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Pubblicità on line: facciamo il punto Incontro a Milano tra il gruppo di lavoro ASIG e ie maggiori concessionarie di pubblicità. a pagina 3

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Soluzioni tecnologiche innovative per il settimanale de La Stampa. a pagina 11

Trasmissione broadcast al Sole 24 Ore Un articolo di Antonio Bogo, responsabile del Centro Documentazione e Studi del quotidiano economico. a pagina 16

tecnologie per la produzione di quotidiani. Filo Diretto èil modo più rapido, efficace ed economico per raggiungere i piÙ

Il nuovo servizio telematico Globnet

qualificati manager e decision maker

Il nuovo servizio on line del gruppo RCS Editori descritto dal Responsabile Pianificazione e Sviluppo Chris Fodo!'. a pagina 22

deLL' industria editoriale iraliana.

Le strategie di mercato dell' AJVSA

Ecco l'elen.co delle aziende aderenti: ANSA

Un intervento di Roberto Petronio, responsabile marketing della maggiore agenzia di stampa italiana. a pagina 25

ANS APIS NlGER SOFTWARE APPLE COMPUTER

Appie e il mercato editoriale italiano

ATEX-SYSDECO

intervista a Diego Piacentini, Direttore Generale di AppIe Italia. a pagina 27

AUTOLOCIC

Tempi duri per l'industria editoriale

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Presentati a Roma i dati flEG del settore; bilanci sempre più in rosso. a pagina 30

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Segni di ripresa per l'industria grafica-

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Dati ARGI: aumentano i consumi e l'import di macchine grafiche. a pagina 34

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Uno Scaffale pieno di libri Una nuova rubrica al servizio dei lettori e degli editori di libri. a pagina 36

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Parliamo di... L’appuntamento con l’indagine sui bilanci delle imprese editrici di quotidiani che, da un quinquennio ed oltre, la FIEG affida alla Deloitte & Touche non è davvero l’occasione per dare la stura a previsioni incoraggianti sul futuro della informazione a mezzo stampa in Italia. L’edizione più recente della ricerca, presentata ai giornali lo scorso 12 marzo, pone in risalto i dati di un trend negativo che sembra non potersi arrestare e, al tempo stesso, mantiene ampi margini di incertezza sulla strada da battere per ridare gestibilità alle aziende del settore. Forse condizionati dall’eloquenza delle cifre, gli specialisti della Deloitte &Touche hanno finito con il privilegiare alcune indicazioni sui mutamenti da introdurre nelle strategie imprenditoriali, ponendo qualità e caratteristiche del prodotto al centro dell’analisi. Ha così trovato autorevole riscontro l’ipotesi di una informazione maggiormente raccordata alla differenziata domanda del mercato e l’esaltazione del “localismo” quale reale valore aggiunto del medium “tradizionale”. Le esigenze del prodotto tornano in superficie quando si sottolinea la valenza di una maggiore elasticità nella struttura dei costi, si individua il traguardo della multimedialità come risultato dell’utilizzo di tecnologie rivolte alla sinergia tra prodotti informativi diversi tra loro integrabili o si pone l’accento, per l’ennesima volta, sull’inadeguatezza dei canali distributivi. Emerge tuttavia, nella sua allarmante evidenza, l’allargarsi costante della forbice tra costi e ricavi. I 14,7 miliardi di utile di settore registrati nel 1992, sono diventati 94,3 miliardi di perdita nel 1993 e 137,3 miliardi nel 1994, con una stima per il 1995 che forse supera i 200 miliardi di disavanzo. I rimedi a breve termine, sotto questo profilo, sono difficilmente individuabili. L’impatto positivo delle tecnologie, forme più razionali di organizzazione del lavoro e più rigorose politiche retributive contribuiscono certamente a frenare l’evoluzione dei costi; ma non a bloccarla. Mentre statici - o, peggio, in regresso - sono i ricavi, soprattutto quelli che, in ogni parte del mondo, costituiscono la fonte primaria di entrata per le imprese editoriali. Qualcuno, tra i più incalliti ottimisti, parla di “inversione di tendenza” perché, nel 1994, i quotidiani hanno aumentato dello 0,1 per cento (dal 18 al 18,1) la loro quota di partecipazione agli investimenti pubblicitari, tendenza che - sulla base di alcune parziali analisi predittive - dovrebbe confermarsi nel 1995, trascinandosi nel ’96 e nel ’97. Ma si tratta sempre di oscillazioni decimali che rincorrono a grande distanza i tassi di inflazione. La verità è racchiusa nella tabella pubblicata nello studio della FIEG su “La Stampa in Italia” che affianca l’analisi

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della Deloitte & Touche. Su 13 paesi considerati, l’Italia occupa il gradino più basso nel rapporto tra reddito pubblicitario e ricavi editoriali. Si va dalla incidenza dell’ 84,4 per cento degli Stati Uniti, al 92,8 per cento del Lussemburgo, all’80,5 per cento circa della Gran Bretagna, al 63,5 per cento della Germania, al 70 per cento circa della Spagna, mentre altri si aggirano su percentuali superiori o attorno al 50%. L’Italia appare invece bloccata a poco più del 43 per cento. Considerato che, nonostante i limiti indicati, i ricavi editoriali dei quotidiani italiani ammontano a circa 4 mila miliardi, non è difficile individuare la carenza maggiore rispetto ai tanti malanni che affliggono la stampa. Con questa convinzione, nell’ambito delle nostre limitate possibilità, riteniamo utile contribuire a far sì che la pubblicità sui quotidiani possa essere acquisita con procedure tecnicamente semplificate, acquisendo, nel contempo, il rilievo e l’attenzione che merita. Il trasferimento on line della pubblicità con metodologia digitale esula, quindi, dall’ambito strettamente tecnologico e costituisce, a nostro avviso, parte non trascurabile dell’itinerario che segna il futuro della informazione a mezzo stampa. Carlo Lombardi

TecnoMedia Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: asigserv@ mbox.vol.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli Progetto Grafico - impaginazione Sabrina Bizzarri Segreteria di Redazione Antonella Appolloni Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 1995 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa I.G.U. S.r.l. Via Michele Migliarini 59/A, 00173 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 20 Marzo 1996


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iniziative ASIG

Trasmissione della pubblicità on line: le opportunità - le soluzioni Nel corso di una giornata di lavoro svoltasi lo scorso 22 febbraio sono state poste le basi per una collaborazione tra il gruppo di lavoro ASIG sulla pubblicità on line e le maggiori concessionarie di pubblicità, con l’obiettivo di affrontare e risolvere le questioni organizzative e gestionali di un progetto che - come hanno dimostrato le prime sperimentazioni produttive - può rivelarsi di grande utilità per l’intero settore editoriale.

Lo scorso 22 febbraio, presso la sede FIEG di Milano, ha avuto luogo una affollata giornata di lavoro sul tema “Trasmissione digitale degli annunci pubblicitari: le opportunità le soluzioni”, organizzata dall’ASIG ed alla quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti del gruppo di lavoro ASIG che sin dallo scorso maggio 1995 si sono occupati del tema, esponenti delle maggiori concessionarie di pubblicità operanti sul mercato dei quotidiani e dei periodici.

Il gruppo di lavoro ASIG e gli approfondimenti tecnici L’incontro tra i componenti del gruppo di lavoro ASIG e le concessionarie rappresenta l’inizio della seconda fase dell’attività del gruppo, che sino ad oggi ha approfondito in prevalenza le questioni tecniche legate all’invio dei file di pubblicità su linee ISDN. Infatti, dopo la costituzione del gruppo di lavoro ASIG, della quale TecnoMedia ha dato notizia nel numero 6 dello scorso giugno, si sono susseguiti una serie di incontri tecnici: - 25 maggio 1995: individuazione degli obiettivi dell’attività del gruppo di lavoro e delle problematiche tecniche da affrontare; impostazione del programma di attività del gruppo di lavoro; - 7 giugno 1995: approfondimento teorico delle tematiche tecniche riguardanti le telecomunicazioni; - 22 giugno 1995: approfondimento teorico delle tematiche tecniche riguardanti i formati dei dati, i formati di compressione, gli annunci a colori; - 12 settembre 1995: sintesi degli approfondimenti tecni-

ci e confronto degli orientamenti del gruppo di lavoro ASIG con quelli del gruppo di lavoro IFRA; impostazione dell’attività di sperimentazione; - 3 ottobre 1995: impostazione e avvio dell’attività di sperimentazione per i giornali del Centro-sud; - 17 ottobre 1995: verifica dei primi risultati delle sperimentazioni; analisi delle indicazioni dello Special Report IFRA e confronto con gli orientamenti emersi all’interno del gruppo di lavoro; - 28 novembre: analisi delle sperimentazioni effettuate e prime conclusioni. Contemporaneamente a questa attività, il gruppo di lavoro ASIG ha partecipato, con suoi rappresentanti, alla fase finale dell’attività del gruppo di lavoro IFRA sulla pubblicità on line, e più precisamente alla riunione conclusiva del gruppo, svoltasi a Francoforte il 6 luglio 1995. Le sperimentazioni sono state condotte utilizzando il sistema TEDDI (Trasmissione Elettronica di Dati, Documenti e Immagini) messo a punto dalla società Servizi Italia, appartenente al gruppo svizzero Publicitas, che ha sviluppato significative esperienze sul tema della trasmissione digitale della pubblicità in Paesi come Stati Uniti, Spagna e Germania. Le piattaforme tecniche Nel corso degli approfondimenti tecnici sono emerse alcune “piattaforme tecniche” che costituiscono la base sulla quale costruire un sistema di trasmissione affidabile ed efficiente.

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1. Trasmissione dei dati ISDN è, al momento, il supporto trasmissivo più idoneo: la rete digitale ad alta velocità della Telecom Italia è ampiamente disponibile su tutto il territorio nazionale, ed il suo tasso di diffusione presso le aziende editoriali è praticamente del 100%. Altro vantaggio della rete ISDN è quello di essere una rete commutata, quindi non dedicata, e di poter essere utilizzata per un ampio ventaglio di servizi: fonia, trasmissione, dati, immagini, fax e così via. All’interno del gruppo di lavoro ASIG si è inoltre dibattuto sulle modalità di trasmissione in rete del materiale pubblicitario. La modalità “file transfer”, ovvero il semplice trasferimento dei file pubblicitari dall’inserzionista-agenzia-fotolito alla concessionaria ed al quotidiano, è apparsa scarsamente soddisfacente rispetto alle complesse problematiche connesse al processo di produzione della pubblicità ed ai molteplici attori che in essa interagiscono e si scambiano le informazioni necessarie per completare il ciclo produttivo dell’annuncio, dalla prenotazione alla fatturazione. Sotto questo aspetto, la costituzione di una vera e propria rete appare sicuramente la soluzione più adeguata. In conseguenza di queste “esigenze di rete” e della conseguente esigenza di disporre di un sistema di indirizzamento dei messaggi affidabile ed univoco, è stato individuato il protocollo TCP/IP (il medesimo, per intendersi, che viene utilizzato da Internet) come la soluzione più adeguata per consentire la individuazione univoca del singolo “nodo” della rete (agenzia, fotolito, concessionaria, quotidiano). Alle stesse conclusioni è giunto il gruppo di lavoro IFRA. In quest’area, rimangono da risolvere alcuni problemi minori, come la compatibilità dei sistemi schede-router che, pur in rapido miglioramento, non è ancora completa, e la possibilità di affasciare due o più canali a 64 Kbit/sec nei collegamenti in rete incrementando in tal modo la velocità di trasmissione. Infine, l’adozione del protocollo TCP/IP rende auspicabile l’adozione di un sistema unificato di

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indirizzamento che possa essere condiviso da tutti gli attori del processo di produzione della pubblicità. 2. Formato dei dati Il gruppo di lavoro ASIG ha scartato in partenza formati come il PDF Acrobat e il TIFF-IT che, pur promettenti in prospettiva, non sono ancora ampiamente diffusi o non sono stati sufficientemente testati in produzione. Al momento, gli unici formati che possono essere presi in considerazione per la digitalizzazione dei file di pubblicità sono il TIFF e l’EPS. A queste conclusioni è giunto anche il gruppo di lavoro IFRA. Dalle sperimentazioni condotte è emersa una spiccata preferenza per il formato EPS, basata per lo più su due considerazioni: - Il TIFF, essendo un formato bitmap, nel quale ogni punto dell’immagine è definito da un byte, genera file di dimensioni ragguardevoli, che sottopongono il sistema produttivo del quotidiano ad impegnative sollecitazioni: occorre più memoria su disco, più memoria RAM sui RIP delle fotounità, sistemi OPI efficienti per la creazione e l’impaginazione delle basse risoluzioni. - Affinché si evitino nella fase di output finale della pellicola effetti fastidiosi come il moiré, per le immagini TIFF la risoluzione di scansione dell’immagine e la lineatura del retino deve essere identica alla risoluzione di uscita ed al retino dell’unità di output che produrrà le pellicole. Ma anche nel caso di una risoluzione perfettamente identica, un modesto ridimensionamento dell’immagine in fase di impaginazione potrebbe causare problemi nella fase di output. Assai più promettente e praticabile si è rivelata la soluzione EPS (Encapsulated Postscript). L’EPS infatti, a differenza del TIFF, è un formato vettoriale, composto cioè da una serie di istruzioni di programma, con la qual cosa si evitano i due maggiori problemi evidenziati dai file TIFF: da una parte, le dimensioni dei file EPS sono tendenzial-


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I partecipanti alla giornata di lavoro del 22 febbraio Maurizio Ballabio .......... MONDADORI PUBBLICITA’ ....................... SEGRATE Gianluigi Bersani .......... SERVIZI ITALIA ............................................. MILANO Giorgio Bignozzi ............ SERVIZI ITALIA ............................................. MILANO Fausto Bossetti .............. SESAAB .......................................................... BERGAMO Nello Brenna .................. PUBLIKOMPASS ........................................... MILANO Carlo Cassani ................ PIEMME ......................................................... MILANO Antonio Cavaletto .......... EDITRICE “LA STAMPA” ............................ TORINO Virginio Cova ................ IL SOLE 24 ORE SYSTEM ............................. MILANO Salvatore Curiale .......... ASIG ............................................................... ROMA Nino Dordoni ................. RUSCONI PUBBLICITA’ .............................. MILANO Enrico Franzini ............. STABILIMENTO TIPOGR. PIACENTINO .... PIACENZA Claudio Fumagalli ........ A. MANZONI & C .......................................... MILANO Marisa Gervasoni .......... MULTI MEDIA PUBBLICITA’ ...................... MILANO Giuseppe Giovanale ...... NUOVA EDITRICE SPORTIVA ..................... TORINO Giorgio Greco ............... R.C.S. EDITORI - SETTORE PERIODICI .... MILANO Pier Luigi Gubinelli ....... EDITORIALE L’ESPRESSO .......................... ROMA Gianfranco Lazzaretto ... MULTI MEDIA PUBBLICITA’ ...................... MILANO Carlo Lombardi ............. ASIG ............................................................... ROMA Daniele Magni ............... FOTOMASTER GROUP ................................ MILANO Massimo Martellini ....... EDITORIALE CORRIERE DELLO SPORT .. ROMA Andrea Menichetti ......... POLIGRAFICI EDITORIALE ........................ FIRENZE Luca Michelli ................. ASIG SERVICE .............................................. ROMA Roberto Moretti ............. R.C.S. EDITORI - SETTORE PUBBLICITA .. MILANO Roberto Nobis ................ EDITRICE “IL SOLE 24 ORE” ..................... MILANO Franco Oppizio .............. R.C.S. EDITORI - QUOTIDIANI ................... MILANO Sergio Orthmann ........... SERVIZI ITALIA ............................................. MILANO Guido Ottaviani ............. EDITORIALE CORRIERE DELLO SPORT .. ROMA Gianni Pascucci ............ R.C.S. EDITORI - SETTORE PERIODICI .... MILANO Roberto Sardi ................ R.C.S. EDITORI - QUOTIDIANI ................... MILANO Riccardo Valli ................ A. MANZONI & C .......................................... MILANO Secondo Zilioli ............... R.C.S. EDITORI - SETTORE PUBBLICITA .. MILANO

mente più contenute, dal momento che il file non descrive con un byte ogni singolo punto dell’immagine, ma trasforma l’immagine in una serie di istruzioni di programma; dall’altra parte, nei file EPS il retino è una semplice istruzione di programma, e pertanto l’immagine, non essendo retinata, può essere acquisita ad una risoluzione diversa rispetto alla risoluzione finale di uscita e può essere modificata in fase di impaginazione, senza il rischio di creare moiré o altri effetti indesiderati. Il problema principale legato ai file EPS riguarda la gestione dei caratteri. Se infatti nei file TIFF i caratteri sono gestiti allo stesso modo delle immagini, cioè come alternanze di punti con diversi valori di grigio, nei file EPS sono indicati il tipo di carattere da utilizzare, il corpo, l’orientamento e la stringa di testo da inserire. Occorre pertanto che l’interprete Postscript (in questo caso il RIP del quotidiano) disponga delle famiglie di caratteri indicate dal file di pubblicità o, in alternativa, che queste famiglie di caratteri si trovino all’interno del file stesso: cosa, quest’ultima, possibile solo con la versione 2 del Postscript, che non tutte le aziende editoriali attualmente supportano. Se ciò non avviene, il RIP emette un messaggio di errore oppure sostituisce il font mancante con un font di default,

per esempio il Courier. Buoni risultati sono stati ottenuti con l’ausilio di pacchetti software che consentono l’“embedding”, ovvero l’inserimento delle famiglie di caratteri all’interno dell’annuncio, e la creazione di file compatibili con il livello 1 del Postscript.

3. Compressione dei dati La compressione dei file di pubblicità digitale, sia TIFF che EPS, si rende necessaria per ridurre i tempi della loro trasmissione su linee ISDN. L’orientamento del gruppo di lavoro, conforme a quello dell’IFRA, è quello di utilizzare i sistemi di compressione “lossless”, ovvero senza perdita di dati: Packbits e LZW per i file TIFF, LZ77 per i file EPS. Questo tipo di compressione consente di ottenere, in sede ricevente, un file esattamente identico al file sorgente. Il gruppo di lavoro ASIG ha deciso invece di non prendere in considerazione i sistemi di compressione cosiddetti “lossy”, che comprimono il file effettuando una sorta di “semplificazione” dell’immagine sorgente, con il risultato di una perdita di dati. Il più diffuso tra questi sistemi di compressione, il JPEG (Joint Photographic Expert Group), è uno degli standard più diffusi per la archiviazione e trasmissione delle immagini fotografiche, ed è stato considerato utilizzabile anche per la pubblicità dal gruppo di lavoro inglese DATIC (Digital Adsvertising Transfer Guidelines & Recommendations), che raccomanda tuttavia

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di utilizzare un rapporto di compressione massimo di 8:1, oltre al quale il decadimento di qualità dell’immagine inizia ad essere evidente. 4. Il “problema colore”. I file di pubblicità a colori pongono, nella prospettiva della trasmissione digitale, alcune questioni supplementari. La prima questione è se si debbano utilizzare file RGB, che occupano meno spazio rispetto ai file CMYK ma che impongono al quotidiano di modificare il file pubblicitario per ricavare da esso le separazioni per la stampa in quadricromia. Alla fine ci si è orientati sulla soluzione CMYK (orientamento condiviso sia da IFRA che da DATIC), partendo dal presupposto che il quotidiano non debba intervenire minimamente sul file di pubblicità inviato dall’agenzia pubblicitaria o dalla fotolito, per minimizzare il rischio di contestazioni. E’ stato inoltre ipotizzato, affinché le agenzie e le fotolito ottimizzino le separazioni in rapporto al tipo di carta e di inchiostri utilizzati dai singoli quotidiani, che i giornali possano fornire alle agenzie o alle fotolito incaricate di produrre i file di pubblicità i propri “profili colore”, in modo da ottenere separazioni perfettamente calibrate. Il secondo problema è costituito dalle prove colore. Attualmente le pellicole con le separazioni a colori arrivano ai giornali accompagnate dalla prova chimica (Cromalin) da utilizzare come riferimento per la stampa. Nella prospettiva della trasmissione digitale della pubblicità una buona soluzione potrebbe essere quella dell’invio di un file di preview da utilizzare sulla stampante a colori, magari accompagnata da un file di settaggio dei parametri della stampante. Trasmissione digitale della pubblicità: perché? Come si può vedere, non tutti i problemi tecnici possono essere considerati pienamente risolti, ma di certo si può

affermare che allo stato attuale delle tecnologie la trasmissione digitale dei file di pubblicità è, da un punto di vista tecnico, pienamente fattibile. Naturalmente quello tecnico è soltanto uno degli aspetti del problema: altrettanta se non maggiore importanza rivestono i temi di natura organizzativa e gestionale, ai quali è stata dedicata la giornata di lavoro del 22 febbraio, il cui primario obiettivo era costituito dal pieno coinvolgimento nell’iniziativa delle concessionarie di pubblicità, responsabili “naturali” della gestione e del controllo del traffico di materiale pubblicitario dagli inserzionisti verso i mezzi, al fine di individuare e definire con la massima chiarezza le caratteristiche del sistema e le direttrici verso le quali esso dovrà svilupparsi. La prima domanda alla quale occorre dare una risposta è: ne vale la pena? Certo, dal punto di vista dei quotidiani il poter disporre dell’annuncio in formato digitale all’interno del sistema editoriale chiude definitivamente il cerchio della videoimpaginazione integrale; ma qual è il vantaggio per gli altri attori del processo, agenzie, fotolito, concessionarie? Quali le opportunità ed i rischi del nuovo sistema? Prima ancora di addentrarsi nella pur necessaria analisi costi-benefici, una prima risposta può essere data con una constatazione: oggi in Italia una agenzia di pubblicità che intenda pianificare una campagna pubblicitaria a diffusione nazionale sulla tv non ha che da produrre due o tre cassette Betacam e spedirle alle concessionarie della RAI, del gruppo Fininvest e di TMC. Se quella stessa agenzia intende pianificare una campagna nazionale sulla stampa quotidiana, dovrà: - realizzare l’annuncio; - contattare le concessionarie di pubblicità delle testate che dovranno ospitare l’annuncio; - adattare l’annuncio alle caratteristiche di stampa di ogni singola testata (dimensioni dei moduli, lineatura del retino di stampa); (continua a pag. 8)➔

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Uno Slalom Vincente... L’utilità della trasmissione digitale della pubblicità ha trovato una conferma esemplare proprio il 22 febbraio scorso, al termine della giornata di lavoro organizzata sul tema a Milano dall’ASIG. La multinazionale dolciaria Ferrero, sponsor della squadra femminile di sci alpino con il marchio Pocket Coffee, aveva pianificato sui quotidiani sportivi una campagna pubblicitaria legata all’evento: nel caso in cui una atleta italiana si fosse aggiudicata la vittoria nelle gare del campionato mondiale di Sierra Nevada, sarebbe apparsa il giorno dopo una pagina di pubblicità con la foto dell’atleta. Poiché le gare avevano termine intorno alle 13,30, i tempi erano estremamente ristretti: gli annunci venivano realizzati da una fotolito di Torino ed inviati in automobile presso i giornali in modo da giungere in tempo utile per andare in stampa. In pratica, la pubblicazione degli annunci era possibile soltanto per le testate di Torino e Milano, Tuttosport e Gazzetta dello Sport, mentre mancava il tempo materiale per l’invio della pellicola verso Roma al Corriere dello Sport-Stadio. Il 22 febbraio, al termine dell’incontro orgaSIERRA NEVADA - 22 febbraio 1996 Slalom Gigante nizzato dall’ASIG, Deborah Compagnoni vinceva la medaglia d’oro nello slalom gigante; dopo pochi minuti il file contenente l’annuncio pubblicitario riprodotto a lato veniva trasmesso via ISDN con il sistema TEDDI dalla fotolito torinese alla sede di Milano di Servizi Italia, dove veniva adattato alle caratteristiche grafiche del quotidiano romano e successivamente trasmesso alla STEC, la società di Roma che cura la composizione tipografica del Corriere dello Sport-Stadio. Alle 18,54 il file era disponibile nel sistema di impaginazione del quotidiano; qualche minuto dopo la STEC riceveva anche la versione dell’annuncio adattata al formato del quotidiano La Repubblica, che in questo modo poteva anch’esso pubblicare l’annuncio. L’utilizzo della trasmissione digitale della pubblicità, in questa circostanza, non soltanto ha consentito di recuperare una serie di costi di produzione (pellicola, trasporto), ma ha permesso al quotidiano di incrementare il proprio fatturato pubblicitario attraverso la pubblicaDeborah Compagnoni è campionessa del mondo di Slalom Gigante. zione di un annuncio che altrimenti, a causa Una leggenda che continua! Il suo sorriso, la sua carica, il suo stile hanno entusiasmato tutti gli sportivi del mondo, premiando per la seconda volta, delle limitazioni dei sistemi tradizionali, non dopo il trionfo di Isolde Kostner, i colori dell’Italia e il marchio Pocket Coffee. sarebbe stato possibile pubblicare.

MAGICA DEBORAH! IL POCKET COFFEE SKI GROUP HA FATTO BIS

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- spedire tramite corriere le pellicole alla concessionaria, che a sua volta provvederà al controllo ed all’invio presso i quotidiani. Come si può vedere, le modalità di trasmissione degli annunci pubblicitari verso il mezzo-quotidiano sono più complesse rispetto al mezzo-tv e, se non si può certo sostenere che da ciò soltanto dipenda la minore quota di investimenti pubblicitari sui quotidiani rispetto alla tv, certamente questo processo non aiuta a stimolare l’investimento pubblicitario sulla carta stampata. In prospettiva, andare verso forme nuove e più moderne di acquisizione della pubblicità può servire a difendere le proprie quote di mercato nei confronti di concorrenti “tradizionali” e di nuovi strumenti di comunicazione di cui si cominciano appena ad intravvedere le potenzialità. Il trasferimento digitale degli annunci pubblicitari dalla agenzia alla concessionaria e da questa al quotidiano consente di eliminare tutti i passaggi “fisici” dell’annuncio (trasferimento su pellicola e invio della pellicola verso il quotidiano), che viene spedito tramite linee telefoniche ad alta velocità verso la sua destinazione finale, il giornale, dove entrerà direttamente nel sistema di impaginazione. I vantaggi rispetto al sistema tradizionale sono molteplici: - incremento di flessibilità, grazie alla possibilità di inviare il materiale pubblicitario in tempo reale anche in situazioni di emergenza, qualora per esempio ci si accorgesse di un errore nell’annuncio o si rendesse necessaria la pubblicazione di una inserzione “oggi su domani”, come è il caso dell’annuncio Pocket Coffee collegato ai campionati mondiali di sci spedito via ISDN nel pomeriggio del 22 febbraio e pubblicato sull’edizione del 23 (vedi il riquadro a pag. 7). - miglioramento della qualità: nell’attuale sistema l’annuncio viene trasferito su pellicola e quindi ritrasferito dal giornale nel sistema di impaginazione o direttamente fotografato sul tavolo luminoso, con inevitabile perdita di qualità rispetto all’originale; con il trasferimento digitale del

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file, invece, l’annuncio arriva sulla pagina del giornale esattamente identico a com’era quando è stato licenziato dall’agenzia. - recupero di costi rispetto all’attuale sistema: a parte il costo di trasporto dell’annuncio, che verrebbe sostituito dall’invio su linea ISDN, un costo che verrebbe sicuramente eliminato è quello della pellicola, che attualmente varia intorno alle 150.000-200.000 lire per una pagina broadsheet. I tempi sono maturi L’ASIG, Associazione di categoria delle aziende editrici e stampatrici di quotidiani che si pone come punto di riferimento per tutto il settore italiano dei quotidiani relativamente ai problemi connessi all’innovazione tecnologica ed organizzativa, da tempo è impegnata sul tema della trasmissione digitale della pubblicità. Qualche anno fa fu costituito un dipartimento di lavoro sull’argomento, i cui lavori tuttavia non riuscirono a decollare, per una serie di motivi: - la normativa contrattuale in vigore nell’industria dei quotidiani, che imponeva di fatto la lavorazione o la rilavorazione della pubblicità all’interno del quotidiano; - l’insufficiente infrastruttura di telecomunicazioni; - Lo scarso interesse per il tema dimostrato dal settore della pubblicità in generale. Queste difficoltà oggi appaiono in gran parte superate: - l’ultimo rinnovo contrattuale dei lavoratori poligrafici ha di fatto regolamentato l’acquisizione diretta di materiale pubblicitario pronto per l’impaginazione proveniente dall’esterno del giornale; - la diffusione commerciale della rete ISDN ha messo a disposizione delle aziende editoriali una rete di trasmissione efficiente, capillarmente diffusa ed a costi sostenibili; - L’esigenza di recuperare efficienza e di contenere i costi nel processo di produzione della pubblicità, unito ad una maggior penetrazione della cultura informatica, ha reso più sensibile al tema il mercato della pubblicità.


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Che il tema sia ormai maturo lo dimostra il fatto che anche all’estero si sono costituiti gruppi di lavoro con l’obiettivo di definire standard tecnici ed organizzativi per la trasmissione digitale della pubblicità: ricordiamo per esempio il consorzio americano DDAP (Digital Delivery of Advertising for Publications), composto da alcuni dei maggiori fornitori di sistemi pre-press, oppure i già citati gruppi di lavoro DATIC e IFRA. Il valore aggiunto della rete della pubblicità on line L’obiettivo finale del progetto è quello di mettere le agenzie pubblicitarie e, con esse, gli inserzionisti, nelle condizioni di accedere al mezzo pubblicitario-giornale nel modo più semplice e rapido possibile. In altre parole, l’agenzia non deve fare altro che preparare l’annuncio e prenotare gli spazi sul giornale, quindi trasmettere gli annunci sino alle concessionarie, che a loro volta controllano l’annuncio e lo trasmettono ai giornali, dove l’annuncio viene impaginato e, infine, stampato. L’ipotesi tecnica delineata è caratterizzata dall’inserimento nella rete, tra l’utente-agenzia e la concessionariaquotidiano, di una serie di servizi a valore aggiunto, che facilitano la pianificazione sui quotidiani, e principalmente l’adattamento del file di pubblicità alle caratteristiche tecniche richieste dal quotidiano che dovrà pubblicarlo: formato del file, risoluzione d’uscita, lineatura del retino, e così via; servizi che, come già ricordato, sono stati sinora forniti dalla società Servizi Italia, che ha sviluppato una soluzione già operativa in vari paesi europei e negli USA. E’ comunque il caso di sottolineare che tutte le transazioni avvengono su una rete pubblica, di proprietà di Telecom Italia, assolutamente trasparente rispetto ai messaggi veicolati: voce, testi, immagini fisse o in movimento. L’intervento di fornitori di servizi a valore aggiunto quale Servizi Italia (o altri fornitori che vorranno entrare in questo mercato) non configura pertanto il rischio di una soluzione proprietaria, ma soltanto l’opportunità per gli attori del ciclo produttivo di delegare a

società specializzate quegli aspetti tecnici del processo che essi non vogliono o non sono in grado di gestire. In sintesi, nella nuova configurazione non cambiano le procedure organizzative ed il flusso di lavoro, ed ognuno degli attori del processo potrà continuare a concentrarsi al meglio sul proprio core business: le agenzie sulla creazione di annunci e sulla pianificazione delle campagne; le concessionarie sulla vendita degli spazi pubblicitari e sul marketing del prodotto-quotidiano; i quotidiani, infine, sulla realizzazione di un prodotto di alta qualità che veicoli informazione e pubblicità. Quello che cambieranno saranno gli strumenti ed i supporti del processo produttivo: alla pellicola si sostituiranno i byte del file digitale, al corriere le linee telefoniche ISDN. I prossimi sviluppi e il ruolo dell’ASIG Naturalmente la pura e semplice trasmissione costituisce soltanto uno degli aspetti del processo produttivo dell’annuncio pubblicitario che possono trarre vantaggio dal nuovo sistema: nel corso dell’incontro del 22 febbraio sono stati evidenziati da parte dei rappresentanti delle concessionarie alcuni temi sui quali si renderanno necessari ulteriori approfondimenti, come per esempio le procedure da utilizzare per l’invio urgente di materiale, il controllo e la gestione del flusso produttivo, le misure da attivare in caso di mancata o errata ricezione, le modalità di costituzione di database di annunci pubblicitari da utilizzare per la ripubblicazione di annunci; temi, questi, che esulano dall’aspetto tecnico in senso stretto e che richiedono un diretto coinvolgimento delle concessionarie nella definizione delle specifiche del sistema. Al termine dell’incontro è stato pertanto deciso di costituire una commissione della quale faccia parte, da un lato, il gruppo di lavoro ASIG e, dall’altro, i rappresentanti delle concessionarie; compito di questa commissione, che si riunirà in tempi assai brevi, è quello di affrontare e risolvere, partendo dagli approfondimenti tecnici e dalle

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sperimentazioni condotte dal gruppo di lavoro ASIG, i temi che coinvolgono il ruolo e l’attività delle concessionarie. All’interno di questo gruppo di lavoro l’ASIG, in quanto associazione di categoria senza fini di lucro che si propone l’obiettivo primario di contribuire al miglioramento delle economicità di gestione nella produzione dei giornali quotidiani, potrà continuare ad essere utile a tutti gli attori del processo produttivo della pubblicità sui quotidiani, svolgendo un ruolo di garanzia super partes su alcuni aspetti assai delicati (accesso alla rete, riservatezza nella trasmissione dei dati) e fornendo una serie di servizi di “pubblica utilità”. Una prima ipotesi, sulla quale potrà svolgersi un utile confronto con quotidiani e concessionarie, prevede che l’ASIG possa fornire i seguenti servizi:

- garantire la riservatezza delle comunicazioni sulla rete, attraverso la costituzione di un sistema di indirizzamento univoco conforme al protocollo TCP/IP, all’interno del quale tutti gli attori disporranno di un indirizzo numerico e di una password segreta da utilizzare per le transazioni di materiale pubblicitario; - mettere a disposizione sulla rete un database che contenga dati ed informazioni di pubblica utilità che possano agevolare gli inserzionisti nella pianificazione pubblicitaria sui quotidiani: per esempio le dimensioni dei moduli pubblicitari di tutti i quotidiani italiani, oppure i requisiti tecnici del sistema di produzione dei singoli quotidiani in funzione del materiale pubblicitario: formato dei file, caratteristiche del retino di stampa, tipo di carta e di inchiostro di stampa utilizzati.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi della catena MONRIF Anche per tutto il 1996, in seguito al rinnovo della convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG potranno usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi:

Grand Hotel Brun - Milano ....................... singola: 195.000 ...................................................................... doppia: 240.000 Hotel Hermitage - Milano .......................... singola: 198.000 ...................................................................... doppia: 250.000 Royal Hotel Carlton - Bologna .................. singola: 198.000 ...................................................................... doppia: 273.000 Hotel Internazionale - Bologna ................. singola: 165.000 ...................................................................... doppia: 250.000 I prezzi sono comprensivi di IVA (9%) e piccola colazione a buffet.

Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033 10


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tecnologie in produzione

Una “redazione virtuale” per lo Specchio della Stampa Il nuovo settimanale abbinato al quotidiano La Stampa di Torino viaggia sull’autostrada digitale. Un formato prestigioso, fotografie di grande impatto ed una “redazione virtuale” tra Milano e Torino per produrre un settimanale da conservare nel tempo.

Fiocco azzurro per i periodici di qualità italiani. Lo scorso 27 gennaio è arrivato in edicola Specchio della Stampa, il nuovo settimanale del quotidiano torinese La Stampa. Il formato è quello del National Geographic, il mensile americano che, con molta probabilità, costituisce lo standard di riferimento internazionale per quanto riguarda la qualità fotografica abbinata a testi divulgativi di estremo rigore scientifico. La grafica ammicca agli ipertesti dei nuovi strumenti di comunicazione elettronica: finestre di testo ed immagini affiancano le componenti informative principali, con lo scopo di illustrare ed approfondire in tempo reale concetti, nomi ed idee disseminate negli articoli. Specchio ha promesso a tutti i lettori di aiutarli a “trovare le risposte per migliorare la qualità di vivere, cioè conoscere, amare, lavorare, vedere, viaggiare, leggere ... in due parole: per stare bene, sentirsi meglio, con noi stessi e con gli altri”. Fortemente voluto dal management di La Stampa e dal direttore responsabile Ezio Mauro, il settimanale è realizzato da Paolo Pietroni, inventore di alcuni fra i periodici italiani più innovativi degli ultimi anni, caratterizzati da una grafica accattivante e da un ampio impiego di fotografie. Da un punto di vista tecnologico, Specchio riflette soluzioni fortemente innovative, con la realizzazione di una vera e propria “redazione virtuale” fra Torino e Milano. Un’organizzazione di grande interesse, che TecnoMedia racconta in esclusiva, dopo un incontro con lo staff tecnico de La Stampa diretto da Giuseppe Strada. Sinergie e risorse per un settimanale di qualità Sono ormai anni che l’industria italiana dei quotidiani si è mossa sulla strada della promozione attraverso supplementi illustrati o, più di recente, abbinando ai giornali altri

prodotti come audio e video cassette. La Stampa di Torino, pur guardando con estremo rispetto a queste iniziative, ha invece deciso, dopo un approfondito lavoro di ricerca e di sperimentazione, di puntare sul più classico dei prodotti stampati: un settimanale di approfondimento e di svago, una testata nella quale il lettore potesse trovare argomenti interessanti anche se non immediatamente legati alla attualità o ad altri settori dell’informazione specializzata, come, per esempio, l’industria televisiva. Un prodotto totalmente nuovo, in grado di essere in edicola per tutta la settimana, e tale da differenziarsi rispetto ad altri supplementi che finora hanno caratterizzato gli altri grandi quotidiani italiani. Una scelta tutto sommato non facile, visto che il giornale di Torino non poteva contare, come altri, su sinergie con strutture specializzate nel settore dei periodici. Si è quindi deciso di attuare un progetto altamente innovativo, utilizzando alcune delle migliori risorse del mercato editoriale italiano là dove queste si trovano, a Torino e a Milano. Specchio resta ancorato alla radice torinese del quotidiano, e impiega competenze editoriali e grafiche maturate nell’ambito dell’Editrice La Stampa e, contemporaneamente, può sfruttare le opportunità offerte dall’industria editoriale di Milano, capitale dei periodici di qualità, mercato italiano di riferimento per la pubblicità e per le immagini fotografiche. Tutta l’organizzazione ruota attorno ad una vera e propria “redazione virtuale”, stesa fra Torino e Milano dai tecnici della Sinedita coordinati dalla direzione tecnica del quotidiano. La redazione virtuale Per favorire la integrazione dei due nuclei editoriali e grafici che concorrono alla redazione del settimanale, è

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La copertina del primo numero dello Specchio della Stampa

stato disegnato un sistema editoriale interamente basato su piattaforma standard. La scelta di utilizzare Macintosh è stata suggerita da considerazioni pragmatiche. Per un verso si è trattato di assecondare una preferenza emersa in seno alla redazione, per un altro si è constatato che, avendo scelto di affidare la stampa del settimanale ad un’azienda esterna specializzata nella produzione di periodici, occorreva tener conto della maggiore diffusione della piattaforma Macintosh nel mondo delle tipografie industriali non caratterizzate dalla stampa dei quotidiani. Il sistema è attualmente composto da undici stazioni editoriali, sei a Torino e cinque a Milano, da nove stazioni grafiche, quattro a Torino e cinque a Milano, quattro scanner, uno a Torino e tre a Milano, stampanti per le bozze ripartite fra i due nuclei redazionali, un data server ed un file server, fisicamente installati a Milano, che costituiscono il cuore del sistema editoriale. Questi apparati produttivi, in rete locale, si integrano grazie ad una linea a 2Mbits, alla quale con backup ISDN sono connessi attraverso una coppia di router. Il software editoriale è quello del sistema Sinedita, al quale i tecnici della software house italiana hanno apportato le necessarie modifiche secondo le indicazioni della redazione e della direzione tecnica del quotidiano torinese. Sono state previste alcune particolari misure di sicurezza, con la creazione di una serie di “step” in modo che i vari gradi della lavorazione siano abbastanza individuati e separati. Quando il giornalista sta lavorando ad un pezzo, il file

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si trova nello status “in lavorazione” e vi può intervenire solo l’autore. C’è poi una fase successiva, che inizia quando il giornalista termina la stesura dell’articolo, nel quale il pezzo non può più essere toccato da nessuno, ed è nello status di protezione elettronica. A questo punto, si procede alle stampe di prova su carta, che vanno alternativamente ai correttori o agli stessi redattori. Tutte le correzioni avvengono su due giri di bozze cartacee. Una volta che il materiale cartaceo viene rilasciato, un redattore od un tecnico grafico provvederanno ad immettere le necessarie correzioni nel sistema. Tutto ciò è stato sviluppato per evitare uno dei pericoli più gravi di una redazione distribuita, che sul pezzo possano, per errore, lavorare più persone contemporaneamente, con il rischio di causare danni. Con questa serie di misure di sicurezza, sul pezzo possono intervenire, in modo ordinato, redattori e superiori che ne abbiano facoltà. La fase finale del processo produttivo, per quanto riguarda gli articoli, consiste nell’intervento del grafico, che provvede alla impaginazione elettronica dei materiali. Nel nuovo sistema editoriale sono stati anche sviluppati collegamenti unidirezionali dal sistema Atex, sul quale è prodotta La Stampa, al nuovo ambiente di lavoro. L’immagine in primo piano Specchio della Stampa punta molto sull’efficacia dell’immagine fotografica. Per garantire la miglior qualità possibile del prodotto stampato, si è deciso di demandare interamente alla fase finale della produzione le scansioni in


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alta risoluzione e la preparazione delle quadricromie. Al momento di effettuare la videoimpaginazione, il photo editor, a Milano, sceglie le immagini, mentre i grafici provvedono alla scansione degli originali in bassa risoluzione ed al loro posizionamento in pagina. Di solito non vengono effettuati interventi di alcun genere, salvo il taglio e, laddove richiesto da particolari esigenze espressive, eventuali forti sbilanciamenti cromatici. Gli originali fotografici e quelli digitali in alta risoluzione ottenuti dalle banche dati elettroniche, vengono inviati allo stampatore, che provvede alla loro acquisizione finale, sostituendo le scansioni in bassa risoluzione all’interno dei files della rivista, mantenendo il taglio redazionale dell’immagine e le correzioni cromatiche volute. Dalla pagina all’articolo L’architettura generale del sistema Sinedita divide le due funzioni di data server e di file server. Il primo ha l’incombenza di muovere le informazioni sul data base, il secondo si preoccupa di muovere i file. Nonostante questa caratteristica e nonostante che la circolazione delle immagini sia solo in bassa risoluzione, la redazione distribuita ha richiesto un’attenta taratura per evitare problemi in termini di velocità di risposta. Attraverso il collegamento fra le redazioni di Torino e Milano le stazioni di lavoro dialogano fra loro quasi in tempo reale. Tuttavia, una volta avviato il sistema, si è osservato che, nonostante la velocità garantita dai collegamenti fisici e nonostante il fatto che sulla rete girassero solo immagini a colori in bassa risoluzione, i redattori di Torino, quando volevano accedere alle pagine memorizzate nei server fisicamente installati a Milano, ottenevano dal sistema risposte non sempre soddisfacenti per quanto riguardava i tempi di elaborazione, soprattutto nei momenti di maggior traffico. Per migliorare le prestazioni del sistema, i tecnici della Sinedita hanno modificato la filosofia di base del software

editoriale, passando da una architettura “page oriented” ad una “story oriented”. In altri termini, è stata apportata una modifica che consente ai redattori di Torino di non “parlare” in continuazione con la pagina che sta aperta a Milano, ma di fare un “import” di tutto il servizio, tenendo bloccate le pagine, e quindi rendendole inaccessibili agli altri utenti della rete a Milano. In una ventina di secondi il servizio, non più la sola pagina, viene importato a Torino, dove può essere comodamente lavorato con i tempi di risposta propri di una rete locale. Una volta che le operazioni sono state effettuate, tutto il servizio, comprese le foto in bassa risoluzione, può “ritornare” a Milano, con un’altra ventina di secondi di viaggio. Quando la rivista è pronta, dopo l’ultimo giro di correzione, tutti i files in formato XPress vengono trasferiti allo stabilimento dello stampatore, Moncalieri, su supporto magneto-ottico. Un formato per durare nel tempo Dalla redazione virtuale esce un settimanale che ha lo stesso formato del National Geographic americano, il mensile diffuso in milioni di copie in tutto il mondo che, dopo oltre cento anni di pubblicazioni, ha ormai assunto la veste di vero e proprio standard di riferimento per le pubblicazioni di qualità, destinate a durare nel tempo. Specchio della Stampa non esita a ricorrere all’uso delle fionde, pagine a colori ripiegate all’interno della rivista, con illustrazioni e fotografie di grande effetto. Come tutti i prodotti destinati a durare, è stato deciso di adottare una costa rigida, sulla quale vengono stampati, in estrema sintesi, gli argomenti più importanti di ciascun numero. A fine anno sarà pubblicato un indice analitico per nomi e per argomenti, così che l’intera raccolta dello Specchio potrà diventare un vero e proprio strumento di consultazione. Il prodotto richiede una pianificazione del lavoro molto precisa, ed una buona intesa con lo stampatore che deve provvedere alla fase finale di impressione e di rilegatura.

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Proprio su questo fronte La Stampa ha potuto attivare un’interessante sinergia con una società dello stesso gruppo ITEDI, la Satiz, che ha fornito un know-how specifico per quanto riguarda gli addetti grafici alla produzione dello Specchio e per quanto attiene ai rapporti con lo stampatore. Periodicità settimanale, contenuti di qualità, formato e foliazione da mensile: Specchio ha scelto di restare in edicola tutta la settimana. Il sabato mattina, giorno di uscita, viene distribuito assieme al quotidiano La Stampa su tutto il territorio nazionale, mentre nell’area di diffusione locale, Torino, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Ponente il lettore è libero di acquistare il solo quotidiano. Gli altri sei

SCHEMA

giorni della settimana Specchio è invece distribuito come testata autonoma. Un avvio incoraggiante Il nuovo prodotto ha registrato un avvio oltremodo incoraggiante. Il settimanale è stato diffuso in 758.000 copie, ed ha trascinato le vendite del quotidiano La Stampa, in occasione dell’esordio della pubblicazione, lo scorso 27 gennaio, al tetto di 850.000 copie, in pratica il doppio del normale, in linea con le previsioni della società Explorer alla quale era stata commissionata una ricerca di mercato. Incoraggianti anche le prime risposte degli abbonati del

DEL SISTEMA EDITORIALE DELLA “REDAZIONE VIRTUALE ” DEL NUOVO SETTIMANALE

4 stazioni grafiche

router

5 stazioni grafiche

router

1 segreteria (Mac/Pc)

1 stampante colore 1 stampante b/n

1 stampante colore 2 stampante b/n

5 stazioni editoriali 6 stazioni editoriali 3 scanner 1 scanner 1 Data Server 1 File Server

TORINO

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MILANO


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quotidiano torinese, che, dopo aver visto solo il primo numero, hanno risposto positivamente alla richiesta di estendere l’abbonamento anche allo Specchio. Guardare vicino per vedere lontano L’integrazione della redazione pare destinata ad una rapida evoluzione. Nelle prossime settimane verrà installata fra Torino e Milano la videoconferenza. Telecamerina e microfoni piazzati su un paio di stazioni nei due nuclei redazionali dovranno consentire un dialogo immediato fra

redattori e grafici a Torino e a Milano. Una forma molto evoluta del “vecchio” interfono fra scrivanie, che consentirà di guardare molto da vicino - una ventina di centimetri l’occhio di una piccola telecamera, per vedere molto lontano, a oltre centocinquanta chilometri di distanza. La videoconferenza viaggerà sulla stessa autostrada digitale a 2Mbits che collega i due nuclei della redazione e che, in un prossimo futuro, potrebbe prevedere anche il collegamento diretto con lo stabilimento dello stampatore, per il trasferimento dei files on line.

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tecnologie satellitari

Trasmissione broadcast al Sole 24 Ore: le nuove frontiere dell’“era digitale” Il Sole 24 Ore avvia la trasmissione delle pagine con tecnologie broadcast. Antonio Bogo, responsabile del Centro Documentazione e Studi del quotidiano economico, descrive, in esclusiva per TecnoMedia, il nuovo sistema HS Cast, in un articolo che è anche una riflessione attenta sulle nuove frontiere del quotidiano nell’era della comunicazione digitale.

Per meglio capire cos’è oggi l’editoria, è utile identificare i quattro punti fondamentali del percorso editoriale ed i suoi cambiamenti connessi alla nascita e allo sviluppo dei nuovi media. Un dato fondamentale è identificabile nella nascita stessa dell’editoria: la scoperta di Gutenberg fu sostanzialmente il perfezionamento e la sintesi tecnica di procedimenti già conosciuti all’epoca. Il primo punto è il ragionare sull’esistente e creare ciò che serve per finalizzare un’intuizione. I libri, il primo prodotto editoriale in senso stretto, non furono solo un mezzo di comunicazione ma anche una merce. La merce va distribuita con una rete commerciale e di punti di vendita gestita da operatori che traggano profitto da queste attività. Il secondo punto è la struttura diffusionale che necessariamente coinvolge aspetti di organizzazione sul territorio nazionale e sovranazionale. La nascita dell’editoria ha creato un nuovo pubblico, il bisogno di informazioni è cresciuto, il dare informazioni è diventato un’attività remunerativa. Il terzo punto è il contenuto; il prodotto editoriale non è un prodotto definito solo dalle sue caratteristiche fisiche o di utilizzo, ma ha qualcosa in più: è un “carrier” di emozioni. La catena del prodotto editoriale cartaceo è andata strutturando e consolidando nei suoi elementi base: il contenuto, la produzione multipla, la distribuzione e la vendita. Per governare questa molteplicità di aspetti e trarne profitto ci vollero uomini di affari, gli editori. Il quarto punto è l’editore, colui che, attento agli sviluppi tecnologici, è capace in un mercato complesso e mutevole di organizzare in modo dinamico l’azienda per soddisfare, in modo profittevole, le esigenze del mercato.

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Editori e nuove tecnologie Le scoperte e le applicazioni tecnologiche, le nuove tecniche di gestione aziendale, hanno prodotto cambiamenti profondi nel modo di fare ed organizzare le imprese editoriali, ma è con l’invenzione e la diffusione della radio prima, della televisione e del computer poi, che ha preso avvio una riflessione più attenta sul ruolo dell’editore cartaceo. La conoscenza dei nuovi mezzi ha spinto gli editori di carta stampata a cercare vie nuove per aumentare la capacità di richiamo dei loro prodotti, li ha spinti a cercare nuovi mezzi e logiche organizzative per ridurre i costi promuovendo nuove tecnologie di produzione e stampa. Poco invece è stato fatto in termini di nuove modalità di diffusione del prodotto. A questo punto mi sembra molto importante riflettere sul concetto di medium per cercare di capire come oggi, nel mondo dell’editoria ma più in generale nel mondo della comunicazione, ci si stia avvicinando sempre più rapidamente ad un tutt’uno. La comprensione di questo tutt’uno e della sua possibile differenziazione e l’individuazione dell’attore principale del processo di unificazione-diversificazione, può consentire la ridefinizione dell’editoria nei suoi termini culturali ed imprenditoriali. Nella società odierna la linea di demarcazione fra comunicazione “faccia a faccia” e comunicazione “mediata” sta divenendo sempre più flebile. Abbiamo l’idea di comunicare direttamente anche quando siamo al telefono, là dove l’apparecchio costituisce invece un medium fra i due interlocutori.


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Il Pc è il nuovo medium Medium: strumento di connessione, strumento di comunicazione e, talvolta, di interazione fra i comunicanti. La cumunicazione medianica funziona su un canale, laddove la comunicazione faccia a faccia ne prescinde, basandosi più sull’espressione che sulla comunicazione. Canale visivo per la stampa, acustico per la radio e il telefono, acustico e visivo per televisione, ecc. Medium è allora strumento di comunicazione testuale, visiva, sonora, verbale e motoria. Ma cosa si comunica medianicamente? Cosa passa da un emittente al destinatario? Propongo un semplicissimo schema che riduce ai minimi termini le funzioni dei media: Media = carrier di informazioni, Media = carrier di emozioni, Media = environment. Aspetto importantissimo è il terzo, l’environment, lo spazio vissuto, occupato e in movimento, che i media occupano e insieme traducono. Ogni medium è una struttura spazio-temporale, perciò in movimento. Se la stampa ci può apparire statica, pensiamo a tutto il lavoro che sta dietro al prodotto finito, pensiamo alle modalità con cui le informazioni vengono registrate e trasmesse, là dove il trasmettere implica in sé movimento. Nessun medium, escluso il PC, presenta da solo tutti i canali di funzionamento. Il computer è un medium? Sì, con la caratteristica in più di contenere contemporaneamente tutte le componenti tipologiche del medium (testo, suono, immagine, movimento). Oggi il computer è il medium per eccellenza, è il gestore dell’interazione a 360 gradi. Carrier di informazioni, di emozioni ed environment, struttura spazio-temporale. Ma si tratta di qualcosa di più del semplice movimento, si tratta di ciberspazio. Lo spazio mediale è ciberspazio: lo spazio nuovo creato e alimentato dalle reti di comunicazione. Il ciberspazio La notazione di ciberspazio, conditio sine qua non della possibilità di esistenza della multimedialità, introduce la realtà virtuale come componente funzionale e oggettiva

della realtà fisica. Nell’universo multimediale questa interagisce con gli elementi stessi della virtualità ma anche con quelli della cosiddetta realtà effettiva, fisica, così da apportare cambiamenti anche in essa. Ma i fedeli della natura, delle belle arti e dei musei non si spaventino, non si parla della vita in una realtà inesistente, non si sta programmando la scomparsa di musei, di quadri o libri. Tutte queste belle cose che hanno accompagnato la nostra vita fino a ora, rendendola qualitativamente migliore, non si stanno dissolvendo: continueranno ad esistere perchè rimane la loro funzione. Esisteranno in maniera diversa, con modalità a cui i nostri occhi, le nostre orecchie e il nostro tatto dovranno fare abitudine, ma a cui, stiamo tranquilli, potranno avere accesso. Non si tratta del mondo degli angeli! Ciberspazio non è un insulto all’universo, è solo uno stravolgimento delle categorie oggettive della realtà: il mondo del soggetto e quello dell’oggetto si stanno avvicinando sempre più. Il ciberspazio è quella struttura digitale in cui i mezzi possono tradursi l’uno nell’altro, stravolgendo i tradizionali metodi di trasmissione e manipolazione. I mezzi di comunicazione superano se stessi in quanto media, non sono più semplici strumenti, ma trasformandosi l’uno nell’altro e unendosi, creano, generano nuove componenti dell’universo telematico, interagiscono fra loro e con l’attività umana, la quale entra in questo nuovo mondo guidata dalla tecnologia delle reti telematiche. Le implicazioni dell’”era digitale” La vera rivoluzione è dunque il “tutto digitale” e su questa verità è utile focalizzare l’attenzione e riflettere. Il “tutto digitale” significa essenzialmente le seguenti sei cose: * il mezzo scelto per fruire/far fruire l’informazione altro non è che la materializzazione di dati digitali, ovvero gli stessi bit possono produrre materializzazioni differenti;

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* i bit omogeneizzano la “materia” informazione, per cui diventa facile trattarla; * i bit si possono trasferire in modo semplice; * i bit possono portare informazioni relative a se stessi; * le forme che i bit possono assumere dipendono e dipenderanno sempre di più dall’utilizzatore; * i bit assumono valore come tali e, quindi, il loro valore dipende dalla capacità del loro utilizzo e riutilizzo. Il quotidiano nell’era digitale Avendo definito cosa significa “tutto digitale” passiamo ad esaminare come oggi viene prodotto un giornale: * il menabò si disegna su Personal Computer; * i testi sono scritti su Personal Computer; * le agenzie di stampa arrivano su Personal Computer;

* le fotografie arrivano/si introducono su Personal Computer; * i grafici arrivano/si preparano su Personal Computer; * la pubblicità arriva/si introduce su Personal Computer. Sul computer esistono tutte le informazioni che permettono di dare origine alla materializzazione del quotidiano e in più si trovano tutte le informazioni che sono entrate in input e che non sono state utilizzate per la preparazione del quotidiano stesso. Possiamo dire che la caratteristica fondamentale del digitale è la flessibilità: il prodotto digitale può essere elaborato da un computer prima, durante, o dopo la sua preparazione. A questo punto del ragionamento ci siamo posti una domanda: se il prodotto editoriale giornale è completamen-

Satellite Eutelsat

Esempio di trasmissione di un quotidiano con tecnologie broadcast via satellite

Trasmettitore Piccola diffusione Centro stampa Personal trasmettitore Laser

Laser

Sistema editoriale

Pellicole

Copia base

Pagina Fotocopia

Utenti finali

Centro di stampa

Trasmettitore

Edicole e abbonati

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STAZIONE PER LA TRASMISSIONE BROADCAST VIA SATELLITE te digitale, perché bisogna necessariamente stamparlo e poi distribuirlo? Non è forse il caso di pensare di diffonderlo, sotto forma di bit, e poi stamparlo secondo necessità in uno stabilimento, in un centro di servizi o, perché no?, a casa dell’utilizzatore finale? Transmitter Dare una risposta a questa domanda significa risolvere due ordini di problemi: le problematiche di stampa, e le modalità di trasmissione. Per quanto riguarda la stampa sono già disponibili sul mercato macchine da stampa alimentate in modo digitale, che producono direttamente l’immagine elettronica che viene impressa sulla carta: il prodotto per l’utente finale. Siamo agli inizi, ma una nuova rivoluzione nel mondo editoriale è avviata. Per quanto riguarda gli aspetti distributivi, poiché parliamo di prodotti ad ampia diffusione, i satelliti giocano un ruolo determinante in quanto consentono di soddisfare la diffusione contemporanea dello stesso prodotto a molti utenti, principio di diffusione tipico del settore editoriale. La trasmissione broadcasting al Sole 24 Ore A tal proposito l’Editrice il Sole 24 Ore, per raggiungere un utenza estera più vasta dell’attuale, ha avuto l’idea di trasmettere il giornale tramite canale di tipo broadcasting. E’ stato ideato un sistema di trasmissione che, usufruendo dei canali televisivi normali, può rispondere alle esigenze non solo della trasmissione del giornale, ma anche di qual-

siasi tipo di dato. Il sistema di trasmissione si basa su una tecnologia, del Provider tutto innovativa, che permette il trasferimento di grandi quantità di dati a basso costo e con la massima diffusione di utenza. Il sistema di trasmissione è stato chiamato HS Data collection Cast. La tecnologia realizzata si concretizza in una scheda per Personal Computer, che consente di preparare e ricevere dati di qualsiasi natura, veicolati attraverso un segnale televisivo satellitare, terrestre e via cavo. L’aspetto innovativo di questa tecnologia è determinato da quattro caratteristiche: * l’utilizzo completo, per la trasmissione di dati, della banda di frequenza variabile con la possibilità di utilizzare in modo parziale o completo il segnale video. Questo consente di trasmettere e ricevere contemporaneamente dati e tv in una finestra ridotta, e permette di trasferire un grande volume di dati in un tempo molto piccolo, a velocità di 2mbit/sec.; * il basso costo riferito alla quantità di dati che può trasmettere e ricevere; * l’utilizzo di un sistema di ricezione standard, ovvero un normale impianto di ricezione tv, satellitare, terrestre e via cavo; * alta diffusione dell’utenza potenziale; in pratica dove esiste una televisione è possibile collegare il sistema e ricevere i dati.

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Come funziona il sistema HS Cast Con il sistema possono essere trasmessi tutti i tipi di file di dati indipendentemente dal loro contenuto. Per la trasmissione di quotidiani o di riviste possono essere utilizzati diversi formati di dati e diverse soluzioni. HS Cast fornisce due soluzioni chiamate rispettivamente: HS ViewA per i file in formato Acrobat e Hs ViewB per i file in formato Bitmap. Per i file Adobe Acrobat ™ il PDF è un formato standard nel settore editoriale che consente di trasmettere il giornale in un formato che può essere visualizzato su un qualsiasi Personal Computer. Fra i vantaggi di questa soluzione, ci sono: file di piccole dimensioni (pochi Mbyte per un intero giornale), ottima resa dei font con ogni tipo di risoluzione video e di stampa, buona resa dell’immagine e della gestione colore, caratteristiche operative particolarmente indicate per riviste e quotidiani a colori, ricerca del testo con gli strumenti appropriati. Fra gli svantaggi, per contro, occorre considerare che i font usati devono essere caricati sul PC prima di poter visualizzare il giornale, e il formato Acrobat deve essere generato dal sistema editoriale del giornale stesso. Il formato Bitmap HS Cast accetta anche un formato bitmap (bianco e nero bilivello) grazie al visualizzatore HSViewB che genera scale di grigi in tempo reale. Questa tecnologia interagisce direttamente con il sistema pagefax della sede del giornale, limitando al massimo l’impatto sul sistema produttivo. Il sistema si basa su un PC interfacciato con il pagefax (RIP e/o scanner). Un software specifico converte le dimensioni e la risoluzione originale delle pagine in un formato standard A3 con risoluzione 600 dpi e le memorizza in un file TIFF con un algoritmo di compressione G4. Le dimensioni del file dipendono dal contenuto dello stesso, ma in base alla esperienza possiamo affermare che le dimensioni medie sono inferiori a 1 Mbyte per pagina.

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I vantaggi principali di questa soluzione sono: impatto minimo sul sistema di realizzazione del giornale, i font che non devono essere scaricati e, nel complesso, ottime modalità gestionali per i giornali con font non latine. Per contro, fra gli svantaggi, occorre ricordare che il formato Bitmap è inadatto al colore, non consente la ricerca testuale né la gestione di files di grandi dimensioni. Con quest’ultima soluzione, infatti, è necessario creare un file per ogni pagina del giornale. Il servizio HS Cast è strutturato con un Hub basato su ISDN che può essere usato in modo dinamico, consentendo quindi di scegliere una velocità di trasferimento che va da 64 Kbps a 2 Mbps. Il software di comunicazione necessario è il Remote Access della Microsoft, strumento già incluso nei sistemi operativi Windows for Workgroup, Windows NT e Windows 95. La ricezione satellitare Per ricevere le trasmissioni di HS Cast si deve disporre di un equipaggiamento di ricezione TV satellitare standard, di una scheda di ricezione HS Cast, del relativo software e di un Personal Computer compatibile Windows, più altri eventuali accessori, quali, per esempio, la stampante. Il sistema di ricezione per TV satellitare è composto da due elementi: un riflettore parabolico per la ricezione e un

TABELLA 1 Satellite Posizione geostazionaria Radar a risposta Frequenza Polarizzazione Ampiezza di banda video Sottoportante audio Inizio trasmissioni Termine trasmissioni

Eutelsat II F3 16° Est 37 11,575 GHz Verticale 27 MHz nessuna 01:00 (ora dell’Europa Centrale) 02:00 (ora dell’Europa Centrale)


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TABELLA 2 CPU Sistema operativo Memoria RAM Hard disk

Intel 386 33 Mhz Windows 3.1; Windows for Workgroup 3.11; Windows 95 8 Mbyte 100 Mbyte (dipende dai dati che si devono ricevere)

sintonizzatore. Il riflettore parabolico deve essere puntato in direzione del satellite. (Nella Tabella 1 sono riportate le specifiche del canale satellitare usato da HS Cast). Il sintonizzatore deve essere sintonizzato sul canale corretto per la ricezione dei dati. Il personal computer Windows deve disporre di uno slot ISA libero per poter inserire la scheda di ricezione HS Cast. Per ogni servizio che si desidera ricevere è necessario specificare una nuova configurazione: sarà possibile ricevere solo i servizi per i quali è stato sottoscritto un abbonamento. (Nella Tabella 2 è riportata la configurazione standard del PC). L’esperienza del Sole 24 Ore L’Editrice Il Sole 24 Ore sta già usando questa trasmissione utilizzando come carrier per inviare il segnale, un ponte radio per il collegamento tra la sede di preparazione del quotidiano e la stazione di up-link del Lario, e il satellite Eutelsat II - F3 posizionato a 16° est, trasponder 37 Widebeam per la distribuzione su scala europea. Il segnale ricevuto su PC via TV satellite dà origine al quotidiano che viene stampato in locale con normali stampanti laser. Se la tecnologia e le utilities sono necessariamente comuni a tutti i media, è la loro utilizzazione ad essere

differente. A questo proposito sembra opportuno riportare le parole di Simondor: “l’incremento di conoscenze tecniche fornite dai nuovi strumenti non potrà più, come già altre volte è avvenuto nella storia culturale occidentale, essere assorbito come un ampliamento nell’orizzonte tecnico. Esso impone un diverso assetto, metodologico e operativo, di tutte le conoscenze fin qui raggiunte”. Partendo da questa considerazione si può dire che le società editrici dovrebbero riorganizzarsi pensando all’adattamento dei mezzi elettronici alle proprie esigenze non solamente in termini di strategia dei costi, ma soprattutto in termini di strategie di mercato. Schematizzando, l’editore dovrebbe organizzare la sua impresa su più fronti: dovrebbe avere il deposito delle informazioni in formato digitale e possederne i diritti per un utilizzo diversificato; dovrebbe avere il sistema di elaborazione e preparazione delle informazioni, cioé le redazioni capaci di usare la tecnologia per creare valore aggiunto, disponendo dei sistemi di produzione e distribuzione multimediale, nel senso di produrre e distribuire il prodotto nella forma e nei modi più appropriati al mercato. “Tutto digitale” è la chiave di volta per crescere, sia in termini di mercato che in termini di nuove capacità editoriali. Va ricordato che, se è vero che l’informazione è trasformabile in bit, non necessariamente il bit è informazione. Antonio Bogo Responsabile Centro Documentazione e Studi Editrice Sole 24 Ore

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editoria elettronica

GLOBNET: informazione globale su rete telematica Chris Fodor, Responsabile Pianificazione e Sviluppo della RCS Editori - Settore Quotidiani, descrive in esclusiva per TecnoMedia il nuovo servizio on-line Globnet, con il quale è possibile accedere in tempo reale all’imponente patrimonio informativo delle pubblicazioni del gruppo, dal 1984 sino ad oggi

L’editoria Elettronica L’editoria elettronica è tradizionalmente suddivisa in due categorie: l’off-line e l’on-line. Sotto la denominazione off-line si trovano tutte le applicazioni multimediali su supporti fisici, come i floppy disk piuttosto che i CD-ROM (dischi ottici: Compact Disc - Read Only Memory). Un floppy disk contiene 1,4 MegaBytes di informazione, equivalente a 2 numeri del Corriere della Sera. Un CD-ROM contiene 500 volte tanto, permette dunque di archiviare un anno completo di articoli del Corriere della Sera. L’on-line raggruppa invece le applicazioni dove l’informazione non risiede su un supporto fisico, ma transita attraverso un cavo telefonico per arrivare all’utente finale. La maggior parte delle applicazioni on-line sfruttano computers (in genere PC o Macintosh) collegati via modem (modulator-demodulator) a una rete telefonica. Esistono comunque applicazioni on-line dove telefoni intelligenti con schermi piccoli possono ricevere informazioni via telefono. In Francia, il Minitel è un esempio di applicazione on-line, che però non utilizza il PC.

Il mercato on-line in Italia In Italia i due mercati dell’editoria elettronica sono già abbastanza sviluppati. Ricerche di mercato indicano che esistono circa 500.000 lettori di CD-ROM. Il mercato dei CD-ROM rappresenta circa 1.000 miliardi di lire di fatturato nel 1995. L’on-line è un mercato altrettanto appetibile, sopratutto per il grande successo che sta ottenendo Internet in Italia e nel mondo. L’on-line si può dividere in due categorie: la fascia professionale e la fascia consumer. La fascia professionale rappresenta un mercato già affermato in Italia, con

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una stima di fatturato di circa 1.100 miliardi di lire nel 1995. In questo segmento del mercato si trovano i pricipali protagonisti come la CERVED, la Dun & Bradstreet, la Reuters. L’altro segmento dell’on-line, il consumer, si sta sviluppando a gran velocità, in grande parte sfruttando le potenzialità commerciali legate a Internet. Le aziende di questo segmento sono soppratutto Internet Access Providers, ovvero società che vendono l’accesso a Internet a utenti già in possesso di PC e modem. La dimensione del mercato consumer on-line è più difficile da stabilire, però alcune stime danno un fatturato di circa 50 miliardi di lire. Globnet - Un po’ di Storia I due quotidiani della RCS Editori, il Corriere della Sera a La Gazzetta dello Sport, hanno iniziato il loro rapporto con l’editoria elettronica all’inizio del 1994, con la creazione dei CD-ROM storici del Corriere della Sera. Lo sviluppo tecnico e commerciale di questi CD-ROM si è rivelato talmente positivo che è stato deciso, nel luglio 1994, di sviluppare il servizio on-line. All’epoca l’idea era di creare un servizio professionale, consentendo l’accesso agli archivi digitali del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport. Dopo i primi studi di mercato e i primi incontri con editori stranieri già attivi nell’on-line, il gruppo di lavoro ha preso la decisione strategica di creare un servizio unico che potrebbe rivolgersi a entrambe le fascie di mercato. All’inizio del 1995 sono state scelte le opzioni di software e hardware per il servizio. I sistemisti hanno lavorato fino all’estate 1995, per avere il servizio pronto in tempo per lo SMAU, la fiera milanese di settembre. Il lancio commercia-


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Globnet si rivolge ad una utenza professionale che fa’ dell’informazione qualificata ed aggiornata una risorsa di lavoro e di valore aggiunto

AZIENDE

ISTITUTI PUBBLICI

collegate a Internet, all’indirizzo: http://globnet.rcs.it, e contiene le edizioni complete del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport per gli ultimi sette giorni. L’edizione del giorno stesso viene messa in rete alle tre del mattino. Il servizio disponibile a PROFESSIONISTI tutti contiene anche l’ultimo numero BANCHE del settimanale Il Mondo, dei mensili Capital e Max, e un servizio di notizie aggiornate in tempo reale. Questi serle è stato fatto ai primi di gennaio 1996, dopo avere messo vizi sono gratuiti, e hanno già circa 15.000 fedeli lettori in a punto le procedure di amministrazione e fatturazione per tutto il mondo. Ogni settimana circa 2.000 nuovi utenti si il servizio. registrano. Per leggere i quotidiani e i periodici on-line sono sufficienti alcuni dati I Servizi di Globnet anagrafici, senza spendeGlobnet è strutturato come un re una lira. iceberg, con una parte sopra l’acqua, visibile a tutti (coloro che hanno accesso a Internet), e una sommersa, visibile solo a coloro che hanno pagato un abbonamento. La punta dell’iceberg è visibile gratuitamente a tutte le persone BIBLIOTECHE, UNIVERSITA’, ISTITUTI DI RICERCA

INFORMATION BROKER, RICERCATORI, AVVOCATI, GIORNALISTI, COMMERCIALISTI, CONSULENTI

Grazie alle funzioni di ricerca, è possibile individuare una lista di articoli contenenti l’argomento di interesse e successivamente accedere al testo integrale di ciascun articolo

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La parte sommersa dell’iceberg contiene invece i “gioielli di famiglia”: l’archivio del Corriere della Sera dal 1984 (abstracts dal 1984 fino al 1991, articoli in full-text dal 1992 fino a oggi), l’archivio della Gazzetta dello Sport dal 1993, l’archivio del settimanale Il Mondo dal 1984, e molti altri supplementi. Globnet offre anche la consultazione di banche dati di terzi, per esempio il file dei Pagamenti della Dun & Bradstreet, il giornale Ipsotel della IPSOA (disponibile a partire dall’aprile 1996), i profili di 2.000 società italiane

compilati della Rating/Il Mondo. La forza di Globnet permette di fare ricerche con parole chiave su tutte le banche dati simultaneamente. La ricerca su questi archivi (un volume già adesso superiore a 1.000.000 di documenti) richiede pochi secondi. Chris Fodor Responsabile Pianificazione e Sviluppo RCS Editori - Settore Quotidiani

Per ulteriori informazioni su Globnet, contattare: Chris Fodor o Maria Gallo Telefono: (02) 6282 6780, 6282 6269, 6282 6100 Telefax: (02) 6282 7196, 2900 9691 E-mail: fodor@globnet.rcs.it, amministrazione@globnet.rcs.it

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agenzie di stampa

Le strategie dell’ANSA per il triennio 1996-1998 Un’azienda che opera nel settore dell’informazione si deve costantemente confrontare con la realtà tecnologica e il costante sviluppo che la caratterizza. Gli scenari tecnologici si evolvono assai rapidamente e costringono chi lavora nella pianificazione per lo sviluppo dei mercati a un costante monitoraggio e al necessario adeguamento.

In questo articolo per TecnoMedia, il responsabile marketing dell’ANSA Roberto Petronio delinea in sintesi le strategie di mercato della maggiore agenzia di informazione italiana per il triennio 19961998: aumento di qualità del servizio, innovazione delle tecnologie con l’introduzione della trasmissione satellitare, nuovi prodotti e servizi informativi, miglioramento dell’assistenza alla clientela con la creazione di un help desk unico.

Gli scenari e le strategie Nel predisporre il nuovo Piano Triennale 1996/1998 l’ANSA è partita da un’attenta analisi degli scenari esterni per definire le proprie strategie di consolidamento e sviluppo del business, consapevole della crescente difficoltà di programmare su un arco temporale oramai troppo ampio. Le strategie di marketing si sono articolate su due direttrici principali: orientare maggiormente le attività aziendali alle esigenze dei clienti attraverso una strategia di customer satisfaction e avviare una strategia di diversificazione dell’offerta e sviluppo di nuovi prodotti mirati per target specifici. La prima prevede un’attenta politica di fidelizzazione della clientela che fondi le proprie basi sulla verifica delle problematiche emergenti attraverso l’attività di ricerca, attività di assistenza e dalle informazioni raccolte dalla forza di vendita; la seconda è stata avviata attraverso una nuova segmentazione del mercato che consente lo sviluppo di progetti ad alto valore aggiunto. L’ANSA per i media: prodotti, servizi... Nel concreto vediamo quali sono le iniziative che incido-

no in maniera significativa sul segmento dei media. L’obiettivo principale che l’ANSA si propone è quello di migliorare il livello di qualità generale del servizio, elemento fondamentale per migliorare i rapporti con la clientela attuale e creare le condizioni essenziali per entrare in nuovi mercati. E’ stato a tal fine avviato un piano di rinnovamento tecnologico che prevede la sostituzione di tutti i collegamenti terrestri con antenne satellitari sulle quali ricevere i testi di tutti i notiziari, il servizio fotografico e infografico garantendo maggiore velocità di trasmissione e affidabilità. Contestualmente è stato predisposto un sistema di ricezione e gestione dei testi che opera sul sistema operativo Windows e ne consente la distribuzione su rete locale. Per una migliore continuità del servizio stiamo installando presso i clienti un sistema di back up completo: ANSA Digital Foto per le fotografie e gli infografici e ANSA service per tutti i notiziari. ANSA Digital Foto inoltre permetterà di accedere, attraverso il collegamento ISDN, alle foto speciali non diffuse tramite il circuito broadcasting e all’archivio storico fotografico. Sempre nell’ottica di andare incontro alle indicazioni dei clienti abbiamo raccolto le numerose richieste per una semplificazione dell’accesso all’archivio storico dei testi, il DEA. E’ stato cambiato il sistema e l’interfaccia ed è stata disegnata una nuova catalogazione delle informazioni, nella rubrica Filo Diretto di questo stesso numero di TecnoMedia troverete un articolo dedicato a questo argomento.

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...e assistenza alla clientela Altro punto essenziale per un servizio di elevata qualità è l’assistenza.Ci siamo attivati per rivedere e migliorare i contratti con i fornitori esterni, ma soprattutto stiamo organizzando una struttura interna dedicata a questa funzione: un Help Desk che sia l’unico interfaccia del cliente per guasti, malfunzionamenti, informazioni, ecc. e che consenta di dare risposte rapide ed efficaci. La gestione su tabelle statistiche della tipologia di chiamate e l’analisi di tali report consentirà, tra l’altro, di avere

un quadro annuale degli elementi critici ricorrenti e di definire gli obiettivi di customer satisfaction per l’anno successivo. Si tratta di uno sforzo importante che l’Agenzia ha pianificato con l’intento di garantire ai propri clienti uno standard elevato di risposta a prescindere dal tipo di problema emerso. Roberto Petronio Responsabile Area Marketing ANSA - Roma

Se avete qualcosa da raccontare ... TecnoMedia raggiunge oltre 1300 tra dirigenti e quadri tecnici dell’industria italiana dei quotidiani e dei periodici, responsabili di concessionarie e agenzie di pubblicità, manager delle società fornitrici di tecnologie e servizi per l’industria editoriale e grafica, dirigenti di associazioni imprenditoriali e organizzazioni sindacali, responsabili delle scuole di formazione professionale, consulenti e professionisti. Se ritenete di avere qualcosa da raccontare (progetti, strategie, case-history della vostra azienda) a questo target di lettori, o se più semplicemente volete mettervi in contatto con la nostra redazione, potete raggiungerci al seguente recapito: Asig Service S.r.l. Via Sicilia, 125 - 00187 Roma Tel. 06/4885026 Fax 06/4883489 E-mail:asigserv@mbox.vol.it asigroma@mbox.vol.it

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tecnologie multimediali

“Masters of Media”: strategie Apple per il mercato editoriale italiano Dopo il clamore suscitato dai non buoni risultati economici dell’ultimo trimestre del 1995, Apple Computer nomina il nuovo Presidente e punta al contrattacco del mercato scommettendo sulla multimedialità. Nostra intervista con il Direttore Generale di Apple Italia, Diego Piacentini, sulle strategie per il mercato editoriale nazionale.

In occasione della scorsa Ifra di Amsterdam (vedi TecnoMedia n. 8) i visitatori allo stand della Apple Computer erano stati accolti dal nuovo slogan “Masters of Media”, “maestri dei mezzi di comunicazione”. Forti di un sistema operativo fra i più potenti ed intuitivi fra quelli sviluppati sulle piattaforme standard, e dotati di piattaforme hardware particolarmente adatte alla gestione dei problemi del settore grafico ed editoriale, i Macintosh si presentavano alla platea dei tecnici dei quotidiani europei come le stazioni di lavoro più adatte a supportare lo sviluppo delle nuove opportunità legate all’editoria elettronica. Poche settimane dopo la mostra-convegno di Amsterdam, alcuni fra i principali organi internazionali di informazione hanno cominciato a diffondere risultanze di bilancio negative per la Apple Computer. Da qui alle fosche previsioni sul futuro della storica società di Cupertino il passo è stato breve, ed il quotidiano economico inglese Finacial Times è arrivato addirittura a chiedersi se valesse ancora la pena di acquistare un Macintosh. Sotto tiro, in particolare, la strategia adottata dalla Apple fin dal suo apparire sul mercato, di non consentire l’impiego del proprio sistema operativo su altre piattaforme, ed il rallentamento, per certi versi, nelle attività di ricerca e sviluppo del System 7, l’ambiente operativo le cui funzionalità, secondo alcuni analisti, sono ormai state raggiunte dal più temibile dei concorrenti, il mondo Windows Intel. Apple ha reagito alle critiche con la più drastica delle decisioni, nominando un nuovo Presidente ed Amministratore Delegato, Gilbert Amelio, al posto di Michael Spindler. Le critiche si sono placate, e il clamore suscitato dalle non buone notizie sui risultati del conto economico di Apple

Computer nell’ultimo trimestre del 1995 è stato sostituito da osservazioni meno emotive. Alcuni analisti del settore hanno finito per ammettere che le sfide che dovrà affrontare a livello mondiale Gilbert Amelio appaiono certamente difficili, ma non impossibili. Le stazioni di lavoro Unix rappresentano meno dell’1 per cento del mercato mondiale delle installazioni, e ciò nonostante gli sviluppatori Unix riescono a distribuire dividendi agli azionisti: non si vede perché la Apple Computer non debba poter resistere, ed addirittura prosperare in specifici segmenti di utenza, con una quota di installato fra il 7 ed il 10 per cento del mercato mondiale. Una tesi, quest’ultima, condivisa in pieno da Diego Piacentini, il Direttore Generale di Apple Computer per l’Italia, con il quale TecnoMedia ha fatto il punto sulle strategie della società della “mela” per il mercato nazionale dei quotidiani e della grande editoria periodica. Vale sempre la pena di investire in piattaforme Apple Macintosh? Vale più di prima. La crisi di Apple, della quale si è tanto parlato sui media, è stata la crisi di un trimestre. Apple fa notizia nel bene e nel male. La crisi è stata generata, a livello internazionale, dalla decisione di ribassare i prezzi sul mercato giapponese, un mercato dove Apple è di gran lunga la prima azienda produttrice di computer non giapponese, e la seconda in termini di quota di mercato, dopo la Nec. Quest’ultima, e la Fujitsu, hanno deciso di scatenare una guerra dei prezzi per guadagnare posizioni, ed Apple ha accettato la sfida, abbassando a sua volta i prezzi e riducendo, di conseguenza, i propri margini. A questo si è aggiunto

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il mercato consumer e retail degli Stati Uniti, che nell’ultimo trimestre del 1995, quello natalizio, è stato sovrastimato. Di converso, in Italia ed in Europa la Apple è andata molto bene. A dicembre di quest’anno Apple Italia è cresciuta di quasi il 35% rispetto a dicembre ’94, mantenendo un piano di profittabilità estremamente interessante, che consente di continuare a finanziare le attività di ricerca e sviluppo e le iniziative di marketing. Nel 1996 come si muoverà Apple Italia nei confronti del mercato nazionale della grande editoria, ovvero quotidiani e periodici di grande tiratura? Apple Italia ha avviato lo scorso anno un’attività di riorganizzazione e di orientamento al mercato. Quello che abbiamo voluto fare è porre particolare attenzione a quelli che sono i nostri mercati di forza, fra i quali quello della grande editoria. Abbiamo dei team di specialisti dedicati al publishing, così come abbiamo dei team dedicati al mercato universitario, al mercato del “mobile computer”, che è un nostro altro mercato di punta, al mercato tecnico in generale. Se intendiamo bene, una nuova focalizzazione del mercato ? Esatto. In sintonia con quanto sta avvenendo presso tutte le altre filiali Europee, Apple Italia ha avviato questa focalizzazione netta del mercato, sia sui prodotti che sui canali di vendita, quindi specializzazione della rete nei confronti dei mercati di riferimento fra i quali, in primo piano, c’è il mercato della grande editoria. Siamo molto orgogliosi di poter presentare, insieme agli Apple Center, il nostro know-how specializzato, che non appartiene solamente ad Apple come azienda, ma a decine di operatori che sul mercato nazionale sono la propaggine di Apple, e costituiscono l’arma vincente nei confronti di chi, invece, mantiene il know how presso se stesso. In occasione della ultima Ifra di Amsterdam Apple si è

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presentata al mercato degli editori europei di quotidiani con lo slogan “Masters of Media” . Che cosa devono aspettarsi gli editori italiani da questo concetto? “Masters of media” è uno slogan che per noi deve essere tradotto in fatti. Così come Apple nel 1985/86 ha creato la rivoluzione del “desktop publishing”, nel 96 dovrà essere protagonista della rivoluzione del “publishing on line”. Questo è il concetto di base che sta dietro la strategia. Che non vuol dire una improvvisa sostituzione di quello che era publishing su carta stampata con nuovi servizi in rete. Credo che la sostituzione completa della carta stampata con Internet non avverrà mai, sono pure follie e divagazioni di chi ha gusto di esplicitare questo tipo di teorie. Però è certo che Internet giocherà un ruolo molto importante per tutti, anche per gli editori di quotidiani. Noi abbiamo portato i nostri clienti in visita ad alcuni siti Internet, per esempio in Francia, a Nice Matin, piuttosto che a quelli italiani che hanno puntato sui server per Internet, come Video on Line. I quotidiani stanno sperimentando nuovi metodi e modi per approcciarsi al mercato, per favorire il raggiungimento da parte di nuovi clienti del quotidiano. Sembra di capire che Apple punti molto sulle opportunità multimediali offerte dalle proprie piattaforme. “Masters of Media”, la strategia globale di Apple, si appoggia su tre concetti fondamentali. Il primo è quello del “Cross Media Authoring”, ovvero la possibilità, per un editore, di pubblicare il proprio materiale su qualsiasi media senza limitazioni da un punto di vista tecnologico. E’ un po’ quello che è successo col Postscript, che ha liberato gli editori dalle limitazioni nell’impiego degli output devices. Le soluzioni multimediali sono legate alla piattaforma Apple, e sono difficilmente riscontrabili, nel loro insieme, in altri ambienti. Il secondo concetto è quello del “Digital Brand Building”. L’editore che si orienta verso la piattaforma Apple può


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vedere tutta la produzione di testi, grafica, immagini piuttosto che filmati in movimento, memorizzata in forma digitale. Questo è il presupposto per andare su tutti i media e, contemporaneamente, è la premessa tecnologica per poter meglio organizzarsi in settori strategici ad alto valore aggiunto, come in quello della pubblicità. Il terzo concetto, di particolare importanza anche per il mondo dei quotidiani, è il “Network Color”. La piattaforma Apple rende possibili tutte le fasi del trattamento del colore, dalla acquisizione fino alla portabilità in diversi ambienti e media.

Una strategia non solo italiana... Certamente no. Tutte le filiali europee si muovono su questi concetti. La strategia multimediale ci vede anche coinvolti in prima linea nei confronti della nostra rete di vendita. desideriamo che gli specialisti Apple su tutto il territorio nazionale siano sempre più propositivi nei confronti dei clienti, anche e soprattutto di quelli editoriali, presentando soluzioni composte di hardware, software e servizi a valore aggiunto. Stiamo anche preparando un CD Rom che fornirà una serie di spunti di enorme interesse in direzione della realizzazione pratica dei principi di Apple “Masters of Media”.

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mercato editoriale

In calo diffusione e pubblicità per l’industria dei quotidiani I dati presentati dalla FIEG lo scorso 12 marzo evidenziano l’accentuarsi degli elementi di crisi presenti da tempo. In lieve calo la diffusione, mentre il mercato pubblicitario non dà segni di ripresa. I riflessi sugli investimenti e l’occupazione e le prospettive per i prossimi anni.

Lo scorso 12 marzo, a Roma, presso la sede della FIEG, sono stati presentati al pubblico i rapporti di ricerca su La Stampa in Italia 1992-1995 e Indagine sui bilanci delle imprese editrici di giornali quotidiani 1992-1994, realizzati dalla Federazione degli Editori con la collaborazione, per quanto riguarda il secondo lavoro, della società di revisione Deloitte & Touche. Si tratta di un appuntamento ormai tradizionale, una sorta di check-up annuale dell’industria editoriale italiana nel corso del quale, alla luce delle elaborazione sui bilanci delle società editrici e dei dati di mercato, vengono evidenziati i punti di forza e di debolezza dell’intero settore. I dati presentati dalla FIEG indicano la persistenza di una situazione critica diffusa uniformemente già da qualche anno in tutta l’industria dei quotidiani, il che porta a ritenere che l’attuale situazione di crisi sia determinata, oltre che da cause congiunturali, anche da elementi distorsivi di natura strutturale. Tiratura, diffusione, pubblicità: un mercato stagnante Il primo dato che salta agli occhi è la lieve ma costante erosione della tiratura e della diffusione dei giornali quotidiani: dal 1990 al 1994 la tiratura è diminuita del 6,9%, passando da 9,76 a 9,1 milioni di copie medie giornaliere; nello stesso arco di tempo la diffusione è diminuita dell’8,1%, da 6,8 a 6,2 milioni di copie giornaliere. Per il 1995 non sono ancora disponibili i dati definitivi, ma le prime proiezioni fornite dalla FIEG lasciano prevedere una ripresa di tiratura e diffusione: + 0,6% per le tirature, + 0,4% per la diffusione: un timido segno di ripresa che tuttavia non autorizza a parlare di una inversione di tendenza. In Italia si vendono 109 copie di quotidiani ogni 1.000 abitanti, un dato che ci colloca nelle posizioni di coda della

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classifica dei paesi più sviluppati ma anche dietro nazioni come la Polonia, la Lettonia, le Repubbliche Ceca e Slovacca e appena al di sopra della Spagna dove peraltro, in soli due anni, il tasso di diffusione dei quotidiani è cresciuto del 19%, da 88 a 105 copie per 1.000 abitanti. La regione italiana dove si legge di più è la Liguria, con 193 copie per 1.000 abitanti, seguita dal Trentino con 177; agli ultimi posti della graduatoria troviamo il Molise e la Basilicata, rispettivamente con 37 e 40 copie per 1.000 abitanti. Analizzando i dati della diffusione suddivisi per tipologia di quotidiani, si rileva che, nell’arco temporale 1990-1995, le uniche categorie di quotidiani ad aver guadagnato copie sono stati i nazionali (+7,6%, da 2,1 a 2,27 milioni di copie) e soprattutto gli economici, che hanno messo a segno un incremento del 32,4%, passando da 297.000 a 395.000 copie diffuse giornaliere; per contro, il calo maggiore è stato fatto segnare dai quotidiani serali, la cui diffusione è caduta del 69,7% per effetto della cessazione delle pubblicazioni della maggiore testata del gruppo; assai rilevante anche il calo di diffusione dei quotidiani sportivi, passati da oltre un milione di copie a poco più di 750.000 con un decremento del 29%; in significativo calo anche i quotidiani caratterizzati da forte radicamento territoriale: i provinciali arretrano del 7% a 635.000 copie, i regionali del 14,8% a 923.000 copie, i pluriregionali dell’11,4% a 984.000 copie. Se la diffusione appare stagnante o addirittura in lieve declino, il mercato pubblicitario - l’altro polmone dell’industria dei quotidiani - continua a manifestare quelle distorsioni strutturali, evidenti già da parecchi anni, che hanno come effetto una costante erosione delle quote di mercato pubblicitario della stampa rispetto al mezzo televisivo. I dati al tal proposito sono estremamente espliciti: tra il


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La suddivisione del mercato pubblicitario per quote di mercato tra il 1990 e nel 1995. (Elaborazione ASIG Service su dati FIEG-UPA)

1990

1995 altri 8%

stampa 43%

altri 7%

stampa 39%

1990 e il 1995 quotidiani e periodici hantelevisione 49% no visto scendere la propria quota di mercato dal 42,5% al 38,6% della 1990 1991 “torta” pubblicitaria complesstampa 3.495 3.625 siva, mentre nello stesso arco televisione 4.031 4.524 di tempo la televisione è passaaltri mezzi 693 727 ta dal 49% al 54,2%. Detto in totale 8.219 8.876 soldoni, nell’ultimo quinquenvalori in miliardi di lire nio oltre 1.100 miliardi di pubblicità sono passati dal mezzo stampato al mezzo televisivo. Il rischio concreto è quello di una progressiva marginalizzazione del mezzo pubblicitario stampato rispetto al mezzo televisivo, che incrementa il proprio fatturato pubblicitario ad un ritmo notevolmente superiore al tasso di crescita del mercato pubblicitario: facendo 100 i dati del 1990, il numero indice del mercato pubblicitario al 1995 è pari a 116,6, quello della tv 128,2, quello della stampa 105,8. Un dato molto significativo è il progressivo allargamento del Delta tra pagine di pubblicità e fatturato pubblicitario dei quotidiani: nel periodo 1990-1995, a fronte di un incremento del numero di pagine di pubblicità del 26%, il fatturato pubblicitario dei quotidiani è cresciuto solamente del 6% a prezzi correnti, il che equivale - depurata l’inflazione - ad un calo effettivo del 17%. Ciò vuol dire che le tariffe pubblicitarie sono diminuite del 16% a prezzi correnti e del 34% a prezzi costanti: ulteriore conferma delle difficoltà che hanno i quotidiani nel proporsi come mezzo pubblicitario, e - nello stesso tempo - del calo di redditività della pubblicazione delle inserzioni, sempre più compressa tra la diminuzione delle tariffe e l’incremento dei costi operativi.

è passati da un avanzo di gestiotelevisione 54% ne di 14,7 miliardi ad una perdita di 138 miliardi. Il margine ope1992 1993 1994 1995 rativo lordo, cioè la differenza 4.059 3.708 3.850 3.696 tra i ricavi editoriali ed i costi 4.940 4.948 5.028 5.191 operativi, è pari ad appena l’1,6% 783 709 674 696 del fatturato. Nel 1992 le società 9.782 9.365 9.552 9.583 editrici in utile erano 37 contro 23 che evidenziavano perdite; nel 1994 la situazione si è ribaltata: le aziende in utile sono scese a 28, quelle in perdita sono salite a 31. L’analisi del conto economico riclassificato delle aziende del settore evidenzia una sostanziale stagnazione dei ricavi a seguito delle difficoltà del mercato diffusionale e pubblicitario sopra descritte. Tra il 1990 e il 1994 i ricavi complessivi sono aumentati dell’8% a prezzi correnti, e diminuiti dell’11% a prezzi costanti. I primi dati per il 1995, ancora provvisori, parlano di un incremento dei ricavi del 9,5% sul 1994, in gran parte per effetto dell’aumento generalizzato del prezzo di copertina e delle iniziative promozionali che hanno ulteriormente innalzato il prezzo di copertina nei giorni in cui il quotidiano esce con allegati come magazine o videocassette. A conferma di questo dato, si osservi che tra il 1994 e il 1995 il fatturato da vendite è salito del 12,3%, il fatturato pubblicitario di un più modesto 5,9%, più o meno in linea con l’inflazione. Per contro, nel quinquennio i costi operativi sono cresciuti dell’11,8%: un incremento certamente non fuori controllo, ma pur sempre superiore all’incremento dei ricavi. Ne consegue che il margine operativo lordo, ovvero da differenza tra i ricavi editoriali ed i costi operativi, è pari oggi ad appena l’1,6% dei ricavi, contro il 4,7% del 1990. Costi e ricavi, un equilibrio difficile La voce di costo che ha avuto l’impatto maggiore sui Le difficoltà di mercato si riflettono puntualmente sui bilanci degli ultimi anni è stata certamente l’acquisto di dati di bilancio dell’intero settore: nel triennio 1992-1994 si carta. In soli dodici mesi, tra il luglio 1994 e il luglio 1995,

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Confronto tra i tassi di crescita degli investimenti pubblicitari sulla televisione e sugli altri mezzi nel quinquennio 1990-1995. (Elaborazione ASIG Service su dati FIEG -UPA) 122,6

122,7

124,7

128,2

112,2 90

e as

=

0 10

19

103,7

116,1

b

104,9

113,0

106,1

110,2

il prezzo medio Come allargare il merdella carta è salicato? 105,8 102,3 to del 47,5%, da Quali le prospetpoco più di 750 tive del settore a televisione 97,3 a oltre 1.100 1990 fronte di uno scena100,4 lire al chilo. In rio che lascia ben poco 1991 stampa conseguenza di ciò, i spazio all’ottimismo? Il 1992 quotidiani hanno cercato di puro e semplice contenimenaltri mezzi 1993 contenere i consumi, principalmente to dei costi, certamente neces1994 attraverso una sia pur modesta riduzione della foliazione, sario, appare da solo inadeguato che è passata dalle 41,06 pagine medie a numero del 1994 in presenza di una situazione di difficol1995 alle 40,95 pagine medie del 1995, con un calo dello 0,27%: tà strutturale dell’intero settore. L’azione più non accadeva dal 1989. incisiva e in prospettiva più efficace deve essere rivolta a stimolare la domanda e tendere ad allargare sia il mercato Occupazione e investimenti della vendita che il mercato pubblicitario. Altro inevitabile effetto della difficile situazione del Sotto l’aspetto diffusionale, nel corso della presentaziosettore è rappresentato dall’andamento occupazionale: tra il ne dei dati di settore sono state sottolineate per l’ennesima 1990 e il 30 giugno 1995 (ultimi dati disponibili) il numero volta le due strozzature che limitano fortemente l’accesso al degli addetti poligrafici è passato da 12.457 a 10.410 unità, mercato dei quotidiani: la pressoché totale inesistenza del con un calo del 16,4%; solo nell’ultimo anno e mezzo c’è canale degli abbonamenti e il sistema distributivo basato sul stata una fuoriuscita di 903 unità, pari all’8% dell’intera punto esclusivo di vendita. forza-lavoro del settore. In Italia la percentuale di quotidiani distribuita in abboAnche tra la popolazione giornalistica si sono avvertiti i namento è del 7%, contro il 32% della Francia, il 50% della riflessi della crisi: tra il 1993 e il 1994 quotidiani, periodici Gran Bretagna, il 66% della Germania, l’88% della Svizzee agenzie di stampa hanno espulso dal ciclo produttivo 222 ra: sono dati che non abbisognano di commento, né è il caso unità, e il processo si è accentuato nel corso del 1995 con la di ricordare i vantaggi che un più consistente plafond di chiusura di alcune importanti testate e l’acuirsi di situazioni abbonati apporterebbe alle imprese in termini di diminuziodi crisi che hanno richiesto interventi di ristrutturazione ne delle rese, di ottimizzazione dei flussi finanziari, di occupazionale. maggiore conoscenza dei propri lettori. Un’ultima notazione riguarda gli investimenti produttiPer quanto riguarda invece il sistema distributivo, ormai vi, anch’essi fortemente contratti per effetto della minore da tempo immemorabile articolato intorno alle edicole, tutti disponibilità finanziaria delle aziende. Tra il 1990 e il 1994 i tentativi effettuati per liberalizzare - seppur parzialmente gli ammortamenti ordinari, l’unico indicatore di bilancio - la vendita dei prodotti editoriali, utilizzando altre tipologie che possa dare un’idea sull’ammontare delle risorse che le distributive (benzinai, tabaccai, supermercati, librerie etc.) aziende destinano agli investimenti, sono scesi del 6,7% a sono stati costantemente frustrati, così come non è stato valori correnti e del 23,1% a valori costanti, passando da 186 possibile, mercé la vischiosità della legislazione sociale e a 174 miliardi di lire. fiscale, mettere in opera canali alternativi di diffusione

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come la consegna a domicilio. dell’attività del gruppo di lavoro ASIG sulla trasmissione Per quanto riguarda l’andamento del mercato pubblicitadigitale della pubblicità dall’agenzia al quotidiano. rio il problema è - se possibile - ancora più complesso, legato E infine, in uno scenario di mercato denso di ostacoli e di com’è ai cicli macroeconomici e - per altro verso - ad una difficoltà, l’emergere di nuove forme di comunicazione serie di distorsioni formatesi e consolidatesi negli ultimi digitale rappresenta per gli editori una straordinaria oppordieci anni, per rimuovere le quali occorrerebbero interventi tunità di mettere a frutto sui nuovi supporti informativi di regolamentazione del mercato che il potere pubblico non CD-ROM e Internet sono soltanto i primi che vengono in sembra avere voglia né probabilmente interesse ad intramente - competenza, conoscenza del lettore ed affidabilità prendere. conquistate in tanti anni di carta e inchiostro. E se è difficile L’unica possibilità che rimane per il momento ai quotial momento immaginare per questi nuovi supporti informadiani è quella di...lavorare di fantasia, ampliando e tivi un ritorno economico significativo a breve termine, è segmentando i target di riferimento al fine di rendere magancor più difficile pensare che nei prossimi anni l’attività di giormente appetibile agli inserzionisti il prodotto-quotidiaproduzione e distribuzione dell’informazione potrà preno sia sotto l’aspetto del costo-contatto, e anche cercanscindere da essi e rimanere patrimonio do di agevolare l’accesso degli inserzionisti al esclusivo della carta stampata 00 quotidiano sotto l’aspetto tecnico-produttie del tubo catodico. =1 0 99 106,3 e1 vo, cercando quindi di rendere più snella s a b 111,7 98,8 ed efficiente la catena di trasmissione 116,7 121,4 degli annunci agenzia-fotolito-con106,1 128,2 102,1 cessionaria-quotidiano. Su questo 110,5 stesso numero di TecnoMedia pre106,7 113,5 127,5 sentiamo i primi risultati concreti 1990

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I ricavi dei quotidiani italiani a confronto con l’inflazione nel quinquennio 1990-1995. (Elaborazione ASIG Service su dati ISTATe FIEG)

prezzi al consumo 1994

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ricavi da pubblicità 1.639.941 1.675.166 1.812.196 1.676.740 1.667.381 1.765.156 * ricavi da vendite

1.886.071 1.864.253 2.000.258 2.012.127 2.141.080 2.404.444 *

totale ricavi

3.526.012 3.539.419 3.812.454 3.688.867 3.808.461 4.169.600 *

valori in milioni di lire

* stima su un campione di 58 quotidiani

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mercato grafico

Il mercato delle macchine grafiche ricomincia a crescere I dati forniti agli operatori in occasione della assemblea anuale dell’Argi, l’associazione di categoria che riunisce i rappresentanti ufficiali per l’Italia dei produttori di macchine grafiche, cartotecniche ed affini. I progetti per il futuro illustrati da Riccardo Beretta, confermato alla Presidenza.

Nel corso del 1995 il mercato italiano delle macchine grafiche ha ripreso a crescere. Con prudenza, quasi con circospezione, ha fatto capolino un cauto ottimismo dei principali importatori nazionali di macchine grafiche, in occasione dell’Assemblea annuale della loro associazione, l’Argi, un appuntamento ormai tradizionale per fare il punto della situazione.

stasi, ed hanno prodotto effetti benefici i sintomi di ripresa mostrati dal comparto pubblicitario, determinante per l’andamento del settore. Né va dimenticato l’appoggio positivo fornito dalla “legge Tremonti”. Per quanto riguarda il solo settore della stampa commerciale, va considerato anche un positivo arresto dell’incremento del costo della carta.

Il mercato cresce Il mercato italiano si è ormai lasciato alle spalle, si spera definitivamente, il 1993, autentico “annus horribilis” del settore, come ha ricordato il Presidente dell’Argi Riccardo Beretta, durante l’Assemblea dell’associazione che si è svolta lo scorso 6 febbraio a Milano. Durante quei catastrofici dodici mesi, il consumo di macchine grafiche nel nostro Paese crollò del 26,5 per cento, restando al di sotto della soglia dei 1.500 miliardi, per la precisione 1.470. Le cose andarono anche peggio per le importazioni: al di sotto dei 1.000 miliardi, con un crollo del 27 per cento. In seguito si avvertirono i primi segnali di ricupero, che si sono consolidati nel corso degli ultimi dodici mesi. Nel 1995 sono state acquistate macchine grafiche per un valore di 1.600 miliardi di lire, segnando un ricupero di oltre il 6,5 per cento rispetto al 1994. Per le importazioni il mercato ha registrato dati altrettanto incoraggianti: un aumento del 10 per cento sul ’94 ed un valore globale di 1.100 miliardi. La crescita, come ha sottolineato Riccardo Beretta, non riflette solo il fenomeno inflazionistico, ma attesta una reale ripresa del mercato. Dopo la crisi del ’93, si è registrata una netta ripresa degli investimenti, prevedibili dopo tre anni di

Le importazioni aumentano Il settore delle importazioni ha mostrato una ripresa di dimensioni maggiori rispetto alla crescita generale del mercato. Nel 1995, su un aumento complessivo dei consumi di poco superiore al 6,5 per cento, le importazioni sono cresciute del 10 per cento. Un risultato, come ha sottolineato Riccardo Beretta, che premia gli sforzi compiuti dai rappresentati italiani di macchine grafiche nei confronti delle case madri sul fronte del contenimento dei prezzi. Altri fattori positivi sono da considerare l’attenuamento delle oscillazioni della lira nei confronti delle altre valute internazionali e la minore attenzione al mercato italiano da parte dei costruttori nazionali, dovuta al grande boom delle esportazioni.

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L’Argi progetta il futuro Un mercato con regole di comportamento chiare, ed accettate da tutti gli operatori, costituisce un vantaggio per l’intero settore, sia per chi vende che per chi compra macchine grafiche. Su questo principio l’Argi ha sviluppato, nel corso degli anni, una forte attività al servizio dei propri associati, ed in questa direzione sta preparandosi ad


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CONSUMO NAZIONALE DI MACCHINE GRAFICHE NEGLI ANNI 1993 - 1995 (Valori espressi in miliardi di lire)

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Consumo 1.470 1.500 1.600

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Import 945 1.000 1.100

Var % annua Import/consumo (%) 64,29 % 5,82% 66,67 % 10,00% 68,75 % Fonte : Argi

affrontare le sfide dei prossimi anni. Operando attraverso speciali Commissioni, l’Argi si adopera per rendere sempre più trasparenti i concetti e le norme che regolano le attività proprie del commercio di macchine grafiche. Tariffe per gli interventi di manutenzione, condizioni generali di vendita, le caratteristiche delle “garanzie” e del “collaudo” e le precisazioni inerenti le responsabilità di chi compra e di chi vende sono alcune delle aree che vedono impegnata l’associazione, nel filone che potremmo definire “cultura dell’impresa commerciale”. In occasione dell’Assemblea Generale dell’Argi è stato distribuito a tutti gli associati il “Bollettino tariffe e trasferte per prestazioni tecniche in Italia” per il 1996, i cui contenuti sono stati concordati con Acimga, la Associazione Italiana dei Costruttori di Macchine Grafiche. L’Argi ha anche acquisito tre nuove società, e nel corso

dell’Assemblea non sono mancate espressioni di plauso per l’attività svolta dalla nuova segretaria, Valentina Puppo, che ha contribuito al potenziamento della struttura operativa dell’associazione. Le nuove cariche dell’Argi Al termine dei lavori l’Assemblea ha riconfermato, per acclamazione, Riccardo Beretta Presidente dell’Argi, provvedendo successivamente al rinnovo delle altre cariche. Consiglieri per il prossimo biennio sono stati eletti Giorgio Brambilla (D.G.Vianini), Claudio Ciastellardi (Chemco), Sante Conselvan (Scitex), Sergio Franzi (Macchingraf), Alberto Garlaschelli (Siemens) e Franco Nascimbeni (So.Ma.Ca.), mentre Giampiero Castelli (Bancolini), Giovanni Maffei (Man Roland) e Rosario Marinoni (Assgraf) saranno i Revisori dei Conti.

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nuove iniziative

Uno Scaffale pieno di libri

A partire da questo numero di TecnoMedia prende il via una nuova rubrica, uno Scaffale affollato di libri sull’industria della comunicazione, sui nuovi “media” elettronici, sulle tecnologie informatiche e sulle più moderne tecniche manageriali per la gestione delle aziende di informazione. Un nuovo servizio per i lettori e per gli editori di libri di qualità.

Leggere un libro richiede un po’ di tempo, ma molto di più ce ne vuole per rintracciare il volume che interessa. Ne sanno qualcosa i molti lettori della rivista che ci telefonano per chiedere se, su un certo argomento, conosciamo l’esistenza di pubblicazioni. Ricercatissime, da mesi, sono le informazioni su volumi che riguardano Internet, il linguaggio HTML ed altri argomenti collegati con le applicazioni dei nuovi servizi on line. La ricerca bibliografica finisce per tradursi in una sorta di caccia al tesoro: le informazioni sui libri sono disperse tra mille diverse collocazioni, si trova ciò che non serve e sfugge la notizia sul libro che si sta cercando. Né possono più di tanto le pubblicazioni dedicate alla presentazione dei libri che, per loro stessa natura, devono occuparsi, contemporaneamente, dell’intero panorama dell’editoria libraria. Per ovviare in qualche misura al problema della “navigazione” nel panorama delle pubblicazioni specializzate nell’editoria, TecnoMedia ha deciso di dar vita ad una nuova rubrica, denominata Lo Scaffale, che fa il suo esordio a partire da questo numero.

Obiettivo qualità: il servizio ai lettori... I primi volumi a comparire sullo scaffale di TecnoMedia sono dedicati alla qualità in azienda. La pubblicazione dei saggi della editrice Il Sole 24 Ore Libri in concomitanza con l’inaugurazione della nostra rubrica è, naturalmente, casuale, ma non lo è la scelta di inaugurare la rassegna bibliografica con il tema della qualità. Lo Scaffale, almeno nelle nostre intenzioni, si inserisce nel panorama dei servizi che l’ASIG offre con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo della “qualità totale” del prodotto stampato. La rubrica, idealmente, costituisce una naturale estensione dei corsi di specializzazione, inaugurati nel 1994/95 con il “Progetto TECNA”, si affianca all’attività dei Seminari Internazionali organizzati annualmente in collaborazione con l’Ifra, ed alle altre occasioni di incontro e di studio create in collaborazione con le più importanti società italiane che operano nell’industria dei quotidiani.

Lo Scaffale di TecnoMedia Lo Scaffale segnalerà ai lettori i libri più importanti che riguardano l’industria della comunicazione nel suo complesso, con particolare riguardo al settore della stampa, i “new media” per la comunicazione elettronica, lo sviluppo e l’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria editoriale e le più moderne tecniche manageriali che possano trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Cercheremo, anche attraverso la diretta collaborazione

... ed il servizio alle case editrici Ogni volta che compare all’orizzonte un nuovo mezzo di comunicazione, si leva alto il coro dei Profeti di sventura che cominciano a tessere cupi presagi di rovina. Il cinema avrebbe soppiantato il teatro, la radio avrebbe sostituito il giornale, la televisione avrebbe sostituito il cinema, in attesa, naturalmente, che i nuovi mezzi di comunicazione elettronica, CD-Rom ed Internet in testa, mandino definitivamente a riposo tutti gli altri media. Si continua a

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con le aziende editrici italiane, di fornire il panorama delle pubblicazioni più importanti, compatibilmente con lo spazio disponibile sul nostro periodico.


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ripetere il ritornello, anche se non è mai successo che un mezzo di comunicazione ne abbia sostituito un’altro. Ne sa qualcosa il libro stampato, che resiste da oltre mezzo millennio nel panorama dell’industria della comunicazione. Ha tenuto a battesimo la nascita dell’Europa moderna ed ha sempre partecipato, nel ruolo di protagonista, ai grandi eventi epocali del mondo moderno. Per formazione, esperienza e “pratica di consumo”, continuiamo a credere che questo antico mezzo di comunicazione sia a tutt’oggi un insostituibile strumento di formazione e di informazione, un prezioso alleato per quanti desiderino approfondire la propria sfera del sapere. Per questo, forse un po’ in controtendenza rispetto alla

corsa all’“oro digitale”, abbiamo deciso di offrire alle case editrici l’opportunità di presentare e promuovere i libri che hanno a che fare con l’industria della comunicazione stampata direttamente ai protagonisti di quest’industria, che costituiscono il target altamente selezionato di lettori di TecnoMedia. Con la nostra rubrica desideriamo contribuire alla diffusione dei migliori libri editi dall’industria editoriale italiana, anche per dimostrare, in via definitiva, che aveva torto quel certo Thomas Fuller, storico inglese vissuto nella prima metà del seicento, che scrisse, con compassato cinismo, che “la cultura si è avvantaggiata soprattutto dei libri sui quali gli editori hanno perduto”.

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Il logo de Lo Scaffale, la nuova rubrica di TecnoMedia

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Lo Scaffale Progettare in Qualità

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“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’industria editoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “new media”, all’universo emergente della comunicazione elettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali che possono trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi di management, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed alla riflessione.

I costi della Qualità

Bit e parole

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“Ai bit, i nuovi regnanti di quest’era digitale - scrive Giovanni Giovannini nell’introduzione - abbiamo voluto dedicare, con questo libro, un esame accorto nel momento in cui, a sciami, invadono il vecchio mondo dei giornali, dei libri, della carta stampata e sembrano imporre nuovi modelli a media relativamente più giovani, come la televisione”. Nel libro, Cesare Protettì descrive la mutazione in atto: come cambia il mestiere dell’editore e quello del giornalista, e come cambia il rapporto tra autore e lettore. Dei nuovi media, dai cd-rom alla tv interattiva, esamina potenzialità e limiti, con particolare riferimento a quanto sta accadendo in Italia dove molti editori, grandi e piccoli, accettano la sfida dell’informazione elettronica e della multimedialità, riscoprendo - con creatività e ingegno - il loro insostituibile ruolo di mediatori culturali anche nell’era dei bit.

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Piero De Risi in coll. con Qualital PROGETTARE IN QUALITA’ Il Sole 24 ORE Libri - Febbraio1996 pp. 300 £. 44.000

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Il libro illustra quali siano i costi della Qualità e fornisce le modalità operative per la realizzazione di un programma aziendale di rilevazione e di gestione (dove e come estrarli e analizzarli). La corretta rilevazione e gestione dei costi della Qualità, oltre ad essere indispensabile per valutare la convenienza economica di un programma di miglioramento, è infatti uno strumento di fondamentale importanza per controllare e indirizzare l’evoluzione delle risorse organizzative ad esso dedicate. Il software allegato, compatibile con tutti i programmi più diffusi in ambiente Windows, consente di operare in modo personalizzato per la gestione preventiva e consuntiva dei costi della Qualità, di stampare report e di visualizzare mediante grafici i dati elaborati. Software personalizzabile (definizione da parte dell’utente di centri di costo, macchine, prodotti, materiali, ecc.) per le concrete esigenze di ogni azienda.

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Il successo economico delle iniziatiS ve industriali dipende spesso da una corretta progettazione economica, costruttiva e produttiva. Questo libro spiega i nuovi metodi progettuali, O elaborati specialmente negli Stati X Uniti e in Giappone, ma applicabili anche al nostro mercato e adattabili Z razionalmente alla particolare situazione di ciascuna azienda. Dopo O un’introduzione dedicata alle fasi concatenate di una moderna progettazione, vengono esposte le metodologie per il conseguimento della qualità nei prodotti e nell’organizzaX zione produttiva, le connessioni tra le diverse organizzazioni aziendali Z in un’ottica di collaborazione, la sperimentazione industriale necessaO ria per una progettazione concorrenziale, l’analisi statistica dei dati relaS tivi ai problemi industriali. Un’opera utile alle aziende per evitare costosi errori e migliorare la quaO lità dei prodotti diminuendo i costi.

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Giornali elettronici, Internet, CD ROM, servizi on line, TV interattiva.

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Come rilevare e gestire i costi di un programma di miglioramento. Con floppy disk.

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Metodi, tecniche e fasi di progettazione, sperimentazione e analisi statistica dei dati nell’ambito delle norme UNI ISO 9000.

Carlo Baù e Aldo Merico I COSTI DELLA QUALITA’ Il Sole 24 ORE Libri - Febbraio1996 pp. 192 £. 99.000

Cesare Protettì BIT E PAROLE Gutenberg 2000 - Ottobre 1995 pp. 301 £. 45.000


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Lo Scaffale Spot & Bit

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“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’industria editoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “new media”, all’universo emergente della comunicazione elettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali che possono trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi di management, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed alla riflessione.

La Stampa in Italia

I bilanci dei giornali

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La Fieg - Federazione Italiana Editori Giornali - presenta i dati relativi all’andamento economico e produttivo della stampa in Italia. Grazie alla collaborazione delle Aziende Editrici Associate, che hanno fornito una grande quantità di dati, è stato possibile estendere l’analisi al 1995 e, quindi, conferirle un carattere predittivo che, pur con tutti i limiti di valutazioni formulate a metà anno e che, quindi, devono necessariamente prescindere da una situazione maggiormente definita sotto il profilo economico, politico e sociale, forniscono interessanti e più attuali indicazioni sull’andamento del settore. I dati raccolti nella indagine permettono di dare risposta agli interrogativi che si pongono sullo stato della editoria giornalistica e nelle sue prospettive.

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Per la comunicazione d’impresa, il S futuro è già cominciato. I cambiamenti nel mercato, l’acuirsi della concorrenza, le nuove tecnologie (Internet e dintorni), l’emergere di un conO sumatore più esigente impongono a X chi fa comunicazione e pubblicità di rinnovare il proprio modo di operaZ re. Ma come? Le opportunità, nel villaggio globale ipertecnologico, O sembrano persino troppe, e troppo veloce il ritmo del cambiamento. Questo libro ha il pregio di fare il punto, di raccontare in modo veloce e accattivante quali nuove possibiliX tà, quali strumenti e quali problemi si affacciano all’orizzonte dell’uoZ mo di comunicazione, quali nuove strategie stiano adottando le aziende O e come debba cambiare, nel nuovo scenario, l’organizzazione e il lavoS ro delle agenzie di pubblicità. Con interventi di Alberto Contri (pres. Assap), Gian Carlo Salina O (pres. e a.d. Nestlè Italiana) e Franco Tatò (vicepres. e a.d. Mondadori).

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Indagine sui bilanci delle imprese editrici di giornali quotidiani (1992 1994).

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La Stampa in Italia (1992 - 1995).

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Comunicazione di impresa e pubblicità nell’era di Internet.

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Federazione Italiana Editori Giornali LA STAMPA IN ITALIA (1992 - 1995) Marzo 1996 - pp. 84

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Enrico R. Lehmann SPOT & BIT Il Sole 24 ORE Libri - Marzo 1996 pp. 128 £. 29.000

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Lo studio sui bilanci aggregati delle imprese editrici di quotidiani che la società Deloitte & Touche elabora su incarico della Fieg - Federazioni Italiana Editori Giornali - è ormai un appuntamento tradizionale. Oggetto dell’indagine è la realtà economicofinanziaria della stampa quotidiana nel triennio 1992 - 1994. L’obiettivo di questo studio è fornire un quadro oggettivo di dati, testati da un soggetto esterno, idoneo a rappresentare la situazione del settore dei quotidiani e la sua dinamica evolutiva. L’analisi quantitativa, corroborata da un’ampia documentazione statistica, è il punto di partenza per un tentativo di interpretazione dei fenomeni che caratterizzano il settore, ed anche per configurare possibili linee di evoluzione. Le indicazioni che emergono aiutano a rispondere al quesito se l’editoria quotidiana sia in grado di riprendere la fase espansiva che ne aveva caratterizzato l’andamento nella seconda metà degli anni Ottanta.

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Deloitte & Touche per conto FIEG INDAGINE SUI BILANCI (1992 - 1994) Marzo 1996 - pp. 118

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Archivio Aperto ASIG

Archivio Aperto contiene una rassegna periodica di segnalazioni e recensioni di articoli, relazioni, ricerche e repertori statistici - dedicati all’industria della comunicazione - pubblicati dalle più prestigiose riviste e dalle organizzazioni italiane ed internazionali del settore. Per ogni sommario è chiaramente indicata la fonte. Le aziende associate alla ASIG possono richiedere presso i nostri uffici ulteriori informazioni circa il materiale recensito. Il catalogo completo è a disposizione delle sole aziende associate all’ASIG.

Riferimento: 1265

OPI Open Prepress Interface - Versione 1.3 Questo documento del 1993 contiene le specifiche della versione 1.3 dell’OPI, Open Prepress Interface, consistente in una serie di comandi in linguaggio Postscript che permettono ai programmi di impaginazione elettronica di utilizzare versioni a bassa o media risoluzione di immagini TIFF per l’impaginazione e la stampa delle bozze, con l’inserimento automatico in pagina del file ad alta risoluzione al momento dell’output finale. Adobe Corporation

Riferimento: 1266

OPI Open Prepress Interface - Versione 2.0 (bozza) Questo documento del 1995 contiene le specifiche provvisorie della versione 2.0 dell’OPI, Open Prepress Interface, ovvero una serie di comandi in linguaggio Postscript che consentono ai programmi di impaginazione elettronica di utilizzare versioni a bassa o media risoluzione di immagini TIFF per l’impaginazione e le stampe di bozza, con l’inserimento automatico in pagina del file ad alta risoluzione al momento dell’output finale. Adobe Corporation

Riferimento: 1267

TIFF - versione 6.0 La prima versione delle specifiche TIFF (Tag Image File Format), il formato file utilizzabile per l’archiviazione e l’interscambio multi-piattaforma di immagini rasterizzate, fu pubblicato nell’autunno 1986 dalla Aldus Corporation. Sebbene non avesse alcun numero di versione, quella prima specifica può essere contraddistinta con il numero 3, in quanto era stata preceduta da due importanti bozze. La versione 4.0, contenente per lo più modifiche di minor conto, fu rilasciata nell’aprile 1987, mentre la versione 5, contenente il supporto per il colore e la compressione LZW,

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fu rilasciata nell’ottobre 1988. Questo documento, del giugno 1992, contiene la versione 6.0; tra le maggiori implementazioni, un più completo supporto dei vari sistemi colore (CMYK, RGB, CIE l*a*b*) e della compressione JPEG. Adobe Corporation

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Test di funzionalità per i sistemi della sala spedizione Negli ultimi anni le attrezzature per la sala spedizione sono andate incontro a significativi mutamenti in termini di funzionalità, flessibilità di utilizzo, spazio occupato, prezzo: tenuto conto dell’arco di vita più breve, l’investimento per una sala spedizione è oggi comparabile a quello per la rotativa. Questo Special Report dell’IFRA può servire come base per il controllo delle maggiori aree di funzionalità che una moderna sala spedizione deve garantire, nonché per la verifica e la misurazione delle sue prestazioni. IFRA Special Report 4.11

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L’interazione di carta e inchiostro: come evitare controstampa e rub-off Questo Special Report IFRA contiene i risultati di una ricerca condotta dall’Università di Chemnitz-Zwickau, che ha testato i prodotti di sei tra i maggiori produttori di carta e di inchiostri (Haindl Paper, Norske Skog, Gebr. Schmidt Farben, Sun Chemical, Trenal, Hostmann-Steinberg). Il test si è svolto dapprima in laboratorio, dove per ciascuna possibile combinazione carta-inchiostro sono state valutate le curve di densità di stampa e misurati i tempi di essiccamento e il rub-off dell’inchiostro, quindi con una serie di test di stampa a due e a quattro colori. I risultati sembrano indicare che, per quanto riguarda gli inchiostri, la viscosità e la composizione dell’agente legante hanno notevole influenza sull’assorbimento del rub-off; per quel che concerne la carta, è stato evidenziato come la maggiore rugosità della superficie influisca sulla riduzione di


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controstampa e rub-off in misura superiore rispetto alla percentuale di fibra riciclata. IFRA Special Report 3.24

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L’uso efficace di cilindri anti fan-out sulle rotative Questo Special Report contiene i risultati di una ricerca IFRA tendente a verificare l’efficacia dei cilindri utilizzati per limitare la dilatazione del nastro verso i bordi causata dalla soluzione di bagnatura (fan-out). I test hanno evidenziato che utilizzando questo strumento la larghezza del nastro può essere controllata entro un range di ± 20 micron, corrispondente allo 0,05‰ su un nastro della larghezza di 400 mm. Per la carta prodotta con fibre vergini il range di fan-out ammesso dai sistemi testati va da 0 a 0,34‰, mentre per la carta prodotta da fibre riciclate il range va da 0 a 0,27‰: intervalli che, in congiunzione con il pre-posizionamento delle lastre, consentono la compensazione degli effetti del fan out. IFRA Special Report 3.25

Riferimento: 1271

Il linguaggio EDIFRA per la pubblicità on line Questo Special Report contiene le specifiche di EDIFRA, il set di comandi sviluppati da un gruppo di lavoro IFRA per l’interscambio digitale delle transazioni pubblicitarie conforme alle specifiche EDIFACT (Electronic Data Interchange for Administration, Commerce and Transport). IFRA Special Report 6.14.3

Riferimento: 1272

Linee guida e raccomandazioni per la trasmissione digitale della pubblicità Il documento DATIC (Digital Advertising Transfer Guidelines & Recommendations) è il frutto del lavoro di un

gruppo di associazioni di categoria inglesi nei settori editoria e pubblicità. Il documento definisce un flusso di lavoro ottimale per il materiale pubblicitario, dalla creazione presso l’agenzia pubblicitaria sino alla stampa, e passa in rassegna le soluzioni attualmente disponibili per la trasmissione digitale della pubblicità: formato dei file di immagine, compressione, gestione dei caratteri, gestione del colore. DATIC

Riferimento: 1273

Il problema dell’arricciamento delle copie Il fenomeno dell’“arricciamento” delle copie di giornale stampate (copy curl) comincia a divenire rilevante per l’industria dei quotidiani. L’IFRA ha organizzato il 16 maggio 1995 un incontro di studio sull’argomento. Dal dibattito è emerso come questo problema si presenti in particolare con i quotidiani tabloid ricchi di quadricromie, creando difficoltà soprattutto al processo di inserimento on line. Tra le variabili che influenzano l’arricciamento, alcune riguardano la produzione della carta (percentuale di fibre vergini e riciclate, configurazione della linea di produzione, diametro del foglio, orientamento delle fibre, sistemi di essiccamento), mentre altre si riferiscono alla fase di stampa: percentuale di umidità relativa nella sala rotative e spedizione, quantità e qualità dell’inchiostro e della soluzione di bagnatura, configurazione della rotativa, tipo di lastra. IFRA Special Report 1.13

Riferimento: 1274

Newsshade 95, nuovo standard IFRA per misurare il colore della carta da giornale Nel 1988 IFRA fissò uno standard per la definizione delle tonalità di colore della carta da giornale, denominato Newsshade 88. Con il passare del tempo, la tendenza ad un sempre maggior uso del colore ha causato la tendenza all’uso di una carta con sfumature bluastre e più luminosa. Per venire incontro a queste mutate esigenze, IFRA propone

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un nuovo standard di misurazione, definito Newsshade 95. Questo documento contiene le indicazioni per il corretto settaggio delle condizioni di illuminazione degli ambienti nei quali effettuare la misurazione, per la calibrazione dello strumento di misurazione (Elrepho 2000 della Datacolor International), e i risultati della misurazione effettuata su 35 differenti tipi di carta di 21 impianti europei. IFRA Special Report 1.11

Riferimento: 1275

I quotidiani in viaggio sulla “autostrada elettronica” Uzal Martz è editore del quotidiano statunitense Pottsville Republicain (30.000 copie di diffusione media giornaliera) e chairman della Newspaper Association of America. Nella sua relazione al simposio IFRA sull’editoria elettronica espone alcuni dati sulla diffusione dei servizi di “supplemento elettronico” tra i quotidiani USA: 250 quotidiani hanno servizi audiotex gratuiti, 300 offrono messaggerie vocali, 150 pubblicità classificata su caselle vocali, 150 hanno una edizione on line e ben 450 stanno investendo nel database marketing. Quindi Martz descrive l’esperienza del proprio quotidiano con il servizio audiotex INFO-CONNECT, che totalizza 1,5 milioni di chiamate ogni anno. Infine viene gettato uno sguardo sulle edizioni on line per i quotidiani, con particolare riferimento a tre iniziative: New Century Network, CareerPath (un servizio di ricerche di lavoro on line creato da sei quotidiani) e InfiNet, la società che in cooperazione con la NAA ha creato un servizio di supporto per i quotidiani che vogliono creare servizi on line. IFRA symposium

Riferimento: 1276

Lo Star Tribune Online e il servizio AT&T Interchange Steve Yelvington del Minneapolis Star Tribune (400.000 copie di diffusione giornaliera, 700.000 la domenica) descrive le caratteristiche dell’edizione on line del quotidiano, per realizzare la quale è stata siglata una alleanza

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con Interchange, società controllata da AT&T . Oggi lo Star Tribune Online è di fatto un vero e proprio Internet provider, offre cioè ai suoi abbonati la connessione ad Internet in aggiunta ai normali servizi informativi. IFRA symposium

Riferimento: 1277

Il Wall Street Journal nell’era digitale Neil Budde è il responsabile del Wall Street Journal Interactive, la versione on line del quotidiano economico edito dalla Dow Jones. L’offerta del Wall Street Journal si compone di due prodotti: Personal Journal, che utilizza un software proprietario e fornisce ai businessmen che hanno poco tempo a disposizione una panoramica sui fatti più importanti, oltre ad una analisi più approfondita sugli argomenti scelti dall’abbonato, e il vero e proprio Wall Street Journal Interactive, che fornisce una informazione più diffusa su tutti i temi trattati dall’edizione cartacea. IFRA symposium

Riferimento: 1278

L’ambiente multimediale: stiamo fischiando nel buio? Richard Withey, responsabile dell’area New Media della News International (editore del Times, del Sun e del News of the World) mette a fuoco alcuni dei temi cruciali che i quotidiani devono affrontare per poter avere speranze di successo nell’editoria multimediale: (1) imparare a sfruttare in modo nuovo la propria capacità di elaborare le notizie, (2) impadronirsi delle tecnologie emergenti, il cui sviluppo condiziona in misura sempre più diretta lo sviluppo di nuovi prodotti, (3) rendersi conto della nuova realtà dei mercati: più volatili, più frammentati, più di nicchia e nello stesso tempo più globali, (4) conoscere i nuovi “lettori”. E infine, cosa più importante di tutte, non cavalcare un solo cavallo ma adattare i contenuti ai diversi media elettronici, ciascuno dei quali si rivolge a mercati specifici. IFRA symposium


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Riferimento: 1279

Politiken on line: una comunità elettronica La case history di Politiken on line, versione elettronica di Politiken, il quotidiano del mattino più diffuso di Danimarca con 150.000 copie giornaliere. Politiken on line è stato avviato il 1 ottobre 1994 e, alla fine del 1995, aveva 5.000 abbonati con 2.500 chiamate al giorno da parte di 1.000 differenti utenti. L’abbonamento annuo costa 500 corone danesi (circa 160.000 lire), alle quali vanno aggiunte altre 250 corone per la casella di posta elettronica. IFRA symposium

ha scelto per il momento la strada dell’accesso gratuito e dell’utilizzo di sponsor e di manchette pubblicitarie on line. IFRA symposium

Riferimento: 1282

L’Asahi Shimbun all’alba dell’era digitale La case-history dell’edizione on line del quotidiano giapponese Asahi Shimbun, lanciata nell’aprile 1995. E’ interessante notare come il server che ospita l’edizione on line del quotidiano giapponese non si trovi in Giappone bensì in California, presso il San Jose Mercury News. IFRA symposium

Riferimento: 1280

DN online, la versione elettronica del Dagens Nyheter DN online è la versione elettronica del quotidiano svedese Dagens Nyheter (280.000 copie di diffusione giornaliera, il 90% in abbonamento) . DN online, lanciato il 16 dicembre 1994, è basato sul sistema BBS denominato First Class, preferito alle correnti soluzioni disponibili sul WWW in virtù del maggiore supporto che esso offriva nella gestione degli abbonamenti e nelle possibilità di feed-back sul comportamento degli abbonati. Si evidenziano alcuni dei temi critici dell’editoria on line: conoscenza del mercato e dei lettori, posizionamento del prodotto, partnership con altri attori (fornitori di servizi e di tecnologie), utilizzo delle tecnologie, diritti d’autore e problemi sindacali correlati, organizzazione del lavoro, ritorno dell’investimento. IFRA symposium

Riferimento: 1283

Il Sole 24 Ore: tutto in digitale La disponibilità digitale di tutti i dati che compongono il quotidiano non è solo il punto di partenza per nuovi prodotti, ma può essere utilizzata per una migliore distribuzione del prodotto tradizionale. Antonio Bogo, del quotidiano economico Il Sole 24 Ore, descrive il sistema utilizzato dal quotidiano per trasmettere le pagine, tramite satellite televisivo, verso centri stampa remoti, messo a punto dalla società HS-CAST, possieduta in joint-venture dallo stesso 24 Ore e dalla HiT, società specializzata in data processing. IFRA symposium

Riferimento: 1284 Riferimento: 1281

Editoria sul WWW: devi partecipare se vuoi vincere! La case-history della versione WWW del quotidiano scozzese Daily Record e del domenicale Sunday Mail. Due sono in particolare i temi affrontati: la pubblicità del sito, indispensabile in un contesto - il WWW - ormai superaffollato, e il ritorno sull’investimento: il quotidiano scozzese

L’edizione online del Vorarlberger Nachrichten L’approccio del quotidiano austriaco Vorarlberger Nachrichten nel mettere a punto una edizione on line è stato quello di affrontare in prima persona le questioni tecnologiche, attraverso la costituzione di una società, Teleport, che gestisce il servizio del quotidiano e offre il suo know how a chi fosse interessato a creare servizi su Internet. IFRA symposium

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Riferimento: 1285

Un quotidiano spagnolo anticipa il futuro I servizi elettronici del quotidiano spagnolo El Periòdico de Cataluna: un sito sul WWW, un CD-ROM contenente le pagine del quotidiano in formato Acrobat, e il progetto NewsPad per la realizzazione di una edizione del quotidiano leggibile su Personal Digital Assistant. IFRA symposium

Riferimento: 1286

Pubblicità interattiva: strumenti e soluzioni William Toner della Gannett Media Technologies International descrive le soluzioni MASS e VAS offerte dalla società per la gestione della pubblicità interattiva. IFRA symposium

suo malgrado; le differenti legislazioni tra le varie nazioni; lo shopping online e la moneta elettronica. IFRA symposium

Riferimento: 1289

Il progetto INES Acrobat Paul Stansfield descrive il progetto messo a punto da INES, la società controllata da IFRA che studia le applicazioni di editoria elettronica all’industria dei quotidiani. Il progetto prevede di sviluppare un servizio online via BBS partendo dalle pagine Postscript già disponibili nel sistema di produzione, successivamente convertite in formato Acrobat. IFRA symposium

Riferimento: 1290 Riferimento: 1287

Il servizio online Business Day Interactive The Evening Standard, il più importante quotidiano serale inglese con 450.000 copie giornaliere, ha creato una edizione elettronica della sezione economica, Business Day Interactive. La caratteristica innovativa del servizio è che lo schermo è diviso in due parti: a destra viene riprodotta l’immagine del quotidiano tradizionale, mentre a sinistra si apre una finestra con il testo dell’articolo selezionato. IFRA symposium

Riferimento: 1288

Fare business in un mondo online Alcuni dei temi che l’editoria on line dovrà porsi nell’immediato futuro: la scelta tra Internet e i fornitori proprietari; l’abitudine a stabilire rapporti di interazione con i propri lettori; la tutela del copyright; il controllo sul materiale osceno e diffamatorio che il fornitore può veicolare

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L’utilizzo di Adobe Acrobat al Darmstädter Echo Michael Glück, direttore tecnico del quotidiano tedesco Darmstädter Echo, descrive le esperienze compiute nella realizzazione di un servizio online di tipo BBS contenente le pagine del quotidiano in formato Acrobat. IFRA symposium

Riferimento: 1291

L’informazione su misura Gli atti del convegno internazionale “L’informazione su misura”, organizzato dall’ANSA a Roma il 12 e 13 gennaio 1996. Interventi di Michael Bloomberg, Maurizio Brugnaletti, Lamberto Cardia, Bruno Caselli, Jim Clark, Umberto Cuttica, Umberto de Julio, Derrick de Kerckhove, Giuseppe de Rita, Lionel Fleury, Giovanni Giovannini, Charles Hoff, Ernesto Hofmann, Bruno Lamborghini, Sergio Lepri, Donald Norman, Jon Orwant, Giuseppe Richeri, Stefano Rodotà, Alfredo Roma, Mauro Wolf. IFRA symposium


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Nuovo progetto DuPont per lo sviluppo automatico delle lastre Silverlith DuPont annuncia il lancio di una nuova linea di sviluppatrici per le lastre a incisione diretta Silverlith SDB. Un aspetto fondamentale nella progettazione delle nuove Sviluppatrici SLT è la filosofia “la installi e non ci pensi più” che offre agli utenti la possibilità di accedere a una gamma ancora più ampia di sofisticati programmi di sviluppo, attraverso una interfaccia utente ulteriormente semplificata.

La salvaguardia dell’ambiente Inoltre, con la realizzazione di questa nuova sviluppatrice, DuPont ha aumentato il proprio impegno per la salvaguardia dell’ambiente migliorando il sistema di sviluppo a circuito chiuso. Questa innovazione mantiene il consumo dei prodotti chimici a livello minimo ed evita il collegamento della sviluppatrice all’impianto idraulico e di scarico. Per sviluppare 1.000 mq di lastre Silverlith, il sistema utilizza solo Automazione e semplicità 261 litri di chimici (rigened’uso ratore, liquidi di finissaggio e Queste caratteristiche, abbinasviluppo e additivo per il lavagte al nuovo software e ai migliogio) e 75 litri di acqua di lavagramenti sul sistema di trasporto gio, il tutto contenuto in recipienDuPont de Nemours Italiana lastre, che è simile, per sempliciti a perdere, da utilizzare per lo Via A. Volta, 16 20093 Cologno Monzese Mi tà, allo sviluppo lastre convenziosmaltimento - nessuna scoria finiTel.: 02 - 25.30.21 nale, permettono di eseguire senza sce nei tubi di scarico. I residui di Telefax: 02 - 27.300.972 problemi le operazioni di sviluppo argento vengono recuperati dai liin modo altamente automatizzato, per tutte le applicaquidi chimici tramite un dispositivo di filtraggio dal zioni a incisione diretta, in particolare per la tecnoloquale l’argento può essere riciclato. gia CTP, utilizzando lastre Silverlith SDB. Tony King, product manager DuPont per Silverlith, ha così commentato la presentazione della nuova linea: I formati “Ci aspettiamo che la maggiore velocità di produzione La nuova Sviluppatrice SLT è disponibile in quattro delle nuove sviluppatrici SLT, combinata con il funformati (70, 85, 105, 150 cm). Ogni modello sviluppa, zionamento on-line semplificato e il basso impatto lava, essicca e fissa in un’unica semplice operazione. ambientale, sia un ulteriore stimolo per adottare la La nuova linea, che offre una velocità di sviluppo di un tecnologia CTP utilizzando Silverlith. Queste svilupmetro al minuto, permette di offrire prestazioni che patrici operano in modo semplice e affidabile e inoltre, possono facilmente uguagliare la produttività di tutte elemento fondamentale per le applicazioni CTP, dile fotounità CTP sul mercato, compreso il modello spongono di una gamma di interfacce per i numerosi DuPont ad alta velocità CELIX 8000 CTP. modelli di platesetter presenti sul mercato”.

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La S.T.E.C. di Roma introduce Autonews Plus per la produzione automatizzata di lastre La S.T.E.C. -Società Tipografico Editrice Capitolina dai tecnici della Du Pont, coordinati da Renato Monti, è uno dei più importanti stampatori italiani di quotiche hanno lavorato in parallelo con i quadri ed i diani. Nel suo stabilimento romano produce La Redirigenti tecnici della S.T.E.C.Fin dall’inizio il propubblica, con i relativi inserti e supplementi, Il Corriegetto è stato sostenuto con convinzione dal direttore re dello Sport e le copie de Il Giorno destinate al di produzione Bruno Aubert e dal Consigliere Delegamercato del centro sud Italia. Un’intensa produzione to della S.T.E.C. Giulio Dalla Chiesa, la cui fiducia di lastre, diversi formati e picchi critici di lavorazione negli uomini coinvolti direttamente nell’iniziativa è caratterizzano il reparto di stata fondamentale per il succesfotoformatura, equipaggiato, fino so del progetto. Durante la fase di alla fine dell’anno scorso, con un studio dell’impianto, dopo l’anaimpianto manuale ormai obsolelisi di numerosi materiali di docuto. mentazione forniti dalla Du Pont, Con l’introduzione del colore nel il vice direttore di stabilimento quotidiano La Repubblica, il redella S.T.E.C., Giampaolo Zaraparto si è trovato ad essere spacmella, ha compiuto un viaggio di cato in due: da una parte la produstudio presso un centro di stampa DuPont de Nemours Italiana zione delle lastre offset, dall’altra estero dove era installata una liVia A. Volta, 16 la linea per la flessografia. I pronea Autonews, per rendersi conto 20093 Cologno Monzese Mi blemi di razionalizzazione del cidi persona delle caratteristiche tecTel.: 02 - 25.30.21 Telefax: 02 - 27.300.972 clo di produzione ed il rischio di niche. Avuto pieno riscontro di errori nella distribuzione dei diquanto previsto nella fase di apversi formati di lastra alle diverse profondimento teorico, è stato linee di rotative, sempre in agguato nei momenti critici dato il via all’attuazione del progetto, che ha consenche precedono la messa in moto delle rotative, hanno tito di avviare la prima installazione italiana della raggiunto il loro culmine. linea Autonews. La S.T.E.C., società romana di cui è nota la propensione all’innovazione tecnologica, ha deciso che era veDuecento quaranta lastre all’ora nuto il momento di avviare un diverso stadio di autoIl layout dell’impianto prescelto è formato da due mazione nel reparto di fotoformatura, introducendo linee, ciascuna delle quali composta da doppio linee di ultima generazione, in grado non solo di espositore, tutti i vari adattatori, una sviluppatrice in garantire una elevata qualità finale delle lastre, ma di linea, carrelli di trasporto della lastra e due piegatrici. interagire con gli operatori nell’eliminazione di ogni Ciascuna linea ha una capacità produttiva oraria attorpossibile errore che, nel caso di uno stampatore di no alle duecentoquaranta lastre, funzionale alle necesgiornali, si traduce sempre in un disservizio al cliente. sità produttive di un grande stabilimento. Quasi contemporaneamente partono le linee di produIl progetto Autonews zione della prima edizione del Corriere dello Sport, Il progetto Autonews, per l’introduzione nel reparto di dell’edizione de Il Giorno e de La Repubblica. fotoformatura della linea semiautomatica Howson Di quest’ultima, in particolare, la S.T.E.C. produce Autonews Plus, ha richiesto un’attenta attività di studue edizioni distinte, quella per la Campania e quella dio. La progettazione tecnica, indispensabile per la nazionale, che hanno foliazioni diverse e, avendo il definizione di un layout di impianto allineato alle giornale un formato tabloid, hanno diversi accoppiaesigenze produttive dello stampatore, è stata seguita menti di pagine.

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Soluzione a prova di errore Una delle ragioni che hanno spinto la scelta della linea Autonews Plus sono stati proprio i dispositivi di sicurezza contro gli errori umani, sempre possibili quando si lavorano in pochissimo tempo un’enorme numero di lastre di diverso formato. La macchina riconosce automaticamente il tipo ed il formato della lastra, sia all’entrata che all’uscita della linea, garantendo all’operatore la sicurezza dello smistamento della lastra in funzione del giornale cui appartiene. Per quanto riguarda il ciclo di impressione e sviluppo delle lastre, la linea Autonews Plus dispone di sistemi di controllo particolarmente efficaci. Esiste un piano di lavoro con i vari punzoni su cui viene poggiata la pellicola. Se l’operatore non l’ha spianata bene, può accadere, per qualche ragione meccanica, che la lastra venga esposta male, o con la pellicola accartocciata. In questo caso, la macchina blocca automaticamente il processo, impedendo alla lastra di avviarsi alla fase di sviluppo, e segnalando l’inconveniete all’operatore, che provvede a riavviare il sistema manualmente. Il fatto che la macchina “capisca” l’inconveniente e si blocchi, evita innanzitutto intralci meccanici alla linea produttiva ma, cosa più importante ancora, evita che venga avviata in produzione una lastra difettosa che, una volta scoperta, causerebbe gravi ritardi nella stampa del quotidiano. Non solo la linea è in grado di riconoscere dal formato lastra il prodotto che si sta lavorando, e quindi indirizzarlo al piegalastre, ma è in grado di riconoscere il verso della lastra. Questa ha una punzonatura e, se la lastra è stata erroneamente inserita capovolta sulla linea, la macchina, che è in grado di riconoscere la testa dal piede della lastra, non avvia quest’ultima verso il piegalastre. Anche in questo caso arresta il ciclo, avvisando l’operatore. La S.T.E.C. è attrezzata con macchine per la stampa a doppia larghezza e doppio sviluppo: di ogni lastra è necessario farne due. Lavorando su una linea di doppi espositori, nasceva un problema: l’espositore di sinistra parte e manda via la lastra; subito dopo parte

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l’espositore di destra, ma in uscita dal piegalastre si venivano a trovare le pagine disaccoppiate, la uno e poi la due, poi ancora la uno e quindi ancora la due. E’ stato quindi acquistato un software che, in collegamento ad un nuovo stacker, consente alla macchina di accoppiare in automatico le lastre: a sinistra quelle dell’espositore sinistro, a destra quelle dell’espositore destro, evitando all’operatore il lavoro manuale, con tutti i rischi che comporta in termini di possibilità di errore. Accorgimenti per la qualità La lastra viene inserita pre-punzonata con la punzonatrice, fuori linea, denominata Performa 400, in grado di lavorare su tre tipi di lastre. Questa apparecchiatura è stata modificata su precise specifiche dello stampatore. I quattro espositori sono muniti di otto punzoni, e questo permette alla linea di posizionare direttamente le lastre pre-punzonate con precisione millimetrica rispetto alla pellicola, ottenendo il massimo in termini di qualità del registro. Nel caso in cui si verifichino differenze di pochissimi millimetri nell’allineamento, la macchina non parte e dà un segnale di errore. C’è anche la possibilità di lavorare con le mascherine di doppia esposizione. Se un centro stampa deve fare del colore e dispone di un originale dove il colore è totale generale, ed è necessaria la separazione, con questo particolare tipo di espositore è possibile fare doppie, triple, quadruple esposizioni, ottenendo la necessaria selezione con un sistema molto pratico. La sviluppatrice in linea ha la possibilità di fare le panoramiche, ovvero lavorare una doppia pagina, attraverso un’esposizione effettuata “fuori linea”, servendosi, per lo sviluppo, della macchina installata sulla linea parallela. Fra le caratteristiche tecniche più apprezzate dagli utenti finali c’è senz’altro la silenziosità dell’impianto. Il piegalastre non fa rumore perchè lavora con un sistema a rotazione, evitando il colpo netto provocato dalla ghigliottina degli impianti più tradizionali.

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Piattaforma standard e architettura client/server per l’archivio elettronico DEA Il sistema Dea (acronimo di Documentazione Elettronica Ansa) applicativi. Altro requisito essenziale era che il prodotto di è nato come intuizione nel marzo dell’ormai lontano 1978, e ha information retrieval fosse all’insegna del client server. Fulcrum cominciato a concretizzarsi alla fine di quello stesso anno. Si era rispondeva a tutti questi requisiti, e la caratteristica peculiare di alla vigilia della nascita del primo personal computer IBM e di questo prodotto sta nella facilità di implementazione e di archivi di testi giornalistici ne esistevano, sì e no, una decina nel utilizzo della sua soluzione, la cui architettura client/server (un mondo, nessuno in Italia, uno soltanto in Europa. L’obiettivo motore per la ricerca sul server e un toolkit sul client) le permette era semplice: poter sfruttare in modo rapidi inserirsi ed integrarsi in ambienti basati su do ed efficace l’enorme mole di informastandard consolidati sia sul lato dei tool di agenzia zioni trasmesse ogni giorno e che finisviluppo sia su quello dei data base server. vano su microfilm in un archivio morIl SearchServer di Fulcrum è un motore to, e mettere questo materiale anche a ad alte prestazioni e multipiattaforma disposizione di terzi, così da rientrare per l’indicizzazione e la ricerca di testi di gran parte degli investimenti e dei in vasti archivi di informazioni. Grazie Agenzia Nazionale Stampa Associata costi di gestione. al linguaggio di interrogazione basato Direzione Commerciale su SQL e la conformità allo standard Via Nazionale 196 - 00184 Roma tel. 06-6774665 fax 06-6774655 Un patrimonio in continua crescita Odbc, SearchServer può essere utilizzato http://www.ansa.it Il DEA contiene tutte le notizie trasmesse anche nelle applicazioni di ricerca di testi dall’ ANSA a partire dal 1975 (5.000.000 di che devono integrarsi in modo trasparente con documenti) e utilizza un elaboratore IBM 9121, evoluzione i sistemi informativi esistenti. dell’IBM 4341 acquistato nel 1979 e del successivo IBM 4381, e come programma per le ricerche lo STAIRS della IBM. Oggi Evoluzione del progetto DEA il DEA, a sedici anni dalla sua nascita, sta cambiando vita. Lo sviluppo del progetto è stato fatto con personale dell’AgenAnche se l’elaboratore IBM e lo STAIRS continuano a fare il zia: tre unità della Divisione EDP in sei mesi hanno analizzato loro dovere, l’evoluzione tecnologica e soprattutto le nuove le funzioni, installato il prodotto, personalizzato le funzioni esigenze di mercato, hanno spinto l’Ansa a cambiare sia il Fulcrum e realizzato, in Visual Basic, il software applicativo motore (hardware e software) che la carrozzeria (l’interfaccia lato client. utente per la ricerca) del suo archivio storico. Per la gestione dei collegamenti remoti via linea commutata o attraverso linee a commutazione di pacchetto, si è adottato e Piattaforma standard e semplicità d’uso personalizzato un prodotto della DS telematica. Chi interroga oggi una banca dati ha bisogno di farlo con la Anche il contenuto informativo dell’archivio è cambiato, promassima semplicità e utilizzando le funzioni che offre il sistema ponendo ai clienti la possibilità di accedere ad un arcipelago di operativo Windows, oramai presente su quasi tutti i personal banche dati di tipo sia enciclopedico che monotematico, come computer. Per soddisfare queste esigenze si è disegnato e reso ad esempio notiziari regionali, notiziari specializzati, biografie, operativo un sistema che si basa su un elaboratore dell’ultima schede, avvenimenti previsti, ecc. generazione, un DIGITAL ALPHA modello 2100 con 19 GB Nella prima fase del progetto, avviata in febbraio, ANSA mette in linea, e sul sistema di information retrieval FULCRUM della a disposizione dei propri clienti e dei suoi giornalisti i testi FULCRUM Technologies. integrali delle notizie trasmesse dal 1990 ed una serie di Ansa ha scelto FULCRUM dopo una lunga ricerca di mercato, sottoarchivi tematici. L’attivazione graduale di tutte le altre orientata principalmente alla scelta di un prodotto che fosse Banche dati e l’abbandono del vecchio elaboratore sono le “non proprietario” come lo Stairs dell’ IBM o come il Basis for tappe previste per la fine del 1996. VAX della Digital, ma in grado di girare su piattaforme diverse Roberto Peirce Responsabile area EDP ANSA ed in grado di essere utilizzato in tutto o in parte da altri

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WireCenter, il nuovo sistema Unisys per la gestione delle agenzie di stampa WireCenter è il sistema Unisys di seconda generazione per la gestione e la ricerca dei dispacci delle agenzie di stampa. Basato sulla stessa archittetura client/server di tutte le altre proposte Unisys in ambito editoriale, WireCenter è un sistema capace di gestire centinaia di ricerche full-text simultanee e contemporaneamente di ricevere, indicizzare e aggiornare la banca dati con i dispacci in arrivo.

di stampa e con protocolli diversi. Qui avviene anche una “pulizia” dei dispacci come ad esempio la conversione delle maiuscole, gestione delle maiuscole dopo la punteggiatura, correzione degli accenti ecc. Le informazioni possono essere indirizzate elettronicamente a determinati utenti, gruppi di utenti o stampanti in modo da sostituire la lunga procedura di smistamento cartaceo, con indubbi vantaggi per l’utenza.

Funzioni avanzate di ricerca con interfaccia grafica Completa integrazione con il sistema Hermes Un’ interfaccia grafica molto chiara La profonda integrazione con permette all’utente, dalla sua postaHermes, il sistema editoriale Unisys, zione di lavoro, di consultare facilpermette di importare un dispaccio, o mente tutte le ultimissime notizie parte di esso, direttamente in un artidalle agenzie di stampa. La ricerca colo che si sta scrivendo. A questo delle informazioni nella banca dati punto in WireCenter il dispaccio è può essere effettuata su ognuno dei segnalato come già utilizzato con inUNISYS ITALIA spa campi di classificazione che accomdicato da chi, quando, per che edizioVia B. Crespi 57 - 20159 Milano pagnano il dispaccio (ad esempio ne ecc...; in Hermes il testo viene tel. 02/69851 - fax 02/6985588 priorità, agenzia di stampa, categomarcato come proveniente dalle agenria, ora ecc) oppure su una o più parole nel titolo e nel testo zie. anche con l’ausilio di operatori booleani come “and” oppure Con WireCenter ancora una volta Unisys propone al mondo “or”. Fra le diverse modalità di interrogazione esistenti, la editoriale una soluzione che, integrata perfettamente nel modalità TTY permette di definire criteri di ricerca da processo produttivo del quotidiano, fornisce un applicare sui messaggi futuri, con funzioni di alert che inequivocabile vantaggio competitivo ai fornitori di inforavvisano l’utente all’arrivo di un dispaccio combaciante. mazione. Inoltre è possibile salvare messaggi di particolare interesse in cassetti personali, che vengono aggiornati in maniera manuale o anche automatica. Nel caso di aggiornamento automatico, tutte le informazioni relative ad un dato argomento fluiscono nel cassetto e, per esempio in caso di assenza dalla sede anche prolungata, possono essere consultate in un momento successivo. Ricezione automatica delle agenzie La ricezione automatica dei dispacci avviene tramite altri PC dedicati detti Gateway. Questi PC sono altamente configurabili in modo da permettere la ricezione di dispacci provenienti da diverse agenzie Una schermata di WireCenter, il sistema Unisys per la gestione delle agenzie di stampa

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Lotus Notes per le redazioni dei quotidiani del 2000 Al 2000 mancano poco più di 3 anni. Il 2000 non è un informatori fidati, scrive, corregge, rivede, archivia, riappuntamento importante solo per la necessità di prende ed altro ancora”. E tutto quello che meraviglia (ma adeguamento dei calcolatori, per il cambio di secolo e di solo apparentemente e con poche varianti) è che lo stesso millennio o per altre ragioni più o meno arcane e appariquadro di riferimento potrebbe valere per ambienti comscenti per la vita di tutti i giorni. Il 2000 è soprattutto, a mio pletamente diversi come il periodico e perfino la televisioavviso, un momento cruciale di verifica per la funzione e ne. il ruolo delle redazioni nella nuova società della comuniSe tutto ciò da un lato colpisce la fantasia di chi ascolta e cazione. fa pensare ad un mondo di “artisti” Stavolta però non vorrei dissertare ai quali sono stati appaltati singoli sul futuro dei prodotti editoriali (evitasselli di un mosaico in continuo tando di conseguenza la sterile divenire e che si incontrano solo al diatriba carta contro bit), sull’evomomento dell’assemblaggio finale luzione delle figure professionali da (dove tutto quasi per magia si incaredattore del 20° secolo a operatore stra perfettamente), da un altro lato della comunicazione multimediale. nessuno di buon senso ( e ancora Si tratta indubbiamente di temi di innamorato del prodotto giornale) IBM SEMEA larghissimo respiro che stravolgeCirconvallazione Idroscalo oserebbe mai tentare di trasferire i 20090 Segrate - MI ranno l’editoria e che creeranno scecriteri e le tecnologie di una catena Tel. 02.59621 nari di lavoro completamente nuovi di montaggio in una redazione! ed impensabili. Vorrei piuttosto soffermare Se ciò è vero oggi, lo sarà a maggior l’attenzione sul problema delle sinergie (magari ragione nel vicino 2000 dove il nostro redattore con qualche pennellata sull’organizzazione del lavoro) in dovrà affinare il proprio ingegno e la propria creatività redazione. nella messa a punto del suo tassello multimediale. Non rimane allora che una soluzione logica e intelligente al Le sinergie contempo: sfruttare le sinergie, ottimizzare le professioCos’è oggi una redazione? nalità, facilitare la comunicazione interna ed esterna, Non esiterei a definirla come “un insieme variopinto ed integrare i processi (all’interno delle redazioni e con il eterogeneo di professionisti dell’informazione che resto dell’azienda), fornire al redattore una finestra sul unitamente provvedono a confezionare un prodotto editomondo e verso il mondo. riale da distribuire e proporre ad un pubblico (specifico)”. Ed è proprio in quegli aggettivi (variopinto ed eterogeneo) Dalla teoria alla pratica: Lotus Notes che, sempre a mio avviso, sta la chiave di lettura di un Niente da ridire (almeno lo spero) sui concetti, ma in modo estremamente disarticolato, poco pianificabile, poco pratica tutto ciò cosa significa? industrializzabile, poco controllabile e valutabile di opeIn termini di estrema sintesi due sole parole: Lotus Notes. rare. Non si tratta né di un talismano della felicità, né di un elisir Quando si prova a raccontare come lavora la redazione di di lunga vita (per le redazioni), né ancora del famosissimo una testata quotidiana (soprattutto se a copertura nazionabalsamo Tigre infallibile rimedio contro tutti i mali. le) ci si trova di fronte ad una sorta di storia infinita fatta Lotus Notes è uno dei più potenti software al mondo per di pochi punti fermi e di tante immaginazioni: “... poi il pianificare i processi, controllare le operazioni, trasferire redattore approfondisce l’argomento, si documenta dove in modo automatico informazioni, colloquiare con banche lui/lei sa, contatta gli attori della vicenda, legge le agenzie, dati interne ed esterne, navigare in Internet, gestire docusi consulta con la propria linea di riporto, sente i suoi menti multimediali, comunicare con il mondo esterno (via

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telefono, fax, modem, etere) e tant’altro ancora. Nel mondo si contano, una per l’altra, una decina di milioni di licenze installate, e le nostre redazioni? Sono arrivate buon ultime ma stanno recuperando in fretta. Lo slogan è molto semplice: Volete lasciare invariato il vostro sistema editoriale a livello di hardware e software? Volete lasciare invariata la vostra organizzazione del lavoro? Volete, per contro, avere sulla vostra workstation in ogni istante tutto il materiale a voi destinato (dopo esserne stati avvertiti) o gestire autonomamente con un click le vostre comunicazioni? Volete sapere in ogni istante come stanno avanzando le singole pagine, chi ha fatto (o sta facendo) che cosa, come e da quanto, chi sono i possibili collaboratori da attivare, dove sono, quanto costano, dov’è un nostro inviato, chi può darvi l’informazione che cercate e attivarne la richiesta, cosa stanno dicendo le agenzie, quali immagini potreste utilizzare a corredo del vostro pezzo, chi le ha, dove sono, cosa costano, e tutto quello che può servire a lavorare meglio, a costi di ordini di grandezza inferiori agli attuali ed in tempi molto più contenuti? Volete fare le stesse cose dalla scrivania del vostro ufficio, dal salotto buono di casa vostra, da una stanza di albergo, da uno stadio di calcio o dalla sala di aspetto di un aeroporto? Allora installate Lotus Notes sulla vostra rete e attivatene le potenzialità in modo graduale secondo le vostre esigenze attuali e prospettiche. Ancora una volta sembra di trovarsi di fronte all’ennesima televendita dove ti offrono stupendi gioielli a prezzi irrisori. Non è così, sono le prime, concrete esperienze che fanno intravedere rosei orizzonti per i nostri redattori. Lotus Notes: dalle Olimpiadi ai quotidiani Si parte nell’inverno ’94 con le Olimpiadi di Lillehammer. IBM sponsorizza l’informatizzazione dei Giochi e di fronte al problema di dover mettere in piedi una redazione che deve durare due settimane e operare con giornalisti che mai prima hanno lavorato insieme, fa’ una scommes-

sa: installa Lotus Notes e alcune workstation per l’impaginazione usando un prodotto di larghissima diffusione come XPress. I giornalisti si dimostrano entusiasti ed il solo rammarico è quello che non possono portarsi a casa il sistema utilizzato per l’avvenimento! Si estende la scommessa ad una realtà vera, con i suoi problemi di tutti i giorni, con un sistema già installato (che non si vuol toccare), con molti più redattori, con flussi molto articolati, con esigenze molto più spinte. Nascono le nuove esperienze di due quotidiani scandinavi: Dagbladet a Oslo (170 redattori e 130 tipografi) e Dagens Nyheter a Stoccolma (di dimensioni ancora più ampie). Si crea una certa curiosità nell’ambiente e altre testate iniziano a ragionare su possibili ipotesi in questa direzione. La televisione prende la palla al balzo e si realizzano esperienze interessantissime di Notes per gestire interamente tutti i processi di notissime trasmissioni come Paperissima, Re per una Notte, Village, Cuori Solitari e molte altre ancora. E non mi si dica che una trasmissione come quelle appena citate sia di più facile costruzione rispetto ad un prodotto cartaceo! Nel frattempo IBM acquisisce Lotus e all’operazione apporta la propria forza commerciale inserendo il prodotto nelle sue linee strategiche. Non siamo, come dicevo, di fronte al rimedio per tutti i mali “informatici” ma, indubbiamente, di fronte ad una delle più importanti e significative svolte culturali nel mondo dell’editoria: i sistemi editoriali (passati o moderni) hanno brillantemente alleviato i problemi delle operazioni, Notes ne rende semplice e automatica la comunicazione, il controllo, l’inserimento a pieno diritto nel mondo stesso dal quale il giornale dipende e al quale si rivolge. Chi lo cavalca fin dall’inizio (piccolo o grande che sia), chi ne sperimenta l’efficienza sulla propria realtà, chi si affida ai suoi servizi per guardare con nuovi occhi ad un mondo che cambia (e che richiede all’editore altri ruoli, altri prodotti e altri sevizi) ne trarrà indubbiamente un rilevante, irrinunciabile vantaggio competitivo. Cesare De Micheli

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Editoria elettronica per i quotidiani: soluzione Fulcrum per i CD-ROM de La Repubblica “La Repubblica”, uno dei più importanti quotidiani nazionali, in occasione del ventennale della propria attività giornalistica, ha prodotto un’opera su CDROM contenente i testi integrali degli articoli pubblicati in questi ultimi anni, compresi gli inserti ed i numeri speciali. L’opera, composta da sei CDROM contenuti in un cofanetto, sarà distribuita all’interno del circuito librario.

zioni verso uno standard comune basato su Fulcrum SearchServer, abbandonando il vecchio sistema di Information Retrieval che non consentiva di mantenere le prestazioni che la redazione riteneva necessarie.

Assistenza tecnica in tutta Italia Il software di Fulcrum è stato scelto, oltre che per la tecnologia allo stato dell’arte, per l’assistenza che Fulcrum è in grado di fornire in tutta Italia, consentendo, con il supporto tecnico di esperti altamente qualificati, di FULCRUM Italia S.P.A. realizzare l’opera in tempi Via Laurentina, 756 - 00143 Roma rapidissimi e di far migrare i Tel: 06/50274565 - 5020776 Fax: 06/5020774 dati provenienti da diversi forhttp://www.fultech.com mati in modo pressoché istantaneo.

Il motore della Banca Dati La Direzione dell’“Editoriale La Repubblica”, dopo aver lungamente valutato diverse ipotesi alternative, ha scelto come “motore” della Banca Dati SearchServer, il potente software di Information Retrieval della Fulcum Technologies Inc., società canadese leader mondiale nei sistemi di archiviazione e ricerca full-text. La soluzione, infatti, consente di gestire al meglio l’enorme mole di informazioni contenute nei CDROM, circa 500.000 articoli pari a 3,6 GigaByte di dati. Inoltre, è risultata vincente la estrema flessibilità offerta dal software per la indicizzazione degli articoli giornalistici e la ricerca in modalità fulltext, oltre alla possibilità di sviluppare una interfaccia utente estremamente potente ma di uso oltremodo intuitivo.

La scelta di Fulcrum La scelta di Fulcrum ha portato alla rivalutazione del sistema informativo dell’“Editoriale La Repubblica”, che già da tempo utilizzava un sistema di information retrieval per alcune applicazioni online. L’attività di scelta del motore per i CD-ROM ha quindi portato alla migrazione di tutte le applica-

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L’interfaccia Windows Il ventennale de “La Repubblica” su CD utilizza una potente interfaccia Windows che consente di operare ricerche mediante innumerevoli opzioni e di colloquiare mediante una serie di finestre di dialogo complete ma intuitive, espressamente realizzate per utenti esperti e non esperti. L’Ingegner Baldi, responsabile dell’integrazione delle applicazioni di Text Retrieval per “La Repubblica” ha così commentato le motivazioni della sua scelta: “Cercavamo un prodotto che unisse una elevata potenza di indicizzazione e di ricerca su grandi moli di dati ad una spiccata flessibilità di programmazione per le nostre applicazioni. Fulcrum possiede entrambe queste qualità e proponendosi sempre di più come uno standard di mercato ci ha anche offerto interessanti caratteristiche di stabilità e di resa degli investimenti”.


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Un sistema editoriale per un settimanale che sembra un mensile edito da un quotidiano dimensione, nome, formato tipografico) che, a differenza di Quando La Stampa inziò a coinvolgere Sinedita nel progetnormali gruppi di box definiti in una libreria di XPress, to dello Specchio, ci rendemmo immediatamente conto possono essere “stirati” per adattarsi alla posizione e della difficoltà e complessità dell’operazione. dimensionamento in pagina che il grafico vuole loro asseNel progetto sono presenti tutte le componenti principali gnare. relative alle possibili periodicità in una pubblicazione: 1) La Stampa è un grande quotidiano con tutte le complessità di organizzazione e gestione che questo comporta; Il flusso di lavoro 2) Specchio è un settimanale prodotto da giornalisti e grafici La filosofia di fondo del sistema editoriale installato a sia del giornale sia acquisiti dall’esterSpecchio è quella di consentire la no. Il fatto che il settimanale sia acmassima creatività di impostazione coppiato all’uscita del quotidiano del grafica pur fornendo tutti quegli ausabato comporta stretti vincoli nei tomatismi che consentono di tempi di chiusura; velocizzare e controllare le opera3) Il settimanale ha la struttura, il zioni ripetitive e che garantiscono il formato, la grafica e la qualità di un corretto utilizzo degli elementi caSINEDITA srl mensile di grande qualità e prestigio. ratterizzanti il progetto grafico. Via Trecate 34/8 - 10141 Torino Tel: 011/7724200 Il sistema editoriale che in breve temUn punto particolarmente delicato Fax: 011/7723222 po abbiamo proposto è una estensioriguarda l’implementazione di un ne del nostro sistema per quotidiani corretto “flusso di lavoro”. Il procon tutte quelle varianti che permettono di risolvere i blema nasce, da un lato, dall’abitudine dei giornalisti di problemi tipici di una pubblicazione come Specchio. utilizzare un sistema Atex fortemente orientato alla scrittura del testo e, dall’altro, dall’esigenza dei grafici di avere la Documenti multipagina e “anteprime reali” massima libertà creativa nel disegno e soprattutto nella Le varianti più significative che abbiamo realizzato sono modifica delle pagine e degli elementi informativi in essa legate sporattutto alla gestione di documenti multipagina contenuti. (che abbiamo associato al concetto di “servizio”) ed alla Il modello che abbiamo proposto consiste nella associaziopossibilità per i giornalisti di lavorare su “anteprime reali” ne di “stati” ad ogni fase delle lavorazione di ogni pezzo. Gli del pezzo in lavorazione. Questo significa che i redattori stati sono a loro volta interpretati, nella loro relazione al profilo di utente, come semafori che inibiscono o consentopossono “vedere” sul proprio computer le pagine reali del no alcune operazioni sui pezzi in lavorazione. servizio a cui appartiene il pezzo che stanno scrivendo, Su questo punto in particolare Sinedita sta discutendo con possono impaginarlo nel formato definitivo (quello che sarà La Stampa e gli utenti finali (grafici e redattori) per capire successivamente lavorato dai grafici), possono utilizzare come migliorare il sistema di controllo del flusso di lavoro. formati tipografici che consentono di mantenere uniforme e Il progetto editoriale di Specchio è certamente innovativo compatto l’aspetto grafico della pubblicazione. Tutto ciò ed innovativi devono essere gli strumenti che permettono di avviene in parallelo, cioé più redattori possono lavorare sulla stessa “pagina reale” contemporaneamente. realizzarlo. Solo con un rapporto collaborativo tra cliente, I grafici dal canto loro possono, dopo aver “battezzato” un utenti e Sinedita (che si sta verificando al meglio) è possibile servizio nel sistema editoriale, disegnare gli ingombri per adattare il sistema alle reali esigenze, anche quando il testo e grafica sia manualmente (utilizzando gli strumenti di “modello organizzativo” nasce con l’organizzazione stessa, XPress), sia usufruendo dello strumento del sistema editocome spesso capita in situazioni di forte innovazione. riale che permette di creare “box complessi”, che altro non Paolo Agus Responsabile della Ricerca sono che gruppi di box con caratteristiche predefinite (tipo,

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Supera i 100 nodi la rete Video On Line A fine febbraio la rete Video On Line è arrivata a 83 nodi, dislocati in 78 distretti telefonici. Con le aperture previste a marzo si supereranno i 100 nodi. Gli 83 nodi già operativi permettono al 70% degli abbonati al telefono italiani di collegarsi a Internet senza comporre un prefisso telefonico. In cinque distretti: Torino, Roma, Bari, Palermo e Catania i nodi sono due mentre a Milano con l’apertura di Milano 2 e Rho sono diventati tre. Tutti i nodi sono dotati di modem a 28,8 Kbps.

La copertura regionale Le regioni più coperte sono (a fine febbraio) Lombardia con 14 nodi, Sicilia con 11, Sardegna con 7 nodi, Emilia, Veneto, Piemonte e Puglia con 6. A fine marzo i nodi saranno oltre 100 e permetteranno al 74-75% degli abbonati al telefono italiani di collegarsi a Internet senza comporre un prefisso telefonico. Sempre a fine marzo le regioni più fittamente coperte saranno la Lombardia (16 nodi), e il Piemonte-Val d’Aosta (15 nodi) seguiti da Sicilia (14 La rete italiana di Video On nodi), Emilia (8 nodi), SarVideo On Line Line degna (7), Veneto e Puglia Viale Regina Elena VOLnet, la rete italiana di con 6. I distretti telefonici 09125 Cagliari Tel.: 070 659625 Video On Line utilizza compiù piccoli coperti da Fax: 070 - 655944 plessivamente circa 2.500 VOLnet saranno Macomer, email: info@vol.it WWW: http://www.vol.it/ modem. I nodi sono equamenBorgosesia, Susa e Saluzzo te distribuiti in proporzione con 20-26 mila abbonati. alla popolazione italiana: a Informazioni aggiornate su fine febbraio se ne contavano 37 nel Nord, 22 VOLnet si trovano on-line al sito: nel centro e 24 nel Sud. Si tratta della più estesa http://www.vol.it/IT/IT/INFO/onli1213.html. rete di accesso Internet in Italia. Buona parte Lo staff di Video On Line ha nel frattempo dei nodi sono gestiti in outsourcing da Telecom raggiunto le 150 persone, 100 delle quali impeItalia, ma aumenta il numero di nodi gestiti da gnate nel servizio di assistenza telefonica nupartner (VOLpoint). mero-verde operativo 24 ore su 24.

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Lombardia Bergamo Brescia Busto Arsizio Como Lecco Mantova Milano Milano II Monza Pavia Rho (MI) Salò Seregno Varese Vigevano Crema (CR) Sondrio

Piemonte-Val d’Aosta Alessandria Aosta Savigliano Torino Torino-2 Vercelli Asti Borgosesia Cuneo Novara Robassomero (TO) Susa Ovada Rivarolo Saluzzo

(0131) 231232 (0165) 31580 (0172) 713153 (011) 3821302* (011) 4377886 (0161) 214880* in corso di attivazione in corso di attivazione in corso di attivazione in corso di attivazione in corso di attivazione in corso di attivazione in corso di attivazione in corso di attivazione in corso di attivazione

(035) 321811* (030) 220792* (0331) 635417 (031) 305966* (0341) 368280 (0376) 323373 (02) 39230* (02) 6597139 (039) 2000312 (0382) 468783 (02) 93900596 (0365) 374422 (0362) 222470 (0332) 264850* (0381) 79940 in corso di attivazione in corso di attivazione

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La Rete Video On Line Trentino Alto Adige Bolzano Cles Rovereto Trento

(0471) 932984 in corso di attivazione in corso di attivazione in corso di attivazione

Friuli-Venezia Giulia Pordenone (0434) 550596 Trieste (040) 762605 Gorizia in corso di attivazione

Veneto Padova (049) 8071866* Rovigo (0425) 421022 Treviso (0422) 402840* Venezia (041) 5313101* Verona (045) 8003655* Vicenza (0444) 327114 Bassano del Grappa (VI) in corso di attivazione

Emilia Romagna Bologna Modena Parma Reggio Emilia Rimini Forlì Ferrara Forlì

Liguria Genova La Spezia Savona Sanremo Albenga

(010) 5536070* (0187) 739506 (019) 808577 in corso di attivazione in corso di attivazione

(051) 253859* (059) 211107 (0521) 255026 (0522) 451006 (0541) 780290 (0543) 68880 in corso di attivazione in corso di attivazione

Marche Ancona Pesaro Fermo

(071) 2806091 (0721) 403988 (0734) 227962

Toscana Firenze (055) 499666* Livorno (0586) 864956 Lucca (0583) 510087 Massa Carrara (0585) 787854 Siena (0577) 49256 Prato (0574) 577777

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L’Aquila Pescara

Perugia (075) 5720383 Perugia-2 (075) 5056764 Terni (744) 421548

(0862) 313138 (085) 4214466*

Lazio Civitavecchia Roma Roma-2 Viterbo Latina

(0766) 545949 (06) 3311299* (06) 36204 (0761) 251507 in corso di attivazione

Campania Caserta Napoli Salerno Ottaviano

Sardegna Cagliari Iglesias Macomer Nuoro Olbia Oristano Sassari

(070) 660781 (0781) 22273 (0785) 70418 (0784) 230710 (0789) 27743 (0783) 302165 (079) 218838

Sicilia Agrigento (0922) 607207 Caltanissetta (0934) 551893 Catania (095) 208905* Catania-2 (095) 310592 Enna (0935) 26615 Messina (090) 661561 Palermo (091) 6110683* Palermo-2 (091) 6571214 Ragusa (0932) 621965 Siracusa (0931) 22127 Trapani (0923) 20001 in corso di attivazione Patti Barcellona in corso di attivazione Alcamo in corso di attivazione

(0823) 361312 (081) 5454201* (089) 752420 (081) 8270244

Puglia-Basilicata Bari Brindisi Foggia Lecce Monopoli Taranto Potenza Melfi

(080) 5794800* (0831) 587282 (0881) 748675 (0832) 458890 (080) 9372090 (099) 4764505 (0971) 471033 in corso di attivazione

Calabria Cosenza (0984) Cosenza-2 (0984) Reggio Calabria (0965) Palmi (0966)

791934 790119 28697 21719

Tutti i collegamenti avvengono con modem a 28,8Kbps, tranne che per i numeri segnati con l’asterisco per i quali il collegamento avviene a 14,4Kbps

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Apple Computer fornisce in licenza a Motorola il sistema operativo Mac Os In linea con la strategia volta ad una più ampia diffusione del proprio sistema operativo, Apple Computer ha deciso di fornire Mac OS in licenza a Motorola. L’accordo prevede, per la prima volta, che un licenziatario possa sub-licenziare il sistema operativo Mac OS ad altri costruttori.

OS con una più ampia scelta di caratteristiche, prezzi, supporto e canali di distribuzione. Inoltre fornisce agli sviluppatori nuove opportunità di mercato. “L’espansione di mercato resa possibile da questo accordo - ha dichiarato Lamar Potts, vice president Apple per OS & Technology Licensing - aumenterà l’apprezzamento nei confronti della Piattaforma Mac OS e incoraggerà lo sviluppo di soluzioni innovative che porteranno vantaggi a tutti gli utenti di Mac OS”. L’accordo riguarda le versioni 7.5.X del Mac OS, include l’accesso alle prossime maggiori release del sistema operativo e comprende tutte le 16 versioni localizzate che Apple ha finora approvato per la fornitura su licenza (inglese americano, inglese britannico, italiano, tedesco, francese, spagnolo, portoghese, svedese, norvegese, danese, finlandese, olandese, coreano, cinese tradizionale, cinese semplificato e giapponese). ®

I contenuti dell’accordo L’accordo consente a Motorola di distribuire Mac OS sia con i sistemi basati sull’attuale architettura hardware Power Macintosh, sia con quelli futuri progettati secondo le specifiche della PowerPC Platform. Motorola potrà inoltre fornire in sub-licenza il Mac OS a tutti i costruttori di computer ai quali vende schede madri o computer completi. Grazie a questa opportunità, che consente alle aziende di offrire computer con Mac OS senza necessariamente dover siglare un accordo con Apple, Motorola contribuirà alla crescita della piattaforma Macintosh. Apple continuerà comunque a certificare tutti i sistemi venduti con Le nuove politiche di Apple Ma OS per assicurare agli utenti la completa comQuesto accordo è un altro passo verso la transizione Apple Computer Via Milano, 150 patibilità. di Apple a perseguire politiche di licensing sempre “Motorola è un’azienda leader nel mercato dell’in- 20093 Cologno Monzese MI più ampie. Fin dal settembre 1994 Apple ha seguito Tel. 02/273261 formatica - ha affermato Gil Amelio, chairman e una strategia articolata in due fasi. Nella prima, http://www.apple.it CEO di Apple Computer, Inc. - e noi crediamo abbia l’attività è stata limitata a poche aziende, per poter le risorse e le capacità tecniche, specialmente nell’area delle fornire il livello di supporto necessario a garantire il successo comunicazioni, per arricchire la piattaforma Macintosh ed espandell’implementazione sull’architettura hardware proprietaria di dere i suoi benefici a nuovi utenti e mercati. Questo accordo Apple. rappresenta un punto importante del nostro programma di La società è ora nella seconda fase, resa possibile dall’accordo licensing.” sulla PowerPC Platform (una architettura hardware aperta e “Siamo molto lieti di affiancare Apple - ha commentato Joe basata sul potente microprocessore RISC PowerPC) che consenGuglielmi, corporate vice President e general manager di Motorola te un modello di licensing aperto e flessibile. La PowerPC Computer Group - nel favorire la crescita della piattaforma Mac Platform è un insieme di specifiche che definiscono una architetOS. Riteniamo che questa piattaforma aggiunga un elemento tura unificata per personal computer e offrirà a utenti e produttori importante alla nostra strategia per il mercato delle aziende, oltre i vantaggi sia della piattaforma Power Macintosh sia dell’ama essere un valido complemento alla nostra volontà di offrire biente standard PC. L’annuncio odierno fa seguito alla disponisistemi operativi diversi sulla piattaforma PowerPC. La possibibilità delle specifiche della PowerPC Platform (introdotta conlità di sub-licenziare ci consentirà inoltre di offrire i migliori giuntamente lo scorso novembre da Apple, IBM e Motorola) e sistemi e schede ai nostri partner OE.” alla recente presentazione di un prototipo costruito secondo tali specifiche e funzionante con sistema operativo Mac OS. RappreI benefici per gli utenti senta infine un altro forte segno del potenziale tecnologico L’accordo offre indubbi benefici agli utenti di computer, che davvero unico dei processori PowerPC, progettati congiuntahanno ora a disposizione altri fornitori di prodotti basati su Mac mente da Apple Computer, IBM e Motorola.

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I sistemi Indigo per la stampa digitale La prima presentazione ad una fiera italiana dei sistemi Indigo per la stampa digitale a colori avverrà a Milano, dal 7 all’11 maggio, in occasione della edizione 1996 di Grafitalia. Indigo sarà presente con uno stand di oltre 330 metri quadrati nel padiglione 9, dove saranno installate diverse configurazioni della E-Print 1000, la rivoluzionaria macchina da stampa basata sul procedimento Digital Offset Color, adatta alla riproduzione su supporti in fogli di diverso tipo: carte, lucidi ed etichette - e la Omnius, la prima macchina per la stampa digitale dedicata al mercato del packaging e del converting, che utilizza materiali flessibili in bobina. I sistemi Indigo sono semplici e veloci. Usano speciali inchiostri liquidi, brevettati, che permettono di ottenere risultati di stampa di qualità decisamente superiore e non richiedono pellicole, lastre o prove di stampa. Il processo parte da un file di testi e immagini preparato con sistemi di prepress di tipo standard, come le configurazioni Macintosh o qualsiasi altro sistema capace di generare file PostScript corretti che vengono inseriti diret-

Mediterranea è una società giovane, fondata a Firenze meno di tre anni fa, ma forte di rappresentanze di alto valore tecnologico e grande prestigio. A Grafitalia/Converflex Mediterranea presenterà presso il proprio stand F38, nel padiglione 9, tutti i migliori prodotti e le novità più interessanti delle proprie case. Innanzi tutto i più recenti modelli di sviluppatrici e sistemi on-line prodotti da Glunz & Jensen, il gruppo che Mediterranea rappresenta in esclusiva in diversi paesi oltre all’Italia e che ha recentemente rafforzato la propria posizione di leader sul mercato in seguito all’acquisizione della GET - Ajax/Luth International. Di particolare rilevanza sarà anche la presenza della MountainGate del gruppo americano Lockheed Martin, leader mondiale nella produzione di sistemi per l’archiviazione elettronica, di cui vengono proposti i dischi rigidi removibili IncreMeg, ad ampia capacità, espandibili, veloci, che risolvono ogni problema di archiviazione di immagini, fotografie a colori, filmati, brani musicali e in generale di file voluminosi. La configurazione DTP che servirà alle dimostrazione dei sistemi IncreMeg utilizzerà in

tamente nel computer della macchina. Seguendo i dati del file, i colori di selezione vengono trasferiti prima sul caucciù e successivamente sul supporto di stampa, a registro perfetto. Il procedimento digitale permette inoltre di intervenire a piacere sul file originale, eseguendo modifiche fino all’ultimo momento o cambiando ad ogni impressione l’immagine, parzialmente o totalmente. Si ottengono così prodotti a colori personalizzati di alta qualità, particolarmeene adatti alle più avanzate esigenze di marketing e comunicazione di impresa. L’assoluta eliminazione di qualsiasi procedura di preparazione e di avviamento della macchina da stampa rende convenienti anche le tirature più brevi. La prima copia serve come prova di stampa e può essere immediatamente verificata; le eventuali modifiche si possono eseguire direttamente sul file, stampando poi subito la copia successiva. Una volta approvato il risultato, la stampa parte immediatamente e la tiratura richiesta può essere consegnata in breve tempo. E-Print 1000 è perfetta per un’ampia gamma di appli-

cazioni, tra cui depliant, biglietti da visita a colori, documentazioni per seminari, meeting e congressi, presentazioni, mailing, copertine di CD. Omnius trova invece la sua collocazione ideale presso tutte le aziende che stampano su supporti flessibili per la produzione di etichette e oggetti come sacchetti, scatole, bottiglie, tubetti, piastrelle e lattine. Oltre a seguire le dimostrazioni dei sistemi E-Print e Omnius i visitatori dello Stand Indigo potranno ottenere campioni di stampa digitale a colori personalizzata sul momento e avranno a disposizione un’ampia area di accoglienza. Gli specialisti Indigo saranno presenti per approfondire tutte le tematiche della stampa digitale, sia dal punto di vista tecnico che da quello commerciale e di marketing, e per valutare insieme ai clienti le reali opportunità di sviluppo del loro mercato, anche alla luce dell’esperienza maturata attraverso le oltre 500 macchine già vendute in tutto il mondo.

Indigo Italia Via G. Stephenson 43/a - 20157 Milano tel. 02/3575251 - fax 02/3575629

Mediterranea a Grafitalia 1995 uscita stampanti caricate con gli speciali supporti Kimolec e Kimojet della giapponese Kimoto. Sempre della Kimoto saranno presentati a Grafitalia diversi altri materiali e accessori di qualità, dai supporti trasparenti ai pennarelli correttori. Per quanto riguarda il mercato del packaging e del converting, che Mediterranea considera uno dei più interessanti per le grandi prospettive di sviluppo che lo caratterizzano, spicca a Grafitalia la presentazione della Indigo Omnius, la prima macchina per la stampa digitale in quadricromia su supporti flessibili in bobina. L’esclusiva tecnologia Indigo One Shot Color, su cui Omnius è basata, permette di stampare senza pellicole, prove di stampa, lastre o cliché, testi e immagini di alta qualità per etichette e oggetti pro-

Mediterranea MEDITERRANEA srl Via Madonna della Pace 27 50125 Firenze tel. 055/2280713 - fax 055/2280715

mozionali come sacchetti, scatole, etichette, bottiglie, tubetti, piastrelle e lattine. La capacità di Omnius di stampare a colori e a costi convenienti poche copie, anche personalizzate singolarmente, apre la strada a nuove opportunità commerciali e permette di individuare nuovi segmenti di mercato, fino a ora assolutamente inesistenti. Sempre allo stesso settore sono dedicati i sistemi LaserStream prodotti dalla giapponese Think Laboratoy/Kimoto per l’incisione diretta tramite laser dei cilindri rotocalco. I sistemi LaserStream Think eliminano tutti i passaggi intermedi in pellicola, riducono drasticamente i tempi di produzione e permettono allo stesso tempo di ottenere risultati di qualità decisamente superiore rispetto al tradizionale procedimento di incisione elettromeccanica. Allo stand Mediterranea non mancheranno inoltre i prodotti della Mitsubishi Packaging Group e gli esclusivi imballi ad aria AirBox, della Air Packaging Technology, di concezione innovativa e con infinite possibilità di applicazione.

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TecnoMedia

CIRCOLARI

“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazione alle imprese editrici e stampatrici. “Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelle aziende del settore.

Circolare del 13-11-95

N° 1997

49° Congresso mondiale degli editori di quotidiani - Washington 19-22 maggio 1996.

Circolare del 17-11-95

N° 48

Decisioni dell’organo Monocratico istituito ai sensi dell’art. 12 dell’Accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.

Circolare del 20-11-95

N° 1998

Rinnovo della disciplina collettiva giornalistica. Una Tantum e nuovi minimi tabellari.

Circolare del 20-11-95

N° 47

Richiamo di alcune problematiche inerenti i rapporti contrattuali tra Editori e distributori locali. Ripresa ed integrazione di uno schema contrattuale di base per la regolamentazione del negozio giuridico tra i due soggetti imprenditoriali.

Circolare del 22-11-95

N° 1999

Contratto giornalisti.

Circolare del 28-11-95

N° 2000

Disegno di legge sulla tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento di dati personali. “Privacy informatica”.

Circolare del 30-11-95

N° 2001

Proroga dei termini previsti dal decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Circolare del 30-11-95

N° 2002

Rappresentante per la sicurezza.

Circolare del 02-12-95

N° 50

Recenti decisioni della Commissione Permanente per i problemi della distribuzione e la rivendita.

Circolare del 04-12-95

N° 49

Convocazione Commissione Tecnica Operativa Milano 20 dicembre 1995. Servizi regioni nord.

Circolare del 05-12-95

N° 51

Convocazione Commisione Tecnica Operativa Roma 15 dicembre 1995. Servizi regioni centro sud.

Circolare del 18-12-95

N° 2005

Prestazioni di lavoro autonomo. Contributo previdenziale del dieci per cento.

Circolare del 18-12-95

N° 2006

Richiesta di versamento dei contributi sulla somma versata ad enti o cassa di settore.

Circolare del 19-12-95

N° 52

Esclusione degli automezzi adibiti al trasporto di pubblicazioni dal divieto di circolazione previsto per giorni festivi o particolari giorni feriali del 1996.

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TecnoMedia

Circolare del 20-12-95

N° 53

Problematiche connesse alla vendita in edicola di pubblicazioni con annessa videocassetta.

Circolare del 22-12-95

N° 54

Operativi voli postali 1° gennaio 1996.

Circolare del 22-12-95

N° 55

Comunicazione finale delle percentuali che i distributori locali sono stati provvisoriamente autorizzati a trattenere a titolo di compenso per spese di portatura.

Circolare del 22-12-95

N° 56

Nuove tariffe postali per la stampa. Disposizioni contenute nella Legge di accompagnamento alla Finanziaria 1996.

Circolare del 22-12-95

N° 2007

Errata corrige circ. n. 2005 del 18/12/95.

Circolare del 29-12-95

N° 2008

Fondo di Previdenza Dirigenti Giornali Quotidiani: misura dei contributi per l’anno 96, interessi di mora sui contributi arretrati anno 1996.

Circolare del 02-01-96

N° 1

Reiterazione Decreto - legge in materia di bilanci delle imprese editrici (D.L. 23 dicembre 1995, n. 544 G.U. n. 301 del 28 dicembre 1995.

Circolare del 04-01-96

N° 1

Implicazioni distributive connesse all’adozione generalizzata del codice a barre. Intese con Anadis.

Circolare del 04-01-96

N° 2

Nuove aliquote contributive per invalidità, vecchiaia e superstiti. Nuove misure della contribuzione Gescal.

Circolare del 08-01-96

N° 3

I nuovi regimi retributivi e gli incentivi alle assunzioni disposti dalla rinnovazione contrattuale giornalistica.

Circolare del 09-01-96

N° 4

Legge finanziaria 1996 e legge collegata.

Circolare del 11-01-96

N° 2

Nuova disciplina della spedizione in abbonamento postale delle pubblicazioni (art. 2 Legge 28 dicembre 1995 n.549).

Circolare del 18-01-96

N° 5

Art. 4 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro giornalistico: situazione occupazionale trimestre ottobre - dicembre 1995.

Circolare del 18-01-96

N° 6

Prestazioni di lavoro autonomo. Contributo previdenziale del 10 per cento.

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TecnoMedia

Circolare del 22-01-96

N° 7

Contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico. Contrattazione aziendale.

Circolare del 24-01-96

N° 4

Tesi per la verifica della qualità della distribuzione nella città di Ravenna. Progetto di ricerca predisposto dell’Ifor.

Circolare del 23-01-96

N° 8

Annuario delle imprese editrici di giornali quotidiani e periodici e agenzie.

Circolare del 24-01-96

N° 6

Disamina della situazione distributiva a Napoli. Riunione del Gruppo di lavoro dalla Commissione nazionale ex art. 5

Circolare del 24-01-96

N° 3

Principali aspetti problematici emersi dallo studio relativo ai rapporti fra le rivendite di giornali e le Amministrazioni Comunali.

Circolare del 25-01-96

N° 9

Premi per l’esportazione del libro italiano 1995.

Circolare del 31-01-96

N° 10

Tasse di concessione governativa - Art. 3, commi 138 e 141 della legge 28/12/ 1995 n .549

Circolare del 31-01-96

N° 11

Conferenza Fiej su pubblicità e giornali: stampa al contrattacco. Parigi 22 e 23 febbraio.

Circolare del 02-02-96

N° 12

Premi nazionali per la traduzione, edizione 1996.

Circolare del 08-02-96

N° 7

Convocazione Commissione Tecnica Operativa, Milano 19 febbraio 1996. Determinazione di un metodo di esame per richieste da parte di distributori locali di adeguamento delle contribuzioni ai servizi di portatura.

Circolare del 08-02-96

N° 8

Modifica dell’accordo integrativo previsto per la disciplina dell’organo monocratico istituito ai sensi dell’art. 12 dell’Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici. Recenti decisioni dell’Authority.

Circolare del 15-02-96

N° 9

Imposta comunale sulla pubblicazione e diritto sulle pubbliche affissioni. Pubblicità relativa a giornali ed a pubblicazioni periodiche. Risoluzione del Ministero delle Finanze su quesito relativo all’esenzione prevista dall’art. 17 lettera del D. lgs. 15/11/1993, n. 56.

Circolare del 15-02-96

N° 10

Richieste da parte dei distributori di contribuzioni corrispondenti ad una parte degli ex sovrasconti natalizi trattenuti dai distributori stessi come contributo alle spese di trasporto.

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TecnoMedia

Circolare del 15-02-96

N° 11

Trattamento economico per le rivendite a carattere stagionale. Verbale di accordo con le Organizzazioni Sindacali dei rivenditori.

Circolare del 16-02-96

N° 13

Disposizioni in materia contributiva: - Determinazione per l’anno 1996 del limite minimo di retribuzione giornaliera per il calcolo dei contributi di previdenza ed assistenza e relative istruzioni INPS. - Aliquota contributiva aggiuntiva dell’1 per cento ex art. 3 legge 14 novembre 1992 n. 438. - Importi massimi mensili anno 1996 trattamenti di integrazione salariale. Disposizioni INPS. - Aumento aliquote contributive dal 1 ottobre 1995 di 0,60 punti. D.M. 15 gennaio 1996. - Giornalisti: retribuzioni convenzionali anno 1996 lavoratori italiani all’estero. D.M. 29 gennaio 1996. - Contribuzione sul lavoro straordinario. - Proroga termini in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. D.L. 19 gennaio 1996 n. 28.

Circolare del 19-02-96

N° 12

Convocazione Commissione Tecnica Operativa Roma, 9 febbraio 1996. Servizi regioni centro sud.

Circolare del 20-02-96

N° 14

Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante la campagna elettorale per il 21-04-1996.

Circolare del 21-02-96

N° 15

Nuovo modello di iscrizione al Registro Nazionale della Stampa e richieste di certificazione.

Circolare del 22-02-96

N° 16

Trasmissione testo a stampa del Contratto Nazionale di Lavoro per i dipendenti di aziende editrici e stampatrici di giornali quotidiani ed agenzie di stampa.

Circolare del 29-02-96

N° 13

Conferma dell’attuale misura percentuale corrispondente al prezzo defiscalizzato delle pubblicazioni sul quale vengono calcolati compensi alla rete di vendita.

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TecnoMedia

GRAFITALIA MOSTRA DEI MACCHINARI E DEI MATERIALI PER L’INDUSTRIA GRAFICA, DELL’EDITORIA E DELL’EDITORIA ELETTRONICA

EXHIBITION OF MACHINERY AND MATERIALS FOR THE PRINTING, PUBLISHING AND ELECTRONIC PUBLISHING INDUSTRY

MILANO, 7 - 11 maggio 1996 FIERA MILANO

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