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RELAZIONE DI SINTESI SULLA QUALITA’ DELLE ACQUE SOTTERRANEE PROFONDE DELLA PROVINCIA DI RAVENNA ANNO 2004
a cura di S. Giaquinta
LA RETE DEI POZZI PROFONDI E LE ATTIVITÀ DI MISURA. Dopo la revisione 2002 della Rete Regionale di Controllo delle Acque Sotterranee su base idrogeologica e statistica (nell’ambito del Progetto SINA), anche nel 2004 i prelievi semestrali e le campagne di misure piezometriche sono stati eseguiti regolarmente sulla rete revisionata e rinnovata, composta da un totale di 64 pozzi dei quali: 13 campionati per sole analisi chimiche/batteriologiche 25 campionati per analisi chimiche/batt. e misura piezometrica 26 per sola misura piezometrica Dei 64 pozzi, 10 si trovano nel comprensorio faentino, 13 nel lughese e 41 nel ravennate. Sarebbe certamente opportuno potere incrementare il numero dei pozzi studiati nel faentino e nel lughese, ma dagli archivi del Servizio Tecnico di Bacino (ex SPDS) della Regione non è stato possibile individuarne altri sufficientemente documentati. Nella nuova rete regionale, con l’intento di razionalizzare i costi dei monitoraggi, si sono distinti i parametri del monitoraggio qualitativo in quattro profili analitici, in sintonia con la storia delle analisi pregresse, la funzione di ciascun pozzo e la vulnerabilità della zona. Il profilo “completo” (per 8 pozzi) comprende una serie molto ampia di parametri; a due pozzi si è applicato un profilo “parzialmente semplificato” ed ai rimanenti il profilo “semplificato”, che comunque contiene ben 28 parametri. Le quattro tabelle seguenti elencano i parametri (o le famiglie di parametri) analizzati.
Parametri analitici del profilo completo Livello piezometrico Temperatura acqua pH Conducibilità a 20°C Durezza Bicarbonati Calcio Cloruri Magnesio Potassio Sodio Nitrati Solfati Ione Ammonio Ferro Manganese Ossidabilità (Kubel) Nitriti Alluminio
Antimonio Argento Arsenico Bario Berillio Boro Cadmio Cromo totale Cromo VI Fluoruri Mercurio Nichel Piombo Rame Selenio Zinco 1-2 Dicloroetano Tricloroetilene Tetracloruro di carbonio
Percloroetilene Cloroformio Metilcloroformio Monobromodiclorometano Dibromoclorometano Alaclor Atrazina Metolaclor Molinate Propazina Simazina Terbutilazina Cianuri Fenoli Benzene I.P.A. E. coli Aeromonas
Parametri analitici del profilo parzialmente semplificato Livello piezometrico Temperatura acqua pH Conducibilità a 20°C Durezza Bicarbonati Calcio Cloruri Magnesio Potassio Sodio Nitrati Solfati Ione Ammonio
Ferro Manganese Ossidabilità (Kubel) Nitriti Arsenico Boro Cromo totale Fluoruri Nichel Piombo Rame Selenio Zinco 1-2 Dicloroetano
Tricloroetilene Tetracloruro di carbonio Percloroetilene Cloroformio Metilcloroformio Monobromodiclorometano Dibromoclorometano Cianuri Fenoli I.P.A. E. coli Aeromonas
Parametri analitici del profilo semplificato Livello piezometrico Temperatura acqua pH Conducibilità a 20°C Durezza Bicarbonati Calcio Cloruri Magnesio Potassio
Sodio Nitrati Solfati Ione Ammonio Ferro Manganese Ossidabilità (Kubel) Nitriti Arsenico Boro
Cromo totale Fluoruri Nichel Piombo Rame Zinco E. coli Aeromonas
La Figura 1 che segue riporta il riepilogo dei pozzi monitorati nel 2004 con la classificazione ai sensi del Dlgs.152/99 dei relativi dati. I trend delle piezometrie, indicatori “estemporanei” di eccesso di sfruttamento, sono stati sostituiti con informazioni più complete: la classificazione quantitativa attribuita è quella calcolata ex novo con il contributo dei nuovi dati piezometrici (fino al 2002) mediante le modellizzazioni attivate per il Piano Regionale di Tutela delle Acque. In estrema sintesi, ai sensi del Decreto è stato valutato il deficit idrico nei corpi acquiferi profondi o di conoide esistenti, sull’intero territorio regionale suddiviso in celle elementari di 1 kmq: in presenza di surplus o di non deficit idrico si assegna la classe quantitativa A; in presenza di deficit non superiore a 10.000 mc/anno (per kmq) la classe B (indice di sovrasfruttamento modesto); con deficit superiori la classe quantitativa C (indice di sovrasfruttamento eccessivo). La classe viene qui attribuita al piezometro presente in quella cella. Come di consueto, quando possibile, pozzi piezometrici e pozzi “qualitativi” vicini sono “accoppiati” tra loro e valutati congiuntamente. Si ricorda che il suddetto decreto classifica oltre alla quantità (con le tre classi A, B, C) anche la qualità delle acque sotterranee, in 4 classi a qualità calante, più la classe 0 caratterizzata da anomalie chimiche di origine sicuramente naturale geologica. La combinazione delle due classificazioni fornisce poi lo stato ambientale.
Nella generalità dei pozzi classificabili la presenza di elevate concentrazioni ammoniaca e/o di ferro di sicura origine geologica fanno interpretare una apparente classe qualitativa 4 come una classe 0. Di conseguenza, quando è presente anche la classificazione quantitativa (se di tipo A) la classe quali-quantitativa è di tipo 0A, e lo stato ambientale risulta quindi “Naturale particolare”. E’ stato attribuito lo stato “Naturale particolare” anche ad un pozzo con caratteristiche analoghe ma con lo stato quantitativo B, che è stato espressamente evidenziato in giallo (RA1701, Faenza – Case Colombara). Di seguito si commentano singolarmente i pozzi con particolari evidenze. RA1302 (Campiano), RA8401 (S.P. in Campiano), RA3300 (PortoFuori) e RA2401 (CasalBorsetti Sud) presentano, più o meno come negli anni precedenti, cloruri in quantità corrispondente alla classe 4. Sembra ragionevole presumere che siano da collegare all’ingressione profonda di acque geologiche marine, ma suggeriscono anche il dubbio di finestrature dei pozzi al livello del freatico. Continua a corrispondere al range di valori attribuiti alle classi 2 e 3 la presenza di Cloruri (e quindi la Conducibilità) anche nella quasi totalità degli altri pozzi di pianura (quasi tutti appartenenti al gruppo acquifero A, pochi al B), che possono far pensare più che altro a salinità relitte coesistenti con l’ammoniaca: sono valori troppo bassi per suggerire ingressioni marine in corso. Più complessa risulta la condizione ambientale del comprensorio pedemontano, verso Faenza e Castel Bolognese. In generale si osserva una condizione di sovrasfruttamento a monte ed attorno alla via Emilia (classe C), presumibilmente in associazione con i prelievi acquedottistici ed industriali, ma forse non solo. Verso valle segue una zona circoscritta di sovrasfruttamento meno intenso (classe B) che scende fin poco oltre l’autostrada, ed infine verso Nord si trova la classe A di sostanziale equilibrio quantitativo. Sono stati classificati con lo stato “Scadente” RA9000 (Sarna), RA1500 (CastelBolognese – Prati di Sopra) e RA7700 (Castel Bolognese), rispettivamente 4C, 2C e 4C per sovrasfruttamento e/o presenza di nitrati infiltrati nell’acquifero. Va segnalato che a Sarna il pozzo è praticamente in subalveo (- 15 metri), e la presenza di nitrati è praticamente inevitabile data la loro presenza nel fiume e diffusamente in tutto il freatico. Il complesso delle osservazioni evidenzia uno stato di sofferenza quali-quantitativa dell’acquifero di conoide. Abbiamo classificato con “Buono”, che però significa che l’impatto è modesto, non assente, i pozzi RA7800 (Faenza via Chiarini, 2A ), eccezione in conoide, RA8500 (Faenza – Cosina, 2A ) e RA8900 (Faenza – via Oberdan, 2A ). Va osservata la presenza di 290 u.f.c. di E.Coli in RA7900 (Solarolo, pozzo di riserva per uso aquedottistico) che è stato ipotizzato come effetto di contaminazione del prelievo. Dal punto di vista delle sostanze di cui alla Tab.21/Allegato 1 del Dlgs.152/99 sono stati riscontrati i seguenti elettroliti, in concentrazioni di poco superiori ai rispettivi limiti: - Boro (limite 1 mg/l): nei pozzi RA 0901, RA2301, RA2401, RA3000, RA3402, RA3600, RA4102, RA5304, RA6001, RA 8101, tutti più o meno costanti nel tempo, tutti nella fascia costiera, interpretati come componenti naturali di acque antiche, così come altri metalli. - Fluoro (limite 1,5 mg/l): nei pozzi RA6501 e RA5304 relativamente costieri, ad andamento incostante. - Zinco (limite 3 mg/l): nei pozzi RA1302 e RA8401, costieri ed incostanti. Date le localizzazioni e la storia pregressa non si ritiene che queste sostanze indichino inquinamenti in corso o pregressi. Va tuttavia prestata attenzione a Fluoro e Zinco. Non si confermano invece gli altri contaminanti evidenziati nei report 2002 e 2003.
Indicatori CODICE
RA0202 RA0300 RA0301 RA0900 RA0901 RA1201 RA1302 RA1401 RA1500 RA1701 RA2000 RA2002 RA2300 RA2301 RA2400 RA2401 RA3000 RA3300 RA3400 RA3402 RA3600 RA3800 RA3900 RA4102 RA4400 RA4700 RA4701 RA5304 RA5401 RA5402 RA5502 RA5901 RA6001 RA6501 RA6700 RA6701 RA6901 RA7001 RA7100 RA7101 RA7400 RA7500 RA7603 RA7700 RA7800 RA7900 RA8001 RA8101 RA8200 RA8401 RA8500 RA8900 RA9000
Località
S.BERNARDINO MASSALOMBARDA MASSALOMBARDA PASSO PRIMARO PASSO PRIMARO MANDRIOLE CAMPIANO PILASTRO C.B.PRATI DI SOPRA FA.CASE COLOMBARA COCCOLIA DURAZZANO CONVENTELLO CONVENTELLO CASAL BORSETTI CASAL BORSETTI SUD CA' BOSCO PORTO FUORI MADONNA DELL'ALBERO MADONNA DELL'ALBERO BOCCA BEVANO CASTGLIONE ERBOSA SAVIO CONSELICE BORGO ANIME MEZZANO LA BASSONA AZ. AGR. CERVIA CERVIA BARBIANO BAGNACAVALLO PALAZZONE S.BARTOLO S.MICHELE S.MICHELE MOLINO DI FILO PISIGNANO BRANDOLINA VIA SELICE BAGNARA CONSELICE COTIGNOLA CASTELBOLOGNESE FAENZA - VIA CHIARINI SOLAROLO VILLANOVA SAVARNA BORGO MASOTTI S.PIETRO IN CAMPIANO FAENZA - COSINA FAENZA - OBERDAN SARNA
Classe Quantitativa. A A A A A C B A -
Classe 152 chimica CALCOLATA
Classe 152 chimica INTERPRETA-TA
CE
Cl
SO4
NH4
Fe
Mn
NO3
2 2 2 2 2 2 2 2
1 2 2 4 2 2 2 1
1 1 1 1 1 2 1 1
4 4 4 4 4 1 4 4
1 1 1 1 1 1 1 1
1 1 1 1 1 1 1 1
1 1 1 2 1 1 1 1
4 4 4 4 4 2 4 4
0 0 0 0 0 4 0 0
2 4 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 4 2 2 2
2 4 2 4 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 4 2 2 2
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 2 2 1 1 1 1 2 2
4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 2 4 4 2 2 4 4 4 1 2 2
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 4 2 1 1 1 1 1 4
4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 2 4 4 4 2 4 4 4 2 2 4
0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 2 0 0 0 2 0 0 0 2 2 4
A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A C A A A A A A C
CLASSE
STATO AMBIENTALE
0A 0A 0A 0A 0A 2C 0B 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 0A 4C 2A 0A 0A 0A 2A 2A 4C
Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Scadente Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Scadente Buono Natur.Partic. Natur.Partic. Natur.Partic. Buono Buono Scadente
Figura 1 - Riepilogo della classificazione quali-quantitativa dei pozzi profondi 2004.