

l’autunno

La fine della vita o morte

ricorda

l’inverno

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che cos’è l’adolescenza?

Unisci con una freccia le parole alle frasi. La giovinezza L’inverno La vecchiaia L’autunno La maturità L’estate La morte La primavera

è la stagione del freddo e della neve. è l’età del lavoro, di fare crescere i figli. è l’età dei giochi, della scuola e delle scoperte. è l’età dei nonni e della stanchezza. è la stagione della nascita dei fiori e delle piante. è la fine della vita. è la stagione delle foglie che diventano gialle e cadono dagli alberi. è la stagione del caldo e della nascita dei frutti sugli alberi.

Studiare la grammatica L’avverbio di modo è una parola che spiega in che modo si fa un’azione. Il treno corre (come?) velocemente.

Molti avverbi di modo si formano da un aggettivo qualificativo femminile + -mente. Attento! Gli aggettivi che finiscono in – le perdono la e finale: difficile + mente = difficil(e)mente = difficilmente. Forma l’a vverbio di modo dai seguenti aggettivi. Guarda l’esempio. vero vera + mente = veramente 1. sicuro .............................................. = ..................................................... 2. gentile ............................................. = ..................................................... 3. pericoloso ........................................ = ..................................................... 4. nuovo .............................................. = ..................................................... 5. uguale ............................................. = ..................................................... 6. urgente ............................................ = ..................................................... 7. felice ............................................... = ..................................................... 8. forte ............................................... = .....................................................

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Il mondo dell’a dolescenza volume 3 p. 368

9. paziente .......................................... = ..................................................... 10. pronto ............................................. = ..................................................... 11. duro ................................................ = ..................................................... 12. lento ............................................... = ..................................................... 13. chiaro .............................................. = ..................................................... 14. generale ........................................... = ..................................................... 15. antico ............................................. = ..................................................... 16. amaro .............................................. = ..................................................... 17. certo ............................................... = ..................................................... 18. saldo ............................................... = ..................................................... 19. leggero ............................................ = ..................................................... 20. ordinato ........................................... = .....................................................

Con l’a iuto dell’insegnante scrivi sul quaderno una frase per ogni avverbio.

Raccontare e scrivere I tuoi genitori ti fanno uscire con gli amici? Hai amici simpatici e buoni? Come passi il tempo con loro? Racconta. Hai visto una tua fotografia di quando eri piccolo/a? Descrivi la fotografia. ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................

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Una scottante bocciatura

Grègoire è un ragazzo di 13 anni. Il ragazzo odia la scuola. Il ragazzo pensa di non avere bisogno della scuola. Il ragazzo ama costruire e riparare le cose. E proprio per la sua passione Grègoire avrà bisogno della scuola. Io sono felice nel capanno di mio nonno. Il capanno è fatto con le assi di legno. Il capanno è in fondo al giardino. L’odore di lubrificante (= sostanza per ungere le parti di ferro delle macchine), l’odore della colla per attaccare le assi di legno, l’odore del tabacco di mio nonno mi piace tanto. Io nel capanno del nonno mi sento felice. L’odore della scuola invece non mi piace. Io non studio e devo ripetere la prima media. Mio nonno Leone è dispiaciuto. Mio nonno dice: “Non ti piace la scuola e vuoi starci (= nella scuola) più anni. Ora devi ripetere la prima media, poi ripeterai la seconda media e la terza media. A trent’anni tu sarai sempre a scuola!” Io non alzo gli occhi, io sono triste. Il nonno continua a parlare: “Non mi piacciono i fannulloni (= persone che non vogliono fare niente). Tu devi fare le cose che ti fanno felice. Fai qualcosa e non piangere”. Io soffro quando il nonno si arrabbia con me. Io allora vado al capanno e mi siedo su un bidone. Io sono molto triste. Io devo organizzare la mia vita. I miei genitori sono arrabbiati con me. Nessuna scuola mi vuole. Io torno a casa e vado in un angolo e non mi faccio sentire. Guardo 278


Il mondo dell’a dolescenza volume 3 p. 391

la televisione, leggo vecchi giornalini e faccio un puzzle (= gioco con tanti pezzi di carta da mettere in ordine per formare un’immagine). Io però mi annoio e cerco in casa qualche oggetto da aggiustare. Io vedo l’asse da stiro di mia madre. Mia madre si stanca a stirare in piedi. Allora io prendo l’asse dove stira mia madre, la (= l’asse da stiro) metto su quattro pezzi di legno e metto piccole ruote sotto la sedia della mamma, così la mamma può sedersi mentre stira. In due giorni io ho finito il lavoro. Poi aggiusto il tagliaerba di mio padre. La sera, durante la cena, i miei genitori sono più allegri. La mamma ha cucinato un toast (= panino cotto) con prosciutto, formaggio e uovo che mi piace tanto. Mio padre parla con me e non accende la televisione. Mio padre dice: “Tu sai fare tante cose. Non ti piace la scuola, ma devi andare a scuola fino a sedici anni”. Mio padre dice ancora: “Meno studi più odi la scuola, più odi la scuola e meno studi. Come posso aiutarti?” Io dico: “Io a sedici anni vado a lavorare”. Mio padre è preoccupato. Mio padre dice: “Tu non troverai lavoro senza un diploma (= foglio che la scuola dà alla fine degli anni di studio)”. Io rispondo: “Io inventerò e costruirò tante cose. Io ho già pensato un paio di scarpe per le persone che vanno in montagna. Io metto alle scarpe un tacco che si può togliere. Mamma, giura! Papà, giura! Non raccontate questa idea a nessuno”. Mio padre dice: “Per costruire le cose servono molti soldi. E poi, per inventare queste scarpe, tu devi conoscere la matematica, l’informatica, la fisica… Vedi, ho ragione io. La scuola serve sempre”. rielaborato da “Oggi mi va di sognare” di A. Gavalda

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Una scottante bocciatura

Conoscere la storia Metti una ✗ sulla risposta giusta. 1. Il ragazzo è felice:

quando va a scuola quando esce con il padre quando va al capanno del nonno 2. Il ragazzo soffre:

quando deve aggiustare gli oggetti quando il nonno si arrabbia quando ha freddo 3. Il ragazzo si siede:

su una sedia su un bidone su un albero 4. I genitori sono arrabbiati:

con il figlio con gli insegnanti con il nonno 5. Il ragazzo vuole:

guardare la televisione fare i compiti annaffiare il giardino

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6. Il ragazzo ama:

costruire aeroplani aggiustare le cose andare a scuola 7. La madre del ragazzo si stanca:

a lavare i pavimenti a cucinare il toast a stirare in piedi 8. Il ragazzo ripara:

la televisione il tosaerba del padre il capanno del nonno 9. Il ragazzo pensa di:

continuare a studiare passeggiare tutto il giorno inventare un paio di scarpe 10. Il padre dice:

devi sapere la matematica, l’informatica, la fisica devi sapere la geografia, la matematica, la fisica devi sapere lo spagnolo, la matematica, la fisica


Il mondo dell’a dolescenza volume 3 p. 391

Conoscere parole nuove Completa le frasi. 1. È una bella giornata, quindi

............................................................... 2. Ho chiamato Luisa, ma ............................................................... 3. Mio padre ha comprato un cane, quindi ............................................................... 4. Io ho chiamato al telefono Marco, ma ............................................................... 5. Marco mi ha chiamato al telefono, quindi ............................................................... 6. Il ragazzo va a nuotare, ma ............................................................... 7. Akim ha vinto la corsa, quindi ............................................................... 8. Mi piacciono le fragole, ma ............................................................... 9. Io ho studiato la storia, quindi ............................................................... 10. Lucia sente la musica, ma ............................................................... 11. Marco vuole divertirsi, quindi ............................................................... 12. Io ho tagliato i capelli, ma ............................................................... 13. Io ho preso la pioggia, quindi ...............................................................

i n o i z n e v n i Le

Leggere e imparare

L’uomo è curioso. L’uomo ha sempre cercato di avere una vita comoda e felice. L’uomo ha voluto creare tante cose nuove. Gli uomini delle caverne hanno inventato la ruota

, la barca

, l’arco

per cacciare gli animali. Dopo molti anni l’uomo ha inventato la bussola

per viaggiare sui mari. Nel 1800, quando

Tommaso Alva Edison ha inventato la lampadina elettrica

, l’uomo ha illuminato le case e

le strade. L’uomo ha potuto viaggiare nel cielo quando i fratelli Wright hanno inventato l’aeroplano

.

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Una scottante bocciatura

L’uomo ha potuto parlare con le persone lontane quando Antonio Meucci ha inventato il telefono

.

Guglielmo Marconi ha inventato il telegrafo senza fili

. Da questa invenzione

l’uomo moderno ha inventato il cellulare! E poi, dopo l’invenzione del motore a scoppio, l’uomo ha inventato l’automobile L’invenzione del microscopio

.

(= oggetto per vedere cose molto piccole) ha fatto

conoscere tante malattie. L’uomo ha potuto così curare queste malattie. L’uomo ancora oggi inventa sempre cose nuove, come il computer e le navicelle spaziali per conoscere gli altri pianeti. L’uomo deve sempre inventare nuove cose!

Conosci altre invenzioni? Con l’aiuto dell’insegnante cerca sul libro di storia notizie su altre invenzioni importanti nella medicina e nella scienza.

Studiare la grammatica Sottolinea nel brano con il colore rosso i nomi, con il colore giallo gli aggettivi, con il colore blu i verbi. Il ragazzo è molto triste. Suo nonno voleva un nipote studioso. Il ragazzo è felice solo nel capanno piccolo e buio. Il capanno sta nel giardino fiorito del nonno. Dal capanno arriva l’odore forte e aspro del tabacco del nonno. La rabbia per la bocciatura è molto grande. Il ragazzo soffre per il nonno, ma il ragazzo non ama la scuola. Il ragazzo passa il tempo in casa e legge i giornalini colorati e allegri.

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Il mondo dell’a dolescenza volume 3 p. 391

Scrivi poi le parole colorate nella tabella. Nome

Aggettivo

Verbo

Raccontare e scrivere Racconta con parole tue le cose che nel brano dice il figlio. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................

Racconta con parole tue le cose che nel brano dice il padre. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................

Racconta con parole tue le cose che nel brano dice il nonno. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................

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Tocca a voi scegliere la vostra vita

Un genitore parla ai suoi figli. I figli diventano grandi e devono scegliere la loro (= dei figli) vita. I genitori non possono togliere le preoccupazioni ai figli. I genitori, però, possono stare sempre vicini ai figli e parlare con loro (= con i figli). Voi figli dovete scegliere il vostro futuro (= cosa fare da grandi). I genitori vogliono consigliare i figli. I figli molte volte fanno il lavoro del padre o della madre. I figli, così, si sentono tranquilli come dentro calde pantofole. Ma molti figli scelgono una vita diversa da quella dei genitori. Questi figli si sentono molto soli, ma questi figli hanno coraggio. A me è piaciuta una storia. Un ragazzo vive nel Medioevo. Il ragazzo è figlio di un mugnaio (= persona che macina il grano in un mulino). Il ragazzo disobbedisce al padre e non fa il mugnaio. Il padre è arrabbiato, ma il figlio fa il tagliapietre. Il figlio come tagliapietre costruisce una cattedrale (= grande monumento per Dio). Il ragazzo ha costruito una cosa bella.

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Il mondo dell’a dolescenza volume 3 p. 418

Trovate la vostra verità Oggi i figli non vedono il padre che macina il grano o mette i ferri sugli zoccoli dei cavalli. Oggi i padri tornano stanchi dal lavoro. Il lavoro però non si vede. Le madri non cuciono i vestiti e non fanno il pane in casa. Il futuro è nelle mani dei ragazzi. Voi ragazzi dovete ascoltare i grandi e prendere le parole che vi servono. Voi ragazzi potete sbagliare. La vita però, a volte, vi dà un’altra scelta. Ma le altre persone non devono scegliere per voi.

Ah, se avessi…! I ragazzi devono conoscere la vita reale. La vita reale si vive tutti i giorni con le cose belle e le cose brutte. Solo nei sogni le persone sono sempre fortunate, belle, ricche, felici. Ma i giovani non possono vivere come in un sogno. Alcuni anni fa i bambini giocavano con un animale elettronico virtuale (= non reale, che non esiste). I bambini schiacciavano un tasto e l’animale mangiava, sentiva l’affetto. Poi moriva e i bambini piangevano un animale che non esisteva. In casa, però, ci sono gatti e cani, coniglietti veri, pesci rossi veri che chiedono amore vero, cibo vero. Le cose reali portano anche dolore e fatica, ma esistono.

Scegliere la propria direzione (= dove si vuole andare) Il comandante di una nave ha una rotta (= direzione da seguire per arrivare in un luogo). Noi sappiamo cosa vogliamo dal futuro, ma noi dobbiamo scegliere la rotta da seguire.

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tocca a voi scegliere la vostra vita

Noi scegliamo una cosa, ma rinunciamo (= diciamo di no, non scegliamo) a un’altra. O noi siamo cacciatori o siamo uccelli. Non possiamo essere sia cacciatori sia uccelli. Vi racconto una piccola storia Ahmed sogna di andare alla moschea per pregare. La moschea è lontana dal suo villaggio. Ahmed lavora per poter pagare il viaggio. Un giorno prende il suo cammello e va in città. Ahmed si ferma vicino alla moschea. Ahmed lascia il cammello fuori dalla moschea ed entra a pregare per molte ore. Ahmed esce dalla moschea e non trova più il cammello. Ahmed si rivolge a Dio e dice: “Io ti ho pregato per molte ore. Tu non potevi stare attento al mio cammello?”. Un vecchio uomo sente Ahmed e dice: “Dio usa le nostre mani per aiutarci. Tu dovevi legare il cammello!” Infatti noi possiamo rendere bello questo mondo solo con la nostra intelligenza e con le cose che scegliamo. Solo noi possiamo scegliere di diventare cattivi o buoni. Solo noi possiamo scegliere di vivere una vita bella o brutta. Vi racconto un’altra piccola storia Un uomo buono vive in una casa in riva al fiume. Un giorno l’acqua del fiume allaga (= entra) le case. L’uomo buono sale sul tetto della sua (= dell’uomo) casa. La persona più importante del villaggio va a trovarlo (= l’uomo) per mandarlo in un’altra casa. L’uomo buono rifiuta (= dice di no) e dice: “Dio mi aiuterà e non mi farà annegare (= morire dentro l’acqua)”. L’uomo buono rimane sul tetto. 286


Il mondo dell’a dolescenza volume 3 p. 418

I pompieri vanno a prenderlo (= l’uomo) in barca, ma l’uomo buono rifiuta e dice: “Dio mi aiuterà e non mi farà annegare”. L’uomo buono rimane sul tetto. Altre persone vanno a prenderlo (= l’uomo) con l’elicottero, ma l’uomo buono rifiuta e dice: “Dio mi aiuterà e non mi farà annegare”. L’uomo buono rimane sul tetto. Alla fine l’acqua sale e l’uomo buono annega. L’uomo buono arriva davanti a Dio ed è molto arrabbiato e dice a Dio: “Io ho chiesto il tuo aiuto e tu non mi hai protetto”. Dio risponde: “Io ti ho mandato la persona più importante del villaggio, i pompieri, l’elicottero per salvarti!” Dio è vicino a noi, ma noi dobbiamo aiutarlo (= Dio) con le nostre mani. Una cosa che noi facciamo può cambiare il mondo. Voi dovete piantare un seme, altre persone annaffieranno (= daranno l’acqua) il seme, altre persone ancora vedranno spuntare la piantina (= piccola pianta). Una cosa che noi facciamo può cambiare il mondo.

rielaborato da “La vita spiegata ai miei figli” di A. Bacus-Lindroth

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tocca a voi scegliere la vostra vita

Capire la storia Metti una ✗ sulle frasi vere. Ahmed esce dalla moschea e trova il cammello. Il comandante di una nave non ha una rotta da seguire. Voi figli dovete scegliere il vostro futuro. Le altre persone devono scegliere per voi. Oggi i padri tornano riposati dal lavoro. O noi siamo cacciatori o siamo uccelli. Noi siamo cacciatori e uccelli. Solo nei sogni le persone sono sempre fortunate. Solo noi possiamo scegliere di vivere una vita bella o brutta. I giovani possono vivere come in un sogno. Alcuni anni fa i bambini giocavano con un animale di peluche. Un uomo buono viveva in una casa in riva al mare. Le cose reali portano anche dolore e fatica, ma esistono. I genitori vogliono consigliare i figli.

Conoscere parole nuove Scrivi sul quaderno 3 frasi per ogni parola dell’elenco. Devi coniugare i verbi secondo la persona che metti nella frase. genitori – annaffiare – piantina – annegare – acqua – mare – mani – ragazzi – cavalli – futuro – salire – viaggio – cammello – cacciatori – elicottero – mugnaio – nave – rotta – marinaio – tetto

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Il mondo dell’a dolescenza volume 3 p. 418

Leggere e imparare

? e d n a r g a d Cosa farò

Spesso i ragazzi, quando diventano grandi, hanno difficoltà per trovare un lavoro. I ragazzi stranieri hanno più difficoltà per trovare un lavoro perché conoscono poco l’italiano. Nel loro Paese i ragazzi stranieri possono svolgere il lavoro del padre, ma in Italia bisogna andare a scuola e prendere un diploma. Con il diploma i ragazzi possono diventare, per esempio, cuochi, operai, muratori, camerieri. I cuochi

I muratori

I camerieri

lavorano nei ristoranti e nelle mense scolastiche.

costruiscono (= fanno) i palazzi e lavorano con i mattoni.

portano le cose da mangiare alle persone che sono al ristorante.

Se però i ragazzi studiano tanti anni possono diventare, per esempio, insegnanti

o dottori

. Gli insegnanti lavorano a scuola. I dottori lavorano negli ospedali.

Oggi troppe persone muoiono sui posti di lavoro perché non ci sono misure (= regole) di sicurezza. Lo Statuto dei lavoratori è una raccolta di leggi. Queste leggi tutelano (= proteggono) i diritti, la salute e l’orario di lavoro dei lavoratori. I ragazzi possono lavorare a 15 anni. I ragazzi devono lavorare in posti luminosi, caldi e sicuri. I ragazzi hanno tanti lavori da scegliere. I ragazzi devono avere la voglia per prepararsi a un futuro bello.

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tocca a voi scegliere la vostra vita

Unisci con una freccia il nome della professione alla frase. Guarda l’e sempio. 1. commessa in un grande magazzino 2. insegnante 3. vigile urbano 4. pompiere 5. parrucchiera 6. muratore 7. dottore 8. infermiera 9. operaio 10. casalinga 11. autista 12. cuoco 13. sarto

cura i malati vende i vestiti cuce i vestiti prepara le cose da mangiare al ristorante spegne gli incendi guida l’autobus mette a posto la casa costruisce le case spiega la lezione dirige il traffico fa le iniezioni lavora in una fabbrica taglia i capelli

Scrivi un’altra frase per ogni professione. Guarda l’esempio. Il dottore lavora in ospedale. ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................

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Il mondo dell’a dolescenza volume 3 p. 418

Studiare la grammatica Metti negli spazi la parola che risponde alle domande che cosa? – a chi? Guarda l’e sempio. Maria ha portato (che cosa?) un gelato (a chi?) al fratellino. 1. La maestra ha restituito (che cosa?) …………… (a chi?) ………………… . 2. Mio fratello ha promesso (che cosa?) ………………. (a chi?) …………… . 3. Io ho spedito (che cosa?) ………………. (a chi?) …………………………. . 4. Lucia ha scritto (che cosa?) …………….. (a chi?) …………………………. . 5. Il mio amico ha regalato (che cosa?) ……………….. (a chi?) …………….. . 6. La mamma ha raccontato (che cosa?) ………….… (a chi?) ………………. . 7. Io ho detto (che cosa?) …………………….. (a chi?) ……………………… . 8. Il macellaio ha dato (che cosa?) ………………….. (a chi?) ………………. . 9. Mio padre ha portato (che cosa?) ……………… (a chi?) ………………… . 10. L’alunno ha perduto (che cosa?) ………………. (a chi?) ………………… . 11. Il cane ha portato (che cosa?) ……………………. (a chi?) ………………… . 12. Luigi ha copiato (che cosa?) ……………………. (a chi?) ………………… . 13. Il lattaio ha consegnato (che cosa?) ………………. (a chi?) ………………… . 14. Il pasticcere ha preparato (che cosa?) ……………… (a chi?) …………… .

Raccontare e scrivere Scrivi cosa vuoi fare da grande. Racconta poi quali lavori ci sono nel tuo Paese. Io da grande vorrei .................................................................................................. ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................

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Avevo di fronte un uomo

Emilio Lussu è lo scrittore del brano, ma Lussu è stato anche un soldato della prima guerra mondiale. Questa guerra si chiama anche “Grande guerra”. Nella Grande guerra sono morti molti soldati. Gli uomini, durante la guerra, vedono gli altri uomini solo come nemici. La guerra infatti è brutta perché toglie l’amicizia e l’amore. Lo scrittore Emilio Lussu racconta: “Io facevo la prima guerra mondiale fino dai primi giorni che era iniziata. La guerra era uguale alla caccia agli animali feroci. Io non vedevo un uomo davanti a me, io vedevo un nemico (= persona non amica).

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Il passato per capire il presente volume 3 p. 436

Io imbracciavo (= tenevo tra le mani) un fucile e aspettavo un nemico. Il nemico viene davanti al mirino (= piccolo buco sopra il fucile per sparare e colpire il bersaglio). Io non vedo un uomo, io vedo un nemico. Io sono fuori dalle trincee (= lunghe buche scavate nella terra). Io sono in ginocchio dietro a un cespuglio. Il nemico non mi vede. Io posso puntare (= mirare, vedere il bersaglio dentro il mirino) e posso colpire il nemico. Io sono abituato a uccidere in guerra! Il mio nemico è un ufficiale (= un soldato molto importante) austriaco (= dell’Austria, un Paese dell’Europa) che (= l’ufficiale) è uscito dalla sua trincea. L’ufficiale austriaco accende una sigaretta. L’ufficiale austriaco non mi vede ed è tranquillo. Io vedo il fumo della sigaretta. Anche io ho le sigarette. Io vedo davanti al mio fucile un uomo come me. Io non vedo più un nemico. Io ho comandato tante volte ai miei soldati di combattere e uccidere i nemici. Ma i nemici nelle battaglie sono tanti e i loro visi non si vedono. L’ufficiale è vicino a me. Io vedo il suo viso e suoi occhi. L’ufficiale è giovane. L’ufficiale non mi vede. Io posso colpirlo (= lui) e l’ufficiale muore. Io decido la sua morte. Io posso ucciderlo (= lui) come un cinghiale (= animale selvatico che assomiglia a un maiale). Gli uomini quando fanno la guerra non devono pensare. Se gli uomini in guerra pensano non uccidono più i nemici. Io ora penso e non sparo più contro l’ufficiale austriaco”. rielaborato da “Un anno sull’Altipiano” di E. Lussu

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avevo di fronte un uomo

Capire la storia Rispondi sul quaderno alle domande. 1. Chi è il protagonista della storia? 2. In quale guerra combatte il protagonista? 3. A cosa paragona la guerra? 4. Cosa imbraccia il protagonista? 5. Chi vede il protagonista davanti a lui? 6. Dove si trova il protagonista? 7. Cosa sono le trincee? 8. Da quale Paese viene il suo nemico? 9. Dove si trova il suo nemico? 10. Il protagonista vede il suo nemico. Cosa fa il nemico? 11. Il protagonista uccide i nemici nella guerra? 12. Cosa decide di fare il protagonista?

Conoscere parole nuove Scrivi 2 frasi per ogni parola dell’elenco. nemico – amico – pace – guerra – paura – sigaretta – ginocchio – cespuglio – trincea – fumo – fucile – battaglia – filo spinato

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Il passato per capire il presente volume 3 p. 436

Leggere e imparare

a e c n i r t i d a r r e La gu

La Grande guerra è la prima guerra mondiale. Questa guerra si chiama mondiale perché combattono tante Nazioni dell’Europa, gli Stati Uniti d’America e il Giappone. Questa guerra incomincia nel 1914 e finisce nel 1918. Gli anni di guerra sono tanti. I soldati passano i giorni nelle trincee e hanno i nemici a pochi metri. Le trincee sono lunghe buche scavate nella terra. Il filo spinato protegge le trincee. I soldati scavano le trincee per difendersi dalle pallottole dei nemici. La terra che sta tra le trincee di un esercito e quelle di un altro si chiama “Terra di nessuno”. I soldati combattono nella “Terra di nessuno” quando escono dalle trincee con i fucili e le baionette . Le baionette sono piccole spade che stanno sulla punta dei fucili. La vita nelle trincee è terribile (= molto brutta). I soldati soffrono il caldo, il freddo e la fame. La pioggia bagna i soldati e la terra diventa un lago di fango. I soldati allora si ammalano. I topi e i pidocchi vivono nelle trincee con i soldati. 250.000 soldati muoiono nei primi 8 mesi di guerra sul fronte occidentale (= la linea di combattimento a ovest dell’Italia).

Metti negli spazi le parole dell’e lenco. trincee – topi – guerra – filo spinato – soldati – Grande guerra – Terra di nessuno – nemico – baionetta – pallottole – fame – freddo – trincee – soldati

1. La ………………. è molto brutta. 2. I ……………. stanno nelle ……………………. e soffrono il caldo, la …………………. e il …………… . 3. Il ………………. protegge le trincee. Nelle ………………. ci sono i ……………… . 4. Le ………………. colpiscono i ………………. che combattono nella ………………. con la …………………. che sta sui fucili. 5. Il …………………. è a pochi metri e anche lui soffre la fame e il freddo. 6. La prima guerra mondiale si chiama ………………… .

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avevo di fronte un uomo

Studiare la grammatica La guerra, che è iniziata nel 1914, è durata molti anni.

Nella frase c’è la parola “che”. Nella frase, però, ci sono anche due idee: 1) la guerra è durata molti anni; 2) la guerra è iniziata nel 1914. Nella frase “che” sta al posto (= pro-) del nome “guerra”. che è un pronome e unisce (= mette in relazione) l’idea n. 1 e l’idea n. 2. che si chiama pronome relativo. Metti il pronome relativo “che” al posto del nome sottolineato. Guarda l’esempio. Lucia ha visto un film. Il film era molto bello.

Lucia ha visto un film che era molto bello. 1. La mamma racconta una fiaba. La fiaba mi fa addormentare.

....................................................................................................................... 2. I ragazzi leggono i giornali. I giornali parlano delle partite di calcio. ....................................................................................................................... 3. Francesca mette la gonna rossa. La mamma ha stirato la gonna rossa. ....................................................................................................................... 4. Ho mangiato le patatine fritte. La zia ha cucinato le patatine fritte. ....................................................................................................................... 5. La tigre vive nella giungla. La giungla si trova in India. ....................................................................................................................... 6. In India vive la tigre. La tigre mangia anche l’uomo. ....................................................................................................................... 7. Lin viene dalla Cina. La Cina ha molti abitanti. .......................................................................................................................

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Il passato per capire il presente volume 3 p. 436

8. È molto interessante il libro. Io ho letto il libro.

....................................................................................................................... 9. Azim ha preso il treno. Il treno era in ritardo. ....................................................................................................................... 10. A scuola c’è un computer nuovo. Il preside ha comprato il computer. .......................................................................................................................

Raccontare e scrivere Cerca sul tuo libro di storia le immagini delle trincee, dei soldati e le cartine geografiche dell’Europa durante la prima guerra mondiale. Prepara poi un cartellone con queste immagini e scrivi una frase sotto ogni immagine. Guarda il disegno. cartina geografica

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le tue idee e le tue impressioni

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fotografie

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foglio colorato

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spiegazione delle immagini

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©

Ultimo viene il corvo

La seconda guerra mondiale scoppia tra l’esercito tedesco (= della Germania, un Paese dell’Europa) e le altre Nazioni dell’Europa. Nel 1943 i Tedeschi sono in Italia e combattono contro gli Italiani. Molti Italiani si nascondono tra i monti e i boschi per aiutare gli eserciti alleati (= amici) a sconfiggere i Tedeschi. Questi Italiani combattono per liberare l’Italia dai Tedeschi. Questi Italiani si chiamano partigiani. Un giorno i partigiani hanno fame e vogliono pescare i pesci in un fiume con una bomba. Un ragazzo si avvicina al fiume e chiede un fucile. Il ragazzo vede la guerra come un gioco. Un gruppo di partigiani vede tante trote in un fiume di montagna. Un partigiano dice: “Noi buttiamo una bomba nel fiume. Le trote muoiono e galleggiano (= vengono su) sull’acqua. Noi allora le (= le trote) prendiamo con facilità”.

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Il passato per capire il presente volume 3 p. 459

Il partigiano prende una bomba. In quel momento arriva un ragazzo che chiede di poter usare il fucile. Il ragazzo spara due colpi e uccide due trote. Il ragazzo spara a un falchetto (= piccolo falco, un uccello rapace), a tante pigne (= frutti del pino), a una pietra, a un fiore. Il ragazzo si diverte a sparare su molti bersagli (= oggetti o persone da colpire). Il ragazzo pensa: “I bersagli sono lontani dal mio fucile. Io non posso toccarli (= i bersagli), ma quando lo sparo parte dal mio fucile il bersaglio cade. Io allora non sono più lontano dal bersaglio. La distanza con le cose lontane non c’è più. Il fucile mi fa conoscere gli oggetti lontani”. I partigiani portano con loro il ragazzo. Un ragazzo così bravo a sparare è utile nella lotta contro i Tedeschi. Ma il ragazzo spara a tutti gli uccelli che passano. I partigiani gli (= a lui) tolgono il fucile perché i Tedeschi possono sentire gli spari e scoprire il loro (= dei partigiani) nascondiglio (= luogo nascosto). Il ragazzo è arrabbiato. Una notte i partigiani e il ragazzo dormono in un ovile (= stalla delle pecore). Il ragazzo si sveglia e prende un fucile. È l’alba. Il ragazzo spara a un uccello, poi a un ghiro, poi a un fungo, poi a una lumaca. Il ragazzo si diverte. Spara ancora a una lucertola, a una rana e a un cartello stradale. Poi il ragazzo vede i Tedeschi con i fucili contro di lui. Il ragazzo sente gridare e spara a un bottone della divisa di un soldato tedesco. Il ragazzo si nasconde dietro un muro dell’ovile. Le pallottole dei Tedeschi fischiano (= fanno rumore quando passano nell’aria) sulla testa del ragazzo. 299


ultimo viene il corvo

I partigiani arrivano ad aiutare il ragazzo. Il ragazzo colpisce a una spalla un soldato tedesco. Il soldato fugge e il ragazzo lo insegue.(= corre dietro al soldato). Il soldato arriva dove finisce il bosco e inizia una radura (= pianura senza alberi o siepi). Il soldato si mette nascosto dietro a una roccia. Il ragazzo è ancora nel bosco e tiene il fucile verso il soldato. Il soldato mette l’elmetto (= casco che protegge la testa dei soldati) sul suo fucile e lo (= il fucile) alza sopra alla roccia. Il ragazzo colpisce l’elmetto. Il soldato ha paura. Un uccello passa nel cielo, poi un altro uccello, poi un altro uccello. Il ragazzo spara e colpisce tutti gli uccelli. Il soldato suda e pensa: “Il ragazzo mira agli uccelli. Il ragazzo non mi guarda. Quando il ragazzo spara a un uccello io scappo”. Il ragazzo spara a un uccello e il soldato fa vedere l’elmetto. Il ragazzo colpisce anche l’elmetto. Il soldato decide allora di lanciare una bomba contro il ragazzo. La bomba arriva a metà del cielo e uno sparo la colpisce. Il ragazzo non sbaglia un colpo! Un corvo appare nel cielo. Il soldato pensa: “Ora il ragazzo colpisce il corvo”. Ma il soldato non sente nessuno sparo. Il soldato pensa: “Perché il ragazzo non spara?”. Una fucilata si sente da lontano. Il soldato pensa: “Ora il corvo cade”. Ma il corvo vola sempre nel cielo. Il soldato sente tanti colpi di fucile e a ogni colpo cade una pigna. Il soldato è nervoso. Il soldato pensa: “Il ragazzo non vede il corvo. Io però vedo il corvo. Forse il corvo non c’è. Io lo (= il corvo) sogno. Forse il corvo arriva quando arriva la morte. Io sono stanco di avere paura della morte. Il ragazzo spara alle pigne. Il ragazzo ha ucciso tutti gli uccelli. Il ragazzo deve uccidere anche il corvo!”. Il corvo vola sempre più vicino al soldato. Il soldato sente molta angoscia (= paura, ansia). 300


Il passato per capire il presente volume 3 p. 459

Il soldato non può più aspettare e fa una cosa molto strana. Il soldato si alza in piedi e dice nella lingua tedesca al ragazzo: “In cielo c’è il corvo!”. Il ragazzo spara e il proiettile colpisce l’aquila di stoffa cucita sulla divisa del soldato tedesco. Il soldato tedesco muore. Il soldato tedesco ora ha finito di avere paura della morte. Il corvo scende con lentezza dal cielo e vola intorno al soldato colpito dal proiettile del ragazzo. rielaborato da “Ultimo viene il corvo” di I. Calvino

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ultimo viene il corvo

Capire la storia Metti una ✗ sulla risposta giusta. 1. Un gruppo di partigiani vede:

tanti aerei in cielo tante trote in un fiume tanti soldati tra i boschi 2. Un ragazzo spara:

due colpi e uccide una trota un colpo e uccide due trote due colpi e uccide due trote 3. I partigiani e il ragazzo dormono:

in un porcile in un giardino in un ovile 4. Il ragazzo vede:

i Tedeschi con i fucili contro di lui i Tedeschi con le pistole in mano i partigiani con i fucili contro di lui 5. Il soldato si mette nascosto:

dietro a un albero grande dietro a una roccia dietro a un mucchio di pietre

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6. Il soldato mette:

il fucile sulla spalla il fucile vicino all’albero l’elmetto sul fucile 7. Un corvo appare:

nel cielo sul tetto sul ramo di un albero 8. Il soldato dice:

“Attento al fucile” “In cielo c’è un aereo nemico” “In cielo c’è il corvo” 9. Il proiettile colpisce:

il braccio del soldato l’aquila di stoffa cucita sulla divisa l’elmo del soldato 10. Il corvo scende:

con lentezza dal cielo in picchiata dal cielo con altri corvi


Il passato per capire il presente volume 3 p. 459

Conoscere parole nuove Rileggi il brano e metti le parole in questi spazi. Guarda l’esempio. Il ragazzo spara a un falchetto, a tante pigne, a una pietra, a un fiore. Il ragazzo ……………………. a sparare su molti ……………………. . Il ragazzo pensa: “I bersagli sono lontani ………………….. . Io non posso toccarli, ma quando ……………………. il bersaglio cade. Io allora non sono più lontano……………………. . La distanza con ………………. non c’è più. Il fucile mi fa ……………………. lontani”. I partigiani ……………………. il ragazzo. Un ragazzo così ……………………. è utile nella lotta contro i Tedeschi. Ma il ragazzo ……………………. che passano. I partigiani gli …………………….. perché i Tedeschi possono ……………………. e scoprire …………………….. . Il ragazzo è arrabbiato.

e l a i d n o m a r r e u g a d n o c e s La

Leggere e imparare

Nel 1939 la Germania era comandata da Hitler. Hitler era un dittatore (= persona molto violenta che comanda una Nazione) molto feroce. Hitler voleva conquistare (= prendere con la forza) tutti i Paesi dell’Europa. La Germania vince tutte le battaglie contro la Francia, l’Inghilterra, la Russia. Nel 1941 entra in guerra anche l’America. I popoli però sono stanchi di avere i Tedeschi nella loro (= dei popoli) patria. Molti uomini, molte donne e molti ragazzi aiutano allora i soldati e combattono per mandare via i Tedeschi dalle città e dai paesi. Questi uomini e queste donne formano la Resistenza (= non avere paura davanti al nemico). La Resistenza si trova in Italia, in Francia e in tutti i Paesi occupati dai Tedeschi. Le persone che combattono nella Resistenza si chiamano partigiani. I partigiani combattono tra i monti e nei boschi. La seconda guerra mondiale finisce nel

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ultimo viene il corvo

1945. I Francesi, gli Inglesi, i Russi e gli Americani sconfiggono i Tedeschi anche con l’aiuto dei partigiani. L’Europa è libera. I partigiani hanno tanti monumenti, nelle città, che ricordano le loro (= dei partigiani) azioni coraggiose.

Cerca, con l’a iuto dell’insegnante, nella tua città il nome di alcune vie che ricordano la seconda guerra mondiale. Cancella in questi gruppi di parole il nome che non fa parte del gruppo. Guarda l’e sempio. 1. rosso – verde – nero – pennello – giallo – viola 2. fucile – pistola – soldato – bomba – mitragliatrice – carro armato 3. corvo – ghiro – lucertola – trota – lumaca – fungo 4. giacca – occhiali – cappotto – giubbotto – pantaloni – gonna 5. matita – gomma – appuntalapis – penna – pennarello – film 6. borsa – zaino – valigia – libro – baule – borsellino 7. lettera – cartolina – pacco – francobollo – telegramma – cartella 8. sci – spiaggia – freddo – neve – ghiacciaio – funivia 9. panino – acqua – pastasciutta – pane – carne – formaggio 10. Francesi – Americani – Russi – Inglesi – Cinesi – Italiani

Studiare la grammatica Le parole in viola del brano sono aggettivi indefiniti di quantità. Questi aggettivi dicono la quantità delle cose. Guarda il disegno. Completa poi le frasi con un aggettivo indefinito dell’elenco. troppi

molti

alcuni

troppo – troppa – troppi – troppe – molto – molta – molti – molte –

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pochi


Il passato per capire il presente volume 3 p. 459

alcuno – alcuna – alcuni – alcune – poco – poca – pochi – poche – dei – degli – delle

1. Io sono stato ……………………. giorni al mare perché ha piovuto. 2. Karim ha mangiato ……………………. caramelle e ora ha il mal di pancia. 3. Nella biblioteca della scuola ci sono ……………………. libri di storia. 4. All’insegnante servono ……………………. interrogazioni per mettere i voti sul registro. 5. ……………………. scolari non portano i compiti di grammatica all’insegnante. 6. La mamma ha fatto ......……………. dolci con la cioccolata. I bambini sono stati contenti. 7. ……………………. rondini hanno costruito il nido sotto il tetto del palazzo di Francesco. 8. In ……………………. giardini sono sbocciati ……………………. fiori; nel giardino di Jin, invece sono sbocciati ……………………. fiori rossi. 9. Mio fratello ha fatto ……………………. salti con gli amici e ora è molto stanco. 10. Nella classe noi abbiamo ……………………. libri e non sappiamo dove metterli (= i

libri).

11. Nel frigorifero io ho visto ……………………. bottiglie di tè. 12. Allo zoo i leoni sono in ……………………. gabbie troppo strette.

Raccontare e scrivere Con l’a iuto dell’insegnante cerca sul tuo libro di storia le immagini della seconda guerra mondiale. Prepara poi un cartellone con queste immagini e scrivi una frase sotto ogni immagine. Metti il cartellone vicino a quello dove hai messo le immagini della prima guerra mondiale.

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©

La caduta del muro di Berlino

Un muro divide. Buttare giù un muro è unire tante persone. L’autore del brano è un testimone (= persona presente a un fatto) della caduta del muro di Berlino. Berlino è una città della Germania (= un Paese dell’Europa). Il muro ha diviso per 28 anni le famiglie della Germania dell’Est dalle famiglie della Germania dell’Ovest. L’autore del brano racconta il giorno quando è caduto il muro. È una scena molto bella. Tante persone e tanti giovani sono vicini al muro costruito nel 1961 e abbattuto (= buttato giù) solo ora nel 1989. La piazza è piena di persone. Le persone sono molto felici. I giovani si abbracciano, gridano e tengono le bandiere colorate tra le mani. I giovani sono saliti sul muro. Questi giovani suonano le chitarre. I giovani cantano con voce molto forte. Tutte le persone sono contente. Le parole delle canzoni non si sentono, ma tutte le persone cantano. Finalmente, dopo tanti anni, le persone non sono più divise. La Porta di Brandeburgo è un grande monumento di Berlino. Per 28 anni le persone non potevano attraversare questa porta. I soldati sparavano sulle persone che scavalcavano il muro o attraversavano la Porta di Brandeburgo. Adesso la Porta di Brandeburgo non fa più paura. Ma dov’è Max? Max è mio figlio. Max ha quindici anni. Io non vedo Max perché i volti delle persone sono confusi (= si vedono male). Sarah è mia moglie. Mia moglie invece vede Max tra i giovani che cantano e saltano. Io e mia moglie chiamiamo: “Max, Max, noi siamo qui!”. Max non può sentire le nostre voci, ma noi sentiamo il nostro cuore unito ai cuori di tutte le persone. 306


Il passato per capire il presente volume 3 p. 486

Tutti gli abitanti di Berlino Est e Berlino Ovest sono vicino al muro e sono felici. La città di Berlino è unita dopo 28 anni. Tutta la Germania è unita dopo 28 anni. Gli uomini potenti di altre nazioni hanno fatto costruire il muro che divideva le persone. Le barriere della natura (= monti, fiumi, mari) dividono le nazioni e le persone capiscono queste divisioni. Le persone però non capiscono le divisioni inutili (= non utili) fatte da altri uomini che comandano. La guerra e i muri hanno portato l’odio tra i popoli. I Paesi dell’Est del mondo sono diventati nemici dei Paesi dell’Ovest. Est e Ovest sono diventati i due poli (= punti) di cariche opposte (+ e –), come nell’elettricità. Per accendere la luce i due poli devono toccarsi. I popoli divisi dai muri non si toccano e non nasce l’amore. Adesso io vedo l’amore nascere nelle persone che sono vicino al muro. L’amicizia, la libertà e l’amore rinascono nell’uomo. rielaborato da “Il muro di Berlino” di N. Agnello

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la caduta del muro di berlino

Capire la storia Metti in ordine le frasi. Scrivi i numeri nei quadratini. Parti dal n. 1. L’amicizia, la libertà e l’amore rinascono. I giovani si abbracciano e tengono in mano le bandiere colorate. Le persone non capiscono le barriere costruite dagli uomini. Ora la Porta di Brandeburgo non fa più paura. Gli abitanti di Berlino Est e Berlino Ovest sono felici. I giovani suonano la chitarra. Il protagonista cerca suo figlio. 1 La scena è molto bella. I giovani sono vicini al muro. I giovani sono saliti sul muro. La città di Berlino è unita dopo 28 anni. Le parole delle canzoni non si sentono. Gli uomini potenti hanno fatto costruire un muro.

Conoscere parole nuove Metti al posto della parola “cosa” una parola più adatta. Scrivi sul quaderno la frase con la giusta concordanza con l’articolo e l’a ggettivo. Guarda l’e sempio. La mamma ha comprato tante cose molto belle. La mamma ha comprato tanti maglioni molto belli. 1. La zia mi ha portato una cosa bella da Londra. 2. Ieri sera i miei amici hanno visto una cosa che brillava nel cielo. 3. Hai una cosa da darmi perché ho freddo? 4. In gita Luca ha comprato una cosa con il formaggio.

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Il passato per capire il presente volume 3 p. 486

5. Mio padre ha attaccato una cosa alla parete del salotto con il trapano. 6. In classe gli scolari hanno letto una cosa molto avventurosa. 7. Azim è andato al cinema con i suoi amici e ha visto una cosa di paura. 8. Al supermercato della città c’erano tante cose interessanti. 9. Ho messo una cosa nella lavatrice. 10. Domani sera al teatro è rappresentata una cosa divertente.

Leggere e imparare

o n i l r e B i d Il muro

Il 13 agosto 1961 i soldati hanno cominciato a costruire un muro che ha diviso per 28 anni la città di Berlino. Il muro ha diviso le famiglie, ha diviso le case dai posti di Berlino lavoro delle persone. Le persone non hanno potuto più vedere i loro (= delle persone) parenti. I soldati hanno costruito il muro in una sola notte. Il muro era alto 3 metri. I soldati sparavano su tutte le persone che si avvicinavano al muro. Vicino al muro c’erano mine antiuomo e filo spinato. Le persone che hanno tentato di superare il muro sono morte quasi tutte. Le persone, però, hanno sempre tentato di fuggire da Berlino Est. Questo muro ha diviso anche l’Europa in due parti. Nella parte Ovest c’era la libertà, nella parte Est c’era la dittatura (= un solo uomo comanda con le armi). Molte persone allora fuggivano dall’Est per andare nei Paesi dell’Ovest. Nel 1989 in Europa sono cambiati i confini dei Paesi e i governanti hanno fatto la pace. Così la notte del 9 novembre i cittadini delle due parti di Berlino hanno abbattuto (= buttato giù) il muro. I soldati quella sera non hanno sparato. Berlino è tornata a essere la capitale della Germania nel 2000.

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la caduta del muro di berlino

Metti in ordine le frasi. Poi metti una ✗ su Vero o Falso. V F 1. la Berlino 28 il di anni diviso muro ha città per

.................................................................................. 2. un i anno muro costruito hanno soldati il in .................................................................................. 3. la parte era nella c’ Est libertà .................................................................................. 4. le muro diviso famiglie ha il .................................................................................. 5. morte persone tutte le sono fuggivano quando .................................................................................. 6. contente muro persone le erano vedere tra il case le di ..................................................................................

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Studiare la grammatica I verbi che finiscono in -care e -gare nel futuro semplice aggiungono una h prima di -ero, -erai. I verbi che finiscono in -ciare e -giare nel futuro semplice perdono la i. giocare giocherò pagare pagherò cominciare comincerò mangiare mangerò Metti il verbo tra parentesi al futuro semplice. 1. Quando (andare) …………….. a Madrid (pagare) …………….. un biglietto di aereo. 2. Maria è guarita dall’influenza, domani (giocare) …………….. a pallavolo. 3. A giugno (cominciare) ………….. le vacanze estive e noi (andare) …………….. al mare. 4. Questa sera i miei amici (mangiare) …………….. davanti alla televisione per vedere la partita.

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Il passato per capire il presente volume 3 p. 486

5. Appena voi (arrivare) ………………… a Genova, (visitare) ………………… l’Acquario con gli squali. 6. Io stasera (mangiare) ……………… nella pizzeria di un mio compagno di scuola. 7. La mamma (pagare) ……………… i biglietti del cinema per me e mia sorella. 8. Noi stasera (giocare) ……………… la finale di pallacanestro contro la squadra della 3a C. 9. Tu (cominciare) ……………… i compiti dopo aver messo in ordine la camera. 10. Domani i ragazzi (andare) ……………… in piscina e (cominciare) …………… a tuffarsi dal trampolino.

Raccontare e scrivere Scrivi gli avvenimenti raccontati nel brano. Segui le domande. 1. QUANDO? 2. DOVE? 3. COME? 4. CHE COSA?

Nel ............................................................................................ A .............................................................................................. I cittadini ................................................................................... Hanno distrutto ........................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... .........................................................................................................

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©

Giocare con la morte

Gino Strada racconta questa storia. Gino Strada è un medico che lavora negli ospedali dei Paesi dove c’è la guerra. Questo dottore aiuta i bambini feriti dalle mine. Queste mine sembrano giocattoli. L’odio e la guerra colpiscono soprattutto i bambini. Nell’ospedale di Quetta ci sono un bambino e suo padre. Quetta è una città del Pakistan (= un Paese dell’Asia). Il padre del bambino ha i sandali rotti e il turbante. Il bambino si chiama Khalil. Khalil ha sei anni. Khalil ha il viso e le mani con le fasciature. Il sangue scende dalla mano destra. Mubarak è un infermiere e parla anche la lingua italiana. L’infermiere dice: ”Il bambino ha trovato un giocattolo in terra. Il bambino ha preso il giocattolo, ma il giocattolo era una mina. La mina è scoppiata. Il bambino ha perso la mano destra. Gino Strada racconta: ”Io sono un chirurgo (= dottore) e lavoro nei Paesi dove c’è la guerra. Io non voglio credere alle mine costruite per uccidere i bambini. Abdullah è l’autista dell’ospedale e mi fa vedere un oggetto verde con due ali. I vecchi del Pakistan chiamano questi oggetti ‘pappagalli verdi’ perché assomigliano a un pappagallo di metallo, a un giocattolo. 312


Il passato per capire il presente volume 3 p. 496

In Pakistan i soldati russi (= abitanti della Russia) buttano tanti oggetti dagli elicotteri. Questi oggetti sembrano giocattoli. Questi oggetti sono colorati e i bambini li (= gli oggetti) raccolgono da terra. Questi oggetti però sono mine e scoppiano. Tanti bambini perdono così occhi e dita delle mani. Io sono andato in Perù (= un Paese dell’America Latina). In Perù ho visto un retablo. Il retablo è una scultura fatta con il gesso. La scultura fa vedere alcuni contadini legati con catene e portati via dalle loro case dai soldati. Tanti pappagalli verdi volano sulle spighe di grano e mangiano il grano. Quando vedono i pappagalli verdi i contadini pensano alla cattiveria dei soldati. I soldati hanno le divise verdi come i pappagalli. I soldati rubano il grano come i pappagalli. Io ho raccontato la storia dei pappagalli verdi e dei bambini a Nestor. Nestor è lo scultore che ha fatto il retablo. Anche Nestor è diventato triste. Io ho detto a Nestor che i Russi gettano queste mine su molti villaggi. Le mine non scoppiano subito. I bambini raccolgono le mine e poi le (= le mine) portano a casa. I bambini fanno vedere le mine agli altri bambini e le mine scoppiano. I bambini feriti vanno in ospedale. I bambini feriti escono dalla sala operatoria senza le mani o senza le braccia. I bambini piangono, sono molto tristi. Poi i bambini tornano a casa e imparano a vivere senza mani o senza braccia o senza una gamba. Molti bambini perdono anche gli occhi e rimangono senza la vista. I bambini ciechi (= che non possono vedere) hanno una vita molto brutta. 313


giocare con la morte

Io e Nestor parliamo della guerra, degli uomini liberi e degli uomini che fanno queste mine. Questi uomini fanno le mine colorate per ingannare (= dire una bugia) i bambini. Questi uomini infatti fanno le mine proprio per mutilare (= far perdere un braccio, una mano, una gamba) i bambini. Questi uomini dopo vanno a casa e abbracciano i loro figli. I bambini mutilati quando diventano grandi non possono lavorare. I Paesi dove vivono questi bambini diventano così sempre più poveri e le persone muoiono di fame”. rielaborato da “Pappagalli verdi” di G. Strada

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Il passato per capire il presente volume 3 p. 496

Capire la storia Rispondi sul quaderno alle domande. 1. Come si chiama il dottore che racconta? 2. Chi c’è nell’ospedale di Quetta? 3. Cosa ha il padre del bambino? 4. Come si chiama il bambino ferito? 5. Come si chiamano in Pakistan le mine? 6. Perché le mine hanno questo nome? 7. I soldati russi da dove buttano gli oggetti colorati? 8. Cosa è il retablo? 9. Che vita hanno i bambini ciechi? 10. Le mine sono colorate? Perché? 11. Cosa vuol dire “mutilare”? 12. Cosa succede nei Paesi dove i soldati buttano le mine?

Conoscere parole nuove Nello schema sono nascoste 7 parole che sono nel brano. Trova queste parole. A S S F A S C I A T U R A R P T F I N F E R M I E R E Z E T C C I V E R D I Q G X H Z I R F L B A M B I N I N I M G P A O S P E D A L E F D B O M B E L P A P P A G A L L I L L I Z

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giocare con la morte

a r r e u g i d e n o z e l l e n i c i I med

Leggere e imparare

In molti Paesi del mondo ci sono le guerre. I soldati usano le armi per ferire e uccidere le persone. Le autoambulanze sono utili perché portano i feriti negli ospedali costruiti sotto le tende. Alcuni medici vanno nelle zone di guerra per portare aiuto alle persone ferite. I medici curano i feriti di tutti i Paesi e di tutti i popoli. Le Associazioni (= insieme di molte persone) più importanti di medici che vanno nelle zone di guerra sono “Emergency” e “Médecins Sans Frontières” (= Medici senza frontiere). Questi medici sono molto coraggiosi e anche noi dobbiamo aiutarli (= i medici) e mandare medicine. Ci sono tanti tipi di medici. Il chirurgo è un medico che opera nelle sale operatorie. L’oculista cura gli occhi, il pediatra cura i bambini quando hanno la febbre, il cardiologo cura il cuore, l’otorino cura la gola, le orecchie e il naso. L’ortopedico cura i bambini quando si rompono un braccio o una gamba. Il dentista è il medico che cura i denti e il dermatologo cura le malattie della pelle. I medici lavorano negli ospedali. Negli ospedali ci sono le infermiere che aiutano i medici. Anche gli animali hanno un medico. Il medico degli animali si chiama veterinario.

Collega con una freccia le parole della 1a e della 2 a colonna. Scrivi poi sul quaderno la frase completa. Guarda l’esempio. L’infermiera aiuta L’oculista cura Il pediatra cura Il dentista cura Il cardiologo cura L’otorino cura L’ortopedico cura Il veterinario cura Il dermatologo cura

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il cuore i denti il naso, le orecchie e la gola gli animali le malattie della pelle le ossa rotte gli occhi i bambini il medico


Il passato per capire il presente volume 3 p. 496

Studiare la grammatica Scrivi le frasi nella tabella e coniuga il verbo. Guarda l’esempio. 1. Il chirurgo opera i pazienti.

6. Io ho la febbre.

2. Il medico visita i malati.

7. Noi andiamo dal dottore.

3. Le medicine guariscono le malattie.

8. Tu compri le medicine.

4. La mamma misura la febbre.

9. I medici lavorano in ospedale.

5. Il bambino prende una medicina.

10. Lin e Jin hanno un medico cinese.

Presente

Passato prossimo

Imperfetto

Futuro

Il medico cura le malattie.

Il medico ha curato le malattie.

Il medico curava le malattie.

Il medico curerĂ le malattie.

Raccontare e scrivere Pensa e scrivi cosa succede a casa tua quando sei malato. Quando ho il raffreddore e la febbre‌ (continua tu). ............................................................................................................................ ............................................................................................................................

317


Š

Uomini, ecco il nostro decalogo

In molti Paesi del mondo le donne vivono peggio (= molto male) degli uomini. In questi Paesi le donne lavorano fuori di casa e in casa. Una scrittrice fa un decalogo (= elenco di dieci cose) dei diritti delle donne. Le donne in molti Paesi del mondo mangiano meno degli uomini, lavorano troppo e si ammalano per la fatica. In questi Paesi gli uomini sono prepotenti verso le donne, picchiano le donne e le offendono (= dicono parole cattive, danno fastidio). In molti Paesi le donne non vanno a scuola. I mariti e le famiglie, poi, non vogliono mandare le donne a lavorare. Quando lavorano le donne prendono meno soldi degli uomini, ma sono stanche come gli uomini. In molti Paesi le donne non possono votare e non possono scrivere le leggi che aiutano le altre donne. Le donne non

No!

SĂŹ!

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Problemi e speranze di oggi volume 3 p. 530

possono comprare una casa. Le donne non possono uscire con le amiche. Le donne devono stare attente agli uomini violenti. Le donne che riescono a lavorare, la sera devono comunque, in tutti i Paesi, fare da mangiare per i figli e il marito, pulire la casa, lavare e stirare i panni. Le donne aiutano i figli quando sono ammalati. Le donne aiutano i figli quando i figli chiedono aiuto. Io ho fatto un elenco per aiutare le donne ad avere una vita meno difficile. 1) La donna deve avere una vita serena. La donna deve curarsi e non morire di fatica. 2) La donna deve mangiare per avere bambini sani (= che stanno bene). La donna deve abitare in una casa comoda e dignitosa. 3) La donna deve uscire di casa senza avere paura di incontrare uomini cattivi. L’uomo non deve picchiare la donna o assalirla. Il marito deve amare la moglie e non trattarla male. 4) La donna deve andare a scuola. La donna, se vuole, può studiare la matematica e le scienze. La donna, se vuole, può scrivere racconti o poesie e raccontare i suoi pensieri. 5) La donna deve avere pensieri belli. La donna deve avere l’amore per le persone alle quali vuole bene, deve poter soffrire se queste persone stanno male. La donna deve far vedere il suo dolore, la sua allegria, la sua ira. La donna non deve tenere tutti i sentimenti (= gioia, allegria, dolore, amore, paura, malinconia, angoscia) chiusi nel suo cuore. 6) La donna deve sapere quali sono le cose giuste e avere il tempo per fare queste cose giuste. 319


uomini, ecco il nostro decalogo

7) La donna deve fare parte di un gruppo. La donna deve conoscere il modo di vivere di altre persone e, se vuole, può fare marce (= camminare tutti insieme) per la pace, per ottenere le cose giuste, per difendere la libertà di tutte le persone più indifese (= non aiutate). La donna deve capire di essere una persona da rispettare. 8) La donna deve avere il tempo per amare le piante e gli animali. La donna deve avere il tempo per preoccuparsi dell’ambiente naturale. 9) La donna deve avere il tempo per leggere, per ridere, per giocare, per essere felice. 10) La donna deve avere il diritto di andare a votare. La donna può fare parte del governo del suo Paese. La donna deve avere la libertà di parlare, di dire le sue idee. La donna deve poter scegliere il lavoro. La donna deve avere gli stessi diritti degli uomini. La donna deve avere il salario come gli uomini. La donna non deve essere mandata via dal lavoro quando aspetta un bambino. La donna non deve essere discriminata (= considerata una persona poco importante). rielaborato da “Giustizia sociale e dignità umana” di M. C. Nussbaum

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Problemi e speranze di oggi volume 3 p. 530

Capire la storia Metti una ✗ su Vero o Falso. V F 1. Le donne in molti Paesi mangiano più degli uomini.

□ □

2. In molti Paesi gli uomini picchiano le donne.

□ □

3. Le donne in molti Paesi non vanno a scuola.

□ □

4. In molti Paesi le donne votano e scrivono leggi.

□ □

5. In molti Paesi le donne possono uscire con le amiche.

□ □

6. La donna deve abitare in una casa dignitosa.

□ □

7. L’uomo deve picchiare una donna.

□ □

8. La donna deve andare a scuola.

□ □

9. La donna non deve fare marce per la pace.

□ □

10. La donna deve poter leggere ed essere felice.

□ □

11. La donna deve perdere il lavoro quando aspetta un bambino.

□ □

12. Una donna deve avere il salario come un uomo.

□ □

13. La donna non deve avere la libertà di parlare.

□ □

14. La donna non deve essere discriminata.

□ □

Conoscere parole nuove Con l’a iuto dell’insegnante cerca sul vocabolario le parole dell’elenco. Scrivi poi sul quaderno le parole nella tua lingua. salario – libertà – marcia – indifeso – discriminato – diritto – uguaglianza – lavoro – dignitoso – violenza – disuguaglianza – lottare – difendere – tutelare – votare – legge – prepotenza

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uomini, ecco il nostro decalogo

a n n o d a l l e d a t s e F o z r 8 matra le Nazioni

Leggere e imparare

L’8 marzo è la Giornata internazionale (= ) della donna. La mimosa è il fiore che simboleggia (= indica) questa festa. La mimosa è un fiore della primavera. La mimosa è gialla e il colore giallo fa allegria.

L’8 marzo è una data che ricorda un fatto brutto: 129 donne operaie di una fabbrica negli Stati Uniti d’America sono morte nell’incendio della fabbrica dove lavoravano. Le operaie sono morte perché il padrone della fabbrica aveva chiuso tutte le porte per non fare uscire le operaie che protestavano per il lavoro troppo faticoso e pericoloso. Il fatto brutto è stato l’8 marzo 1908. Così questa data è dedicata a tutte le donne che soffrono nel mondo. La donna ha cominciato durante la prima guerra mondiale a lavorare al posto degli uomini, che erano in guerra. La donna ha guidato gli autobus, la donna ha lavorato nelle fabbriche, la donna ha lavorato negli uffici e ha viaggiato da sola senza un uomo vicino. Dopo la guerra la donna ha chiesto di poter votare, di poter andare a scuola, di avere gli stessi diritti dell’uomo. In Italia solo nel 1946 la donna ha potuto votare. Nella Costituzione (= raccolta di leggi) italiana l’articolo 37 tutela (= protegge) i diritti della donna. Oggi in molti Paesi la donna ha gli stessi diritti dell’uomo, ma in molti altri Paesi è ancora trattata male. Oggi molti gruppi di donne aprono Centri per la salute della donna e Centri per migliorare la vita delle donne nei Paesi più poveri e nei Paesi dove la legge aiuta solo gli uomini.

Rispondi alle domande sul quaderno. 1. 2. 3. 4. 5.

Cosa è l’8 marzo? Nel tuo Paese c’è questa festa? Cosa è successo l’8 marzo 1908? Quando la donna ha cominciato a svolgere (= fare) il lavoro degli uomini? In quale anno la donna ha votato in Italia? Quale articolo tutela la donna? Dove si trova questo articolo?

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Problemi e speranze di oggi volume 3 p. 530

Studiare la grammatica Chiudi la porta!

Prendi lo zaino!

Chiudete la porta!

Prendete lo zaino!

Le parole in rosso sono verbi imperativi. I verbi imperativi si usano per dare ordini. Scrivi l’imperativo dei verbi tra parentesi. 1. Maria, (raccontare) …………………. una favola alla sorellina. 2. Ragazzi, (giocare) …………………. in giardino con i vostri amici. 3. Jin, (scrivere) …………………. il racconto senza fare errori. 4. (Dormire) ………………….! È tardi e domani devi andare a scuola. 5. (Correre) ………………….! Perdete l’autobus per andare alla stazione. 6. Marco (parcheggiare) …………………. l’automobile dentro le strisce pedonali. 7. Maria e Luisa, (cantare) …………………. la canzone del grillo e della cicala! 8. Ragazzi, (telefonare) …………………. alla nonna perché è il suo compleanno. 9. Voi due, (obbedire) …………………. alla vostra insegnante! 10. È tardi! Bambini, (spegnere) …………………. la luce della camera. 11. Luigi e tutti i tuoi compagni, (aprire) …………………. il quaderno per scrivere la poesia. 12. Marco, (bere) …………………. tutto il latte e (porta) …………………. la sorellina alla lezione di danza.

Raccontare e scrivere Cerca sui giornali fotografie di donne dell’Islam con il velo, fotografie di donne dell’Africa che lavorano con i bambini sulle spalle, fotografie di bambine dell’A sia che lavorano ai telai o nei campi. Attacca le fotografie sul quaderno. Scrivi una frase sotto le fotografie. La frase comincia così. In questa fotografia si vede …………………. . La Nazione è ……………….........……..

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©

Dialogo sul razzismo

Una bambina di 10 anni va con il padre a una marcia contro il razzismo e chiede a suo padre cosa è il razzismo. Il padre prova a trovare le parole per rispondere alla figlia e spiegare a tutti che cosa è il razzismo. La figlia chiede: “Dimmi, babbo (= padre), cosa è il razzismo?” Il babbo risponde: ”Il razzismo si trova in tutti i Paesi del mondo. La parola razzismo significa tenere lontane e non amare le persone con il colore della pelle diverso dal nostro. Razzismo significa tenere lontane e non amare le persone che parlano una lingua diversa dalla nostra”. La figlia dice: “Il razzismo si trova in tutti i Paesi del mondo. Quindi il razzismo è una cosa normale”. Il padre dice: “L’essere umano (= l’uomo, la donna, il bambino) ha paura di una persona diversa. Lo straniero è una persona diversa. Ma il razzismo non deve essere una cosa normale solamente perché si trova in tutti i Paesi del mondo”. La figlia chiede: “Anche io sono razzista?” Il padre risponde: ”I bambini non sono razzisti. I bambini non nascono razzisti. Ma i genitori di pelle bianca, per esempio, fanno diventare i bambini razzisti quando li fanno sentire superiori (= più bravi, più importanti) agli altri con la pelle nera o gialla. Anche tu allora puoi diventare razzista. Un giorno tutti possiamo fare una cosa cattiva quando noi abbiamo davanti una persona non uguale a noi. Una persona non uguale è diversa”. La figlia chiede: ”Cosa significa diverso?” Il padre risponde: “La diversità (= non essere uguale) è il contrario di rassomiglianza (= essere uguale). L’uomo è diverso dalla donna. Questa differenza, però, non fa nascere l’odio. La persona diversa non ha il nostro Dio, non parla la nostra lingua, ha il colore della pelle non uguale al nostro. La persona 324


Problemi e speranze di oggi volume 3 p. 541

diversa non mangia i nostri cibi e non ha le nostre feste. Il razzista ha paura della persona diversa. Lo straniero è una persona diversa”. La figlia chiede: “Il razzista odio anche i cibi, le lingue, i colori diversi?” Il padre risponde: “No, il razzista va al ristorante cinese, il razzista parla le lingue straniere nel suo lavoro. Il razzista, però, non vuole le persone straniere vicino alla sua casa, nel suo Paese. Il razzista odia lo straniero povero. Il razzista è più buono con lo straniero ricco”. La figlia chiede: “Cosa è uno straniero?” Il padre risponde: “La parola straniero vuole dire ‘strano’, ‘al di fuori’. Lo straniero infatti è una persona che abita in un Paese lontano e non è della stessa (= uguale) tribù o della stessa famiglia. L’odio contro gli stranieri si chiama xenofobia”. La figlia chiede: “Io sono una straniera quando vado in Normandia (= regione della Francia) dalla mia amica?” Il padre risponde: “Tu sei una straniera perché sei marocchina (= nata in Marocco, un Paese dell’Africa) e non sei della Normandia. Ma tu non hai paura degli stranieri perché la mamma e io non abbiamo paura degli stranieri”. La figlia chiede: “Ma il razzismo c’è in tutti i Paesi del mondo?” Il padre risponde: “L’uomo assomiglia a un gatto. Il gatto segna il suo territorio e graffia l’animale che entra nel suo territorio. L’uomo protegge la sua casa, la sua famiglia e difende il suo territorio. Il razzista ha paura della persona straniera e quindi diventa aggressivo. Il razzista diventa cattivo e si arrabbia con lo straniero. Il razzista non pensa. La conoscenza delle cose diverse, l’educazione (= comportamento giusto), la scuola insegnano alle persone a vivere insieme anche con le persone straniere. 325


dialogo sul razzismo

Molte guerre nascono dal razzismo e dall’ignoranza (= non conoscenza). L’uomo ha sempre avuto paura di perdere la sua casa, la sua terra, il suo lavoro, i suoi oggetti. Anche i nostri vicini di casa avevano paura di noi. I nostri vicini di casa non ci (= noi) salutavano. Poi un giorno noi li abbiamo invitati a casa nostra per mangiare il couscous (= cibo del Marocco) e siamo diventati amici”. La figlia chiede: “Per vincere il razzismo dobbiamo trascorrere (= stare insieme) un po’ di tempo insieme con gli stranieri?” Il padre risponde: “È una buona idea. Uno scrittore diceva di viaggiare per conoscere gli stranieri e non avere paura delle cose diverse”.

rielaborato da “Il razzismo spiegato a mia figlia” di T. Ben Jelloun

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Problemi e speranze di oggi volume 3 p. 541

Capire la storia Unisci con le frecce verdi le parole della figlia. Unisci con le frecce rosse le parole del padre. Guarda l’e sempio.

figlia padre

Il razzismo si trova in tutti i Paesi del mondo. Razzismo significa tenere lontane le persone che parlano una lingua diversa. Io sono una straniera quando vado in Normandia. I bambini non nascono razzisti. Anche io sono razzista? Il razzista ha paura dello straniero. Cosa è uno straniero? Molte guerre nascono dal razzismo. Il razzista odia i cibi diversi, le lingue diverse? Per vincere il razzismo dobbiamo passare un po’ di tempo insieme agli stranieri. L’educazione insegna a vivere con gli stranieri. Dimmi, cosa è il razzismo?

Conoscere parole nuove Cerca nel brano il significato delle parole dell’elenco e copia la spiegazione delle parole. 1. razzismo ........................................................................................................... 2. xenofobia .......................................................................................................... 3. diversità ........................................................................................................... 4. straniero ........................................................................................................... 5. ignoranza .........................................................................................................

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dialogo sul razzismo

Leggere e imparare

e n i c u c e t n a t , a n i c u c Una

Tante cose dividono gli uomini. Il colore della pelle, la religione, la lingua sono diversi e spesso gli uomini diventano nemici. La conoscenza delle persone aiuta a far vedere non solo le cose diverse, ma anche le cose uguali. Tutti gli uomini piangono quando sentono male, sorridono quando sono contenti. Tutti gli uomini amano i loro figli e amano la loro casa. Tutti gli uomini aiutano gli amici. Tutti gli uomini amano le cose belle. Tutti gli uomini amano mangiare cibi buoni. Le donne di tutto il mondo conoscono le ricette (= modi per preparare un cibo) dei piatti più buoni. Alcuni piatti del Marocco, come il couscous, sono entrati anche nella cucina italiana ed europea. I cibi dell’Africa e dell’Arabia contengono miele

, uvetta

secche

, cannella in polvere

, datteri

, fichi secchi

, prugne .

I cibi dell’India hanno molte spezie, come il pepe, la paprika, il peperoncino e molte verdure. In Cina i cibi sono a base di soia, di pesce e di pollo. La pizza

, poi, è conosciuta in tutto il mondo.

Gli ingredienti (= ciò che serve) della pizza sono: la pasta del pane, il pomodoro fresco e la mozzarella (= formaggio fresco). La pizza chiamata Margherita ha anche il basilico fresco e ha i colori della bandiera italiana: bianco, rosso e verde.

Scrivi la ricetta di un piatto del tuo Paese. Segui lo schema. 1. Ingredienti (elenco con le quantità) 2. Spiegazione Prendere … Tagliare … Mescolare … 3. Quanto deve cuocere

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Problemi e speranze di oggi volume 3 p. 541

Studiare la grammatica Cambia il discorso diretto in discorso indiretto. Guarda l’esempio. Scrivi sul quaderno. La bambina dice: “Dimmi, babbo, cosa è il razzismo?”.

La bambina domanda al babbo che cosa significa la parola razzismo. 1. Il bambino osserva: “Ci sono tante farfalle sui fiori gialli!” 2. L’insegnante domanda allo scolaro: ”Tu hai portato il libro di storia?” 3. La mamma dice al figlio: “Prendi il gatto e mettilo (= il

gatto) sulla poltrona”.

4. Il ragazzo domanda al vigile: “Mi dici il nome della strada?” 5. Il fratello di Luca dice: “È bello aiutare gli uccellini caduti dal nido”. 6. Marci dice a Florin: “Non fare tardi ai giardini”. 7. Il dottore dice al paziente: “Non fumare!” 8. Maria racconta: “Ho incontrato sul treno un bel ragazzo francese”. 9. L’annunciatrice comunica ai telespettatori: “Stasera il film non andrà in onda”. 10. Mio fratello dice: “Sono stanco. Io vado a dormire”. 11. Francesco ricorda agli amici: “Domani c’è la partita di calcio a scuola”. 12. La mamma dice a Lucia: “Non mangiare troppi dolci!” 13. La maestra dice agli alunni: “Aprite la finestra, fa tanto caldo”. 14. Il mio compagno di banco dice: “Ho lasciato il libro a casa, fammi guardare il tuo!” 15. Mio padre dice sempre: “Studia e fai i compiti!” 16. Il panettiere dice alla signora Maria: “Che cosa desidera?” 17. La mamma dice a Luca: “Saluta i vicini di casa!” 18. Lin chiede a Francesco: “Mi puoi prestare una penna rossa?” 19. Marta dice al fratello: “Posso uscire con te?” 20. La mamma dice a Maria: “Prendi l’ombrello!”

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dialogo sul razzismo

Raccontare e scrivere Scrivi un dialogo come quello del testo, ma tra due compagni stranieri. Scrivi cosa li (= i compagni) unisce e cosa li (= i compagni) divide. Ricorda: nel dialogo devi usare il discorso diretto. ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................

330


©

Cosa è accaduto in Amazzonia?

La foresta amazzonica (= una foresta che è nell’America del Sud) ha tanti tipi di piante. Queste piante sono quasi 4.000. Queste piante danno la metà dell’ossigeno che serve per respirare. Per questo motivo la foresta amazzonica è il polmone verde della Terra. È importante proteggere l’Amazzonia. È il 1987. I queimadores bruciano l’Amazzonia del Brasile (=Paese dell’America del Sud). I queimadores sono uomini che tagliano con la motosega gli alberi. Questi uomini fanno cataste (= mucchi) di tronchi, rami e foglie. Il sole è molto forte. Questa legna non è più riparata dagli alberi più alti e si secca. Così il calore del sole incendia le erbe secche e tutto brucia. I queimadores aiutano l’incendio con il gasolio e il kerosene. Il gasolio e il kerosene sono liquidi che si incendiano. La foresta brucia per cinque mesi. Nessun giornalista riesce a vedere questi incendi e quindi nessun giornale scrive della distruzione degli alberi. Molti studiosi, però, vedono nubi nere e piogge di cenere. Molti studiosi sentono un odore molto forte di gas. Gli aeroporti del Brasile sono chiusi per il fumo. Le persone che comandano in Brasile non fanno entrare nessuno nel Paese. Nel 1988 il satellite americano NOAA-9 manda dei dati a un ufficio del governo americano. Il mondo comincia allora a sapere quanti kmq di foresta sono scomparsi. Le cifre sono molto alte: 200.000 kmq. Gli incendi hanno ingrandito i terreni per far pascolare gli animali, per fare coltivare prodotti agricoli, per costruire la strada che si chiama Transamazzonica, per costruire industrie. 331


cosa è accaduto in amazzonia?

Intanto l’ossigeno O2 , che serve per respirare, è molto diminuito ed è aumentata l’anidride carbonica CO2 . L’anidride carbonica è un veleno per gli uomini e per gli animali. Il WWF (= gruppo di persone che aiutano la natura) scrive su grandi cartelloni stradali: “Quest’anno ci siamo giocati l’Austria (= Paese dell’Europa)!”. Il WWF vuole fare capire a tutte le persone del mondo che in Amazzonia sono scomparsi tanti kmq quanti sono quelli dell’Austria. Gli Indios sono gli abitanti della foresta amazzonica e sono molto preoccupati per questi incendi. Gli Indios si riuniscono ad Altamira (= città del Brasile) e raccontano la tragedia (= fatto molto brutto) dell’Amazzonia. Anche gli Indios bruciavano alcuni pezzi di foresta per coltivare la tapioca (= pianta fatta come una patata) banane

, il mais

e le

, ma i pezzi di foresta bruciata erano molto piccoli.

Gli Indios, prima di bruciare la foresta, la (= la foresta) tagliavano con il machete . Il machete è un lungo coltello pesante e molto tagliente. Il fuoco, però, è più veloce a distruggere le piante e, quindi, i queimadores usano il fuoco. I queimadores sono uomini molto poveri e malati di malaria (= malattia pericolosa) che prendono soldi dal governo del Brasile per avere da mangiare. Alcuni queimadores, però, amano anche vedere le fiamme e gli incendi. I padroni di alcune parti della foresta amazzonica fanno andare il bestiame libero a mangiare l’erba che cresce di nuovo sui terreni bruciati. Il fuoco lascia i terreni liberi dalle piante e alcuni uomini avidi (= che desiderano tanti soldi anche con brutte azioni) scavano per prendere le pietre preziose: topazi diamanti

, oro

,

. In questi terreni ci sono anche il petrolio e l’uranio

(= sostanza nucleare). Ma il fuoco distrugge anche l’ecosistema (= tanti tipi di piante e di animali che vivono insieme). 332


Emergenza ecologica volume 3 p. 566

Così la foresta pluviale (= fatta crescere dalle piogge) amazzonica sta scomparendo. Scompaiono gli alberi molto alti che proteggevano con la loro ombra gli alberi più piccoli. Scompaiono i funghi e gli animali anche piccoli che si riparavano (= stavano tranquilli, protetti) tra la vegetazione. I fuochi distruggono le piante e poi i temporali portano via il terreno non più protetto dagli alberi. Così molti animali e molte piante scompaiono per sempre. rielaborato da F. Carbone “I gironi infernali dell’Amazzonia”

Capire la storia Rispondi alle domande sul quaderno. 1. Chi sono i queimadores? 2. Cosa fanno questi uomini? 3. Cosa sono il gasolio e il kerosene? 4. Per quanti mesi brucia la foresta? 5. Chi manda i dati su quello che avviene nella foresta? 6. Quanti kmq di foresta scompaiono? 7. A cosa serve l’ossigeno? 8. Che cosa è l’anidride carbonica? 9. Quale gruppo di persone fa conoscere la tragedia dell’Amazzonia? 10. Chi sono gli Indios? 11. Cosa raccontano gli Indios alla riunione di Altamira? 12. Cosa scavano gli uomini avidi? 13. Che cosa è un ecosistema? 14. Chi si ripara tra la vegetazione? 15. Cosa succede agli animali e alle piante?

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cosa è accaduto in amazzonia?

Conoscere parole nuove Metti negli spazi le parole giuste. gas – foresta – mondo – ufficio – governo – alberi – autorità – nessuno – aeroporti – odore – piogge – nubi – Brasile – giornalista – incendi – studiosi – liquidi – kerosene – gasolio – queimadores – cinque – dati – kmq – giornale

1. I ……………………. aiutano l’incendio con il ……………………. e il kerosene. 2. Il gasolio e il ……………………. sono ……………………. che si incendiano. 3. La foresta brucia per ……………………. mesi. 4. Nessun ……………………. riesce a vedere questi ……………………. e quindi nessun ……………………. scrive la distruzione degli ……………………. . 5. Molti ………………………. vedono ………………………. nere e ……………………. di cenere. 6. Molti studiosi sentono un ……………………. molto forte di ……………………. . 7. Gli ……………………. del ……………………. sono chiusi per il fumo. 8. Le ……………………. del Brasile non fanno entrare ……………………. nel Paese. 9. Nel 1988 il satellite americano NOAA-9 manda dei ………………. a un ………………. del ……………………. americano. 10. Il ……………………. comincia a sapere quanti ……………………. di …………………. sono scomparsi.

Leggere e imparare

o d n o m l e d e d r e v e n o m Amazzonia , pol

La foresta verde più grande del mondo è la foresta amazzonica. In questa foresta, vivono un milione di specie viventi, come 2.500 tipi di pesci, 200 tipi di mammiferi e 2.000 di uccelli, 50.000 specie di piante molto grandi. Questa grande foresta si chiama anche foresta pluviale (dal latino “pluvia” = pioggia) perché in quelle zone piove molto e perché la pioggia la (= la foresta) fa crescere.

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Emergenza ecologica volume 3 p. 566

Nella foresta pluviale vivono uccelli, scimmie e serpenti come gli anaconda, i boa, i pitoni. Gli uccelli, come i tucani e i pappagalli, hanno le piume molto colorate. Nell’Amazzonia ci sono anche gruppi di indigeni che vivono con la caccia, la raccolta dei frutti e la pesca nei fiumi. La foresta amazzonica è attraversata dal Rio delle Amazzoni, che è il fiume più grande del mondo per portata d’acqua (= quantità di acqua che passa in un secondo). Questo fiume è il secondo al mondo per lunghezza e nasce dalle Ande (= catena montuosa dell’America del Sud), nel territorio del Perù (= Paese dell’America del Sud). Poi il Rio delle Amazzoni attraversa la pianura e arriva fino all’Oceano Atlantico, dove sfocia con una grandissima foce a estuario (= a forma di imbuto) larga circa 200 chilometri. Le zone più interne della foresta si raggiungono soltanto attraverso la navigazione sui fiumi.

Prendi un libro di geografia e disegna il bacino del Rio delle Amazzoni. Disegna, poi, su una carta da lucido la stessa zona con solamente i nomi delle città più importanti. Metti il lucido sul disegno e avrai l’immagine completa di questa zona.

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cosa è accaduto in amazzonia?

Studiare la grammatica Scrivi le risposte affermative e negative, usa i pronomi personali giusti. Domanda 1. Metti questa giacca?

Risposta affermativa

Risposta negativa

Sì, la metto.

No, non la metto.

2. Prendi il pallone? 3. Compri le medicine? 4. Vuoi un’aranciata? 5. Ascoltate la musica? 6. Hai le scarpe da ginnastica? 7. Hai messo il casco? 8. Guardano il semaforo? 9. Cuoci una torta? 10. Curi il gattino? 11. Comprate i biscotti? 12. Conoscete il basket?

Raccontare e scrivere Leggi il brano e trova le risposte. Poi scrivi sul quaderno. 1. Che cosa? 2. Chi? 3. Dove?

L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non gli è stato possibile comunicare, nonché per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti delle illustrazioni riprodotte nel presente volume.

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