TecnoMedia Tecnologie, Prodotti
& Mercati editoriali
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Numero 16 Novembre 1997
Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -
Periodico mensile. Anno IV n. 16 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) Esemplare diffuso gratuitamente ai soci
Computer to plate al Dolomiten
Da poche settimane il quotidiano altoatesino in lingua tedesca produce il 100% delle pagine direttamente su lastra.
Le
Filo
diretto
aziende informano
a pagina 3 Il servizio ASIG Service che mette a
Una WAN per le Gazzette
Nuovo sistema di produzione per Gazzetta di Mantova, Gazzetta di Reggio, Nuova Gazzetta di Modena, la Nuova Ferrara.
a pagina 7
diretto contatto fornitori e utilizzatori
di tecnologie per la produzione di quotidiani. Filo Diretto è il modo più rapido, efficace ed economico per raggiungere i
più qualificati manager e decision maker
L’archivio digitale de L’Unità
Come conciliare le esigenze della produzione giornaliera con la conservazione di un inestimabile patrimonio storico-culturale a pagina 12
dell’industria editoriale italiana.
Ecco l’elenco delle aziende aderenti: AGFA-GEVAERT ANSA
Nuovo sistema per News International
APPLE COMPUTER ARRISYSTEMS
Tecnologie editoriali Made in Italy per il più importante editore britannico di quotidiani.
ATEX MEDIA SOLUTIONS
Ifra ’97: novità e conferme
CASCADE
a pagina 17
Nostro réportage sull'annuale appuntamento con la mostra-convegno delle tecnologie per la produzione di quotidiani, Le tecnologie in mostra............................................. a pagina 21 Tutti i numeri della manifestazione.......................... a pagina 29
AUTOLOGIC INFORMATION INTERNATIONAL BASEVIEW ECRM FULCRUM ITALIA GAMMAGRAPHX GERBER SYSTEMS HASSELBLAD ELECTRONIC IMAGING IMAGITEX
I trenta anni dell’istituto «San Zeno»
Celebrato a Verona il trentennale della scuola grafica salesiana, la più importante d’Italia.
a pagina 32
a pagina
36
a pagina 42 Lo Scaffale
Circolari Appuntamenti
MILIA ’98 NTG OPTRONICS PURUP PREPRESS REED MIDEM ORGANISATION
Le rubriche Le pagine dell’Osservatorio
LINK SERVICE
a pagina 49 a pagina 62 a pagina 64
SINEDITA TELECOM ITALIA TELPRESS TERA UNISYS ITALIA XEIKON XYVISION a pagina 52
Parliamo di... Il mese di ottobre è tradizionalmente caratterizzato, per
come testimoniato dal numero e dall’affollamento degli
l’industria dei giornali, dall’appuntamento con il Congress-
stand dei fornitori italiani, nonché dalle installazioni
Expo dell’Ifra, svoltosi - anche questa è una consuetudine -
realizzate da queste aziende negli ultimi mesi in Europa e in
presso il RAI Center di Amsterdam dal 13 al 16 ottobre
America. Aziende che, al di là delle naturali differenze,
scorso.
trovano a nostro giudizio un comune denominatore
Come si può leggere negli articoli che TecnoMedia ha
nell’estrema attenzione per le esigenze non soltanto tecniche,
dedicato all’evento, l’edizione del 1997 dell’Ifra è stata
ma soprattutto organizzative e gestionali del cliente
senz’altro positiva sotto ogni aspetto: più espositori, più
editoriale.
visitatori, ma soprattutto più entusiasmo tra gli operatori
Di questa attenzione, che si traduce spesso in partnership
del settore rispetto alle ultime due o tre edizioni della
tra il fornitore e l’azienda editoriale, sono testimonianza le
manifestazione, che avevano indotto più d’uno a parlare
case-histories di aziende editoriali italiane che TecnoMedia
apertamente di crisi.
presenta anche in questo numero: significativi esempi di
I motivi di questo rinnovato interesse per la
una innovazione tecnologica non fine a se stessa, ma intesa
manifestazione sono molteplici: da una parte ci sono
come strumento per razionalizzare il flusso di produzione,
certamente i primi frutti dello sforzo di rinnovamento portato
per realizzare recuperi di produttività e per creare le
avanti dal nuovo management dall’istituto di Darmstadt,
condizioni di una innovazione del prodotto che trova sempre
guidato da Günther Böttcher; ma c’è anche - e soprattutto
e comunque la sua ragion d’essere nell’evoluzione del
- il maturare tra gli addetti ai lavori della convinzione che,
mercato dei lettori e degli inserzionisti pubblicitari prima
nei nuovi scenari di mercato che il rapido evolvere delle
che in quello dell’informatica e delle telecomunicazioni.
tecnologie della comunicazione va delineando, le
Carlo Lombardi
opportunità positive superino di gran lunga i rischi che corrono gli editori di quotidiani, a patto che sappiano ridefinire il proprio core business facendo leva sui propri punti di forza, radicamento nel territorio, legame di fiducia con il lettore, capacità di offrire all’inserzionista un mezzo flessibile e dalla capillare diffusione. Ma accanto a questa consapevolezza, ci sembra che ne vada emergendo un’altra altrettanto significativa: i new media sono una realtà con la quale occorre fare i conti, ma per il momento - e per molti anni a venire - a generare gran parte del fatturato rimane la carta stampata. Non è un caso che le soluzioni più significative viste nei padiglioni espositivi della fiera riguardassero proprio il tradizionale ciclo produttivo: dai sistemi editoriali al computer to plate, sino alle nuove frontiere della stampa digitale e delle rotative offset senza albero di trasmissione, con il cambio “volante” delle lastre e senza gruppi di bagnatura. Per noi visitatori italiani, inoltre, è stato di grande soddisfazione constatare di persona il successo del “Made in Italy” anche nei sistemi per la produzione di quotidiani,
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TecnoMedia Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 http://www.ediland.it E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Michele Diodati, Elisabetta Marchetti Segreteria di Redazione Antonella Appolloni Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 1997 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa I.G.U. S.r.l. Via Michele Migliarini 59/A, 00173 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 30 novembre 1997
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Tecnologie in produzione
L’esperienza del computer to plate al Dolomiten di Bolzano Da poche settimane il quotidiano in lingua tedesca dell’Alto Adige, Dolomiten, ha avviato la produzione attraverso un sistema di incisione diretta delle lastre da stampa. I nodi organizzativi, le soluzioni, le tecnologie, i primi risultati della sperimentazione del computer to plate raccontati a Tecnomedia dai responsabili tecnici del quotidiano altoatesino.
Il Dolomiten, quotidiano in lingua tedesca dell’Alto Adige, edito dalla AthesiaDruck di Bolzano, ha adottato un sistema di computer to plate (CTP) per la produzione diretta delle lastre per la stampa in offset. Dopo poche settimane di funzionamento, il sistema è già a regime per il 100% del fabbisogno giornaliero; il passo successivo sarà l’impiego del CTP anche per la realizzazione del supplemento a colori del venerdì Dolomiten Magazine - e degli altri inserti diffusi con il quotidiano. I direttori dell’area pre press dell’AthesiaDruck, Toni Kofler ed Andreas Tatz, hanno accettato di raccontare ai lettori di TecnoMedia gli aspetti salienti di questa realizzazione, un’esperienza di estremo interesse e di grande attualità per tutta l’industria editoriale. Pubblicità digitale, la frontiera del CTP Il Dolomiten viene publicato sei giorni alla settimana dal lunedì al sabato - con una diffusione media di 55.000 copie, che arriva alle 80.000 nella giornata di venerdì, quando esce abbinato al supplemento Dolomiten Magazine. Il quotidiano ha un’unica edizione, una foliazione media compresa fra le 40 e le 44 pagine, è diviso in quattro dorsi tematici - Politica, Attualità Sud Tirolo, Valli e Bolzano, Sport - ed utilizza il colore in modo molto esteso, sia nella parte redazionale che per la pubblicità. Il mercoledì il quotidiano esce con allegato un supplemento economico finanziario, il Wirtschaftskurier, anch’esso a colori su carta salmone. Il Dolomiten può contare su un numero di lettori di tutto rispetto, oltre 210.000 secondo l’ultima indagine commissionata dall’editore e, caso assolutamente singolare
nel panorama della stampa italiana, su un elevatissimo numero di abbonamenti, circa il 60 per cento. Per quanto riguarda l’organizzazione produttiva, da molti anni il Dolomiten ha avviato la videoimpaginazione integrale di tutta la parte redazionale. Il sistema installato - GoodNews della Tera consente di assemblare a video tutte le sezioni del giornale. Le 5 redazioni distaccate, Bolzano centro, Merano, Silandro, Bressanone e Brunico, provvedono ad inviare le pagine locali già complete nella parte redazionale, con titoli, testi ed immagini impaginate. Quando si è cominciato a lavorare al progetto per l’introduzione del computer to plate (CTP), è apparso subito chiaro che la frontiera sulla quale operare era la pubblicità, punto di forza dei bilanci dei quotidiani di tutto il mondo ed anello debole nella catena digitale della produzione. Perché il progetto CTP potesse partire, era necessario, secondo i calcoli elaborati, che almeno un 70% delle pagine del quotidiano fosse interamente prodotto in formato elettronico: al di sotto di quella percentuale, l’introduzione dell’impressione diretta delle lastre non avrebbe avuto molto significato. Pertanto, il Dolomiten ha deciso di avviare, con decisione, la progressiva integrazione della pubblicità, classificata e tabellare, nella catena digitale di produzione quotidiana, concentrandone la realizzazione nella sede centrale. Per fare questo, è stata coinvolta, fin dall’inizio, la concessionaria del quotidiano per la pubblicità locale, con l’intento di realizzare una organizzazione del lavoro che, supportata da un layout industriale su misura, garantisse il massimo della flessibilità. E’ stato deciso di mantenere contemporanea-
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TecnoMedia La testata Dolomiten con il Dolomiten Magazin e il supplemento economico Wirtschaftskurier
mente in funzione diverse opzioni: gli addetti della concessionaria, una volta raggiunto l’accordo con il cliente, possono inviare le necessarie informazioni produttive alla sede centrale o attraverso una semplice telefonata, o via fax o, se necessario, attraverso un collegamento da Pc portatile a server centrale. La scelta dipende dalla dimensione dell’annuncio, dalla complessità, dai tempi che intercorrono fra l’ordine e la pubblicazione e dagli accordi con il cliente stesso. Quando le informazioni arrivano in sede, gli addetti provvedono alla creazione ed alla impaginazione della pubblicità. Il Dolomiten ha avviato anche un’opera di sensibilizzazione nei confronti delle agenzie e delle fotolito, per favorire l’invio della pubblicità on line, attraverso collegamenti su rete ISDN. I risultati sono stati di segno diverso: qualche operatore si è reso disponibile, qualcun altro meno. Non volendo, in questo secondo caso, rinunciare alla inserzione pubblicitaria, i tecnici del Dolomiten hanno puntato sulla flessibilità tecnologica, decidendo di dotarsi di un sofisticato scanner per la deretinatura dei fotoliti, un EskoScan 2024S Eskofot della Agfa Gevaert, fornitrice anche di tutte le altre componenti e dei materiali di consumo per la soluzione CTP adottata. La macchina, equipaggiata con un software specializzato installato su una workstation Pentium NT, consente di lavorare su originali con una tolleranza di errore nel posizionamento dell’originale fino al 10%. Questa organizzazione del lavoro, supportata da un significativo investimento nella tecnologia per l’acquisizione di originali su supporto fisico, consente di fatto la lavorazione
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in digitale di ogni tipo di pubblicità, in attesa che tutte le agenzie si convincano che il valore dei risparmi derivanti dall’invio di files su rete ISDN rispetto ai tradizionali corrieri oltrepassi i ricarichi sui clienti nella realizzazione di impianti pubblicitari. Dal computer alla lastra Man mano che le pagine vengono chiuse, il personale tecnico dell’area di pre press provvede ad inviarne i file, attraverso una rete in fibre ottiche, all’unità CTP, un Agfa Polaris 120, pilotato dalla versione 2.0 del Rip Taipan, sempre della stessa società fornitrice, installato su una piattaforma Windows NT. Il sistema provvede alla rasterizzazione ed alla impressione e sviluppo delle lastre alla velocità di una ogni 30 secondi. Il Dolomiten stampa numerose pagine a colori, ed il carico produttivo medio è fra le 80 e le 120 lastre a notte. Il CTP installato consente un notevole risparmio sui tempi di preparazione delle lastre - circa il 75% - dal momento che con il sistema tradizionale a pellicola una quadricromia completa richiedeva dai 15 ai 20 minuti. La produzione delle lastre dura, mediamente, dalle dieci a mezzanotte: è lo stesso personale di rotativa che si occupa di estrarle dalla sviluppatrice e di effettuare un’ultima verifica prima di montarle sulla rotativa. Il Rip Taipan consente anche la previsualizzazione del file a schermo, sia
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Il giornale in classe per creare i lettori di domani Il giornale in classe per creare i lettori di domani è il tema di un convegno nazionale promosso dalla Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG), dalla Federazione della stampa (FNSI), dall’Ordine dei giornalisti, l’Associazione dei distributori di stampa (Anadis), dalle organizzazioni sindacali degli edicolanti, con l’obiettivo di approfondire il ruolo e le attitudini dei giornali a procedere verso la scuola con iniziative adeguate sia sul piano promozionale che su quello dei contenuti. L’iniziativa, che si svolge a Roma nei giorni 10 e 11 dicembre 1997, presso l’auditorium della Federazione della stampa in Corso Vittorio Emanuele, trae spunto dalla recente circolare con la quale il Ministero della Pubblica Istruzione ha lanciato un progetto per l’utilizzazione dei giornali come strumento didattico nelle scuole medie di primo e secondo grado. Nella giornata di apertura è previsto l’intervento del Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer. Seguiranno le relazioni di base che saranno svolte da Gian Luigi Montresor, direttore commerciale del quotidiano La Stampa, da Gerard Van Der Weijden, responsabile dei progetti di newspapers in education dell’Associazione degli editori belga ed olandese, da Armido Masin, presidente del gruppo Promocentro. Il giorno successivo, dopo un intervento del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Arturo Parisi, è prevista una tavola rotonda sulla scuola, presieduta da Paolo Mieli, alla quale parteciperanno Giuseppe Caldarola, direttore de L’Unità, Gian Paolo Cresci, direttore del Tempo, Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera, Paolo Gambescia, vice direttore del Messaggero, Ezio Mauro, direttore della Repubblica, Carlo Rossella, direttore della Stampa.
nella versione definitiva della pagina, sia nella scomposizione dei diversi colori. Non è invece possibile aprire il file per correggere eventuali errori all’ultimo minuto, e per questo la direzione tecnica ha istituito un certosino controllo visivo di qualità tipografica, nel quale, fin dalle prime prove, sono stati coinvolti tutti i responsabili tecnici di settore, a cominciare dai dirigenti. Fra sezione redazionale ed inserti pubblicitari, è stato calcolato che il Rip possa trovarsi a processare anche più di 1.000 diverse famiglie di caratteri: un carico decisamente notevole anche per un software oltremodo sofisticato. La possibilità di errori da parte degli operatori e l’eventualità di qualche sbavatura tecnica a livello di software sono sempre in agguato, e per questo motivo, accanto al controllo di qualità, la direzione tecnica ha istituto una completa linea di back-up, sfruttando le tradizionali, ed ultra-collaudate, fotoplotter con uscita in pellicola, SelectSet 7000 e Avantra 44S. Nel caso in cui, per qualsivoglia ragione, sia impossibile stampare una lastra, i responsabili pre press inviano il file sulla linea di back-up, dove è possibile l’uscita in pellicola sulle fotoplotter da anni in uso al Dolomiten. La configurazione di questo sistema a doppio binario, CTP e
linea di back up tradizionale, è stata possibile grazie all’impiego di plotter di uscita pilotati dallo stesso Rip Taipan. Questa soluzione è la chiave di volta che consente di produrre in assoluta tranquillità, dal momento che un solo Rip garantisce la rasterizzazione dei file su più linee produttive. Il CTP in funzione al Dolomiten produce ormai il 100% del quotidiano. Le lastre che, per qualunque esigenza produttiva, devono essere prodotte in fotocomposizione, vengono avviate direttamente all’interno della linea di back up. Il Rip Taipan che pilota il Polaris consente la creazione di un back up automatico di tutti i files processati così che, se si rende necessaria la ristampa di una lastra, l’operatore si limita a selezionare a video il file e a riavviare l’intero processo, senza dover ritornare al server del sistema editoriale. Per il controllo delle bozze si utilizza, al momento, una stampante A3 in bianco e nero. Un ulteriore perfezionamento del sistema, in termini di controllo di qualità, avverrà non appena i tecnici dell’AthesiaDruck avranno individuato una stampante a colore, in formato A3, con le necessarie caratteristiche di qualità ed affidabilità e, soprattutto, in grado di poter essere pilotata dal medesimo Rip Taipan.
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Rip Taipan 2.0 / NT 4.0
Rip Taipan 2.0 / NT 4.0 Rip Taipan 2.0 / NT 4.0
In fase di progettazione il Dolomiten ha tenuto conto della riduzione di personale conseguente alla introduzione del CTP. Nessuno è stato licenziato: i tempi dell’innovazione hanno coinciso con il pensionamento di alcuni poligrafici, mentre altri sono stati prontamente riqualificati in altre aree produttive. L’esperienza insegna La decisione di introdurre un sistema CTP è una scelta, prima che tecnologica, organizzativa, che coinvolge in egual misura poligrafici ed addetti all’area commerciale della concessionaria di pubblicità locale. Solo con la la piena e convinta collaborazione delle due componenti è possibile sviluppare una organizzazione del lavoro ed un layout tecnologico tali da garantire la completa digitalizzazione del prodotto senza che questa vada a scapito di eventuali inserzionisti che desiderino continuare ad inviare la pubblicità su supporto fisico. Per quanto riguarda i rapporti con il fornitore di sistema, la scelta fra il fornitore unico di tutte le componenti o fra un pool di aziende che forniscano prodotti da integrare è una decisione funzionale al layout industriale finale. L’individuazione del rip come componente centrale di una catena produttiva costituita da un doppio binario parallelo, CTP e fotocompositrice tradizionale, ha finito, in questo
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caso, per privilegiare il fornitore unico. Essenziale, almeno nell’esperienza del Dolomiten, è stato lo sviluppo di un circuito di controllo di qualità, per contenere al minimo gli errori tipografici, sempre possibili all’atto dell’introduzione di nuove tecnologie che incidano profondamente sull’organizzazione del lavoro. Ma da un punto di vista economico, il CTP è conveniente? L’esperienza avviata al Dolomiten consente alcune osservazioni. Il CTP va certamente valutato per quello che rappresenta all’interno di un’azienda editrice e stampatrice: una tecnologia che incide in misura globale sull’intero processo produttivo, che va quindi valutata alla luce dei diversi costi/ benefici che si verificano in tutti i settore che va a influenzare. Nel complesso, i primi risultati sono positivi, pur nella consapevolezza che, oggi, i materiali di consumo primari - il Dolomiten utilizza le lastre Lithostar - costano di più rispetto a quelle impiegate nella linea di produzione tradizionale. Fermarsi a questa considerazione, tuttavia, non sarebbe corretto. Un investimento come il CTP va valutato alle luce delle dinamiche previste nel medio e lungo periodo, ed in questa ottica è possibile prevedere risparmi a fronte di prevedibili aumenti del costo del lavoro e, in prospettiva, una diminuzione del costo dei materiali di consumo e delle tecnologie impiegate, man mano che il loro impiego si diffonderà presso altre realtà produttive, come insegna, senza eccezioni, l’esperienza dell’industria grafica ed informatica in tutto il mondo. I ritorni, che pure oggi non mancano, saranno sempre più sensibili con il passare degli anni. Una prospettiva di estremo interesse per qualsiasi azienda, ed un ottimo auspicio per la AthesiaDruck, società editrice del Dolomiten, che proprio in coincidenza con l’esordio del CTP ha festeggiato l’anniversario dei primi novant’anni di attività. (in collaborazione con Toni Kofler ed Andreas Tatz, direttori tecnici area PrePress della AthesiaDruck)
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Tecnologie in produzione
Il nuovo sistema di produzione delle Gazzette di Mantova E’ entrato in produzione il 19 maggio scorso il nuovo sistema editoriale alla Finegil Editoriale di Mantova: una installazione che presenta caratteristiche innovative e rafforza le sinergie delle testate di Mantova, Modena, Reggio Emilia e Ferrara con gli altri quotidiani del gruppo Finegil.
Appena due mesi per la sostituzione completa del sistema editoriale con il quale vengono realizzatele testate Gazzetta di Mantova, Nuova Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio, La Nuova Ferrara: è questo il record realizzato dai tecnici della Finegil Editoriale e delle Gazzette di Mantova. Per capire cosa sta dietro questo piccolo miracolo, è necessario, prima di descrivere il nuovo sistema di produzione, risalire indietro nel tempo di qualche anno se non di qualche...secolo. Flash back La Gazzetta di Mantova riporta nel sottotitolo la dicitura “Quotidiano d’informazione fondato nel 1664” a quell’anno risale infatti l’avvio delle pubblicazioni di quel Foglio d’Avisi che di lì a poco avrebbe cambiato la propria denominazione in Gazzetta di Mantova: nome che, tra varie traversie e non poche interruzioni delle pubblicazioni - l’ultima delle quali durata dal 1919 al 1946 - mantiene tuttora. Di lunga durata è anche la storia della Gazzetta di Reggio, nata nel 1860 e passata anch’essa attraverso varie vicissitudini: a partire dal 1921 la testata cambiò più volte nome: Il Solco Fascista, Il Tricolore, Reggio Democratica, quindi, nel 1947, nuovamente Gazzetta di Reggio. Nel 1977 la testata cessò le pubblicazioni per il fallimento della società editrice, sino alla definitiva riapertura ad opera dell’Editoriale Le Gazzette il 3 marzo 1981. Ancora più recente è la storia delle altre due testate: il primo numero della Nuova Gazzetta di Modena esce il 24 marzo 1981, quello della Nuova Ferrara il 4 aprile del 1989. Per quest’ultima testata non fu possibile utilizzare la dizione Gazzetta di Ferrara in quanto esisteva già all’epoca una pubblicazione quotidiana con lo stesso nome, edita dal gruppo Longarini ed oggi scomparsa.
Un momento importante nella storia del gruppo editoriale mantovano è il 1980: nel mese di giugno di quell’anno, infatti, viene costituita, in forma di società per azioni, la Editoriale Le Gazzette, con una partecipazione del 70% per Mondadori Editore, del 25% per la Citem - la cooperativa di giornalisti e poligrafici che sino ad allora aveva editato la Gazzetta di Mantova - e del restante 5% per il direttore del giornale Rino Bulbarelli. L’ingresso nella proprietà di una importante realtà come Mondadori conferisce alla società le risorse finanziarie e manageriali per impostare una fase di consolidamento e di sviluppo, concretizzatasi con il riavvio delle pubblicazioni della Gazzetta di Reggio, l’apertura di nuove testate a Modena e Ferrara, l’ammodernamento degli impianti di produzione.
Dal vecchio al nuovo sistema Quando, al termine della famosa “guerra” per il controllo della Mondadori, l’Editoriale Le Gazzette passò sotto il controllo del gruppo editoriale L’Espresso, il ciclo produttivo realizzato dalla società mantovana era tra i più avanzati nel panorama italiano: il sistema editoriale Crosfield integrato con sistemi Tecnavia per il trattamento delle immagini e con fotounità Monotype consentiva l’impaginazione layout-driven, con disegno del menabò da parte della redazione e successivo inserimento nel sistema editoriale, totale autonomia delle singole realtà produttive per quanto riguardava il disegno e la realizzazione delle pagine di propria competenza; e, per finire, uscita sulle fotounità della parte editoriale (testi e foto) a pagina intera, con assemblaggio manuale sul tavolo luminoso della sola parte pubblicitaria. Dal punto di vista organizzativo, quindi, le Gazzette si trovavano già in sintonia con la “filosofia” del gruppo Finegil, che privilegia l’autonomia e la responsabilità della
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redazione in tutte le fasi della realizzazione del prodotto. Naturalmente, con il passare degli anni gli strumenti produttivi installati cominciarono a mostrare qualche limite: il sistema editoriale, al momento della sua introduzione, si poneva certamente al top delle soluzioni disponibili sul mercato, ma a partire da un certo momento Crosfield, per le note vicissitudini, cessò di svilupparlo ed aggiornarlo. Nella più ampia ottica del gruppo Finegil, inoltre, il sistema editoriale delle Gazzette poneva il problema della integrazione della realtà produttiva delle Gazzette nel sistema di sinergie editoriali tra le varie testate del gruppo (che usano il sistema 3P), basato sull’interscambio di pagine e di elementi di pagina attraverso il cosiddetto Centralone collocato presso il centro di produzione di Pavia, che attraverso un sistema di filenaming univoco ed un software di routing gestisce gli scambi di materiale informativo tra i quotidiani del gruppo. Per ovviare al problema era stato elaborato un software, residente su un Pc presso il centro di produzione di Mantova, che effettuava la transcodifica del materiale in arrivo da e in partenza per il Centralone, ma naturalmente questa soluzione, facendo perdere i codici di formattazione, impediva l’interscambio di pagine complete e rendeva necessaria la reimpaginazione del materiale importato. Prodotto e organizzazione del lavoro Ogni giorno le quattro testate compongono una media di 137,9 pagine in formato tabloid berlinese (il cosiddetto formato Repubblica): 46,2 pagine a Mantova, 30,5 a Reggio, 31,7 a Modena e 29,5 a Ferrara. La foliazione media giornaliera è di 46,2 pagine a Mantova, 42,2 a Reggio, 43,4 a Modena, 41 a Ferrara. Infine, la tiratura: 43.443 copie giornaliere per la Gazzetta di Mantova, 18.651 per la Gazzetta di Reggio, 15.901 per la Nuova Gazzetta di Modena (delle quali 1.225 per l’edizione di Carpi), 15.889 copie per la Nuova Ferrara, per una produzione media giornaliera complessiva di 93.884 copie. Il ciclo produttivo inizia con la realizzazione del timone
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pubblicitario, che il giorno precedente a quella della lavorazione viene impostato dagli operatori della sede produttiva di Mantova sulla base degli input che giungono dalla concessionaria di pubblicità, e quindi inserito nel sistema editoriale, in modo che ciascuna redazione, l’indomani mattina, abbia già sulle pagine riferimento degli ingombri pubblicitari. Ed è sempre la sede di Mantova che, all’occorrenza, inserisce sul timone pubblicitario le modifiche e gli spostamenti di pubblicità che si rendessero necessari. Nel quadro di quel rapporto sinergico tra le singole testate che costituisce da sempre il tratto distintivo del gruppo Finegil, la sede di Mantova costituisce il nodo di scambio per le pagine che - tramite il Centralone di Pavia provengono da altri giornali del gruppo, oppure che vengono prodotte a Mantova e cedute - sempre per il tramite del Centralone - agli altri quotidiani del gruppo. Ogni giorno giungono a Mantova cinque pagine di politica ed attualità nazionale ed internazionale, oltre ad una pagina e due colonne contenenti i listini di Borsa. Da Mantova vengono invece trasmesse agli altri quotidiani la pagina con i programmi televisivi e le quattro colonne che completano la seconda pagina di economia nazionale. Sempre a Mantova viene realizzata la pagina con i pronostici di Totocalcio, Totogol e Totip, che esce sui quotidiani del gruppo il mercoledì. Limitatamente all’edizione del lunedì, Mantova fornisce alla sede di Pescara quattro pagine di politica ed attualità nazionale ed internazionale e tre-quattro pagine di sport nazionale. L’interscambio del materiale avviene, per quanto riguarda i testi ed i layout di pagina, tramite il Centralone di Pavia, al quale tutti i quotidiani sono collegati con linee CDN, mentre le foto vengono trasmesse utilizzando sistemi Tecnavia. Fa eccezione a questo schema il quotidiano La Città di Salerno, ultimo arrivato nel gruppo Finegil, che utilizza come sistema editoriale una rete di Macintosh ed al quale le pagine “sinergiche” vengono trasmesse in formato Pdf utilizzando attualmente linee (continua a pagina 10)
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La struttura del sistema produttivo della Finegil Editoriale di Mantova
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telefoniche commutate e, tra breve, linee ISDN. A parte dunque le pagine realizzate in sinergia, le quattro testate sono completamente autonome: i giornalisti disegnano il menabò aiutandosi con un book di formati predefiniti, e gli operatori grafici lo inseriscono nel sistema editoriale. Nello stesso tempo, i redattori possono iniziare a lavorare ai testi di propria competenza, per i quali il sistema comunica gli esatti ingombri. Le foto vengono inserite nel sistema tramite scanner presenti in ciascuna delle sedi produttive, quindi impaginate nella posizione e con il taglio definiti dalla redazione. Gli annunci pubblicitari vengono invece lavorati nella sede di Mantova. Lo schema organizzativo utilizzato non prevede alcuna fase di “impaginazione”, intesa come collocamento dei testi sulla pagina: è il calcolatore infatti che, sulla base delle indicazioni contenute nel menabò elettronico, fa confluire automaticamente testi, titoli e foto nello spazio loro assegnato, controlla la congruenza degli ingombri, sostituisce gli aggiornamenti di ogni elemento ai precedenti mantenendo in memoria tutte le versioni precedenti, segnala l’avanzamento della lavorazione delle pagine. Il sistema produttivo L’architettura della rete di comunicazione presenta caratteristiche innovative nel panorama italiano. Solitamente infatti, in realtà dove le singole strutture redazionali detengono un forte grado di autonomia, viene adottata la soluzione delle LAN interconnesse; in pratica, ciascun centro di produzione è strutturato come un piccolo sistema editoriale, e i collegamenti tra ciascuna LAN ed il sistema centrale sono di solito limitati al trasferimento del materiale finito, richiedendo quindi una capacità trasmissiva non elevatissima. In questa configurazione operazioni come l’inserimento dei menabò nel sistema oppure l’impaginazione delle foto vengono spesso gestite presso la sede centrale, al fine di limitare il traffico e razionalizzare l’impiego degli addetti. A Mantova si è scelta una strada diversa: la creazione di
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una WAN (Wide Area Network), una rete geografica che ha però le stesse caratteristiche, struttura e tempi di riposta di una rete locale, e dove ciascun utente, poniamo, di Modena, interagisce con i server del sistema, situati a Mantova, allo stesso modo che se si trovassero nella stanza accanto. Per realizzare questo obiettivo, è stata realizzata in ciascun centro produttivo una rete in modalità bridging, con portante fisico di classe 5 (throughput di 100 Megabit al secondo). I collegamenti tra le tre sedi di Modena, Reggio e Ferrara e la sede centrale di Mantova sono assicurati da CDN a 128 kbit/secondo, con backup automatico su linee ISDN. I protocolli di comunicazione utilizzati sono Tcp/Ip e Netbeui. In un network così strutturato, parlare di “sede centrale” a proposito di Mantova rischia di essere una espressione priva di senso: da un punto di vista logico, infatti, il sistema non ha un centro, o, meglio, il sistema è la rete stessa, sulla quale sono disseminati molteplici “nodi”, alcuni costituiti dalle stazioni di lavoro di giornalisti e poligrafici, altri dai server, collocati tutti - per comodità di gestione e manutenzione - nella sede di Via Fratelli Bandiera a Mantova. E vediamo dunque la struttura di questi nodi sulla rete. Il sistema editoriale 3P risiede su due server Olivetti Netstrada 5000 in ambiente Unix, così come lavorano in Unix i due server Netstrada che gestiscono l’Assemblatore, l’applicativo che effettua l’assemblaggio automatico delle pagine sulla base delle indicazioni contenute nel menabò e che rilascia i file Postscript per le lavorazioni successive. Sempre Netstrada 5000, ma rispettivamente in ambiente Novell e Windows NT, sono le coppie di server utilizzati per il trattamento della pubblicità e delle foto. I server Windows NT gestiscono inoltre l’archivio delle pagine in formato Pdf, l’archivio degli annunci pubblicitari, l’archivio fotografico Tecnavia. Quest’ultimo, ancora in fase sperimentale, contiene già l’ultimo anno e mezzo di immagini trasmesse dall’Ansa (33.000 foto), che vengono archiviate in automatico utilizzando i campi Iptc/Naa. Ai server pubblicitari Novell è collegato uno scanner Eskofot ad alta qualità,
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utilizzato per l’acquisizione e la deretinatura delle pellicole pubblicitarie; per alleggerire il traffico sulla rete principale, il collegamento tra questo scanner e i server avviene tramite una rete secondaria ad alta velocità. Le agenzie - testi e foto - giungono via satellite a Mantova; da qui le foto vengono smistate sul sistema Tecnavia, mentre i testi vengono concentrati sui server Telpress DCom, che gestiscono inoltre l’archivio dei testi editoriali Telpress Ocean, residente su server NT, e i testi provenienti da un Personal Computer sul quale - tramite linea commutata - i collaboratori esterni depositano i propri articoli. In questo modo sia i testi provenienti dell’archivio del giornale che i testi dei collaboratori vengono messi a disposizione dei redattori come se si trattasse di normali dispacci di agenzia. Una soluzione simile è adottata anche per le foto: i fotografi esterni possono infatti trasmettere le proprie immagini al sistema Tecnavia tramite linea commutata. Le stazioni di lavoro sono comuni PC con microprocessore Pentium e sistema operativo Windows 3.11. In totale le stazioni di lavoro collegate al sistema sono 113: a Mantova 27 redazionali e 17 tipografiche, nelle altre sedi 16 redazionali e 7 tipografiche. In ognuna delle quattro sedi produttive, i poligrafici effettuano l’inserimento dei menabò nel sistema editoriale, l’acquisizione e l’impaginazione delle foto, l’eventuale battitura di testi non disponibili su supporto elettronico; i poligrafici della sede di Mantova, in aggiunta, lavorano la pubblicità e gestiscono il timone pubblicitario. Al momento attuale nelle sedi di Modena, Reggio e Ferrara uno dei PC, denominato Master, svolge funzioni di file server per tutte le altre stazioni di lavoro, ed è in collegamento fisso con i server del sistema 3P di Mantova utilizzando una partizione (9.600 bit/secondo) del CDN. Presto comunque questa soluzione verrà abbandonata, e tutte le stazioni di lavoro lavoreranno in modalità WAN. Le pagine licenziate dall’Assemblatore vengono trasferite, in formato Postscript, ai due Rip (su piattaforma NT)
che eseguono gli accoppiamenti delle pagine - le lastre utilizzate in rotativa hanno la dimensione di una doppia pagina - e pilotano le fotounità Screen FT-R3050. Le pellicole vengono quindi trasportate manualmente al centro stampa, dove viene effettuata la fotoformatura su linee Letterflex che presto verranno sostituite da sistemi Napp, e la stampa sulla rotativa Cerutti Nova G11 a semplice sviluppo. L’Assemblatore provvede inoltre a trasferire i file Postscript ai server NT dove risiede l’archivio delle pagine, dove verranno trasformati in file Pdf ed archiviati. Sviluppi previsti La sede di produzione di Mantova si prepara all’introduzione del colore: tutti i dispositivi di input ed output scanner e fotounità - sono predisposti in tal senso, e rimane da realizzare l’implementazione del colore nel timone pubblicitario e l’integrazione con la concessionaria. E’ in programma l’installazione sulla rotativa di quattro gruppi colore aggiuntivi, che consentiranno di stampare sedici pagine in quadricromia. La stampa del colore verrà effettuata con cinque gruppi stampanti, utilizzando due gruppi di stampa separati per il nero del testo e per il nero delle quadricromie. Altra novità in fase di test presso il centro produttivo di Mantova è la trasmissione digitale degli annunci pubblicitari, e più specificamente del sistema Ansa Publi Network. E’ infine previsto entro tempi brevi il trasferimento digitale verso il centro stampa. La direzione tecnica di gruppo sta attualmente valutando due soluzioni : la prima consiste nel trasferimento dei file Pdf delle pagine tramite collegamenti CDN o ISDN; la seconda ipotesi prevede invece la collocazione di uno dei due server gemelli sui quali è attivo l’Assemblatore presso il centro stampa. In questo modo le pagine verrebbero di fatto trasferite al centro stampa man mano che vengono realizzate dalla redazione, e non tutte in una volta al termine della lavorazione. (Si ringraziano per la cortese collaborazione Francesco Artioli, Paolo Pasolini, Paolo Storti, Sergio Tacconi,)
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Tecnologie in produzione
Archivio digitale, strumento di lavoro e patrimonio culturale Il direttore tecnico de l’Unità, Alfonso Gennari, descrive le strategie e le scelte tecnologiche compiute dal quotidiano per la realizzazione di un sistema di archiviazione digitale che guardi insieme alle esigenze della produzione giornaliera e al recupero e valorizzazione dell’immenso patrimonio storico custodito negli archivi del giornale.
Nella primavera del 1995 a l’Unità si concludeva la fase di definizione dell’organizzazione della produzione su cui modellare il nuovo sistema editoriale che avremmo installato di lì a poco. Volevamo compiere il salto definitivo verso una gestione realmente “integrata” della ideazione e produzione di ogni singola pagina, e dei fascicoli nel loro insieme.“Integrato” è per noi quel processo in cui chi ha la responsabilità del prodotto (direttore, redattori capo, strutture dirigenti dei servizi), abbia anche in mano gli strumenti, materiali e di conoscenza, per determinare, controllare e gestire ogni singolo segmento del processo stesso. L’integrazione dell’archivio storico Fondamentale fra questi strumenti è l’archivio storico del giornale, che non poteva continuare ad essere avulso da questo schema organizzativo. Ci sembrava inoltre che l’archivio de l’Unità costituisse un patrimonio tanto cospicuo quanto sottoutilizzato. Custodiamo informazioni, testimonianze, documenti, risorse, il cui valore non può più essere racchiuso nel semplice supporto alla produzione quotidiana. Bisognava inserire quindi queste informazioni nel circuito generale, e nel farlo liberare risorse per una riorganizzazione del materiale archiviato secondo criteri di riproducibilità, distribuzione e commercializzazione. Volevamo arrivare in tempo ragionevole a chiudere il circuito della produzione quotidiana in un ambito tutto digitale, con le informazioni in mano agli “utenti finali”, per poter considerare il grande archivio storico su carta in qualche modo congelato, un qualcosa a cui si poteva mettere mano in modo radicale senza grandi impatti sulla fattura del giornale. I sistemi di archiviazione: immagini... Per quanto riguarda le immagini il discorso era relativa-
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mente semplice. Portare sul terminale di chi aveva responsabilità nella scelta iconografica, uno strumento su cui visualizzare e selezionare in modo omogeneo sia il flusso delle agenzie, già allora diffuse in formato digitale, sia l’archivio storico. Dare su quello stesso strumento la possibilità di taglio della foto e passaggio in produzione. La scelta è caduta sul sistema Tecnavia, basato su due server NT in mirroring, due juke-box per CD, stazioni di ricezione telefoto, e software applicativo caricato su una dozzina di stazioni di lavoro, tra grafiche, archivistiche e dell’area di preparazione. L’applicativo permette l’archiviazione delle foto, le queries sull’archivio e sui canali di agenzia, il taglio della foto, il suo passaggio in produzione, la scansione, la lavorazione cromatica, il controllo delle foto passate e lavorate pagina per pagina. Inoltre prevede una zona di prearchivio, in cui confluisce tutto il materiale da schedare, alcune code di parcheggio temporaneo per preselezioni ad uso dei grafici ed una coda di importazione in cui confluisce tutto il materiale fotografico ricevuto su normale linea commutata o come attachment a messaggi di posta elettronica spediti alla nostra casella di servizio. Si è deciso di utilizzare per la catalogazione la struttura Anpa-Iptc per omogeneità con le agenzie, “rivestendo” alcuni campi testuali con labels a noi più utili. Abbiamo definito un glossario di catalogazione non particolarmente esteso, la cui utilità si è dimostrata soprattutto nella manutenzione dell’archivio, essendo la ricerca full-text (che opera su tutti i campi della scheda e non solo sulla didascalia) più che sufficiente per le queries. Confidavamo in un progressivo calo, fino alla tendenziale scomparsa, delle richieste all’archivio cartaceo, e nella affermazione di un circuito tutto digitale in cui la foto veniva presa dall’archivio elettronico, direttamente “dall’utente finale”, e
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Il browser foto puntato sulle agenzie; la didascalia è relativa al thumbnail che ha il focus
Il risultato di una ricerca full-text "Prodi" sull'archivio, La lista di opzioni verticale indica i campi della nostra scheda di archiviazione.
passata in produzione. Il sistema è entrato in produzione il 1° luglio 1996, oggi abbiamo circa 40.000 foto archiviate, e sostanzialmente le nostre aspettative sono state soddisfatte. L’informazione “immagine” è direttamente alla portata di chi la deve usare, le richieste su carta sono quasi scomparse, cominciamo a mettere mano alla riorganizzazione di quell’immenso patrimonio costituito da quelle foto di altissimo valore storico-documentale che conserviamo da anni senza veramente poterle usare
costosi, ma nessuno che rispondesse al nostro requisito fondamentale: ridurre al massimo la catalogazione manuale. Non volevamo più avere persone che schedassero il giornale, dibattendosi tra glossari, argomenti, oggetti, non volevamo più dubbi tra “catastrofe” e “calamità”. Già allora era evidente una realtà con cui tutti noi oggi facciamo quotidianamente i conti: la La zona produzione, con la lista delle pagine del quantità delle notizie, la velocità con cui si propagiorno, e per ogni pagina gano sono tali da non permettere più il lusso della la lista delle foto lavorate catalogazione. E’ essenziale dotarsi di strumenti e da lavorare. che ci permettano di trovare quello che cerchiamo così come arriva, imparando a trarre il meglio dai motori di ricerca sofisticati che il mercato ci offre. Bisognava che il giornale “si archiviasse da solo”. Il primo passo è stato la definizione del formato di archiviazione. Noi abbiamo scelto il PDF. Abbiamo ritenuto come meritano. essenziale aderire ad uno standard, o a ciò che allora si andava Ad alimentare l’archivio elettronico è stata la produzione stessa: ogni foto pubblicata, e per questo scansionata, è stata archiviata, oltre a una selezione delle foto di agenzia giornaliere fatta da una struttura mista di grafici e archivisti. Abbiamo messo parecchia enfasi su questa “contaminazione” fra logiche differenti nei criteri di alimentazione dell’archivio, pensiamo che il punto di vista grafico e quello La schermata per la archivistico non possano essere esclusivi, ma debbalavorazione dei grigi no integrarsi. ...e testi Parecchio più complessa è stata la scelta per la conservazione delle notizie. L’analisi dell’offerta di mercato in quel periodo non ci facilitò il compito. Molti buoni sistemi, molto
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1. La finestra di query del programma di archiviazione pagine.
2. La finestra con il risultato della query. Le piccole torte danno il grado di congruità
vengono salvati su una catena di dischi SCSI gestiti da un file server NT. Su alcune stazioni di lavoro, attualmente in mano ad archivisti, è caricato lo strumento di ricerca, costituito da una personalizzazione di Adobe Exchange, e basato sul motore di ricerca Verity. La query è in linguaggio naturale, può essere supportata da operatori booleani, restituisce un valore di congruenza per ogni pagina corrispondente al filtro, agisce su tutti gli elementi testuali della pagina, compresi i testi dell’infografica e della pubblicità, che noi impaginiamo in formato EPS. Le pagine, o porzioni di queste, vengono stampate su laser A3 per la distribuzione. Si può anche selezionare definendo come uno standard, disposti anche a pagare qualche prezzo per questo. Nella nostra testa c’era una base di dati, di nostra produzione o provenienti dall’esterno, omogenea nel formato e a cui fosse possibile applicare criteri e strumenti omogenei. Era fondamentale svincolarsi dal sistema di produzione e da ogni fattore contingente. Un altro elemento che per noi costituiva un valore, era la possibilità di avere come risultato della query la pagina intera, fedelmente riproducibile. Offrire, per quanto possibile, non solo un’informazione ma anche un contesto. Ultima considerazione: dovevamo fare presto. Per ragioni tutte nostre, ma anche perché non si poteva più procrastinare quell’anno zero dell’archivio, il momento cioè in cui si fermava l’accumulazione di pregresso, problema le cui dimensioni già gigantesche non dovevano aumentare. Di grande aiuto in questa analisi sono stati Fabio ed Ezio Villani, del Centro Stampa Pavese che stavano seguendo un percorso di sviluppo analogo. Il primo luglio 1996 quindi, insieme alle foto, è partita l’archiviazione elettronica del nostro giornale. Il file Postscript di ogni pagina mandata ai centri stampa, viene immediatamente passato nel Distiller, il prodotto Adobe per la generazione del file PDF, il risultato viene indicizzato ed entra a far parte della base di dati. I file PDF e gli indici
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3. Il risultato della ricerca
4. A sinistra la finestra Acrobat con il testo selezionato, a destra la finestra dell'editor di sistema con lo stesso testo appena incollato
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il testo dell’articolo richiesto e inserirlo sul sistema editoriale nella coda testi del servizio che ha fatto la richiesta. I progetti in corso Consideriamo questo schema un punto di partenza. Incassiamo intanto il fatto che senza alcuno sforzo e con un piccolo investimento abbiamo il giornale archiviato, indicizzato, e interrogabile in linea. Il costo calante e l’efficacia crescente dei supporti magnetici gioca a nostro favore. Il materiale accumulato fino ad oggi in formato PDF resta agganciato agli sviluppi che questo formato ha avuto e avrà, è un qualcosa di vivo che può essere adattato alle scelte future. Fronteggiamo alcuni problemi, e su questi ci stiamo muovendo. In primo luogo il peso di ogni pagina (circa 400 Kb), non permette di distribuire il prodotto altro che in rete locale. L’ipotesi su cui stiamo lavorando è quella di affiancare all’archiviazione della pagina intera, quella dei blocchi di notizia, che verrebbero definiti con una rapida operazione manuale direttamente sullo schermo. Da ogni blocco verrebbe generato un piccolo file PDF con immagini, ma senza le fonti originali (circa 20 Kb l’uno). Inoltre il blocco di notizia verrebbe esportato in formato HTML, con l’estrazione automatica del titolo, basata sulla dimensione del carattere, e l’indicizzazione del testo. Questo processo dovrebbe aver luogo la sera stessa, immediatamente dopo la trasmissione della pagina ai centri stampa, permettendo quindi l’utilizzo di una copia dei files HTML per un’eventuale pubblicazione in rete del giornale. Come architettura di sistema si arriverebbe a uno schema simile a quello dell’archivio fotografico: piccoli files HTML o PDF (ma senza fonti embedded) in linea su dischi magnetici, che fornirebbero il materiale di risposta alle queries, con link ai corrispondenti PDF di pagina salvati su CD. E arriviamo quindi ai progetti futuri. L’obiettivo finale è avere sotto un browser Internet standard, sia l’applicativo di ricerca foto, che notizie. L’informazione di archivio sarebbe disponibile per tutti gli utenti, siano essi in sede o fuori,
registrati con un account valido sul nostro Web-server (abbiamo già Netscape su tutte le stazioni di lavoro). Inoltre vi sarebbe spazio per una commercializzazione in linea dei nostri archivi. A questo proposito stiamo ragionando su un terzo elemento archiviabile (oltre a foto e notizie): un contenitore virtuale, al quale daremmo il nome di dossier. Il dossier avrebbe un nome, una data di creazione, una data di ultimo aggiornamento, un campo didascalia. Ad ogni oggetto archiviato (testo o foto) verrebbe associato un campo da utilizzare come puntatore verso il dossier di competenza, che assumerebbe l’aspetto di una query salvata, a cui sono associati campi di descrizione. Il passo ulteriore, che caratterizza il dossier come terzo oggetto archiviabile, è che questi campi siano indicizzati e ricercabili sia in modo strutturato che full-text. L’utente avrebbe quindi la possibilità di ricercare foto, notizie o dossier. Se cerca un dossier, il risultato della query è una schermata in cui appaiono i campi della scheda dossier, e da cui possano essere richiamati i thumbnail delle foto associate e i titoli delle notizie. Questo schema risponde ad un utilizzo dell’archivio che non è soltanto diretto alla produzione del giornale. La composizione di un dossier comporta la capacità di porsi davanti alla richiesta proveniente dall’esterno, di anticipare temi di interesse generale per un mercato di fruitori di informazione storica di qualità. Il tentativo è quello di fornire un valore aggiunto, dato dalla selezione e organizzazione delle informazioni. Se è lecito attendersi da chi manipola informazioni per mestiere (un giornalista della redazione) la capacità di utilizzare direttamente al meglio gli strumenti correntemente in linea per l’analisi e la selezione, ad un’utenza più disomogenea (università, istituti di ricerca, broadcasters) crediamo vada offerto il servizio della sistematizzazione, un filtro che riorganizzi il materiale in un formato direttamente fruibile. Alcuni piccoli passi sono già stati fatti. Siamo in condizione di diffondere porzioni del nostro archivio fotografico su CD consultabili tramite un browser Internet. L’utente visualizza
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i thumbnail delle immagini con associate le nostre schede di archivio, a cui sono linkate le alte risoluzioni per la riproduzione. Conclusione Riassumendo. Cerchiamo, e in parte abbiamo trovato, strumenti che automatizzino al massimo l’archiviazione del nostro giornale, portando le informazioni direttamente nelle mani degli utenti finali. Requisito fondamentale di questi strumenti è che il prodotto possa essere confezionato e distribuito prescindendo a monte dal sistema di produ-
zione e a valle dall’attrezzatura dell’utente. Le risorse liberate da questa automatizzazione vanno impiegate in un’opera di riorganizzazione del nostro grande patrimonio storico che guardi oltre la nostra utenza interna. Il passo successivo, tutto da immaginare, è collegare il nostro patrimonio ai molti altri giacimenti culturali della sinistra del nostro paese, costituendo una base documentale omogenea di inestimabile valore. Ma questa è veramente un’altra storia. Alfonso Gennari direttore tecnico, l’Unità
Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi della catena MONRIF Anche per tutto il 1997, in seguito al rinnovo della convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG potranno usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi: Grand Hotel Brun - Milano.........................................................doppia uso singola: 207.000 ........................................................................................................................ doppia: 260.000 Hotel Hermitage - Milano .......................................................... doppia uso singola: 228.000 ........................................................................................................................ doppia: 285.000 Royal Hotel Carlton - Bologna .................................................................... singola: 210.000 ........................................................................................................................ doppia: 275.000 Hotel Internazionale - Bologna .................................................... singola standard: 175.000 ......................................................................................................... doppia standard: 250.000 ......................................................................................................... singola superior: 190.000 .......................................................................................................... doppia superior: 275.000 Hotel Royal Garden - Assago (MI) .............................................................. singola: 190.000 ........................................................................................................................ doppia: 240.000 ................................................................................................................. junior suite: 450.000 I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet.
Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033
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Nuove installazioni
Tecnologie Made in Italy per News International Ltd Il primo editore britannico di quotidiani ha scelto per la composizione delle proprie testate una soluzione ideata e sviluppata in Italia. Premesse storiche e caratteristiche tecniche di una installazione da 1.200 posti di lavoro, che sarà completata nella primavera del 1998.
Quattro milioni e seicentomila copie: a tanto ammonta il volume di produzione che ogni mattina lascia gli stabilimenti di News International Ltd di Londra, Liverpool e Glasgow: una cifra che, sommata ai 5,5 milioni di copie stampate la domenica, fa della società editrice controllata dal tycoon australiano Rupert Murdoch la maggiore del Regno Unito e una delle più grandi del mondo. Ebbene, dalla prossima primavera 1998 tutte le testate di News International - i quotidiani The Times (758.000 copie) e The Sun (3,5 milioni di copie), i domenicali Sunday Times (1,2 milioni di copie) e News of The World (4,3 milioni di copie), più alcuni magazine e supplementi tra cui i prestigiosi Times Educational Supplement e Times Literary Supplement - verranno composte con il sistema editoriale Unisys. Come ben sa chi ha seguito le vicende dell’innovazione tecnologica nei quotidiani degli ultimi anni, questa soluzione è stata ideata e sviluppata in Italia, grazie anche al contributo di alcune società editoriali del nostro Paese che, a partire dalla metà degli anni Ottanta, decisero di investire su una soluzione la cui architettura client-server appariva allora in netta controtendenza rispetto alla “moda” della Quarta Ondata e delle reti di Personal Computer, mentre oggi è diventata una delle opzioni più diffuse. L’installazione a News International, quindi, costituisce una significativa vittoria del “Made in Italy”, tanto più interessante se si ripercorrono le tappe dello sviluppo dei quotidiani del gruppo Murdoch, da sempre caratterizzati da una estrema attenzione nei confronti dell’innovazione tecnologica.
è da sempre intimamente connessa all’innovazione tecnologica, considerata parte essenziale delle strategie del quotidiano, con l’obiettivo di accrescere la propria diffusione e penetrazione presso l’opinione pubblica della Gran Bretagna e di tutto il mondo. Fu lo stesso John Walter, che nel 1785 aveva fondato il quotidiano Daily Universal Register, nome cambiato in The Times tre anni dopo, a promuovere nel 1814 la prima “svolta” tecnologica, allorché diede fiducia ad un inventore tedesco, Friedrich Koenig, che quattro anni prima, tra lo scetticismo generale, aveva messo a punto una macchina da stampa che utilizzava il vapore anziché le braccia dei tipografi per premere la forma di stampa sul foglio di carta. I risultati dell’innovazione - con la produzione oraria che passò da 300 a 1.100 copie - furono tali da garantire al Times un notevolissimo vantaggio competitivo sulle numerose altre testate dell’area di Londra. Da allora, e per tutto l’Ottocento, il Times fu il portabandiera dell’innovazione tecnologica nella produzione dei quotidiani, con una serie di innovazioni che meritano, anche se di sfuggita, di essere ricordate: nel 1828 è il primo a stampare in bianca e volta grazie alla macchina messa a punto da Applegath e Cowper; nel 1848 è il primo a stampare su bobina in bianca e volta, con il risultato di portare la produzione oraria a 8.000 copie; nel 1881, infine, il Times è il primo quotidiano ad utilizzare la fonditrice meccanica di caratteri messa a punto da Frederick Wicks, una delle antenate della linotype, che consentì al quotidiano londinese di raggiungere una velocità di composizione, per l’epoca straordinaria, di sessantamila caratteri l’ora.
Innovazione come vantaggio competitivo... La storia dei quotidiani di News International - e soprattutto di The Times, la testata più prestigiosa della scuderia -
...e come strumento di sopravvivenza Rupert Murdoch diventa proprietario del Times nel 1981, rilevandolo dalla famiglia Thomson per appena 12 milioni
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Le testate edite da News International
di sterline, meno del valore commerciale della sede di Gray’s Inn Road. All’epoca dell’acquisizione Murdoch era già l’editore del Sun, che aveva rilevato dal Mirror Group alla fine degli anni Sessanta e che aveva portato in pochi anni da poco più di uno a oltre quattro milioni di copie. All’epoca dell’acquisto da parte di Murdoch, il Times era sull’orlo della chiusura, ed uno dei motivi principali delle difficoltà nelle quali si dibatteva il quotidiano erano proprio l’arretratezza tecnologica degli impianti di composizione e stampa, rimasti sostanzialmente immutati rispetto all’inizio del secolo, e il conseguente enorme peso dei costi di produzione - soprattutto del personale tipografico - sui bilanci. Già nel 1978, al termine di un durissimo scontro con i sindacati dei tipografi e dei giornalisti che non volevano accettare un piano di ammodernamento, l’editore Ian Thomson aveva deciso di sospendere le pubblicazioni, per poi riprenderle dopo quasi un anno. Anche Murdoch mostrò subito di considerare l’innovazione tecnologica, la riorganizzazione della produzione e la conseguente riduzione del personale come l’unica strada che potesse garantire le condizioni per la sopravvivenza del giornale. Poco più di un anno dopo aver rilevato la proprietà del giornale, il 3 maggio del 1982, il giornale fu interamente composto con sistemi di fotocomposizione. La “Battaglia di Wapping” Ma il vero punto di svolta nella storia recente del Times e di tutta l’industria dei giornali londinesi fu quella che passò alla storia come la “battaglia di Wapping”. Il 26 gennaio 1986, dopo mesi di inutili trattative con i potenti sindacati dei tipografi Sogat e Nga, Murdoch decise di trasferire la produzione di tutte le sue testate nel modernis-
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simo stabilimento di Wapping, nell’area delle Docklands a Est di Londra, forte di un accordo con i giornalisti e con circa cinquecento tecnici aderenti al sindacato degli elettronici Eetpu. All’immediata risposta dei sindacati dei tipografi sciopero a oltranza e picchettaggio del nuovo stabilimento con l’obiettivo di bloccare la pubblicazione delle testate Murdoch rispose licenziando gli oltre 5.500 scioperanti, alzando cavalli di Frisia e chiamando la polizia a difendere lo stabilimento e, soprattutto, riuscendo comunque a far comporre, stampare e distribuire in edicola tutte le testate, a dimostrazione del fatto che era possibile produrre i quotidiani con una forza lavoro sensibilmente inferiore a quella impiegata in precedenza. Di lì a pochi mesi tutti i grandi editori decidevano di seguire la strada di Murdoch, lasciando le storiche sedi nella zona intorno a Fleet Street per trasferirsi in nuovi stabilimenti tecnologicamente avanzati nella nuova zona industriale delle Docklands. Ancora una volta The Times aveva aperto una strada che tutti gli altri giornali britannici avrebbero seguito. Il nuovo sistema Il nuovo sistema editoriale sostituisce quello installato a Wapping all’inizio del 1986. «Durante la fase di transizione verso il nuovo sistema - come ha spiegato Jane Reed, responsabile della comunicazione di News International, in un articolo sulla nuova installazione pubblicato dal Times lo scorso 10 settembre -. Il vecchio sistema conviverà con il nuovo ancora per qualche anno». Le esigenze di News International, infatti, sono estrema-
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mente complesse: occorre un sistema in grado di produrre molte testate diverse tra di loro, dal tabloid con titoli urlati al broadsheet classico, con un carico significativo di pagine a colori, con tempi di chiusura estremamente critici: il tutto con una soluzione unica e altamente integrata. In considerazione della complessità delle esigenze richieste, la News International ha quindi deciso di invitare alcuni dei maggiori fornitori di sistemi operanti a livello mondiale ad effettuare una installazione pilota, della durata di sei mesi. Al termine di questa fase, nell’agosto scorso, la scelta di News International è caduta sul sistema Unisys. Le ragioni della scelta sono riassunte nelle dichiarazioni di Craig Mitchell, responsabile della Information technology di News International: «Il livello di integrazione e di scalabilità del sistema è stato uno dei fattori che hanno fatto pendere la bilancia in favore di Unisys. Ma in aggiunta a ciò, eravamo alla ricerca di un fornitore preparato a cooperare con noi al fine di venire incontro alle nostre complesse esigenze». Il management del gruppo, in sintesi, è rimasto favorevolmente impressionato dall’impegno del fornitore nella realizzazione di sistemi per l’industria editoriale e dalla disponibilità a cooperare per adattare il sistema alle significative personalizzazioni richieste dalla società editrice. L’installazione La soluzione scelta da News International comprende i tre moduli che costituiscono il sistema Unisys: Hermes, che è il sistema editoriale e di impaginazione vero e proprio, il sistema di gestione delle agenzie e di routing WireCenter, e il sistema di archiviazione multimediale DocCenter. Il cuore hardware del sistema è costituito da quattro server Sun, due E10000 e due E5000, con sistema operativo Solaris - la versione Sun di Unix -. Le stazioni di lavoro oltre 1.200 - saranno comuni Personal Computer con microprocessore Pentium Intel e sistema operativo Windows 95. Il software di database scelto per Hermes è Oracle8 della Oracle Corporation, mentre WireCenter utilizzerà il data-
base TSRE della stessa Unisys e DocCenter il database Basis Plus di Information Dimensions. Hermes sarà inoltre integrato con Media Planner, l’applicativo utilizzato a News International per la gestione del carico pubblicitario, a sua volta interfacciato con il sistema di gestione della pubblicità tabellare Enterprise, sviluppato da Atex ed in fase di installazione, che utilizza anch’esso una architettura client-server con server Sun, database Oracle e circa 200 stazioni di lavoro, in ambiente sia Windows che Macintosh. Per gestire l’imponente traffico di rete richiesto da un sistema di queste dimensioni è stata scelta la tecnologia ATM (Asynchronous Transfer Mode), mentre il protocollo di comunicazione utilizzato è il TCP/IP. Conclusione La messa in opera del nuovo sistema editoriale a News International non costituisce certamente una svolta epocale come quella di Wapping nel 1986, tuttavia - vista la dimensione dell’installazione - ci pare che se ne possano trarre alcune indicazioni utili sull’evoluzione delle tecnologie per la produzione editoriale: La prima indicazione riguarda l’architettura clientserver, che costituisce la risposta attualmente più adeguata alle esigenze degli editori di quotidiani - soprattutto per installazioni di medie e grandi dimensioni - in termini di funzionalità, sicurezza, tempi di risposta. Una seconda considerazione riguarda il sistema operativo Unix, che si conferma una valida alternativa rispetto al sistema Windows NT che alcuni giudicherebbero viceversa destinato ad assumere in tempi brevi un ruolo preponderante nell’area dei sistemi operativi per server; Terza considerazione: oltre all’hardware e al software operativo, anche il software di gestione del database è ormai divenuta una componente standard, le cui caratteristiche e funzionalità vengono scelte dall’utilizzatore ed al quale il fornitore della soluzione editoriale deve saper
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adeguare le proprie applicazioni; Le scelte di News International per quanto riguarda la rete di comunicazione interna, infine, rappresentano l’ulteriore conferma di come il protocollo di comunicazione TCP/IP costituisca attualmente la soluzione più affidabile. Ma soprattutto, ci sembra che dalla case-history di
News International emerga il successo di quella che possiamo definire una vera e propria “via italiana” all’innovazione tecnologica nelle imprese editoriali, in base alla quale le caratteristiche squisitamente tecnico-informatiche delle soluzioni adottate sono considerate il frutto e non la premessa della ridefinizione dell’organizzazione del lavoro e dell’ottimizzazione del ciclo produttivo.
Soggiorni a ROMA con ITT Sheraton La ITT Sheraton - The Luxury Collection - offre ai manager di tutte le aziende associate alla ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali - la possibilità di soggiornare a ROMA presso due fra i più prestigiosi hotel della capitale a prezzi convenzionati particolarmente vantaggiosi. L’Accordo Locale ITT Sheraton - ASIG, per il 1997, prevede: Hotel Excelsior - via Vittorio Veneto, 125 - 00187 Roma camera singola Lit. 310.000 camera doppia Lit. 430.000 Continental breakfast per persona Lit. 30.000 American breakfast per persona Lit. 49.000 Le Grand Hotel - via V.E. Orlando, 3 - 00185 Roma camera singola Lit. 290.000 camera doppia Lit. 420.000 Continental breakfast per persona Lit. 30.000 American breakfast per persona Lit. 49.000 Le tariffe si intendono per giorno e non sono comprensive di IVA 10%. Le prenotazioni dovranno essere effettuate direttamente con gli alberghi: Hotel Excelsior, telefono 06.47081 - Le Grand Hotel, telefono 06.47091 facendo riferimento all’Accordo Locale stipulato con l’ASIG.
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Ifra Congress-Expo
Archivi, CTP, pubblicità on line: indicazioni e soluzioni all’Ifra ’97 Pubblicità on line, computer to plate, archiviazione digitale, nuove ipotesi per la gestione digitale del flusso di informazioni sono stati i temi tecnologici salienti alla rassegna dell’Ifra, un appuntamento caratterizzato anche dalle notizie sui nuovi successi all’estero per l’industria italiana del software editoriale.
L’Expo dell’Ifra, la più importante mostra convegno europea per l’industria dei quotidiani, è tornata prepotentemente alla ribalta dopo alcuni anni nei quali la manifestazione sembrava avviata ad una lenta decadenza. Non solo aumentano espositori e visitatori, come si legge in altra parte della rivista, ma ritorna in primo piano la voglia di innovazione, sotto forma di nuove soluzioni, nuove idee e nuovi progetti in direzione di una sempre più capillare integrazione digitale fra i diversi comparti produttivi. Dal computer to plate agli archivi digitali, dal consolidamento di alcuni sistemi editoriali allo sviluppo di nuovi concetti per la videoimpaginazione assistita, dalla teletrasmissione alla pubblicità on line, l’Ifra’97 di Amsterdam ha accolto gli editori europei all’insegna dell’apertura alle nuove sfide industriali, con un occhio ad Internet ed una rinnovata considerazione per le tecnologie “Made in Italy”. Italiani all’estero “Made in Italy” è bello, e non solo nell’industria della moda. Le soluzioni editoriali sviluppate da industrie del nostro Paese varcano sempre più spesso i confini della penisola, con destinazione Europa, Stati Uniti e Sud America. In primo piano sicuramente Unisys, che sta raccogliendo sui più importanti mercati editoriali internazionali affermazioni e successi oltremodo significativi, che premiano gli investimenti in ricerca e sviluppo avviati, nella seconda metà degli anni Ottanta, in direzione di una nuova struttura clientserver in grado di impiegare, al posto del terminali “stupidi”, i personal computer. Ripercorrendo la storia del software editoriale, interamente sviluppato nel nostro Paese, Franco Giglio, Amministratore Delegato di Unisys Italia e Direttore
Generale dello Unisys Centre of Excellence Publishing Solutions di Milano, non ha mancato di ricordare come, dopo la prima installazione al Messaggero di Roma, a metà degli anni settanta, la società abbia progressivamente conquistato la fiducia di altri editori, dapprima in Italia, dove Unisys conta ad oggi 23 installazioni, l’ultima in ordine di tempo a Il Mattino di Napoli, quindi - dal 1992 - in Europa, dove Unisys è presente in 37 quotidiani di Francia, Germania, Croazia, Spagna, Portogallo e Belgio, e a partire dal 1997 negli Stati Uniti, dove finora hanno scelto soluzioni Unisys il Colorado Springs Gazette e il San Francisco Examiner, e in Brasile, con due sistemi a O Estado de S. Paulo e Jornal Da Tarde. Fra le ultime installazioni in ordine di tempo, ma ai primi posti per le dimensioni del cliente, c’è l’avvio di un rapporto di collaborazione con la News international di Londra, ovvero con i quotidiani ed e periodici editi dal Gruppo Murdoch, uno dei più grandi conglomerati di mass media del mondo. Per rispondere alle specifiche del gruppo, Unisys ha dovuto implementare il sistema Hermes con il database Oracle. Una decisione, questa, che andrà a tutto vantaggio degli utenti Unisys di tutto il mondo, che potranno, in futuro, scegliere fra l’architettura tradizionale di Hermes e la nuova implementazione su Oracle. Anche Tera, software house milanese, è in primo piano nell’esportazione di tecnologie editoriali “Made in Italy”. Il proprio sistema, GoodNews, si è presentato all’Ifra’97 forte di sette nuove installazioni all’estero realizzate negli ultimi quattro mesi: tre in Brasile, due in Croazia, uno ciascuno in Israele e Venezuela. A queste occorre aggiungere anche un nuovo cliente nel nostro Paese. Sui successi tecnologici dell’industria italiana all’estero
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TecnoMedia
torneremo anche sui prossimi numeri di TecnoMedia. Dai comandi alle informazioni Italiani in primo, anzi primissimo piano, anche sul fronte delle nuove ipotesi di lavoro. Allo stand Sinedita erano in dimostrazione due prototipi, uno per la videoimpaginazione assistita da intelligenza artificiale ed uno, sviluppato dalla società fiorentina Nàvita, per l’archiviazione e la ricerca delle immagini attraverso attributi visivi. In entrambi i casi, siamo di fronte a ipotesi di soluzioni in grado di interagire con gli operatori, giornalisti o poligrafici a seconda dei casi, non più attraverso i comandi ma grazie ad informazioni. Lamarck, questo il nome del prototipo di Nàvita, è un software progettato per l’information retrieval delle immagini su base visiva. Ogni fotografia, nel momento in cui è acquisita all’interno della base di dati, viene memorizzata in funzione degli attributi di colore e texture e, quando il sistema sarà interamente sviluppato, anche in funzione della forma. Per ritrovare una fotografia, l’operatore dovrà “informare” il data base circa gli attributi visivi richiesti, e l’archivio restituirà le immagini “pertinenti”. Qualcuno dei visitatori, non senza malizia, ha immaginato di richiedere al sistema una fotografia di qualche giocatore di calcio, magari di un portiere, visto di spalle... Decisamente meno malizioso è invece pensare a questo tipo di applicazione sviluppata per tenere conto delle pubblicità tabellari. Un sistema che fosse “allenato” a riconoscere su base visiva tutti i prodotti sui quali compare un certo marchio, potrebbe risultare utile in più di un’occasione. Il progetto per la videoimpaginazione assistita sviluppato da Sinedita è invece basato sul concetto di “book dinamico”. L’operatore “informa” il sistema sui contenuti della pagina, titoli, articoli, pubblicità, fotografie, e sulle gerarchie delle componenti, ed ottiene “proposte” di videoimpaginazione interattiva. Quando la soluzione sarà ulteriormente sviluppata, lo stesso sarà possibile in funzione delle diverse sezioni di un quotidiano.
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Il passaggio dai comandi per la videoimpaginazione alle informazioni al sistema è uno di quelle ipotesi che scatenano la fantasia: senza voler scomodare gli ormai sgangherati miti del “Grande Fratello” di Orwell o il computer HAL di “2001 Odissea nello spazio” - l’elettronica in competizione con la mente umana - il quesito più attuale è come, ed in quale contesto organizzativo, introdurre i nuovi strumenti. Un’indicazione interessante, a riguardo, è arrivata dal direttore di un giornale locale, che ha suggerito come il sistema di videoimpaginazione assistita potrebbe consentire ai giornalisti di passare molto meno tempo al desk, consentendo loro di concentrarsi sulle attività più tradizionali dei reporter. Sistemi editoriali e dintorni In attesa che i nuovi “prototipi di idee” vengano testati in produzione, i sistemi editoriali si affinano sempre di più. Atex sta procedendo a grandi passi in direzione di una riprogettazione globale del proprio sistema. Ad Ifra sono stati presentati i primi risultati ottenuti con il nuovo Aes (Atex Editorial System), un sistema client/server totalmente aperto, che utilizza Microsoft Word e Quark X-Press come applicativi base per l’input dei testi e l’impaginazione, Personal Computer con processore Pentium Intel e sistema operativo Windows 95 come client, Ibm RS/6000 con sistema operativo Unix/Aix oppure Pentium Pro con Windows NT come server, mentre per il database relazionale è possibile scegliere tra Sybase, Microsoft Sql Server o Oracle. Il flusso di lavoro sul quale si basa il sistema Aes è studiato in modo da adattarsi con la maggiore semplicità possibile all’organizzazione del lavoro delle singole strutture redazionali. Ma la caratteristica probabilmente più importante del nuovo sistema Atex è quella di avere una architettura totalmente aperta, in grado quindi di trarre vantaggio dai continui sviluppi di pacchetti software come X-Press e Word, e pronto ad adeguarsi alle esigenze dell’editoria multimediale: basti pensare alla possibilità, offerta da Word e quindi acquisita da Aes, di effettuare la conversione automatica del testo
TecnoMedia
Kodak e Polychrome alleate per l’industria grafica internazionale La Eastman Kodak Company e la Sun Chemical Corporation hanno annunciato un accordo per la creazione di una nuova joint-venture, Kodak Polychrome Graphics, per la distribuzione su scala mondiale di pellicole, carte, soluzioni tradizionali e digitali, trattamento della chimica e prodotti per prova colore digitale al mercato delle arti grafiche. Nella nuova società confluiranno il settore delle Arti Grafiche della Kodak, attualmente parte della Kodak Professional, e la divisione Polychrome della Sun Chemical. La proprietà sarà equamente divisa al 50% fra i due colossi internazionali, che hanno previsto di completare l’accordo entro la fine di quest’anno. La nuova joint-venture potrà contare sull’esperienza ed il know-how di 2.600 addetti - 800 provenienti dal settore Arti Grafiche di Kodak e 1.800 dalla Polychrome - e si prevede offrirà al mercato oltre un miliardo di dollari in prodotti e servizi. Al momento di andare in stampa con il numero di TecnoMedia non sono ancora noti gli effetti che la nuova joint venture produrrà relativamente al mercato italiano.
in Html per la pubblicazione sul Web, per rendersi conto di come l’ancoraggio della soluzione Atex alla “strada maestra” dell’evoluzione delle tecnologie informatiche rappresenti, per l’utente, una preziosa risorsa aggiuntiva di sviluppo di prodotti collaterali alla carta stampata e, per il fornitore, l’opportunità di rimanere “sull’onda” dello sviluppo delle tecnologie senza doversi impegnare in rincorse costose e faticose fatte di “interfacce”, “conversioni”, “compatibilità” e così via. Con l’implementazione del proprio sistema su database Oracle, Unisys ha presentato a Ifra le nuove release dei tre moduli che costituiscono il sistema editoriale Unisys - Hermes, WireCenter e DocCenter -, ed ha annunciato alcune ulteriori soluzioni che entreranno a far parte del proprio sistema editoriale, come per esempio un NewsRoom Web Editor che consentirà al redattore di utilizzare lo stesso strumento di lavoro per scrivere un pezzo per l’edizione stampata o per l’edizione Web del giornale. Per quanto riguarda i tool di comunicazione, Atex Ferry consente l’interscambio di informazioni su testo e layout di pagina dal sistema client/server Hermes ai sistemi Atex J-11 e viceversa. Una nuova applicazione di system management, infine, unifica il controllo e la gestione di tutti i moduli del sistema - Hermes, WireCenter, DocCenter - e consente, operando da una unica workstation, di effettuare una molteplicità di operazioni quali: configura-
zione e monitoraggio del sistema, abilitazione degli accessi, aggiornamento del software sui client, etc. Oltre a GoodNews, Tera ha esposto a Ifra l’intera gamma di soluzioni, che vanno dal sistema di gestione dell’Opi Topic a Horus, un sistema per la gestione complessiva del processo di stampa dal rilascio delle pagine in formato Postscript sino all’output dal Rip sulla fotounità. Tutti i dati collegati a questo processo vengono raccolti in un database Sql, più precisamente sul Microsoft Sql Server 6.5, residente su server Windows NT. L’accesso ai dati è possibile utilizzando server Windows o Macintosh, oppure interfacciando il server Sql con il Microsoft Internet Information Server, anch’esso incluso nel sistema Windows NT: in questo modo, è possibile accedere ai dati sull’output delle pagine utilizzando un comune browser Internet (Netscape o Internet Explorer), dall’interno di una rete Intranet oppure con un collegamento remoto Internet. Archiviazione digitale... Tra le novità presentate da Tera c’è anche un potente sistema di archiviazione di testi, foto e pagine complete del giornale, perfettamente integrato con il sistema editoriale. Il processo di archiviazione avviene in maniera assolutamente automatica e trasparente per l’utente: appena la pagina viene rilasciata dal sistema editoriale, il sistema di archiviazione
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TecnoMedia
Fuji Film Italia investe sulla prestampa Fuji Film Italia, società del Gruppo ONCEAS che commercializza da anni i prodotti della Fuji Photo Film nel nostro Paese, ha avviato un programma di potenziamento nel settore delle arti grafiche e della prestampa, con l’obiettivo di aumentare la gamma dei prodotti e dei servizi offerti alle aziende ed ai professionisti italiani del settore. Un rinnovato team di specialisti con competenze specifiche nei vari settori di attività, nuove soluzioni hardware e software ed un nuovissimo Centro Dimostrazioni che opererà a Milano a partire dal prossimo mese di gennaio costituiscono alcuni dei primi risultati degli ingenti investimenti avviati dal gruppo ONCEAS. La società ha iniziato la sua attività nel settore delle Arti Grafiche con una linea completa di materiali sensibili, seguita da un sistema per prove colore analogiche. Dal novembre del 1996 l’impegno di Fuji Film Italia si è esteso alla prestampa, con sistemi di acquisizione immagini attraverso camere digitali, scanner colori piani e a tamburo, prove digitali First Proof con retino e uscita su carta comune, fotounità, fotoplotter e sistemi di computer to plate semiautomatici e robotizzati. Nel corso del 1998 l’offerta sarà integrata, fra l’altro, da Rip software basati su Adobe Pdf ed applicativi per la deretinatura. Il team della divisione arti grafiche, che opera dalla sede di Milano, è supportato da una rete di aziende specializzate nella assistenza tecnica distribuite su tutto il territorio nazionale.
prende in carico il file Postscript corrispondente e, da una parte, crea il file Pdf, mentre dall’altra indicizza i testi e i commenti Iptc/Naa delle foto, utilizzando il motore di ricerca Pls. In sede di retrieval dei dati, l’utente accede all’archivio tramite un browser Internet: effettuata la ricerca con l’ausilio dei comuni operatori booleani, ottiene i testi e le foto corrispondenti alla ricerca, con la possibilità di visualizzare e stampare la pagina in formato Pdf della pagina sulla quale l’elemento individuato è stato pubblicato. Perfettamente integrato con il sistema editoriale Sinedita è anche il nuovo strumento di archiviazione della software house torinese, che utilizza anch’esso architettura client/ server con software Access per l’accesso ai dati Sql e DTSearch per i dati testuali. Caratteristica distintiva del sistema è l’intercambiabilità dei motori di ricerca utilizzabili, nonché l’integrazione Intranet/Internet all’interno di browser standard e l’allargamento delle query di ricerca a motori di ricerca esterni di cui si conosca la sintassi. In questo modo è possibile, per esempio, effettuare con una sola richiesta una ricerca sull’archivio del giornale e, contemporaneamente, sulla rete Internet con Yahoo o con un altro motore di ricerca. Quello sopra descritto è solo uno dei frutti della nuova strategia aziendale della società torinese, non più semplice software house editoriale, in grado di proporre soluzioni efficienti ma limitate alla “nicchia” di riferimento, bensì vero e proprio partner tecnologico, in grado di cogliere e di soddisfare le esigenze dei propri clienti per ogni settore
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dell’elaborazione dati aziendale. Questa nuova “filosofia” si traduce in uno slogan, “la libertà delle idee, l’energia del gruppo”, ed in una nuova struttura operativa, nella quale Sinedita è il capofila e il punto di raccordo di una “galassia” di aziende, le cui competenze e know-how vengono attivate di volta in volta a seconda delle specifiche esigenze del cliente. Accanto alle competenze di Sinedita nella realizzazione di sistemi editoriali integrati e di soluzioni per il database publishing, è possibile così, per esempio, mettere in campo le soluzioni di Exenia per il collegamento tra i sistemi produttivi e il sistema informativo gestionale complessivo dell’azienda, utilizzando tra l’altro le soluzioni di Sap, la software house tedesca con oltre 8000 installazioni di sistemi client/server per l’amministrazione e la contabilità. Allo stand della Software Construction Company (SCC), software house di Atlanta i cui sistemi sono distribuiti in Italia dalla APS Solutions, abbiamo visto all’opera un nuovo sistema di archiviazione e retrieval. Il concetto che sta alla base dell’architettura è quello di unificare in un unico strumento la consultazione delle foto giornaliere e di archivio, la ricerca dei testi di agenzia o provenienti dall’archivio del giornale, le pagine intere delle edizioni passate in formato Pdf, e ancora file audio e video. Il materiale da archiviare (foto provenienti da agenzia o da scansioni locali, testi provenienti da agenzie o dal sistema editoriale, pagine intere in formato Pdf) viene “filtrato” da un
TecnoMedia
Maschere e browser del sistema proposto da SCC per l’archiviazione delle immagini
software, denominato Media Factory, che provvede alla standardizzazione dei formati: per le immagini vengono create le basse risoluzioni e indicizzati i campi Iptc, per i testi vengono uniformati i caratteri sulla base delle personalizzazioni richieste, per le pagine Pdf vengono estratti i testi e generate le icone in bassa risoluzione. Il materiale viene quindi preso in carico da un server Windows NT con database Microsoft Sql o Informix e il modulo software MediaServer, che indicizza tutto il materiale utilizzando il motore di ricerca Verity, tra i più potenti disponibili sul mercato. Per l’acquisizione dei materiali fotografici da archiviare in formato digitale, Kodak ha presentato un sistema automatico ad alta velocità, il Conversion System 1200, che gestisce in modo automatico le strisce di pellicola da 35mm, negative ed invertibili, e le diapositive montate su telaietti. Sempre pensando alle redazioni dei quotidiani, dove i grandi volumi di immagini trattate devono essere compatibili con i tempi, sempre ristretti, della preparazione e della stampa, Kodak ha inoltre presentato all’Ifra il proprio PIW 2220, uno scanner robottizzato in grado di trattare strisce contenenti fino a quaranta immagini alla volta, con una capacità produttiva di oltre 250 immagini l’ora. ...e pubblicità on line Se negli Stati Uniti d’America la trasmissione degli annunci pubblicitari in formato digitale è ormai guardata come una soluzione acquisita, non solo da un punto di vista tecnologico, grazie al successo ottenuto dal sistema AdSend della
Associated Press, ma anche organizzativo, non altrettanto si può dire per l’Europa, dove gli editori, complici anche organizzazioni del lavoro talvolta molto diverse fra loro, sono finora, salvo rare eccezioni, rimasti alla finestra. All’Ifra di Amsterdam non sono comunque mancate le novità, forse nella speranza che i tempi siano ormai maturi per avviare le prime, concrete, sperimentazioni su larga scala. La 4-Sight, società inglese leader nei sistemi per la trasmissione digitale degli annunci pubblicitari - rappresentata in Italia dalla APS Solutions di Milano - propone Isdn Manager, un software per la trasmissione punto-punto del materiale pubblicitario su linea Isdn che può contare su oltre 50.000 installazioni in tutto il mondo e che recentemente, proprio in Olanda, è stato raccomandato come standard da una commissione composta da Editori di quotidiani, fotolito e agenzie pubblicitarie. In occasione della rassegna di Amsterdam è stato anche presentato, in prima mondiale, Ads Hub, il software che gestisce l’archiviazione intermedia del materiale pubblicitario in centri di servizio per una successiva redistribuzione elettronica verso le testate. Ads Hub è già in funzione in Paesi come l’Australia ed il Sud-Africa, dove viene utilizzato per la ritrasmissione del materiale pubblicitario giunto dalle agenzie verso testate che utilizzano supporti trasmissivi diversi da Isdn, ma costituisce altresì una soluzione possibile per paesi dove esistono strutture di brokeraggio della pubblicità come le concessionarie. In pratica, l’agenzia trasmette il materiale verso il server Ads Hub installato presso la concessionaria, dove vengono effettuati
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La linea di produzione diretta delle lastre della Western Litotech, società americana controllata dal gruppo Mitsubishi
tutti i controlli, tecnici ed amministrativi, sul materiale, prima della sua ritrasmissione verso la testata di destinazione finale. La prima installazione europea di Ads Hub è prevista in Belgio, dove la società telefonica statale Belgacom avvierà all’inizio del 1998 un servizio di gestione del traffico del materiale pubblicitario verso i quotidiani belgi. 4-Sight ha inoltre annunciato accordi strategici con la Associated Press, che implementerà Isdn manager per la trasmissione degli annunci via satellite, e con Rank Xerox, che utilizzerà le tecnologie 4-Sight per il proprio servizio di stampa digitale distribuita Documents Direct. Sinedita ha presentato un sistema client/server per la gestione del timone della pubblicità tabellare, perfettamente integrato con il database Oracle del sistema editoriale. Il sistema, che gestisce ogni aspetto della transazione pubblicitaria, dalla prenotazione alla spunta del pubblicato, è perfettamente modulare e configurabile, in modo da poter essere gestito sia all’interno del giornale che direttamente dalla concessionaria, che può utilizzarlo per smistare i flussi di pubblicità verso le differenti testate che compongono il proprio portafoglio. Atex raccoglie numerose soddisfazioni da Enterprise, il sistema client/server per l’acquisizione, la gestione e l’impaginazione della pubblicità tabellare sviluppato in origine dalla società finlandese Sypress. I sistemi Enterprise rappresentano attualmente quasi il 90% del fatturato Atex, e nel solo periodo gennaio-giugno 1997 sono state realizzate importanti installazioni, tra l’altro al Seattle Times (160 stazioni di lavoro), al New Straits Times di Kuala Lumpur (oltre 100 stazioni di lavoro), all’Helsingin Sanomat di Helsinki (150 stazioni), e alla News International di Londra, dove è in corso di installazione un sistema client/server basato su server Sun, database Oracle e 200 client, sia PC che Macintosh.
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Ma accanto a Enterprise, studiato per le esigenze di quotidiani con un notevole volume pubblicitario, Atex propone il suo “fratello minore” AdVantage, disegnato per le esigenze dei quotidiani mediopiccoli, e Classified Pagination, che ha più di 100 installazioni in tutto il mondo e del quale è in corso la ricompilazione per la piattaforma Windows NT . Dal computer to plate... Qualcuno lo sostiene con decisione, qualcun’altro mostra prudenza, sta di fatto che soluzioni per l’incisione diretta della lastra per la stampa in offset erano presenti in oltre quindici stand, fra i quali Afga, Autologic Information International, Dainippon Screen, Du Pont, Ecrm, MonotypeScangraphic, Mitsubishi Chemical. I problemi relativi all’introduzione del computer to plate non riguardano solo gli aspetti tecnologici relativi ai materiali di consumo ed alle soluzioni per l’incisione diretta delle lastre, ma investono l’organizzazione produttiva nella sua globalità. In altri termini, il passaggio fondamentale per arrivare al CTP è la digitalizzazione completa del quotidiano, non solo la parte redazionale ma anche, e soprattutto, la pubblicità. L’opinione di Dennis Niermann, managing director della Monotype, è che manchino ancora troppi tasselli al puzzle tecnologico che deve essere composto perché la soluzione del Ctp diventi economicamente, oltre che tecnologicamente, praticabile. Sono pochissimi, ha detto Niermann a TecnoMedia, i quotidiani americani che utilizzano il CTP in produzione al 100%, e sono tutti caratterizzati da basse tirature e basse foliazioni. Il Computer to plate costituisce certamente una prospettiva di cui non si può non tenere conto, ma per il futuro più immediato sono da attendersi notevoli avanzamenti nel più tradizionale campo delle fotounità, con il continuo incremento della velocità di output
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Il punto di forza della tecnologia Adopt/CP presentata dalla Goss Graphic System è la prospettiva del “computer to cylinder”
e con l’utilizzo di soluzioni “asciutte”, con ridotto impatto ambientale, che non utilizzino reagenti chimici per lo sviluppo delle pellicole. Di tutt’altro avviso le opinioni raccolte in altri stand: Agfa, Du Pont e Mitsubishi Chemical, per esempio, sono molto più ottimisti riguardo al futuro del CTP, una tecnologia per la quale le soluzioni sono già disponibili e che, tutto sommato, dispone anche “a monte”, ovvero per quanto attiene alla digitalizzazione di tutto il prodotto quotidiano, di una vastissima messe di opportunità. Senza contare - ed è sempre la voce degli ottimisti - che già alcuni editori hanno avviato con successo il CTP in produzione, come raccontiamo anche noi su questo stesso numero di TecnoMedia, a proposito dell’esperienza del Dolomiten, il quotidiano in lingua tedesca dell’Alto Adige. Per quanto riguarda le soluzioni presentate all’Ifra, Agfa ha presentato l’espositrice Ctp Polaris, che utilizza lastre N90a, ma anche il sistema di gestione di flusso Apogee, che utilizza il formato Pdf per pilotare le stampanti di bozza, e i sistemi di controllo colore ColorTune. Alla Du Pont era in mostra l’espositrice Ctp Cymbolic Newsjet, che utilizza lastre Silverlith Sdb, ma accanto ad essa era possibile verificare le funzionalità del sistema di bozza e gestione del colore Digital Cromalin, e soprattutto di IntelliNet NewsFlow, il sistema per la gestione e la distribuzione delle pagine verso le periferiche di output in locale o verso centri stampa remoti. Tra le soluzioni Ctp che possono essere di interesse per il mercato italiano, va segnalata la gamma di prodotti Ecrm, distribuita in Italia dalla Ntg. Di particolare interesse per il mercato dei quotidiani è il sistema Advanced Image Recorder 75, in grado di esporre lastre metalliche sensibili a laser a luce blu fino ad una dimensione massima di 61,6 x 74,9 centimetri, con una risoluzione variabile da 1016 a 2540 Dpi, ad una
velocità massima di 74 lastre all’ora. E per le realtà industriali che richiedono sistemi Ctp di altissima produttività, allo stand della Mitsubishi Chemical era esposto un vero e proprio “mostro”: la linea di produzione lastre Diamondsetter della Western Litotech, società americana controllata dal gruppo Mitsubishi, in grado di esporre fino a 200 pagine broadsheet l’ora ad una risoluzione variabile tra i 1000 e i 1270 Dpi. ...al computer to cylinder La Goss Graphic Systems, una delle aziende leader mondiali nella stampa offset, ha portato all’Ifra la tecnologia Adopt/CP (Advanced Offset Printing Technologies/Concept Press), presentata in prima mondiale al Print 97 di Chicago lo scorso settembre, il cui punto di forza è la prospettiva del “computer to cylinder”. Adopt - che non è ancora un prodotto commerciale, ma un gruppo di stampa sperimentale contenente soluzioni che Goss si propone di implementare nella sua attuale linea di prodotti o in nuove rotative - sviluppa tecnologie ritenute, da alcuni, il futuro stesso del sistema di stampa offset: -Tecnologia shaftless: non soltanto è stato eliminato l’albero di trasmissione longitudinale della rotativa, ma sono stati eliminati anche gli alberi di trasmissione all’interno dei singoli gruppi di stampa. Ogni cilindro è quindi guidato da un motore individuale, sincronizzato elettronicamente con gli altri. - Computer-to-cylinder: i cilindri sono realizzati in fibra di vetro; al posto della lastra viene utilizzato un tubo di ossido di nickel che viene inciso off-line da un raggio laser pilotato da un Rip. Questo rivestimento può essere infilato sul cilindro, in virtù del fatto che quest’ultimo non è stretto tra due pareti metalliche, ma agganciato da un lato soltanto ad
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una trave montante. -Stampa senza tempi morti: l’incisione diretta del cilindro richiede attualmente circa 15 minuti, ma viene effettuata off-press. Al contrario, il tempo richiesto per la sostituzione del rivestimento stampante del cilindro è estremamente breve, meno di un minuto. -Cut-off variabile: è possibile variare lo spessore del rivestimento stampante e del caucciù e, con essi, il cut-off: l’assenza di alberi di trasmissione consente infatti di avvicinare o allontanare gli assi dei cilindri, lasciando al computer il compito di mantenere i sincronismi. La rotativa presentata a Chicago aveva un cut-off variabile da 54,6 a 60,3 centimetri. -Single fluid technology: sulla nuova rotativa sono assenti i gruppi di bagnatura e le viti di inchiostrazione. Un modulo di inchiostrazione Colorflow, lo stesso utilizzato per l’inchiostrazione keyless della Goss (cfr. TecnoMedia n. 15), provvede ad applicare sui cilindri una emulsione acqua-inchiostro. Bisognerà aspettare con ogni probabilità la Drupa del 2000 perché Goss trasformi queste tecnologie in prodotti commerciali, ma secondo quanto dichiarato durante l’Ifra da Al Sheng, direttore Ricerca e Sviluppo della Goss, la tecnologia Single Fluid potrà ben presto essere applicata alle installazioni già esistenti. In attesa di vedere gli sviluppi per quanto riguarda l’impressione diretta delle lastre o dei nuovi cilindri di stampa, non sono mancate le proposte nell’area della trasmissione delle pagine in formato digitale ai centri per la stampa remota, soluzioni sempre di grande interesse per le aziende editrici e stampatrici italiane. Hermes PageCast , della Unisys, permette l’invio delle pagine ai centri stampa remoti, utilizzando file Postscript 1 o 2, Pdf, bitmap. IntelliNet NewsFlow è il sistema della Du
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Pont per la gestione e la distribuzione delle pagine verso le periferiche di output in locale o verso centri stampa remoti. PrintExpress , della Monotype - i cui prodotti sono distribuiti in Italia dalla società La Doichgraf - consente l’invio in automatico delle pagine verso i centri stampa, utilizzando la più ampia gamma di supporti trasmissivi, di formati file (Postscript, Pdf, bitmap), di server di spool (Windows NT, Mac, Sun Solaris). La soluzione è stata di recente installata all’Asian Wall Street Journal, che la utilizza per la trasmissione dalla sede centrale nel New Jersey al centro stampa di Hong Kong e, da qui, in altri cinque centri stampa sparsi in tutta l’Asia. Le pagine Postscript in uscita dal sistema editoriale vengono trasformate in file Pdf e, una volta arrivate nel centro stampa, ritrasformate in file Postscript e avviate verso le fotounità. Un altro sistema PrintExpress, che utilizza file Pdf sia per la trasmissione che per l’output delle pagine, viene utilizzato dal New York Times per la trasmissione dell’edizione nazionale in 21 centri stampa remoti sparsi per tutti gli Stati Uniti. L’Ifra ’97 ha voluto riservare una sopresa anche nell’area dell’impacchettamento e della spedizione dei giornali, un settore dove non è facile registrare novità di rilievo. La società tedesca Smb (Schwede MaschinenBau), rappresentata in Italia dalla R.G. di Milano, ha presentato una legatrice, la Smb N3, in grado di effettuare in un minuto la legatura di 40 pacchi di dimensioni variabili - dalla copia singola al pacco da 25 chilogrammi - con controllo computerizzato e con un esclusivo dispositivo di cambio rapido della bobina delle reggette. Oltre al modello per l’inserimento in linea, la società tedesca ne ha presentato uno per funzionamento stand alone - denominato SM1 - con dispositivo a pedale e dotato di un sensore ad ultrasuoni in grado di regolare automaticamente la tensione della legatura in base all’altezza del pacco.
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Ifra Congress-Expo
Ifra, tutti i numeri del “nuovo corso” Il buon esito dell’edizione 1997 dell’Expo, svoltasi ad Amsterdam nello scorso mese di Ottobre, testimonia il successo dello sforzo di rinnovamento delle strategie e del management dell’Istituto di ricerca di Darmstadt, guidato dal Managing Director Günther Böttcher.
Si respirava aria di soddisfazione, giovedì 16 ottobre scorso, nel corso della tradizionale conferenza stampa di consuntivo dell’Expo 1997 di Amsterdam. Le ragioni di questa soddisfazione stanno in primo luogo nei numeri della manifestazione, esibiti con legittimo orgoglio da Günther Böttcher, managing director dell’Ifra: i visitatori sono saliti a 11.717 contro i 10.286 dell’edizione ginevrina del 1996, le aziende espositrici sono salite da 275 a 287, e i 16.209 metri quadri di quest’anno (in crescita del 3% rispetto ai 15.718 dell’anno passato) sarebbero potuti essere di più, senonché le dimensioni del padiglione espositivo hanno fatto sì che una decina di espositori abbiano avuto meno spazio di quanto richiesto, e alcuni tra gli “ultimi arrivati” si sono addirittura dovuti accontentare del...loggione: per mancanza di spazio nel padiglione sono stati ospitati infatti sul ballatoio al primo piano. E le prospettive per le prossime edizioni sembrano assai incoraggianti: all’Expo del 1998, che si svolgerà a Lione, ha già annunciato la propria partecipazione, per la prima volta, anche la Microsoft. Al di là della legittima soddisfazione per il positivo esito dell’Expo, che ha invertito un trend negativo che durava già da qualche anno, la conferenza stampa è stata l’occasione per fare il punto sulle attività svolte e sui progetti per i prossimi anni dell’istituto di ricerca di Darmstadt. Nelle parole di Böttcher e nei prospetti finanziari dell’associazione si coglie una nuova strategia dell’Ifra, che punta a rispondere tempestivamente alle esigenze di un mercato mondiale dei quotidiani profondamente diverso rispetto a cinque o dieci anni fa. Da un lato infatti la costante tendenza alle fusioni ed acquisizioni editoriali ha provocato, ed ancora più provocherà negli anni a venire, una diminuzione
delle aziende associate e, di conseguenza, delle quote associative; d’altro canto, all’interno delle aziende editoriali è diminuita la disponibilità di uomini e mezzi per la partecipazione agli eventi “tradizionali” dell’Ifra, come i simposi multilingue, che troppo spesso in passato hanno fornito il fianco alle critiche di chi li considerava troppo “astratti” nei temi e distanti dai problemi concreti delle aziende - società editrici e fornitori di tecnologie - che non facevano parte del “nocciolo duro” tedesco dell’associazione. La risposta del nuovo management dell’Ifra a questa sfida è stata quella di qualificare e modulare i servizi in modo da avvicinarli - anche dal punto di vista geografico alle esigenze dei soci. Da qui la costante diminuzione - a parte l’Expo di ottobre - degli “eventi globali”: in pratica è sopravvissuto soltanto il simposio “Beyond the printed world”, che tuttavia dall’edizione del 1997 in avanti verrà co-organizzato con la World Associations of Newspapers. E’ invece cresciuto in maniera evidente il numero di iniziative “locali”, nelle quali il consolidato know-how dell’Ifra si incontra con le specifiche realtà delle singole nazioni o aree geografiche. Ecco quindi l’apertura di uffici a Stoccolma, Singapore, Parigi e Londra, con la creazione di due comitati tecnici locali di supporto all’organizzazione di eventi specifici rispettivamente per la Scandinavia e i paesi asiatici; ecco la cooperazione con associazioni nazionali, come la Naa negli Stati Uniti, l’Aede in Spagna, la Gcr in Francia e, per l’Italia, l’Asig; ecco ancora l’organizzazione di eventi locali, come l’Anpe/Ifra Congress Expo di Kuala Lumpur o la UK Publishing Conference di Londra, oppure la partecipazione a esposizioni locali, come il NewsTec di Brighton o il
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16.200
15.718
17.326 17.024
17.311
18.350 18.072
17.775
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11.700 12.520
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4.000 5.200
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1.365
località
1970 1971 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997
1.124 1.536
A sinistra il grafico con gli andamenti del numero dei visitatori dell’Ifra dalla prima edizione del 1970 sino all’ultima dell’Ottobre scorso; nella tabella sottostante, l’andamento di tutti gli indicatori fieristici: visitatori, espositori, superficie netta espositiva, dimensione media degli stand espositivi
recente NewComm di Bologna, dove l’Ifra è stata presente in uno stand congiunto con Asig Service. Un altro tassello di questa strategia di “avvicinamento” dell’Ifra alle aziende associate consiste nella possibilità, che sarà resa operativa nei prossimi mesi, di accedere alle banche dati dell’InfoCenter Ifra, residenti su database Oracle e LotusNotes. Ogni socio Ifra avrà a disposizione una password con la quale, tramite Internet, potrà accedere all’enorme patrimonio di ricerca accumulato nel corso di anni di attività dall’Istituto di Darmstadt. Tra i dati che verranno messi a disposizione dei soci ci sarà anche l’intero database di Ines, la società controllata che studia gli sviluppi e le applicazioni di editoria elettronica dei quotidiani, le cui attività, a partire dal 1° gennaio 1998, confluiranno in Ifra. La ragione di questo accorpamento risiede nella convinzione che l’attività di editoria elettronica costituisca ormai per le imprese editoriali parte integrante del core business e non più una appendice marginale dell’editoria tradizionale su carta. Altro punto fermo della strategia Ifra dei prossimi anni è il consolidamento e rilancio del tradizionale CongressExpo di Ottobre, che nelle ultime edizioni aveva mostrato qualche segno di declino ma che quest’anno, come dimo-
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numero numero superfice sup.media visitatori esibitori in mq grafici standifra in mq 1970 Mainz 600 54 1.124 20 1971 Amsterdam 1.400 48 1.536 32 anno DRUPA, no expo 1972 Bruxelles 200 1973 Amsterdam 1.500 40 1.365 34 1974 Montreux 2.600 61 2.200 36 1975 Amsterdam 3.900 64 2.800 43 1976 Montreux 4.000 76 3.000 39 1977 Nizza 3.500 82 4.000 48 1978 Copenhagen 3.500 86 5.200 60 1979 Amsterdam 4.750 89 5.700 64 1980 Monaco 6.065 91 6.600 72 1981 Losanna 5.300 103 7.800 75 1982 Copenhagen 5.700 105 8.000 76 1983 Amsterdam 6.676 129 9.200 71 1984 Nizza 4.100 120 9.940 82 1985 Amburgo 6.790 138 11.700 84 1986 Losanna 6.613 157 12.520 79 1987 Amsterdam 10.774 189 13.550 71 1988 Francoforte 10.354 215 15.826 73 1989 Amsterdam 10.589 247 16.618 67 1990 Barcellona 9.811 240 17.775 74 1991 Amsterdam 11.189 255 18.350 71 1992 Ginevra 11.408 252 18.072 71 1993 Amsterdam 11.118 255 17.311 67 1994 Monaco 12.988 310 17.326 55 1995 Amsterdam 10.184 260 17.024 65 1996 Ginevra 10.286 275 15.718 57 1997 Amsterdam 11.717 287 16.200 56
strano le cifre sopra riportate, ha invertito la rotta ed è tornato a crescere. Alle sorti dell’Expo, d’altra parte, è legata a filo doppio la stessa sopravvivenza dell’Ifra, dal momento che da esso l’istituto ricava poco meno della metà del suo fatturato annuale. Le prossime edizioni dell’Expo si svolgeranno a Lione nel 1998, nuovamente ad Amsterdam nel 1999, a Stoccolma nel 2000 e a Ginevra nel 2001, rompendo in questo modo la tradizione che voleva la manifestazione ospitata negli anni dispari dalla capitale olandese, che ha ospitato la manifestazione per ben undici delle sue ventotto edizioni. Le ragioni di questa scelta sono di natura eminentemente economica: “gli svizzeri hanno imparato la lezione”, ha detto il managing director dell’Ifra, facendo intendere che le condizioni offerte dal quartiere fieristico ginevrino sono risultate di gran
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Günther Böttcher, Managing Director dell’Ifra
lunga più convenienti rispetto a quelle del Rai-Gebouw di Amsterdam. Lo sforzo di rinnovare l’immagine ed i servizi di Ifra per adeguarli alle mutate esigenze dell’industria dei quotidiani si riflettono anche nel rinnovato management dell’organizzazione. Da quando, nel 1995, Böttcher ha preso il posto di Fred Burkhardt, andato in pensione, molti dei nomi “storici” dell’Ifra hanno lasciato l’organizzazione, e non sempre in maniera indolore: non è passato inosservato, nel bilancio Ifra 1996 approvato poche ore dopo la chiusura della conferenza stampa, il significativo incremento delle spese legali per cause intentate da dirigenti che hanno lasciato la società. Nello stesso tempo, volti nuovi si sono affacciati ai “posti di comando”, come Bernard Monnier, francese, responsabile dello sviluppo internazionale dell’organizzazione e gran tessitore di tutti gli accordi di partenariato di Ifra con organizzazioni, società, associazioni di categoria di tutto il mondo, e Jamie Davis, americana, responsabile dell’Expo e della pubblicità, alla quale va buona parte del merito per il successo dell’edizione 1997. Nel corso della conferenza stampa è stato inoltre annunciato ufficialmente un accordo tra Ifra e Apple Europe. L’accordo, ha sottolineato Böttcher, è nato dall’esigenza di creare un più intenso e sistematico scambio di informazioni tra la società di Cupertino e l’industria dei quotidiani, con l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare gli ingenti investimenti che gli editori di quotidiani hanno effettuato e continuano ad effettuare sui prodotti con il marchio della mela. Un primo saggio di questa nuova strategia si è avuto
con l’incontro-dibattito su “La pérénnité des solutions Apple pour la Presse”, organizzato congiuntamente da Ifra ed Apple France all’interno dell’Apple Expo di Parigi, svoltosi dal 17 al 21 settembre scorso. L’ultima parte della conferenza stampa è stata dedicata ad una discussione informale tra i giornalisti e il management dell’Ifra su due vere e proprie “emergenze informatiche” che stanno per abbattersi sull’industria dei quotidiani come su tutti gli altri settori industriali; la prima, che riguarda soltanto i Paesi che entreranno nell’accordo europeo sulla moneta unica, riguarda il cambiamento dei sistemi di contabilità dalle valute locali all’Euro, compreso il periodo transitorio durante il quale in ogni Paese ci saranno due valute. La seconda emergenza, di portata mondiale, riguarda il cambiamento della data con il passaggio all’anno Duemila, che rischia di mandare in tilt i sistemi informatici, e sono la maggioranza di quelli attualmente installati in ogni settore industriale, incapaci di riconoscere se il doppio zero che indicherà l’anno si riferirà al 2000 o al 1900. Su questo gigantesco problema il ruolo di una associazione come Ifra non può andare molto al di là dell’allertare i propri soci, come è stato fatto in più occasioni, sull’urgenza del problema e sulla scarsità del tempo a disposizione per risolverlo; ma d’altra parte, come ha concluso Böttcher citando una analisi effettuata da Ibm, “se anche tutte le risorse di programmazione attualmente disponibili sulla Terra si dedicassero a tempo pieno al problema dell’anno Duemila, il tempo restante da oggi alla fine del millennio non sarebbe già sufficiente”.
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Formazione professionale
La Scuola Grafica Salesiana «San Zeno» di Verona festeggia il 30° anniversario Venerdì 21 novembre u.s. la Scuola Grafica Salesiana «San Zeno» di Verona ha festeggiato ufficialmente i suoi 30 anni di vita. La festa si è svolta nella prestigiosa Sala convegni della Cassa di Risparmio, nel cuore storico di Verona. Alla festa erano presenti l’Assessore regionale del Veneto alla formazione, il Vicario generale dei Salesiani, il Sindaco e le autorità di Verona, ed oltre duecento invitati, che rappresentavano il Gotha del settore della stampa. Era presente anche una rappresentanza dell’Asig.
I Salesiani e la formazione professionale nel settore grafico. Chi opera nel settore della stampa prima o poi ha conosciuto i Salesiani. In questo settore infatti, per ciò che concerne la formazione di base, le scuole grafiche salesiane fin dall’inizio del secolo hanno avuto – e non solo in Italia – un ruolo molto importante. Sono parecchie decine di migliaia gli ex allievi delle scuole grafiche salesiane che sono attualmente in attività nelle diverse imprese del settore della stampa. Una tradizione costante della scuola professionale salesiana è stato l’autofinanziamento. Fin quando – almeno in Italia – la normativa non lo impedì, le scuole professionali salesiane, accanto al momento didattico culturale-teorico, avevano l’addestramento operativo nei reparti di esercitazioni pratiche, configurati in modo da emulare la realtà di una vera azienda del settore. Ciò conferiva concretezza e rigore alle esercitazioni pratiche, perché univa le caratteristiche proprie dell’ambiente scolastico con quelle tipiche dell’apprendimento in affiancamento al lavoro, ricavandone un effetto complessivo molto superiore alla somma dei due singoli sistemi. Con questa prassi le scuole professionali salesiane ottenevano l’autofinanziamento per l’aggiornamento delle attrezzature tecniche. Inoltre l’esigenza indotta di rispettare la dimensione produttiva e quindi, in certa misura, il mercato, imponeva il continuo adeguamento delle risor-
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se materiali e umane della scuola-azienda. Che questa sia una formula efficace di formazione lo dimostra il fatto che oggi l’Unione Europea la raccomanda e la supporta attraverso la modalità formativa detta simulimpresa; con questo metodo la trasmissione di conoscenze, abilità e comportamenti caratteristici di una determinata professionalità avviene in un’organizzazione che emula l’impresa ed avvia quindi a una visione della professionalità stessa completa di tutti gli aspetti, compresi quelli economici e gestionali, seppure in forma minima. Questa impostazione formativa inoltre stimola il desiderio di imprenditorialità. Quante piccole o piccolissime aziende grafiche – che poi in molti casi sono cresciute – sono state create da ex allievi salesiani. Non è un caso se il governo russo nel 1992 si è rivolto ai Salesiani chiedendo la loro collaborazione alla gestione di una scuola professionale grafica a Gatchina, vicino Leningrado. L’inaugurazione è avvenuta il 20 maggio 1994, alla presenza del Viceministro russo dell’Istruzione Liubov Kezina e del Rettor Maggiore dei Salesiani don Egidio Viganò. Il motivo chiaramente dichiarato dai funzionari e dai rappresentanti del governo russo che li ha portati a chiedere questa collaborazione è stato che il modello formativo salesiano è capace di sollecitare nei giovani il gusto dell’autoimprenditorialità, che 70 anni di comunismo e di pianificazione statale hanno sradicato in Russia.
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La fondazione della Scuola Grafica «San Zeno» di Verona. È in questo contesto che nel novembre 1967 è stata fondata la Scuola Grafica Salesiana «San Zeno» di Verona, che molti dei nostri associati conoscono e apprezzano per avere in questi ultimi anni usufruito dei corsi di aggiornamento per i propri tecnici, organizzati e gestiti dalla figura carismatica del prof. Pietro Chasseur e dai suoi colleghi. La Scuola Grafica Salesiana «San Zeno» di Verona ha festeggiato solennemente venerdì 21 novembre u.s. il 30° anniversario della sua fondazione. La Scuola è nata quale frutto della collaborazione di due Enti: i Salesiani e l’ENIPG (Ente Nazionale per l’Istruzione Professionale Grafica), al fine di soddisfare ad obiettivi in gran parte coincidenti. L’ENIPG è un Ente bilaterale previsto dal CCNL del settore grafico per promuovere la formazione professionale. Per questo suo scopo istituzionale disponeva di risorse finanziarie provenienti in parte dai datori di lavoro e in parte prelevate percentualmente dalle paghe dei lavoratori dipendenti (oggi purtroppo queste risorse sono diventate quasi solo simboliche). Nel 1965 il Comitato ENIPG della provincia di Verona era alla ricerca di un partner che gli consentisse, mediante l’istituzione di una scuola grafica all’altezza degli obiettivi, di ottemperare ai suoi scopi istituzionali. I Salesiani si candidavano e, vista la loro indiscussa credibilità ed esperienza della quale parlavamo sopra, si perveniva facilmente ad una convenzione, che consentiva di istituire la Scuola Grafica «San Zeno», nella quale i Salesiani portavano l’esperienza didatticoeducativa fornendo il personale tecnico-didattico e direttivo, le attrezzature della vecchia scuola che essi già gestivano in città e il fabbricato – costruito ad hoc – di 6.000 metri quadri nel nuovo complesso denominato «San Zeno» in onore del patrono della città; mentre il Comitato ENIPG era il cogestore della Scuola, della
quale si impegnava a finanziare la gestione e il completamento delle attrezzature; per quest’ultima voce il Comune e la Provincia di Verona contribuivano con un significativo finanziamento. La stretta interazione tra i Salesiani e il Comitato paritetico ENIPG ha conferito alla nuova Scuola dinamicità e stretto rapporto con le problematiche aziendali, sensibilità e attenzione ai valori tipici del mondo produttivo e una perdurante tensione ad essere interlocutore credibile delle aziende. Il contatto con la componente imprenditoriale e sindacale del Comitato impedisce alla Scuola stessa di chiudersi in una logica puramente scolastica, spingendola alla realizzazione di un servizio formativo che privilegi il punto di vista aziendale, aprendola al dialogo e al confronto con le aziende grafiche a livello locale, regionale e nazionale; modello che ancora adesso, a trent’anni dalla sua fondazione, la caratterizzano e la rendono attuale. La composizione tra il punto di vista dei Salesiani – maggiormente incentrato sui bisogni della persona in formazione – con il punto di vista di cui è portatore il Comitato ENIPG, consente una sintesi dei due ordini di valori e permette di delineare uno stile di conduzione della Scuola che per molti anni rimarrà inimitato, caratterizzato da un atteggiamento che possiamo definire «imprenditoriale», che anticipa di 30 anni la non ancora attuata autonomia gestionale auspicata per la scuola italiana. I corsi di formazione-continua. In questo contesto, a neppure due anni dalla fondazione della Scuola Grafica, accanto ai corsi di formazione di base per i giovani in età scolare, iniziano i corsi di formazione-continua per i lavoratori delle aziende grafiche di Verona e Provincia e, quasi immediatamente, delle maggiori aziende italiane. Quest’attività si articola in due tipi di servizio:
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a) Corsi specifici progettati ad hoc per le singole aziende, da attuarsi, a seconda delle esigenze, presso le aziende stesse o presso la Scuola; b) Corsi a calendario, ossia proposti e studiati dalla Scuola, attenta a capire dove si orienta la tecnologia e di conseguenza a saper rispondere alle esigenze di formazione per i singoli e per le aziende. In questi ultimi anni accanto all’attività corsuale si è affiancata un’intensa attività di consulenza e collaborazione tecnica alle aziende fornitrici di materiali e attrezzature del comparto grafico. Un’idea più precisa di che cosa rappresenti la Scuola Grafica «San Zeno» di Verona per il settore della stampa in Italia lo si può ricavare dalla seguente tabella, che riporta l’attività di formazione-continua da essa svolta negli ultimi 10 anni: Anno 1986/87 1987/88 1988/89 1989/90 1990/91 1991/92 1992/93 1993/94 1994/95 1995/96 1996/97
N. di corsi 28 45 49 36 48 58 68 84 103 135 139
Partecipanti 245 292 560 326 1.092 697 651 1.205 1.228 1.356 1.683
N. ore corsuali 1.626 2.550 2.830 2.836 2.488 3.139 3.778 3.660 3.035 4.188 6.237
La certificazione del Sistema Qualità EN ISO 9001 alla Scuola Grafica «San Zeno». Il contatto e il confronto quotidiano con le migliori aziende e organizzazioni del settore della stampa, la mentalità «aziendale» del gruppo docente, la necessità di offrire un servizio formativo utile e che garantisca la soddisfazione della clientela hanno portato inevitabil-
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mente la Scuola Grafica «San Zeno» alla richiesta della certificazione di un Sistema Qualità Aziendale secondo le norme ISO 9001. La festa del 30° di fondazione della Scuola poteva infatti essere letta come la celebrazione di un’opera benemerita ma segnata dal tempo, quasi di una struttura ormai «imbalsamata», che ha fatto il suo corso. Con la certificazione la Scuola Grafica «San Zeno» vuol lanciare un messaggio di vitalità e di attualità, di interlocutore credibile e in sintonia con le aziende clienti, che magari hanno fatto o stanno per fare lo stesso percorso di certificazione. L’Ente certificatore che ha guidato la Scuola Grafica in questo percorso è la Dekra Certification Services. Il 13 e 14 novembre scorsi due auditori della Dekra hanno svolto al «San Zeno» l’audit finale, al termine del quale hanno emesso parere favorevole al rilascio della certificazione secondo le norme EN ISO 9001 che, secondo la procedura, verrà rilasciata entro dicembre 1997. La festa per il 30° di fondazione. Come si diceva nel sommario, venerdì 21 novembre u.s. la Scuola Grafica Salesiana «San Zeno» di Verona ha festeggiato ufficialmente i suoi 30 anni di vita. Per esigenze di spazio per l’ospitalità, ma soprattutto perché la festa fosse percepita chiaramente come un evento di tutta la città, la festa si è svolta nella prestigiosa Sala convegni della Cassa di Risparmio, nel cuore storico di Verona. Alla festa erano presenti l’Assessore regionale del Veneto alla formazione, Cesare Campa; il Vicario generale dei Salesiani, don Luc Van Looy; il Sindaco di Verona, Michela Sironi e le altre autorità della città; ed oltre duecento invitati, che rappresentavano il Gotha del settore della stampa; citiamo solo quelli che siamo riusciti ad individuare: Alberto Gajani, Presidente dell’Assografici; Antonio Casubolo, Presidente nazio-
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Il logo della Scuola Grafica Salesiana «San Zeno»
nale ENIPG e Direttore centrale del personale del Poligrafico e Zecca dello Stato; Giancarlo Longhi, dell’Assografici; Felice Sciomachen, ex Presidente nazionale ENIPG; Angelo Barrel, Presidente Comitato provinciale di Verona ENIPG, Direttore attività grafiche Arnoldo Mondadori, Vice Presidente Assografici; Pietro Formenton, figlio del compianto Mario Formenton; Giorgio Albertini, Presidente Associazione industriali di Verona; Giancarlo Antonelli, Segretario nazionale Assografici; Renzo Cesare Palumbo, Gaetano Calabria e Massimo Colombo, ex Presidenti Comitato provinciale di Verona ENIPG ed ex alti dirigenti della Mondadori. Per esigenze di capienza della sala erano presenti solo una rappresentanza dei giovani allievi. Il saluto di benvenuto è stato dato dal Superiore dei Salesiani per il Veneto occidentale, don Adriano Bregolin; Paolo Cottino, direttore della Scuola Grafica, ha tracciato una sintesi molto efficace dei trent’anni di attività e degli eventi salienti di questo periodo, che noi, a nostra volta, abbiamo cercato fin qui di riassumere. Giorgio
Allulli, dirigente ricercatore dell’ISFOL di Roma, ha trattato il tema: «La formazione oggi in Italia: evoluzione e prospettive». Carlo Fabio Canapa, Segretario confederale UIL, ha sottolineato: «Le esigenze di formazione del mondo del lavoro». Don Luc Van Looy, Vicario generale dei Salesiani, ha presentato: «La formazione dal punto di vista dei Salesiani». Il Vicario generale dei Salesiani ha quindi consegnato un attestato di benemerenza ai «soci» cofirmatari della Convenzione via via rinnovata dal 1966, ossia ai componenti il Comitato provinciale di Verona dell’ENIPG: all’Associazione Industriali di Verona per la parte imprenditoriale, e alla SLC-CGIL, alla UIL-Grafici, alla FISTel CISL per la parte sindacale. La motivazione dell’attestato recita: «Per i meriti acquisiti nella fondazione, sostegno e conduzione della Scuola Grafica e nella costante illuminata visione dei bisogni e dei problemi della formazione professionale del comparto grafico». Buon compleanno, Scuola Grafica «San Zeno». E «ad multos annos»!
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torio T servpera i quotidiani ecnico s O e le agenzie di informazione Le pagine dell’Osservatorio FIEG ASIG IL SLC-CG-CISL FIS IL UILSIC-U
Via Sicilia 125 - 00187 Roma Tel 06/4885026 - Fax 06/4883489 e-mail: osservatorio@ediland.it
La rubrica Le pagine dell’Osservatorio è interamente dedicata all’Organismo Paritetico Imprenditori-Sindacati previsto dal Contratto Collettivo di Lavoro dei dipendenti delle imprese editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie di stampa. Attività, ricerche, dati statistici ed altre informazioni sulla industria editoriale e sul mondo del lavoro raccolte, elaborate e diffuse a cura dell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione.
L’Osservatorio su Internet: bilancio di un anno A distanza di un anno dal suo “lancio” sulla Rete, cresce l’interesse per le informazioni e i servizi offerti dall’Organismo Paritetico del settore dei quotidiani all’interno di Ediland, il sito web di Asig Service dedicato ai professionisti dell’industria editoriale italiana: sono già più di 3.000 quanti si sono collegati, tra il 1° settembre 1996 e il 31 ottobre 1997, con il sito dell’Osservatorio per accedere ad uno dei servizi messi a disposizione dei “navigatori”, come il contratto di lavoro on line, l’indagine sui lavoratori poligrafici nei Paesi dell’Unione Europea o la versione Web dei rapporti di ricerca sull’industria dei quotidiani e sull’andamento occupazionale e retributivo del settore poligrafico.
Nel settembre del 1996 esordiva su Internet il sito Web www.Ediland.it, realizzato ad Asig Service con l’obiettivo di fornire ai protagonisti dell’industria editoriale italiana tecnici, giornalisti, società fornitrici - dati, informazioni e servizi interattivi. Sin dall’esordio del sito, l’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione, in virtù di una convenzione siglata con Asig Service, ha realizzato un proprio spazio all’interno di Ediland, al fine di mettere a disposizione del maggior numero possibile di utenti le informazioni sulle attività che esso è chiamato a svolgere secondo quanto previsto dall’articolo 5 del Contratto di Lavoro poligrafico. A distanza di poco più di un anno, il bilancio dell’Osservatorio on line può definirsi senz’altro positivo: da un lato, infatti, il numero degli utenti che si sono collegati con il servizio ed il traffico che hanno generato sono andati costantemente crescendo; dall’altro l’esempio dell’Osservatorio è stato seguito da altre organizzazioni ed associazioni del settore, come l’Asig e il Fondo Nazionale di Previdenza per i lavoratori dei giornali quotidiani “Fiorenzo Casella”, che hanno realizzato proprie home page e servizi di informazione, e come la stessa Federazione Italiana Editori Giornali, che ha creato all’interno di Ediland uno “Spazio Fieg”, attraverso il quale ha messo a disposizione delle aziende editoriali - associate e non - circolari esplicative realizzate dalla Federazione su temi di grande interesse per l’industria
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editoriale come la normativa sul rispetto della privacy e le comunicazioni di sistema che le aziende editoriali sono tenute ad effettuare annualmente al Garante per la Radiodiffusione e l’Editoria. Una crescita costante I dati sintetizzati nel grafico presentato nella pagina seguente mettono in evidenza una crescita costante dei “contatti”, ossia degli utenti che si sono collegati con l’area dell’Osservatorio all’interno di Ediland, e della quantità di byte scaricati, che costituisce l’indicatore di quanto il servizio sia stato effettivamente utilizzato: se infatti un utente si limita ad accedere alla home page del servizio e ne esce subito, la quantità di byte scaricati sul proprio computer sarà assai limitata; se viceversa l’utente transita dalla home page ai vari servizi offerti dal menu, la quantità dei byte che scarica sul proprio computer cresce in proporzione. Dall’apertura del servizio sino al 31 ottobre scorso, l’Osservatorio su Internet è stato visitato da 3.124 utenti sui complessivi 6.502 che hanno contattato Ediland, pari al 48%; questi utenti hanno scaricato sui propri computer un totale di 175,6 Megabytes, ovvero il 29,6% del traffico complessivo del sito. L’Osservatorio on line è, tra i servizi offerti da Ediland, il primo in termini di utenti e il secondo per volume di byte, subito a ridosso del servizio Fieg di acquisizione via Internet dei moduli da utilizzare per le comunicazioni al Garante.
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Le pagine dell’Osservatorio
Il grafico evidenzia come, dopo un quadrimestre (settembre-dicembre 1996) nel corso del quale l’utilizzo dei servizi dell’Osservatorio è stato abbastanza limitato (127 utenti e poco meno di 9 Megabyte scaricati complessivamente), a partire dal gennaio 1997 l’accesso al servizio ha preso a crescere a ritmi sempre più elevati, per stabilizzarsi, a partire dal mese di aprile-maggio, su una media mensile di poco meno di 400 utenti e di circa 20 Megabytes scaricati. E’ opportuno segnalare come il calo verificatosi nel mese di giugno evidenziato dal grafico sia da imputare al fatto che, per motivi tecnici, non è stato possibile rilevare le statistiche di accesso al sito nel periodo compreso tra il 21 e il 29 giugno. Questa “impennata” nell’utilizzo dei servizi dell’Osservatorio on line a partire dal gennaio 1997 è essenzialmente dovuta a due fattori: da un lato, il “lancio” del servizio Ediland, avvenuto con un ampio servizio sul numero 12 di TecnoMedia alla fine del 1996; dall’altro, l’arricchimento del servizio dell’Osservatorio on line, a partire dal 1997, con la versione ipertestuale delle ricerche realizzate dall’Organismo: il Rapporto sull’industria dei quotidiani nei paesi dell’Unione Europea, il Rapporto 1996 sull’industria dei quotidiani in Italia, e la ricerca su Occupazione e retribuzioni nell’industria dei quotidiani 1995-1996.
Vale la pena di notare una curiosità: sui 3.124 utenti che si sono collegati con l’Osservatorio on line, ben 915 lo hanno fatto in ore notturne, e quasi un terzo del traffico in byte generato da questi accessi è stato effettuato tra le otto di sera e le otto del mattino, contro una percentuale assai inferiore (18%) di tutti gli altri servizi di Ediland. I servizi dell’Osservatorio on line A seguire, forniamo un riepilogo dei servizi on line dell’Osservatorio con l’indicazione dell’indirizzo Internet 28,41 24,89
20,1 17,05
17,81
15,25 372
15,24 414
13,13
338
7,81
422
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365 301
7,01 4,22 166
2,15 1,51
141
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br e ot 96 to b no re 9 ve 6 m br dic e 9 em 6 br e ge 96 nn aio 9 fe bb 7 ra io m 97 ar zo ap 97 ril m e 97 ag gio giu 97 gn o lug 97 lio ag 97 o se sto tte 9 m 7 br ot e 97 to br e 97
1,02 59
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Megabyte scaricati
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Numero utenti
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N.B.: per motivi tecnici, mancano i dati relativi al periodo 21-29 giugno 1997 Fonte: ASIG Service
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Le pagine dell’Osservatorio
attraverso il quale raggiungerli; beninteso, tutti i servizi sono altresì raggiungibili a partire dalla home page di Ediland (http://www.Ediland.it). HTTP://WWW.EDILAND.IT/OSSERV/HOMEPAGE.HTM La home page dell’Osservatorio on line: il punto di partenza per l’accesso ai vari servizi - informazioni sulla struttura e sui suoi organismi direttivi, contratto di lavoro, ricerche e studi. HTTP://WWW.EDILAND.IT/OSSERV/INFO/INFO0001.HTM Informazioni istituzionali sull’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione: che cosa è, quali sono i suoi compiti ed attribuzioni, lo statuto (HTTP:// WWW.EDILAND.IT/OSSERV/INFO/INFO0101.HTM), gli organismi direttivi (HTTP://WWW.EDILAND.IT/OSSERV/INFO/INFO0201.HTM). HTTP://WWW.EDILAND.IT/OSSERV/CCNL/CCNL0001.HTM
Il testo integrale del Contratto Nazionale di Lavoro per i dipendenti di aziende editrici e stampatrici di giornali quotidiani ed agenzie di stampa, siglato il 19 ottobre 1994 e valido sino al 30 settembre 1998: contiene i 24 articoli delle norme generali, i 28 delle norme operai, i 25 delle norme impiegati, le norme sulle condizioni di miglior favore, gli accordi economici e le tabelle salariali e stipendiali, e, in allegato, tutte le tabelle, leggi, regolamenti ed accordi tra le parti ai quali le norme del Contratto fanno riferimento. Le tabelle salariali dell’allegato A1 (HTTP://WWW.EDILAND.IT/OSSERV/ CCNL/CCNLALA1.HTM) sono aggiornate in seguito all’accordo tra imprese e sindacati del 4 ottobre 1996. HTTP://WWW.EDILAND.IT/OSSERV/DOCU/DOCU0001.HTM
La home page dell’area documenti e ricerche, a partire dalla quale è possibile consultare, scaricare sul proprio computer e stampare le ricerche realizzate dall’Osservatorio Tecnico. Al momento attuale, in quest’area sono disponibili le seguenti ricerche:
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L’industria dei giornali nei paesi dell’Unione Europea (HTTP://WWW.EDILAND.IT/OSSERV/DOCU/DOCU02/DOCU0201.HTM). La prima ricerca comparata mai realizzata in Europa sull’industria dei quotidiani e, in particolare, sul ruolo dei lavoratori poligrafici nelle singole realtà nazionali. La ricerca muove da una breve introduzione statistica sull’industria dei quotidiani nei paesi dell’Unione, quindi si occupa più approfonditamente del mondo del lavoro poligrafico nei vari Paesi che compongono l’Unione: anzitutto viene fatto un “identikit” del poligrafico, cercando di trovare un minimo comun denominatore all’interno di realtà nazionali assai variegate tra loro; quindi vengono forniti dati sui livelli occupazionali dei poligrafici nei singoli Paesi, sulle retribuzioni e sul costo del lavoro, sui quadri legislativi e sulle normative contrattuali vigenti nei singoli paesi, sull’evoluzione dell’organizzazione del lavoro a seguito dell’introduzione dell’innovazione tecnologica. Chiude il lavoro una appendice contenente una tabella sinottica sul consumo dei giornali nei quindici paesi dell’Unione e nei due maggiori Paesi industrializzati al di fuori dell’Europa, USA e Giappone, nonché, per ciascun paese, tabelle e grafici sulla readership dei giornali quotidiani. Rapporto 1996 sull’industria dei quotidiani in Italia (HTTP://WWW.EDILAND.IT/OSSERV/DOCU/RAP96/RAP96IDX.HTM) La prima edizione del rapporto annuale dell’Osservatorio sull’andamento del mercato dei quotidiani. Lo studio, che contiene i dati aggiornati a tutto il 1995, è suddiviso in quattro capitoli: • Prodotto e mercato (tiratura e diffusione media giornaliera, indici di lettura, evoluzione della rete di vendita) • Andamento economico delle imprese (ricavi complessivi e per copia tirata, andamento dei ricavi a confronto con l’inflazione) • Occupazione poligrafica (andamento occupazionale complessivo, suddivisione addetti per livello, per fasce di età, per sesso, per mansione, per anzianità di servizio, ore di
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Le pagine dell’Osservatorio
Una schermata della versione Web del Rapporto 1996 sull’industria dei quotidiani in Italia con l’anagrafe on line delle testate: cliccando su una regione si accede direttamente all’elenco delle testate edite in quella regione.
straordinario lavorate) • Andamento retributivo (retribuzioni ordinarie, straordinarie e complessive a valori correnti e costanti, andamento delle retribuzioni a confronto con l’inflazione, incidenza dello straordinario e delle contrattazione integrativa, monte retributivo complessivo) Nelle appendici della ricerca, l’anagrafe dell’industria italiana dei quotidiani aggiornata al 27 gennaio 1997, con i dati di 91 società editrici, 115 testate quotidiane, 93 centri stampa, 55 concessionarie di pubblicità, 83 agenzie di informazione. All’inizio del 1998 sarà pubblicata - sia in versione
cartacea che sul Web - la nuova edizione del rapporto, con i dati aggiornati a tutto il 1997. Occupazione e retribuzioni nell’industria dei quotidiani (HTTP://WWW.EDILAND.IT/OSSERV/DOCU/RET97/RET97IDX.HTM) Una analisi approfondita sui dati occupazionali e sulle retribuzioni dei lavoratori poligrafici in Italia nel biennio 1995-1996. Alle tradizionali suddivisioni per mansione e livello di inquadramento, questa ricerca unisce - per la prima volta - la suddivisione per sesso e la scomposizione dei dati per aree geografiche, per tipologia di azienda (editrice, stampatrice, agenzia di informazione, altra
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Le pagine dell’Osservatorio
tipologia) e per tipologia di società editrice in base alla suddivisione Fieg (provinciali, regionali, pluriregionali, nazionali, politici). Lo studio è disponibile in formato tipografico: chi accede alla versione on line può quindi caricare la ricerca sul proprio computer e stamparla sulla propria stampante nello
stesso formato rispetto alla versione cartacea. Per poter utilizzare questa funzionalità occorre aver installato sul proprio computer il software Acrobat Reader, disponibile gratuitamente, sia nella versione Windows che in quella Macintosh, presso il sito web della Adobe Corporation.
COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA LEGGE 675/96 Da inviare a: ASIG Service srl - Via Sicilia, 125 - 00187 Roma Tel. 06 / 4885026 fax n. 06 / 4883489 Il sottoscritto_______________________________________, secondo quanto previsto dalla legge 675/96 sulla tutela della riservatezza dei dati personali, CHIEDE (barrare soltanto una delle caselle sottostanti) Che i propri dati personali attualmente inseriti nell’Archivio Elettronico di ASIG Service Srl vengano modificati, aggiornati o integrati come segue, ovvero che i propri dati personali vengano inseriti nell’Archivio Elettronico di ASIG Service Srl e trattati nel rispetto di quanto stabilito dalla legge 675/96, onde poter ricevere la rivista TecnoMedia ed essere informato su tutte le attività di ASIG Service srl: NOME ________________________________________ COGNOME _________________________________ SOCIETA’ ________________________________________________________________________________ INDIRIZZO _______________________________________________________________________________ CAP _________ CITTA’ ___________________________________________________________ PROV ____ TEL. ________________________ FAX ________________________ E-MAIL_________________________ Che i propri dati personali vengano cancellati dall’Archivio Elettronico di ASIG Service Srl
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Archivio Aperto ASIG
Archivio Aperto contiene una rassegna periodica di segnalazioni e recensioni di articoli, relazioni, ricerche e repertori statistici - dedicati all’industria della comunicazione - pubblicati dalle più prestigiose riviste e dalle organizzazioni italiane ed internazionali del settore. Per ogni sommario è chiaramente indicata la fonte. Le aziende associate alla ASIG possono richiedere presso i nostri uffici ulteriori informazioni circa il materiale recensito. Il catalogo completo è consultabile su Internet, all’indirizzo http://www.ediland.it.
Riferimento: 1457
Il quotidiano è morto. Lunga vita al quotidiano! Alcune riflessioni sul ruolo del quotidiano nel contesto dell’evoluzione delle tecnologie informative e sull’evoluzione futura delle strutture redazionali dei quotidiani. Il business dei giornali è quello di produrre valore aggiunto informativo. Quali i consigli pratici per avviarsi lungo questo cammino? La prima cosa da fare è dotarsi di un Chief Executive Information Officer, responsabile dell’acquisizione, trattamento e ridistribuzione dell’informazione che unisca alle indispensabili competenze tecniche una sensibilità giornalistica per la notizia. Il secondo suggerimento è quello di trasformare i sistemi editoriali in Intranet, aprendoli così ai protocolli di comunicazione standard e consentendo la creazione di sinergie e gruppi di lavoro non limitati dal tempo e dallo spazio. Altra modifica riguarda la gestione dell’informazione, che non può avere una deadline ma deve essere inserita in un ciclo ininterrotto, 24 ore al giorno. Ifra UK publishing Conference
Riferimento: 1459
Il sistema editoriale che potremmo realizzare se... Don Oldham, Presidente della Digital Technology International, descrive il sistema editoriale dei prossimi anni. Alla base di tutto ci dovrà essere un set integrato di database, che conterranno tutte le informazioni pubblicabili: un database di testi, formattati in modo da poter separare il contenuto dalla sua presentazione. Il secondo database conterrà la pubblicità, con tutte le informazioni tecniche ed amministrative, anch’essa archiviata in modo da consentire differenti possibilità di output. Il terzo database conterrà gli elementi grafici, foto, mappe, infografici e così via, che verranno archiviati in un formato standard in grado di rilasciare il formato e la risoluzione richiesta dalla pubblicazione stampata o elettronica che deve essere realizzata. Questi tre database saranno collegati relazionalmente in maniera trasparente all’utente, e l’archivio storico costituirà parte integrante delle relazioni tra i tre database. Il quarto
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database conterrà tutti i dati necessari per la gestione e la distribuzione delle informazioni. Quali gli ostacoli alla realizzazione questa architettura di sistema? Il primo è costituito dalla vasta diffusione come strumento di impaginazione di X-Press, la cui natura è quella di software mono-utente che mal si adatta all’impaginazione dinamica richiesta dal sistema database-oriented. Il secondo ostacolo è la resistenza al cambiamento: molti quotidiani stanno investendo considerevoli somme di denaro soltanto per rendere compatibili con l’anno 2000 sistemi obsoleti, mentre con la stessa cifra potrebbero realizzare una architettura di sistema che darebbe loro un vantaggio competitivo in termini di efficienza e di rapporto costi-benefici. Ifra UK publishing Conference
Riferimento: 1460
I fornitori di sistemi: la sopravvivenza dei dinosauri La case-history della Press Computer Systems, nata nel 1973 al tempo delle linotype e sopravvissuta a tutte le “ondate” che hanno sconvolto in questi 25 anni l’industria dei sistemi per i giornali. Tra i motivi di questa sopravvivenza il supporto di alcuni grandi clienti, il mix di competenze informatiche ed editoriali presente nell’azienda; l’attività di supporto e di assistenza ai clienti acquisiti, il costante adeguarsi alle tendenze tecnologiche vincenti; e, infine, una robusta dose di fortuna nel cercare di individuare le soluzioni da privilegiare tra quante ne propongono i grandi nomi dell’informatica. Nessuno, per esempio, oggi è in grado di rispondere con certezza alle seguenti domande: Windows NT è robusto ed affidabile? Java è una opportunità realistica? Rhapsody sarà l’arma vincente di Apple? Le applicazioni future dovranno essere compatibili con i browser Internet? e con quale browser? Le workstation client dovranno essere “grasse”, cioè con grande capacità di calcolo e molti applicativi residenti, o “magre”, in grado soltanto di collegarsi alla rete e di acquisire da essa gli applicativi e le risorse di cui hanno bisogno? Pdf soppianterà il Postscript? In queste condizioni di mercato, la partnership tra fornitori ed utilizzatori e la comune definizione degli obiettivi da rag-
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giungere diventano elementi cruciali per la sopravvivenza dei fornitori di tecnologie. Ifra UK publishing Conference
Riferimento: 1461
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concentrazioni di proprietà realizzate di recente hanno generato efficienza, il radicamento delle testate al territorio resta forte, la posizione di leadership locale mette i quotidiani regionali nella condizione di sfruttare al meglio le opportunità offerte dai nuovi media. Ifra UK publishing Conference
Trasmissione digitale della pubblicità Chris Beck della 4-Sight, società inglese leader internazionale nei sistemi di trasmissione digitale della pubblicità su linee Isdn, ripercorre brevemente la storia della trasmissione digitale degli annunci pubblicitari, che inizia al principio degli anni Novanta, quando con l’introduzione generalizzata di Isdn viene messo a disposizione un supporto trasmissivo efficiente ed economico rispetto ai tradizionali sistemi di trasporto fisico delle pellicole o delle cartucce SyQuest. Oggi oltre al sistema ADS (Artwork Delivery System) della 4-Sight, vanno diffondendosi sistemi alternativi in Norvegia (NADA), Australia (QuickCut), Svezia (XADS), Italia (ANSA), Stati Uniti (AdSend). In futuro si affermeranno sistemi di trasmissione indipendenti dal supporto trasmissivo, intrinsecamente sicuri, integrati nel flusso di produzione, trans-nazionali, in grado di gestire le bozze colore. Conclude la relazione un confronto tra i costi di produzione di un annuncio lavorato con il sistema tradizionale e uno trasmesso digitalmente. Ifra UK publishing Conference
Riferimento: 1462
Il futuro della stampa regionale in Gran Bretagna Lo stato di salute e le prospettive dei quotidiani regionali britannici, che fatturano ogni anno 2,4 miliardi di sterline (circa 7.000 miliardi di lire italiane). La diffusione dei quotidiani tradizionali è in calo, ma per contro è aumentata la diffusione dei free newspapers; il tasso complessivo di readership è rimasto pressoché immutato. La percentuale pubblicitaria è scesa dal 26 al 21 per cento dal 1980 al 1996, ma nello stesso tempo il mercato pubblicitario ha quadruplicato il proprio valore. Le prospettive sono positive: le
Riferimento: 1463
I quotidiani, strumento per la disseminazione di notizie Il trend emergente nel consumo di quotidiani in Gran Bretagna è la riduzione della readership, fenomeno presente in tutto il mondo e che fu una delle cause della “guerra dei prezzi” che infiammò il mercato britannico dei quotidiani tra il 1993 e il 1995. Ciò nonostante, i quotidiani sono il bene di consumo del quale si vendono ogni giorno più “pezzi”, e i quotidiani rimangono di gran lunga i più importanti disseminatori di informazione delle società industriali: ciò induce all’ottimismo, anche in considerazione dell’alta reputazione che essi mantengono come strumento pubblicitario. Ifra UK publishing Conference
Riferimento: 1464
Impollinazione incrociata tra carta stampata e WWW Alcune case-history di successo di quotidiani che hanno utilizzato Internet per rafforzare la propria offerta informativa. Chi si collega con Internet per avere notizie non utilizza la rete come alternativa, ma piuttosto come integrazione al mezzo tradizionale. Obiettivo degli editori deve quindi essere quello di estendere il brand name del quotidiano, offrendo più servizi ai propri lettori come nel caso del Mercury Center, oppure creando una comunità di utenti, come ha fatto il News and Observer di Raleigh, North Carolina con il servizio Nando.net. Quale può essere il “modello di successo” per i quotidiani che vogliano affermarsi sul Web? Cercare di creare delle comunità che tengano i “navigatori” ben agganciati; offrire notizie e servizi locali; fornire accesso al materiale di archivio del giornale;
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fornire servizi a valore aggiunto rispetto alla carta stampata, come la consultazione interattiva di annunci pubblicitari. Ifra UK publishing Conference
Riferimento: 1465
Le nuove tecnologie consentono tirature più brevi La sfida che si trovano sempre più spesso ad affrontare i quotidiani è quella di suddividere la tiratura complessiva in tante piccole edizioni di 10.000 copie e meno, in modo da targetizzare meglio il prodotto secondo le esigenze richieste da lettori ed inserzionisti. Occorrono soluzioni flessibili, in grado di realizzare tirature elevate in breve tempo, di consentire più arresti e ripartenze della rotativa senza perdite di produttività o incrementi dello scarto. Newspaper Techniques ottobre 1997
cambio di edizione è di circa 20 minuti, con uno scarto medio di 200 copie per le ripartenze “a caldo” e di 400-500 per quelle“a freddo”. Lo scarto complessivo è del 4% circa. La rotativa è una Goss Metro con quattro gruppi di stampa e un gruppo colore supplementare, velocità di circa 35.000 copie l’ora e impiego medio giornaliero di 14 ore. Newspaper Techniques ottobre 1997
Riferimento: 1467
Sala stampa e sala spedizione: sinergia o competizione? Quando conviene investire in sistemi di stampa più potenti e con maggiore capacità in termini di foliazione e quando, invece, è più conveniente aumentare la capacità di foliazione installando un sistema di inserimento? Una analisi delle tendenze di mercato, dei costi delle attrezzature, delle differenti esigenze degli editori. Newspaper Techniques ottobre 1997
Riferimento: 1466
Brevi tirature: un esempio dagli Stati Uniti Riferimento: 1468
La Hometown Communication Network è una società del Michigan che pubblica 130 tra settimanali e bisettimanali locali e controlla tre società editrici di quotidiani: Observer & Eccentric Newspapers (15 testate, 200.000 copie di tiratura), Hometown Newspapers (18 testate, 210.000 copie), e Press Community Newspapers (33 testate, 220.000 copie). Alla Observer & Eccentric Newspapers le pagine sono create in sei differenti centri di produzione, utilizzando X-Press e Multi-Ad Creator per il disegno e l’impaginazione della pubblicità. Il sistema editoriale Layout 8000 è interfacciato con il sistema pubblicitario, in modo che il redattore trova già in pagina l’ingombro pubblicitario. Oltre il 90% delle pagine vengono impaginate elettronicamente, quindi trasferite tramite linee telefoniche dedicate (con backup Isdn) verso il centro stampa. La produzione media giornaliera di pagine è di 1.500, con largo uso di inserti (25 per la sola edizione del giovedì). L’uso del colore è abbastanza limitato, e si cerca di tenere fissa tra le varie edizioni la posizione delle pagine a colori. Il tempo necessario per un
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Rotative a semplice larghezza e semplice sviluppo Una analisi del mercato mondiale delle rotative a singola larghezza e singolo sviluppo, dominato dalle Goss Community e dalle Solna Distributor con rispettivamente 5.000 e 1.000 installazioni. I vantaggi di questa soluzione: flessibilità, facilità di installazione, buona qualità di stampa, costi ridotti, maggiore competizione tra i produttori, maggiore libertà di scelta per l’utilizzatore. Gli svantaggi: maggiore quantità di personale richiesto a parità di carico produttivo, difficoltà nella gestione di larghe foliazioni. Newspaper Techniques ottobre 1997
Riferimento: 1469
Flessibilità produttiva con il Direct Drive System Il sistema DynaChange di Man Roland per il cambio di edizioni senza fermare la corsa della rotativa. Il presupposto
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di questo sistema è la tecnologia shaftless: ogni cilindro ha il suo motore che può essere fermato per la sostituzione della lastra e quindi riavviato. Dynachange si suddivide in tre funzioni complementari: cambio dinamico della lastra (DynaPlate), cambio dinamico della battuta colore (DynaColor), cambio dinamico della pagina (DynaPage). Newspaper Techniques ottobre 1997
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colore. Partendo da questa tecnologia, Wifag ha sviluppato il sistema PCU (Plate Changing Unit), che consente di sostituire le lastre senza fermare la corsa della rotativa, entrato in produzione nel giugno del 1997 al Midi Libre di Montpellier. Newspaper Techniques ottobre 1997
Riferimento: 1475 Riferimento: 1470
IFRA 1997: discorso introduttivo
Rotative a singola larghezza e doppio sviluppo Le caratteristiche della soluzione a singola larghezza e doppio sviluppo, che consente di stampare quattro pagine per cilindro in produzione doppia oppure otto pagine in accumulo. Questo sistema può rivelarsi una soluzione vantaggiosa nel caso in cui si debbano realizzare brevi tirature con alte foliazioni, oppure alte tirature con basse foliazioni. Newspaper Techniques ottobre 1997
Nel suo discorso inaugurale in occasione del CongressExpo 1997 di Amsterdam, il presidente Ifra Michael Ringier riflette sul futuro dell’informazione stampata e dei quotidiani in un contesto mediatico sempre più affollato e competitivo. IFRA Congress 1997
Riferimento: 1476
Nuove strategie editoriali: Tidnings Marieberg Riferimento: 1471
Possibilità di riduzione dei tempi di avviamento Una rassegna dei progressi tecnologici compiuti nell’automazione dei processi connessi alla preparazione della rotativa ed al cambio di bobine o di edizioni durante la tiratura, dagli auto-paster ai cambialastre automatici, con particolare riferimento ai sistemi di inchiostrazione keyless. Viene inoltre descritto il sistema 74Karat per l’inchiostrazione keyless-waterless, sviluppato da KBA e Scitex, che presto verrà sperimentato su una rotativa per quotidiani. Newspaper Techniques ottobre 1997
La case-history del gruppo editoriale svedese Tidnings Marieberg, che pubblica i quotidiani Dagens Nyheter, Expressen, Sydsvenska Dagbladet e Kvällposten in Svezia, e possiede partecipazioni azionarie in altre società editoriali in Finlandia (Aamulehti), Polonia (Super Express), Lettonia (Rigas Balss), Norvegia (Bergens Tidende). Dopo una breve descrizione dell’evoluzione del mercato dei media in Svezia durante gli anni Ottanta e Novanta, viene descritto il processo che ha condotto la società a concentrarsi sull’editoria quotidiana e ad espandersi anche all’estero. La strategia del gruppo è quella di migliorare la qualità editoriale, il servizio ai clienti, cercando di migliorare i margini di profitto contenendo i costi ed ottimizzando i ricavi. IFRA Congress 1997
Riferimento: 1472
Cambio di lastre “al volo” su rotative shaftless Riferimento: 1477
L’introduzione da parte di Wifag nell’ottobre 1996 della tecnologia shaftless a Le Télégramme de Brest ha consentito di ridurre lo scarto del 70% con un incremento del 13% del
Nuove strategie editoriali: Rheinische Post Il progetto di ristrutturazione in corso nel quotidiano
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renano Rheinische Post di Düsseldorf (435.000 copie di diffusione giornaliera), dal sistema di controllo e amministrazione al sistema editoriale sino alla connettività Internet, nonché i partner che hanno sviluppato i singoli sottosistemi: SAP per i sistemi amministrativo-contabili e di gestione della pubblicità, Alfa media partner e ISGI per il sistema editoriale, Datus per la rete locale e geografica, SIPA per la rete Intranet di comunicazione interaziendale. IFRA Congress 1997
Riferimento: 1478
Un sistema editoriale all’interno di un browser Internet Sempre più appare possibile realizzare sistemi dove la parte “pesante” degli applicativi risieda su server accessibili via Intranet, e sul client risieda soltanto l’interfaccia utente, ovvero il browser Internet standard, che consulta di volta in volta il programma tramite semplici applicativi Java. La società svedese Mediamatic ha sviluppato una serie di strumenti software, denominati FaceIT Middleware, che consentono di sviluppare sistemi Internet/Intranet utilizzando applicativi standard come Microsoft Word o Quark X-Press. Nel caso di quest’ultimo software, è stata sviluppata una estensione, denominata XtendIt, che consente ad un client di far compiere al programma, installato sul server, operazione come aprire un file, creare un box di testo, inserire il testo in un box, giustificare, salvare il file, vedere il preview della pagina. IFRA Congress 1997
Riferimento: 1479
Riconoscimento vocale: lo stato dell’arte Gli ultimi avanzamenti tecnologici nel settore dei sistemi per il riconoscimento vocale, con particolare riferimento all’ultimo software della Dragon Systems, NaturallySpeaking, che possiede un vocabolario di 230.000 termini che può essere arricchito dall’utente, consente di inserire testo a 120-180 parole al minuto, a velocità doppia rispetto
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ad una dattilografa professionale, e può essere “pilotato” a voce piuttosto che da tastiera o da mouse. IFRA Congress 1997
Riferimento: 1480
SGML e gli standard di testo per i quotidiani Una analisi del formato di testo SGML (Iso 8879) e dei formati collegati: XML, HTML, NITF, DTD. Tra i vantaggi di SGML: il fatto che tutte le agenzie di stampa si avviano ad adottare questo standard, la facilità di conversione in XML e HTML e quindi la compatibilità con le applicazioni Web, l’indipendenza dai fornitori, le funzionalità di ricerca che lo rendono il formato ideale per l’archiviazione dei testi. IFRA Congress 1997
Riferimento: 1481
Conversione automatica dei testi in formato NITF Il progetto di ricerca MARKUP, realizzato dall’Istituto per i sistemi editoriali e informativi (IPSI) della Organizzazione Tedesca di Ricerca sulle Tecnologie dell’Informazione (GMD) in collaborazione con l’agenzia Dpa e con l’IPTC (International Press Telecommunication Council), consiste nell’applicazione automatica di tag NITF per l’archiviazione di materiale di agenzia. I testi vengono analizzati da uno strumento software (TATOE), quindi classificati da un altro software (GERTWOL). Un altro progetto di ricerca, denominato APALO, effettua l’impaginazione automatica del materiale sulla base degli attributi tipografici e retorici prestabiliti e del progetto grafico della pubblicazione. IFRA Congress 1997
Riferimento: 1482
I quotidiani nell’area del pacifico: una panoramica Una panoramica del mercato dei quotidiani nei Paesi dell’area del Pacifico. Dati sulle quote del mercato pubbli-
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citario detenute dai quotidiani, sui maggiori gruppi editoriali operanti, sullo stato dell’arte delle tecnologie editoriali installate nei maggiori quotidiani dell’area, sugli impianti di produzione di carta da giornale esistenti nell’area. IFRA Congress 1997
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do, fornisce una serie di regole e suggerimenti per sfruttare al meglio questo nuovo supporto grafico. beyond the printed word 1997
Riferimento: 1488
Nuove fonti di ricavo per i servizi online Riferimento: 1483
Tecnologie di produzione dei quotidiani: trend emergenti I trend emergenti nell’industria dei quotidiani: per il settore della prestampa le edizioni elettroniche e la digitalizzazione del flusso produttivo in prospettiva del Computer to plate. Nell’area di stampa: concentrazione degli impianti e uso di rotative in grado di stampare più testate ed edizioni riducendo tempi morti e scarto. Nel settore della poststampa: tendenza a trasformare la sala spedizione in una risorsa di marketing che consenta un assemblaggio del prodotto in modo da differenziarlo per target di riferimento. IFRA Congress 1997
Riferimento: 1485
Editoria elettronica: cosa è successo negli ultimi 12 mesi Una rassegna degli sviluppi e delle realizzazioni di prodotti di editoria elettronica più interessanti intervenuti nel corso del 1997. Dal punto di vista economico, tre sono i possibili business model presi in considerazione: vendita di banner pubblicitari, vendita di accessi Internet e/o di spazio Web a società terze, vendita di abbonamenti a servizi Web a valore aggiunto. beyond the printed word 1997
Struttura editoriale e le strategie dell’edizione on line del quotidiano di Coblenza Rhein Zeitung, il cui fatturato è attualmente costituito soltanto per il 10% da pubblicità, mentre il 30% è costituito da servizi Internet offerti a terzi (web design, hosting etc.) e il 60% da abbonamenti. beyond the printed word 1997
Riferimento: 1489
Pubblicità classificata on line: il consorzio ADHunter ADHunter è un servizio di pubblicità classificata on line realizzato da alcuni editori britannici di quotidiani regionali e locali: Trinity International Holdings (124 testate, 8,6 milioni di copie settimanali), Northcliffe Newspaper Group (57 testate, 8,3 milioni di copie), United Provincial Newspapers (62 testate, 4,55 milioni di copie), Newsquest Media Group (130 testate, 7,7 milioni di copie), Johnston Press (141 testate, 4,2 milioni di copie), Bristol United Press (7 testate, 1,3 milioni di copie), Guardian Media Group (38 testate, 2,9 milioni di copie). beyond the printed word 1997
Riferimento: 1490
Servizi on line integrati: Houston Chronicle Interactive Riferimento: 1487
Dai pica ai pixel: disegno grafico sul Web Quali le regole da seguire per disegnare la grafica di un servizio di informazioni sul Web? Mario Garcia, uno dei più noti progettisti grafici di pubblicazioni quotidiane del mon-
Il servizio Directory Center del sito Internet Houston Chronicle Interactive riunisce in un solo servizio le pagine gialle di Houston, la pubblicità classificata dello Houston Chronicle, l’archivio editoriale del quotidiano, e altri archivi con mappe, elenchi di associazioni, etc. In questo modo, se l’utente è interessato per esempio alle biciclette, inserisce
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la ricerca nel Directory Service ed ottiene l’elenco di tutti i rivenditori, gli annunci del Chronicle riguardanti l’argomento, un elenco di articoli pubblicati dal giornale, e l’elenco di società sportive o di associazioni di cicloamatori con relative mappe. Grazie al Directory Center nei primi cinque mesi del 1997 la consultazione della pubblicità classificata on line del Chronicle è cresciuta del 24%. beyond the printed word 1997
Riferimento: 1491
Tecnologia “push”: le possibilità e le opportunità Contenuti e caratteristiche delle edizioni “push” del quotidiano Jerusalem Post, lanciate a partire dal 1995. La prima è costituita da una edizione e-mail inviata ogni notte, senza personalizzazioni di sorta, ai circa 1.000 abbonati sparsi per il mondo, che pagano 5 dollari al mese. La seconda edizione utilizza la tecnologia BackWeb; rispetto all’edizione e-mail essa ha il vantaggio di effettuare la trasmissione delle pagine in maniera del tutto automatica; d’altro canto, tuttavia, poiché il canale BackWeb non personalizza in alcun modo i servizi, si è ritenuto di non tariffare l’abbonamento ai circa 6000 sottoscrittori. La terza esperienza di edizione Push, realizzata in collaborazione con la Zebra Publishing Software, è denominata Infopager. Si tratta di un software che consente all’utente di creare un profilo personalizzato che serve come filtro per la selezione e la presentazione delle notizie, sulla base del quale l'edizione push viene periodicamente scaricata (il tempo medio di trasmissione è di 5 minuti) sul Personal Computer dell’abbonato. L’aspetto grafico del prodotto è simile a quello reale del quotidiano: può essere “sfogliato” in maniera tradizionale o stampato su carta, pur mantenendo hyperlink, elementi multimediali ed altre caratteristiche tipiche delle
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edizioni elettroniche. Entro la fine del 1997 il servizio entrerà nella fase commerciale. beyond the printed word 1997
Riferimento: 1492
Editoria elettronica: una panoramica di dodici mesi Randy Bennett, responsabile new media della Newspaper Association of America, presenta una panoramica sulle tendenze e sulle prospettive dei servizi sul Web. La presentazione comincia con una rapida carrellata sul mercato USA dei media e sulle prospettive di crescita della connettività a Internet; vengono successivamente descritti i trend della pubblicità on line, le tecnologie emergenti nel settore dell’on line, e infine le possibili ricadute di questo scenario sul mercato dei quotidiani e sugli sforzi che essi stanno compiendo per realizzare servizi on line. beyond the printed word 1997
Riferimento: 1493
Atti del 1° convegno nazionale sulla distribuzione della stampa periodica in Italia “Luci e ombre”: è questo il sottotitolo del primo convegno nazionale sulla distribuzione della stampa quotidiana e periodica in Italia, organizzato dall’associazione dei distributori ANADIS e dalle associazioni sindacali dei rivenditori SINAGI, CISL, UIL, SNAG, FENAGI. Il documento contiene tra l’altro dati sulla dislocazione delle edicole sul territorio, sul rapporto tra punti vendita e popolazione per regione e sulla distribuzione per regione della diffusione di quotidiani, settimanali e mensili. ANADIS-SINAGI-CISL-UIL-SNAG-FENAGI
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Lo Scaffale Creazione e diritto
Lo le Scaffa
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“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industria editoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “new media”, all’universo emergente della comunicazione elettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali che possono trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi di management, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed alla riflessione.
Dal bambino al cittadino
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L’ANEE - Associazione Nazionale dell’Editoria Elettronica - realizza annualmente un osservatorio finalizzato a tracciare una mappa del settore dell’editoria elettronica con l’obiettivo di fornire alle aziende associate, agli operatori e al mondo dei media una fotografia del mercato multimediale in Italia. La conoscenza approfondita del settore è infatti elemento indispensabile per poter monitorare e definire interventi, evidenziare eventuali punti di debolezza o nicchie di mercato percorribili. A differenza delle edizioni precedenti, nell’osservatorio di quest’anno non vengono presi in esame quei prodotti di editoria elettronica superati o che comunque non presentano novità di rilievo (Videotext, CD-I, Laser Disk, ecc...) ma viene approfondito lo studio dei principali ambiti di sviluppo del mercato relativamente al settore dei CD-ROM ed ai servizi editoriali in ambiente WWW.
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L’Associazione europea di editori di giornali - ENPA - che rappresenta oltre 800 editori e più di 1300 quotidiani dei Paesi dell’UE, Norvegia e Svizzera, ha pubblicato un volumetto dedicato ai programmi per diffondere l’abitudine alla lettura del quotidiano fra i ragazzi più giovani. L’ENPA, nella sua azione di sostegno alla diffusione del prodotto - giornale, uno strumento formativo e di sviluppo della democrazia, come riconosciuto in più occasioni dalle voci più autorevoli in seno alla UE, ha raccolto le esperienze dei diversi programmi dedicati al “quotidiano nell’educazione” avviati dagli editori in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Norvegia, Olanda, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.
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L’opera esamina dettagliatamente il tema dei programmi per elaboratore e S delle raccolte di dati, dedicando ampi spazi agli aspetti comparatistici, sia con riferimento alla casistica giurisprudenziale sia alle opinioni della O dottrina. X Particolare attenzione è inoltre dediZ cata alla direttiva CE 96/9 sulla tutela delle banche dati e ai suoi possibili O risvolti sul piano internazionale. Negli ultimi due capitoli di taglio sistematico generale, il testo affronta il tema dello sviluppo del diritto d’autore di fronte alle nuove tecnologie.
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Osservatorio sulle nuove tecnologie dell’informazione. Dati 1997
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L’educazione dei bambini alla lettura nell’ottica dei programmi educativi indetti dall’Unione Europea
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Programmi per elaboratore e raccolte di dati
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Paola A. E. Frassi CREAZIONI UTILI E DIRITTO D’AUTORE Giuffré, Milano 1997, p. IX-406, £. 52.000
A cura dell’ENPA, introduzione di G. Alan Crosbie FROM CHILD TO CITIZEN ENPA, Bruxelles, 1997, pp. 46
A cura dell’ANEE IL MERCATO DELL’EDITORIA ELETTRONICA IN ITALIA E LA SUA EVOLUZIONE ANEE, Milano 1997, pp. 302
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Annuario mondiale ISDN
Brevetto e diritto d’autore
La certificazione di qualità
La tutela dell’invenzione di software nel diritto industriale
Modelli gestionali e strumenti operativi nell’ambito dell’impresa cooperativa
La nuova edizione del volume è stata aggiornata con la Commissione di ricorso dell’ufficio europeo dei brevetti fino alla decisione “Bradford” e con le recenti importanti direttive sulla brevettazione delle invenzioni di software pubblicate nel 1996 dall’ufficio brevetti USA. L’esposizione è stata integrata, in particolare, nella trattazione dei problemi della descrizione e delle rivendicazioni del brevetto e della contraffazione indiretta, ma anche nella parte dedicata al diritto d’autore, per dare spazio ai problemi che sorgono con la trasmissione telematica del software, tenendo conto dei recenti lavori in sede OMPI e in sede comunitaria sul diritto d’autore delle opere in formato digitale.
La certificazione di un Sistema Qualità aziendale è l’attestazione, fatta da un ente riconosciuto, che un processo, un prodotto o un servizio sono rispondenti a una normativa o a degli standard di riferimento. Per le aziende l’obiettivo è quello di migliorare la propria immagine, di rispondere in modo più soddisfacente alle esigenze del cliente, di migliorare la propria efficienza. Dopo aver esposto alcuni modelli per l’analisi dell’organizzazione nell’impresa cooperativa, il volume presenta in modo approfondito i Sistemi Qualità, le normative ISO 9000, il processo che una cooperativa deve intraprendere per certificarsi, le azioni da avviare per lo sviluppo organizzativo dell’impresa, gli strumenti e le tecniche della Qualità Totale utilizzabili a supporto di queste attività. In conclusione, sono analizzati alcuni casi di diverse tipologie di società cooperative.
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Nuova edizione, con oltre 2000 nuovi indirizzi comprendenti anche il Giappone
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a cura di 4-Sight ISDN, INTERNATIONAL PREPRESS MEDIA DIRECTORY
Giovanni Guglielmetti L’INVENZIONE DI SOFTWARE BREVETTO E DIRITTO D’AUTORE
4-Sight UK, 1997, pp. 384, $ 15
Giuffré, Milano, 1997, pp. 368, £. 45.000
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Questa pubblicazione ha lo scopo di promuovere la connettività ISDN S nell’industria delle Arti Grafiche. All’interno di questo almanacco troverete una lista delle numerose migliaia di utenze 4-Sight installate atO traverso molti Paesi, tutte con un’uniX ca caratteristica comune: il desiderio Z di rendere noto che i loro servizi sono oggi disponibili on line. O Compilato e prodotto con l’aiuto di Kodak Professional, il libro mira a far sì che tale elenco possa crescere fino a divenire una sorta di Pagine Gialle mondiali di tutti i maggiori fornitori di questo mercato. X Le ditte elencate nel catalogo adopeZ rano una varietà di sistemi differenti; Macintosh e PC (Windows 3.1, O Windows 95 ed NT), ma la connettività digitale mondiale è già oggi una S realtà. Stampa su richiesta, Distribuzione e Stampa e Prove di colore in remoto sono tutte ora disponibili atO traverso collegamenti telematici ad alta velocità.
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Mauro Carletti LA CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ NELL’IMPRESA COOPERATIVA Il Sole 24Ore, Milano 1997, pp. 200, £. 34.000
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Il nuovo diritto d’autore
Il linguaggio Javascript
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Mondi virtuali
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Il linguaggio VRML permette la creazione di scenari tridimensionali su Internet
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Direttive comunitarie e normativa interna
Una ricca collezione di esempi di Javascript, compilatori Java, visualizzatori
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Il VRML (Virtual Reality Modeling Language) costituisce una tappa importante nell’evoluzione di Internet; tramite la rete delle reti è possibile accedere a una mole di dati impressionante, ma le interfacce utente più comuni, quelle basate su icone, risultano spesso inadeguate per una navigazione piacevole e un efficace recupero dell’informazione. Il VRML è una delle risposte più recenti a questo problema: il linguaggio introduce il concetto di spazio tridimensionale nella rete Internet. Il testo, oltre ad offrire una descrizione introduttiva delle caratteristiche più salienti di Internet e della realtà virtuale, illustra come creare il proprio mondo VRML e come metterlo a disposizione sul Web. Le operazioni sono realizzate con tecniche di tipo drag-and-drop (senza elementi di programmazione classica) grazie agli editor VRML.
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Grazie alla semplicità di utilizzo e alla struttura multipiattaforma, Javascript rappresenta l’ultima novità nell’evoluzione del World Wide Web verso un ambiente effettivamente interattivo. Questo testo rappresenta una guida completa a Javascript, con una trattazione approfondita di alcuni argomenti avanzati come l’integrazione di Javascript con Java e HTML, le librerie e le caratteristiche aggiuntive di HTML per Netscape Navigator. Il libro si sofferma inoltre sulla creazione di codice Java e nell’amministrazione di server per Java e Netscape. Il lettore sarà in grado di acquisire tutta la conoscenza necessaria per sfruttare al meglio questa nuova risorsa informatica, in modo da poterne applicare le potenzialità sia nel lavoro sia nella sua personale esperienza di esplorazione del World Wide Web.
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Nel corso del 1996 e nei primi mesi del 1997 il diritto d’autore ha subito S ulteriori importanti modificazioni. La nuova edizione dello studio sulla tutela degli autori e delle opere prende in considerazione O dell’ingegno X i tre avvenimenti di enorme rilievo che, sullo scorcio del XX secolo, Z hanno avuto influenza sulla disciplina: l’informatica, e la sua prorompente O diffusione in ogni settore delle attività sociali, l’influenza della legislazione europea sempre più incisiva nel sistema legislativo italiano e la nuova legge sul diritto d’autore, ampliata e X mutata rispetto a quella vigente solo qualche anno fa. Questo libro ha come Z obiettivo quello di facilitare la conoscenza in questa materia, O riunendo tutto il materiale disponibile in un’opera di facile consultazione.
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Laura Chimienti LINEAMENTI DEL NUOVO DIRITTO D’AUTORE Giuffré, Milano, 1997, pp. 498, £. 55.000
Tim Ritchey
D. Smith, R. Boyd, A. Scott
PROGRAMMARE CON JAVASCRIPT Tecniche Nuove, Milano, 1997 pp. 314, £. 55.000
VRML, STRUMENTI E TECNICHE Tecniche Nuove, Milano, 1996 pp. 244, £. 45.000
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La retinatura a modulazione di frequenza FM nei giornali quotidiani: Agfa Cristal Raster Molti lettori di TecnoMedia avranno già avuto modo di pubblicità ed una miglior resa in macchina da stampa. conoscere e sentir parlare di Agfa Cristal Raster, la retinatura a modulazione di frequenza di Agfa, detta - La maggior difficoltà tecnica nell’utilizzo del Cristal anche “stocastica” ossia a distribuzione casuale, e probaRaster consiste nella corretta riproduzione dei micropunti: bilmente qualcuno avrà nel passato anche eseguito dei test quanto più diminuiscono le dimensioni, tanto più aumenta e delle prove sul prodotto. la qualità, ma anche i problemi di riproduzione. Dal lancio Per chi non sapesse cos’è, possiamo descrivere la retinatura del prodotto Agfa ha lavorato costantemente per miglioCristal Raster come un sistema di retinatura alternativo a rare la semplicità di lavorazione del Cristal Raster, increquello tradizionale, dove le mentando di volta in volta la dilineature, la forma e le percentuali mensione del micropunto. di punto classiche vengono sostituiL’ultima versione di Cristal Raster, te da una distribuzione di proposta durante la recente Imprinta AGFA GEVAERT S.p.a. micropunti. aggiunge le dimensioni di 40, 60 e Divisione Graphic System 80 micron alle dimensioni già esistenti Via Grosio 10/4 - 20151 Milano I vantaggi derivanti dall’uso di questa di 14, 21 e 28 micron: naturalmente la Tel. 02.30741 Fax 02.3074429 tecnologia sono molteplici: qualità ottenuta con le dimensioni di - eliminazione di qualsiasi effetto moiré, anche sui colori micropunto più grandi è comunque qualitativamente vanmolto critici (marroni, grigi ecc...) taggiosa per un giornale. - incremento della qualità nella riproduzione delle immagini, grazie ad una migliore e più fedele riproduzione dei - L’evoluzione tecnologica verso fotoplotter di qualità, dettagli (qualità fotografica) ma soprattutto il forte interesse verso sistemi Computer to - riduzione dei tempi di produzione grazie alla possibilità Plate permetteranno di riprodurre micropunti della massidi lavorare con risoluzioni di input e output inferiori ma qualità, e nel caso del CTP l’esposizione diretta del - semplificazione della fase finale di stampa grazie ad un Cristal Raster in lastra permetterà di eliminare una delle più semplice registro in macchina, maggiore uniformità di fasi fino ad oggi più critiche quale l’esposizione del film distribuzione dell’inchiostro, maggiori densità massime sulla lastra. di stampa e saturazione dei colori e di conseguenza tempi di avviamento stampa ridotti. - Agfa si presenta oggi con tutto il background e l’esperienza acquisita in tre anni di lavoro sul prodotto nel Perché oggi torniamo a parlare di Cristal Raster, un campo della stampa commerciale: sono infatti circa un prodotto lanciato ormai da tre anni e che non ha riscontrato centinaio gli attuali utilizzatori, fra cui il Messaggero una larga diffusione nell’ambiente dei giornali quotidiaVeneto che da ormai tre anni stampa giornalmente il suo ni? quotidiano in Cristal Raster. La ragione si basa su una serie di evoluzioni tecniche, tecnologiche e commerciali che vorremmo portare alla Nonostante questi decisi miglioramenti non vorremmo Vs. attenzione: banalizzare o semplificare troppo la gestione della retinatura Cristal Raster. Una corretta introduzione del - il sempre maggior uso del colore nei giornali quotidiani prodotto non può sottrarsi ad una serie di test e prove è oggi un dato di fatto. Il colore viene chiaramente assonecessarie per garantire l’ottenimento di un buon risultato ciato ad una maggiore e più proficua raccolta pubblicitafinale. ria. L’uso del Cristal Raster consente una maggior qualità La riproduzione del micropunto comporta un aumento del e dettaglio nella riproduzione delle immagini legate alla Dot Gain in stampa, ossia un maggior ingrossamento del
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Riproduzione della scala dei grigi rispettivamente con retinatura tradizionale (in alto) ed in Cristal Raster (in basso).
punto che deve essere misurato, corretto ed inserito come curva di pre-compensazione durante l'esposizione dei film nel fotoplotter o della lastra nel caso del CTP. Il metodo di lavoro tipico del giornale quotidiano però comporta anche un vantaggio, perché attraverso un monitoraggio giorno per giorno consente di migliorare la curva di pre-compensazione fino all’ottenimento della miglior qualità raggiungibile. Agfa da parte sua si rende disponibile attraverso il suo personale qualificato a seguire questi test, come pure a
fornire una soluzione completa sia nel caso di un passaggio Computer To Film tramite fotoplotter Avantra e film Alliance, sia come Computer to Plate tramite plotter Polaris 100 e lastre Ozasol o Lithostar. A fronte di queste evoluzioni Agfa può quindi oggi proporre al mercato dei giornali quotidiani, non solo un prodotto, ma un sistema di output in grado di elevare la qualità del colore del giornale stampato ed è a disposizione di chiunque voglia eseguire dei test in merito.
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Business on line: nuove frontiere ed opportunità al Milia’98 di Cannes La prossima edizione del Milia, mostra mercato internazionale dei media interattivi, organizzato dalla Reed Midem Organization, che si svolgerà al Palais du Festival di Cannes dall’8 all’11 febbraio del 1998, offrirà a tutti i professionisti delle attività di comunicazione multimediale ed interattiva on line una serie di opportunità di estremo interesse.
e fornitori di servizi per l’industria dei media interattivi provenienti da tutti i contineti. Fra le aziende che operano parallelamente in contesti diversi, elettronica e carta stampata, hanno già confermato la partecipazione società del calibro di Bayard Press ed Havas. Di particolare rilevanza per tutti gli editori che guardano al Reed business on line come ad una risorsa sinergica con la carta stamMidem Convegni internazionali sul pata sarà la partecipazione delOrganisation l’americana Softbank Interactive business on line Il programma degli incontri, in Marketing (SIM), leader nelle fase avanzata di definizione, sarà vendite di pubblicità interattiva 11, rue du Colonel Pierre Avia - 75726 Paris Cedex 15 focalizzato proprio sugli sviluppi sul web con una quota del 25% Tel +33 1 41904479 Fax +33 1 41904470 delle sinergie fra on line e strudel mercato mondiale. SIM è speE-Mail: armelle.coatsaliou@midem-paris.ccmail.compuserve.com menti di comunicazione tradiziocializzata nella vendita di spazi http://www.milia.com nali, con un occhio alle tecnologie per web ad alto traffico, nello ed un’altro, come è consuetudine del salone internazionasviluppo e nella gestione degli annunci in funzione di le, ai contenuti. Fra le sessioni già confermate, segnaliacampagne promozionali verso target mirati di utenti. Nel mo: gennaio del 1997 SIM ha aperto una filiale europea a “La scrittura sul muro: tecnologia dei contenuti e proiezioLondra, e, successivamente, uffici commerciali nelle città ni di mercato per il 21° secolo” di Amburgo, Madrid, Barcellona e Parigi. “Trasmissione dati e distribuzione dei contenuti su reti a banda larga: la reale autostrada per i prodotti multimediali?” ... e la vendita al dettaglio “Passatempi on line: che cosa ci vorrà per farli decollare?” Al Milia’98 sarà presente anche un’altra società america“Le innovazioni del commercio elettronico che stanno na fortemente innovativa, la Rhizome Internet, per profacendo muovere il web” muovere il primo e finora unico al mondo “Online New “Il vantaggio principale dell’educazione attraverso struMedia Stock Library”, un servizio di vendita di strumenti menti elettronici”. digitali in un gran numero di formati indirizzati agli Tutti gli incontri organizzati nell’ambito del Milia’98, sviluppatori di Internet ed agli editori multimediali. La come consuetidine, sono indirizzati ad un pubblico di società impiega una formula commerciale innovativa: professionisti, ed affrontano i contenuti dei prodotti e dei offre ai propri utenti contratti di licenza d’uso della durata servizi da tre angolazioni privilegiate: prospettive econodi un anno, legati a procedure di sottoscrizione online miche e di mercato, sviluppo tecnologico sia dal punto di rinnovabili di anno in anno qualora si sia interessati ai vista del produttore che del consumatore finale, strategie nuovi aggiornamenti degli “oggetti digitali” acquistati. distributive e diffusionali. Le dimensioni della rassegna Anche la prossima edizione del Milia punta all’obiettivo garantiscono un confronto fra le opinioni e le esperienze di radunare per cinque giorni i professionisti ed i dirigenti a livello realmente internazionale. più influenti a livello mondiale che operano nell’industria dei mezzi di comunicazione interattivi, nelle attività di La pubblicità su rete Internet... negoziazione dei diritti d’autore, nella formazione di Per quanto riguarda l’area espositiva, saranno presenti alleanze strategiche, nello sviluppo di servizi online e aziende che operano come editori e distributori di prodotti nella distribuzione dei nuovi prodotti.
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Sconti al Milia per gli operatori italiani grazie ad un accordo con la ANEE La ANEE - Associazione Nazionale dell’Editoria Elettronica - che opera per lo sviluppo del settore multimediale in Italia e ne rappresenta i maggiori operatori, ha stipulato con il Milia un accordo di favore con lo scopo di favorire la partecipazione alla manifestazione di Cannes del maggior numero possibile di professionisti italiani. Sconto del 60% L’accordo prevede una tariffa speciale per l’ingresso di FF.1.595 per persona, invece di quella completa pari a FF. 3.850, con uno sconto di circa il 60%.
multimediali italiani sia un passo fondamentale per una reale crescita del settore. Questa iniziatiava è quindi particolarmente interessante perchè, abbattendo i costi, permette anche a piccoli operatori multimediali di essere presenti su uno scenario internazionale per farsi conoscere e scambiare esperienze, uscendo così dai confini del proprio Paese. Ulteriori informazioni su questa particolare facilitazione offerta dalla ANEE possono essere richieste direttamente alla segreteria della Associazione Nazionale dell’Editoria Elettronica, via Mario Pagano 14, 20145 Milano, telefono e fax 02/48027323, E-mail: asanee@mbox.vol.it.
Chi può usufruire di questa tariffa speciale I professionisti che possono usufruire di questa offerta speciale sono: Operatori multimediali (grafici, produttori, autori, illustratori...) non assunti da alcuna società del settore; Operatori di piccole imprese multimediali. E’ essenziale che le persone interessate a questo sconto siano alla loro prima partecipazione al Milia. Quanti avessero già visitato il salone nelle edizioni precedenti, sia con il proprio nome che sotto quello di una società, sono automaticamente esclusi da questa offerta. Come ottenere la tariffa speciale Le richieste di partecipazione al Milia devono essere fatte pervenire via fax alla Segreteria Organizzativa ANEE (telefono e fax : 02 / 48027323) entro e non oltre il giorno 15 dicembre 1997. L’Associazione nazionale dell’Editoria Elettronica ritiene che la internazionalizzazione dei prodotti
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PostScript... ...andata e ritorno in Business Class! Gentili lettori di Tecnomedia, LinkService è lieta di annunciare la distribuzione esclusiva sul territorio nazionale di un prodotto che riteniamo possa suscitare il Vostro interesse: Transverter Pro. Si tratta di un sofisticato convertitore di formati disponibile per ambienti Macintosh, Windows 3.1/ LinkSe 95/NT che nasce per rispondere alle richieste di quanti abbiano ad operare in input con file PostScript/PDF e necessitino di output vettoriali o bitmap. Transverter Pro assolve a 5 fondamentali funzioni:
completamente editabile in applicativi quali FreeHand®, Illustrator® , PhotoShop® e PicturePublisher®; questo applicativo restituisce il Vostro documento PS/EPS/PDF in un formato composto da vettori, testo e bitmap completamente modificabile! Un’altra importante possibilirvice Srl tà è data dalla funzionalità che, a partire da pagine create in • CONSULENZA INFORMATICA XPress® e PageMaker® ed • FORMAZIONE esportate in EPS, consente di • SVILUPPO SOFTWARE modificarle con la massima li• DISTRIBUZIONE bertà in applicativi di grafica vettoriale.
Via Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Telefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869
Rippaggio Importazione Internet: http//www.rcs.re.it/linkservice E’ in grado di rasterizzare qualsiasi Transverter Pro permette di E-Mail: linkservice@re.nettuno.it file PostScript di livello 1 e 2 verso i “aggiungere” la preview ai file formati TIFF, JPEG, GIF e fax. Ad esempio, pagine di giornale EPS/PS che ne sono sprovvisti; basta con l’impaginazione di box grigi! Attenzione: Transverter Pro è l’unico applicativo attualmente in grado di trasformare file PDF in file EPS vettoriali con anteprima. Preflight Transverter Pro può anche essere utilizzato come un veloce e sofisticato strumento di preflight in quanto, analizzando a fondo i file PostScript per la rasterizzazione, segnala eventuali incongruenze, mancanze di fonti e link errati.
che provengono dal sistema editoriale in formato PostScript possono essere automaticamente convertite in GIF per la pubblicazione su Internet! TransverterPro è in grado di rasterizzare per dispositivi di grande formato oltre che per agevolare il posizionamento di oggetti nei più diffusi applicativi di impaginazione elettronica. E’ inoltre possibile - grazie a Transverter Pro - importare in PhotoShop file in formato PS, non solo EPS! Modifica Transverter Pro permette di rendere un file PostScript/PDF
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Visualizzazione Con Transverter Pro potrete finalmente vedere graficamente i file PostScript, comprese le stampe su disco, sulle Vostre stazioni di lavoro. Una pratica funzione di View Vi propone una ricca gamma di opzioni che vanno dalla scelta del formato
del documento (nel caso di EPS è in grado di riconoscere il BoundingBox) alla risoluzione del raster, dal color space alla rotazione ed al mirroring. Transverter Pro è anche un prodotto estremamente indicato ad essere inglobato nelle Vostre procedure operative in quanto,
oltre ad una modalità interattiva per la visualizzazione/conversione dei file dispone di una modalità batch, ovvero della possibilità di processare in modo automatizzato intere cartelle
di documenti PostScript/PDF scaricando il risultato in una cartella definita dall’utente. La versione per Windows 3.1/95/ NT dispone inoltre di una modalità command-line che consente di pilotare l’applicativo attraverso batch-file DOS!! Come anticipato, i formati di input sono il PostScript inteso come PS, EPS e stampa su disco oltre al formato PDF; per quanto riguarda i formati supportati in output essi sono: • EPS • TIFF • GIF • JPEG • BMP • Illustrator 3 • PCX • DCX • Fax Group 3 • Fax Group 4 • PICT Vettoriale • Targa • EMF • WMF Ciascuno di questi formati è ampiamente parametrizzabile per conserntirVi una transcodifica efficiente ed idonea alle Vostre necessità operative. Versioni dimostrative per Macintosh e Windows sono disponibili presso il sito LinkService all’indirizzo http://www.rcs.re.it/linkservice
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Sistemi editoriali, OPI, archiviazione: soluzioni a tutto campo per TERA Il 1997 si può dire stia diventando l’anno della grande svolta della Tera, Società fondata da Roberto Antoniotti e Michele Mottini nel 1990. Infatti, negli ultimi due anni, Tera ha triplicato il proprio fatturato ed il proprio organico, è diventata una S.p.A. e sta diventando sempre di più una realtà nel mondo dell’editoria elettronica e della prestampa.
Piccolo di Alessandria ed il sistema di gestione della produzione de Il Corriere della Sera). ...e all’estero Anche in campo internazionale Tera ha confermato i successi avuti in Italia firmando contratti con alcune testate in Croazia (Novi List, Glas Istre, Novi Vjesnik e l’agenzia di stampa HINA), in Brasile (Diario de Nordeste, Jornal Lance, Diario Oficial e Gazeta Mercantil), in Slovenia (il Dnevnik Newspaper Group), in Israele (il Jerusalem Report) ed in Germania (il Deutche Tagepost), il tutto per oltre 1000 posti di
Un po’ di storia Per chi ancora non conoscesse la storia di questa Società, vorremmo in breve enunciare a grandi linee i passi salienti che hanno portato Tera ad essere TERA S.p.A. una delle Società leader nel Via Barnaba Oriani, 1 - 20156 Milano - Italia settore dell’editoria elettroniTel. +39 (2) 38.00.81.18 Fax +39 (2) 38.00.81.19 ca. e-mail sales@tera-it.com L’anno cruciale nella storia della Tera è il 1992, anno in cui Hyphen commissiona lavoro. a Tera lo sviluppo di un sofisticato sistema editoriale Tutto ciò porta Tera ad annoverare a livello internazio(il sistema HES) da introdurre sul mercato internazionale oltre 50 installazioni di sistemi editoriali. nale. Nell’Ottobre ’95, a seguito del fallimento di Hyphen, Topic, la proposta Tera per l’OPI Tera riacquista i diritti del sistema editoriale (rinominato Ed è proprio operando nel campo dell’editoria che Tera Good News) e intraprende con successo non solo la incontra il mondo dell’O.P.I.: complicato e difficile da vendita diretta del prodotto ma cerca anche di venire usare, era spesso fonte di problemi piuttosto che di incontro alle esigenze di coloro che si sono trovati benefici. Nasce così l’idea di sviluppare un server nella scomoda situazione di non avere più un supporto O.P.I. semplice, ma allo stesso tempo potente ed affitecnico, garantendo loro una continuazione di assistendabile, che si concretizza con il rilascio di Topic, za. server O.P.I. per Windows NT. La bontà di questo prodotto si concretizza con l’accorIl successo di GoodNews: in Italia... do OEM con Fuji Film che consente al colosso giappoCon una serie di contratti firmati negli ultimi mesi sul nese di commercializzare a livello internazionale il mercato italiano, Tera si è aggiudicata le commesse per server Tera. la realizzazione dei nuovi sistemi editoriali de Il PopoCiò sta a significare che il prodotto, se valido, conta lo di Roma, Il Nuovo Giornale di Bergamo, il Corriere più della dimensione aziendale. di Como, il Corriere Adriatico di Ancona, L’Eco di Biella, che si vanno ad aggiungere agli altri contratti Archiviazione digitale integrata firmati agli inizi dell’anno (La Padania di Milano, Il Allo scopo di fornire ai propri clienti soluzioni sempre
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più complete, Tera ha presentato all’ultima IFRA di Amsterdam il proprio sistema di archiviazione basato, come consuetudine e scelta societaria, su Windows NT. Il software di archiviazione archivia testi, immagini e pagine e si basa su un database SQL unito ad un engine di ricerca full-text. Le ricerche sono miste, full-text e campi del database su tutti gli elementi con la possibilità di associare un numero qualsiasi di campi definiti dall’utente ad ogni elemento. L’interfaccia al database avviene tramite un server Web utilizzando browser Internet (Internet Exlorer, Netscape). I testi vengono archiviati in formato HTML per consentire una loro utilizzazione universale e vengono automaticamente convertiti dal/al formato del sistema editoriale GoodNews all’atto dell’archiviazione e dell’estrazione preservando la codifica tipografica. I testi vengono conservati direttamente sul database in formato compresso, così come i thumbnail delle immagini per la visualizzazione veloce del risultato delle ricerche. Le immagini in alta risoluzione, invece, vengono archiviate in formato JPEG o EPS e risiedono come file al di fuori del database. L’archivio consente di spostare questi file off-line su CD-ROM, dischi magneto-ottici, cartridge Zip o Jaz etc. o in alternativa, o di mantenerli on-line utilizzando juke-box di CD-ROM.
Le pagine vengono archiviate in formato PDF e risiedono come file al di fuori del database mentre i rispettivi thumbnail, come per le immagini, risiedono nel database stesso. L’archivio gestisce i legami tra i diversi elementi, consentendo per esempio di passare da una pagina a testi e/o immagini contenute nella stessa o viceversa, o di passare dal testo di un articolo alle foto associate, il tutto in modo completamente interattivo Tera, un partner in continua crescita Acquisendo nuove commesse e sviluppando nuovi prodotti, anche l’organizzazione è cresciuta di conseguenza. Attualmente Tera si avvale della collaborazione di ventisette persone, parte delle quali sono operative presso la sede di Milano, parte presso gli uffici di Bologna e parte presso la controllata inglese Tera UK Limited. La maggioranza di esse è impegnata nello sviluppo del software, le restanti invece si dividono tra addetti commerciali, marketing, amministrativi e tecnici applicativi. Inoltre, per far fronte ad una parte del mercato internazionale, Tera gestisce una rete di distribuzione in vari Paesi quali Germania, Olanda, Inghilterra, Stati Uniti, Brasile e Sud America.
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“Push Technology” per archivi e notiziari on line I professionisti e gli utenti degli archivi di informazione e dei notiziari on line possono sfruttare le potenzialità della tecnologia cosiddetta “push” per ricevere su Internet notiziari altamente personalizzati in tempo reale, partendo dai repertori trasmessi dalle agenzie di informazione ai server T-WEB di Telpress, la società specializzata in soluzioni per la ricezione, l’archiviazione ed il trattamento delle notizie on line. Il nuovo applicativo si chiama Quick News, e rappresenta, in ordine di tempo, l’ultimo modulo sviluppato all’interno dell’architettura TOSCA di Telpress per la trasmissione digitale delle informazioni; (cfr. TecnoMedia n. 11 pag. 50 e n.13 pag.64).
diretto fra un server ed un client installato sulla rete, in modo tale da consentire agli archivi di inviare in modo del tutto automatico - da qui il termine “push”, cioè “client” collegati in rete, di instaurare un collegamento diretto con il T-WEB, ovvero con tutti i diversi “server” configurati con la tecnologia Telpress, per la ricezione automatica degli aggiornamenti via via pubblicati sulla rete. Ogni qual volta l’utente si collega ad Internet, il modulo Quick News avvia una procedura di login in background che comunica al server di essere attivo, e questo provvede ad inviare tutte le nuove informazioni a partire dall’ultimo collegamento effettuato dal client.
Banner, browser e cache Gli aggiornamenti vengono inviati sullo scherTecnologia push: aggiornamento automatico mo del computer collegato attraverso banner in tempo reale colorati, una scelta non solo piacevole per La tecnologia “push” è un moderno strumento Piazza della Libertà 13 - 00192 Roma l’occhio, che pure non guasta, ma ancorata per la gestione delle informazioni on line distritel. 06/3216304 - fax 06/3216345 ad una precisa strategia di sviluppo tecnolobuite su Internet: l’obiettivo è consentire a tutti E-mail: info@email.telpress.it gico. Quando l’utente apre il banner per i navigatori - professionisti ed utenti abituali http://www.telpress.it di ricevere informazioni aggiornate direttamente leggere le ultime notizie, accede automaticamente ad una pagina di testo in formato HTML trasferita dai siti di loro interesse ogni qualvolta si collegano ad Internet, all’interno di un browser perfettamente funzionante. Ciò conliberandoli dall’obbligo di visitare continuamente i database ed sente all’utente di avviare ulteriori navigazioni su Internet direti repertori di notizie per caricare gli aggiornamenti. tamente dall’interno della notizia, senza dover entrare ed uscire Un rimedio contro lo stress da informazioni on line secondo da diversi ambienti operativi. Il browser è una versione qualcuno, un modo per combattere la pigrizia secondo altri, il personalizzata da Telpress sulla base di Microsoft Explorer, una software per la “push technology”, almeno finora, è consistito in finestra nella quale sono state evidenziate e perfezionate alcune programmi in grado di stabilire un “canale” di comunicazione Quick News invia, a ciascun utente collegato, banner con gli aggiornamenti personalizzati in tempo reale.
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O IRETT RMANO
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INFO
line su rete internet. Giornalisti, responsabili degli uffici stampa, direttori dei dipartimenti di comunicazione di grandi aziende pubbliche e private sono in grado di ricevere aggiornamenti in tempo reale su Internet ogni qual volta si collegano, trovando accesso immediato alle sole notizie che interessano per la propria attività. Rispetto ai “canali” forniti da altre soluzioni, Quick News ha il vantaggio di sfruttare una personalizzazione estremamente spinta dell’informazione, un valore aggiunto sempre più richiesto man mano che si va espandendo la capacità di Internet di trasmettere informazioni e notizie in tempo reale. A sinistra, il browser HTML di Quick News durante la consultazione di una pagina Internet. In basso, Quick News durante la consultazione dei notiziari inviati dal T-WEB.
funzionalità di base. Tutto il materiale trasmesso al client viene preventivamente immagazzinato dal server in un’area cache, sulla falsariga di quanto avviene per i servizi di posta elettronica. Come per la E-mail, infatti, l’utente riceve tutta la informazione di sua competenza a partire dall’ultimo collegamento effettuato. naturalmente è possibile settare i parametri relativi alle dimensioni del “magazzino digitale”, in modo da evitare al professionista che per varie ragioni non si fosse collegato ad Internet per periodi di tempo più lunghi della media, di ricevere una vera e propria “valanga” di notizie di agenzia. Un applicativo per professionisti Quick News è una soluzione per la push technology indirizzata ai professionisti degli archivi e dei servizi di informazione on
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CIRCOLARI
“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazione alle imprese editrici e stampatrici. “Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelle aziende del settore.
Circolare del 29-09-97
N° 41 (MI)
Convocazione Commissione Tecnica Operativa Milano 8 ottobre 1997. Servizi regioni Nord.
Circolare del 30-09-97
N° 77 (RM)
Rilevazione vendite quotidiani. Luglio-agosto-settembre 1996-1997.
Circolare del 03-10-97
N° 78 (RM)
Borse di lavoro ai sensi dell’art. 26 della legge 24 giugno 1997 n. 196; decreto legislativo 7 agosto 1997 n. 280 di attuazione del piano straordinario per l’occupazione giovanile.
Circolare del 06-10-97
N° 79 (RM)
Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative alla campagna per le elezioni dei sindaci, dei presidenti delle provincie, dei consigli comunali fissate per il 16 novembre 1997. Regolamento del Garante per la radiodiffusione e l’editoria dell’1-10-1997.
Circolare del 07-10-97
N° 42 (Mi)
Fruizione dei turni di chiusura estiva delle rivendite di giornali.
Circolare del 07-10-97
N° 80 (RM)
Art. 4 del contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico: situazione occupazionale trimestre luglio-settembre 1997.
Circolare del 07-10-97
N° 81 (RM)
Risultati ottenuti dalla Federazione Italiana Editori Giornali, in sedi governative e parlamentari, nella segnalazione delle esigenze dell’editoria italiana e nel suggerimento di proposte di soluzioni.
Circolare del 13-10-97
N° 82 (RM)
Legge 29 maggio 1982 n. 297: coefficiente di rivalutazione per i mesi di luglio, agosto e settembre 1997
Circolare del 15-10-97
N° 83 (RM)
Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative alla campagna per le elezioni dei sindaci comunali della regione Sicilia fissate per il 30 novembre 1997. Regolamento del garante per la radiodiffusione e l’editoria dell’8-10-1997 (Gazzetta Ufficiale n. 238 dell’11 ottobre 1997)
Circolare del 16-10-97
N° 84 (RM)
4a conferenza internazionale sull’editoria interattiva - Zurigo, 12-14 novembre 1997.
Circolare del 17-10-97
N° 43 (Mi)
Decisioni dell’organo Monocratico istituito ai sensi dell’art. 12 dell’Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.
Circolare del 17-10-97
N° 44 (MI)
Convocazione Commissione Tecnica Operativa Roma 31 ottobre 1997. Servizi Regioni centro sud.
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TecnoMedia
Circolare del 23-10-97
N° 46 (MI)
Organo Monocratico istituito ai sensi dell’art. 12 dell’Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici: raccolta delle pronunce.
Circolare del 28-10-97
N° 85 (RM)
IVA sulle cessioni di prodotti editoriali. Decreto legislativo n. 313 del 2/9/97.
Circolare del 28-10-97
N° 86 (RM)
Rilevazione andamento vendite quotidiani. Agosto - settembre - ottobre 19961997.
Circolare del 28-10-97
N° 87 (RM)
Giornale nella scuola. Circolare del Ministero della Pubblica Istruzione.
Circolare del 29-10-97
N° 47 (MI)
Tariffe postali per la stampa. Approvazione della convenzione Ente Postali/FIEG.
Circolare del 05-11-97
N° 88 (RM)
Convegno nazionale “Il giornale in classe per creare i lettori di domani” - Roma 10-11 dicembre 1997.
Circolare del 07-11-97
N° 89 (RM)
Conferenza sulla lettura - Parigi, 27-28 novembre 1997.
Circolare del 10-11-97
N° 90 (RM)
Corso di formazione per i rappresentanti per la sicurezza nel settore giornalistico.
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