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LA DESCRIZIONE DI LUOGHI • 1
Il banco del Mezzetti
Lontano da quella specie di Piazza delle Erbe dove si vendevano non solo la frutta e la verdura, ma tutti i generi cosiddetti “di mangiativa”, intercalato tra venditori di ferramenta, ombrellai e stagnini che riparavano pentole, c’era il banco del Mezzetti, un ambulante così chiamato forse perché vendeva la sua merce a mezzi etti, cioè a piccole quantità, essendo i suoi clienti per la più parte ragazzi.
Il banco era fatto da tre assi posati su due cavalletti di legno, senza alcuna copertura per la pioggia o il sole.
Sul piano del banco il Mezzetti esponeva, dentro cinque o sei larghi panieri, carrube color cioccolata, noccioline americane o arachidi chiamate anche “spagnolette”, castagne secche sbucciate, semi di zucca e in autunno anche delle sorbe che parevano palle di ferro arrugginite.
Il Mezzetti stava ritto di fianco al suo banco sul quale, tra i panieri, si vedevano tre bicchieri cilindrici di bandone zincato: i misurini, in scala di grandezza, di cui si serviva per dosare noccioline, castagne secche e semi di zucca, che versava poi in un cartoccetto di carta da giornale a forma di imbuto e consegnava al compratore.
Per le carrube e le sorbe andava a numero: tre carrube un soldo, cinque sorbe tre soldi.
Da dove venisse il Mezzetti, non si sapeva.
P. Chiara
1 Quali sono i dettagli descritti? Sottolineali.
2 Come è organizzata la descrizione?
Dal generale al particolare
Dal particolare al generale
Dal lontano al vicino
3 Descrivi anche tu qualche banco di mercato seguendo la stessa struttura del testo.