ARTE SACRA A ROMA_FABIO PIETRANTONIO

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FABIO PIETRANTONIO - ARTE SACRA A ROMA Il 2 Ottobre 2006 è stata inaugurata la mostra di arte sacra di Fabio Pietrantonio presso la Sala Capitolare della Venerabile Arciconfraternita di S. Maria dell’Orazione e Morte a Roma. La Mostra si è svolta sotto il patrocinio dell’Accademia Culturale Europea, in contemporanea con le eliminatorie e le semifinali del 5° Concorso Internazionale di Musica Sacra (Chiesa di S. Caterina da Siena, Via Giulia). Le opere dell’artista sono poi state esposte il 7 Ottobre nella Basilica di S. Lorenzo in Lucina (Via del Corso) in occasione della finale del 5° Concorso di Musica Sacra ed alla successiva premiazione. L’intera cerimonia è stata ripresa da Televita in diretta in mondovisione. Le opere proposte dal maestro Pietrantonio si sono pienamente integrate nell’ambiente della Chiesa di Via Giulia creando un connubio singolare tra il linguaggio, la tecnica ed i materiali dell’arte contemporanea ed il linguaggio e lo stile dell’arte dei secoli precedenti. Pietrantonio è un artista in continua evoluzione, produce incessantemente sculture, dipinti, strutture mobili sospese e tessuti. Ha iniziato con la rappresentazione astratta per poi passare a quella figurativa densa di elementi simbolici. La sua inesauribile ispirazione scaturisce da un’osservazione molto sottile e personale di elementi presenti nella natura incontaminata. I supporti utilizzati sono legno, ferro grezzo, tela, gesso, carta e creano ciò che egli definisce dei “totem”: oggetti di molteplici forme, creati per trasmettere sensazioni di pace e serenità. Negli ultimi anni si è accostato anche all’arte sacra producendo opere di forte impatto, alla ricerca di un’intima spiritualità attraverso l‘equilibrio e l’armonia delle forme. I temi proposti dall’artista per la mostra di Roma possono essere raggruppati come segue: il Pesce San Pietro, la Colomba della pace, le Croci e l’Urlo del Papa.


PESCI SAN PIETRO L’artista sceglie il pesce San Pietro ad indicare il nome del fondatore della Chiesa. Realizzato in varie tecniche, il “Pesce San Pietro” viene riprodotto ripetutamente dall’artista, a significarne la moltiplicazione nel senso evangelico. Il pesce è stato il primo simbolo dei cristiani, è stata una delle prime immagini ad essere rappresentata come simbolo del cristianesimo. Il simbolo ha la capacità e la concisione per riassumere il senso di un intero discorso, rivela e nasconde, parla a chi sa leggerlo. I cristiani, prima dell’editto di Costantino del 313 d. C. erano perseguitati, erano costretti a riunirsi clandestinamente e per farsi riconoscere tra di loro usavano un segno: il pesce. Il pesce in greco si dice IXTHYC (ichtùs). Disposte verticalmente, le lettere di questa parola formano un acrostico: Iesùs Christòs Theòu Uiòs Sotèr : “Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore”. Così la figura del pesce indica la presenza di un luogo cristiano, rappresentazioni di pesci sono state ritrovate nelle catacombe cristiane. Ma d'altra parte il pesce appare generalmente in un contesto battesimale. Le pitture delle catacombe portano numerose testimonianze sul legame fra il pesce e l'acqua battesimale. Tale legame è anteriore al cristianesimo: nell'arte ebraica l'acqua è rappresentata come pescosa e il pesce significa la risurrezione. Questo ci riconduce all'acqua viva, che è quella nella quale vi sono degli esseri viventi, e la presenza di pesci nell'acqua sta a significare che si tratta di acqua viva.

SAN PIETRO TECNICA MISTA

120X120 cm


COLOMBA DELLA PACE La colomba simbolo della pace è realizzata con una tecnica molto particolare. Sono sculture su corda, lo sfondo aperto dell’opera rende il senso della spazialità, della terza dimensione, dell’elemento aria e allo stesso tempo l’azione dell’intrecciare richiama la preghiera. La colomba che vola restituisce allo spettatore una sensazione di serenità e pace. Anche la colomba come il pesce è una delle prime immagini ad essere rappresentate nell’arte cristiana. La colomba ha diversi significati: è simbolo dello Spirito Santo che personifica nelle raffigurazioni della Trinità; rappresenta la purezza e la semplicità; dopo l’episodio dell’arca di Noè è segno di pace e di concordia.

COLOMBA DELLA PACE TECNICA MISTA

120X120 cm


CROCE - CROCIFISSIONE Scultura lignea realizzata con i materiali che l’artista trova e dai cui trae ispirazione nella sua continua ricerca. La scultura riprende l’iconografia del tema della crocifissione riprodotta fin dalle prime rappresentazioni della morte di Cristo, è ripresa in questa opera a forte impatto: strumento del supplizio di Cristo.

CROCIFISSIONE TECNICA MISTA

150X80 cm


CROCE - RESURREZIONE Oltre alla croce della Crocifissione, Pietrantonio ha realizzato la “Resurrezione”. Il tema è molto particolare: è rappresentata una croce vuota ad indicare il sacrificio di Gesù ormai compiuto. Gesù è risuscitato. Il materiale utilizzato è lo stesso della Crocifissione. È un’opera semplice e allo stesso tempo densa di significato, diversi sono gli elementi che richiamo il sacrificio compiuto: le travi di legno, i chiodi e l’iscrizione INRI. Nell'iconografia cristiana la croce é divenuta il simbolo di fede più evidente e significativo, ma il segno era già largamente noto nel mondo pre-cristiano. Il processo per cui la croce giunse a tanta universalità, soppiantando tutti i simboli cristiani, si compì relativamente tardi, nel secolo IV. Dalla metà del secolo IV appare sui sarcofagi e in seguito, come segno del trionfo, viene raffigurata gemmata e d'oro. Come simbolo la croce é assai più antica del cristianesimo e risale al Neolitico. Da sola oppure entro un cerchio, rappresenta il simbolo solare sia con i raggi diritti, che con i raggi uncinati. La croce fu scelta come pianta della basilica cristiana anche perché simboleggia il convergere di cielo e terra e di spazio e tempo nel centro originale, dove si eleva l’altare, luogo di diffusione del culto. Le raffigurazioni della croce dal II secolo in poi, hanno una particolarità non c'è Gesù e questo perché prima della liberalizzazione del cristianesimo non sarebbe stato concesso di raffigurare così apertamente il Cristo, quindi lo si velava simbolicamente o lo si raffigurava in modo da non dover essere necessariamente compreso (il "buon pastore" non era altro che un pastore con una pecora sulle spalle, poteva essere interpretato come un pastore qualsiasi). Ma non appena il cristianesimo diventò libero, l'iconografia esplose nelle raffigurazioni della croce con il Cristo. La Crocifissione con Gesù è stata rappresentata a partire dal V secolo. Una delle prime rappresentazioni è quella del portale ligneo della chiesa di Santa Sabina a Roma nel quale sono raffigurati episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Mentre nei mosaici, risalenti alla prima metà del v secolo, della basilica Santa Maria Maggiore, sono raffigurati gli episodi dell’Antico Testamento e, nel mosaico che rappresenta l’Ospitalità di Abramo è raffigurata una croce vuota.


RESURREIONE TECNICA MISTA

150X80 cm


L’ URLO La serie di opere dedicata ai papi comprende i ritratti di papa Wojtyla intitolati “l’Urlo”. L’Urlo deve essere letto in chiave moderna, un ritratto stilizzato ma con i tratti somatici pienamente rispondenti a quelli di Giovanni Paolo II. L’intento dell’artista non è solo quello di ritrarre una delle ultime immagini del Papa colto nella sofferenza fisica, ma anche, quello trasmettere il grido di dolore e di rammarico nei confronti di quello che accadrà nel mondo dopo la sua scomparsa. Un significato celebrativo e di immenso rispetto per un capo della chiesa che ha conquistato il cuore di cattolici, cristiani e non, di tutto il mondo. Questi ritratti di grandi dimensioni sono realizzati su sfondi caratterizzati da colori forti come il rosso porpora e il giallo ocra, al centro, il ritratto del Papa definito nei lineamenti da decisi contorni neri. Lo stile e i tratti somatici così raffigurati trasmettono una sensazione di turbamento, l’effetto di una forte emozione per un violento messaggio percepito.

L’ URLO TECNICA MISTA

120X120 cm

Testo di Romina Gerace


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