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a r t i g i a n a t o tra arte e design N°76/Dicembre2009-NumeroSpeciale
E n g l i s h Te x t I n s i d e
SPECI A LE SPECIAL ISSUE
REGIONE LOMBARDIA
Domenico Zambetti:
l’artigianato, cardine del sistema produttivo lombardo
Craftsmanship, jewel in the crown of Lombardy’s production system
Artigiano in Fiera
Grandi numeri, grandi aspettative
ARTIS
Great numbers, great expectations
Dare valore all’artigianato lombardo
Giving value to Lombard craftsmanship
Decò
Design e competitività per innovare Design and competitiveness to innovate
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Artigianato Tra Arte e Design Anno 2009 - Numero 76 Dicembre/Gennaio 2010 www.mestieridarte.it DIRETTORE RESPONSABILE: Ugo La Pietra DIREZIONE EDITORIALE: Franco Cologni COMITATO SCIENTIFICO: Enzo Biffi Gentili, Gillo Dorfles, Vittorio Fagone, Anty Pansera
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Sommario
Ugo La Pietra / EDITORIALE
L’artigianato d’eccellenza in Lombardia Luca Trombetta
ARTIS - Dare valore all’artigianato lombardo Emanuele Zamponi
REDAZIONE: Alberto Cavalli Simona Cesana Alessandra de Nitto
Maestri di nuova generazione
HANNO COLLABORATO: Valerio Canevaro, Federica Cavriana, Anna Poggioli, Luca Trombetta, Emanuele Zamponi
Domenico Zambetti: l’artigianato come cardine del sistema produttivo lombardo
INSERZIONI PUBBLICITARIE: Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte IMPAGINAZIONE/GRAFICA: Emanuele Zamponi EDITING: AG Media S.r.l.
Simona Cesana
Artigiano in Fiera Simona Cesana
DECÒ - Design e Competività Spring4 - Vento di primavera per le imprese lombarde Federica Cavriana
SPRIINT: innovazione per le imprese artigiane lombarde Valerio Canevaro
Artigianato&Scuola Modelli delle caffettiere “La Conica” e “La Cupola” di Aldo Rossi per Alessi. Models of the “La Conica” and “La Cupola” coffee machines by Aldo Rossi for AlessI.
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Alberto Cavalli
Valerio Canevaro
UN PROGETTO DI:
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Ugo la Pietra
AD ARTE. Tradizione e innovazione nell’artigianato artistico lombardo Simona Cesana
L’Archivio Giovanni Sacchi allo spazio MIL Franco Cologni
Un’eccellenza da trasmettere
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Comitato tecnico e corrispondenti per le aree artigiane Alabastro di Volterra Irene Taddei
Ceramica sestese Stefano Follesa
Marmo di Carrara Antonello Pelliccia
Pietra Serena Gilberto Corretti
Bronzo del veronese Gian Maria Colognese
Ceramica umbra Nello Teodori
Marmi e pietre del trapanese Enzo Fiammetta
Pizzo di Cantù Aurelio Porro
Ceramica campana Eduardo Alamaro
Cotto di Impruneta Stefano Follesa
Marmo del veronese Vincenzo Pavan
Tessuto di Como Roberto De Paolis
Ceramica di Albisola Viviana Siviero
Cristallo di Colle Val d’Elsa Angelo Minisci
Mosaico di Monreale Anna Capra
Travertino romano Claudio Giudici
Ceramica di Caltagirone Francesco Judica
Ferro della Basilicata Valerio Giambersio
Mosaico di Spilimbergo Paolo Coretti
Vetro di Altare Mariateresa Chirico
Ceramica di Castelli Franco Summa
Gioiello di Vicenza Maria Rosaria Palma
Oro di Valenza Lia Lenti
Vetro di Empoli Stefania Viti
Ceramica di Deruta Nello Teodori
Intarsio di Sorrento Alessandro Fiorentino
Peperino Giorgio Blanco
Ceramica di Vietri Sul Mare Massimo Bignardi
Legno di Cantù Aurelio Porro
Pietra di Apricena Domenico Potenza
Vetro di Murano Marino Barovier Federica Marangoni
Ceramica faentina Tiziano Dalpozzo
Legno di Saluzzo Elena Arrò Ceriani
Pietra lavica Vincenzo Fiammetta
Ceramica piemontese Luisa Perlo
Legno della Val d’Aosta Franco Balan
Pietra leccese Luigi De Luca
Allestimento della prestigiosa mostra annuale sull’arte tessile “Miniartextil” nella Chiesa di San Francesco a Como. The prestigious scenario of the annual Miniartextil exhibition in Como, at the San Francesco church.
Symbola è la Fondazione per le Qualità Italiane impegnata a consolidare e diffondere il modello della soft economy, un’economia della Qualità in cui i territori incontrano le imprese, dove si stringono alleanze tra i saperi, le nuove tecnologie e la tradizione, dove la competitività si alimenta di formazione, ricerca, coesione sociale e rapporti positivi con le comunità. Symbola chiama a raccolta personalità del mondo economico, imprenditoriale, dell’associazionismo, della cultura e dei territori. E’ la lobby delle Qualità Italiane: una nuova alleanza che parla alla politica, all’economia e alle istituzioni per orientare il futuro dell’Italia verso l’orizzonte e la scommessa della Qualità.
Via Maria Adelaide, 8 00196 Roma Tel. +39 06 45430941 Fax. +39 06 45430944 Info@symbola.net www.symbola.net
Ugo La Pietra / EDITORIALE
Artigianato d’eccellenza in Lombardia Attraverso i vari editoriali scritti negli anni per la rivista Artigianato, ho sempre cercato di stimolare le iniziative attorno alle arti applicate e all’artigianato artistico: finalmente da qualche tempo qualcosa si sta muovendo. Da più parti è sempre più evidente la necessità di promuovere un artigianato artistico di alto valore e di metterlo sempre di più all’interno dei circuiti culturali e commerciali. In molte Regioni sono state avviate rassegne sempre più qualificate (vedi ad esempio la recente XIX Biennale dell’Artigianato Sardo), che spesso ricalcano modelli che avevo proposto tra gli anni Ottanta e Novanta, promuovendo un vitale incontro fra la cultura del progetto e la cultura del fare. La Regione Lombardia ha sostenuto ultimamente vari progetti, tra cui “Artis” (progetto sulla valorizzazione delle Eccellenze Artigiane Lombarde) e “Decò’” (un concorso che ha messo in relazione giovani designer con imprese artigiane lombarde). Ha inoltre realizzato mostre capaci di valorizzare l’artigianato lombardo, da quello storico (vedi la mostra “Cera-
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mica lombarda. Le eccellenze storiche” realizzata in occasione del MACEF primavera 2009) a quello contemporaneo (con la recente mostra “The-sign” a cura di Dalia Gallico realizzata in Brasile al centro Culturale di San Paolo). Tutti progetti promossi dall’Assessorato Artigianato e Servizi della Regione Lombardia. Inoltre, grandi e piccole mostre si sono avvicendate in questi ultimi anni all’interno di spazi istituzionali ma anche di diverse gallerie che hanno iniziato a proporsi sempre più identificandosi con le arti applicate. Ciò che ormai da molti anni era stato definito un territorio selvaggio e abbandonato comincia ad essere arato. Manifestazioni come le mostre sul merletto di Cantù, Miniartextil a Como, la Biennale di Arti Applicate a Boario Terme, hanno aperto un percorso fatto di nuova comunicazione coinvolgendo anche diversi spazi privati come le gallerie Rossana Orlandi, Dilmos, Colombari, Fatto ad Arte, Magenta 52, Luisa Delle Piane. Segni inconfondibili di una sempre maggiore attenzione verso l’eccellenza e di interessi
commerciali che portano sempre nuovi collezionisti verso questo genere di opere e anche le istituzioni non si limitano più a promuovere un generico Artigianato (vedi il libro “Ad Arte” sull’Artigianato Artistico di Eccellenza realizzato dal Cestec-Regione Lombardia). Grande entusiasmo dunque, che trova anche nelle manifestazioni “Fuori salone” legate all’appuntamento primaverile del Salone del Mobile e quelle realizzate all’interno di “Artigiano in Fiera”, due momenti di grande partecipazione di pubblico. Certo non tutto è fatto, bisogna ancora fare molto e penso agli editoriali di una importante rivista che ancora deve nascere, ad una rassegna più volte promossa come la Biennale delle Arti Applicate, a Musei attivi e ad un mercato capace di dare finalmente valore al nostro troppo spesso “sommerso” artigianato di eccellenza. Per ora possiamo cominciare a guardare con ragionevole speranza al futuro augurandoci che il prossimo Natale porti in dono nuove iniziative.
Outstanding Craftsmanship in Lombardy The need to promote quality Artistic Craftsmanship and make it the focal point of cultural and commercial circuits is becoming increasingly apparent on several fronts. In many Regions, increasingly qualified events are getting underway (such as the recent XIX Biennial of Sardinian Craftsmanship), often following in the footsteps of models I proposed between the Eighties and Nineties. In doing so they are promoting a vital encounter between the culture of design and the culture of making things. The Regional Authorities of Lombardy have recently given backing to various projects, including “Artis” (a project to valorise Lombardy’s Artisans of Excellence) and “Deco’” (a competition that has put young designers in touch with Lombard artisan businesses). It has also staged exhibitions that showcase Lombardy’s artisans, from traditional crafts (such as the exhibition entitled “Lombard ceramics. Time-honoured
excellence” staged to mark the occasion fo MACEF in spring 2009) to more contemporary ones (with the recent exhibition entitled “The-sign” organised by Dalia Gallico and held in the San Paolo Cultural Centre in Brazil). All of which are projects promoted by the Councillorship for Artisans and Services of Lombardy’s Regional Authorities. In addition, large and small exhibitions have been held in recent years, both in institutional premises and in a number of galleries which have come forward, as they increasingly identify themselves with the Applied Arts. On what was once defined a no-man’s land and left fallow for many years, seeds are now being sown. Events such as the exhibitions on Cantù lace work, Miniartextil at Como and the Biennial of Applied Arts at Boario Terme have opened up a way featuring a new form of communication which also sees the involvement of private Galleries such as Rossana Orlandi, Dilmos, Colombari, Fatto ad Arte, Magenta 52 and Luisa Delle Piane. All of which provides tangible proof of the
fact that attention on excellence and commercial interests is on the rise, leading more and more new collectors towards this type of work, not to mention the institutions who no longer limit themselves to just backing general Craftsmanship as a whole (such as the book “Ad Arte” on outstanding artistic craftsmanship produced by Cestec and Lombardy’s Regional Authorities). The enthusiasm then is tangible. The “off-Fair” events at the spring appointment with the Salone del Mobile furniture fair, and those held within “Artigiano in Fiera”, will be providing two opportunities for the public to participate on a large scale. Of course there is still a long way to go and much to be done. In particular I am referring to the editorials of an important magazine that is still to be produced, the successful Biennial of Applied Arts, active Museums and a market that will finally give value to our often “hidden” craftsmanship of excellence. For now we can look to the future with a reasonable amount of optimism, and hope that next Christmas will bring us the gift of new initiatives.
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Luca Trombetta
ARTIS – Dare valore all’artigianato lombardo
Laboratorio Archetti Ercole / The Archetti Ercole AtelierPhoto Emanuele Zamponi.
La lavorazione dei metalli preziosi è storicamente radicata in Lombardia. Working on precious metals is a prestigious traditional activity in Lombardy.
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Artis è un progetto che dal 2007 si propone di promuovere l’artigianato artistico lombardo, attraverso il conferimento di un Riconoscimento d’Eccellenza alle migliori imprese che operano nel settore. L’iniziativa, promossa da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia in collaborazione con le Associazioni artigiane lombarde (Casartigiani, C.l.a.a.i, Cna e Confartigianato) e realizzata da Cestec S.p.A. (Centro per lo sviluppo tecnologico, l’energia e la competitività delle piccole e medie imprese lombarde) è volta alla valorizzazione e alla promozione delle imprese lombarde dell’artigianato artistico e tradizionale che si distinguono per la qualità dei prodotti e per l’impeccabile eccellenza delle lavorazioni. Artis nasce nell’ambito del più ampio programma di interventi “Lombardia Eccellenza Artigiana” promosso da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, che vede i due enti uniti nel sostegno al mondo artigiano, al fine di offrire
alle imprese coinvolte modelli operativi per ottimizzare la produzione manifatturiera. “L’intento è quello di enfatizzare il valore dell’artigianato d’eccellenza e il suo ruolo economico e sociale nell’ambito della Lombardia, sottolineando la presenza diffusa di imprese artigiane e lavorazioni artigianali in tutto il territorio regionale” – spiegano Domenico Zambetti, Assessore regionale all’Artigianato e Servizi, e Francesco Bettoni, Presidente di Unioncamere Lombardia.
I DISCIPLINARI DI PRODUZIONE
Il progetto Artis si sviluppa attraverso l’applicazione di Disciplinari di Produzione che Regione Lombardia ha messo a punto per ciascun settore di attività. I primi settori a essere disciplinati sono stati il Legno e i Metalli Preziosi; dal 2009 si sono aggiunti anche il settore Tessile e quello dei
Metalli Comuni e delle leghe metalliche, e ulteriori allargamenti verso la produzione alimentare d’eccellenza sono previsti per i prossimi anni, con un significativo riferimento a Expo 2015. I disciplinari definiscono un insieme di caratteristiche, materiali impiegati, dettagli tecnici e tecnologici e regolamentano una produzione di qualità, meritevole quindi di un riconoscimento di eccellenza. Con l’adozione dei disciplinari di produzione emergono gli esempi virtuosi di quelle imprese impegnate a custodire e tramandare la propria tradizione, combinandola con il progresso tecnologico, l’innovazione dei sistemi di lavorazione e la qualità della manifattura. Requisiti fondamentali per le imprese che intendono aderirvi sono il richiamo alla tradizione, la capacità di innovare, l’aggiornamento professionale delle risorse umane e il legame con le nuove generazioni, tutte condizioni necessarie alla continuità e alla sopravvivenza dell’attività artigianale in un mercato che risente negativamente della situazione economica attuale. “Il Progetto Artis assume una valenza ancora più profonda in un periodo di difficoltà per le nostre imprese”, continua Francesco Bettoni; “vogliamo infatti dimostrare concretamente la nostra convinzione che tradizione e progresso tecnologico, insieme all’etica del lavoro che da sempre caratterizza le aziende artigiane lombarde, siano le chiavi di volta per continuare ad avere successo sul mercato».
I VANTAGGI PER LE IMPRESE Numerosi i vantaggi previsti per le aziende che aderiscono al progetto e dimostrano di possedere i requisiti richiesti. Una serie di iniziative esclusive, con l’obiettivo di far conoscere e promuovere concretamente i loro prodotti in ambito territoriale e di filiera:
Il ricamo, antica tecnica di grande suggestione. Embroidery, an ancient yet always enchanting technique.
- pagine riservate in pubblicazioni monografiche promozionali (“Le Guide all’artigianato artistico lombardo”), che verranno inviate ai principali tour operator attenti al turismo culturale; - una vetrina virtuale, la pubblicazione all’interno del sito www. lombardia-eccellenza-artigiana.it; - un kit di strumenti di comunicazione su misura per le imprese eccellenti, con il marchio del riconoscimento Artis; - l’opportunità di promozione in occasione di manifestazioni fieristiche a cui partecipa Regione Lombardia; quali l’imminente Artigiano in Fiera, in occasione del quale saranno esposti alcuni prodotti di imprese eccellenti dei settori Metalli Comuni e fibre tessili; - il diritto a partecipare a uno specifico bando ad accesso riservato per ottenere buoni spesa per un valore di 10.000 euro da impiegare in un progetto di sviluppo; - una campagna stampa su quotidiani nazionali e testate di informazione locale e regionale, stampa turistica e di settore, cui si aggiunge una vasta campagna di affissioni su
billboard in tutta la regione. “In accordo con Regione Lombardia si è ritenuto di puntare su vantaggi di visibilità per le imprese,vogliamo infatti sostenere gli artigiani in quelle attività di comunicazione con cui le grandi società abitualmente si promuovono” sottolinea Giorgio Lampugnani direttore generale di Cestec S.p.A., società che coordina e gestisce le attività di comunicazione del programma Lombardia Eccellenza Artigiana. Tra i vantaggi per le imprese significativa l’iniziativa della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte che ha sostenuto finanziariamente lo stage di due studenti particolarmente meritevoli presso due aziende di artigianato artistico riconosciute eccellenti nell’ambito del progetto. Questa iniziativa è volta a riconoscere il valore dei maestri d’arte e l’importanza della trasmissione dei mestieri d’arte alle nuove generazioni. Questo intenso programma di attività si sviluppa nel corso dell’anno successivo al conferimento del riconoscimento, la cui consegna è prevista l’8 dicembre alle 16.30, in occasione della manifestazione
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“Artigiano in Fiera” in programma dal 5 al 13 dicembre 2009 presso il nuovo Polo Fieristico di Milano Rho-Pero (pad. 2).
LE FASI DI AMPLIAMENTO DEL PROGETTO
Significativi i dati riferiti alle due edizioni passate: sono ben 230 le imprese artigiane che hanno ottenuto il riconoscimento nel biennio 2007-2008, di cui 110 dedite alla lavorazione del legno e 120 a quella dei metalli preziosi. Le province che presentano una più alta concentrazione di attori eccellenti sono Milano (54), Bergamo (31), Como e Monza-Brianza (entrambe con 25 imprese insignite). Il progetto, arrivato nel 2009 alla sua terza edizione, introduce un’importante novità: grazie all’eccezionale riscontro nel biennio passato, come accennato, a fianco delle imprese artigiane
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specializzate nella lavorazione del legno e dei metalli preziosi, ora anche quelle che operano nella lavorazione fibre tessili e nella lavorazione dei metalli comuni e delle leghe metalliche possono concorrere per ottenere il riconoscimento di eccellenza Artis. I numeri pongono l’accento sull’importanza di questi settori nel quadro dell’economia regionale: circa 7.000 sono le imprese lombarde del settore tessile, che danno lavoro a oltre 30.000 addetti e quasi 5.000, con 20.000 impiegati, quelle specializzate nella lavorazione dei metalli. “Il riconoscimento Artis è un forte sostegno alla salvaguardia delle tipicità territoriali, dalla lavorazione del pizzo e del tombolo nel Canturino, agli arazzi del Milanese, fino al pezzotto caratteristico della Valtellina e alle sete comasche, dalla lavorazione del ferro battuto a Brescia, alla riproduzione di armi da collezione nella Val Trompia, dal
rame in Valtellina, al peltro, alla produzione di campane e targhe - conclude Domenico Zambetti – senza dimenticare e anzi, scoprendo che in questi settori stanno nascendo nuove professioni artigiane”.
COME ADERIRE AL PROGETTO
Al riconoscimento d’eccellenza Artis possono accedere le imprese delle province lombarde che operano in uno dei suddetti comparti produttivi e che realizzano manufatti di artigianato artistico, tradizionale, tipico o innovativo nelle modalità disposte dai disciplinari della Regione. L’impresa deve risultare iscritta all’Albo delle Imprese Artigiane e dimostrare di svolgere attività continuativa. I candidati possono presentare apposita domanda (reperibile sul sito www.art-is.it) allegando un curriculum professionale e tutta la documentazione provante la
conformità delle proprie attività alle indicazioni dei rispettivi disciplinari di produzione. La gestione del progetto è affidata a Cestec S.p.A. che ne cura l’assistenza tecnica alle imprese (dalle informazioni per la compilazione della modulistica alla ricezione delle domande) ed il coordinamento dei nuclei di valutazione costituiti da esperti di settore. Per informazioni e per visionare l’elenco delle imprese eccellenti: www.art-is.it ARTIS – GIVING VALUE TO LOMBARD CRAFTSMANSHIP Artis is a project which has set itself the task of promoting Lombard artistic craftsmanship since 2007. It does so by awarding recognition of excellence to the best companies working in the field. This initiative, which is promoted by the Regional Authorities of Lombardy and Unioncamere Lombardy, in conjunction with Lombardy’s artisan trade associations (Casartigiani, C.l.a.a.i, Cna and Confartigianato) and with the operative coordination of Cestec (Centre for technological development, energy and competitiveness of small to medium businesses in Lombardy) is geared towards raising the profile of traditional and artistic artisan businesses located in Lombardy which stand out for the quality of the products and the outstanding excellence of their products. Artis was established as part of the larger programme of “Lombardy’s Artisan Excellence” schemes promoted by the Regional Authorities and Unioncamere Lombardy, which sees both organisations joining forces to support the small artisan businesses in order to offer the businesses involved operative models that can optimise manufacturing. «The aim is to underscore the value of outstanding craftsmanship, and its economic and social role in Lombardy by highlighting the widespread presence of artisan
businesses and craftsmanship throughout the entire region» – explain Domenico Zambetti, regional councillor for Artisans and Services, and Francesco Bettoni, President of Unioncamere Lombardy.
Pag. precedente: Antichi materiali, design contemporaneo. Previous page: Ancient materials, state-ofthe-art design.
THE PRODUCTION SPECIFICATION The Artis project has been developed around Production Specifications which the Regional Authorities of Lombardy have drafted for each business sector. The first sectors to be regulated were wood and precious metals; since 2009 the textile sector has also been added, as well as that of common metals and metal alloys. Further expansions to embrace food products of excellence are expected in the coming years, particularly with regard to Expo 2015. The specifications define a set of characteristics, the materials used, the technical and technological details, and they regulate quality production standards that therefore make it worthy of receiving recognition for its excellence. The basic requirements for businesses wanting to take part include their reference to tradition, the ability to innovate, providing career growth opportunities for staff, and having a link with new generations. All of which are necessary for ensuring that small artisan businesses continue to survive, in a market which is suffering under the current economic climate.
DOMANDE ARTIS EDIZIONE 2009 ARTIS 2009 THE REQUESTS Metalli Preziosi Precious Metals Legno wood Metalli Comuni Common METALs Tessile TEXtile Totale domande REQUESTS RECEIVED
9 27 35 45 116
THE ADVANTAGE FOR THE BUSINESS There are many advantages for companies taking part in the project who demonstrate that they have the stated requisites. A series of exclusive initiatives are dedicated to promoting their products locally and throughout the supply chain: - Reserved pages in monographic
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promotional publications (“Le Guide all’artigianato artistico lombardo”- Guides to Lombardy’s artistic craftsmanship), which will be sent to all the main tour operators working in cultural tourism; - A virtual showcase, with publication on the website www.lombardiaeccellenza-artigiana.it; - A kit of advertising tools tailored to the businesses of excellence, including a logo proving recognition by Artis; - The opportunity for promotion during fairs (such as Macef and BIT) to which Region Lombardy participates; - Entitlement to participate in a specific reserved-access competition to win vouchers totalling 10,000 Euro in value for using in a development project; - A press campaign in daily national papers and local and regional newspapers as well as trade and
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tourist press, and a widespread billboard campaign throughout the entire region. “In agreement with the Regional authorities of Lombardy, we have decided to focus on advantages for the enterprises such as visibility; we want in fact to sustain our artisans with strategic communication activities typical of bigger business actors” explains Giorgio Lampugnani, general director of Cestec S.p.A., the company that co-ordinates and manages the commuinication activities for the “Lombardy’s Artisan Excellence” program. Among the advantages brought by the project is the remarkable initiative of the Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, that has financed a stage for two particularly gifted students in two ateliers acknowledged as “excellent” as per the project’s indications. This
intense programme of activities will unfold throughout the course of the year after the business has been recognised by Artis. This year, the awards are due to be handed out on December 8th 2009 at 4.30 pm at Pavillion n. 2 of “L’Artigiano in Fiera” fair, scheduled to be held from 5 to 13 December 2009 at the Milan Fairgrounds at Rho-Pero.
THE PHASES FOR EXPANDING THE PROJECT
The figures for the last two editions are significant: no less than 230 artisan businesses took part in the initiative in the 2007-2008 twoyear period, of which 110 were dedicated to woodworking and 120 to precious metals. The project, which reached its third edition in 2009, is seeing the introduction of an important new addition: thanks
in Lombardy, which give work to 30,000 people. Those specialising in processing metals number almost 5,000, with 20,000 bluecollar workers. “The Artis awards provide a great deal of support in safeguarding traditional local arts, from lace and pillow lace in Canturino to wall hangings in the Milan area. Not to mention of course the patchwork rugs traditionally made in Valtellina and Como’s silks, wrought iron work in Brescia, reproductions of collectable weapons in Val Trompia, copper in Valtellina, pewter, and the production of bells and plaques concludes Domenico Zambetti – so that instead of being forgotten, we actually realise that these sectors are witnessing the birth of new artisan professions».
HOW TO TAKE PART IN THE PROJECT
La delicatezza del legno, l’intelligenza della mano. The delicacy of wood, the intelligence of the hand.
Pag. precedente: passione e precisione per la creazione di manufatti preziosi. Previous page: Passion and precision for the creation of precious objects.
to the outstanding success of the last two years, as stated before, the companies specialising in woodworking and processing precious metals will now also be joined by those that process textile fibres and common metals or metal alloys. All will now be able to compete to obtain Artis recognition for excellence. The figures place the accent firmly on the importance of these sectors on the regional economy: there are around 7,000 textile companies
Businesses or consortia from the Lombard provinces that work in one of the aforementioned production sectors making artistic, tradition, typical or innovative artisan products in line with the regulations stipulated by the Region may apply for Artis recognition. The business must be registered in the Roll of Artisan Businesses, and must demonstrate that it has worked continuatively over a period of 3 to 5 years, according to the case in question. Candidates can present the relevant request (which can be found on the website www.art-is.it) along with a professional curriculum and all the documentation proving that their business meets all the guidelines of the respective production specifications. For information and to see the list of businesses of excellence: www.art-is.it
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Emanuele Zamponi Foto Anna Poggioli
Maestri di nuova generazione La Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte ha promosso lo stage di due giovani apprendisti presso due aziende artigiane lombarde, selezionate come eccellenti nell’ambito del Progetto ARTIS. Un’opportunità di crescita per i ragazzi e di arricchimento per le imprese, e un ulteriore vantaggio per chi riceve l’ambito riconoscimento di ARTIS.
Nathan Podavitte, fotografato davanti alla macchina per la prototipazione rapida del laboratorio “Piccole Gioie” di Maria Grazia Brunini. Nathan Podavitte with the fastprototyping machine at Maria Grazia Brunini’s “Piccole Gioie” Atelier.
Attrezzi da lavoro all’interno del laboratorio “Piccole Gioie”. Special tools at the “Piccole Gioie” Atelier.
Una scultura in esposizione all’interno del Atelier di Magnago. Photo Emanuele Zamponi. A sculpture exposed at the Atelier in Magnago.
Trasmettere un know-how d’eccellenza, che possa garantire la nascita e lo sviluppo di una nuova generazione di maestri d’arte, è sin dalle origini la mission della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte. Con questo spirito la Fondazione ha dunque instaurato una collaborazione con Cestec S.p.A. (Centro per lo Sviluppo Tecnologico, l’Energia e la Competitività delle Piccole e Medie Imprese Lombarde) nell’ambito del Progetto ARTIS, fortemente voluto dall’Assessorato Regionale Artigianato e Servizi per premiare e valorizzare le realtà artigianali d’eccellenza operative nei settori dei metalli preziosi e del legno e da quest’anno esteso ai settori del tessile e dei metalli comuni. Insieme a Cestec, dunque, la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte ha deciso di sostenere finanziariamente un percorso di avvicinamento al mondo del lavoro di due studenti particolarmente meritevoli selezionati nelle
scuole di formazione professionale lombarde, presso due aziende di artigianato artistico classificate come “eccellenti” secondo i parametri del Progetto regionale. Gli studenti selezionati sono stati il giovane orafo Nathan Podavitte di Castellanza (VA) e il giovane apprendista tappezziere Alessandro Germano di Cabiate (CO), provenienti rispettivamente dai Centri di Formazione Professionale di Gallarate e Meda, che hanno la possibilità di lavorare per sei mesi presso il laboratorio orafo e di gioielleria “Piccole Gioie” di Magnago e l’atelier di arredamento d’interni “Valtorta Decor” di Desio. Con questo intervento, concordato con l’Assessorato Regionale Artigianato e Servizi, la Fondazione ha inteso fornire un piccolo, ma fattivo contributo alla realizzazione degli obiettivi del Progetto ARTIS, volto a valorizzare e promuovere le imprese lombarde che operano nel settore dell’artigianato artistico e che si distinguono per l’eccellen-
za delle loro lavorazioni. Educare e “forgiare” nuovi talenti, infatti, è la chiave che consentirà alle piccole e medie imprese lombarde dell’artigianato d’arte di proiettarsi oltre l’attuale momento di crisi mantenendo elevati gli standard qualitativi e la straordinaria preziosità sociale ed economica. “Siamo davvero felici dei risultati della prima edizione del Progetto ARTIS, di cui abbiamo apprezzato la lungimiranza e la concretezza, ed è nostra intenzione proseguire in questa esperienza,” dichiara Franco Cologni, Presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte. “Oggi più che mai, infatti, sentiamo quanto sia necessario sostenere e motivare i giovani che fanno una scelta coraggiosa: impegnare la propria creatività e il proprio talento in un mestiere che richiede sacrificio e dedizione, ma che, in prospettiva, saprà regalare soddisfazioni tangibili e straordinarie.”
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macchina, permette a Nathan di capire dove siano gli errori senza realizzare manualmente l’oggetto; ma Maria Grazia Brunini desidera comunque che la prima tappa sia caratterizzata da un procedimento più tradizionale, e da un serio studio della storia dell’arte. Un approccio che adotta anche nella sua veste di docente presso il CFP di Gallarate, ruolo che le permette di trasmettere una progettualità legata alla ricerca artistica e alla sensibilità personale.
VALTORTA DECOR
PICCOLE GIOIE
Maria Grazia Brunini, titolare del laboratorio di oreficeria e gioielleria “Piccole gioie”, lavora nella splendida cornice del suo studiolaboratorio di Magnago, in provincia di Milano, situato all’interno di un complesso di archeologia industriale di rara bellezza. Maria Grazia è un’orafa particolare: ha studiato all’Istituto Marangoni e all’Accademia di Brera, avvicinandosi all’oreficeria dopo la nascita di suo figlio per un’esigenza più pratica che artistica - quella di riuscire a portare la sua arte all’interno di una professione che potesse darle maggiore stabilità. Il suo laboratorio attira subito la curiosità della stampa locale, anche grazie alla fantasia e alla generosità che Maria Grazia investe in questo progetto; attraverso Confartigianato riesce ad ottenere dei finanziamenti per raggiungere i suoi obiettivi, mentre la sua attività di donna-artigiana (e mamma)
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la porta a partecipare a numerosi convegni sul tema dell’imprenditoria femminile. Il progetto che insieme al suo apprendista Nathan Podavitte sta affrontando è rivolto allo sviluppo tecnologico finalizzato all’espansione sui mercati esteri. Lavorando infatti con una macchina a prototipazione rapida, una “stampante” che permette di realizzare prototipi tridimensionali dal disegno computerizzato e che ha potuto essere acquistata grazie al voucher ottenuto nell’ambito del progetto ARTIS, Maria Grazia guida il suo stagista con l’esperienza e la fantasia che la contraddistinguono e Nathan lavora sui progetti dal disegno fino all’oggetto finale, attraverso tutte le fasi della lavorazione, ma senza doversi continuamente mettere al banchetto a lavorare. Questa evoluzione tecnologica permette di risparmiare del tempo prezioso. La rapidità nella realizzazione del gioiello, garantita dall’evoluzione tecnologica assicurata dalla
La Valtorta Decor rappresenta una vera eccellenza tra le piccole aziende lombarde specializzate nella realizzazione di complementi d’arredo per interni. Il laboratorio di Renato Valtorta, artigiano del Made in Italy che realizza solo “su misura”, si rivolge infatti a una clientela di altissimo livello; fondata a Lissone 126 anni fa, e giunta alla quarta generazione, Valtorta Decor è oggi molto attiva su mercati promettenti come la Russia o l’Arabia Saudita, dove gli interni per yacht prodotti dal team di maestri lissonesi riscuotono giustamente un grande successo. Un successo che ha permesso a Valtorta di collaborare con cantieri prestigiosi come Baglietto. Lo studente selezionato per uno stage di sei mesi presso la Valtorta Decor è Alessandro Germano, apprendista tappezziere di 18 anni proveniente dal CFP di Meda. La sua presenza, legata al progetto ARTIS, è un ulteriore aspetto dei vantaggi che sono derivati a Valtorta Decor dal riconoscimento regionale: un riconoscimento importante per “qualificare e sostenere il Made in Italy che porta l’eccellenza del nostro Paese in tutto il mondo, aiutando gli artigiani nella comunicazione e organizzando occasioni in cui visitare i paesi stranieri”, come Renato Valtorta ha dichiarato. “E’ vero che dovrebbe esserci un’apertura dell’artigianato nei confronti dell’estero”, continua Valtorta, “ma ci sono aziende che hanno già
te: ogni giorno il lavoro è diverso e non ci si annoia mai. A riprova che l’entusiasmo e la passione sono ingredienti fondamentali per la formazione di nuovi maestri d’arte. This generation’s master craftsmen The Cologni Foundation for Artistic Craft Professions has sponsored the stage of two young apprentices in two handicraft companies in Lombardy, after they were selected as excellent within the sphere of the ARTIS Project. This is an opportunity for the youths to mature and for the companies to expand, and a further advantage for those who receive the coveted ARTIS recognition.
Alessandro Germano, in stage presso Valtorta Decor. Alessandro Germano, now working at Valtorta Decor. Pag. precedente / Previous page : Maria Grazia Brunini. Photo Emanuele Zamponi.
investito e che realizzano davvero un prodotto di altissima qualità fatto interamente a mano: a loro dovrebbe essere dedicata un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni”. Probabilmente l’attenzione di cui si discute è sinonimo anche di una cultura dei materiali e della conoscenza dei prodotti tipici che si sta completamente perdendo, a favore di un interesse esclusivo verso il prezzo più basso. Renato Valtorta ha accolto con soddisfazione la possibilità di prendere Alessandro Germano a lavorare con lui: lo descrive come un ragazzo molto umile sul lavoro, sempre il primo al mattino davanti alla porta del laboratorio, ma con una lunga strada ancora da percorrere. Una strada che inizia con entusiasmo e con la possibilità di imparare sul campo, direttamente dall’esempio e dall’eccellenza. Quando si chiede ad Alessandro se è felice di questa esperienza, confida che lavorare da Valtorta Decor è molto stimolan-
The Cologni Foundation for Artistic Craft Professions has begun collaborating with Cestec S.p.A. (Centre for Technological Development, Energy and Competitiveness of Small and Medium Businesses in Lombardy) within the context of the ARTIS Project. This project was keenly desired by the Regional Office for Handicraft Businesses and Services for awarding and valorising highend craft activities operating in the sectors of precious metals and wood. Together with Cestec, the Cologni Foundation has elected to provide financial support for the professional preparation of two particularly deserving students, selected in professional training institutes in Lombardy, at two artistic handicraft companies classified as “excellent” in accordance with the parameters of the regional Project. The students selected were the young goldsmith Nathan Podavitte from Castellanza (VA) and the young cabinetmaker Alessandro Germano from Cabiate (CO), respectively from the Professional Training Centre in Gallarate and that in Meda. The two have been given the opportunity to work for six months at the goldsmith and jeweller’s workshop “Piccole Gioie” in Magnago, and the interior
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Renato Valtorta. Photo Emanuele Zamponi. Pag. successiva: Artigiano al lavoro nel laboratorio di Valtorta Decor. Next page: an artisan working at the Valtorta Decor workshop.
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furnishings atelier “Valtorta Decor” in Desio. Educating and “forging” new talents is the key that will allow small and medium-sized artistic handicraft businesses in Lombardy to project themselves beyond the current crisis period by keeping their quality standards high and promoting their extraordinary social and economic value. “We are thrilled with the results of the first edition of the ARTIS Project, of which we appreciated the longsightedness and concreteness, and it is our intention to continue with this experience,” says Franco Cologni, President of the Cologni Foundation for Artistic Craft Professions. “Today more than ever, in fact, we are aware of how necessary it is to support and motivate those youths that make a courageous choice: committing their creativity and talent to a profession that demands sacrifice and dedication, but which, in perspective, will yield tangible and extraordinary satisfactions.”
PICCOLE GIOIE Maria Grazia Brunini, owner of the goldsmith and jeweller’s workshop “Piccole gioie”, works in the splendid setting of her studio-workshop, which is located inside an industrial archaeology complex of outstanding beauty in Magnago, in the province of Milano. The project she is tackling, together with her apprentice Nathan Podavitte, is devoted to technological development aimed at expansion into foreign markets. Working with a rapid prototyping machine, which is a kind of “printer” used to produce three-dimensional prototypes from computerized designs that she was able to purchase also thanks to the voucher obtained in the context of the ARTIS project, Maria Grazia guides her apprentice with the experience and imagination she is famous for, and Nathan works on the projects from the design to the complete object,
through all the working phases, but without the necessity of being constantly tied to his workbench. The speed of producing the jewellery, guaranteed by the technological evolution ensured by the machine, allows Nathan to understand where errors lie without actually producing the piece by hand; but in any case, Maria Grazia Brunini wishes the first phase to be characterized by a more traditional procedure, and by diligent study of the history of art. Maria Grazia Brunini also adopts this approach in her role as teacher in the Professional Training Centre in Gallarate, a position that allows her to transmit planning quality associated with artistic research and personal sensitivity.
VALTORTA DECOR
The workshop of Renato Valtorta, an eminent “Made in Italy” craftsman who produces exclusively
to order, serves a privileged clientele. Founded in Lissone 126 years ago and now in the hands of the fourth generation, Valtorta Decor is at present very actively engaged in promising markets such as Russia and Saudi Arabia, where the interiors for yachts manufactured by the team of Lissone craftsmen are justifiably enjoying great success. The student selected for a sixmonth stage at Valtorta Decor is Alessandro Germano, an 18-yearold upholsterer newly arrived from the Professional Training Centre in Meda. His presence, linked with the ARTIS project, is yet another aspect of the advantages that Valtorta Decor have obtained from the regional recognition: an important acknowledgement for “qualifying and supporting Italian Manufacturing which spreads our country’s excellence throughout the world, by helping craftsmen with communication and by organizing opportunities to visit foreign
countries”, as Renato Valtorta stated. “It is true that there should be an opening for handicrafts towards other nations”, continues Valtorta, “but there are companies that have already invested and which really do make top quality, entirely handmade, products: they should receive extra attention from the institutions”. It is probable that the attention mentioned is also synonymous with the knowledge of materials and the awareness of classic products that is being completely abandoned in favour of an exclusive interest in the lowest price. When asked if he is satisfied with his experience, Alessandro confided that working in Valtorta Decor is extremely stimulating: every day the work is different and he is never bored. Further evidence that enthusiasm and passion are vital ingredients for the preparation of new craftsmen.
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Alberto Cavalli
Domenico Zambetti: l’artigianato come cardine del sistema produttivo lombardo “Il settore artigianale rappresenta sicuramente la punta di diamante della produzione”, dice Domenico Zambetti, Assessore all’Artigianato e Servizi di Regione Lombardia: “si tratta di un prodotto dove la creatività ha un ruolo preponderante, il lavoro manuale è fondamentale, e nell’insieme caratterizzato dall’attenzione al dettaglio, per offrire alla fine della filiera produttiva un pezzo spesso unico”. Intervista alla scoperta di un sistema istituzionale sensibile al messaggio, alle richieste e alle necessità dei maestri d’arte lombardi.
Quanto e in che misura, in Lombardia, il mestiere d’arte influisce sull’eccellenza produttiva? Domenico Zambetti: Il contributo dell’artigianato all’eccellenza produttiva è senza dubbio determinante. In termini quantitativi, le imprese artigiane costituiscono oggi più del 30% delle imprese lombarde: circa 260.000 su 790.000, per un totale di 640.000 occupati. Ma da un punto di vista della qualità, il settore artigianale rappresenta sicuramente la punta di diamante della produzione: si tratta di un prodotto dove la creatività ha un ruolo preponderante, il lavoro manuale è fondamentale, e nell’insieme caratterizzato dall’attenzione al dettaglio, per offrire alla fine della filiera produttiva un pezzo spesso unico. Quali sono le principali richieste che gli artigiani e i maestri d’arte rivolgono alla Regione, e quali sono le risposte che l’Assessorato ha deciso di fornire?
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DZ: In un quadro economico connotato da congiunture negative, i maggiori problemi che deve fronteggiare l’artigiano sono soprattutto quelli relativi al credito, alla pressione fiscale e alla competitività, anche a fronte di una pesante concorrenza internazionale (non sempre leale). L’azione di Regione Lombardia si è sempre mossa attorno a tre pilastri principali: potenziare il sistema delle garanzie, l’agevolazione degli investimenti e infine la ricerca, l’innovazione, l’internazionalizzazione. In particolare per l’artigianato, ricordo le garanzie per il credito (circa 3 miliardi di euro), il rifinanziamento con 48 milioni di euro del Fondo regionale per le agevolazioni finanziarie all’artigianato, e il fondo “Made in Lombardy”, in grado di attivare 400 milioni di euro di finanziamenti. Due progetti specifici sono stati lanciati per stimolare rispettivamente l’internazionalizzazione e l’inno-
vazione tecnologica. Spring è stato pensato per offrire un accompagnamento permanente delle imprese lombarde sui mercati internazionali, alla ricerca di nuove opportunità e nuovi sbocchi. Un altro progetto, denominato Spriint, offre invece alle imprese la consulenza di un Mediatore Temporaneo di Innovazione (MTI), figura professionale appositamente formata per essere in grado di affiancare e supportare l’imprenditore nelle sue scelte relative alla gestione di progetti di innovazione. Infine, e soprattutto, il sostegno concreto all’occupazione: un’azione forte e continuativa destinata ad incentivare le imprese artigiane che assumono dipendenti a tempo indeterminato appartenenti alle categorie “più deboli”. Quale evoluzione vede nel mondo dei mestieri d’arte, da un punto di vista produttivo? Ovvero: come si evolve la figura del maestro d’arte,
Domenico Zambetti, Assessore all’Artigianato e Servizi di Regione Lombardia. Domenico Zambetti, Councillor for Artisans and Services of Lombardy’s Regional Authorities
oggi? E’ più un artigiano metropolitano, un designer con capacità manuali, un esperto dal know-how in divenire? DZ: Può sembrare paradossale parlare di “evoluzione” all’interno del settore dell’artigianato: si tratta di un mondo che si fonda sulla tradizione, su gesti e segreti antichi, tramandati di padre in figlio, da maestro a allievo. Eppure l’approccio che ha adottato oggi l’artigiano è proprio quello di inglobare la tecnologia, e di sfruttarla a proprio vantaggio: si badi, non una sostituzione dell’artigiano, ma al contrario l’innovazione al servizio proprio del “fattore umano”. In effetti, si assiste oggi a una rivalutazione in senso “artistico” dell’artigianato, un trend che lo avvicina e accomuna sempre più al mondo dell’arte contemporanea, del design, insomma, della creatività nel senso più nobile del termine. Vi è in pratica un ritorno ai principi più
antichi dell’artigianato: nel Rinascimento, la bottega era il centro della creazione artistica, dove i vari Michelangelo e Raffaello insegnavano e formavano i propri allievi. Quali sono, a suo avviso, i principali ostacoli che impediscono ai mestieri d’arte di toccare il cuore dei giovani? DZ: Parliamoci chiaro, il mestiere dell’artigiano è un lavoro duro. Ore e ore di lavoro, la difficoltà dell’apprendimento, la stanchezza del lavoro manuale, la concentrazione necessaria in ogni fase della creazione. Di certo questi non sono i modelli più popolari nella nostra società contemporanea, dominata dalla velocità, dalla produzione di massa, spesso dalla superficialità a scapito della qualità. Sicuramente c’è anche la disconoscenza di un mestiere capace di trasmettere grandi soddisfazioni, e che rischiava di scomparire. L’impegno dell’Assessorato all’Artigianato e Servizi è stato molto forte in questa direzione, cercando di “pubblicizzare” e far conoscere ai giovani questo mondo affascinante. Cito per esempio il progetto Artigianato&Scuola, il cui scopo da qualche anno è quello di promuovere e far conoscere l’artigianato in numerose scuole della Lombardia, e il progetto Decò - Design e Competitività, che mette i giovani designer direttamente in contatto con le imprese per un’eventuale produzione. Quali prospettive offrono i mestieri d’arte, e l’artigianato in generale, ai giovani che si affacciano sul mondo del lavoro? DZ: In tempi di crisi, l’artigianato può sicuramente fornire una risposta. Come ho già detto, le imprese artigiane rappresentano circa un terzo delle imprese lombarde. È un settore dinamico, fatto di uomini e donne con idee nuove e validissime. In questo senso sono state promosse due importanti iniziative di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, in collaborazione con le Associazioni artigiane lom-
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Il laboratorio di Giorgio Upiglio a Milano. Giorgio Upiglio ‘s Atelier in Milano.
barde (Casartigiani, CLAAI, CNA e Confartigianato), oggi giunte alla terza edizione: Artis è un riconoscimento d’eccellenza di cui sono oggi insignite 230 imprese artigiane, in base a disciplinari d’eccellenza individuati da Regione Lombardia; e Benchart, un progetto volto a sostenere le imprese artigiane e le PMI in un percorso di miglioramento delle loro performance: in pratica, un confronto costruttivo fra le imprese stesse, che permette loro di crescere insieme alle persone che le costituiscono. Ho personalmente visto tanti esempi di giovani che hanno intrapreso con coraggio la strada della bottega e della piccola e micro impresa, e che con la loro determinazione hanno scritto oggi pagine di successo personale ed eccellenza professionale.
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Craftsmanship: the jewel in the crown of Lombardy’s production system “The artisan sector is without a doubt the jewel in the crown of manufacturing” says Domenico Zambetti, the Councillor for Artisans and Services of Lombardy’s Regional Authorities: “it is a field in which creativity plays a starring role, the manual work is fundamental, and overall dedicates attention to detail so that at the end of the supply chain, the piece offered is frequently unique”. An interview that unveils an institutional organisation which is aware of the messages, requests and needs of Lombardy’s craftsmen. To what extent does the metier d’art influence production excellence in Lombardy?
Domenico Zambetti: There’s no doubt that the contribution artisans provide to production excellence is crucial. In quantitative terms, artisan businesses nowadays comprise over 30% of Lombardy’s businesses: around 260,000 out of 790,000, for a total of 640,000 jobs. Yet from the qualitative point of view, the artisan field is without a doubt the jewel in the crown of manufacturing: it is a product where creativity plays a starring role, the manual work is fundamental, and overall dedicates attention to detail, so that at the end of the supply chain, the piece offered is frequently unique. What are the main requests that artisans and maitres d’art tend to advance to the Regional Authorities, and what answers has the Councillor’s office provided?
DZ: In a negative economic situation, the greatest problems that artisans have to face are above all those regarding credit, tax pressure and competitiveness, not least given tough international competition (which is sometimes also anticompetitive). The Lombardy Regional Authorities have always worked in three main directions: increasing the system of guarantees, encouraging investments and, last but not least, research, innovation and internationalisation. For craftsmanship in particular we should remember there are credit guarantees (around 3 billion Euro), refinancing with 48 million Euro of the regional Fund for financial incentives for artisans, and the “Made in Lombardy” fund which has access to 400 million Euro in loans. Two specific projects have been launched to stimulate internationalisation and technological innovations respectively. Spring has been formed to offer a permanent form of support to Lombard companies on international markets, research into new openings and new opportunities. Another project named Spriint offers businesses the consultancy services of a Temporary Innovation Mediator (MTI), a professional figure trained specially to be able to work alongside and support entrepreneurs in the choices made for managing their innovation projects. Last but by no means least is the tangible support given for employment: this takes the form of profound, continuative measures that encourage artisan businesses hiring staff on a permanent contract in the “weaker” categories. What evolution do you see occurring in the metiers d’art, from a production standpoint? In other words, how is the figure of the maitre d’art evolving today? Do they tend to be metropolitan artisans, designers with manual skills or up-
and-coming experts in know-how? DZ: The word “evolution” might seem like a contradiction in terms when we are talking about the artisan sector: it is a sphere founded on tradition, on ancient techniques and secrets, handed down from father to son, or from teacher to pupil. Yet the approach that artisans have adopted today does actually embrace technology and exploits it to its own advantages; not to replace the artisan, mind, but on the contrary, innovation is placed at the service of the “human factor”. In effect, today we are witnessing an “artistic” revaluation of craftsmanship in a trend that is increasingly linking it with contemporary art and design, with creativity in the most noble sense of the word. In practice there is a return to the time-honoured principles of craftsmanship: in the Renaissance, the workshop was the centre of artistic creation, where the various Michelangelos and Raffaellos taught and trained their pupils. What, in your opinion, are the main obstacles preventing the metiers d’art from entering the hearts of young people? DZ: Let’s be honest, the work of the artisan is tough. Hours and hours of work, the difficulties involved in learning the work, tiredness from manual work, the concentration needed in each phase of creation. These are by no means the most popular models in our contemporary society, which is dominated by speed, mass production and often by superficiality at the cost of quality. Undoubtedly there is also a lack of knowledge regarding work that can be incredibly rewarding and which risked disappearing. The Councillor’s office for Artisans and Services has provided a great deal of commitment in this sense, attempting to “publicise” this fascinating world and acquaint young people with it. By way of example, there is the
Artigianato&Scuola (Craftsmanship & School) project, the main scope of which over the last few years has been to promote craftsmanship in many schools throughout Lombardy. Then there is the Decò (Design and Competitiveness) project, which puts young designers into direct contact with companies with an end to producing something. What prospects do the metiers d’art and craftsmanship in general offer young people starting out in the world of work? DZ: In a period of crisis, craftsmanship can doubtless provide a solution. As I mentioned before, artisan businesses account for around one third of Lombardy’s companies. It is a dynamic field, made up of men and women with new and highly valid ideas. In this sense, two important initiatives have been staged by Lombardy’s Regional Authorities and Unioncamere Lombardy, in conjunction with Lombardy’s artisan Associations (Casartigiani, CLAAI, CNA and Confartigianato), which have now reached the third edition: Artis is an excellence award which to date has been given to 230 artisan businesses, based on rules of excellence drafted by the Lombardy Regional Authorities, whilst Benchart is a project which aims to support artisan businesses and small-tomedium size companies attempting to improve their performance. In practice it provides companies an opportunity to compare notes constructively, allowing them to grow with the people that comprise them. I personally have seen many examples of young people who have embarked on artisan careers and small or micro-businesses, and who with their own determination have now written their own chapters of personal success and professional excellence.
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Un maestro al lavoro su una scultura lignea. An artisan working on wood.
Simona Cesana
Artigiano in Fiera Grandi numeri e rinnovato entusiasmo per la quattordicesima edizione della pi첫 importante mostra mercato dedicata alle imprese artigiane di tutto il mondo.
Visitatori dell’edizione 2008. Visitors at the 2008 edition.
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Oltre 3.000 artigiani provenienti da 107 Paesi del mondo (con 5 nuovi partecipanti: Lettonia, Ucraina, Iraq, Polinesia Francese, Somalia) e oltre tre milioni di visitatori stimati, sono i numeri che fanno di AF - Artigiano in Fiera, organizzato da Ge.Fi Gestione Fiere, il più importante evento nel panorama internazionale del settore. La manifestazione, che si svolge dal 5 al 13 Dicembre presso i nuovi padiglioni di Fiera Milano a Rho-Pero, è sempre più gradita al grande pubblico: anche se collocata fuori città, infatti, i collegamenti verso il grande polo fieristico sono agevoli e l’orientamento dei percorsi da una zona all’altra è sempre più facilitato e guidato. La caratteristica principale che l’evento vuole da sempre esaltare è la grande varietà del prodotto artigianale, creando nel visitatore entusiasmo ed eccitazione cui si deve aggiungere anche il contributo della particolare stagione prenatalizia in cui l’evento si inserisce. Artigiano in Fiera è quindi veicolo di prodotti ma anche di storie, di musiche, di sapori all’insegna delle particolarità e delle tradizioni locali,
per la valorizzazione di prodotti unici e non omologati. In questo contesto si delineano i percorsi della Fiera, organizzati per provenienza geografica e territoriale e suddivisi al loro interno per aree dedicate alle diverse Regioni, Nazioni, Continenti, valorizzando quindi le culture e le tradizioni cui fanno riferimento i prodotti esposti. L’Artigiano in Fiera è ormai riconosciuto come il luogo ideale per gli espositori che potranno vendere direttamente al grande pubblico i loro articoli: una notevole opportunità per quei visitatori che vorranno acquistare un regalo in un’atmosfera coinvolgente… difficile uscire da una visita alla Fiera senza aver comprato qualcosa! La grande partecipazione di pubblico, dovuta alla formula ingresso gratuito e orari dilatati anche nelle ore serali, rappresenta per i vari produttori un efficace strumento per testare i prodotti in relazione alla qualità e al prezzo. Un’occasione importante per molti artigiani, in questo momento di crisi economica, per proporsi al pubblico con idee nuove e rinnovata energia e trovare nuovi stimoli per posizionarsi al meglio
nel mercato attuale. Le tipologie di oggetti esposti sono le più varie: dai mobili all’abbigliamento, dall’oggettistica all’oreficeria, fino alla produzione agro-alimentare. Per il secondo anno un’area della Fiera sarà dedicata ad “Ecoabitare”: il primo salone del settore che si rivolge direttamente al consumatore finale con una serie di prodotti, finiture e impianti ecosostenibili e prodotti ad alta efficienza energetica, oltre ad arredamento per l’esterno, al verde, al benessere. All’edizione 2009 saranno presenti 150 espositori provenienti da Italia, Germania, Francia e Svizzera. Il piano casa (varato anche dalla Regione Lombardia) e le nuove normative sulla sostenibilità ambientale pongono in grande rilevanza il tema della sua efficienza energetica; nel salone di Ecoabitare il pubblico potrà dunque trovare molti artigiani che esporranno decine di prodotti finalizzati al miglioramento dell’efficienza abitativa, dagli infissi agli impianti di riscaldamento, all’arredamento per l’esterno, al fotovoltaico, che potranno incontrare l’interesse di tutti coloro che si apprestano a realizzare una ristrutturazione e un adeguamento energetico. Ma è “Econavigare” la grande novità del 2009: un nuovo salone dedicato alle imprese artigiane del settore nautico, alle imbarcazioni carrellabili, agli accessori e al turismo diportistico. L’opportunità di creare questo salone è nata a partire dal lavoro svolto da Regione Lombardia, che ha promosso le edizioni 2008 e 2009 del Forum, in relazione al progetto DRIADE, il cui obiettivo è di sostenere l’emergere di nuove forme di aggregazione, di sistemi produttivi locali e di filiere, in quanto fattori rilevanti per la realtà economica della Lombardia. Forse non ce lo aspetteremmo, ma in Lombardia il settore della nautica è molto importante: il 24% delle aziende italiane di questo comparto sono lombarde. Inoltre la Lombardia offre anche un ottimo mercato
Il banchetto di un intagliatore durante la manifestazione in Fiera. The workplace of a wood-carver during the Artigiano in Fiera exhibition.
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Un restauratore al lavoro negli spazi della Fiera. A restorer working during the Exhibition.
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Uno stand dell’area di “Ecoabitare”. A stand in the “Ecoabitare” area.
per questo settore come dimostrano alcuni dati, uno per tutti il numero di patenti nautiche, di cui la Regione Lombardia detiene il primato. Non va poi dimenticato che Milano, essendo equidistante dai grandi laghi del Nord, produce la maggior parte del turismo lacustre del Nord Italia e la Regione Lombardia, e in particolare la Provincia di Milano è l’area con la maggiore concentrazione di proprietari di imbarcazioni carrellabili. A fronte di questi dati, “Econavigare” si profila come una vetrina importante e un’ottima opportunità per incontrare le imprese artigiane di questo settore: esporranno infatti alcuni tra i migliori cantieri nautici in Italia e nel mondo, come il Cantiere Lillia (vincitore di medaglie d’oro in classe Star alle olimpiadi di Atlanta e di Atene) e il Cantiere Navale Cramar (vincitore di diversi titoli iridati e nazionali con le sue barche). Anche in questo settore le imprese sono in gran parte artigiane, a conduzione
familiare e con tradizioni tramandate di generazione in generazione. Le barche prodotte dai cantieri artigiani sono prodotti di assoluta eccellenza, grazie al connubio tra la tradizione e l’innovazione. Artigiano in Fiera è una manifestazione in continua crescita e trasformazione, capace di fare ricerca e di anticipare le esigenze del mercato, incentivando lo sviluppo e il miglioramento che scaturiscono dalla competitività. Inoltre, con il tempo ha anche saputo sviluppare al suo interno particolari eventi capaci di avvicinare il pubblico a una maggiore comprensione dell’oggetto di artigianato: attraverso queste esperienze collaterali (mostre, atelier, convegni, dimostrazioni, eccetera) c’è infatti la possibilità di leggere il valore aggiunto di un’opera artigianale scoprendone da vicino la materia, la lavorazione, le tecniche, il luogo di origine (genius loci), fino
alle abilità e identità della bottega che la propone. Anche quest’anno è ricco il programma degli eventi e dei laboratori dal vivo realizzato anche in collaborazione con Regione Lombardia: si va dalle dimostrazioni sulla lavorazione del mosaico al design tessile, dall’illustrazione editoriale alla lavorazione della ceramica, ai laboratori organizzati presso lo spazio dell’Unione Artigiani di Milano nell’ambito del Progetto RE.T.I.C.A. I laboratori sono distribuiti nei vari padiglioni, con l’intento di valorizzare le tipicità delle lavorazioni artigianali legate al territorio: nei padiglioni 2 e 4 saranno i vari artigiani delle province lombarde ad alternarsi con dimostrazioni durante tutto il periodo di apertura della Fiera, nel padiglione 3 ci saranno dimostrazioni sull’artigianato umbro e nei padiglioni dal 5 al 10 si potranno apprezzare le lavorazioni artigianali internazionali come il Batik
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Immagine dalla locandina della Mostra.
indonesiano e i tappeti persiani. I visitatori potranno anche apprezzare spettacoli di musica jazz, di canti tipici irlandesi e di altre tradizioni, spettacoli di clownerie per i più piccoli e incontri promossi dalla Regione Lombardia su vari progetti a sostegno dell’artigianato. Una grande manifestazione quindi, che raccoglie visitatori provenienti non solo da tutto il nord Italia ma anche dall’estero, e che pone Milano e la Lombardia al centro di questo grande movimento di opere e persone. Artigiano in Fiera, the Artisans’ Fair High attendance figures and renewed enthusiasm for this fourteenth edition of the largest market fair dedicated to artisan companies from around the world Over 3,000 artisans from 107 countries worldwide (and 5 new participant countries: Latvia, Ukraine, Iraq, French Polynesia and
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Somalia) as well as an estimated three million visitors. These are the figures that have made AF Artigiano in Fiera, or the Artisans’ Fair, organised by Ge.Fi Gestione Fiere - the most important event in the sector’s international panorama. The event is being held from 5 to 13 December in the new pavilions of the Fiera Milano fairgrounds at Rho-Pero. Artigianato in Fiera is a vehicle for products, but also stories, music and flavours. All are geared towards unveiling special local features and traditions, and putting unique, non-standardised products firmly in the spotlight. Against this backdrop, the areas of the Fair are divided up according to local and geographical origin. Within these areas they are further subdivided into areas dedicated to different Regions, Nations and Continents, thereby ensuring that the cultures and traditions that the showcased products convey are highlighted. Artigiano in Fiera is
Un allestimento dell’edizione 2008 della manifestazione. Scenarios and settings at the 2008 edition.
AF L’Artigiano in Fiera 5 - 13 dicembre 2009 Sabato e festivi dalle 10 alle 22.30 nei giorni feriali dalle 15 alle 22.30 Fieramilano Polo Fieristico di Rho-Pero ingresso gratuito www.artigianoinfiera.com
widely recognised as being the best place for exhibitors to sell their items to the public at large directly. It is a great opportunity for visitors wanting to buy a gift in an exciting setting… and it is hard to leave the Fair without having bought something! It is an important opportunity for many artisans wanting to show off their new ideas to the public with renewed vigour, and to find new stimuli for gaining a better foothold on the market. The types of objects displayed vary greatly: from furniture to clothing, from household items to jewellery down to agri-food products. This year, part of the Fair will once again be given over to Ecoabitare, the first exhibition in this sector which is aimed directly at the end consumer. It features a series of products, finishes and systems that are environmentally sustainable, and high energy efficiency products, as well as furnishings for outdoors, for gardens and for wellness. The 2009 edition will see the participation of 150 exhibitors from Italy, Germany, France and Switzerland. Yet Econavigare is the real novelty for 2009: a new exhibition dedicated to small businesses that work in the nautical field as well as trailer-mountable vessels, accessories and pleasure boating. The opportunity to create this fair came out of the work done by the Lombardy Regional Authorities regarding the DRIADE project, the aim of which is to support the emergence of new forms of aggregation, local production systems and supply chains, as all are crucial factors for the economic state of Lombardy. Econavigare is set to become an important showcase, and an outstanding opportunity for encountering the small artisan businesses in this field: in fact some of the best boat yards to be found in Italy and throughout the world will be taking part, such as Cantiere Lillia boat yard (winner of the gold
medal in the Star category at the Atlanta and Athens Olympics) and the Cantiere Navale Cramar boat yard (winner of various national and world titles with its boats). In this field, too, a large slice of the companies are small artisan businesses that are family-run and handed down from generation to generation. The boats produced by these small boat yards are products of outstanding excellence, thanks to the combination of tradition and innovation. Artigiano in Fiera is a growing event undergoing constant transformation; it is capable of researching and being one step ahead of market needs, and encouraging the development and improvement borne out of competition. In addition, over the course of time it has managed to develop special events within the fair that help give the public a better understanding of the crafted item: through these collateral events (exhibitions, ateliers, conferences, demonstrations, etcetera) it becomes possible to understand the added value of a piece produced by an artisan by discovering the material used, the production process, the techniques, the place of origin (genius loci), and even the skills and identities of the workshops that produce them.
Pag. seguente: Un pellettiere al lavoro presso lo stand della Regione Lombardia. Next page: an artisan working on leather by the stand of Lombardy Region.
This year there will once again be a packed programme of events and live laboratories produced in conjunction with Lombardy’s Regional Authorities. They will vary from demonstrations of mosaic creation to textile design, illustrations for publishing and the production of ceramics. A major event then, and one that gathers together visitors not only from all over northern Italy, but also from abroad, and one which places Milan and Lombardy at the centre of this vast movement of works and people.
Le Aree ITALIA (pad. 1-3 e 2-4) EUROPA (pad. 5-7) PAESI DEL MONDO (pad. 6-10) ECOABITARE, il salone dedicato all’abitare ecologico (pad. 5-7) ECONAVIGARE (novità 2009), dedicato alla nautica artigianale (pad. 7)
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Simona Cesana
“DECÒ”, Design e competitività Prosegue con successo il progetto della Regione Lombardia che mette i giovani designer in relazione con le imprese artigiane lombarde.
Il design in Lombardia è un fattore strategico di vitale importanza per la ricerca, la produzione e l’innovazione. Numerose sono le figure che, attraverso il design, lavorano e producono nella nostra Regione: professionisti, artisti, comunicatori, imprese artigianali e grandi imprese, sedi espositive di rilievo internazionale e centri di ricerca. In questo quadro si inserisce il progetto DECÒ – Design e Competitività, giunto alla seconda edizione, promosso dalla Regione Lombardia – Artigianato e Servizi e realizzato da Cestec S.p.A., con l’obiettivo di promuovere e sostenere i giovani designer e le imprese lombarde. Il progetto DECÒ può essere inteso come una vera e propria cerniera fra designer e impresa, in un momento in cui queste ultime hanno bisogno di idee nuove per essere più competitive sul mercato. Grazie a DECÒ le imprese possono disporre di un canale privilegiato per innovare la produzione; allo stesso tempo, i giovani designer possono
cogliere l’opportunità di avere un primo contatto con le imprese e la realtà produttiva della nostra regione. Come ha dichiarato l’Assessore all’Artigianato e Servizi Domenico Zambetti, “I dati dimostrano che quella del design rimane un’attività territorialmente molto concentrata in ambito nazionale, con il polo lombardo che continua a rappresentare da solo buona parte del settore. Il design è un fattore produttivo strategico costituito da un insieme di tradizionali abilità, strumenti tecnico-scientifici d’avanguardia e una forte predilezione per il carattere estetico. In questo gioco di forze la Lombardia ha un ruolo centrale per tutto il terziario avanzato italiano. È una Regione, la nostra, in cui convergono e vengono rielaborate grandi idee, in grado di influenzare significativamente il mondo del design nel suo complesso”. Il progetto prevede un coinvolgimento diretto delle imprese lombarde per tradurre idee innovative sviluppate da giovani designer in concrete iniziative di
Gli spazi del belvedere del Grattacielo Pirelli allestiti con la mostra dei progetti e dei prototipi della prima edizione di DECÒ, durante l’ultimo Salone del Mobile. The belvedere of the Pirelli skyscraper, where the exhibition of the projects and prototypes of the first edition of DECÒ took place, during the last Salone del Mobile.
business, e possibilmente in prodotti ingegnerizzabili e commercializzabili, sperimentando così modelli di trasferimento di know how di design alle imprese, a partire dall’ideazione e sviluppo di nuovi concept e nuovi prodotti. Nella prima edizione, ufficialmente presentata durante l’ultimo Salone del Mobile negli spazi affascinanti del belvedere del Grattacielo Pirelli, 45 idee progettuali di giovani designer sono state abbinate ad altrettante imprese lombarde che ne hanno realizzato un prototipo, messo in mostra nell’occasione. Anche per la sua seconda edizione, le cui selezioni sono attualmente in corso, il progetto si è strutturato attraverso un bando di concorso mirato a selezionare fino ad un massimo di 50 idee
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proposte da giovani designer sui temi del design per la casa, per l’ufficio, per gli spazi pubblici e collettivi; parallelamente si sta individuando un pool di imprese potenzialmente interessate a sviluppare le idee selezionate, trasformarle in prototipi ed eventualmente prevedere una commercializzazione dei prodotti sviluppati. Ai giovani designer selezionati il progetto offre visibilità all’interno del settore e un riconoscimento pubblico, oltre alla possibilità di vedere la propria idea realizzata concretamente in un prodotto ingegnerizzabile e commercializzabile. L’opportunità di instaurare nuovi rapporti professionali e favorire la creazione di attività d’impresa è inoltre uno strumento straordinario. Alle imprese il progetto offre la facoltà di collaborare in maniera mirata e puntuale con i giovani designer che, fornendo idee innovative, sono da stimolo per il lancio di nuovi prodotti sul mercato; il progetto DECÒ mette inoltre a disposizione una grande visibilità tramite eventi espositivi, un catalogo e la promozione su riviste di settore. Una ulteriore spinta all’innovazione è data da un supporto finanziario a fondo perduto per la realizzazione di un prototipo. Appuntamento quindi al prossimo Salone del Mobile, per apprezzare i risultati di DECÒ 2010. Per maggiori informazioni sul progetto: www.deco.cestec.eu “DECÒ”, Design and competitiveness / The project initiated by Lombardy’s Regional Authorities and which places young designers in touch with Lombardy’s artisan businesses continues to be a success. In Lombardy, design is a strategic factor of vital importance for research, production and innovation. There are many individuals who, through design, work and produce goods in our Region: professionals, artists, communicators, small artisan businesses and large companies,
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Gli spazi del belvedere del Grattacielo Pirelli allestiti con la mostra dei progetti e dei prototipi della prima edizione di DECÒ, durante l’ultimo Salone del Mobile. The belvedere of the Pirelli skyscraper, where the exhibition of the projects and prototypes of the first edition of DECÒ took place, during the last Salone del Mobile. Il Pirellone illuminato a tema in occasione della mostra durante il Salone del Mobile. The Pirelli skyscraper, with the special DECÒ lighting on the occasion of the last Salone del Mobile.
showrooms of international repute and research centres. The DECÒ – Design and Competitiveness – project forms a part of this framework. The project, which is promoted by the Artisans and Services department of Lombardy’s Regional Authorities and is coordinated by Cestec S.p.A., has now reached its second edition. Its aim is to promote and support young designers and Lombardy’s businesses. Thanks to DECÒ, businesses can make use of a fast-track to breathe innovation into production; at the same time, young designers can take advantage of the opportunity to make contact with production businesses in our region. As Domenico Zambetti, Councillor for Artisans and Services, declared: “The figures go to show that design remains an Italian business area which is very concentrated on a local level, with the Lombard centre still representing a sizeable part of the sector. Design is a strategic factor of production, and comprises traditional skills, cutting edge technical and scientific instruments, and a passion for aesthetics. Lombardy plays a pivotal role in the forces involved in Italy’s advanced tertiary sector as a whole. Ours is a Region where great ideas converge and are developed. They are ideas that can have a significant effect on the design world at large.” The project sees the direct involvement of Lombard businesses, to translate innovative ideas developed by young designers into tangible business initiatives, and if possible into products that can be manufactured and sold. In the first edition, presented during the last Salone del Mobile furniture fair against the stunning backdrop of the belvedere of the Pirelli Skyscraper, 45 projects by young designers were matched with as many Lombard companies, who made a prototype which was exhibited for the occasion. For this second edition, the selection process for which is currently underway, the project
La seduta Comby. Design di Francesco Montorfano, prodotta da BASE SRL. The Comby chair. Design by Francesco Montorfano, produced by BASE SRL.
has again been divided up with a competition which aims to select 50 ideas proposed by young designers on themes related to design for the home, for the office, for the environment and for community sites; at the same time, a pool of companies that might be interested in developing the selected ideas is being put together. The project affords young designers visibility within the sector, and public recognition, as well as the possibility to see their ideas brought to life. The opportunity to establish new professional relations and
promote the creation of business activities is also extremely useful. The project gives businesses the ability to do targeted, specific work with young designers; in addition, the DECÒ project provides outstanding visibility through exhibitions, a catalogue and promotion in trade magazines. A further incentive is given to innovation in the form of grants for creating the prototypes. Make a note for the next Salone del Mobile fair to see the results of DECÒ 2010. http://deco.cestec.eu
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Valerio Canevaro
Spring4: vento di primavera per le imprese lombarde Al via la quarta edizione del progetto per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e delle imprese artigiane lombarde.
Nell’attuale contesto di crisi economica, in cui conoscenza e competitività sono gli elementi chiave per operare in un mercato sempre più complesso, Regione Lombardia in collaborazione con Cestec S.p.A. promuove la quarta edizione del Progetto SPRING, un’iniziativa finalizzata a sostenere e incentivare strategie di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e delle imprese artigiane lombarde, puntando su un fattore chiave: il capitale umano. Un fattore che diventa variabile strategica per conoscere i mercati internazionali e potenziarvi la propria presenza. Con SPRING4, Regione Lombardia (D.C. Relazioni Esterne, Internazionali e Comunicazione, D.G. Artigianato e Servizi e D.G. Industria, PMI e Cooperazione) vuole fornire uno strumento flessibile che supporti le imprese in modo sussidiario attraverso la possibilità di avvalersi di un pacchetto di servizi che offre la consulenza di un Temporary Export Manager, l’affiancamento di uno stagista e la partecipazione a corsi di formazione su materie legate all’internazionalizzazione. In questo modo le imprese selezionate potranno operare una serie di trasformazioni “trasversali”, di tipo organizzativo quanto culturale, facendo tesoro di quel know-how indispensabile alla propria crescita sui mercati esteri. Le imprese lombarde selezionate
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beneficeranno per 15 giornate lavorative di un Temporary Export Manager, un consulente che trasferisce competenze presso le imprese, accompagnando l’intero percorso di espansione. Le precedenti edizioni di SPRING hanno evidenziato la rilevante importanza di questa figura professionale che, grazie alla sua esperienza e al suo “punto di osservazione esterno”, è in grado di far assimilare nuove metodologie
di lavoro e di insegnare a utilizzare strumenti di pianificazione idonei a riorganizzare e sviluppare la propria capacità di business development, nonché di individuare punti di forza e di debolezza per recuperare un nuovo vantaggio competitivo. Al Temporary Export Manager, SPRING ha affiancato a partire dalla seconda edizione la figura dello stagista: un giovane che per 8 mesi costituirà un supporto operativo nella realizzazione del progetto. Quella dello stagista, infatti, è una figura inserita per risolvere aspetti gestionali rilevanti, ottenendo importanti vantaggi sia per le imprese che per gli stagisti stessi. Per questi ultimi, ai normali benefici di uno stage come maturazione e primo confronto col mondo del lavoro, si aggiunge la sperimentazione e comprensione delle
opportunità lavorative offerte dalla piccola impresa; quest’ultima, dal canto suo, impara ad avvalersi di giovani risorse provenienti da un nuovo bacino d’utenza altrimenti difficile da coinvolgere. Il progetto SPRING offre alle imprese inoltre la partecipazione a corsi di formazione in grado di trasferire il know-how adeguato al completamento del progetto pianificato ma, soprattutto, di creare quel valore aggiunto indispensabile per proseguire autonomamente il percorso di crescita intrapreso. Con SPRING4 Regione Lombardia s’impegna perché il pacchetto di servizi messi a disposizione delle imprese per accompagnare la loro iniziativa di internazionalizzazione sia ancora più efficace. Mai come in questa edizione, infatti, il progetto si adatterà in modo flessibile alle singole
Ricamatrice al lavoro presso l’atelier di Pino Grasso. An embroiderer at the Pino Grasso atelier in Milan.
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Tecnologia e tradizione. Technology and tradition.
riero e dei servizi alle imprese che hanno sede operativa in Lombardia e con un massimo di 50 dipendenti) dovranno presentare fino al 29.01.2010 un sintetico “progetto di internazionalizzazione” relativamente agli interessi/bisogni della propria azienda, evidenziando la strategia di espansione che desiderano intraprendere sui mercati esteri. Per ulteriori informazioni, nonché per presentare la domanda di candidatura, è possibile visitare il sito http://spring4.cestec.eu oppure scrivere all’indirizzo e-mail spring4@cestec.it e contattare il numero 02.66.737.376. Spring4: a breath of spring air for Lombardy SMEs Announcing the start of the fourth edition of the project for the internationalization of small and medium enterprises and handicraft businesses in Lombardy. esigenze delle imprese, offrendo un catalogo formativo personalizzato sulla base degli interessi aziendali e grazie all’attivazione di servizi specialistici aggiuntivi creati ad hoc. ll largo consenso riscontrato tra i partecipanti a SPRING nelle precedenti edizioni – unitamente ai risultati che documentano come oltre il 50% di essi abbia avviato, o ampliato, un processo di internazionalizzazione, mentre solo alcune tra le microimprese coinvolte hanno trovato difficoltà nel proseguire il percorso autonomamente, per lo più a causa di problemi di riorganizzazione interna – dimostra che SPRING è a pieno titolo un’esperienza innovativa e di successo per la piccola impresa, tradizionalmente restia ad acquistare servizi di consulenza dai costi elevati e dai risultati incerti. Poter usufruire di una consulenza “garantita” da un operatore pubblico d’eccellenza come Regione
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Lombardia, produce quindi un profondo cambiamento nell’approccio generale alla questione. La forza di SPRING4, infatti, non è costituita solamente dalla possibilità di fruire di un servizio completo e puntuale che altrimenti le piccole imprese non porterebbero al proprio interno: la volontà ultima è, semmai, quella di fornire i presupposti, le competenze e gli strumenti adeguati che operino un’evoluzione nel dna dell’azienda e una crescita della cultura d’impresa. Il successo del progetto SPRING ha permesso a Regione Lombardia di ottenere, nel corso delle edizioni, importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, per la particolare sensibilità e attenzione mostrate verso le politiche di sviluppo del capitale umano e dell’economia del territorio. Per accedere a quest’opportunità di sviluppo, le imprese interessate (appartenenti al settore manifattu-
The Lombardy Region (C. D. External and International Relations and Communication, G. D. Artisans and Services, G. D. Industry, Small – Medium Enterprises and Co-operation) in collaboration with Cestec S.p.A. is promoting the fourth edition of the SPRING Project, an initiative aimed at supporting and encouraging the internationalization strategies of small and medium businesses and handicraft companies by focussing on a key factor: human capital. The Lombardy businesses that were selected through the identification of those projects with the greatest possibility of achieving complete and effective fulfilment will benefit for 15 working days of a Temporary Export Manager. This consultant will transfer competences and knowhow to the companies, along the
La leggerezza e la grazia applicate alla materia. Grace and lightness applied to materials.
whole process of expansion; he will also help overcome the main barrier that small businesses may encounter in an internationalization process, i.e. the lack of skills. As of the second edition, SPRING has been matching the Temporary Export Manager with the figure of the work-study participant: a student who for 8 months will provide authentic operational support in the accomplishment of the internationalization activity. In addition to the normal benefits of a work experience programme such as acquiring maturity and making their first contact with the working world, the students will experience and comprehend the work opportunities offered by small businesses; and the latter, for their part, will learn to avail of young resources from a new catchment area, who are otherwise difficult to involve. The Lombardy Region is committing itself with SPRING4 so that the package of services made available to businesses to accompany the internationalization path is even more effective. In this edition, in fact, the project will adapt to individual requirements more flexibly than ever before, thanks to a training course that is personalized on the basis of company interests, and to the implementation of specially created additional specialist services. For the duration of the project, SPRING4 envisages participation in training courses that are capable of imparting sufficient expertise for the completion of the planned project but which, above all, can create that added value which is indispensable for autonomously continuing the path of growth undertaken. SPRING4’s strength does not lie solely in the possibility for small businesses of availing of
a complete and punctual service which they would not otherwise be able to internalize: the ultimate objective is, if anything, to provide the foundations, skills and instruments necessary to bring about an evolution in the company’s DNA. To gain access to this development opportunity, the companies concerned (belonging to the manufacturing sector and that of the providers of services to companies with operating headquarters in Lombardy which have a maximum
of 50 employees) have until 29.01.2010 to present a concise “internationalization project” relating to the interests/needs of their company, and highlighting the growth trail they wish to undertake in foreign markets. For further information, and for presenting the request for candidature, telephone 02.66.737.376, write to spring4@ cestec.it or go to http://spring4. cestec.eu.
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Federica Cavriana
SPRIINT: innovazione per le imprese artigiane lombarde Cestec S.p.A. affianca ai progetti d’innovazione una figura di sostegno: il Mediatore Temporaneo di Innovazione.
Il binomio Artigianato/Innovazione è un tema ormai ricorrente in tutte le discussioni sul futuro delle attività artigiane. Se perfino il lavoratore della piccola bottega storica sente la necessità di abbinare le tecniche tramandate di generazione in generazione alla ricerca sul design del prodotto, aprendosi anche alla contaminazione con le nuove tendenze del gusto e del mercato, a maggior ragione è possibile prefigurare quali siano le necessità di manifatture più grandi e strutturate. Non c’è da sbagliarsi: l’innovazione non sarà forse sufficiente, ma di certo è necessaria. La coscienza delle necessità e la buona volontà, però, non sempre bastano. È per questo motivo che la Direzione Generale Artigianato e Servizi di Regione Lombardia ha affidato a Cestec S.p.A. – Centro per lo sviluppo tecnologico, l’energia e la competitività delle piccole e medie imprese lombarde – la realizzazione di un progetto destinato alle manifatture della regione, con lo scopo di coadiuvare la concretizzazione dei loro progetti d’innovazione. Il progetto in questione, SPRIINT – Sostegno ai Processi di Innovazione Integrata - consiste nell’affiancare all’impresa che ne abbia fatto richiesta la figura del Mediatore Temporaneo d’Innovazione, o MTI, una persona che segua passo passo e supporti la manifattura laddove si rendano
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necessarie competenze specifiche: nell’analisi dei bisogni e delle potenzialità dell’impresa, nella selezione di centri di ricerca o altri enti in grado di dare supporto tecnico-scientifico ai progetti d’innovazione. Non ultimo nella gestione economico-finanziaria degli investimenti. Il Mediatore Temporaneo di Impresa diventa quindi il fondamento e il punto di forza dell’iniziativa; ogni Mediatore è stato formato dalla MIP Business School del Politecnico di Milano, solido ente formativo che ha studiato un apposito percorso di studi per la preparazione di questa particolarissima figura che sta lavorando fianco a fianco con gli artigiani. Il bando di partecipazione, diffuso nel 2008 e 2009, prevedeva l’accettazione di un massimo di 50 progetti d’innovazione cui abbinare gli MTI; in realtà, come spiega la referente del progetto Gabriella Cadeddu, “Sono stati accettati tutti i 58 progetti presentati, con il coinvolgimento di 60 imprese artigiane. Tutte le manifatture avevano già avviato progetti nell’ambito della Convenzione tra Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia (requisito obbligatorio di ammissione a SPRIINT -ndr), ed è stato ritenuto importante far proseguire il percorso già avviato. In questo periodo di crisi la Regione ha deciso di dare un concreto supporto operativo agli imprenditori artigiani impegnati nell’attuazione di progetti
di innovazione”. A febbraio 2010 si concluderà il progetto e si tireranno le fila di questa esperienza. Per quella data i fruitori di SPRIINT avranno portato a termine i loro progetti, ma si spera avranno anche compreso come affrontare una serie di problematiche su cui dovranno d’ora in poi essere indipendenti: prima fra tutte gestire la realizzazione di pianificazioni innovative per la propria attività. Perché se c’è una qualità che connota un artigiano imprenditore moderno, è proprio quella di saper preservare le buone abitudini e capacità del mestiere, ma senza divenire prigioniero del “consolidato”. SPRIINT for handicraft companies in Lombardy Cestec S.p.A. provides a support figure for innovation projects: the Temporary Innovation Mediator The General Management of Handicrafts and Services of the Lombardy Region has entrusted Cestec S.p.A. – Centre for technological development, energy and competitiveness of the small and medium businesses of Lombardy – with the realization of a project devoted to the region’s manufacturing, which has the objective of assisting the fulfilment of their innovation projects.
Sono migliaia le imprese artigiane lombarde operative nel tessile. In Lombardy, several thousand artisanal enterprises are operative in the textile field.
The project in question, SPRIINT – Support for the Processes of Integrated Innovation – consists of providing a Temporary Innovation Mediator, or TIM, to work with a company that has requested the intervention of the figure. The TIM is a person who follows manufacturing step by step and lends support wherever specific skills are required: in the analysis of the needs and potential of the company, in the selection of research centres or other organizations that are able to give technical and scientific support to innovation projects, and in the economic-financial management of the investments. Thus the Temporary Innovation Mediator becomes the foundation and the strength of the initiative; every Mediator has been trained by the MIP Business School of
Milan Polytechnic, which has created a special course of studies for the preparation of this highly specialized figure who works side by side with the craftsmen. The competition, announced in 2008 and 2009, envisaged the acceptance of a maximum of 50 innovation projects that would be assisted by the TIMs; in reality, as the project contact person Gabriella Cadeddu explains, “All 58 projects presented were accepted, with the involvement of 60 handicraft businesses. All the manufacturers had already started up projects within the context of the Convention between the Lombardy Region and Unioncamere Lombardia; it has been understood how important it was to go ahead on the path that had already been traced. In this period of crisis, the Region has decided to send a message of
solidarity to craftsmen committed in innovation processes”. The project will end in February 2010 and the results of this experience will be examined. By that time, the beneficiaries of SPRIINT will have brought their projects to conclusion, but it is to be hoped that they will also have learned how to face a series of problems which, from now on, they will have to tackle on their own: foremost among these, managing the creation of innovative planning for their activity. Because, if there is one quality that distinguishes a modern selfemployed craftsman, it is that he is able to conserve the good habits and skills of the craft, without, however, becoming a prisoner of that which is “well-established”.
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Valerio Canevaro
Artigianato&Scuola Regione Lombardia sostiene anche quest’anno “Artigianato&Scuola”, il progetto di promozione dell’artigianato nella Scuola Secondaria di Primo Grado.
Il cantiere Archetti, sulle sponde del lago d’Iseo. The Archetti shipyard by the Iseo lake.
La mascotte del progetto. The symbol of the project.
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I mestieri artigiani sono da sempre un patrimonio fondamentale per la nostra cultura e rappresentano un’opportunità di sapere, crescita e conoscenza di rilevanza cruciale per il successo del Made in Italy nel mondo. Proprio per questo Regione Lombardia, anche per l’anno scolastico 2009-2010, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico ha dato il via al progetto di promozione dell’artigianato nella scuola secondaria di primo grado: un’iniziativa che nelle edizioni trascorse ha suscitato grande interesse e partecipazione, nata con lo scopo di aiutare i gio-
vani a scegliere con serenità il loro futuro, fornendo informazioni ed esperienze dirette in quello che è oggi un panorama socio-economico di crescente complessità. Con questo progetto Regione Lombardia si pone l’obiettivo di promuovere l’artigianato e i suoi valori come punto di forza e d’eccellenza nell’economia lombarda e ampliare la conoscenza degli sbocchi professionali e dei percorsi di crescita umana e professionale che il settore può offrire alle nuove generazioni. Le attività didattiche, formative nonché ludiche, sono progettate per coinvolgere gli studenti in un percorso interattivo che mostri in modo chiaro e coinvolgente le opportunità di questo mondo e, soprattutto, che appassioni i ragazzi a mestieri antichi e dal grande fascino. “Artigianato&Scuola” è un progetto costruito sul concetto d’interazione e dialogo tra gli attori principali chiamati a partecipare: i ragazzi, gli insegnanti, la famiglia e gli artigiani. Creare corrispondenze biunivoche tra i soggetti è importante affinché gli allievi possano, grazie alla guida dei loro insegnanti, al sostegno delle famiglie e alle conoscenze dei professionisti coinvolti, apprendere il significato del mestiere artigiano conoscendone non solo gli aspetti tecnici ma anche l’alto profilo umano, artistico e sociale. Le iniziative educative, le campagne di comunicazione, unitamente al magazine, al sito internet e all’approccio al lavoro in bottega, sono gli strumenti con i quali gli studenti, insegnanti e genitori vengono costantemente informati, sollecitati a partecipare attivamente all’iniziativa e coinvolti in prima persona nell’orientamento verso il loro futuro. Non per ultimo, questa iniziativa rappresenta una reale opportunità per gli artigiani stessi di creare un ponte con quelle generazioni che diventeranno gli artigiani di domani, i portatori di quella preziosa cultura del “saper fare lombardo”, cominciando a trasferire loro quel ricco patrimonio di
Una tavola di legno massello del 1800, presso la Segheria F.lli de Marchi, Turbigo. A piece of wood dating back to 1800, by the F.lli de Marchi workshop in Turbigo.
La copertina della presentazione del concorso. The graphics studied for the presentation of the contest.
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know-how che, sempre più spesso, rischia di essere disperso. Regione Lombardia dimostra ancora una volta di essere una fondamentale interfaccia tra realtà diverse, mondi differenti che altrimenti non riuscirebbero a comunicare tra loro. “Artigianato&Scuola” è un’iniziativa che attesta come Regione Lombardia ponga particolare attenzione non solo verso il futuro dei più giovani – oggi, più che mai, bisognosi di una guida attenta e sensibile ma anche verso la salvaguardia del
patrimonio inestimabile rappresentato dal savoir faire dell’artigianato lombardo. Il progetto “Artigianato&Scuola” è presente sul sito internet dedicato www.artigianatoescuola.it Artigianato&Scuola This year, Lombardys’ Regional Authorities are once again sponsoring “Artigianato & Scuola”, (Craftsmanship & School), a project to promote craftsmanship
Immagini del laboratorio della Compagnia Marionettistica Colla, Milano. The atelier of the Colla brothers in Milan, where puppets are produced.
in lower secondary schools.
For this 2009-2010 academic year, Lombardy’s’ Regional Authorities have once again signalled the start of the Artigianato&Scuola project, which promotes craftsmanship in lower secondary schools. With this project, Lombardy’s’ Regional Authorities have set themselves the goal of promoting craftsmanship and its values as points of strength and excellence in the Lombard economy, and of expanding awareness of the career opportunities and human and professional growth processes which the field can offer the younger generations. Education and training activities, as well as opportunities for having fun, have been planned in such a way as to involve students in an interactive process which involves them whilst
outlining all the prospects this field offers. Above all else, it aims to stimulate the interest young people have for these fascinating, time-honoured professions. Artigianato&Scuola is a project which has been moulded around the concept of interaction and dialogue between the key players involved: the young people, their teachers, families and the artisans themselves. Generating one-to-one communication between the parties involved is crucial if the pupils are going to grasp the meaning of the craft in question. With the help of their teachers, the support of their families and the knowledge of the professionals involved, they must acquaint themselves with the technical aspects, not to mention the high human and artistic profile of the work. The educational initiatives
and advertising campaigns, combined with the magazine, website and an introduction to working in a company are all used to ensure that the students, together with the teachers and parents, are kept up-to-date. The students are also encouraged to take an active part in the initiative, and to play a primary role in defining their careers. Artigianato&Scuola is an initiative that bears witness to the emphasis Lombardy’s Regional Authorities is placing on the careers of young people, who now more than ever need careful and sensitive guidance. Yet it is also a means of ensuring that the priceless heritage of Lombardy’s skilled craftsmanship is carefully guarded. www.artigianatoescuola.it
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Interno della laboratorio artigiano della ditta F.lli Boffi di Lentate. Photo Fabrizio Cusa. the F.lli Boffi workshop in Lentate sul Seveso.
Ugo la Pietra
AD ARTE. Tradizione e innovazione nell’artigianato artistico lombardo
Un libro che raccoglie la storia e l’attualità dei mestieri d’arte in Lombardia, promosso dalla Regione e realizzato dal Cestec S.p.A.
Interno del laboratorio artigiano della ditta F.lli Boffi di Lentate. Photo Fabrizio Cusa. The F.lli Boffi workshop in Lentate sul Seveso.
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Il libro AD ARTE, che ho curato per la Regione Lombardia, rappresenta un’esperienza editoriale innovativa nel panorama delle pubblicazioni sull’Artigianato Artistico. La particolarità di questo libro non è solo l’aver collocato l’Artigianato Lombardo nella storia, attraverso un approfondito saggio dello storico Maurizio Vitta, ma anche e soprattutto aver evidenziato “le eccellenze” all’interno del vasto panorama di questa area culturale e produttiva. Storicamente parlando, quando nel 1773 il governo austriaco avviò lo scioglimento delle antiche corporazioni artigiane della Lombardia dando inizio a un processo che si sarebbe concluso molti anni dopo, il lunghissimo elenco dei mestieri e delle arti raggruppati in quelle ormai decrepite istituzioni rivelò una realtà produttiva articolata e complessa, un’intera economia evolutasi nei secoli si rispecchiava in quegli elenchi. La fredda logica cancellò naturalmente solo l’obsolescente ossatura corporativa di
quelle arti, non la sostanza economica né tanto meno il loro valore culturale. Il libro riesce a trasmettere tutta la ricchezza produttiva, ma soprattutto di qualità, di questo territorio. È la storia di ebanisti, di artefici di strumenti musicali, di marmorari, di tessitori, di ricamatori, di orefici; una storia fatta di rapporti tra l’artigiano-artista e il committente con i loro rispettivi ruoli culturali, sociali ed economici. Ma il senso del libro è da ricercare nell’analisi della scoperta, per chi non se ne fosse accorto, di una Regione che di fatto si presenta oggi come il territorio più ricco di imprese artigiane, un vero primato che vede questo tipo di strutture produttive in continuo sviluppo. La ricognizione sulla produzione artistica lombarda è stata fatta partendo dalle aree che operano nella tradizione, ma anche e soprattutto indagando le situazioni dove l’artigianato di tradizione ha saputo conservare i suoi valori legati alle tecniche e alla manualità, rinnovandoli in una produzione contemporanea. Basterebbe ricordare alcune aree di tradizione esplorate dal libro come la liuteria di Cremona, l’oreficeria a Milano e Pavia, i maestri comacini per la lavorazione del marmo e della pietra, i fabbri milanesi, bresciani e bergamaschi, l’ebanisteria brianzola, la ceramica di Lodi, la seta di Como, i pizzi di Cantù, aree ancora oggi vitali che spesso sono riuscite a rinnovare le forme e i decori approdando ad un artigianato artistico capace di soddisfare le necessità di un mercato legato alle esigenze estetiche e d’uso contemporanee. Il libro, attraversando le varie aree di produzione, mette in evidenza due fattori fondamentali che hanno caratterizzato il loro sviluppo: da una parte la crescita della piccola e media impresa, soprattutto nel settore del mobile che ha sempre fatto uso di moltissime botteghe artigiane, dall’altra il tradizionale rapporto di collaborazione tra il progettista (architetto, designer, decoratore,
come riferimento la ricognizione “Mestieri e Cultura in Lombardia” (Cestec, 2004), il libro presenta una mappatura di luoghi e di produzione differenziata anche per il tipo di modelli di impresa: dall’artigiano che opera nella tradizione all’artista artigiano, che opera su progetto all’artigiano che lavora per l’industria, fino all’artigiano che opera in una nuova concezione della piccola impresa legata soprattutto alle nuove generazioni, che gli osservatori più attenti oggi identificano in quel processo di “autoproduzione” che sta condizionando anche il mondo del design. Interessante osservare, infine, alcuni fenomeni che stanno crescendo e di cui si hanno i primi interessanti risultati: dall’“artigianato metropolitano” (artigiani che operano fuori dalla tradizione usando tecniche e lavorazioni inedite) all’“artigianato partecipato” (attività artigianali che nascono dal basso, promosse da singoli, associazioni e non profit) il cui carattere principale è essere occasione di partecipazione diretta alla costruzione dello spazio abitativo. Un’altra strada da percorrere per promuovere, proteggere e comunicare l’artigianato lombardo.
Torchio del 1400 per la stampa a mano. Si trova nell’antica stamperia di Soncino (CR) oggi sede di un Museo della stampa. A press of the XV century for hand-printing, in the ancient Soncino printing house, now Museum of Print.
arredatore) formatosi nelle varie Istituzioni Scolastiche sparse sul territorio lombardo (Istituti Statali d’Arte, Facoltà di Architettura, la Fondazione Umanitaria di Milano e recentemente il Politecnico con la Facoltà del Design) e le diverse strutture artigiane. Degne di nota sono anche le recenti espe-
rienze finalizzate ad incentivare il processo che vede l’incontro tra cultura del progetto e produzione artigianale facendo così emergere le nuove prospettive per un’area che, non essendo riuscita a trovare uno spazio nella nuova disciplina del design, di fatto stava perdendo il rapporto con la realtà. Citando
AD ARTE Tradition and innovation in Lombardy’s artistic craftsmanship A book which combines the past and present of the craftsmen’s arts in Lombardy, sponsored by the Regional Authorities and produced by Cestec S.p.A. “Ad Arte” is a book which I have edited for Lombardy’s Regional Authorities. Produced in conjunction with Cestec S.p.A., it conveys the full extent of the products, but most of all the quality, that this area is home to. It is the story of cabinet makers, musical instrument producers, marble workers, weavers, embroiderers and goldsmiths; a
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Interno del laboratorio artigiano della ditta F.lli Boffi di Lentate. Photo Fabrizio Cusa. The F.lli Boffi workshop in Lentate sul Seveso.
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story featuring the links that have been interwoven between artisanartists and those commissioning the work, along with their respective cultural, social and economic roles. Yet the true scope of the book is to unveil, to those not yet acquainted with it, a Region that is now the area with the highest density
of artisan businesses; a record which is continuing to notch up growth in this type of business. The snapshot of Lombardy’s artistic manufacturing businesses was taken in traditional areas, but first and foremost it investigated companies where traditional craftsmanship has managed to
Bracciale ideato da Mario Buccellati per Gabriele D’Annunzio dalla Collezione del Museo Mario Buccellati (Milano). Photo Giorgio Majno. A bracelet created by Mario Buccellati for Gabriele D’Annunzio, from the Mario Buccellati Museum Collection (Milan).
maintain techniques and skills whilst renewing them to produce something contemporary. We need only recall just a few of the traditions which the book explores, such as the stringed instrument workshop in Cremona, goldsmiths in Milan and Pavia, master stone and marble masons from Como, Milan, Brescia and Bergamo’s blacksmiths, Brianza’s cabinet makers, ceramists from Lodi, Como’s silk and lace from Cantù, all of which are areas that are still alive and have often managed to breathe new life into their forms and decorative techniques. The result is a brand of artistic craftsmanship that meets the needs of the market’s aesthetic requirements and contemporary uses alike. In visiting the various production areas, the book highlights two key factors: growth of small-to-medium businesses, above all in the furniture industry which has always made ample use of countless craftsman’s workshops, and the traditional cooperation between the designer and the various artisan businesses. Taking the “Mestieri e Cultura in Lombardia” (Professions and Culture In Lombardy) award (Cestec, 2004) as its reference point, the book maps out all the
production sites and types in the area. These are also subdivided according to the type of business model involved: from artisans that work according to traditional tenets, to artistic craftsmen that work to projects, or artisans that work for industry. Then there are the craftsmen that work with a new concept of the small business, which chiefly involves the new generations, and which the keenest observers are now seeing in the “self-production” process now affecting the design world. Lastly, it is interesting to note a number of phenomena which are on the rise, and which are now yielding their first interesting results: from “metropolitan craftsmanship” (artisans working outside traditional boundaries using new techniques and processes) to “participated craftsmanship” (crafting businesses that start from the bottom and are promoted by individuals, associations and nonprofit organisations) whose chief aim is to provide an opportunity for direct participation in creating living environments. Together they make for a new way of promoting, protecting and communicating Lombardy’s craftsmanship.
Copertina del libro. The cover of the book.
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L’interno dell’Archivio Giovanni Sacchi allo Spazio MIL di Sesto San Giovanni. The Giovanni Sacchi Atelier in Sesto San Giovanni, at the MIL Space.
Simona Cesana
L’Archivio Giovanni Sacchi allo spazio MIL Inaugurato nel mese di Ottobre l’archivio dedicato al famoso modellista per il design presso il Museo dell’Industria e del Lavoro di Sesto San Giovanni
Modello dal disegno di Fortunato Depero per Campari. A model from a Fortunato Depero design, for Campari.
Giovanni Sacchi nella sua bottega di via Sirtori. Giovanni Sacchi in his atelier in Via Sirtori.
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Il laboratorio di Giovanni Sacchi, attivo in via Sirtori a Milano fino al 1997, è stato un luogo importante per la storia del progetto in Italia. Attraverso i suoi modelli hanno sviluppato e messo a punto i loro prodotti moltissimi designer e architetti, tra cui Aldo Rossi, Marcello Nizzoli, Achille Castiglioni, Ettore Sottsass jr e Marco Zanuso, che hanno trovato in Sacchi l’interlocutore ideale con il quale confrontarsi per tradurre tridimensionalmente idee progettuali. Il lavoro della bottega di Giovanni Sacchi costituisce un eccellente esempio di collaborazione tra progettista e artigiano, dimostrando come le competenze progettuali e quelle artigianali concorrano a determinare la qualità di una ricerca che si concretizza poi
in prodotto o in architettura. Tutti i materiali della bottega di Giovanni Sacchi, tra cui modelli, prodotti, fotografie, disegni e documenti, oltre al laboratorio di modellistica con i macchinari e le attrezzature, sono entrati a far parte delle collezioni del Museo dell’Industria e del Lavoro – Spazio MIL – della sua città natale, Sesto San Giovanni. L’Archivio espone quindi artefatti e documenti di grande rilevanza per la storia del disegno industriale e dell’architettura, ordinati e consultabili anche on line (www. archiviosacchi.it): 67 modelli di architettura, 366 modelli, prototipi e pezzi in lavorazione di oggetti di design, 8000 disegni (riguardanti 1000 progetti), 110 prodotti, oltre 9000 fotografie e filmati, 250 fascicoli con documenti, una ricca biblioteca, numerosi macchinari e attrezzature per la lavorazione meccanica e del legno. È stato inoltre ricostruito con intento didattico l’ambiente di lavoro, per seguire il processo di realizzazione di un oggetto, completato da un’area attrezzata con nuovi macchinari dove sarà possibile organizzare workshop di modellistica con docenti, studenti e professionisti. Ulteriori spazi sono destinati ad ospitare attività espositive temporanee e incontri sul tema, e una biblioteca specializzata, che contiene volumi, periodici e opuscoli. L’intera iniziativa è frutto di un progetto avviato da qualche anno, condotto in collaborazione dal Comune di Sesto San Giovanni e da un gruppo di lavoro della Fondazione ISEC (Istituto di Studi del Novecento specializzato in storia e archivi del lavoro e d’impresa) che ha visto coinvolti Alberto Bassi, Fiorella Bulegato, Stefano Mazzoni e Lodovico Gualzetti – Magutdesign, art director e progettista dell’allestimento – ed è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione CARIPLO, con il patrocinio della Provincia di Milano e della Regione Lombardia.
Una vista dell’Archivio Giovanni Sacchi con i tavoli e gli strumenti di lavoro. The Giovanni Sacchi workshop, with his tables and tools.
The Archive of giovanni sacchi in the space MIL The atelier of Giovanni Sacchi, who worked in the Milanese Via Sirtori until 1997, has been a relevant place for the history of project in Italy. Many important designers and architects have developed their products thanks to his forms: Aldo Rossi, Marcello Nizzoli, Achille Castiglioni, Ettore Sottsass jr and Marco Zanuso,
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among the others, have found in Sacchi the ideal partner to discuss with, in order to turn their projects into a threedimensional prototype. Giovanni Sacchi’s atelier stands for an excellent example of the fruitful collaboration between designers and artisans, thus showing how design competences and artisanal skills concur in the determination of an excellent research, which is then turned into a product
or an architecture. All the materials in Sacchi’s atelier (including models, forms, products, photos, drawings and documents, as well as a complete laboratory with prototyping machinery and tools) are now part of the collection of the Museum of Industry and Work (Spazio MIL) of his birth city, Sesto San Giovanni. The archive encompasses artefacts and documents of
Pag. precedente: un dettaglio dell’allestimento curato da Magutdesign. Previous page: a detail from a set curated by Magutdesign.
Modelli delle caffettiere “La Conica” e “La Cupola” di Aldo Rossi per Alessi. Models of the “La Conica” and “La Cupola” coffee machines by Aldo Rossi for Alessi.
remarkable importance for the history of industrial design and architecture, which can be consulted as well on line by visiting www.archiviosacchi. it: 67 architectural models, 366 models, prototypes and design objects in progress, 8000 drawings about 1000 projects, 110 products, more than 9000 photos and films, a rich librarian fund and a large number of tools. The initiative comes from a common project between the City of Sesto San Giovanni and the ISEC Foundation (Institute of Studies about the XX Century, an institution specialized in corporate history and history of work) that involved Alberto Bassi, Fiorella Bulegato, Stefano Mazzoni and Lodovico Gualzetti – Magutdesign, art director; The project has been realized thanks to the generous contribution of the CARIPLO Foundation, under the patronage of the Province of Milan and the Regional Authorities of Lombardy.
Modello di un ingranaggio. A model for a gear.
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Franco Cologni
Un’eccellenza da trasmettere
Franco Cologni, presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte. Franco Cologni, Chairman of the Cologni Foundation Artistic Craft Professions.
Favorire la trasmissione del saperfare d’eccellenza, tipico dei mestieri d’arte lombardi, è un fattore di vitale importanza per la sopravvivenza stessa del nostro sistema non solo economico, ma anche artistico e culturale. La trasmissione del sapere è infatti un valore inestimabile, che diventa sempre più determinante in un contesto come quello lombardo votato a un “bello ben fatto” ricercato e apprezzato in tutto il mondo. Grazie al progetto ARTIS, e alle numerose iniziative portate avanti, Regione Lombardia promuove e sostiene in maniera intelligente quei maestri d’arte che hanno contribuito in maniera fondamentale all’eccellenza dell’artigianato artistico lombardo e che possono assicurarne la continuazione e la crescita: e anche noi, con la Fondazione Cologni, abbiamo voluto dare un piccolo contributo ai maestri di nuova generazione che garantiranno a questa eccellenza un futuro e un’apertura assolutamente necessari. Il nostro contributo e il nostro apprezzamento
per il progetto ARTIS si sono concretizzati nel finanziamento di due contratti semestrali per due studenti particolarmente meritevoli, selezionati tra le scuole di formazione lombarde e assegnati a due aziende risultate “eccellenti” secondo i parametri del Progetto ARTIS. Siamo davvero felici dei risultati di questa prima edizione, ed è nostra intenzione proseguire: perché oggi più che mai sentiamo quanto sia necessario sostenere e motivare i giovani che fanno una scelta coraggiosa, quella di impegnare la propria creatività e il proprio talento in un mestiere che richiede sacrificio e dedizione. Ma che, in prospettiva, saprà regalare soddisfazioni (anche economiche) davvero straordinarie. Certo, stiamo vivendo momenti difficili: spesso le aziende vorrebbero assumere dei giovani talenti, ma non sempre ce la fanno. E non tutti i giovani sono nella possibilità di lavorare per mesi senza nemmeno un rimborso spese. Ma proprio per questo diventa tanto più urgente
e strategico sostenere e favorire l’apprendimento, la trasmissione, la passione e la cultura: elementi fondamentali perché l’artigianato artistico lombardo possa mantenere la sua eccellenza e la sua straordinaria preziosità sociale ed economica. Se vogliamo che il Made in Italy possa ancora splendere nel mondo grazie ai tanti Maestri il cui messaggio continua a suscitare ammirazione e passione, occorre che questo messaggio vada trasmesso, insegnato. Che non si disperda, ma che venga di nuovo appreso e interpretato secondo i codici della contemporaneità. Far convivere slancio creativo e applicazione pratica, la passione del cuore con l’intelligenza della mano, è la sfida che vogliamo e dobbiamo accettare. Excellence to pass on Encouraging the process of passing on the know-how of excellence, typical of art professions in Lombardy, is a
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factor of vital importance for the survival not only of our economy, but also of our artistic and cultural systems. Passing knowledge on is something of inestimable value, which becomes more and more significant in a context like the one in Lombardy, rated as “beautiful and well made”, sought after and appreciated all over the world. Thanks to the project ARTIS, and to numerous initiatives carried out, the Region of Lombardy intelligently promotes and supports those arts professions that have made a fundamental contribution to the excellence of Lombard artistic craftsmanship, and that can ensure its continuity and growth: and we, too, with the Fondazione Cologni, want to make a small contribution to the Maestri of the new generation, who can guarantee this excellence for the future, as well as provide an absolutely necessary opening. Our contribution and our appreciation of the ARTIS project have taken on concrete form in two sixmonth contracts for two especially meritorious students selected from Lombard training schools and assigned to two firms that turned out to be “excellent” according to the parameters of the ARTIS project. We are truly happy with the results of this first round, and it is our intention to continue: because today more than ever, we feel how necessary it is to support and motivate young people who
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make the courageous decision of devoting their creativity and talent to a profession that requires sacrifice and dedication. However, when viewed in perspective, this profession will have rewards in store for them (also in the economic sphere) that are truly extraordinary. Of course, we are living in difficult times: often firms want to hire young talent, but the do not always manage to do so. And not all young people can afford to work for months without even being reimbursed for expenses. But this is why it becomes all the more urgent and strategic to support and encourage training, transmission, passion and culture: fundamental elements that will allow artistic craftsmanship in Lombardy to keep up its high standard of excellence and its extraordinary social and economic preciousness. If we want Made in Italy to keep on shining in the world thanks to the many Maestri whose message continues to arouse admiration and passion, this message must be passed on, taught – so that it is not wasted, but is learned again and again, and interpreted according to the norms of the contemporary. To make creative impulse and practical application coexist, to make the passion of the heart live together with the intelligence of the hand – this is the challenge that we desire and that we want to accept.
IN LIBRERIA A DICEMBRE
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Numero speciale - Esemplare non in vendita