TecnoMedia Tecnologie, Prodotti
& Mercati editoriali
Numero 10 Giugno 1996
Periodico mensile. Anno III n. 10 Sped. in abb. Postale 50%-Roma
Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -
Industria grafica: un anno in crescita
Aumentati nel corso del 1995 fatturato, esportazioni e consumi interni. Buone notizie anche per informatica e telecomunicazioni, mentre si rafforza il mercato degli Internet provider. a pagina 3
Integrazione digitale a Grafitalia ’96
Database multimediali e nuove architetture di sistema al centro del tradizionale appuntamento milanese. a pagina 7
Le
Esemplare diffuso gratuitamente ai soci
Filo
diretto
aziende informano
Il servizio ASIG Service che mette a diretto contatto fornitori e utilizzatori
di tecnologie per la produzione di quotidiani. Filo Diretto è il modo più rapido, efficace ed economico per raggiungere i
più qualificati manager e decision maker
Un primo sguardo a NEXPO ’96
Nuovi sistemi editoriali, pubblicità on line, database multimediali tra gli argomenti più “gettonati”. Sul prossimo numero di TecnoMedia un réportage approfondito. a pagina 11
Il “Timone Elettronico” de Il Tirreno
Le scelte organizzative e tecnologiche del quotidiano livornese e del gruppo editoriale FINEGIL. a pagina 15
Tutorial internazionale sui database
A Bologna, il 25 e 26 settembre prossimi, si rinnova l’appuntamento internazionale organizzato da ASIG in collaborazione con IFRA. a pagina 22
Pubblicità: cosa cambia per le agenzie
Intervista esclusiva a Paolo Romoli e Oreste Borri, Direttore Generale e Responsabile ufficio studi della OTEP, sulle prospettive della trasmissione digitale della pubblicità. a pagina 25
dell’industria editoriale italiana.
Ecco l’elenco delle aziende aderenti: ANSA ANS APIS NIGER SOFTWARE APPLE COMPUTER ARRISYSTEMS ATEX-SYSDECO AUTOLOGIC III BASEVIEW CASCADE ECRM DU PONT DE NEMOURS ITALIANA FULCRUM ITALIA GAMMAGRAPHX GERBER SYSTEMS G.M.D.E. HASSELBLAD ELECTRONIC IMAGING
Le pagine dell’Osservatorio
IBM SEMEA
Un nuovo appuntamento per i lettori di TecnoMedia: dati, ricerche e iniziative dell’organismo paritetico imprese-sindacati. a pagina 28
IMAGITEX NTG OPTRONICS PURUP PREPRESS
Le rubriche Editoriale
SERVIZI ITALIA a pagina a pagina 35
Lo Scaffale Circolari Appuntamenti
a pagina 58 a pagina 61 a pagina 63
SINEDITA TELECOM ITALIA TELPRESS UNISYS ITALIA VIDEO ON LINE XEIKON XYVISION a pagina 42
Parliamo di... Nexpo ’96, l’appuntamento mondiale sull’industria dei
inserzionisti. Ci si affanna, al contrario, alla ricerca di
giornali annualmente organizzato dalla NAA, l’associazione
soluzioni ancora non definite - e forse, su un piano generale
degli editori statunitensi, si è concluso il 19 giugno a Las
non definibili - tra applicazioni mature di architetture
Vegas. Al momento non sono ancora disponibili dati e cifre
fondate sulla “quarta ondata” (il DTP trasferito all’industria
sul numero degli espositori, sull’ampiezza degli spazi
editoriale) e possibile rivincita dei sistemi dedicati, con la
occupati dalla Rassegna e sull’affluenza di visitatori
razionale utilizzazione di tutte le risorse degli standard e
tradizionalmente provenienti da ogni parte del mondo. Si ha
dell’integrazione
ragione, tuttavia, di ritenere che, quand’anche saranno resi
dell’architettura.
noti, i dati in oggetto nulla aggiungeranno al significato e alla portata della Manifestazione.
tra
componenti
differenziate
Qualcuno, interpretando l’indubbio sommovimento che si ritiene doversi prevedere per l’affermazione di nuovi
Le novità e le indicazioni di Nexpo ’96 non vanno
modelli di comunicazione e la per trasformazione di quelli
misurati, infatti, con metro e con criteri tradizionali. Anzitutto
esistenti, parla addirittura di “quinta ondata”. Tesi tutte
va notato (a conferma di un fenomeno già affacciatosi in
rispettabili, e per ragioni diverse, condivisibili.
precedenti Rassegne del genere) che il “nuovo” - inteso
Quel che è certo che, per l’editoria in genere e per i
come tematiche emergenti dell’Esposizione e del Convegno
quotidiani in particolare, i prossimi mesi e i prossimi anni
- andava soprattutto ricercato ai margini (nel senso letterale
non prevedono mare piatto.
del termine) dei padiglioni del Convention Center e non nei
Carlo Lombardi
sempre più rari sfavillanti stand proiettati al facile richiamo. Nei piccoli spazi periferici (non a caso sempre affollatissimi) hanno trovato posto, ad esempio, quasi tutte le apparecchiature che dimostravano metodologie convergenti o differenziate per il trasferimento e l’acquisizione della pubblicità on - line, uno dei temi giustamente privilegiati con l’intento di chiudere il cerchio della realizzazione digitale della pagina. Stesso discorso o quasi per le banche dati e per i centri di documentazione, concepiti con sempre maggiore determinazione come strumenti di raccolta di informazioni di ogni tipo (testo, illustrazione, immagini fisse e in movimento, suono) da utilizzare per prodotti informatici diversi, tra di essi integrabili. In altri termini (ma i servizi di approfondimento che arricchiranno il prossimo numero di TecnoMedia lo confermeranno), le ipotesi che a Nexpo ’96 hanno primeggiato non prevedono affatto il superamento del giornale a stampa come medium di riferimento per lettori ed
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TecnoMedia Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: asigserv@ mbox.vol.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli Progetto Grafico - impaginazione - infografica Sabrina Bizzarri Segreteria di Redazione Antonella Appolloni Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 1995 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa I.G.U. S.r.l. Via Michele Migliarini 59/A, 00173 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 25 Giugno 1996
TecnoMedia
Grafitalia ’96: gli scenari
Macchine grafiche, informatica, TLC: un anno di risultati positivi Buon andamento del mercato italiano delle macchine grafiche negli ultimi dodici mesi: crescono fatturato, esportazioni, consumi interni. In espansione i mercati dell’informatica e delle telecomunicazioni, mentre stampa ed editoria, in attesa di una vera politica dell’informazione, continuano ad evidenziare problemi strutturali. Cresce il mercato italiano degli Internet provider, che secondo stime attendibili avrebbe superato nel 1995 i 20 miliardi di lire di fatturato.
Le grandi fiere italiane ed internazionali costituiscono da sempre un’ottima occasione per discutere sui risultati e sulle prospettive di sviluppo dei diversi settori industriali. A questa regola non si sono sottratte Grafitalia e Converflex, le tradizionali rassegne dedicate alle macchine ed ai materiali per l’industria grafica, editoriale e per il converting, che si sono svolte alla Fiera di Milano dal 7 all’11 maggio scorsi. In occasione della presentazione dei due eventi, che hanno registrato un record assoluto di visitatori sia italiani che provenienti da Paesi esteri, i Presidenti di Grafitalia, Converflex ed i maggiori responsabili delle organizzazioni di settore hanno tracciato un quadro complessivo dell’industria grafica ed editoriale nel nostro Paese. Dati statistici, risultati, problemi aperti e prospettive di sviluppo alle quali si sono aggiunte, verso la fine del mese di maggio, le rilevazioni contenute nel Rapporto Annuale dell’Assinform, l’associazione di categoria che rappresenta le aziende di informatica e telecomunicazioni operanti sul mercato italiano. Macchine grafiche: riprende il mercato interno Per l’industria italiana di macchine grafiche e per il converting il 1995 è stato un anno positivo: è aumentato il fatturato globale (+ 20%), le esportazioni (+22%) e, soprattutto, si è registrata una prima ma significativa ripresa del mercato nazionale interno. Secondo i dati illustrati da Piero Barzanò, Presidente di ACIMGA, l’associazione nazionale di costruttori di macchine grafiche e per il converting, il periodo difficile dei primi anni novanta, e la recessione
mondiale che ha colpito in misura più o meno grave l’industria grafica di tutti i Paesi industrializzati, è ormai alle spalle. I primi segnali di ripresa si erano cominciati ad intravedere fin dal 1993, ma solo relativamente alle esportazioni. La vera novità del 1995 è stata la ripresa del mercato interno, soprattutto nel secondo semestre. Un risultato complessivo che, nell’analisi di Barzanò, ha colto di sorpresa gli stessi analisti del settore, visto che, parallelamente al risveglio del mercato, non si è registrato un aumento, altrettanto deciso, della domanda di carta stampata da parte del consumatore finale, una realtà, quest’ultima, sulla quale si è soffermato a lungo, come vedremo più avanti, anche Alberto Rusconi, Presidente di Grafitalia. Fra le ragioni della ripresa del mercato interno, Barzanò ha indicato molti fattori contingenti, tali quindi da limitare, in qualche modo, il significato di questo avvenimento. Il 1995 ha coinciso con la edizione della Drupa, un evento fieristico mondiale che ha sempre importanti ricadute sulle vendite di macchine grafiche. Nel corso dello scorso anno sono inoltre diventate ineludibili le esigenze di rinnovare alcuni impianti, dopo gli ultimi anni di sospensione degli investimenti, né vanno sottovalutati i positivi effetti della “legge Tremonti” che, sia pure penalizzata da tempi di scadenza troppo ravvicinati, ha spinto numerose aziende a concentrare gli investimenti nel secondo semestre dello scorso anno. Per quanto riguarda le esportazioni, nel biennio della ripresa (1993-94) i risultati migliori erano arrivati dai mercati “emergenti”, Asia e Centro - Sud America. La
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Indicatori macroeconomici relativi alla spesa EDP nei principali paesi (1995) Tassi di cambio costanti 1994
Spesa EDP pro capite (in dollari USA) USA Giappone Germania Gran Bretagna Francia Italia Spagna
806 665 623 489 473 245 161
Spesa EDP sul PIL (%)
Spesa EDP per occupato (in dollari USA)
3,1 1,8 2,0 2,9 2,1 1,5 1,3
1.660 1.281 1.142 1.101 1.192 693 524 Fonte: Assinform/Nomos Ricerca
novità del 1995 riguarda invece i Paesi dell’Unione Europea e gli Stati Uniti, che con tassi di crescita che vanno dal 40% al 100% sono ritornati ad essere i mercati di riferimento più importanti. Senza trascurare il valore strategico della crescita nei Paesi dove l’industria è meno sviluppata, non bisogna dimenticare che il comparto italiano delle macchine grafiche può parlare di “vera e solida espansione” solo mantenendo, ed aumentando, le proprie quote di mercato nei Paesi più sviluppati.
PC (in milioni) USA Giappone Germania Gran Bretagna Francia Italia Spagna
Il ruolo strategico di informatica e telecomunicazioni Conferme che la ripresa italiana nel settore tecnologico è in corso arrivano anche dai dati relativi all’industria dell’informatica e delle telecomunicazioni, diffusi poche settimane dopo la conclusione di Grafitalia e Converflex. Nel corso del 1995 il mercato dell’informatica, nel suo insieme, è arrivato a quota 22.250 miliardi, contro i 21.525 miliardi del 1994, con un tasso di crescita del 3,4%, superiore a quello (+1,5%) fatto registrare nel 1994 rispetto al 1993. Forti segnali di ripresa rispetto al 1993, anno nel quale il mercato globale dell’informatica aveva segnato una diminuzione dello 0,8% che, tuttavia, non possono far dimenticare, come ha sottolineato Bruno Pavesi, Presidente di Assinform, l’associazione delle aziende italiane di informatica e telecomunicazioni, che “in Paesi come Giappone e Stati Uniti e, per stare in Europa, come Germania e Gran Bretagna, l’aggregato degli investimenti pubblici e privati in informatica e telecomunicazioni cresce da qualche anno a tassi annui doppi o tripli rispetto ai nostri. E ciò nonostante
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Personal computer installati nei principali Paesi (1995) (N° di Unità installate)
i PC 5 ni d ilio el 199 m 59 uti n d n e v
74,0 17,8 11,5 10,5 7,8 4,8 2,8
PC (per 100 addetti) 59,2 27,5 33,0 41,0 34,4 23,8 23,3
Fonte: Elaborazioni Assinform/Nomos Ricerca su fonti varie
sia assodato che essi si traducono in potenti fattori di competitività fra sistemi paese e di miglioramento dei servizi alla comunità sociale, e che l’Italia disponga di un installato di dimensioni non poco inferiori rispetto a quegli stessi Paesi”. La crescita globale degli investimenti in Italia, come ha evidenziato il rapporto Assinform, realizzato in collaborazione con Nomos Ricerca, mostra differenze all’interno del comparto dell’informatica, dove l’hardware cresce del 3,1%, mentre il software ed i servizi a valore aggiunto crescono del 4,8%, raggiungendo un volume complessivo di 11.950 miliardi. In questa quota, i servizi di elaborazione sono cresciuti del 16,2%, i prodotti software sono aumentati del 26% e, sulla spinta del networking e della integrazione dei sistemi, i servizi professionali hanno messo a segno un incremento del 47,2 per cento. Il maggior contributo agli investimenti in informatica è arrivato dalla distribuzione (+5,7%), dai servizi (+3,9%) dalle assicurazioni (+6,1%) e dalle Pubbliche Amministrazioni locali (+3,6%), mentre l’Amministrazione Centrale dello Stato nicchia, e resta sostanzialmente stabile (+1,1%).
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Anche il settore delle telecomunicazioni ha mostrato, secondo la ricerca Assinform, dinamiche positive. Il valore del mercato italiano ha sfiorato, nel 1995, i 39.000 miliardi di lire, con un incremento sul 1994 del 6,5%. Va comunque segnalato che la crescita globale ha registrato andamenti tutt’altro che omogenei fra i singoli comparti, alcuni dei quali, come la domanda di appalti, sono addirittura in calo. Dove va Internet? Il fenomeno Internet ha preso piede ormai anche in Italia, e per la prima volta il rapporto Assinform ha dedicato ad esso una analisi approfondita. Nel nostro Paese si stima che ci siano almeno 60 operatori attivi nella vendita di accessi alla rete Internet. Il fatturato globale di questo settore, nel 1995, avrebbe, secondo stime attendibili, raggiunto la soglia dei 20 miliardi di lire che, sempre secondo le previsioni del Rapporto, dovrebbero sfiorare la soglia dei 60 miliardi alla fine del 1996, con un incremento percentuale record del 200%. I siti web attivi in Italia sono più di 600, la metà dei quali adibita ad usi commerciali o di affari. Secondo i dati raccolti da Assinform i siti in tutto il mondo arriverebbero a quota
23.500, il 31% dei quali specializzati in attività commerciali. “Più interessanti ancora - ha sottolineato Giancarlo Capitani, amministratore delegato di Nomos Ricerca - sono le previsioni sui tassi di penetrazione di Internet nelle aziende e nelle famiglie. A fine ’95, solo lo 0,65% delle aziende e lo 0,70% delle famiglie risultavano utenti Internet, ma questi valori si prevede possano raddoppiare già entro fine anno, per raggiungere rispettivamente il 50% e il 23% entro la fine del decennio.” I problemi dell’industria editoriale Decisamente meno brillante la situazione per le aziende del settore grafico ed editoriale, delineata con grande acutezza da Alberto Rusconi, Presidente di Grafitalia. L’industria poligrafica italiana, nel complesso, comprende qualcosa come 20.000 aziende, che danno lavoro a 200 mila dipendenti e raggiungono un fatturato aggregato di 30 mila miliardi. Un settore importante, il cui ruolo, come ha sottolineato Rusconi, trascende il valore dei numeri. “La stampa e l’editoria rappresentano un bene immateriale fondamentale per un Paese democratico: il pluralismo dell’informazione e la diffusione della cultura”. Ciò nonostante, lo stato
Il mercato dei providers Internet in Italia
Mercato dell’ICT in Italia (1994 - 1995)
Valori in Mld di Lire
Valori in miliardi di Lire correnti e %
60
60
50
61.210
(+5,3%)
58.110
40
+2
30 20 10 0 1994
9
+122%
20
00
%
36.590
(+6,5%)
22.250
(+3,4%)
Telecomunicazioni
S1
21.520 1995
38.960
Informatica
1996
Fonte: Assinform/Nomos Ricerca
1994
1995 Fonte: Assinform/Nomos Ricerca
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di salute della carta stampata è molto simile a quello di chi soffre di mali endemici, problemi noti da anni che l’inerzia del potere pubblico contribuisce a rendere sempre più opprimenti. Il primo, grande problema del nostro Paese è che il consumo di informazione stampata e di “cultura scritta” continua ad essere stazionario. “La diffusione dei quotidiani è ferma sotto i 7 milioni di copie al giorno, poco più di 11 copie ogni 100 abitanti.” Il fenomeno non è solo italiano, ma questo non basta a consolare i responsabili dell’industria editoriale del nostro Paese. E dalla tribuna di Grafitalia è partito un invito a sviluppare una vera politica dell’informazione, non sotto forma di assistenzialismo ma come ricerca di strumenti che permettano di avviare a soluzione i nodi più
intricati che soffocano l’industria della stampa. In particolare, occorre favorire la riorganizzazione del mercato pubblicitario, mettendo i media in condizioni di parità sul mercato; varare una politica creditizia e fiscale che favorisca gli investimenti; attuare norme per una liberalizzazione “mirata”, e non selvaggia, dei punti di vendita, che favorisca, soprattutto per gli editori medi e piccoli, una maggiore flessibilità nella distribuzione dei prodotti stampati; garantire maggiore efficienza nei servizi pubblici di base, poste e trasporti in testa, a costi ragionevoli; mantenere il costo del lavoro ad un livello accettabile; guardare con più attenzione alle decisioni che vanno maturando a Bruxelles in materia legislativa, tenendo sempre presente il grande mercato costituito dai quindici Paesi dell’Unione Europea.
Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi della catena MONRIF Anche per tutto il 1996, in seguito al rinnovo della convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG potranno usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi: Grand Hotel Brun - Milano ....................... singola: 195.000 ...................................................................... doppia: 240.000 Hotel Hermitage - Milano .......................... singola: 198.000 ...................................................................... doppia: 250.000 Royal Hotel Carlton - Bologna .................. singola: 198.000 ...................................................................... doppia: 273.000 Hotel Internazionale - Bologna ................. singola: 165.000 ...................................................................... doppia: 250.000 I prezzi sono comprensivi di IVA (9%) e piccola colazione a buffet.
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Grafitalia ’96: la Mostra
Prosegue l’integrazione nella prestampa digitale Grande successo di pubblico per la più tradizionale delle fiere italiane dedicate Grafitalia ’96, “non to una indagine di merall’industria grafica. Database multimediali solo macchine”, per dirla cato all’interno sull’inparafrasando il titolo di dustria dei giornali degli e nuove architetture di sistema per una una fortunata trasmissioStati Uniti. L’obiettivo prestampa sempre più integrata. Speranze e ne televisiva dedicata a era vedere lo stato di tutto quanto fa “tenden“avanzamento tecnologiperplessità sui sistemi di stampa filmless. za” nel mondo della moda, co” delle installazioni degli atteggiamenti e del all’interno del più grancostume. La più tradiziode mercato editoriale nale delle rassegne italiane dedicate alle soluzioni per mondiale. I risultati sono stati abbastanza sorprendenti: le l’industria grafica e della stampa, che si è svolta a Milano dal oltre 1.500 testate americane sono all’avanguardia per quanto 7 all’11 maggio in abbinamento a Converflex, mostra di riguarda la sperimentazione, e l’impiego, delle tecnologie macchine e materiali per il converting, ha fatto segnare un proiettate in direzione dei supplementi elettronici, quali record per quanto riguarda i visitatori, quasi 80.000, regiCD-Rom interattivi, servizi on line e siti Internet, mentre strando in particolare un successo senza precedenti per sono rimaste, per così dire, al palo, per quanto riguarda quanto riguarda i visitatori provenienti dall’estero, raddopl’innovazione tecnologica dei sistemi editoriali. Il “cuore piati rispetto alla edizione precedente. informatico” che batte nelle testate americane è ancora, in Ma più ancora delle cifre, lusinghiere al di là di ogni più massima parte, quello della prima generazione dei sistemi rosea previsione, il successo della manifestazione, organizeditoriali. L’innovazione tecnologica si è sviluppata nella zata dalla società Centrexpo di Milano, si respirava all’in“periferia” dei sistemi di produzione, ma al centro si resta terno dei padiglioni, affollati di operatori provenienti sia dal ancorati a soluzioni progettate dieci-quindici anni fa, un settore della grafica commerciale che dall’industria editoperiodo di tempo a dir poco geologico per un comparto riale, con in testa i responsabili tecnici di tutti i più imporindustriale abituato ad un incalzante tasso di innovazione. tanti quotidiani. Nella più grande industria editoriale ed informatica del Non solo macchine: a Grafitalia riprende forza e vigore pianeta, insomma, si stanno studiando nuove soluzioni che la ricerca di nuove soluzioni per la organizzazione del siano in grado, nei fatti e non solo nelle intenzioni, di lavoro nell’industria editoriale, con la diffusa convinzione sostituire i vecchi sistemi basati su software ed hardware che, a oltre dieci anni dalla prima grande ondata di introduproprietario. zione dei sistemi editoriali nei giornali, forse i tempi siano Qualcosa di molto simile, per quanto si è potuto vedere maturi per avviare una nuova stagione di investimenti, a Grafitalia, sta forse avvenendo nel nostro Paese, almeno nonostante difficoltà ed incognite di tipo finanziario. a giudicare dalla quantità e qualità dei tecnici editoriali che hanno visitato la rassegna grafica milanese. Database prossimi venturi Secondo la opinione di numerosi fornitori, il sistema Uno dei più importanti fornitori internazionali di sistemi editoriale monolitico dei primi anni ottanta, basato su editoriali, che opera con successo sul mercato italiano e, architetture proprietarie, si è venuto progressivamente anche recentemente, ha colto significative affermazioni in “sfilacciando”, a tutto vantaggio di soluzioni sempre più alcuni dei più importanti mercati europei, ha commissionaaperte nei confronti delle piattaforme standard Windows,
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Database, il puzzle strategico per la riorganizzazione dell’impresa editoriale
Diffusione Marketing
Pubblicità
Videoimpaginazione
Frontend
dotto sfrutta sia l’interfaccia Macintosh e Unix. In Italia, Macintosh che Windows, consente come all’estero, è sempre più DATABASE la ricerca full text sui materiali diffusa la consapevolezza che, archiviati, ed è integrato con Java, se si riescono a risolvere i proImmagini applicativo per le immagini in moblemi editoriali attraverso l’imArchivi vimento su rete Internet. piego di pacchetti software Anche Unisys crede nelle enormi standard, magari con alcune potenzialità strategiche della nuova implementazioni specializzate, Connettività Infografica generazione di database, aperti alla genon ci sono più ragioni per rivolstione ed alla produzione di prodotti gersi a sistemi dedicati. Il sintomo multimediali. All’interno del proprio sistema forse più visibile di questa evoluzione, tecnoeditoriale Hermes, che anche recentemente ha raccollogica e culturale al tempo stesso, sono le componento significativi successi in mercati difficili ed oltremodo ti più “manuali” - ci si passi il termine - presenti nei sistemi diffidenti come quelli tedesco e francese, è stata ulterioreditoriali, vale a dire le tastiere! Chiunque ricordi la sofistimente implementata la possibilità dell’archiviazione di cata personalizzazione delle prime tastiere “dedicate”, tasti suoni ed immagini. Ulteriori sviluppi si sono registrati in colorati e specializzati per ogni funzione editoriale, può direzione delle tecnologie di trasmissione a distanza, con misurare il cammino fatto confrontandole con le tastiere in l’implementazione di moduli per la teletrasmissione attradotazione ai personal computer Windows e Macintosh sui verso architetture standard. Questo consente di immaginare quali oggi si impaginano in modalità wysiwyg intere sezioni la diffusione di prodotti stampati anche attraverso la loro di quotidiano. Meno pretese e più semplicità, con un occhio produzione su unità di uscita situate presso grandi utenti, o alla maturazione informatica degli operatori ed un altro al presso services non necessariamente attrezzati per la tiratuportafoglio delle aziende. ra in un alto numero di copie. Fra i canali alternativi possibili All’interno dei sistemi editoriali ci si sforza di integrare partendo dal database di Hermes c’è il rilascio dei files per sempre più funzioni in grado di sfruttare le piattaforme la rete Internet. standard. IBM, attraverso una società consociata, la Sistemi In occasione di Grafitalia Sinedita ha annunciato di aver Informativi, ha presentato un applicativo per uso redazionale concluso due nuovi contratti di fornitura con i quotidiani La basato su LotusNotes. Il software è fortemente orientato alla Sicilia di Catania e La Gazzetta del Sud di Messina: una gestione dei flussi editoriali, ed agisce, integrandosi con il affermazione significativa per la software house torinese e sistema editoriale installato, come uno strumento per la per il gruppo di società con le quali è in fase di rodaggio una pianificazione del lavoro. Dispone anche di un proprio sempre più stretta collaborazione tecnologica e commerciaeditor, oppure può interagire con editor già esistenti. le, la G.M.D.E e la Apis Niger Software. Tutto ciò mentre si Sempre sul fronte della integrazione N.T.G. ha presentaattende il debutto mondiale del nuovo SES - Sysdeco Editorial to MediaSphere, una database multimediale in grado di System - previsto in occasione del Nexpo di Las Vegas, un gestire ogni elemento della comunicazione, testo, grafica, nuovo front end basato su Dewar, compatibile al cento per foto, pagine, audio e video. Il sistema di archiviazione è cento con EDPage e destinato, nei piani della società basato su un database relazionale Sybase, con un software di norvegese, a sostituire il J11 dei sistemi Atex presso tutti i conversione dinamica dei files in formato Acrobat. Il pro-
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grandi clienti internazionali. Nei prossimi mesi continueremo a seguire gli sviluppi di questo delicato comparto dell’industria informatica, anche in previsione di un importante appuntamento internazionale in occasione del quale si cercherà di fare il punto della situazione sulla evoluzione dei database nell’industria editoriale. Il 25 e 26 settembre prossimi, infatti, all’Hotel Carlton di Bologna si svolgerà un seminario organizzato dalla ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - e dall’IFRA tedesca, proprio dedicato ai “database per l’industria editoriale”, al quale interverranno esperti italiani ed internazionali. Maggiori dettagli sull’iniziativa sono nell’articolo a pagina 22. Al processo di integrazione di diverse componenti tecnologiche in un unico layout industriale non sfuggono neppure i fornitori di impianti per la fase finale della lavorazione del prodotto stampato. Un buon esempio arriva dalla R.G. di Milano, che ha recentemente acquisito la rappresentanza della società Segbert, produttrice di uno stacker commerciale con dispositivo elettrostatico e pallettizzazione automatica. Opportunamente integrato nella linea di spedizione Idab-Wamac, sempre distribuita da R.G., il nuovo stacker consente lo stoccaggio di diversi inserti prestampati. Le aziende si rafforzano e studiano nuove formule Quale che sia il futuro prossimo venturo dei data base che verranno proposti sul mercato, tutti gli operatori hanno chiarissimi almeno due aspetti del problema, uno finanziario ed uno più strettamente tecnologico. I margini economici dei nuovi prodotti non saranno mai più quelli di una volta. Quando cominciò anche in Italia la prima ondata di introduzione delle tecnologie informatiche nelle redazioni dei giornali, ed eravamo nella prima metà degli anni ottanta, alle aziende fornitrici bastava vendere poche installazioni per chiudere i bilanci in attivo. Non sarà più così: i margini di guadagno dell’intero comparto dell’informatica si sono ridotti al minimo, ed il mercato della
domanda, ormai maturo, non consente più i volumi di vendita degli anni scorsi. Sul versante tecnologico, lo scenario più probabile individua editori alle prese con componenti di sistemi sempre più sofisticati, “pezzi” che andranno di volta in volta integrati a misura di cliente. Di fronte a queste ipotesi, alcuni dei protagonisti dell’industria grafica stanno studiando nuove formule organizzative, caratterizzate da ingenti investimenti in risorse umane ed estrema flessibilità. La N.T.G. ha avviato, ormai da molti mesi, una “campagna acquisti” per rafforzare ulteriormente il personale tecnico altamente specializzato nel mercato della grande editoria. Parallelamente tutta l’attività è stata indirizzata lungo due direttrici parallele: fornitura di apparecchiature e fornitura di soluzioni. Queste ultime sono sempre il risultato di una integrazione di sistemi diversi presenti sul mercato, che vengono configurati caso per caso attraverso un rapporto di stretta collaborazione con i clienti. I professionisti di recente assunti dalla N.T.G. si occupano proprio di questo particolare settore di attività, che richiede non solo competenza tecnica, ma anche, e soprattutto, conoscenza dei problemi tipici dell’industria editoriale. Sul fronte dell’offerta di apparecchiature, la N.T.G. ha presentato un catalogo 1996 maggiormente omogeneo nei confronti della fascia di utenti professionali. Il problema di mettere ordine fra i tanti pezzi di un unico mosaico informatico non riguarda solo società come la N.T.G. Apple Computer, proprio in occasione di Grafitalia, ha distribuito ai visitatori più qualificati un nuovo CD-Rom, denominato Masters of Media, che contiene una guida ragionata alla integrazione multimediale dei vari strumenti di comunicazione digitale esistenti sul mercato. Il CD è stato progettato come uno strumento di supporto alla rete di vendita, ma va dato atto alla Apple Italia, ed al manager che maggiormente si è impegnato nella preparazione e nella diffusione di questo strumento, Ottorino Baseggio, che i risultati sono andati al di là della finalità principale. Masters
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Una schermata di Masters of Media, la guida Apple su CDROM nei labirinti dell’integrazione multimediale
of Media, infatti, costituisce una fonte quasi inesauribile di spunti tecnici sulla organizzazione di veri e propri network digitali per il trattamento delle informazioni, un universo dove, prima ancora di sapere “come integrare”, occorre capire “che cosa” si può fare con i singoli pezzi del puzzle, e dove si nasconde il valore aggiunto nell’integrazione di piattaforme hardware e soluzioni software sviluppatesi, in origine, per segmenti di mercato assolutamente indipendenti fra loro. E se l’integrazione tecnologica non basta, Sinedita ha cominciato a proporre una forma, assolutamente innovativa, di “integrazione” fra aziende altamente specializzate in particolari comparti dell’automazione grafica. La software house torinese, infatti, ha avviato la fase di rodaggio di un vero e proprio “reticolo” di partner specializzati per fornire alle aziende soluzioni in grado di coprire tutte le aree produttive. A questo network di specialisti partecipano numerose aziende, fra le quali le più note agli operatori dell’area editoriale e grafica sono Apis Niger, di Firenze, e G.M.D.E., di Milano. Le società continuano ad agire in assoluta autonomia, ma quando un cliente richiede lo sviluppo di applicazioni che trovano competenze particolarmente qualificate all’interno di uno degli altri partner, a questi viene indirizzato. Ciò consente alle singole aziende di non disperdere preziose energie nei mille rivoli dell’informatica, concentrandosi invece sulla propria specializzazione. Come si vede, una strategia altamente innovativa per affrontare un problema comune a tutti gli operatori del settore, ben sintetizzato nel corso di un incontro con uno dei più noti professionisti che lavorano al servizio dell’industria editoriale. “Fino alla fine degli anni ottanta - ha detto
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il nostro interlocutore - si discuteva la soluzione, poi si trattava sul prezzo. Oggi si parte dal prezzo, che deve essere il più basso possibile, e poi si arriva alla soluzione”. Il contenimento dei costi guida la maggior parte delle scelte, i finanziamenti sono difficili da trovare, e quasi nessuno fra i fornitori pratica più il cosiddetto buy-back, ovvero garantisce di riprendersi indietro le macchine qualora gli affari del cliente non vadano come auspicato. In questo scenario, per i fornitori diventa fondamentale ridurre i costi, per poter offrire al cliente, accanto alla affidabilità delle macchine e del servizio, soluzioni economicamente competitive. D’altra parte, e questa è un po’ l’altra faccia della medaglia, il nostro interlocutore ha sollevato anche un quesito di non facile soluzione: “Siamo proprio sicuri che a chi compra convenga tirare la corda sul prezzo fino al punto di mettere in forse lo sviluppo del proprio fornitore?” In un mercato caratterizzato da soluzioni che richiedono investimenti talvolta anche molto impegnativi, sia in termini economici sia in funzione del coinvolgimento professionale di tutta la struttura produttiva, come nel caso del cambiamento del sistema editoriale, la stabilità del fornitore è una variabile da non sottovalutare. Se alla fine dell’anno chi ha venduto è costretto a chiudere per colpa di una politica di sconti selvaggi, è l’intero investimento in tecnologia dell’utente che rischia di andare vanificato. E il multimediale chi se lo compra? “E’ un vero peccato che l’industria editoriale italiana continui ad essere restia nei confronti delle potenzialità dei (continua a pag. 12)➔
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NEXPO ’96, novità e conferme A Las Vegas, dal 15 al 19 giugno, l’annuale appuntamento con la mostra-convegno dei quotidiani USA. Sul prossimo numero di TecnoMedia un ampio resoconto. NEXPO, la mostra-convegno annuale dedicata alle tecnologie per la produzione dei quotidiani americani, si è svolta dal 15 al 19 giugno scorso presso il Las Vegas Convention Center. Come di consueto, la manifestazione organizzata dalla Newspaper Association of America costituisce una ottima occasione per vedere ciò che si muove in un mercato che, con i suoi oltre 46 miliardi di dollari di fatturato annuo, può essere considerato il più importante del mondo. Rimandiamo i lettori al numero di settembre di TecnoMedia per un resoconto più analitico della manifestazione; ci sembra tuttavia opportuno evidenziare subito alcuni aspetti emersi dalla manifestazione. 1. I dati dell’evento. Non sono stati resi noti i dati sulla superficie netta complessiva né tanto meno sul numero dei visitatori; l’impressione è stata comunque di una manifestazione “media”, senza i picchi degli ultimi anni ottanta, ma senza nemmeno gli scoraggianti “deserti” di alcune recenti edizioni. Significativa, piuttosto, la riduzione delle sessioni generali e dei workshop del convegno, che sono scesi dalla ventina dell’anno passato agli appena otto di questa edizione.
4. Il ritorno dei sistemi editoriali. Gran parte dei giornali è in attesa di un sistema editoriale “vero”, con il quale rimpiazzare i vecchi ma ancora efficienti sistemi dei primi anni ottanta che la “quarta ondata” non è riuscita a mettere nell’angolo. Due le soluzioni viste in fiera più interessanti per il nostro mercato: una conferma - il sistema Hermes di Unisys, ben noto in Italia e in Europa - ed una novità - il sistema Sysdeco, che riprende e sviluppa le tecnologie Atex e Dewar. 5. Arriva la quinta ondata? Una caratteristica irrinunciabile del sistema dei prossimi anni sarà quella di consentire al giornale di differenziare l’offerta dei prodotti: carta, online, CD-ROM, etc. Il sistema della “quinta ondata” si configura quindi come un database multimediale dal quale attingere per realizzare prodotti rivolti a segmenti di mercato ben definiti. Tra i più “futuristi”, c’è chi si è spinto ad immaginare un sistema editoriale “virtuale”, che utilizzi Internet come “spina dorsale” ed attinga alle risorse disponibili in rete gli strumenti software per il trattamento dei dati.
2. Il “termometro” dei quotidiani USA. Il 1995 ha visto un incremento del fatturato pubblicitario dei quotidiani del 5,7%, a fronte di un aumento del mercato pubblicitario complessivo del 7,6%, con la conseguente riduzione della quota di mercato dei giornali dal 22,8 al 22,4%. In calo dell’1,3% la diffusione, per il combinato effetto del modesto aumento (+0,7%) dei giornali del mattino e del forte calo (-6,8%) dei giornali serali.
6. La pubblicità on line. Numerosi gli stand, spesso di piccole dimensioni, che esponevano sistemi per la gestione della trasmissione digitale degli annunci pubblicitari, con soluzioni spesso innovative: stampa automatica dei dati amministrativi, lettori ICR per gli annunci inviati via fax, smistamento automatico dei file ai server in base al tipo di file, possibilità per l’inserzionista di collegarsi tramite linea diretta o Internet con il server pubblicitario per trasmettere l’annuncio e controllarne interattivamente ingombro e costo.
3. L’invasione europea. Assai più numerosi che in passato gli espositori provenienti dal vecchio continente. Per rimanere nell’area prepress, ricordiamo Euromax, Pape und Partner, Linotype-Hell, ritornata in forze con uno stand di ragguardevoli dimensioni, la norvegese Sysdeco che, dopo l’acquisizione di Atex, Dewar e Sypress, ha deciso di trasferire il quartier generale nel Massachusetts, e la Unisys, che ha deciso di esportare negli Stati Uniti la tecnologia - tutta italiana - del sistema Hermes.
7. Dove sono le immagini? Al centro dell’area espositiva faceva bella mostra di sé...uno spazio vuoto di circa cento metri quadri, prenotato e - all’ultimo momento - disdetto dalla Kodak. Il trattamento delle immagini è passato decisamente in secondo piano nell’agenda tecnologica dell’industria dei quotidiani: l’impressione è che su questo tema le tecnologie e i formati dei dati abbiano raggiunto una stabilità ed una affidabilità tali da scoraggiare, per il momento, ulteriori spinte innovative.
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Il logo di Newcomm, il nuovo salone della comunicazione digitale, la cui prima edizione si svolgerà a Bologna dal 18 al 21 settembre 1997.
nuovi strumenti per la comunicazione multimediale”, ha dichiarato un professionista del mercato dei fornitori che lavora in una delle più importanti aziende internazionali che operano in questa area. “Ma che cosa fanno le aziende fornitrici - domandiamo noi - per promuovere queste soluzioni all’interno dell’industria editoriale?” Lapidaria la risposta: “poco o nulla”, ed un motivo sembrerebbe esserci. L’interesse dimostrato finora dagli editori tradizionali nei confronti dei nuovi strumenti di comunicazione sembrerebbe affatto modesto in confronto al coinvolgimento delle aziende che, invece, investono in comunicazione ed in pubblicità. Nello stesso momento in cui si svolgeva la nostra chiacchierata, pochi stand più in là, i dimostratori del data base multimediale della Cascade intrattenevano alcuni dirigenti del Festival del Film di Locarno e, successivamente, alcuni rappresentanti di una delle più importanti firme italiane della moda maschile e femminile. Gli uni e gli altri cercavano nuove soluzioni per comunicare, ed un data base in grado di memorizzare immagini in movimento abbinate ad audio e a testi sembrava loro un’ottima soluzione, sia per fornire spezzoni di film agli appassionati che per costituire banche dati sui modelli presentati alle sfilate di moda. Forse due o tre indicazioni sono troppo poche per tirare delle conclusioni, ma almeno il dubbio resta: e se il mercato delle tecnologie interattive decollasse grazie al diretto intervento di quanti oggi investono in pubblicità sui mezzi di comunicazione tradizionale, fra i quali i giornali? Se i grandi acquirenti di spazi pubblicitari si dovessero convincere prima di altri circa la forza dei nuovi mezzi interattivi, gli editori rischierebbero di perdere una grossa opportunità per guidare lo sviluppo di questo settore.
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Tutto ciò che può diventare digitale, lo diventerà “Se c’è un insegnamento che ci ha dato il ventesimo secolo, è che qualsiasi cosa che possa diventare digitale, diventerà digitale. E la stampa non fa eccezione.” Questa è la profezia che Benny Landa, il fondatore di Indigo, il primo sistema di stampa filmless per copie in alta qualità e bassa tiratura, ha pronunciato davanti a quanti lo hanno ascoltato, ed incontrato, in occasione di Grafitalia e Converflex. L’argomento del contendere, naturalmente, è la stampa digitale, e le prospettive di un mercato dove, è sembrato di capire, non tutto ciò che luccica è oro, e dove le soluzioni tecnologiche più ardite e, perché no, più affascinanti per le prospettive che aprono, non sempre vengono premiate dai fatturati aziendali. Le minacce alle soluzioni di maggior impegno imprenditoriale, per intenderci Xeikon e Indigo, non vengono certo dalla minaccia, del tutto teorica, di un universo dei media dominato dai mezzi elettronici, televisione, servizi on line, Internet. Ha avuto buon gioco, Benny Landa, a spiegare che l’industria della comunicazione si regge, essenzialmente, sulla pubblicità, e che la stampa, da questo punto di vista, costituisce sempre e comunque uno strumento di primaria importanza. Le vere minacce vengono dall’interno stesso dell’industria dei fornitori e degli utenti finali delle macchine. Sul primo fronte, già si affacciano colossi come la Canon, che offre apparecchi per la riproduzione del colore a basso costo destinati al mercato uffici, o come la Heidelberg, che propone una uscita diretta su lastra per la stampa. Sul secondo fronte, ci si domanda dove mai si trovi un mercato che richieda alta qualità e bassa tiratura in quantità tale da giustificare gli elevati investimenti richiesti per le due macchine regine del settore. “Sono strumenti per i quali occorrerà stimolare ed inventare nuovi mercati”, è stato
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detto in occasione della presentazione delle due macchine per la stampa filmless, ma sembra che occorrerà qualcosa di più impegnativo della semplice fantasia. Per il momento, sul mercato italiano, i due contendenti Xeikon e Indigo si fronteggiano ad armi pari, con sette installazioni ciascuno. Un altro settore dove alle grandi attese non sono finora seguiti risultati altrettanto eclatanti, almeno per quanto riguarda il mercato italiano, sono i dorsi per la fotografia digitale. I protagonisti di questo settore appartengono al vertice dell’industria mondiale delle immagini: Agfa, Canon, Fuji, Kodak, Minolta, Nikon erano tutte presenti a Grafitalia. L’offerta di apparecchiature spazia da quelle con prestazioni più spinte, in termini di capacità di memoria, velocità di ripresa e flessibilità di impiego all’interno dei network digitali, a quelle con prestazioni più contenute, ma né le une né le altre sembra siano riuscite, almeno per il momento, a minacciare seriamente le pellicole fotografiche. Alcuni operatori parlano apertamente delle Olimpiadi di Atlanta come di un ulteriore banco di prova per capire il futuro di questa tecnologia, ma proprio in quella occasione troverà il suo primo, significativo banco di prova la nuova fotocamera Nikon F5, destinata a diventare la nuova ammiraglia professionale della prestigiosa casa giapponese; una fotocamera che utilizza sofisticatissimi strumenti elettronici per il controllo dell’esposizione e della messa a fuoco automatica, ma che utilizza come supporto, naturalmente, le “vecchie” pellicole 35 mm: per intendersi, lo stesso formato di pellicola messo a punto settant’anni fa’ da Oskar Barnack, Il creatore della Leica. Luci ed ombre anche per quanto riguarda le prospettive del computer-to-plate. Il mercato italiano guarda con grande rispetto le soluzioni prospettate da Du Pont e da Kodak, ma anche in questo caso la qualità indiscussa delle soluzioni non trova riscontro nelle installazioni. Va pur detto che, a differenza della fotografia digitale, le linee per il computerto-plate hanno bisogno, a monte, della completa integrazione dei processi produttivi che culminano nella digitalizza-
zione integrale della pagina del quotidiano. Gli ottimisti dicono che le soluzioni di CTP sono arrivate troppo presto rispetto allo sviluppo tecnologico globale dell’industria dei giornali, i più maliziosi dicono che, a conti fatti, sarebbero più care in termini gestionali, sta di fatto che il mercato italiano una gran fretta in questa direzione non sembra averla. Pubblicità on line: verso il digitale Un settore dove le tecnologie digitali sembra stiano davvero per sfondare, almeno per quanto riguarda il mercato italiano, è quello della pubblicità. Grazie anche all’iniziativa di approfondimento teorico e sperimentazione pratica sviluppata da ASIG, con il supporto dei più importanti editori e stampatori di quotidiani italiani e in collaborazione con gli specialisti della società Servizi Italia, del gruppo svizzero Publicitas, i temi legati alla trasmissione on line degli annunci pubblicitari sembrano ormai maturi per avviare l’impiego delle tecnologie basate sulla rete ISDN. Il mercato è estremamente interessante sia per i fornitori di servizi specializzati, come Servizi Italia, sia per i fornitori di sistemi editoriali, che guardano con estrema attenzione alle opportunità che sono venute maturando sia nell’ambito editoriale vero e proprio che presso le più importanti concessionarie di pubblicità. Per tutti i protagonisti l’appuntamento decisivo sarà l’incontro organizzato dalla ASIG per la diffusione dei risultati finali dell’approfondimento teorico sperimentazione avviata a metà del 1995. In quell’occasione, prevista nei prossimi mesi, saranno anche pubblicate una serie di raccomandazioni tecniche per quanti, editori, fornitori, agenzie, concessionarie e fotolito, decideranno di operare nel mercato della pubblicità on line. NEWCOMM ’97: un salone per l’integrazione tecnologica Si chiamerà Newcomm il nuovo salone per gli operatori dell’industria della comunicazione, prestampa digitale e multimedialità, che si svolgerà dal 18 al 21 settembre del
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prossimo anno a Bologna. L’annuncio ufficiale di Newcomm ’97 è stato dato da Felice Rossini, presidente di Centrexpo, società che organizzerà l’evento, in occasione della conferenza stampa di presentazione di Grafitalia e Converflex, che si è svolta a Milano lo scorso 7 maggio. NEWCOMM ‘97: come ha detto Rossini, è stato progettato come “una fiera molto mirata, che si rivolge a settori caratterizzati dal rapido rinnovamento tecnologico, i cui protagonisti stentano a ritrovarsi nelle grandi fiere di settore che sono, per loro, troppo generaliste. Potenziali visitatori di Newcomm sono gli operatori della pubblicità, gli stampatori di libri, giornali, riviste, gli operatori dei prodotti multimediali e dei prodotti on line, gli stampatori commerciali, gli studi grafici, e tutti coloro che sono interessati all’attività di prestampa, ma anche a quella
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di stampa fatta con le nuove attrezzature messe a disposizione dall’elettronica”. Un nuovo evento, Newcomm, che si inserisce in una generale riorganizzazione degli appuntamenti fieristici di Centrexpo, a beneficio sia dei fornitori di tecnologie che dell’industria grafica ed editoriale nazionale. Newcomm ’97, alla cui organizzazione concorreranno professionisti dei diversi comparti interessati, e società estremamente qualificate nel settore dei servizi all’industria editoriale, è un nuovo appuntamento che, a suo modo, dovrebbe concorrere a quella progressiva integrazione, culturale e tecnologica, fra industria informatica ed industria della comunicazione, che appare essere uno dei passaggi chiave per l’espansione dell’industria dei media in Italia e nel mondo.
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tecnologie in produzione
Un “Timone Elettronico” per la navigazione de Il Tirreno Le scelte organizzative e tecnologiche compiute dal quotidiano livornese del gruppo editoriale FINEGIL, che ha recentemente implementato un sistema per il disegno ed il controllo del timone, che consente il monitoraggio costante dello stato di avanzamento del materiale redazionale e pubblicitario, con la possibilità di inserimenti e modifiche sino all’ultimo momento.
Quando si disegna una mappa delle installazioni di sistemi editoriali nel nostro Paese non sempre si assegna la dovuta importanza alla case-history di un gruppo editoriale, la FINEGIL Editoriale, che anni fa, all’alba dell’introduzione dei sistemi editoriali nei quotidiani italiani, decise di non affidarsi ai grandi e collaudati fornitori di sistemi, scegliendo invece di “farsi in casa” le soluzioni più adatte alle proprie specifiche esigenze. Dopo molti anni da quella scelta controcorrente, il gruppo FINEGIL continua ad investire sulla sua soluzione, ed ha recentemente aggiunto all’architettura complessiva del sistema 3P nuove funzionalità che ne fanno una delle soluzioni più funzionali e coerenti del panorama italiano. TecnoMedia è andata a vedere in produzione il sistema presso il quotidiano Il Tirreno, a Livorno, con la guida di Giuliano Pietracaprina, responsabile dei sistemi informativi della FINEGIL Editoriale. Il Tirreno: il prodotto e l’organizzazione del lavoro. Per poter valutare a pieno l’importanza e la portata delle soluzioni tecnologiche adottate, vale la pena di indicare alcuni dati complessivi sul quotidiano livornese. Il Tirreno è un quotidiano in “formato Repubblica”, con una foliazione media per numero di 46 pagine, tiratura giornaliera oscillante tra le 115.000 e le 130.000 copie, suddivise in tredici edizioni: Grosseto, Piombino, Massa, Prato, Empoli, Pistoia, Montecatini, Pontedera, Cecina, Livorno, Lucca, Viareggio, Pisa. Oltre alla redazione centrale di Livorno, il giornale dispone di quindici redazioni locali: una per ciascuna delle edizioni locali sopra menzionate, più le redazioni di Firen-
ze, di Carrara (che collabora all’edizione di Massa) e di Portoferraio (che confluisce nell’edizione di Piombino). In totale, il numero di pagine lavorate giornalmente, ribattute comprese, oscilla tra le 200 e le 250: un carico produttivo ragguardevole, al quale va aggiunto, limitatamente alle fasi di ricezione, fotoformatura e stampa, il quotidiano la Repubblica, che teletrasmette verso l’impianto di Via dell’Artigianato, nella periferia industriale di Livorno, attrezzato con due rotative flessografiche Cerutti, una delle quali a doppia larghezza e doppio sviluppo; l’impianto dispone anche di una terza rotativa offset, che viene però utilizzata dalla Cooperativa Libera Stampa (la società che gestisce la tipografia del quotidiano livornese) prevalentemente per lavori commerciali. Attualmente Il Tirreno non utilizza il colore, anche se il centro stampa, dal momento che realizza la stampa de La Repubblica, è già attrezzato in tal senso. Il nodo produttivo di Livorno è uno degli otto centri principali di produzione del gruppo FINEGIL: ad esso vanno aggiunti infatti i nodi di Roma, Sassari, Mantova, Padova, Bolzano, Pescara, Pavia, per un totale di tredici testate: Il Tirreno, La Nuova Sardegna, La Gazzetta di Mantova, La Gazzetta di Modena, La Gazzetta di Reggio, La Nuova Ferrara, Il Mattino di Padova, La tribuna di Treviso, La Nuova Venezia, Alto Adige, Corriere delle Alpi, Il Centro, La Provincia Pavese, oltre all’agenzia di gruppo AGL. Ma torniamo al quotidiano livornese. La scelta dell’editore, nel definire l’organizzazione produttiva e le conseguenti scelte tecnologiche, è stata quella di dare il maggior spazio possibile all’autonomia ed alla responsabilità della
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redazione. Il percorso produttivo della parte redazionale può essere sintetizzato nei seguenti punti: - Le redazioni (centrale e periferiche) disegnano il menabò, utilizzando un book di format predefiniti, e lo trasmettono agli operatori grafici della sede centrale di Livorno per il trasferimento nel sistema editoriale. - In contemporanea (o anche prima) a questa operazione, i redattori possono iniziare a lavorare sui pezzi di propria competenza: l’adozione di un book predefinito di formati consente infatti ad essi di conoscere con esattezza gli ingombri richiesti per testi e titoli; ciascuna redazione locale dispone inoltre di un server che la rende di fatto autonoma rispetto alla redazione centrale, mettendola al riparo da eventuali interruzioni di linea. Solitamente i menabò vengono inviati dalle redazioni locali alla tipografia della sede centrale parecchio tempo dopo che il lavoro redazionale è stato avviato. - In ciascuna redazione locale è installato uno scanner collegato ad un Personal Computer, che viene utilizzato per la scansione e l’invio delle foto locali verso il server foto della sede centrale, dove le immagini verranno messe in pagina. - Gli operatori grafici inseriscono i menabò nel sistema editoriale, utilizzando un sistema di istruzioni per coordinate di pagina e il book di formati predefiniti, quindi ritrasmettono alle redazioni i menabò stampati sulla stampante laser. Il tempo medio per il disegno del layout di una pagina è di tre minuti; ogni eventuale modifica successiva del menabò segue la procedura sopra descritta. - I giornalisti completano il proprio lavoro, componendo testi e titoli sulla base degli ingombri definiti dal book dei formati e calcolati dal sistema, che segnala ogni scostamento in più o in meno rispetto all’ingombro richiesto. Stampate di prova delle pagine in corso di lavorazione sono possibili su stampanti laser in ogni redazione: su ogni stampata, il calcolatore segnala gli eventuali errori presenti (testi più lunghi o più brevi, parti mancanti, etc.).
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- Man mano che testi, titoli e foto (queste ultime trattate dagli operatori grafici sulla base delle indicazioni della redazione) vengono completati, essi confluiscono automaticamente, grazie ad un sistema di filenaming interamente gestito dal calcolatore, nelle pagine; il sistema effettua un monitoraggio costante degli elementi della pagina, sostituendo le versioni più recenti a quelle precedenti e mantenendo in memoria tutte le versioni successive di ogni elemento. - Quando l’ultimo elemento è stato inserito, la pagina è pronta per la stampa. Questo percorso produttivo, come si può vedere, non prevede alcuna fase di “impaginazione” in fase di chiusura delle pagine, né manuale (i tavoli luminosi sono stati smantellati da tempo), né elettronica: i “pezzi” confluiscono automaticamente nella pagina sulla base delle indicazioni contenute nel menabò elettronico, senza alcun intervento umano in fase di chiusura delle pagine: una scelta, questa, che forse è penalizzante sotto il piano della ricercatezza grafica delle pagine, ma che consente di spostare in avanti i tempi di chiusura redazionale delle pagine, ed è quindi pienamente coerente con l’impostazione di base dell’editore, secondo la quale la pagina è un mero prodotto industriale, un “contenitore” di notizie, e ciò che deve essere privilegiato è la notizia, la sua freschezza e la sua tempestività. Le scelte tecnologiche Per realizzare il processo produttivo sopra descritto, il quotidiano livornese utilizza un sistema editoriale in gran parte realizzato “in house”, denominato 3P dalle iniziali dei suoi tre primi sviluppatori (Pucciarelli, Pernazza, Pietracaprina). Sviluppato originariamente in ambiente Data General, il sistema è stato da diversi anni portato in ambiente UNIX, mentre l’applicativo che gira sulle stazioni di lavoro editoriali (Videoterminali COEL, attualmente in fase di sostituzione con Personal Computer standard) utilizza il (continua a pag. 18)➔
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Schema 1: La struttura e i flussi di produzione del sistema editoriale 3P de Il Tirreno
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sistema operativo DOS e entro breve disporrà dell’interfaccia Windows. Il sistema 3P (vedi schema 1) si configura come una rete sulla quale sono collocati diversi server specializzati: - il server editoriale, che gestisce tutto il lavoro della redazione, dal disegno del menabò al controllo del timone (che vedremo in seguito), dalla gestione delle agenzie al sistema di editing di testi e titoli; al server editoriale fanno capo le stazioni di lavoro redazionali: - il server delle foto, nel quale vengono archiviate le immagini da pubblicare, lavorate utilizzando software di ambiente DTP (Tecnavia); - il server della pubblicità, dove viene lavorata la pubblicità tabellare e classificata, anch’essa realizzata con pacchetti software DTP (CorelDraw, PageMaker), e dove vengono immagazzinati i dati amministrativi e gestionali degli annunci (nome del cliente, dimensioni dell’annuncio, etc.); - il cosiddetto Assemblatore, ovvero un server UNIX che, senza alcun intervento umano, effettua l’assemblaggio automatico delle pagine sulla base delle indicazioni contenute nei menabò e del materiale via via rilasciato dalle redazioni. Le stazioni di lavoro collegate al sistema sono circa duecento: una settantina a Livorno, suddivise tra redazione (circa quaranta) e tipografia (una trentina), e un numero variabile da quattro a dodici in ciascuna delle redazioni distaccate, ciascuna delle quali è inoltre equipaggiata con server che utilizzano un software dedicato per l’archiviazione del materiale in corso di lavorazione e la gestione delle comunicazioni con il sistema centrale. Ogni redazione locale è inoltre equipaggiata con stampante laser, fax e scanner. I collegamenti tra la redazione centrale e le redazioni locali avvengono tramite linee CDN a 64 Kbit, con backup su linee ISDN e la prospettiva nel medio periodo di utilizzare ISDN come portante principale. Le linee di telecomunicazione utilizzate dal quotidiano arrivano direttamente...dalla porta accanto: infatti Il Tirreno ospita, presso la propria sede di Viale Alfieri, una centrale Telecom Italia. Man mano che le pagine vengono completate ed accoppiate dall’Assemblatore, vengono rilasciate in formato
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Postscript a due server Sun e di qui al sistema Crosfield, che provvede all’accoppiamento delle pagine (Il Tirreno utilizza lastre a doppia pagina) ed all’invio, tramite linee dedicate a due Mbit/sec, al centro stampa di Via dell’Artigianato, dove viene effettuata la stampa. In questa area, la prossima implementazione prevista consiste nella collocazione di un backup dell’Assemblatore presso il centro stampa: in questo modo le pagine affluiranno al centro stampa man mano che vengono realizzate, e il tempo di trasmissione delle pagine, che oggi costituisce spesso un collo di bottiglia produttivo, verrà ridotto, di fatto, al tempo occorrente per il trasferimento dell’ultimo elemento dell’ultima pagina che viene chiusa in redazione. Il sistema editoriale de Il Tirreno, a sua volta, è interconnesso con i sistemi degli altri centri di produzione del gruppo FINEGIL (vedi schema 2), ciascuno dei quali è collegato, tramite linee CDN, ad un centro di smistamento di gruppo, collocato a Pavia e denominato Centralone, che, utilizzando un sistema di filenaming ed un software di routing sviluppati dai tecnici del gruppo, gestisce ed ottimizza i flussi di comunicazione tra i vari centri di produzione. Se per esempio un articolo de Il Tirreno deve essere pubblicato su altri cinque quotidiani del gruppo, verrà inviato al Centralone il file contenente l’articolo e la lista dei quotidiani destinatari; sarà poi il software del Centralone a gestire automaticamente la trasmissione. Dal momento che l’Assemblatore produce una uscita in formato Postscript, le pagine sono disponibili per l’elaborazione con il software Acrobat, al fine di ottenere file di pagina di dimensioni contenute, da archiviare su CD-ROM e sui quali poter effettuare ricerche full-text. Nel futuro a medio termine, i piani di sviluppo tecnologico del gruppo prevedono la completa implementazione del sistema 3P a Bolzano e Mantova, dove sono installati sistemi editoriali di altro tipo, e l’implementazione del Centralone con sistemi di messaggistica e di posta elettronica, sino a farne quella che oggi viene definita Intranet, ovvero un sistema aziendale (o, come in questo caso, interaziendale) di comunicazione e di condivisione di risorse. Per un gruppo editoriale come FINEGIL, fatto di impianti (continua a pag. 20)➔
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Schema 2: Il sistema di interconnessione tra i centri produttivi della FINEGIL Editoriale
La Tribuna di Treviso (Treviso)
La NuovaVenezia (Mestre)
Corriere delle Alpi (Belluno)
La Gazzetta di Modena (Modena) "Alto Adige" (Bolzano)
"Il Mattino di Padova" (Padova)
La Gazzetta di Reggio (Reggio Emilia)
La Gazzetta di Mantova (Mantova)
"Il Centro" (Pescara)
La Nuova Ferrara (Ferrara)
"La Nuova Sardegna" (Sassari)
"La Provincia Pavese" (Pavia) "Centralone" (Pavia)
"AGL" (ROMA)
Redazione di Firenze
CDN Redazione di Portoferraio
Redazione di Cecina
Redazione di Empoli
Redazione di Pisa
Redazione di Grosseto
Linee CDN (backupsu ISDN)
Editoriale "Il Tirreno" (Livorno)
Linee CDN (backupsu ISDN)
Redazione di Pontedera
Redazione di Carrara
Redazione di Piombino
2 Flussi a 2 Mb
Redazione di Pistoia Redazione di Montecatini
Redazione di Massa
Redazione di Lucca
Redazione di Prato
Redazione di Viareggio
CENTRO STAMPA
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produttivi e di quotidiani capillarmente diffusi su nove regioni italiane, la rete costituisce forse l’elemento strategico del sistema produttivo. Per questo motivo, sono stati previsti sistemi di sicurezza particolarmente rigorosi per evitare sia la possibilità che estranei penetrino all’interno delle reti del gruppo, sia il rischio di contaminazione con virus informatici dei sistemi di produzione. Il trattamento della pubblicità e il Timone Elettronico Sino ad ora ci siamo occupati esclusivamente dell’aspetto redazionale del lavoro; tuttavia, la più recente introduzione all’interno del sistema editoriale 3P riguarda il trattamento della pubblicità e, più in particolare, la gestione ed il controllo elettronico dell’avanzamento del lavoro, sia redazionale che pubblicitario, effettuati tramite uno strumento software denominato Timone Elettronico. Il timone non è certamente uno strumento nuovo nella produzione dei giornali: da sempre, all’inizio dell’attività giornaliera, la redazione disegna uno schema delle pagine previste per quella edizione, con i carichi pubblicitari comunicati dalla concessionaria; questo schema, detto appunto timone, costituisce la guida dell’attività della redazione e della tipografia: ciascun settore produttivo conosce in tal modo quali sono le parti di propria competenza ed i relativi tempi di chiusura. Questo è ciò che avviene anche a Il Tirreno: ogni mattina la concessionaria consegna la lista della pubblicità per l’edizione del giorno successivo; questo schema viene elaborato nel corso della riunione del mattino della redazione, al termine della quale viene consegnato alla tipografia. La novità nell’impostazione del quotidiano livornese sta nel fatto che il timone si integra perfettamente con il sistema editoriale da una parte, e con il sistema per la gestione della pubblicità dall’altro, consentendo un controllo in tempo reale dello stato di avanzamento delle pagine e la possibilità di effettuare agevolmente cambiamenti in corso d’opera (numero delle pagine, distribuzione delle pagine tra le
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redazioni, spostamento degli annunci pubblicitari, etc.). Ma la funzionalità più innovativa del Timone Elettronico è costituita dal suo collegamento con l’archivio giornaliero della pubblicità. Ogni giorno Il Tirreno pubblica, sulle 200-250 pagine di foliazione complessiva, non meno di 400 annunci pubblicitari, molti dei quali sono destinati soltanto ad alcune delle tredici edizioni del giornale. Per gestire al meglio questa ingente mole produttiva, è stato messo a punto un database relazionale, denominato Archivio Giornaliero, nel quale, man mano che vengono consegnati dalla concessionaria, vengono archiviati i dati amministrativi di ciascun annuncio: nome del cliente, dimensioni in moduli, edizioni sulle quali deve essere pubblicato, eventuali posizioni di rigore, e così via. Il software assegna a ciascun annuncio un filename univoco, denominato ICP (Indirizzo Codificato Pubblicità). Ogni annuncio viene dunque avviato in produzione, utilizzando strumenti software standard ai quali l’Archivio Giornaliero indica le coordinate dell’annuncio, ed infine archiviato nel server della pubblicità. L’Archivio Giornaliero fornisce quindi, all’inizio della giornata, una lista delle pubblicità previste per il giorno successivo, sulla base della quale la concessionaria realizza il timone pubblicitario. Dopo che la concessionaria e la redazione avranno rilasciato il timone definitivo e la collocazione in pagina degli annunci, l’operatore grafico disegnerà il Timone Elettronico, richiamando dall’archivio giornaliero gli ICP degli annunci previsti per ciascuna pagina e per ciascuna edizione. Questa operazione richiede non più di quindici-venti minuti di lavoro di un solo operatore grafico. I vantaggi di questa procedura sono molteplici: - poiché l’ICP non è collegato con la sua collocazione in pagina ma unicamente con i dati amministrativi dell’annuncio pubblicitario, la “lavorazione” dell’annuncio e la sua impaginazione possono procedere parallelamen-
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te, e in teoria è possibile far confluire l’annuncio nello spazio ad esso riservato in pagina all’ultimo momento. - Il collegamento interattivo tra il Timone Elettronico e l’Archivio Giornaliero della pubblicità, basato sull’ICP, consente di individuare e correggere tempestivamente eventuali errori nella redazione del timone pubblicitario (per esempio pubblicità non inserite, oppure inserite in edizioni diverse rispetto a quelle previste). A questi vantaggi devono essere aggiunti quelli di un potentissimo strumento di controllo di produzione: è possibile visualizzare graficamente, con “semafori” che indicano verde e rosso per le parti pronte e quelle non ancora completate, lo stato di avanzamento di ogni edizione, di ogni coppia di pagine, di ogni singola pagina, lo scostamento temporale in più o in meno rispetto ai tempi di chiusura previsti, con la possibilità (qualora il livello di accesso dell’operatore lo consenta) di effettuare direttamente le correzioni e le modifiche tramite un “richiamo” del software di editing. Nel caso in cui, per esigenze redazionali, si rendessero necessarie modifiche nella foliazione o nella distribuzione delle pagine tra le varie edizioni, il Timone Elettronico fornisce una lista delle modifiche da effettuare:
testi e titoli da sopprimere, aggiungere, accorciare, allungare, controllo della collocazione degli annunci pubblicitari rispetto agli input della concessionaria, e così via. In questo modo è possibile quantificare con esattezza il tempo necessario per effettuare le modifiche richieste e valutarne quindi la fattibilità. Con il Timone Elettronico, insomma, Il Tirreno dispone di uno strumento affidabile e potente per la gestione integrata della produzione giornaliera, che da un lato consente di monitorare in maniera ottimale un processo di produzione estremamente compresso, caratterizzato da un elevato numero di pagine e da numerose edizioni locali; dall’altro, ha consentito di ottimizzare le risorse umane necessarie per la produzione: si pensi soltanto che la tipografia del giornale è concentrata in un ambiente di circa 100 metri quadri e che l’organico netto richiesto nell’area di preparazione e di 23/ 24 unità produttive. Si ringraziano per la cortese collaborazione: Gabriele Marchegiani, Loredana Sanchioli e Giovanni Starita de Il Tirreno; Giovanni Campo e Enrico Bianchini della Cooperativa Libera Stampa di Livorno.
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iniziative ASIG
Tutorial internazionale a Bologna sui database nell’industria editoriale Riprendono i tradizionali appuntamenti con i tutorial internazionali organizzati dall’ASIG in collaborazione con IFRA. L’incontro di quest’anno sarà dedicato ad un tema di particolare interesse: i database per l’industria editoriale. Appuntamento a Bologna, presso il Royal Hotel Carlton, il 25 e 26 settembre prossimi.
Il 25 e 26 settembre prossimi, al Royal Hotel Carlton di Bologna, si svolgerà il tradizionale tutorial internazionale organizzato dalla ASIG e dall’IFRA per l’industria editoriale italiana. L’incontro sarà dedicato ad uno degli argomenti più importanti per lo sviluppo dell’industria editoriale nel suo complesso: i database per la organizzazione, l’archiviazione e la distribuzione di informazioni digitali. Il tutorial è indirizzato ai tecnici ed ai dirigenti editoriali dell’industria dei quotidiani, dei periodici, delle agenzie di informazione e dei services editoriali, agli specialisti informatici delle agenzie e delle concessionarie di pubblicità ed agli specialisti dei database presso le principali aziende fornitrici di tecnologie per l’industria grafica. I database fra passato e futuro Ai tecnici ed agli specialisti informatici che operano nell’industria dei quotidiani e delle agenzie di informazioni è ben nota la situazione, per molti versi paradossale, relativa allo “stato dell’arte” dei database nelle aziende del settore. L’industria della comunicazione ha, come obiettivo primario, la raccolta e la pubblicazione di informazioni, sia attraverso i canali più tradizionali, come la carta stampata, sia attraverso le nuove opportunità offerte dai supporti di memoria magnetici e ottici, e dallo sviluppo delle reti di trasmissione dati, come Internet. Da questo punto di vista, ci si dovrebbe aspettare che le aziende editrici avessero sviluppato tecniche di realizzazione ed implementazione dei database particolarmente sofisticate, ed invece, salvo rare eccezioni, finora ciò non è avvenuto, né in Italia né all’estero. Le ragioni di questo paradosso tecnologico non sono difficili da comprendere: l’introduzione dell’informa-
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tica nelle aziende editrici è stata, finora, prevalentemente indirizzata alla risoluzione dei problemi tipografici. Programmi per la gestione di testi, immagini e grafica, per la videoimpaginazione e per la trasmissione delle pagine verso i poli di stampa, hanno richiesto uno sforzo tale da assorbire la maggior parte delle risorse disponibili. Né va sottovalutato che, soprattutto in un’industria come quella dei giornali, la pressione quotidiana per produrre sempre meglio e in tempi sempre più ristretti ha ulteriormente indirizzato gli investimenti verso soluzioni fortemente orientate agli aspetti produttivi. Lo sviluppo dei database quali strumenti gestionali in grado di sfruttare al meglio le fasi di archiviazione, organizzazione e gestione del patrimonio di informazioni delle aziende editrici, è stato, finora, abbastanza penalizzato, tanto che, anche in un recente Seminario internazionale dell’Ifra, è emersa la chiara consapevolezza che il settore editoriale attualmente non è di certo un comparto “database oriented”. Ma lo scenario dei prossimi anni potrebbe cambiare molto rapidamente. Il software editoriale e tipografico ha ormai raggiunto un livello di sviluppo tale da garantire risultati anche laddove si richiedano applicazioni particolarmente sofisticate, come nel caso di grandi quotidiani. Contemporaneamente, è cresciuta la consapevolezza, presso molti editori, che lo sviluppo dei nuovi strumenti di comunicazione elettronica, e l’avvento di opportunità come quelle legate ad Internet, consentono di distribuire informazioni e servizi in più direzioni, partendo da un database centralizzato e, possibilmente, in grado di gestire documenti multimediali. Da ultimo, ma non per questo meno importante, c’è la considerazione che altri settori industriali
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strettamente collegati con quello editoriale, e primo fra tutti le società concessionarie, stanno mostrando un’enorme attenzione verso le tecnologie digitali per la gestione della pubblicità, anche attraverso il collegamento diretto con i database centrali dei quotidiani. Gli obiettivi del Tutorial Il tutorial internazionale “I database per l’industria editoriale” fornirà a tutti i partecipanti un panorama completo di nozioni teoriche e di strumenti operativi per la progettazione e la gestione di un database editoriale e, contemporaneamente, evidenzierà le soluzioni tecnologiche disponibili per il mercato italiano, con esempi concreti di quanto finora è stato realizzato in Europa e nel nostro Paese. La prima giornata sarà dedicata agli aspetti più tecnici, sia teorici che pratici, relativi alla realizzazione ed alla gestione dei database editoriali. I relatori illustreranno le diverse tecnologie per la messa a punto di un database, i criteri per la definizione di un modello relazionale, i sistemi per gli accessi, le metodologie per la implementazione di un database e gli aspetti relativi alla connettività ed alla sicurezza. La seconda giornata sarà invece dedicata all’analisi di alcune fra le realizzazioni più interessanti dell’industria editoriale italiana. Archivi redazionali, tecniche per l’utilizzo di database ad alto valore aggiunto per l’industria della pubblicità, pubblicazioni di repertori di informazioni su Internet, sono alcuni degli argomenti che verranno affrontati.
Tutorial ASIG-IFRA: una tradizione che si rinnova Il tutorial del prossimo settembre si inserisce nel solco dei tradizionali incontri per i tecnici e i dirigenti editoriali che ASIG organizza, in stretta collaborazione con IFRA, ormai da alcuni anni. Rispetto alle edizioni passate, questa volta sono previste alcune grosse novità. Il panel degli oratori sarà estremamente ampio, e gli esperti di IFRA si alterneranno con alcuni fra i maggiori specialisti italiani, con l’obiettivo di fornire un panorama di informazioni il più ampio ed approfondito possibile. Nella progettazione e nella costruzione di una database editoriale le soluzioni “chiavi in mano” semplicemente non esistono. Ogni fase del progetto prevede uno studio molto approfondito, e mai come in questo caso è impossibile prescindere, per un verso, dalle soluzioni che realmente sono disponibili e, per un altro, dall’apporto del know how specifico dei fornitori. Il tutorial di quest’anno offrirà pertanto, per la prima volta, la opportunità di conoscere i dettagli tecnici delle diverse soluzioni disponibili per gli editori italiani, non solo in teoria, ma anche attraverso sperimentazioni pratiche: sia nella prima che nella seconda giornata dei lavori i partecipanti potranno infatti usufruire del “laboratorio tecnologico” che verrà allestito presso il Centro Congressi del Royal Hotel Carlton di Bologna, che ospita la manifestazione, per sperimentare direttamente le diverse tecniche di creazione e gestione dei database editoriali.
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I DATABASE NELL’INDUSTRIA EDITORIALE Bologna, 25 e 26 settembre 1996
Royal Hotel Carlton - via Montebello, 8 ELENCO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI
PROGRAMMA 25 settembre:
1. Database: che cosa significa? Introduzione alla tecnologia dei database.
Ore 09,30: registrazione dei partecipanti; Ore 09,50: introduzione al tutorial; Ore 10,00: inizio sessione del mattino; Ore 10,45: coffee break; Ore 11,00: ripresa dei lavori; Ore 12,45: buffet caldo - tempo a disposizione per dimostrazioni; Ore 14,30: inizio sessione del pomeriggio; Ore 17,30: al termine della sessione del pomeriggio ulteriore tempo a disposizione per le dimostrazioni.
2. Database: tecnologie a confronto per il mercato italiano Le più importanti soluzioni a disposizione degli operatori italiani. 3. Come progettare e costruire un database Dalla definizione dei problemi alla costruzione di un modello relazionale: principi teorici e dimostrazione pratica. 4. Strategie e metodologie per implementare i database Gli aspetti relativi alla sicurezza dei database e le soluzioni più avanzate per la connettività. Il ruolo dell’Amministratore del database. 5. Tecniche e metodologie per l’Information Retrieval Problemi e soluzioni per la creazione di un archivio redazionale digitale orientato all’Information Retrieval.
26 settembre: Ore 09,30: inizio sessione dei lavori; Ore 10,45: coffee break; Ore 11,00: ripresa dei lavori; Ore 12,45: conclusione dei lavori. Nel pomeriggio ulteriore tempo a disposizione per dimostrazioni.
I database nell’industria editoriale
6. Gli archivi digitali per l’industria editoriale italiana Esperienze e prospettive nella realizzazione di banche dati specializzate per l’industria italiana. 7. La sicurezza nei database per la pubblicità 8. Database e connettività
Royal Hotel Carlton - Bologna 25 e 26 Settembre 1996
I database nell’industria editoriale Royal Hotel Carlton - Bologna 25 e 26 Settembre 1996
MODULO PER LA RICHIESTA DI ISCRIZIONE AL TUTORIAL
MODULO PER LA PRENOTAZIONE ALBERGHIERA
Da inviare via fax a: ASIG Service srl - Via Sicilia, 125 - 00187 Roma Tel. 06 / 4885026 fax n. 06 / 4883489
Da inviare via fax a: Royal Hotel Carlton - Via Montebello 8 - 40121 Bologna Tel. 051 / 249361 fax n. 051 / 249724
SOCIETA’ _______________________________________________ INDIRIZZO ______________________________________________ CAP _________ CITTA’ ____________________________________ TEL. ________________________ FAX ________________________ C.F. _______________________ P. IVA _______________________ SOCIO ASIG
SI
NO
PER FAVORE, VOGLIATE ISCRIVERE AL SEMINARIO ASIG - IFRA I SIGNORI : (1) ____________________________________________________ (2) ____________________________________________________ (3) ____________________________________________________ QUOTE DI ADESIONE
SOCIETA’ _______________________________________________ PER FAVORE VOGLIATE RISERVARE: Stanza Singola (L.179.000 a notte compresa piccola colazione a buffet) Stanza Doppia (L. 239.000 a notte compresa piccola colazione a buffet)
PER LA NOTTE DEL
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PER IL SIGNOR: ______________________________________________ PER FAVORE VOGLIATE RISERVARE: Stanza Singola (L.179.000 a notte compresa piccola colazione a buffet) Stanza Doppia (L. 239.000 a notte compresa piccola colazione a buffet)
PER LA NOTTE DEL
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- Lire 500.000 (+ IVA 19%) a persona per le aziende aderenti all’ASIG - Lire 1.000.000 (+ IVA 19%) a persona per le aziende non aderenti all’ASIG
PER IL SIGNOR: ______________________________________________
Il pagamento delle quote di adesione dovrà essere effettuato entro e non oltre il 20 settembre 1996. L’accettazione dell’iscrizione al Tutorial ASIG - IFRA è strettamente subordinata alla disponibilità dei posti. Gli incaricati di ASIG Service srl provvederanno a confermare telefonicamente l’iscrizione, comunicando le modalità per il versamento della quota di partecipazione.
PER FAVORE VOGLIATE RISERVARE:
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Stanza Singola (L.179.000 a notte compresa piccola colazione a buffet) Stanza Doppia (L. 239.000 a notte compresa piccola colazione a buffet)
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PER IL SIGNOR :______________________________________________
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Pubblicità on line
Prospettive e speranze per le agenzie di pubblicità Cresce l’interesse nei confronti della possibilità di trasmettere pagine di pubblicità in formato digitale su linee ad alta velocità. TecnoMedia ha raccolto i pareri, oltremodo positivi, del Direttore Generale e del Responsabile Ufficio Studi della OTEP, l’Associazione delle medie imprese italiane di pubblicità e comunicazione.
La possibilità di trasferire on line le pagine di pubblicità di quotidiani e periodici continua a tenere alto l’interesse di tutti gli operatori. Questo mese TecnoMedia ha raccolto le opinioni di Paolo Romoli e Oreste Borri, rispettivamente Direttore Generale e Responsabile Ufficio Studi della OTEP, l’Associazione di categoria che riunisce le medie imprese italiane di pubblicità e comunicazione. Centosessanta aziende distribuite su tutto il territorio nazionale, e un amministrato globale attorno ai 2.200 miliardi: gli associati alla OTEP sono le imprese che si occupano di tutto il processo della comunicazione, dallo studio della strategia in funzione del posizionamento di mercato, fino alla realizzazione della produzione finale, che verrà poi inserita nel circuito dei media sotto forma di spot televisivo o radiofonico, di grande manifesto o, nel nostro caso, come annuncio pubblicitario per la carta stampata. L’attività delle imprese associate spazia dall’advertising classico a tutta la cosiddetta area allargata della comunicazione, vale a dire direct marketing, sales promotion, pubbliche relazioni, promosponsorizzazioni, tanto che la OTEP costituisce un osservatorio privilegiato per la valutazione complessiva delle nuove tecnologie applicate alla comunicazione pubblicitaria sulla carta stampata. All’interno delle medie aziende associate alla OTEP, qual è il livello di sviluppo e di utilizzo delle tecnologie digitali per la produzione di comunicazione? Romoli - La maggior parte delle nostre aziende sono in stato di avanzatissima informatizzazione. Nel settore della agenzie di comunicazione, le medie imprese sono state le prime che hanno adottato le nuove tecnologie informatiche.
La informatizzazione consente il risparmio di personale, di tempo, e l’agenzia che ha alle dipendenze dalle dieci alle trenta persone non si può permettere, come invece può fare chi dispone di centinaia di addetti, di avere un intero reparto di specializzati nella realizzazione degli esecutivi. Borri - All’origine della forte strutturazione informatica delle medie imprese di comunicazione c’è anche un motivo tecnico. Il nostro mondo della informatizzazione deriva dai personal computer, mentre il mondo dell’informatizzazione delle agenzie più grosse ha avuto origini amministrative, e quindi la provenienza era dai grossi sistemi proprietari basati su grandi host centrali e dedicati. Lo sviluppo degli applicativi su personal computer ha favorito il rapido avvento dell’informatica nelle medie aziende, che oggi sono avanzatissime nello sfruttamento dei software dedicati su piattaforma standard. Queste imprese oggi sono anche le più dinamiche di fronte alle nuove tecnologie, come multimedialità ed Internet. Come vengono impiegate le risorse informatiche? Romoli - Il lavoro di comunicazione esige prima di tutto un’attività di ricerca approfondita, lo studio del mercato, del briefing, in funzione della definizione della strategia di comunicazione. Successivamente c’è tutta l’attività di creatività vera e propria, i primi bozzetti, i testi, e quindi, per approfondimenti successivi, si arriva alla realizzazione finale. A monte dell’intero processo c’è tutto il lavoro di creatività, che è ancora a livello di persona. Il copywriter che inventa lo slogan, continua ad inventarlo a monte del processo produttivo, è un discorso di testa, e la testa è a monte dell’intero processo. La parte di informatizzazione è
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Il marchio della OTEP, l’Associazione Imprese Italiane di Pubblicità e Comunicazione
la parte finale delle attività svolte dall’agenzia di comunicazione. Le agenzie di medie dimensioni, lo ripeto, sono state quelle che per prime hanno avuto la esigenza di automatizzarsi e di lavorare sul computer, perché non avevano interi reparti di specialisti adibiti alla realizzazione degli esecutivi. Nel quadro da lei delineato, come viene valutata l’ipotesi del trasferimento on line degli impianti pubblicitari? Romoli - Ovviamente è interessantissima, perché facilita l’intero processo, semplificandolo. Prima che questa opportunità si affacciasse sul mercato, quando una agenzia doveva pianificare una campagna su molte testate, doveva mandare a tutti o l’esecutivo, o il flano, o la pellicola. Oggi si potrebbe mandare un Cd-Rom o un dischetto, ma sempre occorrerebbe una spedizione a ciascuna testata, con il rischio di arrivare sempre all’ultimo minuto. Molto più semplice, e razionale, mandare un file digitale una volta sola, direttamente alla concessionaria o al gestore del servizio, che poi provvederanno a rispedire il file alle diverse destinazioni. Sembra che la valutazione delle nuove opportunità tecnologiche sia positiva... Borri - Direi ineluttabile. Non ha nessun senso trasformare un file digitale in un prodotto analogico, riportandolo in pellicola, per poi trasferirlo alla concessionaria, che a sua volta lo ritrasferisce all’editore, che provvede, spesso, a ritrasformarlo in digitale e poi a riconvertirlo, per la stampa, di nuovo in analogico. Cambieranno le tecnologie, dalla concessionaria continueranno a passare tutte le informazioni relative agli aspetti economici, ma bisognerà vedere se il traffico delle pagine continuerà o meno a passare da lì. Questo nuovo sistema si tradurrebbe anche in una dimi-
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nuzione dei costi per l’industria della pubblicità? Romoli - Parliamoci chiaramente: il problema non va affrontato solo dal punto di vista del costo. Non voglio mettermi qui a calcolare se per una agenzia che fa gli impianti per diciotto testate, e manda i diciotto impianti a proprie spese a diciotto testate con diciotto corrieri diversi, tutto questo verrebbe a costare più o meno di un servizio di spedizione digitale. Deve essere chiaro che una cosa è il costo, altro è il servizio, cioè la facilitazione offerta al cliente; anche se il trasferimento digitale del file costasse come la spedizione a mezzo corriere, l’importante è che vengano eliminati tanti problemi: il costo è dunque da valutare in termini globali, come risparmio di tempi e come razionalizzazione complessiva, fermo restando che una cosa è il costo per l’agenzia, altra è valutare quanto l’agenzia potrebbe rifatturare di questo servizio al cliente. Riterrei comunque giusto che, un servizio effettuato con il computer, tale da offrire maggior efficienza e maggior sicurezza, in qualche modo venisse riconosciuto all’agenzia da parte dal cliente. Borri - Non ci saranno più determinati costi che oggi ci sono, ma una azienda che si attrezza da un punto di vista tecnologico ritengo che debba far pagare queste facilitazioni. Quali effetti si possono prevedere, per le agenzie di comunicazione, in termini di organizzazione del lavoro? Borri - Cambieranno le figure professionali. Ricordo qualche anno fa, quando in agenzia si facevano gli esecutivi, cartoni, patinate, si incollava.... chi aveva quel tipo di professionalità oggi non esiste più. Le vecchie competenze sono state spazzate via da nuove figure professionali, che fanno nuove attività, che usano i computer. Ritengo che anche in questo caso ci saranno nuove figure, e si utilizzeranno computer e database per gestire i file digitali all’interno di nuovi sistemi di prenotazione.
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Per le agenzie di pubblicità quali possibili ostacoli, e quali rischi, intravvedete nei confronti dell’introduzione delle tecnologie di trasmissione on line ? Romoli - Ci potrebbero essere solo eventuali ostacoli da parte di quelle grandi agenzie che ancora hanno il reparto degli addetti alla produzione. Borri - Nell’area più strettamente tecnica qualche rischio c’è: i file in movimento sono tanti, e c’è il pericolo di sbagliare. Errori, comunque, se ne commettono anche con il sistema di trasferimento cartaceo: qualche volta l’equivoco è della concessionaria, altre volte l’equivoco è dell’agenzia. Con il nuovo sistema di trasferimento digitale, occorreranno sistemi di controllo nuovi, e più sofisticati. Romoli - Credo che, comunque, sia solo una questione di
tempo. Che la strada sia quella, penso sia innegabile. Quando Charles Lindberg attraversò l’oceano con il suo aereo ed arrivò a Parigi dopo la prima trasvolata dell’Atlantico, c’era una folla plaudente che andò a riceverlo. “Bellissima impresa - dissero i signori sventolando le tube - ma nessuno di noi attraverserà mai l’Atlantico su uno di quegli aereoplani”. Le novità non vanno considerate con l’ottica del momento, ma guardando al futuro. I primi trasvolatori erano dei solitari, oggi tutti noi voliamo tranquillamente in aereo e nessuno penserebbe più ad attraversare l’Atlantico in nave, a meno che l’obiettivo sia quello di andare in crociera. Che il futuro della trasmissione delle pagine di pubblicità sia quello on line, non esistono dubbi. Il problema è quello di vivere le nuove tecnologie con l’ottica adeguata alle tecnologie stesse.
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torio T servpera i quotidiani ecnico s O e le agenzie di informazione Le pagine dell’Osservatorio
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Le pagine dell’Osservatorio A partire da questo numero, TecnoMedia ospita un nuovo spazio fisso, le Pagine dell’Osservatorio, dedicato alle attività dell’Organismo Paritetico imprenditori-sindacati previsto dal Contratto Collettivo di lavoro dei dipendenti delle imprese editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie di stampa. Nell’avviare la nuova rubtica, ripercorriamo brevemente le tappe che hanno portato alla costituzione ed ai primi anni di attività dell’Osservatorio, e il programma di ristrutturazione definito dal Consiglio Direttivo dell’Osservatorio a partire dal 1996.
L’Osservatorio Tecnico: una struttura al servizio dei quotidiani L’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione fu costituito nel 1988, nel quadro del rinnovo del Contratto di lavoro poligrafico siglato in quell’anno, ed iniziò ad operare a partire dal 1989. Nelle intenzioni delle parti, l’Osservatorio costituiva la sede ideale per lo scambio e la verifica dei dati del settore, nonché per l’attivazione di ricerche sull’andamento del mercato dei quotidiani, sull’occupazione e l’evoluzione delle professionalità poligrafiche, sullo sviluppo delle tecnologie, sull’andamento retributivo e il costo del lavoro, sulle pari opportunità uomo-donna nell’accesso al lavoro, e su ogni altro aspetto che potesse avere un impatto tecnologico-organizzativo sulla produzione dei quotidiani. Per realizzare tali obiettivi, il Comitato Direttivo scelse di creare una struttura molto snella: fu deciso pertanto di collocare la sede dell’Osservatorio presso l’Associazione Stampatori Italiana Giornali, a Roma, e di accendere un rapporto di collaborazione part-time con un addetto che curasse l’attività di raccolta e rielaborazione dei dati, oltre che la gestione amministrativa (corrispondenza, riscossione quote, etc). I primi cinque anni di vita dell’Osservatorio hanno dimostrato che, così strutturato, l’organismo paritetico non era in grado di fare fronte ai compiti che il CCNL assegna ad esso: compiti che, tra l’altro, sono stati accresciuti nel corso dell’ultima rinnovazione contrattuale, e che puntano in definitiva a fare dell’Osservatorio sede di riferimento dell’intero settore su temi quali l’innovazione tecnologica, la sicurezza negli ambienti di lavoro, la formazione professionale, le pari opportunità tra uomo e donna. Le difficoltà riscontrate in passato dall’Osservatorio nel fare fronte ai compiti ad esso assegnati possono essere riassunti da una semplice constatazione: nel corso dei suoi primi anni di vita, l’Osservatorio ha prodotto una sola indagine-quadro, seppur apprezzata e utile per le valutazio-
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ni delle parti, il rapporto L’industria italiana della stampa quotidiana del settembre 1993, ed una sola ricerca settoriale, Realtà e prospettive della videoimpaginazione. Nel corso dell’anno passato, alla luce delle considerazioni sopra esposte, le parti costitutive dell’Osservatorio si sono poste il concreto obiettivo di conferire alla struttura una maggiore operatività, che lo mettesse in grado di assolvere ai compiti ad esso assegnati dal CCNL. Il processo di riorganizzazione messo in atto a seguito di questa fase di ristrutturazione si è sviluppato in tre momenti-chiave: 1. La nomina e l’attivazione delle Commissioni dell’Osservatorio previste dal CCNL; 2. La definizione delle strutture operative; 3. La definizione degli obiettivi di attività. 1. Le Commissioni L’ultimo rinnovo contrattuale ha definito l’istituzione, all’interno dell’Osservatorio, di quattro commissioni, ciascuna composta pariteticamente da tre rappresentanti delle imprese e da tre del sindacato, preposte all’approfondimento di temi di particolare importanza per l’industria dei giornali: - Commissione per le tecnologie: si propone l’approfondimento delle tematiche connesse ai criteri di applicazione delle tecnologie, alla loro evoluzione, al loro pieno utilizzo in riferimento al ruolo dei poligrafici nei nuovi modelli organizzativi. Gli orientamenti emersi all’interno della Commissione saranno oggetto di pareri e proposte finalizzate alla razionale applicazione ed alla eventuale modifica delle norme contrattuali in materia di utilizzo delle tecnologie e conseguente classificazione del personale; - Commissione per le pari opportunità: si propone di definire progetti di azioni positive per le donne al fine della realizzazione delle disposizioni previste dalla legge 10 aprile 1991, n. 125, nonché di costituire un punto di collegamento e coordinamento tra le commissioni per le pari
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Le pagine dell’Osservatorio
opportunità costituite nell’ambito territoriale. - Sezione ambiente e sicurezza: si propone di acquisire elementi sulla evoluzione della normativa nazionale e comunitaria in materia, di predisporre informative sulle attività delle parti, di individuare proposte comuni per meglio adempiere agli obblighi previsti dalla legge, e di predisporre linee guida per la gestione della prevenzione e della sicurez-
za dei lavoratori negli ambienti di lavoro; - Sezione formazione professionale: si propone di analizzare le esigenze formative delle aziende del settore, con particolare riferimento all’aggiornamento professionale dei lavoratori ed alla realizzazione di figure professionali più adeguate alla trasformazione tecnologica ed alle esigenze produttive delle aziende, attraverso l’elaborazione di
Organismi Direttivi dell’Osservatorio Tecnico Presidente: Carlo Lombardi (ASIG)
Vice Presidente: Angelo Venturini (FIS-CISL) Consiglio Direttivo: Domenico Bonometti (FILIS-CGIL) Alberto Di Giovanni (FILIS-CGIL) Tullio Falarti (FIS-CISL) Ettore Franzini (ANSA) Luigi Gariano (Rcs Editori) Pierluigi Gubinelli (Editoriale L’Espresso) Salvatore Petronelli (Poligrafici Editoriale) Giuseppe Rinaldo (UILSIC-UIL) Carlo Rubbiani (UILSIC-UIL) Giancarlo Zingoni (FIEG) Collegio Dei Revisori Dei Conti: Salvatore Calascibetta (FIS-CISL) Roberto Cilenti (FIEG) Sergio Di Biasio (FILIS-CGIL) Franco Giuliani (UILSIC-UIL) Marcello Menenti (FIEG) Sergio Moschetti (FIEG) Commissione tecnologie: - Luigi Gariano (Rcs Editori) - Federico Griandi (FIS-CISL) - Pierluigi Gubinelli (Editoriale L’Espresso) - Carlo Lombardi (ASIG)
- Francesco Panza (FILIS-CGIL) - Carlo Rubbiani (UILSIC-UIL) Commissione pari opportunita’: - Maria Consiglia Caputo (SEDIT Servizi Editoriali) - Simona Cicconi (UILSIC-UIL) - Amabile Cozzuol (Editoriale S. Marco) - Luisa Donzelli (FILIS-CGIL) - Rosanna Lattavo (FIS-CISL) - Anna Nigris (FIEG) Sezione ambiente e sicurezza: - Marco Bovoli (FIS-CISL) - Franco Gallizzio (Editrice La Stampa) - Nadia Lodi (UILSIC-UIL) - Antonio Mastrodonato (EDI.ME) - Alberto Pasi (FILIS-CGIL) - Salvatore Petronelli (Poligrafici Editoriale) Sezione formazione professionale: - Raffaele Animali (UILSIC-UIL) - Salvatore Curiale (ASIG) - Massimo Nencioni (FIS-CISL) - Sandro Smerghetto (V.I.T.A.) - Carlo Tarlini (FILIS-CGIL) - Mariangela Trizio (ANSA)
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Le pagine dell’Osservatorio
percorsi formativi di base che verranno trasmessi alle aziende o a Strutture preposte all’istruzione professionale grafica. Le commissioni hanno avviato la loro attività nel mese di maggio 1996, e terranno costantemente informato sull’andamento delle rispettive attività il Consiglio Direttivo dell’Osservatorio, allo scopo di promuovere le iniziative che si riterranno più utili. 2. Le strutture operative Al fine di un adeguamento delle strutture dell’Osservatorio alle esigenze operative, sono stati realizzati tre interventi prioritari. La prima, improrogabile esigenza era quella di conferire personalità giuridica all’Osservatorio che, in quanto “Organismo paritetico”, non rivestiva alcuno status tra quelli per i quali la legge consente l’effettuazione di operazioni giuridicamente ed economicamente regolari; tale esigenza è stata soddisfatta a seguito della registrazione presso l’Ufficio del Registro di Roma di un verbale di accordo tra ASIG, FIEG e OO.SS., nonché il relativo Statuto. Il secondo problema da risolvere riguardava la concreta operatività della struttura. Per non appesantire la struttura e rendere oneroso il suo finanziamento, si è scartata l’ipotesi di dotare l’Osservatorio di strutture logistiche autonome (sede, sistema di elaborazione dati, strutture di segreteria etc.), privilegiando invece una soluzione logistica in base alla quale l’Osservatorio è dislocato presso i locali dell’ASIG; pertanto nello scorso mese di febbraio l’Osservatorio ha stipulato con ASIG Service, la società a responsabilità limitata controllata dalla Associazione Stampatori Italiana Giornali, una convenzione che definisce una serie di servizi logistici (ufficio, sistema di elaborazione dati, servizi di segreteria etc.) forniti da ASIG Service all’Osservatorio, oltre all’attività di supporto e di assistenza per la “ricerca di base” annuale che l’Osservatorio realizzerà a partire dal 1996 sulla base delle indicazioni e delle valutazioni del
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Consiglio Direttivo dell’Osservatorio. Infine si è posta l’esigenza di un potenziamento delle risorse umane a disposizione: l’incremento dell’attività di ricerca della struttura richiedeva infatti la disponibilità a tempo pieno di un funzionario in grado, da una parte, di gestire gli aspetti burocratici correnti (corrispondenza, riscossione quote, etc.) e, dall’altro, di coordinare il programma di ricerca impostato dal Consiglio Direttivo. A tal fine è stata condotta una selezione su alcuni candidati, al termine della quale si è proceduto alla assunzione di Elisabetta Marchetti quale funzionaria operativa dell’Osservatorio. 3. gli obiettivi di ricerca Il Consiglio Direttivo dell’Osservatorio ha definito per l’anno 1996 un piano di attività strutturato come segue: a) Rapporto annuale sull’industria dei quotidiani Obiettivo del rapporto annuale sull’industria dei quotidiani è quello di fornire alle parti (imprese e organizzazioni sindacali) una base documentaria unica, raccogliendo e raccordando dati di provenienza disparata spesso difficilmente ottenibili, arricchendoli con nuovi dati ed elaborando il tutto in modo coerente ed armonico. L’Osservatorio ha già stabilito i necessari contatti, finalizzati all’acquisizione regolare ed organica dei dati, presso Associazioni di categoria, enti previdenziali, istituzioni pubbliche ed enti di ricerca. Oltre a questa raccolta di dati provenienti da altre fonti, a partire dal 1996 l’Osservatorio curerà la raccolta, per ogni testata quotidiana edita sul territorio nazionale, di una settimana consecutiva di edizioni, e l’archiviazione su una banca dati dei dati più significativi, al fine di poter disporre di una mappa sempre aggiornata dell’industria editoriale italiana in tutti i suoi aspetti: testate, società editrici, agenzie di informazione, centri stampa, concessionarie di pubblicità. Questo lavoro di raccolta e di elaborazione dei dati porterà alla realizzazione di una ricerca annuale, disponibile
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nel prossimo autunno, che conterrà i seguenti dati: - il mercato: indici di lettura complessivi e suddivisi per area geografica, per età, sesso e status socio-demografico dei lettori; consistenza e strutturazione della rete distributiva e problematiche connesse; - il prodotto: numero delle testate e delle edizioni, foliazione e tiratura, pagine di pubblicità e pagine redazionali; scomposizione dei dati per categorie di prodotti (quotidiani nazionali, economici, sportivi, etc.); - l’andamento economico: dati di bilancio delle imprese del settore; - la struttura produttiva: consistenza e dislocazione geografica degli impianti di stampa, con indicazione delle teletrasmissioni operanti; piani di ristrutturazione e nuovi investimenti produttivi; - l’occupazione: variazioni dei livelli occupazionali, evoluzione del rapporto operai-impiegati, suddivisione degli occupati per livelli di inquadramento; - le retribuzioni: andamento del costo del lavoro in relazione ai maggiori comparti industriali; incidenza della retribuzione straordinaria sul costo del lavoro complessivo. b) Studio di fattibilità sui “services” editoriali Questo studio si propone di dare attuazione a quanto previsto dall’art. 24 del Contratto di lavoro, ovvero “lo studio delle condizioni che possano favorire l’interesse delle aziende [...] ad effettuare al loro interno la lavorazione di prodotti di supporto e di integrazione dei quotidiani [...] nonché l’esame delle prospettive connesse con le opportunità derivanti dalle tendenze dell’innovazione e sviluppo del prodotto e ciò sulla base di compatibilità tecniche ed economiche”. La ricerca, in particolare, ha l’obiettivo di fornire alle parti elementi di conoscenza documentaria sulle società di servizi editoriali, meglio note come “services”, per approfondire la conoscenza di queste nuove strutture produttive ed il loro impatto attuale, e potenziale, sull’industria editoriale dei quotidiani, all’interno del quadro genera-
le di conoscenze specifiche che l’Osservatorio è chiamato a sviluppare. In concreto, il Consiglio Direttivo ha deciso di affidare ad ASIG Service l’impostazione ed il coordinamento di un progetto di ricerca che coinvolgerà, parallelamente, i services, in qualità di fornitori di servizi editoriali, e gli editori, in qualità di utenti di questi servizi. L’indagine sarà strutturata in tre nuclei fondamentali: - Anagrafica dei services, dedicata alla descrizione delle aziende che hanno iniziato ad operare in quest’area particolare dell’industria editoriale. Questa prima sezione dovrà rispondere essenzialmente ad alcune domande: quante sono queste società, qual’è la loro origine, come sono organizzate al loro interno, che tipo di professionalità impiegano, quale è il loro livello di utilizzo delle nuove tecnologie. - I servizi offerti; la seconda parte della ricerca svilupperà il quadro delle conoscenze relative ai servizi offerti, sia in termini descrittivi sia cercando di quantificare il fenomeno in senso quantitativo: quali opportunità offrono agli editori, che tipo di servizi a valore aggiunto sono stati effettivamente accettati dagli editori, in quale misura, che tipo di contratti standard vengono proposti. - Il valore aggiunto per gli editori; la terza parte della ricerca descriverà l’impatto finora esercitato dai services sull’industria editoriale, sia in termini qualitativi, con riferimento al contenuto dei giornali, sia in termini quantitativi, con riferimento ai livelli produttivi ed occupazionali del settore. Nel corso delle prossime riunioni del Consiglio Direttivo si definirà il percorso definitivo, alla luce del progetto di ricerca elaborato da ASIG Service e dell’analisi dei tempi e dei costi richiesti dal progetto di ricerca. c) Centro Documentazione sull’Industria Europea dei Giornali Il Consiglio Direttivo dell’Osservatorio ha deliberato la costituzione di un Centro Documentazione sull’industria
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dei quotidiani nei Paesi dell’Unione Europea, per raccogliere dati ed informazioni al fine di avviare la conoscenza comparativa degli scenari, dei problemi e delle prospettive che via via emergono all’interno di diversi sistemi dell’industria del quotidiano. La costituzione di una banca dati comparativa a livello europeo era stata avviata dall’Osservatorio fra il 1993 ed il 1994 con una indagine relativa all’attività dei poligrafici all’interno dell’industria dei quotidiani dei Paesi dell’Unione Europea. L’esperienza compiuta ha mostrato tutti i limiti dell’approccio tradizionale alle ricerche di settore che abbiano ambizioni transnazionali. In particolare, l’indagine ha mostrato tre limiti pressoché invalicabili: - in alcuni casi europei gli immediati referenti di questo tipo di analisi, ovvero le Associazioni di Categoria degli editori di giornali dei Paesi, esistevano solo nominalmente, ma erano del tutto prive di strutture operative di supporto; in altri casi, pur in presenza di addetti specializzati, abbiamo constatato una notevole trascuratezza nel mantenere gli impegni presi circa la compilazione dei questionari inviati per ottenere informazioni; - l’estrema specificità dell’indagine non ha aiutato i ricercatori. Le attività dei poligrafici, in moltissimi sistemi industriali dei Paesi dell’Unione Europea, non sembra siano state oggetto di particolare interesse dal punto di vista delle analisi statistiche; - terza difficoltà, la più pericolosa in assoluto, è stata la constatazione che, fra l’avvio della ricerca e l’ottenimento di alcuni dei dati richiesti, è passato oltre un anno e mezzo, un intervallo di tempo tale da rendere impraticabile la costruzione di tavole sinottiche statisticamente attendibili, e tale da rendere pressoché impossibili anche altre comparazioni di tipo quantitativo. Alla luce della precedente esperienza, si è deciso di dotare l’Osservatorio di un Centro Documentazione permanente, in grado di avviare la ricerca e la raccolta sistematica delle informazioni e dei dati relativi all’industria dei quoti-
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diani nei Paesi dell’Unione Europea, attingendo informazioni da più fonti - quotidiani e periodici italiani e stranieri, banche dati on line dedicate o integrate nella rete Internet, contatti diretti o partecipazione ad eventi internazionali nel corso dei quali vengano illustrate tematiche di grande impatto sull’industria dei giornali, partecipazione a gruppi di lavoro che svolgano attività a stretto contatto con organismi della Unione Europea. Sulla base di questi dati, il Centro Documentazione metterà a disposizione delle parti dossier monografici relativi agli aspetti industriali che maggiormente coinvolgono gli interessi statutari dell’Osservatorio, fra i quali le caratteristiche e le tendenze dello sviluppo tecnologico, le prospettive di investimenti ed occupazione, i tipi di professionalità emergenti e l’accesso al lavoro e lo sviluppo della professionalità delle lavoratrici nel settore dei quotidiani. Più specificamente, il Centro Documentazione verrà costituito in tre sezioni: - Archivio Tematico; La sezione del Centro Documentazione che si occuperà di selezionare, raccogliere ed ordinare i materiali che entreranno a far parte della documentazione permanente sull’industria dei quotidiani Europei. A questa sezione faranno capo i collegamenti con le banche dati on line specializzate, italiane e estere, alle quali l’Osservatorio deciderà di abbonarsi. Le parti aventi diritto avranno libero accesso a tutto il materiale e, nel caso in cui vengano attivati servizi di ricerca on line, potranno richiedere ricerche personalizzate al personale specializzato. - Servizio Monografie; I materiali dell’archivio tematico saranno rielaborati e raccolti in monografie per la conoscenza comparativa degli aspetti più importanti dell’industria europea dei quotidiani. - Servizio Traduzioni; Il Centro Documentazione dell’Osservatorio provvederà, su richiesta degli aventi diritto, alla traduzione in lingua italiana di eventuali studi, ricerche, statistiche o altro materiale altamente specializzato, e di (continua a pag. 34)➔
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Al recente NEXPO di Las Vegas era possibile collegarsi in tempo reale con il sito Internet dell’Osservatorio
Osservatorio on line I servizi dell’Osservatorio Tecnico sono disponibili anche on line, sulla rete Internet, al seguente indirizzo provvisorio:
http://www.telpress.it/osserv/homepage.htm
Osservatorio On Line contiene informazioni sulle finalità e sulle strutture operative dell’organismo paritetico, ampie sintesi delle ricerche, studi e documenti prodotti, informazioni sulle attività e gli appuntamenti dell’Osservatorio, sulle riunioni degli organismi direttivi e delle Commissioni di lavoro. Osservatorio On Line fornisce il testo integrale del vigente Contratto Nazionale di Lavoro per i dipendenti di aziende editrici e stampatrici di giornali quotidiani ed agenzie di stampa, completo di allegati, tabelle salariali e leggi collegate: un utile strumento di lavoro da tenere sempre a disposizione, la cui consultazione è resa più agevole dalla presenza di collegamenti ipertestuali che consentono in ogni momento di “saltare” ad una norma o allegato richiamati dal testo contrattuale.
Osservatorio On Line fornisce infine informazioni sugli appuntamenti più interessanti che riguardano l’industria dei quotidiani: convegni, mostre, seminari in Italia ed all’estero. Nei prossimi mesi Osservatorio On Line offrirà nuovi e importanti servizi di grande utilità per l’intero settore editoriale: caselle di posta elettronica per tutte le aziende ed i Consigli di Fabbrica, per agevolare lo scambio di informazioni ed esperienze; forum telematici di discussione su temi specifici; consultazione on line della grande Banca Dati sull’industria italiana dei quotidiani e delle agenzie di informazione, che l’Osservatorio Tecnico sta completando. Appuntamento sulle prossime Pagine dell’Osservatorio di TecnoMedia per ulteriori novità su Osservatorio on line.
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particolare qualità, che le parti desiderino poter consultare nella versione integrale. d) Osservatorio on line - Le Pagine dell’Osservatorio su TecnoMedia In una fase come quella attuale, nella quale l’Osservatorio ha avviato un importante programma di attività, il Consiglio Direttivo ha ritenuto di promuovere, per l’Osservatorio e per le sue attività, la massima “visibilità” possibile, in mancanza della quale diviene problematico assolvere i compiti ad esso assegnati dal CCNL. Sotto questo aspetto, la distribuzione “cartacea” dei materiali che verranno via via prodotti, che è certamente il principale mezzo di comunicazione tra l’Osservatorio, le aziende e i lavoratori, è stata affiancata da una forma di comunicazione e di interazione più rapida e immediata, che
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sfrutta le potenzialità della rete Internet. La presenza sulla rete Internet (vedi riquadrato a pag. 33) garantisce infatti all’Osservatorio una serie di significativi vantaggi in termini di rapidità e capillarità nella diffusione delle informazioni e delle ricerche prodotte, che potranno essere consultate in “tempo reale” in qualsiasi momento. Inoltre si rafforzerà l’immagine dell’Osservatorio come punto di riferimento per l’industria dei quotidiani. Infine, l’opportunità di fornire a ciascun componente degli organismi direttivi e delle commissioni dell’Osservatorio un proprio indirizzo di posta elettronica renderà più agevole l’interscambio di informazioni. Per ulteriori più dettagliate informazioni sulle attività dell’Osservatorio, potete contattare Elisabetta Marchetti al numero telefonico 06/4885026
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Archivio Aperto ASIG
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Archivio Aperto contiene una rassegna periodica di segnalazioni e recensioni di articoli, relazioni, ricerche e repertori statistici - dedicati all’industria della comunicazione - pubblicati dalle più prestigiose riviste e dalle organizzazioni italiane ed internazionali del settore. Per ogni sommario è chiaramente indicata la fonte. Le aziende associate alla ASIG possono richiedere presso i nostri uffici ulteriori informazioni circa il materiale recensito. Il catalogo completo è a disposizione delle sole aziende associate all’ASIG.
Riferimento: 1292
La distribuzione digitale della pubblicità per l’editoria Il volume, curato dalla TAGA Italia (Associazione Tecnici Arti Grafiche) e pubblicato dalla casa editrice Zeta’s di Milano, contiene le specifiche della versione 3.2 dello standard DDAP (Digital Distribution of Advertising for Publications). Nata nel 1991 negli Stati Uniti, DDAP - della quale fanno parte una sessantina tra produttori di hardware e software per le arti grafiche - propone l’implementazione e l’uso di numerosi standard accreditati dagli organismi internazionali (ANSI e ISO) come fondamento sul quale costruire l’integrazione dei processi produttivi nella produzione, trasmissione e pubblicazione di file pubblicitari a colori. TAGA Italia
Riferimento: 1295
La lunga storia delle rotative shaftless Reinhold Güth della società svizzera ABB descrive il funzionamento del sistema MPS (Master Printing System) che costituisceuno degli elementi essenziali delle rotative shaftless WIFAG, permettendo la sincronizzazione elettronica dei gruppi di stampa. Per il futuro, la fornitura della rotativa potrà essere suddivisa su tre livelli: il fornitore dei gruppi di stampa, il fornitore del sistema di automazione, il fornitore del servomotore. Ciò favorirà la standardizzazione produttiva e consentirà la contemporanea riduzione dei tempi di consegna e dei costi complessivi di fornitura. Newspaper techniques aprile 1996
Riferimento: 1296
L’approccio di MAN Roland ai sistemi shaftless Riferimento: 1293
Rotative shatfless Wifag OF 370 e OF 570 GTD Questo documento è stato realizzato dalla WIFAG in occasione della presentazione delle rotative shaftless (prive cioè di albero di trasmissione longitudinale) WIFAG OF 370/570 GTD, avvenuta il 19 aprile 1996 a Berna. La prima rotativa di questo tipo è entrata in funzione nel maggio 1996 presso il quotidiano Le Télégramme de Brest, in Francia. WIFAG
Riferimento: 1294
La lunga storia delle rotative shaftless Boris Fuchs, responsabile IFRA per la ricerca, ripercorre la storia delle rotative shaftless, che inizia nel 1957 con il deposito, da parte della società italiana O.M.C.S.A., del brevetto della macchina da stampa a foglio Aurelia, fino all’annuncio da parte della WIFAG, all’IFRA 1994 di Monaco, delle nuove rotative OF 370/570 GTD, già vendute a tre quotidiani francesi. Newspaper techniques aprile 1996
Anton Hamm della MAN Roland ripercorre l’esperienza del produttore tedesco nel settore delle rotative shaftless, dai primi approcci nel 1973 con una macchina rotocalco, passando per la Rotoman del 1988, nella quale l’albero longitudinale era stato lasciato soltanto per l’essiccatore, sino alla nuova rotativa Geoman, esposta alla Drupa 95 e della quale l’entrata in produzione è prevista per il dicembre 1996 presso la Henke Pressedruck di Berlino. Newspaper techniques aprile 1996
Riferimento: 1297
Sincronizzazione dei motori di trasmissione sulla rotativa La sostituzione del motore di trasmissione con più motori, tutti elettronicamente sincronizzati, costituisce l’essenza stessa della rotativa shaftless. I vantaggi sono molteplici: si pensi per esempio alla semplificazione del disegno complessivo della rotativa. Fritz Götz della società tedesca Baumüller, che ha sviluppato i servomotori utilizzati dalla
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rotativa Geoman della MAN Roland, descrive in questa relazione il funzionamento del sistema, che utilizza un controller digitale a 32 bit. Newspaper techniques aprile 1996
Riferimento: 1298
L’approccio di KBA alle rotative shaftless Anche la Koenig & Bauer ha presentato la prima rotativa shaftless: si tratta della Comet, rotativa a singola larghezza che utilizza quattro servomotori per ogni torre con otto gruppi di stampa, e che è già operante in quattro installazioni in Spagna e Sud Africa. Recentemente KBA ha annunciato la Compacta 215, la prima rotativa commerciale offset a forno interamente shaftless. Newspaper techniques aprile 1996
Riferimento: 1301
L’uso di essiccatori: più qualità, meno costi La Suomalainen Lehtipaino, società di stampa del gruppo Aamulehti, realizza nei suoi quattro impianti di stampa, con un totale complessivo di cinque rotative, ben 150 testate, delle quali 40 utilizzano carta patinata. La relazione si concentra sull’esperienza nell’uso degli essiccatori nello stabilimento di Kaivoksela, dove operano due rotative ibride, composte cioè ciascuna da una rotativa per quotidiani e da una rotativa commerciale con forno, collegate insieme. Le rotative sono una Albert A404/A400/S e una WIFAG OF7/Alpha. Newspaper techniques aprile 1996
Riferimento: 1302
Sistemi di trasmissione per le rotative dei quotidiani Riferimento: 1299
Il controllo elettronico della tensione dei teli di carta Erhard Glöckner della Koenig & Bauer descrive le caratteristiche che deve avere un sistema per il controllo elettronico della tensione dei teli di carta sulla rotativa, le ragioni che suggeriscono l’utilizzo di questo strumento, le situazioni nelle quali la sua adozione si rende indispensabile, i punti dove misurare la tensione, i metodi per la regolazione. Newspaper techniques aprile 1996
Ian Costin della Rockwell Graphic Systems passa in rassegna vantaggi e svantaggi dei sistemi utilizzati per la trasmissione del movimento nelle rotative dei quotidiani: il sistema convenzionale con l’albero di trasmissione longitudinale, il sistema “fully shaftless”, dove cioè ogni cilindro è azionato da un motore e la sincronizzazione è ottenuta elettronicamente, ed una terza soluzione, nella quale ogni motore aziona una coppia di cilindri. L’opinione di Rockwell è che ognuna di queste tre soluzioni presenti vantaggi e svantaggi, e che la scelta debba essere dettata dalle esigenze dell’utente e non da presunte “superiorità” tecnologiche di una soluzione rispetto ad un’altra. Newspaper techniques aprile 1996
Riferimento: 1300
L’evoluzione tecnologica dei cilindri portacarta Riferimento: 1303
Nigel Wells della società francese MEG ripercorre la tecnologia dei rulli portacarta sin dagli anni 30, e analizza le tendenze attuali, che vanno verso la totale automazione della movimentazione dei rulli di carta, l’utilizzo di sistemi per il controllo dell’uniformità di tensione dei teli, nuove e più semplici tecniche per l’incollaggio dei rulli sull’autopaster. Newspaper techniques aprile 1996
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Controllo dell’impianto e automazione della rotativa Quali le richieste che gli stampatori pongono ad un moderno impianto di stampa? secondo David Stamp, direttore marketing per l’Europa della Rockwell Graphic Systems, le richieste più urgenti sono: aumento della quantità e della
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flessibilità di utilizzo del colore; aumento della capacità produttiva; differenziazione delle tipologie di prodotti realizzabili; maggior tasso di utilizzo degli impianti. La risposta di Rockwell a queste esigenze si chiama “Integrated Printing System”, un sistema di controllo di produzione che effettua un costante monitoraggio dei flussi produttivi sulla base delle specifiche IFRAtrack. Newspaper techniques aprile 1996
Riferimento: 1304
Monitoraggi in tempo reale delle parti in movimento Un esempio di sistema sviluppato per il monitoraggio in tempo reale di tre impianti di stampa geograficamente distanti tra loro è riportato nell’analisi di Peter Milton, responsabile di una società di stampa inglese. Newspaper techniques aprile 1996
Riferimento: 1305
Cilindri guidanastro a bassa inerzia nelle rotative per quotidiani La società olandese BIS Rolls ha in passato sviluppato i primi cilindri di inchiostrazione e di bagnatura che utilizzavano come rivestimento materiali in fibra di carbonio anziché materiali gommati. In questa relazione Leo Vonk, manager della BIS Rolls, descrive le esperienze condotte per la realizzazione di cilindri guidanastro. Una serie di test sono attualmente in fase di realizzazione, con la collaborazione di IFRA e dell’agenzia governativa olandese NOVEM, presso il quotidiano Perscombinatie. Newspaper techniques aprile 1996
Riferimento: 1306
Rotative keyless al Miami Herald Il Miami Herald, fondato nel 1910, è uno dei trenta quotidiani della Knight-Ridder: 400.000 copie giornaliere e
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530.000 domenicali per l’edizione in lingua inglese, 110.000 giornaliere e 130.000 domenicali per l’edizione in lingua spagnola El Nuevo Herald. La stampa viene effettuata su 10 rotative: due Goss Metro, installate nel 1983, e otto rotative tipografiche convertite, composte ciascuna da sette gruppi Goss Mark 2 del 1962 e due gruppi MAN Flexoman installati a metà degli anni ottanta. Joe Bowman, responsabile delle operazioni, descrive il processo che ha portato alla scelta di cinque rotative Goss Newsliner con sistema di inchiostrazione keyless: la prima entrerà in funzione nel gennaio 1997, le ultime due inizieranno ad operare all’inizio del 1998. Newspaper techniques aprile 1996
Riferimento: 1307
Come costruire il database “giusto” David Jones, direttore dello sviluppo tecnologico del Mirror Group di Londra, mette a fuoco gli obiettivi che è possibile raggiungere tramite un database ben strutturato e gestito: sviluppare nuovi prodotti e servizi, migliorare il marketing, razionalizzare i flussi di lavoro. Non esistono soluzioni pronte all’uso: ogni giornale è diverso dagli altri, quindi avrà bisogno di una specifica soluzioni di database, attingendo all’esterno se necessario per spesifiche competenze tecniche ma tenendo ben stretto a sé il disegno e la struttura basilare della base di dati. Newspaper techniques maggio 1996
Riferimento: 1308
Cosa si intende per database? La definizione ed il disegno di un database non è un tema che possa interessare, all’interno di una impresa editoriale, soltanto gli specialisti EDP: la strutturazione e le modalità di archiviazione, infatti, influenzano in maniera decisiva le modalità di accesso successivo ai dati e la possibilità stessa del loro reutilizzo. Philippe Maeght dell’IFRA passa in rassegna l’evoluzione storico-tecnologica dei database e dei
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modelli di database più diffusi: modello gerarchico, modello relazionale, modello object oriented; si conclude con una ipotesi, quella di un “workflow model” che dovrebbe consentire la totale descrizione della complessità insita nel processo di produzione dei quotidiani. Newspaper techniques maggio 1996
Riferimento: 1309
Glossario dei termini per i database Colin Manning della società di software Setanta Software propone un utile glossario dei termini più frequentemente utilizzati nel settore dei database. Termini come API, Attribute, Behaviour, BLOB, BTree, CASE, Class, Client/ server, Data Model, Flat Files, Foreign Key, Index, Information Retrieval, Inheritance, Join, Key attributes, Method, Object-Oriented Database, ODBC, OOD, Query, Record, Relational Database, SQL, Stored Procedure, Table, Transaction Processing, Trigger, vengono definiti ed analizzati in dettaglio. Newspaper techniques maggio 1996
Riferimento: 1310
Gestione ed utilizzo dei dati di business e di contenuto All’interno di una struttura editoriale è possibile operare una prima distinzione tra i dati di business, che riguardano la gestione economica e di marketing dell’azienda e dei prodotti editoriali, e i dati di contenuto, che costituiscono le materie prime ed i semilavorati con i quali viene realizzato il prodotto. Questi tipi di dati differiscono anche nella forma: i dati amministrativi comprendono il più delle volte testi, numeri e grafici, mentre i dati di contenuto includono anche immagini, foto, documenti audio e video. Ulrike Meszaros della società tedesca EMEA descrive il trattamento di queste tipologie di dati effettuato con la soluzione DataJoiner sviluppata da IBM. Newspaper techniques maggio 1996
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Riferimento: 1311
L’architettura del database, strumento di business Gabriele Dobenecker descrive le soluzioni proposte per la strutturazione e la realizzazione di database dalla società Sybase, soffermandosi in particolare sui sistemi in grado di operare su notebook e computer portatili, che richiedono pertanto da parte del client una limitata potenza di calcolo, e sull’importanza dell’adozione di una architettura standard, che consenta di rendere efficiente e flessibile il sistema e di evitare quelle “soluzioni ad isola” che possono soddisfare esigenze specifiche e limitate ma che sono insoddisfacenti nella più ampia prospettiva della costituzione di un sistema complessivo di gestione dei dati. Newspaper techniques maggio 1996
Riferimento: 1312
I vantaggi dell’uso della tecnologia relazionale Luc Roesems della società editoriale belga VUM descrive il processo di costituzione di un database relazionale, basato su Oracle, in grado di gestire l’attività redazionale degli oltre 250 giornalisti e di consentire in tal modo il raggiungimento dell’obiettivo della produzione interamente elettronica della pagina. Newspaper techniques maggio 1996
Riferimento: 1313
Sistema di controllo della produzione all’Östgöta Correspondenten Karl Axel Andersson, del quotidiano svedese Östgöta Correspondenten (66.000 copie, 45 pagine broadsheet medie di foliazione giornaliera, 265 dipendenti), descrive l’implementazione di un database relazionale, basato su Oracle ed installato su piattaforme IBM RS 6000, conforme alle specifiche IFRATrack, per la gestione ed il controllo della produzione. Newspaper techniques maggio 1996
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Riferimento: 1314
Utilizzo di database per migliorare la redditività pubblicitaria Lilian Doolan del quotidiano Newcastle Chronicle & Journal descrive il processo di implementazione di un database nel dipartimento pubblicitario del quotidiano, con tre obiettivi differenziati: individuazione e definizione dei mercati di riferimento, degli obiettivi di business, dei potenziali clienti; gestione del portafoglio clienti; presentazione multimediale personalizzata per i potenziali clienti. Newspaper techniques maggio 1996
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Utilizzo di database: le esigenze del General Manager Uno dei maggiori errori nello sviluppo di sistemi di gestione delle informazioni risiede nel sopravvalutare gli aspetti tecnologici rispetto agli aspetti “culturali”. Secondo l’opinione di Gerard Richter, il grande beneficio dell’utilizzo di database avanzati sta nella possibilità per i manager al più alto livello di assumere decisioni tempestive supportate da una conoscenza dettagliata dei mercati e dei processi produttivi. E’ dunque in questa direzione, più che nel pur necessario perfezionamento delle tecnologie, che deve rivolgersi l’attenzione. Newspaper techniques maggio 1996
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La soluzione Oracle: come mappare le relazioni Secondo Frank Grohé della società Oracle le parole chiave nella costituzione di un database sono: Relazione, Strumento, Database, Efficienza. Solo partendo da una individuazione delle relazioni che si vogliono “mappare” e dagli strumenti da utilizzare a tal fine è possibile costituire un database, parola altrimenti astratta e vuota, e recuperare per suo tramite efficienza nei processi produttivi. Newspaper techniques maggio 1996
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Il World Wide Web come fonte di notizie Il World Wide Web costituisce ormai un “serbatoio” sterminato di dati e notizie a disposizione dei “navigatori” di Internet. Gabriele Gehring della società tedesca INES passa in rassegna i più importanti “motori di ricerca” disponibili sul Web, che consentono di cercare tra migliaia di siti quelli ai quali siamo interessati: Yahoo e AltaVista in primo luogo, ma anche GNN, Whole Internet Catalog, Pathfinder, Magellan, W3 Catalog, Lycos, InfoSeek, WebCrawler, Inktomi, WWW Worm, Excite. Esistono inoltre motori di ricerca specializzati, per esempio Web.de effettua ricerche sui siti in lingua tedesca, la European Directory effettua ricerche sui server europei, MathSearch è focalizzato sulla matematica. Ci sono infine “meta-motori”, che consentono di indirizzare la ricerca contemporaneamente verso più motori di ricerca: per esempio SavvySearch, All-in-One Index e CUSI. Newspaper techniques maggio 1996
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I sistemi di ricerca interessano tutti, non solo gli archivisti Il passaggio da un contesto nel quale l’archiviazione era affidata ad archivisti altamente specializzati, che codificavano il materiale utilizzando sofisticati sistemi di parole chiave, ad un nuovo contesto nel quale, grazie a Internet, enormi moli di informazione sono disponibili in tempo reale, ci obbliga a porre grande attenzione ai processi di ricerca da utilizzare. John Snyder della società inglese Muscat passa in rassegna i più importanti tra questi approcci: il sistema tradizionale basato su parole-chiave, nella quale è l’archivista a rendere di fatto fruibile il documento, alla ricerca free-text, nella quale è il computer ad effettuare ricerche in pochi secondi utilizzando come parole chiave l’intero testo dei documenti. Spingendosi più oltre, vengono affrontati temi come “rilevanza statistica”, “ricerca concettuale”, “agenti intelligenti di ricerca”, sino ad arrivare a
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quelle “reti neurali”, sospese tra realtà e fantascienza, che dovrebbero costituire il punto di approdo delle tecnologie di “ricerca intelligente”. Newspaper techniques maggio 1996
variabili tecniche (colore nella pagina, pubblicità, etc.) dall’altra. IFRA Symposium
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Nuove prospettive per i quotidiani: verso nuovi media? L’evoluzione della tecnologia e della fruizione dell’informazione pone nuove sfide ai tradizionali media e, in primo luogo, ai giornali quotidiani, che si trovano nella necessità di adeguare a questo nuovo contesto sia i propri sistemi e processi di produzione sia, in definitiva, la propria offerta complessiva al lettore. L’approccio del Frankfurter Allgemeine Zeitung nella relazione di Gerhard Semar, responsabile New Media del quotidiano tedesco. IFRA Symposium
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Come automatizzare la produzione editoriale Dennis McGuire, della società di consulenza statunitense Managing Editor, definisce le priorità del “sistema editoriale” dei quotidiani in un contesto nel quale l’eccesso di informazione a disposizione si trasforma in un vero e proprio incubo. L’obiettivo fondamentale del processo editoriale è sempre lo stesso: dare notizie affidabili, ottenute in seguito alla verifica delle fonti, concatenate in maniera coerente in modo da creare un “unicum informativo” che il lettore possa utilizzare come guida per orientarsi nella complessa realtà nella quale vive. L’approccio di McGuire consiste nella creazione di una situazione tecnologica nella quale i “pezzi inerti” della pagina - testi, foto, grafici vengono “animati” in seguito all’assegnazione a ciascuno di essi di attributi dinamici come “importanza”, “livello”, “missione” e così via. L’obiettivo da raggiungere è quello di una impaginazione automatica intelligente che nasca direttamente dalle valutazioni redazionali da una parte, e dalle
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Trattamento e pubblicazione dell’informazione elettronica David Allen, managing editor della International Press Telecommunication Council (IPTC), l’associazione inglese che costituisce un importante punto di riferimento nella definizione di standard per il trattamento e la trasmissione dei dati in ambiente editoriale, delinea lo “stato dell’arte” degli standard in questa area, partendo dal presupposto che, nel contesto informativo attuale, i dati elaborati all’interno del quotidiano debbano essere disponibili, con poco o nessun intervento di manipolazione, per l’utilizzo in nuovi prodotti informativi. La relazione si occupa in primo luogo degli standard di trattamento del testo come SGML (Standard Generalised Markup Language), NITF (News Industry Text Format), quindi passa in rassegna i più diffusi browsers di Internet (Netscape Navigator, Microsoft Explorer, Mosaic) ed i più diffusi tool che consentono di estendere le capacità di questi browser oltre i semplici ipertesti: Javascript, VRML, Shockwave, Acrobat. IFRA Symposium
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Informazione intelligente: le notizie come “oggetti” Le agenzie di informazione si trovano in prima linea in questa rivoluzione tecnologica e culturale legata alle nuove modalità di acquisizione dell’informazione. Laddove infatti la quantità di informazione disponibile è tale da rendere problematica non più l’acquisizione della notizia, ma la sua individuazione nel “mare magnum” dei dati spesso inutili a disposizione, l’agenzia deve concentrarsi sul “valore aggiunto” che è in grado di offrire ai propri utenti non soltanto in termini di autorevolezza e tempestività, ma anche nell’ot-
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tica di fornire un “semilavorato” di elevato livello qualitativo anche sotto il profilo dell’aspetto grafico, non più soltanto una “materia prima” sia pure di buon livello. Sul tema Klaus Sprick descrive le esperienze e le iniziative della Deutsche Presse Agentur (DPA), la più grande agenzia di informazione in lingua tedesca, della quale è direttore tecnico. IFRA Symposium
Riferimento: 1323
La costituzione di un database unificato La disponibilità di un database affidabile e costantemente aggiornato costituisce la chiave per la creazione da parte del quotidiano di nuovi servizi informativi a valore aggiunto e, nello stesso tempo, per il contenimento dei costi e la razionalizzazione del processo produttivo. Questa relazione presenta un modello di database disegnato da Don Oldham, amministratore delegato della Digital Tecnology International, società che tra l’altro controlla il quotidiano Utah County Journal (79.000 copie giornaliere). IFRA Symposium
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La redazione digitale La redazione digitale del futuro secondo la visione di Kerry Northrup, attualmente Technologies Editor dell’IFRA, in passato responsabile dello sviluppo delle nuove tecnologie editoriali del gruppo editoriale statunitense Gannett e, in
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questa veste, responsabile del progetto NEWSworks per la pianificazione e la gestione della “redazione digitale”. IFRA Symposium
Riferimento: 1325
L’evoluzione-rivoluzione della redazione multimediale Come disegnare un sistema editoriale per un quotidiano che guardi verso al futuro? Secondo Gordon Ross, specialista nell’integrazione di sistemi, il sistema più adatto deve essere in grado di fornire, oltre alla tradizionale “uscita” della pagina completa in ogni sua parte, anche una nuova “uscita”, per esempio in formato HTML, che possa essere utilizzata per lo sviluppo di nuovi prodotti multimediali: e tutto ciò in via automatica, senza alcun intervento umano. IFRA Symposium
Riferimento: 1326
Nuove piattaforme e strumenti redazionali per Dagbladet Ove Monsen, responsabile della produzione del quotidiano norvegese Dagbladet (265.000 copie di diffusione giornaliera, 66 pagine, 170 giornalisti, 525 dipendenti complessivi), descrive le direttrici che hanno portato il quotidiano norvegese a passare da un sistema editoriale tradizionale Norsk Data ad un sistema, integrato con l’aiuto di IBM e Andersen Consulting, basato sulla soluzione Lotus Notes. IFRA Symposium
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ISDN per l’editoria
E’ oramai universalmente riconosciuto: l’innovaL’accesso base ISDN, che rappresenta l’entry point zione tecnologica è attualmente una delle leve utidel servizio, offre due canali a 64Kbit/s che possolizzate dalle aziende che mirano ad avere una posino essere utilizzati in modo unitario, per trasmettezione di leadership nel proprio mercato. re dati, oppure separatamente come due normali Tale considerazione è ancora più significativa nel linee telefoniche. settore dell’editoria che sta vivendo un momento di L’offerta è poi completata da ulteriori modalità di intensa trasformazione sia in termini di accesso che consentono di ottenere, mediante appodiversificazione ed arricchimento della propria ofsiti dispositivi, velocità di trasmissione via via ferta, sia in relazione all’ingresso di nuovi media crescenti (fino a 2 Mbit/s). nel mercato. La rete, conforme allo standard EUROISDN, è In tale contesto, in cui disponibile su tutto il le telecomunicazioni territorio nazionale e assolvono una funziooffre connessioni in ne strategica, il ruolo fonia con tutto il mondell’ISDN risulta di do e connessioni nufondamentale impormeriche con circa 20 TELECOM ITALIA Spa tanza per le opportupaesi europei e 10 Via Flaminia, 183 nità ed i vantaggi offerti. paesi extraeuropei. 00189 Roma Prima di entrare nel cuore dell’argomento e di approfondire i nuLe opportunità per gli editori merosi vantaggi che tale strumento offre I principali vantaggi della tecnologia dealle aziende che operano nel settore editoriale, si scritta consistono nella sua compatibilità con gli ritiene opportuna una breve presentazione della standard internazionali, nell’alta velocità e flessitecnologia ISDN e delle sue prestazioni. bilità che consente di trasportare voce dati ed immagini, nella struttura di rete commutata che da un Caratteristiche della soluzione lato permette di utilizzare risorse condivise senza ISDN (Integrated Service Digital Network) rappreinvestimenti onerosi, dall’altro di avere costi a senta un’importante evoluzione dei servizi di consumo legati ai tempi di utilizzo del servizio. telecomunicazione. ISDN è la rete digitale di Proprio in virtù di tali caratteristiche, l’ISDN è una Telecom Italia che consente di ridurre le distanze e tecnologia che trova, nel settore editoriale, le sue di trasmettere in tempo reale grandi quantità di principali applicazioni. informazioni ad alta velocità e con un elevato grado Una delle più significative opportunità è il trasferidi qualità ed affidabilità. mento delle inserzioni pubblicitarie in formato diInfatti, l’utilizzo di canali a 64Kbit al secondo, gitale attraverso i soggetti che partecipano alla permettendo il trasferimento dei dati a velocità sua realizzazione: l’agenzia, la fotolito, la concessuperiori rispetto alle tradizionali linee telefoniche, sionaria ed il giornale. consente di trasferire un maggior volume di inforIl trasferimento digitale degli annunci comporta mazioni in un tempo più breve con il conseguente numerosi vantaggi quali il mantenimento della quacontenimento dei costi di trasmissione. lità originale, la riduzione dei tempi di trasferimenISDN permette all’azienda, su un’unica rete e da un to, la gestione delle urgenze di pubblicazione, la unico accesso, di effettuare conversazioni telefoniriduzione dei costi di trasporto, in sintesi, la che, trasmissioni fax, dati e videocomunicazione. razionalizzazione del processo di produzione del-
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l’annuncio stesso. collegamenti a banche dati, ad agenzie di testi e Una seconda applicazione dell’ISDN riguarda la immagini, alla Lan redazionale, ecc. videoimpaginazione. Tale operazione può essere Infine, in un contesto di mercato in cui l’editoria realizzata da remoto attraverso un’applicativo di elettronica costituisce la principale innovazione, “application sharing” che consente a due soggetti ISDN offre la possibilità di accedere al mondo lontani di condividere il lavoro decidendo le modiInternet da postazioni singole con maggior livello fiche da apportare, di vedersi e parlare come se di sicurezza, facilità di accesso, velocità e migliore lavorassero da un’unica postazione di lavoro. qualità. Questo tipo di applicazione si concretizza in una Per concludere questo breve excursus sulle princivera e propria stazione multimediale basata su PC pali opportunità che ISDN offre agli editori, è con un costo molto contenuto (da 3 a 5 milioni significativo evidenziare l’incidenza di questa tecescluso il PC). nologia sull’obiettivo di riduzione dei costi perseUn altro ma non meno importante utilizzo dell’ISDN guito dalle aziende: con l’offerta commerciale nel settore riguarda il trasferimento delle pagine dei realizzata da Telecom Italia a Marzo ‘96, ISDN non quotidiani dalla redazione centrale ai centri di stamè più solamente un supporto trasmissivo idoneo a pa remoti. soddisfare le molteplici esigenze delle aziende ediLa soluzione per la teletrasmissione delle pagine toriali, ma diventa uno strumento in grado di ridurre comporta un duplice vantaggio: da un lato l’elevato gli ingenti investimenti TLC così vitali per l’attivigrado di affidatà del settore. bilità della rete, dall’altro la rileISDN prevede vante riduzione costi di attivazioContributo di Canone abbon. dei costi poichè ne, canoni (vd. Attivazione mensile permette di patabella) e costi gare in relazione legati al traffico Accesso base L. 400.000 L. 50.000 agli stretti tempi sviluppato. Il Accesso base multiplo L. 300.000 L. 50.000 di utilizzo tipicatraffico nazionaAccesso primario (30 L. 600.000 L. 690.000 mente concenle ha lo stesso canali bidirezionali) trati nella fascia costo di quello oraria notturna. effettuato su Rete Ancora, è opporTelefonica Genetuno ricordare rale (1 scatto pari l’efficacia di questa tecnologia in riferimento alla a 127 Lire) mentre per il traffico internazionale è realizzazione del prodotto editoriale. L’ISDN perprevista una riduzione del 10% (1 scatto pari a 114 mette il collegamento alla redazione editoriale di Lire) e sconti a volume per particolari direttrici. tutti i soggetti che contribuiscono al processo di produzione da postazioni remote (casa, albergo, località italiane e all’estero). I collaboratori esterni Ulteriori informazioni possono essere richieste al possono in tal modo avere le stesse opportunità che Numero Verde 167-080088. avrebbero lavorando all’interno della redazione: Fabrizia Chingari
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Soluzioni per un piccolo pianeta
E’ con questo slogan che IBM ha recentemente inondato i canali televisivi indirizzando utenti di ogni Paese (nello spot si parlano piu lingue e i protagonisti sono uomini della strada) con l’intento di dimostrare che l’informatica già oggi (e ancor piu domani) deve andare verso tutti indistintamente con metodi e linguaggi di comunicazione semplici, intuitivi, immediati, universali: nessuno più è disposto a sottostare alle costrizioni inventate da una ristretta cerchia di ricercatori della famosissima Silicon Valley lontani anni luce dalla massaia di S. Pietro all’Olmo, dal pensionato di Vibo Valentia , dal barista di Cinisello Balsamo.
E, a seguire, la solita trafila della segretaria di redazione che riceve, interpreta, completa, smista all’interessato (o semplicemente mette sulla sua scrivania se non è presente).
L’instradamento delle informazioni Senza ulteriori indugi vorrei a questo punto raccontare brevemente quanto IBM ha realizzato con un automatismo molto spinto (e , ciò che non guasta , a costi molto contenuti) che ha permesso la ricezione e l’instradamento di testi e messaggi esterni indirizzati ad una specifica redazione. Dal punto di vista logico la soluzione si articola su un insieme di componenti hardware e software fra di loro stretUn nuovo approccio all’informatica tamente interagenti. Il panorama, d’altronde, e le esigenze Si parte da un router che riceve il file IBM SEMEA vere sono le stesse per qualsiasi amesterno; in funzione del tipo di segnale Circonvallazione Idroscalo biente di lavoro sia esso dominato da (o di file) ne riconosce la provenienza 20090 Segrate - MI Tel. 02.59621 giovani rampanti che apparentemente (fax da macchina fax, fax da PC, altro si sentono a casa loro solo quando file da PC). “smanettano” con una tastiera oppure da seri profesIl router, attraverso uno specifico software, indirizza sionisti molto più orientati alla specificità dei problemi che quindi il file ad un server fax (si tratta di un Personal di devono continuamente affrontare che non ai mezzi che la modeste proporzioni, un 486 a 16 MB di RAM con 300 MB tecnologia mette a disposizione per muovercisi con disindi hard disk e scheda multiseriale per il collegamento dei voltura. modem, in ambiente OS/2 Warp) o ad un server testi (stessa Un’ulteriore considerazione, piu vicina al mondo dell’ediconfigurazione). toria, è che oggi è praticamente impossibile gestire direttaPer i fax si attiva automaticamente un software di riconoscimente tutte le professionalità necessarie per realizzare un mento del contenuto ( occorre ricordare che per una fax di prodotto o un servizio, tanto più se, come succede spesso, gli provenienza Personal tale valore si avvicina al 100 %, stessi sono in continua evoluzione, spinti dalle esigenze mentre per una fax tradizionale tale valore è funzione della sempre più aggressive di una società che corre ormai a rotta qualità dell’originale). di collo. Se prevalgono alcune caratteristiche grafiche (ad es. nelCostruire quindi (e soprattutto mantenere) un prodotto l’uso di fonti e corpi) nei fax in ricezione è possibile tarare editoriale ad un buon livello significa allora creare, gestire il sistema di ricezione in modo da migliorare sensibilmente e mantenere una ragnatela di contatti, di collaborazioni, di la percentuale di caratteri interpretati automaticamente. prestazioni esterne all’azienda da integrare e mescolare con Il fax è archiviato innanzitutto in formato immagine, mentre intelligenza nel prodotto stesso. la sua versione ASCII è creata solo se si raggiunge una Di qui i frequentissimi contatti, lo scambio continuo di percentuale predefinita di riconoscimento del contenuto. informazioni e di servizi con un insieme molto spesso In caso di riconoscimento insufficiente il fax viene stampato numerosissimo di operatori esterni attraverso tecniche trasu una stampante rete. dizionali (anche perché spesso si tratta di collaborazioni Nel caso invece di riconoscimento accettabile la sua versiooccasionali) come il fax e/o la trasmissione di testi. ne ASCII è automaticamente inviata alla redazione interes-
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sata sulla base di una semplice codifica inserita all’inizio del fax stesso utilizzando le funzioni specifiche del sistema editoriale esistente. In modo analogo, nel caso di files di testo, il router indirizza gli stessi ad un secondo server e qui viene attivato un filtro universale di interpretazione in funzione del Word Processor utilizzato all’origine. Un filtro universale I testi possono provenire da PC o da Mac dotati di qualunque programma di comunicazione (Terminal di Windows, Hyper Access di OS/2, ecc) e qualunque protocollo, come ZModem, Y-Modem, Kermit, ecc. ed essere scritti con uno dei circa 100 (!) Word Processors riconosciuti. In modo analogo il nostro filtro universale è in grado di produrre un centinaio di formati di output e, anche in questo caso, attraverso una semplice indicazione inserita all’inizio del testo inviarlo alla redazione interessata.
I vantaggi dell’automazione Evidenti i vantaggi della soluzione quali l’automazione dell’intero processo di acquisizione di testi e messaggi da collaboratori esterni (dotati di qualunque cosa in grado di comunicare), la sicurezza e la rapidità delle operazioni ( non c’è segretaria di redazione in grado di competere con un computer nel capire chi ha inviato, cosa, per chi, in quale formato), il funzionamento 24 ore su 24, 7 giorni alla settimana, la capacità di interpretare tutto quello che arriva senza doversi procurare nuovi software magari da usare una sola volta. Gestire l’universo di informazioni che qualcuno invia al giornale tutti i giorni è spesso compito ingrato che non richiede certo professionalità specifiche e qualificate. Se qualcuno (in questo caso una macchina) lo può fare per noi, facendoci anche risparmiare, tanto di guadagnato! Cesare De Micheli
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Cascade, la soluzione per gestire i dati nell’ambiente di pre-stampa I prodotti offerti dalla società Cascade Systems Incorporated - ImageFlow, DataFlow e MediaSphere - specializzati per la gestione dei dati nell’area della pre-stampa, sono facili da usare, modulari, aperti e possono lavorare sia su piattaforme Macintosh che PC clients. Cascade, rappresentata in Italia da NTG, è una società americana che si occupa dello sviluppo di software e dell’integrazione di soluzioni per il mondo dell’editoria e della prestampa. Cascade utilizza lacune delle tecnologie più all’avanguardia, quali ad esempio l’Adobe Acrobat, e offre soluzioni di alto livello qualitativo, aiutando i clienti ad orientarsi verso una gestione digitale del loro flusso di lavoro.
DataFlow DataFlow è un sistema di controllo del flusso di lavoro che gestisce tutti i tipi di dati, dal testo ai file di grafica e foto, dalla pubblicità alle pagine complete. DataFlow controlla gli elementi e quanto avviene nel database, fornendo ampi report personalizzati. E’ prevista l’integrazione a sistemi per la prenotazione della pubblicità, per il layout o per la determinazione dei costi. DataFlow è frequentemente combinato con l’ImageFlow per dar vita ad un singolo sistema di produzione che prevede la ridondanza dei dati.
MediaSphere MediaSphere è un archivio multimediale che integra la tecnoImageFlow e ImageFlow/SQL logia Adobe Acrobat. Si tratta di ImageFlow agisce come OPI un sistema multi-utente in grado NUOVE TECNOLOGIE GRAFICHE server, router di rete, font server ed di gestire qualsiasi elemento digiStrada 2, Pal. C3 - Milanofiori E-mail (con accesso opzionale e tale: immagini, testo, file di pagi20090 Assago - MI Internet), e come sistema per il ne, file PDF (Portable Document Tel. 02.8242541-2-3-4 controllo della produzione con soFormat), video e suono. La ricerca fisticate funzioni per la verifica pre-flight dell’uscita in può avvenire utilizzando frasi oppure tramite parole chiave PostScript. Grazie alla gestione delle code di stampa e al e operatori Booleani. Gli altri componenti proposti da meccanismo di spooling intelligente, ImageFlow ottimizza Adobe comprendono l’Acrobat Distiller e l’Acrobat l’utilizzo dei dispositivi di uscita, agendo anche come file Exchange per consentire di visualizzare velocemente e con server per il collegamento ad altri ambienti di rete, quali ad un’ottima qualità file di pagine PDF e immagini. esempio Novelle stazioni NFS-compatibili. MediaSphere mantiene la relazione tra tutti gli oggetti ImageFlow/SQL, oltre ad offrire le stesse funzioni che presenti nel suo database ed è stato disegnato per integrarsi ritroviamo nell’ImageFlow, sfrutta un potente database completamente ai sistemi editoriali. SQL che consente di controllare lo stato degli elementi, del MediaSphere ha vinto nel 1995 il Seybold Editors’ Award lavoro e l’avanzamento della produzione. for Excellence.
Tecnologia computer-to-plate Gerber, ideale per l’ambiente di produzione dei quotidiani Gerber Systems Corporation, società del gruppo Gerber Scientific, pioniera nella tecnologia computer-to-plate fin dal 1979, detiene oggi la leadership di mercato con oltre 100 installazioni in tutto il
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mondo; questo è il più alto numero di unità installate mai raggiunto globalmente da tutti i suoi concorrenti. I mercati dove questa tecnologia ha trovato applicazione comprendono
stampatori commerciali, centri stampa aziendali, stampatori di riviste e di libri, fotolito e quotidiani - dove le note esigenze di sveltire il ciclo di produzione a favore di tempi di chiusura delle pagine meno pressanti, rappresenta indubbiamente uno degli ambienti di applicazione ideale. La linea delle unità di esposizione Gerber
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utilizza la tecnologia a tamburo interno. La Crescent/42, la prima della famiglia, indicata per l’ambiente dei quotidiani e degli stampatori, combina il tamburo interno con un laser argon-ion ed è in grado di esporre una superficie di 813 x 1067 mm. Può essere usata manualmente oppure con il sistema Escort/42 per il caricamento automatico del materiale; questo modulo, quando combinato con una sviluppatrice in linea, trasforma la Crescent/42 in un sistema completamente automatico. Il sistema opera in maniera semplice, come una normale stampante laser per pellicola o lastra: il file viene inviato al
sistema dal front-end e la pellicola, o la lastra, una volta esposta, viene inviata automaticamente alla sviluppatrice. Le Crescent/42-HS e Crescent/42T (quest’ultima utilizza lastre termiche) sono le versioni ad alta velocità della Crescent/ 42. Gerber ha disegnato queste unità in modo tale che gli utilizzatori di questa tecnologia possano eseguire l’upgrade dalla Crescent/42 alla Crescent/42-HS e/ o Crescent/42T. La filosofia modulare che caratterizza la tecnologia Gerber offre diversi e significativi vantaggi, specialmente per quegli ambienti che pensano che le lastre termiche siano le lastre del futuro. La Crescent/
Tecnologia Xeikon per la stampa digitale a colori: un’altra rivoluzione in atto Presentata alla scorsa manifestazione Grafitalia, la Xeikon DCP-1 ha attirato l’attenzione di un folto numero di visitatori per più di una ragione. Accanto alle ormai note caratteristiche che ne hanno decretato il successo, quali ad esempio la possibilità di stampare in bianca/volta in un singolo passaggio e l’alimentazione della carta a bobina che consente di ottenere stampati di oltre 2 metri di lunghezza, in un futuro molto prossimo la tecnologia Xeikon compirà un ulteriore giro di boa, raggiungendo una produttività maggiore e un livello qualitativo ancora più elevato. Le novità riguardano il developer e il toner. Quest’ultimo; oltre ad offrire densità e stabilità maggiori, consentirà di ottenere una copertura più alta. Il developer avrà un ciclo di vita più lungo rispetto al passato e, grazie al nuovo dispositivo Developer Change Tool; potrà esser cambiato velocemente, riducendo così al minimo i tempi di fermo macchina.
Il risparmio ottenuto sia su toner che developer andrà a vantaggio soprattutto di quegli stampatori che sono soliti produrre lavori con alta copertura di colore. Un altro plus nella nuova configurazione della Xeikon - che sarà identificata con la nuova denominazione DCP/32D - riguarda il Drum Polishing Tool, un nuovo dispositivo per la pulizia del cilindro; l’uso regolare di tale strumento garantisce addirittura una vita più lunga del cilindro stesso. Anche questa operazione, al pari di quella per il cambio del developer, è semplice e veloce. Un nuovo software di controllo aumenterà la produttività e le prestazioni della macchina applicando algoritmi veloci a compiti difficili, quali ad esempio il condizionamento dell’aria e della carta e il controllo sulla densità. Anche l’interfaccia utente subirà dei cambiamenti e, oltre ad una maggiore flessibilità, consentirà di gestire in maniera più semplice l’input o le variazioni di tutti i parametri della carta, anche quelli
42 offre tutta la flessibilità necessaria per consentire allo stampatore di integrarla immediatamente nel suo attuale flusso di lavoro. Le tre versioni Crescent 3030R sono le nuovissime nate nella famiglia crescent; il loro design è identico alla Crescent/42, ma di dimensione più piccola, con un’area di esposizione che copre i 762x762mm e un laser diodo rosso visibile. Le 3030R e 3030R-HS300 sono state disegnate per eseguire l’esposizione contemporanea di 4 pagine su lastra e pellicola, mentre la 3030R-HS400 è stata disegnata per ottenere una maggiore velocità di esposizione.
relativi alla sua lucidatura. Sarà disponibile inoltre un potente meccanismo di guida della carta che consentirà una gestione ottimale della carta rigida e di quella con grammatura superiore. Nella nuova configurazione verrà inoltre ridotta la temperatura di fusione a cui viene sottoposto lo stampato in uscita e cambierà l’unità di raffreddamento che sarà costituita ora da due rulli attraverso i quali passerà la carta. L’aspetto lucido degli stampa sarà ottenuto mediante l’azione di pressione che la carta subisce passando tra questi rulli e dal calore al quale viene sottoposto il toner; una maggiore brillantezza dello stampato sarà inoltre possibile grazie alla successiva applicazione di uno strato di vernice. Nella torre di essiccazione, grazie all’impiego di una nuova sorgente di calore, si avrà la possibilità di utilizzare carta con grammatura fino a 250 gr/mq. e, per eliminare eventuali residui di cariche elettrostatiche presenti sulla carta verrannno posizionate in uscita delle barre di ionizzazione. Le macchine saranno inoltre dotate di un dispositivo di ricondizionamento dei cilindri fotoconduttori.
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Teletrasmissione delle pagine: la soluzione UNISYS na), devono essere ri-scansionate e ri-trasmesse. E’ evidente l’elevata possibilità di effettuare errori durante queste operazioni, specie quando nello stesso polo di stampa si debbano stampare più edizioni con differenti foliazioni. 4. Le dimensioni del file bitmap, sebbene compresso, sono ragguardevoli. Per contenere i tempi di trasmissione nella finestra temporale utile a completare le lavorazioni successive, si è costretti ad utilizzare alte velocità di linea, normalmente 2 Mbit/sec., con notevoli costi di esercizio. 5. La catena produttiva descritta è estremamente critica: qualsiasi ritarUNISYS ITALIA spa do, non essendo il processo di stampa La situazione attuale Via B. Crespi 57 - 20159 Milano comprimibile, si ripercuote inesoraNella figura 1 è riportato uno schema tel. 02/69851 - fax 02/6985588 bilmente sull’ultimo anello, la diffulogico che riflette la situazione in cui sione del giornale. Da qui l’esigenza di controllare, in ogni operano oggi numerosi quotidiani. Come si può notare, istante, l’intero processo di trasmissione per poter disporre alcune fasi di lavorazione rappresentano veri e propri colli del tempo necessario ad apportare eventuali azioni correttive. di bottiglia nel processo di trasmissione delle pagine: 1. Il passaggio della pagina dalla fotounità al piano di lettura La soluzione proposta da UNISYS dello scanner è una operazione manuale, come pure è a carico dell’operatore l’identificazione del centro stampa. La Unisys, oltre alla divisione dedicata al printing & publishing, che altre volte ha trovato spazio in queste 2. La produzione del file Bitmap, che verrà poi compresso pagine, ha una divisione specializzata nella progettazione e e rilasciato alla apparecchiatura di trasmissione, è una realizzazione di reti (network), sia locali che geografiche. operazione che richiede elevata risoluzione di lettura e, L’unione delle due esperienze ha permesso di progettare e quindi, risulta lenta da eseguirsi. realizzare la soluzione per la teletrasmissione delle pagine 3. Tutte le pagine, che nelle varie edizioni sono in una dei quotidiani schematizzata nella figura 2. posizione diversa (hanno cioè un diverso numero di pagiL’evoluzione delle tecnologie, in particolare nei settori delle telecomunicazioni e dell’informazione, è inarrestabile: le pagine di TecnoMedia sono, sotto questo aspetto, una testimonianza diretta dei prodotti resi disponibili dalla tecnologia applicata al mercato editoriale. In queste note descriviamo brevemente quanto realizzato dalla Unisys relativamente alla Teletrasmissione delle pagine di un giornale con più edizioni, con diverse foliazioni, a più centri stampa; il tutto integrato e controllato dalla sede centrale.
Figura 1 - Schema logico di collegamento con più poli di stampa
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RIP unità di uscita
Scanner
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Foto unità unità di uscita
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Figura 2 - la soluzione UNISYS Sistema editoriale
linee Telecom
Posti di lavoro tipografici
Router
Server locale
RIP
Foto unità
Router
Server locale
RIP
Foto unità
Controllo trasmissione pagine e centri stampa
Architettura Hardware Supervisor - Gestione delle testatine, foliazione L’architettura open è la stessa del sistema editoriale Per meglio comprendere le funzionalità dell’intera proceHermes, ossia una rete locale con le applicazioni di dura di teletrasmissione è necessario descrivere come il tipo Client/Server. La gestione delle linee di comunisistema gestisce le pagine. cazione (di tipo ISDN, CDN o Frame Relay) è Hermes distingue due tipologie di pagine: Pagine Logiche demandata ai routers collegati alla rete locale. e Pagine Fisiche. Architettura Software Le pagine logiche risultano formate da oggetti come testi, L’insieme dei moduli software preposti alla gestione della teletrasmissione delle pagine è identificato Tabella 1 - pagine logiche e pagine fisiche come Supervisor. Hermes Edizione nazionale Edizione Uno Edizione Due Le architetture di sistema News che questi moduli possono Numero Nome Nome Nome Testatine STATUS Testatine STATUS Testatine STATUS pagine pagina pagina pagina realizzare sono estremaFisiche Logiche Tip TXT FC Logiche Tip TXT FC Logiche Tip TXT FC mente variabili: per esem1 PPNAZ PP PPUNO PP1 PPDUE PP2 pio la funzione di rasteriz2 PO POL1 PO POL1 PO POL1 zazione della pagina (RIP) 3 PO POL3 PO POL2 PO POL3 può essere effettuata sia 4 IPP INT1 IPP INT1 IPP INT1 presso la sede centrale che 5 INT INT2 INT INT8 INT INT2 direttamente presso il cen6 INT INT4 INT INT3 INT INT4 tro stampa; nel primo caso 7 INT INT3 INT INT INT3 verranno trasmessi i file .. TVUNO CR2 INT8 bitmap, nel secondo i file .. SPE CINE1 PostScript delle pagine. 47 SPE TVNAZ CINE SPE TVDUE Riportiamo a seguire una FIAT Brava 48 CINE CINERM CINE CINE2 breve descrizione dei sin.. NN FIAT Brava goli moduli applicativi. nn NN NN PUBLOC
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titoli, immagini, e non hanno nessun riferimento alla foliazione (per es. la Redazione Interni produrrà la pagina logica INT1, la INT2, la INT3 e la INT5; la redazione di Cronaca a sua volta la CR-NAZ come pagina di cronaca per l’edizione nazionale, la CR1, la CR2 e la CR3 per le altre edizioni; e così via anche per le pagine dei cinema e della TV, per le edizioni locali e per le pagine intere di pubblicità). Le pagine fisiche nascono nel momento in cui il modulo Supervisor realizza l’associazione tra una pagina logica ed una delle testatine. E’ da sottolineare come una pagina fisica non contenga una duplicazione degli oggetti (testi, titoli, immagini, testatina, ecc.), ma soltanto i legami tra questi e la posizione all’interno della foliazione. Con questa modalità è estremamente facile ed intuitivo realizzare diverse foliazioni per tutte le edizioni del giornale. Allo stesso modo, risulta molto semplice eseguire gli spostamenti di pagine logiche da una posizione ad un’altra in occasione di avvenimenti che costringono a rivoluzionare la foliazione all’ultimo momento. La numerazione delle pagine destre e sinistre avviene in automatico. Supervisor - Page pairing Questo modulo esegue l’abbinamento di una o più pagine fisiche in dipendenza del tipo di lastra da esporre. Il modulo può registrare, fuori dall’area di stampa della lastra (per es. nella piega) un codice identificativo dell’edizione, al fine di facilitare le operazioni di messa in macchina delle lastre stesse, rendendo precisa e controllata la foliazione di ogni edizione. Tipologie di lastre
Questo modulo controlla inoltre che le pagine a colori coincidano con la posizione del gruppo colore sulla rotativa di ciascun polo di stampa.
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Supervisor - Tele-trasmissione delle pagine Tipo di linee Il sistema di trasmissione delle pagine di Hermes utilizza le linee Telecom, sia di tipo CDN che ISDN. Viste le nuove tariffe Telecom, queste ultime risultano ora più convenienti per un impegno totale giornaliero inferiore alle 4/5 ore, come è nel caso della teletrasmissione di un centinaio di pagine. Telecom ha recentemente rilasciato una nuova tipologia di collegamento tra reti, la Frame Relay che, tranne la tratta che va dalla sede del giornale alla prima centrale Telecom e dall’ultima centrale Telecom al polo di stampa, risolve il problema del backup della linea. Calcolo delle occupazioni Mediamente una pagina completa di testi, tre foto e una pubblicità con logo occupa uno spazio su disco di circa 1 Mbyte. In questa situazione un quotidiano con varie edizioni si trova a trasmettere, nell’arco della produzione serale, diversi megabyte di informazioni. Per quantificare l’impegno di linea, abbiamo verificato la seguente situazione presso una nostra installazione: Pagine totali da trasmettere per sera: 80 pagine Occupazione di una pagina media: 1,225 Mbyte Totale da trasmettere: circa 100 Mbyte al giorno. Le pagine fisiche vengono rilasciate al modulo di teletrasmissione in formato PostScript. Gli algoritmi di compressione utilizzati, sono quelli che più si adattano al tipo di oggetto da comprimere: JPEG per le immagini, CCITT gruppo 4 per i logo, etc. Tempi di trasmissione Con una linea da 64 Kbits/sec. si trasmettono, al netto del rendimento della linea, circa 350 Kbyte/minuto. Per trasmettere i 100 megabyte occorrono circa 5 ore: 64.000 bit/sec => 6,4 Kbyte/sec => 384 Kbyte al minuto => 350 Kbyte al minuto. 100 Mbyte =>100.000 Kbyte/ 350 => 286 minuti => 4 ore e 45 minuti). Utilizzando apparati di trasmissione che suddividono i carichi su più linee (es. 2 o 4 linee da 64.000 bits/sec.) si ottengono i seguenti tempi di trasmissione:
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Tipo di linea
Occupazioni delle pagine in modalità compressa
Tempi(*) h - min
64 Kbit./sec. 1 linea da 64 Kbit/sec.
300 Kbyte Pagina minima 1 Mbyte Pagina tipo 4 Mbyte Pagina max 100 Mbyte intera produzione
4
1,0 3,0 11,0 45,0
128 Kbit./sec. 2 linee da 64 Kbit/sec.
300 Kbyte Pagina minima 1 Mbyte Pagina tipo 4 Mbyte Pagina max 100 Mbyte intera produzione
2
0,5 1,5 5,5 24,5
256 Kbit./sec. 4 linee da 64 Kbit/sec.
300 Kbyte Pagina minima 1 Mbyte Pagina tipo 4 Mbyte Pagina max 100 Mbyte intera produzione
1
0,3 1,0 2,5 12,0
(*) arrotondati al 1/2 minuto
L’occupazione maggiore è relativa alle pagine intere di pubblicità, che, per minimizzare gli effetti indesiderati del moirè, devono essere scansionate al passo delle fotounità. Con questa risoluzione, il peso varia da circa 10 a 40 Mbyte a seconda del tipo di immagine contenuta, e risultano comprese tra i 200 Kbyte ed i 4 Mbyte dopo la compressione. E’ chiaro che, se la pubblicità giungesse ai giornali in formato elettronico anziché su carta o pellicola, come più volte ipotizzato anche su queste pagine, le dimensioni sarebbero notevolmente inferiori, con evidenti risparmi sia economici che di tempo. Modalità di trasmissione Con la soluzione Hermes le modalità di trasmissione sono ampiamente configurabili in base alle esigenze dell’utente. Qualora le apparecchiature di rasterizzazione (RIP) siano installate presso i poli di stampa, si possono avere due modi distinti di trasmissione delle pagine. La prima soluzione consiste nell’inviare le pagine chiuse in redazione in unica soluzione, completa di tutti gli elementi sia testuali che grafici. La seconda modalità prevede l’invio degli elementi più
onerosi, come le foto e gli EPS, man mano che si rendono disponibili, mentre gli oggetti testuali vengono trasmessi tutti insieme nel momento della chiusura redazionale. Questa modalità consente di distribuire su più ore il carico di linea, e di avere una trasmissione estremamente veloce (solo i testi) al momento finale di rilascio delle pagine. In questo caso, presso il polo di stampa, un server (con sistema operativo Windows NT) realizza la funzione di OPI prima dell’invio al RIP. In caso di necessità è chiaramente possibile in qualunque momento trasmettere dalla redazione centrale al centro stampa la pagina completa anche degli elementi grafici. La scelta di una modalità rispetto all’altra dipende da diversi fattori che devono essere vagliati di volta in volta. Supervisor - Controllo avanzamento PAGINE Oltre alle informazioni relative alla composizione e foliazione di ciascuna edizione, nella tabella delle edizioni vengono riportati i vari stati in cui una pagina - e quindi una lastra si può trovare nel corso della lavorazione. Per controllare l’intero processo di trasmissione, e porre in atto tutte le misure correttive che si rendessero necessarie, questi dati devono essere visualizzati in tempo reale. Per esempio si può registrare l’orario di chiusura redazionale di ciascuna pagina, che poi verrà confrontato, minuto per minuto, con l’ora effettiva segnalando immediatamente gli eventuali scostamenti rispetto al piano programmato. Le informazioni provenienti dai centri stampa consentono di rilevare i seguenti stati: - pagina arrivata al server del polo di stampa - pagina in fase di RIP - pagina montata su lastra - lastra completa Da uno o più posti di lavoro del sistema editoriale centrale si seguono e si controllano tutte le fasi di lavorazione. Per rendere immediatamente visibile lo stato di ciascuna pagina o lastra sarà disponibile entro breve una interfaccia grafica che consentirà la visualizzazione immediata dello stato di avanzamento delle pagine.
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Fulcrum SurfboardTM Versione 2.0 L’information retrieval per il WEB Il server per Internet della Fulcrum Technologies è giunto alla versione 2.0. Una maggiore flessibilità di impiego unita all’uso di tesauri e di strumenti linguistici estende ulteriormente i campi di applicazione di questo potente prodotto per l’editoria elettronica.
ASCII prima dell’invio al client. Questo significa che per usare una grande varietà di browser Internet non occorrono particolari attività di preparazione dei dati prima di metterli in linea. E’ anche interessante il fatto che i database di Surfboard sono compatibili con quelli di Fulcrum SearchServer e di quest’ultimo sfruttano tutta la potenza sia Information retrieval per il Web in termini di interoperabilità (con oltre 60 formati di Fulcrum Surfboard 2.0 è un server per word processing e 4 formati di database Information Retrieval basato relazionali) che in termini di sui più diffusi standard di acfunzionalità avanzate, come cesso ad Internet. I suoi per esempio ricerca intuitiva, database possono essere usati tesauri, flessione e con le interfacce Winwais e lemmatizzazione in Inglese, Macwais che usano il protoFrancese, Italiano, Tedesco, FULCRUM Italia S.P.A. collo Wide Area Information Olandese, Svedese, PortogheVia Laurentina, 756 - 00143 Roma Server (WAIS) e con i client se e Spagnolo. Tel: 06/50274565 - 5020776 Fax: 06/5020774 Z39.50 basati sull’omonimo proFulcrum Technologies analizza cohttp://www.fultech.com tocollo. Di questa famiglia fanno stantemente gli standard di mercato e anche parte i browser Gopher, Ameriquelli emergenti in modo da garantire la ca on-line, Delphi e Compuserve. Gramassima connettibilità dei suoi prodotti e zie al gateway WEBGate è anche possibile usare i browser la più lunga durata delle applicazioni con essi realizzate. World Wide Web (Mosaic e Netscape) che lavorano col protocollo HTTP. Con tutti questi strumenti, Surfboard Information Retrieval per le Intranet aziendali offre una struttura di diffusione dell’informazione ad un Rendete i vostri utenti Intranet più produttivi condividendo costo che è una frazione rispetto a quello richiesto dai più informazione, in modo più efficace e senza alterare la metodi convenzionali. L’uso congiunto di Surfboard su vostra architettura di rete. Internet consente d’altra parte una efficacia di reperimento A differenza di altri prodotti che hanno bisogno di centralizdell’informazione altrimenti impossibile coi metodi tradizare dati e indici per mezzo di una continua attività di zionali. crawling da altri server verso il server centrale Intranet, Fulcrum Surfboard 2.0 si integra con Java e con ActiveX, il l’esclusiva architettura di ricerca distribuita di Surfboard prodotto Microsoft che consente di inserire controlli OLE a permette il decentramento di dati e indici sui server WWW 32 bit all’interno di documenti HTML rendendo così trattabili locali e centralizza solo la home page ed il gateway di query. su Internet documenti in formato Word, Excel, Powerpoint, Questa architettura garantisce agli utenti il reperimento etc. delle versioni più aggiornate dei documenti di loro interesse WEBGate, il gateway Fulcrum per World Wide Web, può mantenendo la rete libera da sovraccarichi non indispensaanche risiedere su un server diverso da quello dei dati, bili. semplificando così il compito delle firewall. Sia gli utenti L’architettura aperta di Surfboard assicura la sua integrazioWWW che quelli WAIS possono usare più database ne spontanea nella vostra Intranet aziendale, permettendo Surfboard contemporaneamente, usando gli operatori agli utenti di accedere ad una grande varietà di fonti di Booleani o il linguaggio naturale. I risultati delle ricerche informazione, come collezioni di file di word processing, sono ordinati per pertinenza e possono essere letti sia nel database relazionali, database di tipo WAIS ed altre fonti a loro formato nativo che convertiti dal server in HTML o in scelta degli utenti. Surfboard cerca i documenti prodotti coi
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word processor e li converte automaticamente in HTML al momento della lettura. Accede fonti ODBC, PDF, SGML, HTML e NetNews. Se la vostra Intranet aziendale ha una grande estensione geografica e indirizza documenti in molte lingue, nessun prodotto meglio di Surfboard potrà garantire un risultato ideale grazie al supporto esteso di set di caratteri, tesauri in varie lingue e normalizzazione della morfologia delle parole in tutte le principali lingue europee. Gli amministratori dei database dispongono di wizard grafici che consentono loro di organizzare gli indici, le viste e gli accessi di ricerca con la massima produttività. Nel nucleo di Surfboard gli amministratori troveranno l’SQL, il linguaggio più familiare per la definizione dei dati e della loro struttura, oltre ad un sistema di gestione dei form di ricerca e di presentazione dei risultati basato sull’HTML. Gli utenti professionali troveranno disponibili in Surfboard
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tutti gli operatori booleani su termini, termini troncati a destra e a sinistra, frasi e gruppi di prossimità oltre agli operatori di confronto sia per identità che per intervalli di numeri e date. Infine Fulcrum SearchObjects permette agli utenti di salvare query e segnalibri da riusare successivamente. Gli utenti occasionali e non esperti potranno trovare dei SearchObjects definiti per loro dagli amministratori, che nascondono loro la complessità di alcune query trasformandole in semplici bottoni su cui cliccare. Servendosi della ricerca in linguaggio naturale ogni problema legato alla conoscenza simbolica e sintattica di un linguaggio di interrogazione può essere facilmente superato. Altre informazioni su Surfboard ed una sperimentazione pratica del prodotto possono essere trovate sul sito di Fulcrum Technologies. Indirizzo: http://www.fulcrum.com
Applicazioni Intranet Web interno della sede centrale del gruppo
Surfboard Multi-Database Gateway Research WWW Server
Surfboard SearchServer CD-ROM
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Surfboard SearchServer Customer Service Applications
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Surfboard Document Collections
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Pubblicità on line: colore di qualità per periodici e fotolito I periodici italiani e le più importanti fotolito si stanno muovendo in direzione delle nuove tecnologie per la trasmissione on line della pubblicità, con l’obiettivo comune di garantire ai propri clienti il più alto livello di qualità possibile nella stampa del colore. Lavorando in stretta collaborazione con alcuni fra i più importanti editori italiani di periodici, e con i tecnici delle più grosse fotolito, la Servizi Italia è ormai in grado di offrire, all’interno della soluzione Teddi per il trasferimento on line della pubblicità su rete ISDN, tutta la qualità necessaria a soddisfare le esigenze dei più raffinati prodotti che si pubblicano nel nostro Paese.
garantendo alle aziende che investono in pubblicità, un risultato finale in termini di stampa su tutto il territorio nazionale, in grado di prescindere dai diversi centri dove i periodici vengono materialmente stampati. Servizi Italia ha sviluppato una soluzione per integrare la prova colore nel sistema Teddi. Quest’ultima, dovendo comunque essere recapitata via corriere, lascierebbe incompleta una soluzione così vantaggiosa per la pubblicità on line. La prova colore potrà essere realizzata in remoto presso gli editori, grazie a un sistema di prova digitale opportunamente tarato con parametri standard. L’allineamento dei parametri di stampa, relativaUna compressione per la qualità mente alle curve del ciano, magenta, giallo Il primo problema affrontato è stato quello e nero, potrà invece essere applicato autoServizi Italia srl relativo al miglior rapporto di compressione maticamente al file digitale, in modo da Via Montello 16/A - 20154 Milano da utilizzare nella trasmissione dei file di ottenere la linearizzazione delle variabili come Tel.: 02/349981 - fax: 02/34998300 pubblicità a colori. Al crescere di questo rapcarta, inchiostri, ecc. Tramite la trasmissione e-mail: ita0795@applelink.apple.com porto degrada inevitabilmente la qualità finale on line di questi parametri sarà possibile ottenere del file trasmesso. L’obiettivo è quello di utilizzare un rapporto di in diversi centri stampa i medesimi risultati, sia per i quotidiani che compressione che, senza penalizzare il risultato finale della stamper i periodici. pa a colori, consenta di ridurre in termini accettabili le dimensioni digitali del file da trasmettere. I test per ottimizzare questo Servizio e prodotto rapporto sono avviati dalla Servizi Italia in stretta collaborazione Nei confronti degli editori di periodici e delle fotolito Servizi Italia con il personale tecnico della R.C.S., a partire dallo scorso mese si propone sia come fornitore di servizi che come fornitore di di febbraio. L’editore ha messo a disposizione una serie di pagine tecnologie di base. Questo diverso ruolo nel rapporto di parnership di test sulle quali sono state realizzate delle pubblicità reali. Il dato tecnologica tiene conto delle diverse dimensioni aziendali che si emerso dalle numerose verifiche effettuate è stato che il rapporto sono avvicinate, gli scorsi mesi, alle opportunità offerte dalla di compressione ottimale è di circa 1:10. Trasmettendo una pagina trasmissione on line della pubblicità. I grandi editori di periodici di pubblicità a colori con questo valore di compressione si ottiene italiani, Conti, Mondadori, R.C.S., Rusconi, S.Paolo, Universo, una qualità finale stampata identica a quella che si ottiene partendo che hanno già visto le potenzialità di Teddi, sono gruppi certamenda un file non compresso. te in grado di affrontare, da un lato, gli investimenti per un rete di teletrasmissione e, dall’altro, hanno le competenze tecniche neIl controllo della qualità a distanza cessarie alla gestione delle tecnologie per la pubblicità on line. A Un altro aspetto essenziale per l’utilizzo delle tecnologie di loro Servizi Italia offre l’applicazione di base e, se necessario, il trasmissione on line per la pubblicità a colori, è poter garantire ai know-how per uno sviluppo personalizzato in stretta collaboraperiodici un rendimento costante in fase di stampa, in termini di zione con i tecnici editoriali. Il servizio globale, che pure è standardizzazione della qualità. Le fotolito, in particolare, hanno disponibile anche per i grandi gruppi, viene invece, di preferenza, dimostrato un estremo interesse per questo problema che, nel caso offerto a quanti non hanno la forza finanziaria, o non dispongono di soluzione positiva, potrebbere consentire loro di offrire un delle risorse umane necessarie, per affrontare la gestione integrale ulteriore plus alle agenzie di pubblicità, garantendo a loro, e quindi della trasmissione delle pagine di pubblicità su rete ISDN.
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EcoNews per il controllo ecologico della qualità al centro stampa romano de Il Messaggero Con una produzione media di 230.000 copie al giorno, una capacità sistema per la registrazione automatica ed il monitoraggio di di quaranta pagine in bianco e nero e quattro in quadricromia, lo tutti i dati. La velocità di trattamento, asciutto-asciutto, è di stabilimento di via Urbana, nel cuore di Roma, è il centro stampa più soli 55 secondi. I vantaggi offerti dal mantenimento costante importante del quotidiano Il Messaggero. Ogni notte, il reparto di della qualità produttiva sono particolarmente apprezzati nel fotoformatura deve affrontare tutti i problemi caratteristici caso in cui un giornale venga prodotto in più centri stampa. dell’industria dei giornali: alti picchi di lavorazione concentrati in In questo caso, il controllo della qualità deve tener conto di periodi brevi, avviamento in produzione di un prodotto la cui una serie estremamente ampia di variabili, macchine per la distribuzione non tollera ritardi, necessità di mantenere stampa diverse, soluzioni di bagnatura diverse, uno standard qualitativo costante nel tempo, con inchiostri talvolta diversi, una cultura strumenti tali da non richiedere interventi poligrafica dei processi industriali molto continui di controllo e di eventuale taratura. spesso disomogenea. EcoNews standarL’avvento della quadricromia per la pubblicità dizza la produzione delle pellicole in tabellare ha dato ulteriore impulso alla ricerca funzione della massima qualità ottenibile DuPont de Nemours Italiana costante della qualità. A questo obiettivo, nei singoli stabilimenti, consentendo di Via A. Volta, 16 condiviso dall’intera industria italiana dei avere in ogni centro stampa una base di 20093 Cologno Monzese Mi Tel.: 02 - 25.30.21 quotidiani, si sta dedicando con particolare partenza comune stabile e sicura in termini Telefax: 02 - 27.300.972 attenzione il direttore dello stabilimento di via di resa qualitativa finale. Urbana, l’ingegner Giuseppe Schiavi, sia attraverso la diffusione delle necessarie nozioni teoriche a tutti gli addetti dell’area Impegno sociale e vantaggi economici preparazione e stampa, sia attraverso lo sfruttamento di nuove Lo smaltimento dei prodotti chimici, ed il rispetto per tecnologie sviluppate proprio in funzione del miglioramento degli l’ambiente, sono una responsabilità sociale, come sottolinea standard di qualità finale del prodotto giornale. il direttore dello stabilimento romano, ma non è detto che questa sensibilità non si possa trasformare anche in una EcoNews per il controllo di qualità ecologico opportunità di risparmio nei costi di produzione. EcoNews A fine maggio è entrata in funzione presso lo stabilimento del consente un tasso di rigenerazione dei prodotti chimici Messaggero la nuova linea di sviluppatrici EcoNews, della Du Pont, impiegati mediamente nell’ordine del 40%. Il deattivatore e progettata per un trattamento ecologico di alta qualità delle pellicole l’acqua in uscita dalla linea di sviluppo si possono scaricare per la produzione dei giornali. direttamente in fogna. “La scelta - come ha spiegato il direttore dello stabilimento, che ha personalmente seguito le fasi di studio e di verifica dei risultati offerti Testimonial con la coda... dalla EcoNews - è stata effettuata in considerazione di tre parametri In occasione della presentazione di EcoNews a Londra, la Du fondamentali: economicità, qualità e minori problemi in sede di Pont ha scelto dei testimonial di eccezione: un branco di pesci smaltimento dei prodotti chimici impiegati”. La sviluppatrice rossi, la cui vaschetta è stata collegata con un tubo allo scarico EcoNews 22 è stata progettata con l’obiettivo di fornire uno strumento dell’acqua della linea di sviluppo, per dimostrare, al di là di in grado di favorire il controllo di qualità finale del prodotto giornale ogni ragionevole dubbio, il livello di purificazione del liquido attraverso lo sviluppo di pellicole caratterizzato da uno standard di in uscita dal sistema. I testimonial con la coda hanno contribuito resa costante nel tempo. La linea consente di produrre pellicole che alla conquista della fiducia di numerosi editori e stampatori. mantengono costante, nell’arco di intere settimane di lavorazione, la Parecchie centinaia di EcoNews sono già state installate in densità massima della immagine, con un velo chimico di base numerosi centri stampa dei Paesi europei, fra i quali uno inesistente su qualunque densità percentuale di punto, dal 3% al 99%. stabilimento in Germania, che ha installato sei esemplari in Per il controllo della resa in fase di produzione non si utilizzano più linea, ed un’altra società a Londra, che ne ha attivate addirittura i tradizionali test compiuti con gli strip, perché la linea è dotata di un nove.
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Dove andare da qui?
rendo (qualche elemento nuovo, ma anche qualche conferNei manuali di molti prodotti americani esiste un capitolo ma del vecchio, è stato oggetto dell’ultima riunione del intitolato “Where to go from here”. Di solito questo capitolo sindacato in sardegna). Gli editori sembrano inseguire la indica un percorso di approfondimento degli argomenti readership con ogni mezzo; gadget di ogni tipo farciscono toccati o un percorso di crescita del prodotto di cui il i quotidiani a tal punto che anche Topolino ha pubblicato manuale tratta. Io invece voglio usare la frase in senso una divertente storia sull’argomento: Paperone e letterale: i sistemi editoriali di oggi dove portano; e come Rockerduck, eterni nemici, questa volta editori di due saranno quelli del futuro? giornali rivali, inseguono le vendite con una lotta senza Cerchiamo di definire cosa vuol dire “qui”. Sappiamo tutti quartiere a colpi di gadget. I vinciche i sistemi editoriali si sono evoluti tori però sono Paperino e Paperoga negli ultimi tempi ad una velocità che hanno un successo incredibile impensabile fino a pochi anni fa. La “inventando” un giornale che contrasformazione della “logica del sitiene “solo” notizie. stema” è passata dai sistemi tipograLe componenti tecnologiche giocafici dedicati ai sistemi redazionali/ SINEDITA srl no un ruolo molto importante, basti tipografici dedicati fino ai sistemi Via Trecate 34/8 - 10141 Torino pensare alla enorme gamma di strubasati su hardware standard e Tel: 011/7724200 menti legati allo sviluppo di software dedicato. L’ultimo passo, Fax: 011/7723222 software, al networking ed alla geche stiamo vivendo oggi, è il passagstione e distribuzione di documenti in rete. gio a software standard seppur integrato e “coordinato” da Come possiamo tutti noi capire? (per tutti noi intendo strati di funzionalità che permettono il lavoro cooperativo e proprio tutti: editori, giornalisti, poligrafici, politici, grafici, “just in time” per la produzione di quel complesso oggetto fornitori di sistemi editoriali, distributori, service provider che è il giornale. Un altro elemento emergente oggi è la internet e tutte quelle parti che una volta erano considerate tendenza alla integrazione tra il sistema editoriale e il “a latere” del problema ma che ora stanno entrando in gioco sistema “pubblicità”: dalla raccolta degli annunci alla pagipesantemente). na, la pubblicità entra con i suoi tempi e modi nel processo Bisogna trovare un luogo di discussione (inizialmente virproduttivo del prodotto giornale. Nell’ultimo periodo finaltuale, ma poi fisicamente reale) che consenta a tutti di mente i sistemi editoriali si sono liberati (si stanno liberanesprimersi, dichiarare, anche litigare (con civiltà!) parlando do) da architetture chiuse e dedicate per approdare agli di idee e concetti, non di prodotti, discutendo di strategie, strumenti che l’informatica mette a disposizione oggi. Sianon di marche e nomi. mo cioé tornati alla “normalità”. Se qualcuno fosse interessato a partecipare a questo tipo di discussione me lo faccia sapere: se le adesioni saranno Ma ora, dove andiamo da qui? molte potrò proporre i mezzi telematici per far partire la Gli elementi in gioco sono molti e complessi, ognuno con discussione. Inviatemi messaggi su Internet a una propria “inerzia” rispetto al passato e spinte a volte p.agus@agora.stm.it oppure via fax (alla mia attenzione) al scoordinate verso il futuro. numero 011 7179501. I poligrafici, a detta di tutti, stanno scomparendo come Paolo Agus categoria legata al “fare il giornale”. I giornalisti difendono posizioni “contro” o “con” i poligrafici che stanno scompaResponsabile della Ricerca
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Internet, avanti tutta con T-WEB, TELP e W-SCAN A distanza di un anno dai primi investimenti, Telpress si conferma un operatore Internet di primo livello nel settore dei media e dell’informazione. Oltre alla offerta di connettività e di realizzazione chiavi in mano di siti Internet, il pacchetto Telpress include tre prodotti specifici per il mondo dell’informazione.
all’indirizzo di rete www.telpress.it/telpress/prodotti.htm. TELP è disponibile su piattaforme SCO-UNIX e Windows NT; si presta perfettamente alla diffusione delle agenzie di stampa su grandi aree geografiche ed è combinabile con i moduli accessori INDDEX PLUS per la ricerca veloce e TEQS per la realizzazione dell’archivio storico ad accesso immediato OCEAN.
T-WEB Il primo prodotto è un motore di trasferimento W-SCAN html che consente il trasporto di notizie, imIl terzo prodotto è il motore di ricerca per siti magini e altri documenti multimediali dalweb Internet/Intranet attualmente in svilupl’ambiente editoriale D-Com, specializzato nel po nei laboratori Telpress e che si prevede trattamento dei notiziari di agenzia, all’amsarà pronto per la commercializzazione a biente www di un server http specializzato alla partire dal prossimo autunno. W-SCAN diffusione di documenti su reti geografiche monitorizza continuamente i siti web iscritti Tcp/ip. Trasferite nel server http, le notizie in una lista di indicizzazione, controlla la sono lette con un qualsiasi browser per Internet, immissione di nuove pagine e le indicizza quali il popolare Netscape o Internet Explorer per chiavi di parola sul modello dell’archiassociato al sistema operativo Windows 95 vio OCEAN già adottato sui sistemi della Microsoft. Telpress. Piazza della Libertà 13 - 00192 Roma T-WEB è stato adottato in Italia dalla agenLe pagine di ricerca (o schede di indiciztel. 06/3216304 - fax 06/3216345 zia di stampa ASCA. Con il T-WEB la zazione), rappresentano autentici scheE-mail: info@email.telpress.it agenzia di stampa può diffondere capillardari di archivio che si aggiornano contihttp://www.telpress.it mente in Italia e all’estero i propri servizi ed nuamente in funzione delle esigenze del ha registrato un incremento costante di accessi: oltre 30 mila singolo utilizzatore. Le novità introdotte da W-SCAN conpagine di notizie lette nel marzo scorso, 70 mila a maggio. sistono nella possibilità di lanciare queries di ricerca Il servizio Asca è raggiungibile all’indirizzo Internet preconfezionate dall’utilizzatore e racchiuse in una o più Asca.Telpress.it. pagine di indicizzazione personalizzate e nella possibilità di effetuare ricerche estemporanee su nuovi siti raggiunti TELP navigando in modalità randomica nell’ipertestualità delle Il secondo prodotto sviluppato per Internet/Intranet è il pagine html. Notizie e dati sulla disponibilità del motore di server Tcp/ip TELP che agisce in combinazione con il ricerca W-SCAN sono ottenibili all’indirizzo email browser Telpress D-Term_Ip. TELP agisce come server Info@email.telpress.it. direttamente a livello del concentratore di agenzie di stampa D-Com, raccogliendo ed eseguendo le queries dei client DAccordo con Ansa Term_Ip. Con il sistema client/server TELP D-Term_Ip, è E’ giunto al quarto mese di effettiva operatività il rapporto possibile realizzare un sistema professionale di accesso ai di collaudata collaborazione tra la agenzia di stampa nazionotiziari di agenzia utilizzando la rete Internet come sistema nale Ansa e Telpress. Dalla firma dell’accordo, avvenuta il di trasporto dei dati. Il server TELP interagisce esclusiva26 Febbraio scorso, ad oggi sono stati installati circa 120 mente con il suo corrispondente browser D-Term_Ip, e ciò nuovi terminali satellitari per i clienti italiani e gli impianti aumenta la sicurezza contro gli accessi non autorizzati. Il redazionali delle delle sedi ANSA in Europa e nel bacino del traffico tra client e server è misurato in termini di bits e di Mediterraneo. tempo di collegamento, consentendo quindi di valorizzare ANSA ha scelto per la distribuzione dei notiziari ai propri gli accessi in tempo reale ai fini della fatturazione. Il server clienti l’interfaccia PC T-Box nella versione Windows, e TELP è raggiungibile in Internet al nodo 151.99.233.98. Il come sistema di trattamento e switching dei notiziari nelle browser D-Term_Ip dimostrativo è ottenibile via Internet proprie sedi estere la tecnologia D-Com e Remote-Desk.
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Lo le Scaffa
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Maffy 94
Lo Scaffale Lo Zen e Internet Z
“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’industria editoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “new media”, all’universo emergente della comunicazione elettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali che possono trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi di management, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed alla riflessione.
Media in Europa
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Questo libro, già pubblicato con successo nella collana Le Guide de Il Sole 24 Ore, propone il primo modello operativo completo per l’applicazione della Qualità Totale nelle imprese e negli enti di servizi, tenendo in debito conto le caratteristiche specifiche del settore. Il modello considera tre grandi ambiti di riferimento (cliente, azienda, concorrenza) e si articola in cinque sottosistemi base: “qualità prevista”, la “qualità progettata”, la “qualità prestata”, la “qualità percepita”, la “qualità paragonata”. Ogni sottosistema si struttura su un nuovo ed efficace modo di rappresentare il sistema di erogazione del servizio nelle sue diverse parti: il pacchetto di servizi, il processo di coinvolgimento del cliente, gli elementi del servizio (cliente, altri clienti, accompagnatori, front-line, backoffice, supporti, ambiente, software). Si rivolge a manager delle imprese di servizi, dirigenti della Pubblica Amministrazione e degli Enti Pubblici, consulenti, formatori.
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I sistemi dei mezzi di comunicazione dell’Europa Occidentale stanno subendo dei cambiamenti rivoluzionari, e sollevano problemi complessi per i pubblici poteri. Questa analisi comparativa esplora come i sistemi televisivi e della stampa attraverso l’Europa siano stati modellati dalla tecnologia, dai sistemi economici e politici. Un’altra chiave di lettura del libro è esplorare l’impatto delle nuove tecnologie di comunicazione dei media in modo particolare le trasmissioni satellitari nella Europa Occidentale. Il volume esplora anche l’impatto delle leggi di regolamentazione sulla attività commerciale dei privati e sostiene che le minacce al pluralismo possono arrivare dalla pressione dei sistemi politici, dalla concentrazione dei mezzi di comunicazione e dai mercati.
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Lo Zen e l’arte di Internet è il magS gior best-seller mondiale di introduzione alla “rete delle reti”: in lingua inglese ha venduto centinaia di migliaia di copie ed è forse l’unico libro O di informatica che merita di essere X chiamato un “classico”. Per la prima volta viene tradotto in italiano. Z Il libro contiene tutte le informazioni fondamentali, scritte con linguaggio O chiaro e adatto al principiante, per collegarsi alla rete, usare la posta elettronica, trasferire file, accedere ai servizi commerciali, navigare nel World Wide Web, creare una propria X home page ecc. Brendan Kehoe è un esperto di Z Internet e ha partecipato a numerosi progetti che hanno contribuito a renO dere più facile l’uso della rete per il grande pubblico. S Si rivolge a tutti coloro che si accostano per la prima volta a Internet.
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Organizzare la qualità nei servizi: un modello per l’eccellenza nelle imprese e negli enti di servizi
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I Mass media e la politica dei media nei Paesi della Europa Occidentale (in inglese)
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La più celebre introduzione ad Internet. Linguaggio chiaro per principianti. Aggiornato.
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Peter J. Humphreys MASS MEDIA & MEDIA POLICY IN WESTERN EUROPE Eur. Policy Res. Unit Series £. 60.000
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Brendan P. Kehoe LO ZEN E L’ARTE DI INTERNET Il Sole 24 ORE Libri - Aprile 1996 pp. 140 £. 29.000
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Giuseppe Negro ORGANIZZARE LA QUALITA' NEI SERVIZI Il Sole 24 ORE Libri - pp. 340 £. 39.000
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Essere creativi Z
Codici etici
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Economia per manager
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Questo libro spiega cosa ha imparato un economista (il professor Maital) insegnando ai dirigenti aziendali: conoscere i principi fondamentali dell’economia può servire ai manager per gestire meglio le proprie aziende. La disciplina economica si occupa con taglio scientifico degli stessi temi che i manager ogni giorno affrontano con spirito pratico: quanto e cosa produrre, come minimizzare i costi, quali prezzi fissare per le merci sul mercato. Ciò nonostante i manager hanno sempre guardato con sospetto ai contributi dell’economia, ritenendoli troppo astratti e lontani dalla vita aziendale. La sfida (vinta) dall’autore è partire da casi reali per dare ai manager gli strumenti essenziali per capire lo scenario economico che li circonda, dal cosiddetto “triangolo del profitto”, i cui lati (costo, prezzo, valore) sono alla base delle decisioni strategiche, alle diverse tipologie di sistema economico in atto nel mondo.
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In un momento in cui il mondo politico e quello economico sembrano alla ricerca di nuove regole e di una nuova morale, questo breve testo traccia la storia dei codici etici in vigore nelle imprese e spiega come nascono e quali norme li compongono, i vantaggi che possono offrire alle aziende e i nuovi rapporti che vi determinano, illustrando dettagliatamente il caso di tre grandi imprese che ne hanno adottano uno (Ibm, 3M, General Electric). In appendice sono riportati alcuni esempi e stralci di codici di comportamento in vigore presso aziende e istituzioni italiane, quali il gruppo Eni, Assogestioni, Associazione dei Dottori Commercialisti, Anasin (Associazione Nazionale delle Aziende dei Sistemi Informatici), Farmindustria, Fiat e Confindustria. Si rivolge a tutte le aziende (imprenditori e top manager, uffici del personale, uffici immagine), studenti e studiosi.
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Dieci strumenti fondamentali per gestire l’azienda
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L’introduzione e il finanziamento dei codici etici nelle imprese e nelle associazioni in Italia
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I concetti, le tecniche, le applicazioni
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Oggi per gestire un’impresa sono S indispensabili, ma non sufficienti, efficienza e competenza. Ma per realizzare i programmi aziendali c’è bisogno di un altro elemento essenO ziale: la creatività. Questo libro è il X primo pubblicato in Italia che insegni ad applicare concretamente le Z tecniche creative che l’autore, il massimo esperto mondiale in materia, ha O pensato e sperimentato in trent’anni di attività come consulente. Applicando la famosa tecnica del “pensiero laterale” da lui ideata, è possibile trasformare e innovare le proprie atX tività professionali facendole diventare più efficaci ed efficienti. Z Edward De Bono è uno dei più famosi consulenti internazionali, autore, O tra l’altro, di una trentina di libri ( tra cui Il pensiero laterale e Sei cappelli S per pensare). La versione italiana è curata da Promostudio, la società che organizza i suoi seminari in ItaO lia e diffonde la formazione fondata sulle sue tecniche.
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Edward De Bono ESSERE CREATIVI Il Sole 24 ORE Libri - Maggio 1996 pp. 416 £. 49.000
S. Bartolini, R. Castoldi, U. Lago I CODICI ETICI NELLA GESTIONE AZIENDALE Il Sole 24 ORE Libri - pp. 160 £. 29.000
Shlomo Maital ECONOMIA PER I MANAGER Il Sole 24 ORE Libri - Maggio 1996 pp. 320 £. 39.000
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CIRCOLARI
“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazione alle imprese editrici e stampatrici. “Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelle aziende del settore.
Circolare del 26-02-96
N° 17 (RM) Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative alla campagna per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica fissate per il 21 aprile 1996. Regolamento del Garante per la radiodiffusione e l’editoria.
Circolare del 01-03-96
N° 18 (RM) Reiterazione Decreto - Legge in materia di bilanci delle imprese editrici; D.L.26/ 02/96 n. 77, G.U. 48 del 27/02/96.
Circolare del 01-03-96
N° 19 (RM) Presentazione presso la sede FIEG di Roma dell’indagine sui bilanci delle imprese editirici di giornali quotidiani negli anni 1992 - 1994 effettuata dalla Società di revisione e certificazione “Deloitte & Touche”.
Circolare del 11-03-96
N° 20 (RM) Importi sostitutivi mensa, vitto, trasporti: tetto di esenzione contributiva anno 1996. Legge 29 maggio 1982, n. 297. Coefficienti rivalutazione dicembre 1995, gennaio e febbraio 1996. Modifica indici ISTAT con nuova base 1995 = 100. Comunicazione ex art. 2 comma 24 legge 28 dicembre 1995 n. 549 dei lavoratori in CIGS.
Circolare del 15-03-96
N° 14 (MI)
Convocazione Commmissione Tecnica Operativa. Milano, 27 marzo 1996. Servizi regioni nord.
Circolare del 20-03-96
N° 15 (MI)
Ipotesi di soluzione stragiudiziale della vertenza relativa allo stato di insolvenza della Impresa Poidomani, operante la distribuzione locale di quotidiani e periodici nelle provincie di Ragusa e Siracusa.
Circolare del 21-03-96
N° 22 (RM)
Reiterazione Decreto Legge recante disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie.
Circolare del 22-03-96
N° 16 (MI)
Decisione dell’Organo Monocratico istituito ai sensi dell’art. 12 dell’accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.
Circolare del 25-03-96
N° 23 (RM) Previdenza e assistenza integrativa. Richieste contributive per le somme corrisposte a casse, fondi, gestioni, o forme assicurative prima del 1991.
Circolare del 29-03-96
N° 17 (MI)
Nuove tariffe postali per la stampa di imminente applicazione.
Circolare del 02-04-96
N° 18 (MI)
Adempimento degli impegni economici per l’anno 1996 derivanti dall’attuazione dell’accordo nazionale per la vendita dei giornali quotidiani e periodici.
Circolare del 02-04-96
N° 19 (MI)
Utilizzo codice a barre per la codifica delle testate quotidiane e periodiche: nuove modalità operative per la richiesta di un codice ISSN.
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TecnoMedia
Circolare del 03-04-96
N° 20 (MI)
Tariffe delle stampe periodiche spedite in abbonamento postale.
Circolare del 04-04-96
N° 21 (MI)
Tariffe delle stampe periodiche spedite in abbonamento postale.
Circolare del 05-04-96
N° 22 (MI)
Comunicazione alle Organizzazioni Sindacali Nazionali dei rivenditori delle quote liquidate a titolo di sovrasconto ai sensi dell’art. 9, comma 4, del vigente Accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.
Circolare del 05-04-96
N° 23 (MI)
Tariffe delle stampe periodiche spedite in abbonamento postale.
Circolare del 09-04-96
N° 24 (MI)
Diffusione attraverso il canale edicole dell’opuscolo “L’Italia vota - guida alle elezioni politiche” realizzato dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio.
Circolare del 09-04-96
N° 25 (MI)
Operativo estivo dei voli postali.
Circolare del 12-04-96
N° 26 (MI)
Piazza di Torino: calendario di ritiro delle copie rese dei quotidiani. Modifiche deliberate dalla Commissione Nazionale riunitasi ai sensi dell’art. 5 dell’Accordo Nazionale.
Circolare del 15-04-96
N° 24 (RM)
Art. 4 del contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico: situazione occupazionale trimestre gennaio - marzo 1996.
Circolare del 16-04-96
N° 28 (MI)
Consegna presso le Imprese di distribuzione dei supplementi cartacei nelle ore notturne simultaneamente ai quotidiani.
Circolare del 18-04-96
N° 29 (MI)
Vendita di quotidani e periodici nei supermercati. Considerazioni alla luce dei fatti più recenti: esito di contenziosi amministrativi in materia, iter del disegno di legge sperimentale.
Circolare del 19-04-96
N° 27 (MI)
Operativo estivo dei voli postali.
Circolare del 19-04-96
N° 30 (MI)
Ordinanza del Tribunale Amministrativo del Lazio relativa alla sospensione delle tariffe postale di cui all’art. 2, comma 34 della Legge 28/12/95, n.549.
Circolare del 22-04-96
N° 25 (RM)
Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative alla campagna per le elezioni provinciali e comunali del 09/06/96.
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Circolare del 23-04-96
N° 26 (RM)
Decreto legge 28 marzo 1996, n. 166.
Circolare del 24-04-96
N° 31 (MI)
Adempimenti per l’accesso alle tariffe delle stampe periodiche spedite in abbonamento postale ai sensi dei commi 26 e 27 dell’art.2 della Legge 28/12/95, n. 549.
Circolare del 30-04-96
N° 27 (RM)
Reiterazione Decreto Legge in materia di bilanci delle imprese editirci. D.L. 26 aprile 1996, n. 213; G.U. n. 98 del 27/04/96.
Circolare del 02-05-96
N° 28 (RM)
Decreto legge 28/03/96, n. 166 attinente “Norme in materia previdenziale”.
Circolare del 06-05-96
N° 29 (RM)
Congresso dell’INMA ad Anversa 25-26-27 settembre 1996.
Circolare del 08-05-96
N° 30 (RM)
Disposizioni urgenti in materia previdenziale e di sostegno al reddito. Decreto Legge 12 aprile 1996, n.195.
Circolare del 09-05-96
N° 32 (Mi)
Adempimento della comunicazione alle Organizzazioni Sindacali Nazionali dei Rivenditori delle quote liquidate a titolo di sovrasconto ai sensi dell’art. 9, comma 4, del vigente Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.
Circolare del 14-05-96
N° 33 (MI)
Convocazione Commissione Tecnica Operativa. Roma, 22 maggio 1996. Servizi regioni Centro Sud.
Circolare del 16-05-96
N° 34 (MI)
Convocazione della Commissione Tecnica Operativa. Milano, 30 maggio 1996. Servizi Regioni nord.
Circolare del 30-05-96
N° 31 (RM)
Trasmissione bilanci e dati per attività di studio.
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