Ritasacco rappresentazione dello spazio

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RAPPRESENTAZIONE DELLO SPAZIO. ( SPAZIO GEOMETRICO ). SPAZIO - PIANO – CONTENITORE : RAPPRESENTAZIONE DI FIGURE ASTRATTE. PROGRAMMARE, ELABORARE, PRODURRE IDEE COME PRINCIPIO, MANIFESTARE, RILEVARE, FORMULARE UNO SPAZIO. CONTENERE UNO SPAZIO, LO SPAZIO E' IN CONTINUO MUTAMENTO, TUTTO VIENE CONTENUTO NELLO SPAZIO. RAPPRESENTIAMO LE VARIE POSIZIONI. RAPPRESENTIAMO : POSIZIONE, ORDINE, PROPORZIONI, DIREZIONI. LE FIGURE DIVENTANO CERTEZZA, L'ESTRAZIONE INDEFINIBILE, IL LORO VALORE DIVENTANO VERE NELL'ABBANDONO DELLA RESE DI UNA VISIONE REALE. L'ORIGINE DELLA REALTA' DIVENTA UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA INTERIORE, TUTTA LA RAPPRESENTAZIONE DIVENTA : SENSAZIONE STUPORE E PROVOCAZIONE. IL SIGNIFICATO DELLE RAPPRESENTAZIONE DIVENTA CONTINUA E NECESSARIA.

39.44

2.44


SIAMO DI FRONTE A FRAMMENTI DI IDEE. LA FIGURA DEVE SEGUIRE DEI CODICI O ESSERE AUTONOMA, DISTANTE DAL REALE, MA COMPRENSIBILE PER GLI OCCHI. LA RAPPRESENTAZIONE NEL PIANO ( FOGLIO ) DEVE ESSERE CONSIDERATA COME UN'ACCORDO TRA SPAZIO – IDEE. TRASMETTERE L'ORIGINE DELL'IDEA E' INEVITABILE PER LA COMPRENSIONE E LA VISIONE DELL'IDEA ASTRATTA. NELLO SPAZIO ABBIAMO L'ORIGINE DELLA VISIBILITA' DELLE IDEE, DETERMINIAMO UNA DIMENSIONE UNICA E' UNA POSSIBILE ESPRESSIONE. IL PRINCIPIO DI UNA DIREZIONE TRA PENSIERO E RAPPRESENTAZIONE DETERMINA INTORNO AD UN PIANO ESISTENTE UNA FIGURA CONSAPEVOLE E NATURALE UN GESTO GENERATO DA UNA PRESENZA INEVITABILE DELL'IDEA. APPARE CHIARO CHE LA FIGURA RISULTA COME CONCETTO SPECIFICO E NON ILLUSORIO E CI PERMETTE DI STABILIRE UN'IDEA. LA MANIFESTAZIONE DI UNA FIGURA DIVENTA NATURALE, REALIZZA IN QUESTO MODO ORDINE E CONTENUTO, TUTTO DIVENTA IMMEDIATO E LE FIGURE CADONO IN UN CONTINUO MUTAMENTO DI FORMA, COLORE, GRANDEZZA E CONTENUTO. LA COMPRENSIONE DELLE FIGURE E' IL RISULTATO DI UN PROCESSO RAMMIFICATO DI PROVE E INCERTEZE ( ESPERIMENTO ). LA RAPPRESENTAZIONE GEOMETRICA TRASFORMA LA VERITA' IN UNA NECESSITA' PER IL SUPERAMENTO DI UNA REALTA' OSSERVATA. LA FIGURA METTE IN SCENA UNA TRACCIA DELLA RELAZIONE TRA IDEA E CONTENUTO. LA FIGURA DIVENTA UNA VISIONE CHE DOMINA, OCCUPA E RICONOSCE UN PROPIO LINGUAGGIO, UNA VOCE REALE RECUPERA UN SEGNO DELLA REALTA'. LA CONOSCENZA RAPPRESENTA UNO SPAZIO PER LE IDEE, TUTTO


COMINCIA QUANDO ( CONTROLLO ) I DIVERSI PUNTI DI VISTA NON LIMITANDO LO SPAZIO DELLA RAPPRESENTAZIONE ( COSI HO LIBERTA' DI SPERIMENTAZIONE ).

UN RIGORE UNO SCHEMA UN'ASTRAZIONE, COMPIE, EFFETTUA E CONVERGE IN UN MONDO REALE ( UN MONDO INTERNO ).

1.16

2.16

INCOMINCIAMO A SVILUPPARE IDEE PER DETETERMINARE FIGURE IN UNO SPAZIO, COMINCIAMO A COSTRUIRE, CATALOGARE, DESCRIVERE LE FIGURE PASSANDO A TRAVVERSO UNA VISIONE INTERNA ( PERSONALE ), AD UNA ESTERNA.


REALIZZIAMO FIGURE CHE NON APPARTENGONO ALLA NOSTRA ESPERIENZA VISIVA, ESPLORIAMO ED ESPRIMIAMO CONTENUTI COMPONENDO SPAZI FORMATI DA LINEE, FORME, COLORI. LA COMPOSIZIONE NELLO SPAZIO E' UNA DELLE POSSIBILE SOLUZIONI ESPRESSIVE, L'IDEA DELLA COMPOSIZIONE VIENE LIBERATA DA CONTINUI MUTAMENTI E LE VARIABILI GIOCANO UN RUOLO FONDAMENTALE NELL'ESPRESSIONE ASTRATTA. L'OBBIETTIVO DELLA FIGURA E DETERMINARE UNA SEMPLIFICAZIONE, UNA COSTRUZIONE FORMALE, COLORISTICA, OGGETTIVA, NELL'IMMEDIATA OSSERVAZIONE. L'ASTRAZIONE COME TRASFORMAZIONE E DETERMINAZIONE DELL'IMMAGINARIO E' ELEABORAZIONE IRREALE, CREANDO UN'ASSENZA PARALLELA ALLA REALTA'. DICIAMO “NON REALE “ O “ REALE NEGAZIONE”. L'INTERESSE PER LA REALTA' DIVENTA LEGAME TRA INTERNO – ESTERNO, LA CONFERMA DELLE FIGURE DIVENTA UNA LIBERA SCELTA COME MEZZO DI RIFLESSIONE INTERNA. COMUNICARE ALL'ESTERNO, UNA VISIONE INTERNA SENZA LEGAMI VISIBILI. L'INTERPRETAZIONE DIVENTA UN LEGAME CON L'OSSERVATORE, SEMPLIFICANDO LA SUA VISIONE, L'OSSERVATORE SEMPLIFICA LA SUA INTERPRETAZIONE. DETERMINIAMO UN'ASTRAZIONE CARATTERIZZATA DA UN RIGIDO LEGAME TRA REALTA' E ILLUSIONE, L'EMOZIONE RISULTA SPONTANEA I LEGAMI DIVENTANO INCONTROLLABILI E LO SCHEMA RISULTA NECESSARIO PER PERCORRERE L'AVVICINAMENTO PER UN PROCESSO RAGIONATO. IDENTIFICHIAMO, DISTINGUIMO, ESPLORIAMO UNA STRUTTURA PRIMARIA UNA REALTA' CHE RICONOSCE E RINTRACCIA, L'ASSENZA DELLA FIGURA ASTRATTA. VERIFICHIAMO E RECUPERIAMO L'ORDINE, ATTRAVERSO UN INCONTRO TRA CREATIVITA' E LA PRESENZA DI UNA STRUTTURA ASTRATTA, DETERMINIAMO UNA VERIFICA DOVE LE FIGURE HANNO UNA COMPONENTE RAPPRESENTATIVA E REALIZZIAMO UNO SPAZIO DOVE LA FIGURA DETERMINA LA SUA PRESENZA ATTRAVERSO COLORE E FORMA. ASSUMERE COME ACCERTARE LA PRESENZA DELLA FIGURA,


SIGNIFICA COMPRENDERE LA NECESSITA' DI UN RIGORE DI FORMA CHE CONTRIBBUISCE A L'IDEA DI UN RICONOSCIMENTO E LA REALIZZAZIONE DI UNO SPAZIO ( FOGLIO ). L'OSSERVATORE TRASPORTA E RINTRACCIA IL VISIBILE ATTRAVERSO UNA POSSIBILE INTERPRETAZIONE TRA PRESENTIMENTO E IMPRESSIONE.

TRACCIA UN'ELABORAZIONE DELL'INVISIBILE, LO SPAZIO DIVENTA POSSIBILE CAUSA INTERNA ( ESPRESSIONE ESTERNA ) UNA PROIEZIONE INTERNA DI UN MONDO PENSATO DI FIGURE SOSPESE NELLO SPAZIO ASTRATTO. LA TOTALE ELIMINAZIONE DELLA REALTA', PER UNA TOTALE PRESENZA DI UNO SPAZIO ILLUSORIO. LA TENDENZA DELL'IMMAGINE ASTRATTA INTRODUCE E RICONOSCE LA CERTEZZA ILLUSORIA DI SCHEMI E FIGURE ELEMENTARI. UN SENTIMENTO INTERNO RIVOLTO A UNA RAPPRESENTAZIONE ESTERNA. ( LA REALTA' VISTA DELL'INTERNO VERSO L'ESTERNO). SI MANIFESTA L'IMPORTANZA FONDAMENTALE DEL PUNTO DI VISTA DELL'OSSERVATORE COME FATTORE DECISIVO PER LA RAPPRESENTAZIONE DELLE FIGURE, NON DOBBIAMO CONSIDERARE COME OSTACOLO LA COMPRENSIONE DELLA FIGURA, MA COME ASPETTO CONTROVERSO E DISCUTIBILE.


COMPRENDERE E STABILIRE, NON SOLO LE RIFLESSIONE DI UN PROCESSO VARIABILE DELLA FIGURA STESSA ( VEDI FIGURE IN BIANCO E NERO ), RECUPERIAMO UN PROCESSO DI APPARTENENZA ALLA FIGURA PRINCIPALE. L'OSSERVATORE PROCEDE PER SENSAZIONE E COSTRUISCE UN COLLEGAMENTO CHE LO RICONDUCE A UNA DIMENSIONE ESATTA, SENZA PERDERE IL CARATTERE DELLA DIMENSIONE PRINCIPALE ( OGNI FASE RAPPRESENTA LA PROPRIA AUTONOMIA ) NEL DETERMINARE ASTRAZIONE ( ANCHE NELLE VARIANTI ). SI OPERA SEMPRE SONTANEAMENTE, DETERMINIAMO SEMPRE STIMOLI INTERNI VERSO L'ESTERNO. IL LEGAME ( INTERNO-ESTERNO ) STABILISCE ANALOGIA, ATTINENZA, APPARTENENZA ALLONTANANDO OGNI CONFINE TRA IDEA E RISULTATO. OGNI TENTATIVO DIVENTA UNA CONOSCENZA APPRESA, CONQUISTATA, DERIVATA, DA VARIAZIONI E REALTA' COSTANTEMENTE ISTABILI. IL PROCESSO DI TRASFORMAZIONI ( VARIAZIONE ) STABILISCE NUOVE CHIAVI DI LETTURA ( INTERPRETAZIONI ), LA FIGURA SVILUPPA UN MEZZO PER RAPPRESENTARSI, LO SPAZIO E LA FIGURA DIVENTANO UNA VARIAZIONE, IL COLORE IL SUO STRUMENTO, IL CONTINUO CAMBIAMENTO DETRMINA UNA VIA PER LE DIMENSIONI. CIO' CHE DEFINIAMO E' UNA MANIFESTAZIONE E' UNA RIVELAZIONE ESPRESSA DALL'OSSERVATORE. ( DIVENTA INTERPRETE CONSAPEVOLE DELLE TRASFORMAZIONI ). LA MANIFESTAZIONE DELLE FIGURE NELLO SPAZIO DETERMINA UN'OSSERVATORE ATTENTO ALLA VISIONE INTERNA, LONTANO E CONTRASTANTE NELLO STABILIRE UNA LEGGE UNICA NELLA DEFINIZIONE DI SPAZIO E FIGURA.


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