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IL TESTO È CHIARO?

Una macedonia di storie

1 Due storie si sono mescolate: individuale e sottolineale con colori diversi.

Denis raccoglieva funghi nel bosco, mentre Fruet, il suo cane, correva avanti ed indietro, abbaiando festoso.

A un tratto, sentì un rumore e subito dopo vide tre cinghialetti dal pelo bruno. Denis fece un passo avanti, adagio, per osservarli meglio, ma, proprio in quel momento, vide uscire, dal folto dei cespugli, una grossa femmina di cinghiale. Il ragazzo si fermò terrorizzato.

Il primo mattino in tenda ci dovevamo vestire da soli, ma c’era un tale pasticcio di calzini, magliette, golf, pantaloni che non sapevamo come fare.

- I blue jeans non mi stanno su - diceva Marco preoccupato.

- Per forza, ti sei messo quelli di Filippo.

- La maglietta mi lascia la pancia scoperta - diceva Luca guardandosi con sorpresa l’ombelico.

Denis era di ghiaccio. Poi qualcosa si insinuò tra le sue gambe: era Fruet, che gli passò davanti, bloccandosi a zampe tese fra lui ed il cinghiale. Il pelo grigio- nero del cane era sollevato e dalla sua bocca usciva un ringhio basso e continuo.

Ma quella maglietta è mia… - dico io impensierito.

- Ragazzi - dice Mario, - ho trovato una fionda scozzese!

- Lascia stare le mie bretelle - borbotta Andrea, che si tiene i pantaloni con le mani.

- Ognuno metta a posto la sua roba e il suo sacco a pelo - dice il maestro.

- Anche i maschi? - chiede Mario quasi scandalizzato.

- Certo - ride il maestro. - Maschi o femmine, ognuno bada a se stesso. Siamo o non siamo tutti uguali?

Il cinghiale, sempre a testa bassa, fece un passo indietro, poi sparì nel bosco con i cinghialetti, che gli trotterellavano dietro.

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