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DAL MILLEPROROGHE AL PNRR "3" LE ULTIME SCELTE DI GOVERNO E PARLAMENTO SU AMBIENTE E ENERGIA
Il mese di febbraio vede Parlamento e Governo impegnati nell'esame e nell'adozione di nuove leggi in materia di ambiente ed energia, legate soprattutto, ma non solo, all'avanzamento del Pnrr. Da un lato, infatti, è alle battute finali l'iter di Conversione in legge del Decreto Milleproroghe, giunto all’esame della Camera dopo essere stato approvato dal Senato. Mentre il Governo, nel corso del Consiglio dei Ministri del 16 febbraio ha, tra le altre cose, varato un nuovo Decreto recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Pnrr e del piano nazionale degli investimenti complementari, nonché per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune. Il Decreto Milleproroghe è un provvedimento che ha l'obiettivo di rimandare la scadenza dei termini di una lunga serie di norme, regolamenti, concessioni e procedure, che spaziano tra molti temi differenti: si va dalla proroga delle concessioni pubbliche agli stabilimenti balneari, fino alla possibilità di ricevere la ricetta elettronica dal medico, la cui scadenza è stata rimandata al 2024. Proroghe che sono intervenute anche in materia ambientale, come ad esempio il termine, spostato al 30 giugno 2023, entro il quale i soggetti responsabili di impianti fotovoltaici di potenza superiore o uguale a 10kW possono comunicare la scelta di partecipare a un sistema collettivo per lo smaltimento a fine vita dei materiali. In materia di rifiuti è stato differito di ulteriori sei mesi il termine per la cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti, mentre è prorogato di un anno il termine per la ricognizione e la riperimetrazione dei siti contaminati attualmente classificati di interesse nazionale. Più corposo il complesso di norme in materia del nuovo Decreto Pnrr 3, il cui contenuto – non essendo ancora stato pubblicato il testo ufficiale – è stato anticipato da un comunicato stampa del Governo. L'obiettivo è quello di snellire le procedure burocratiche che rallentano l'applicazione del Piano, e che hanno portato il Governo a trattare con l’Europa una revisione dei tempi previsti per l'arrivo dei fondi destinati a finanziarlo. Tra i provvedimenti adottati, l’aumento a 215mila euro della soglia per l'affidamento diretto dei servizi di ingegneria e architettura, e la norma che affida all'Agenzia del Demanio il compito di individuare gli immobili inutilizzati per installare gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Viene ridotta da 7 a 3 chilometri la fascia di rispetto tra impianti eolici e beni sottoposti a tutela, e liberalizzata l'installazione degli impianti fotovoltaici nelle aree agricole. Infine, il Decreto istituisce una Struttura di missione Pnrr che farà capo al Ministro Fitto e che eserciterà le funzioni di segreteria tecnica di supporto alle attività della Cabina di regia, di tavolo permanente per il partenariato economico, e di punto di contatto nazionale per l'attuazione del Pnrr. Insomma, si punta a velocizzare l'attuazione di un progetto fondamentale per la transizione ecologica e il rilancio dell'economia nazionale: ai fatti il compito di mostrarne l’efficacia.
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