Arianna Sulis Architetto
Specialista in Beni Architettonici e del Paesaggio
PORTFOLIO
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
INDICE
FORMAZIONE
6
Scuola Specializzazione Beni Architettonici e del Paesaggio - Università degli studi di Firenze Tesi di Specializzazione: Il Cinema Teatro Dante a Sansepolcro: Analisi e monitoraggio strutturale dei sistemi di copertura. Relatore Prof.Arch. Maurizio De Vita, Correlatore Prof.Arch. Silvio Van Riel, Correlatore esterno Prof.Arch. Marco Tanganelli Elaborati progettuali Laurea magistrale in Architettura a ciclo unico - Scuola di Architettura - Università degli studi di Firenze. Tesi di laurea: Asilo Nido “Flavio Busonera” ex O.N.M.I. a Nuoro. Valutazione della sicurezza e ipotesi di adeguamento funzionale.
“L’architetto è un sognatore un artista e un tecnico... E ‘come un poeta”.
CONCORSI
28
CONTATTI
33
Alberto Campo Baeza
3
FORMAZIONE
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
366
223
219
224
560
366
Tesi di specializzazione Il Cinema Teatro Dante a Sansepolcro: Analisi e monitoraggio strutturale dei sistemi di copertura Relatore Prof.Arch. Maurizio De Vita Correlatore Prof.Arch. Silvio Van Riel Correlatore esterno Prof.Arch. Marco Tanganelli
438
437
621
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO
28
+11.40
+10.90
213
+9.54
+9.38
212
892
285
+10.93
+8.54
+8.51
326
215
216
+6.15
+6.08
1128
+6.06
214
217
225
334
225
+5.58
+6.12
888
363
+7.23
347
+3.75
+3.73
+3.73
+3.72
213
218
256
+2.67
+1.58 +1.32
296
+1.23
+1.12
+1.32
+1.08
206
155
+0.83
217
185
+0.03 -0.33
-0.82 -1.04 -1.32
2.
8. 167
4
1.
+10.93 2
267
268
12.
877
292
298
N.R. +1.58
+10.93
0
via XX settembre
462
2.
1
296
287
11.
2.
242
310
181
211
+10.9
0
via XX settembre 338 358
362
437
+0.90
557
363
-0.02
218
379
546
501
470 179
3. Comportamento statico delle capriate rispetto al dissesto subito dalla C02 nel 2001, con particolare attenzione alla capriata C03 sulla quale si imposta il graticcio scenico
467
174
423
+10.93
+9.54
3.
613
75
186
8. 266
577
162
128
555
609
711
266
352
1232
5.
348 +0.27
6. Carenza di elementi di connessione della struttura del controsoffitto sulla platea con il sistema copertura centine lignee
7. Comportamento statico del sistema di centine lignee e delle murature divisorie tra i palchi
volta incannicciato
5. Botola di accesso alla copertura e mancanza dei relativi presidi di sicurezza
S02 - TORRE SCENICA
168
+11.31
LEGENDA
219 143
+10.87
+10.87
+10.87
5. 354
graticcio
551
310
239
ELEMENTI DI CRITICITA’ PRINCIPALI:
capriata C03
174
146
4.
443
6.
1. Retro palco 2. Palco 3. Platea N.R. 4. Palchi 5. Foieur 6. Biglietteria 7. Servizi igienici uomini 8. Servizi igienici donne 9. Camerini 10. Servizio igienico attori 11. Centrale termica 12. Unita’ Trattamento Aria 13. Deposito 14. Ingresso locali via del Buonumore 15. Bar 16. Bar - cucine
437
178
+1.32
135
102
232
5. Stato di conservazione della struttura e dell’assito relativi al camminamento per la movimentazione del lampadario sulla platea
179
189
4 13
134
5
+0.27 229
3. 440
175
13
173
15.
+1.32
4. Stato di conservazione del sistema di centine lignee a sostegno della volta
135
LEGENDA
7.
3. Presenza di fenomeni di degrado della pellicola pittorica dell’apparato decorativo presente sull’estradosso della volta
387
135
7.
3.
+10.93
200
440
157
1236
347
4° ordine palchi 3° ordine palchi
1. Ingresso sottotetto 2. Torre scenica - Ballatoio 3. Locale sottotetto 4. Gruppo continuo 5. Locali di deposito - Ex-Arsenale 6. Ballatoio manutenzione lampadario platea 7. Ambienti non rilevabili 8. Torre scenica - Retropalco
2° ordine palchi
ballatoio
1° ordine palchi retropalco
0
0.00
RILIEVO ARCHITETTONICO
Pianta piano terra I ordine di palchi
1
2
4
0
CINEMA TEA TRO DANTE
RILIEVO ARCHITETTONICO
1. Comportamento statico capriata C03 e stato di fatto delle connessioni tra gli elementi principali (nodi puntonecatena, monaco-controcatena, etc) 2. Stato di conservazione del tavolato del ballatoio e delle strutture lignee portanti, assenza di elementi di irrigidimento dell’impalcato 3. Stato di conservazione del camminamento del graticcio della torre scenica. Presenza di un avanzato stato di degrado delle tavole lignee con estesi fenomeni di marcescenza degli elementi 4. Scala di accesso al graticcio
2223 2262
2. Stato di conservazione della volta in incannicciato per esposizione diretta alle acque meteoriche
capriata C03
4. Presenza di una lesione non consolidata nella porzione sinistra dell’arcone scenico (traslazione e rotazione monaco capriata C02)
378
89
446
+9.54
66
378
4.
190
3126
6.
1014
1355 1126
4.
425
1267
1247
+1.23
399
3126
+0.83
1246
+1.12
14.
1. Presenza di un tavolato ligneo monodirezionale nella struttura dell’impalcato e fenomeni di degrado e perdita di legame degli elementi in cotto della pavimetazione
Sezione arco scenico trasversale AA’
499
13.
16.
2
ELEMENTI DI CRITICITA’ PRINCIPALI:
capriata C02
RILIEVO ARCHITETTONICO
1
0
capriata C01
2. Mancato monitoraggio dello stato di conservazione del sistema di terzere e travicelli lignei
219
285
1. Assenza di protezione verso le infiltrazioni di acqua e umidità 4 nella stratigrafia della copertura, che determina l’esposizione 2 diretta delle strutture lignee 1 alle acque meteoriche (capriate e centine volta, struttura impalcati)
28
S04 - VOLTA PLATEA
ELEMENTI DI CRITICITA’ PRINCIPALI:
via del Buonumore
+3.01
752
+1.62
+10.93
via san niccolò
+9.94 177
732
1.
10. 142
via del Buonumore
210
1933
353
746
234
277
281
211
Pendenza palcoscenico 6%
9. 215
286
159
15 S01 - COPERTURA
3128
82
via san niccolò
+2.02
99
1763
437
6
+2.02
457
Come prodotto storico del melodramma, questa tipologia architettonica trovò larghissima diffusione in Italia tra il XVII e il XIX secolo. Dal punto di vista sociologico come sappiamo, il macrocosmo teatrale è composto da un sistema di micro-realtà dove, all’interno di questi edifici, la rappresentazione scenica incontra quella sociale. Il teatro diventa la trasposizione spaziale di un fenomeno socio-culturale, un luogo che racchiude al suo interno una duplice natura di spazio pubblico e privato allo stesso tempo. Il teatro all’italiana nasce non solo come luogo in cui assistere, ma anche come luogo in cui partecipare ad un vero e proprio evento, e costituisce un episodio davvero singolare dal punto di vista architettonico. Questo carattere si riflette anche nelle qualità
11
3126
Pendenza retropalco 6%
La presente tesi ha come oggetto l’analisi e il monitoraggio strutturale dei sistemi di copertura del Cinema Teatro Dante a Sansepolcro (AR). L’edificio, splendido esempio di architettura per lo spettacolo, presenta tutte le caratteristiche costruttive e morfologiche proprie dei “teatri all’italiana”: una struttura planimetrica a ferro di cavallo con quattro ordini di palchi, un ampio palcoscenico e una sala coperta da una volta ribassata riccamente decorata.
Pianta piano sottotetto
1
2
4
S03 - IMPALCATI CINEMAELEMENTI DI CRITICITA’ PRINCIPALI: TEA TRO DANTE 1.Presenza di tavolato ligneo monodirezionale su tutti i livelli
2.Stato di fatto nodi impalcati-murature 3.Stato di conservazione della pavimentazione in cotto e del sottostante battuto di cemento per gli impalcati del 4°ordine di palchi e dei locali del sottotetto 4.Assenza di pavimentazione e protezione dall’umidità dei locali posti sotto il palco che ospitano le strutture portanti dell’assito della torre scenica
5. Assenza di elementi di connessione e confinamento della struttura del graticcio, sospesa su un’altezza di 12 mt 6. Stato di conservazione dell’assito del retropalco e annesse strutture lignee inferiori (piano interrato) 0
1
2
4
4
morfologiche, tecnologiche, strutturali e decorative: all’interno di questi edifici sono presenti apparati scultorei e pittorici di grande pregio, sistemi strutturali ardimentosi per la copertura delle grandi sale accompagnati, nella CINEMA maggior parte dei casi, da capriate lignee o metalliche, TEA TRO che compongono i sistemi di copertura degli edifici. Sono DANTE edifici, complessi, affascinanti, ma anche estremamente vulnerabili, a causa della presenza in larga scala di un materiale come il legno in quasi tutte le sue componenti, fattore che incide notevolmente tutt’ora e ha inciso in passato, sulle problematiche legate agli incendi o alla deteriorabilità delle strutture. La complessità di questo patrimonio architettonico apre la strada a tutti gli aspetti e le contraddizioni legate alla conoscenza di questa tipologia di edifici, e più in generale, ai presupposti e alle metodologie per una corretta conservazione del costruito storico e del patrimonio culturale. Ancora una volta è la conoscenza di questo patrimonio e dei sui componenti, che gioca un ruolo fondamentale per la conservazione stessa ma anche per la prevenzione e la riduzione del rischio che interessa questi edifici. Conoscere, quindi, e soprattutto monitorare i fabbricati e le loro componenti nel 7
5. 6.
Nonostante due eventi sismici molto distruttivi, quelli avvenuti nell’aprile del 1917 e nel giugno del 1948, che hanno interessato la zona di Sansepolcro e la Valtiberina 8
BALLATOIO
intonaco superficie decorata
MONTANTI E CORRENTI
BALLATOIO
tambocci
2.
3. 4. 5. 6.
1. Chiodature 2. Centina lignea 3. Tambocci 4. Malta a base di calce 5. Canne intrecciate 6. Intonaco intradosso volta
canne intrecciate
1.
tambocci
2.
superficie decorata
1. Chiodature 2. Centina lignea 3. Tambocci 4. Malta a base di calce 5. Canne intrecciate 6. Intonaco intradosso volta
LEGENDA
4
1. Chiodature 2. Centina ligneaPalchi IV ordine 3. Tambocci 4. Malta a base di calce 5. Canne intrecciate 6. Intonaco intradosso volta
Palchi IV ordine
TAMBOCCI
4
2
2
1
Palchi IV ordine
1
Palchi IV ordine
0
0
56
PLATEA BOCCASCENA
TAMBOCCI
PLATEA
BOCCASCENA
45
Cabina di proiezione
4
0
1
4
2
Cabina di proiezione
0
2
Il sistema strutturale SISTEMI DI COPERTURA Centine ligneeIle sistema volta in incannicciato strutturale SISTEMI DIPLATEA COPERTURA
PLATEA
DIS CRE TIZ ZA ZIONE
BOCCASCENA
2. 3. 4.
T1
T2
T3
T4
38
CINEMA TEA TRO DANTE
Centine lignee e volta in incannicciato
1.
1
ANALISI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DEGLI APPARATI PITTORICI
CINEMA TEA TRO DANTE
T5
PLATEA
Schema suddivisione in sezioni delle centine lignee
A.
Discretizzazione degli elementi sezione in sistema di aste
PITTURA A TEMPERA SU ELEMENTO LIGNEO CON STESURA A SECCO
B.
Soluzione di continuità tra gli strati di un intonaco in corrispondenza di una deformazione di questo
Lacuna
Infiltrazione
ANALISI STRUTTURALE
Spostamenti della superficie della volta
SISTEMI DI COPERTURA PLATEA
MODELLO STRUTTURALE SHELL VOLTA
44
ELEMENTO DORATO IN CERA A RILIEVO
CINEMA TEA TRO DANTE
RIDIPINTURA
Il sistema strutturale Centine lignee e volta in incannicciato
CINEMA TECNICHE ARTISTICHE TEA0 1 2 TRO TECNICHE ARTISTICHE DANTE
Stesure a secco
ANALISI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DEGLI APPARATI PITTORICI
Volta Platea - Cielo Analisi del degrado
Pittura a tempera su elementi lignei con stesura a secco Stesure a secco
Campiture o stesure di colore applicate su una superficie più o meno
APPOGGI
BEAN ATTRIBUTES ROTATION END RELEASE
DX=0 DY=0 DZ=0
Dir.1 Released Dir.2 Released 3 Dir.3 Fixed
2
Ridipintura
1
ANALISI STRUTTURALE
Modellazione strutturale del sistema di centine lignee e della volta in canne
CINEMA TEA TRO DANTE
ANALISI STRUTTURALE
Stato tensionale delle centine lignee
1
0
ANALISI DEL DEGRADO
Rigonfiamento con distacco della pellicola pittorica o di uno o più strati di intonaco
4
Soluzione di continuità tra gli strati di un intonaco in corrispondenza di una deformazione di questo
CINEMA TEA TRO DANTE
Principio di distacco della pellicola pittorica
Soluzione di continuità tra gli strati di intonaco: discontinuità nell’adesione degli intonaci tra loro, o dalla muratura, o dalla superficie pittorica
ANALISI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DEGLI APPARATI PITTORICI
Tecniche artistiche e interventi pregressi
Lacuna
Perdita di continuità nella superficie, cioè in corrispondenza della pellicola pittorica e/o dell’intonaco
Infiltrazione
Presenza di umidità nei materiali costitutivi e in superficie contenente, il più delle volte, materie inquinanti: sali e materiali organici
Macchia
Variazione cromatica localizzata della superficie, correlata sia alla presenza di determinati componenti naturali del materiale, sia alla presenza di materiali estranei (acqua, prodotti di ossidazione di materiali metallici, sostanze organiche, vernici, microrganismi)
INTERVENTI PREGRESSI
Stesura di colore non originale, applicata in un restauro pregresso laddove la campitura originale fosse andata perduta o si presentasse frammentaria.
Stesura di colore non originale, applicata in un restauro pregresso laddove la campitura originale fosse andata perduta o si presentasse frammentaria. 1 0 2
CINEMA TEA TRO DANTE
0
1
2
4
CINEMA TEA TRO DANTE
Per assurdo, le criticità maggiori manifestate nel teatro, che hanno portato nel 2001 ad un dissesto importante di una delle capriate della copertura, risiedono nella mancata protezione alle infiltrazioni d’acqua del manto di copertura. Ecco come, per la salvaguardia di edifici come questi, a volte non sono l’accanimento terapeutico o monumentali interventi di consolidamento a fare la differenza. Sono il monitoraggio e la conoscenza delle strutture e lo studio del loro comportamento nel tempo, il vero contributo alla salvaguardia e per la sicurezza di questi edifici; questo dovrebbe essere l’approccio per la difesa e la protezione del nostro patrimonio culturale e di
0
una campitura di colore prima realizzata ad affresco e poi finita di dipingere Campiture o stesure di colore applicate su una superficie più o meno “a secco”. asciutta con l’ausilio di un legante; esse possono essere direttamente realizzate sull’intonaco asciutto (“secco”) o su un intonaco preparato, o su dorati in cera a rilievo una campitura di Elementi colore prima realizzata ad affresco e poi finita di dipingere “a secco”. Elemento decorativo il cui rilievo è ottenuto con un impasto a base di cera d’api (e resine naturali), poi dorato. Questo veniva fatto aderire alla Elementi dorati in ceragià a rilievo superficie dipinta, o da dipingere, con una leggera pressione o con il calore. Elemento decorativo il cui rilievo è ottenuto con un impasto a base di cera d’api (e resine naturali), poi dorato. Questo veniva fatto aderire alla INTERVENTI superficie già dipinta, o da dipingere, con una leggera pressione o con il PREGRESSI calore.
Ridipintura
4
2
4
14
RIDIPINTURA
1
2
2
Macchia Variazione cromatica localizzata della superficie, correlata sia alla presenza2 di determinati componenti naturali del materiale, sia alla presenza di 1 materiali estranei (acqua, prodotti di ossidazione di materiali metallici, 0 sostanze organiche, vernici, microrganismi)
fino ad arrivare al vicino territorio umbro, l’edificio è arrivato fino a noi senza presentare grandi elementi di vulnerabilità. Questo dimostra come la qualità dei materiali, le caratteristiche morfologiche della fabbrica e la regola d’arte con cui tutte le strutture sono state realizzate, 56 di salvaguardia di hanno rappresentato il vero elemento questo edificio, qualità intrinseca nelle sue caratteristiche costruttive. Per citare il sismologo Emilio Oddone “Occorre persuaderci che non è che con edifici malfatti che si può sfidare il ripetersi dei violenti terremoti che infestano la nostra Penisola”.
4
ELEMENTO DORATO IN CERA A di umidità nei materiali costitutivi e in superficie contenente, il più Presenza RILIEVO delle volte, materie inquinanti: sali e materiali organici
asciutta con l’ausilio di uncon legante; esse possono essere direttamente Pittura a tempera su elementi lignei realizzate sull’intonaco asciutto (“secco”) o su un intonaco preparato, o su stesura a secco
Tipologia vincolo: CERNIERA SPAZIALE
Volta Platea - Cielo Fildiferro geometrico apparato decorativo
Perdita di continuità nella superficie, cioè in corrispondenza della pellicola pittorica e/o dell’intonaco Plate Displacement Vista della configurazione in pianta
STRAUS.7
MO DEL LA ZIO NE
50
ANALISI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DEGLI APPARATI PITTORICI
PITTURA A TEMPERA SU ELEMENTO Soluzione di continuità tra gli strati di intonaco: discontinuità nell’adesione LIGNEO CON STESURA A SECCO degli intonaci tra loro, o dalla muratura, o dalla superficie pittorica
Definizione del modello globale
MODELLO STRUTTURALE ASTE
50
ANALISI DEL DEGRADO
Rigonfiamento con distacco della pellicola pittorica o di uno o più strati di intonaco
CINEMA TEA TRO DANTE
Principio di distacco della pellicola pittorica
BOCCASCENA
i cc ci bo li oc e re ica am amb rio erior et ert t f pe ti v ion ione su a in z n a e z in nta ers erse o ntin Cent t e n .M .I . C 2. Int O3 5. O4 O 1 IPO TIP T TIP TIPO TIP
0
PITTURA A CALCE CON STESURA A SECCO
6.
PLATEA
Volta Platea - Cielo Fotopiano apparato decorativo
PITTURA A CALCE CON STESURA A SECCO
5.
E LE MEN TI
VIN CO LI
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
47
3. 4. 5. 6.
intonaco
CENTONE SUPERIORI
CENTONE SUPERIORI
MONTANTI E CORRENTI
LEGENDA
46
centine lignee
TEC NO LO GIA
1.
CENTINE INFERIORI
tempo, significa operare una scelta determinante nella selezione della tipologia più adeguata di interventi, con un’attenta valutazione delle condizioni al contorno e delle caratteristiche dei materiali impiegati, soprattutto per quanto riguarda la tipologia in opera, come nel caso delle strutture lignee. In quest’ottica, considerando sempre l’edificio come un unicum strutturale e operando un’analisi di tutti i fattori da un punto di vista globale, è possibile arrivare ad una progettazione concreta e, soprattutto, corretta degli interventi; con la consapevolezza di poter scegliere la tipologia più adatta e che, magari, con un’unica azione, possa essere la soluzione per più criticità. In particolar modo, questo discorso vale per elementi di natura complessa come, appunto il caso dei plafoni teatrali, dove, in un sistema di copertura di un’ambiente unico troviamo un problema con variabili di natura statica, del degrado e della conservazione di un materiale come il legno e di salvaguardia degli apparati decorativi di differenti tipologie presenti sempre negli intradossi di queste strutture.
TEC NO LO GIA
canne intrecciate
30
LEGENDA
INCANNICCIATO
INCANNICCIATO
CENTINE INFERIORI
TAMBOCCI
Tesi di specializzazione Il Cinema Teatro Dante a Sansepolcro: Analisi e monitoraggio strutturale dei sistemi di copertura Relatore Prof.Arch. Maurizio De Vita Correlatore Prof.Arch. Silvio Van Riel Correlatore esterno Prof.Arch. Marco Tanganelli
centine lignee
CENTINE INFERIORI
CENTONE SUPERIORI
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO
30
INCANNICCIATO
MONTANTI E CORRENTI
decorata
0
4
CINEMA TEA TRO DANTE
ANALISI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DEGLI APPARATI PITTORICI
Volta Platea - Cielo Analisi del degrado
1
2
4
CINEMA TEA TRO DANTE
9
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO
52
LESIONI VOLTA SU PLATEA
LESIONI AGLI APPOGGI
LESIONI VOLTA SU BOCCASCENA
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
53
LESIONI TRASVERSALI PLATEA
66
LESIONI MEDIANE AGLI APPOGGI LESIONI TRASVERSALI BOCCASCENA LESIONI CON ANDAMENTO PARALLELO AL SISTEMA STRUTTURALE LESIONI CON ANDAMENTO TRASVERSALE AL SISTEMA STRUTTURALE
Tesi di specializzazione Il Cinema Teatro Dante a Sansepolcro: Analisi e monitoraggio strutturale dei sistemi di copertura Relatore Prof.Arch. Maurizio De Vita Correlatore Prof.Arch. Silvio Van Riel Correlatore esterno Prof.Arch. Marco Tanganelli
4
4
2
2
1
1
0
0
50
2 1
Dettaglio connessione trasversale centine attraverso cavicchi in legno di castagno
0
Nodo centina parapetto.
TIPO 1 Lesioni agli appoggi TIPO 2 Lesione mediane agli appoggi
Particolare della connessione tra la cuffia metallica e il profilo a L di connessione del parapetto al tavolato esistente
TIPO 3 Lesioni trasversali Platea
Quadro fessurativo Platea
TIPO 4 Lesioni trasversali Boccascena
Quadro fessurativo Boccascena
TIPO 5 Lesioni con andamento parallelo al sistema strutturale TIPO 6 Lesioni con andamento ortogonale al sistema strutturale
Volta Platea - Cielo Quadro fessurativo
59
FLIR FLIR FLIR FLIR FLIR FLIRFLIRFLIRFLIRFLIRFLIRFLIR FLIR FLIR FLIR FLIR 3021 3015 3013 3011 3005 30213001 3015 30132995 3011 3005 3001 2999 2995 2999
1.
FLIR 2981
FLIR 2819
FLIR 2753
FLIR FLIR 2701 2981
FLIR FLIR 2629 2819
FLIR 2753
FLIR 2701
FLIR 2629
FLIR 2979
FLIR 2817
FLIR 2751
FLIR FLIR 2699 2979
FLIR FLIR 2643 2817
FLIR 2751
FLIR 2699
FLIR 2643
FLIR 2951
FLIR 2815
FLIR2747 FLIR FLIR
2669 2951 FLIR2749
FLIR FLIR2747 FLIR 2647 FLIR2749 2815
FLIR 2669
FLIR 2647
FLIR 2947
FLIR 2813
FLIR 2745
FLIR FLIR 2665 2947
FLIR FLIR 2651 2813
FLIR 2745
FLIR 2665
FLIR 2651
FLIR 2971
FLIR 2811
FLIR 2741
FLIR FLIR 2689 2971
FLIR FLIR 2655 2811
FLIR 2741
FLIR 2689
FLIR 2655
FLIR 2859
FLIR 2807
FLIR 2737
FLIR FLIR 2685 2859
FLIR FLIR 2659 2807
FLIR 2737
FLIR 2685
FLIR 2659
4
2
0
CINEMA TEA TRO DANTE
59
ANALISI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DEGLI APPARATI PITTORICI
Quadro fessurativo apparato pittorico Classificazione della tipologia di lesioni
60
1
2
15
4
CINEMA TEA TRO DANTE
LEGENDA
3.
1.
3.
1. Impalcato esistente
14
2. Nuovo impalcato sottotetto con tavolato incrociato a 45° con l’impalcato esistente, connesso alla muratura mediante zanzatura metallica perimetrale, con nuova pavimentazione in cotto dell’Impruneta a spinapesce 3. Cuffia metallica di confinamento nodo centina superiore-inferiore mediante unione bullonata (sp.profilo mm 5, dim. cm 14x35) e strato di Tessuto non tessuto come protezione della testata lignea
35
ANALISI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DEGLI APPARATI PITTORICI
1
36
0
2.
4. Profilo metallico a L di connessione perimetrale tra parapetto,cuffia metallica e tavolato dell’impalcato. Il profilo è connesso alla cuffia metallica sulle testate delle centine mediante piastra bullonata e al tavolato sottostante con viti in acciaio INOX (dim. cm 14x35, sp.profilo mm5) 4.
5. Rinforzo strutturale con sistemi FRCM costituiti da rete in fibra composita e malta a base di calce idraulica naturale (sp.cm 2, n°6 connessioni passanti ogni mq di applicazione)
4.
2.
6. Connessione trasversale tavole centine lignee superiori e inferiori mediante cavicchi in legno di castagno (lungh.cm 12, diam.cm 2)
7.
ANALISI TERMOGRAFICA
0
10
Volta Platea Volta Platea ANALISI DELLO STATO ANALISI DI CONSERVAZIONE DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DEGLI APPARATI PITTORICI DEGLI APPARATIMosaico PITTORICI termogrammi Mosaico termogrammi
1
02
1
4
2
Modello fotocamera: FLIR T460 Tempo di esposizione: 1/59 sec Focale: 18 mm Intervallo accensione riscaldamento: 5 ore 4 23 gradi circa T° interna
CINEMA TEA TRO DANTE
Rigonfiamento con distacco della pellicola pittorica o di uno o più strati di intonaco
Lacuna
Principio di distacco della pellicola pittorica
Infiltrazione
CINEMA ANALISI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE TEA DEGLI APPARATI PITTORICI TRO DANTE
Confronto tra immagini termografiche, analisi del degrado e sistema strutturale
Macchia
CINEMA TEA TRO DANTE
6.
5.
4.
3.
Dettaglio intervento su centina lignea estradosso volta
2.
1.
7. Stesura di strato consolidante a base di boiacca di latte calce addittivato su estradosso volta incannicciato 0
1
2
4
11
TAV 1 RILIEVO GEOMETRICO SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO Elaborati progettuali
CAMPATA SUD 0
0,25
0,5
1
2
CAMPATA SUD 0
0,25
0,5
CAMPATA SUD
CHIESA DI ORSANMICHELE • CAMPATA SUD
TAV 11 RILIEVO GEOMETRICO • TABERNACOLI
CHIESA DI ORSANMICHELE • CAMPATA SUD
TAV 8 RILIEVO GEOMETRICO • TABERNACOLI
PROSPETTO CAMPATA • scala 1:50
0,25
0
0,5
1
2
CAMPATA SUD
TABERNACOLO DESTRO • S.Giovanni Evangelista • scala 1:20
0,25
0
0,5
1
2
1
0
2 CAMPATA SUD K-MAP CAMPATA 0,25 0,5 SUD 0 K-MAP
1
2
0,25
1
2
0
0,5
0,25
0,5
1
TABERNACOLO SINISTRO • Madonna della Rosa • scala 1:20 CAMPATA SUD
CAMPATA SUD
0
2
0,25
0,5
1
2
K-MAP K-MAP
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
via dei Lamberti
via dei Lamberti
K-MAP
K-MAP
via dei Lamberti
K-MAP
K-MAP K-MAP
via dei Lamberti
K-MAP
K-MAP
K-MAP
Laboratorio di Rilievo dell’Architettura Chiesa di Orsanmichele - Firenze in collaborazione con Arch.Emanuela Piselli Arch.Paola D’Andrea
Prospetto frontale
Prospetto frontale
0,25
0
0,5
1
Sezione
2
0,5
1 1
2 2
CAMPATA SUD
CHIESA DI ORSANMICHELE • CAMPATA SUD
TAV 12 RILIEVO GEOMETRICO • TABERNACOLI
CHIESA DI ORSANMICHELE • CAMPATA SUD
SOVRAPPOSIZIONE FOTOPIANO
0
0,25
0,5
1
CAMPATA SUD
TABERNACOLO DESTRO • S.Giovanni Evangelista • scala 1:20
0
0,25
0,5
1
2
SOVRAPPOSIZIONE FOTOPIANO 2
CAMPATA SUD 0
0,25
0,5
TABERNACOLO SINISTRO • Madonna della Rosa • scala 1:20 CAMPATA SUD 0
1
0,25
0,5
1
2
2
K-MAP K-MAP
CAMPATA SUD K-MAP CAMPATA 0,25 0,5 SUD 0 K-MAP
1
2
0,25
1
2
0,5
0,25
2
TAV 9 RILIEVO GEOMETRICO • TABERNACOLI 0
CAMPATA SUD 0,25 SUD 0,5 0 CAMPATA 0
1
Sezione
Pianta tabernacolo
Pianta tabernacolo CAMPATA SUD 0,25 SUD 0,5 0 CAMPATA
via dei Lamberti
via dei Lamberti
K-MAP
K-MAP
K-MAP
K-MAP K-MAP
K-MAP
Prospetto frontale
Prospetto frontale Pianta tabernacolo
12
Pianta tabernacolo
Sezione
Sezione
13
SAN MINIATO · CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE · CAPPELLA FENCI
ANALISI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE
SAN MINIATO · CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE · CAPPELLA FENCI
SAN MINIATO · CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE · CAPPELLA FENCI
TAV 2 RILIEVO GEOMETRICO
RILIEVO GEOMETRICO
SAN MINIATO • CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE • CAPPELLA FENCI
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO Elaborati progettuali
0,25
0
PROSPETTO SUD PIANTA TRILATERAZIONI • livello 1 • scala 1:20 0
0,25
0,5
PROSPETTO SUD
SAN MINIATO · CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE · CAPPELLA FENCI SAN MINIATO • CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE • CAPPELLA FENCI ANALISI DEI MATERIALI 0,25 0,5 0 1 2 PROSPETTO SUD
TAV 16 ANALISI DEI MATERIALI
0,5
1
PROSPETTO SUD
RILIEVO GEOMETRICO
1
2
0,25
0
METALLI
0,5
56b 55 1.12
0
1.67
1.46
1.73
1.62
1.9 1. 69
1.27
2.35
62
7.29
K-PLAN
PIETRA ARENARIA tipo Macigno a granulometria fine, possibilie provenienza dalla Toscana meridionale
0.73
EROSIONE vedi scheda n. 4
FESSURAZIONE vedi scheda n. 1
MICRO FESSURAZIONI vedi scheda n. 1
K-PLAN
FRONTI DI DISTACCO vedi scheda n. 2
COLATURA vedi scheda n. 7
MALTE
ESFOLIAZIONE e DISGREGAZIONE vedi scheda n. 3
60
Risarciture e intonacature in stucco per esterni a base di CEMENTO MACCHIA vedi scheda n. 8
60
0.71
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
EROSIONE vedi scheda n. 4
210
210
5.0 2
47
4.2
7
0.74 0.73
2
Legenda degRadO
MANCANZA vedi scheda n. 5 Portale a due ante in FERRO BATTUTO con rotelle in OTTONE
PIETRA ARENARIA a granulometria finissima tipo Pietra di Santa Fiora, possibile provenienza dal Grossetano 7.19
0.14
1
LAPIDEI
ESFOLIAZIONE e DISGREGAZIONE vedi scheda n. 3 Formelle floreali e Medaglione centrale in BRONZO
LAPIDEI 8.05
0.11
0,5
Risarciture e intonacature in stucco per esterni a base di CEMENTO
Epigrafe e sculture di leoni in RAME
0.750.77
0.09
0.08
0.79
0,25
MICRO FESSURAZIONI vedi scheda n. 1
52
51
2.13
1.
2.74
1.5 2
3
43
7
2.3
1.7
1.18
0
FRONTI DI DISTACCO vedi scheda n. 2
9.46
1.89
PROSPETTO SUD • scala 1:20
PROSPETTO SUD
K-PLAN
Legenda MaTeRIaLI
8.17
Laboratorio di diagnostica Cimitero delle Porte Sante Cappella Fenci - Firenze
2
2
LAPIDEI
Epigrafe e sculture di leoni in RAME
7.11
3.80
2.1
0.79 0.90 0.74
1
FESSURAZIONE vedi scheda n. 1
MALTE
2.64
0,5
METALLI
7
3.95
0,25
2
1
Portale a due ante in FERRO BATTUTO con rotelle in OTTONE
6.39
3
1
Formelle floreali e Medaglione centrale inK-PLAN BRONZO
2.50
2.9
0
TAV 21 ANALISI DEL DEGRADO E DELLO STATO DI CONSERVAZIONE
0,251:20 0,5 PROSPETTO SUD 0 • scala
PROSPETTO SUD
2
PROSPETTO SUD
SAN MINIATO • CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE • CAPPELLA FENCI
LAPIDEI
MACCHIA* vedi scheda n. 8 e tavola campionature
43
43
0.31
2.47
0.13
COLATURA vedi scheda n. 7
INCROSTAZIONE DA BIODETERIOGENI vedi scheda n. 9 PIETRA ARENARIA a granulometria finissima tipo Pietra di Santa Fiora, possibile provenienza dal Grossetano
MALTE
1.00
1.57
7.94
2.
MACCHIA vedi scheda n. 8
3.31
2
3.0
95
7.96
1.85
MANCANZA vedi scheda n. 5
PIETRA ARENARIA tipo Macigno a granulometria fine, possibilie provenienza dalla Toscana meridionale
7.54
0
3.5
INTERVENTO IMPROPRIO vedi scheda n. 10
MACCHIA* vedi scheda n. 8 e tavola campionature
8
3.5 0.32
120
0.14
7.51
4.32
120
7.57
METALLI
65
3.42
0.71
0,25
0
0,25 0,25
1
1 1
71
36 35
316
24 20 331
23
25
25
222
222
240
165
50
202
50
165
50 23
33 50
18
87
13
13
83
18 59
21
18
59
115
20 14
30
24
82
70
14
27
19
52
18
115
20
19 18
83
14
30
18
K-PLAN
20
52
21
44
44
16
35
52
6
70
25
33 18 20
14
18
0,5
0,5 0,5
100
0
0.03 21 82
0.19
0.19
0.61
0.26
52
PIANTA TRILATERAZIONI CRIPTA • livello 0 • scala 1:20
0 0
16
77
87
35
6
0.23
1.12 1.00
25
20 331 202 240
50
0.60
5
52
25
222
0.56
2
PROSPETTO SUD
PROSPETTO SUD • scala 1:20 PROSPETTOSUD SUD PROSPETTO
30
24
30 50
2 4
1.0
52
4
0.90
4
1.2
1.2
100
1.4
1.7
71
25
77
27
1.57
25
31
1.8
2
4
0.60
1.8
1.0
0.23
K-PLAN
PATINA DEL RAME ( da definire)
63
71
25
1.7 5
29
6 2.4
0.26
25 0.06
0.27
30
0.54
1.26
0.91
9
1.6
0.61
0.01 8
• CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE • CAPPELLA FENCI
INTERVENTO IMPROPRIO vedi scheda n. 10
METALLI
EROSIONE PER CORRASIONE
63
222
0.24
0.58
0.60
0.59
0.26
0.68
1
RILIEVO GEOMETRICO
79 116
116
6.82
316
8.50
28 0.77
0
7 1.7
0.27
1
6
RILIEVO GEOMETRICO
MALTE
30
0.24
0.26
1.24
2.4
SAN MINIATO TAV 4 RILIEVO GEOMETRICO
110
35
10.06
24
1.07
1.17
2 1.01.11
1.02
0.99
0.95
2.15
32
0.02
0.58
0 1.4
SAN MINIATO · CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE · CAPPELLA FENCI
PATINA DEL RAME ( da definire)
71
64
1.80
36
110
1.97 0.11
0.11
79
0.74 0.75
44
3.29
1.01
3.27
1.70
7
1.4
37
12.05
0.83
1.6
41
1
4
1.5
3.01
2.2 2.38 5
0.83 2.91
2.16
9
3
1.4
4
SAN MINIATO · CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE · CAPPELLA FENCI
OSSIDAZIONE CORROSIVA vedi scheda n. 6
OSSIDAZIONE CORROSIVA vedi scheda n. 6
3.24
1.5
2.62
0.76
1.81
0.73
2.55
1.91
8.04
0.74
7.28
3.60
0.10
0.74
INCROSTAZIONE DA BIODETERIOGENI vedi scheda n. 9
EROSIONE PER CORRASIONE
7.19 7.21
in collaborazione con Arch.Emanuela Piselli Arch.Paola D’Andrea
0.16
2.42
65
4.5
1
7
7.9
2
TAV 9
SAN MINIATO • CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE • CAPPELLA FENCI SANK-PLAN MINIATO · CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE · CAPPELLA FENCI PROSPETTO SUD FOTOPIANO FRONTE SUD • scala 1:20 RILIEVO FOTOGRAMMETRICO PROSPETTO SUD 0,25 0,5
2 RILIEVO GEOMETRICO 2
0
1
0,25
0
0,5
1
TAV 11
SAN MINIATO • CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE • CAPPELLA FENCI SAN MINIATO · CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE · CAPPELLA FENCI SAN MINIATO · CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE · CAPPELLA FENCI PROSPETTO SUD PROSPETTO SUD • scala 1:20 2 RILIEVO MATERICO PROSPETTO SUD 0,25 0,5
RILIEVO GEOMETRICO 0
RILIEVO GEOMETRICO 2
0,25
0
MINIATO CAPPELLA FENCI TAV 27 SAN TAVOLE TEMATICHE • QUADRO FESSURATIVO E ANALISI DEI DISTACCHI • CIMITERO MONUMENTALE DELLE PORTE SANTE •
PROSPETTO SUD
1
0,5
0,25
0
2
1
0,5
1
2
PROSPETTO SUD • scala 1:20
PROSPETTO SUD 0
2
0,25
0,5
1
2
K-PLAN
K-PLAN
K-PLAN
K-PLAN
Legenda QUadRO FeSSURaTIVO e deI dISTaCCHI Profondità della fessurazione inferiore a 1 mm
Profondità della fessurazione da 1 a 2 mm
210
60
Profondità della fessurazione da 2 a 3 mm
60
60
60
60
43
Profondità del fronte di distacc0 maggiore di 20 mm
210
210
210
210
Profondità del fronte di distacc0 da 10 a 20 mm
43
120
43
43
43
Profondità del fronte di distacc0 inferiore a 10 mm
Aree di decoesione nel sottostrato
120
65
35
65
71
65
65
36
110
79
120
120
120
65
verificate mediante battitura della superficie lapidea
36
110
35
316
24
30
20
25
165
50
202
50
165
50
202
25
23
240 222
25
23
25
222
240
33 50
33
87
18
18
77 100
52
6
44
16
44
16
35
6
35
50 52
44
87
21 30
115
20 14 27
18
83
115
20
19
52
14
70
30
13
20
14
18
21
27
14
70
18
83
82
18
24
18
59
52
19
115
20
20
14
30
70
18 18
83
115
21
27
19
52
14
13
13
24
82 24
59
331
331 50 222
222
25
18 35
16
71
25
77 100
6
44 20
30
316
24 20
25
165
50 23
25
33 50 52
87
20
14 27
21
71
25
77 100
70
83
18 18 18
82
19
52
63
71
13
18
59
20
14
63
240 25 44
115
20
30
70
83
14
21
27
19
18 18
14
18
35
82
16
52
87
25
13
33 50
20
77
6
222
222 35
16
71
100
14
30
316
20 331 202
50
33
165
18
87
23
25
6
35
35 24
30 25
165
316 25
23
20 50
202 222
100
25
52
222
240
77
25
52
63
71
25
50
50
50
24
202
331
25
222
63
116
116
82
331
116 63
240
50
30
116
25 222
20
35
25
71
71
71
36
110
79
36
79
79
110 71
316
24
30
36
110
79
116
15
133.9
14 8.1
133.9
14 8.1
6.0 6.0
192.8
28 1.0 25 4.4
39
46 1.4
D
192.8
192.8
28 1.0 25 4.4
8.1
133.9
14
D
39 6.0
392.
367.6
7 385.2
48 4.2
12
1.4 46 390.6
2.7
36 3.9
35
25 4.4
4
192.8
1.0
472.
7.4
28
208.4
35
B
103.4
3
268.5
181.4 2
1
17
D
103.3
104
103.1
14 8.1
133.9
14 8.1
133.9 46 1.4
39
28 1.0
25 4.4
D'
D D
2.2
434. 0
11b
48 4.5
369.0
182.9
182.9 103.0
102.9
102.8 102.8
86.1
104.1
104.1
104.2
N
341.5
396.6
411.4
409.5
388.0
341.5 353.3
382.9
87.4
104.3
N
A'
N
11
461.2
387.9
104.3
39
6.0
367.6
7 385.2
392.
385.2
28 1.0
25 4.4
390.6
6.0
46 1.4
7 392.
46 1.4
4.5 48
39
4.2
367.6
48 4.5
390.6
48
4.2
367.6
385.2
48
385.2
7
434. 0
392.
4.2
390.6
48 4.5 48
390.6
367.6
25
434. 0
7 392.
4.2 4.5
48 48
208.4
25
103.4
103.3
104 103.4
103.3
103.1
103.0
102.9 104
103.1
103.0 102.8 102.8
102.9
102.8 102.8
86.1
104.1
104.1
86.1 104.2 381.1
380.4
380.4
379.1
374.8
561.5
7
104.3
14
1.6
9 125.
370.5
192.8
2.2
2.2 25
434. 0
208.4
208.4 208.4
103.4
103.3
104 103.4
103.1
103.3
102.9 104
103.0
103.1
102.9
103.0 102.8 102.8
102.8 102.8
86.1
104.1
104.1
86.1
104.2
104.1
104.3 104.1
104.1
104.3 104.1
104.3 104.2 104.3 104.2
104.3 104.3 104.3 104.3
104.4 104.3 104.4 104.3
104.4 104.3 104.4 104.3
211.1
27
10
N
13
15
381.
104.4
B
9
C'
0.4
2.2
16
ELEMENTI METALLICI ELEMENTI PLASTICI
13
15
14
ELEMENTI IN LEGNO
N 353.0 344.5
377.7
N
0,25
0,50
1
0
2
0,25
0,50
1
2
PALAZZO CORSINI AL PRATO • STANZA DELLA BOSCHERECCIA •Niccolò Contestabili (1802)
Scuola di Specializzazione Beni Architettonici e del Paesaggio • a.a. 2016-2017 Laboratorio di storia dell’architettura e degli apparati decorativi • Prof. Gianluca Belli, Prof.ssa Fauzia Farneti, Arch. Monica Lusoli Fanny Ballotti•Federica Di Stasio•Valentina Basilissi•Paola D’Andrea•Emanuela Piselli•Arianna Sulis
Sezione dd’| PArete eSt
100.5 100.5
100.5
TAV 16
Fildiferro apparati pittorici 100.5 100.5
100.5
93.5 100.5 100.5 99 100.5 99100.5
Parete Est • scala 1:20 0
0,25
0,50
1
TAV 31
Analisi del degrado apparati pittorici Parete Est • scala 1:20
2
PALAZZO CORSINI AL PRATO • STANZA DELLA BOSCHERECCIA •Niccolò Contestabili (1802)
Scuola di Specializzazione Beni Architettonici e del Paesaggio • a.a. 2016-2017 Laboratorio di storia dell’architettura e degli apparati decorativi • Prof. Gianluca Belli, Prof.ssa Fauzia Farneti, Arch. Monica Lusoli Fanny Ballotti•Federica Di Stasio•Valentina Basilissi•Paola D’Andrea•Emanuela Piselli•Arianna Sulis
353.0 344.5
100.5 100.5 100.5 100.5
99 101
RIFACIMENTO PITTORICO SU LEGNO (PROBABILE TEMPERA)
0
TAV 06
377.7
404.9
416.8
100.5 100.5
101
100.5
100.5
PITTURA SU PORTA IN LEGNO (PROBABILE TEMPERA ALL'UOVO)
INTONACO DI MALTA DI CALCE, TIPO 3
Scuola di Specializzazione Beni Architettonici e del Paesaggio • a.a. 2016-2017 Laboratorio di storia dell’architettura e degli apparati decorativi • Prof. Gianluca Belli, Prof.ssa Fauzia Farneti, Arch. Monica Lusoli Fanny Ballotti•Federica Di Stasio•Valentina Basilissi•Paola D’Andrea•Emanuela Piselli•Arianna Sulis
83.0
93.5
93.5 93.5 101 99
100.5 100.5
100.5 101
100.5
90.5
344.5
383.3
101
100.5
101
100.5
100.5
100.5
100.5
90.5
100.5
90.5
100.5 100.5
90.5 100.5
101 101
105.0
104.9 104.9
105.0
104.6 104.6 371.0
369.8
104.3 104.9
105.0 105.0
374.9
104.3 104.9
91.0 104.2
104.6 104.6
104.2
104.0
104.3 104.3
104.0
100.5
91.0
91.0 91.0 103.5
104.2
103.5
104.2 378.7
104.0 104.0
103.3
103.5 103.1
103.3 377.4
103.5 103.1
103.3
379.2
103.1
103.3
103.1
377.4
407.7
378.4
Sezione BB’| PArete NOrd
Parete Est • scala 1:20
RIFACIMENTO PITTORICO STESO A SECCO
INTONACO DI MALTA DI CALCE, TIPO 2
PALAZZO CORSINI AL PRATO • STANZA DELLA BOSCHERECCIA •Niccolò Contestabili (1802)
83.0
Fotopiani apparati pittorici
PITTURA A CALCE STESA A SECCO
INTONACO DI MALTA DI CALCE, TIPO 1
83.0
83.0 83.0 83.0
PIETRA
353.0 344.5
377.7
353.0 344.5
353.0 344.5
404.9
377.7 416.8 416.8 377.7
383.3
404.9
383.3416.8 416.8
404.9 344.5 344.5
Via il Prato
83.0
83.0
404.9
383.3 383.3
344.5
371.0
10
369.8
344.5
371.0
369.8
374.9 374.9
5
369.8
371.0
371.0
2
369.8
374.9
378.7
374.9
378.7
377.4 377.4
378.7
378.7
C'
379.2
14
268.514 16
35
23
8.1 27 3.4
26
379.2
49 15 0.7 491 4.2 17
0.0 24
362.5
434. 0
369.0
341.5
182.9
182.9
182.9
182.9
87.4
87.4
104.4 104.5 104.5 104.4 104.5 104.5
104.4 104.4
13
B
14
13
16
401.6
4.0 49 3.0 49
435.5
104.4
17
181.4 0.0
3 446.
377.4 377.4
1
2
4
407.7
377.4 377.4
3
C'
356.1
15
268.5
181.4 2
N
N
16
C'
3
438.7
104.5 104.5
15 17
C
16 1
495.6
407.7
379.2
211.1
211.1
369.0
396.6
341.5
411.4 369.0
341.5
341.5
396.6
369.0 411.4
409.5 396.6 182.9
388.0
182.9
341.5 353.3 182.9
182.9
409.5 396.6
411.4
388.0 411.4
341.5 353.3 409.5 409.5
388.0
341.5 353.3
388.0
380.4
341.5 353.3
382.9 382.9
381.1
380.4 381.1 380.4 381.1
382.9
379.1 380.4 379.1 380.4
381.1
374.8 380.4 374.8 380.4
382.9
370.5 379.1 370.5 379.1
356.1370.5
362.5
380.4
362.5 374.8 362.5 374.8
370.5 356.1
362.5
356.1 356.1
87.4
87.4
104.5 104.5
387.9
17
Parete Est • scala 1:20
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
B
268.5 13
268.5
181.4 1
2
TAV 26
Analisi tecniche pittoriche
2.7
C'
104.5 104.5
Parete Est • scala 1:20
12
B
B'
407.7
1
378.4
378.4 0
TAV 21
Analisi materica apparati pittorici
11b
7 381.
387.9
8.1 27 3.4 26
3
2
9
407.7
379.2
2.2
11
36
3.9
35
9
514.
378.4
377.4
9 125.
23
387.9
7 381.
2.7
36
3.9
514.
0
378.4
377.4
9 125.
9 125.
7 381.
12
11
2.7
474.
Altra proprieta'
A' 11
11b
36
B'
Altra proprieta'
11
12
35
A' 10
A'
8
181.4
3
B'
Sezione CC’ | PArete OVeSt
1.6
11b
12
34
PArete Sud
.2
2.2
461.2
3.9 35472.4
7
0.0 24
23
0.0 24
8.1 27 3.4 26
51
2 23 9 125. 0.0 24
2.2
4 3.9 9 514.
A'
27
11b
35 0
35
7.4
B'
A
561.5
2.7
474.
4
4.9
23
8.1 27 3.4 26
4
472.
0.4
36
472.
9
35
7.4
401.6
0
7.4
1.6
461.2
387.9
474. 35
472.
27
35
7 381.
3.0
4.0
49
49
0
0.0 24
401.6
4.0
435.5
8.1 27 3.4 26
7.4
561.5
0.7
495.6
0 514.
B'
4.2
561.5
3.0 49
3 446. 401.6 435.5 438.7
3.0
4.0
49
49
435.5
474. 35
6
5
495.6
49
49
49
3 446. 8.7.6 43401
4.0
3.0 49
461.2
4
0.4
0.0
34
49
3
4
446.
438.7 435.5
Pianta
35
461.2
474.
Palazzo Corsini al Prato Firenze
in collaborazione con Arch.Emanuela Piselli Arch.Paola D’Andrea
3
Laboratorio di restauro Sezione AA’ | degli apparati decorativi Stanza della Boschereccia
446.
Palazzo Corsini al Prato Pianta piano terra
438.7
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO Elaborati progettuali
561.5
495.6
4
9
10
34 49 0.7.6 495 4.2
49 0.0
34
4
4
4
0.0
0.0
34
N
1 N N
2
83.0
100.5 100.5
100.5
99
100.5
101
100.5
100.5
90.5
93.5
1. Dettaglio analisi del degrado: sollevamento 2. Dettaglio analisi del degrado: macchie e graffi della pellicola pittorica - immagine a luce radente porzione inferiore porta - rilievo fotografico 30.06.2017
100.5
100.5 101
104.9
105.0
104.6
104.3
104.2
104.0
103.5
103.3
103.1
91.0
83.0
LESIONI FRATTURAZIONE E FESSURAZIONE ABRASIONE DELLA PELLICOLA PITTORICA ESFOLIAZIONE DELLA PELLICOLA PITTORICA ZONA CON GRAFFI LACUNE - INCERTEZZE INTEGRAZIONE IMPROPRIA DEPOSITO SUPERFICIALE INFILTRAZIONE RIFACIMENTO DELL'INTONACO MACCHIA UMIDITÀ DI RISALITA 0
0,25
0,50
1
2
PALAZZO CORSINI AL PRATO • STANZA DELLA BOSCHERECCIA •Niccolò Contestabili (1802)
Scuola di Specializzazione Beni Architettonici e del Paesaggio • a.a. 2016-2017 Laboratorio di storia dell’architettura e degli apparati decorativi • Prof. Gianluca Belli, Prof.ssa Fauzia Farneti, Arch. Monica Lusoli Fanny Ballotti•Federica Di Stasio•Valentina Basilissi•Paola D’Andrea•Emanuela Piselli•Arianna Sulis
16
0
0,25
0,50
1
2
PALAZZO CORSINI AL PRATO • STANZA DELLA BOSCHERECCIA •Niccolò Contestabili (1802)
Scuola di Specializzazione Beni Architettonici e del Paesaggio • a.a. 2016-2017 Laboratorio di storia dell’architettura e degli apparati decorativi • Prof. Gianluca Belli, Prof.ssa Fauzia Farneti, Arch. Monica Lusoli Fanny Ballotti•Federica Di Stasio•Valentina Basilissi•Paola D’Andrea•Emanuela Piselli•Arianna Sulis
0
0,25
0,50
1
2
PALAZZO CORSINI AL PRATO • STANZA DELLA BOSCHERECCIA •Niccolò Contestabili (1802)
Scuola di Specializzazione Beni Architettonici e del Paesaggio • a.a. 2016-2017 Laboratorio di storia dell’architettura e degli apparati decorativi • Prof. Gianluca Belli, Prof.ssa Fauzia Farneti, Arch. Monica Lusoli Fanny Ballotti•Federica Di Stasio•Valentina Basilissi•Paola D’Andrea•Emanuela Piselli•Arianna Sulis
17
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO Elaborati progettuali
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
Laboratorio di restauro ambientale Cascine di Tavola Prato in collaborazione con Arch.Emanuela Piselli Arch.Paola D’Andrea
18
19
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO Elaborati progettuali
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
Laboratorio di recupero Quartiere Esquilino Acquedotto Aqua Iulia Roma in collaborazione con Arch.Emanuela Piselli Arch.Paola D’Andrea
20
21
CF03
PP01
CF04
Piazza San Pancrazio
CF01
PP01
CA01
in collaborazione con Arch.Emanuela Piselli
CF02
55
60
56
79
59
13
12
51
47
50
48
49
25
32
45
46
7
8
CF
SIGLA
SP
COR P O DI FAB B R I CA
ANNO
01
2018
UT
CA
A
39
40 42 6 43 6
70
73
74
76
30
34
68
77
9
38
19
16
75
71
28
57
14
20
21
69
66
37
72 5 41 5
82
18
81
29
33
23
22
FASE 5
FASE 4
61 FASE 3
44 24=31=58=78
80
62
63
10
36 FASE 2
42
62
32
26=35 FASE 1
65=67
51 SITO
11
FASE 2
LABORATORIO DI RESTAURO ARCHEOLOGICO Prof.Guido Vannini, Michele Nucciotti Studenti Emanuela Piselli Arianna Sulis
PG01
54
52
ANALISI STRATIGRAFICA DI UN EDIFICIO MEDIEVALE A FIRENZE | Chiesa di San Pancrazio
Laboratorio di restauro archeologico Chiesa di San Pancrazio Firenze
53
21
1 1
15
Fasizzazione cronologica
CF
01
Fasizzazione costruttiva 01
DEFINIZIONE
17
EX -CHIESA SAN PANCRAZIO
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
FASE 1
LABORATORIO DI RESTAURO ARCHEOLOGICO Prof.Guido Vannini, Michele Nucciotti Studenti Emanuela Piselli Arianna Sulis
Via della Spada
UNITA’ STRATIGRAFICHE MURARIE Matrix
01 PLANIMETRIA COMPLESSO ARCHITETTONICO Inquadramento corpi di fabbrica
Complesso Architettonico San Pancrazio
07
UNITA’ STRATIGRAFICHE MURARIE MATRIX
A1=INTERVENTO POST SCONSASCRAZIONE 1809
ANALISI STRATIGRAFICA DI UN EDIFICIO MEDIEVALE A FIRENZE | Chiesa di San Pancrazio
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO Elaborati progettuali
DESCRIZIONE La prima notizia dell’esistenza della Chiesa di San Pancrazio risale al periodo tra l’805 e il 931, nel quale viene nominata come chiesa extraurbana di Firenze. Quando nel 1115 la prima Parrocchia di Santa Reparata venne risuddivisa per l’aumentare della popolazione, San Pancrazio divvenne una delle dodici chiese più antiche di Firenze. Non si hanno molte notizie di questa primitiva conformazione, ma si ipotizza una chiesa con un con una struttura muraria costituita da grosse pietre sbozzate perimetro rettangolare che si conclude vero il transetto con un semicerchio di raggio inferiore alla distanza tra i muri longitudinali. Verso la metà del XII sec. la Chiesa venne affidata alle monache Benedettine prima e all’ordine dei Vallombrosani poi ma ad oggi della chiesa relativa a questa fase storica non rimane più traccia. Tra il XIV e il XV secolo i monaci Vallombrosani si dedicarono all’ampliamento della vecchia costruzione, i lavori iniziarono nel 1379 e al 1450 potevano dirsi conclusi. Nel corso del Settecento la chiesa venne interessata da una serie di interventi volti a ridurre le sue dimensioni, ma le più grandi trasfomazioni avvenero in seguito alla sconsacrazione napoleonica del 1808, in cui la ex-chiesa fu destinata ad ospitare la Lotteria Imperiale; in quest’occasione la configurazione della facciata su piazza san Pancrazio venne completamente stravolta in senguito all’inserimento di ordine trabeato composto da due colonne corinzie e un fregio proveninete dalla Cappella Rucellai. Prograssivi inteventi di trasformazione avvennero a partire dal 1864 quando la chiesa venne destinata a sede della Corte d’Assise, nel 1833 quando ospitò la Manifattura Tabacchi, nel 1937 quando divenne sede della Caserma “Vanini”. Solo a partire dal 1977 iniziarono i lavori di restauro e riconversione dell’antica chiesa in Museo Marino Marini, destinazione attuale dell’edificio. FUNZIONE ORIGINARIA
FUNZIONE ATTUALE
Edificio religioso
Museo Marino Marini
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono, sulla parte basamentale sinistra sono stati riscontrati degli interventi imprompri di risarcimento della muratura.
PG
PG01 - Prospetto tra Piazza San Pancrazio e via de’Federighi
PP
PP01 - Prospetto su Piazza San Pancrazio
-02
MATRIX CF
CF04 ? CF03 CF01
ANTERIORE A
POSTERIORE A
CF03 - CF04 - CF05
?
CF02
COEVO A
Presumibilmente a CF02
VISIBILITA’
La visibilità generale del prospetto selezionato è abbastanza buona in quanto si affaccia sul vuoto identificato da piazza San Pancrazio. A causa delle dimensioni ridotte della piazza, risulta scarsa la visibilità della parte sommitale del prospetto: per ovviare a questo problemaquesta porzione è il quale è stata fotografata dal terzo piano dell’edificio di fronte. E’ stato così possibile effettuare una ricognizione completa della facciata del corpo di fabbrica.
Versione 2006.07 basata su ‘scheda ‘CF’ in PETRAdata© 2002
PLANIMETRIA
Scheda CF - Corpo di fabbrica
22
Fotopiano Prospetto su piazza san Pancrazio PP01 Fotopiano prospetto Nord su piazza San Pancrazio
USM - Unità stratigrafiche murarie - Prospetto su piazza san Pancrazio
23
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO Elaborati progettuali
C
C'
D
D'
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
Sezione AA’ Dettaglio esposizione Le Corbusier
scala 1:100
Le Corbusier
Viaggio attraverso l’abitare collettivo
Viaggio attraverso l’abitare collettivo
Giovanni Michelucci Lezione sull’Urbanistica di Le Corbusier.
A
F
In questa attività di produzione dell’ordine, non si richiede al cittadino di avere una coscienza dell’ordine, ma gli si ordina la vita. Su di un principio che un uomo, l’urbanista, ha organizzato
E poi che dirti? L’Unité l’ho trovata davvero un grande transatlantico che ti aiuta a lasciarti andare, a navigare con l’immaginazione. Quando uscivo nel mio terrazzo dell’Appartamento 50, avevo a destra il mare, a sinistra le montagne, davanti a me le colline: quindi, in termini di tempi di luce, avevo il viola a sinistra ed il giallo a destra. E sono dettagli che non vedi spesso in altre abitazioni: infatti, una delle cose che mi manca tantissimo quando ritorno dalle case di Le Corbusier è proprio la luce naturale. Insieme al fatto che posso uscire fuori, stando in casa. Intervista a Christian Chironi My house is a Le Corbusier
Museologia e allestimento INHABIT Unitè d’Habitation FIRMINY
BERLIN 1957
1960
414 apartaments
BRIEY-EN-FÔRET 1956
530 apartaments
321 apartaments
224
Le Corbusier
Sull’Unitè d’Habitation Esposizione Le Corbusier
Viaggio attraverso l’abitare collettivo
Viaggio attraverso l’abitare collettivo
Pianta piano secondo Indicazione della collocazione delle opere
Concept | Portabottiglie
scala 1:100
'A
scala 1:100
F'
Pianta piano primo Indicazione della collocazione delle opere
'A
'A
F'
Progetto Architettonico Esposizione
06 F'
scala1:100
Viaggio attraverso l’abitare collettivo
Suddivisione sezioni Progetto architettonico
Suddivisione sezioni Sull’Unitè d’Habitation
soc.05-06
Christian Chironi
Struttura soc.03-04 soc.11-13
Le Corbusier
soc.16-18
Piloties
Facciate soc.14-15
soc.09-10
Rue
Giovanni Michelucci
Studi e ricerche
Le Modulor
soc.01-02
Giancarlo De Carlo
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B
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Percorso Sezionepa2n
.0
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ire vita i co
Percorso Sezione 2 Terrazza
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Le Corbusier
B
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3.Schema multiplo 2.Esploso tridimensionale
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Viaggio attraverso l’abitare collettivo
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Modello in scala dell’Unitè d’Habitation realizzato in materiale plastico
Concept | Piloties
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4 1.Vista prospettica con opere espositore tipo
1.Vista prospettica espositore
Piano vetro satinato
2.Pianta e prospetti frontali - laterali scala 1:50
Profilo PVC opaco a sezione rettangolare
2.Pianta e prospetti frontali - laterali scala 1:50
Rete metallica maglia cm10x10 fissaggio a telaio tramite omega metalliche e dadi autofilettati. Profilo metallico sez.cm 10x10 in aggetto. Fissaggio a maglia metallica mediante piegatura barre e saldatura nodi.
B'
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Percorsi PR N OGE la uovo TT vita m O in odo SO di CI vidu di AL al co E e nc e ep la
Telaio principale in metallo a sezione cava quadrata con nodi saldati. Profilo cm 3x3.
Struttura tavolo in nastri metallici saldati. Larghezza cm 5 spessore cm 0,8.
Percorso Sezione 3 ra pp m or un ti ita tra ria
C'
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Collegamento verticale
PROGETTO ARCHITETTONICO Moderna amministrazione di uno spazio abitativo fondato sulla standardizzazione a grande scala
pan.01
2.Esploso tridimensionale Sull’Unitè d’Habitation Espositori
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Rappresenta il concetto alla base della struttura dell’Unitè d’Habitation. Un vero e proprio “casellario” che contiene al suo interno lo schema distributivo-compositivo degli alloggi duplex, organizzati secondo un sistema a pettine costituito dalle strade, Rue, interne.
Modello Unitè Habitation
B'
Percorsi
2.Schema con aggetto
Viaggio attraverso l’abitare collettivo
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B
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1.Schema singolo
Le Corbusier
HABITATION UNITE I
Pianta piano terra Indicazione della collocazione delle opere
HABITATION UNITE I
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Combinazione moduli
Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio Corso diArchitettonico Museologia e Allestimento • a.a.2017 -2018 Progetto Prof.Fabio Fabbrizzi • Prof.ssa Susanna Caccia Gherardini Espositori Studente Arianna Sulis
HABITATION UNITE I
HABITATION UNITE HABITATION I U NITE I
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Collegamento verticale
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PROGETTO ARCHITETTONICO Moderna amministrazione di uno spazio abitativo fondato sulla standardizzazione a grande scala
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Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio Corso di Museologia e Allestimento • a.a.2017 -2018 Prof.Fabio Fabbrizzi • Prof.ssa Susanna Caccia Gherardini Studente Arianna Sulis 0
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Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio Corso di Museologia e Allestimento • a.a.2017 -2018 Prof.Fabio Fabbrizzi • Prof.ssa Susanna Caccia Gherardini 1 4 2 Arianna Sulis Studente
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Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio Corso di Museologia e Allestimento • a.a.2017 -2018 Prof.Fabio Fabbrizzi • Prof.ssa Susanna Caccia Gherardini Studente Arianna Sulis 0
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Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio Corso diNMuseologia e Allestimento • a.a.2017 -2018 Prof.Fabio Fabbrizzi • Prof.ssa Susanna Caccia Gherardini 1 4 2 Studente Arianna Sulis0
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LAUREA MAGISTRALE ARCHITETTURA A CICLO UNICO
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
Tesi di laurea Asilo Nido “Flavio Busonera” ex O.N.M.I. a Nuoro
Valutazione della sicurezza e ipotesi di adeguamento funzionale
Relatore: Prof.Arch. Silvio Van Riel Correlatori: Ing. Luca Lardani, Prof. Arch. Marco Tanganelli
La presente tesi di laurea ha come oggetto la valutazione della sicurezza ed ipotesi di adeguamento funzionale dell’Asilo Nido, Casa della Madre e del Bambino, ex edificio O.N.M.I. di Nuoro. Nel 1935 viene avviato il percorso per la costruzione di una Casa della Madre e del Bambino nella città. L’edificio, si inserisce all’interno degli interventi di trasformazione architettonica e urbanistica realizzati durante il Fascismo. Questi cambiamenti saranno fondamentali per il futuro sviluppo di Nuoro che, da piccolo centro nel cuore della Sardegna, diviene una vera e propria città grazie al nuovo status conferitole dal Regime nel 1927. I protagonisti di questa trasformazione saranno molti: da Angiolo Mazzoni, che nel 1927 realizzerà il palazzo delle Poste e Telecomunicazioni, a Cesare Valle e Angelo Vicario, padri dei Piani di ampliamento per la città redatti tra il 1934 e il 1941. La Sardegna, secondo la suddivisione del territorio italiano in base alla pericolosità sismica stabilita dall’O.P.C.M. n°3274 del 2003, è collocata in zona 4, cioè a bassissima sismicità. La storia dei sismi registrati nella regione 26
afferma che i fenomeni, anche se di una certa intensità, riguardano episodi isolati; quindi per l’edificio, durante la sua progettazione, non è stata osservata alcuna disciplina antisismica. Questo anche perché a livello regionale, non esisteva e non esiste tutt’ora un quadro normativo che regoli la progettazione in materia visto il livello di sismicità dell’Isola. Il problema della sicurezza delle costruzioni esistenti è una questione di fondamentale importanza in Italia, per il valore storico-architettonico e artistico-ambientale del patrimonio edilizio esistente, per la notevole varietà di tipologie e sub-tipologie strutturali che caratterizzano il territorio e, infine, per l’elevata vulnerabilità delle costruzioni, soprattutto rispetto alle azioni sismiche. Viste le problematiche coinvolte, la normativa stabilisce che una conoscenza approfondita degli edifici sia la condizione fondamentale per valutare la sicurezza degli stessi e per progettare tutti gli interventi necessari a mantenerla nel tempo. Inoltre una conoscenza accurata del fabbricato permette di stabilire, dal punto di vista della tipologia di interventi, quale sia il reale fabbisogno dell’edificio analizzato. E’ pos27
LAUREA MAGISTRALE ARCHITETTURA A CICLO UNICO
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
Tesi di laurea Asilo Nido “Flavio Busonera” ex O.N.M.I. a Nuoro
Valutazione della sicurezza e ipotesi di adeguamento funzionale
Relatore: Prof.Arch. Silvio Van Riel Correlatori: Ing. Luca Lardani, Prof. Arch. Marco Tanganelli
sibile, in questo modo, proporre delle soluzioni pensate per la struttura rispetto alle problematiche che ha manifestato, tutelando e preservando quelli che sono i suoi caratteri identitari, il suo valore storico e architettonico e la sua presenza consolidata all’interno del tessuto insediativo della città. Lo studio per la valutazione della sicurezza è identificato dalla normativa nel percorso conoscitivo, articolato in una serie di passaggi fondamentali, che possono essere sintetizzati in:
- la definizione del livello di conoscenza e del relativo fattore di confidenza in base alle indagini svolte sull’edificio; - la scelta della metodologia di analisi da utilizzare e la definizione del modello strutturale, che descrive il comportamento della struttura in base alla conoscenza raggiunta dal punto di vista statico e in presenza di azioni sismiche;
- la fase di ricerca attraverso l’analisi storico-documentale che mira a ricostruire le vicende costruttive che hanno interessato il fabbricato;
- l’interpretazione dei risultati ottenuti e il conseguente progetto degli interventi che devono apportare un miglioramento delle condizioni di sicurezza e provvedere, dove necessario, al suo adeguamento alle normative vigenti.
- la fase del rilievo architettonico che consente di analizzare l’edificio dal punto di vista spaziale - distributivo e quella del rilievo strutturale che mira a ricostruire la struttura dal punto di vista morfologico, individuando quali siano i suoi sistemi resistenti; questa fase è accompagnata dalla caratterizzazione meccanica dei materiali e dall’analisi delle criticità presenti per la struttura;
Per l’edificio analizzato sono stati proposti alcuni interventi migliorativi dal punto di vista statico e sismico e per l’adeguamento della struttura alle vigenti norme in materia di superamento delle barriere architettoniche e di risparmio energetico.
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CONCORSI
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
2019 COMUNE DI RONCADELLE Riqualificazione di via Roma
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
5°classificato
Progetto per ridefinizione architettonica del sistema viario di Via Roma
La rigenerazione di un tessuto viario è per noi un tema da considerare come un vero e proprio evento pubblico, capace di determinare ricadute di interesse collettivo sull’ordito urbano e territoriale di riferimento con l’aspirazione di diventare una nuova centralità urbana. Dalle valutazioni degli elementi e delle potenzialità puntuali, urbane e territoriali è nata una progettazione fatta di scelte volte non solo a rispondere alle comuni esigenze di uso, agli indirizzi normativi e alle contemporanee impostazioni tecnologiche, ma anche in grado di generare nuovi scenari ed usi degli spazi esistenti. Un intervento capace di attrarre e generare una nuova centralità urbana, volta a rinnovare il valore sociale e comunitario dello spazio esistente, di generare nuovi e inaspettati scenari. Il nostro progetto punta a diventare promotore di nuova polarità urbana (valore urbanistico, spaziale), promotore di comunità (valore sociale), promotore di occasioni (valore funzionale, civico).
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Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
POVEGLIA POVEGLIA GREEN GREEN POVEGLIA GEOMETRIC Progetto per la trasformazione di Poveglia in unGREEN GEOMETRIC ISLAND Campus Universitario. Luogo di formazione, svago e ISLAND GEOMETRIC 2015 YAC | UNIVERSITY ISALND
The project is divided in various thematic areas dividing the island and the functions according to different levels of permeability: public spaces, areas receiving the academic activities and those mainly dedicated to housing and sport facilities.
The an ancient fortress, as the mother element of the is caracterized by apublic temporary function: a dailythe cityacademic market as well as a open area for public The project is divided in octagon, various thematic areas venetian dividing the island and functions according to project, different levels of permeability: spaces, areas receiving Facing the entrance of facilities. the campus, where also the auditorium hall is set, through a square, it is possible to get to the urban gardens. This area is dedicated to activities and thoseevents. mainly dedicated to main housing and sport
riposo per gli studenti di Venezia.
ISLAND
the inhabitants of the campus as well as all the guest and people coming from Venice. The strenght of these places is, in facts, their strong public destination, becoming the
The octagon, an ancient venetian fortress, as motherofelement of theand project, is caracterized by a temporary function: a daily city market as well as a open area for public meeting point between people the lagoon the students. events. Facing the All main entrance of for the university campus, where alsolocated the auditorium hall is set, through square, it isanother possible by to get to the spaces urban gardens. This areatoisbe dedicated to for all and suitable for a stop; the the facilities life are in existing buildings andalinked one a green net, designed avalable the inhabitants of the campus as well as all the guest and people coming from Venice. The strenght of fot these places north of the island is now used for students provate life and sport activities free time.is, in facts, their strong public destination, becoming the meeting point between people of the lagoon and the students. All the facilities for university life are located in existing buildings and linked one another by a green spaces net, designed to be avalable for all and suitable for a stop; the north of the island is now used for students provate life and sport activities fot free time.
Multi-purpose areas
Multi-purpose areas
Sports Fields
Bike rent Sports Fields Watersport Bike rent Library and Equipement rent Library and reading room
reading room
1800 mq
2nd e 3rd floor
Residence
Sport Area
Laundry Meeting room 1 st floor
Campus Administration
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Permanent Exhibition area
1000 mq
Reading room Proiection room Hall
1 stroom floor Proiection Hall
1 st floor
1 st floor
Residence
2nd e 3rd floor
Residence
2nd e 3rd floor
Canteen 1500 mq
Canteen 1500 mq
Permanent Exhibition area
Il progetto si articola in differenti aree tematiche, le quali suddividono l’isola e le funzioni in essa ospitate Auditorium Auditorium Hall secondo diversi gradi di permeabilità: spazi pubblici, Hall area per attività accademiche e dedicate alle residenze universitarie e quelle per le attività sportive. Campus L’ottagono, antica fortezza veneziana, come elemento Campus Community Area garden Area centrale del progetto, è caratterizzato da una destinaCafeteria zione d’uso versatile e temporanea: durante il giorno 300 mq Cafeteria 300 mq ospita il mercato cittadino, mentre la sera si trasorma Classrooms Temporary 2500 mq Classrooms Exhibition area in un’area per eventi pubblici. Una volta approdati Temporary 2500 mq Laboratories Exhibition area sull’isola accanto all’ingresso principale del campus, 1000 mq Laboratories troviamo l’auditorium e la piazza che conduce agli orti 1000 mq Public market urbani; il carattere totalmente pubblico di questi spazi Concert area Public market permette che questi diventino un punto di contatto tra Classrooms Campus Concert area Library and Administration Permanent reading room Exhibition area la cittadinanza e gli studenti che abitano il campus. Gli Public market Bike rent Classrooms Campus Concert area Library and Administration Permanent edifici esistenti ospitano i servizi dedicati agli studenti reading room Exhibition area Public market Concert area e le attività accademiche, tutti collegati da una rete di spazi verdi progettati per essere accessibili a tutti. La parte nord dell’isola, infine, è dedicata alle aree sportive e alle residenze per gli studenti.
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2000 mq
University officies
Watersport2nd e 3rd floor 2000 mq Reading room Equipement rent Laundry Sport Area room Reading room ReadingMeeting room
1800 mq
Campus Administration
University officies
Residence
Public spaces
Student Accomodation Residence 2500 mq Common spaces 1200 mq
Public spaces
Student Accomodation Residence 2500 mq Common spaces 1200 mq
Community garden
Sport Area
Bike rent
Sport Area
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CONTATTI
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
Arianna Sulis Architetto PORTFOLIO
CONTATTI
via Luigi Gordigiani 48, Firenze +39 3405476831 sulisarianna@gmail.com
ARIANNA SULIS
Nata a Nuoro il 28 Luglio 1988 vive a Firenze dal 2007. Architetto, abilitato all’esercizio della professione è iscritta presso l’Ordine degli Architetti Paesaggisti Pianificatori e Conservatori della Provincia di Firenze. Frequenta la Scuola di Specializzazione in Beni e Architettonici del Paesaggio presso la Scuola di Architettura di Firenze, dove nel 2019 consegue il diploma di specializzazione con una tesi sul Cinema Teatro Dante di Sansepolcro (AR). Ha indirizzato la sua professione verso il restauro e il consolidamento degli edifici storici. Negli anni, ha maturato tanta esperienza nel lavoro di gruppo e nella riqualificazione di aree urbane attraverso eventi culturali temporanei. Ama la grafica, la grafia e la fotografia analogica.
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Arianna Sulis Architetto
Specialista in Beni Architettonici e del Paesaggio