Per lei essere artista significa saper cogliere della realtà quella sfumatura e quel significato che la maggior parte della gente non vede e portarlo alla luce; mostrare il lato più recondito del nostro vivere quotidiano, di quel mondo in cui siamo immersi e travolti dai ritmi così serrati che ci fanno appunto perdere di vista l'attenzione al dettaglio, al particolare. Siamo tutti così di corsa che non abbiamo tempo di soffermarci, ammirare con calma, "vedere veramente" la bellezza in ciò che ci circonda. L'artista, per Ilaria Gasparroni, ha appunto questo compito: divenire gli occhi dell'umanità, percepire, carpire e trasformare anche la più piccola minuzia in una storia da raccontare attraverso la forza della scultura. Art Open Space
L’«altro» 2017 Tecniche del marmo e delle pietre dure Marmo di Carrara statuario, campana di vetro, fiore secco di ortensia marmo (volto) 17x11x9cm, campana ø 22 (altezza 40cm), base in legno 120x30x30cm
Ilaria Gasparroni è un’artista giovane ma determinata. Fin da piccola ha evidenziato una vera passione per l’arte pittorica e scultorea. Essendo stata sconsigliata a frequentare il Liceo Artistico, ha optato per il Liceo Scientifico ma, appena ottenuta la maturità, ha voluto realizzare il suo sogno: si è iscritta all’Accademia di Belle Arti di Urbino ed ha conseguito la laurea con pieni voti. Per lei è stato un periodo vissuto intensamente che le ha permesso di conoscere gli strumenti, le tecniche, le potenzialità delle opere d’arte ed il lavorio per la loro realizzazione. Ha potuto quindi scegliere la sua strada: scultura in marmo. Si è immersa nello studio delle opere dei vari artisti ed ha iniziato a produrre nel suo laboratorio/studio con impegno, con slancio, con interesse crescenti. Lettrice attenta di testi di filosofia e di narrativa deriva da essi il concetto che poi realizza nella pratica con figure ed oggetti in marmo. Predilige rappresentare il corpo umano e prende come modelli gli artisti greci: è attratta dall’armonia dei lineamenti, dall’essenzialità nella tecnica, dalle emozioni che suscitano. Le sculture in marmo dell’artista rivelano grande attenzione ed impegno allo studio anatomico del torso umano, delle mani incrociate, di piedi sovrapposti in un atteggiamento di liberazione dalla materia della pietra che li teneva imprigionati. Ed ecco che le mani di donna si muovono, si chiudono a simboleggiare la bugia o la tensione di un atto di vivace momento di vita giovanile. Il marmo prende forma, acquista delicata plasticità nell’atto di una carezza affettuosa. Ed infine con delicata lucidatura i soggetti si illuminano.
Prof. Rasicci Giuliano (ricercatore storico) e Prof.ssa Cruciani Eleonora
[dí(s) ‘doppio’ - morphé ‘forma’] 2016/17 Tecniche del marmo e delle pietre dure marmo bianco statuario di Carrara, marmo nero Portoro, legno anticato e lente in bronzo base in legno 85x123x30 cm, volti in marmo: marmo bianco 27x10x12 cm , marmo nero 32x13x13 cm, lente ø 10 cm (misure variabili)
Vanitas. La natura morta 2017 Tecniche del marmo e delle pietre dure Marmo verde del Guatemala, legno d’acero, vetro, clessidra, fiori secchi (alkekengi) marmo (mascella e mandibola) 12,5x12,5x10,5 cm, clessidra 21,4x7x10cm, base in legno 85x40x25cm, supporto in vetro 100x30x0,5 cm
Possesso e protezione 2017 Tecniche del marmo e delle pietre dure marmo di Carrara, lastra in terlite, legno d’acero, fili d’oro e corallo rosa base in legno 85x40x45,5 cm, marmo 19,5x20,5x13 cm collana in corallo misure variabili
DignitĂ e perseveranza 2013/14 Tecniche del marmo e delle pietre dure legno di castagno, marmo bardiglio e magnolia secca 60x80x6 cm
Mendacium (una Bugia) 2016 Tecniche del marmo e delle pietre dure Marmo bianco statuario di Carrara, legno d’acero, vetro e sfera di Giada Marmo: 26x10x8 cm, base in legno: 115x42x42 cm e piano in vetro quadrato: 42x42x5cm, piano in vetro tondo diametro 30 cm
Un’intervista a ILARIA GASPARRONI, l’artista si racconta Ho sempre pensato che essere artista è un privilegio ma anche una maledizione! Si può accettare o rifiutare questo dono ma se in te convivono una spiccata sensibilità e una esigenza interiore non puoi non darle voce. L’artista riesce ad osservare attentamente il mondo che lo circonda e ad individuarne il significato nascosto alla maggior parte delle persone. Ho sempre ammirato l’arte del passato ed i maestri che ne hanno fatto parte perché mi hanno emozionato e mi hanno fatto capire che i soggetti dell’opera d’arte si trovano davanti a noi, ma solo l’artista li fissa nella sua opera. Osservando l’arte classica, in particolare la civiltà Greca con la sua raffigurazione dell’ideale eterno di bellezza (basti pensare a Fidia) mi ha fatto capire che la vera bellezza in scultura è nel senso di profondità; anche “l’angoscia violenta” in Michelangelo Buonarroti mi accompagna sempre nella realizzazione di un lavoro e Adolfo Wildt mi ha insegnato ad amare il marmo. Ho letto e riletto “L’arte del marmo” di A. Wildt ed ogni volta rimango colpita quando spiega ai suoi allievi con un’amorevole durezza cos’è il mestiere dello scultore e di quanta “ansietà di indeterminabile perfezione” si legge in ogni sua opera.
Ogni singola mia opera nasce dopo un’attenta ricerca e una lettura di diversi autori che mi accompagnano da sempre. La letteratura, la filosofia e la mitologia sono fondamentali per la realizzazione di ogni mia scultura. Infatti le sensazioni che provo leggendo un testo o solo un pensiero di un autore determinano una storia personale da narrare che poi prende forma. Inoltre il marmo è basilare in ogni mio lavoro perché riesce a darmi la sensazione di corposità e quando realizzo una forma, partendo da un modello (copia dal vero), riesco a esprimere al meglio quello che sento. Infine posso solo sperare che chi osserva una mia scultura si emozioni.
Il mio percorso artistico è iniziato quando avevo un anno... sul seggiolone! Mi hanno sempre raccontato che il modo più semplice per mia madre per tenermi “buona” era quello di darmi un foglio di carta e dei colori; a parte questo aneddoto, il mio percorso artistico comincia a muoversi da quando ero piccola, con corsi di pittura serali, dove io e mio fratello facevamo a gara per chi realizzava il quadro più bello. Dopo la maturità scientifica ho deciso di iscrivermi all’Accademia di Belle Arti di Urbino; ricordo il giorno dell’iscrizione, avevo tra le mani il foglio dove dovevo decidere a quale corso iscrivermi e istintivamente misi la croce su scultura e così è iniziata questa avventura! Qui nasce veramente il mio percorso artistico ed ho incontrato persone diverse con cui confrontarmi, lavorare e crescere fino a trovare la mia personale poetica.
Vi sono due esperienze importanti legate al mio periodo di formazione che ricordo sempre con piacere. La prima mi ha portato a capire quale direzione prendere come scultrice e quanta determinazione ci vuole per arrivare alla realizzazione di un progetto importante; questa riflessione è arrivata quando ho fatto d’assistente al montaggio della mostra di un mio docente e lì ho capito realmente cosa volessi fare!
L’altra invece è una grande emozione provata quando per la prima volta sono andata a Carrara in cava e poi in un laboratorio di scalpellini. Lì la sensazione eterea che emanava tutto l’ambiente mi ha aperto gli occhi ed ho per la prima volta capito il significato della frase di Michelangelo Buonarroti: “ La scultura è quella che si fa per forza di levare.”
L’arte è una splendida lezione di sincerità! I pensatori hanno espresso un proprio giudizio personale su cos’è l’ARTE. Se si pensa a Platone l’arte era la realizzazione di una copia di un oggetto fatto dalle mani esperte di un artigiano; per Aristotele l’arte ricrea delle cose della Natura dandogli una nuova dimensione. Per Kant l’arte si rintraccia nel piacere, ossia in quello che percepiamo tramite le nostre facoltà mentali. Credo che ognuno di noi abbia una sensibilità artistica chi più viva e chi meno; l’uomo da sempre è stato un creativo ed un intuitivo. Queste due capacità l’hanno poi spinto ad evolversi, a crescere e a migliorare in tutte le epoche storiche, lasciando così le tracce della sua grandezza. Mi viene in mente un pensiero di Auguste Rodin: “ (...) Il vero artista esprime sempre ciò che pensa, a rischio di scardinare tutti i saldi pregiudizi. Egli insegna ai suoi simili la franchezza. Immaginate dunque quali meravigliosi progressi si realizzerebbero d’improvviso se la veracità assoluta regnasse tra gli uomini! Ah, come la società si sbarazzerebbe degli errori, e delle brutture, che allora riconoscerebbe, e con quale rapidità la nostra terra diventerebbe un Paradiso!
Ho un sogno nel cassetto come tutti ma per scaramanzia non posso dirlo... altrimenti non si avvera! E diversi progetti a breve scadenza, uno in particolare a cui da circa un anno sto lavorando ed è la realizzazione di una scultura in marmo di grande dimensione rispetto ad altre realizzate fino ad ora ed incarna quello che per me è l’essenza della dolcezza.
Ascoltami 2017 Tecniche del marmo e delle pietre dure Marmo statuario di Carrara, tessuto (seta rosa antico e stoffa macramè), legno di noce. marmo 6,5x17x13 cm , cuscino 30x20x5 cm, base in legno 85x 35,5x26,5 cm
Avrei voluto scriverti... 2015 Tecniche del marmo e delle pietre dure Marmo rosa, scatola: vetro, specchio e cerniere in piombo, pennino a punta(in lamine di metallo e bande dorate), inchiostro Marmo 12x7x4 cm, scatola in vetro(serie x3) 15x10x7 cm.
Una rara bellezza 2016 Tecniche del marmo e delle pietre dure Marmo bianco statuario di Carrara, legno wengÊ, foglia d’oro Marmo: 33x34x12 cm, base in legno: 112x40x25 cm
Elogio alla follia 2016 Tecniche del marmo e delle pietre dure Marmo bianco di Carrara, legno wengÊ, foglia d’oro Marmo: 13x50x48 cm, base in legno: 30x52x55 cm
Un lavoro del cavolo! 2012/13 Tecnica del marmo e delle pietre dure Pietra rossa e legno in wengè Pietra 30x30x16 cm, base in legno 70x40x30 cm
Tovagliolo 2017 Tecniche del marmo e delle pietre dure Marmo rosa del portogallo, legno di rovere marmo: 13.5x13.5x1cm (spessore dei particolari: 0.5 / 0.3 mm), base in legno: 90x25x25 cm
Nocciolo/2 2014 Tecniche del marmo e delle pietre dure Marmo bianco di Carrara e marmo nero Marquinia Misure:150x30x5 cm
Ovunque io sia mai stato ( Diana e Atteone) 2015 Tecniche del marmo e delle pietre dure Marmo rosa e foglia d’argento 25x10x3,5 cm
Biografia Ilaria Gasparroni è nata a Sant’Omero (TE) il 23 ottobre 1989. Frequenta il Liceo Scientifico G. Peano, Nereto (TE) e si diploma nel 2008. Inizia la sua formazione artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino(PU) in Tecniche del marmo e delle pietre dure durante gli anni accademici 2009-2014 e si laurea col massimo dei voti. Vive e lavora ad Alba Adriatica (TE) dove ha un laboratorio/studio di scultura e attualmente collabora con diversi privati e con un’azienda di lavorazione dei marmi nelle marche presso Ascoli Piceno (AP.). Inoltre ha intrapreso una nuova collaborazione con un privato per la progettazione e realizzazione di oggetti di Design. Il lavoro di questa artista si articola attraverso un’ampia gamma di linguaggi che hanno come ispirazione la letteratura, la filosofia, la natura e la geometria. L’uomo e il suo quotidiano sono motivi di particolare attenzione dai quali l’artista trae spunto per affrontare le diverse tematiche che toccano la storia presente come quella passata, mettendo così in relazione individui, luoghi e narrazioni.
Premi e mostre 2017 -Vincitrice sezione Scultura per la rassegna d’arte contemporanea ART OPEN SPACE, 2017. Mostra Personale Ilaria Gasparroni su Art Open Space, con pubblicazione online permanente. Con catalogo. Curatrice: Cristina Polenta -Finalista al concorso We art open con l’Ass. Culturale No Title Gallery; Mostra collettiva con premiazione presso Spazio Paraggi ( http://www.spazioparaggi.it/) / Treviso. Con la scultura: “Mendacium (una Bugia)” 2016. Con catalogo. Curatore: Francesco Liggieri. Collaboratori: Spazio Paraggi, Basament Project Room 2016 -Partecipazione alla Fiera d’Arte Contemporanea SET UP| Art Fair 2016 a Bologna con la galleria Loppis OpenLab (http://www.openlabgallery.it/ - Parma.) Con catalogo -Partecipazione Mostra Collettiva:”Non Come la Notte” presso la galleria Loppis OpenLab (http://www.openlabgallery.it/ - Parma). Curatrice: Federica Melegarani -Partecipazione Mostra Collettiva presso Palazzo Liberati ( Tortoreto Alto / TE) nelle giornate 19-20 marzo 2016 per la manifestazione FAI di Primavera del FAI di Teramo. Curatore mostra: Giuliano Rassicci, Umberto Palestini -Partecipazione Mostra Collettiva: “ PUNTO DI ROTTURA / qualcosa è successo” presso Donna Bianca b&b (Palazzo Coluccia), Specchia (LE). Con catalogo. Curatore: Donato Viglione. Collaboratori: Circoloquadro (Milano) -Finalista al Premio Nocivelli VIII - 2016 ; Mostra Collettiva presso la Chiesa della Disciplina di Verolanuova (BS). Asscociazione Culturale Techne (BS) con l’opera: “Avrei voluto scriverti...” 2015. Curatore interno: Silvia Grandi / Presidente di Giuria: Fabiola Naldi / Giurati: Liliana Moro, Maria Livia Brunelli, Marinella Paderni. Con catalogo. Intervista sul quotidiano di cultura online: STILEarte.it 2015 -Partecipazione alla Mostra : “ Uomo e spiritualità”. Mostra di Arte Contemporanea presso Villa Necchi alla Portalupa, Gambalò, Piave di Sant’Eusebio (PV), con la scultura: “ Un lavoro del cavolo!”2012/13. Con catalogo Curatore mostra: Marco Pelligra. -Partecipazione al Premio Internazionale Lìmen Arte V ed., sez. Giovani artisti italiani e stranieri a cura di L. Caccia, indetto dalla Camera di Commercio di VV, presso Palazzo Comunale E. Gagliardi, Vibo Valentia, 20 dicembre 2014-1 febbraio 2015; con la scultura: “Dignità e perseveranza”2013/14. Con catalogo. Curatore: Lara Caccia -Partecipazione alla Mostra colletiva: “ OS1_OPERATIVE SYSTEM 1 /Nutrimentum”- presso la Rampa di Francesco di Giorgio Martini/ Urbino(PU) con le sculture: “ Il seme della vita” 2013/14 e “ Un lavoro del cavolo!”2012/13. Con catalogo. Curatotre: Umberto Palestini -Partecipazione alla Mostra Collettiva: “ OS1_ NUTRIMENTUM (l’arte alimenta l’uomo)/ABA -presso la fortezza Borbonica, Civitella del Tronto (TE) con la scultura: “ Un lavoro del cavolo!” 2012/13. Con catalogo. Curatore: Umberto palestini -Partecipazione alla Fiera d’Arte: Paratissima art Fair - Ordine o caos ? Paratissima 11/ nella sezione G@P Galleries at Paratissima a Torino con la Galleria Loppis OpenLab (http://www.openlabgallery.it/ - Parma). Con catalogo
2013/14 -Mostra Personale: PERSONALE ILARIA GASPARRONI/OFFICINE/CART / Mostra al CART- Officine Creative/Centro documentazione arte contemporanea, Falconara Marittima (AN). Con catalogo. Curatori: Paolo Soro, Stefano Tonti -Assistente al montaggio della Mostra: “Fiori e soldati” dello scultore Michelangelo Galliani a Trento (Italia) -Mostra Collettiva: Random 3, presso Palazzo Ducale di Urbino (PU) con la scultura: “Untitled” 2012/13 -Mostra dell’Accademia di Belle Arti di Urbino (PU). Con catalogo. Curatori: Gabriele Simongini, Antonella Micaletti 2011/12 -Mostra Collettiva: Random/28, presso Palazzo Ducale di Urbino (PU) con la scultura: “ Sensus” 2011/12 -Mostra dell’Accademia di Belle Arti di Urbino (Italia). Con catalogo. Curatori: Bruno Ceci, Angela Sanna -Partecipazione al concorso “Press Award”, presso Palazzo Ducale di Urbino (PU) -Realizzazione della scultura per il Premio per il giornalismo: al giornalista americano Sebastian Rotella. -Mostra: “Open Space” - un’iniziativa promossa da AGA/Amici giovani artisti, Pesaro. Con la scultura: “ Sensus” 2011/12; presso la Galleria della Pergola, via Zongo 45 (PU.) -Mostra Collettiva: “Premio Internazionale di Scultura: “Edgardo Mannucci” Arcevia (AN) con le sculture: “Silenzio(Omaggio a J.Cage 4’33” 2012 , “Visione a pezzi” 2011, “Senza Ali”2010. Con catalogo. Curatore: Giancarlo Lepore -Assistente all’installazione della mostra:” Bestie, uomini e dei” dello scultore Michelangelo Galliani a Spoleto (PG) 2009/11 -Mostra Collettiva: “Segni della Scultura” a Frontone (PU) con la performance 100#. Con catalogo. Curatori della mostra: Angela Sanna, Pino Mascia. -Partecipazione al 14° Concorso internazionale Scultura da vivere della Fondazione Peano (CU) : “Il gusto e lo stile”. Con catalogo.