TecnoMedia Tecnologie, Prodotti
& Mercati editoriali
Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -
Periodico mensile. Anno VI n. 24 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) Esemplare diffuso gratuitamente ai soci
Pubblicità on line: una novità “made in Italy”
Si chiama WSPUB2000 la soluzione per la gestione del ciclo digita le della pubblicità, sviluppata dal Centro Stampa Pavese.
a pagina 3
Ifra ’99: edizione record con tante novità
Un resoconto dell’Expo di Amsterdam, con gli approfondimenti di TecnoMedia su alcune installazioni particolarmente significative
L’Expo..................................................................................... a pagina 6 “Intelligenza artificiale” per il quotidiano Hallandsposten...... a pagina 10 “Telefono senza fili” al gruppo Finegil................................... a pagina 14 Gestione delle immagini “object oriented”............................ a pagina 17
Computer to plate a La Prealpina
Il quotidiano di Varese ha avviato la produzione delle lastre su un nuovo sistema CtP da 140 lastre broadsheet l’ora.
a pagina 21
BUSINESS@Internet
Alla scoperta di Repubblica.it
Dal 25 ottobre scorso il sito Internet del quotidiano di Piazza Indi pendenza è aggiornato non-stop 24 ore al giorno.
a pagina 24
E-Commerce: nuove sfide per i fornitori
Comunità virtuali ed integrazione di sistemi: intervista a Piero Ca murati, direttore marketing di SAP.
a pagina 27
Notizie Flash
a pagina 29
Sala spedizione: strategie a confronto
TecnoMedia ha intervistato alcuni protagonisti del mercato italiano dei sistemi per la sala spedizione.
Sandro Provera (Ferag Italia)............................................... a pagina 38 Giorgio Bonvini (Idab-Wamac / R.G.)................................... a pagina 40 Maurizio Fantini (Müller Martini)........................................... a pagina 42
Movimentazione manuale dei carichi
Un intervento dell’esperta Antonietta Strada su norme vigenti, ob blighi e sanzioni per le aziende editrici e stampatrici.
Le Rubriche
a pagina 44
Lo Scaffale.................................................................................. a pagina 48 Circolari FIEG............................................................................. a pagina 69 Appuntamenti............................................................................. a pagina 71
Http://www.ediland.it Numero 24 Novembre 1999
Filo diretto
Le aziende informano Da pagina 50, il servizio
che mette a diretto contatto fornitori e utilizzatori di tec nologie per l’industria grafi co-editoriale. Ecco l’elenco delle aziende aderenti:
Agfa-Gevaert Ansa Atex Media Solutions Autologic Information International B.V.S. - Technotrans Barco Graphics Denex Systems Technology Ecrm Egraf Elettra Elsag Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Gerber Systems Hurletron Idab-Wamac International King Press Kodak Polychrome Graphics Lem Link Service Milia 99 Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G. Optronics Purup Prepress R. G. Reed Midem Organisation Segbert Sinedita Sap Italia Scanview Sitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecnavia Press Tecsa Telpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision
PARLIAMO DI...
TecnoMedia
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Le poche settimane che ci separano dalla fine dell’anno sono, come vuole ogni buona tradizione che si rispetti, occasione per alcune considerazioni sui dodici mesi che ci lasciamo alle spalle. Un’occasione resa ancora più interessante dal fatto che il 1° gennaio di quest’anno si spalancheranno le porte sul fatidico Anno Duemila, una data carica di valori simbolici. La prima considerazione che viene quasi naturale è il rinnovato, e vorremo dire, fattivo interesse degli editori italiani ed europei nei confronti delle tecnologie, testimoniato dai risultati della più importante rassegna mondiale di settore, l’Ifra-Expo che si è svolta lo scorso mese di ottobre ad Amsterdam. L’edizione di quest’anno ha infatti registrato il record assoluto per quanto riguarda lo spazio espositivo riportando, contemporaneamente, i visitatori ai migliori livelli della blasonata mostra convegno internazionale. Ciò costituisce, più di ogni altra considerazione, un segnale forte e incontrovertibile di come, all’approssimarsi dell’Anno Duemila, l’innovazione tecnologica continui ad essere considerata uno degli assi portanti dello sviluppo dell’informazione stampata. Non ci soffermiamo sui dettagli, per i quali rimandiamo agli articoli della rivista, salvo ribadire, in questa circostanza, che l’Italia, grazie ad un numero sempre maggiore di aziende sviluppatrici di soluzioni, è ormai diventato un Paese in grado di esportare, con successo crescente, una tecnologia software impensabile fino a qualche anno fa. Merito, non c’è dubbio, degli sviluppatori e dei coraggiosi imprenditori che hanno creduto nel high-tech “made in italy”, ma anche, probabilmente, merito delle testate quotidiane italiane che, adottando soluzioni sviluppate nel nostro Paese, hanno contribuito con la loro esperienza in quel lungo processo di ottimizzazione del software “nostrano” che ormai sempre più anche editori esteri sono disposti a riconoscere. Non sfuggirà ai lettori più attenti che in questo numero presentiamo una nutrita serie di esperienze, dedicate a nuove tecnologie “in produzione”, dove l’elemento caratterizzante è il sempre più forte rapporto di collaborazione fra fornitori ed utilizzatori, i primi chiamati ad interagire, a diverso livello, con lo soluzioni talvolta abbozzate, talvolta sviluppate o magari solo immaginate, che hanno a che fare con alcuni dei più promettenti settori di sviluppo tecnologico, dalle Tlc alla videoimpaginazione alla gestione on line della
pubblicità, riguardo alla quale la nostra rivista si è sempre caratterizzata per una informazione particolarmente approfondita e puntuale, non solo strettamente tecnologica. Ed alle soglie dell’Anno Duemila non possiamo esimerci da una quarta osservazione: lo sviluppo sempre più impetuoso, in Italia come all’estero, di iniziative che hanno come obiettivo la integrazione di Internet con i mezzi di comunicazione stampati. I partecipanti alla edizione di Ifra Italia, che si è svolta a nel giugno scorso a Milano, stanno ricevendo in queste settimane il CD Rom contenente gli atti del Seminario Internazionale dedicato proprio alle potenzialità di Internet come strumento di comunicazione e servizio. Oltre 500 pagine con dati, esperienze editoriali e tecnologiche relative al Web, che costituiscono un modesto - contributo alla diffusione della conoscenza di questo nuovo strumento di comunicazione, per il quale sempre più imprese editoriali e grandi gruppi si stanno mobilitando anche in Italia. Un mercato nuovo, tutto da costruire, e dal nostro punto di vista tutto da seguire, dal momento che, è ormai assodato, gli editori di carta stampata giocheranno un ruolo fondamentale nell’editoria e nei servizi on line che si svilupperanno nel corso del Terzo Millennio. Carlo Lombardi
TecnoMedia Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Marco Brogi, Giuseppina Ciaccia, Elisabetta Marchetti, Valentina Puppo Segreteria di Redazione Antonella Appolloni Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 1999 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa SAVINI Via G. Emanuele Rizzo, 18 (G.R.A.) - 00178 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 15 dicembre 1999 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)
Una soluzione “made in Italy” per la gestione della pubblicità in formato digitale
TecnoMedia
Nel promettente settore dei software per la gestione on line della pubblicità in formato digitale si segnala una nuova soluzione progettata e sviluppata in Italia. Il sistema, denominato WSPUB2000, tiene conto delle caratteristiche industriali del nostro Paese, consentendo alle società Concessionarie di mantenere il pieno controllo sul flusso degli annunci pubblicitari e sviluppando strumenti e metodologie per standardizzare la qualità dei file, dalla Agenzia/fotolito fino allo stabilimento di stampa del giornale.
WSPUB2000 è il nome di una nuova soluzione per la gestione della pubblicità in formato digitale, che consente la trasmissione dei file attraverso il network costituito da agenzie, fotolito, concessionarie, tipografie e centri stampa dei giornali quotidiani, prodotta da Centro Stampa Pavese per dare una soluzione completa alle problematiche di gestione della pubblicità delle testate locali del gruppo Finegil-L’Espresso. Per lo sviluppo ed installazione dell’ultima versione, Centro Stampa Pavese ha usufruito della collaborazione di LinkService società che negli ultimi anni ha acquisito un know how particolarmente significativo nell’area della gestione on line della pubblicità in formato digitale. WSPUB2000 è una soluzione interamente progettata e realizzata nel nostro Paese per risolvere i problemi legati alla gestione di qualsiasi tipo di annuncio pubblicitario. Il marchio “made in Italy” non è legato ad anacronistici “campanilismi tecnologici”, mai come in questo caso fuori luogo e fuori tempo, ma alla consapevolezza che la soluzione ha tenuto conto, fin dalla nascita, della particolare organizzazione esistente nel nostro Paese, dove il processo industriale della produzione e della stampa degli annunci pubblicitari viene, di fatto, gestito e controllato da una specifica società di servizi denominata Concessionaria. La valutazione attenta di questa caratteristica è stato finora uno degli spartiacque che maggiormente ha potuto influire sulla possibilità o meno di introdurre nell’industria italiana dei giornali la digitalizzazione del processo di gestione della pubblicità, e questo a prescindere dal fatto che in altri Paese una determinata soluzione potesse essere applicata con ottimi risultati.
La Concessionaria al centro del sistema Il prodotto è nato come strumento di lavoro in ambito produttivo e, in successive evoluzioni, si è trasformato in software per la gestione dell’intero ciclo di lavorazione della pubblicità on line. Ma come lavora, in dettaglio, WSPUB2000 ? Al centro dell’architettura, sviluppata in più nodi applicativi, c’è la Concessionaria di pubblicità, dalla quale dipende, nell’attuale organizzazione del lavoro diffusa in pressoché tutti i quotidiani italiani, il flusso della pubblicità. L’addetto della Concessionaria dispone di una scheda elettronica - record - per ogni cliente acquisito, alla quale agganciare di volta in volta la inserzione venduta, corredata di tutti i dati amministrativi e di posizionamento in pagina. Ogni nuovo annuncio è contrassegnato da un “nome univoco” che, dal momento nel quale è creato, accompagna la inserzione in ogni fase di lavorazione all’interno del sistema. A sua volta, la scheda di registrazione tiene conto di tutto il ciclo produttivo, consentendo in ogni momento agli operatore di conoscere lo “status” dell’annuncio e tutto l’itinerario seguito dal file digitale all’interno del sistema, pubblicazioni comprese. Tutta la fase gestionale dell’annuncio, quindi il ciclo contatto con il cliente, prenotazione/contratto, è gestito dalla Concessionaria, che mantiene così il controllo di tutto il flusso pubblicitario, continuando a svolgere la propria attività tradizionale con in più i vantaggi derivanti dall’utilizzo di un supporto informatico per la trasmissione degli annunci on line.
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Una soluzione “made in Italy” per la gestione della pubblicità in formato digitale
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Ingressi diversificati Accanto al ruolo della Concessionaria, l’altro problema “storico” nello sviluppo dei sistemi per la gestione digitale della pubblicità è sempre stato quello di mantenere il sistema “aperto” a qualsivoglia tipo di materiale in ingresso. Il sistema WSPUB2000 ha previsto tre diverse “porte di accesso”: un canale digitale, dotato di una serie di accorgimenti tecnici riuniti all’interno di un modulo denominato “normalizzatore”, del quale vedremo in seguito la funzione, un ingresso per l’analogico da digitalizzare - ovvero scanner con software dedicati alla scansione di originali in pellicola o su supporto cartaceo - ed infine un terzo ingresso, potremo dire “manuale”, dove un operatore provvede alla lavorazione del bozzetto in un ambiente di lavoro guidato che integra i pacchetti standard Page maker e Corel Draw. Massima flessibilità, quindi, in applicazione del principio che mai nessun sistema, per quanto tecnologicamente avanzato, possa permettersi di negare l’accesso a materiali pubblicitari non omogenei. La qualità: un vantaggio per tutti La qualità è un vantaggio per tutti gli attori interessati al flusso della pubblicità on line: e su questo nessuno ha dubbi. Il problema, piuttosto, è quello di creare la qualità, e mantenerla lungo tutte le tappe del processo, tenendo sempre in conto che il passaggio di un file da un ambiente di lavoro ad un altro comporta anche la presa in carico della pubblicità da parte di addetti che non necessariamente hanno un’identica formazione professionale e, soprattutto, non sempre sono disposti a rinnovare il proprio modi di lavorare o, nel caso di aziende diverse, non sempre sono disposte a prendere in esame nuovi investimenti. Per questo, e soprattutto per ridurre al minimo le discussioni fra le parti in sede di accordo prima e durante il flusso di lavoro poi, si è deciso di puntare sullo sviluppo di soluzioni tecnologiche in grado di produrre fin dall’inizio del processo e mantenere nelle diverse fasi un alto standard qualitativo grazie all’impiego di procedure di controllo software particolarmente sofisticate. All’ingresso del WSPUB2000 è stato installato un modulo, denominato “normalizzatore”, che si occupa di controllare la qualità dei file in arrivo. Il sistema privilegia i formati PDF ed EPS, ma niente vieta che la pubblicità venga trasferita on line in formato Tiff, così come sono accettati i formati Quark XPress, una
piattaforma particolarmente diffusa presso le agenzie di pubblicità. Il normalizzatore agisce come un filtro attivo, verificando l’integrità del file ed avviandolo successivamente, in modo automatico, in tre diversi raggruppamenti: i file senza inconvenienti di sorta, i file con errori ed i file scartati, ovvero quelli ritenuti dal sistema di controllo “non correggibili”. Nel secondo caso, quando gli errori sono “rimediabili”, è il sistema stesso che provvede ad intervenire, in modo automatico o tramite un operatore, mentre nel caso in cui il file sia “scartato”, il software si incarica di segnalarlo prontamente ai responsabili, che possono richiamare subito la fonte che lo ha inviato, richiedendo le correzioni necessarie. Per quanto riguarda le fotolito e le agenzie di stampa, ovvero le strutture - di solito esterne alla Concessionaria - che provvedono all’invio della pubblicità in digitale, vengono dotate di strumenti di preflight per il controllo di qualità fin dalla origine del file. Questo accorgimento, unito alla fornitura dei corretti parametri per la configurazione di sistema presenti nei moduli di creazione dei file, siano essi il Distiller per PDF o altre piattaforme standard come Quark XPress o Adobe Photoshop, consente ulteriori, e significativi guadagni, in termini di qualità globale. E’ interessante notare, a questo riguardo, che le esperienze finora effettuate, hanno dimostrato che strumenti tecnologici che tendano a garantire la qualità attraverso processi di standardizzazione dei file il più possibile effettuati senza interventi diretti degli operatori, ovvero agendo sulle configurazioni dei parametri di base del software che si occupa della preparazione dei file di pubblicità, sono oltremodo graditi ed apprezzati in un sistema dove devono interagire creativi e tecnici di diversa estrazione che operano in diversi layout tecnologici. Un ambiente collegato on line dove la tentazione allo “scaricabarile” della qualità è sempre molto elevata, e dove un flusso di lavoro “normalizzato” può risolvere in molti casi all’origine ogni tipo di contestazione. Assemblare informazioni Tutto il materiale pubblicitario in formato digitale, normalizzato ed acquisito dal sistema e corredato di tutte le informazioni gestionali necessarie alla pubblicazione, va a finire nei due archivi disponibili: il giornaliero e lo storico. Il primo, contiene i materiali in fase di pubblicazione, meglio noti come inserzioni “vive”, l’archivio storico ospita invece tutte le inserzioni pubblicitarie pubblicate dalla testata e senza più
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data d’uscita prenotata. Da questa banca dati, alimentata dalla Concessionaria per quanto attiene al flusso di pubblicità acquisita dal quotidiano, i poligrafici incaricati della produzione attingono la lista di quanto andrà pubblicato sia sul numero del giorno che nelle edizioni successive. L’archivio giornaliero può essere consultato sia per date passate allo scopo di verificare il pubblicato, che per date future per verificare il prenotato. Questa banca dati “giornaliera” costituisce il “cuore” originario del sistema che, lo ricordiamo, era nato in origine come strumento di produzione. Ma anche in questa particolare fase di lavorazione il sistema WSPUB2000 introduce una novità di rilievo. I poligrafici che si occupa della attività di produzione finale della pubblicità, ovvero della sua messa in pagina per la edizione di competenza, ricevono dalla banca dati del sistema le informazione relative all’impaginazione, e le trasferiscono al sistema editoriale. Tutto il procedimento di impaginazione della pubblicità avviene attraverso i dati sulle geometrie delle pagine in modo, per così dire, “virtuale”, solo quando viene richiesto l’invio in output della pagina, sia in alta che in bassa risoluzione, viene generato automaticamente l’assemblaggio delle varie componenti. Questa metodologia di lavoro, tipica del sistema editoriale 3P impiegato dai quotidiani Finegil, ha il vantaggio di garantire fino all’ultimo minuto disponibile una estrema flessibilità nella modifica della gabbia grafica, oltre a scaricare la rete del sistema dal traffico associato alle tecnologie OPI. Un output “device independent” La possibilità di lavorare sulle sole informazioni
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contenute nella base di dati dell’archivio “giornaliero”, e di collegarle agli strumenti per la gestione elettronica del timone, garantisce di fatto la possibilità di interfacciare il sistema per la pubblicità on line con sistemi editoriali di diversi fornitori. E lo stesso discorso vale per i dispositivi di output. Il modulo del software denominato “speditore”, infatti, agisce con lo stesso principio della “standardizzazione della qualità” lungo il flusso di lavoro, e si incarica in modo del tutto automatico di generare i file in alta e bassa risoluzione in funzione della periferica di uscita, e di inviarli verso il sistema editoriale per la successiva impaginazione. Quest’ultima funzione, che completa il ciclo del controllo di qualità, si è rivelata particolarmente utile in questi casi, ed in Italia sono molti, nei quali una stessa Concessionaria deve inviare il medesimo file a diversi quotidiani che, a loro stampano, in diversi stabilimenti, magari utilizzando tecnologie miste offset e flessografiche. E nel futuro... Il software, in grado di gestire ogni genere di pubblicità, necrologie comprese, sarà ulteriormente sviluppato in due direzioni, amministrativa e produttiva, sia attraverso una sempre più stretta integrazione fra le due aree - amministrazione e produzione - sia tramite l’integrazione del prodotto base con nuovi moduli per il controllo di qualità. In particolare si punterà a migliorare la possibilità di intervento sui file “da scartare” ovvero sulla pubblicità digitale in ingresso al sistema considerata finora di livello qualitativo “irrecuperabile”, e ciò con lo scopo di snellire ulteriormente le procedure per la acquisizione e la normalizzazione dei file trasmessi al WSPUB2000.
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Ifra Expo ‘99: edizione record con tante novità
Ifra Expo 1999
Piattaforme per la multiple-media company, integrazione fra sistemi editoriali e Internet, nuovi strumenti per la progettazione editoriale e l’organizzazione del workflow produttivo, sono solo alcune delle novità emerse nel corso della ventinovesima edizione dell’Ifra Expo, un appuntamento che quest’anno ha fatto registrare il record assoluto in termini di area espositiva ed aziende presenti. Record assoluti esuccesso al di là di ogni previsione per Ifra Expo ‘99, la più importante rassegna mondiale di tecnologie per l’industria dei quotidiani che si è svolta ad Amsterdam dall’11 al 14 ottobre. L’“edizione del Millennio”, come è stata ribattezzata la ventinovesima edizione dell’Expo, ha toccato livelli mai visti in passato: oltre 12.500 visitatori, un’area di 18.370 metri quadrati che ha ospitato 319 espositori, 165 dei quali hanno presentato soluzioni in anteprima mondiale, e 60 fornitori che, per la prima volta, si sono affacciati al mercato dei quotidiani. Al di là dei numeri, e della più che legittima soddisfazione espressa dall’Amministratore Delegato dell’Ifra Günther Böttcher e dal Direttore dell’Expo Jamie Davies, erano parecchi anni che in Fiera non si respirava un clima così positivo, alimentato, sia pure con qualche cautela, tanto dagli editori e stampatori che dai fornitori di soluzioni hardware e software. Le ragioni sono molteplici: gli investimenti pubblicitari sulla carta stampata crescono e si consolidano, la prospettiva di sviluppo di nuovi servizi editoriali e commerciali su Internet è sempre più concreta, così come le possibilità di integrare il mondo dell’on line con l’industria più tradizionale dei prodotti stampati, mentre sul fronte dei fornitori di tecnologie si consolidano le prospettive di nuovi investimenti nell’area della pre-stampa in direzione della completa digitalizzazione del prodotto-giornale e della stampa sotto la spinta di una richiesta sempre più incalzante di pagine a colori di qualità. Anche l’industria Italiana ha fatto la propria parte, sia per quanto riguarda i fornitori che per quanto attiene la qualità e la dimensione numerica della partecipazione da parte di aziende editrici e stampatrici di giornali, ivi comprese le concessionarie di pubblicità e le agenzie di informazione. Come tradizione della nostra rivista, cercheremo di sintetizzare nelle pagine
che seguono alcune annotazioni fatte nel corso dei nostri incontri ai padiglioni dell’Expo, senza tralasciare alcuni approfondimenti ai quali abbiamo dedicato una spazio autonomo, reso necessario dalla considerazione che alcune delle soluzioni “made in Italy” viste ad Amsterdam sono già in fase di sperimentazione presso quotidiani italiani e stranieri. Fra “multiple media Company”... In Europa, come negli Stati Uniti, si guarda ormai con sempre maggior convinzione ai concreti, e molto promettenti, sviluppi dell’industria editoriale in direzione delle cosiddetta “multiple media Company”. Si tratta di quel processo che, supportato da scelte strategiche e da investimenti adeguati in nuove piattaforme tecnologiche, spinge un’azienda editrice di prodotti stampati a diversificare le proprie attività sviluppando nuovi servizi a valore aggiunto all’interno dei nuovi media interattivi, in primo luogo Internet. Delle esperienze connesse all’evoluzione delle “multiple media Companies” si sente sempre più spesso parlare, mentre in occasione delle grandi fiere internazionali si possono osservare piattaforme e soluzioni in grado di supportare, concretamente, la produzione integrata e la diffusione in parallelo di prodotti stampati e nuovi servizi on line partendo da un’unica base di dati o da un unico motore software per la gestione dei flussi di lavoro. Unisys, che grazie al sistema editoriale Hermes sviluppato nel nostro Paese ha conquistato, in pochi anni, una posizione di tutto rilievo nell’industria dei quotidiani di tutto il mondo, ha illustrato, in occasione dell’Ifra, le proprie linee di sviluppo in direzione di piattaforme “multiple media”. Franco Giglio, Vicepresidente mondiale per le attività di publishing,
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ha in particolare sottolineato la centralità strategica del concetto di integrazione all’interno di un unico ambiente produttivo di diverse soluzioni specializzate. “Il futuro” - ha detto fra l’altro Giglio - “sarà multi-media”, e Unisys punta a sviluppare piattaforme in grado di generare all’interno di un unico ambiente diversi “format”, ovvero strutture digitali di contenuti in grado di essere pubblicate sia su carta stampata che su Internet o all’interno di altri supporti per la comunicazione interattiva. In questa ottica multimediale sarà dato spazio a nuove forme di collaborazione ed integrazione fra utenti e Unisys, attraverso lo sviluppo di forme sempre più flessibili di outsourcing (vedi TecnoMedia n. 21) fino ad arrivare a prospettare formule nelle quali l’editore possa pagare servizi ed utilizzo di piattaforme editoriali multimediali in base ai “consumi” realmente effettuati, quindi in base alla produzione di notizie quotidiane. Nel corso della stessa conferenza stampa Unisys ha annunciato l’acquisizione della PPI (Publishing Partners International) ed utilizzerà AD2000, il principale prodotto della società americana, come base per il proprio sistema di gestione della pubblicità. Per Atex Ifra è stata la occasione per presentare anche in Europa Omnex, il sistema editoriale indirizzato agli editori “multiple Media”. (cfr. TecnoMedia n.22). Il software, che utilizza il linguaggio XML, è stato sviluppato in collaborazione con il quotidiano inglese Financial Times, che installerà le prime versioni Beta agli inizi del Duemila. Il sistema si compone di una serie di moduli complementari, ciascuno dei quali gestisce un aspetto dell’attività di publishing: configurazione del prodotto, gestione del workflow, editing, impaginazione, gestione delle immagini, gestione delle comunicazioni. ...e Web publishing E proprio le tecnologie per il web costituiscono, nell’ambito della “multiple media Company”, il segmento forse in più rapida, e promettente, espansione, un mercato di tali potenzialità da richiamare alla mente la “corsa all’oro” che si scatenò fra la seconda metà degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta fra Europa e Stati Uniti per sviluppare i primi sistemi editoriali per l’industria dei quotidiani. Nel caso di Internet, tuttavia, va sottolineata una differenza di fondo fra l’approccio “americano” e quello “europeo”: negli Stati Uniti il mercato high-tech per il web è caratterizzato, almeno per quanto riguarda il settore dei quoti-
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diani, dalla proliferazione di un’enorme quantità di aziende piccole o piccolissime - spesso vere e proprie “one man company” - che propongono software per lo più indirizzato al business elettronico, da piattaforme per lo sviluppo di “negozi on line” a sistemi specializzati per l’e-commerce comprensivi di moduli per le transazioni on line di denaro con carte di credito (cfr. TecnoMedia n. 22). In Europa, almeno finora, l’offerta di soluzioni web per l’industria della stampa è invece prevalentemente e saldamente in mano alle società fornitrici che già operano al servizio dei quotidiani. Tera, una software house che sta conoscendo una crescente affermazione in Italia ed in numerosi mercati esteri, fra i quali il difficile, ed oltremodo competitivo, mercato del Regno Unito, ha proposto ad Ifra alcune implementazioni dei moduli del proprio sistema editoriale che consentono la generazione in automatico di file in formati supportati dal web, come HTML, PDF, JPEG e GIF. Nella prospettiva della “multiple media Company” l’utente del sistema Tera può pensare a creare servizi di informazione in tempo reale, magari anticipando su Internet la sintesi dei più importanti servizi di approfondimento che verranno pubblicati il giorno dopo sul quotidiano. Questo prodotto, come altri in mostra ad Ifra, persegue l’obiettivo di fornire all’editore strumenti tecnologici per lo sviluppo di servizi editoriali o commerciali, senza porre alcuna restrizione riguardo ai modelli di organizzazione del lavoro che si intendono applicare. Nàvita ha invece proposto WebMATE, un vero e proprio sistema editoriale per Internet, in replicare in ambiente Web tutte le funzioni tipiche di un sistema per la produzione dei quotidiani. E non solo, perché l’offerta della società fiorentina copre anche le aree del commercio elettronico, la gestione dei collaboratori esterni della testata on line, fino alla generazione di strumenti indirizzati alla costruzione di comunità virtuali, dai Forum su argomenti del giorno alla cronaca “in diretta” di avvenimenti di particolare interesse fino alle “pagine gialle” locali ed alla creazione dei banner di pubblicità. Altre novità riguardano invece l’integrazione con Internet di strumenti originariamente pensati per i prodotti stampati, come il modulo Hermes on line del sistema editoriale di Unisys, che consente la creazione di pagine Web a partire dal consueto ambiente produttivo del giornalista. Il modulo DocCenter dello stesso sistema è adesso accessibile via Internet, e pertanto può essere consultato da giornalisti anche in remoto
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oppure offerto ai lettori come servizio aggiuntivo. Decisamente più orientati all’advertising on line sono le implementazioni del programma Enterprise di Atex che aprono all’ambiente web gli strumenti per la gestione on line della pubblicità sviluppati in funzione dei prodotti della carta stampata. Le nuove funzionalità per l’Internet advertising integrano
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Workflow management e piattaforme “aperte” Il workflow management, inteso come software per la gestione dei flussi di lavoro all’interno dei sistemi editoriali, non è, in sé, né un concetto né una categoria di prodotto nuovo, essendo stato sviluppato ormai da quasi tutti i fornitori di sistemi come modulo per la supervisione e la gestione del traffico sulla rete. Tuttavia all’Ifra’99 la società Sinedita ha introdotto una nuova soluzione per il workflow management tale da cambiarne in profondità il significato, trasformando il “controllore del flusso” in un applicativo per la costruzione del quotidiano basato sui principi dell’intelligenza artificiale. Intelliplanner, questo il nome del prodotto, è già stato adottato da un quotidiano scandinavo, ed a questa esperienza dedichiamo un articolo in questo stesso numero della rivista. In estrema sintesi possiamo dire che il software di Sinedita genera in tempo reale numerose proposte di layout possibili per ciascuna pagina partendo dalla definizione dei diversi “argomenti” - ovvero testi, titoli, eventuali immagini di corredo, etc..- che ne costituiscono il contenuto, in funzione delle “norme grafiche generali” stabilite per la testata. In pratica i redattori decidono di giorno in giorno i diversi “argomenti” del quotidiano assegnando a ciascuno una determinata gerarchia, alla quale corrispondono gli attributi grafici stabiliti e un’ipotetica posizione in pagina secondo il progetto generale della testata. A partire da queste informazioni Intelliplanner inizia a “proporre” una serie di molteplici soluzioni grafiche per ciascuna pagina. Le proposte dei layout cambiano in tempo reale a seconda della evoluzione degli argomenti nell’arco della giornata. Se una notizia comincia come “breve” e viene successivamente elaborata fino a diventare il titolo di apertura, il redattore ne modifica progressivamente la gerarchia ed Intelliplanner ne tiene conto elaborando diverse proposte grafiche. Il “flusso di lavoro” viene gestito dal sistema attraverso la elaborazione delle sole “informazioni” relative agli argomenti: solo all’ultimo momento i file testo ed immagine “posizionati” in modo virtuale nel layout definitivo vengono “trasferi-
ti” all’interno dei due ambienti nei quali sono materialmente create le pagine, ovvero XPress o InDesign. Un’altra novità nell’area del workflow management è rappresentata dalla progressiva migrazione di strumenti per la gestione di immagini verso ambienti operativi che impiegano tecnologie Web. La società svizzera Tecnavia ha presentato Atelier, un nuovo software per la gestione delle immagini che consente la creazione e la distribuzione di archivi fotografici, anche di grandi dimensioni, all’interno di una piattaforma tecnologica web-oriented. Il prodotto, composto da diversi moduli specializzati, si inserisce nella più vasta offerta di soluzioni sviluppate dalla software house svizzera orientate alla gestione delle fotografie. Il principio comune a tutti i prodotti è quello di incanalare, per quanto possibile, le diverse funzioni proprie della gestione del flusso di lavoro delle immagini digitali all’interno di tool tipici dell’ambiente Internet. In questo modo gli operatori - sia giornalisti che poligrafici - possono avere accesso agli archivi ed agli strumenti per il ritocco digitale delle immagini attraverso i più comuni browser per Internet. I vantaggi di questa nuova “filosofia” produttiva sono molteplici, e fra i più significativi vanno ricordati la possibilità di svincolare gli utenti - editori da piattaforme proprietarie per gli archivi digitali e la possibilità di moltiplicare sul territorio i nodi di accesso al sistema senza dover affrontare investimenti in network dedicati. A queste nuove soluzioni abbiamo dedicato un approfondimento nelle pagine successive della nostra rivista. Norma, di Telpress, è invece uno strumento di workflow management sviluppato per le esigenze delle agenzie di informazioni, editori di prodotti multimedia e desk dove si producono notizie per la radio e la televisione. Il prodotto gira su Windows NT all’interno di network TCP/IP e si integra con il sistema Tosca per la gestione globale delle notizie di agenzia, a sua volta costituito da moduli specializzati nella ricezione, archiviazione, trasmissione e consultazione di notizie teletrasmesse. Computer to plate L’incisione diretta delle lastre di stampa costituisce l’anello terminale per la completa digitalizzazione del flusso produttivo del quotidiano, una prospettiva tecnologica, quella del sistema digitale globale, che secondo alcune stime interesserebbe già oggi l’85% dei 1.500 più importanti quotidiani europei. Ogni qual volta si affronta l’argomento CTP con gli utenti finali,
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Ifra Expo ’99: edizione record con tante novità
Novità anche per Autologic Information International e Purup-Eskofot. la prima ha presentato una versione modificata del sistema 3850 CTP in grado di esporre due lastre alla volta e con una velocità produttiva salita ad oltre 200 lastre/ora. Ad appena un anno dalla sua introduzione sul mercato, il sistema AII 3850 CTP vanta già 23 installazioni in Europa. PurupEskofot, ha presentato la versione potenziata del sistema BMX2737, con una capacità produttiva di 120 lastre/ora. Sala spedizione Sempre più effervescente l’area dei prodotti per la sala spedizione, sotto la spinta delle crescenti richieste degli editori in direzione di una sempre più accentuata “personalizzazione” del prodotto. In questo senso si muove il nuovo newspaper finishing module di Idab Wamac, un sistema logistico che supervisiona tutte le funzioni della sala spedizioni consentendo controlli di processo fino alla singola copia. Ferag ha presentato il sistema QuattroPac per il confezionamento dei pacchi e il sistema SNT-U in grado di effettuare il taglio trilaterale ad una velocità massima di 60.000 copie/ora, e la cui prima installazione è stata effettuata al Mittlrhein-Verlag di Coblenza. Müller Martini continua a raccogliere successi particolarmente significativi nel mercato dei quotidiani grazie alla propria soluzione di inserimento basata sul disaccoppiamento fra la velocità di produzione della rotativa e quella del funzionamento della linea di inserimento e stoccaggio dei prodotti o delle sezioni tematiche che vanno ad arricchire il prodotto-quotidiano di base. Un mercato, quello dell’inserimento, particolarmente promettente anche in Italia, e relativamente al quale TecnoMedia ha ascoltato il parere dei rappresentanti italiani dei tre fornitori leader mondiali nelle sale di spedizione, che pubblichiamo in questo stesso numero della rivista.
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ovvero con editori e stampatori, si affacciano puntuali le note ragioni di perplessità legate essenzialmente ai costi del processo tecnologico in virtù dei materiali di consumo. Ciononostante, va detto che in Europa sono in sensibile aumento gli investimenti in CTP, e secondo alcune osservazioni raccolte in fiera proprio il mercato italiano si avvierebbe a rappresentare uno dei sistemi industriali di riferimento europeo per questo genere di installazioni. In occasione dell’Ifra la Kodak Polychrome Graphics ha annunciato la disponibilità di un sistema CTP per quotidiani a tecnologia termica. Questa tecnologia, già in uso da anni nella stampa commerciale, offre una serie di vantaggi quali la possibilità di effettuare le fasi operative in luce naturale, l’ampia latitudine di posa e la stabilità del trattamento. Secondo quanto è stato comunicato in occasione della conferenza stampa di presentazione, il comportamento in stampa delle nuove lastre termiche consente un minor tempo per raggiungere il registro ottimale, un più rapido riavvio dopo le fermate della rotativa ed una elevata ripetibilità dei colori. Altra novità presentata all’Ifra è stato il nuovo CTP della Ecrm, denominato Wildcat. Il sistema, che può esporre oltre 110 lastre l’ora in formati fino alla massima dimensione di 618x820 mm, utilizza una tecnologia di esposizione laser per la quale il raggio viene deviato da un ologramma posizionato su un disco rotante al posto del convenzionale specchio esagonale. Il primo quotidiano al mondo ad utilizzare questo nuovo sistema è La Prealpina di Varese. A questa esperienza abbiamo dedicato un articolo nelle prossime pagine della rivista. Agfa, che in Europa è il leader di mercato nei sistemi CTP con circa 120 sistemi installati, ha presentato una versione aggiornata del collaudato Polaris. Il nuovo sistema, denominato Polaris 200, ha una capacità produttiva di circa 200 lastre l’ora, ed è quindi in grado di soddisfare le esigenze produttive dei quotidiani di medie e maggiori dimensioni.
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Costruire un giornale con l’“intelligenza artificiale”: gli strumenti e l’esperienza del quotidiano Hallandsposten In occasione della scorsa edizione di Ifra Expo è stata presentata una soluzione che consente di costruire le pagine di un giornale con strumenti di “intelligenza artificiale” che integrano in modi dinamico l’organizzazione dei contenuti stabilita dalla redazione con lo stile grafico della testata descritto all’interno di algoritmi codificati nel sistema. Il quotidiano svedese Hallandsposten è il primo giornale al mondo ad avere introdotto questa soluzione, sviluppata dalla società italiana Sinedita. Disegnare una gabbia grafica, tagliare ed incollare un articolo con strumenti digitali, montare e smontare pagine a video per le ribattute dei giornalisti: le metodologie organizzative e, forse, lo stesso significato di queste attività potrebbe essere sul punto di cambiare radicalmente presso il quotidiano Hallandsposten, di Halmstad, in Svezia, che ha introdotto negli scorsi mesi un nuovo strumento per la costruzione digitale del giornale basato sui principi
dell’intelligenza artificiale. Il software, sviluppato in Italia dalla società Sinedita, consente, partendo dalla pianificazione dei contenuti di una edizione, di generare layout completi di pagina che tengano conto delle norme grafiche di carattere generale stabilite dalla testata, costruendo e modificando le pagine del giornale in tempo reale ogni volta che arrivano nuove notizie o si evolvono quelle in corso di edizione. La soluzione, denominata Intelliplanner, può svolgere sia la mera funzione di “suggeritore” grafico, oltrepassando in modo dinamico il concetto tradizionale di “page book” oppure, ed è il caso del quotidiano svedese, può agire come vero e proprio “costruttore” di pagine, mettendo a disposizione di redazione e tipografia un ambiente digitale dove vengono create e modificate di continuo le gabbie grafiche man mano che procede il lavoro redazionale, fino ad arrivare ad un layout ottimale che viene avviato all’interno delle piattaforme XPress o InDesign, dove vengono effettuati i ritocchi finali prima della fotocomposizione. TecnoMedia ha approfondito questa soluzione con alcuni dei protagonisti di questa nuova avventura tecnologica ed editoriale europea, partendo proprio dai principi lungo i quali è stata sviluppata, a partire dalla seconda metà degli anni Novanta. Pianificare i contenuti
L'interfaccia per la creazione degli argomenti
La pianificazione dei contenuti del giornale è il primo passo verso la costruzione della pagina che, in un quotidiano, ha sempre la funzione di creare una gerarchia significativa fra i diversi argomenti che la compongono: più spazio alle notizie di maggior rilie-
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vo, meno a quelle ritenute di minor interesse per i lettori, fino ai box dove vengono inserite le “brevi”, in poche righe di testo e senza immagini. La prima funzione che si presenta agli utenti di Intelliplanner è appunto la possibilità di creare gli argomenti, ovvero la lista di massima dei “contenuti” del giornale, decidendo di assegnare a ciascun argomento un livello gerarchico di importanza, una dimensione quantitativa di spazio, un titolo con eventuale occhiello e sommario, la presenza o meno di foto di corredo e, naturalmente, assegnandogli una pagina. Tutte queste informazioni di massima possono poi, nel corso della giornata, essere modificate in tempo reale, sia in funzione dello sviluppo dell’argomento sia in funzione degli interessi generali della pubblicazione. Quando il redattore “apre” il proprio desk e l’argomento che gli è stato assegnato, trova on line tutte le informazioni relative alle dimensioni ed alle caratteristiche grafiche di quanto deve preparare, e da quel momento può iniziare a scrivere il pezzo, a comporre il titolo o a cercare le fotografie di corredo. La costruzione dinamica della pagina
Il sistema propone per ogni pagina una serie di "gabbie grafiche" possibili in tempo reale
Contemporaneamente, sulla base delle informazioni fornite al sistema Intelliplanner dagli addetti del quotidiano, in funzione dell’organizzazione del lavoro, il sistema centrale comincia a lavorare sulle possibili geometrie per la impaginazione finale, tenendo conto, nell’elaborazione delle proposte grafiche, di tutte le “norme di composizione” che sono state inserite in funzione delle scelte grafiche della testata. Il centro di calcolo del sistema, per esempio, “sa” che la pagina ha un determinato numero di colonne di base, che gli articoli più importanti hanno un certo ingombro ed una collocazione nella parte superiore della pagina, che le notizie brevi vanno tutte, per esempio, sul lato sinistro, che al di sotto di un certo ordine gerarchico i titoli non prevedono occhielli e sommari, e così via. Il concetto di “book di pagine” viene decisamente oltrepassato grazie ad una metodologia dinamica, basata su tecniche di intelligenza artificiale, che preferisce dare al sistema informazioni di massima sui layout possibili, lasciando che la costruzione di questi ultimi venga “proposta” dal sistema sulla base delle priorità gerarchiche degli argomenti, stabilite evidentemente dai responsabili del quotidiano di volta in volta. Questo insieme di norme, denominato “page style”, è sempre attivo all’interno del sistema: per ciascuna pagina vengono fornite agli operatori numerose pro-
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Costruire un giornale con l’“intelligenza artificiale”: gli strumenti e l’esperienza del quotidiano Hallandsposten
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Il layout prescelto viene avviato in produzione all'interno delle piattaforme standard XPress (nella immagine) o InDesign
turalmente, è possibile l’intervento sui contenuti, e quando necessario vi provvedono direttamente i responsabili. Questa fase finale di lavorazione, che precede l’invio del giornale in fotocomposizione o all’interno di linee CTP, offre agli operatori tutti gli strumenti professionali disponibili su piattaforme standard, utilizzati in questo caso come veri e propri tool digitali per lavori di rifinitura grafica molto accurati, visto che tutta la fase di “montaggio e smontaggio” pagina viene svolta all’interno del sistema di calcolo in modo del tutto virtuale. poste grafiche. In ogni momento è possibile richiamare a video le diverse proposte di tutte le pagine per seguirne la evoluzione in tempo reale. Ma attenzione, perché i layout che vengono proposti non sono “pagine reali”, ma semplicemente le gabbie grafiche possibili elaborate dal sistema incrociando i dati relativi agli argomenti e alla loro gerarchia in quel preciso momento con l’insieme di regole memorizzate nel “page style”. Ogni qualvolta cambiano le decisioni in merito agli argomenti del giorno, ovvero, per esempio, una notizia diviene improvvisamente un “caso” nazionale, e quindi si decide di corredarla con fotografie ed interviste ai protagonisti, e di portarla in seconda pagina con ampio richiamo in prima, il sistema provvede seduta stante, e sempre secondo le regole grafiche generali, a proporre i nuovi layout basati sulle nuove gerarchie. Tutto questo “movimento” di contenuti avviene all’interno del sistema in modo virtuale, ovvero non sono i singoli file che vengono di volta in volta “fisicamente” spostati fra le pagine, ma tutto avviene attraverso la rielaborazione costante delle informazioni agganciate agli argomenti attraverso le “norme generali” del “page style”. Pagina virtuale, pagina reale E’ solo alla fine della giornata di lavoro, quando vengono chiuse le pagine, che si avvia la fase di produzione vera e propria del quotidiano. Intelliplanner provvede al trasferimento dell’ultimo, e definitivo, layout “virtuale” della pagina al modulo “page layout server”, che crea materialmente la pagina sulle piattaforme XPress o InDesign. Anche in questo stadio, na-
L’esperienza svedese Il quotidiano svedese Hallandsposten - 65 posti di lavoro, diffusione media attorno alle 33.000 copie utilizza Intelliplanner in modo molto esteso. La pianificazione dei contenuti è anticipata il più possibile, sfruttando alcune funzionalità del software che consentono la gestione di una vera e propria “agenda degli impegni” dove archiviare argomenti che non sono stati ancora assegnati, pur essendo già stati ampiamente previsti. Ogni mattina i responsabili del quotidiano, ovvero l’assemblea dei Capiservizio ed il Direttore responsabile, decidono la pianificazione di massima degli argomenti. Una volta completato il lavoro, i giornalisti ed i fotografi - il quotidiano fa largo uso di immagini di cronaca - iniziano a dedicarsi alle attività loro assegnate. Mano a mano che la notizia viene formandosi nel sistema editoriale, Intelliplanner provvede alla elaborazione “virtuale” dei possibili layout di ciascuna pagina secondo le norme dello stile grafico codificate nel sistema. I responsabili del giornale possono così vedere, in tempo reale, come potrebbe essere il quotidiano se si dovesse chiudere in quel preciso momento, sollevando tutti gli addetti dai lavori più ripetitivi e stressanti relativi alla costruzione a video della pagina. Quando arriva il momento di chiusura, gli operatori provvedono ai comandi necessari al sistema per la uscita della pagina “virtuale” nell’ambiente produttivo prescelto, in questo caso XPress, e quindi effettuano tutti i “ritocchi” grafici manuali come, per esempio, un accurato scontorno delle immagini. Tutto il flusso produttivo si basa sul principio della separazione fra i file “di contenuto” (ovvero titoli, testi, immagini, etc..) e le informazioni sui contenuti
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Costruire un giornale con l’“intelligenza artificiale”: gli strumenti e l’esperienza del quotidiano Hallandsposten
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Positivo il bilancio della prima edizione di MedPrint, la rassegna mediterranea delle tecnologie per l’industria grafica, editoriale e del converting, organizzata da Centrexpo presso la Fiera d’Oltremare di Napoli dal 27 al 31 ottobre 1999. Il primo dato da sottolineare è il numero degli espositori, ben 250, a testimonianza di come l’industria dei fornitori creda nelle potenzialità del mercato del Mezzogiorno d’Italia. Di rilievo anche il numero dei visitatori, ben 8.400, il 94% dei quali, stando ai dati emersi da una indagine a campione svolta dalla società specializzata E.Press Consulting durante la manifestazione, è rimasto pienamente soddisfatto della visita. L’indagine ha permesso inoltre di disegnare un profilo del visitatore-tipo. Il 60% dei visitatori proveniva dalla Campania ed il 30% dalle altre regioni meridionali, con una significativa presenza del Lazio. Circa la metà degli operatori in visita era dotata di capacità decisionale all’interno della propria azienda, e il 45% ha dichiarato di essersi recato in fiera con l’intenzione di effettuare degli ordini. Il settore industriale più rappresentato è risultato quello della stampa, con poco meno della metà dei visitatori; seguito da prestampa, allestimento, finissaggio, converting-cartotecnica. Oltre il 75% dei visitatori proveniva da aziende con meno di 15 dipendenti, a testimonianza di un tessuto produttivo fatto di aziende piccole e piccolissime che nella maggioranza dei casi svolgono al proprio interno l’intero ciclo produttivo, con scarsa applicazione del concetto di filiera. La prossima edizione di MedPrint si svolgerà dal 23 al 27 ottobre del 2002. Al 15 novembre scorso, erano già 30 gli espositori che avevano prenotato lo spazio per la prossima edizione.
stessi, che vengono, queste sole, impiegate nell’attività di costruzione “virtuale” delle “pagine possibili” in un certo momento della giornata. Dai primi riscontri circa la funzionalità di questo nuovo motore per la costruzione delle pagine, è sembrato di cogliere, da parte degli svedesi, una notevole soddisfazione relativa non solo alla grafica ma agli stessi contenuti del quotidiano locale. Sembra infatti che la nuova organizzazione del lavoro consenta ai giornalisti di avere molto più tempo a disposizione per le attività redazionali proprie, ed ai tecnici consenta di evitare le mansioni più stressanti e ripetitive della videoimpaginazione, e di avere maggior tempo per le attività più creative e maggiormente qualificanti da un punto di vista professionale. Uno strumento con molteplici impieghi La metodologia di lavoro del quotidiano svedese non è, evidentemente, la sola possibile. Tecnici e manager editoriali di altri mercati europei, fra i quali l’Ita-
lia, che hanno avuto modo di conoscere i dettagli del software applicativo in occasione dell’ultima Ifra di Amsterdam, hanno già suggerito diverse applicazioni dello strumento. In fondo il prodotto è uno strumento per la creazione del quotidiano, che comunque deve interagire con lo staff redazionale e tecnico che il giornale decide e crea. Niente vieta quindi di pensare al software come ad un semplice “suggeritore” di possibili layout, lasciando sostanzialmente immutato il metodo di lavoro tradizionale, oppure di impiegarlo con alcune avvertenze nei processi di automazione più spinti, inserendo comunque un maggior controllo manuale da parte degli operatori. A tale riguardo, non è detto che solo i quotidiani più fortemente orientati a flussi di lavoro “text driven”, come sono in prevalenza quelli del nord Europa, siano quelli destinate a trarre i maggiori benefici da questo nuovo strumento produttivo. Solo il tempo, e le successive sperimentazioni, diranno se ed in che misura il nuovo prodotto “made in Italy” sarà pienamente compatibile con le metodologie produttive in uso in diversi Paesi.
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Pieno successo per la prima edizione di MedPrint
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Trasmissione dati
Dalle linee dedicate al “telefono senza fili”: sperimentazioni e prospettive nei quotidiani Finegil Il gruppo editoriale L’Espresso ha avviato un progetto di rinnovo dei sistemi di trasmissione dati utilizzati dai quotidiani locali della catena Finegil. TecnoMedia presenta ai suoi lettori le prime sperimentazioni in corso presso le sedi produttive di Padova e Mantova La bolletta telefonica, si sa, pesa non poco nei conti delle aziende editrici; pesa, in particolar modo, il costo delle linee telefoniche dedicate utilizzate per la trasmissione delle pagine verso i centri stampa. Infatti la liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni, che tanti benefici sta dando nella telefonia fissa e mobile, non ha ancora dato i frutti sperati nell’area della trasmissione dei dati, dove di fatto esiste un unico fornitore per chi, come quasi tutti i quotidiani, ha la necessità di trasmettere grandi quantità di dati (le pagine in formato digitale) nel tempo, sempre più ristretto, che separa la chiusura redazionale delle pagine dall’avvio delle rotative. E’ logico quindi che le società editrici di quotidiani siano alla costante ricerca di nuove tecnologie che consentano di avere a disposizione più banda trasmissiva a costi più contenuti. Il gruppo editoriale L’Espresso è da sempre in prima linea in questa ricerca, quasi “costretto” dalla propria struttura fatta di molteplici sedi produttive e di centri stampa sparsi su tutta la penisola ed utilizzati sia dal quotidiano nazionale la Repubblica, sia dalle molteplici testate regionali della catena Finegil. Da qualche tempo il gruppo sta testando nelle sedi produttive di Padova e Mantova le potenzialità del nuovo sistema Blùtube, prodotto dalla Hyphen Italia e commercializzato dalla Kodak Polychrome Graphics. TecnoMedia ha approfondito l’argomento con Rossano Carlini, responsabile telecomunicazioni del gruppo e coordinatore del progetto. I perché di una scelta La Repubblica è sempre stata una realtà “di confine” per quanto riguarda l’utilizzo delle trasmissioni dati. La sua struttura di quotidiano autenticamente “na-
zionale”, con sede centrale a Roma ma con significative appendici redazionali e produttive dislocate su tutto il territorio nazionale, ha spesso posto le sue strutture tecniche di fronte a sfide di difficile soluzione. Spesso poi le difficoltà sono state accentuate dalla rigidità dell’offerta di soluzioni di trasmissione dati da parte di Sip prima, di Telecom Italia poi. Un caso esemplare è rappresentato dal collegamento tra l’edificio che ospita la redazione del quotidiano e quello che ospita la direzione tecnica ed amministrativa, situati a cinquanta metri di distanza in linea d’aria ai due lati di Piazza Indipendenza a Roma. Sino a un paio di anni fa non era stato possibile, per ragioni normative, creare tra i due edifici un collegamento fisso ad alta velocità. Per ovviare al problema, era stato quindi installato sul tetto dei due edifici un “ponte” laser, che consentiva lo scambio di dati alla velocità di 10 Megabit al secondo, ma che poneva un problema ulteriore: a causa della dilatazione delle strutture portanti di acciaio, d’estate le due estremità del ponte si trovavano spostate di circa trenta centimetri, creando problemi di allineamento del segnale laser. Circa un anno e mezzo or sono, infine, è stato possibile stendere un cavo ottico sotterraneo tra i due edifici, ma Carlini ci ha confessato di cominciare a sudare freddo ogni volta che a Piazza Indipendenza si presenta una squadra di operai con martello pneumatico... E’ dunque logico che un gruppo editoriale così fortemente dipendente dalla trasmissione dati sia molto attento ad ogni novità che si presenti in quest’area, sia essa tecnologica o normativa. L’obiettivo è quello di contenere i costi, aumentare la flessibilità e la capacità trasmissiva degli impianti, e - non da ultimo - poter iniziare ad “affrancarsi” dal tradizionale fornitore di
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servizi di trasmissione dati. E’ in quest’ottica che il gruppo editoriale ha deciso di sperimentare il sistema Blùtube, che è stato da poco immesso sul mercato italiano e che è già in produzione presso il quotidiano Avvenire (cfr. TecnoMedia n. 23, pagg. 14-16). Si tratta, in breve, di un sistema di trasmissione dati ad alta velocità (a seconda della distanza tra le parabole trasmittente e ricevente, si va da 2 a 11 Megabit al secondo), che utilizza onde radio nella gamma di frequenze comprese tra i 2.400 e i 2.497 Ghz, con una potenza di uscita di 100 mW, al di sotto della soglia minima per la quale è richiesto il pagamento di un canone. Le sperimentazioni da Padova... Nell’ottica del gruppo editoriale L’Espresso, la soluzione Blùtube presentava alcuni significativi vantaggi. Il primo vantaggio era costituito dalla possibilità di avere il controllo completo della trasmissione dei dati; il secondo, il non dover più “pagare la bolletta” per i byte trasmessi: una volta ammortizzata l’installazione, il trasferimento dei dati non richiede infatti il pa-
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gamento di alcun canone. Si è quindi deciso di sperimentare il sistema in due delle sedi produttive dei quotidiani locali della catena Finegil, per l’esattezza a Padova ed a Mantova. Nella sede di Padova, dove vengono prodotti i tre quotidiani La Tribuna di Treviso, Il Mattino di Padova e La Nuova Venezia, è stato installato tra la sede produttiva ed il centro stampa, distanti tra loro circa 5 chilometri in linea d’aria, un sistema dalla capacità trasmissiva di 2 Megabit/secondo, con un sistema di back-up ridondante, anch’esso a 2 Megabit/secondo, e con la possibilità, in condizioni normali, di trasmettere utilizzando in contemporanea entrambi i canali. In precedenza, la trasmissione delle pagine avveniva su due linee Cdn da 2 Megabit/secondo, ma con una reale velocità di trasmissione di 1 Megabyte al minuto. In sintesi, per la trasmissione completa delle circa 132 pagine in “formato Repubblica” che costituiscono il carico produttivo medio giornaliero delle tre testate occorrevano circa due ore e mezza. Con l’utilizzo del nuovo sistema, i tempi sono stati significativamente ridotti: la velocità media di trasmissione è salita a 4 Megabyte al minuto, ma sono
Trasmissione dati
Dalle linee dedicate al “telefono senza fili”: sperimentazioni e prospettive nei quotidiani Finegil
Uno schema della sperimentazione in corso presso la sede di Mantova del gruppo Finegil
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stati effettuati test di trasmissione da PC a PC, senza altre applicazioni contemporaneamente attive, a velocità di 8 megabyte al minuto. In sostanza, oggi per la trasmissione delle pagine al centro stampa occorrono dai 35 ai 40 minuti, e questo utilizzando solo uno dei due canali messi a disposizione dal Blùtube.
menti telefonici tra i due stabilimenti. In conseguenza di queste scelte, il sistema installato ha una maggiore potenza trasmissiva rispetto a quello in uso a Padova: 11 Megabit/secondo di throughput massimo, con un canale di back-up (non accoppiabile, a differenza di quello di Padova) di 2 Megabit/secondo.
...a Mantova.
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Primi risultati e prospettive future Diversa, e più ambiziosa, la sperimentazione in corso presso la sede produttiva di Mantova, dove vengono realizzate le testate Gazzetta di Mantova, La Nuova Ferrara, Gazzetta di Reggio, Nuova Gazzetta di Modena. Poiché infatti, in seguito ad una ristrutturazione degli stabilimenti, alcuni uffici sono stati trasferiti dalla sede redazionale ed amministrativa, situata nel Centro di Mantova, verso lo stabilimento di stampa, situato nella periferia, si è deciso di utilizzare il nuovo sistema non soltanto per la trasmissione dei dati dalla sede centrale del quotidiano verso il centro stampa, ma anche per le comunicazioni telefoniche tra gli uffici delle due sedi produttive. Come si può notare nello schema pubblicato nella pagina precedente, le due unità Blùtube collegano tra loro le reti locali dei due siti produttivi, fornendo servizi di trasmissione dati, fonia e teleconferenza IP (Internet Protocol). L’ampiezza della banda assegnata a ciascuna applicazione è determinata automaticamente dal sistema: nelle ore notturne, quindi, verrà assegnato maggiore spazio alla trasmissione delle pagine, mentre di giorno la banda verrà utilizzata in prevalenza per lo scambio di dati tra le reti locali e per i collega-
I primi risultati della sperimentazione del nuovo sistema di trasmissione, a detta di Carlini, sono estremamente incoraggianti. A parte le performance trasmissive, è da rimarcare l’affidabilità del sistema che, utilizzando basse frequenze, è in grado di operare senza problemi anche con le condizioni atmosferiche più sfavorevoli: su Padova, il giorno del primo test di trasmissione, si scatenò un vero e proprio fortunale, ma tutto si svolse senza problemi. Altro elemento positivo è la possibilità di monitorare il sistema in remoto, utilizzando un normale collegamento telefonico in modalità telnet, oppure tramite un cellulare GSM. Non è esclusa, in un prossimo futuro, la disponibilità di una interfaccia Web, che consentirebbe il monitoraggio, il controllo e la manutenzione degli apparati in ambiente Internet/Intranet. Una valutazione più precisa del sistema - anche sotto il profilo dei ritorni economici - potrà essere effettuata solo dopo qualche mese di utilizzo intensivo. Particolarmente importante sarà l’esito dei test in corso a Mantova sul trasferimento di fonia IP, che potrebbero aprire la strada ad analoghe installazioni in altre sedi produttive del gruppo.
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Tecnologie object oriented per la gestione on line delle immagini
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Tecnologie object oriented, integrazione verso i browser di Internet e completa integrazione con i sistemi editoriali più diffusi per l’industria dei quotidiani: sono queste alcune delle caratteristiche più significative di una nuova generazione di software per la gestione on line delle immagini in formato digitale. Grazie a questi applicativi è possibile creare collegamenti dinamici fra le fotografie memorizzate negli archivi centrali e le pagine in corso di produzione utilizzando esclusivamente le informazioni agganciate ai file-immagine, senza bisogno di movimentare l’alta risoluzione dell’immagine in rete prima della fase finale di fotocomposizione. Avere una gestione efficiente e moderna del ciclo produttivo attraverso il quale transitano le immagini, siano esse fotografia o infografici, è uno degli obiettivi tecnologici più attuali per l’industria dei quotidiani. Le immagini sono una componente editoriale essenziale per le numerose sezioni che compongono un giornale, basti pensare alla cronaca locale o allo sport, ma la complessità di alcuni problemi tecnologici relativi alla gestione in rete di grossi file grafici ha fatto sì che solo in anni più recenti rispetto all’avvento dei primi sistemi editoriali siano state rese disponibili all’industria editoriale soluzioni specializzate nel trattamento complessivo delle immagini, dalla scansione all’archiviazione on line. All’Ifra Expo di Amsterdam erano presenti soluzioni che impiegano linguaggi e strutture object oriented ed integrano, per la gestioni di talune funzioni produttive e gestionali, tecnologie intranet e browser per il web. Alcuni di questi applicativi, come il PSF/ WEB (Picture Store and Forward/Web) sviluppato dalla società svizzera Tecnavia, sono già in fase di avanzata sperimentazione, se non addirittura in produzione, presso alcune testate estere ed italiane. TecnoMedia ha approfondito il funzionamento di questa nuova opportunità con gli specialisti della Tecnavia Press, rappresentante italiano della società ticinese, che ne stanno curando lo sviluppo e la implementazione presso il quotidiano lombardo La Provincia Pavese. Fra “oggetti” e “informazioni” I sistemi per la gestione digitale delle immagini
nell’industria dei quotidiani, sviluppati successivamente alla introduzione della prima generazione di sistemi editoriali, hanno sempre dovuto fare i conti con almeno due problemi fondamentali: come fare transitare sul network produttivo del giornale, o di più giornali collegati fra loro, i file-immagini caratterizzati di solito da grandi dimensioni, e come integrare questo software con il flusso di lavoro organizzato all’interno del sistema editoriale centrale. Diverse soluzioni sono state sviluppate sia all’interno di software specializzati sia nell’ambito di pacchetti per il trattamento immagini standard, basate essenzialmente sull’impiego dei Pc come piattaforme hardware. Il principio più in uso è stato quello di generare sul network produttivo un flusso di immagini in bassa risoluzione, quindi “leggere” dal punto di vista dell’ingombro, a partire da fotografie memorizzate nel sistema in alta risoluzione, e su queste effettuare tutte le modifiche necessarie, salvo poi agganciare in fotocomposizione le immagini in alta risoluzione. Le nuove tecnologie basate sui linguaggi “object oriented” consentono un significativo passo in avanti in questa direzione, ottenuto attraverso la separazione fra l’immagine vera e propria e tutte le informazioni che riguardano il trattamento di quest’ultima in vista della sua pubblicazione, dall’inquadratura al taglio elettronico, dal dimensionamento fino alla correzione delle curve colore. La separazione, all’interno dell’archivio redazionale fotografico, fra i file-immagine e le informazioni sugli stessi è il principio costitutivo dell’applicativo PSF/WEB, ed è la soluzione tecnologica che consente di integrare la gestione di tutti i pro-
Gestione immagini
Tecnologie object oriented per la gestione on line delle immagini
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Gestione immagini
Una schermata dell'applicativo Pc/Psf
cessi di elaborazione digitale delle fotografie al flusso di lavoro produttivo del quotidiano organizzato all’interno del sistema editoriale. Ricevere, archiviare, distribuire e... La configurazione del sistema è basata sull’integrazione di più moduli specializzati nelle varie fasi della gestione dell’immagine. Al centro del sistema è collocato il modulo per la gestione dell’archivio, E-Binder, in grado di accettare qualsiasi input e gestirlo su un’unica schermata. Il software, configurabile in modo tale da rendere automatiche le diverse procedure di archiviazione in funzione dell’organizzazione del lavoro, accetta la memorizzazione delle immagini indicizzate con i campi alfanumerici in standard IPTC/NAA, i protocolli utilizzati dalle più a importanti agenzie di informazione di tutto il mondo. Ogni fotografia viene identificata con un nome univoco e resta residente nell’area di memoria centrale nel formato originale nel quale è stata ricevuta: ogni modifica effettuata sul file immagine nei diversi stadi di lavorazione viene memorizzata all’interno di un’apposita directory, ed agganciata al flusso di lavoro in modo da generare il risultato finale funzio-
nale alla pubblicazione solo all’atto della fotocomposizione. Alle modifiche tipografiche dell’immagine provvede invece il modulo EditPhoto, ambiente di lavoro digitale all’interno del quale l’operatore ha a disposizione tutte le funzioni caratteristiche per l’elaborazione elettronica delle fotografie, ivi compresa la possibilità di pilotare la scansione degli originali su carta o su pellicola regolando i parametri in funzione della stampa finale delle immagini. Questa funzione, particolarmente utile in quelle organizzazioni del lavoro che utilizzano metodologie di controllo di qualità finale della stampa basate sull’impiego di procedure fortemente standardizzate ed automatizzate, consente ai tecnici di memorizzare le curve di grigio ed i valori cromatici in funzione dei profili colore definiti dal quotidiano, semplificando e razionalizzando fin dalla fase iniziale di lavorazione il processo di controllo della qualità. ... navigare fra le immagini Il terzo modulo fondamentale del data base “ad oggetti” è la sua integrazione con il Browser, il software per la gestione delle immagini in rete con tecno-
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Tecnologie object oriented per la gestione on line delle immagini
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logia intranet. Tutto l’archivio fotografico, sia quello giornaliero che lo storico, è accessibile in ogni momento attraverso un’interfaccia del tutto simile a quella impiegata per la navigazione sul web. Tramite il Browser gli operatori possono effettuare ricerche in rete attraverso i normali operatori booleani o tramite procedure semplificate basate sulla tecnologia “full text”. Il modulo software consente di vedere le immagini selezionate in diverso formato, e di indirizzarle ai nodi della rete per la successiva fase produttiva. E non solo, perché quando il software è interfacciato con un sistema editoriale il Browser permette di vedere a video le immagini associate alla pagina definitiva in via di realizzazione negli ambienti specializzati in videoimpaginazione. Naturalmente questo “aggancio” viene effettuato con le modalità proprie del sistema “ad oggetti”, ovvero vengono utilizzate le informazioni contenuto nell’apposito file che accompagna l’immagine digitale che, vale la pena ricordarlo, resta sempre archiviata nel suo formato nativo. Ad ordinare tutto il traffico degli oggetti sulla rete provvede un’ultima sezione del sistema, denominata object distributor, che si incarica non solo di coordinare il trasferimento delle immagini e la generazione dei risultati in fase finale di produzione secondo le modifiche apportate in fase
di elaborazione, ma provvede anche a tenere “traccia” di tutti i movimenti effettuati in rete. I vantaggi dell’integrazione fra tecnologie “object oriented” ed intranet sono particolarmente evidenti laddove l’archivio centrale delle immagini diviene una risorsa da condividere fra più testate o, soluzione alternativa, ciascuna testata si trova a dover condividere il proprio archivio con quelli dei quotidiani ad essa collegata. In entrambi i casi le tecnologie intranet assicurano la completa integrazione fra diversi archivi delocalizzati sul territorio sfruttando interfaccie software e collegamenti di rete assolutamente standard. La sperimentazione sul campo In un caso concreto, come quello del quotidiano pavese, il PSF è stato interfacciato con il sistema editoriale 3P (più volte descritto nelle pagine della rivista, disponibili nell’archivio on line di TecnoMedia all’indirizzo www.ediland.it) un software sviluppato anni fa secondo il principio di trasferire in rete pagine o componenti delle stesse sotto forma di “oggetti” informatici riaggregabili a seconda delle esigenze editoriali delle diverse testate. Ogni giornale è in grado di introdurre nel network
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Una schermata del browser per la consultazione on line delle fotografie
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Gestione immagini
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produttivo le immagini che ritiene più opportune in funzione sia della propria testata che delle pagine eventualmente prodotte per gli altri giornali del gruppo. Grazie alla flessibilità della tecnologia “object oriented” le immagini sono classificate con un nome univoco nel data base, e corredate all’atto stesso della memorizzazione con i dati più importanti raccolti nei campi alfanumerici generati dai protocolli IPTC/NAA. Il sistema accetta linee per la trasmissione on line di fotografie digitale, come Satellitare. La ricerca, la selezione l’inquadratura e l’invio agli addetti per il taglio digitale, i ritocchi cromatici necessari ed il posizionamento in pagina avviene attraverso l’interfaccia del Browser, in modo molto simile a quanto avverrebbe se si lavorasse all’interno di un archivio su rete Internet. Tutte le fasi della lavorazione avvengono tramite memorizzazione all’interno di un apposito file delle informazioni relative alle modifiche sul file immagine originale, che resta invece memorizza-
to nel sistema in formato nativo. Le coordinate geometriche per la impaginazione completano i dati relativi alle dimensioni, ai livelli di grigio, alle curve cromatiche e agli eventuali “effetti speciali”, e consentono l’aggancio della immagine alla pagina del giornale. Al controllo del traffico provvede una particolare configurazione dell’object distributor, sviluppata da Tecnavia, che nel caso specifico si occupa anche delle attività di trasmissione - e relativo controllo - delle immagini a tutti i quotidiani del gruppo agganciati al sistema, complete di tutte le informazioni relative al processo di videoimpaginazione. Durante la lavorazione è possibile “vedere” l’effetto finale del layout senza muovere “fisicamente” i file immagine, ma solo spostando le informazioni relative alle fotografie. E’ solo nella fase finale della produzione del quotidiano che le immagini, con tutte le modifiche, vengono rigenerate all’interno della pagina digitale per la fotocomposizione.
Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi MONRIF Grazie alla convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG possono usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi:
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I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet. Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033
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Investire in CTP: le strategie e le scelte de La Prealpina di Varese
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Dal mese di settembre La Prealpina di Varese ha introdotto un impianto di incisione diretta delle lastre per la produzione del quotidiano e dei supplementi di informazione. Un investimento in direzione della qualità, con l’obiettivo di soddisfare sempre meglio i clienti senza perdere di vista l’equilibrio della gestione economica. Una scelta tecnologica che ha portato il giornale di Varese a sperimentare una soluzione in anteprima mondiale. TecnoMedia ha incontrato Roberto Ferrario, Amministratore Delegato del quotidiano lombardo Proseguono gli investimenti delle aziende italiane nelle tecnologie per la incisione diretta delle lastre da stampa. Da alcune settimane il quotidiano La Prealpina di Varese ha avviato la produzione di tutto il giornale su una nuova linea CTP installata presso lo stabilimento del capoluogo lombardo, inaugurando, prima testata al mondo, la nuova soluzione Wildcat della società americana ECRM, distribuita in Italia da NTG Digital. Qualità e costi: le sfide per un giornale di provincia La Prealpina di Varese, fondata nel lontano 1888, serve un’area a cavallo fra Lombardia e Piemonte, un distretto industriale fortemente caratterizzato da un gran numero di aziende locali. 50.000 copie di tiratura, una foliazione media di 40/44 pagine, due edizioni locali, una per le province lombarde ed una per Verbania e le province limitrofe del Piemonte, due inserti tematici bisettimanali dedicati, rispettivamente, allo sport ed alla cultura, vita moderna e spettacoli: La Prealpina si colloca in quella fascia di quotidiani italiani locali che rappresentano per i lettori una istituzione prima ancora di essere uno strumento di comunicazione, e come molte altre testate locali si trova a dover fare quadrare gli investimenti tecnologici con le esigenze di mantenere i bilanci rigorosamente in attivo. “Per La Prealpina di Varese” - come ha raccontato a TecnoMedia Roberto Ferrario, Amministratore Delegato della società editrice del quotidiano lombardo “ l’innovazione tecnologia ha sempre rappresentato uno strumento essenziale per mantenere la testata
competitiva su due fronti strategici: la qualità ed il controllo dei costi”. La prima, ovvero la qualità, è quasi un obbligo per un giornale con oltre cento anni di storia alle spalle, una testata dalla quale i lettori si attendono sempre il meglio, sia per quanto riguarda i contenuti che per quanto riguarda la stampa del prodotto, mentre il controllo dei costi è un elemento essenziale per garantire lo sviluppo delle iniziative editoriali e per garantire l’indipendenza della testata. La Prealpina è stata uno dei quotidiani locali più veloci nell’introduzione del colore, investendo in gruppi stampa colore fin dal 1992, pur rendendosi conto di una situazione abbastanza singolare all’interno del mercato dei quotidiani, un’industria dove la qualità costa più cara, in proporzione, rispetto ad altri segmenti delle arti grafiche. Gli impianti per la preparazione del colore di qualità, osservano al quotidiano lombardo, sono stati sviluppati a partire dalle esigenze della qualità richiesta da testate periodiche, stampate su carta patinata e con procedimenti in grado di ottenere dei colori incomparabilmente migliori rispetti a quelli ottenuti dalla stampa su carta per quotidiani. I giornali, pertanto, sono da sempre costretti a misurarsi con tecnologie di fascia alta dalle quali, comunque, possono ottenere risultati limitati dal supporto cartaceo, di qualità non certo entusiasmante. Se a questo, osservano sempre a La Prealpina, si aggiunge la considerazione che per stampare una pubblicità a colori occorre quadruplicare il numero delle unità di stampa, ma certamente non si possono chiedere agli inserzionisti cifre quattro volte superiori rispetto al bianco e nero, si completa il quadro sui costi, e sui rischi, degli investimenti in qualità che devono
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Investire in CTP: le strategie e le scelte de La Prealpina di Varese
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affrontare i quotidiani locali.
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Una soluzione in anteprima mondiale Da sette anni La Prealpina è prodotta all’interno di un flusso di lavoro di pre-stampa interamente digitale, frutto di successivi investimenti su diverse componenti integrate con il sistema editoriale Unisys. Per completare il ciclo di lavorazione elettronica mancava un unico anello, la incisione diretta delle lastre per la stampa, meglio nota come CTP, Computer To Plate. Dopo una approfondita indagine delle diverse opportunità offerte dal mercato la scelta è caduta sul modello Wildcat della americana ECRM, in grado di garantire la qualità e la velocità di produzione richiesta dall’editore e, non ultimo, di dimensioni sufficientemente ridotte per poter essere inserita negli spazi a disposizione nello stabilimento di stampa di Varese. Quella de La Prealpina, va detto per inciso, è la prima installazione a livello mondiale del modello Wildcat, e molto ha giovato, a riguardo, la credibilità guadagnata dai tecnici della NTG Digital che rappresenta in Italia l’azienda americana, un patrimonio accumulato grazie ad un’esperienza pluriennale nell’industria dei quotidiani italiani che ha convinto l’editore a superare la naturale ritrosia di fronte alla prospettiva di essere il primo giornale al mondo a testare il nuovo impianto. La configurazione installata è costituita da due CTP ECRM collegati a “T” attraverso due sviluppatrici ed una piegatrice punzonatrice Baranschee, con una capacità produttiva globale di 140 lastre ora in grande formato. Il CTP americano utilizza una testa di incisione laser a 532nm, ed è in grado di processare sia lastre ad alogenuri d’argento che lastre fotopolimeriche. La scelta de La Prealpina è caduta sulle prime che, come noto, offrono meno problemi per lo stoccaggio e, soprattutto, avendo una maggiore sensibilità, richiedono minori tempi di esposizione, senza contare la qualità finale in fase di stampa, giudicata oltremodo soddisfacente dall’editore. Un aspetto per nulla secondario dell’impianto è rappresentato dalle dimensioni globali del layout installato, che hanno dovuto tenere conto degli spazi tutto sommato mode-
sti a disposizione per il CTP. Il modello prescelto, da questo punto di vista, è uno dei più piccoli disponibili sul mercato, di forma cubica e con il lato maggiore di poco superiore al metro di lunghezza. Il flusso di lavoro CTP è completato, sul versante tecnologico, da due scanner Tecsa Ts2500 per la deretinatura dei materiali pubblicitari che hanno bisogno di essere trasferiti all’interno delle stazioni di lavoro per la videoimpaginazione del quotidiano. Tutto il ciclo di lavorazione avviene in luce naturale, ed alla corretta impostazione delle due pagine che vengono incise su ogni lastra provvede un software specializzato, Energy Imposition, sviluppato e distribuito dalla stessa NTG Digital. Produrre in sette giorni Nonostante qualche perplessità da parte del fornitore, il quotidiano di Varese ha deciso di accelerare al massimo i tempi per l’entrata a regime dell’impianto installato ai primi di settembre. Il primo giorno di funzionamento sono state prodotte 4 pagine, il secondo 20 e a partire dal terzo sono state progressivamente prodotte tutte le lastre per la stampa delle due edizioni del quotidiano. Dopo una settimana l’impianto girava già a pieno regime, consentendo di avviare anche la incisione diretta delle lastre per la produzione dei due inserti Lombardia Oggi e Lombardia Oggi Sport. La rapida messa a punto del CTP ha potuto contare sulla relativa semplicità del processo di incisione diretta, una caratteristica sulla quale insistono tradizionalmente i progettisti americani, che non amano indulgere in funzioni non ritenute essenziali. Ciò si traduce in un vantaggio anche per quanto riguarda il training del personale addetto all’impianto: i corsi relativi alle fasi di incisione/sviluppo della lastra hanno richiesto poco più di una giornata di impegno, e di poco superiore - tre giorni - è stato il periodo richiesto per impadronirsi del software di imposizione per l’accoppiamento delle pagine sulle lastre. Il caricamento delle lastre in macchina avviene tramite una cassetta contenente 25 lastre, che il sistema scarica automaticamente. Ma disponendo di maggior
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spazio, sarebbe possibile utilizzare un sistema robotizzato di caricamento con un magazzino contenente fino a 400 lastre. Il Wildcat utilizza, per la incisione, un piano di appoggio con letto semicurvo: una soluzione che, a detta della casa fornitrice, consente di abbinare le caratteristiche di precisione proprie della tecnologia a tamburo interno con la velocità di esecuzione garantita dal letto piano. La stessa metodologia, improntata alla semplicità del sistema, è stata seguita per quanto riguarda il Rip che pilota il CTP. Wildcat accetta, attraverso il proprio
server, i più diffusi formati in uscita dai sistemi editoriali o dai sistemi di trasmissione. Nel caso de La Prealpina il server del CTP è stato equipaggiato con un Rip PostScript Harlequin, caratterizzato da una notevole semplificazione di funzionamento, tale da non richiedere specializzazioni particolarmente lunghe da acquisire da parte del personale addetto all’impianto. Un vantaggio in più che, per il quotidiano di Varese, ha significato la possibilità di riqualificare il proprio personale mantenendo all’interno dell’azienda professionalità con una significativa esperienza produttiva nella preparazione e nella stampa del giornale.
Ifra Italia su CD-ROM Gli oltre cento tra editori, tecnici e rappresentanti di società fornitrici che nello scorso mese di giugno hanno preso parte a Ifra Italia hanno ricevuto nelle scorse settimane il CD-ROM contenente gli atti della conferenza. Il CD contiene, in formato Acrobat, venti relazioni, per un totale di oltre 500 pagine. Sono ancora disponibili alcune copie del CD al prezzo di lire 600.000 + IVA (300.000 + IVA per le aziende associate ad ASIG o FIEG). Chi fosse interessato può compilare ed inviare via fax (064883489) ad ASIG Service il modulo sottostante.
Desidero ricevere n.___ copie del CD-ROM contenente gli atti di IFRA ITALIA ’99 Al prezzo unitario (comprensivo di spese di spedizione) di
❏ Lire 300.000 + IVA 20% (prezzo riservato alle società associate ad ASIG o FIEG) ❏ Lire 600.000 + IVA 20% Dati per l’intestazione della fattura: Nome___________________________Società____________________________________ P.IVA/cod. fiscale___________________Indirizzo__________________________________ CAP________Città__________________________________________________________ Telefono____________________Fax__________________E-mail____________________ Firma ___________________________________
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Repubblica.it: notizie e documenti ventiquattr’ore su ventiquattro Lo scorso 25 ottobre ha preso il via ufficialmente il nuovo servizio di informazioni non stop offerto dal quotidiano la Repubblica attraverso il proprio sito Internet (www.repubblica.it). Una redazione di giornalisti molto giovani e specializzati nell’utilizzo di strumenti per l’editoria web fornisce in tempo reale notizie e documenti sui più importanti avvenimenti dall’Italia e dall’estero, con particolare attenzione a quelle aree tematiche, come scienza e tecnologia, che di solito vengono penalizzate dai giornali stampati. Repubblica.it:: notizie in rete ventiquattr’ore su ventiquattro, e poi documenti, rubriche interattive, accesso a servizi commerciali, archivio dell’edizione nazionale del quotidiano omonimo, un motore di ricerca in lingua italiana: tutto questo fa parte della nuova avventura editoriale su Internet in via di sviluppo da parte di uno dei gruppi italiani più attivi e vivaci nella promozione di investimenti sul Web. Business @ Internet, la nuova sezione tematica di TecnoMedia dedicata alle nuove iniziative imprenditoriali su Internet ha incontrato Loredana Bartoletti, capo redattore di Repubblica.it, per approfondire i contenuti e la organizzazione del nuovo servizio di informazione ventiquattr’ore su ventiquattro, lanciato ufficialmente lo scorso 25 ottobre. Tempi dilatati, spazio senza limiti A gennaio del Duemila il sito de la Repubblica compirà tre anni di vita, ed il nuovo servizio di informazioni on line corona, in un certo modo, oltre trenta mesi di incessante sperimentazione relativa al nuovo strumento di comunicazione interattivo. Fin dall’inizio della sperimentazione, i responsabili hanno cercato di evitare uno degli approcci più tradizionali che gli editori di quotidiani, in massima parte statunitensi, hanno riservato ad Internet, ovvero la mera trasposizione del “giornale stampato” in rete. Non solo si aveva l’impressione che la strategia non portasse a nulla di concreto, ma per un quotidiano nazionale esisteva il rischio reale che potesse rivelarsi addirittura controproducente, dal momento che importanti segmenti di readership appartenevano alla fascia di popolazione italiana con maggiore dimestichezza con le
tecnologie informatiche, e la mera trasposizione del prodotto in rete avrebbe potuto, paradossalmente, rappresentare una buona ragione per i lettori per “leggersi” il quotidiano sul computer trascurando l’acquisto in edicola. Ciò senza contare che le iniziali “sensazioni” di mercato, poi suffragate da indagini più mirate, facevano ritenere che il “lettore telematico” o navigatore che dir si voglia avesse maggiori interessi verso l’approfondimento di argomenti di solito penalizzati dal giornale stampato, e viceversa. Argomenti come scienza, tecnologia, informatica potevano, probabilmente, suscitare all’interno della rete maggiori interessi rispetto agli argomenti che maggiormente caratterizzano la stampa nazionale, primo fra i quali le cronache politiche. Quando si è trattato di progettare il servizio di informazioni on line Repubblica.it, si è quindi tenuto conto di queste osservazioni e di altri dati raccolti durante la sperimentazione osservando il comportamento reale delle migliaia di contatti sviluppati ogni giorno. Il risultato è stata quindi una testata giornalistica in tempo reale dove avessero posizioni rilevanti notizie di cronaca e servizi relativi alle sezioni del quotidiano stampato di solito più penalizzate, come scienza e tecnologia. Parallelamente si è deciso di sfruttare in senso editoriale le due caratteristiche “fisiche” più importanti di Internet: lo spazio illimitato e il tempo dilatato che consentono, per un verso, di mettere a disposizione dei lettori una mole di documenti originali - dai bandi di concorso pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale fino al Dossier Mitrokhin - assolutamente inimmaginabili sul prodotto stampato, e dall’altro di abolire il concetto stesso di “chiusura” del quotidiano, dal momento che il servizio è attivo ventiquattr’ore su
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Repubblica.it: notizie e documenti ventiquattr’ore su ventiquattro
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panti che avevano superato con successo la prima prova.
L’osservazione che su Internet il “tempo” che caratterizza l’informazione stampata assume significati del tutto nuovi ha degli effetti che vanno bene al di là dell’informazione offerta ventiquattr’ore su ventiquattro. Tutti gli articoli pubblicati dai redattori della testata, con i relativi link tematici che rimandano all’interno o all’esterno del sito di Repubblica, ed i documenti che corredano determinati servizi come le graduatorie del concorso napoletano o il testo integrale della legge Finanziaria votato al Senato - restano sempre archiviati all’interno di Repubblica.it ed indicizzati nel motore di ricerca generale, così che gli interessati possono in qualsiasi momento consultare i testi redazionali o i documenti collegati, anche se l’informazione è stata pubblicata settimane o mesi prima. Lo stesso avviene con la edizione nazionale del quotidiano stampato, che ogni notte è scaricata dal sistema editoriale al web in modo automatico, anche se quest’ultima resta in archivio solo per quindici giorni. Redattori tecnologici
ventiquattro. I surfisti italiani più mattinieri, ed i numerosi lettori telematici che risiedono negli Stati Uniti, hanno potuto apprendere la notizia del crollo del palazzo di Foggia alle sei del mattino (ora italiana), una ventina di minuti dopo il primo lancio dell’Agenzia Ansa. La testata Repubblica.it ha anche offerto un servizio unico nel suo genere ai 17.000 candidati al concorso per diventare vigile urbano a Napoli, pubblicando le graduatorie con i nomi dei 1.700 parteci-
Alla produzione di Repubblica.it lavorano 14 giornalisti, tutti molti giovani e molto preparati nell’impiego degli strumenti redazionali per pubblicare sul web, assistiti da tecnici ed esperti di linguaggi Html e Java che, a rotazione, garantiscono l’assistenza ventiquattr’ore su ventiquattro. Le fonti utilizzate dalla redazione sono essenzialmente le agenzie di stampa, le agenzie ed i siti di notizie disponibili on line su rete Internet, oltre naturalmente a tutte le altre fonti di una normale redazione che operi per la carta stampata. In effetti l’attività giornalistica on line non presenta differenze per quanto riguarda l’essenza della attività professionale, la ricerca della notizia e la verifica delle fonti, quanto piuttosto per il fatto che, in fase di stesura dei singoli articoli, i redattori provvedono alla realizzazione dei link inte-
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Archivi e motori
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Informazione online
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rattivi con altri materiali, documenti o siti presenti in rete. Il “cyber giornalista”, se così vogliamo chiamarlo, anche se in redazione tutti parlano semplicemente di “giornalisti”, si preoccupa non solo di una stesura accurata dell’informazione, ma anche di dare a quest’ultima uno “spessore interattivo” sconosciuto agli strumenti tradizionali, perché reso possibile solo dalla tecnologia supportata dalla rete Internet. Il capo redattore della testata partecipa regolarmente alle riunioni di redazione del “fratello maggiore” la Repubblica “su carta”, e fra le due redazioni ci possono essere scambi di notizie, così come gli inviati del giornale possono inviare articoli per la pubblicazione on line o materiali dai quali estrarre le notizie. Sorte analoga subisce il processo di “costruzione” del notiziario: la prima pagina viene discussa e costruita elettronicamente sulla base delle notizie più importanti, e successivamente viene modificata in tempo reale per seguire i più importanti avvenimenti. Per fare questo, i giornalisti si avvalgono della collaborazione di tecnici specializzati in grafica e linguaggio HTML e Java. La prima pagina, sulla scorta di quanto viene fatto per il prodotto stampato, è di solito caratterizzata da un titolo di apertura, due tagli ed un fogliettone in basso, con un articolo di spalla - e questa è una delle peculiarità della testata telematica - di solito focalizzato su argomenti di scienza o tecnologia, con particolare attenzione alle notizie che riguardano il mondo Internet. Dialogare coi lettori 750.000 pagine aperte ogni giorno e 250.000 utenti nell’arco delle ventiquattr’ore rappresentano i primi
numeri di successo di Repubblica.it. A loro l’editore indirizza anche una serie di forum interattivi che rappresentano, a tutti gli effetti, la proiezione su Internet di una delle più fortunate rubriche dell’editoria stampata, quella della “posta dei lettori”. La differenza, in questo caso, è che chi scrive può non solo vedere pubblicate le proprie opinioni, ma avviare con gli altri lettori, e con la redazione, un dialogo sui temi più attuali del giorno. I temi spaziano in tutte le direzioni, dal dibattito sul ritorno di Craxi in Italia alle nuove tariffe telefoniche a tempo, dalla opportunità di vietare i centri storici alle automobili alla decisione del campione di motociclismo Valentino Rossi di lasciare la classe 250cc per correre nella 500cc. Le e-mail che arrivano in redazione, in media una settantina al giorno, ed in buona percentuale dall’estero, vengono filtrate da un responsabile per evitare la messa on line di espressioni volgari o inutilmente offensive, rischio questo sempre presente in un mezzo, la posta elettronica, che consente a chiunque di inviare messaggi in tempo reale, magari sotto l’effetto di qualche notizia che ha particolarmente colpito o indignato i lettori. In linea di principio non ci sono limiti di tempo prefissati per i forum, che restano attivi fino a quando ci sono lettori che scrivono. L’analisi in tempo reale della quantità di contatti e dell’utilizzo che i lettori fanno della testata interattiva fornisce informazioni di estremo interesse circa i contenuti del, anche se la linea editoriale è quella di tenere in massima considerazione queste indicazioni senza peraltro farsi condizionare fino al punto di escludere dal sito argomenti ed aree tematiche di minore interesse.
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E-commerce: fra comunità virtuali ed integrazione di sistemi
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E-commerce: fra comunità virtuali ed integrazione di sistemi Internet e l’E-commerce non sono solo una sfida solo per gli editori e le aziende di servizio di tutto il mondo: anche i fornitori di tecnologie sono in prima linea nella ricerca di soluzioni che permettano di supportare le attività commerciali e di servizio sul Web. Un’industria, quella degli applicativi per Internet, che vede coinvolte sia aziende fondate appositamente in questi anni sia nomi decisamente più blasonati dell’industria informatica internazionale. Il 14 settembre scorso a Philadelphia, sulla costa est degli Stati Uniti, uno dei più importanti fornitori mondiali del settore, la SAP, ha presentato un approccio alle tecnologie Internet fatto non solo di prodotti ma, più globalmente, di una “filosofia globale” che punta sul Web come strumento per la integrazione on line di diverse funzioni aziendali e alla costruzione di vere e proprie comunità virtuali di fornitori e clienti di prodotti e servizi a valore aggiunto. TecnoMedia ne ha parlato con Piero Camurati, direttore marketing di SAP, al quale ha chiesto di illustrare le linee guida di questo approccio in funzione dell’industria italiana della comunicazione e della stampa. Domanda - Internet: che significato ha questa parola per SAP? Risposta - Per noi si tratta essenzialmente di una tecnologia che consente di estendere la nostra convinzione di fondo che sia possibile unificare i diversi processi aziendali di business all’interno di un unico sistema integrato. Internet, in questa logica, ci permette un passo in più, ovvero la integrazione fra i processi di business gestiti in diverse aziende fra loro collegate. D - Può precisare meglio ? R - Le tecnologie del Web per noi possono essere rappresentate alla stregua di un cruscotto di automobile. Quando il conducente si siede ed accende il motore, il cruscotto si illumina e fornisce tutti i dati essenziali dei diversi “processi” tecnologici dell’auto: dal sistema di alimentazione ai circuiti elettrici, dal controllo dell’impianto frenante al liquido di raffreddamento. Abbiamo sviluppato per Internet lo stesso concetto, sotto la definizione di Enterprise Portal, ovvero una interfaccia con i motori informatici che gestiscono i diversi processi di business aziendali, in grado di restituire a chi si collega tutti i dati essenziali dei diversi processi, naturalmente sapendo distinguere fra diverse funzioni, in modo da mandare al settore commerciali i dati commerciali, al marketing le informazioni di propria competenza e via di seguito. Per la
realizzazione di questo Enterprise Portal si possono seguire due alternative: o la progressiva integrazione dei diversi sistemi gestionali aziendali all’interno di un unico ambiente caratterizzato da un browser Internet, oppure la sostituzione di questi con un nuovo ambiente integrato già finalizzato a questo scopo. Non vorrei scendere troppo in dettagli tecnici. (ndr. i dettagli tecnici sono riportati in altri articoli su questo stesso numero della rivista). Le due strategie prevedono evidentemente diversi approcci, ma il risultato, alla fine, va in un’unica direzione, quella dell’integrazione dinamica dei dati on line. D - Quindi Internet è un’interfaccia verso i sistemi gestionali? R - E’ la prima funzione alla quale guardiamo, ma non la sola. Il passo successivo, che per molte aziende potrebbe essere anche il primo, è l’opportunità di integrare fra loro sistemi informatici di diverse aziende. Prenda, per esempio, il caso di una società che debba effettuare acquisti di beni o servizi da un’azienda terza. Il processo decisionale, effettuato con i metodi tradizionali, telefono, fax, incontri con rivenditori, ha sempre e comunque un costo, a prescindere dal bene/ servizio acquistato. Gli strumenti “tradizionali”- mi passi l’aggettivo -per il commercio elettronico rappresentano senza dubbio un buon passo avanti, sia per la immediatezza del contatto che per la possibilità di ef-
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Due schermate tratte dal sito Web www.mysap.com
vo. Noi proponiamo, anche in questo caso, un approccio più completo, ovvero l’integrazione dei sistemi gestionali delle diverse aziende. D - In pratica una rete Internet per collegare le aziende fra loro attraverso la possibilità di scambiare on line le informazioni da un sistema gestionale ad un altro? R - Sì. Abbiamo sviluppato un ambiente di lavoro on line, denominato Marketplace, al quale si possono collegare aziende e professionisti per scambiarsi informazioni e servizi in tempo reale. Naturalmente il livello di integrazione fra i sistemi di business dipende dalla scelta dei diversi soggetti, ma il principio al quale ci ispiriamo noi è quello dello One-StepBusiness: un unica operazione per concludere transazioni commerciali ovunque nel mondo.
fettuare ordini e pagamenti on-line. Il problema è il passaggio di informazioni all’interno dell’azienda durante il processo decisionale e, successivamente, l’invio dei giustificativi contabili al settore amministrati-
D - E se dovessimo trasferire questi concetti nel settore editoriale? R - Gli editori di quotidiani, all’estero come in Italia, sono molto impegnati a sviluppare nuove opportunità di business on line. Dispongono di marchi commerciali di grande qualità ed affidabilità - le testate - e offrono servizi nell’area della comunicazione commerciale di enorme potenzialità per le transazioni on line. Non c’è dubbio che i giornali siano aziende alle quali guardiamo con estremo interesse, sia per quanto riguarda la possibilità di integrare i diversi sistemi gestionali nell’Enterprise Management sia per quanto riguarda la possibilità di integrare fra loro diversi sistemi aziendali, per esempio editori e società concessionarie di pubblicità.
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La difesa del diritto d’autore online Prime risposte concrete alla piaga della pirateria online. Si stringe la rete intorno alle violazioni del diritto d’autore. * Soluzioni interessanti vengono dalla Siae, la Società Italiana Autori ed Editori, che, sulla parola d’ordine dell’antipirateria, è scesa in campo per la tutela del copyright delle opere dell’ingegno diffuse via Internet. Il problema riguarda soprattutto il settore musicale e quello audiovisivo, che la recente tecnologia del Dvd ha reso disponibile in formato ormai accessibile agli utenti, e che l’impiego di files di compressione consente di scaricare anche con la memoria del computer di casa: si contano già oltre tre milioni di brani quotidianamente scaricati dalla Rete nei pc privati. Con downloading e masterizzazione siamo insomma all’era del cd fai da te. Per la copia di materiale audiovisivo in Dvd i costi sono ancora elevati, ma si sta viaggiando verso un rapido abbattimento, soprattutto da quando l’industria giapponese sta perfezionando un nuovo disco digitale con 200 gigabyte di memoria (pari a 40 Dvd). Le strategie con cui la Siae intende rispondere al problema sono molteplici. 1. Innanzi tutto la creazione di uno sportello informatico che autorizzi l’utilizzo dei prodotti multimediali. E’ già realtà una “licenza sperimentale per l’utilizzazione in reti telematiche di opere musicali” (testo integrale disponibile alla voce “Internet new media copyright” al sito www.siae.it.). La licenza, attiva dal 1° gennaio del 2000, si rivolge ai content provider di Internet. Autorizza la riproduzione e la diffusione di opere musicali in cambio del pagamento da 100 euro (193.627 lire) sino a 200 euro (387.254 lire) mensili per il solo streaming (solo diffusione) e interviene invece percentualmente (il 7,40 per cento) sul costo di ogni file da scaricare sul proprio pc per mezzo del downloading. 2. Per la repressione preventiva la Siae opta per il watermaking, cioè l’etichettatura dei files attraverso una filigrana, che limiterebbe l’uso di copie pira-
ta, o circoscriverlo al solo impiego personale. Una tecnica che dovrebbe rendere estremamente facile risalire all’originale copiato. 3. Il Gruppo Editoriale L’Espresso si è già impegnato con la Siae a utilizzare la licenza per quanto riguarda streaming, downloading ma anche webcasting, la trasmissione cioè di programmi radiofonici via Internet. E questo in previsione di un mercato in fortissima espansione che se oggi – solo per i brani musicali online – fattura 87 milioni di dollari, è stimato per il 2005 al traguardo stratosferico di 4 miliardi di dollari. * Sui pirati intanto si abbatte la scure della giustizia. Mentre a Londra un’azienda sfida gli hacker a “forzare” la security del proprio sistema informatico e mette in palio 50.000 dollari, negli States è stato individuato il padre del virus Melissa, che ha flagellato computer di tutto il pianeta. Si tratta del trentenne David L. Smith, che ha confessato e verrà portato in tribunale. Ma la prima condanna Usa per pirateria è già arrivata: un ragazzo di 22 anni è stato giudicato colpevole per atti di pirateria su Internet. Utilizzava nel suo sito materiale software, video e audio difeso da copyright. * Dilaga nel frattempo il ricatto dei cybersquatters, i ladri di griffes famose, che procedono alla loro registrazione come domini Internet per poi restituirle ai loro legittimi proprietari solo dietro pagamenti astronomici. Qualche esempio? La Porsche ha dovuto mettere in campo la sua squadra di avvocati per difendersi dalle falsificazioni: più di cento! E il vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore è stato costretto a sborsare duemila dollari per rientrare in possesso del sito con il suo nome. In attesa di una normativa non resta che cedere al ricatto. * Intanto però c’è anche chi al copyright dice no. Luther Blissett, firma fantasma del cybersabotaggio, ha spostato sul proprio sito e messo in Rete opere d’arte in vendita nelle gallerie virtuali (prima vittima Surface, la mostra online organizzata dal Centro di Web-art hell.com, http://hell.com). Obiettivo: mostrare a tutti che la pirateria è parte integrante dell’universo virtua-
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le, che l’incorporeo esclude l’idea di proprietà e perciò di commercio, che Internet appartiene alla comunità, che i diritti d’autore per la cyberarte sono un’assurdità. Guerra insomma all’e-commerce dell’arte digitale. Teorie che Blissett enuncia in http:// www.syntac.net/lutherblissett/.
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Kwfinanza: piazza affari digitale Nuovo fiocco rosso nelle pagine Internet firmato L’Espresso. E’ nata Kwfinanza: gratuita, esclusivamente italiana, dalle 9 alle 17’30 fornisce il check up completo dei movimenti di Borsa, piazze estere comprese, con il prezzo d’apertura, il più alto e il più basso, e l’ultimo della seduta. Possibilità di “zoomare” su ciascun titolo per un’analisi in tempo reale nel dettaglio, oltre la vetrina delle top-news. Obiettivo: programmare in modo autonomo e critico gli investimenti personali. Il progetto è in fase di sviluppo e punta a creare un osservatorio sempre più vivace, di taglio giornalistico che non si limiti a fornire i dati ma ne offra anche la discussione tecnica. L’indirizzo è www.kataweb.it (in collaborazione con Fineco e con la Telekurs delle banche svizzere, Reuters, Ansa, Adb).
ra bell’ e confezionato (e lo memorizza per ogni utilizzo futuro).
Libri di carta per capire Internet Piovono in libreria manuali che guidano i navigatori meno esperti entro le rotte e i segreti online. Tecniche Nuove offre un ampio catalogo di libri-bussola sull’uso della Rete per tutti i livelli e per tutte le tasche. Basta visitare il sito http://www.tecnet.it. Ma anche case editrici “tradizionali” scendono nell’agone dei nuovi titoli informatici. Come Laterza, che propone “Internet 2000”, il nuovo manuale sui segreti della Rete, curato da Marco Calvo, Fabio Ciotti, Gino Roncaglia e Marco Zela. Un volume di 660 pagine, con cd-rom accluso, che costa 35mila lire, ma è reperibile anche su Internet gratuitamente sul sito www.laterza.it/internet. Un’iniziativa singolare che permette di visionare il prodotto prima di un suo eventuale acquisto su supporto cartaceo. D’altronde i supporti su carta ed elettronico sembrano alleati più che concorrenti. Infatti il libro presenta ancora indubbi vantaggi per chi debba viaggiare, per chi non abbia un computer sottomano, e poi può essere letto, evidenziato, sottolineato.
Concorso per progetti e-commerce Compravendita in rete: si moltiplicano i litigi AAA. Buone idee web cercansi (e premiansi!). Ecco il concorso per l’e-commerce innovativo. Lo lancia Ibm Italia con la selezione “E-business award” che premierà e realizzerà i più ingegnosi progetti inediti imprenditoriali per Internet. In palio stage aziendali e corsi di formazione, assistenza tecnica (hardware e software) e perfino un biglietto aereo per l’Australia per un soggiorno spesato alle Olimpiadi di Sydney 2000. Tre le classi di concorso: Idea Profit Giovani (16-35 anni), Progetto Profit (neoimprese, con meno di un anno di vita), Idea No Profit (per il mondo dell’associazionismo e del volontariato). I lavori vanno indirizzati entro l’anno a http://www.ebusinessaward.com. Chiarimenti per e-mail: infoebusinessaward.com.
Book on demand a Francoforte Nuovo software per il libro fai da te. L’ha proposto Océ, al Salone di Francoforte per tirature limitate e ristampe. Il programma chiede in entrata dati in PostScript o PDF ed esegue in output il libro su misu-
E-commerce: è scontro incandescente. I due giganti dell’editoria online, Amazon e Barnes & Noble, si affrontano in tribunale. Con un esposto, Amazon.com accusa la concorrente di aver rubato il suo software di vendita “1-Click” con l’assai simile “Express Lane”: due sistemi con i quali basta un click del mouse per comperare via Internet, evitando molte operazioni di inserimento dati. Una polemica-simbolo nel nuovo mondo del business plan informatico. Le teste di serie del mercato in rete incominciano infatti a essere più interessate ai modelli e alle strategie di vendita che alla tecnologia (è recente anche il contenzioso tra Priceline e Microsoft per il clone di un pacchetto di vendita viaggi). Ma le tecniche di mercato possono rientrare sotto la casistica della proprietà intellettuale? Si sta probabilmente aprendo un nuovo fronte sul già caldissimo campo di battaglia dei diritti d’autore.
Affari con l’Internet mobile Nuove frontiere per l’e-commerce: gli acquisti si
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La Net-economy si fa su misura Customer satisfaction: ecco la nuova parola d’ordine dell’e-commerce. Offerte, sconti, facilitazioni. Ma soprattutto personalizzazione. Lo insegnano due colossi del net-business, Levi’s e Dell. Entrambi in forte ascesa grazie alla chiave vincente: il prodotto su misura online. * La Levi’s vende in rete jeans “progettati” direttamente dal compratore. Taglio, tinta, abbinamenti vengono decisi con un click e memorizzate dal sistema che proporrà al cliente affezionato le novità già nella taglia personale. * Ventidue miliardi di dollari di fatturato annuo, uffici vendita in 33 Paesi, 29.300 dipendenti, 1 milione 996mila pc venduti negli Usa negli ultimi tre mesi (incremento del 56,5 per cento rispetto agli stessi mesi del ’98): la Dell brinda al sorpasso su Compaq che conta invece “solo” 1 milione 780mila vendite.. Un trionfo creato lavorando esclusivamente in Internet. La Dell vende infatti i suoi computer soltanto in rete, applicando strategie di targeting in modo da offrire ai clienti pc costruiti su misura. Una tecnica di mercato che le ha permesso di accaparrarsi il 17,1 per cento del mercato statunitense.
Arriva la firma elettronica Niente più code agli sportelli bancari o dal commercialista per firmare ordini di pagamento o dichiarazioni dei redditi. Grazie all’accordo tra la società per i servizi bancari Ssb e l’Adobe Italia (divisione del gigante Usa Adobe, leader mondiale nella gestione dei documenti in rete) da gennaio sarà possibile firmare da casa comodamente seduti davanti al proprio computer. Questo grazie all’ideazione di un sistema Ellips di Ssb, in grado di connettersi a qualsiasi sistema ope-
rativo che supporti il protocollo Tcp/Ip. Il cliente con una carta, un microchip e un lettore da connettere alla porta seriale del proprio pc incrocia la propria chiave privata con quella d’accesso pubblica secondo un metodo di incriptazione rsa con chiave a 1024 bit, il top della sicurezza mondiale. E le firme at home non sono più un problema.
I numeri di Internet La Rete si espande fino a diventare un mercato sconfinato. Le prove? I numeri parlano da soli: ecco qualche curiosità. * Inghilterra: con il nuovo anno il 25 per cento delle famiglie inglesi sarà collegato (dati Data Quest). * Francia: dal Duemila sarà online il 15 per cento delle famiglie (dati Data Quest) * Italia: oggi i navigatori italiani sono cinque milioni. Quattrocentomila comprano via Internet (dati Osservatorio Internet Sda Bocconi). * Europa occidentale: l’e-commerce sta producendo 10 mila miliardi di Lire (5,6 di dollari). Gli europei comprano soprattutto: Musica (55 per cento), Libri (50 per cento), Software (43 per cento), Computer (34 per cento), viaggi (27 per cento) (dati IDC – www.idcresearch.it/forum) * Nel mondo: l’e-commerce passerà dai 50 miliardi di dollari del 1998 ai 1300 miliardi del 2003 (previsione IDC). * Italia: le stime (fonte Mate) dicono che nei prossimi quattro anni l’investimento tricolore in rete passerà da 21 a 250 milioni di Euro. * Pubblicità: al momento sono le aziende Usa a scommettere maggiormente sull’investimento in réclame su Internet. Da sole coprono l’85 per cento della spesa pubblicitaria totale. * Internet e banche: sono ormai più di tre milioni i navigatori europei che scelgono la Rete per le proprie operazioni bancarie. Leader l’Inghilterra seguita dalla Finlandia. L’Italia fanalino di coda con soli 36.500 utenti. (Fonti: JP Morgan e NetSmartAmerica.com).
Net-economy: idee guida per non sbagliare Internet trasforma le strategie di impresa. Mentre negli Usa ferve il dibattito sui nuovi modelli economici, il Forum di Poitiers (sostenuto dalla Commissione Europea) sulla Società dell’Informazione invita le aziende europee a “svecchiare” le tecniche di
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potranno fare via telefonino su rete Gsm. L’alleanza annunciata tra Ibm e Nokia sgancia il commercio online dal terminale e mette il negozio nel cellulare, che diventa interattivo. Parola d’ordine, insomma: integrazione. L’Ibm adotterà infatti per i propri Pc il programma di Nokia “Wap Server” (Wireless application protocol, protocollo di applicazione del “senza-fili”) in modo da rendere possibile una sinergia fra le due tecnologie. Il matrimonio fra Internet e terminali mobili apre le vetrine a un mercato gigantesco: nel 2003 i telefonini saranno più di 1 miliardo.
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mercato per guardare con più fiducia alla net-economy. Come? Con i 10 comandamenti-bussola per navigare senza errori, lanciati al Forum da Joel De Rosnay, responsabile delle strategie a la Cité de Science et de l’Industrie di Parigi. * Strutturare l’attività per micro-gruppi: è utile pensare all’azienda come una rete di neuroni. * Intracomunicare. Lo scambio di informazioni all’interno dell’impresa è fondamentale: incrementare il dialogo orizzontale (troppa “verticalità” non fa bene all’e-commerce). * Ideare insieme e tutti. Sfruttare al massimo la “tempesta di cervelli” online: l’e-mail serve a questo! Ogni intuizione può essere quella vincente. * L’unione fa la forza: valorizzare le sinergie. * Qualificare e riqualificare: la net-cultura dei quadri deve crescere. * Gratificare la creatività. L’innovazione è figlia della fantasia: bisogna osare! * Utilizzare la rete per l’aggiornamento e il selfassessment. * Mettere al centro il consumatore. Quel che conta è il punto di vista del cliente. Pensare all’impresa come a un collettore di aspettative. * Disegnare carte di identità degli utenti: quali desideri occorre soddisfare? * Il cuore del lavoro sta nelle équipes dell’azienda: non servono decisioni verticali, ma “onde” motivazionali, centrifughe e centripete. Qualche titolo per saperne di più: * “New Rules for a New Economy”, Kevin Kelly (uno dei padri del periodico Wired) * “A strategic guide to the Network Economy”, Carl Shapiro (docente di Business Strategy a Berkeley) e Hal R. Varian (School of Information Management) * “Régard sur le Troisième Millenaire”, Joel De Rosnay * E un sito: www.gbn.org (Global Business Network)
Volare in rete: aerei online Navigare in rete per volare oltre l’agenzia. Prenotare l’aereo da casa è sempre più facile. Pochi secondi e il biglietto telematico è fatto. Basta digitare l’indirizzo della Compagnia, la data, l’ora, la città di partenza e d’arrivo del volo. La risposta è veloce: prezzi e posti disponibili (si paga con carta di credito). Antesignana del “dribbling” dell’agenzia è stata Surf & Go di British Airways, che in otto mesi ha coperto
così il 10 per cento delle prenotazioni. Molte Compagnie l’hanno seguita a ruota. Lufthansa ora sta per lanciare l’asta on line: chi prima prenota meglio alloggia e paga meno. E la concorrenza promuove gli sconti. Provare per credere? Ecco gli indirizzi: * www.alitalia.it * www.flyairone.it * www.go-fly.com * www.ryanair.com * www.qantas.com * www.klm.nl * www.virgin-express.com * www.lufthansa.it
Dalla vetrina all’e-commerce: il caso Pirelli Gomme da cambiare? Gli pneumatici adesso li sceglie il Pc. Il sito è www.it.pirelli.com. Basta entrare nelle pagine Pirelli per conoscere i modelli più adatti alle proprie esigenze e l’indirizzo del centro-acquisti più comodo. Già dal ’92, su consiglio della Glamm Interactive (società milanese di servizi in rete), la Pirelli ha ristrutturato il sistema informatico aziendale con il protocollo Tcp/Ip, adottato poi come standard per Internet. All’inizio Internet è stata utilizzata solo come vetrina, ma poi l’azienda è passata all’e-commerce Risultato: al momento si contano 300 mila contatti al mese. Per il Duemila la Pirelli vorrebbe coprire il 1520 per cento delle vendite tramite la rete.
Buone idee editoriali Cultura e beneficenza insieme online. Basta comperare una pubblicazione delle edizioni Aybea per versare il proprio contributo al gruppo di volontariato preferito. La Casa editrice devolve infatti il 30 per cento del prezzo di copertina all’Associazione che si indicherà al momento dell’acquisto. L’indirizzo è: www.aybea.it . E se si vuole conoscere più a fondo il mondo della solidarietà è sufficiente entrare in www.coopt.it/solidarietà. Il sito offre una vasta panoramica delle iniziative delle Associazioni e dei modi per dare una mano. Sempre bene accette le offerte by tastiera.
Mappe e cartine: rivenditori di tutto il mondo Se state per partire e non avete la cartina, ecco il sito giusto: www.nationalgeographic.com/resources/
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Pianeta TV Tutte le notizie in tempo reale, 24 ore su 24: dove, se non su Internet? Le Televisioni del mondo intero puntano sulla rete. E l’informazione on line diventa il mega-business telematico. Ecco la mappa dei siti. * Ampio archivio e collegamenti con radio, satellite e canali per mamma-Rai: www.rai.it. Per Raisat l’indirizzo è: www.raisat.rai.it * Tante sezioni a tema per Cnn Interactive: www.cnn.com * Tutto sul cartoon con Disney Channel: www.disney.it/disneychannel * Assai facile la navigazione e il downloading tra le pagine di Mediaset, www.mediasetonline.com . Per i singoli canali: * www.canale5.com * www.italia1.com * www.rete4.com * www.telepiu.it * Alta tecnologia per la creatura di Microsoft e NBC, la MSNBC, un’emittente dal software sofisticato (anche chat naturalmente), a cui si può accedere digitando www.msnbc.com * Guardare la Tv e navigare nello stesso tempo? Con WebTv si può. Il divertimento è tutto interattivo: è il net-dream dei fan del telematico a 360 gradi. www.webtv.org * Moltissima informazione e la guida giornaliera “su misura” ai programmi tv via e-mail, con BBC. www.bbc.co.uk * Spazio alle notizie commerciali e alle idee sulla Tv digitale su Stream, www.stream.it * Da non dimenticare: Yahoo Tv, http:// tv.yahoo.com * Tutto sullo sport? C’è, made Usa, ESPN: www.espn.com . E (però si paga) un sito ricchissimo di link che è davvero l’american dream delle news sportive: www.espn.com .
Lo scaffale telematico * Il sito è www.libreriadellosport.it . Sulle discipline ginniche c’è tutto, anche le pubblicazioni più raffinate: 11 mila titoli, un mare di periodici e di vi-
deo, ed è anche facile navigare. E’ la prima libreria europea di questo tipo. Per gli acquisti si può usare la carta di credito. * Sconti fino al 40 per cento sulle pagine della mitica Amazon. E cd, games, catalogo ricchissimo con titoli recensiti. Recapito a casa, ovunque abitiate. www.amazon.com .
Online anche le figurine * Il mensile Calcio 2000 diretto da Marino Bartoletti offre in rete figurine, notizie e prenotazioni per le trasferte, discussioni e sondaggi, tantissima informazione. Basta entrare in www.calcio2000.com . * E’ anche interattivo il servizio offerto dalla Gazzetta dello Sport: news, forum, fantacalcio, giochini. Sito: www.gazzetta.it .
La bussola dello shopping Chi cerca trova. Per qualsiasi spesa c’è il negozio giusto, e arrivarci non è più un problema. Adesso c’è Allshops, il motore di ricerca che trova il centro acquisti per voi. Si digita il prodotto desiderato e arriva l’elenco degli indirizzi, che può essere anche più dettagliato se si clicca Add shop. Indirizzo da non scordare: www.allshops.com .
Business-boom: in espansione gli “ambienti” aziendali Nasce una nuova tipologia di dialogo tra imprenditori: è l’incontro-Web, l’altra faccia del sito. Internet insomma non è più solo il catalogo, la vetrina o il netmarket customers oriented, ma diventa ora l’ambiente specializzato di fiducia in cui gli industriali possono incontrarsi, fare affari e trovare supporti, servizi, consulenze, idee per il knowledge management (la gestione della conoscenza), scambi tra partner: e-commerce business-to-business, insomma. E’ la ricetta delle “comunità professionali”, la nuova tendenza statunitense che coinvolge piccole e medie aziende, e l’Etre di quest’anno (il convegno che da un decennio dà visibilità agli esempi vincenti di business creato dall’hi-tech) ha presentato a Montecarlo, tra gli altri, quattro modelli imprenditoriali basati su Web (su www.ilsole24ore.it/informatica i link delle quattro aziende) .
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ngo/maps . Potrete scegliere tra i migliori centri vendita (del mondo!) di mappe e cartine: troverete indirizzi, numeri telefonici, e-mail.
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* Partecipate – Fondata due anni fa da Alan Warms, la società offre tutti i servizi necessari al supporto della comunicazione aziendale: forum, consigli, soluzioni, monitoraggi, individuazione e analisi delle tendenze. Tra i clienti AT&T e Microsoft-Slate. * TradeOut – Fondi di magazzino, giacenze, merci invendute, risorse inutilizzate? Problema risolto. A rimettere in moto i capitali “inerti” c’ha pensato Brin McCagg con la sua TradeOut (da giugno: 10 milioni di dollari di prodotti, 2 mila 500 clienti), volta unicamente all’organizzazione di aste on line di surplus aziendali. * Horizen – L’idea nasce dall’analisi del nuovo mercato del lavoro: mobile, a distanza, temporaneo. E dell’azienda: sempre più organismo di relazioni in movimento, sempre meno piramide gerarchica di ruoli. Così Horizen sta mettendo a punto il sistema Echo Enterprise per la gestione della forza lavoro in modo flessibile, decentrato, a tempo determinato. Un album aggiornatissimo di curricola, controllo del lavoro svolto dai collaboratori, valutazioni di costi e vantaggi, soluzioni per l’ottimizzazione della diversity of style. L’organizzazione delle risorse umane si fa tutta in rete. * Verticalnet – Testa di serie Usa nella comunicazione tra imprese, è una vera e propria “Comunità professionale”: 43 gruppi di aziende e operatori specializzati, dalla sanità alle telecomunicazioni, operano scambi grazie a questo sistema che fornisce informazioni, tavole rotonde, aste, vetrine (e relativa pubblicità).
“Manager online” Saperne di più su ipertesti e multimedia, ciberspazio, posto di lavoro virtuale, affari on line, netscrivania? Scoprire segreti e novità dell’azienda virtuale? Basta non scordare che la pubblicazione “Manager on line – Comunicare, gestire, decidere nell’era multimediale”, curata da Giorgio De Michelis e pubblicata a puntate da Il Sole-24 ore, si può consultare sempre anche in rete al sito www.ilsole24ore.it/ manageronline .
Nasce la FIAL-FIPE Ora le piccole e medie imprese che vogliano operare sui mercati mondiali hanno un punto di riferimento: informazioni commerciali dirette e consulenza specialistica da parte di FIAL-FIPE (Federazione
Internazionale America Latina e Federazione Internazionale Paesi Emergenti). L’iniziativa non fornisce solo know-how ma facilita l’incontro di domanda e offerta segnalando anche concrete possibilità di business. FIAL-FIPE distribuisce informazione tramite una rete propria di centri informativi locali confederati. Chi vuol saperne di più può contattare il sito http:/www.fialfipe.it.
Dynamic commerce: 5 milioni di aziende in rete Un solo portale per accedere a cinque milioni di imprese. E’ il progetto di Infocamere, l’azienda responsabile dell’hi-tech delle Camere di Commercio italiano. Praticamente l’intera rete aziendale nazionale aderente al Registro delle imprese sarà contattabile via Internet (per prime le società, poi le ditte individuali). Due pagine web per ogni società: una dedicata alla “carta d’identità”, la seconda a disposizione dell’impresa. Tre le modalità di navigazione: alfabetica, geografica, tematica. Infocamere ha richiesto intanto la qualifica di ente certificatore di e-griffes (la Società per i servizi bancari si occuperà di mettere a disposizione il sistema Ellips).
I giornali nell’era Internet: la proposta di Knight Ridder La strategia che Anthony Ridder, presidente del giornale Knight Ridder, consiglia perché l’industria della carta stampata possa competere con successo con la Rete è articolata in quattro parole d’ordine: * Facilità di consultazione: i giornali devono procedere per sezioni più demarcate con sommari, indici e contenuti più impressivi, in modo da catturare anche il lettore occasionale. * Utility: il giornale deve offrire al lettore anche pagine-servizio con informazioni sempre aggiornate di utilità quotidiana. * Informazione locale: non solo l’informazione dovrebbe avere un interesse maggiore per la cronaca locale, ma anche la pubblicità dovrebbe allinearsi a questa esigenza. * Marketing: promuovere il giornale in modo più aggressivo soprattutto nelle comunità locali. Per Internet la ricetta è invece quella di sviluppare un vero e proprio network di siti online locali.
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Pubblicità su Internet? L’investimento diventa più sicuro. Agb Italia (già testa di serie per la rilevazione dell’audience tv) lancia infatti una nuova idea: Agb.net.. In prova da luglio, è un sistema pensato per monitorare il costo contatto delle inserzioni pubblicitarie. Si tratta in sostanza di un “registratore” ad alta precisione (le sottostime dovrebbero essere eliminate) delle visite reali alle réclames, per individuare non soltanto la quantità di navigatori che si sono esposti al messaggio pubblicitario, ma anche il target dei potenziali clienti. Agb.net si propone anche di predisporre strumenti adatti al market-research per Internet.
Tutto sulla navigazione gratuita Siti gratuiti? Rintracciarli non è più un problema. C’è TuttoGratis, il portale che raccoglie indirizzi di svariato interesse, dalle news all’e-commerce. E’ un mega-catalogo della rete “omaggio”. L’indirizzo è
http://www.tuttogratis.com .
Studiare Web? Ecco il sito Un sito per studiare Web. E’ http://www.html.it . Una vera biblioteca per sapere tutto sulla navigazione (senza affondare). Un salvagente anti Sos che aiuta a muoversi con disinvoltura tra linguaggi Html (Xml, Smil, Javascript), Macromedia flash, Frontpage, e a scoprire il mondo hi-tech dell’autentico cibernauta.
Grande successo per la netsveglia tutta allegria Secondo classificato al Premio Www del Sole-24 Ore, 80 mila abbonati e un trend tutto in salita grazie anche all’idea di farne omaggio agli amici, Buongiorno è una creazione italiana che piace molto. Grazie alla quale la mattina molti navigatori si svegliano all’insegna di un motto di spirito o di una storiellina divertente. Una piccola trovata salutare a cui accedere digitando http://www.buongiorno.it .
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Arriva il misuratore dell’audience Internet
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Inserimento e sale di spedizione: analisi, previsioni e strategie di Ferag Italia A un anno e mezzo dalla sua nomina ad Amministratore Delegato di Ferag Italia, Sandro Provera traccia un bilancio oltremodo soddisfacente del 1999, dodici mesi ricchi di soddisfazioni per la filiale italiana della Società svizzera fornitrice di impianti per l’allestimento di sale spedizioni per l’industria dei quotidiani. La nuova organizzazione operativa, le alleanze con fornitori di soluzioni ad alto valore aggiunto in grado di integrare la gamma di soluzioni offerte da Ferag per ogni segmento del mercato editoriale stanno funzionando a dovere, mentre si scruta da vicino l’evoluzione, oltremodo promettente, del mercato italiano dell’inserimento. Come si chiude il 1999 per Ferag Italia? Direi che possiamo essere oltremodo soddisfatti. Le due divisioni operative della Società, Ferag Sistemi e Ferag Divisione Trade - che raggruppa le attività collegate con le società rappresentate - hanno entrambe fatto registrare un buon andamento. In particolare, la prima delle due, quella che segue il mercato dei grandi impianti per quotidiani, ha registrato quattro grossi ordinativi, due per gli stabilimenti de Il Sole 24 Ore di Milano e Carsoli, uno per il nuovo centro stampa bolognese del Corriere dello Sport ed uno per la Gazzetta del Sud. Ed erano tre anni che il mercato degli impianti per quotidiani era quasi fermo. Come spiega questa ripresa? In parte è senz’altro dovuta a ragioni di carattere generale, come la ritrovata fiducia degli investitori pubblicitari verso la carta stampata e, in senso lato, la sensazione che dopo alcuni anni non facili il mercato dei quotidiani sia destinato a riprendere vigore. In altra parte sono considerazioni più specifiche, come quella di un probabile sviluppo, anche per l’Italia, della domanda relativa all’inserimento di prodotti stampati, in primis pubblicità, nel giornale. E Ferag è da sempre vista come il partner tradizionale per affrontare con successo questo mercato. E per quanto riguarda la divisione che raggruppa le società che hanno rapporti di collaborazione con voi nella fornitura di tecnologie per le sale spedizioni e, più in generale, per l’allestimento? Anche in questo caso i risultati sono stati oltremodo soddisfacenti. Molto bene sono andati gli impianti
per sistemi automatici di lava caucciù, della Elettra, ottimo il rapporto di collaborazione con Sitma, per sistemi di linea abbonati e ribalte. La linea intrapresa da Ferag Italia, d’accordo con la nostra Casa Madre, di stringere alleanze con fornitori in grado di integrare la nostra offerta-base di prodotti, per consentirci una presenza sul mercato in qualità di fornitori globali per l’area spedizione ed allestimento, sia nell’industria della stampa di quotidiani che in quella commerciale, si è dimostrata vincente. Posso annunciare, a riguardo, una nuova alleanza con una società svedese, la Tolerans, specializzata in sistemi di punto metallico in piega (on line stiching). A questo rafforzamento di Ferag in qualità di fornitore globale di sistemi per sale spedizioni e per l’allestimento corrisponde la crescita della filiale italiana per quanto riguarda tecnici e professionisti al servizi dell’industria editoriale e commerciale. Dei dodici addetti attuali, sette sono assunzioni recenti, e l’obiettivo nei prossimi due anni è quello di crescere fino ad una trentina di addetti. Questa strategia di crescita globale ha portato benefici anche ai nostri partner. Nel settore dei giornali, giusto per fare un esempio, la società italiana Lem, legata a noi da un rapporto di partnership, ha ricevuto un ordine da un importante quotidiano del nord Italia, il Secolo XIX, per la fornitura di un sistema di movimentazione bobine automatico per il nuovo centro stampa di Multedo, ed è la prima volta che il sistema viene impiegato per la produzione di giornali. Come dire che l’unione farà la forza anche nel Duemila?
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A Centrexpo il 36% del capitale di Ipack-Ima Centrexpo, società di Milano che organizza fiere specializzate nelle arti grafiche, il converting ed il confezionamento-imballaggio, ha annunciato di aver acquisito il 36% del capitale di Ipack-Ima, azienda leader nell’organizzazione di fiere per l’imballaggio, le macchine per l’industria alimentare e i trasporti industriali interni. In seguito all’acquisizione, Centrexpo è divenuto l’azionista di maggioranza relativa della società. Nell’annunciare la notizia, l’amministratore delegato di Centrexpo Guido Corbella ha sottolineato come l’acquisizione apra la strada a possibili sinergie ed iniziative comuni tra le due società, anche in considerazione del fatto che gli azionisti di Centrexpo sono le Associazioni delle categorie industriali coinvolte nelle manifestazioni organizzate da Ipack-Ima. Centrexpo, fondata nel 1980, organizza in Italia le manifestazioni Gec, Grafitalia, Converflex e, ultima nata, Medprint, sigle ben note agli addetti ai lavori dell’industria grafica, cartotecnica e del converting. Dalla metà degli anni Ottanta, Centrexpo ha sviluppato la propria attività anche all’estero, organizzando manifestazioni per l’imballaggio ed il converting in Russia, Cina, Brasile. Ipack-Ima è nota agli operatori per essere l’organizzatore della fiera omonima, dedicata all’imballaggio e confezionamento, alle macchine per l’industria alimentare ed ai trasporti industriali interni, che si svolge a Milano sin dagli anni Sessanta, e che nella sua diciottesima edizione, nel 1997, ha richiamato ben 1.900 espositori e 70.000 visitatori da 112 paesi. Da anni inoltre Ipack-Ima cura a Napoli l’organizzazione di Mediterpack, mostra mediterranea delle tecnologie e prodotti per imballaggio, confezionamento, industria alimentare.
Noi ne siamo convinti, ma estenderei la prospettiva dell’unione, intesa come legame operativo sempre più stretto, anche in direzione dei nostri clienti. Ferag Italia ha sviluppato un programma di assistenza e servizio post vendita che ha dato ottimi risultati nel corso del 1999. Può precisare meglio? Tutti clienti con installazioni Ferag con oltre quindici anni di vita hanno potuto richiederci un’analisi tecnica globale circa lo “stato di salute” del loro impianto. Con alcuni di loro è stato deciso, proprio in seguito a questa analisi, di procedere alla sostituzione di alcune componenti e, più in generale, ad una revisione di tutte le linee presenti in stabilimento. Una iniziativa di servizio che sappiamo essere stata oltremodo apprezzata dal mercato. Un mercato, quello italiano, che sta guardando con estrema attenzione al mercato dell’inserimento. Come le dicevo prima, anche il nostro Paese sembra avviarsi in direzione di nuovi, importanti investimenti, nell’inserimento. Quest’anno sono state coinvolte almeno una decina di testate. Non male, se si pensa ai tradizionali ritardi dell’Italia in questo seg-
mento di mercato. Per quanto ci riguarda, noi vediamo l’evoluzione dell’inserimento guidata da due ragioni di fondo: la possibilità di inserire nel prodotto base inserti pubblicitari, e la possibilità di aumentare la foliazione del giornale con inserti redazionali tematici, senza dovere per questo mettere mano a nuovi investimenti in gruppi di stampa. Due ragioni molti forti, che naturalmente si possono sostenere ed integrare a vicenda. Ma voi avete fatto anche previsioni quantitative? Certamente. Ma non fosse altro che per ragioni di scaramanzia preferirei non addentrarmi nei dettagli. In linea generale riteniamo che nei prossimi cinque anni gli investimenti in direzione di nuove soluzioni per l’inserimento potranno interessare almeno il 50% delle testate italiane. E sempre parlando del futuro, Drupa 2000 è alle porte. Cosa troveranno gli editori italiani allo stand della Ferag? Di questo proprio non voglio parlare. Novità ce ne saranno, eccome, ma il riserbo su questo da parte della nostra Casa Madre è totale. Posso solo invitare tutti gli stampatori ed editori di giornali a visitarci.
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Inserimento e sale di spedizione: analisi, previsioni e strategie di Idab-Wamac TecnoMedia ha intervistato Giorgio Bonvini, amministratore delegato di R.G., la società che rappresenta in Italia i sistemi Idab-Wamac, sulla “rivoluzione” che sta investendo l’area di spedizione del quotidiano, destinata ad assumere un ruolo chiave nelle nuove strategie di marketing del prodotto stampato. Come si chiude il 1999 per Idab-Wamac in Italia? Il 1999 si è chiuso in maniera pienamente soddisfacente. Il budget preventivato è stato infatti pienamente rispettato. Ma più che i risultati economici, pur fondamentali, mi piace sottolineare come in Italia IdabWamac (e R.G. che la rappresenta) costituisca ormai un punto di riferimento per quanto riguarda non soltanto i propri clienti, ma anche per il mercato dei quotidiani nella sua interezza. Chi si rivolge a Idab-Wamac/ R.G. per avere il preventivo di un impianto di sala spedizione sa infatti, anche se magari poi acquisterà un impianto di un altro fornitore, che le configurazioni che gli verranno proposte saranno calibrate e non eccedenti rispetto alle reali esigenze produttive, e che i prezzi saranno in linea con la “filosofia” tradizionalmente seguita, senza sorprese o exploit in una direzione o nell’altra. Sono infatti convinto che, a gioco lungo, sia questa l’unica strategia per rimanere sul mercato. Ultimamente il mercato italiano degli impianti per quotidiani, dopo qualche anno di stasi, sta dando segni di risveglio. Quali sono, a suo giudizio, le ragioni? (obsolescenza degli impianti, ripresa del mercato pubblicitario, nascita di nuovi centri stampa, etc.) Nel settore della sala spedizione, direi senz’altro che la ragione principale del “risveglio” delle nuove installazioni sia da ricercarsi nella ripresa del mercato pubblicitario e, più nello specifico, nel tentativo di attrarre nuovi lettori e di rendere il quotidiano un mezzo pubblicitario più flessibile utilizzando l’inserimento. Devo anche dire, però, che sono ben pochi i giornali che oggi in Italia possono sostenere che l’inserimento sia un business realmente vantaggioso. Il fatto
è che i lettori non sono preparati a vedere nel giornale un contenitore di messaggi pubblicitari. Spesso inoltre i lettori non vogliono sborsare un sovrapprezzo per avere in allegato al quotidiano una rivista, piena a sua volta di pubblicità e che dunque - in teoria - dovrebbe abbassare il prezzo di vendita del quotidiano. Oltre al buon momento del mercato pubblicitario ed alle prospettive dell’inserimento che prima o poi farà breccia anche nel nostro Paese, vi sono anche altre ragioni che spiegano la ripresa degli ordini di sale spedizione, come la nascita di nuovi centri stampa, l’obsolescenza di molti impianti e l’esigenza di razionalizzare gli spazi spesso modesti che negli stabilimenti di vecchia concezione sono riservati all’area di spedizione. Vi è poi un’altra tendenza che merita attenzione: sono sempre in numero maggiore gli editori che decidono di affidare a terzi la produzione delle proprie testate. E’ opinione di molti che la sala spedizione dei quotidiani stia “cambiando pelle”: da semplice area produttiva di confezionamento delle copie a strumento di marketing che mette l’editore in grado di diversificare il prodotto e di indirizzarlo meglio verso i lettori. Concorda con questa analisi? Assolutamente sì. La mia convinzione è che nella sala spedizione, accanto alla ricerca dell’efficienza tipica della produzione industriale, dovrà diffondersi sempre di più la ricerca dell’efficacia tipica del marketing del prodotto. L’obiettivo della sala spedizione del futuro non sarà più quello di confezionare un maggior numero di copie nel minor tempo ed al minor costo unitario possibile, ma quello di immettere sul mercato un prodotto sempre meno standard e sempre più tagliato su misura del lettore. Faccio solo qualche esempio: aumento del nume-
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Print City a Drupa 2000 Ricreare un ambiente reale di produzione per l’industria delle arti grafiche, dalla ideazione fino all’allestimento del prodotto stampato: è questo l’obiettivo che si propone Print City, la nuova iniziativa consortile che accoglierà i visitatori di Drupa 2000 ( Düsseldorf, 18 - 31 maggio 2000). Presso il Padiglione 6 della Fiera una cinquantina di aziende dimostreranno “dal vivo” la integrazione di tutte le componenti hardware e software per il flusso di lavoro grafico. L’iniziativa, che si svilupperà su uno spazio espositivo di oltre 14.000 metri quadrati, vede tra i promotori Agfa Gevaert, affiancata da aziende del calibro di Adobe, Apple, Man Roland, Océ e Polaroid. Tutte insieme, integrandosi nei diversi snodi produttivi del workflow management proposto da Agfa, le aziende daranno vita a un ambiente di lavoro reale e funzionante per tutta la durata della Fiera.
ro di punti vendita da rifornire per effetto della liberalizzazione della rivendita, diminuzione del numero di copie dei pacchi standard, aumento degli abbonati, diversificazione degli inserti in base alle differenti zone di distribuzione. Ne consegue che sarà sempre più complicato, ma assolutamente strategico, calcolare il reale ritorno economico degli investimenti che dovranno essere sostenuti. Il nostro Paese appare in ritardo per quanto riguarda l’adozione della tecnologia dell’inserimento. Quali sono le ragioni? Secondo Lei, esistono delle prospettive di inversione di tendenza a breve termine? Siamo in ritardo perché, come accennavo sopra, i lettori non sono ancora abituati al quotidiano-contenitore ed anche perché spesso non accettano di pagare un sovrapprezzo per le pubblicazioni che vengono allegate al quotidiano. Ritengo che prima o poi la tecnologia dell’inserimento farà breccia anche nel nostro mercato, come è già avvenuto nelle altre nazioni occidentali, ma non credo che ciò avverrà in tempi brevi: occorrerà infatti considerare con attenzione che cosa inserire per soddisfare i gusti e le attese dei lettori, e si dovranno soprattutto giustificare i notevoli costi aggiuntivi che richiede l’adozione di questa tecnologia. E’ opinione largamente condivisa che il mercato chieda ai tradizionali fornitori o rappresentanti molto di più che non la semplice installazione: per esempio l’integrazione con sistemi e con software prodotti da terze parti, oppure la manutenzione ordinaria delle attrezzature, etc. In che modo Idab-
Wamac/R.G. si sta attrezzando per rispondere a queste richieste? Per quanto riguarda la manutenzione ed il servizio di assistenza, R.G. è la società leader nel mercato italiano delle sale spedizione, potendo garantire ai propri clienti interventi immediati con personale specializzato italiano. Va inoltre sottolineato come tutti i pezzi di ricambio siano reperibili sul mercato nazionale, dal momento che la politica Idab-Wamac a questo riguardo ha sempre privilegiato l’utilizzo di parti che possono essere acquistate presso normali fornitori industriali. A Maggio del 2000 ci sarà la Drupa, tradizionale appuntamento per l’industria grafica mondiale. E’ in grado di anticiparci qualche novità per il mercato dei quotidiani di Idab-Wamac e delle altre società rappresentate da R.G.? Alla prossima Drupa la Idab-Wamac si presenterà con un nuovo prodotto ed una nuova filosofia. Il nuovo prodotto è il sistema di controllo WNC 6000 NT (Window New Control), che può essere interfacciato con qualsiasi tipo di rotativa senza richiedere alcuna spesa aggiuntiva per l’implementazione del software. La nuova filosofia di Idab-Wamac, che troverà a Drupa 2000 la sua prima vetrina internazionale, è la tendenza alla massima semplificazione dei sistemi di spedizione, che permetterà di avere maggiore semplicità di gestione a prezzi estremamente competitivi. All’interno di questa nuova filosofia produttiva, la novità più importante è costituita dal sistema mobile di immagazzinamento in linea MLS, che - ne sono convinto - è destinato a modificare drasticamente le attuali configurazioni delle sale spedizione.
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Inserimento e sale di spedizione: analisi, previsioni e strategie di Müller Martini Il 1999 è stato un anno ricco di soddisfazioni anche per la Müller Martini. La società svizzera, presente da vent’anni in Italia con una propria filiale, ha iniziato ad operare sul mercato dei quotidiani con personale altamente specializzato e dedicato esclusivamente a questo segmento editoriale, da un tempo relativamente breve, circa tre anni. La nuova strategia, decisa di comune accordo fra la Casa Madre e la filiale italiana, ha prodotti risultati di tutto rispetto, ed i responsabili del settore quotidiani guardano con ottimismo al futuro, soprattutto in considerazione delle aspettative legate alla crescita, anche in Italia, del mercato dell’inserimento, come ha illustrato a TecnoMedia Maurizio Fantini, il Direttore Generale della filiale italiana di Müller Martini. Perché la Müller Martini ha deciso di dedicare personale specializzato al mercato italiano dei quotidiani? La filiale italiana di Müller Martini è nata venti anni fa’ seguendo la filosofia della Casa Madre svizzera di moltiplicare le filiali locali per poter servire meglio i diversi mercati nazionali. All’inizio Müller Martini si è concentrata, anche in Italia, sul mercato più tradizionale per lei, quello della legatoria, delle piegatrici per il settore commerciale e delle macchine da stampa roto-offset e per modulo continuo. I fatturati sono andati rapidamente crescendo: da tre a quindici miliardi in tre anni, e poi trenta, quaranta fino agli oltre ottanta previsti per l’esercizio di quest’anno. Una volta consolidato il mercato tradizionale, abbiamo ritenuto che anche in Italia i tempi fossero maturi per proporre i nostri prodotti più sofisticati, fra i quali le linee di trasporto, inserimento e confezione per i quotidiani. I successi riportati a livello mondiale, presso clienti quali il New York Times ed il quotidiano brasiliano O Globo, ci hanno indotto a potenziare anche questo settore. L’introduzione, che si è prolungata per alcuni anni, è sfociata recentemente nell’attuale modello di organizzazione di vendita: l’incarico di Product Manager conferito all’ingegnere Dario De Cian ed un contratto di collaborazione con la agenzia New Age. Con quali risultati? Grazie all’intensa attività del nostro Product Ma-
nager, dell’agenzia New Age e grazie anche al notevole aumento di interesse che il mercato italiano sta dimostrando per l’inserimento, le nostre soluzioni sono state recepite nel modo giusto ed apprezzate dagli stampatori e dagli editori italiani. L’Arena di Verona, Il Messaggero Veneto di Udine, il Dolomiten di Bolzano, il nuovo centro stampa CSQ di Erbusco (BS) sono tra i primi editori e stampatori italiani ad avere scelto tecnologie Müller Martini. In tutti i casi è stata fondamentale la nostra soluzione proposta per l’inserimento, basata sul principio del disaccoppiamento ed improntata ad un’estrema semplificazione della meccanica. Molto importante è inoltre l’acquisizione dell’ordine per la sala spedizione del nuovo centro stampa di Multedo del Secolo XIX. Forniremo un sistema che, almeno nella fase iniziale, non prevede l’inserimento, ma che ci permetterà di dimostrare la validità delle nostre soluzioni anche per la stampa diretta a elevatissima velocità. Lei faceva riferimento, un attimo fa, ad alcuni clienti internazionali, ma sembra di capire che sul mercato italiano le preferenze a voi accordate siano, finora, tutte collocate nella fascia dei quotidiani di medie dimensioni, per quanto attiene alla diffusione. Come mai? La sua osservazione è corretta. Se dovessi azzardare una risposta, direi che, per quanto attiene alle prospettive dell’inserimento, i quotidiani italiani di medie dimensioni hanno, probabilmente, un mercato pubblicitario più facilmente raggiungibile. Un’altra
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considerazione è legata ad una caratteristica dell’industria dei quotidiani nel nostro Paese: i giornali di maggiore diffusione sono stampati in diversi stabilimenti lungo la Penisola. Dovendo prendere in considerazione di attrezzarsi per effettuare inserimenti sulle copie distribuite su tutto il territorio nazionale, è evidente che gli impianti vanno moltiplicati, e con loro i costi. Non sono decisioni da prendere alla leggera, e soprattutto non sono scelte che si fanno in tempi rapidi. Insomma l’inserimento rappresenta anche per voi la nuova frontiera verso la quale dovrebbero svilupparsi gli investimenti degli editori e stampatori italiani? Sì. Secondo noi questa sarà una scelta “quasi obbligata” per il futuro. Con l’avvento del colore nei quotidiani si sta rapidamente saturando la capacità di stampa delle rotative installate. Ulteriori ampliamenti potrebbero essere in alcuni casi costosi o di difficile realizzazione per ragioni di spazio. L’alternativa di inserimento di sezioni di giornale pre stampate dà inoltre la possibilità di sfruttare su un maggior numero di ore la potenzialità della rotativa stessa. La soluzione da noi proposta è basata sul principio del disaccoppiamento tra rotativa e linea di inseri-
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mento, e questo consente all’impianto un’enorme flessibilità produttiva. Grazie al principio di utilizzare dei buffer - che noi chiamiamo polmoni - dove accumulare temporaneamente e dinamicamente il prodotto proveniente dalla rotativa durante il procedimento di assemblaggio dello stesso con gli inserti, il centro stampa riesce a soddisfare diverse richieste da parte di diversi editori, ottimizzando di volta in volta i tempi di produzione. Se è vero, come si dice, che lo stampatore offre attraverso le tecnologie un valore aggiunto ai propri clienti, noi riteniamo che la soluzione offerta da Müller Martini costituisca un ottimo investimento anche per i centri stampa italiani. Senza trascurare la consolidata esperienza della Società a servizio dei quotidiani. Credo che anche gli editori e stampatori Italiani abbiamo avuto modo di apprezzare la nostra filosofia, che può essere riassunta nel concetto che “il cliente è il primo progettista”. E a proposito di progetti, fra pochi mesi si svolgerà Drupa 2000. Può anticipare qualche novità per l’industria dei quotidiani? Siamo vincolati al massimo riserbo da parte della nostra Casa Madre. L’unica cosa che posso fare è invitare editori e stampatori italiani al nostro stand, dove sono certo non rimarranno delusi.
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Movimentazione manuale dei carichi: una realtà per tutte le attività lavorative La normativa riguardante i lavoratori che spostano o sollevano pesi è relativamente recente. In questo contributo di Antonietta Strada, esperta di diritto penale antinfortunistico sul lavoro, vengono analizzate le regole generali e la loro applicazione nelle aziende editrici e stampatrici
Sono molteplici gli ambiti lavorativi in cui lo sforzo muscolare costituisce un fattore di rischio: infatti, si considerano attività di movimentazione manuale di carichi quelle in cui siano movimentati oggetti di peso superiore a 3 kg. Anche nelle aziende stampatrici, piccole o grandi che siano, operano lavoratori che spostano o sollevano pesi. Basti pensare al prelievo di rotoli di pellicola per i ricevitori e di confezioni di lastre da utilizzare in Formatura, al trasferimento di anime e bobinotti in Rotativa, alla movimentazione di pacchi di giornali e di supplementi da pallettizzare o di confezioni di locandine da alimentare, al caricamento in macchina di bobine di cellophane o ad alcune attività di manutenzione. L’impegno dei muscoli richiesto in tali manovre determina un’accelerazione del ritmo cardiaco e di quello respiratorio, provoca calore e influisce sfavorevolmente sulle articolazioni e sulla colonna vertebrale. Per tale motivo il legislatore europeo e quello nazionale hanno predisposto poche e semplici norme che indicano al datore di lavoro come comportarsi in questo campo. L’evoluzione normativa Precedentemente la normativa generale in materia era rappresentata esclusivamente dall’art. 170 D.P.R. n. 547/1995, secondo il quale le operazioni di carico e di scarico dei mezzi di sollevamento e di trasporto vanno effettuate con l’ausilio di attrezzature o dispositivi idonei, quando non possono essere eseguite a braccia o a mano. Tale disposizione si riferisce a “tutti quei casi nei quali il carico o lo scarico manuali
presentino difficoltà, disagi e malagevolezze che possano tradursi in pericoli per la vita e l’incolumità degli operatori ovvero di terzi …” (Cass. IV, sent. 16740 del 30 novembre 1989). Non mancavano poi norme dedicate a gruppi particolari di lavoratori (che sono tuttora in vigore): art. 11 Legge n. 653/1934 (fissa in kg 20 il peso massimo sollevabile da una donna adulta), art. 14 Legge 977/ 1967 (per il lavoro agricolo stabilisce, con riferimento ai fanciulli minori di 15 anni, il limite di 10 kg per i maschi e di 5 kg per le femmine e, con riferimento agli adolescenti minori di 18 anni, il limite di 20 kg per i maschi e di 15 kg per le femmine) e art. 3 Legge n. 1204/1971 (vieta di adibire al trasporto ed al sollevamento di pesi le lavoratrici durante il periodo di gravidanza e fino a sette mesi dopo il parto). In seguito, la Direttiva CEE n.269/90 ha dettato “prescrizioni minime di sicurezza e di salute concernenti la movimentazione manuale dei carichi, che comporta, tra l’altro, rischi dorso-lombari per i lavoratori”. Le disposizioni ivi contenute sono state recepite in Italia dal Titolo V Decreto Legislativo n. 626/1994. Quest’ultimo non ha apportato, rispetto alla direttiva, differenze sostanziali: le uniche differenze riguardano l’introduzione dell’obbligo di sorveglianza sanitaria, della definizione di lesioni dorso-lombari e dell’indicazione del peso considerato pericoloso (30 kg ): la norma CEE non fornisce in merito indicazione alcuna. Il decreto nazionale non prevede l’obbligo di consultazione e partecipazione dei lavoratori né quello di adattamento dell’allegato VI all’evoluzione tecnica e normativa che invece sono previsti nella norma CEE (questi obblighi, comunque, esistono in capo al datore
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di lavoro in base al Titolo I del decreto stesso). Le attività di movimentazione manuale dei carichi che non rientrano nel campo di applicazione del Titolo V del decreto in esame, sono comunque protette dal Titolo I del decreto stesso, nonché dall’art. 2087 c.c. e da qualsiasi altra norma generale di prevenzione antinfortunistica. Per queste ultime attività non opera però l’obbligo di meccanizzazione previsto dal Titolo V de quo e vigono sanzioni diverse. Il Decreto Legislativo n. 626/1994 Il campo di applicazione del Decreto è esteso a tutte le attività ove sia prevista la movimentazione manuale dei carichi con rischi, tra l’altro, di lesioni dorsolombari per i lavoratori durante il lavoro: quindi a tutto il campo di applicazione di cui all’art.1 del Decreto stesso. L’art. 47 comma 2 definisce movimentazione manuale dei carichi “le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano tra l’altro rischi di lesioni dorso-lombari”, vale a dire lesioni del dorso e dei fianchi a carico delle strutture ossee, muscolari e dei tendini (“osteomiotendinee”) nonché dei tessuti nervosi (“nerveovascolari”) a livello dorso-lombare. A nostro avviso, il riferimento esplicito della norma esclusivamente alle lesioni dorso-lombari non è che esemplificativo: basti pensare all’inciso “tra l’altro” e allo spirito dell’allegato VI. Non sono esclusi dunque dalla norma eventuali danni a qualsiasi altra parte del corpo che possa essere danneggiata dalla movimentazione manuale dei carichi, come le braccia e le gambe. Per dovere di completezza, comunque, citiamo anche l’opinione di parte della dottrina, che ritiene questi ulteriori tipi di rischio esclusi dall’ambito del Titolo V e considerati solo dalla parte generale del decreto e delle altre norme generali o particolari. Gli obblighi del datore di lavoro L’art. 48 D.Lvo n. 626/1994 individua, in ordine di priorità, gli obblighi del datore di lavoro: - rilevazione: egli deve ricercare l’eventuale presenza di uno o più elementi di rischio (come quelli elencati nell’allegato VI);
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- meccanizzazione: deve eliminare, qualunque siano il tipo e la dimensione dell’impresa, la movimentazione manuale dei carichi adottando le misure organizzative necessarie (per esempio, la diminuzione del ritmo di lavoro, la ripartizione del carico tra più lavoratori, l’ottimizzazione dell’ergonomia) o ricorrendo a mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche (come nastri trasportatori, carrelli elevatori e il caricamento automatico). Tale obbligo, in fondo riprende il dettato dell’art.3 del decreto, ove tra le misure generali di tutela compaiono l’eliminazione dei rischi e la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è; - ausiliazione e massima riduzione del rischio: qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale, deve adottare le misure organizzative (come la rotazione dei compiti) necessarie, ricorrere a mezzi appropriati o fornire ai lavoratori stessi i mezzi adeguati (per esempio sollevatori), per ridurre il rischio derivante dalla movimentazione manuale in base all’allegato VI. Si noti che il concetto di “impossibilità” cui si riferisce il legislatore deve leggersi, seguendo la ratio della norma, esclusivamente in senso oggettivo e mai in senso soggettivo, quindi un’impossibilità dettata da esigenze tecniche e, per esempio, non economiche; - uso condizionato della forza manuale: in quest’ultimo caso, deve preliminarmente valutare il rischio, adottare misure di contenimento di esso (considerati, in base all’allegato VI, i fattori individuali di rischio, le caratteristiche dell’ambiente di lavoro e le esigenze che tale attività comporta), predisporre la sorveglianza sanitaria (ex artt. 16 e 48, accertamenti preventivi e periodici effettuati dal medico competente) e disporre l’uso condizionato (alla valutazione e a dette misure) della forza manuale. Formazione dei lavoratori e valutazione del rischio Oltre alla generica formazione ed informazione relative alla sicurezza sul lavoro, che hanno come destinatari tutti i lavoratori, il datore di lavoro deve impartire una formazione (teorica e pratica) ed dare informazioni (per esempio tramite etichette) particolari a quei lavoratori esposti a rischi specifici. Per quanto riguarda la movimentazione manuale dei carichi, le informazioni e la formazione, ex art. 49, devono essere adeguate e riguardare in particolare il peso del carico, il centro di gravità o il lato più pesante (nel caso in
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cui il contenuto di un imballaggio abbia una collocazione eccentrica), la corretta movimentazione dei carichi e i rischi che i lavoratori corrono se queste attività non vengono eseguite in modo giusto, tenendo conto degli elementi indicati nell’allegato VI. Il datore di lavoro inoltre, in presenza di rischi legati alla movimentazione manuale dei carichi, ha l’obbligo di effettuare una valutazione del rischio specifica (le cui risultanze devono integrare il cosiddetto documento di sicurezza di cui all’art. 4 comma 2) esaminando preliminarmente la situazione generale dell’attività lavorativa in questione e le caratteristiche del carico. Le modalità con cui condurre la valutazione del rischio sono quelle di cui all’art. 4 del decreto stesso, ma deve tener conto degli elementi di riferimento contenuti nell’allegato VI, che analizzeremo tra breve. Indicazioni utili, inoltre, possono riscontrarsi nelle norme ISO-CD11228, UNI-ENV 26385, ISO 6385, ISO-CD 11226. Per la valutazione di azioni di sollevamento, poi, si può utilizzare il modello proposto dal National Institute of Occupational Safety and Health statunitense (NIOSH) nel 1993, tramite il quale è facile calcolare il limite di peso raccomandato (utilizzando un’equazione che parte da un peso e condizioni ideali e considera, quali fattori demoltiplicativi, l’esistenza di eventuali elementi sfavorevoli). Per la valutazione, invece, di azioni di spinta, di traino e di trasporto in piano di carichi si può fare riferimento agli studi di Snook e Ciriello, che indicano i valori limite di riferimento del peso (trasportare) o della forza esercitata (tirare o spingere) in riferimento ad ogni azione, al sesso e ad eventuali varianti che condizionano l’azione (frequenza, altezza da terra, distanza).
carico (il peso, l’ingombro, la manovrabilità, la struttura, la stabilità, la posizione), allo sforzo fisico richiesto (che risulta rischioso se eccessivo, effettuabile solo con una torsione del tronco, compiuto con il corpo in posizione instabile, o se può comportare un movimento brusco), alle caratteristiche dell’ambiente di lavoro (lo spazio disponibile, i pavimenti, l’areazione, la temperatura, eccetera) e alle esigenze connesse all’attività (sforzi troppo frequenti o prolungati, pause insufficienti, distanze eccessive, metodo e ritmo di lavoro, eccetera). I secondi, invece, si riferiscono all’idoneità fisica del lavoratore, all’abbigliamento, all’adeguatezza dell’informazione e della formazione. Tra le altre cose, l’allegato fissa il peso di 30 kg come limite oltre il quale il carico è da considerare troppo pesante (per un uomo adulto: per gli altri lavoratori restano in vigore i parametri fissati dalle leggi più sopra indicate). Ne deriva che, per ciascun lavoratore, il carico non deve mai pesare più di kg 30: se oltrepassa tale peso, lo sforzo deve essere compiuto da più lavoratori (in modo che per ciascuno di essi non si superi tale soglia). La maggior parte della dottrina riferisce il valore di 30 kg esclusivamente ad azioni di sollevamento, in quanto per altre azioni (per esempio lo spingere un carrello) lo stesso valore risulterebbe insensato. Degna di nota poi è la Circolare del Ministero del lavoro
L’allegato VI L’allegato VI al decreto in esame fornisce una serie di elementi da considerare come parametri di riferimento durante l’attività di valutazione del rischio e di adozione delle misure che riducono il rischio derivante dalla movimentazione manuale dei carichi. Indica elementi lavorativi oggettivi e fattori individuali di rischio. I primi sono legati essenzialmente alle caratteristiche del
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n. 73/1997 là dove specifica che tale norma “non introduce un divieto di movimentazione manuale dei carichi superiori a 30 kg, bensì una soglia a partire dalla quale il datore di lavoro deve adottare comunque misure organizzative o mezzi adeguati”. Le sanzioni Per le violazioni agli obblighi previsti dal titolo V, gli artt. 89 e 90 prevedono la pena alternativa dell’ammenda o dell’arresto nei confronti sia del datore di lavoro, sia dei dirigenti sia dei preposti. Sono punibili datore di lavoro e dirigente e non il preposto solo nel caso di violazione dell’art. 49 comma 2 (formazione). Ciò comporta una responsabilità concorrente, in via alternativa, del datore di lavoro e del dirigente, quando il primo abbia esplicitamente e dettagliatamente delegato al secondo l’attuazione organizzativa della sicurezza in tale campo. I preposti, che di regola hanno funzioni esecutive (far rispettare l’esatta applicazione da parte dei lavoratori delle prescrizioni impartite dal datore di lavoro e dal dirigente), sono puniti per la violazione degli artt. 48 e 49 comma 1, nel caso di mancato controllo sull’osservanza delle misure di sicurezza organizzative predisposte da datori di lavoro e dirigenti. I fattori principali di cui tener conto - Occorre accertare l’idoneità fisica del lavoratore a movimentare carichi e fornirgli formazione e informazioni adeguate - Il peso del carico deve essere indicato sull’involucro - Se il peso supera i 30 kg deve essere sollevato da più lavoratori o con l’aiuto di un macchinario - Bisogna evitare di accumulare materiale pesante su scaffali alti quando manchi l’ausilio di un macchinario e soprattutto se il lavoratore si trovi con il corpo in posizione instabile - Quando le operazioni possono dar luogo a movimenti bruschi occorre ridurre i ritmi di lavoro - Se la movimentazione può essere effettuata solo
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con una torsione del tronco, il luogo di prelievo e quello di posatura devono trovarsi al massimo a 90 gradi fra loro e devono avere un’altezza simile - Deve esistere uno spazio adeguato e il pavimento deve essere uniforme, non scivoloso e non sconnesso né con dislivelli - Bisogna fornire scarpe adeguate - Occorre verificare che il peso sia distribuito uniformemente dentro il contenitore, che sia di facile presa e maneggevole, che il carico non si sposti all’interno dell’involucro e che vi sia visibilità per l’operatore, che non possa provocare lesioni: se così non fosse, è necessario utilizzare idonea segnaletica, formare e istruire appositamente e adottare opportune misure di sicurezza e fornire indumenti protettivi - Se il pavimento è irregolare o in pendenza bisogna mettere a disposizione carrelli, calcolando la forza necessaria per spingerli pieni - E’ bene che i carrelli siano regolabili in altezza - L’umidità, la circolazione dell’aria e la temperatura devono essere adeguate all’organismo sotto sforzo: se così non fosse bisogna fornire ai lavoratori mezzi personali di protezione - Bisogna verificare che il lavoratore non indossi indumenti, scarpe od oggetti inadeguati - I lavoratori devono alternare i periodi di movimentazione dei carichi con periodi di lavoro leggero almeno ogni ora - Se il lavoratore non dispone di ausili meccanici, non deve percorrere distanze troppo grandi di sollevamento - E’ consigliabile che i lavoratori spostino carichi nella zona compresa fra l’altezza delle loro spalle e quella delle nocche delle loro mani disposte lungo i fianchi - Quando il processo lavorativo non consente al lavoratore di modulare il ritmo di lavoro, bisogna che i lavoratori si alternino Antonietta Strada esseantos@lycosmail.com
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“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industria editoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “new media”, all’universo emergente della comunicazione elettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali che possono trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi di management, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed alla riflessione.
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di piattaforma hardware o dal tipo di applicazioni software impiegate, in questo volume vengono fornite informazioni dettagliate per: - valutare il potenziale digitale delle immagini originali; - gestire documenti contenenti un’elevata quantità d’immagini; - trattare i mezzi toni e correggere il colore; - ridimensionare e campionare le immagini; - effettuare la compensazione digitale in base alle caratteristiche della stampa, della carta, dell’inchiostro; - realizzare impeccabili separazioni di colore; - preparare le immagini per l’utilizzo in Internet.
Lotus Notes e Domino 5 senza segreti Tutte le spiegazioni, le tecniche e i consigli per utilizzare Lotus Notes e Domino 5 al meglio
Tutto sulle immagini digitali La guida professionale al trattamento delle immagini per ottenere risultati di altissima qualità nella stampa tradizionale, digitale e in Internet Sybil Ihrig, Emil Ihrig
IMMAGINI DIGITALI TRATTAMENTO E STAMPA McGraw-Hill, Milano 1999, pp.202, £. 42.000
Se un’immagine vale più di mille parole, è indispensabile essere sicuri che le illustrazioni con le quali si lavora siano il più possibile eloquenti: Immagini digitali Trattamento e stampa mostra come trattarle e stamparle in modo che siano più comunicative di qualsiasi descrizione e ottengano tutta l’attenzione che meritano. Scritta dagli stessi autori di Scanner e acquisizione delle immagini, questa guida è l’unica in grado di fornire informazioni chiare e approfondite per migliorare la qualità delle immagini digitali. Un volume ricco di istruzioni dettagliate e immagini a colori, per studenti e professionisti, che non richiede competenze informatiche specifiche. Indipendentemente dal tipo
Eugenio Martini
LOTUS NOTES & DOMINO 5 McGraw-Hill, Milano, 1999 pp. 315, £. 43.000
Lotus Notes e Domino 5 è la nuova versione del più diffuso sistema di messaggistica, gestione delle informazioni e sviluppo delle applicazioni Web di tipo collaborativo. Lotus Notes & Domino 5 è la guida completa all’uso e alle possibilità di utilizzo dell’ambiente di groupware di Lotus. Nella prima parte il volume prende in esame la stazione di lavoro Notes ed espone in maniera dettagliata gli elementi necessari per la sua completa gestione; nella seconda vengono trattate le nozioni fondamentali per l’amministrazione del sistema Domino e per lo sviluppo di applicazioni personalizzate. Questa seconda parte comprende lo sviluppo passo passo di alcuni moduli funzionali pronti per essere direttamente impiegati in un gruppo di lavoro, oppure utilizzabili come modello di partenza per le proprie applicazioni di tipo collaborativo.
LO SCAFFALE
dettagliate per: - scegliere lo scanner più adatto per il proprio lavoro; - valutare le immagini originali per utilizzare la migliore tecnica di scansione; - calibrare e gestire il colore; - riprodurre il colore per la stampa, Internet e i prodotti multimediali; - perfezionare il colore, la tonalità e il dettaglio delle immagini; - stabilire le dimensioni e la risoluzione ottimali; - scegliere il formato del file più adatto per ogni lavoro. Scanner e acquisizione delle immagini è utile sia ai principianti che agli esperti, dai graphic designer agli illustratori, ai pubblicitari e a tutti coloro che comunicano attraverso le immagini in modo professionale. E’ la guida concisa ma completa per imparare e perfezionare l’arte di acquisire le immagini.
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Gli utenti sono soddisfatti del software IntelliTune IntelliTune fa risparmiare tempo… Rende il flusso di lavoro più razionale… Migliora del 100% il tempo di produzione delle immagini… Ci consente di migliorare la qualità globale e di ottenere prestazioni migliori per quanto riguarda il colore… Questi sono solo alcuni dei commenti degli editori risultati qualitativamente disomogenei. Nel caso del di giornali di tutto il mondo a proposito di IntelliTune. nostro quotidiano “Rijn en Gouwe” e dei nostri settiA differenza di qualunque altro ambiente di pro- manali, questo ha portato a differenze di qualità inacduzione, i giornali devono lavorare con immagini pro- cettabili. L’unica soluzione sembrava una forte autovenienti da varie fonti e con formati differenti. mazione. IntelliTune di Agfa ha risolto questo tipo di Nella ricerca di un’alternativa alla gravosa opera- problemi in misura superiore al 90%, grazie alla sua zione di conversione e per straordinaria capacità di automigliorare le immagini in matizzare l’intero processo modo da assicurare un’ottima della correzione dell’immagiriproduzione, Agfa ha svilupne. Inoltre tale processo riAGFA GEVAERT S.p.a. pato IntelliTune con tecnolochiede ora molto meno temDivisione Graphic Systems gia MDP (Multi-Dimensional po, anche se questo non era il Via Grosio 10/4 - 20151 Milano Processing). La tecnologia MDP nostro obiettivo prioritario. FinalTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 esamina il contenuto e le caratterimente riusciamo a ottenere una quahttp://www.agfahome.com stiche di ogni immagine in arrivo e lità uniforme delle immagini, proprio corregge difetti e discrepanze. Analizza 250.000 spot quello che ci aspettavamo dall’adozione di IntelliTune all’interno di ciascuna singola immagine per poi con- di Agfa”. frontare tutte le letture: sfumature, contenuto del colore e dominanti cromatiche, nitidezza, dettagli del“Il lavoro in bianco e nero è eccellente”, afferma l’immagine, fino all’identificazione del contenuto Garry Hughes di El Paso Times, Gannet Group, Stati mediante una mappatura geometrica. Uniti. “Abbiamo appena lanciato una nuova rivista setL’analisi combinata consente a IntelliTune di per- timanale di 56 pagine a colori, ‘Car & Truck’, e sarebfezionare l’immagine nella sua interezza, anziché li- be stato fisicamente impossibile creare questo prodotmitarsi ad applicare alcune correzioni alla curva stan- to senza la velocità cui IntelliTune di Agfa ci consente dard. di lavorare”. IntelliTune opera in sintonia con ColorTune Pro, il software Agfa per la gestione del colore. Piet Wille di Het Laatste Nieuws/Hoste N.V., BelL’ultima edizione di ColorTune Pro, la versione gio, dichiara: “Grazie a IntelliTune, si migliora il tem3.01, usa 928 spot di colore per creare profili di colori po per la produzione delle immagini 100%. Questo compatibili con gli standard ICC, allo scopo di adatta- significa che le immagini vengono elaborate complere i colori alle varie periferiche all’interno del flusso tamente in background, senza alcun intervento da pardi lavoro: monitor, scanner, stampanti per prova colo- te dell’operatore”. re e unità di stampa. ColorTune Pro traccia una mappa dei colori per CMYK, utilizzando tutto lo spazio Alcuni giornali in Belgio, Germania, Olanda, PoCMYK disponibile invece dello spazio SWOP/Euro lonia e Regno Unito per l’Europa, in Messico per l’area più limitato. NAFTA, in Argentina, Brasile e Cile per il Sudamerica, e in Australia hanno messo IntelliTune alla prova. Per Tom Bakker, direttore di Dagblad van Rijn en tutti il responso è stato molto positivo. Gouwe B.V., che fa parte del gruppo PCM, spiega: “Avvalendosi della collaborazione di diverse persone In base al loro riscontro, questo prodotto può esseper eseguire le correzioni in bianco e nero e a colori re definito un notevole passo avanti per il miglioradelle immagini in arrivo, è quasi inevitabile ottenere mento dell’immagine e la gestione del colore.
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Think Tank Summit: un “serbatoio” di idee per i visitatori del Milia Reed Midem Organisation, la società che organiz- • Sessione 2 - Internet a banda larga. za il Milia, il salone internazionale dei contenuti digi- • Sessione 3 - Sistemi wireless a banda larga: mobilità tali interattivi, ha reso noto il programma definitivo senza limiti per un mondo “senza fili”. del Think Tank Summit, la due giorni di conferenze Sessioni del 15 Febbraio: ed incontri in programma il 14 e 15 febbraio 2000 pres- • Sessione 4 - Internet e tv interattiva: lo stato dell’arso il Palais des Festivals di Cannes. te, sfide creative nello sviluppo di Il Think Tank Summit metterà contenuti. a disposizione dei visitatori del Milia di Cannes due giorni di di3. pubblicità online e commerbattiti, forum e presentazioni altacio elettronico mente focalizzati su tutti gli aspetti legati allo sviluppo ed alla distriSessioni del 14 gennaio: buzione di contenuti digitali inte• Sessione 1 - Targeting dei consurattivi, facendo incontrare le sociematori: cosa guardano, cosa comtà specializzate nello sviluppo di prano? Reed Midem Organisation 11, rue du Colonel Avia - 75726 Paris Cedex 15 contenuti digitali con • Sessione 2 - MisurazioTel +33 1 41904479 Fax +33 1 41904470 quelle che operano nel ni dell’audience http://www.milia.com mercato della distribu- e-mail: armelle_coatsaliou@midem-paris.ccmail.compuserve.com • Sessione 3 - Pubblicità zione digitale tramite tv online: Internet e tv interattiva o network a banda larga. interattiva Il programma del Think Tank Summit è articolato Sessioni del 15 gennaio: in tre filoni, ciascuno dei quali esplorerà un’area cru- • Sessione 4 - - Privacy e Personalizzazione: il comciale nel mercato dei contenuti digitali. A seguire, ri- mercio elettronico chiude il cerchio con pubblicità e portiamo il programma di ciascun filone. marketing. 1. Intrattenimento interattivo e giochi online
I Forum
Sessioni del 14 gennaio • Sessione 1- Il mercato: statistiche, prospettive e trend del settore per i prossimi due anni. • Sessione 2 - Strategie di sviluppo dell’“EEntertainment” . • Sessione 3 - Produzione di contenuti creativi per i mercati e le piattaforme distributive emergenti. Sessioni del 15 Febbraio: • Sessione 4: Impatto delle normative e della pirateria.
Oltre alle sessioni dei tre filoni principali, nell’ambito del summit si svolgeranno una serie di business forum, nel corso dei quali una serie di candidati preselezionati in cerca di partnership o di supporto finanziario metteranno in mostra i propri prodotti e servizi. Questi i due forum previsti: 1. Venture capital e business partnership (in collaborazione con Laurent EDEL, Presidente, e Arnaud GOUGNE, Event Manager, Nshow (Francia);
2. Internet ad alta velocità e tv interattiva Sessioni del 14 gennaio: • Sessione - Banda larga: dati, statistiche, analisi di mercato, strategie per lo sviluppo dei contenuti.
2. Convergence Content Showcase – in collaborazione con Annie VAN BEBBER, Presidente, Digital Maven, e Jeannine PARKER, Presidente, The J Parker Company (USA).
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Il primo sistema CtP termico per giornali presentato dalla Kodak Polychrome Graphics all’Ifra Expo 99 Una novità per l’industria dei quotidiani
di stampa, uguale o addirittura superiore a quella della ben conosciuta lastra Winner, senza cottura.
In occasione dell’IFRA di Amsterdam, la Kodak Polychrome Graphics ha annunciato la disponibilità Il CTP termico: i vantaggi per i quotidiani di un innovativo sistema computer-to-plate (CtP) a tecnologia termica, e delI vantaggi delle lastre la relativa lastra, specifitermiche sono stati chiacamente studiati per un ramente dimostrati dalla ambiente produttivo Kodak Polychrome Via del Pratignone 38/40 estremamente esigente qual è quelGraphics nelle aziende di stampa 50041 Calenzano (FI) lo dei giornali. commerciali in tutto il mondo. Oggi, tel. 0558836200 - fax 0558836222 I principali componenti del nuovo questa collaudata tecnologia è finalhttp://www.kpgraphics.com sistema sono una nuova lastra termica ed mente disponibile anche per il mercato un nuovo plotter termico. La lastra è negativa ed è ca- dei giornali. Tra le caratteristiche vincenti delle lastre ratterizzata da elevata velocità di impressione, ampia termiche ricordiamo: l’elevata qualità, la possibilità latitudine di sviluppo, tempi di preparazione più rapi- di effettuare le operazioni alla luce del giorno, la vasta di, maggiore durata in fase di stampa e rapido riavvio latitudine di posa e la stabilità di trattamento. Per non dopo le fermate macchina. trascurare la capacità di riprodurre il punto tipografiIl sistema di scrittura è progettato su una base mo- co in maniera estremamente fedele, la lunga durata in dulare, così che le varie componenti possono essere stampa e la capacità di riavviarsi velocemente dopo le configurate per adattarsi alle particolari necessità del fermate di stampa. giornale, permettendo di adeguare la capacità di proCon le nuove lastre termiche, inoltre, occorre miduzione del sistema alle punte di produzione. Se oc- nor tempo di preparazione, è più agevole raggiungere corre accrescere la produzione di lastre, il sistema può il registro, ed è possibile ottenere una maggiore essere riconfigurato per soddisfare le nuove richieste ripetibilità dei colori. Tutti questi benefici si traducodi produzione. no in maggiore qualità, risparmio di tempo, riduzione All’inizio della linea di lavorazione, completamen- dei costi operativi. te automatizzata, si trova il caricatore automatico di Dopo essere state impressionate, le lastre vengono lastre, che toglie l’interfoglio ed è in grado di alimen- caricate automaticamente in una sviluppatrice ad alte prestazioni, che usa uno sviluppo molto efficiente ed tare fino a tre Plotter contemporaneamente. Ciascun Plotter può produrre fino a 80 lastre in è stata progettata per operare in linea con basse necesformato 341 x 511 mm per ora, a 1270 dpi. Il Plotter sità di manutenzione. Essa ha una velocità di trattapuò operare con diversi formati di lastre, da un mini- mento fino a 1,5 metri al minuto con diverse possibilimo di 290 x 470 mm ad un massimo di 650 x 960 mm. tà di rigenerazione automatica per soddisfare le diverIn questa gamma rientrano tutti i formati utilizzati dai se necessità dei clienti. Vi è anche la pulizia automatigiornali. ca della sezione gommatura e quattro sezioni di A completamento del nuovo sistema CtP per gior- asciugamento a lame di aria, per ottimizzare le alte nali, la Kodak Polychrome Graphics ha sviluppato una velocità di trattamento. Dopo il trattamento la produzione delle lastre vienuova lastra da stampa termica, specificamente progettata per le esigenze della stampa di giornali. Grazie ne completata secondo le specifiche esigenze da una alla innovativa tecnologia Kodak Polychrome unità di piegatura e punzonatura, che con la sua veloGraphics, la nuova lastra ha una elevata durata in fase cità di trattamento di 240 lastre per ora è in grado di
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servire tre Plotter contemporaneamente. Tra le possibilità opzionali, vanno segnalate una stampante inkjet per marcare le lastre, un lettore di codici a barre ed un telaio multiposizione. Tutti i componenti della linea sono collegati insieme da un sistema di trasporto adattabile, di alta effi-
cienza e grande affidabilità. Con questo sistema di produzione lastre per giornali Kodak Polychrome Graphics propone un nuovo livello di qualità nella produzione automatizzata di lastre per i giornali.
Kodak Polychrome Graphics: non solo Computer to Plate... Malgrado l’attuale grande interesse per il CtP, la gamma di prodotti che Kodak Polychrome Graphics offre all’industria dei quotidiani, e che ha presentato in occasione dell’IFRA 99, è in grado di soddisfare l’esigenza di ogni realtà produttiva. Produzione pagina con film ad alta velocità Tra le novità presentate a IFRA ’99 va sicuramente ricordata la fotounità Marlin 63 della ECRM, che utilizza il film Gen 5 della Kodak, distribuito esclusivamente dalla Kodak Polychrome Graphics, trattato da una sviluppatrice film in linea Kodamatic ad alte prestazioni. Il film Gen 5 della Kodak ha grande latitudine di trattamento e stabilità anche in presenza di carichi di lavoro molto variabili. Questo è tipico della normale attivita nei giornali e l’uso del film Gen 5 di Kodak fornisce una produzione costante e di qualità. Il film Kodak Gen 5, grazie alle sue caratteristiche recording e rapid access, ed alla semplicità di utilizzo, è la soluzione ideale per la produzione di giornali grazie anche all’ abbreviato tempo di sviluppo. Con il film Gen 5 di Kodak e la nuova sviluppatrice Kodamatic, infatti, i 30 secondi di sviluppo richiesti dalle attuali sviluppatrici con gli attuali film sono stati ridotti a 20 secondi o meno: un concreto beneficio per la produzione di giornali, dove l’efficienza si misura in termini di risparmio di tempo. Ulteriore vantaggio del film Kodak Gen 5 è il suo modesto impatto ambientale: esso richiede infatti fino al 25% in meno di chimici degli altri sistemi e questo, in aggiunta al Kodak Chemical Management System (CMS), può ridurre il volume dello scarico, consentendo di contenere i costi di produzione e contribuendo ad un ambiente più verde. Una nuova emulsione sul film Gen 5 riduce l’assorbimento di acqua, accelerando l’asciugatura e facendo risparmiare tempo e de-
naro. La fotounità Marlin 63 ECRM genera immagini ad alta velocità, con la capacità di produrre fino a 50 pagine all’ora alla risoluzione di 1000 dpi. Questo notevole aumento della velocità è stato consentito dall’utilizzo della tecnologia Spinner Holotek con immagine completa e dal nuovo sistema operativo multifunzione RTOS incorporato nel Marlin 63. In linea con la fotounità c’è la nuova sviluppatrice film Kodamatic, basata sulla “Stealth” progettata da Glunz & Jensen per i grossi volumi di produzione dei giornali. Essa è capace di trattare più di 160 pagine broadsheet per ora, può lavorare 24 ore al giorno, e la necessaria affidabilità è stata ottenuta con una costruzione semplice e robusta. Prodotti ambientali Collegati alla sviluppatrice film nello stand IFRA di Kodak Polychrome Graphics sono stati mostrati diversi prodotti per l’ambiente. Il Kodak Polychrome Graphics CMS-Mixer Multi è un sistema automatico per la miscelazione dei chimici liquidi, indicato per chi, come i giornali, ne utilizza grandi quantità. L’unità CMS-Mixer Multi fornisce automaticamente un flusso continuo di chimici freschi accuratamente miscelati, ed è in grado di alimentare sino a quattro sviluppatrici. L’eccezionale capacità e l’alta flessibilità dell’unità CMS facilita lo sviluppo in continuo di grandi quantità di film. Il CMS-Fix 640 WD appartiene ad una gamma completa di sistemi di Chemical Management, ed è in grado di recuperare argento in modo efficiente, dando all’utilizzatore benefici e ritorno finanziario. Una caratteristica di questo particolare modello è il rilevamento dell’acqua di lavaggio ed il calcolo dell’esatta quantità richiesta per lavare efficientemente il
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film. Ciò si traduce in una riduzione fino al 60% del volume dell’acqua usata nel processo di lavaggio, con conseguente, notevole risparmio. Nel CMS-Fix 640 WD vi è anche una unità filtro di sviluppo che può tagliare il consumo di sviluppo fino al 35%. Ciò si traduce non solo in un risparmio di costi, ma anche in una sensibile riduzione dello scarico di chimici nell’ambiente. Prove colore La gamma di Kodak Polychrome Graphics nella prova colore è rappresentata dal Kodak Digital Science DCP 9500 Desktop Colour Proofer, sistema digitale che fornisce prove colore nel formato A3 all’intervallo di 5 minuti per prova, e dal Kodak HQ-l-RIP basato sul software HARLEQUIN SCRIPTWORKS per prove colore di alta qualità, veloci, dai colori accurati. Il Color Processor incorporato si combina con i profili colore Kodak ICC e la prova prodotta da Kodak. Ciò permette agli utilizzatori di tarare il sistema per riprodurre accuratamente i risultati finali di stampa. La ripetibilità delle caratteristiche e condizioni di stampa assicura che le prove colore riproducano la pagina stampata.
Produzione di stampe convenzionali Nello stand Kodak Polychrome Graphics a IFRA è stata mostrata una linea di produzione di lastre convenzionali Nela, per evidenziare l’incremento di prestazioni della lastra negativa da stampa Winner della Kodak Polychrome Graphics. Già largamente utilizzata nella produzione dei giornali quotidiani, la lastra da stampa Winner è stata migliorata per dare delle prestazioni ancora migliori in stampa. Notízie sulla Kodak Polychrome Graphics La Kodak Polychrome Graphics è un’organizzazione mondiale con direzione in Connecticut, U.S.A. con 120.000 clienti in più di 85 paesi. Oltre 4.000 persone sono impiegate in tutto il mondo ed il fatturato previsto per il 1999 è circa 2 miliardi di dollari. L’azienda offre uno dei più larghi portafogli di prodotti e sistemi e soluzioni disponibili oggi, inclusa una larga gamma di lastre litografiche convenzionali e lastre termiche per CtP, e distribuisce alle industrie della prestampa e della stampa i film per arti grafiche e le prove digitali prodotti da Kodak.
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Un piccolo Paese che pensa in grande
Non è una coincidenza che otto gruppi editoriali di giornali del Belgio su otto abbiano scelto la via dell’alta tecnologia. Con diciotto quotidiani che si contendono 1,53 milioni di lettori, in Belgio rimanere competitivi è una strategia fondamentale.
migliore e costi inferiori”. Un altro fattore importante, a detta del direttore tecnico di un secondo giornale, è l’utilizzo da parte di Agfa di prodotti di consumo e componenti di prima qualità, come Polaris e IntelliNet, per soluzioni che si integrano senza problemi nel flusso di lavoro. Molti dei giornali hanno anche integrato il sistema IntelliTune di Agfa per la gestione delle immagiAnche la scelta, da parte ni nel loro processo di produdi tutte le otto aziende, di zione. Polaris e IntelliNet Newsflow AGFA GEVAERT S.p.a. Ivo Dieudonne, direttore di Agfa come soluzione per il Divisione Graphic Systems vendite della Divisione Graphic CTP non è una coincidenza. Via Grosio 10/4 - 20151 Milano Systems di Agfa in Belgio, ricorAlcuni affermano che nella Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 da che parte del suo successo è dodecisione dei gruppi editoriali abbia http://www.agfahome.com vuto al rapporto di comunicazione inavuto un ruolo determinante il fatto che la sede centrale di Agfa si trovi in Belgio, paese in staurato con i clienti. “Cerchiamo di comprendere le reali esigenze dei nostri clienti. E non si tratta di una cui è anche presente una forte rete di assistenza. Secondo il direttore tecnico di uno dei giornali, frase fatta. tuttavia, la ragione di questa scelta sta più nel sensibiÈ il contatto continuo e professionale con i clienti le miglioramento della qualità e nella riduzione dei che porta a un’implementazione ben progettata dei costi che la sua azienda è riuscita a realizzare. “Quando ci si decide per questo tipo di investimen- componenti e delle soluzioni integrate. ti, in genere si ottengono al massimo due su tre dei risultati sperati. Il più delle volte, inoltre, per avere un Invece di fare tutto in una volta, presentiamo al beneficio se ne deve sacrificare un altro. La soluzione cliente l’intero quadro e poi discutiamo su come prointegrata di Agfa, invece, ci ha consentito di raggiun- cedere, per implementare in modo graduale la solugere tutti gli obiettivi: scadenze più strette, qualità zione più efficiente.
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Sembra tutto molto semplice ma, quando si tratta di una società che si affida alla vostra soluzione per la produzione del suo quotidiano, non si può improvvisare o trascurare alcun dettaglio: né prima, né durante, né dopo l’installazione del sistema”. È veramente insolito, per qualunque parte del mondo, che tutte le aziende di un segmento di mercato scelgano lo stesso fornitore. Senza dubbio la popolarità di Agfa in Belgio è dovuta in gran parte alla sua capacità di prendere in considerazione ogni aspetto del flusso di lavoro, mediante l’integrazione di prodotti Agfa e di terze parti.
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Il Tamagotchi sta crescendo… (breve favola dal lieto fine) “Mamma LinkService ha visto nascere il PDF e, come con un Tamagotchi, lo ha nutrito, lo ha coccolato LinkService Srl e lo ha fatto crescere. Oggi è diventato un adolescente, cominciano a spuntare i primi brufoli sul suo viso • CONSULENZA INFORMATICA ed a manifestarsi i primi problemi di inserimento • FORMAZIONE nel circo della vita.. • SVILUPPO SOFTWARE • DISTRIBUZIONE Come tutti i giovani, anche il piccolo PDFTamagotchi Via Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) ha bisogno di essere seguito Telefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869 ed aiutato a diventare grande.. Internet: http//www.linkservicegroup.it Mamma LinkService ha chiesto aiuto ad uno zio tedesco, E-Mail: posta@linkservicegroup.it un curioso omone che vede lontano, per crescere PDFTamagotchi in una società dove tante sono le insidie ed i trabocchetti. Oggi quindi zio OneVision e mamma LinkService si sono incontrati ed hanno deciso di prendere per mano, insieme, PDFTamagotchi per dischiudere ai sui giovani occhi il meraviglioso spettacolo della Vita!” Con questa breve favoletta LinkService desidera comunicare, in modo scherzoso ma allo stesso tempo ufficiale, di avere raggiunto un accordo commerciale con il leader mondiale nei sistemi per il trattamento di oggetti digitali in formato PostScript e PDF: OneVision. Nel mondo ci sono già oltre 500 aziende, in buona parte quotidiani, periodici e grandi fotolito, che utiliz-
zano le soluzioni OneVision nel flusso produttivo. In questo numero di TecnoMedia desideriamo solo dare una breve introduzione alle principali qualità di questo “zio tedesco” per poi dedicarvi ampio spazio sul prossimo, dove avremo l’opportunità di raccogliere il contributo di vostri colleghi che, in queste settimane, stanno cominciando a toccare con mano questi potenti strumenti.
Troppi dialetti rendono difficile la comunicazione…
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I prodotti OneVision consentono di interpretare, controllare, ottimizzare, editare e convertire da e verso i seguenti formati: Formato
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Anticipare i problemi per evitarli. Questo concetto sta alla base della scelta da parte di LinkService di un partner dello spessore di OneVision; la nostra azienda è da anni impegnata per offrire al mercato delle soluzioni in grado di implementare flussi produttivi estremamente performanti ed efficienti. La trasmissione di materiali pubblicitari verso i quotidiani ed i periodici sta cominciando ad assumere, finalmente, un ruolo importante anche sul territorio italiano e, con sempre maggior frequenza, riceviamo richieste per realizzare workflow ottimizzati e sicuri. La nostra risposta è ora fortemente potenziata grazie all’accordo raggiunto con OneVision in quanto questi prodotti, uniti all’esperienza ed alla capacità di integrazione che da sempre ci distinguono, consentono la realizzazione di sistemi di workflow digitale as-
solutamente inediti. Gli elementi in ingresso non vengono solamente controllati ma passano attraverso le seguenti fasi: • Interpretazione • Analisi approfondita • Correzione (se e quando richiesta) • Ottimizzazione • Conversione (se e quando richiesta) Sarebbe impossibile descrivere in poche righe la produttività in grado di realizzare implementando queste nuove ed avanzate soluzioni; vi rimandiamo pertanto ad un contatto diretto con i nostri specialisti, al nostro sito Internet (www.linkservicegroup.it/ OneVision) ed al prossimo numero di TecnoMedia.
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NTG Digital: un successo al MedPrint
Aver creduto nel Sud ha ripagato NTG, che ha riscontrato notevole successo con la sua presenza al Medprint, proponendo la propria gamma di apparecchiature e soluzioni per la prestampa e la stampa digitale. NTG Digital era presente al Medprint, la mostra e le fotounità ECRM da 8 pagine “StingRay”. delle tecnologie per l’industria grafica ed editoriale Molto interesse anche intorno alla Xeikon DCP/ svoltasi a Napoli dal 27 al 31 32, il sistema di stampa digiottobre, con scanner, fotoutale a colori a bobina attualnità, computer-to-plate, e con mente più diffuso. il sistema di stampa digitale Il front-end per le soluXeikon, per la prima volta zioni digitali sia esse di stampresente in una manifestaziopa che di Computer to Plate ne fieristica nel sud Italia. era rappresentato dall’innoNTG Digital srl L’investimento di NTG vativo software per la gestioSede di Milano: Digital, che ha creduto ne digitale del flusso di lavoStrada 2, Edificio C3 - 20090 Milanofiori Assago (MI) nell’imprenditoria meridioro Energy Workflow tel. 02 82 42 541 - fax 02 57511 893 nale italiana, è stato ripagato System studiato per Sede di Roma: dal notevole numero di visitamassimizzare la produttività Via Taro 39 - 00199 Roma tori interessati alle soluzioni prodei sistemi di prestampa, in gratel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469 poste dalla società specializzata in do di razionalizzare il ciclo di prointernet: http://www.ntg.it prestampa – sia per la stampa commerduzione interna oltre ad agevolare lo e-mail: ntg@ntg.it ciale che per quotidiani – e nella stampa scambio dei dati con l’esterno e di semdigitale a colori Xeikon. plificare i processi di creazione di archivi storici. NTG era anche l’unica società ad aver presentato un computer-to-plate, il rivoluzionario siste- NTG: un partner per l’industria grafica ed edima XPose! della società svizzera Luscher, di cui in un toriale italiana solo anno sono state installate già nove unità in Italia. Il sistema presentato al Medprint era la versione NTG opera nel campo dei sistemi editoriali per XPose! 120 per 8 pagine con un’area di esposizione di quotidiani con ATEX, nell’area dei sistemi di gestione 1100x900 mm, mentre sono disponibili anche le ver- Output e CTP con AUTOLOGIC/III, nel settore degli sioni Xpose 160 e 180 con formati che vanno rispetti- scanner per applicazioni copydot con TECSA . vamente da 1350x1650 mm. a 1485x2030. Nel campo della prestampa commerciale NTG è XPose! utilizza una testa di esposizione con 64 presente con scanner piani e a tamburo, fotoplotter a diodi laser che operano ad una lunghezza d’onda di tamburo della SCANVIEW; con fotounità per DTP e 830 nm per lastre termiche creando punti con un dia- CTP della ECRM, con i sistemi CTP per grandi e medi metro di 10 micron, per una risoluzione di 2540 dpi o formati LUSCHER e i sistemi per la stampa digitale di 1000 linee/cm. Unico anche il sistema che prevede alta qualità XEIKON. Per la preparazione ed i sistemi di impaginazione la lastra fissa in un tamburo interno, mentre sono le testine laser che ruotano, con una garanzia assoluta di ad alta produttività per libri e manuali, NTG propone registro e stabilità. Il tempo di esposizione per una la- le soluzioni XYVISION e il software per la gestione digitale del flusso di lavoro (Moduli di Imposition, stra a 8 pagine richiede meno di 5 minuti. Oltre al CtP, NTG esponeva gli scanner ScanView Workflow, OPI) ENERGY.
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mySAP.com: la nuova soluzione SAP per l’e-business SAP per l’e-business
interaziendali collaborative, personalizzate, aperte e incentrate sul cliente è il punto di forza di mySAP.com, Trasformare la comunità di informazioni in una che consente a società di qualunque dimensione e setcomunità di business: è la sfida posta da Internet, de- tore di aggregare dipendenti, clienti e partner sfruttanstinata a diventare sempre più una rete aperta al mon- do al meglio le opportunità offerte dalla nuova economia Internet. mySAP.com riflette do degli affari. Una tendenza che l’impegno di SAP nei confronti emerge anche da ricerche recenti: dell’e-business - a sua volta un secondo il Dipartimento del Comsignificativo passo avanti rispetmercio americano gli utenti di Into all’e-commerce - man mano ternet sono passati dai tre milioni che le aziende cercano di estendel ’94 agli oltre cento milioni dere i loro investimenti tecnoloodierni, e raggiungeranno il migici per adattarsi alle caratteristiliardo entro il 2000. Affinché InSAP che del mondo Internet, nel quale ternet divenga veramente una coVia Paracelso 24 - Pal. Cassiopea, 2 le esigenze di ciascun cliente demunità di business è necessario Centro Direzionale Colleoni vono essere soddisfatte immediache le aziende adottino gli stru20041 Agrate Brianza - (MI) tamente. Garantire un servizio menti corretti. SAP, il maggior Tel. 039/68791 Fax 039/6091005 ottimale di questo genere richieproduttore di soluzioni software interaziendali, fornisce questi strumenti ad aziende di de la nascita di un mercato Internet aperto e integrato ogni settore e dimensione, mettendo a disposizione in cui le aziende possano fare affidamento su fornitosoluzioni globali, scalabili e personalizzabili. ri, partner e clienti. Con un ecosistema comprendente più di 900 partner, funzionalità verticali dedicate a 19 mercati e più Non solo e-commerce di 10 milioni di utenti in tutto il mondo, SAP è in graLo shopping on-line, ovvero la vendita tramite In- do di aiutare le aziende a ricavare un vantaggio ternet di prodotti e servizi, è solo una delle infinite competitivo nell’economia Internet. Le proposte possibilità che un attento utilizzo delle tecnologie può mySAP.com, grazie alla flessibilità che le caratterizza offrire a un’impresa. Nuovo fenomeno di massa, il e che consente loro di adattarsi alle molteplici esigencommercio su Internet incrementerà ancora di più la ze aziendali, si integrano completamente nei processi richiesta di connettività alla “rete delle reti”, sia da gestionali di un’azienda, dalle risorse umane, produparte di singoli utenti sia da parte di piccole e medie zione e gestione finanziaria fino alle vendite e alla diaziende che sempre più spesso oggi scelgono Internet stribuzione, consentendo contemporaneamente all’imper gestire i rapporti con il proprio canale di distribu- presa di raggiungere i suoi clienti e business partner in qualunque punto lungo la supply chain e la value chain. zione, i fornitori e i partner. mySAP.com offre alle aziende l’integrazione trasparente delle soluzioni SAP e di quelle di terze parti, gestendo l’intero processo di business, all’interno e all’esterno dell’azienda: dai contatti con il cliente finale a tutta la catena delle attività gestionali, in modo da dare vita a un ambiente e-business integrato e globale. La capacità di SAP di rilasciare soluzioni
Un ambiente gestionale integrato basato su Web In seguito all’avvento di Internet, le realtà aziendali che vogliono continuare a crescere si sono spostate dall’integrazione intra-aziendale all’integrazione virtuale. Questo aspetto richiede l’integrazione end-
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Come accedere a mySAP.com Per essere inseriti nella business directory e dare visibilità nel marketplace ai prodotti e servizi della propria azienda, è possibile registrarsi gratuitamente a mySAP.com nel seguente modo: • •
accedere al sito www.mysap.com selezionale “One-Step Business” sul frame di sinistra
• •
dalla schermata “One-Step Business” selezionare “Sign Up” compilare il form
•
SAP notificherà via e-mail l’accettazione della vostra richiesta e potrete quindi inviare il profilo e le soluzioni della vostra azienda che saranno pubblicate sul marketplace.
to-end dei vari processi: intra-aziendale (front-end e back-end), inter-aziendale (collaborazione tra sistemi differenti) e tra settori produttivi e comunità professionali. Per realizzare questa visione di integrazione virtuale, SAP ha messo a punto e propone mySAP.com, che unifica la gamma completa delle soluzioni SAP: il commercio elettronico (SAP Business-to-Business Procurement, SAP Online Store), le soluzioni R/3 (risorse umane, logistica, produzione, gestione finanziaria), le soluzioni New Dimension (gestione delle relazioni con la clientela, gestione strategica d’impresa, business intelligence, gestione della catena di approvvigionamento), il knowledge management (ovvero la gestione delle informazioni) e tutte le soluzioni destinate ai mercati verticali.
lavoro personalizzato costruito sui diversi ruoli aziendali e basato su browser Web. Questa soluzione permette di accedere - con un’unica registrazione - a tutti gli ambienti di lavoro (sia dell’azienda che esterni) attraverso un’interfaccia semplice da usare e da modificare, che pone l’esatta informazione o applicazione richiesta alla diretta portata del mouse dell’utente. •
gli scenari gestionali mySAP.com, che consentono di dar vita a soluzioni collaborative attraverso applicazioni software prodotte da SAP e da Terze Parti. Gli scenari gestionali di mySAP.com integrano le classiche funzionalità di processo (logistica, finanza, risorse umane), le soluzioni specifiche dei diversi settori (industry solution) e le applicazioni di front-office, business intelligence e supply chain management. Le aziende potranno così affrontare con facilità nuovi processi di business, ridurre i costi, incrementare l’efficienza operativa e la produttività, migliorare il supporto alle decisioni e le partnership aziendali, migliorando contemporaneamente i servizi ai clienti. Gli scenari mySAP.com sono costruiti sulla base delle esigenze dell’azienda e dei requisiti specifici di ciascun settore e assicurano un insieme di soluzioni complete e altamente flessibili dedicate ad aree quali il commercio elettronico, il Customer Relationship Management (ovvero la gestione delle relazioni con il Cliente), la gestione della Supply Chain e la Business Intelligence.
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hosting applicativo su Web, tramite il quale le aziende possono valutare, implementare e attivare soluzioni mySAP.com online. Questo ambiente permette alle organizzazioni di costruire soluzioni ver-
mySAP.com è composto da quattro componenti chiave: •
mySAP.com Marketplace, un hub elettronico aperto per attività business-to-business che offre servizi alle aziende e ai professionisti che vogliono collaborare attraverso i processi gestionali, condurre transazioni commerciali, reperire contenuti personalizzati e interagire nell’ambito di comunità professionali. mySAP.com Marketplace fornisce l’infrastruttura, la sicurezza, le applicazioni, i servizi e l’interoperabilità necessarie per poter concludere con un’unica operazione (One-Step Business) transazioni commerciali sempre e ovunque.
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mySAP.com Workplace, ovvero un enterprise portal che rappresenta un punto di accesso Web unificato per tutte le esigenze gestionali e informative professionali. Si tratta di un ambiente di
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ticali specifiche via Internet già prima dell’acquisto, in quanto, grazie all’hosting applicativo mySAP.com, è possibile sperimentare direttamente online le varie soluzioni utilizzando l’Internet Demonstration and Evaluation Service (IDES) messo a punto da SAP; si possono inoltre scegliere le modalità di fornitura e di aggiornamento dei componenti mySAP.com richiesti, accelerando quindi i tempi di attivazione e riducendo i costi. mySAP.com è nato per permettere alle aziende di
trasformare le loro attività in un vero e proprio ebusiness, sfruttando così al meglio le opportunità e potenzialità di Internet. Le soluzioni software mySAP.com sono costruite sulla piattaforma SAP Internet-Business Framework, che fornisce a tutte le soluzioni mySAP.com un’infrastruttura flessibile, aperta e basata sugli standard Web. Le soluzioni on demand sono la caratteristica fondamentale di mySAP.com, che fornisce soluzioni software affidabili e scalabili in tempo reale e su richiesta.
Qualche informazione su SAP SAP è leader di mercato nel settore delle soluzioni software interaziendali. Facendo leva sulla solidità del proprio software gestionale rivolto a tutti i settori e sulla base installata di soluzioni enterprise più ampia del mondo, SAP ha realizzato mySAP.com, un ambiente gestionale aperto e collaborativo di soluzioni personalizzate on demand. mySAP.com permette alle aziende di ogni dimensione e settore di far interagire dipendenti, clienti e partner per capitalizzare le opportunità offerte dalla nuova economia Internet. Con mySAP.com tutti possono sfruttare la potenza di Internet per lavorare meglio e in tempi più brevi, ottimizzare la supply chain, gestire i rapporti di collaborazione strategici, ridurre il time-to-market, condividere le informazioni e incrementare la produttività e il valore dell’azienda. SAP è quotata su diversi listini tra cui la Borsa di Francoforte (FSE) e di New York (NYSE) con il simbolo “SAP”.
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Polaris 200 debutta a IFRA
Polaris 200 si basa sulla stessa tecnologia rigorosa e affidabile dell’intera serie Polaris. Come Polaris 100, il nuovo CTP carica due lastre alla volta. Agfa ha aggiunto a Polaris 200 una seconda testa di scrittura e un’altra serie di componenti elettronici per la scrittura, che consentono di produrre due lastre contempo-raneamente, con una velocità di oltre 200 lastre l’ora. Polaris 200 è in grado di Lo scorso maggio, alla far funzionare solo una o enfiera Newstec di Brighton, trambe le teste di scrittura. Se Agfa ha presentato Polaris uno dei flussi di dati front-end 100E, un espositore per lastre AGFA GEVAERT S.p.a. va fuori linea o non è pronto, con configurazione base. Divisione Graphic Systems Polaris 200 può produrre en“E” sta per “entry level” Via Grosio 10/4 - 20151 Milano trambe le lastre usando una sola te(configurazione base) e si riferisce Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 sta di scrittura. In questo caso, la caalla minore quantità di lastre prodothttp://www.agfahome.com pacità è di 150 lastre l’ora. te in un’ora (85) e a un Con l’aggiunta della sesistema intelligente inteconda testa di scrittura, grato per la rimozione del Agfa consente di increfoglio protettivo di suddimentare notevolmente la visione delle lastre: tutto produzione di lastre e gaquesto ha come risultato rantisce nel contempo una un ingombro minimo. qualità costante e affidaPolaris 100 E include bile. Polaris 200 è un un carrello “universale” espositore per lastre compolifunzionale per le lapletamente automatico a stre e un sistema di regiletto piano, dotato di una stro standard a 3 punti. tecnologia front-end Polaris 100 E può essere multiplexing e di funziocomunque considerato a ni di automazione tutti gli effetti un membro affidabili. della famiglia Polaris, in Grazie all’ampio forquanto offre la stessa mato di 650 x 900 mm, è possibile produrre lastre di affidabilità e lo stesso design professionale dei suoi pagine panoramiche di giornali durante il funziona- “fratelli” più veloci. mento con una sola testa di scrittura. Come quello di Polaris 100, anche il sistema di Polaris 100, l’espositore di lastre più venduto nel trasporto delle lastre di Polaris 200 può alloggiare la- settore dei giornali, è dotato di una tecnologia frontstre offset con o senza punzonatura. Capace di gestire end multiplexing e di funzioni di automazione qualunque file PostScript, Polaris 200 accetta program- affidabili, che lo rendono un sistema digitale ideale mi software in formato PC, UNIX o Macintosh. La per l’esposizione delle lastre per le applicazioni dei tecnologia front-end multiplexing del sistema è in gra- giornali. do di supportare l’ambiente dei giornali che ha un elePolaris 100 può produrre oltre 100 lastre di pagine vato volume di lavoro. di giornale (350 x 570 mm) l’ora a 1016 dpi. L’ampio
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formato di 650 x 900 mm offre la possibilità di produrre lastre panoramiche di pagine di giornali. Un pre-caricatore opzionale e un sistema interno per la rimozione del foglio protettivo di suddivisione delle lastre incrementano la produttività di un ulteriore 50%, portandola a 149 lastre l’ora a 1016 dpi. Le funzioni di automazione includono un sistema per il trasporto delle lastre, che estrae da un carrello a tenuta di luce due lastre di pagine singole o una lastra panoramica e le trasporta attraverso l’unità di riproduzione fino alla sviluppatrice in linea. Queste capacità consentono un funzionamento non
vigilato e incrementano significativamente la produttività. Il sistema di trasporto delle lastre di Polaris 100 può alloggiare lastre offset con o senza punzonatura Le lastre dotate di punzonatura vengono caricate e fissate su perni di registro retrattili, mentre le lastre senza punzonatura vengono appoggiate contro un fermo a tre punti, in modo da garantire un posizionamento preciso. Polaris 100 è anche in grado di produrre lastre panoramiche di giornali mediante l’uso di un carrello speciale per lastre.
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Post-It: “Pubblicizzalo” alla massima velocità della rotativa Come il popolare strumento della 3M può trasformarsi da semplice foglietto per appunti e messaggi ad efficace strumento pubblicitario.
* GSP Inc. sono in fase di montaggio al The Buffalo (N.Y.) News 3 dispositivi Barstrom TMC per sistemi di etichettatura che permettono di applicare i foglietti Post-It in linea con la rotativa o con una inseritrice a Da anni la 3M studia le possibilità di utilizzo dei velocità comprese tra 25.000 e 30.000 copie/ora. foglietti Post-It. L’ufficio * Hurletron lnc. mediante marketing ha compreso, dopo una nuova Elettrocard ad eleattente ricerche di mercato, vata velocità permette sia che i foglietti adesivi permetd’incollare schede o cartoline tevano di ottenere degli insoche di provvedere ad applicaliti risultati di risposte immere foglietti pubblicitari Postdiate agli avvisi pubblicitari, It. Hurletron assicura di poter ma il solo modo di poterli attaccare i foglietti a velocità applicare sui giornali era macomprese tra meno di 10.000 nuale. fino ad 80.000 copie/ora. R.G. Rappresentanze Grafiche Srl. Via Carducci 26 - 20123 Milano Neanche l’essere riusciti, * Kirk Rudy ha fabbricaTel. 02 866098 Fax 02 86453028 nel 1993, a convincere il to una macchina mobile che Boston Globe a provare ad applica i foglietti Post-It sulattaccare in prima pagina i foglietti Post-It prestampati lo stacker, alla velocità di produzione dello stacker. contenenti avvisi pubblicitari aiutò molto a risolvere Questi ritrovati tecnologici saranno sempre più riil problema. Tre anni più tardi solamente 4 giornali chiesti man mano che un numero sempre maggiore di negli USA usavano questo tipo di pubblicità. giornali pubblicherà messaggi pubblicitari tramite Nel 1996 vi fu un ulteriore tentativo da parte della Post-it. Mr. Branch afferma che negli ultimi due anni 3M, mediante un applicatore automatico per giornali è aumentato enormemente l’interesse per questa apche veniva offerto gratuitamente. L’applicatore per- plicazione: circa 600 quotidiani, oggi, utilizzano mesmetteva però di ottenere una velocità inferiore alle saggi pubblicitari Post-it e circa 200 hanno effettuato 10.000 copie/ora ed il grande rotolo comprendente i campagne di vendita per questa nuova idea. foglietti doveva essere sostituito frequentemente. DiMa i giornali non sono il solo media interessato al versi giornali sostituirono l’applicazione manuale con messaggio pubblicitario Post-it: circa 100 cataloghi degli spedizionieri ed utilizzavano i foglietti pubblici- commerciali, secondo Mr. Branch, utilizzano molto tari per piccole zone o piccole linee di spedizione. spesso messaggi tramite i foglietti Post-it. Le grandi “E’ una situazione stagnante” afferma Don Branch, riviste del gruppo editoriale Time Warner - Time, direttore di produzione per i foglietti pubblicitari Post- People, Sport Illustrated - negli ultimi tempi hanno It. “Stiamo lavorando con OEMs (fabbriche di mac- pubblicato 18.000 foglietti pubblicitari Post-it per conto chinari primari) per sviluppare tecnologie ad elevata della General Motors. automazione”. Le riviste utilizzano i foglietti Post-it da circa cinOggi, a meno di venti anni della presentazione nella que anni, poiché hanno il tempo d’inserirli fuori linea. costa Occidentale USA dei foglietti Post-It come ma- Mr. Branch sostiene che per i quotidiani è invece esteriale di cancelleria, la più recente aggiornata tec- senziale applicare i foglietti alla massima velocità di nologia permette di collocare sui giornali foglietti pub- rotativa. blicitari alla massima velocità di produzione della roI foglietti autoadesivi Post-It sono stati introdotti tativa. Tre sono le principali tecnologie disponibili: per la prima volta sulla Costa occidentale USA nel
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1979, ed un anno più tardi sono stati introdotti su tutto pra una piastra. Il foglietto viene applicato e la carta il territorio nazionale. posteriore viene spostata e riavvolta. L’obiettivo oggi è quello di prendere un articolo di Lincolnshire, mediante Hurletron, fece la prima cancelleria per uffici per farlo diventare un mezzo di prova mondiale della ElectroCard per l’applicazione comunicazione pubblicitaria immediata. La ragione del del foglietto Post-It sulla rivista Weekend, che viene successo dei foglietti utilizzati come strumento pub- prodotta per il numero domenicale del Chicago Sun blicitario, secondo Mr. Branch, sta nel poter essere Times. utilizzati con le stesse modalità di promemoria, e nelTeleflora, la rete di vendita floreale, produsse una la risposta immediata dell’utilizzatore. Le persone prendono in considerazione molto di più i foglietti pubblicitari Post-it, rispetto a qualsiasi altro messaggio pubblicitario. Ciò dipende dalla funzione di promemoria. Il Buffalo News si accorse, effettuando una prova ancora prima del montaggio del sistema per etichette Barstrom, che la copia di giornale contenente un messaggio pubblicitario Post-it di solito destava maggior interesse. Venne organizzata una piccola diffusione zonale ad abbonati e subito vennero ricevute una dozzina di telefonate di accettazione. Analogamente alla ElectroCard della Hurletron, il sistema d’applicazione etichette della Mystic Barstrom è stato riprogettato per i foglietti Post-It come una aggiunta al suo funzionamento originale. La macchina lavora i foglietti Post-it come etichette adesive nella parte posteriore in un flusso che si srotola da una scatola oppure da una bobina. L’applicazione è la stessa in ambedue i casi. Il flusso dei giornali passa al disotto di un sensore, il margine piegato di ciascuna copia genera un impulso. Questo impulso in arUn messaggio pubblicitario stampato su un foglietto adesivo Post-It rivo fa svolgere la bobina dei ed applicato sulla pagina di un quotidiano o di una rivista ha un impatto superiore rispetto ad un annuncio tradizionale foglietti Post-it che passa so-
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pubblicità nella copertina interna e sulla prima pagina per i cataloghi floreali del giorno della Mamma. Il foglietto Post-it era un buono da $ 2.50 per una delle offerte floreali. Il Direttore generale della Hurletron, Mr. David M. Klein, confessa di essere stato scettico sulla possibilità di utilizzo della ElectroCard - che di solito incolla delle pesanti schede sulle riviste - anche per l’applicazione dei foglietti Post-it, che sono fatti dl carta leggera e sono lievemente adesivi. “La colla fu più facile da gestire di quanto potessimo pensare” affermò Mr. Klein. “Realmente non è stato un grande problema trovare la soluzione. I nostri ingegneri non sono del tipo di quelli che dicono: noi non possiamo risolvere quel problema, ma non esisteva nessuna ragione perché non si potesse effettuare una prova”. La macchina ElectroCard della Hurletron lavora mediante un tamburo ed un cilindro principale in cui il tamburo dotato di pompa di aspirazione viene sincronizzato alle diverse velocità della rotativa, mentre
il cilindro lavora ad un terzo della velocità della rotativa. Non appena viene alimentata la colla sulle schede, questa operazione separa le perforazioni delle schede e le applica nella posizione desiderata delle segnature, alimentando la colla tramite il rullo scorrevole. Per l’applicazione dei foglietti Post-it i controlli del cilindro di registro devono essere posizionati diversamente, afferma Mr. Klein. La macchina Hurletron viene alimentata tramite delle scatole che contengono circa 40.000 foglietti Post-it. “La ragione principale era la possibilità di applicarli in produzione in modo da evitare l’incremento del personale sulla rotativa”, afferma Mr. Klein. Superato un altro ostacolo, la 3M può così iniziare ad esaminare la barriera psicologica. In Europa, dove le schede sono state una possibilità per i quotidiani per decenni, la produzione dei foglietti Post-it non è un grande affare. Poiché i foglietti non danneggiano la stampa con l’adesivo, i quotidiani europei li applicheranno tranquillamente sul testo.
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Novità nel settore degli scanner: AgfaScan T 5000 Plus
AgfaScan T5000 Plus incrementa la produttività velocizzando i tempi di scansione e consentendo agli utenti di eseguire fino a 175 scansioni per turno. Per mantenere la produttività ai massimi livelli, il sistema include un ASIC dedicato per l’elaborazione delle immagini e una potente CPU PowerPC.
Telai dotati di perni di registro consentono un montaggio facile e preciso degli originali trasparenti. Un coperchio provvisto di cerniera consente un rapido accesso alla scansione degli originali opachi. I grandi formati, 305 x 432 mm per gli originali opachi e 235 x 305 mm per quelli trasparenti, permettono di eseguire velocemente il montaggio e la scansione di un’ampia gamma di originali. AgfaScan T5000 Plus, graAGFA GEVAERT S.p.a. zie al minimo ingombro, può Divisione Graphic Systems essere inserito facilmente in Via Grosio 10/4 - 20151 Milano qualunque ambiente di prestampa. Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 Un piedistallo opzionale consenhttp://www.agfahome.com te di avere a portata di mano portaoriginali, telai e altri accessori.
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AgfaScan T5000 Plus raggiunge una risoluzione massima di 5.000 pixel per pollice, assicurando a ogni scansione precisione e colore a 13 bit. La gamma dinamica più elevata, 3,7D e 3,9 Dmax, fornisce inoltre eccellenti dettagli nelle zone scure e una riproduzione straordinaria anche dei colori più difficili. AgfaScan T5000 Plus include la tecnologia innovativa TwinPlate di Agfa che ottimizza la scansione sia degli originali trasparenti sia di quelli opachi. Include infine la tecnologia brevettata DynamicFocus di Agfa che consente di apportare regolazioni micrometriche a un piano mobile per originali trasparenti, garantendo
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una messa a fuoco corretta dell’intera immagine. La struttura dello scanner fornisce una sensibilità notevole, senza più salti di colore, polvere e distorsioni che potrebbero compromettere il risultato. Il software migliora la produttività e la qualità Il software ColorExact di Agfa fornisce un sistema efficiente di elaborazione diretta o in background che garantisce agli utenti una produzione senza interruzioni per gli ambienti di scansione ad elevato volume di lavoro. ColorExact include Power Canvas che, in una schermata divisa a metà, visualizza un’anteprima interattiva di tutte le correzioni apportate alle immagini, in modo da consentire un controllo visivo imme-
diato. Palette estensibili forniscono un facile accesso ai parametri predefiniti del sistema, agli standard aziendali e agli strumenti per una correzione del colore più impegnativa. ColorExact prevede la palette Dynamic Batch che permette agli operatori di gestire in modo dinamico il flusso di lavoro in arrivo, modificando le priorità rapidamente e con facilità, senza rallentare la produzione. Riconoscendo le priorità sempre diverse che gli operatori si trovano ad affrontare, Dynamic Batch consente di pianificare il lavoro e di portarlo a termine nel modo più efficiente. AgfaScan T5000 Plus include infine il software ColorTune di Agfa per la gestione del colore dell’intero sistema.
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Circolare del 05-10-99
N° 72 (Mi)
Elenco dei punti vendita che hanno comunicato la propria adesione alla sperimentazione di nuove forme di vendita della stampa quotidiana e periodica. Sedicesimo invio.
Circolare del 06-10-99
N° 73 (Mi)
Segnalazioni relative a disparità delle modalità commerciali di cessione delle pubblicazioni tra punti di vendita sperimentali e rivendite tradizionali di giornali e riviste.
Circolare del 08-10-99
N° 74 (Mi)
Tariffe postali per la stampa. Previsioni contenute nel disegno di legge relativo alla Finanziaria per l’anno 2000.
Circolare del 08-10-99
N° 75 (Mi)
Sperimentazione di vendite complementari: intervento diretto delle singole Aziende editoriali nei confronti delle Imprese di distribuzione locale al fine di richiamarli formalmente all’osservanza della procedura stabilita per la validazione delle provvisionali e dei conguagli.
Circolare del 09-10-99
N° 68 (Rm)
Sito Web della Fieg e posta elettronica.
Circolare del 11-10-99
N° 64 (Rm)
Pubblicità delle attività dei ragionieri commercialisti.
Circolare del 20-10-99
N° 65 (Rm)
Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative alla campagna per le elezioni supplettive della Camera dei Deputati nei collegi uninominale n.12 della circoscrizione Emilia-Romagna (Bologna), n.8 della circoscrizione Toscana (Firenze), n.6 della circoscrizione Umbria (Terni), n. 5 della circoscrizione Basilicata (Lauria), nonché del Senato della Repubblica nel Collegio uninominale n. 6 della regione Marche (Pesaro Urbino) fissate per il giorno 28 novembre 1999. Delibera n.3 del 1999 dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni (Gazzetta Ufficiale n. 247 del 20 ottobre 1999). Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative alla campagna elettorale per le elezioni dei sindaci e dei consigli comunali di alcuni comuni della regione Sicilia, fissate per il giorno 28 novembre 1999. Delibera n.4 del 1999 dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni (Gazzetta Ufficiale n. 247 del 20 ottobre 1999).
Circolare del 21-10-99
N° 66 (Rm)
Pubblicità dei medici, delle cliniche e delle case di cura. Legge 14 ottobre 1999, n. 362, recante “Disposizioni urgenti in materia sanitaria”. G.U. n. 247 del 20/10/1999
Circolare del 22-10-99
N° 76 (Mi)
Elenco dei punti vendita che hanno comunicato la propria adesione alla Speriemntazione di nuove forme di vendita della stampa. Diciassettesimo invio.
Circolare del 25-10-99
N° 77 (Mi)
Risoluzioni della Commissione istituita per esaminare e monitorare
Circolari FIEG
Circolari
“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazione alle imprese editrici e stampatrici. “Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelle aziende del settore.
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Circolari FIEG
l’andamento della sperimentazione di nuove forme di vendita della stampa. Circolare del 27-10-99
N° 67 (Rm)
Accordo 29 settembre 1999 in materia di pari opportunità
Circolare del 09-11-99
N° 69 (Rm)
6a Conferenza internazionale sull’editoria interattiva - Zurigo 17 - 19 Novembre 1999.
Circolare del 11-11-99
N° 70 (Rm)
Pubblicità dei medici, delle cliniche e delle case di cura. Comunicazione della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri
Circolare del 11-11-99
N° 71 (Rm)
Stadium 2000. Lo sport incontra la piazza. Manifestazione del Centro sportivo italiano (Csi).
Circolare del 16-11-99
N° 72 (Rm)
Contributo ambientale al Consorzio nazionale imballaggi (Conai). Semplificazioni nell’applicazione. Decisioni del consiglio di amministrazione del Conai dell’11 novembre 1999.
Circolare del 17-11-99
N° 78 (Mi)
Sperimentazione per la vendita di giornali quotidiani e periodici. Richiesta dati.
Circolare del 25-11-99
N° 79 (Mi)
Sperimentazione delle vendite nei canali complementari: procedura per la validazione di provvisionali e conguagli: informazioni sulla tipologia dei dati che Trade Lab invierà alle Aziende editoriali e sulla tempistica degli invii stessi.
Circolare del 26-11-99
N° 80 (Mi)
Elenco dei punti vendita che hanno comunicato la propria adesione alla Sperimentazione di nuove forme di vendita della stampa. Diciottesimo invio.
Circolare del 29-11-99
N° 73 (Rm)
Accordo 13 ottobre 1999. Integrazioni all’intesa di rinnovo della disciplina collettiva poligrafica.
Circolare del 01-12-99
N° 81 (Mi)
Resa delle pubblicazioni: inefficacia di intese locali che si pongono in contrasto con le norme contenute nell’Accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.
Circolare del 01-12-99
N° 82 (Mi)
Mutamenti avvenuti negli ultimi tempi all’interno dell’organizzazione nazionale di categoria dei rivenditori SI.NA.G.I.-C.G.I.L.
Circolare del 03-12-99
N° 83 (Mi)
Sperimentazione di nuove forme di vendita della stampa: necessità di svolgere opportune precisazioni riguardanti i diritti dei soggetti commerciali coinvolti.
Circolare del 09-12-99
N° 84 (Mi)
Somme liquidate a titolo di sovrasconto natalizio: osservanza della normativa prescritta dall’art. 9 del vigente Accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.
Circolare del 09-12-99
N° 85 (Mi)
Progetto di informatizzazione delle rivendite: cenni sull’origine e sugli obiettivi del progetto, stato di avanzamento dei lavori e conseguenti decisioni assunte dalla Commissione Permanente per la Distribuzione - Sezione per la gestione coordinata della distribuzione.
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dal
23/1/2000 7/02/2000 9/2/2000 Publisher 9/2/2000 14/02/2000 15/02/2000 24/2/2000 28/2/2000 29/2/2000
al
NAA Seybold Editor
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