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IL GIOCO AIUTA GLI AUDACI
Se la mano è lo strumento dell’intelligenza dell’uomo, il gioco è una parte fondamentale di ogni processo creativo grazie alle emozioni positive e al senso di libertà che trasmette. Una “felicità del fare” che rappresenta la scelta coraggiosa e quotidiana dei maestri artigiani.
di Alberto Cavalli
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Si crede spesso che il gioco sia un’attività svincolata da ogni tipo di convenzione, e si delega con troppa facilità l’aspetto ludico delle nostre vite ai residui di tempo che ritagliamo tra gli altri impegni, definiti per contrasto come seri. Mentre il gioco è un aspetto serissimo, che necessita di regole e di immaginazione per poter dispiegare il suo potere evocativo e persino educativo. Conoscere le regole, rispettarle, farle mutare, ma saper anche aggiungere all’interazione ludica tocchi a volte irriverenti di creatività, e di intelligente ironia, significa trasformare il gioco in un sistema di comunicazione molto evoluto, che all’intrattenimento (necessario per mantenere alta l’attenzione) aggiunge una parte di conoscenza e di acquisizione di competenze. Al punto che i veri maestri dicono che si impara divertendosi: un divertimento che può anche essere provocazione, ma che in tutti i casi presuppone la libertà di poter scegliere le proprie mosse.
Essere liberi, infatti, non vuol dire solamente non avere un padrone che ci tiranneggi: vuol dire anche e soprattutto poter scegliere, avere la facoltà di esprimere la propria predisposizione, poter avere un’alternativa. I mestieri d’arte, ovvero le attività che permettono di trasformare in maniera creativa e consapevole la materia per creare a mano qualcosa di straordinario, non sono più una necessità: eppure sentiamo di non poterne fare a meno. Perché facendo le cose “a mano” non ci limitiamo ad agire, ma ci divertiamo. Ci realizziamo. Siamo più felici, e dunque più allegri (e più giocosi?). Questo numero di Mestieri d’Arte & Design, dedicato al tema del ludico, vuole essere un invito ad apprezzare e ricercare sempre la straordinaria libertà di poter scegliere, di creare un’alternativa e di sentirsi tanto audaci da poter giocare con le idee, con le tecniche, con i materiali, padroneggiando il mestiere per esprimere significati sempre nuovi, che facciano ringiovanire il nostro sguardo e che riattivino la nostra mente. Categoria importante per l’arte contemporanea, metafora che rappresenta l’elemento bellicoso dell’essere umano ma anche il suo aspetto relazionale, il ludico viene interpretato dai maestri artigiani e dai designer scelti per questa edizione della nostra rivista in maniera a volte inaspettata: leggerete storie vere, di persone che hanno saputo trasformare la passione per il “gioco” in un codice che aiuta a uscire dalla banalità, per ritrovare la felicità del fare.
Le evocazioni surreali eppure così familiari di Fornasetti; i giochi geometrici di Dalisi; l’ironia del quotidiano che Manuela Crotti riempie di incanto; le strutture fiabesche di Betti; e ancora, i giochi “da grandi” fatti a mano per trasmettere la preziosità dei momenti trascorsi insieme, il caleidoscopio di colori dei mixologists, la proteiforme bellezza dei gioielli di Van Cleef & Arpels, fino ai dialoghi tra artigiani e designers che, per il Salone del Mobile, racconteremo tramite Doppia Firma. Ritrovare la potenza del codice ludico nelle nostre vite significa cogliere la scelta di coraggiosa libertà fatta da tutti questi maestri: prendersi la responsabilità di trasformare la propria vita, e il proprio lavoro, in una partita a scacchi con se stessi, con il proprio talento, con le regole del gioco, per far sempre affiorare sul nostro viso l’elemento che ancora oggi rende affascinante la Monna Lisa – il sorriso.
Buona lettura! •
7 EDITORIALE Il gioco aiuta gli audaci
Alberto Cavalli
20 Album
Stefania Montani
66 Il gioco prezioso della metamorfosi
Alba Cappellieri
74 Il legno si fa gioco
Giovanna Marchello
30 Decori d’incanto di Sofia Catalano Fotografie di Max Pescio Wallpaper, peonie The Arts Club Dubai, Wallpaper, decorazione Notting Hill Londra.
L’uomo che sussurrava cortile della gioielleria forte carattere artigianale in foglia d’oro 24 carati, Crafts_Aprile_23_23.02.23_PerCiano.indd 30
82 di Andrea Tomasi Fotografie di Andrea Borgini Crafts_Aprile_23_23.02.23_PerCiano.indd 31
30 L’uomo che sussurrava agli uccelli
Andrea Tomasi
38 Volano farfalle
Marina Jonna
46 Vetro specchio dell’anima
Jean Blanchaert
52 Nel mondo fantastico di Diego
Elena Agosti
58 Decori d’incanto
Sofia Catalano
Frutto di una sperimentazione creativa in costante evoluzione, decori di Pictalab hanno tutti una storia da raccontare, un significato speciale. Rappresentano l’universo di chi li abita, realizzando sempre atmosfere esclusive. 58
82 Il caleidoscopio della memoria
Stefania Montani
88 Quando una persona diventa un luogo
Andrea Sinigaglia
94 Il gioco della bellezza
Antonio Mancinelli
100 Doppia firma: il gioco si fa serio
Alessandra de Nitto
108 Animare, giocare, partecipare
Ugo La Pietra
Caunes,
Le scultoree collezioni di Dolce&Gabbana sono il prodotto di una creatività audace ma giocosa, suggerita anche dall’espressiva matericità dei tessuti preziosi. Una ricerca estetica che si nutre di storia e storie del nostro Bel Paese e sul suo savoir-faire d’eccellenza.
DOPPIA FIRMA:
– continua Huizinga – il gioco ha rapporti col bello e col ritmo, con l’armonia con l’arte. Esso rimane come isolato dalle altre forme di pensiero, un’attività libera non può essere imposto né da necessità fisica né morale, si pone come alternativo alla vita ordinaria. Nel concetto di ludico c’è inventiva, estro, audacia. Si delinea così una modalità di conoscenza che si può definire “estetica”, ed è diversa da scienza e filosofia. Nell’estetica, l’apparenza la razionalità sono strettamente connesse unite da vari ponti culturali, in una dialettica dove ogni argomento riflette nel suo opposto contrari. Ma non è fondamentale che vi sia gara, competizione, voglia di primeggiare: l’elemento di comunanza tipico del gioco, per cui Platone l’avvicinava alla musica, alla danza, esula dalla contrapposizione di uno un altro. L’esperienza del gioco
MESTIERI D’ARTE & DESIGN. CRAFTS CULTURE
Semestrale – Anno 14 – Numero 26 - Aprile 2023 mestieridarte.it
DIRETTORE RESPONSABILE
Alberto Cavalli
DIRETTORE EDITORIALE
Franco Cologni
DIREZIONE ARTISTICA
Lucrezia Russo
CONSULENTE EDITORIALE
Ugo La Pietra
REDAZIONE
Susanna Ardigò
Alessandra de Nitto
Lara Lo Calzo
Francesco Rossetti
TRADUZIONI
Traduko
Giovanna Marchello (editing e adattamento)
PRESTAMPA E STAMPA
Grafiche Antiga Spa
MESTIERI D’ARTE & DESIGN. CRAFTS CULTURE è un progetto della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte
Via Lovanio, 5 – 20121 Milano fondazionecologni.it
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PUBBLICITÀ E TRAFFICO
Mestieri d'Arte Srl
Via Statuto, 10 - 20121 Milano di Alessandra de Nitto
La settima edizione di "Doppia Firma. Dialoghi tra pensiero progettuale e alto artigianato", in mostra a Palazzo Litta per il Salone del Mobile 2023, ha come tema affascinante il ludico: da sempre presente nell’arte contemporanea nelle arti applicate, fuori da regole e schemi.
Il ludico spazia dal gioco all’umorismo, dall’ironia all’allusione, dalla metafora allo scherzo alla confusione consapevole, fino al rovesciamento di prospettive valori: in quest’area concettuale progettista il Maestro d’arte sono chiamati a esprimere la propria visione, nella contaminazione nella trasgressione, tra ironia divertimento, in una dimensione di totale piacere storico fondamentale testo sul tema, fenomeno del ludico scopre una costellazione ulteriore di riferimenti, che orbitano intorno all’allusione, che vanno dai concetti di gioco scherzo quelli delle varie forme di umorismo, quindi dell’arguzia e del comico (…) il ludico espresso soprattutto dalla capacità di contaminazione di fusione trasgressiva dei contenuti relativi al sapere alla memoria» Del Ludico. Dopo il sorriso delle avanguardie Milano, Mazzotta, 1982).
Lo Studiolo Ornitologico, voliera per canarini o Diamanti di Gould, realizzata da La Bottega di Betti per la sala Next of Europe di "Homo Faber Event 2022".
Andrea Borgini.