Annuario dei dati ambientali ARPAT
2016
Provincia di Grosseto
www.arpat.toscana.it
Annuario
dei dati ambientali 2016
2
Provincia di GROSSETO
Responsabile del progetto: Settore Comunicazione, informazione e documentazione (Direzione generale ARPAT)
Le informazioni contenute in questa versione provinciale dell’Annuario, pensata per facilitare la consultazione dei dati relativi a uno specifico territorio, sono tratte dall’Annuario dei dati ambientali ARPAT 2016 ( http://www.arpat.toscana.it/annuario) che si consiglia di consultare per confronti con i dati delle altre province toscane. Per approfondimenti consultare i report ambientali indicati per ogni matrice in coda ai relativi capitoli contrassegnati dal simbolo oppure le pagine Web indicate dal simbolo le banche dati indicate dal simbolo i bollettini indicati dal simbolo
18/10/2016 Revisionata pag. 24 © ARPAT, ottobre 2016 Grafica: RTI Inera-Imageware e ARPAT
Per suggerimenti e informazioni: ARPAT – Settore Comunicazione, informazione e documentazione. Via Nicola Porpora, 22 - 50144 Firenze - tel. 055 32061 comunicazione@arpat.toscana.it Numero Verde: 800800400 www.arpat.toscana.it www.youtube.com/arpatoscana www.twitter.com/arpatoscana
3
INDICE
ARIA Monitoraggio qualità dell’aria Monitoraggio di pollini aerodispersi e di spore fungine aerodisperse
5 9
ACQUA Acque superficiali Acque sotterranee Acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile Balneazione
12 14 17 18
MARE Monitoraggio marino-costiero Biodiversità
23 27
SUOLO Siti interessati da procedimento di bonifica
29
AGENTI FISICI
Radiofrequenze Radioattività
35 36
SISTEMI PRODUTTIVI Depuratori reflui urbani Inceneritori
39 41
Rischio di incidente rilevante
42
Aziende ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
44
Geotermia
46
ARIA
Per la situazione a livello regionale consultare l’Annuario dei dati ambientali ARPAT 2016
ARIA
5
Monitoraggio qualità dell’aria Il quadro conoscitivo dello stato della qualità dell’aria ambiente del 2015 si basa prioritariamente sulle misurazioni ottenute dalle stazioni della Rete regionale di rilevamento gestita da ARPAT, attiva dal gennaio 2011, che da tale anno ha sostituito le preesistenti reti provinciali.
La struttura della Rete regionale è stata modificata negli anni rispetto a quella descritta dall’allegato V della DGRT1025/2010, fino alla struttura attualmente ufficiale che è quella dell’allegato C della Delibera n.964 del 12 ottobre 2015. Nell’arco del 2015 sono state collocate in modo definitivo due stazioni ed è stata ufficialmente inserita in Rete Regionale dalle Delibera n.964 la stazione provinciale del comune di Bagni di Lucca LU-Fornoli (UF). Nei primi mesi del 2016 sono state inoltre attivate le stazioni di GR-Sonnino (UT), nel comune di Grosseto e la stazione di FI-Figline (UF), nel comune di Figline ed Incisa Val d’Arno completando la rosa delle stazioni previste nella nuova Rete Regionale, che con la nuova delibera sono 37.
L’intero sistema è coerente con la normativa comunitaria (Direttiva 2008/50/CE, che fissa anche i valori limite), nazionale (D.Lgs. 155/2010, modificato con il D.Lgs 250/2012 n° 250), regionale (LR 9/2010, DGRT 964/2015 e DGRT 1182/2015), con lo scopo di garantire una valutazione e una gestione della qualità dell’aria su base regionale anziché provinciale. Come previsto dalla normativa nazionale, con la Delibera 1025/2010 la Giunta Regionale aveva collegato l’individuazione della nuova rete di rilevamento alla suddivisione del territorio regionale in zone omogenee. Per l’ozono era stata effettuata una specifica zonizzazione concordata col Ministero in seguito alla Delibera DGRT 1025/2010: agglomerato di Firenze, zona delle pianure costiere, delle pianure interne e collinare e montana.
Le stazioni sono state gestite dal Settore Centro Regionale Tutela della Qualità dell’Aria (CRTQA) di ARPAT attraverso quattro centri di gestione collocati in Area Vasta Centro, Costa e Sud.
LEGENDA Agglomerato Firenze Zona Collinare montana MASSA
Zona Costiera Zona Prato Pistoia
LUCCA
PISTOIA PRATO FIRENZE
PISA
Zona Valdarno aretino e Valdichiana Zona Valdarno pisano e Piana lucchese
LIVORNO AREZZO
SIENA
GROSSETO
Classificazione territorio DGRT 1025/2010 (zone omogenee D.Lgs. 155/2010, allegato IX)
Per approfondimenti: www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/aria/monitoraggio
Banca dati: www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/aria/qualita-aria/archivio_dati_orari
Bollettino quotidiano: www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/aria/qualita-aria/bollettini
ARIA
6
Biossido di azoto – NO2 Rete regionale di monitoraggio
NO2
medie annuali μg/m3 ZONA
Costiera
w D
Limite di legge: media annuale 40 μg/m3 Classificazione zona: Urbana
Comune
Stazione
Grosseto
GR-URSS
Grosseto
GR-Maremma
0-10
Suburbana
11-20
Rurale
w i D
21-30
31-40
Tipo
2011
19 3
t t
>40
Tipologia di stazione: Fondo
t
2012
2013
20 5
20 5
–
Analizzatore non attivo Traffico
"
2014
20 4
2015
16 3
Efficienza <90%
**
Industriale
E
Nel 2015 è stata confermata la criticità del fattore traffico sui valori medi orari di NO2. Infatti i valori medi annuali più alti sono stati registrati nelle 8 stazioni di traffico urbano, con due superamenti della media annuale di 40 μg/m3 verificatisi presso le due stazioni di Firenze (FI-Gramsci e FI-Mosse), mentre in due stazioni (AR-Repubblica e LI-Carducci) è stato raggiunto, senza superarlo, il valore limite.
NO2
n° superamenti massima media oraria di 200 μg/m3 ZONA
w D
Costiera
Comune
Stazione
Grosseto
GR-URSS
Grosseto
GR-Maremma
Limite di legge: <18 superamenti massima media oraria 200 μg/m3 Classificazione zona: Urbana
Suburbana
Rurale
w i D
0-17
Tipo
2011
2012
2013
2014
2015
t t
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
≥18
Analizzatore non attivo
Tipologia di stazione: Fondo
t
Traffico
"
–
Efficienza <90%
**
Industriale
E
Nel 2015 il limite di 18 superamenti della media oraria di 200 μg/m3 è stato rispettato in tutte le stazioni di Rete Regionale, con un unico superamento del valore di 200 μg/m3 verificatosi a FI-Gramsci.
ARIA
7
Polveri – PM10 Rete regionale di monitoraggio
PM10
medie annuali μg/m3
ZONA
w
Costiera
Comune
Stazione
Grosseto
GR-URSS
Limite di legge PM10: media annuale 40 μg/m3
0-15
Classificazione zona: Urbana
Rurale
Suburbana
21-25
16-20
w i D
26-40
Tipo
2011
2012
2013
2014
2015
t
19
19
17
17
17
>40
Tipologia di stazione: Fondo
t
–
Analizzatore non attivo Traffico
"
Efficienza <90%
**
Industriale
E
Il valore limite sul valore medio annuale di 40 µg/m3 è stato rispettato in tutte le 30 le stazioni di Rete Regionale. I valori medi più alti si sono verificati presso le stazioni della zona del Valdarno pisano e della Piana lucchese, con massima media annuale pari a 33 µg/m3 registrata presso il sito di Capannori.
PM10
n° superamenti valore giornaliero di 50 μg/m3
ZONA
w
Costiera
Comune
Stazione
Grosseto
GR-URSS 0-35
Limite di legge: 35 superamenti della media giornaliera di 50 μg/m3 Classificazione zona: Urbana
Suburbana
Rurale
w i D
Tipo
2011
2012
2013
2014
2015
t
0
0
0
3
0
>35
Analizzatore non attivo
Tipologia di stazione: Fondo
t
Traffico
"
–
Efficienza <90%
**
Industriale
E
Nel 2015 il limite di 35 superamenti della media giornaliera di 50 µg/m3 non è stato rispettato in 5 stazioni della Rete Regionale appartenenti alle due zone “Prato Pistoia” e “ Valdarno pisano e Piana lucchese”. I superamenti si sono verificati principalmente presso i siti di tipo “fondo” (l’80% delle stazioni). La situazione delle zone della regione è molto diversificata: - si è registrata una quasi totale assenza di superamenti nella “Zona Costiera” e nella “Zona Collinare e Montana” (eccetto per le due stazioni che appartengono alla provincia di Lucca, che hanno registrato 26 e 30 superamenti); - sono stati registrati alcuni superamenti nelle stazioni di fondo della zona dell’“Agglomerato di Firenze” e del “Valdarno aretino e Valdichiana”; - è stato registrato un numero elevato di superamenti nelle zone “Zona Prato Pistoia” e “Valdarno pisano e Piana lucchese”, in particolare dalle stazioni di fondo.
Polveri – PM2,5 Rete regionale di monitoraggio
PM2,5
medie annuali μg/m3
ZONA
w
Costiera
Comune
Stazione
Tipo
2011
2012
2013
2014
2015
Grosseto
GR-URSS
t
12
11
11
10
11
Limite di legge PM2,5: media annuale 25 μg/m3 Classificazione zona: Urbana
Suburbana
w i
0-10
11-15
16-20
21-25
Tipologia di stazione: Fondo
t
>25 Traffico
"
Analizzatore non attivo
–
Efficienza <90%
**
ARIA
8
Ozono - O3 Rete regionale di monitoraggio
O3
n° superamenti della soglia di informazione* - Concentrazione oraria >180 µg/m3
ZONA
Comune
Stazione
n. superamenti anno 2015
Pianure costiere
Grosseto
GR-Maremma
1
* riferimento normativo D.Lgs.155/2010.
O3
Confronto con il valore obiettivo per la protezione della salute umana ZONA
Pianure costiere
D
Comune
Stazione
Grosseto
GR-Maremma
Anno 2015
42
Valore obiettivo per la protezione della salute umana: 120 µg/m3 da non superare più di 25 giorni per anno civile come media su 3 anni.
Media 2013-2014-2015
25 giorni di superamento come media su 3 anni
29
0-10
Valore obiettivo per la protezione della salute umana
11-15
16-20
21-25
>25
Per questo inquinante viene preso in considerazione il valore massimo giornaliero delle concentrazioni medie trascinate su 8 ore. Per media mobile trascinata su 8 ore si intende la media calcolata ogni ora sulla base degli 8 valori orari delle 8 ore precedenti.
O3
AOT40, confronto con il valore obiettivo per la protezione della vegetazione ZONA
Pianure costiere
D
Comune
Stazione
Grosseto
GR-Maremma
Anno 2015
32970
Media 2011-2012-2013 -2014-2015 23053
Valore obiettivo per la protezione della vegetazione 18.000 μg/m3 * h come media su 5 anni
Valore obiettivo per la protezione della vegetazione: 18.000 μg/m3 * h come media su 5 anni. AOT40 (Accumulated exposure Over Threshold of 40 ppb): valuta la qualità dell’aria tramite la somma delle differenze tra le concentrazioni orarie superiori a 80 µg/m3, 80 µg/m3 rilevate da maggio a luglio in orario 8-20.
w i D
Classificazione zona: Urbana
Suburbana
Rurale
Rurale di fondo
(
1. Analizzatore non attivo: non disponibili 3 serie su 5, necessarie per calcolare l’indicatore
Analogamente agli anni passati è stata confermata la la criticità di questo parametro nei confronti dei valori imposti dal D.Lgs 155/2010. Infatti nel 2015 il limite per la protezione della popolazione non è stato rispettato nel 60% dei siti e il limite per la protezione della vegetazione nel 70%. Durante il 2015 inoltre si sono verificati numerosi episodi di superamento della soglia di informazione (media massima oraria 180 µg/m3). I superamenti sono avvenuti nelle stazioni di FI-Settignano, 32 ore di superamento, PT-Montale, 10 ore, FI-Signa, 5 ore e infine GR-Maremma e PI-Montecerboli, 1 ora.
ARIA
9
Monitoraggio di pollini aerodispersi e di spore fungine aerodisperse La Rete Toscana di Monitoraggio Aerobiologico è attualmente formata da 4 stazioni (Firenze, Pistoia, Lido di Camaiore e Grosseto) che effettuano il campionamento in continuo e che partecipano alla Rete Italiana di Monitoraggio Aerobiologico (POLLnet-APAT/ ISPRA/ARPA/APPA - www.pollnet.it/default_it.asp). Il bollettino elaborato settimanalmente e i calendari elaborati annualmente da ARPAT sono consultabili all’indirizzo www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/aria/pollini-e-spore-fungine. Per il 2015 sono stati elaborati: • l’Indice Pollinico Annuale, che esprime la somma delle concentrazioni giornaliere di tutti i pollini identificati in un anno solare in ognuna delle 4 stazioni di monitoraggio della Rete; • l’Indice Pollinico Allergenico, che è la somma delle concentrazioni giornaliere dei pollini aerodispersi di sette famiglie allergeniche (Betulaceae, Compositae, Corylaceae, Cupressaceae/Taxaceae, Gramineae, Oleaceae e Urticaceae). Maggiore è l’indice e maggiore è l’attenzione da prestrare a questo fenomeno; • l’Indice Annuale per la spora fungina Alternaria, spesso causa di allergie respiratorie, anche gravi, che si trova in atmosfera soprattutto nei mesi caldi (maggio-ottobre) in concentrazioni molto diverse a seconda della dislocazione/collocazione della stazione di monitoraggio. I tre indici risultano più bassi nella stazione di campionamento situata vicino alla costa (Lido di Camaiore).
INDICE POLLINICO ANNUALE 2015
80000
78.639
Indice Pollinico Stagionale Cupressaceae/Taxaceae
Indice Pollinico Allergenico senza Cupressaceae/Taxaceae
Altri granuli
Totale
70000
Pollini/mc aria
60000
22.238
55.967
50.708 43.099
50000 40000
23.401
25.700
17.890 19.141
30000 20000
17.026
21.838
33.000
14.089
10000
10.980
9.869
PISTOIA
LIDO DI CAMAIORE
13.241
0
FIRENZE
GROSSETO
Stazioni di monitoraggio aerobiologico INDICE ANNUALE ALTERNARIA 2015 Spore (per mc/aria)
10.560
5.682 14.936 8.775
LIDO DI CAMAIORE
FIRENZE
PISTOIA
GROSSETO
ARIA
10
Monitoraggio di pollini aerodispersi e di spore fungine aerodisperse Un altro indicatore elaborato per il 2015 è la Stagione pollinica allergenica, che indica la durata nel tempo del fenomeno (espressa come numero di giorni), ed è rappresentata dalla presenza dei pollini allergenici appartenenti alle 7 famiglie studiate e che sono potenzialmente dannose per la salute umana. La stagione pollinica 2015 inizia a febbraio con le Cupressaceae/Taxaceae (cipresso) seguite a breve distanza dalle Betulaceae (ontano) in tutte e quattro le stazioni di monitoraggio; termina a ottobre con le Compositae (ambrosia ed artemisia) a Firenze, Pistoia e Grosseto e con le Urticacae (ortica e parietaria) a Lido di Camaiore.
STAGIONE POLLINICA ALLERGENICA - ANNO 2015 Firenze 238 giorni
0
30
Pistoia 250 giorni
60
90
Lido di Camaiore 243 giorni
120
150
180
Grosseto 238 giorni
210
240
270
300
330
360
Giorni dall’inizio dell’anno
Inverno
Primavera
Estate
Autunno
La data di inizio e fine pollinazione, la durata in giorni, l’Indice Pollinico stagionale, il valore di picco di concentrazione pollinica giornaliera ed il giorno di picco descrivono la Stagione pollinica calcolata secondo Jäger et al (1996)* delle singole famiglie allergizzanti. A titolo esemplificativo si riportano i dati completi della stagione pollinica relativamente alla sola stazione di Firenze.
Stagione pollinica secondo Jäger* – anno 2015 calcolata per la stazione di monitoraggio di Firenze Stazione di Firenze
Cupressaceae Taxaceae
inizio/ fine stagione
12 febbraio/ 29 marzo
9 aprile/ 22 aprile
inizio stagione (n. giorni da inizio anno)
43
fine stagione (n. giorni da inizio anno)
88
Corylaceae Betulaceae
Oleaceae
Gramineae
Urticaceae
Compositae
Alternaria
16 febbraio/ 23 marzo
21 aprile/ 8 giugno
21 aprile/ 17 luglio
14 aprile/ 15 settembre
12 agosto/ 8 ottobre
12 giugno/ 11 ottobre
99
47
111
111
104
224
163
112
82
159
198
258
281
284
durata (giorni)
46
14
36
49
88
155
58
122
indice pollinico stagionale
33000
2073
3320
7445
3846
6497
220
10560
concentrazione max P/m3
3041
259
526
661
145
120
18
411
giorno di picco massimo
20 marzo
12 aprile
19 marzo
5 maggio
6 maggio
29 agosto
10 settembre
4 agosto
giorni mancanti su 365
24
% di presenza dati
93%
* Stagione pollinica secondo Jäger: inizia il giorno in cui si registra una conta giornaliera superiore all’1% della conta pollinica annuale, purchè non sia seguito da più di sei giorni consecutivi con conta pari a zero. Finisce quando è raggiunto il 95% della conta pollinica annuale.(Jäger S., Nilsson S., Berggren B., Pessi A.M., Helander M. & Ramfjord H. 1996. Trends of some airborne tree pollen in the Nordic countries and Austria, 1980-1993. A comparison between Stockholm, Trondheim, Turku and Vienna. Grana, 35:171-178).
Bollettino settimanale pollini: www.arpat.toscana.it/datiemappe/bollettini/bollettino-settimanale-dei-pollini Bollettino settimanale spore fungine: www.arpat.toscana.it/datiemappe/bollettini/bollettino-settimanale-delle-spore-fungine/bollettino-delle-spore-fungine
In tutte le stazioni di monitoraggio il contributo maggiore all’Indice pollinico annuale e allergenico nel 2015 è dato, anche se in maniera diversa, dalla famiglia delle Cupressaceae/Taxaceae. La stagione pollinica più breve è quella delle Corylaceae (nocciolo e carpino), mentre la più lunga è generalmente quella delle Urticaceae (ortica e parietaria) e delle Compositae (ambrosia, artemisia e altre).
ACQUA
Per la situazione a livello regionale consultare lâ&#x20AC;&#x2122;Annuario dei dati ambientali ARPAT 2016
ACQUA
12
Acque superficiali Localizzazione bacini
MAGRA
AULELLA
Massa
SERCHIO
VERSILIA LAMONE-RENO
Pistoia GREVE BISENZIO
SIEVE
PESA
TEVERE
CHIANA
Livorno
Firenze
OMBRONE
ELSA
EGOLA USCIANA
ERA
BIENTINA
Pisa
ARNO
Prato
Lucca
FINE
Arezzo
OMBRONE
Siena CECINA CORNIA
SE ER M
O IA RC
BRUNA
A BI AR
PECORA
ALBEGNA
Grosseto FIORA
BACINO SERCHIO BACINO ARNO BACINO OMBRONE GROSSETANO BACINO COSTA TOSCANA BACINI INTERREGIONALI BACINO TOSCANA NORD
ACQUA
13
Acque superficiali Stato ecologico e chimico dei corpi idrici della Toscana. Aggiornamento al 2015, terzo anno del secondo triennio di applicazione della Direttiva quadro 2000/60/CE (DM 260/2010) Stato Ecologico Sottobacino
Prov.
Comune
Corpo idrico
Cod.
Triennio 2010-2012
Stato Chimico
Triennio Triennio 2013-2015 2010-2012
Triennio 2013-2015
BACINI INTERREGIONALI
Fiora
GR GR GR GR GR
Pitigliano Semproniano Manciano Santa Fiora Pitigliano
Lente Fiora Fiora (mas-092 nel 2015) Fosso del Cadone Fosso del Procchio
MAS-090 MAS-091 MAS-093 MAS-2017 MAS-501
= = = = =
= = = = =
= = = = =
= = = = =
Tevere
GR
Sorano
Stridolone
MAS-2021
=
=
=
=
Albegna
GR GR GR GR GR GR GR GR
Orbetello Roccalbenga Manciano Orbetello Manciano Orbetello Manciano Scansano
Osa Monte Albegna Monte Albegna Medio Albegna Valle Fosso Gattaia Patrignone Elsa Fosso Sanguinaio
MAS-053 MAS-054 MAS-055 MAS-056 MAS-2001 MAS-2002 MAS-543 MAS-544
= = = = = = =
= = = = = = = =
= = = = = = = =
= = = = = = = =
GR GR
Bruna Monte Bruna Medio
MAS-048 MAS-049
= =
= =
= =
= =
Bruna-Foce
MAS-050
=
=
=
=
GR GR GR GR
Gavorrano Gavorrano Castiglione della Pescaia Roccastrada Roccastrada Gavorrano Gavorrano
Follonica Fossa Sovata Carsia
MAS-2014 MAS-2015 MAS-456 MAS-545
= = = =
= = = =
= = = =
= = = =
GR
Civitella Paganico
Gretano
MAS-045
=
=
=
=
GR
Civitella Paganico
Lanzo
MAS-888
=
=
=
=
GR
Cinigiano
Ombrone Grossetano
MAS-034
=
=
=
=
GR
Grosseto
Ombrone Grossetano
MAS-036
=
=
=
=
GR
Grosseto
Ombrone-Foce
MAS-037
=
=
=
=
GR
Campagnatico
Melacciole
MAS-046
=
=
=
=
=
=
=
=
Bruna
Gretano
Ombrone
OrbetelloBurano
Orcia
GR
BACINO OMBRONE GROSSETANO
=
GR
Grosseto
Emissario di San Rocco
MAS-548
GR
Capalbio
Fosso del Chiarone
MAS-2019
=
=
=
=
GR
Capalbio
Fosso del Melone Monte
MAS-547
=
=
=
=
GR
Scansano
Trasubbie
MAS-047
=
=
=
=
GR
Cinigiano
Ribusieri
MAS-550
=
=
=
=
GR
Seggiano
Vivo
MAS-864
=
=
=
=
GR
Castel del Piano
Ente
MAS-887
=
=
=
=
BACINO TOSCANA COSTA GR Cornia
GR GR
Pecora
GR GR GR
STATO ECOLOGICO = Cattivo = Scarso = Non campionabile
Monterotondo Marittimo Monterotondo Marittimo Monterotondo Marittimo Follonica Scarlino Scarlino
= Sufficiente = Buono = Non richiesto
Cornia Monte
MAS-077
=
=
=
=
Milia Valle
MAS-080
=
=
=
=
Torrente Del Ritorto
MAS-960
=
=
=
=
Pecora Valle Allacciante di Scarlino Pecora Monte
MAS-085 MAS-529 MAS-530
= = =
= = =
= = =
= = =
= Elevato
STATO CHIMICO = Non Buono
= Buono
= Buono da Fondo naturale
L’anno 2015 si configura come terzo anno del secondo triennio di applicazione della Direttiva europea, secondo quanto dettagliato nel DM 260/2010, in accordo con la scelta regionale di controllo a frequenza triennale. Il monitoraggio può essere operativo o di sorveglianza, a seconda degli esiti su ogni corpo idrico dell’analisi delle pressioni. La frequenza dei campionamenti biologici è triennale sia in operativo che in sorveglianza, mentre la frequenza di campionamento delle sostanze pericolose è annuale in operativo e triennale in sorveglianza. Orientativamente le attività dell’anno corrispondono a circa 1/3 delle complessive stazioni di monitoraggio. I risultati nel terzo anno di monitoraggio consentono la classificazione definitiva del triennio. Per quanto riguarda lo stato ecologico, oltre il 31% dei punti ha raggiunto l’obiettivo buono o elevato, mentre più del 68% risulta in stato inferiore a buono. Gli indicatori che rappresentano meglio le condizioni di stress, inquinamento e banalizzazione del territorio sono quelli biologici, soprattutto la distribuzione delle comunità di macrobenthos e macrofite.
ACQUA
14
Acque superficiali Laghi e invasi - Stato ecologico e stato chimico del triennio 2013-2015 Provincia
Cod.
Stato Ecologico Triennio 2013-2015
Stato Chimico Triennio 2013-2015
MAS-051
=
=
Corpo idrico
GR
Invaso Accesa
Acque di transizione - Stato ecologico e stato chimico del triennio 2013-2015 Provincia
Corpo idrico
Cod.
Stato Ecologico Triennio 2013-2015
Stato Chimico Triennio 2013-2015
GR
Ombrone Foce
MAS-037
=
=
GR
Bruna - Foce Ponti di Badia
MAS-050
=
=
GR
Diaccia Botrona - Padule
MAS-052
=
=
GR
Burano - Interno Lago
MAS-057
=
=
GR
Orbetello - Laguna Levante
MAS-088
=
=
GR
Orbetello - Laguna Ponente
MAS-089
=
=
GR
Emissario di San Rocco
MAS-548
=
=
STATO ECOLOGICO = Cattivo = Scarso = Sufficiente = (*) sufficiente determinato dallo stato trofico = Buono = Non campionabile per problemi legati all’accesso sul sito in sicurezza
STATO CHIMICO = Non Buono
= Buono
Acque sotterranee Qualità delle acque sotterranee Stato chimico 2015 Stato
Corpo Idrico Sotterraneo
Parametri
SCARSO
99MM940
Macigno della Toscana Sud-Occidentale
Dibromoclorometano
BUONO scarso localmente
23FI010
Vulcaniti di Pitigliano
NO3
31OM010
Pianura di Grosseto
Tetracloroetilene
32CT040
Pianura di Follonica
As, Hg, Mn, Na, Cl, triclorometano, conduttività
32CT060
Carbonatico di Gavorrano
As, Mn, Sb, B, SO4, triclorometano
32CT080
Pian d’Alma
As, Cl, SO4, conduttività
99MM020
Amiata
As, Hg
99MM042
Carbonatico delle Colline Metallifere - Zona le Cornate, Boccheggiano, Montemurlo
As, Cd, Mn, Ni, SO4, triclorometano, conduttività
BUONO fondo naturale
ACQUA
15
Acque sotterranee Qualità delle acque sotterranee Distribuzione geografica e stato chimico dei complessi idrogeologici
Complessi idrogeologici Carbonati Depressioni quaternarie Alluvioni intravallive Vulcaniti Arenarie Ofioliti Province Comuni Stazioni MAT
Note MAT: monitoraggio acque sotterranee
Stato chimico dei complessi idrogeologici 250
200
Numero stazioni
Carbonati: formazioni calcaree e dolomitiche giurassicocretacee dei domini toscani dell’Appennino Settentrionale, dove le acque circolanti hanno un’ottima qualità. Il complesso idrogeologico è però anche sede, nelle sue porzioni inferiori, di acque termali clorurate e solfatiche da cui possono derivare anomalie e fondi naturali elevati. Depressioni quaternarie: complesso che comprende la porzione Pleistocenica dei bacini sedimentari costieri e interni con i livelli ghiaiosi più produttivi formatisi a seguito di episodi erosivi di natura tettonica e più recentemente glacioeustatica. Le acque sono generalmente di buona qualità protette da coperture e lenti limoso argillose, le stesse, che tuttavia, più in profondità determinano confinamento e anossia con insorgenza di ione ammonio e solubilizzazione degli ossidi di ferro e manganese. Alluvioni intravallive: complesso connesso e, di fatto, coevo, a quello delle depressioni quaternarie, caratterizzato da intensi scambi fiume – falda e per questo molto vulnerabile. Vulcaniti: apparati del Monte Amiata e dei Vulsini nella zona di Pitigliano. Le acque sono in generale di ottima qualità per via di una buona permeabilità con aree di ricarica in quota e poco antropizzate. Le caratteristiche peculiari delle rocce ignee ospitanti, tuttavia, comportano l’insorgere di anomalie geochimiche come arsenico e fluoruri. Arenarie oligoceniche e mioceniche: formazioni detritiche molto sviluppate come estensione soprattutto nel settore orientale della catena ma di modesta permeabilità. La qualità è generalmente buona per la scarsa antropizzazione. Ofioliti: rocce verdi oceaniche appartenenti alle unità superiori liguri dell’edificio appenninico. In ragione della loro natura ignea, sono responsabili di anomalie geochimiche caratteristiche e critiche come il cromo esavalente.
69
150 62
100
50
89
2 20 21
0 Depressioni Quaternarie
Carbonati
3 10 11 Alluvioni Intravallive
1 7 8 Vulcaniti
2 2 Arenarie
1 Ofioliti
Complessi idrogeologici
SCARSO
BUONO fondo naturale
BUONO
ACQUA
16
Acque sotterranee Qualità delle acque sotterranee Qualità dei corpi idrici sotterranei e delle falde profonde
Corpi idrici sotterranei
Falde profonde
Stato chimico stazioni SCARSO BUONO scarso localmente BUONO fondo naturale BUONO Stato chimico dei corpi idrici SCARSO BUONO scarso localmente BUONO fondo naturale BUONO Province Comuni
Esiti monitoraggio qualità acque sotterranee - Anni 2002-2015
100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Per approfondimenti: www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/acqua/acque-sotterranee
La classificazione di Stato Chimico dei Corpi Idrici Sotterranei monitorati nel 2015 è stata effettuata ai sensi della Direttiva Quadro 2000/60/CE. Lo stato Scarso (non in linea con gli obiettivi della Direttiva) riguarda il 24% dei corpi idrici e si concentra nelle depressioni quaternarie in aree antropizzate come la Piana Firenze Prato Pistoia, Santa Croce, Lucca e in aree agricole come la Chiana, Nord di Cecina, San Vincenzo, Piombino e Albegna e Pitigliano. Lo stato Buono scarso localmente corrisponde a situazioni con un numero di stazioni in stato scarso inferiore ad 1/5 del totale delle stazioni, e comprende un ulteriore 25%. Si distribuiscono anche queste in massima prevalenza nei corpi idrici delle depressioni quaternarie con le eccezioni dei carbonatici di Argentario Orbetello e Non Metamorfico Apuano. Lo stato Buono ma con fondo naturale che comunque eccede i valori soglia di classificazione rappresenta una realtà molto diffusa della Toscana, terra ricca di emergenze termali e minerarie, e costituisce la maggiore percentuale del 31% dei copri idrici monitorati nel 2015. Il trend 2002-2015 delle classificazioni rappresenta il 2015 come anno stazionario rispetto al 2014, confermando il favorevole recupero sul 2013, peggiore anno della serie storica del monitoraggio ambientale.
17
Acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile
ACQUA
Esiti del monitoraggio 2013 â&#x20AC;&#x201C; 2015 Proposta di classificazione dei corpi idrici della Toscana
TOSCANA
Totale numero di stazioni 114
10% 32%
58%
Grosseto 100%
Totale numero di stazioni 1
Categoria* A1
A2
A3
SubA3
* Dal 2004 ad oggi nessun corpo idrico ha raggiunto la classificazione A1
Classificazione numerica dei corpi idrici Classificazione percentuale dei corpi idrici
ACQUA
18
Balneazione Qualità delle aree di balneazione 2015 Aree di balneazione Classificazione 2014 (dati 2011-2014) Provincia
Estensione aree di balneazione (km)*
Comune
Classificazione 2015 (dati 2012-2015) –
Follonica
8,2
5
Scarlino
8,7
4
Castiglione della Pescaia
24,8
12
Grosseto
21,2
8
Magliano in Toscana
5,7
1
Orbetello
37,8
15
Monte Argentario
45,0
12
12
Capalbio
11,6
3
3
Isola del Giglio
45,3
10
10
Massa M.ma
1,6
1
1
Totale Toscana
593.9
243
Totale Provincia di Grosseto
209,9
Grosseto
qualità eccellente
1
5
2
4
–
1 2
12 1
1
8 1
2
1
15
2
242
14
7
3
3
3
1
12
11
5
2
71
qualità buona
qualità sufficiente
0
1
– qualità scarsa
Nota: i km di estensione sono riferiti alle aree di balneazione della stagione 2015
VARIAZIONI CLASSIFICAZIONE 2014 - 2015 PROVINCIA
COMUNE
DENOMINAZIONE
KM
Grosseto
Foce Ombrone
1.78
Orbetello
Spiaggia Fertilia
0.74
Classificazione 2014 (dati 2011 - 2014)
Grosseto
CLASSIFICAZIONE
Eccellente
Buona
Sufficiente
Scarsa
Classificazione 2015 (dati 2012 - 2015)
ACQUA
19
Balneazione Qualità delle aree di balneazione 2015 FOCE PARMIGNOLA - FOSSA MAESTRA 0,2 km MARINA DI CARRARA OVEST 0,16 km
Marina di Carrara (MS) FOCE BRUGIANO 0,39 km FOCE FRIGIDO 0,37 km MARINA DI MASSA LEVANTE MAGLIANO 0,22 km
DESTRA TORRENTE VERSILIA 0,55 km FOCE TORRENTE VERSILIA 0,19 km 1,25 km
FOCE FOSSO FIUMETTO FOCE FOSSO MOTRONE FOCE FOSSO DELL’ABATE
Nei riquadri sono evidenziate solo le aree di balneazione con classe di qualità inferiore alla “eccellente”. Tutte le aree con classe “eccellente” sono rappresentate dalla linea blu lungo la costa.
0,40 km 0,75 km 0,32 km
Viareggio (LU)
Eccellente 2,37 km
FOCE FIUME MORTO
Buona Sufficiente
Foce Arno
Scarsa Divieto per motivi igienico sanitari Divieto per area portuale
LIVORNO RIO FELCIAIO
Divieto per altri motivi
0,40 km
Gorgona (LI) FOCE LILLATRO
0,26 km
Vada (LI) Cecina (LI)
BOCCA DI CECINA
0,28 km
San Vincenzo (LI) Capraia (LI)
0,69 km TORRE NUOVA EST FOCE TORRE NUOVA 0,26 km TORRE NUOVA OVEST 1,55 km 0,50 km SALIVOLI CANALETTO 0,24 km
FOCE BOTRO DEI MARMI BOTRO DEI MARMI SUD
0,09 km 0,67 km
PENNELLO DALMINE
0,86 km
Piombino (LI)
0,74 km NORD OVEST GORA FOCE GORA DELLE FERRIERE 0,46 km Follonica (GR) NORD EMISSARIO 0,16 km SUD EMISSARIO 0,24 km FOCE CANALE SOLMINE 0,23 km
Portoferraio (LI) LOC. S.GIOVANNI
1,50 km
Isola d'Elba (LI)
Porto Azzurro (LI)
GROSSETO
Castiglione della Pescaia (GR)
FOCE OMBRONE
SPIAGGIA FERTILIA
Pianosa (LI)
1,78 km
0,74 km
Talamone (GR) LATO SUD FOCE FIUME ALBEGNA
1,11 km
Porto S.Stefano (GR)
Porto Ercole (GR)
Montecristo (LI) Isola del Giglio (GR)
LOC. LA TAGLIATA - TORRE PUCCINI
Giannutri (GR)
1,64 km
ACQUA
20
Balneazione Qualità delle aree di balneazione costiere 2015 Classe di qualità delle acque di balneazione nelle province toscane espressa come km di aree balenabili (dati 2012-2015)
MASSA CARRARA =16,1 km 16 aree 2,0 km 13,9 km 0,2 km
2,6 km 2,0 km 2,6 km 2,0 km 5,4 km 1,8 km 1,8 km
LUCCA =19,5 km 18 aree
1 3
1,1 km
1 2
18 km
12
PISA =27,3 km 13 aree
0,4 km
13
27,3 km
15
GROSSETO GROSSETO =208,3 km 77 aree =208,3LIVORNO km 77 aree =319,4 km 135 aree
1 3 2 1 3 7 3 70 70 126
201,9 km 201,9 km 312,7 km
1,3 km
2,6 km 2,0 km 2,6 km 2,6 km 2,0 km 2,0 km 1,8 km 1,8 km 1,8 km
2,6 km 2,0 km 2,6 km 2,0 km 1,8 km 1,8 km
GROSSETO GROSSETO =208,3 km 77 aree =208,3 km 77 aree =208,3 km 77 aree
GROSSETO
201,9 km 201,9 km 201,9 km
TOSCANA =590,6 km 259 aree
1 3 1 3 1 3 70 3 70 70
GROSSETO GROSSETO =208,3 km 77 aree =208,3 km3 77 aree
201,9 km 201,9 km
7 13
236
1 3 1 3 3 70 70
4,9 km 9,4 km 573,9 km 2,4 km
= Totale km di costa controllata
Totale aree controllate
Eccellente
Buona
Sufficiente
Scarsa
Per approfondimenti: www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/acqua/balneazione
Rapporti annuali: www.arpat.toscana.it/documentazione/catalogo-pubblicazioni-arpat/rapporti-balneazione/controllo-delle-acque-di-balneazione-stagione-2015
Banca dati: www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/acqua/balneazione/dati-del-monitoraggio/balneazione-in-toscana-stagione-in-corso
La qualità delle aree di balneazione controllate nel 2015 si è mantenuta a un livello “eccellente”, sostanzialmente stabile rispetto al 2014: il 91% del totale delle aree e oltre il 97% dei km di costa si colloca infatti in questa classe. La distribuzione nelle varie classi denota però un certo peggioramento di qualità: per quanto le aree “buone” salgano da 12 a 14 (insieme a quelle “eccellenti” arrivano a 256; nel 2014 erano 255) e quelle “sufficienti” scendano da 11 a 7, nel 2015 tre aree sono state classificate in classe “scarsa”, mentre nel 2014 non ne risultava nessuna. Ancora una volta la costa toscana settentrionale (litorale apuo-versiliese) è quella con la maggior percentuale di aree in classe inferiore alla “eccellente” (più del 25%), con 2 aree “scarse” e altrettante “sufficienti”. Le altre zone non eccellenti sono spesso localizzate in prossimità di sbocchi a mare di corsi d’acqua, alcuni dei quali già soggetti a divieto permanente di balneazione per motivi igienico-sanitari. Anche il numero di casi di non conformità è stabile rispetto allo scorso anno: 67 campioni, corrispondenti al 3,9% del totale di quelli prelevati, mentre le aree interessate da contaminazione sono state meno del 2014: 35 (60 km di costa), rispetto alle 52 (quasi 67 km di costa) dello scorso anno.
ACQUA
21
Balneazione Controlli 2015 sulle aree di balneazione costiere della Toscana
34 66 1627
225
Provincia di Massa Carrara 59,8 530,8 2 1,69
2
14,41
Provincia di Lucca
98 14 1
0,32
1
19,15
Provincia di Pisa
109 17
27,35
78 13 33 17
Provincia di Livorno 118
23,28
837
296,11
Provincia di Grosseto
30 34,5
173,8 505
14
63
Numero di controlli
Aree di balneazione
Km di costa
Superamenti limiti di legge*
Aree interessate nel 2015 da divieti di balneazione temporanei
Km di costa balneabile
Conformi
Aree balneabili
Km di costa interessati nel 2014 da divieti di balneazione temporanei
*Valori limite per la verificia della balneabilitĂ delle acque all. A DM 30/3/10 (comma 1 art. 2 DM 30/3/10): Enterococchi intestinali: max 200 UFC/100 ml Escherichia coli: max 500 UFC/100 ml UFC: UnitĂ formante colonie
MARE
Per la situazione a livello regionale consultare lâ&#x20AC;&#x2122;Annuario dei dati ambientali ARPAT 2016
MARE
23
Monitoraggio marino-costiero Classificazione dello stato chimico delle acque marino costiere CORPO IDRICO
STATO CHIMICO 2010
2011
2012
STATO ECOLOGICO 2010
2011
2012
7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7
Costa Follonica* Costa Punt’Ala Costa Ombrone Costa dell’Uccellina Costa Albegna Costa dell’Argentario Costa Burano Costa dell’Arcipelago
CORPO IDRICO
STATO CHIMICO
STATO ECOLOGICO
2013-2014-2015 Triennio 2013-2015
Costa Follonica Costa Punt’Ala Costa Ombrone Costa dell’Uccellina Costa Albegna Costa dell’Argentario Costa Burano Costa dell’Arcipelago - Isola d’Elba Costa dell’Arcipelago - Isole Minori
* Aree indagate con monitoraggio di tipo operativo nel triennio 2010-2012
STATO CHIMICO Buono
Mancato conseguimento dello stato buono
Campioni non programmati
STATO ECOLOGICO Elevato
Buono
Sufficiente
Scarso
Cattivo
Campioni non programmati
Per approfondimenti: www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/acqua/acque-marine-e-costiere
Rapporti annuali: www.arpat.toscana.it/documentazione/catalogo-pubblicazioni-arpat/monitoraggio-acque-marino-costiere-della-toscana-anno-2014
Banca dati: www.arpat.toscana.it/datiemappe/banche-dati/banca-dati-mar-acque-marino-costiere-della-toscana
MARE
24
Monitoraggio marino-costiero Stato chimico delle acque marino-costiere - esiti monitoraggio al 2015 - Colonna d’acqua COLONNA D’ACQUA (μg/L) Anno
Hg
Cr
Ni
As
Cd
Pb
TBT
0,1 0,0 0,1 0,1 0,0
0,6 0,5 <1 <1 0,8
<0,005* 0,0103 <0,005* 0,0007 0,0020
0,0 0,2 0,6 0,2
0,6 <1 <1 <1
0,0167 0,0167 0,0048 0,0008
0,0 0,1 0,2 0,1
0,6 0,6 <1 0,6
<0,005* 0,0013 0,0010 0,0017
0,0 0,1 0,2 0,1
0,6 <1 <1 0,6
<0,005* <0,005* 0,0020 0,0021
0,1 0,1 0,3 0,1
0,7 <1 0,7 <1
<0,005* <0,0019 0,0078 0,0010
0,1
<1
<0,005*
0,1 0,1 0,2
0,8 1,6 <1
<0,005* 0,0006 0,0010
1,1 <1 1,2 <1
<0,005* <0,005* <0,0006* 0,0018
<1 <1 <1 <1
<0,005* 0,0015 0,0008 0,0016
Corpo idrico: Costa Follonica 2011 2012 2013 2014 2015
0,02 0,03 0,06 0,10 0,02
1 1 <1 2 2
Stazione: Carbonifera 1 3 3 <1 5 2 1 2 1 2 Corpo idrico: Costa Punt’Ala Stazione: Foce Bruna
2011 2012 2013 2014 2015
0,09 0,13 0,03 <0,01
2011 2012 2013 2014 2015
0,02 0,08 0,03 0,03 0,03
2011 2012 2013 2014 2015
0,01 0,03 0,07 0,04 0,1
1 <1 5 1
1 <1 2 2 2 2 1 2 Corpo idrico: Costa Ombrone Stazione: Foce Ombrone
1 <1 1 1
2 <1 3 2 1 2 1 7 Corpo idrico: Costa Uccellina Stazione: Cala di Forno
1 <1 2 1
1 <1 3 2 1 2 1 2 Corpo idrico: Costa Albegna Stazione: Foce Albegna
2011 2012 2013 2014 2015
0,07 0,05 0,05 0,02
1 <1 1 2
2011 2012 2013 2014 2015
0,02 0,01 0,09 0,03 0,01
<0,1 <1 1 1
2 1 10 3 2 2 1 2 Corpo idrico: Costa dell’Argentario Stazione: Porto S. Stefano 2 2 3 3 3 2 <1 2 Corpo idrico: Costa Burano Stazione: Ansedonia
2011 2012 2013 2014 2015
0,08 0,05 0,04 0,01
1 1 1 0,1 <1 7 3 0,1 1 1 2 0,3 1 2 2 0,1 Corpo idrico: Costa Arcipelago - Isole minori**
2012 2013 2014 2015
0,08 0,07 0,04 0,01
1 <1 1 1
Valori nei limiti di legge
Stazione: Giglio 2 1 4 3 1 3 <1 3
Valori superiori ai limiti di legge
0,1 0,1 0,1 0,1
Campioni non programmati
Limiti di legge (μg/L) Mercurio – Hg
Cromo – Cr
Nichel – Ni
Arsenico – As
Cadmio – Cd
Piombo – Pb
Tributilstagno composti – TBT
0,01
4
20
5
0,2
7,2
0,0002
Note: * Il limite di quantificazione del metodo è superiore al limite di legge; si segnalano con il rosso solo le medie annuali ottenute da valori in cui è presente almeno un superamento della concentrazione massima ammissibile. ** A seguito della Delibera regionale 550/14 i corpi idrici Costa del Cecina e Arcipelago Toscano sono stati modificati nel seguente modo: - Il corpo idrico Costa del Cecina è diviso in Costa di Rosignano e Costa del Cecina, con i rispettivi punti di controllo Rosignano Lillatro e Marina di Castagneto. - Il corpo idrico Arcipelago Toscano è stato suddiviso in Arcipelago Isola d’Elba, con le due stazioni di Elba nord e Mola, e Arcipelago Isole Minori con le stazioni Montecristo e Capraia e Giglio.
MARE
25
Monitoraggio marino-costiero Stato chimico delle acque marino-costiere - esiti monitoraggio al 2015 - Sedimenti SEDIMENTI mg/kg ss Anno
As
Cr tot
Cd
Ni
µg/kg ss Pb
Hg
TBT
PCB
IPA
B(a)P
B(b)FA
B(ghi)P
B(k)FA
Fluorantene
Corpo idrico: Costa Follonica Stazione: Carbonifera 2011
30
85
0,3
55
27
0,6
1
266
22
28
17
12
35
2012
27,5
71
0,4
53
25
0,55
1
0,6
228
18
25
16
11
30
2013
21
67
0,4
49
21
0,3
1
0,9
250
17
24
15
12
27
2014
22
46
0,4
43
22
0,4
0,4
0,4
<80
<10
<10
<10
<10
<10
2015
31
79
0,7
53
31
0,3
<0,45
2,8
<100
<10
11
<10
<10
21
23
11
<10
22
12 14
<10 <10
<10 <10
10 <10
Corpo idrico: Costa Punt’Ala Stazione: Foce Bruna 2011
22
82
0,3
53
20
0,4
2012
20
61
0,35
50
19
0,45
<0,5
4
2013 2014
20 19
68 44
0,3 0,3
48 43
17 18
0,3 0,4
0 0,4
2015
20
69
0,5
50
20
0,5
<0,45
180 80
<10
0,9 0,7
139 <80
<10 <10
<10
<10
<10
<10
0,3
<10
<10
<10
<10
<10
<10
Corpo idrico: Costa Ombrone 2011 2012 2013 2014 2015
20 17 16 14 12
85 68 78 45 76
0,2 0,3 0,3 0,3 0,2
56 53 52 47 61
21 19 19 17 16
Stazione: Foce Ombrone 0,3 1 118 0,3 <0,5 <80 0,4 <0,2 0,7 153 0,3 0,2 0,3 <80 0,1 <0,45 0,2 <100 Corpo idrico: Costa Uccellina
<10 <10 10 <10 <10
14 <10 15 <10 <10
<10 <10 10 <10 <10
<10 <10 10 <10 <10
14 <10 12 <10 <10
2011 2012 2013 2014 2015
25 20 15 17 18
75 67 81 51 78
0,3 0,3 0,3 0,4 0,3
54 53 56 46 55
21 18 16 16 18
Stazione: Cala di Forno 0,6 2 85 0,7 <0,5 85 0,3 <0,2 0,9 135 0,6 0,4 0,2 <80 0,3 <0,45 0,2 <100 Corpo idrico: Costa Albegna
<10 <10 12 <10 <10
13 12 12 <10 <10
<10 <10 <10 <10 <10
<10 <10 11 <10 <10
13 10 14 <10 <10
2011 2012 2013 2014 2015
27 23 28 18 17
85 63 36 45 73
0,2 0,35 0,4 0,4 0,4
54 51 21 46 53
22 19 22 16 17
Stazione: Foce Albegna 1,2 1 91 1,05 <0,5 <80 <0,2 <0,2 1,5 107 <0,1 0,2 0,3 <80 0,5 <0,45 0,1 <100 Corpo idrico: Costa dell’Argentario
<10 <10 10 <10 <10
12 <10 12 <10 <10
<10 <10 <10 <10 <10
<10 <10 <10 <10 <10
12 <10 11 <10 <10
2011 2012 2013 2014 2015
31 26 27 26 24
78 60 64 41 65
0,4 0,35 0,4 0,4 0,4
50 47 47 27 48
29 26 22 31 25
Stazione: Porto Santo Stefano 1,1 1 123 1,25 1 65 1,5 1 0,7 126 <0,1 1 0,9 225 0,7 1 1 <100 Corpo idrico: Costa Burano
11 <10 <10 10 <10
15 15 15 14 <10
<10 <10 <10 11 <10
<10 <10 <10 <10 <10
16 12 14 14 <10
2011 2012 2013 2014 2015
34 26 23 22 27
48 37 67 60 40
0,4 0,3 0,4 0,4 0,4
27 28 51 41 27
Stazione: Ansedonia 31 1,2 1 89 10 31 1,75 1 <80 <10 15 0,4 <0,2 1,1 <80 <10 23 0,2 <0,5 0,9 <80 <10 30 0,6 <0,45 0,4 <100 <10 Corpo idrico: Costa Arcipelago – Isola d’Elba*
12 12 <10 <10 <10
<10 <10 <10 <10 <10
<10 <10 <10 <10 <10
<10 <10 <10 <10 <10
2011 2012 2013 2014 2015
36 41 38 29 38
115 98 89 90 95
0,5 0,35 0,6 0,4 0,5
80 78 70 64 72
33 33 29 24 30
14
25
15
11
21
14 12 <10
31 23 <10
18 14 <10
14 11 <10
<10 20 <10
2011 2012 2013 2014 2015
166 172 149 69 128
139 133 117 51 109
1,2 1,0 1,4 0,6 1,1
113 119 97 42 91
72 69 57 25 59
22 37 26 <10 <10
27 49 35 54 <10
19 35 24 <10 <10
14 30 34 14 <10
37 49 55 33 13
Stazione: Elba Nord <0,2 4 182 0,23 <0,5 40,8 <0,2 <0,5 0,4 231 0,1 <0,5 <0,001 170 0,1 <0,45 0,4 <100 Stazione: Mola – Elba Sud 0,4 8 258 0,31 1 4,4 304 0,3 <0,5 1,3 361 0,3 0,5 1,8 160 0,3 1 1,1 <100
Valori nei limiti di legge Valori superiori ai limiti con tolleranza di legge Campioni non programmati Per i limiti di legge e i limiti con tolleranza vedi note a fine tabella * vedi nota a fine tabella
MARE
26
Monitoraggio marino-costiero Stato chimico delle acque marino-costiere - esiti monitoraggio al 2015 - Sedimenti SEDIMENTI mg/kg ss Anno
As
Cr tot
Cd
µg/kg ss
Ni
Pb
Hg
TBT
PCB
IPA
B(a)P
B(b)FA
B(ghi)P
B(k)FA
Fluorantene
<10 <10
<10 <10
<10 <10
1,5 13
Corpo idrico: Costa Arcipelago – Isole Minori* Stazione: Giglio 2012 2013 2014 2015
19 31
29 68
0,4 0,5
23 47
28 26
0,2 0,2
1,5 <0,45
0,97 0,3
<80
<10 <10
Valori nei limiti di legge Valori superiori ai limiti con tolleranza di legge Campioni non programmati
As Arsenico – Cr tot – Cromo totale Cd – Cadmio Ni Nichel – Pb Piombo – Hg Mercurio – TBT – Tributilstagno composti
PCB Policlorobifenili – IPA – Idrocarburi policiclici aromatici B(a)p – Benzo(a)pirene B(b)FA – Benzo[b]fluorantene B(ghi)P Benzo[g,h,i]perilene – B(k)FA – Benzo[k]fluorantene
Limite con tolleranza di legge (20%) mg/kg ss
As
Cr tot
Cd
Ni
Pb
Hg
TBT
PCB
IPA
B(a)P
B(b)FA
B(ghi)P
B(k)FA
Fluorantene
14,4
60
0,36
36
36
0,36
6
9,6
960
36
66
66
24
132
Limite di legge mg/kg ss
As
Cr tot
Cd
Ni
Pb
Hg
TBT
PCB
IPA
B(a)P
B(b)FA
B(ghi)P
B(k)FA
Fluorantene
12
50
0,3
30
30
0,3
5
8
800
30
40
55
20
110
Nota: * A seguito della Delibera regionale 550/14 i corpi idrici Costa del Cecina e Arcipelago Toscano sono stati modificati nel seguente modo: - Il corpo idrico Costa del Cecina è diviso in Costa di Rosignano e Costa del Cecina, con i rispettivi punti di controllo Rosignano Lillatro e Marina di Castagneto. - Il corpo idrico Arcipelago Toscano è stato suddiviso in Arcipelago Isola d’Elba, con le due stazioni di Elba nord e Mola, e Arcipelago Isole Minori con le stazioni Montecristo e Capraia e Giglio.
MARE
27
Biodiversità Rilevamenti di cetacei SOMMA DI N° ANIMALI SPIAGGIATI NEL 2015 Specie
GROSSETO
Toscana
Stenella (Stenella coeruleoalba)
1
8
Tursiope (Tursiops truncates)
2
9
Balenottera comune (Balaenoptera physalus)
-
1
Grampo (Grampus griseus)
-
1
Capodoglio (Physeter macrocephalus)
-
1
Indeterminati
-
1
Totale complessivo
3
21
Rilevamenti di esemplari di tartarughe (Caretta caretta e Dermochelys coriacea) NUMERO DEI RITROVAMENTI DI TARTARUGHE NEL 2015 (suddivisi per provincia) Massa Carrara
Lucca
Pisa
Livorno
GROSSETO
TOSCANA
8
9
4
13
10
44
GROSSETO 22,7% LIVORNO 29,6%
MASSA 18,2% LUCCA 20,4% PISA 9,1%
Per approfondimenti: www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/acqua/acque-marine-e-costiere/medlem www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/biodiversita Rapporti: www.arpat.toscana.it/documentazione/catalogo-pubblicazioni-arpat/lattivita-di-arpat-nel-monitoraggio-di-cetacei-tartarughe-e-grandi-pesci-cartilaginei
SUOLO
Per la situazione a livello regionale consultare lâ&#x20AC;&#x2122;Annuario dei dati ambientali ARPAT 2016
SUOLO
29
Siti interessati da procedimenti di bonifica Numero e superficie dei siti interessati da procedimento di bonifica
Numero e densità dei siti interessati da procedimento di bonifica. Anni 2014-2016 (su base provinciale)
Superficie dei siti interessati da procedimento di bonifica. Anni 2014-2016 (su base provinciale) Percentuale superficie provinciale
Numero di siti
Densità di siti (n°/100 Kmq)
Superficie (ha)
GR
Toscana
GR
Toscana
GR
Toscana
GR
Toscana
Marzo 2014
247
3114
5,5
13,5
Marzo 2014
3220
16353
0,7
0,7
Marzo 2015
257
3296
5,7
14,3
Marzo 2015
3231
16506
0,7
0,7
Marzo 2016
268
3644
6,0
15,9
Marzo 2016
3211
16962
0,7
0,7
Per approfondimenti: www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/bonifica-siti-contaminati
Banca dati: http://sira.arpat.toscana.it/apex/f?p=SISBON:REPORT
Quale indicatore relativo alla matrice suolo sono riportate le informazioni connesse ai procedimenti di bonifica. I dati presenti in questa pubblicazione sono estratti dalla “Banca dati dei siti interessati da procedimento di bonifica”, condivisa su scala regionale tra tutte le Amministrazioni coinvolte nel procedimento, gestita tramite l’applicativo Internet SISBON sviluppato da ARPAT nell’ambito del SIRA. I valori di superficie a cui si fa riferimento corrispondono alla superficie amministrativa del sito, intesa come la particella o la sommatoria delle particelle catastali coinvolte nel procedimento. Ai sensi dell’Art. 251 del D.Lgs 152/06, al riconoscimento dello stato di contaminazione il sito deve essere iscritto in Anagrafe e l’informazione riportata sul certificato di destinazione urbanistica. Nel corso del 2015 è stata effettuata un’attività di recupero e verifica delle informazioni presenti in Banca dati relativamente al territorio della Provincia di Firenze; per questa ragione si registra una considerevole variazione dei dati (l’attività di recupero è tutt’ora in corso).
SUOLO
30
Siti interessati da procedimenti di bonifica Densità e superficie dei siti interessati da procedimento di bonifica su base comunale Densità dei siti interessati da procedimenti di bonifica – base comunale
Superficie dei siti interessati da procedimenti di bonifica – base comunale
A
A B
B
C
C D
D E
E Legenda Superficie (ha)
Legenda Densità (n° siti per 100 km2) 1-5 5-10
A
B CARRARA CARRARA
0-10 PISA PISA
PISA PISA PISA
CARRARA CARRARA CARRARA
10-50
100-1000 MASSA MASSA
50-200
MASSA MASSA MASSA
1000-3100
Nessun sito
C
CAMPIGLIA CAMPIGLIAMARITTIMA MARITTIMA
PIOMBINO PIOMBINO
10-100
Nessun sito
CAMPIGLIA MARITTIMA CAMPIGLIA MARITTIMA CAMPIGLIA MARITTIMA
MONTIGNOSO MONTIGNOSO
MONTIGNOSO MONTIGNOSO MONTIGNOSO
PIETRASANTA PIETRASANTA
PIETRASANTA PIETRASANTA PIETRASANTA
D
LIVORNO LIVORNO
LIVORNO LIVORNO LIVORNO
ORBETELLO ORBETELLO
ORBETELLO ORBETELLO ORBETELLO
E
PIOMBINO PIOMBINO PIOMBINO GROSSETO GROSSETO
GROSSETO GROSSETO GROSSETO
MONTE MONTEARGENTARIO ARGENTARIO
MONTE ARGENTARIO MONTE ARGENTARIO MONTE ARGENTARIO
SIN (Siti di Interesse Nazionale) SIR (Siti di Interesse Regionale)
Aree SIN/SIR I SIN di competenza del MATTM sono 4: SIN di Massa Carrara (A): istituito con Legge 426/1998 e perimetrato con DM 21/12/1999 (l’archivio dei decreti e dei verbali delle conferenze dei servizi sono disponibili all’indirizzo: www.bonifiche.minambiente.it/page_anno_10.html); SIN di Livorno (B): istituito con DM 468/2001 e perimetrato con DM 24/02/2003 (l’archivio dei decreti e dei verbali delle conferenze dei servizi sono disponibili all’indirizzo: www.bonifiche.minambiente.it/page_anno_26.html); SIN di Piombino (C): istituito con Legge 426/1998 e perimetrato con DM 10/1/2000 e DM 7/4/2006 (l’archivio dei decreti e dei verbali delle conferenze dei servizi sono disponibili all’indirizzo: www.bonifiche.minambiente.it/page_anno_9.html); SIN di Orbetello (area ex SITOCO) (E): istituito con Legge 179/2001 e perimetrato con DM 2/12/2002 e DM 26/11/2007 (l’archivio dei decreti e dei verbali delle conferenze dei servizi sono disponibili all’indirizzo: www.bonifiche.minambiente.it/page_anno_35.html); I SIR di competenza della Regione Toscana (subentrata al MATTM nella titolarità dei procedimenti con Legge 07.08.2012 n.134) sono 3: SIR Massa Carrara (A): con Decreto MATTM 29.10.2013 (deperimetrazione del SIN di Massa e Carrara); SIR Livorno (B): con Decreto MATTM 22.05.2014 (deperimetrazione del SIN di Livorno); SIR Le Strillaie – Grosseto (D): con Decreto MATTM 11.01.2013 il sito di bonifica Le Strillaie non è più ricompreso tra i SIN.
SUOLO
31
Siti interessati da procedimenti di bonifica Stato iter dei siti interessati da procedimento di bonifica Numero e superficie di siti interessati da procedimento di bonifica con procedimento in corso, concluso con non necessità di bonifica e concluso a seguito di certificazione di avvenuta bonifica e/o messa in sicurezza permanente o operativa. Aggiornamento a marzo 2016 (su base provinciale) Numero di siti
Superficie dei siti (ha)
GR
Toscana
GR
Toscana
Siti attivi
162
1877
3047,8
13971,61
Siti chiusi per non necessità di intervento
88
1418
19,02
2238,23
Siti certificati
18
349
144,24
751,8
Totale
268
3644
3211,06
16961,64
Percentuale dei siti interessati da procedimento di bonifica Percentuale di siti
Percentuale di superficie dei siti
60,4 51,5
32,9 38,9
Siti attivi Sono i siti potenzialmente contaminati o i siti per i quali è stata riscontrata la contaminazione (siti contaminati), per i quali sono in corso, rispettivamente, le fasi di indagini preliminari, caratterizzazione o analisi di rischio, o la fase di presentazione/ approvazione/svolgimento dell’intervento di bonifica e/o messa in sicurezza operativa o permanente.
6,7 Grosseto 9,6
Toscana
Siti chiusi per non necessità di intervento Sono i siti con procedimento chiuso a seguito di autocertificazione o di presa d’atto di non necessità d’intervento a seguito dei risultati di caratterizzazione o di analisi di rischio.
94,9 82,4
0,6
4,5
13,2 4,4
Siti certificati Sono i siti con procedimento chiuso a seguito di rilascio di certificazione di avvenuta bonifica, messa in sicurezza operativa o messa in sicurezza permanente.
SUOLO
32
Siti interessati da procedimenti di bonifica Attività ricadente nei siti interessati da procedimenti di bonifica Numero e superficie dei siti per tipologia di attività in provincia di Grosseto. Situazione a marzo 2016
MS PT LU
PO FI
PI
Legenda Distribuzione carburanti
LI AR
Gestione e smaltimento rifiuti
SI
Industria Attività mineraria Attività da cava Altre attività Attività non precisata
Totale
63
13,6
57
123,5
27
2782,2
56
250,5
40
7
25
34,2
268
3211,1
GROSSETO
Numero dei siti
Superficie (ha) dei siti
Numero e superficie dei siti per tipologia di attività in Toscana. Situazione a marzo 2015 787 287,7
602 2035,2
694 5922,9
Toscana Numero totale dei siti: 3644
89
636,6
32
58,8
966 3449,2
474 4571,3
Toscana Superficie (ha) totale dei siti: 16961,6
SUOLO
33
Siti interessati da procedimenti di bonifica Attività ricadente nei siti interessati da procedimenti di bonifica
Numero e superficie di siti per tipologia di attività. Situazione a marzo 2015 Totale Comune
n
ha
n
ha
n
ha
n
ha
n
ha
n
ha
n
ha
n
ha
ARCIDOSSO
1
0,02
1
0,01
0
0,00
2
5,24
0
0,00
2
0,30
1
0,01
7
10,31
CAMPAGNATICO
1
0,00
1
0,01
1
0,01
0
0,00
0
0,00
0
0,00
0
0,00
3
3,00
CAPALBIO
0
0,00
3
6,76
1
0,01
0
0,00
0
0,00
1
0,00
0
0,00
5
6,00
CASTEL DEL PIANO
0
0,00
1
0,01
0
0,00
0
0,00
0
0,00
0
0,00
0
0,00
1
1,00
CASTELL'AZZARA
1
0,01
2
0,35
0
0,00
3
5,67
0
0,00
0
0,00
0
0,00
6
6,00
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
7
1,03
3
5,81
0
0,00
0
0,00
0
0,00
2
0,02
0
0,00
12
14,02
CINIGIANO
2
0,04
3
4,17
0
0,00
0
0,00
0
0,00
1
0,01
0
0,00
6
7,01
CIVITELLA PAGANICO
0
0,00
3
0,03
0
0,00
0
0,00
0
0,00
1
0,01
0
0,00
4
5,01
FOLLONICA
1
0,15
0
0,00
1
0,87
0
0,00
0
0,00
3
2,01
1
0,01
6
12,02
GAVORRANO
1
0,00
1
0,02
0
0,00
4
61,65
0
0,00
1
0,01
3
0,05
10
14,06
GROSSETO
26
9,07
8
59,90
1
0,01
0
0,00
0
0,00
8
0,67
6
3,12
49
66,79
ISOLA DEL GIGLIO
0
0,00
1
2,74
0
0,00
1
1,49
0
0,00
0
0,00
0
0,00
2
2,00
MAGLIANO IN TOSCANA
1
0,01
1
2,11
1
0,01
0
0,00
0
0,00
0
0,00
0
0,00
3
3,00
MANCIANO
0
0,00
1
0,01
0
0,00
3
34,56
0
0,00
1
0,01
1
0,00
6
8,01
MASSA MARITTIMA
2
0,23
4
2,99
1
0,66
21
96,00
0
0,00
1
0,01
1
0,01
30
32,02
MONTE ARGENTARIO
5
0,20
1
3,75
0
0,00
2
0,29
0
0,00
2
0,40
1
0,01
11
14,41
MONTEROTONDO MARITTIMO
0
0,00
1
0,01
0
0,00
0
0,00
0
0,00
2
0,02
0
0,00
3
5,02
MONTIERI
0
0,00
2
0,02
1
0,01
9
15,78
0
0,00
0
0,00
0
0,00
12
12,00
ORBETELLO
4
0,22
3
14,13
9
415,17
0
0,00
0
0,00
3
1,20
5
2222,17
24
2255,37
PITIGLIANO
0
0,00
1
0,01
0
0,00
0
0,00
0
0,00
1
0,01
0
0,00
2
3,01
ROCCALBEGNA
0
0,00
3
0,03
0
0,00
1
0,62
0
0,00
1
0,01
0
0,00
5
6,01
ROCCASTRADA
1
0,03
1
0,96
0
0,00
1
0,13
0
0,00
2
1,98
1
0,01
6
10,99
SANTA FIORA
0
0,00
2
0,02
0
0,00
0
0,00
0
0,00
1
0,01
0
0,00
3
4,01
SCANSANO
1
0,01
1
1,42
0
0,00
2
8,31
0
0,00
2
0,07
0
0,00
6
8,07
SCARLINO
2
1,80
4
11,88
9
195,00
4
20,77
0
0,00
2
0,02
4
6,79
25
37,81
SEGGIANO
0
0,00
2
0,02
0
0,00
0
0,00
0
0,00
0
0,00
1
0,01
3
4,01
SEMPRONIANO
0
0,00
0
0,00
0
0,00
2
0,02
0
0,00
0
0,00
1
0,01
3
4,01
SORANO
0
0,00
3
0,03
0
0,00
1
0,01
0
0,00
0
0,00
0
0,00
4
4,00
n
Numero dei siti
Distribuzione carburanti
Gestione e smaltimento rifiuti
ha
Superficie (ha) totale dei siti
Industria
Attività mineraria
Altre attività
Attività non precisata
AGENTI FISICI
Per la situazione a livello regionale consultare lâ&#x20AC;&#x2122;Annuario dei dati ambientali ARPAT 2016
AGENTI FISICI
35
Radiofrequenze Numero di impianti RTV e SRB Numero impianti SRB – Stazioni Radio Base (anni 2011–2015) anno
Grosseto e provincia
Totale Toscana
2011
612
6300
2012
649
6868
2013
649
6785
2014
743
7989
2015
898
9191
Numero impianti RTV – Radio televisivi (anni 2011–2015) anno
Grosseto e provincia
Totale Toscana
2011
447
5103
2012
465
5378
2013
471
5351
2014
453
5248
2015
451
5234
Percentuale provinciale del numero di impianti SRB e RTV sul totale regionale (2015) 6,2%
11,6%
4,6%
6,5%
6%
3,2% 24,2%
14%
11,5%
MS LU PI
10%
9,5%
PT
PO FI
LI
9,3%
12,4%
8%
11,2%
9,8%
8,6%
AR SI
10,4%
17,5%
5,5%
GR Impianti SRB
Impianti RTV
Per approfondimenti: www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/campi_elettromagnetici
Banca dati: www.arpat.toscana.it/datiemappe/banche-dati/catasto-stazioni-radio-base-impianti-radiofrequenza-impianti-radiotelevisivi-radioamatori
AGENTI FISICI
36
Radioattività Monitoraggio della radioattività ambientale per la matrice aria Rateo di dose da radiazione gamma in aria – media annua. Anno 2015 Luogo di misura Grosseto
media annua (nSv/h)
Minimo (nSv/h)
Massimo (nSv/h)
5 % dati giornalieri (nSv/h)
95 % dati giornalieri (nSv/h)
88
87
89
84
91
Sievert (Sv): unità di misura della dose equivalente e della dose efficace; se il fattore di ponderazione della radiazione è uguale a uno, 1 Sv = 1 J.kg-1. Sottomultiplo del Sievert è il nanoSievert. 1 nSv = 10-9 Sv.
Per approfondimenti: Radioattività www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/radioattivita Smantellamento ex reattore nucleare CISAM www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/radioattivita/cisam Radon www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/radioattivita/radon Report (Indagine regionale sulla concentrazione di radon negli ambienti di vita e di lavoro): www.arpat.toscana.it/documentazione/catalogo-pubblicazioni-arpat/indagine-regionale-sulla-concentrazione-di-radon-negli-ambienti-di-vita-e-di-lavoro
AGENTI FISICI
37
Radioattività Concentrazione media annua di cesio-137 in acque superficiali Concentrazione media annua di cesio-137 in acque superficiali - fiumi Anni 2014 - 2015 Corpo idrico
Punto di prelievo
Fiume Ombrone
Grosseto (Istia d’Ombrone)
2014
2015
media annua (Bq/l)
media annua (Bq/l)
< 0,008
< 0,009
Concentrazione di cesio-137 in acque superficiali – mar Tirreno – Anni 2014 - 2015 Punto di prelievo (profondità 5 m)
2014
2015
media annua (Bq/l)
media annua (Bq/l)
< 0,06
< 0,07
Orbetello (Ansedonia)
Concentrazione attività alfa totale, beta totale e radon 222 in acque destinate al consumo umano
Concentrazione di attività alfa totale, beta totale e radon-222 in acqua destinata al consumo umano Anno 2015 Provincia punto di prelievo Grosseto
alfa totale
alfa totale
alfa e beta totale
n° di n° di Minimo - Massimo Minimo - Massimo campioni campioni (Bq/l) (Bq/l) > LR > LR 0,010 – 0,040 19 0,05 – 0,12 20
radon-222
n° di campioni
Media (Bq/l)
29
24
n° di Massimo n° di campioni (Bq/l) campioni > LR 52 29 27
Livelli di screening per le acque destinate al consumo umano: alfa totale: 0,1 Bq/l; beta totale: 0,5 Bq/l. Valore di parametro per il radon-222 nelle acque destinate al consumo umano: 100 Bq/l
Punti di monitoraggio della radioattività ambientale nelle acque superficiali - anno 2015 Provincia di Grosseto - Concentrazione di attività di trizio in 10 campioni di acqua destinata al consumo umano Punto di prelievo
Attività (Bq/l)
Arcidosso
<2
Capalbio
<1
Castiglione della Pescaia
<1
Follonica – acquedotto rurale
<2
Follonica
<1
Grosseto
<1
Montieri
<1
Orbetello
<1
Roccastrada
<1
Santa Fiora
<2
Valore di parametro per il trizio nelle acque destinate al consumo umano: 100 Bq/l
MAGRA
SERCHIO VERSILIA
Massa
LAMONE-RENO
Pistoia
Prato
Lucca
Firenze TEVERE
Pisa ARNO
Livorno
FINE OMBRONE
Arezzo
Siena CORNIA
CECINA
PECORA BRUNA
ALBEGNA
Grosseto
FIORA
Acqua Acqua e DMOS
Per il controllo delle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano, la normativa stabilisce i seguenti parametri indicatori: la concentrazione di attività di radon-222, di trizio e la dose indicativa, cioè la dose efficace impegnata per un anno di ingestione risultante da tutti i radionuclidi, di origine naturale e artificiale ad eccezione di trizio, potassio-40, radon e prodotti di decadimento del radon a vita breve. Per valutare la dose indicativa sono introdotti i parametri di screening alfa totale e beta totale.
SISTEMI PRODUTTIVI
Per la situazione a livello regionale consultare lâ&#x20AC;&#x2122;Annuario dei dati ambientali ARPAT 2016
SISTEMI PRODUTTIVI
39
Depuratori reflui urbani Controlli impianti di depurazione di reflui urbani maggiori di 2000 abitanti equivalenti (AE) Anno 2015 N° impianti controllati > 2000 AE
AE serviti
N° campioni (Tab 1-2-3)
N° irregolarità amministrative rilevate
N° irregolarità penali rilevate
N° totale irregolarità (amministrative e penali)
Grosseto*
17
372.600
47
2
1
3
Toscana
200
8.037.933
670
62
2
64
* Dati comprensivi dell’IDL Terrarossa (impianto in AIA)
IMPIANTI CONTROLLATI - DETTAGLIO
COMUNE
Impianto di depurazione (IDL)
N° campioni (Tab 1-2-3)
N° irregolarità amministrative rilevate
N° iregolarità penali rilevate
Ispezioni totali
Castel del Piano
IDL CELLANE
2
1
Castel del Piano
IDL MARINELLA
2
1
Castel del Piano
IDL MOLINONE
2
1
Castiglione della Pescaia
IDL CASTIGLIONE DELLA PESCAIA - LE PADULINE
6
3
Follonica
IDL FOLLONICA CAMPO CANGINO
6
Gavorrano
IDL BAGNO DI GAVORRANO
2
1
Grosseto
IDL BRACCAGNI
1
2
Grosseto
IDL MARINA DI GROSSETO
3
3
Grosseto
IDL PRINCIPINA A MARE
1
1
Grosseto
IDL ROSELLE
1
1
Grosseto
IDL SAN GIOVANNI - PIANETTO
6
6
Massa Marittima
IDL MASSA VECCHIA
2
1
Monte Argentario
IDL TERRAROSSA
Pitigliano
IDL SAN GIOVANNI - PITIGLIANO
2
Roccastrada
IDL RIBOLLA
1
1
Roccastrada
IDL ROCCASTRADA CAPOLUOGO
1
1
Scansano
IDL DEI MULINI
1
1
1
6+2
6
1 1
6 1
Il controllo degli scarichi da impianti di depurazione di reflui urbani maggiori di 2000 AE viene effettuato ai sensi dell’articolo 128 del D. Lgs. 152/2006 smi secondo i criteri indicati al punto 1.1 dell’allegato 5 alla parte III. ARPAT annualmente controlla lo scarico finale degli impianti di depurazione con potenzialità d’impianto maggiore di 2.000 abitanti equivalenti (AE); tale attività negli ultimi anni viene svolta in collaborazione con i Gestori del Servizio Idrico Integrato nell’ambito del Protocollo delegato. I parametri di Tab 1 (BOD5, COD e solidi sospesi) vengono effettuati per circa un terzo dall’Agenzia, e il resto è demandato al Gestore. Per i parametri di Tab 3 le cosiddette sostanze pericolose vengono ricercate da ARPAT, in base anche alla formulazione degli atti autorizzativi. Per garantire un livello di omogeneità tra le determinazioni dell’Agenzia e quelle dei Gestori, entrambi i laboratori partecipano ai circuiti di intercalibrazione.
SISTEMI PRODUTTIVI
40
Depuratori reflui urbani Irregolarità riscontrate Superamenti parametri - anno 2015 Tabella 1 Parametri
Solidi sospesi
BOD
Tabella 3 COD
Ammoniaca
Azoto nitroso
Grosseto e provincia
Boro
Escherichia Coli
Alluminio
Ferro
IMPIANTI DI DEPURAZIONE DI REFLUI URBANI MAGGIORI DI 2000 ABITANTI EQUIVALENTI (AE). CONTROLLI DI CONFORMITÀ
17 Grosseto e provincia
3 Numero impianti con nessuna irregolarità riscontrata Numero impianti con irregolarità riscontrate
TOTALE IRREGOLARITÀ - ANNI 2011-2015
altro
SISTEMI PRODUTTIVI
41
Inceneritori Controllo inceneritori e dati emissioni - Anno 2015 Impianti non funzionanti nel 2015 GR
SCARLINO ENERGIA S.R.L.
tipologia
CSS
Potenzialità autorizzata (t/a)
168.632
Con sentenza 163 del 20.01.2015 del Consiglio di Stato è stata annullata la pronuncia di compatibilità e l’AIA – Come previsto dalla normativa è stato riavviato il procedimento di VIA-AIA e a novembre 2015 sono state rilasciate la compatibilità ambientale e l’AIA. Attualmente l’impianto è ancora fermo.
CSS Combustibile solido secondario
Banca dati (Banca dati impianti gestione rifiuti): www.arpat.toscana.it/datiemappe/banche-dati/banca-dati-impianti-gestione-rifiuti
SISTEMI PRODUTTIVI
42
Rischio di incidente rilevante Esiti delle verifiche ispettive effettuate negli anni 2012-2015 presso stabilimenti rientranti nel campo di applicazione degli articoli 6 e 7 del D.Lgs. 334/99 e s.m.i. Stabilimenti ispezionati nel 2012/2015
Prov.
Anni controllati
Tipologia attività
Frigopan S.r.l.(*)
Industria chimica
GR
2012
Liquigas S.p.A.
Deposito GPL
GR
Renieri S.r.l.
Deposito prodotti petroliferi
GR
Sicar/Sicargas S.r.l.
Deposito GPL
GR
Solbat S.r.l.(*)
Industria chimica
GR
Contenuti del sistema di gestione della sicurezza oggetto di “misure integrative” ex D.Lgs. 334/99 e s.m.i./ D.Lgs. 105/2015 1
2
3
4
2013 2015 2012 2015 2013 2014 2014
5
6
7
8
(*) Per verifica della presenza di sostanze pericolose in quantità uguali o superiori a quelle indicate nell’allegato I al Decreto (Art. 2 DLgs 334/99 e s.m.i.).
Le caselle spuntate nella tabella indicano che al Gestore dello stabilimento sono state richieste, relativamente al corrispondente punto del Sistema di Gestione della Sicurezza, “misure integrative”, ovvero sono state impartite prescrizioni da parte dell’autorità competente a seguito di controlli effettuati ai sensi dell’articolo 25 (misure di controllo) del DLgs 334/99 e s.m.i. (art. 27 c. 3 e 4, DLgs 334/99 e s.m.i.) e, successivamente all’entrata in vigore del D.Lgs.105/2015, degli artt. 32 (Norme finali e transitorie) e 27 (Ispezioni) del D.Lgs. 105/2015. ARPAT ha eseguito i controlli, insieme a INAIL e VV.F., sulla base del DDRT n. 4253/07 che prevede per ogni anno la verifica ispettiva su almeno il 30% delle aziende del territorio regionale toscano. Le aziende vengono quindi controllate con una frequenza che può essere anche biennale.
SISTEMI PRODUTTIVI
43
Rischio di incidente rilevante Contenuti del Sistema di gestione della sicurezza (Allegato B, D.Lgs. 105/2015 – Linee guida per l’attuazione del sistema di gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti)
1 Documento sulla politica di prevenzione, struttura del SGS (Sistema gestione sicurezza) e sua integrazione con la gestione aziendale, nel quale si deve definire per iscritto la politica di prevenzione degli incidenti rilevanti. Deve includere anche gli obiettivi generali e i principi di intervento del gestore in merito al rispetto del controllo dei pericoli di incidenti rilevanti. Il Sistema di gestione della sicurezza deve integrare la parte del sistema di gestione generale.
3
2 Organizzazione e personale Ruoli e responsabilità del personale addetto alla gestione dei rischi di incidente rilevante ad ogni livello dell’organizzazione. Identificazione delle necessità in materia di formazione del personale e relativa attuazione. Coinvolgimento di dipendenti e personale di imprese subappaltatrici che lavorano nello stabilimento.
4
Identificazione e valutazione dei pericoli rilevanti
Il controllo operativo
Adozione e applicazione di procedure per l’identificazione sistematica dei pericoli rilevanti derivanti dall’attività normale o anomala e valutazione della relativa probabilità e gravità.
Adozione e applicazione di procedure e istruzioni per l’esercizio di condizioni di sicurezza, inclusa la manutenzione dell’impianto, dei processi, delle apparecchiature e le fermate temporanee.
5
6
Modifiche e progettazione
Pianificazione di emergenza
Adozione e applicazione di procedure per la programmazione di modifiche da apportare agli impianti o depositi esistenti o per la progettazione di nuovi impianti, processi o depositi.
Adozione e applicazione delle procedure per identificare le prevedibili situazioni di emergenza tramite un’analisi sistematica per elaborare, sperimentare e riesaminare i piani di emergenza in modo da far fronte a tali situazioni di emergenza, e per impartire una formazione specifica al personale interessato. Tale formazione riguarda tutto il personale che lavora nello stabilimento, compreso il personale interessato di imprese subappaltatrici.
7
8
Controllo delle prestazioni
Controllo e revisione
Adozione e applicazione di procedure per la valutazione costante dell’osservanza degli obiettivi fissati dalla politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e dal Sistema di gestione della sicurezza adottati dal gestore, e per la sorveglianza e l’adozione di azioni correttive in caso di inosservanza. Le procedure dovranno inglobare il sistema di notifica del gestore in caso di incidenti rilevanti verificatisi o di quelli evitati per poco, soprattutto se dovuti a carenze delle misure di protezione, la loro analisi e azioni conseguenti intraprese sulla base dell’esperienza acquisita.
Adozione e applicazione di procedure relative alla valutazione periodica sistematica della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e all’efficacia e all’adeguatezza del sistema di gestione della sicurezza. Revisione documentata, e relativo aggiornamento, dell’efficacia della politica in questione e del sistema di gestione della sicurezza da parte della direzione.
Per approfondimenti: www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/sistemi-produttivi/seveso
Il Decreto Legislativo 105/2016, che recepisce l’ultimo aggiornamento della Direttiva Seveso “ter”, conferma il ruolo centrale delle ispezioni nella prevenzione degli incidenti rilevanti. Le finalità delle ispezioni sono il controllo della corretta applicazione delle procedure adottate dall’Azienda all’interno del Sistema di gestione della sicurezza e la verifica e il controllo dei sistemi tecnici, in particolare quelli critici. L’obiettivo è di prevenire l’accadimento di incidenti rilevanti, connessi con determinate sostanze pericolose, e limitarne le conseguenza per l’uomo e per l’ambiente, all’interno ed all’esterno dei siti. Le ispezioni prevedono controlli sui sistemi tecnici, sulla politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e sul Sistema di Gestione della Sicurezza, articolato nella struttura a 8 punti prescritta dall’art. 14 del D.Lgs. 105/2015 e con i requisiti descritti nell’Allegato B al citato decreto (punti da 1 a 8 in tabella).
44
SISTEMI PRODUTTIVI
Aziende ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) Impianti di competenza regionale presenti in provincia di Grosseto - Anno 2015 Codice attività
Descrizione attività
Grosseto e provincia
Totale Toscana (compreso Grosseto)
1.1 - 5.1 - 5.2 - 5.3
1.1 - Impianti di combustione con potenza termica superiore a 50 MW 5.1 - Impianti per l’eliminazione o il recupero di rifiuti pericolosi (operazioni R1, R5, R6, R8 e R9) con capacità di oltre 10 tonnellate al giorno 5.2 - Impianti di incenerimento di rifiuti urbani con capacità superiore a 3 tonnellate all’ora 5.3 - Impianti per l’eliminazione di rifiuti non pericolosi (D8 e D9) con capacità superiore a 50 tonnellate al giorno
1
1
Impianti destinati alla trasformazione di metelli ferrosi
1
6
4.2 - 5.4
4.2 - Impianti chimici per la produzione di prodotti chimici inorganici di base (ammoniaca, cloro, carbonato di sodio ecc.) 5.4 - Discariche (escluse quelle per inerti) che ricevono più di 10 tonnellate al giorno o con una capacità totale di oltre 25.000 tonnellate
1
1
5.1 - 5.3
5.1 - Impianti per l’eliminazione o il recupero di rifiuti pericolosi (operazioni R1, R5, R6, R8 e R9) con capacità di oltre 10 tonnellate al giorno 5.3 - Impianti per l’eliminazione di rifiuti non pericolosi (D8 e D9) con capacità superiore a 50 tonnellate al giorno
1
12
5.3
Impianti per l’eliminazione di rifiuti non pericolosi (D8 e D9) con capacità superiore a 50 tonnellate al giorno
2
28
5.4
Discariche (escluse quelle per inerti) che ricevono più di 10 tonnellate al giorno o con una capacità totale di oltre 25.000 tonnellate
1
28
6.4
Macelli; materie prime animali (latte); materie prime vegetali; impianti di trattamento e trasformazione del latte
1
7
6.6
Impianti per l’allevamento intensivo di pollame o suini
2
14
10
97
2.3
Totali
Le Aziende in Autorizzazione Ambientale Integrata (AIA) sono regolate dalla parte seconda del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Si tratta dei principali stabilimenti industriali presenti nella Regione soggetti alla cosiddetta normativa europea “IPPC” sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento. Sono stabilimenti che appartengono a determinate categorie di attività industriali, inserite dal legislatore europeo tra quelle con maggiori impatti sull’ambiente, per conseguire un elevato livello complessivo di protezione ambientale. L’AIA sostituisce tutte le singole autorizzazioni (scarichi, emissioni, rifiuti, rumore ecc.) previste dalla precedente normativa. Sono di competenza ministeriale MATTM le categorie di installazioni con maggiore capacità produttiva indicate nell’allegato XII del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ARPAT effettua il controllo delle aziende di competenza nazionale sulla base di una convenzione con ISPRA che è l’organo di controllo del MATTM. La frequenza dei controlli è stabilita in sede di rilascio dell’autorizzazione e contiene all’interno anche il Piano di monitoraggio e controllo (PMC). Per alcuni impianti è previsto anche un controllo documentale a cadenza annuale, per la maggior parte è biennale mentre la cadenza dei campionamenti è in taluni casi biennale e per alcuni impianti triennale.
Per approfondimenti: www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/sistemi-produttivi/aia http://aia.minambiente.it/ListaProvvedimentiReg.aspx
SISTEMI PRODUTTIVI
45
Aziende ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) Controllo impianti di competenza ministeriale: dati del monitoraggio emissioni in aria previsto nell’AIA. Anni 2011-2015 Azienda
Nuova Solmine Scarlino (GR)
Anno NOx mg/Nm3 Tipologia di Concentraz. attività rilevazione effluente dati
Polveri mg/Nm3 Concentraz. effluente
SO2 mg/Nm3 Concentr. effluente
SO2 kg/h flusso di massa
2012
861 (media) valore limite 1200
116 (media)
29,3 (media) valore limite 35
3,9 (media)
2014
726 (media) valore limite 680
95,8 (media)
17,9 (media) valore limite 35
2,4 (media)
4.2
CO: monossido di carbonio SOV: Sostanze organiche volatili TOC: carbonio organico totale
NOx kg/h flusso di massa
Polveri kg/h SO3 mg/Nm3 flusso Concentraz. di massa effluente
SO3 kg/h flusso di massa
Cl2 mg/Nm3 Concentraz. effluente
Cl2 kg/h flusso di massa
ALTRO (mg/Nm3 Concentraz. effluente)
4.2 = Impianti chimici per la produzione di prodotti chimici inorganici di base (ammoniaca, cloro, carbonato di sodio ecc.)
Le Aziende in Autorizzazione Ambientale Integrata (AIA) sono regolate dalla parte seconda del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Si tratta dei principali stabilimenti industriali presenti nella Regione soggetti alla cosiddetta normativa europea “IPPC” sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento. Sono stabilimenti che appartengono a determinate categorie di attività industriali, inserite dal legislatore europeo tra quelle con maggiori impatti sull’ambiente, per conseguire un elevato livello complessivo di protezione ambientale. L’AIA sostituisce tutte le singole autorizzazioni (scarichi, emissioni, rifiuti, rumore ecc.) previste dalla precedente normativa. Sono di competenza ministeriale MATTM le categorie di installazioni con maggiore capacità produttiva indicate nell’allegato XII del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ARPAT effettua il controllo delle aziende di competenza nazionale sulla base di una convenzione con ISPRA che è l’organo di controllo del MATTM. La frequenza dei controlli è stabilita in sede di rilascio dell’autorizzazione e contiene all’interno anche il Piano di monitoraggio e controllo (PMC). Per alcuni impianti è previsto anche un controllo documentale a cadenza annuale, per la maggior parte è biennale mentre la cadenza dei campionamenti è in taluni casi biennale e per alcuni impianti triennale.
Per approfondimeti sulle AIA di competenza nazionale: http://aia.minambiente.it/ListaProvvedimenti.aspx
SISTEMI PRODUTTIVI
46
Geotermia Acido Solfidrico (H2S) emesso dalle centrali – risultati dei controlli 2011 - 2015 Anno di riferimento Area geotermica
Denominazione centrale geotermoelettrica
2011 H2S Conc. (mg/ Nm3)
2012
Flusso di massa (kg/h)
H2S Conc. (mg/ Nm3)
2013
Flusso di massa (kg/h)
2014
H2S Conc. (mg/ Nm3)
Flusso di massa (kg/h)
Travale 3 (GR)
13,0
Travale 4 (GR)
4,1
H2S Conc. (mg/ Nm3)
2015
Flusso di massa (kg/h)
H2S Conc. (mg/ Nm3)
Flusso di massa (kg/h)
66,1
4,3
22,7
Det. Prov. GR (SUAP) 34 del 16/01/2015
28,4
3,0
18,1
DGRT n. 4090 del 06/08/2002
Radicondoli
Carboli 1 (GR)(1)
1,7
13,0 11,4
Carboli 2 (GR)(1) Lago
Nuova Lago (GR)
14,7
46,0
ND
Nuova Monterotondo (GR) Nuova San Martino (GR)
ND
ND
1011/03/15
Bagnore 3 (GR)
170 kg/h
Det. Prov. GR (SUAP) 21 del 14/01/2015
30 kg/h
Det. Prov. GR (SUAP) 39 del 16/01/2015
30 kg/h
Det. Prov. GR (SUAP) 38 del 16/01/2015
30 kg/h
Det. Prov. GR (SUAP) 38 del 16/01/2015
30 kg/h
0,6
2,8
Det. Prov. GR (SUAP) 37 del 16/01/2015
80 kg/h
2,3
8,8
Aut. (SUAP) n. 1027 del 11/02/2015
30 kg/h 90 kg/h
2,3
7,8
20/08/14
ND
ND
Decreto MICA del 13/08/1996 (Prot. n. 884567)
90 kg/h
23,7
Decreto MICA del 13/08/1996 (Prot. n. 884567)
90 kg/h
ND
Decreto MICA del 13/08/1996 (Prot. n. 884567)
90 kg/h
ND
Decreto MICA del 13/08/1996 (Prot. n. 884567)
90 kg/h
Decreto MICA del 13/08/1996 (Prot. n. 884567)
90 kg/h
Decreto MICA del 13/08/1996 (Prot. n. 884567)
90 kg/h 30 kg/h
22/02/13
5,1 ND ND
06/03/12 2011
Bagnore 4 g.2 (GR)
30 kg/h
19/11/14
18/12/13
Bagnore 4 g.1 (GR)
Valore limite di emissione (H2S)
Decreto MICA del 13/08/1996 (Prot. n. 884567)
17/05/13 Piancastagnaio
Autorizzazione (rinnovi al 2015)
2,6 2,2
11,0
11,2
1819/03/15
3,4
16,3
Aut. R. Toscana n. 570 del 20/02/2014
1415/07/15
0,9
3,8
Aut. R. Toscana n. 570 del 20/02/2014
30 kg/h
1819/03/15
1,8
8,8
Aut. R. Toscana n. 570 del 20/02/2014
30 kg/h
Acronimi: DGRT - Delibera Giunta Regione Toscana MICA - Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato ND - Parametro non determinato o per motivi tecnici o perché non in programma SUAP - Sportello Unico per le Attività Produttive
Note (1) - Centrale dotata di impianto di abbattimento del mercurio e dell’acido solfidrico (AMIS) attivo da aprile 2015.
L’acido solfidrico emesso dalle centrali geotermoelettriche costituisce la sostanza dal caratteristico odore di “uova marce”. Tale percezione olfattiva si verifica quando la concentrazione in aria di questa sostanza supera i 7µg/m3, valore comunque molto al di sotto del limite di attenzione sanitaria stabilito dalla Linea Guida del WHO (150 µg/m3 come media nelle 24 ore), ovvero avvertire il cattivo odore non significa che esista un rischio sanitario. La soglia di percezione olfattiva di 7µg/m3, è un valore convenzionale al cui livello solo il 50% della popolazione esposta percepisce un disturbo olfattivo. Sulla base delle diverse sensibilità individuali, è possibile che una piccola parte di popolazione esposta possa avvertire un disturbo olfattivo già a partire da una concentrazione di aria di 4 µg/m3. Ad oggi tutte le centrali sono dotate di un sistema di abbattimento del mercurio e dell’acido solfidrico presenti nei gas incondensabili, denominato AMIS, in grado di abbattere il 99% dell’acido solfidrico che si ripartisce nel gas in uscita dal condensatore e, successivamente, in entrata AMIS. La parte restante di acido solfidrico si ripartisce, anziché nel gas, nelle condense, e una quota di essa viene emessa allo stato aeriforme dalle torri refrigeranti causando, talvolta, il superamento della soglia di percezione olfattiva.
SISTEMI PRODUTTIVI
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Geotermia Mercurio - Hg totale (gassoso+disciolto) emesso dalle centrali – risultati dei controlli 2011 - 2015 Anno di riferimento Area geotermica
Denominazione centrale geotermoelettrica
2011 Hg (totale) Concentraz. (mg/Nm3)
2012
Flusso di massa (g/h)
Hg (totale) Concentraz. (mg/Nm3)
2013
Flusso di massa (g/h)
2014
Hg (totale) Concentraz. (mg/Nm3)
Flusso di massa (g/h)
Travale 3 (GR)
0,001
(Hg disc.= 0,1) (1)
Travale 4 (GR)
0,001
(Hg disc.= 0,08) (1)
Carboli 1 (GR) (4)
0,001
(Hg disc.= 0,08) (1)
Radicondoli
4
0,005
0,001
2,6
Det. Prov. GR (SUAP) 34 del 16/01/2015
10 g/h
0,0004
2,1
DGRT n. 4090 del 06/08/2002
25 g/h
Det. Prov. GR (SUAP) 21 del 14/01/2015
10 g/h
Det. Prov. GR (SUAP) 39 del 16/01/2015
10 g/h
Det. Prov. GR (SUAP) 38 del 16/01/2015
10 g/h
Det. Prov. GR (SUAP) 38 del 16/01/2015
4 g/h
30,8
ND
Nuova Monterotondo (GR)
0,001
7
Det. Prov. GR (SUAP) 37 del 16/01/2015
15 g/h
1011/03/15
0,001
3
Aut. (SUAP) n. 1027 del 11/02/2015
10 g/h
0405/06/15
0,0004
1,7
Aut. (SUAP) n. 1027 del 11/02/2015
10 g/h
0405/08/15
0,0003
1
Aut. (SUAP) n. 1027 del 11/02/2015
10 g/h
Nuova San Martino (GR)
Bagnore 3 (GR)
Piancastagnaio
Valore limite di emissione (Hg totale) (7)
Flusso di massa (g/h)
(Hg disc.= 0,62) (1)
6 (2) (Hg disc.= 0,1) (1)
Autorizzazione (rinnovi al 2015)
Hg (totale) Concentraz. (mg/Nm3)
4
0,008
Nuova Lago (GR)
Flusso di massa (g/h)
6
Carboli 2 (GR) (4) Lago
Hg (totale) Concentraz. (mg/Nm3)
2015
0,001 (2)
4,1
19/11/14
0,001
(Hg disc.= 0,08) (1)
20/08/14
0,002
(Hg disc.= 0,13) (1)
6,6
Decreto MICA del 13/08/1996 (Prot. n. 884567)
B
Decreto MICA del 13/08/1996 (Prot. n. 884567)
B
22/02/13
0,003
15 (3) (Hg disc.= 0,3) (1)
Decreto MICA del 13/08/1996 (Prot. n. 884567)
B
17/05/13
0,003
15 (3) (Hg disc.= 0,3) (1)
Decreto MICA del 13/08/1996 (Prot. n. 884567)
B
18/12/13
0,002
8 (3) (Hg disc.= 0,2) (1)
Decreto MICA del 13/08/1996 (Prot. n. 884567)
B
Decreto MICA del 13/08/1996 (Prot. n. 884567)
B
Decreto MICA del 13/08/1996 (Prot. n. 884567)
B
06/03/12 2011
0,001 1,5 x 10-6 (come sali disciolti)
4
(Hg disc.= 0,08) (1)
0,007
(come sali disciolti)
0,0003
2
Aut. Dec R.T. n. 570 del 20/02/2014
10 g/h
0,001
6
Aut. Dec R.T. n. 570 del 20/02/2014
10 g/h
0,001
5
Aut. Dec R.T. n. 570 del 20/02/2014
10 g/h
Bagnore 4 g.1 (GR)
Bagnore 4 g.2 (GR)
Acronimi: DGRT - Delibera Giunta Regione Toscana MICA - Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato ND - Parametro non determinato o per motivi tecnici o perché non in programma. SUAP - Sportello Unico per le Attività Produttive
Valori limite di emissione delle autorizzazioni non ancora oggetto di rinnovo (Hg totale) A) D.Lgs 152:2006 = 0,4 mg/Nm3 - 1 g/h (come sali disciolti) B) All. 1 del Decreto MICA del 13/08/1996 (Prot. n. 884567) = tracce - 0,8 g/h (come sali disciolti)
Note (1) Componente analita come sale disciolto nell’acqua trascinata; dati stimati come il 2% del mercurio totale (gassoso+disciolti). (2) San Martino. Emissione parziale. La configurazione della centrale è costituita da due torri refrigeranti; il dato in tabella è riferito solo all’emissione della torre n. 1 (l’emissione della torre n. 2 non è stata svolta per imprevisti di natura tecnica). (3) Bagnore 3. I dati elevati di flusso di massa relativi al parametro Hg totale, anomali rispetto ai dati storici, sono stati determinati da una problematica legata alla fornitura del letto sorbente per l’abbattimento di Hg in uscita AMIS (Abbattitore di Mercurio e Idrogeno Solforato). (4) Centrali dotate di impianto di abbattimento del mercurio e dell’acido solfidrico (AMIS) attivo da aprile 2015.
Per approfondimenti: www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/sistemi-produttivi/impianti-di-produzione-di-energia/geotermia/controllo-delle-emissioni/controllo-delle-emissioni
Report annuale: www.arpat.toscana.it/documentazione/report/report-geotermia/monitoraggio-delle-aree-geotermiche-toscane-anno-2014
Con riferimento alla determinazione del mercurio (Hg) in emissione dalle torri refrigeranti, a seguito di risultati sistemanticamente discordanti fra ARPAT ed ENEL GP probabilmente dovuti ad alcune differenze procedurali, per questo analita nel 2014 è iniziato uno studio di intercalibrazione ARPAT – ENEL GP per definire una metodica di campionamento e di analisi condivisa dalle due parti; lo studio è svolto sotto il coordinamento e la supervisione del CNR di Pisa (Istituto di geoscienze). La conclusione dell’interconfronto è prevista entro il 30/06/2016 e fino a tale data il Valore Limite di Emissione del mercurio non è applicato.