3.1.1 1996 Michal Batory manifesto per la stagione musicale 96/97.
3.1.2 1997 Michal Batory manifesto per la stagione musicale 97/98.
3.1.3 1998 Michal Batory manifesto per la stagione musicale 98/99.
3.1.4 2000 Michal Batory manifesto per la stagione musicale 2000/2001
3.1.5 2001 Michal Batory manifesto per la 20° “Fete de la musique”
3.1.6 2001 Michal Batory manifesto per la stagione musicale 2001/2002.
3.1.7 2006 Michal Batory manifesto per “Piano Folies”.
3.1.8 Michal Batory manifesto per la pubblicizzazione dei 20 anni del FCM.
3.2 SPETTACOLI DI DANZA
3.2.1 Michal Batory manifesto per il Centre des Arts di Enchein-les-Bains.
3.2.2 2013 Michal Batory manifesto per “E’tè Danse !”.
3.2.3 2013 Michal Batory manifesto per il “Chorè”.
3.2.4 2007 Michal Batory manifesto per “LeTrio d’Argent El Orizonte”.
3.2.5 2012 Michal Batory manifesto per il “Lac”.
3.3 SPETTACOLI TEATRALI
3.3.1 1994 Michal Batory manifesto per “charcutrerie fine”.
3.3.2 1994 Michal Batory manifesto per “La femme sur le lit”.
3.3.3 1994 Michal Batory manifesto per “Slaves”.
3.3.4 1995 Michal Batory manifesto per “Le Retable des dames”.
3.3.5 1996 Michal Batory manifesto per “bonbob acidulè”.
3.3.6 2002 Michal Batory manifesto per “Une petite fille privilégiée”
3.3.7 2002 Michal Batory manifesto per “ Cinquante.cinq dialogues au carre”.
3.3.8 2002 Michal Batory manifesto per “Juliette et Romeo”.
3.3.9 2005 Michal Batory manifesto per “Qand vient la nuit”
3.3.10 2004 Michal Batory manifesto per “Madame de Sade”.
3.3.11 2005 Michal Batory manifesto per “La face cachèe de la lune”.
3.4 PUBBLICAZIONI
3.4.1 Casa editrice polacca Drzewo Babe.
3.5 MARCHIO
3.5.1 2005 Michal Batory Marchio.
Biografia 1.
ichal Batory è un grafico di origini polacche ma che ha operato esclusivamente in Francia.
Michal Batory è un graphic designer famoso per progettare manifesti culturali, i suoi lavori per famosi teatri francesi hanno ottenuto parecchi premi.
Lo stile grafico di Michal Batory è basato essenzialmente sulla padronanza della fotografia, prima tradizionale (analogica) e poi digitale. Il suo stile grafico è basato su di un procedimento surrealista ed iperrealista che consiste nel sovrapporre raffinatamente una immagine ad un’altra.
Michal Batory è nato il 25 agosto 1959 a Lodz in Polonia.
Dal 1979 al 1985 ha studiato presso la Scuola Nazionale di Belle Arti di Lodz. Si laurea in disegno grafico, con la specialità in spettacoli.
Nel 1987, ottiene una borsa di studio e si trasferisce in Francia a Parigi.
Dal 1989 al 1993, lavora come grafico presso diverse agenzie e estende la propria attività all’ identità visiva, alla segnaletica e all’editoria.
Nel 1990, ha partecipato alla mostra “Vive les graphistes».
Nel 1992, crea la segnaletica per la Direction des Musées de France.
Nel 1993, progetta il logo e identità visiva per la Caisse Nationale des monuments historiques.
Nel 1994, la comunicazione della mostra “Fil d’Argent” à la Cité des Sciences et de l’Industrie a Parigi. Questo lavoro grafico gli apre le porte dei teatri, a cominciare dal Théâtre National de la Colline. Esegue ancha la brochure istuzionale dell’Ecole Camondo.
Dal 1996 al 1997, lavora per IRCAM, per l’Ensemble Intercontemporain, per le dizioni Larousse e la Cité des Sciences, continua inoltre la sua collaborazione con il Théâtre National de la Colline.
Nel 1998 Michal Batory si aggiudicato in Francia il Gran Premio Nazionale del manifesto culturale per l’assedio di Leningrado.
Nel 1999 ha vinto il secondo premio al festival international d’Affiches di Chaumont pour l’affiche I per il manifesto “IrcamEIC”.
Nel 2001 Ottiene il terzo premio del manifesto del Festival dei manifesti di Sofia Festival Agora Ircam. Realizza il nuovo manifesto per il Salon des Cent.
Nel 2004 il primo premio al Festival International de l’Affiche et des Arts graphiques di Chaumonnt per il manifestor “Power Book” Theatre National de Chaillot. Mostra retrospettiva alla Galerie Anatome.
Nel 2006, tiene una conferenza sul manifesto culturale presso la Ecole des arts visuels de l’université di Laval.
Il graphic designer Michal Batory veste le sue immagini per i lunatici all’aperto.
Le parole diventano cappotti, i titoli diventano sciarpe, i loghi diventano cappelli. Ma spesso le vuole anche a nudo.
Sono “svestiti” e incorniciati, in modo sottile duchampiano e diventando improvvisamente un ibrido tra arte commerciale e arte libera, testimoniano una ricerca artistica che se ne frega delle etichette e cerca i suoi strumenti dove necessario.
Michal Batory realizza piccoli assemblaggi, assemblaggi di plastica fai-da-te, simili a una scultura, di cui poi scatta una fotografia.
Per finalizzare le sue fotografie, le ritocca leggermente utilizzando il software Photoshop.
È qui che si colloca il colpo da maestro e la particolare alchimia che emana dalle sue immagini: un ritocco discreto ed efficace, che non stravolge l’opera originale ma che la trascende come un atto puramente magico!
Ricorda che le visioni, l’arte e la poesia hanno le loro radici nelle idee, nei gesti, semplicità e il silenzio che li circonda.
I clienti I manif itse
I suoi principali clienti sono: Il Théâtre national de Chaillot a Parigi, il Théâtre national de la Colline a Parigi, IRCAM/Ensemble Intercontemporain a Parigi, l’ Arsenal a Metz, Radio France a Parigi, laCité des Sciences et de l’Industrie a Parigi, ilMusée national d’histoire naturelle a Parigi, il Centre Georges Pompidou a Parigi, il Musée de la Poste a Parigi, il Museum national d’histoire naturelle a Parigi, il BNF a Parigi, il Ministère de la culture, le Edizioni Drzewo Babel in Pologna, il Théâtre Polski a Poznan in Pologna, le Editions Dessain et Tolra a Parigi.
“Per avere l’idea di un poster, devo prima raccogliere quante più informazioni possibili sull’argomento che devo affrontare. Leggo, incontro i registi, i coreografi. Dopo questo lavoro di documentazione, realizzo da dieci a quindici schizzi, il che mi permette di eliminare le cattive idee. Nello schizzo puoi immaginare tutto. Dopo, scelgo uno o due buoni brani e comincio a realizzarli. In questo momento sorge una nuova domanda: come realizzare questa idea? È pittura, fotografia, l’uno o l’altro?”
M.Batory
I MAN IFESTI STA GIONE
MUSIC ALE
Dal 1996 al 2002 ha lavorato ai manifesti per le stagioni musicali dell’IRCAM (Istituto di Ricerca e Coordinamento Acustico/ Musicale) componendo strumenti ibridi basati su elementi incongrui. Costruisce immagini deliberatamente giocose per cercare di ridurre il divario tra la creazione contemporanea e il pubblico disinformato.
1996 Michal Batory manifesto per la stagione musicale 96/97 per l’ensemble Intencomporain IRCAM al Centre Jorges Pompidou a Parigi.
1997 Michal Batory manifesto per la stagione musicale
97/98 per l’ensemble Intencomporain I RCAM al Centre
Jorges Pompidou a Parigi.
1998 Michal Batory manifesto per la stagione musicale
98/99 per l’ensemble IntencomporainIRCAM al Centre Jorges Pompidou a Parigi.
Il manifesto si rifà al surrealismo, una delle caratteristiche dei manifesti della grafica polacca.
2000 Michal Batory manifesto per la stagione musicale 2000/2001 per l’ ensemble Intencomporain IRCAM al Centre Jorges Pompidou a Parigi.
Il manifesto si rifà al surealismo, una baguette che diventa un sassofono.
2001 Michal Batory manifesto per la 20° “Fete de la musique” per il Ministere de la Culture et de la Comunication.
2001 Michal Batory manifesto per la stagione musicale 2001/2002 per l’ensemble Intercomporain IRCAM al Centre Jorges Pompidou a Parigi.
I MAN IFESTI SPETTACOLI DIDANZA
2013 Michal Batory manifesto per “E’tè Danse !” spettacoli di danza tenutasi al Opèra Garnier per ies Balets di Montecarlo.
Michal Batory manifesto per gli spettacoli di danza per il Centre des Arts di Enchein-les-Bains.
2013 Michal Batory manifesto per il “Chorè” spettacoli di danza
tenutasi al Grimaldi Fuorum et tèhatre des Varètès per Les Balets di Montecarlo.
2012 Michal Batory manifesto per il “Lac” spettacoli di danza tenutasi al Grimaldi Fuorum et tèhatre des Varètès per Les Balets di Montecarlo.
I MAN IFESTI SPET TACOL I TEATRA
1994 Michal Batory manifesto per “charcutrerie fine” spettacolo teatrale di Tilly per il Théâtre National de La Colline a Parigi.
La rosa, simbolizza l’amore è rappresentata come i pezzi di un animale in un negozio di macellaio.
1994 Michal Batory manifesto per “La femme sur le lit” spettacolo teatrale di Franco Brusati per il Théâtre National de La Colline a Parigi.
1995 Michal Batory manifesto per “Le Retable des dames” spettacolo teatrale di Francisco Nieva per il Théâtre National de La Colline a Parigi
1994 Michal Batory manifesto per “Slaves” spettacolo teatrale
il Théâtre National de La Colline a Parigi.
1996 Michal Batory manifesto per “bonbob acidulè” spettacolo teatrale di Ricardo Sued per il Théâtre National de La Colline a Parigi.
2002 Michal Batory manifesto “Une petite fille privilégiée” per il théâtre du Lavoir Moderne Parisien.
Lo spettacolo, racconta la storia di una donna che fu deportata ad Auschwitz, dove rimase due anni.
Dice Batory:“Ho incontrato questa donna e ho parlato a lungo con lei. Lei mi ha raccontato, tra le altre cose, che realizzavano dei giocattoli con dei materiali di fortuna.
Da qui l’idea di bambole fatte con gli scarti di patate, il cibo-detenuti del Campo.”
2002 Michal Batory manifesto “Cinquante.cinq dialogues au carre” una serie di spettacoli tetrali interpretati da Jean-Paul Farré e Jean-jaques Moreau all Théâtre national de Chaillot a Parigi.
2002 Michal Batory manifesto “Juliette et Romeo” spettacolo di danze tratto dal testo di Shakespeare, messa in scena di Irma Book Gallotta per il Théâtre national de Chaillot a Parigi. In questo spettacolo contemporaneo ci sono dei ballerini di hip-hop.
2005 Michal Batory manifesto per lo spettacolo teatrale “Qand vient la nuit” per il Théâtre national de Chaillot a Parigi.
2004 Michal Batory manifesto “Madame de Sade “ di Yukio Mishima messa in scena di Alfredo Arias per il Théâtre national de Chaillot a Parigi.
2005 Michal Batory manifesto per lo spettacolo teatrale “La face cachèe de la lune” di Robert Lepageper il Théâtre national de Chaillot a Parigi.
I MAN IFESTI PUBBLICAZIONI
Michal Batory
Copertine dei libri per la casa editrice polacca Drzewo Babe.
2005Mi c hal Batory Marchi
“In enigammiingo 'c è unametafora. Ogniimmag i n e fingisnuah i c a t o . ”