Sezione Provinciale di Ravenna Servizio Sistemi Ambientali via Alberoni 17 - 48100 Ravenna Tel 0544 – 210629- 30-31 – Fax 210650
Gli operatori di ARPA – Sezione di Ravenna che hanno collaborato:
Gestione monitor e postazioni
Deborah Valbonetti Lorenzo Bettini
Valter Gnani Emilio Rambelli
Analisi di laboratorio
Ivan Scaroni Monica Pagnani
Manuela Briccolani Davide Panniello Alberto Santolini Davide Verna
Elaborazione dati
Patrizia Lucialli Elisa Pollini
Redazione relazione
Patrizia Lucialli Elisa Pollini
Dal 2005 la rete di monitoraggio della qualità dell’aria è certificata ISO 9001:2008 relativamente al processo di monitoraggio, acquisizione e validazione dati.
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
I N DI CE Pag.
1 - IL QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI QUALITÀ DELL’ARIA
1
1.1 – Quadro normativo: limiti e valori di riferimento
1
1.2 – Zonizzazione della Provincia di Ravenna
5
1.3 - Valori guida dell’OMS
6
2 – LA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA
7
2.1 – Configurazione attuale della Rete
7
2.2 – Riconfigurazione della Rete Regionale
9
2.3 – Stazioni della attuale rete pubblica
11
3 - LE CONDIZIONI METEOROLOGICHE NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA
15
3.1 - Gli indicatori meteorologici per lo studio della qualità dell’aria
15
3.2 - Andamento meteorologico del 2012 nella Provincia di Ravenna
16
3.2.1 - Temperatura
16
3.2.2 - Precipitazioni
17
3.2.3 - Intensità e direzione del vento
18
3.2.4 - Stabilità
21
3.2.5 - Altezza di rimescolamento
24
4 - VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL'ARIA NELLA PROVINCIA DI RAVENNA
26
4.1 - Biossido di Zolfo (SO2)
26
4.2 - Biossido di Azoto e Ossidi di Azoto
30
4.3 - Monossido di Carbonio
41
4.4 - Benzene
44
4.5 – Toluene e Xileni
48
4.6 - Ozono
50
4.7 - Particolato PM10
57
4.8 - Particolato PM2.5
65
4.9 – Analisi sul particolato
68
4.9.1 – Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA)
69
4.9.2 – Metalli
79
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
1 . IL QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI QUALITÀ DELL’ARIA 1.1 – Quadro normativo: limiti e valori di riferimento In materia di qualità dell’aria il Decreto Legislativo del 13 agosto 2010, n.155 “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa" ha introdotto importanti novità nell’ambito del complesso e stratificato quadro normativo in materia di qualità dell’aria in ambiente, introducendo nuovi strumenti che si pongono come obiettivo di contrastare più efficacemente l'inquinamento atmosferico. Oltre a fornire una metodologia di riferimento per la caratterizzazione delle zone (zonizzazione), definisce i valori di riferimento che permettono una valutazione della qualità dell’aria, su base annuale, in relazione alle concentrazioni dei diversi inquinanti. In particolare vengono definiti: -
Valore Limite (VL): Livello che deve essere raggiunto entro un termine prestabilito e che non deve essere successivamente superato.
-
Valore Obiettivo: Livello da conseguire, ove possibile, entro una data prestabilita.
-
Livello Critico: Livello oltre il quale possono sussistere rischi o danni per ecosistemi e vegetazione, non per gli esseri umani.
-
Margine di Tolleranza: Percentuale del valore limite entro la quale è ammesso il superamento del VL.
-
Soglia di Allarme: Livello oltre il quale sussiste pericolo per la salute umana, il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive.
-
Soglia di Informazione: Livello oltre il quale sussiste pericolo per la salute umana per alcuni gruppi sensibili, il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive.
-
Obiettivo a lungo termine: Livello da raggiungere nel lungo periodo mediante misure proporzionate.
-
Indicatore di esposizione media: Livello da verificare sulla base di selezionate stazioni di fondo nazionali che riflette l’esposizione media della popolazione.
-
Obbligo di concentrazione dell’esposizione: Livello da raggiungere entro una data prestabilita
-
Obiettivo nazionale di riduzione dell’esposizione: Riduzione percentuale dell’esposizione media rispetto ad un anno di riferimento, da raggiungere entro una data prestabilita.
Nelle tabelle che seguono sono riportati, per ogni inquinante, i valori limite e di riferimento contenuti nel DL.vo 155/2010.
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INQUINANTE
PERIODO DI MEDIAZIONE Orario (non più di 24 volte all’anno) Giornaliero (non più di 3 volte all’anno) Orario
VALORE LIMITE 350
µg/m3
125
µg/m3
200
µg/m3
Annuo
40
µg/m3
Benzene
Annuo
5
µg/m3
Monossido di carbonio
Media max giornaliera su 8 ore
10
mg/m3
Particolato PM 10
Giornaliero (non più di 35 volte all’anno)
50
µg/m3
Annuo
40
µg/m3
Annuo al 2010 (+MT) [valore di riferimento]
29
µg/m3
Annuo al 2015
25
µg/m3
Anno
0.5
µg/m3
Biossido di zolfo
Biossido di azoto
Particolato PM 2.5
Piombo
(per non più di 18 volte all’anno)
Tabella 1.1 - Valori limite (Allegato XI DLgs 155/10)
INQUINANTE Biossido di zolfo Ossidi di azoto (NOx)
PERIODO DI MEDIAZIONE
Livelli critici per la vegetazione
Annuale
20
µg/m3
Invernale (1 ott.- 31 mar.)
20
µg/m3
Annuo
30
µg/m3
Tabella 1.2 - Livelli critici per la vegetazione (Allegato XI DLgs 155/10)
INQUINANTE
PERIODO DI MEDIAZIONE
Soglia di Allarme
Biossido di zolfo
Per 3 ore consecutive in una stazione con rappresentatività > 100 km2
500
µg/m3
Biossido di azoto
Per 3 ore consecutive in una stazione con rappresentatività > 100 km2
400
µg/m3
Tabella 1.3 - Soglie di allarme per inquinanti diversi dall’ozono (SO2 e NO2) [Allegato XII DLgs 155/2010)
Anche l’ozono – inquinante secondario che si forma, attraverso reazioni fotochimiche, a partire da inquinanti precursori (principalmente ossidi di azoto e composti organici volatili) in presenza della
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luce del sole – ha effetti sulla salute dell’uomo e sulla vegetazione. Il Decreto Legislativo n. 155/10, recependo quanto già contenuto nel DL.vo 183/04, mantiene in essere un sistema di sorveglianza dell’inquinamento da ozono in tutto il territorio nazionale, confermando valori obiettivo, obiettivi a lungo termine, soglia di informazione e soglia di allarme da perseguire secondo una tempistica stabilita (Tabelle 1.4 e 1.5).
Valori obiettivo Finalità
Periodo di mediazione
Protezione della salute umana
Media su 8 ore massima giornaliera nell’arco di un anno civile
Protezione della vegetazione
Valore obiettivo (1.1.2010) 120 g/m3
2013
da non superare per più di 25 giorni per anno civile come media su 3 anni
AOT40(1) Calcolato sulla base dei valori orari da maggio a luglio
Data raggiungimento(2)
(dati 2010 – 2012)
18000 g/m3h
2015
come media su 5 anni
(dati 2010 – 2014)
Obiettivi a lungo termine Finalità
Periodo di mediazione
(1) (2) (3)
Data raggiungimento(3)
120 g/m3
Non definito)
6000 g/m3h
Non definito
Media su 8 ore massima giornaliera nell’arco di un anno civile AOT40(1)
Protezione della salute umana Protezione della vegetazione
Obiettivo a lungo termine
Calcolato sulla base dei valori orari da maggio a luglio
AOT40 (espresso in g/m h) si intende la somma delle differenze tra le concentrazioni > 80 g/m e 80 g/m rilevate in un dato periodo di tempo, utilizzando solo i valori orari rilevati ogni giorno tra le 8:00 e le 20:00 (ora dell’Europa centrale). Data entro la quale deve essere raggiunto il valore obiettivo Data entro la quale deve essere raggiunto l’obiettivo a lungo termine 3
3
3
Tabella 1.4 – Valori obiettivo e obiettivi a lungo termine per l’ozono (Allegato VII D.Lgs. 155/2010)
Finalità
Periodo di mediazione
Soglia
Informazione
1 ora
180 g/m3
Allarme
1 ora(1)
240 g/m3
(1) Per l’applicazione dell’art.10 comma 1, deve essere misurato o previsto un
superamento per tre ore consecutive
Tabella 1.5 – Soglie di informazione e di allarme per l’ozono (Allegato XII D.Lgs. 155/2010)
La registrazione del superamento della soglia di informazione o di allarme comporta l’obbligo, per la Regione (art.14 comma 1), di fornire al pubblico informazioni relativamente a: superamenti registrati (località, tipo di soglia superata, data, ora di inizio e durata del fenomeno, concentrazione oraria più elevata e concentrazione media più elevata sulle 8 ore); previsioni sull’evoluzione del fenomeno con l’indicazione dell’area geografica prevedibilmente interessata dai superamenti;
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informazioni sui settori colpiti della popolazione e sui possibili effetti sulla salute e sulla condotta raccomandata (informazione sui gruppi di popolazione a rischio; descrizione dei sintomi riscontrabili gruppi di popolazione a rischio; precauzioni che i gruppi interessati devono prendere; riferimenti per ottenere ulteriori informazioni); informazioni sulle azioni preventive per la riduzione dell’inquinamento e/o per la riduzione dell’esposizione all’inquinamento con l’indicazione dei principali settori cui si riferiscono le fonti e delle azioni raccomandate per la riduzione delle emissioni.
Arpa e Provincia di Ravenna hanno predisposto, nel sito web della Provincia, alcune pagine informative che nel periodo estivo vengono aggiornate con le informazioni sui superamenti registrati (http://www.provincia.ra.it/pagine/index.php?t=ln_evidenza&id=81) fornendo, in tal modo, l’informazione su scala ampia e nel più breve tempo possibile. Nel sito di Arpa (link: http://www.arpa.emr.it/sim/?qualita_aria/previsioni_aria_nord&inquinante=o3) è inoltre possibile avere indicazioni sulle previsioni della concentrazione oraria massima giornaliera di ozono su base regionale. Il DL.vo 155/2010 fissa anche valori obiettivo (riportati in Tabella 1.6) per la concentrazione di arsenico, cadmio, nichel e benzo(a)pirene nell’aria ambiente per evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi di tali inquinanti sulla salute umana e sull’ambiente nel suo complesso. Il valore obiettivo del benzo(a)pirene viene usato come marker per il rischio cancerogeno degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA).
Inquinante
Parametro
Valori Obiettivo
Arsenico
Tenore totale di ciascun inquinante presente nella frazione PM10 del materiale particolato, calcolato come media su un anno civile
6,0 ng/m3
Cadmio Nichel Benzo(a)pirene
5,0 ng/m3 20,0 ng/m3
Data raggiungimento(1)
31.12.2012
1,0 ng/m3
(1) art.9 – comma 2 del Decreto
Tabella 1.6 –Valori obiettivo per arsenico, cadmio, nichel e benzo(a)pirene (Allegato XIII D.Lgs. 155/2010).
La norma prevede che debbano essere adottate, nei limiti delle risorse disponibili, le misure che non comportino costi sproporzionati necessarie a perseguire il raggiungimento del valore obiettivo entro il 31 dicembre 2012, con priorità per quelle azioni che intervengono sulle principali fonti di emissione. Suggerisce inoltre, in un numero limitato di stazioni, di effettuare, contestualmente al benzo(a)pirene, la misurazione delle concentrazioni nell’aria ambiente di altri 6 IPA: benzo(a)antracene, benzo(b)fluorantene, benzo(j)fluorantene, benzo(k)fluorantene, indeno(1,2,3cd)pirene e dibenzo(a,h)antracene, al fine di verificare la costanza dei rapporti nel tempo e nello spazio tra il benzo(a)pirene e gli altri idrocarburi policiclici aromatici di rilevanza tossicologica.
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
1.2 - Zonizzazione della Provincia di Ravenna La zonizzazione effettuata dalla regione Emilia Romagna (Delibera della Giunta regionale del 27/12/2011, n. 2001) a norma del DL.vo 155/2010 prevede la suddivisione del territorio in un agglomerato (Bologna) ed in tre zone omogenee: la zona “Appennino”, la zona “Pianura Ovest” e la zona “Pianura Est” (Fig.1).
Figura 1.1 – Zonizzazione regionale (DLgs 155/2010 e DGR 2001/2011)
Il territorio della provincia di Ravenna risulta, quindi, in parte nella zona “Appennino” ed in parte nella zona “Pianura Est”: ZONA Pianura EST
Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Castel Bolognese, Cervia, Conselice, Cotignola, Faenza, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Ravenna, Russi, Sant’Agata sul Santerno, Solarolo
ZONA Appennino
Brisighella, Casola Val Senio, Riolo Terme
Tabella 1.7 – Zonizzazione per la Provincia di Ravenna (DLgs 155/2010 e DGR 2001/2011)
La Regione, effettuata la valutazione della qualità dell’aria ambiente (DLvo 155/10art. 5 , Allegato II, Appendice II e Appendice III), per le situazioni in cui il livello di inquinamento superi i valori limite, predispone un piano di qualità dell’aria con le misure necessarie che, agendo sulle principali sorgenti di emissione che hanno influenza sulla aree di superamento, permettano di raggiungere i valori limite nei termini prescritti. Il Piano di qualità dell’aria dovrebbe essere emanato nel corso del 2013; fino a quel momento rimane in vigore il Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria adottato nel 2006 dalla Provincia di Ravenna e consultabile sul portale della Provincia (http://portale.provincia.ra.it/pagine/index.php?t=News&id=69).
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
1.3 - Valori guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Nel 2005 l’OMS ha aggiornato le linee guida per la qualità dell’aria in riferimento a: particolato (PM10 e PM2.5), ozono, biossido di azoto e biossido di zolfo. Le linee guida (edizione 2000 e 2005) riportano valori guida, cioè concentrazioni in aria di inquinanti, associate a tempi di esposizione, al di sotto delle quali non sono attesi effetti avversi per la salute, secondo le evidenze scientifiche disponibili.
Sostanza
Valore guida
Tempo di mediazione
OMS – valori guida 2005 NO2 SO2 O3 PM10 PM2.5
CO Toluene Xileni
40 g/m3 annuale 1 ora 200 g/m3 20 g/m3 24 ore 10 min 500 g/m3 3 8 ore 100 g/m annuale 20 g/m3 24 ore 50 g/m3 annuale 10 g/m3 24 ore 25 g/m3 OMS – valori guida 2000 100 mg/m3 15 min 60 mg/m3 30 min 30 mg/m3 1 ora 10 mg/m3 8 ore 3 Media settimanale 260 g/m 4800 g/m3
Media su 24 ore
Tabella 1.8 - Valori guida della qualità dell’aria indicati dall’OMS (edizione 2000 e 2005) (http://whqlibdoc.who.int/hq/2006/WHO_SDE_PHE_OEH_06.02_eng.pdf)
Sempre l’OMS, per alcuni inquinanti atmosferici ad azione cancerogena (Tabella 1.9), fornisce invece un calcolo di indice di rischio unitario per la popolazione, associato alla loro presenza nell’aria. La stima dell’incremento di rischio unitario (U.R.) è intesa come il rischio addizionale di tumore che può verificarsi in una ipotetica popolazione nella quale tutti gli individui siano continuamente esposti, dalla nascita e per tutto l’intero tempo di vita, ad una concentrazione dell’agente di rischio nell’aria che essi respirano pari ad 1 g/m3.
Sostanza BENZENE IPA (BaP) NICHEL ARSENICO CROMO esavalente
Rischio unitario Indice di rischio/tempo di vita (g/m3)-1
6 x 10-6 8.7 x 10-2 3.8 x 10-4 1.5 x 10-3 (1.1 13) x 10-2
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Tabella 1.9 Indice di rischio unitario (OMS)
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2. LA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA 2.1 - Configurazione attuale della Rete La Regione Emilia Romagna ha iniziato nel 2005 una prima modifica della struttura della rete di monitoraggio della qualità dell’aria, terminata nella Provincia di Ravenna nel 2009. A questa è seguita una seconda revisione – conclusasi a dicembre 2012 e quindi operativa dal 2013 – per rendere conforme la rete ai nuovi requisiti normativi nazionali e regionali (DLgs 155/2010 e DGR 2001/2011). I punti di campionamento sono destinati alla verifica del rispetto dei limiti per la protezione della salute umana (stazioni di Traffico Urbano, Fondo Urbano, Fondo Urbano Residenziale, Fondo Sub Urbano) e per la protezione degli ecosistemi e/o della vegetazione (Fondo rurale e Fondo remoto). A Ravenna sono presenti anche due stazioni di monitoraggio locali per il controllo e la verifica degli impatti prevalentemente riconducibili all’area industriale/portuale (Industriale). La cartina di Figura 2.1 fornisce un’indicazione della distribuzione spaziale delle stazioni all’interno del territorio provinciale, mentre la configurazione della rete e la relativa dotazione strumentale è quella riportata in Tabella 2.1.
Ballirana (FRu) Sapir (Ind)
Rocca (Ind/U)
Zalamella (TU) Giardini (FU)
Parco Bucci (FU)
Caorle (FURes)
Delta Cervia (FSubU) Marconi (TU)
Figura 2.1 - Indicazione della distribuzione spaziale delle stazioni di rilevamento della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Inquinanti misurati
Nome stazione
Tipo
Zalamella
Traffico Urbano
Marconi
PM 10
PM 2.5
NOx
CO
BTX
SO2
O3
TU
X
-
X
X
X
-
-
Traffico Urbano
TU
X
-
X
X
X
-
-
Giardini
Fondo Urbano
FU
X
X
X
-
-
-
X
Parco Bucci
Fondo Urbano
FU
X
X
X
-
-
-
X
Caorle
Fondo Urb. Residenziale
FU-Res
X
-
X
-
-
X
-
Delta Cervia
Fondo Sub Urbano
FSubU
X
-
X
-
-
-
X
Ballirana
Fondo Rurale
FRu
-
X
X
-
-
-
X
Rocca
Industriale/Urbana
Ind-U
X
-
X
X
-
X
X
SAPIR
Industriale
Ind
X
-
X
X
-
X
X
Tabella 2.1 – Configurazione della RRQA di Ravenna al 31/12/2012
Sempre a Ravenna, in prossimità della zona industriale, sono presenti cinque stazioni fisse gestite dalla Società RSI per conto di un consorzio a cui partecipano numerose industrie del polo industriale. I dati rilevati dalla rete privata sono inviati in tempo reale al centro di calcolo della Sezione Arpa di Ravenna, mentre la validazione è a carico del gestore. In tabella 2.2 è riportata la dotazione strumentale della rete privata: Stazione
NOx
Germani Marani AGIP 29 Marina di Ravenna Zorabini
X X X X
O3
X X
SO2
PM10
X X
X X X
PM 2.5
X X
Tabella 2.2 - Dotazione strumentale (inquinanti monitorati) nelle stazioni della rete privata (2012)
Nei capitoli successivi sono riportate le elaborazioni statistiche dei dati rilevati sia dalla rete pubblica sia dalla rete privata.
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
2.2 – Riconfigurazione della Rete Regionale Come richiamato nella parte normativa, a fine 2011 è stata deliberata una nuova zonizzazione regionale. La diversa suddivisione del territorio regionale in zone omogenee dal punto di vista della qualità dell’aria, richiede anche un nuovo assetto della rete regionale di controllo della qualità dell’aria. A tal fine è stato predisposto un Programma di Valutazione (inviato ed approvato dal Ministero) che individua - a livello regionale - le stazioni della rete che dovranno essere utilizzate per la valutazione degli standard di qualità dell’aria previsti dal Decreto e che verrà attuato nel biennio 2012 – 2013. L’analisi della rete esistente ed il suo aggiornamento ai sensi del DLgs n. 155/2010 è stata effettuata considerando i seguenti criteri normativi: 1. Limitare al minimo le porzioni di territorio completamente prive di punti misura, compatibilmente con i criteri del D.Lgs. 155/2010, pur cercando di contenere al massimo il numero di stazioni utilizzate, al fine di non perdere informazioni importanti circa il territorio monitorato. 2. Privilegiare le stazioni attive da più tempo senza compromettere l'efficacia delle stazioni di nuova locazione. 3. Mantenere la configurazione delle stazioni da traffico presenti in quanto già essenziali per la valutazione della componente di maggior peso nell'inquinamento regionale. 4. Privilegiare le stazioni che misurano più inquinanti con particolare attenzione alla misura del PM2.5 5. Privilegiare le stazioni in grado di misurare, accanto alla massa complessiva, anche la composizione chimica e granulometrica del particolato. 6. Mantenere tutte le stazioni necessarie per garantire le prestazioni dei modelli previsionali e di analisi del territorio a supporto delle valutazioni e della gestione della qualità dell'aria sul territorio della Regione Emilia-Romagna. 7. Rispettare i requisiti minimi di valutazione mediante stazioni fisse previsti nel DLgs n. 155/2010 in relazione alla nuova zonizzazione. La declinazione dei punti sopra riportati, congiuntamente ai contenuti della norma, ha portato ad una prima ridefinizione della rete regionale composta da 47 stazioni di misura (Fig.2.2), rispetto alle 63 precedentemente in funzione, con possibili margini di ottimizzazione.
Figura 2.2 Dislocazione delle stazioni nella rete regionale (DLgs 155/2010 e DGR 2001/2011)
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Per il territorio della Provincia di Ravenna la configurazione è quella di Tab.2.3, con la dismissione delle stazioni Marconi (Traffico Urbano – Faenza) e Giardini (Fondo Urbano – Ravenna) a partire dal 31/12/2012:
Pianura EST
Stazione
Tipo
PM 10
Inquinanti misurati PM 2.5 NOx CO BTX
SO2
O3
Ballirana
FRu
-
X
X
-
-
-
X
Delta Cervia
FSubU
X
-
X
-
-
-
X
Zalamella
TU
X
-
X
X
X
-
-
Caorle
FURes
X
-
X
-
-
X
X
Parco Bucci
FU
X
X
X
-
-
-
X
Tabella 2.3 – Stazioni della rete regionale previste a regime nella Provincia di Ravenna
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2.3 Stazioni della attuale rete pubblica Si riportano le schede, con la documentazione fotografica e la localizzazione, delle stazioni di monitoraggio della rete pubblica nella configurazione 2012.
Stazione:
BALLIRANA (Alfonsine)
Zona : Agglomerato Pianura Est
Tipo Stazione: Fondo Rurale
Coordinate geografiche:
Inquinanti: PM2,5 - NOx - O3
UTM32
Stazione:
Zona : Agglomerato Pianura Est
DELTA CERVIA (Cervia)
X: 736992
Tipo Stazione: Fondo SubUrbano
Coordinate geografiche:
Inquinanti: PM10 - NOx - O3
UTM32
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X: 765899
Y: 934882
Y: 908893
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Stazione:
Tipo Stazione:
ZALAMELLA (Ravenna)
Traffico Urbano
Zona : Agglomerato Pianura Est
Coordinate geografiche:
Inquinanti:
PM10 - NOx - CO - BTX
UTM32:
Stazione:
CAORLE (Ravenna)
Zona : Agglomerato Pianura Est
X: 753646
Y: 924418
Tipo Stazione: Fondo Urbano Residenz.
Coordinate geografiche:
Inquinanti:
PM10 - NOx - SO2
UTM32:
Stazione:
GIARDINI (Ravenna)
Zona : Agglomerato Pianura Est
X: 756779
Tipo Stazione: Fondo Urbano
Coordinate geografiche:
Inquinanti:
UTM32:
PM10 – PM2.5 - NOx – O3
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X: 755414
Y: 923593
Y: 923175
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Stazione:
MARCONI (Faenza)
Zona : Agglomerato Pianura Est
Tipo Stazione: Traffico Urbano
Coordinate geografiche:
Inquinanti: PM10 - NOx - CO - BTX
UTM32
Stazione:
Zona : Agglomerato Pianura Est
PARCO BUCCI (Faenza)
X: 729305
Tipo Stazione: Fondo Urbano
Coordinate geografiche:
Inquinanti: PM10 – PM2.5 – NOx – O3
UTM32
Servizio Sistemi Ambientali - Sezione di Ravenna
X: 729057
Y: 907366
Y: 907366
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Stazione:ROCCA BRANCALEONE (Ravenna)
Stazione locale industriale
Tipo Stazione: Industriale / Urbana
Coordinate geografiche:
Inquinanti: PM10 - NOx - SO2- CO -O3
UTM32
Stazione:
Stazione locale industriale
SAPIR (Ravenna)
X: 755267
Tipo Stazione: Industriale
Coordinate geografiche:
Inquinanti: PM10 - NOx - SO2- CO -O3
UTM32
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X: 758712
Y: 923906
Y: 926498
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
3 - LE CONDIZIONI METEOROLOGICHE NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA (Con la collaborazione di G. Bonafè - ARPA - SIMC) 3.1 - Gli indicatori meteorologici per lo studio della qualità dell’aria L’atmosfera rappresenta l’ambiente dove gli inquinanti, immessi da varie sorgenti, si diffondono, vengono dispersi e subiscono trasformazioni del loro stato fisico e chimico. Le condizioni meteorologiche interagiscono, quindi, in vari modi con i processi di formazione, dispersione, trasporto e deposizione degli inquinanti ed alcuni indicatori meteorologici possono essere posti in relazione con tali processi. La temperatura dell’aria. Ad elevate temperature sono, in genere, associati elevati valori di ozono, mentre basse temperature, durante il periodo invernale, sono spesso in relazione a condizioni di inversione termica che tendono a confinare gli inquinanti in prossimità della superficie e quindi a fare aumentare le concentrazioni misurate. Le precipitazioni e la nebbia, influenzano la deposizione e la rimozione umida di inquinanti. L’assenza di precipitazioni e di nubi riduce la capacità dell’atmosfera di rimuovere, attraverso i processi di deposizione umida e di dilavamento, gli inquinanti, in particolare le particelle fini. L’intensità del vento influenza il trasporto e la diffusione degli inquinanti; elevate velocità del vento tendono a favorire la dispersione degli inquinanti immessi vicino alla superficie. La direzione del vento influenza in modo diretto la dispersione degli inquinanti. Le condizioni di stabilità dell’atmosfera e l’altezza dello strato di rimescolamento governano in modo significativo il grado di rimescolamento e quindi di diluizione dell’inquinante emesso. Questi ultimi due parametri non sono misurati direttamente, ma vengono calcolati utilizzando un pre-processore meteorologico (Calmet), sulla base di grandezze meteorologiche osservate. In particolare Calmet fornisce, su base oraria, alcuni parametri descrittivi della turbolenza; fra questi l’altezza di rimescolamento, la lunghezza di Monin-Obukhov e le classi di stabilità di Pasquill-Gifford-Turner. Per le elaborazioni che seguono, relative alla Provincia di Ravenna, sono stati utilizzati i dati di tre stazioni meteorologiche rappresentative del territorio provinciale: una stazione in area urbana (Ravenna), una in area collinare (Brisighella - Vispignano) ed infine una nell’entroterra faentino (Piana Reno) (Fig.3.1).
Figura 3.1 - Dislocazione delle stazioni meteorologiche
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3.2 - Andamento meteorologico del 2012 nella Provincia di Ravenna 3.2.1 – Temperatura In figura 3.2 sono riportate le temperature medie, minime e massime mensili per l’anno 2012 misurate nelle tre stazioni. Gli andamenti mensili delle temperature rilevate risultano molto simili e non ci sono variazioni di rilievo, fra le diverse zone, per le temperature medie e massime. Le temperature minime sono significativamente più basse nell’entroterra faentino (Piana Reno) rispetto alla costa e alla zona collinare (la stazione di Brisighella è situata a circa 200 m di altitudine). La differenza è più marcata nel mese di febbraio (temperatura più bassa in occasione della forte nevicata) e nel mese di luglio. Stazione di Ravenna - anno 2012 40 30 T (°C)
20 10 0 -10
Media
Massimo
Minimo
-20 gen feb mar apr mag giu lug ago set
ott nov dic
Stazione di Faenza - anno 2012 40 30
Figura 3.2 Medie, minimi e massimi mensili delle temperature – Anno 2012
T (°C)
20 10 0 -10
Media
Massimo
Minimo
-20 gen feb mar apr mag giu lug ago set
ott nov dic
Stazione di Brisighella - anno 2012 40 30 T (°C)
20 10 0 -10
Media
Massimo
Minimo
-20 gen feb mar apr mag giu lug ago set
ott nov dic
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3.2.2 – Precipitazioni In figura 3.3 sono rappresentate la precipitazione cumulata mensile ed il numero di giorni con precipitazione superiore a 0.3 mm nelle tre stazioni meteorologiche. La scelta di fissare come soglia di significatività della precipitazione cumulata giornaliera 0.3 mm, è da ricondurre alla definizione di “giorno critico per l’accumulo di PM10“ elaborata dal SIMC. Sono stabilite come “favorevoli all’accumulo di PM10” le giornate con precipitazione inferiore a 0.3 mm e con indice di ventilazione (inteso come prodotto dell’altezza di rimescolamento media giornaliera e dell’intensità media giornaliera del vento) inferiore a 800 m2/sec. Gli andamenti delle precipitazioni, seppure simili, si differenziano nelle diverse aree provinciali: l’intensità è significativamente maggiore nella zona collinare nei mesi primaverili e nel mese di luglio, mentre nell’ultimo trimestre dell’anno l’area collinare è risultata più siccitosa rispetto alla pianura ed alla fascia costiera, sia come intensità che come numero di giorni piovosi. Ravenna
"Precipitazione cumulata"
160
"Num. giorni > 0.3 mm"
120
10
100
8
80 6
60
4
40
2
20 0 gen
feb
mar
apr
mag
giu
Faenza
lug
ago
set
ott
nov
14
"Num. giorni > 0.3 mm"
140
12
120 mm di pioggia
0 dic
"Precipitazione cumulata"
160
10
100 8 80 6
60
4
40
Figura 3.3 Precipitazione cumulata mensile e numero di giorni con precipitazione superiore a 0.3 mm – Anno 2012
2
20 0 gen
Num. giorni
12
Num. giorni
mm di pioggia
140
14
feb
mar
apr
mag
giu
lug
Brisighella
ago
set
ott
nov
"Precipitazione cumulata"
160
0 dic
14
"Num. giorni > 0.3 mm" 140 mm di pioggia
10
100
8
80 6
60
4
40
2
20 0 gen
Num. giorni
12
120
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
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0 dic
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3.2.3 – Intensità e direzione del vento In figura 3.4 sono rappresentate le rose dei venti, in termini di direzione ed intensità, calcolate per la stazione urbana di Ravenna (Piazza Caduti) e per l’entroterra faentino. Per l’area di Faenza le rose dei venti sono state elaborate a partire dai dati del processore meteorologico CALMET in uso al SIMC in quanto l’efficienza della stazione di Faenza per velocità e direzione del vento è stata troppo bassa nel 2012. La distribuzione delle velocità indica un valore inferiore a 3 m/s per la maggior parte dell’anno, con velocità leggermente più elevate nelle aree interne rispetto a Ravenna. In entrambe le postazioni le direzioni del vento più frequenti sono O-NO e NO e la rosa dei venti, che sintetizza le caratteristiche anemologiche del territorio, è analoga, sebbene a Ravenna siano più frequenti le ore in cui il vento arriva da E-SE rispetto all’entroterra.
337.5°
0° 1500
22.5°
1200
315°
337.5° 45°
45°
900 67.5°
600
292.5°
67.5°
600
300
300
270°
90°
247.5°
112.5°
225°
22.5°
1200
315°
900 292.5°
0° 1500
270°
90°
247.5°
135° 202.5°
157.5° 180° 0 3 6 10 16 (knots) Wind speed 0 1.5 3.1 5.1 8.2 (m/s)
Ravenna
112.5°
225°
135° 202.5°
157.5° 180° 0 3 6 10 16 (knots) Wind speed 0 1.5 3.1 5.1 8.2 (m/s)
Faenza
Figura 3.4 – Rosa dei venti in corrispondenza di Ravenna e Faenza - 2012
In figura 3.5 ed in figura 3.6 sono rappresentate le direzioni prevalenti e le intensità medie dei venti stagionali. Anche le rose dei venti stagionali assumono forme analoghe nelle due postazioni , ma a Ravenna, nella stagione invernale ed autunnale, le direzioni risultano meno disperse rispetto a Faenza; inoltre nella stagione estiva a Ravenna risulta evidente l’influenza delle brezze di mare con direzione E-SE. La primavera è la stagione in cui, in generale, si rileva la maggiore variabilità.
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INVERNO 337.5°
0° 600
22.5°
500
315°
ESTATE 337.5° 45°
315°
300
67.5°
200
200
292.5°
100 90°
247.5°
112.5°
225°
90°
247.5°
112.5°
225°
202.5°
157.5° 180° 0 3 6 10 16 (knots) Wind speed 0 1.5 3.1 5.1 8.2 (m/s)
300
157.5° 180° 0 3 6 10 16 (knots) Wind speed 0 1.5 3.1 5.1 8.2 (m/s)
PRIMAVERA
22.5°
337.5° 45°
200
292.5°
135° 202.5°
AUTUNNO
315°
315°
67.5°
0° 400 300
22.5° 45°
200
292.5°
100
67.5°
100
270°
90°
247.5°
112.5°
225°
67.5°
270°
135°
0° 400
45°
100
270°
337.5°
22.5°
300
400 292.5°
0° 400
270°
90°
247.5°
135° 202.5°
157.5° 180° 0 3 6 10 16 (knots) Wind speed 0 1.5 3.1 5.1 8.2 (m/s)
112.5°
225°
135° 202.5°
157.5° 180° 0 3 6 10 16 (knots) Wind speed 0 1.5 3.1 5.1 8.2 (m/s)
Figura 3.5 –Rose del vento stagionali per le stazione meteorologica di Ravenna - anno 2012
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INVERNO 337.5°
0° 500
22.5°
400
315°
ESTATE 337.5° 45°
315°
0° 400
22.5° 45°
300
300 292.5°
67.5°
200
200
292.5°
100 270°
90°
247.5°
112.5°
225°
270°
90°
247.5°
135°
112.5°
225°
202.5°
157.5° 180° 0 3 6 10 16 (knots) Wind speed 0 1.5 3.1 5.1 8.2 (m/s)
315°
0° 400 300
157.5° 180° 0 3 6 10 16 (knots) Wind speed 0 1.5 3.1 5.1 8.2 (m/s)
PRIMAVERA
22.5°
337.5° 45°
200
292.5°
135° 202.5°
AUTUNNO 337.5°
315°
67.5°
0° 400 300
22.5° 45°
200
292.5°
100
67.5°
100
270°
90°
247.5°
112.5°
225°
67.5°
100
270°
90°
247.5°
135° 202.5°
157.5° 180° 0 3 6 10 16 (knots) Wind speed 0 1.5 3.1 5.1 8.2 (m/s)
112.5°
225°
135° 202.5°
157.5° 180° 0 3 6 10 16 (knots) Wind speed 0 1.5 3.1 5.1 8.2 (m/s)
Figura 3.6 –Rose del vento stagionali per Faenza - anno 2012
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3.2.4 – Stabilità Di seguito si riportano le frequenze mensili delle classi di stabilità stimate da Calmet in corrispondenza delle due stazioni di Ravenna e Faenza (figura 3.7), calcolate sul numero totale di dati validi nel mese. Le distribuzioni mensili nelle due stazioni sono molto simili. Si osserva un aumento delle situazioni instabili (A e B) durante la stagione estiva, mentre nei mesi invernali (gennaio, febbraio, novembre e dicembre) sono prevalenti le condizioni neutre (D) o stabili (E ed F+G).
Classi di stabilità - frequenze mensili - Ravenna 100% 90%
Frequenza %
80%
F+G
70%
E
60%
D
50% 40%
C
30%
B
20%
A
10% 0%
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
Classi di stabilità - frequenze mensili - Faenza 100% 90%
Frequenza %
80%
F+G
70%
E
60% 50%
D
40%
C
30%
B
20%
A
10% 0%
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
Figura 3.7 – Frequenza mensile percentuale di classi di stabilità - anno 2012
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In figura 3.8 (a,b) sono state riportate le percentuali di frequenza delle classi di stabilità in corrispondenza delle diverse ore del giorno, per la stagione invernale ed estiva. La condizione di stabilità si verifica maggiormente nelle ore notturne; il numero di casi della classe F+G e la sua distribuzione giornaliera cambia a seconda della stagione. In inverno, le temperature più basse e la minore insolazione contribuiscono al mantenimento della condizione di inversione termica e le condizioni di stabilità sono prevalenti dalle 18 della sera alle 8 del mattino. In estate, temperature più elevate e un maggior numero di ore con insolazione favoriscono il rimescolamento e la condizione stabile risulta prevalente per un numero minore di ore (dalle 21 alle 5), anche se con frequenze percentuali decisamente superiori a quelle invernali.
Frequenze cumulate giornaliere - Inverno 100% 90% 80%
F+G
70%
E
%
60%
D
50% 40%
C
30%
B
20%
A
10% 0% 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Frequenze cumulate giornaliere - Estate 100% 90% 80%
F+G
70%
E
%
60%
D
50% 40%
C
30%
B
20%
A
10% 0% 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Figura 3.8(a) – Frequenza cumulata giornaliera delle classi di stabilità - Ravenna – dati Calmet 2012
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Frequenze cumulate giornaliere - Inverno 100% 90% 80%
F+G
70%
E
%
60% D
50% 40%
C
30%
B
20%
A
10% 0% 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Frequenze cumulate giornaliere - Estate 100% 90% 80%
F+G
70%
E
%
60%
D
50% 40%
C
30%
B
20%
A
10% 0% 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Figura 3.8(b) – Frequenza cumulata giornaliera delle classi di stabilità - Faenza – dati Calmet 2012
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3.2.5 – Altezza di rimescolamento In Figura 3.9 sono riportate le altezze di rimescolamento medie mensili elaborate dal processore meteorologico CALMET in corrispondenza della stazione urbana di Ravenna e della stazione di Faenza: nelle due zone l’andamento è molto simile anche se le altezze medie mensili sono decisamente più elevate nel faentino, in particolare nei mesi primaverili ed estivi.
Altezza di rimescolamento - Medie mensili 1000
Ravenna
900
Faenza
800
Altezza (m)
700 600 500 400 300 200 100
di c
no v
ot t
se t
ag o
lu g
gi u
ag m
ap r
ar m
b fe
ge n
0
Figura 3.9 – Altezza dello strato di rimescolamento – medie mensili 2012
L’altezza di rimescolamento dipende, oltre che dalla posizione, dal periodo dell’anno e, nel corso della giornata, dall’ora (figura 3.10 - giorni tipici stagionali dell’altezza di rimescolamento). Gli andamenti giornalieri mostrano come vi sia una tendenza all’innalzamento a partire dal mattino, fino a raggiungere il valore massimo verso le ore 14. Tale andamento è più evidente in periodo estivo nelle zone dell’entroterra faentino: si passa infatti da un minimo di circa 70 metri nelle ore notturne ad un massimo di poco più di 2000 m nelle ore pomeridiane. In tutte le stagioni i minimi notturni sono distribuiti uniformemente nel territorio provinciale. Nelle ore diurne la variazione stagionale è più marcata: le altezze di rimescolamento massime si hanno in estate, in concomitanza con la maggior frequenza di situazioni instabili; quelle minime in inverno. Inoltre, per quanto riguarda la distribuzione territoriale, l’altezza dello strato di rimescolamento massima tende a diminuire, anche in modo significativo, passando dall’entroterra alla fascia costiera.
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Ravenna - Giorno tipico 2400 Primavera
Altezza (m)
2000
Estate Autunno
1600
Inverno 1200 800 400 0 1
3
5
7
9
11
13
15
17
19
21
23 Ora
17
19
21
23 Ora
Faenza - Giorno tipico 2400 Primavera
Altezza (m)
2000
Estate Autunno
1600
Inverno 1200 800 400 0 1
3
5
7
9
11
13
15
Figura 3.10 – Altezza dello strato di rimescolamento - giorno tipico 2012
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4. LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL’ARIA NELLA PROVINCIA DI RAVENNA 4.1 - Biossido di Zolfo (SO2)
Efficienza %
97 3
Massimo delle medie orarie (µg/m )
37 3
(Ind.)
Zorabini
(Ind.)
S. Alberto
(Ind.)
Germani
(Ind.)
Rete privata industriale
Az. Marani
SAPIR (Ind.)
Rocca
Caorle (FU Res.)
SO2
Rete pubblica industriale (Ind./Urbana)
Area urbana RA
98
94
95
97
89
98
41
180
82
149
10
34
Massimo delle medie giornaliere (µg/m )
14
14
45
21
62
5
7
Media annuale
3.5
3.9
4.4
2.6
10.6
1.6
1.4
D.Lgs
155/2010
Riferimenti normativi N° sup orari di 350 g/m3
max 24 volte/anno
0
0
0
0
0
0
0
N° sup giorn. di 125 g/m3
Max 3 volte/anno
0
0
0
0
0
0
0
Media anno Media inverno (protez. vegetazione)
20 g/m3
3.5
3.9
4.4
2.6
10.6
1.6
1.4
4.6
5.7
4.9
3.3
11.9
1.9
1.7
Tabella 4.1 – SO2: parametri statistici e confronto con i valori previsti dalle norme
I valori di biossido di zolfo sono misurati solo nelle stazioni installate a Ravenna, per la presenza di potenziali fonti industriali. Anche nel 2012 le concentrazioni misurate a Ravenna di questo inquinante sono contenute e notevolmente inferiori ai livelli previsti dalla normativa: il rispetto dei limiti non rappresenta pertanto un problema e già da più di un decennio (1999) non si verificano superamenti. Anche il “livello critico invernale” per la protezione della vegetazione, 20 g/m3 come media dei dati orari rilevati dal 1° ottobre al 31 marzo – il valore più restrittivo per questo inquinante – non è stato raggiunto in nessuna postazione negli ultimi sei anni. Da segnalare, per la stazione di Sant’Alberto, il mancato raggiungimento della soglia minima di efficienza del 90%. L’andamento delle concentrazioni a partire dal 2002, riportato in Tabella 4.2 (Elaborazione dei dati orari. Concentrazioni espresse in µg/m3), conferma valori contenuti, con una decisa tendenza al miglioramento, rilevabile, in particolare, in corrispondenza delle stazioni dell’area industriale.
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Tabella 4.2 - Andamento temporale di SO2 dal 2002 al 2012 Stazione: Caorle Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 350 g/m3 % dati validi
2002 -------------
2003 -------------
2004 -------------
2005 -------------
2006 -------------
2007 -------------
2008 -------------
2009 5 4 12 46 0 91
2010 5 4 12 61 0 99
2011 3 3 7 44 0 99
2012 3 3 8 37 0 97
2003 5 3 23 72 0 95
2004 5 4 21 85 0 94
2005 7 5 21 105 0 87
2006 4 2 24 105 0 98
2007 4 1 23 55 0 96
2008 2 1 10 53 0 99
2009 2 1 8 32 0 91
2010 3 3 8 36 0 98
2011 4 4 11 60 0 98
2012 4 3 12 41 0 98
2003 3 1 24 109 0 93
2004 5 2 34 82 0 94
2005 9 3 67 176 0 57
2006 12 7 56 169 0 99
2007 8 4 49 190 0 95
2008 6 3 38 135 0 95
2009 10 7 42 177 0 99
2010 7 4 32 93 0 99
2011 7 3 40 183 0 98
2012 4 3 25 180 0 94
2003 -------------
2004 -------------
2005 -------------
2006 -------------
2007 -------------
2008 -------------
2009 -------------
2010 2 0 18 96 0 100
2011 2 0 15 97 0 100
2012 3 1 17 82 0 95
2003 7 2 50 252 0 95
2004 7 2 47 134 0 96
2005 7 3 52 197 0 96
2006 7 3 46 187 0 96
2007 7 3 48 133 0 95
2008 6 2 43 133 0 99
2009 5 2 39 151 0 99
2010 8 2 30 97 0 99
2011 10 6 50 142 0 100
2012 11 8 40 149 0 97
Stazione: Rocca Brancaleone Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 350 g/m3 % dati validi
2002 6 4 27 179 0 91
Stazione: SAPIR Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 350 g/m3 % dati validi
2002 2.4 1 14 89 0 96
Stazione: Marani Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 350 µg/m3 % dati validi
2002 -------------
Stazione: Germani Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 350 g/m3 % dati validi
2002 2 0.4 21 88 0 95
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Pag. 27
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Stazione: Sant’Alberto Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 350 µg/m3 % dati validi
2002 1 0.3 4 49 0 94
2003 1 1 7 37 0 96
2004 2 1 7 37 0 96
2005 1 1 7 36 0 100
2006 1 1 4 17 0 96
2007 1 1 4 25 0 95
2008 1 1 3 146 0 99
2009 1 1 2 99 0 91
2010 1 1 3 175 0 99
2011 1 1 2 20 0 100
2012 2 1 5 10 0 89
2003 2 1 12 83 0 94
2004 2 1 9 58 0 96
2005 2 1 9 78 0 96
2006 2 1 8 38 0 95
2007 2 1 9 99 0 96
2008 2 1 9 61 0 99
2009 2 1 8 61 0 98
2010 1 1 4 46 0 100
2011 1 1 3 54 0 100
2012 1 1 5 34 0 98
Stazione: Zorabini Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 350 µg/m3 % dati validi
2002 1 0.3 3 31 0 94
SO2 - Massimo orario nell'anno - Area urbana 300 Caorle
Conc. (g/m3 )
250
Rocca
Figura 4.1
200
Area urbana di Ravenna
150 100
Massimo orario
50 0 2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
SO2 - Massimo orario nell'anno - Area industriale SAPIR
Germani
Zorabini
Marina di RA
Sant'Alberto
Marani
300
Conc. (g/m3 )
250
Figura 4.2
200 150
Area industriale
100
Massimo orario
50 0 2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Servizio Sistemi Ambientali - Sezione di Ravenna
2010
2011
2012
Pag. 28
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
SO2 - 98° perc. - Area urbana 70 Caorle
Conc. (g/m3 )
60
Rocca
50
Figura 4.3 -
40
Area urbana di Ravenna
30 20
98° perc. medie orarie
10 0 2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
SO2 - 98° perc. - Area industriale SAPIR
Germani
Zorabini
Marina di RA
Sant'Alberto
Marani
70
Conc. (g/m3 )
60 50
Figura 4.4 -
40
Area industriale
30 20
98° perc. medie orarie
10 0 2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Servizio Sistemi Ambientali - Sezione di Ravenna
2010
2011
2012
Pag. 29
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
4.2 - Biossido di Azoto e Ossidi di Azoto
SAPIR (Ind.)
Rocca
(TU)
Zalamella
(FU)
Giardini
Caorle (FU Res.)
(TU)
Marconi
(FU)
Bucci
(Ind./Urbana)
Rete pubbl. industriale
Area urbana
(FSubU)
(FR)
Ballirana
NO2
Delta Cervia
Fondo
Efficienza %
98
99
100
96
98
98
98
98
95
Massimo medie orarie (µg/m3)
117
109
157
155
166
115
182
153
137
Massimo medie giornaliere (µg/m3)
80
74
95
75
96
78
101
100
100
Media annuale(µg/m3)
18
18
24
29
25
23
35
30
30
OMS
D.Lgs 155/10
Riferimenti normativi Media annuale
40 g/m3
18
18
24
29
25
23
35
30
30
N° sup orari 3 200 g/m
max 18 h/anno
0
0
0
0
0
0
0
0
0
117
1097
157
155
166
115
182
153
137
Max orario: 200 g/m3
Tabella 4.3 – NO2: parametri statistici e confronto con i valori previsti dalle norme per le stazioni della rete pubblica in provincia di Ravenna
Rete privata industriale
Marani
Marina RA
Zorabini
Germani
NO2
94
97
98
97
140
366
105
136
93
187
73
81
23
34
17
20
40 g/m3
23
34
17
20
max 18 h/anno
0
37
0
0
140
366
105
136
Efficienza % 3
Massimo medie orarie (µg/m ) 3
Massimo medie giornaliere (µg/m ) 3
Media annuale(µg/m )
Riferimenti normativi D.Lgs 155/10 OMS
Media annuale N° sup orari 3 200 g/m
Max orario: 200 g/m3
Tabella 4.4 – NO2: parametri statistici e confronto con i valori previsti dalle norme per le stazioni della rete industriale privata nel comune di Ravenna
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Pag. 30
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
I limiti di lungo (media annuale) e di breve periodo (orario) delle concentrazioni del biossido di azoto, nel 2012, sono rispettati in tutte le postazioni, ad esclusione di Marani (stazione della rete privata la cui gestione non è in capo ad Arpa) dove non è rispettato il limite orario, essendosi registrati 37 superamenti rispetto ai 18 ammessi. I 37 valori superiori a 200 g/m3 sono stati rilevati nei mesi di gennaio e febbraio (periodo invernale) e fra agosto e i primi di settembre (periodo estivo) e non trovano riscontro nelle altre postazioni della rete pubblica. La stazione di traffico Zalamella ha raggiunto, come media annuale, 35 g/m3. Il massimo orario più elevato, rilevato a Marani, è pari a 366 µg/m3 (8 agosto ore 7), mentre per le stazioni della rete pubblica il valore massimo, rilevato a Zalamella, è stato di 182 g/m3 (14 febbraio ore 20). Gli istogrammi di Figura 4.5 rappresentano le concentrazioni medie annue di NO2 calcolate, a partire dal 2002, per le stazioni dell’area urbana e dell’area industriale. I valori sono confrontati, nelle diverse annualità, con il valore limite (linea rossa). Per le due stazioni di fondo di Ballirana e Delta Cervia il grafico non viene presentato in quanto entrambe le postazioni sono state installate nel corso del 2009 e non è quindi disponibile un trend storico significativo. Fino al 2007 si è riscontrato un generale miglioramento del valore della media annuale, in particolare nelle stazioni poste in area industriale. Dopo tale anno le concentrazioni risultano piuttosto stabili e sempre al di sotto del limite (ad eccezione di Marani che nel 2011 ha fatto registrare una concentrazione media annuale superiore al limite). NO2 - Media annuale - Area urbana Caorle
Rocca
Zalamella
Marconi
Parco Bucci
VL
80
Conc. ( g/m 3)
70 60 50 40 30 20 10 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
NO2 - Media annuale - Area industriale SAPIR
Germani
Zorabini
Marina di RA
Marani
VL
80
Conc. ( g/m 3)
70
Figura 4.5 – Trend della media annuale NO2 Stazioni dell’area urbana e dell’area industriale
60 50 40 30 20 10 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Le concentrazioni medie mensili del 2012 sono riportate in Figura 4.6: l’andamento è simile in tutte le stazioni, con concentrazioni più elevate nei mesi invernali e più contenute in quelli estivi. Particolarmente moderati i valori di Zorabini (simili ai dati rilevati dalle stazioni di fondo), mentre significativi quelli di Marani nei mesi di gennaio e agosto. NO2 - Medie mensili - Area urbana 70 Caorle
Conc. (µg/m3)
60
Giardini
Rocca
Zalamella
Marconi
Parco Bucci
50 40 30 20 10 0 gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
sett
ott
nov
dic
NO2 - Medie mensili - fondo rurale e suburbano 50 Ballirana
Delta Cervia
Conc. (µg/m3)
40 30 20 10 0 gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
sett
ott
nov
dic
NO2 - Medie mensili - Area Industriale 80 70
Germani
Marani
Marina di RA
SAPIR
Zorabini
Conc. (µg/m3)
60 50 40 30 20 10 0 gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
sett
ott
nov
dic
Figura 4.6 – NO2 - Medie mensili 2012
Servizio Sistemi Ambientali - Sezione di Ravenna
Pag. 32
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Per visualizzare l’andamento giornaliero di un inquinante si può far ricorso al grafico del "giorno tipico". Il giorno tipico, relativo ad un determinato intervallo temporale, si calcola effettuando la media dei dati rilevati alla stessa ora del giorno, per tutte le 24 ore che costituiscono la giornata: rappresenta un ipotetico giorno "medio” che permette di evidenziare situazioni ricorrenti e minimizzare le fluttuazioni casuali. I grafici che seguono (Figura 4.7) sono relativi al giorno tipico (GT) dell’ NO2, semestre estivo e semestre invernale. Il GT, inoltre è stato calcolato differenziando i giorni feriali, prefestivi e festivi. GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
70
70
60
60
50
50
40
40
30
30
20
20
10
10
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Zalamella – Traffico Urbano(TU) – Area urbana GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
70
70
60
60
50
50
40
40
30
30
20
20
10
10
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Marconi – Traffico Urbano(TU) – Area urbana GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
50
50
40
40
30
30
20
20
10
10
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Caorle – Fondo Urbano Residenziale(FU-Res) – Area urbana
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Pag. 33
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
40
40
35 30 25 20
35 30 25
feriale
sab.
dom.
20 15 10 5
15 10 5 0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Giardini – Fondo Urbano (FU) – Area urbana GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
50
50
40
40
30
30
20
20
10
10
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Bucci – Fondo Urbano (FU) – Area urbana GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
30
30
25
25
20
20
15
15
10
10
5
5
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Ballirana – Fondo Rurale(FU-R) GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
40
40
30
30
20
20
10
10
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Delta Cervia – Fondo SubUrbano(FSub-U)
Servizio Sistemi Ambientali - Sezione di Ravenna
Pag. 34
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
60
60
50
50
40
40
30
30
20
20
10
10
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Rocca – Industriale Urbana (Ind/U) – Ravenna GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
60
60
50
50
40
40
30
30
20
20
10
10
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Sapir – Rete pubblica Industriale (Ind) GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
40
40
30
30
20
20
10
10
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Germani – Rete privata industriale (Ind-Priv) GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
60
60
50
50
40
40
30
30
20
20
10
10
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Marani – Rete privata industriale (Ind-Priv)
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Pag. 35
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
30
30
25
25
20
20
15
15
10
10
5
5
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Marina di Ravenna - Rete privata industriale (Ind-Priv)
GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
35
35
30
30
25
25
20
20
15
15
10
10
5
5
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Zorabini - Rete privata industriale (Ind-Priv) Figura 4.7 – Biossido di azoto - giorni tipici – stazioni della rete di controllo della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna
La mappa della Provincia con gli istogrammi delle concentrazioni medie annuali di NO2 (Figura 4.8), permette di visualizzare la distribuzione spaziale dell’inquinante. I valori maggiori sono in corrispondenza delle centraline più impattate dal traffico: Zalamella, Marconi, Rocca e Marani (quest’ultima risente, oltre che delle ricadute del polo industriale, del traffico pesante lungo la statale Romea). Significativo anche il dato di Sapir, in area portuale/industriale.
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Pag. 36
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Marani - 34 Marina - 17
Ballirana 18
Sapir - 30 Zalamella - 35 Rocca - 30
Germani - 23 Caorle - 25
Giardini - 23 Bucci - 24 Cervia - 18
Marconi - 29
Figura 4.8 – Medie annuali (espresse in µg/m3) di NO2 rilevate nella rete di Ravenna - Anno 2012
Per fornire un adeguato livello di informazione circa la qualità dell’aria ambiente, il DLgs 155/2010 indica la possibilità/opportunità di integrare le misurazioni effettuate in siti fissi con tecniche di modellizzazione. A partire dai primi mesi del 2010, ARPA ha implementato un nuovo servizio che – a livello regionale – effettua stime sullo stato della qualità dell’aria anche in quelle zone in cui non sono presenti stazioni fisse di monitoraggio. A tale scopo i dati delle stazioni di monitoraggio vengono integrati con i modelli della catena NINFA+PESCO. Il risultato porta a mappe (con risoluzione pari ad 1km) che forniscono la stima delle “concentrazioni di fondo” dei principali inquinanti (NO2, PM10, PM2.5 e O3), dove con concentrazioni di fondo si intendono quelle misurabili lontano da fonti dirette di emissione. Di seguito (Fig. 4.9) viene riportata la mappa regionale della concentrazione di fondo di NO2 stimata per l’anno 2012.
Figura 4.9 – Concentrazione di fondo media annuale (espressa in µg/m3) di NO2 – 2012
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Pag. 37
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Infine, in Tabella 4.5 sono riportati alcuni parametri statistici (espressi in µg/m3) relativi alle concentrazioni orarie rilevate dal decennio 2002 – 2012:
Tabella 4.5 - Andamento temporale di NO2 dal 2002 al 2012 Stazione: Caorle Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 200 µg/m3 % dati validi
2002 31 28 76 121 0 100
2003 35 30 90 240 1 99
2004 37 34 90 167 0 99
2005 43 38 111 193 0 93
2006 39 35 98 161 0 99
2007 37 34 87 170 0 95
2008 29 24 81 156 0 96
2009 25 22 67 96 0 92
2010 21 17 63 99 0 96
2011 24 20 64 104 0 98
2012 25 19 76 166 0 98
2003 43 39 101 150 0 97
2004 51 45 143 190 0 98
2005 40 36 91 156 0 95
2006 40 36 93 172 0 100
2007 42 38 105 190 0 95
2008 30 27 76 146 0 96
2009 32 29 78 118 0 97
2010 27 24 76 129 0 94
2011 34 30 86 194 0 98
2012 30 25 83 153 0 98
2002 58 49 169 260 55 98
2003 60 54 144 237 21 100
2004 47 39 121 186 0 100
2005 55 50 127 199 0 92
2006 69 64 163 281 54 100
2007 54 49 132 255 16 96
2008 40 37 95 158 0 99
2009 41 38 96 182 0 100
2010 37 33 88 151 0 99
2011 37 35 94 166 0 99
2012 35 31 94 182 0 98
2002 51 46 147 284 15 99
2003 46 43 111 199 0 98
2004 32 29 63 205 1 100
2005 48 40 143 326 25 93
2006 76 66 209 403 220 98
2007 63 59 155 265 26 99
2008 66 64 158 255 24 99
2009 46 43 117 188 0 91
2010 34 33 79 143 0 96
2011 30 28 72 151 0 97
2012 30 27 80 137 0 95
2003 38 36 91 136 0 97
2004 34 32 84 146 0 98
2005 34 33 83 123 0 78
2006 34 31 82 134 0 97
2007 32 30 78 134 0 99
2008 29 26 73 143 0 100
2009 30 27 74 120 0 99
2010 30 27 80 134 0 99
2011 30 27 80 157 0 99
2012 29 27 81 155 0 96
Stazione: Rocca Brancaleone Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 200 µg/m3 % dati validi
2002 42 38 100 159 0 94
Stazione: Zalamella Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 200 µg/m3 % dati validi Stazione: SAPIR Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 200 µg/m3 % dati validi
Stazione: Marconi Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 200 µg/m3 % dati validi
2002 37 35 95 143 0 100
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Pag. 38
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Stazione: Parco Bucci 2002 33 28 91 157 0 92
2003 26 21 71 123 0 94
2004 23 19 59 104 0 99
2005 20 17 59 104 0 84
2006 21 16 65 113 0 96
2007 27 22 72 108 0 98
2008 28 23 77 143 0 100
2009 29 22 82 132 0 99
2010 21 15 68 127 0 100
2011 25 20 66 111 0 98
2012 24 19 75 157 0 100
2002 -------
2003 33 22 138 247 29 98
2004 26 23 69 102 0 100
2005 25 22 70 115 0 100
2006 25 21 75 104 0 100
2007 25 22 73 112 0 100
2008 26 22 73 111 0 100
2009 24 20 66 111 0 99
2010 23 19 63 93 0 99
2011 24 20 65 94 0 100
2012 23 18 70 140 0 94
2002 65 56 176 263 64 96
2003 44 37 129 355 28 99
2004 53 50 117 210 1 100
2005 46 40 122 210 2 100
2006 48 44 124 242 2 100
2007 37 34 96 211 1 99
2008 39 36 96 171 0 100
2009 33 26 104 214 1 99
2010 26 23 61 116 0 100
2011 42 38 96 143 0 100
2012 34 28 125 366 37 97
2003 27 19 117 186 0 97
2004 23 18 63 91 0 100
2005 22 17 65 118 0 100
2006 29 23 76 207 1 100
2007 24 20 66 102 0 100
2008 22 18 62 123 0 100
2009 22 17 62 99 0 92
2010 18 14 59 93 0 96
2011 17 13 53 76 0 94
2012 17 12 57 105 0 98
2003 26 17 106 277 13 98
2004 23 18 77 141 0 100
2005 40 22 195 393 160 100
2006 25 22 71 130 0 100
2007 27 21 82 143 0 100
2008 23 17 75 217 1 100
2009 14 10 54 104 0 97
2010 12 8 42 81 0 100
2011 13 8 48 70 0 98
2012 20 15 67 136 0 97
Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 200 µg/m3 % dati validi
Stazione: Germani Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 200 µg/m3 % dati validi Stazione: Marani Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 200 µg/m3 % dati validi
Stazione: Marina di Ravenna Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 200 µg/m3 % dati validi
2002 44 26 170 265 48 99
Stazione: Zorabini Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 200 µg/m3 % dati validi
2002 31 25 92 151 0 98
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Per gli ossidi di azoto (NOx) la normativa fornisce un valore limite annuale per la protezione della vegetazione pari a 30 g/m3 (somma di monossido e biossido di azoto calcolata in ppm ed espressa come biossido di azoto) e dà indicazioni circa il posizionamento delle stazioni in cui verificare il rispetto del limite. In particolare i punti di campionamento destinati alla protezione degli ecosistemi o della vegetazione dovrebbero essere ubicati a più di 20 km dagli agglomerati o a più di 5 km da aree edificate diverse dagli agglomerati, o da impianti industriali e da autostrade. Nella rete di Ravenna la stazione che soddisfa questi criteri è Ballirana, in cui si è rilevata una concentrazione media annuale di poco superiore al limite per la protezione della vegetazione (Tabella 4.6).
NOx D. Lgs 155/2010
Ballirana
Riferimenti normativi Protezione della vegetazione Media annuale
30 g/m3
31 g/m3
Tabella 4.6 - NOx: media annuale 2012
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
4.3 - Monossido di Carbonio
Area urbana
CO
Zalamella
Rocca
Marconi
(TU)
(Ind.-U)
(TU)
98
98
95
3.8
2.7
1.7
Massimo medie giornaliere (µg/m )
1.5
1.1
1.1
Media annuale (µg/m3)
0.5
0.3
0.3
Efficienza % 3
Massimo medie orarie (µg/m ) 3
OMS
D.Lgs 155/10
Riferimenti normativi Media max giornaliera di 8 ore
10 mg/m3
0.9
0.7
0.4
Media massima di 1 h
30 mg/m3
3.8
2.7
1.7
Media massima di 8 h
10 mg/m3
2.4
1.5
1.4
Tabella 4.7 – CO: parametri statistici e confronto con i valori previsti dalle norme
Il valore limite per la protezione della salute umana indicato dal D.Lgs 155/2010 - media massima giornaliera su otto ore pari a 10 mg/m3 - non è mai stato superato ed il parametro, in tutte le postazioni, è sempre stato inferiore a 1 mg/m3 (quindi 1/10 del limite) Anche se si analizza il trend dell’ultimo decennio (Tabella 4.8), i valori sono contenuti e decisamente inferiori al limite previsto dalla normativa. Tale andamento, ormai consolidato, fa presumere che, anche nei prossimi anni, per il monossido di carbonio non ci siano problemi per il rispetto del limite. In figura 4.10 si riportano i giorni tipici feriali, prefestivi e festivi calcolati suddivisi in due periodi: invernale (gennaio-marzo e ottobre-dicembre) ed estivo (aprile – settembre). Le concentrazioni sono sempre molto basse, maggiori durante il periodo invernale; in cui sono più evidenti i due picchi intorno alle 8 ed alle 20 in corrispondenza degli orari di maggior traffico.
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
1.0
1.0
0.8
0.8
0.6
0.6
0.4
0.4
0.2
0.2
0.0
feriale
sab.
dom.
0.0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Zalamella – Traffico Urbano – Area urbana GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
0.6
0.6
0.5
0.5
0.4
0.4
0.3
0.3
0.2
0.2
0.1
0.1
0.0
feriale
sab.
dom.
0.0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Rocca Brancaleone – Industriale/Urbana – Area urbana GT inverno
feriale
sab.
dom.
GT estate
0.6
0.6
0.5
0.5
0.4
0.4
0.3
0.3
0.2
0.2
0.1
0.1
0.0
feriale
sab.
dom.
0.0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Marconi – Traffico urbano – Area urbana Figura 4.10 – Monossido di carbonio - Giorni tipici – anno 2012
La tabella successiva riporta l’andamento delle concentrazioni di monossido di carbonio negli anni 2002 2012.
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Tabella 4.8 - Andamento temporale di CO dal 2002 al 2012 Stazione: Rocca Brancaleone Media 50°Percentile 98°Percentile Max Max media 8 h % dati validi
2002 0.6 0.5 2.2 6.1 94
2003 0.7 0.6 2.1 4.7 98
2004 0.6 0.5 1.7 5.2 98
2005 0.6 0.5 1.8 5.5 2.5 95
2006 0.5 0.4 1.6 4.6 2.4 99
2007 0.4 0.3 1.1 4.5 2.7 95
2008 0.5 0.4 1.3 3.1 2.0 98
2009 0.3 0.3 1.3 2.5 1.7 98
2010 0.4 0.4 1.2 2.6 1.9 98
2011 0.4 0.3 1.1 2.7 1.8 98
2012 0.3 0.2 1.0 2.7 1.5 98
2003 0.8 0.7 2.9 12.4 99
2004 0.8 0.6 2.4 8.2 99
2005 0.8 0.7 2.3 8.1 4.1 92
2006 0.7 0.5 1.9 9.4 3.1 98
2007 0.5 0.4 1.5 5.1 3.2 100
2008 0.7 0.6 1.5 4.7 2.5 97
2009 0.6 0.5 1.6 3.3 2.2 99
2010 0.5 0.3 1.6 3.7 2.5 98
2011 0.5 0.4 1.4 3.7 2.9 99
2012 0.5 0.3 1.4 3.8 2.4 98
2003 1.2 1.0 3.1 6.5 3.7 96
2004 0.8 0.7 2.0 6.3 2.4 97
2005 1.0 0.9 2.2 8.6 2.6 82
2006 0.9 0.8 2.0 3.4 2.4 98
2007 0.8 0.7 1.8 3.1 2.2 99
2008 0.8 0.7 1.6 4.0 1.9 100
2009 0.7 0.6 1.6 2.6 2.1 96
2010 0.5 0.3 1.4 2.2 1.8 98
2011 0.4 0.4 1.1 2.0 1.3 99
2012 0.3 0.2 0.9 1.7 1.4 95
Stazione: Zalamella Media 50°Percentile 98°Percentile Max Max media 8 h % dati validi
2002 1.0 0.8 3.2 10.7 99
Stazione: Marconi Media 50°Percentile 98°Percentile Max Max media 8 h % dati validi
2002 1.3 1.2 2.8 6.6 3.7 100
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
4.4 – Benzene Rete pubbl. industriale Ravenna
Area urbana
100
Massimo medie orarie (µg/m3)
16.0
8.7
/
/
/
/
Massimo medie giornaliere (µg/m3)
5.2
4.9
/
/
/
/
Massimo medie settimanali (µg/m3)
3.7
3.3
2.6
2.4
2.3
2.6
Media annuale(µg/m3)
1.3
1.0
1.0
0.9
0.9
0.9
1.3
1.0
1.0
0.9
0.9
0.9
Rocca
SAPIR (*) (Ind.)
100
(Ind./Urbana)
100
(*)
Giardini (*) (FU Res.)
100
(TU)
94
Marconi
94
(TU)
Efficienza %
Zalamella
Carole (*) (FU Res.)
Benzene C6H6
OMS
D.Lgs 155/10
Riferimenti normativi Media annuale
5 g/m3
Indice di rischio unitario 6 *10-6 (µg/m3)-1
Tabella 4.9 – C6H6 : parametri statistici e confronto con i valori previsti dalle norme – strumentazione in continuo e campionatori passivi (Caorle, Giardini, Rocca, Sapir)
Per il benzene il limite per la protezione della salute umana, entrato in vigore il 1° gennaio 2010, è 5 µg/m3. In tabella 4.9 sono riassunti i parametri statistici relativi alle concentrazioni di benzene rilevate nella rete di controllo della qualità dell’aria: monitoraggio con strumentazione in continuo e campionatori passivi. Infatti il benzene (insieme ad altri COV, in particolare toluene e xileni) viene misurato: - con strumentazione in continuo e dati orari nelle postazioni di tipo “traffico urbano” (Zalamella e Marconi); - con campionatori passivi in continuo ma con dati settimanali in 4 postazioni: una di fondo urbano residenziale (Caorle), una di fondo urbano (Giardini) e due industriali (Rocca e Sapir). In aggiunta, per i mesi da luglio a dicembre 2012, i campionatori passivi sono stati posizionati anche presso la stazione di Marconi. Il campionatore passivo è un dispositivo capace di raccogliere gas dall’atmosfera ad una velocità controllata dalla diffusione molecolare e non richiede movimento attivo dell’aria. E’ costituito da un tubo contenete un adsorbente che fissa l’inquinante; quando inizia il campionamento il tubo viene liberato dal contenitore ermetico e montato su apposito supporto che permette la diffusione degli inquinanti e contemporaneamente evita l’azione degli agenti atmosferici. Al momento dell’installazione viene annotata la data, l’ora e la postazione. Alla fine del campionamento il tubo viene richiuso nel contenitore, sigillato (segnando la data e l’ora) e portato in laboratorio per
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
l’analisi. La determinazione analitica dei composti organici viene effettuata per gascromatografia dopo l’estrazione con una soluzione di solfuro di carbonio. Dalla quantità totale di composti organici volatili rilevati, noto il volume d’aria “campionata”, possono essere determinate le concentrazioni di COV in atmosfera espresse in g/m3, fra cui il benzene. Il campionatore viene cambiato ogni settimana: il dato che si ottiene è una concentrazione media settimanale e da questa vengono poi calcolate la media annuale (parametro di riferimento legislativo per il benzene) e le medie mensili. Nelle due stazioni da traffico, Zalamella e Marconi, il valore relativo alla media annuale per il 2012 è inferiore a 1.5 µg/m3, minore del limite ed in linea con le medie rilevate negli ultimi anni. Nelle postazioni in cui la misura è integrata sulla settimana, le concentrazioni risultano inferiori o uguali a 1.0 µg/m3. In figura 4.11 sono rappresentate le concentrazioni medie annuali a partire dal 2002 misurate a Zalamella: il valore limite, entrato in vigore nel 2010, è sempre stato rispettato e si registra una sostanziale stabilizzazione della concentrazione annuale al di sotto di 2 µg/m3 a partire dal 2008. Benzene - media annuale a Zalamella 6,0
Concentrazione ( g/m3)
valore limite 2010 5,0 4,0 3,0
2,6 2,2
2,0
2,3
2,6 2,1
1,8
1,6
1,4
1,5
1,3
1,0 0,0
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Figura 4.11 - Confronto con i valori limite e i margini di tolleranza – Dlgs. 155/10
I grafici successivi (Figura 4.12) riportano le concentrazioni medie mensili. Valori pari o superiori a 2.5 µg/m3 sono stati rilevati a Zalamella nei mesi di gennaio e dicembre, periodo in cui anche gli altri inquinanti (ad esclusione dell’ozono) manifestano le concentrazioni più elevate; l’andamento è simile per le postazioni in cui sono utilizzati i campionatori passivi, con concentrazioni medie in linea con quelle rilevate a Marconi.
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Benzene - Medie mensili 3.5 Zalamella
3.0
Marconi
Conc. (µg/m3)
2.5 2.0 1.5
Figura 4.12 – Anno 2012
1.0 0.5 0.0 gen feb mar apr mag giu
lug ago sett
ott
nov
Concentrazioni medie mensili: Zalamella e Marconi – monitoraggio continuo Caorle, Rocca, Giardini e Sapir – campionatori passivi
dic
Benzene - Medie mensili - camp. passivi 3.5 Caorle
3.0
Rocca
Giardini
Sapir
Conc. (µg/m3)
2.5 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0 gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
sett
ott
nov
dic
La figura 4.13 permette di confrontare le medie mensili misurate a Marconi con i due diversi metodi di campionamento (strumentazione in continuo e campionatori passivi): come si può vedere i dati sono sostanzialmente in accordo, con uno scarto che rientra abbondantemente all’interno dell’errore delle due metodiche, a conferma della validità anche del sistema con campionatori passivi. Benzene - Medie mensili a Marconi
Conc. (µg/m3)
3.5 3.0
dati stazione
2.5
campionatori passivi
Figura 4.13 – Medie mensili rilevate a Marconi con strumentazione in continuo e campionatori passivi
2.0 1.5 1.0 0.5 0.0 lug
ago
sett
ott
nov
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dic
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
In Tabella 4.10 sono riportati alcuni parametri statistici relativi al benzene, calcolati a partire dal 2002. Rispetto a questo inquinante si è avuta, negli anni, una progressiva diminuzione: dopo un dimezzamento del valore di concentrazione nel 2003, il dato risulta stabilizzato su valori contenuti, in particolare negli ultimi 5 anni. Tale riduzione è essenzialmente riconducibile alla sostituzione nella miscela delle benzine - del benzene con altri composti organici.
Tabella 4.10 - Andamento temporale di Benzene dal 2002 al 2012 Stazione: Zalamella Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 5 µg/m3 > 10 µg/m3 % dati validi
2002 4 4 9 11 65 5 97
2003 2 2 7 17 7 0 99
2004 2 2 9 12 27 2 94
2005 2.6 2.3 6.8 10.2 24 1 95
2006 2.0 1.6 7.1 14.7 14 0 88
2007 2.1 1.7 7.0 19.6 2 0 96
2008 1.8 1.2 8.0 16.0 12 1 86
2009 1.6 1.1 5.4 12.8 0 0 91
2010 1.4 1.0 4.7 11.6 0 0 98
2011 1.5 0.9 5.5 12.4 0 0 94
2012 1.3 0.8 5.5 16.0 0 0 94
Nota: i parametri statistici sono calcolati a partire dalle concentrazioni orarie espresse in µg/m3, mentre > 5 µg/m3 e > 10 µg/m3 si riferisce al numero di giorni in cui la media giornaliera è stata superiore alla concentrazione riportata (rispettivamente 5 e 10 µg/m3).
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
4.5 – Toluene e Xileni
Marconi (TU)
Zalamella (TU)
Caorle (FU Res.)
Giardini (FU)
Rocca (Ind./U)
SAPIR (Ind)
Toluene C7H8
Efficienza %
94
94
100
100
100
100
Massimo medie orarie (µg/m3)
195.0
162.8
/
/
/
/
Massimo medie giornaliere (µg/m3)
32.9
15.0
/
/
/
/
Massimo medie settimanali (µg/m3)
10.2
9.6
6.0
4.7
5.0
4.8
Media annuale(µg/m3)
2.4
3.8
2.4
2.2
2.2
2.2
Efficienza %
92
94
100
100
100
100
Massimo medie orarie (µg/m3)
30.5
34.3
/
/
/
/
Massimo medie giornaliere (µg/m3)
5.5
8.5
/
/
/
/
Massimo medie settimanali (µg/m3)
3.5
5.2
4.0
3.4
4.0
3.8
Media annuale(µg/m3)
1.1
1.9
1.5
1.3
1.4
1.7
Toluene Media settimanale < 260 µg/m3
10.2
9.6
6.0
4.7
5.0
4.8
Xileni Media 24 h < 4800 µg/m3
5.5
8.5
/
/
/
/
Toluene
Xileni C8H10
Xileni
Rete pubbl. ind. Ravenna
Area urbana
OMS
Valori guida
Tabella 4.11 – Toluene e Xileni : parametri statistici – monitoraggio in continuo e campionatori passivi
Oltre al benzene vengono monitorati in continuo anche toluene e xileni. Per quanto concerne gli xileni, sia nel monitoraggio in continuo sia nella determinazione analitica sui campionatori passivi, si rilevano 3 isomeri: m-xilene, p-xilene e o-xilene. La normativa nazionale non fissa valori limite di qualità dell’aria ambiente per toluene e xileni, mentre l’OMS indica dei valori guida (richiamati in tabella 4.11), che corrispondono alla concentrazione al di sopra della quale si possono riscontrare effetti sulla salute della popolazione non esposta professionalmente. Le concentrazioni massime rilevate in tutte le postazioni sono comunque ben al di sotto di tali valori. La tabella 4.11 sintetizza le elaborazioni statistiche relative a tutti i campionamenti effettuati e la figura 4.14 riporta le medie mensili. Diversamente dal benzene, toluene e xileni non presentano un marcato andamento stagionale; le concentrazioni maggiori sono state rilevate nel mese di dicembre in tutte le postazioni, ma
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
concentrazioni simili si sono riscontrate anche durante i mesi estivi, in particolare presso le stazioni industriali, Rocca e SAPIR. Marconi (TU) Medie mensili 2012
Zalamella (TU) - Medie mensili 2012 dic nov ott set ago lug giu mag apr mar feb gen
dic nov ott set ago lug giu mag apr mar feb gen
Xileni Toluene
0
1
2 3 4 5 Concentrazione (µg/m 3)
6
7
Xileni Toluene
0
Giardini (FU) - Medie mensili 2012 dic nov ott set ago lug giu mag apr mar feb gen 2 3 4 5 Concentrazione (µg/m 3)
6
Toluene
0
7
1
2 3 4 5 Concentrazione (µg/m 3)
6
7
Sapir(Ind) - Medie mensili 2012
Toluene
1
2 3 4 5 Concentrazione (µg/m 3)
dic nov ott set ago lug giu mag apr mar feb gen
Xileni
0
7
Xileni
Rocca (Ind/Urb)- Medie mensili 2012 dic nov ott set ago lug giu mag apr mar feb gen
6
Caorle (FURes) - Medie mensili 2012
Toluene
1
2 3 4 5 Concentrazione (µg/m 3)
dic nov ott set ago lug giu mag apr mar feb gen
Xileni
0
1
6
7
Xileni Toluene
0
1
2 3 4 5 Concentrazione (µg/m 3)
6
Figura 4.14 – Toluene e Xileni: concentrazioni medie mensili – anno 2012
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7
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
4.6 - Ozono
(Ind.)
Marina RA
(Ind.)
Zorabini
SAPIR (Ind.)
Rocca
Rete pubbl. ind. Rete priv. Ind. Ravenna Ravenna (Ind./Urbana)
(FU)
Giardini
(FU)
Bucci
(FSubU)
Area urbana
Delta Cervia
(FR)
Ozono O3
Ballirana
Fondo
Efficienza %
98
99
99
99
98
95
98
97
Max media oraria (µg/m3)
204
186
154
174
197
144
80
202
n° giorni sup soglia informazione
3
3
0
0
2
0
0
5
0
0
0
0
0
0
0
0
45
50
11
17
48
3
0
62
da non sup. più di 25 gg l’anno media di 3 anni
28
53
18
20
32
33
0
56
18000 µg/m3*h media 5 anni
15368 (*)
22688 (*)
15256
16145 (*)
20760
20328
49
27426
120 µg/m3
169
181
141
166
185
137
76
194
3
(180 µg/m )
n° giorni sup soglia di allarme 3
(240 µg/m
per 3 ore consecutive)
n° giorni sup concentrazione media di 8 h di 120 µg/m3 (nell’anno)
D.Lgs.155/2010
OMS
(valori bersaglio)
Riferimenti normativi Protezione della salute umana: N° sup.media max giorn. su 8h Protezione della vegetazione AOT40 Max Media 8 ore
120 µg/m3
(*) Per queste postazioni non è disponibile il set di dati completo per il calcolo del AOT40 pari a 5 anni
Tabella 4.12 – O3: parametri statistici e confronto con i valori previsti dalle norme
Il Decreto Legislativo 155/2010, oltre a valori bersaglio e obiettivi a lungo termine (sintetizzati in tabella 4.12), ripropone: - la soglia di informazione: livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive; - la soglia di allarme: livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per la popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di adottare provvedimenti immediati. In particolare si raggiunge la soglia di informazione quando la media oraria è maggiore o uguale a 180 µg/m3 e la soglia di allarme se si verifica il superamento della media oraria di 240 µg/m3 per tre ore consecutive. Anche nella rete industriale privata l’ozono si misura in due postazioni, ritenute significative per la misura della concentrazione dell’inquinante prodotta a seguito delle reazioni secondarie che vedono coinvolti i primari emessi prevalentemente dalla zona industriale (Zorabini e Marina di Ravenna).
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
In funzione della finalità della misurazione, vengono utilizzate stazioni di diversa tipologia della rete pubblica: Finalità della misurazione
Tipo di stazione
Stazioni RRQA Ravenna
protezione della salute umana
Fondo Urbano
Giardini / Bucci
protezione della salute umana/ protezione della vegetazione
Fondo Sub Urbano Fondo Rurale
Delta Cervia / Ballirana
L’ozono è un inquinante “secondario” che si forma a seguito di complesse reazioni fotochimiche, favorite dalla radiazione solare, che coinvolgono inquinanti primari immessi direttamente in atmosfera. Ha quindi una spiccata stagionalità, con le concentrazioni più significative rilevate nel periodo primavera-estate (figura 4.15 – media mensile anno 2012), ed un caratteristico andamento giornaliero, con un picco di concentrazione in corrispondenza delle ore di maggiore insolazione (figura 4.17 – giorno tipico per il semestre estivo).
Concentrazione ( g/m 3) Concentrazione ( g/m 3)
120
Concentrazione ( g/m 3)
Stazioni urbane 120
120
100
Giardini
Parco Bucci
80 60 40 20
ot t no v di c
gi u lu g ag o se tt
ge n fe b m ar ap r m ag
0
Stazioni di Fondo 100
Ballirana
Delta Cervia
Figura 4.15 Concentrazioni medie mensili – anno 2012
80 60 40 20
gi u lu g ag o se tt ot t no v di c
ge n fe b m ar ap r m ag
0
Stazioni industriali 100
Rocca
Sapir
Marina
Zorabini
80 60 40 20
gi u lu g ag o se tt ot t no v di c
ge n fe b m ar ap r m ag
0
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Come risulta anche dal grafico relativo alle concentrazioni mensili, a Zorabini (rete privata) vengono misurati valori più bassi rispetto alle altre stazioni della rete, con una dipendenza poco pronunciata dalla stagionalità e dall’orario (Fig.4.17 – giorno tipico estivo). Tale osservazione è confermata dal confronto fra i dati orari di ozono rilevati nelle diverse postazioni della rete (Figura 4.16) e suggerisce l’opportunità di una verifica supplementare sull’affidabilità dello strumento.
Figura 4.16 Concentrazioni orarie di ozono in tutte le postazioni della rete – anno 2012
Stazioni Urbane GT estate
feriale
sab.
dom.
GT estate
140
140
120
120
100
100
80
80
60
60
40
40
20
20
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Giardini (FU)
Bucci (FU) Stazioni Industriali
GT estate
feriale
sab.
dom.
GT estate
140
140
120
120
100
100
80
80
60
60
40
40
20
20
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Rocca (Ind./Urbana)
Servizio Sistemi Ambientali - Sezione di Ravenna
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
SAPIR (Ind.)
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Stazioni Industriali (rete privata) GT estate
feriale
sab.
dom.
GT estate
140
140
120
120
100
100
80
80
60
60
40
40
20
20
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Zorabini (Ind.)
Marina RA (Ind.) Stazioni di Fondo
GT estate
feriale
sab.
dom.
GT estate
140
140
120
120
100
100
80
80
60
60
40
40
20
20
0
feriale
sab.
dom.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Ballirana (FR)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Delta Cervia (FSubU)
Figura 4.17 - Ozono: giorni tipici estivi – anno 2012
Gli andamenti giornalieri delle concentrazioni di Ozono nelle stazioni sono molto simili, con il minimo in corrispondenza delle 7 del mattino ed il massimo nelle ore centrali del pomeriggio, quando maggiore è l’insolazione e quindi più intensa la formazione dell’inquinante. Come già rilevato, le concentrazioni a Zorabini risultano significativamente inferiori al resto del territorio. Nel 2012 il valore bersaglio per la protezione della salute umana (più di 25 giorni di superamento della media massima giornaliera su 8 h di 120 µg/m3 come media degli ultimi tre anni) è stato superato in 5 postazioni, tre della rete industriale (Rocca, Marina di Ravenna e SAPIR) e nelle due stazioni di Fondo (Ballirana e Delta Cervia). Per quanto riguarda invece gli episodi acuti, la soglia di informazione (180 µg/m3) è stata raggiunta in 4 postazioni per un totale di 7 episodi, mentre non è mai stata raggiunta la soglia di allarme (240 µg/m3). In tabella 4.13 sono riportati i giorni del 2012 in cui, in almeno una delle postazioni, si è superata la soglia di informazione; come si vede i superamenti sono concentrati nel periodo 18 - 21 giugno.
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Giorno di sup.
Ballirana
Cervia
Rocca
Marina di Ra
18 giu 2012 19 giu 2012 20 giu 2012 21 giu 2012 4 lug 2012 27 lug 2012 28 lug 2012
Tabella 4.13 – O3: giorni di superamento della soglia di informazione
La figura 4.18, che riporta gli istogrammi relativi al numero di giorni in cui nel 2012 la media massima su 8 h è stata superiore a 120 µg/m3, indica che le maggiori criticità si rilevano lungo la fascia costiera, con un numero di superamenti significativi a Delta Cervia (50 giorni) e Marina di Ravenna (62 giorni). Ballirana - 45 Zorabini - 0
Marina - 62 Sapir - 3 Rocca - 48 Giardini - 17 Bucci - 11
Delta Cervia - 50
Figura 4.18 – Giorni di superamento della concentrazione max di 8 h – anno 2012
Anche per l’ozono si riportano le mappe regionali relative alla stima delle concentrazioni di ozono elaborate dal SIMC per il 2012 (Fig.4.19). Il parametro riportato – che deriva dall’integrazione di dati simulati e dati misurati - è relativo al numero di giorni in cui si valuta il superamento della concentrazione di 120 µg/m3 , calcolata come concentrazione massima giornaliera di 8 h.
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Figura 4.19 – Stima regionale del numero di giorni di superamento della concentrazione max di 8 h – anno 2012
Infine si riportano alcuni parametri relativi all’ozono, calcolati a partire dal 2003.
Tabella 4.14 - Andamento temporale dell’ozono dal 2003 al 2012 (dati orari in µg/m3) Stazione: Giardini Max orario g/m
3
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
--
--
--
--
--
--
154
175
180
174
N° giorni sup 120 g/m
3
--
--
--
--
--
--
17
17
27
17
N° giorni sup 180 g/m
3
--
--
--
--
--
--
0
0
0
0
N° giorni sup 240 g/m
3
--
--
--
--
--
--
0
0
0
0
--
--
--
--
--
--
68
100
100
99
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
% dati validi Stazione: Parco Bucci Max orario g/m3
215
196
208
191
198
170
180
156
158
154
N° giorni sup 120 g/m
3
59
20
62
49
24
147
33
18
9
11
N° giorni sup 180 g/m
3
7
1
2
7
1
0
0
0
0
0
N° giorni sup 240 g/m3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
% dati validi
94
94
85
94
97
99
99
96
100
99
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Stazione: Rocca Brancaleone Max orario g/m
3
233
196
186
210
235
199
154
170
175
197
3
44
10
26
45
35
31
15
9
33
48
N° giorni sup 180 g/m3
13
1
3
6
4
2
0
0
0
2
N° giorni sup 240 g/m
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
95
92
89
99
88
98
99
96
99
98
N° giorni sup 120 g/m
% dati validi
3
Servizio Sistemi Ambientali - Sezione di Ravenna
Pag. 55
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Stazione: SAPIR Max orario g/m3
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
177
116
222
230
245
195
157
180
195
144
N° giorni sup 120 g/m
3
4
0
20
49
55
36
14
11
83
3
N° giorni sup 180 g/m
3
0
0
2
6
7
2
0
0
6
0
N° giorni sup 240 g/m3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
% dati validi
96
98
89
97
98
97
99
97
99
95
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Stazione: Zorabini Max orario g/m
3
--
--
--
--
--
--
--
101
89
80
N° giorni sup 120 g/m
3
--
--
--
--
--
--
--
0
0
0
N° giorni sup 180 g/m
3
--
--
--
--
--
--
--
0
0
0
N° giorni sup 240 g/m
3
--
--
--
--
--
--
--
0
0
0
--
--
--
--
--
--
--
100
100
98
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
343
211
211
212
234
195
179
178
186
202
N° giorni sup 120 g/m3
38
84
53
42
56
37
18
32
89
62
N° giorni sup 180 g/m
21
10
8
7
4
3
0
0
4
5
N° giorni sup 240 g/m3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
% dati validi
98
100
100
100
98
94
91
100
100
97
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
% dati validi
Stazione: Marina di Ravenna Max orario g/m3 3
Stazione: Ballirana Max orario g/m
3
--
--
--
--
--
--
144
168
168
204
3
--
--
--
--
--
--
2
15
37
45
N° giorni sup 180 g/m3
--
--
--
--
--
--
0
0
0
3
N° giorni sup 240 g/m
--
--
--
--
--
--
0
0
0
0
--
--
--
--
--
--
88
99
99
98
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
--
--
--
--
--
--
186
191
184
186
N° giorni sup 120 g/m
3
--
--
--
--
--
--
23
51
86
50
N° giorni sup 180 g/m
3
--
--
--
--
--
--
1
2
1
3
N° giorni sup 240 g/m3
--
--
--
--
--
--
0
0
0
0
% dati validi
--
--
--
--
--
--
81
97
99
99
N° giorni sup 120 g/m
3
% dati validi Stazione: Delta Cervia Max orario g/m
3
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Pag. 56
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
4.7 – Particolato PM10
SAPIR (Ind.)
Rocca
(TU)
Zalamella
(FU)
Giardini
Caorle (FU Res.)
(TU)
Marconi
(FU)
(Ind./Urbana)
Rete pubbl. industriale
Area urbana
Bucci
Delta Cervia
Particolato PM10
(FSubU)
Fondo
Efficienza %
98
99
99
98
99
95
99
100
massimo medie giornaliere g/m3 90.4° perc. medie giornaliere g/m3
144
130
134
175
161
171
186
143
50
49
59
62
52
60
60
68
D.Lgs 155/2010
Riferimenti normativi Media annuale
40 g/m3
29
27
32
34
29
33
32
41
N° sup media giornaliera 50 g/m3
max 35 volte/anno
33
33
59
66
39
60
65
105
Particolato
Agip 29
Germani
Marani
Rete privata industriale
100
98
100
massimo medie giornaliere (g/m )
198
107
186
90.4° perc. medie giornaliere (g/m )
62
57
60
PM10 Efficienza % 3
3
D.Lgs 155/2010
Riferimenti normativi Media annuale
40 g/m3
34
32
33
N° sup media giornaliera 50 g/m3
max 35 volte/anno
62
56
59
Tabella 4.15 – PM10: parametri statistici e confronto con i valori previsti dalle norme
Nel 2012 il limite relativo alla media annua viene rispettato in tutte le postazioni, ad esclusione di SAPIR,. Il limite di breve periodo (media giornaliera di 50 µg/m3 da non superare più di 35 volte in un anno), è invece abbondantemente superato in tutte le centraline della provincia, ad esclusione delle stazioni di Delta Cervia e Bucci (Faenza). In area urbana, a Ravenna e a Faenza (Zalamella, Rocca, Caorle e Marconi), si misurano più di 60 superamenti della media giornaliera di 50 µg/m3.
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
In area industriale, la situazione è più critica nella stazione ubicata in area portuale (Sapir: 108 superamenti), mentre nelle altre stazioni (Agip 29, Germani e Marani) la situazione è simile a quella urbana. Nella figura 4.20 viene riportato il trend degli ultimi anni della media annuale e del numero di superamenti rilevati nella rete pubblica (aree urbane e suburbane). Nel 2012 la media annuale è tendenzialmente in linea con i dati rilevati negli ultimi anni, intorno ai 30 µg/m3. Il numero di giorni con concentrazioni superiori a 50 µg/m3 è simile a quello misurato nel 2011 e, per il secondo anno consecutivo, nella maggior parte delle stazioni i superamenti raggiungono o superano i 60.
PM 10 - Medie annuali - Aree urbane e suburbane 50
Caorle
Conc. (µg/m 3)
40
Giardini
30
Zalamella
20
Bucci
10
Marconi
0
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Delta Cervia
3
N° giorni sup.
PM 10 - Giorni sup. 50 µg/m - Aree urbane e suburbane 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0
Caorle Giardini Zalamella Bucci Marconi Delta Cervia
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Figura 4.20 – Confronto con i valori limite del D.lgs 155/2010 - Stazioni urbane e suburbane
Anche nella rete industriale (pubblica e privata - Figura 4.21) le medie annuali sono in linea con quelle rilevate nel 2011, con valori al di sotto del limite, ad eccezione della stazione Sapir dove si sono misurati 41 µg/m3. Il numero di superamenti della media giornaliera è consistente (abbondantemente maggiore di 35 in tutte le postazioni) ma leggermente inferiore a quello rilevato nel 2011.
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
PM 10 - Medie annuali - Rete pubblica e privata industriale 70 Rocca
60
SAPIR
Conc. (µg/m 3)
50 40
Az. Marani (priv.)
30 20
Agip 29 (priv.)
10
Germani (priv.)
0
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 3
N° giorni sup.
PM 10 - Giorni sup. 50 µg/m - Rete pubblica e privata industriale 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0
Rocca SAPIR Az. Marani (priv.) Agip 29 (priv.) Germani (priv.)
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Figura 4.21 – Stazioni industriali rete pubblica e rete privata Confronto con i valori limite del D. Lgs 155/2010 – anno 2012
Il monitoraggio effettuato in corrispondenza della stazione Sapir, collocata all’interno della zona portuale, risulta particolarmente influenzato dalla polverosità prodotta dalle attività connesse alla movimentazione delle merci nel porto. Da rilevare che, nonostante il consistente superamento dei limiti, nel 2012 in questa postazione è stata registrata una diminuzione di entrambi i parametri (media e superamenti), che si sono attestati sui livelli del biennio 2004 – 2005 (Figura 4.22). PM 10 Sapir: Media annuale e N° giorni > 50 µg/m 3 250
70
200
40
150
30
100
20 50
10 0
N° sup.
50
Figura 4.22 – SAPIR Trend della media annuale e del numero di superamenti di 50 µg/m3
0
20 02 20 03 20 04 20 05 20 06 20 07 20 08 20 09 20 10 20 11 20 12
Conc. (µg/m3)
60
N° sup.
Media annuale
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
In Figura 4.23 si può osservare la distribuzione spaziale dei superamenti della media giornaliera di 50 µg/m3 nel 2012. Dalla mappa risulta un inquinamento da polveri sottili ubiquitario, con concentrazioni maggiori in corrispondenza delle stazioni di traffico. Il picco in area portuale (Stazione SAPIR) è da mettere in relazione con le emissioni locali prodotte dalle attività di movimentazione merci e traffico pesante indotto. Il numero di superamenti del limite giornaliero di 50 µg/m3 è stato elaborato anche dal sistema modellistica NINFA+PESCO implementato dal SIMC, di cui si riporta la mappa (Figura 4.24).
SAPIR - 105
Marani - 59
Germani - 56
Agip29 - 62 Zalamella - 60 Rocca - 65 Bucci - 33
Caorle - 66 Giardini - 39
Figura 4.23 – Giorni di superamento del limite giornaliero di 50 µg/m3 – anno 2012
Delta Cervia - 33
Marconi - 59
Figura 4.24 – Stima regionale del numero di giorni di superamento del valore limite di 50 µg/m3 – 2012
In Figura 4.25 sono riportate le concentrazioni medie mensili. In tutte le stazioni sono stati misurati valori particolarmente elevati nei primi 3 mesi dell’anno.
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
In gennaio e febbraio le concentrazioni medie mensili sono superiori a 40 µg/m3, con valori che si sono avvicinati a 60 µg/m3 nelle centraline di traffico (Zalamella e Marconi), presso la stazione di Caorle e Rocca ed in buona parte delle stazioni della rete industriale. Nel periodo 18 – 20 febbraio, quando si stava sciogliendo la neve caduta nei primi 15 giorni del mese, sono state misurate le concentrazioni più elevate: Rete pubbl. industriale
Marconi (TU)
Caorle (FU Res.)
Giardini (FU)
Zalamella (TU)
Rocca (Ind./Urb.)
SAPIR (Ind.)
Agip 29
Germani
Marani
Rete privata industriale
Bucci (FU)
Area urbana
Cervia (FSubU)
Fondo
18 febbraio 2012
93
70
76
106
94
98
104
97
110
93
105
19 febbraio 2012
113
74
84
124
104
106
121
118
146
96
132
20 febbraio 2012
144
130
134
175
161
171
186
143
198
107
186
Concentrazioni sensibilmente inferiori sono state misurate a Parco Bucci (Fondo urbano di Faenza), in particolare nei due mesi primaverili di aprile e maggio e nell’ultima parte dell’anno. In area portuale (Sapir) la stagionalità risulta meno evidente: solo in aprile la concentrazione è inferiore a 30 µg/m3 anche se in generale nel 2012, come si diceva, il dato della stazione è maggiormente allineato con le altre stazioni del territorio, pur risentendo evidentemente delle emissioni legate alle attività insediate al porto. PM 10 - Medie mensili - Aree urbane e suburbane 70
Caorle
Conc. (µg/m 3)
60 Giardini
50 40
Zalamella
30
Bucci
20
Marconi
10
Delta Cervia
0 Gen
Feb
M ar
Apr
M ag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
PM 10 - Medie mensili - Rete pubblica e privata industriale 70
Rocca
Conc. (µg/m 3)
60 SAPIR
50 40
Az. Marani (priv.)
30 Agip 29 (priv.)
20 10
Germani (priv.)
0 Gen
Feb
M ar
Apr
M ag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
Figura 4.25 - Concentrazioni medie mensili – Anno 2012
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Nella figura successiva (Figura 4.26), gli istogrammi indicano il numero di superamenti della media giornaliera di 50 g/m3 nei diversi mesi. PM 10 - N° sup. mensili Aree urbane e suburbane
PM 10 - N° sup. mensili Rete ind. pubb. e privata
Dic
Dic
Nov
Nov
Ott
Ott
Set
Set
Ago
Ago
Lug
Lug
Giu
Giu
Mag
Mag
Apr
Apr
Mar
Mar
Feb
Feb
Gen
Gen
0
5
10
15
20
25
N° superamenti Caorle
Giardini
Zalamella
Bucci
Marconi
Delta Cervia
0
5
10
15
20
25
N° superamenti Rocca Az. Marani (priv.) Germani (priv.)
SAPIR Agip 29 (priv.)
Figura 4.26 – Superamenti mensili della media giornaliera di 50 g/m3 – Anno 2012
Il Servizio Meteorologico di Arpa (SIMC) elabora un indice per determinare i giorni favorevoli all’accumulo di PM10. Secondo tale indice sono definite giornate “favorevoli all’accumulo di PM10”, quelle in cui l’indice di ventilazione (definito come il prodotto dell’altezza di rimescolamento media giornaliera (m) e della velocità media giornaliera del vento (m/s)) è inferiore a 800 m2/s e le eventuali precipitazioni sono inferiori a 0.3 mm di pioggia. In figura 4.27 il numero di “giorni critici” (favorevoli all’accumulo di PM10) calcolati nel 2012 è confrontato con il numero di giorni nel mese in cui è stata effettivamente misurata una concentrazione di PM10 superiore a 50 µg/m3 in una qualsiasi delle stazioni della rete (non considerando quelle di tipo industriale). Sia a Ravenna sia a Faenza emerge una significativa discrepanza fra indice proposto e dati rilevati. In particolare nel mese di febbraio le giornate favorevoli all’accumulo di PM10 secondo l’indice proposto sono risultate decisamente inferiori ai superamenti rilevati, mentre generalmente l’indicatore sovrastima abbondantemente la realtà.
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Faenza - PM10 - confronto supermenti misurati e numero "giorni critici"
Ravenna - PM10 - confronto supermenti misurati e numero "giorni critici"
30
30
25 25 20
19 20
17
15
18
12
11
10
10
9
10 1
24 21
20
16
16
15
15
15
12 9
8
6
5
25
21
20
7
10
8
10
7
5
1
7
5
6
2 2
ic D
ov N
O tt
Se t
go A
Lu g
G iu
M ag
pr A
ar M
G en
D
ic
ov N
t
O tt
Se
go A
Lu g
G iu
ag
pr
M
A
M ar
Fe b
G en
0
Fe b
0
Indicatore "giorno critico" N° di sup misurati in almeno 1 stazione
Indicatore "giorno critico" N° di sup misurati in almeno 1 stazione
Figura 4.27 – Giornate favorevoli all’accumulo di PM10 e superamenti misurati - anno 2012
Tabella 4.16 - Andamento temporale PM10 dal 2002 al 2012 (dati giornalieri in µg/m3) Stazione: Rocca Brancaleone Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 50 µg/m3 % dati validi
2002 41 27 175 275 60 88
2003 50 44 141 189 131 98
2004 47 39 129 186 105 95
2005 36 30 100 173 60 97
2006 34 30 73 94 51 99
2007 31 25 57 74 29 92
2008 34 31 69 91 40 97
2009 30 27 76 94 36 99
2010 29 25 72 97 49 99
2011 34 28 91 117 67 99
2012 32 24 89 186 65 99
2003 34 31 81 122 56 98
2004 23 21 58 69 17 99
2005 26 25 63 90 15 99
2006 31 28 72 97 41 100
2007 29 26 58 73 21 99
2008 34 32 73 92 40 97
2009 31 28 75 97 36 93
2010 31 26 71 88 50 98
2011 36 30 93 127 68 98
2012 34 27 93 175 66 98
2003 44 39 115 137 91 90
2004 42 35 109 137 73 90
2005 34 30 95 130 52 93
2006 30 26 87 115 46 97
2007 26 21 67 88 27 95
2008 31 26 76 118 45 95
2009 31 27 78 91 37 94
2010 29 25 70 89 49 98
2011 35 29 88 104 64 93
2012 33 26 84 171 60 95
Stazione: Caorle Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 50 µg/m3 % dati validi
2002 39 35 109 204 72 100
Stazione: Zalamella Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 50 µg/m3 % dati validi
2002 45 36 147 250 91 90
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6
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Stazione: Marconi Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 50 µg/m3 % dati validi
2002 -
2003 -
2004 -
2005 -
2006 -
2007 35 32 77 119 59 98
2008 36 33 81 109 63 95
2009 31 27 75 111 36 98
2010 30 25 82 97 54 99
2011 33 27 88 116 60 98
2012 32 26 82 134 59 99
2003 65 60 140 186 216 93
2004 38 32 102 152 77 98
2005 42 37 91 109 97 91
2006 52 46 127 185 161 97
2007 56 49 123 407 172 97
2008 46 41 109 194 116 99
2009 45 39 103 146 127 100
2010 45 41 112 191 134 97
2011 57 51 152 177 184 98
2012 41 37 95 143 105 100
2003 36 33 95 122 44 99
2004 32 26 96 127 55 100
2005 33 28 104 135 53 100
2006 37 29 116 155 67 99
2007 33 28 95 131 55 100
2008 26 22 72 105 29 98
2009 24 21 61 86 23 99
2010 25 21 68 85 37 96
2011 34 30 84 95 63 99
2012 32 26 74 107 56 98
2003 43 39 101 158 104 98
2004 37 33 103 116 66 100
2005 38 34 103 127 68 100
2006 36 32 90 120 62 98
2007 31 28 70 93 41 100
2008 27 25 62 102 24 99
2009 27 24 57 79 15 99
2010 26 22 72 91 31 97
2011 37 33 92 125 76 100
2012 33 27 85 186 59 100
2003 36 32 100 146 53 98
2004 31 27 88 110 42 100
2005 32 28 88 116 39 100
2006 33 28 88 116 58 100
2007 30 28 72 96 36 100
2008 26 23 60 106 21 100
2009 24 22 55 76 10 96
2010 26 24 64 85 23 100
2011 38 34 98 133 74 100
2012 34 27 93 198 62 100
Stazione: SAPIR Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 50 µg/m3 % dati validi
2002 56 49 143 211 176 97
Stazione: Germani Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 50 µg/m3 % dati validi
2002 -
Stazione: Marani Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 50 µg/m3 % dati validi
2002 -
Stazione: Agip 29 Media 50°Percentile 98°Percentile Max > 50 µg/m3 % dati validi
2002 -
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Pag. 64
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
4.8 – Particolato PM2.5 Area urbana
Bucci FU
Giardini FU
Germani Ind. Priv.
Ballirana FR
Particolato PM2,5
Indust. Fondo
Efficienza %
99
99
98
97
massimo medie giornaliere (g/m3)
118
131
93
149
20
18
22
28
D.lgs 155/10
Riferimenti normativi Valore limite per la protezione della salute umana
Media annuale al 2012 Media annuale
27.1 g/m3
(entro 1 gen. 2015)
25 g/m3
Tabella 4.17 – PM2.5: parametri statistici e confronto con i valori previsti dalle norme
Anticipando quanto richiesto dall’attuale normativa, dal 2009 nella provincia di Ravenna il PM2.5 viene monitorato in continuo presso tre stazioni: Giardini, Bucci e Ballirana. Le prime due sono stazioni di fondo urbano (Ravenna e Faenza), mentre la terza è una stazione di fondo rurale. Nella rete privata industriale, dal 2010 il PM2.5 viene monitorato in continuo a Germani. Relativamente al PM2.5 il D.lgs 155/2010 indica un valore limite della media annuale pari a 25 µg/m3 da raggiungere entro il 1° gennaio 2015 ed un trend di avvicinamento a tale limite che consente, nel 2012, una media annuale di 27.1 µg/m3. Il limite al 2015 è rispettato in tutte le postazioni ad esclusione di Ballirana, in cui viene superato, seppure di poco, anche il limite più il margine di tolleranza previsto per il 2012. Di seguito si riporta il grafico con le medie mensili (figura 4.28). PM2.5 - Medie mensili 60 50
BALLIRANA
GIARDINI
PARCO BUCCI
GERMANI
g/m
3
40 30 20 10
br e
di ce m
ve m
br e
br e no
ot to
br e
se tte m
ag os to
gl io lu
ug no gi
ag gi o m
ap ril e
ar zo m
br ai o fe b
ge nn
ai o
0
Figura 4.28 – PM2.5: medie mensili 2012
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Segue la mappa, elaborata dal SIMC, con la stima della concentrazione media annuale di PM2.5 sul territorio regionale per il 2012 (Figura 4.29).
Figura 4.29 – PM2.5: medie annuali 2011 – 2012 elaborate dal SIMC
Poiché in tre postazioni (Giardini, Bucci e Germani) è installato uno strumento che permette la contestuale misurazione di particolato PM10 e PM2.5. (SWAM –DualChannel), è stata calcolata, e riportata in grafico (Figura 4.30), la media mensile dei rapporti giornalieri delle concentrazioni delle due frazioni granulometriche, PM2.5 e PM10. Medie mensili: PM2.5/PM10 %
Rapporto PM 2.5 / PM 10 %
90% BUCCI
GIARDINI
GERMANI
80% 70% 60% 50%
40%
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
Figura 4.30 – Rapporto PM2.5/PM10 : medie mensili 2012
Gli andamenti del rapporto sono simili per le 3 postazioni, anche se a Giardini (Fondo urbano di Ravenna) i rapporti percentuali risultano inferiori. Si osserva inoltre una spiccata stagionalità, con valori maggiori della quota di particolato più fine nei mesi invernali (nei mesi di gennaio, febbraio, novembre e dicembre a Bucci più dell’80% di PM10 misurato è in realtà PM2.5).
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Le particelle con un diametro aerodinamico attorno ai 10 µm (PM10) vengono generate, per una quota significativa, per azione meccanica, mentre quelle più fini sono prodotte prevalentemente dalla combustione o sono di origine secondaria, cioè prodotte in atmosfera a partire da precursori gassosi quali ossidi di azoto (nitrati), ossidi di zolfo (solfati), ammoniaca, composti organici volatili. La maggior quota di particolato PM 2.5 durante i mesi invernali può, quindi, essere in relazione: - con l’aumento delle emissioni derivanti dai processi di combustione (traffico, riscaldamento,…), quantitativamente più rilevanti in questo periodo dell’anno; - con l’incremento della componente secondaria legata ad una maggiore presenza di precursori in atmosfera.
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4.9 – Analisi sul particolato Il particolato PM10 e PM2.5, raccolto sui filtri viene sottoposto ad analisi per la determinazione degli idrocarburi policiclici aromatici e dei metalli. Il D.Lvo 155/2010 indica, nell’Allegato VI, i metodi di riferimento da utilizzare per il campionamento e la misurazione di piombo, arsenico, cadmio, nichel e del Benzo(a)Pirene nell'aria ambiente. In particolare: 1. Metodo di riferimento per il campionamento e la misurazione del piombo. Il metodo di riferimento per il campionamento è descritto nella norma UNI EN 12341:1999 “Qualità dell’aria. Determinazione del particolato in sospensione PM10. Metodo di riferimento e procedimento per prove in campo atte a dimostrare l’equivalenza dei metodi di misurazione rispetto al metodi di riferimento”. Il metodo di riferimento per la misurazione è descritto nella norma UNI EN 14902:2005 “Qualità dell’aria ambiente. Metodo normalizzato per la misurazione di Pb, Cd, As e Ni nella frazione PM10 del particolato in sospensione”. 2.
Metodo di riferimento per il campionamento e la misurazione dell'arsenico, del cadmio e del nichel nell'aria ambiente. Il metodo di riferimento per il campionamento e la misurazione è descritto nella norma UNI EN 14902:2005 “Qualità dell’aria ambiente. Metodo normalizzato per la misurazione di Pb, Cd, As e Ni nella frazione PM10 del particolato in sospensione”.
3.
Metodo di riferimento per il campionamento e la misurazione del benzo(a)pirene nell'aria ambiente. Il metodo di riferimento per il campionamento e la misurazione del benzo(a)pirene è descritto nella norma UNI EN 15549:2008 “Qualità dell’aria. Metodo normalizzato per la misurazione della concentrazione di benzo(a)pirene in aria ambiente”.
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
4.9.1 - Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) Il metodo analitico utilizzato per la determinazione degli IPA prevede l’estrazione del materiale particellare con solvente e la successiva purificazione su colonna di gel di silice. L’eluato così raccolto viene ripreso con un volume noto di toluene. La determinazione analitica finale viene effettuata per gascromatografia ad alta risoluzione interfacciata ad un rilevatore costituito da uno spettrometro di massa a bassa risoluzione.
SAPIR (Ind.)
Rocca
(TU)
Zalamella
(FU)
Giardini
Caorle (FU Res.)
(TU)
Marconi
(FU)
(Ind./Urbana)
Rete pubbl. industriale
Area urbana
Bucci
Concentrazione di inquinante nella frazione PM10
(FSubU)
IPA
Delta Cervia
Fondo
Efficienza %
98
99
99
98
99
95
99
100
massimo medie mensili di benzo(a)pirene ng/m3 media annuale benzo(a)pirene ng/m3
1.4
2.3
2.8
1.2
1.5
1.6
1.2
1.9
0.2
0.4
0.4
0.3
0.3
0.3
0.3
0.4
0.2
0.4
0.4
0.3
0.3
0.3
0.3
0.4
Riferimenti normativi D.lgs. 155/10 Valore obiettivo
BaP
Media annua 1.0 ng/m3
Tabella 4.18 – IPA sul particolato PM10: parametri statistici e confronto con i valori previsti dalle norme
Gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) sono idrocarburi aromatici ad elevato peso molecolare, la cui molecola è formata da due o più anelli benzenici, saldati in modo da avere in comune due o più atomi di carbonio. Vengono suddivisi, in funzione del peso molecolare e del numero di atomi, in IPA leggeri (2-3 anelli condensati) e IPA pesanti (4-6 anelli). La pericolosità di alcuni IPA deriva principalmente dalla loro semi-volatilità che li rende particolarmente mobili attraverso le varie matrici ambientali. In Europa, negli anni novanta, è stata stimata una concentrazione atmosferica media annua di Benzo(a)Pirene [BaP] compresa fra 0.1 e 1 ng/m3 in area rurale e fra 0.5 e 3 ng/m3 in area urbana. In particolari aree geografiche, le principali sorgenti naturali di IPA nell’ambiente sono costituite da incendi boschivi e vulcani. Per quanto riguarda le sorgenti antropiche, la maggior parte delle immissioni di IPA nell’ambiente deriva dalla combustione incompleta di composti organici durante processi industriali ed altre attività come la trasformazione di combustibili fossili, la produzione di alluminio ed acciaio, l’incenerimento di rifiuti, la produzione di energia termoelettrica, di materiali bituminosi, il traffico veicolare, il riscaldamento domestico, il fumo di tabacco. In particolare durante i processi di combustione gli IPA vengono inizialmente generati in fase gassosa e permangono solo per breve tempo nell’atmosfera in quanto, a causa della loro bassa tensione di vapore, tendono rapidamente a condensarsi e ad essere adsorbiti dalle particelle
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
sospese, che, per la loro elevata superficie specifica, presentano alta capacità di adsorbimento anche per questi inquinanti. In atmosfera l’esposizione agli IPA non è mai legata ad un singolo composto, ma ad una miscela generalmente adsorbita al particolato atmosferico. La distribuzione dei diversi isomeri tra fase gassosa e particolata dipende, in ultima analisi, dal peso molecolare: composti a basso peso molecolare sono praticamente presenti solo nella fase gassosa, mentre i composti definiti “pesanti” sono per lo più adsorbiti sul particolato atmosferico. La normativa italiana (DLvo 155/2010) fissa un valore obiettivo per il benzo(a)pirene pari a 1,0 ng/m3. Il valore obiettivo è definito come ”il livello fissato al fine di evitare, prevenire o ridurre effetti nocivi per la salute umana o per l’ambiente nel suo complesso, da conseguire, ove possibile, entro una data prestabilita” (per arsenico, cadmio, nichel e benzo(a)pirene il 31 dicembre 2012). La stessa norma all’art.6 sottolinea l’opportunità, per verificare la costanza dei rapporti - nel tempo e nello spazio - tra il benzo(a)pirene e gli altri idrocarburi policiclici aromatici di rilevanza tossicologica, di misurare oltre al benzo(a)pirene, altri sei IPA: - benzo(a)antracene; - benzo(b)fluorantene; - benzo(j)fluorantene; - benzo(k)fluorantene; - indeno(1,2,3-cd)pirene; - dibenzo(a,h)antracene. L’Agenzia per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato, fino ad ora, 48 IPA; la classificazione di alcuni dei composti che più frequentemente si ritrovano nell’aria sono riportati in tabella 4.19, indicati in grigio quelli richiamati dal DLvo 155/2010.
Nome
Classificazione IARC1
benzo[a]pirene benzo[a]antracene dibenzo[a,h]antracene benzo[b]fluorantene benzo[j]fluorantene benzo[k]fluorantene indeno[1,2,3-cd]pirene 5-metil-crisene
2A 2A 2A 2B 2B 2B 2B 2B
Nome
Classificazione IARC
dibenzo[a,h]acridine dibenzo[a,i]pirene benzo[g,h,i]perilene metilfenantrene crisene antracene fluorene
2B 2B 3 3 3 3 3
Nota : 2A: Probabile cancerogeno per l’uomo 2B: possibile cancerogeno per l’uomo 3: Non classificabile come cancerogeno per l’uomo
Tabella 4.19 – Cancerogenicità dei principali IPA.
In Figura 4.31 sono riportate le concentrazioni medie annuali di benzo(a)pirene (in ng/m3) rilevate nelle postazioni della provincia negli ultimi 5 anni.
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Nel 2012, nelle postazioni della rete dislocate in provincia di Ravenna, la media annuale è compresa fra i 0.2 ng/m3 di Delta Cervia e i 0.4 ng/m3 rilevati nelle due stazioni di Faenza e presso la centralina industriale di SAPIR. Le medie annuali sono superiori a quelle rilevate negli ultimi anni, ma inferiori alla metà del valore obiettivo previsto dalla normativa.
BaP - M edie annuali 2008 - 2012 Concentrazione (ng/m 3)
1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0 Caorle
Zalamella
Rocca
2008
0.2
0.5
2009
0.2
0.2
2010
0.2
0.3
0.2
2011
0.2
0.2
2012
0.3
0.3
Giardini
Parco Bucci
Delta Cervia
0.2
0.2
0.2
0.1
0.2
0.2
0.2
0.4
0.4
0.4
0.2
SAPIR
Marconi
0.1
0.1
0.3
0.2
0.2
0.2
0.2
0.2
0.2
0.1
0.3
0.3
Figura 4.31 – Concentrazioni medie annuali BaP – anni 2008 – 2012
L’istogramma delle concentrazioni medie mensili (in Figura 4.32 è riportato l’andamento mensile del BaP) evidenzia come le concentrazioni di IPA presentino un marcato andamento stagionale, con concentrazioni anche al di sotto della sensibilità di analisi nei mesi primaverili ed estivi. Concentrazioni più basse in periodo estivo sono probabilmente riconducibili alla concomitanza di diversi fattori, fra questi la diminuzione delle sorgenti presenti (uso meno intensivo dell’auto, riscaldamento spento,…), condizioni meteorologiche che favoriscono la diffusione degli inquinanti (venti più intensi, acquazzoni che dilavano l’atmosfera, assenza di inversione termica) ed una maggiore insolazione, in grado di attivare reazioni di degradazione degli IPA. Nel 2012 concentrazioni al di sopra di 1 ng/m3 sono state rilevate nella maggior parte delle postazioni nei primi due mesi dell’anno, con massimi di più di 2 ng/m3 nelle due stazioni di Faenza nel mese di gennaio. Nelle stazioni di tipo industriale (Rocca e Sapir) le concentrazioni medie mensili sono in linea con quelle rilevate nelle altre stazioni della rete.
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PM 10: Conc. media mensile BaP
PM 10: Conc. media mensile BaP
Dic
Dic
Nov
Nov
Ott
Ott
Set
Set
Ago
Ago
Lug
Lug
Giu
Giu
Mag
Mag
Apr
Apr
Mar
Mar
Feb
Feb
Gen
Gen
0.0
0.5
1.0 1.5 2.0 Conc. BaP (ng/m3)
2.5
Area urb. RA Caorle
Area urb. RA Giardini
Area urb. RA Zalamella Area urb. FA Marconi
Area urb. FA Bucci Fondo Delta Cervia
3.0
0.0
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
Conc. BaP (ng/m3) Rete pubblica industriale SAPIR Rete pubblica industriale Rocca
Figura 4.32 – Andamento temporale delle concentrazioni di BaP adsorbito al particolato PM10 nel corso del 2012
Il grafico di figura 4.33 riporta le concentrazioni medie annuali degli IPA richiamate dal Decreto e misurate nelle diverse postazioni della rete di controllo della qualità dell’aria: concentrazioni significativamente più elevate, in particolare presso Caorle (Fondo urbano residenziale), Zalamella (Traffico Urbano) e Delta Cervia (Fondo subUrbano), si riscontrano per il benzo[b+j]fluorantene, classificato dallo IARC in 2B, mentre gli altri composti si attestano su valori più contenuti. Particolarmente basse in tutte le postazioni sono le concentrazioni di dibenzo(a,h)antracene.
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3.0
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IPA Dlgs 155/2010 - anno 2012 0.9 3
Concentrazione (ng/m )
0.8 0.7 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0.0 Caorle
Giardini
Zalamella
Rocca
SAPIR
Bucci
Marconi
Delta Cervia
BaP
0.32
0.29
0.28
0.32
0.43
0.39
0.38
0.23
BaA
0.19
0.16
0.15
0.18
0.26
0.23
0.20
0.13
Bb+jF
0.62
0.53
0.51
0.63
0.85
0.74
0.61
0.49
BkF
0.16
0.15
0.15
0.16
0.23
0.17
0.14
0.11
Indeno
0.28
0.28
0.26
0.30
0.44
0.31
0.24
0.19
Da+hA
0.04
0.04
0.04
0.05
0.06
0.05
0.04
0.05
Figura 4.33 – Media annuale sul particolato PM10 (2012) degli IPA indicati dal dlgs 155/2010 postazioni della rete di controllo della qualità dell’aria
4.9.1.1 – Rapporto PM10/PM2.5 Dal 2009 gli IPA vengono rilevati anche sul particolato PM2.5: a Ballirana - dove si misura solo il PM 2.5 – e a Bucci e Giardini dove si rileva anche il PM10. La figura 4.34 riporta, per l’anno 2012, la concentrazione media mensile di B(a)P adsorbito sul PM2.5 nelle tre stazioni e quella relativa al PM10 di Bucci e Giardini. PM 2.5: Conc. media mensile BaP 2.5
Conc. BaP (ng/m3)
Ballirana
Bucci
Giardini
2.0
Figura 4.34 – Andamento temporale delle concentrazioni di BaP sul PM2.5 e sul PM10 - 2012
1.5 1.0 0.5 0.0 Gen
Feb M ar Apr M ag Giu
Lug Ago
Set
Ott
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Nov Dic
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
PM 10: Conc. media mensile BaP
Conc. BaP (ng/m3)
2.5
Bucci
2.0
Giardini
1.5 1.0 0.5 0.0 Gen
Feb M ar Apr M ag Giu
Lug Ago
Set
Ott
Nov
Dic
Nelle postazioni di fondo urbano (Giardini e Bucci) l’andamento del BaP nel PM10 e nel PM2.5 è del tutto simile, con concentrazioni leggermente più elevate nel particolato PM10 nei primi due mesi dell’anno, in cui si sono avuti i massimi di concentrazione, sia di IPA sia di particolato. E’ stato calcolato anche il rapporto fra le concentrazioni assolute (ng di IPA/ g di particolato). Considerata la significativa variabilità stagionale nelle concentrazioni di BaP, si è scelto di rappresentare i rapporti calcolati come media dei 6 mesi “invernali” (primo e ultimo trimestre dell’anno) e dei 6 mesi “estivi”, da aprile a settembre. Valori del rapporto superiore ad 1 indicano un maggiore adsorbimento dell’inquinante sul particolato PM10 rispetto alla frazione più fine, mentre valori inferiori ad 1 evidenziano un adsorbimento maggiore sul particolato PM2.5. In figura 4.35 è riportato il risultato di tale elaborazione per l’anno 2012. Valori inferiori a 1 sono stati calcolati per tutti gli IPA considerati durante la stagione invernale, ad indicare un maggiore adsorbimento di questi composti sul particolato più fine; valori tendenzialmente inferiori sono inoltre stati calcolati a Giardini rispetto a Bucci. Durante la stagione estiva il rapporto tende ad aumentare, ma risulta superiore all’unità solo per alcuni IPA: pirene, benzo(a)antracene e ciclopenta(cd)pirene a Giardini, crisene e ciclopenta(cd)pirene a Bucci.
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Bucci - Area urbana di Faenza
Giardini - Area urbana di Ravenna dibenzo (a,h+a,c) antracene
dibenzo (a,h+a,c) antracene
indeno (1,2,3,c,d,) pirene
indeno (1,2,3,c,d,) pirene
benzo a pirene
benzo a pirene
benzo e pirene
benzo e pirene
benzo k fuorantene
benzo k fuorantene
benzo b+j fluorantene
benzo b+j fluorantene
crisene
crisene
ciclopenta(cd)pirene
ciclopenta(cd)pirene
benzo a antracene
benzo a antracene
pirene
pirene
fluorantene
fluorantene
0,6
estate
1,0
1,4
1,8
2,2
Rapporto medio IPA in PM10/PM2.5
inverno
0,6
estate
1,0
1,4
1,8
2,2
Rapporto medio IPA in PM10/PM2.5
inverno
Figura 4.35 – Rapporto “ng IPA per ogni g PM10 / ng IPA per ogni g PM2.5” – anno 2012
4.9.1.2 – Rapporti diagnostici E’ stato approfondito lo studio dei rapporti fra singoli IPA. In letteratura sono citati alcuni valori di “rapporto diagnostico” - definito come relazione tra le concentrazioni di IPA considerati marker di particolari sorgenti antropiche – che consentono una valutazione dell’apporto alla formazione di questi idrocarburi dato dalle diverse sorgenti. In particolare sono stati calcolati i rapporti diagnostici di tabella 4.20, con riferimento all’anno 2012 e agli ultimi 4 anni di monitoraggio.
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Tabella 4.20– Esempi di rapporti diagnostici (Ravindra et. al.,atm environment (2008) doi:10,1016/j.atmosenv.2007.12.010).
Ne risulta una predominanza, pressoché in tutte le postazioni, dell’apporto dato dalla sorgente “traffico veicolare”. A titolo esemplificativo si riportano in tabella 4.21 i dati relativi ai rapporti calcolati per l’anno 2012:
indeno(123cd)pirene / (indeno(123cd)pirene + benzo(ghi)perilene) BaP / (BaP + crisene).
Per ogni rapporto è stata calcolata la media annua e la media dei soli mesi autunnali e invernali (gennaio – marzo e ottobre – dicembre), gli IPA infatti subiscono reazioni di degradazione per effetto dell’insolazione, ma con modalità e intensità diverse fra i vari composti.
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Rapporto medio I(123cd)P / I(123cd)P + B(ghi)Pe autunno ed 2012 inverno 2012 0.50 0.50 0.49 0.49 0.50 0.50 0.50 0.51 0.50 0.51 0.48 0.48 0.48 0.49 0.50 0.50 0.50 0.50 0.51 0.51 0.48 0.49
Stazione Rocca Caorle Zalamella Giardini Giardini Bucci Bucci Ballirana Cervia Sapir Marconi
PM10 PM10 PM10 PM10 PM2.5 PM10 PM2.5 PM2.5 PM10 PM10 PM10
valore di riferimento
Traffico veicolare
BaP / (BaP + crisene) 2012 0.59 0.59 0.58 0.59 0.61 0.64 0.61 0.55 0.60 0.58 0.65 0.5 0.73
0.35 ÷0.70
autunno ed inverno 2012 0.59 0.59 0.58 0.59 0.62 0.65 0.62 0.55 0.61 0.58 0.78 diesel benzina
Tabella 4.21 – Rapporti diagnostici calcolati per le postazioni della provincia di Ravenna - 2012
Per quanto riguarda il rapporto I(123cd)P / [I(123cd)P + B(ghi)Pe], in tutte le postazioni si riscontrano valori molto stabili e sempre compresi nel range di riferimento tipico delle emissioni da traffico veicolare, sia considerando la stagione invernale che l’intero anno. Stabilità fra valori invernali ed annuali si rileva anche per il rapporto BaP/[(BaP + crisene)] . I dati sono molto simili in tutte le postazioni, con valori minori presso la stazione di fondo rurale di Ballirana, ma in tutti i casi con valori compresi fra quelli tipici di emissioni da veicoli a benzina e veicoli diesel. Per gli IPA considerati nei rapporti diagnostici (indeno(123cd)pirene, benzo(ghi)perilene, benzo(a)pirene e crisene) vengono di seguito rappresentate le medie mensili (figura 4.36) per le postazioni di Zalamella (TU), Sapir (Ind.) e Cervia (FSubU)). Cervia
Sapir
Zalamella
Cervia
1.6
2.0
Sapir
Zalamella
1.4 1.2 conc.(ng/m3)
conc.(ng/m3)
1.5 1.0 0.5
1.0 0.8 0.6 0.4 0.2
di c
no v
lu g ag o se t ot t
gi u
ap r m ag
b ar
fe
m
di c
no v
lu g ag o se t ot t
gi u
ap r ag
b ar
fe
m
B(a)P
ge n
0.0
m
ge n
0.0
Crisene
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Cervia
2.4 2.2 2.0 1.8 1.6 1.4 1.2 1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0
Sapir
Zalamella
Cervia
1.0
Sapir
Zalamella
conc.(ng/m3)
0.8 0.6 0.4 0.2
di c
Benzo(g,h,i)perilene
no v
ot t
se t
ag o
lu g
ag m
gi u
ar ap r
fe b
m
ge n
di c
Indeno(1,2,3-cd)pirene
ot t no v
se t
ag o
lu g
ag m
gi u
ar ap r
fe b
0.0
m
ge n
conc.(ng/m3)
Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
Figura 4.36 – Medie mensili degli IPA considerati nei rapporti diagnostici - 2012
In figura 4.37 sono riportati in grafico i risultati dei due rapporti diagnostici relativi ai periodi autunno e inverno dell’ultimo triennio, calcolati per le stazioni di Zalamella, Delta Cervia e Sapir. Sullo stesso grafico è riportato il range di valori “tipici” per il traffico veicolare nel rapporto indeno/(indeno+benzo(g,h,i)perilene) e quelli “tipici” di veicoli diesel e benzina per il rapporto BaP/(BaP+Crisene). range di valori indicativi per il traffico veicolare
Rapporti diagnostici autunno-inverno2009 - 2012
zalamella
cervia
sapir
0.8 0.7
Valore indicativo per veicoli benzina
rapporti
0.6 0.5 0.4
Valore indicativo per veicoli diesel
0.3 0.2 0.1 0.0 aut/inv2009
aut/inv2010
aut/inv2011
aut/inv2012
aut/inv2009
indeno/(indeno+benzo(ghi)perilene)
aut/inv2010
aut/inv2011
aut/inv2012
Bap/(Bap+crisene)
Figura 4.37 – Rapporti diagnostici, mesi invernali e autunnali 2009 - 2012
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Elaborazione dati della qualità dell’aria – Provincia di Ravenna - Rapporto 2012
4.9.2 – Metalli Come anticipato, oltre agli IPA, sul particolato PM10 e PM2.5 viene effettuata la determinazione di alcuni metalli. Il protocollo analitico utilizzato per le analisi è il metodo UNI EN 14902 del 2005. Una porzione delle membrane campionate viene mineralizzata con microonde, ponendo il campione in contenitori ermetici in PTFE nei quali sono aggiunti acidi ultrapuri. La determinazione analitica della soluzione di campione è effettuata con un sistema ICP/MS (Inductively Couplet Plasma Mass Spectrometry). I risultati delle analisi evidenziano come metalli e non metalli sono sempre presenti, pur rappresentando poche unità percentuali in massa del particolato atmosferico (max. 2 - 3%). Anche per i metalli – così come per gli IPA - alcuni elementi possono essere considerati “traccianti” delle sorgenti da cui sono stati emessi: Metallo
Simbolo
Origine
alluminio , ferro, silicio, potassio, manganese, calcio e, in parte, cromo
Al, Fe, Si, K, Mn, Ca e Cr
costituenti della crosta terrestre suolo, rocce
sodio, cloro, magnesio
Na, Cl, Mg
aerosol marino
bromo, piombo, bario
Br, Pb, Ba
emissioni da trasporto veicolare
vanadio, nichel
V, Ni
combustione di oli combustibili, produzione di metalli non ferrosi, produzione di ferro e acciaio
selenio, arsenico, cromo, cobalto, rame
Se, As, Cr, Co, Cu
combustione di carbone, produzione di metalli non ferrosi
zinco, antimonio, rame, cadmio, mercurio
Zn, Sb, Cu, Cd, Hg
incenerimento di rifiuti, produzione di cemento, produzione di metalli non ferrosi, produzione di ferro e acciaio
Piombo, zinco, cadmio, arsenico, nichel, vanadio, si trovano in prevalenza nella frazione fine del particolato mentre elementi come, ferro, cromo, calcio, silicio, alluminio, rame e manganese si possono trovare anche nella parte più “grossolana” del PM10 (detta anche frazione coarse1 (figura 4.38). Ciò dipende in larga parte dalla volatilità relativa dei vari elementi e dai processi responsabili dell’emissione in atmosfera. In effetti, si riscontra in modo pressoché sistematico come le specie chimiche accumulate nella frazione fine provengano da processi ad alta temperatura (combustione, industria, vulcani…..), mentre quelle prevalenti nella frazione coarse risultino prodotte da processi di tipo meccanico (erosione, abrasione, ….). 1
Le particelle del PM10 sono suddivise, ai fini della loro misura e in base al diametro aerodinamico, in due frazioni granulometriche: la coarse e la fine. La frazione coarse è costituita prevalentemente da particelle i di diametro compreso tra 2,5 e 10 µm. La frazione fine è composta da una miscela di particelle aventi diametro inferiore a 2,5 µm.
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In aree urbane con traffico intenso, pur in presenza di attività industriali pesanti (produzione di energia elettrica con combustibili fossili, industria petrolchimica, inceneritori, attività minerarie e metallurgiche), le emissioni da autoveicoli sono quasi sempre la sorgente principale di particolato e dei diversi metalli in traccia da esso veicolati. I processi di combustione nei motori a scoppio, l’usura degli autoveicoli (scocca e motore), dei dischi e delle pastiglie dei freni, delle gomme rappresentano tutte sorgenti di metalli. Il Fe e Cu possono provenire dalle pastiglie dei freni (presente fino al 20% in peso); lo Zn dalla vulcanizzazione delle gomme; il Ni e V dal gasolio utilizzato nei motori diesel; Zn, Ni e altri elementi metallici dell’acciaio derivano dall’abrasione meccanica delle componenti metalliche strutturali e motoristiche delle automobili.
Figura 4.38 - Concentrazione di metalli nelle varie frazioni dimensionali di aerosol Progetto ARPA-EMR/UNIBO (PolveRE II) – Periodo 2004-2005 - Bologna
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Per alcuni metalli (Pb, Cd, Ni As) pubblicazioni diverse dell’ Istituto Superiore di Sanità (ISS) riportano: il range della concentrazione media annuale rilevata in Italia e in Europa (tabella 4.22); le concentrazioni stagionali sul particolato PM10 (Tab. 4.23); le concentrazioni stagionali sul particolato PM2.5 (Tab. 4.24) e i range di concentrazione in aria ambiente stimati a livello europeo in diverse tipologie di zona (tabella 4.25). ISS 2003(2)
ISS 2004(3)
Piombo
ISS 19992000(1) 68
21
Cadmio
0,62
Nichel Arsenico
Inquinante
10,1
Range italiano 6,3-210
Range europeo 10 -100
Valore obiettivo 500
0,51
0,34
0,2-4
0,2 - 2,5
5
6,6
6,2
4,8
3,3-35
1,4 -13
20
-
4,3
1,7
0,3-8,4
0,5 - 3
6
1) Misure ISS - periodo aprile 1999-febbraio 2000; 2) Valori medi annuali delle concentrazioni determinate nel periodo 1996-2003 a: Firenze, Roma, Bari, Padova,Bolzano, Reggio Emilia, Catania, Torino,Venezia, Milano, Aosta. 3) Siti urbani influenzati dal traffico.
Tabella 4.22 - Istituto Superiore di Sanità: concentrazioni (ng/m3) di piombo, cadmio, nichel, arsenico nel PM10;confronto tra vari anni e con i range italiani ed europei
Inquinante Piombo Cadmio Nichel Arsenico
Estate
Autunno
Inverno
Primavera
10,4 [3,5 ÷ 35,1] 0,26 [ 0,14 ÷ 0,45 ] 3,9 [ 2 ÷ 6,58 ] 1,5 [ <LOD ÷ 2,63 ]
11,6 [ 2,8 ÷ 42,4 ] 0,41 [ 0,13 ÷ 0,87 ] 4,1 [ 1,76 ÷ 8,44 ] 2,2 [ <LOD ÷ 3,0 ]
20,8 [ 8 ÷ 45,5 ] 0,63 [ 0,25 ÷ 0,88 ] 8,1 [ 1,71 ÷ 34,5 ] 4,8 [ 1,12 ÷ 13,33 ]
14, 7 [ 3,0 ÷ 46,9 ] 0,38 [ 0,16 ÷ 0,86 ] 5,2 [ 1,40 ÷ 12,96 ] 2,5 [ <LOD ÷ 7,45 ]
Tabella 4.23 - Istituto Superiore di Sanità: medie stagionali nella frazione PM10 [valori minimi e massimi del periodo] concentrazioni in ng/m3.
Inquinante Piombo Cadmio Nichel Arsenico
Estate
Autunno
Inverno
Primavera
8,8 [ 2,6 ÷ 26,4 ] 0,24 [ 0,08 ÷ 0,59 ] 2,4 [ 0,84 ÷ 5,0 ] 1,0 [ <LOD ÷ 3,1 ]
13,6 [ 2,8 ÷ 42,4 ] 0,30 [ 0,09 ÷ 0,75 ] 3,2 [ 0,89 ÷ 8,26 ] 1,2 [ <LOD ÷ 3,0 ]
13,0 [ 2,1 ÷ 40 ] 0,48 [ 0,04 ÷ 1,12 ] 4,6 [ 0,77 ÷ 23,26 ] 3,1 [ <LOD ÷ 12,87 ]
12,1 [ 2,1 ÷ 40,7 ] 0,30 [ 0,14 ÷ 0,65 ] 3,3 [ 0,83 ÷ 8,16 ] 1,9 [ <LOD ÷ 5,4 ]
Tabella 4.24 - Istituto Superiore di Sanità: medie stagionali nella frazione PM2,5 [valori minimi e massimi del periodo] concentrazioni in ng/m3.
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Inquinante
Aree rurali
Aree urbane
Aree industriali
Cadmio
[ 0,1 ÷ 0,4 ]
[ 0,2 ÷ 2 ]
[ 2 ÷ 20 ]
Nichel
[ 0,5 ÷ 2 ]
[ 2 ÷ 20 ]
[ 10 ÷ 100 ]
Arsenico
[ 0,2 ÷ 1,4 ]
[ 0,5 ÷ 2,5 ]
[ 2 ÷ 20 ]
Tabella 4.25 - Istituto Superiore di Sanità: concentrazioni in ng/m3 di alcuni metalli rilevate in diversi paesi europei.
La concentrazione media annuale dei metalli rilevati in provincia di Ravenna sul particolato PM10 e sul particolato PM2.5 è riportata nei grafici di figura 4.39: gli istogrammi a sinistra sono relativi alle concentrazioni nel particolato PM10 e quelli a destra nel PM2.5 (per Giardini e Bucci si riporta anche il PM10, misurato contestualmente, per un possibile confronto diretto). Per cromo, nichel e vanadio, le concentrazioni più elevate si osservano presso la stazione SAPIR, probabilmente riconducibili al traffico veicolare di mezzi pesanti e al traffico navale; valori di nichel dello stesso ordine di grandezza si ritrovano però anche presso la stazione di fondo rurale di Ballirana, in cui viene misurato il PM2.5. Rocca, Caorle e Zalamella sono le sole tre stazioni in cui si rilevano concentrazioni di argento superiori al limite di rilevabilità analitico, mentre, per quanto concerne il cadmio, questo metallo si rileva in concentrazioni significativamente superiori nell’area urbana di Ravenna (Zalamella, Rocca, Caorle e Giardini). Arsenico e piombo sono ubiquitari sul territorio con concentrazioni confrontabili con quelle tipiche di aree rurali per l’arsenico e simili a quelle rilevate nell’area urbana di Bologna per il piombo (tab. 4.26). I risultati medi 2012 della rete di Ravenna possono essere confrontati, oltre che con i dati pubblicati dall’ISS, con i campionamenti effettuati nell’area urbana di Bologna nel biennio 2004 – 2005: Metallo
Cr
N
As
Cd
V
Pb
-
4,8
1,7
0,34
-
10
3.1
4,0
1.4
0,61
1.5
18
3,0
3,5
0,6
2,1
2,3
6,2
3
Concentrazione (ng/m ) ISS 2004 Concentrazione (ng/m3) Bologna PM 10 Concentrazione (ng/m3) Ravenna 2012
Tabella 4.26 – Confronto concentrazioni medie annuali in ng/m3 di alcuni metalli rilevate a Bologna (2004-2005), a Ravenna (2012) e dati ISS 2004
In linea generale a Ravenna nel 2012 si sono rilevate concentrazioni dello stesso ordine di grandezza o inferiori rispetto ai dati riportati in bibliografia per cromo, nichel, arsenico e piombo. Le concentrazioni medie di cadmio risultano decisamente superiori, in particolare pesano le concentrazioni rilevate nei mesi di febbraio e novembre a Caorle, Zalamella e Rocca (fig. 4.40). Anche le concentrazioni di vanadio risultano superiori ai dati di bibliografia, sebbene il confronto
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sia possibile solo con dati relativi all’area urbana di Bologna; in questo caso pesano le maggiori concentrazioni rilevate nella centralina posta in area portuale/industriale (fig. 4.39).
Metalli: concentrazione media annuale sul particolato PM 10
Metalli: concentrazione media annuale sul particolato PM 2.5 e su PM10 contestuale
Argento
Argento 1.5
0.0 0.0
Area urb. Fondo Rete Fa pubbl. ind.
0.0
0.0
0.0
0.0 Ballirana PM 2.5
SAPIR
Rocca
Delta Cervia
0.5
Bucci PM 2.5
0.0
0.0
Bucci PM 10
Area urb. Ra
0.0 Marconi
Zalamella
Caorle
0.0 Bucci
0.0 0.0
1.0
Giardini PM 2.5
0.2
Giardini PM 10
0.4
0.3
0.5
Conc. (ng/m 3)
1.0
Giardini
Conc. (ng/m 3)
1.5
(1)
(1)
Cadmio
Cadmio
4.9 4.4
5
4 2.3 1.9 2
0
Area urb. Fondo Rete Fa pubbl. ind.
0.2
0.3
0.2
Ballirana PM 2.5
1
Bucci PM 2.5
SAPIR
Rocca
Marconi
0.3
3
Giardini PM 2.5
Area urb. Ra
Bucci
Zalamella
Giardini
0
0.2
0.3 Delta Cervia
1
Giardini PM 10
1.3
2
Bucci PM 10
2.3 Conc. (ng/m 3)
2.8
3
Caorle
Conc. (ng/m 3)
5
4
(1)
(1)
Cromo
Cromo 5.0 6
2.3
2.5
Area urb. Ra
SAPIR
Rocca
Delta Cervia
Marconi
Bucci
Zalamella
0
Giardini
2
4 2.4
Area urb. Fondo Rete Fa pubbl. ind.
2.2 1.6
1.4
2
0
2.4
Ballirana PM 2.5
2.8
Bucci PM 2.5
2.4
Bucci PM 10
2.4
Giardini PM 2.5
2.3
Giardini PM 10
4
Conc. (ng/m 3)
3.9
Caorle
Conc. (ng/m 3)
6
(1)
( 1)
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Metalli: concentrazione media annuale sul particolato PM 10
Metalli: concentrazione media annuale sul particolato PM 2.5 e su PM10 contestuale
Nichel
Nichel
5.4
6
6
3.1
2.9 2.8
2.5
2.2 1.8
Area urb. Fondo Rete pubbl. Fa ind.
Bucci PM 2.5
0
Ballirana PM 2.5
2
Bucci PM 10
SAPIR
Rocca
Delta Cervia
4
Giardini PM 2.5
Area urb. Ra
Marconi
Bucci
Zalamella
0
Giardini
2
Giardini PM 10
2.8
2.5
5.2
3.5 Conc. (ng/m 3)
3.3
4
Caorle
Conc. (ng/m 3)
4.4
(1)
(1)
Vanadio
Vanadio 5.1 6
4
1.4
1.5
Ballirana PM 2.5
Area urb. Fondo Rete Fa pubbl. ind.
1.8
Bucci PM 10
0
Giardini PM 2.5
1.6
2
Bucci PM 2.5
2.1
Giardini PM 10
Area urb. Ra
Marconi
Bucci
Caorle
Giardini
0
2.1
1.6
1.5
SAPIR
1.8
Rocca
1.9
Delta Cervia
2.1
1.9 2
Conc. (ng/m 3)
4
Zalamella
Conc. (ng/m 3)
6
(1)
( 1)
Arsenico
Arsenico 1.5
0.7
Area urb. Ra
SAPIR
Rocca
Delta Cervia
Marconi
Bucci
Zalamella
0.0
Giardini
0.5
1.0 0.6
0.5
0.6
0.5
0.0
Area urb. Fondo Rete Fa pubbl. ind.
0.6 0.5
Ballirana PM 2.5
0.7 0.5
Bucci PM 2.5
0.5
Bucci PM 10
0.6
Giardini PM 2.5
0.6
0.6
Giardini PM 10
0.7
Conc. (ng/m 3)
1.0
Caorle
Conc. (ng/m 3)
1.5
(1)
( 1)
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Metalli: concentrazione media annuale sul particolato PM 10
Metalli: concentrazione media annuale sul particolato PM 2.5 e su PM10 contestuale
Piombo
Piombo
Area urb. Ra
SAPIR
Rocca
Delta Cervia
Marconi
Bucci
Caorle
Zalamella
2
8 6
6.4
5.8
4.4
4 2 0
Area urb. Fondo Rete Fa pubbl. ind.
6.1
5.8
Ballirana PM 2.5
5.0
4
0
10
7.0
Bucci PM 2.5
6
6.5 5.3
Bucci PM 10
6.1
Giardini PM 2.5
7.0 5.8
Giardini PM 10
6.9
Conc. (ng/m 3)
8
Giardini
Conc. (ng/m 3)
10
(1)
( 1)
Figura 4.39 – Medie annuali di alcuni metalli nel particolato PM10 e PM2.5 – Anno 2012
In figura 4.40 sono riportate le medie mensili relative a piombo, cadmio, nichel e vanadio. Dei metalli rilevati solo il piombo presenta un marcato andamento stagionale, mentre per gli altri inquinanti risultano concentrazioni significative in tutte le stagioni. Nel 2012 il cadmio in particolare ha avuto un andamento anomalo, con dati decisamente superiori a quelli normalmente rilevati a febbraio e novembre nelle stazioni urbane di Ravenna. Il nichel è invece risultato significativamente superiore a Faenza, senza però avere un particolare andamento stagionale.
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Pb - Medie mensili 2012 18 Caorle Delta Cervia
16 Conc. (ng/m3)
14
Rocca Marconi
Zalamella Bucci
SAPIR
Figura 4.40 – Medie mensili di piombo, cadmio, nichel e vanadio nel particolato PM10 – Anno 2012
12 10 8 6 4 2 0 gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
ott
nov
dic
nov
dic
Cd - Medie mensili 2012 30 Caorle Delta Cervia
Conc. (ng/m3)
25
Rocca Marconi
Zalamella Bucci
SAPIR
20 15 10 5 0 gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
N - Medie mensili 2012 Caorle Delta Cervia
14
Rocca Marconi
Zalamella Bucci
SAPIR
Conc. (ng/m3)
12 10 8 6 4 2 0 gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
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V - Medie mensili 2012 14
Conc. (ng/m3)
12
Caorle
Rocca
Zalamella
Delta Cervia
Marconi
Bucci
SAPIR
10 8 6 4 2 0 gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
Per quanto riguarda l’adsorbimento dei metalli sul particolato PM10 e sul PM2.5, in figura 4.41 sono riportati i rapporti delle concentrazioni medie annuali di metallo raccolto sul PM2.5 e PM10. Per tutti i metalli analizzati - ad eccezione del cadmio - le concentrazioni sul particolato PM2.5 rispetto al PM10 sono comprese fra il 68% del nichel e l’83% dell’arsenico. Il cadmio risulta invece adsorbito principalmente sul particolato PM10. Non sono riportati i dati relativi all’argento in quanto nel 2012 è risultato in gran parte al di sotto del limite di rilevabilità della metodica analitica utilizzata. 2012 - Rapporto % medie annuali metalli PM2.5/PM10
83%
As
76%
V 68%
Ni
71%
Cr 40%
Cd
82%
Pb 0%
20%
40%
60%
80%
100%
Figura 4.41 – Rapporto % delle medie annuali di metalli raccolti su PM2.5/PM10 – Anno 2012
In figura 4.42 gli istogrammi delle concentrazioni medie mensili rilevate nelle due postazioni in cui vengono campionate entrambe le frazioni di particolato (PM10 e PM2.5).
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Piombo
Cadmio 10
16 GIARDINI PM10 BUCCI PM 10
8
BUCCI PM 2,5
8
BUCCI PM 2,5
0 gen
feb
mar apr mag giu
lug
ago
set
ott
nov
gen feb mar apr mag giu
dic
Cromo GIARDINI PM 2,5
BUCCI PM 10
BUCCI PM 2,5
5
lug ago
set
ott
nov dic
Nichel
GIARDINI PM10
GIARDINI PM10
GIARDINI PM 2,5 BUCCI PM 10
4
3.0 ng/m 3
2.5 2.0 1.5
BUCCI PM 2,5
3 2
1.0 1
0.5 0.0 gen feb mar apr mag giu
lug ago set
ott
0
nov dic
gen
feb
Vanadio
mar apr mag giu
lug
ago
set
ott
nov
GIARDINI PM10
4
GIARDINI PM 2,5 BUCCI PM 10 BUCCI PM 2,5
3 ng/m 3
ng/m 3
BUCCI PM 10
2
0
3.5
GIARDINI PM 2,5
4
4
4.0
GIARDINI PM10
6
ng/m 3
12 ng/m 3
GIARDINI PM 2,5
2
1
0 gen
feb
mar apr mag giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
Figura 4.42 – Medie mensili di alcuni metalli nel particolato PM10 e PM2.5 – Anno 2012
Seguono i grafici (Fig.4.43) delle concentrazioni medie annuali del 2012 confrontate con quelle degli ultimi 5 anni. Il Cadmio presenta, nel 2012, concentrazioni medie annuali superiori a quelle rilevate nell’ultimo biennio, comunque inferiori al valore obiettivo di 5.0 ng/m3 in tutte le postazioni (a Zalamella la media ha raggiunto quasi il limite, con 4.9 ng/m3 ). Il Nichel è ubiquitario, con medie annuali sempre decisamente inferiori al valore obiettivo del Dlvo 155/2010, pari a 20 ng/m3. Vanadio e Cromo, per i quali non sono stati fissati dalla normativa valori obiettivo, sono stati confrontati con i dati indicati dall’OMS e le concentrazioni risultano in linea con quelle minime
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dic
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riportate dall’OMS come tipiche di grandi aree urbane (rispettivamente 7 ng/m3 per il Vanadio e 4 ng/m3 per il Cromo). Per questi due metalli si rilevano concentrazioni significativamente maggiori presso la stazione ubicata in area portuale (SAPIR). La concentrazione media annuale del piombo evidenzia un trend in diminuzione. Cadmio 8
3
Conc. (ng/m )
6 4 2 0
Caorle Giardini
Zalamella
Area urb. RA
Bucci
Marconi
Area urb. FA 3.3
D. Cervia
Rocca SAPIR
Fondo
Rete pubblica ind.
Cd
2008
2.7
3.5
3.3
Cd
2009
2.3
5.6
5.8
3.2
1.0
0.9 0.6
2.0
3.1
Cd
2010
1.0
1.8
2.4
0.6
0.4
0.5
2.0
1.4
Cd
2011
0.9
0.9
1.7
0.2
0.2
0.2
1.2
0.6
Cd
2012
2.8
2.3
4.9
0.2
0.3
0.3
4.4
1.3
Nichel
Figura 4.43 – Andamento medie annuali di alcuni metalli nel particolato PM10 –
10
Anni 2008 ÷ 2012
Conc. (ng/m3)
8 6 4 2 0
Caorle
Giardini
Zalamella
Area urb. RA
Bucci
Marconi
Area urb. FA 5.5
D. Cervia Fondo
5.5
Rocca
SAPIR
Rete pubblica ind.
Ni 2008
2.4
2.1
4.5
Ni 2009
2.8
2.8
3.2
2.5
4.5
3.6
3.6
8.1
Ni 2010
4.1
4.7
4.3
4.6
6.2
4.5
3.6
5.1
Ni 2011
4.1
3.5
4.8
2.6
4.2
2.5
4.3
4.8
Ni 2012
4.4
2.5
3.3
2.8
3.1
2.9
3.5
5.4
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Vanadio
Conc. (ng/m 3)
10 8 6 4 2 0
Caorle
Giardini
Zalamella
Area urb. RA
Bucci
Marconi
Area urb. FA
D. Cervia Fondo
Rocca
SAPIR
Rete pubblica ind.
V
2007
2.5
1.9
2.4
2.8
V
2008
2.8
3.7
2.3
2.7
6.1 8.1
V
2009
2.3
0.8
2.2
1.1
2.9
2.2
2.5
9.4
V
2010
1.7
1.9
2.0
1.5
1.5
1.7
1.8
4.1
V
2011
2.6
2.2
2.2
1.6
1.7
1.9
2.6
5.7
V
2012
1.9
2.1
1.9
1.8
1.5
1.6
2.1
5.1
Cromo 15
Conc. (ng/m 3)
12 9 6 3 0
Caorle
Giardini
Zalamella
Area urb. RA
Bucci
Marconi
Area urb. FA 6.1
D. Cervia Fondo
4.8
Rocca
SAPIR
Rete pubblica ind.
Cr
2008
2.6
1.7
8.0
Cr
2009
2.6
1.1
4.9
3.2
4.9
3.5
3.8
12.5
Cr
2010
2.7
4.9
4.5
3.3
6.8
3.3
2.9
5.3
Cr
2011
3.0
3.0
5.6
2.8
4.9
3.4
4.4
7.4
Cr
2012
2.3
2.4
3.9
2.4
2.8
2.3
2.5
5.0
Figura 4.43 – Andamento medie annuali di alcuni metalli nel particolato PM10 – Anni 2008 ÷ 2012
Piombo
Conc. (ng/m 3)
30
20
10
0
Caorle
Giardini
Zalamella
Area urb. RA Pb 2008
6.1
Bucci
Marconi
Area urb. FA 11.1
Delta Cerv Fondo
12.3
Rocca
SAPIR
Rete pubblica ind. 6.5
15.0
Pb 2009 Pb 2010
11.7
8.4
10.7
10.4
8.9
20.4
7.8
25.8
Pb 2011
7.3
7.1
8.5
6.2
7.4
7.4
7.9
9.7
Pb 2012
6.9
5.8
7.0
6.1
5.3
5.0
6.5
7.0
Oss: il dato 2009 non è riportato in quanto,in questa annualità, nel “bianco” (filtro non campionato) erano presenti concentrazioni troppo elevate di Pb che hanno suggerito l’invalidazione delle determinazioni
Servizio Sistemi Ambientali - Sezione di Ravenna
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