Percorsi di cura e salute - La sicurezza in casa

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SICUREZZA DEL BAMBINO IN CASA



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SICUREZZA IN CASA Pag. 4

BAGNETTO Pag. 9

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TRAUMA DENTALE

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QUANDO PORTARE IL BAMBINO AL PRONTO SOCCORSO Pag. 16

TECNOLOGIA 10 E MINORI

OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO, MANOVRE DI EMERGENZA:

PERCEZIONE 11 DEL DOLORE NEL BAMBINO

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USTIONI NEL BAMBINO

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IBUPROFENE, USO ORALE

USTIONI DELL’OCCHIO

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INALAZIONE DI CORPO ESTRANEO Pag. 10

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INTOSSICAZIONI, COME PREVENIRLE IN CASA

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PARACETAMOLO

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SICUREZZA DEL BAMBINO IN CASA, LE RISORSE DELL’OSPEDALE BAMBINO GESÙ

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SICUREZZA IN CASA

La casa dovrebbe essere il luogo sicuro per eccellenza, soprattutto per i più piccoli, a volte però le insidie e i pericoli finiscono per nascondersi proprio tra le mura domestiche.

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Non lasciate assolutamente a portata di bambino monete, bottoni, caramelle, batterie, penne e altri oggetti piccoli che potrebbe ingerire. Ricoprite gli spigoli dei mobili utilizzando dei paracolpi.

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SICUREZZA IN CASA IL BAGNO

Non lasciate mai i vostri bambini da soli nella vasca per il pericolo di annegamento: bastano 5 cm d'acqua.

Utilizzate tappetini antiscivolo in vasca da bagno e protezioni antiurto sui rubinetti.

Tenete solo gli elettrodomestici strettamente indispensabili, posizionandoli su ripiani o dentro armadietti.

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Tenete fuori dalla portata dei bambini forbici, lime e lamette da barba.

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SICUREZZA IN CASA LA CUCINA

I piccoli elettrodomestici possono causare folgorazioni e bruciature, staccare sempre la spina dopo l'utilizzo. Utilizzate i fornelli piÚ interni e pentole pesanti provvedendo a girare il manico verso il muro. Assicuratevi che lo sportello del forno sia in vetro termoisolante. Evitate tovaglie che pendono dal tavolo.

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Conservate i prodotti per la pulizia in confezioni riconoscibili e dotate di chiusura di sicurezza. Non travasate mai sostanze tossiche in contenitori alimentari.

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SICUREZZA IN CASA LA CAMERETTA

Non addossate sedie o tavolini alla finestra, evitate scaffalature e cavi di prolunga non fissati al muro. I letti a castello sarebbero da evitare. Se indispensabili, dotateli di barre laterali. I bambini sotto i 6 anni non devono mai dormire nella parte alta del letto a castello. Ganci a molla applicati dietro le porte impediscono che i bimbi si schiaccino le mani tra la porta e lo stipite. Non installate lampade che possono ribaltarsi o surriscaldarsi.

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Non riempite la culla di giocattoli e non fategli indossare catenelle, braccialetti o ciondoli durante il sonno. Non lasciate mai il bimbo da solo nĂŠ sul fasciatoio nĂŠ nella vasca del bagnetto, neanche per un solo istante.

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SICUREZZA IN CASA IL BALCONE

Verificate che le sbarre della ringhiera non siano scalabili o che permettano al bambino di infilarci la testa. Verificate sempre che non ci sia alcun oggetto che possa fare da gradino per una pericolosa scalata.

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BAGNETTO

È importante regolare la temperatura dell'acqua intorno ai 37 gradi, per prevenire scottature. Assicurarsi che il bambino non prenda freddo. Non lasciare mai il bambino da solo durante il bagnetto. Bastano 5 cm d'acqua e pochissimi minuti per rischiare l'annegamento. Utilizzare tappetini antiscivolo nella vasca da bagno e protezioni antiurto sulle rubinetterie. Preferire le vaschette con sedute antiscivolo o con fasciatoi già inclusi. Il fasciatoio deve disporre del sistema di antiribaltamento, di protezioni laterali ben imbottite e vani portaoggetti per avere tutto a portata di mano. Elettrodomestici, oggetti taglienti o appuntiti, detersivi e medicinali devono essere posizionati all’interno di cassetti, ante o ripiani difficili da raggiungere per i bambini.

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In bagno non vanno lasciate sostanze chimiche che sono state travasate in contenitori diversi da quelli originali.

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INALAZIONI DI CORPO ESTRANEO

Si verifica quando oggetti (messi in bocca accidentalmente) o bocconi di cibo, anziché scendere lungo le vie digerenti, finiscono nelle vie respiratorie. Deve sempre essere sospettata quando compare improvvisamente tosse o difficoltà respiratoria durante l'ingestione di alimenti o durante il gioco con piccoli oggetti. Può provocare un'ostruzione parziale o completa delle vie aeree. In caso di ostruzione parziale il bambino può tossire, piangere, parlare. Il bambino deve essere tranquillizzato e incoraggiato a tossire. In tutti i casi di inalazione sospetta o testimoniata, il bambino deve essere portato al più vicino Pronto Soccorso. I medici potranno eseguire una radiografia o una broncoscopia. È importante sapere che non deve essere effettuata alcuna manovra di disostruzione se il bambino è in grado di tossire, piangere o parlare: tale manovra, facendo spostare il corpo estraneo, potrebbe causare un'ostruzione completa delle vie respiratorie.

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Le manovre di disostruzione devono essere fatte quando l’ostruzione è completa e il bambino non è più in grado di tossire, di parlare o di piangere, e non può più respirare autonomamente. Le manovre vanno continuate fino a quando il bambino non espelle il corpo estraneo o fino a quando non perde coscienza, in tal caso devono essere effettuate manovre di Rianimazione Cardiopolmonare.

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OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO, MANOVRE DI EMERGENZA

In caso di ostruzione parziale, il bambino deve essere assistito, tranquillizzato e incoraggiato a tossire, evitando qualsiasi manovra di disostruzione.

Se la situazione non si risolve, chiamare la Centrale Operativa 112/118 o portare il bambino al Pronto Soccorso più vicino.

In caso di ostruzione completa, bisogna eseguire le manovre di disostruzione, che variano secondo l'età del paziente, e chiamare il 112/118.

Le manovre per disostruire le vie aeree del lattante, in caso di ostruzione completa, sono due: pacche sulla schiena tra le scapole e compressioni toraciche.

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Se il paziente diventa incosciente chiamare il 112/118, posizionarlo supino su un piano rigido ed effettuare la rianimazione cardiopolmonare di base.

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USTIONI NEL BAMBINO

Le ustioni si dividono in gradi: dal primo grado, cioè il più superficiale e leggero, passando attraverso il secondo e il terzo grado, fino al quarto grado che è gravissimo. Le ustioni possono essere di varia natura: chimica, elettrica, solare oppure causate da fluidi e liquidi bollenti e dal contatto con oggetti caldi come fornelli e ferro da stiro.

I bambini sono più a rischio di scottarsi per via della loro curiosità e della scarsa attenzione ai pericoli. La casa deve essere il più possibile sicura. In caso di ustione di primo grado, togliere tutti gli indumenti a contatto con la pelle ustionata, anche a costo di tagliarli via, e bagnare la zona con acqua corrente fredda. Per calmare il dolore del bambino si può usare un farmaco che si è già usato in precedenza in altre situazioni (Paracetamolo o Ibuprofene).

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In caso di ustioni di grado superiore, oltre alle manovre per il primo grado, bisogna portare il bambino al pronto soccorso oppure chiamare un'ambulanza.

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USTIONI DELL’OCCHIO

La cornea può essere danneggiata dalle radiazioni ultraviolette oppure da sostanze chimiche. La cornea si infiamma e ha così origine una cheratite. Le radiazioni ultraviolette possono provocare una cheratite dopo prolungata esposizione senza protezione alla luce solare o ad una lampada abbronzante. I detersivi per uso domestico possono provocare una cheratite.

Nelle ustioni da radiazioni ultraviolette il bambino lamenta un senso di corpo estraneo più o meno intenso, fino ad un dolore difficilmente sopportabile. Le ustioni chimiche possono provocare ulcerazioni corneali. Questo spesso comporta un grave calo della vista.

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Sottoporre subito il bambino ad una visita specialistica. In alcuni casi la cura locale e il bendaggio risolvono il problema.

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INTOSSICAZIONI, COME PREVENIRLE IN CASA

L’intossicazione è dovuta all’ingestione o al contatto con un prodotto che può danneggiare l’organismo. Sono particolarmente a rischio i bambini di età tra 1 e 4 anni che hanno la capacità di raggiungere da soli prodotti e sostanze, svitare recipienti e di portarli alla bocca e di ingerirli.

Tutto ciò avviene nel posto che apparentemente è il più sicuro: la casa.

I principali prodotti che possono provocare intossicazioni e che si trovano nelle nostre case sono detergenti, farmaci ed insetticidi. Tenere qualsiasi farmaco fuori dalla portata dei bambini. Insegnare ai bambini quali sono le sostanze pericolose da non mangiare e da non toccare. Organizzare la casa a misura di bambino

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Se il bambino entra in contatto con uno dei prodotti o sostanze sopraelencati, contattare il Centro Antiveleni, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Dipartimento di Emergenza Accettazione: 06.6859.3726.

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TRAUMA DENTALE

Il trauma dentale è un evento drammatico sia per il bambino che lo subisce sia per i suoi genitori e ha bisogno di un intervento tempestivo. Se il trauma interessa i denti da latte, il rischio maggiore è il danno del dente permanente che si sta formando al di sotto del dente da latte. Il dentista interverrà per ridurre al minimo le possibili complicanze sul dente definitivo.

Se il trauma interessa i denti permanenti, riattaccare il frammento di dente che si è spezzato, è spesso la cura più efficace.

Se il dente è caduto in seguito al trauma bisogna conservarlo in soluzione acquosa (fisiologica, latte o saliva).

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Il reimpianto del dente entro le due ore dalla caduta può avere buone possibilità di successo. Il dente traumatizzato va tenuto sotto controllo per un lungo periodo di tempo perché a volte possono verificarsi danni tardivi.

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QUANDO PORTARE IL BAMBINO AL PRONTO SOCCORSO

Bisogna portare il bambino al Pronto Soccorso in caso di ustioni superiori al primo grado.

Vestiti e accessori a contatto con l’ustione vanno rimossi dove possibile. Quelli molto aderenti alla pelle, invece, non vanno assolutamente strappati.

Se si aspetta l’ambulanza, il bambino va mantenuto sdraiato o seduto con la parte ustionata elevata e se possibile coperta da garze sterili.

l bambino deve essere portato al Pronto Soccorso in tutti i casi di inalazione sospetta o accertata di corpo estraneo, anche se la situazione sembra migliorare.

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I medici del Pronto Soccorso valuteranno, caso per caso, se effettuare approfondimenti diagnostici tramite radiografia e broncoscopia.

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TECNOLOGIA E MINORI

TV, computer e smartphone sono delle vere e proprie “finestre sul mondo” per bambini e adolescenti. La tecnologia non va demonizzata. I genitori non devono vietare l’uso dei dispositivi ma insegnare ai ragazzi ad usarli in modo adeguato e capire i segnali di dipendenza. Potrebbe trattarsi di dipendenza se il ragazzo sembra incapace di staccarsi dalla TV o da internet e se costretto a smettere si arrabbia.

Potrebbe trattarsi di dipendenza se non manifesta più interesse per quello che lo appassionava e per le relazioni con amici e familiari. Fare attenzione a segnali come apatia, depressione, irritabilità, stanchezza e malessere psicologico quando non può collegarsi ad internet o vedere la TV.

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Devono esistere giuste regole per la visione della TV con i piccoli: scegliere orari in base ai ritmi del sonno e favorire movimento, rapporti sociali e creatività del bambino. È molto importante insegnare agli adolescenti il corretto e sicuro uso di internet e aprirsi alla condivisione con loro per proteggerli dai pericoli della rete.

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PERCEZIONE DEL DOLORE NEL BAMBINO

Il dolore non è solo una sensazione spiacevole, ma una complessa modalità sensoriale, essenziale per la sopravvivenza. Il nostro sistema nervoso, grazie alla sensazione spiacevole riconosce stimoli che possono provocare danni all’organismo ed innesca reazioni. I neonati ed i bambini più piccoli avvertono il dolore con una intensità superiore a quella degli adulti.

L’esperienza del dolore che si verifica durante il periodo neonatale e nell’infanzia può determinare l’architettura definitiva del sistema dolorifico dell’adulto. Gli stimoli dolorifici ripetuti, non coperti da un analgesico amplificano la sensazione di dolore e danno luogo al fenomeno della sensibilizzazione.

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La sensibilizzazione è un processo che contribuisce alla dolenzia, all’indolenzimento, alla iperalgesia (accentuazione della sintomatologia dolorosa) ed alla allodinia (percezione di dolore in risposta ad uno stimolo non doloroso). Una cura con analgesici deve essere integrata nell’assistenza al bambino che soffre.

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IBUPROFENE, USO ORALE

È un farmaco antinfiammatorio, analgesico e antipiretico (cioè è in grado di abbassare la temperatura corporea in caso di febbre).

È importante somministrare l'ibuprofene, come consigliato dal medico, perché aiuta a controllare il dolore nel bambino.

Il medico stabilisce di quanto farmaco ha bisogno il bambino e per quante volte al giorno. È importantissimo seguire scrupolosamente la prescrizione del medico. È consigliabile somministrare la medicina tutti i giorni alle stesse ore per ricordarsene più facilmente e non dimenticare la dose.

Come tutti gli antinfiammatori, l’Ibuprofene va preso a stomaco pieno.

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L’Ibuprofene fa il suo effetto antidolorifico in un lasso di tempo che va fra i 30 e i 60 minuti.

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PARACETAMOLO

Il paracetamolo è un farmaco utilizzato per far scendere la febbre e per dare sollievo al bambino in caso di dolori di varia origine.

È importante seguire scrupolosamente la prescrizione del medico.

È disponibile in compresse (effervescenti e non), bustine, supposte, gocce orali e sciroppo.

Somministrare il farmaco a stomaco pieno.

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Dopo circa 30 minuti dalla somministrazione, il bambino comincerà ad avere sollievo.

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LE PILLOLE SICUREZZA IN CASA

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TRAUMA DENTALE

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QUANDO PORTARE IL BAMBINO AL PRONTO SOCCORSO

INALAZIONE DI CORPO ESTRANEO

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TECNOLOGIA E MINORI

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PERCEZIONE DEL DOLORE NEL BAMBINO

OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO, MANOVRE DI EMERGENZA:

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USTIONI NEL BAMBINO

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IBUPROFENE, USO ORALE

USTIONI DELL’OCCHIO

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PARACETAMOLO

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INTOSSICAZIONI, COME PREVENIRLE IN CASA

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