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L’inquinamento da marmettola delle acque di un settore dell’Antro del Corchia (2011)
Il 1 luglio 2011 fu segnalato un forte intorbidamento, con materiale sospeso di colore biancastro, delle acque del torrente Vianello-Vidal. Poco dopo iniziò una lunga campagna di controlli delle acque e dei fanghi di cava in quanto sembrava trattarsi evidentemente di marmettola, cioè fango proveniente dal taglio del marmo entro le cave soprastanti larga parte del Complesso carsico del monte Corchia. Il 10 agosto 2011, F. Mantelli (ARPAT) e F. Occhini (GSAVF), effettuarono un sopralluogo sul torrente Vianello- Vidal e partendo dalla Sala delle Sabbie fino al punto in cui il corso si allarga (pochi metri a monte della cascata); l’acqua era apparsa visibilmente torbida, di un’intensità mai osservata durante i precedenti anni di frequentazione di questa zona dell’Antro del Corchia. Furono prelevati campioni di acqua e di fango depositato sulle rive e sul fondo del corpo idrico. F. Occhini, segnalò in seguito la permanenza dello stato di intorbidamento delle acque e di deposizione di fango il 16 agosto durante la discesa verso il fondo del Complesso carsico del monte Corchia nella zona dei Saloni Fossili. In relazione alla presenza di fanghi in questa zona, si precisa che il 23 giugno L. Lotti, con altri speleologi, erano presenti nella stessa zona dei Saloni Fossili e non avevano notato alcuna presenza di deposizioni bianche. E’ quindi da presumere che l’episodio di arrivo del fango bianco, probabilmente veicolato da una piena dei corsi d’acqua sotterranei, sia avvenuto fra quella data e il 1 luglio. Durante quel periodo di tempo, solo in data 29 giugno nell’area del monte Corchia si era verificato un episodio temporalesco, tuttavia non di grande intensità. Si tenga presente la morfologia e la localizzazione geografica del sistema montuoso apuano che determinano una estrema variabilità in termini di precipitazioni su distanze di pochi chilometri. Il 18 agosto 2011 L. Lotti e F. Mantelli, F. Occhini e F. De Sio effettuarono un ulteriore sopralluogo nella zona del torrente Vianello-Vidal e in una zona a monte mediante la risalita del pozzo della Fangaia e, attraverso un breve meandro, fin sotto il pozzo delle Pisoliti. Fu riscontrata ancora presenza di fango bianco lungo tutte le zone pianeggianti del corso idrico. Il 1 settembre 2011, presenti vari soggetti istituzionali, fu effettuato un sopralluogo alle cave dei Tavolini B (Alta) e A (Bassa) localizzate sul versante S-O del monte Corchia. In quella occasione, venne, tra l’altro, effettuato da ARPAT il campionamento di alcuni depositi di marmettola sui piani di cava.
In data 28 settembre 2011, in occasione di un ulteriore sopralluogo ARPAT furono prelevati 3 campioni di fango, in differenti zone entro il complesso carsico Antro del Corchia, la cui presenza non era in relazione con l’episodio di inquinamento, ma riconducibile a processi naturali (fango autoctono). Il campionamento fu realizzato allo scopo di confrontare le diverse tipologie dei fanghi presenti. Si osservò inoltre una situazione immutata in relazione alla presenza del fango
B A bianco nell’area del torrente Vianello-Vidal. Il maggior intorbidamento si osservava subito a monte della cascata, in un punto dove il fiume si allarga, ma anche a valle si mostravano gli stessi fenomeni di intorbidamento.
Nella Fig. 6.14 è riportato il settore del complesso carsico Antro del Corchia dove sono indicate le zone (lettere A e B) interessate dai depositi di fango bianco.
Zona A: zona della cascata del torrente Vianello-Vidal.
Zona B: zona a monte della cascata della Fangaia (fin sotto il pozzo delle Pisoliti). Si ritenne che, a monte e a valle della zona documentata da foto e oggetto di campionamenti del corpo idrico (torrente Vianello-Vidal), era da presumere una situazione analoga di deposizione di fango. Le figure da Fig. 6.15 a Fig. 6.23 costituiscono documentazione fotografica del fenomeno descritto come inquinamento da fango bianco.
Fig. 6.14 - Cartografia del settore dell’Antro del Corchia con indicate le zone (lettere A e B) interessate dai depositi di fango bianco; in colore il settore destinato fruizione turistica.
Fig. 6.15 - Acqua torbida e depositi di fango bianco ai bordi e sul fondo del torrente Vianello-Vidal, 10 agosto 2011 (Zona A).
Fig. 6.17 - Acqua torbida con affioramento di roccia ricoperta di fango lungo il torrente Vianello-Vidal, 10 agosto 2011 (Zona A). Fig. 6.16 - Particolare del fango bianco ai bordi e sul fondo del torrente VianelloVidal,10 agosto 2011 (Zona A).
Fig. 6.18 - Depositi di fango bianco ai bordi e sul fondo del torrente Vianello-Vidal,18 agosto 2011 (Zona A). L’acqua è tornata limpida ma permane sul fondo del laghetto a monte della cascata uno spesso deposito di fango.
Fig. 6.19 - Particolare del fango bianco nella piccola forra a valle del pozzo delle Pisoliti, 18 agosto 2011 (Zona B).
Fig. 6.20 – Depositi di fango bianco lungo il corso del torrente Vianello-Vidal a monte del laghetto.
Fig. 6.21 - Riempimento del letto del torrente della piccola forra a valle del pozzo delle Pisoliti - 18 agosto 2011(Zona B).
Fig. 6.22 - Caratteristica del fango di lavorazione sul piano di lavoro della cava dei Tavolini B - 1 settembre 2011. Fig. 6.23 - Acqua limpida e depositi di fango sul fondo del torrente Vianello-Vidal ad inizio novembre 2011, dopo le intense piogge di ottobre (Zona A).