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I DATI SENSORIALI

Gli odori di casa

Non c’è in casa un odore che io non conosca. Quando mi lasciano solo sulla veranda, chiudo gli occhi. Allungo le braccia e cammino. Penso: “Quando sentirò un odore di rum canforato, sarò nella stanza del nonno”. Continuo a camminare con gli occhi chiusi e le braccia tese. Penso: “Adesso sono passato per la stanza di mia madre perché odora di carte da gioco nuove. Poi odorerà di palline di naftalina, girerò a sinistra e sentirò l’altro odore di biancheria e finestre chiuse. Lì mi fermerò”. Resto con gli occhi chiusi e le braccia tese e sento la voce di Anna che grida: – Bimbo, stai di nuovo camminando a occhi chiusi!

G. García Márquez

Colori d’autunno

Una settimana prima, gli alberi erano verdi come il prato falciato di fresco e poi tutti quanti, improvvisamente, avevano cominciato a cambiar colore.

Il boschetto di aceri sulla collina era arancione e oro, gli alberi più giovani di un colore più scuro e, nel cortile, i vecchi aceri stavano diventando gialli e porpora.

E. Caldwell

Risveglio

Si levò dal letto e cominciò a vestirsi. Il vento faceva schioccare la biancheria stesa nelle terrazze e sbattere qualche persiana. Gli parve che non ci fossero altri rumori. Guardò l’orologio: erano soltanto le nove. Continuò a vestirsi con più calma, e si accorse che altri rumori erano nell’aria. Ne scopriva sempre di nuovi: un brusìo di folla come di alveare, trombe, sirene, campane. Ma nella casa c’era silenzio e pareva che essa si opponesse ai rumori della città che arrivavano attutiti, confusi.

G. Dessì

1 Nei testi sono presenti diversi dati sensoriali, sottolineali e poi completa la tabella.

Gli odori di casa

Colori d’autunno

Risveglio

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