amparo
italiano/english
Un clochard a Mergellina. Un Gli chiedo: “L ei vive qui?”, e incontro per le vie della ci ttà nella pass lui quell'affermaz ione per la “s ione; un istin con un sorriso: “É la mia re treet photogra to di sopravvi sidenza estiv precarietà in phy”. a”. Sembrava venza che tra rassegnazion vera sforma il vele e e stabilità, la sorride. A volte no so in lit no. medicina, il di udine in “casa”, sagi tra la gente ch e passa e, a vo o e la A homeless m lte, gli an in Mergelli na. An encoun photography” ter in the stre . I asked him: ets “Do you live he time residence re?”, and he an of the city with the passio ”. n of “street swered me w medicine, disc It seems like a true assert ion; ith om people that pa fort and danger into resig an instinct to survive that a smile: “It is my summer transforms po nation and st ss by and som ab ison into etimes smile. Sometimes do ility, the solitude in “hom e”, among the n't.
Lorenzo Pari Casa vacanza (N fotografia digi apoli luglio 2006) Vacatio n tale, colore di gital color phot home (Naples July 2006) dim. 30x40cm ography
amparo (rifug io)
Se avete costruito castelli in aria, non lasciateli perdere; quello è il loro posto, ora muniteli di fondamenta. Henry DavidThoreau A partire dall’estate 2007 Artetica ha organizzato un susseguirsi di esposizioni, eventi, laboratori e testimonianze intorno al tema della casa come luogo sicuro, coniugandoli anche al tema dell’emigrazione verso i paesi della sponda nord del Mediterraneo ed alla situazione dei rifugiati. Casa è il luogo dove una persona o una famiglia vivono, ma anche dove passano la maggior parte del proprio tempo, oppure dove una persona si sente a suo agio. Mentre ci si riferisce normalmente ad una abitazione come ad una casa, il concetto di casa è più ampio rispetto al suo spazio fisico. Casa è spesso un luogo di rifugio e sicurezza, dove le preoccupazioni per le cose del mondo si dissolvono e dove le cose e le persone amate vengono messe al centro dell’attenzione. Molti considerano casa il luogo dove sono cresciuti, o un tempo più che uno spazio. www.wikipedia.org Alla realizzazione degli eventi contribuiscono persone che apportano la ricchezza della propria unicità tramite il racconto della propria storia e della propria esperienza sul tema della casa e del rifugio. Queste testimonianze valorizzano la ricchezza offerta dalle differenti culture e coinvolgono il pubblico di diverse estrazioni sociali al confronto su temi universali. La casa intesa non solo come componente architettonica, o come accessorio nei trattati di storia dell’arte: la casa come rifugio dell’intimità dell’essere umano, di volta in volta associata e coniugata con funzioni pubbliche, sociali, economiche, magiche... “La casa nel tempo” Michela Zucca Il progetto espositivo Amparo, col patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, presenterà in diverse occasioni al pubblico le opere di significativi artisti locali ed artisti stranieri legati al nostro paese da vincoli profondi. Gli artisti, proveniendo da ambiti culturali e sociali molto diversificati, trattano il tema del rifugio
Progetto ArtetiCasa Amparo (rifugio)
L’Associazione di Promozione Sociale Artetica presenta la manifestazione AMPARO, seconda fase del progetto ArtetiCasa, che si sviluppa sul tema del luogo di appartenenza e della sua memoria, del rifugio, dello spazio da vivere e della forma in cui il luogo d’accoglienza viene vissuto...
ognuno secondo la propria sensibilità, con modalità, stili e linguaggi sempre differenti e unici: opere interattive, sculture, fotografie, dipinti, video, installazioni e performances vengono proposte in anteprima al pubblico sviluppando nuovi ed inaspettati percorsi di senso. Tre delle interessanti opere in esposizione sono state selezionate tramite concorso artistico pubblico, ed un bando e una mostra di Mail-Art verrà ad integrare il progetto nei prossimi mesi.
amparo
Per i rifugiati, che sono senza casa su scala globale, e sono forzati a lasciare la propria casa, cultura e paese, la “homelessness” (il senso di privazione della casa) significa molto di più che essere senza rifugio. [...] La rilevanza dell’abitazione e della casa per le persone può essere compresa guardando a come esse siano legate ai luoghi, ed in particolare alla casa, tanto che la perdita di senso dei luoghi rappresenta un aspetto della “homelessness”, e una perdita di identità culturale e personale. “The Making of ‘Home’” Report di Sunita Chera, Edmonton Mennonite Centre for Newcomers, 2004. Al progetto partecipano altri enti no profit impegnati in ambito sociale e culturale. Grazie alle proficue collaborazioni col mondo dell’associazionismo infatti, la manifestazione prevede un calendario ricco di eventi ed azioni tese ad avvicinare un pubblico quanto mai vario, coinvolgendolo nel confronto con la realtà di chi convive quotidianamente con il problema del“rifugio”. A fianco al progetto Amparo verrà ospitato il progetto dRakar prodotto dall’Asociación MIOP di Barcellona (Spagna). Si tratta di sette progetti personali realizzati da giovani artisti sul tema dell’emigrazione, del rifugio e della memoria, durante la fase di ricerca sociale del progetto a Dakar, in Senegal. La mostra Amparo è stata presentata in anteprima nello spazio espositivo dell'Associazione Sili Barrani di Palermo, a pochi passi dal Teatro Massimo. Tra il 27 agosto ed il 1 settembre 2007 tanti siciliani, bambini e ragazzi, hanno potuto gioire della particolarissima installazione della mostra, resa unica dal magico spazio dell'“Atelier La Lucciola. Diventa L'evento di presentazione inaugurale del progetto si è svolto nella notte dell'8 settembre a Roma, all'interno della programmazione della Notte Bianca 2007, con le diverse testimonianze sul modo di concepire il tema della casa come rifugio. Ospiti della serata saranno la musica dal vivo di Subarada (Bangladesh) e di Marjan Shalchian (Iran), e le donne del Centro Nodi (“I Nostri Diritti”, Associazione
Ježeva kućica , in italiano La casetta del porcospino, è una fiaba in versi dello scrittore bosniaco Branko Copic, una pietra miliare nell’infanzia per tante generazioni di slavi del sud. L’Associazione Lipa producendone una pubblicazione bilingue ha voluto valorizzarla come emblema di una ricomposizione pacifica che può aver luogo solo attraverso il riconoscimento dei valori archetipici e universali comuni alla natura umana, producendone una pubblicazione bilingue col patrocinio di UNICEF, Ambasciata della Bosnia Erzegovina ed Ambasciata di Serbia e Montenegro presso la Santa Sede. La casetta del porcospino verrà presentata al pubblico il giorno 20 ottobre 2007 ad Artetica, in occasione dell'incontro di chiusura dell'evento espositivo di Roma. Questa è la vera natura della casa: il luogo della pace; il rifugio, non soltanto da ogni torto, ma anche da ogni paura, dubbio e discordia. John Ruskin Per il 2008 il progetto prevede un'esposizione di Mail-Art (arte postale), che vedrà la presenza di importanti ospiti, eventi e performance artistiche tutte incentrate sul tema del luogo sicuro. Per lo stesso periodo è previsto un laboratorio artistico sul tema della casa (rifugio). Si tratta di un workshop ideato per favorire i processi d'integrazione sociale attraverso l'arte, per stimolare la conoscenza reciproca conservando e valorizzando le caratteristiche culturali di appartenenza, e proporre motivazioni costruttive per lo sviluppo nel quotidiano di strategie di creatività. Il laboratorio verrà tenuto dai soci docenti ed artisti, vi prenderanno parte alcuni giovani in d i f f i co l t à a b i t a t i v a i n d i v i d u a t i d a l l e associazioni partner tra i propri utenti internazionali, ed alcuni giovani artisti residenti nella nostra città.
Progetto ArtetiCasa Amparo (rifugio)
che raggruppa donne immigrate di 12 paesi di Africa, America Latina, Asia ed Europa dell’Est). “Il mio nido, comunque sia, è pur sempre casa mia. E’ umile e modesta ma da me amata, qui sono libero e padrone della mia giornata.” Ježeva kućica”di Branko Copic
The Artetica Social Promotion Association proposes the AMPARO exhibition, which is the second chapter of the ArtetiCasa Project, developed on the theme of home, shelter, the place we live in and how does it feels, the memory of the place where we belong… If you have built castles in the air, your work need not be lost; that is where they should be. Now put the foundations under them. Henry David Thoreau
Project ArtetiCasa Amparo (refuge)
Beginning from the summer 2007 Artetica will present a series of events, exhibitions and workshops and meetings on the theme of home as safe place, also following the path of the emigrations to the Northern shores of the Mediterranean Sea and the conditions of the refugees. Home is where a person or family live but also it is where they spend good part of their time, or simply a place where to be at ease. We usually refer to a house as a place to live but the concept of home is wider than its physical space. Home is a place of safety, a refuge from worries and fears and a space where we can give our whole attention to our loved ones. Some consider Home the place where they grew up, or the time when that happened more than the physical place. www.wikipedia.org The events will be realized with the contribution of the people growing rich the project with their history and their experience on the theme of the home and the refuge. This contributions want to emphasize the different cultures richness, and to encourage a public of various social conditions to an opening to different opinions on universal themes. Home intended not only as architecture, or treated as an accessory in the books of art history: home as refuge of the intimity of the human being, from time to time associated with public, social, economic, or magical functions… “La casa nel tempo” Michela Zucca The exhibition project Amparo, with the padronage of the Office for the Cultural Politics of the Municipality of Rome, presents the artworks of important local artists and strangers connected to our city from deep links. Artists coming from different cultural and social fields are facing the theme of home and refuge
following their individual sensibility, all with different and unique modalities, styles and languages: interactive artworks, sculptures, photographies, paintings, videos, installations and performances are being proposed in preview to the public, developing new and unexpected paths of sense. Three of the interesting artworks in exposition have been selected with a public art contest, and a Mail-Art call and exhibition will integrate the project in the next months.
amparo
For refugees who are homeless on a global scale, and are forced to leave their homes, cultures and countries, homelessness means much more than being without shelter. […] The relevance of housing and home to people can be understood by looking at how people are tied to places, and in particular to ‘home,’ such that a loss of sense of place represents an aspect of homelessness and loss of personal and cultural identity. “The Making of ‘Home’” Sunita Chera No profit entities working in social and cultural areas will take part in the project. Thanks to their profitable collaboration, the program schedules a lot of events and actions tending to approach a wide range of public, who will get involved in the reality of the ones who are living the problem of the“refuge”day by day. Jointly with the Amparo exhibition will be presented in some dates the hosted project dRakar, produced by the Asociación MIOP from Barcelona, Spain. It is composed of seven personal projects realized by young artists on the theme of emigration, the refuge and the memory, during a period of social and artistical research in Dakar, Senegal. The Amparo project has been presented in preview in the exhibition space of Sili Barrani Association, in the central Palermo close to the Teatro Massimo. Between the 27th of August and the 1st of September 2007 many Sicilians, boys and kids did appreciated the particular installation of the artworks, that became a unique experience due to the magical space of the “Atelier La Lucciola. The inaugural Amparo presentation event took place during the night of the 8th of September in Roma, inside the official program of Notte Bianca 2007 event, organized by the Rome's municipality, with different testimonies on some possible ways to conceive the topic of home as refuge.
This are verses token from a tale by the Bosniac writer Branko Copic: “The porcupine’s little house”, very familiar to many generations of southern Slavics. Lipa Association has chosen this tale as the emblem of a reconciliation that can only take place through the research of archetypal values that are common to humanity. The book has been published in a bilingual version with the patronage of UNICEF, the Embassy of Bosnia Erzegovina, and the Embassy of Serbia and Montenegro at the Holy See, and will be presented to the public on 20th October 2007 in occasion of the closing event of the first Amparo exhibition. This is the true nature of home - it is the place of Peace; the shelter, not only from all injury, but from all terror, doubt, and division. John Ruskin The AMPARO project is held in Roma (Italy), at the Artetica’s headquarter in the San Lorenzo area, in a spot that maintains alive his popular character and develops a cultural atmosphere. An artistic workshop is being planned for the project with the aim to help the processes of social integration through art, preserving and improving the original cultural features, promoting the reciprocal knowledge, and to propose constructive motivations for the development of daily creativity strategies. The workshop will be held by the associated teachers and artists, and will see the participation of some young people individuated by the partner associations between their international users with housing difficulty, and some young artists resident in our city.
Project ArtetiCasa Amparo (refuge)
“My nest, no matter how small it is, is my home. It’s humble and poor but I love it. Here I am free and master of my time” “Ježeva kućica” di Branko Copic
artetica
L'Associazione di Promozione Sociale Artetica, iscritta al Registro Regionale del Lazio, è stata fondata nel 2005 da giovani donne artiste per realizzare progetti d'arte e di formazione artistica innovativi.
l’Associazione Artetica
l'Associazione Artetica ed i suoi progetti Artetica ha scelto di realizzare i propri progetti artistici senza il supporto di testi curatoriali o critici. Artetica è un laboratorio dove si sviluppano progetti aperti, introdotti con semplicità da brevi testi che ne indicano la direzione di senso. Progetti che si realizzano in itinere grazie al fondamentale apporto dei soggetti coinvolti, persone che condividono lo spirito solidaristico di Artetica contribuendo a titolo gratuito allo sviluppo dell'associazione stessa, con il dono del proprio lavoro e della testimonianza.
L'Associazione propone in modo semplice, leggero e non univoco temi forti che abbiano la capacità di stimolare l'interesse di soggetti diversi, dagli artisti al mondo sociale, dai musicisti ai fruitori dei nostri eventi, fino al semplice passante. Brevi introduzioni suggeriscono idee che lasciano aperta ogni possibilità di interpretazione, sia per quanto riguarda il processo creativo artistico che per la produzione degli eventi correlati. Sono le persone coinvolte a utilizzare la propria sensibilità e talento per esprimersi nella forma e con le modalità che sentono più vicine per realizzare il progetto comune. La riuscita dei nostri progetti quindi è legata alle capacità creative e realizzative di chi ne prende parte. Questo rende Artetica terreno fertile per la germinazione delle idee, la creatività ed il confronto, non imponendo la sua privata visione, ma lasciando spazio alle diverse conoscenze e sensibilità di chiunque si voglia coinvolgere con noi in questo percorso.
Nella sede del quartiere San Lorenzo, a Roma, si propongono eventi, esposizioni, dimostrazioni, momenti formativi, ascolti musicali e letture che rendono possibile l'incontro tra le persone grazie all'esperienza estetica. Il nostro sito, che conta migliaia di contatti mensili in tutto il mondo, e le nostre mailing lists ad iscrizione gratuita, con già oltre novecento iscritti, provvedono informazioni aggiornate sulle opportunità offerte gratuitamente agli artisti nel p a n o r a m a i n te r n a z i o n a l e. G l i o rg a n i d i informazione si sono interessati al nostro lavoro fin dall'inizio. Chiunque può scaricare le rassegne stampa dei principali eventi dal nostro sito, dove
troverà anche informazioni sui principali progetti realizzati. Artetica è aperta alle idee ed è no-profit. Il valore aggiunto Artetica è dato dai presupposti etici che portano inderogabilmente ad un agire diverso. Ideali che si traducono in metodi ed azioni offerte gratuitamente: dare uno spazio di visibilità e di crescita agli artisti senza alcun riguardo alle precedenti esperienze e personali conoscenze; introdurre all'esperienza dell'arte un pubblico nuovo, socialmente, culturalmente ed economicamente diversificato; creare reti di collaborazione artistica; offrire informazioni e supporto per la realizzazione di percorsi artistici personali; stimolare gli artisti all'autopromozione; realizzare eventi che creino dialogo tra le diverse generazioni di artisti, dando modo a chi ha talento ma non ha esperienza di acquisirla; creare momenti e spazi di proficuo scambio tra le arti; far vivere l'arte come strumento di crescita individuale e di aggregazione sociale... Questo e molto altro viene realizzato con la sola volontà dei soci ed il supporto di tutti coloro che si impegnano nella riuscita dello spazio creativo chiamato Artetica.
the Artetica Association
The Artetica Social Promotion Association, enrolled in the Regional Registry, has been founded in 2005 from young women artists to realize innovative projects within art, artistic formation and social promotion. the Artetica Association and it's projects Artetica has chosen to carry out its projects without the support of critical texts. Artetica is a laboratory for the realization of projects open to all kind of contributions, which are explained by short and simple introductory texts to indicate their goals. These projects are carried out through the work and testimonies of the artists involved with the Association, who agree with its spirit of solidarity and who volunteer their time to make it grow. The Association proposes strong themes in a simple way that is widely open to personal interpretations and that arouses the interest of a variety of people such as artists, social workers, musicians, people who participates in the projects and passers-by. Short introductions suggest ideas that are open to interpretation for both the artistic production and the organization of related events. The common projects are carried out through the sensitivity and talents of all the people involved, each with their own unique modality. Therefore the success of our projects depends on the
artetica
creative and carrying out abilities of each participant. That's why Artetica is fertile ground for the germination of ideas, creativity and comparison. The Association never imposes a point of view and gives space to the different ways of knowing and the different sensitivities of those who join us.
At our headquarters in Rome we promote events, exhibitions, concerts and lectures and we connect people to each other through aesthetical experiences. Our website, visited monthly by thousand of people worldwide, and our free mailing list of over 900 people provide updated information on all the free opportunities offered to artists around the world. The media have been interested on our work since the very beginning. On our website you can read reviews and press releases on the most significant projects we completed so far.
Artetica is open to all ideas and it is no profit. The Association differentiates itself with a special way of operating: we offer a space for visibility and growth to artists regardless of their previous experience and personal knowledge; we introduce the experience of art to a new audience who is coming from various social, cultural and economic backgrounds; we create a network of artists who work together and provide support for individuals to achieve their artistic expression; we encourage artists to promote themselves and we organize events that facilitate the dialogue between generations and between different kinds of art; we are promoting art as a way of individual growth and social aggregation‌ We achieve all this and more through the good will of our members and the support of all who are interested in the success of our creative space.
Associazione Culturale Sili Barrani Atelier La Lucciola
L'Atelier“La Lucciola”, sede dell'Associazione Sili Barrani è un piccolo e accogliente studio d'artisti, una galleria espositiva, un piccolo teatro, un cinema e una sala da concerto, aperto principalmente a bambini e ragazzi, ubicato nel cuore di Palermo, a pochi passi dal Teatro Massimo, dove hanno luogo spettacoli teatrali, mostre, installazioni, proiezioni di film e cartoni animati, estemporanee, concorsi d'arte e concerti, eventi spesso, ma non solo, legati al lavoro svolto in atelier. Questo è un luogo dove anche i più grandi possono contribuire alla stimolazione artistica che nasce dal confronto generazionale che si viene a creare con gli artisti più giovani. Il progetto nasce nel 2004 dalla volontà di due artisti, Nadia Parisi, pittrice popolare, e Alessandro Prestipino, attore e tecnico multimediale, di dare un contributo artistico alla città, un segnale forte alle istituzioni e ai singoli cittadini, con la creazione di un luogo scevro da condizionamenti politici e sovvenzioni istituzionali, dove i più giovani possono trovare libero sfogo alla loro fantasia, impegnandosi in attività che sono espressione della propria personalità, tramite il lavoro “sul campo”, con creazioni artistiche interamente concepite e realizzate “in atelier” da bambini e adolescenti. La pittura il teatro, la musica e, più in generale, l'attività artistica permettono infatti ai nostri giovani utenti di liberare la propria creatività, in una città che poco valorizza questo genere di sforzi e tarpa le ali fin dalla più tenera età, minando alla base lo sviluppo di nuove personalità creative residenti nel territorio. Atelier“La Lucciola”located in the heart of Palermo a few steps from the MassimoTheatre, is a small and cozy artists studio, an art gallery, a small theatre, a projection room and a little concert hall, open mainly to children and teenagers. In the Atelier are taking place performances, art exhibitions, installations, films and cartoons projections, extemporaneous competitions of art and concerts, concerning the job carried out by the Association and much more. Here also older and more experienced artists can contribute to the artistic boost coming from the cross-generational comparison. The project of the Atelier was born in 2004 from the will of two artists, Nadia Parisi, folk and popular painter, and Alessandro Prestipino, actor and multimedia technician, to give an artistic contribution to their city, a strong sign to institutions and single citizens, with the creation of a place free from political conditionings and institutional subsidies, where young people can find free vent to their fantasy, doing activities that are expression of their own personality. All this is realized through the work“on the field”, with the production of artistic creations entirely conceived and realized in the Atelier from children and adolescents. Painting, theatre and, in general terms, artistic activity, allow them to free their own creativity, in a city that poorly values this kind of efforts and cut their wings since the most tender age, endangering the development of new creative personalities resident in the territory.
la lucciola
opere
izione oppure in qualsiasi momento contattando artisti. E' possibile acquistare le opere durante l'espos I testi che seguono sono curati direttamente dagli direttamente gli artisti. or anytime getting in touch with the artists. . It is possible to buy the artworks during the exposition The following texts are curated directly by the artists
oriano zampier
emanuela camacci lorenzo bruschini sonia antonini
luigi nanni yo akao franco di majo raffaele de martino
pili polo
joakim kocjancic rossella canuti
bruno zorzal rosanna barbabella
lorenzo pari
fahimeh shah hosseini e maziar mokhtari
hassan tourè
alessio santamaria
elena rondini, lorenza pallini e
giacomo tringali
Yo Akao Un colomba al dì One dove a day 2007 sculture in gesso - installazione plaster sculptures installation dim. spazio minimo 4 metri cubi minimum size to set the installation is 4 cubic metres
yoakao@msn.com mobile (+39) 340.1456782
yo akao
“Ho visto che la colomba e la pace piacciono a tutti persino alla maggior parte dei criminali. Allora ho cominciato a farne di gesso, una al giorno. Adesso ci sono centinaio di colombe nella mia camera pronte a portare il messaggio di pace. Ho avuto l'occasione di liberare queste colombe dalla mia camera e trovare per loro un altro rifugio. Spero che porteranno il messaggio di pace a tutte le persone anche ai più lontani del mondo. Ringrazio tutti coloro che hanno il senso di pace nell'animo e coloro che mi hanno rivolto il gentile gesto di aiutarmi.” “I have seen that everybody likes the dove and peace, even most criminals. So I started to make them of plaster, one every day. Now there are about a hundred doves in my room, ready to bring the message of peace. I had the chance to set free these doves from my room and find a new refuge for them. I hope that they'll bring the message of peace to everyone, even the most far away in the world. I am grateful for everyone who has a sense of peace in their soul and to those people who did a kind deed to help me.” Yo Akao nasce a Hyogo in Giappone e studia Arte e Design aTokyo. Vive in Italia da 12 anni. Diplomato in Scultura all'Accademia di Belle Arti di Roma, ha collaborato come assistente presso lo studio di importanti artisti contemporanei. Le sue opere sono presenti in luoghi pubblici in Italia e in Danimarca. Yo Akao was born in Hyogo, Japan and studied art & design inTokyo. He has lived in Italy for 12 years. He earned a degree in sculpture the Fine Art School of Rome, and collaborated as an assistant in studios of major contemporary artists. His works are in public places in Italy and Denmark.
Sonia Antonini Interno 17 Apartment 17 2006 fotografia digitale, colore digital color photography dim. 30x40 cm Profonda e intima relazione tra gli oggetti e lo spazio di una casa, fotografia come tentativo di decifrare i segni segreti lasciati dal vivere quotidiano all'interno del proprio rifugio. I colori e i contrasti leggermente alterati rafforzano la scrittura intima delle cose. Examining the deep and close relationships between objects and the space within a house, the photographic image is an attempt to make sense of the secret signs left by the daily living within one's own shelter. The slightly altered colors and contrasts strengthen the writing of familiar things.
so.antonini@gmail.com
Born in Neuchatel in 1969. Photographer. In 1996 she received a degree from 'Centro Sperimentale di Cinematografia' in Rome. Cameraman and Director of Photography, she directs documentaries, shorts, videos and spots. She is currently researching and experimenting with digital video forms of expression. She is also deepening her study in her personal photographic project.
sonia antonini
Nata a Neuchatel nel 1969. Fotografa. Nel 1996 si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Operatore e Direttore della Fotografia, firma documentari, cortometraggi e spot pubblicitari. Attualmente è impegnata nella ricerca e nella sperimentazione del linguaggio video digitale. Parallelamente approfondisce la propria ricerca in ambito fotografico.
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rosanna barbabella
Rosanna Barbabella Minaccia incombente (epilogo del rifugio, elogio della fuga) Hanging menace (refuge epilogue, praise of the escape) 2007 fotografia digitale, colore digital color photography dim. 12x13 cm Creatrice di geniali composizioni di materiali di riciclo per uso personale e familiare. She creates original compositions out of recycle materials for personal and family use. Nata da una famiglia di narratori creativi, si forma come artista da autodidatta. Vive e crea in casa, a Roma. She comes from a family of creative storytellers, trained as self-taught artist. She lives and creates at home, in Roma.
Lorenzo Bruschini Casa Kafka Kafka's Home 2007 puntasecca e acquatinta su zinco engraving on zinc dim. 35x50 cm La casa non è sempre un rifugio sicuro. L'infanzia di Franz Kafka avviene in una casa teatro di tensioni, dove il rapporto con il padre si carica di sentimenti ambivalenti e drammatici. The home is not always a safe place.The childhood of Franz Kafka took place in a home that was a theatre of tensions, where the relationship with the father was full of dramatic and ambivalent feelings.
Born in Frascati (Roma) in 1974, is a painter, engraver and video artist. The goal of his quest is the representation of an inner space in which the artist suffers the symbol that is imposed on him, as it was observed by G. Jung. In his work the traces of poetic verses allude to an intimate and lyric dimension of the creation, an inner theatre where unusual and hybrid images of animals take shape, figures and histories are drawn from myth, all projections of a personal world.
lorenzo bruschini
lorenzobruschini@gmail.com mobile (+39) 347.6969926 Nato a Frascati (Roma) nel 1974, è pittore, incisore e videoartista. La sua ricerca è volta alla rappresentazione di uno spazio interiore in cui l'artista subisce il simbolo che gli si impone, come osservava G. Jung. Nei suoi lavori le tracce di versi di poeti alludono a una dimensione intima e lirica della creazione, un teatro interiore dove prendono forma immagini inconsuete ed ibride di animali, di figure e di storie tratte dal mito, tutte proiezioni di un mondo personale.
Emanuela Camacci Casa effimera Ephemeral house 2007 carta di riso, fil di ferro, qualche sassolino rice paper, iron wire, some little stones dim.50x43 h.28 cm Abitazione d'emergenza, rifugio necessario e sogno che si incontra nella precarietĂ e nell'instabilitĂ dell'uomo contemporaneo. Casa effimera. House of emergency, necessary shelter and dream that it is encountered within the precariousness and in the instability of the contemporary man. Ephemeral house. Emanuela Camacci nasce nel 1968 a Roma, dove vive e lavora. Il suo linguaggio, evocativo, affonda le radici nelle rappresentazioni anatomiche del corpo umano, nell'oggettivazione del corpo, nell'espressione di esperienze fisiche, incluso umorismo e sensualitĂ , in forma simbolica ed organica. Emanuela Camacci was born in Rome in 1968, where she lives and works. Her evocative language sinks roots in the anatomical representation of the human body, objectification of the body, and the expression of physical experiences, including humor and sensuality, in a symbolic and organic form.
emanuela camacci
http://www.camacci.altervista.org manucamacci@hotmail.com
Rossella Canuti Sotto lo stesso cielo Under the same sky 2006 elaborazione digitale digital elaboration dim. 9,3x9,3 cm opera selezionata per venire esposta tramite il Concorso Amparo, scelta per la drammatica testimonianza di una realtà sociale artwork selected to be exhibited during the Amparo Competition, choosen for the dramatic testimony of one social truth Il mondo è pavimento e il cielo è tetto. Immagini di cielo, foto scattate durante un viaggio in aereo sono sovrapposte a particolari di immagini d'attualità tratte da quotidiani in bianco e nero. Questi ultimi, rielaborati con decise variazioni cromatiche, effetti di movimento e trasparenze, diventano estranei al contesto originario assumendo diverso valore e significato. L'opera è parte di un trittico riferito a continenti diversi. The world is the floor and the sky is the roof: the house of mankind. Pictures of the sky, taken during a journey by plane, are overlapped on black and white photos of current events. Many details of these pictures are moved and colored. These high levels of chromatic contrast change the original meaning of pictures and allow us to live a new emotional experience. This work is a part of a triptych referring to various continents. Storico dell'arte, graphic designer, illustratrice.Vive e lavora a Roma.
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rossella canuti
Historian of art, graphic designer and illustrator. She's living and working in Rome.
Raffaele De Martino Ritrovare i confini Retrieving the borders 2006-2007 Installazione tecnica mista Installation mixed media dim. 55x5 h.110 cm circa opera selezionata per venire esposta tramite il Concorso Amparo, scelta per l'elegante ironia concettuale e per il creativo approccio al tema del rifugio artwork selected to be exhibited during the Amparo Competition, choosen for the elegant conceptual irony and creative approach on the topic of the shelter La dimora come casa dell'anima: un diaframma sottile dai contorni netti e definiti, un limite soltanto apparente, un confine soltanto formale. La custodia per l'anima non la imprigiona, ma consente di 'tradurla', di portarla in viaggio. The dwelling as house of the spirit: a thin diaphragm with clean and defined contours, only seeming to have a limit, a formal threshold. The guardian of the spirit does not imprison it, but allows it to translate, transports it onward. Raffaele De Martino è nato a Napoli nel 1970 dove vive e lavora. Raffaele De Martino is born in Naples in 1970 where he lives and works.
raffaele de martino
r.demartino@zud.it www.zud.it mobile (+39)320.9660208
Franco Di Majo Killer Robot 248 scala B int. 16 Killer Robot 248 in apartment B-16 2007 Malvagia scultura interattiva Evil interactive sculpture dim. 35X55 h. 65 cm Killer Robot 248 scala B int. 16 La signora Ramirez aveva sopportato i venditori porta a porta della Polletto con i loro nano_solleticatori_persuasivi. Quando però venne il momento dei Testimoni di Geovah con i crocefissi spray, la signora Ramirez si trovò costretta ad adottare misure drastiche: installò un robot killer 248 sotto lo zerbino del suo appartamento. Killer Robot 248 in apartment B-16 Mrs. Ramirez tolerated the door-to-door salesmen with their hydraulic_nano_tickling persuader, but when the Jehovah's Witnesses came with their crucifix spray, Mrs. Ramirez was forced to adopt drastic measures: she installed a Killer Robot 248 under the doormat of her flat. Franco Di Majo,Terrestre dal 1971
hertz@keybit.net http://hertz.keybit.net/
franco di majo
Franco Di Majo, Earth inhabitant since 1971
Home as a warm and intimate space, a place to take refuge from the cold Scandinavian winter. In our personal experience it also became space for new life, an island where you can create your own rules. Joakim Kocjancic, nato a Milano nel 1975. Tra il 1996 e il 2005 vive in diversi paesi dell'Europa. Studia pittura e fotografia all'Accademia di Belle Arti di Carrara. Lavora a Dublino, Kameragruppen Stoccolma, Grazia Neri Photo Agency Milano. Consegue il master di fotogiornalismo al London College of Communication curato dai fotografi Paul Lowe e Patrick Sutherland. Attualmente vive e lavora a Stoccolma come fotografo per lo Studio Apelsin. Joakim Kocjanic, was born in Milano in 1975. Between 1996 and 2005 he lived in various countries in Europe. He studied painting and photography atThe Acedemia di Belle Arti in Carrara. He works in Dublin, Kameragruppen Stockholm, and Grazia Neri Photo Agency Milano. He earned a Master's Degree in photojournalism from the London College of Communication curating the photographs of Paul Lowe and Patrick Sutherland.
joakim kocjancic
Casa come luogo caldo e intimo, uno spazio per rifugiarsi dal freddo inverno scandinavo. Nella nostra esperienza personale è anche diventato spazio per nuova vita, un'isola dove è possibile creare le proprie regole.
www.joakimkocjancic.com - joakimkocjancic@hotmail.com mobile:+46.(0)73.9521041 Address: Ugglevägen 26 - 13144 Stockholm
Joakim Kocjancic Intimo Nord Intimate North 2007 serie di 9 stampe su carta fotografica series of 9 prints on photographic plates dim. 20x30 cm circa ogni pezzo dim. any piece 20x30 cm approx.
luiginanni@katamail.com http://www.luiginanni.it/
luigi nanni
Luigi Nanni La Stanza del Bambino The child's room 2003 olio su tela oil on canvas dim. 90x110 cm opera selezionata per venire esposta tramite il Concorso Amparo, scelta per il poetico pittoricismo e l'intima atmosfera di riflessione artwork selected to be exhibited during the Amparo Competition, choosen for the poetic picturesqueness and the intimate atmosphere of reflection La Stanza del Bambino si ispira alla fusione del ciclo di canzoni appunto intitolato "La Stanza del Bambino" e la canzone "Ninnananna" tratta dal ciclo "Canti e Danze della Morte"ambedue di M. Mussorgky. Il legame immaginativo suscitato dall'ascolto di questi testi ha dato vita a quest'opera, nella quale, questo bimbo dormiente in un assito metà culla, metà scranno regale, dal cui fondo emergono pennellate buie e sotterranee come i terrori infantili, posa la sua delicata vita nuova. La stanza è dissolta, bagliori verdi, dorati, a volte luce a volte pesante cortina. The Room of the Child is inspired by the fusion of the cycle of songs entitled "the Room of the Child" and the song "Ninnananna" from the cycle "Songs and Dances of the death" both of M. Mussorgky. The provoked imaginative tie that came from listening to these texts has given life to this work, in which this sleeping child in a wooden partition, half cot, half throne (from the bottom emerge brush-strokes that are dark like the infantile terrors) leans its delicate new life.The room is dissolved, golden green flares, sometime light sometime curtain Luigi Nanni è nato nel 1958 a Roma, dove si è formato culturalmente. Da sempre interessato alla musica e al teatro, le sue opere tendono ad evocare pittoricamente, sempre nel tracciato della suggestione musicale, personaggi, strumenti, forme che facciano da "medium" tra l'atmosfera creata dalle varie sonorità e il fruitore. In questo solco, quasi in questa unica e continua traccia musicale, che è strada e percorso di vita, si inseriscono le ultime opere, che vedono l'artista appropriarsi degli strumenti stessi, dei "fattori" musicali per reinventarli, modificarli, ricostruirli appassionatamente. Luigi Nanni was born in 1958 in Rome, where he was culturally shaped. Since he has always been interested in music and theatre, his works stretch to evoke in a pictorial way, always into the path of musical suggestion, characters, instruments, and shapes, and he is able construct a "medium" between the several atmospheres created by the music and the public. In this groove, almost in this unique and continuous musical track, that is the road and path of life, enter the last works, seeing the artist taking control of the instruments, of the "musical factors" in order to invent again them, to modify them, to reconstruct them passionately.
lorenzo.pari@gmail.com mobile (+39) 348 7557361
lorenzo pari
Lorenzo Pari Esilio politico (Roma, maggio 2004) Political Exile (Roma, May 2004) trittico, fotografia analogica con pellicole B/N su stampa digitale triptych, analogical photography with films B/N on digital print dim. 80x30 cm Un reportage del 2005 sull' "Hotel Africa", un capannone della stazione Tiburtina occupato da circa 300 immigrati africani in attesa del permesso di soggiorno, mai avuto per la maggior parte di loro. A report from the year 2005 on "Hotel Africa", where a shed at the Tiburtina station was occupied by approximately 300 African immigrants waiting for a residence permit, which most of them will never obtain. Lorenzo Pari nasce a Napoli il 19/03/1976. Fin da ragazzo si dedica per passione a studi artistici, dal disegno all'illustrazione, al restauro di dipinti, alla fotografia che ora esercita per professione. Fotografo free-lance, collabora con testate giornalistiche in Italia e all'estero; insegna Fotografia e realizza esposizioni personali e collettive. Lorenzo Pari is born in Naples the 19/03/1976. Since he was a boy he liked to study art techniques: from design to illustration, restoration of paintings, photography that now he exercises as a profession. A free-lance photographer, he collaborates with journalistic heads in Italy and foreign countries. He teaches photography and makes personal and collective expositions.
The creation of a sweet space, a “sweet home”, with adoquines : 1 kilogram of candies that reconstruct the memory of a tourist in Zaragoza, Spain, producing the need to supplant in an interactive way these ephemeral architectures. L'artista prende il nome Pili Polo nel 2006 costruendo un'immagine corporativa con la quale denominare i suoi prodotti artistici. Fino ad oggi ha vissuto, lavorato, studiato e ricercato sul vuoto e l'arte in Spagna, Germania, Giappone e Cina. Attualmente risiede e lavora a Parigi. The artist takes the name Pili Polo in 2006 constructing a corporative image with which denominate his artistic products. Previously lived, worked, studied and investigated on empty and art in Spain, Germany, Japan and China. At the moment he's living in Paris.
pili polo
La creazione di uno spazio dolce, una “dolce casa”, con le adoquines : un chilo di caramelle che ricostruiscono il ricordo del turista a Zaragoza, Spagna, produce la necessità di soppiantare in forma interattiva queste architetture effimere.
sanyagosan@hotmail.com
Pili Polo Prodotto Pili Polo rf.0010 Pili Polo's Product rf.0010 2007 scultura di zucchero sugar sculpture dim. 10x10 h.10 cm circa ogni pezzo dim. 10x10 h.10 cm each piece
The memories of who have found his shelter in our city interpreted, transposed and played out by those who had from Africa the emotion and the memory of the ancient, primordial shelter. Elena Rondini è nata a Roma nel 1976 ed espone con successo dal 1983. Scultrice ed insegnante, prosegue la propria ricerca artistica contro ogni specie di rispetto per la buona educazione. Ha passato cinque indimenticabili estati della sua vita nei deserti dell'Algeria e delle Isole Canarie. Lorenza Pallini appassionata di storie lontane e di vecchie foto, è coautrice di un documentario sull'elefantiaca memoria degli anziani della Garbatella,“Le Solite Storie”. Insegna l'italiano agli stranieri e ascoltando i loro racconti viaggia per il mondo. Hassan Tourè è nato a Timbuctù circa 28 anni fà. Ha giocato a basket come professionista nella squadra Nazionale Ivoriana Juniores e nel 2002 ha attraversato il deserto a piedi. Grande interprete della vita e del carattere degli animali africani, è alla prima esposizione tridimensionale dei suoi racconti. Elena Rondini was born in Rome in 1976 and has had successful expositions since 1983. Sculptor and teacher, she continues her own artistic research against every sort of respect for the well-mannered ways. She spent five unforgettable summers of her life in the Spanish and Algerian deserts. Lorenza Pallini is fond of faraway tales and old photos, and is co-author of a documentary on elephantine memory of the old habitants of the Garbatella, "The Usual Tales". She teaches Italian to foreign students and immigrants, and listening to their tales she travels all around the world. Hassan Tourè is born in Timbuctù approximately 28 years ago. He played basketball as a professional in the National Ivorian Junior team and in 2002 he crossed the desert by foot. A great interpreter of African animal life and character, this is his first three-dimensional exposition of his tales.
elena rondini, lorenza pallini e hassan tourè
I ricordi di chi ha trovato il proprio rifugio nella nostra città interpretati, trasposti e messi in gioco da chi ha dell'Africa l'emozione ed il ricordo dell'antico, primitivo rifugio.
info@artetica.org via dei Marsi 18 - 00185 Roma - Italia Mobile (+39) 333.3806558 / (+39) 333.9258408
Elena Rondini, Lorenza Pallini e HassanTourè la Memoria di Casa Africa the Memory of Casa Africa 2007installazione, sculture e object trouvé installation, sculptures and object trouvé dimensione spazio minimo 2 metri cubi minimal space 2 cubic meters
alessiosantamaria@virgilio.it mobile: (+39) 339.7392344
alessio santamaria
Alessio Santamaria serratura lock 2003 scultura (ferro) sculpture (iron) dim. 18x12x3 cm Un frammento appartenuto a qualche vecchio portone o cancello di ferro che vive e si modifica nel tempo, raccontando la sua storia. A fragment belonged to some ancient door or iron gate that lives and is modified by time, telling its history. Alessio Santamaria nasce a Roma nel 1977; dopo aver conseguito il diploma di maturità classica, frequenta la facoltà di architettura “Ludovico Quaroni”, all'Università“La Sapienza”di Roma. Dal '95 si dedica ad attività di composizione e sperimentazione plastica nel campo dell'architettura, del design, e della scultura.Vive e lavora tra Roma e Barbarano Romano, vicinoViterbo. Alessio Santamaria was born in Rome in 1977. After obtaining his high school diploma, he attended the School of Architecture “Ludovico Quaroni” at the University of Rome “La Sapienza”. Since 1995 he has work in composition and plastic experimentation in the field of architetture, design, and sculpture. He lives and works between Rome and Barbarano Romano, nearViterbo.
Fahimeh Shah Hosseini e Maziar Mokhtari Dentro Casa (Bice) In the house (Bice) 2007 video digitale Fahimeh Shah Hosseini è nata a Marand in Iran il 4 aprile del 1977. E' buddista fondamentalista ed il suo karma l'ha portata dall'Accademia di Belle Arti a Teheran a trasferirsi a Roma per frequentare la facoltà di Architettura. La sua ricerca varia tra la pittura barocco-espressionista ed il video espressionistabarocco. Maziar Mokhtari, nato il 1980 a Esfahan (Iran), è diplomato in fotografia alla Iranian Youth Association of Cinema, ed è allievo della cattedra di pittura all'Accademia di Belle Arti di Roma. Ha partecipato a vari workshop e festival di video arte nel sud Italia.
Immagini rubate ad un'amicizia particolare tra l'artista, Fahimeh, e la protagonista, Bice. “Dentro Casa” è un'opera video che aggredisce con la semplicità della quotidiana meraviglia. Casa come rifugio dalla realtà esteriore, contenitore di ricordi, ma anche luogo di massima insicurezza... Stolen images from a unique friendship between the artist, Fahimeh, and the protagonist, Bice. “In the house”is a video that aggresses with the simplicity of the ordinary astonishment. Home as a refuge from the outside reality, memories container, but also the most unsafe place…
fahimeh1357@yahoo.com mobile (+39) 329.5987703
Fahimeh Shah Hosseini e Maziar Mokhtari
Fahimeh Shah Hosseini was born in Marand, Iran April 14, 1977. She is a traditional Buddhist and her karma brought her from the Accademy of Fine Art in Tehran to Rome for attending Architecture. Her artistic research varies between baroque-expressionist painting and expressionist-baroque video. Maziar Mokhtari, born in 1980 in Esfahan (Iran), has a degree in Photography at the Iranian Youth Association of Cinema, and is a student in painting at Academy of Fine Arts in Roma. He participated in various workshop and video festivals in South Italy.
giacomotringali@libero.it - http://www.giacomotringali.com/
giacomo tringali
GiacomoTringali Riparo dalla tormenta n째1 e 2 Shelter from the storm n째1 and 2 2007 roccia e nido di rondine stone and swallow nest dim. 50x30x25 cm ogni opera dim. any piece 50x30x25 cm Giacomo Tringali nato a Roma nel 1970, si diploma in scultura all'Accademia di Belle Arti. Persegue questa disciplina insieme ad incursioni nella scenografia e nell'architettura. Ha aperto il suo ultimo studio nell'Alta Sabina (Monteleone). La sua ricerca esplora la relazione tra l'uomo, la natura e la storia. Giacomo Tringali, was born in Rome in 1970, and graduated at the Academy of Fine Arts specializing in sculpture. He continues working within this field, but he's also involved in set design and architecture. He recently opened his new studio in Alta Sabina (Monteleone). In his artworks he explores the relationship between man, nature and history.
orianozampieri@yahoo.it mobile (+39) 329.7641269
oriano zampieri
Oriano Zampieri Villaggio onirico Dream village 2007 sculture in refrattario e ferro refractary clay and iron sculptures dim. 45x400 h.66 cm Oriano Zampieri, nato a Pozzonovo (PD) il 24/2/1948, vive e lavora a Roma. Diplomato presso l'Istituto d'Arte di Roma nel 1968/69, tra il 1971 ed il 1987 si è dedicato alla ricerca formale dell'oggetto d'uso ceramico. Dal 1988 si è dedicato alla scultura. Per dare forma alle sue sculture predilige l'uso dell'argilla, pur avendo fatto esperienze con pietra e legno. Ha partecipato a numerose manifestazioni artistiche ed ha realizzato varie opere pubbliche. Oriano Zampieri, born in Pozzonovo (PD) February 24, 1948, lives and works in Rome. He's graduated from the Art Institute of Rome in 1968-69. Between 1971 and 1987 he dedicated his formal study in ceramic objects. Since 1988 he has been committed to sculpture. He gives prefers to give form to sculpture using clay, also having experience with stone and wood. He has participated in numerous artistic manifestations and completed various public works
Bruno Zorzal Caxixe (paraW. Klein), 2007 Fotografia photography 1/15 100 x 26 cm Una casa onírica emerge da un'esperienza sensoriale nella quale si tenta sovvertire il processo fotografico mostrando la grana della pellicola, l'alta saturazione e il contrasto dove la macchina fotografica si dissolve e quel che persiste è il ricordo. A dream like house emerges from a sensory experience that attempts to subvert the process of photography by exposing the grain, using high levels of contrast and saturation. The camera dissolves itself in this process, what remains is only a memory.
bruno zorzal
Born in Espírito Santo, Brazil, in july of 1979, Bruno Zorzal graduated in journalism in 2003. Upon graduation he worked as a photojournalist in Vitória, and then moved to Rome where he currently resides. He believes in credit for authorial forms of expression as the most complete, plural and free.
bzorzal@hotmail.com - www.brunozorzal.com mobile (+39) 340 4262668
Nato nel Espírito Santo, Brasile, nel luglio del '79, Bruno Zorzal si è laureato in giornalismo nel 2003 e, dopo aver lavorato come fotogiornalista a Vitória, si è trasferito a Roma, dove vive attualmente. Crede nel lavoro autoriale come la forma d'espressione più completa, pluralista e libera.
Progetto dRakar
Presso la sede di Artetica, all'interno del progetto ArtetiCasa AMPARO, verranno presentati in anteprima italiana i progetti personali realizzati dagli artisti dell'Asociación MIOP di Barcelona, Spagna, durante la fase di ricerca sociale del progetto dRakar, svoltasi durante la scorsa primavera in Senegal. Il progetto è stato sviluppato in partenariato con Artetica ed in collaborazione con Group 30 Afrique (associazione di artisti senegalesi), Centro Culturale Blaise Senghor, Museo di Arte Africana di Dakar, Centro di Ricerca e Documentazione di S.Louis, e il Museo Storico di Ifan a Gorée. Artetica headquarters, and the ArtetiCasa AMPARO project, will host a preview of individual projects by artists of the Asociación MIOP (Barcelona, Spain), created during the phase of social research of Project dRakar realized last spring in Senegal. The project has been developed in partnership with Artetica and in collaboration with Group 30 Afrique (an association of Senegal's artists), the Cultural Center Blaise Senghor, the African Art Museum of Dakar, the Centre of Research and Documentation of St.Louis and the Historic Museum of Ifan at Gorée. Asociación Cultural MIOP MIOP è un'Associazione formata da artisti visivi, che si propone come piattaforma da cui far nascere progetti artistici internazionali di scambio, favorendo la creazione di legami e scambi vantaggiosi tra le comunità internazionali, le istituzioni e gli artisti coinvolti. Negli anni passati la giovane associazione ha realizzato due interessanti progetti di scambio ad Istambul in Turchia ed in Uzbekistan, col progetto “Nukus città degli artisti”. MIOP is an Association formed by visual artists, whose propose is to create a platform to promote international artistic projects of intercultural exchange, encouraging the creation of links and useful exchanges within the international communities, institutions and artists involved. In past years this fledgling association completed two interesting exchange projects in Istanbul, Turkey and in Uzbekistan, with the project “Nukus, artist's town”.
Atelier La Lucciola - Associazione Culturale Sili Barrani via Narciso Cozzo n°9 - Palermo tel. 091.327962 atelierlalucciola@yahoo.it progetto dRakar - Asociación cultural MIOP- C Poeta Cabanyes 44 bajos - 08004 Barcelona miop_bcn@yahoo.es - teléfono: (+34) 93441387
L'Associazione si prodiga per dare al progetto Amparo la massima visibilità. Le istituzioni ed i privati interessati a sostenerne lo sviluppo, ospitando l'esposizione o sostenendo il progetto, possono contattare Artetica. The Association is doing every effort in order to give to Amparo Project the maximum visibility. Institution and persons interested to it, hosting the exhibition or supporting the project, may contact Artetica. Per contatti / Contacts: Associazione di Promozione Sociale Artetica via dei Marsi 18 - 00185 Roma (Italia) w w w.ar tetica.org (mirror site w w w.ar tetica.alter vista.org) info@artetica.org - tel 333.3806558 - fax 06.233206966 Le fotografie delle opere sono state realizzate da The photos of the artworks are made by Assunta Mastantuono - contact: assub@libero.it mobile (+39) 339.5973249 La grafica del catalogo è stata realizzata da The design of this catalogue is made by Raffaele De Martino - contact: r.demartino@zud.it (+39) 320.966020 Responsabile ufficio stampa Responsible for the press office Dott.ssa Maddalena Rinaldi - contact: press@artetica.org L'associazione di Promozione Sociale Artetica vuole ringraziare tutti coloro che ci hanno seguito e sostenuto in questi primi due anni di duro lavoro, ed in particolare gli amici che col proprio aiuto hanno reso possibile il progetto Amparo, specialmente… Artetica wants to thank all the friends that followed and supported us in these first two years of hard work, and in particular the ones that made possible the project Amparo, especially... Yo Akao, Maria Alfaro, Rosanna Barbabella, Lorenzo Bruschini, Inga De Angelo, Raffaele De Martino, Franco Di Majo, Assunta Mastantuono, Maziar Mokhtari, Lorenza Pallini, Nadia Parisi, Maddalena Rinaldi, Stefano Rondini, Elena Rondini, Santiago Salinas Lizana, Alessandro Prestipino, Alessio Santamaria, Simona Tomassetti, Giacomo Tringali, Oriano Zampieri, l'Associazione Sili Barrani/Atelier La Lucciola, l'Associazione LIPA, l'impresa Roberto Di Maulo, e tutti coloro che hanno donato ad Artetica il 5 per mille...
contatti e credits
Associazione di Promozione Sociale Artetica via dei Marsi 18 - 00185 Roma www.artetica.org info@artetica.org tel 333.3806558 - fax 06.233206966 (mirror site www.artetica.altervista.org)