TecnoMedia 25

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TecnoMedia Tecnologie, Prodotti

& Mercati editoriali

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Periodico mensile. Anno VII n. 25 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) Esemplare diffuso gratuitamente ai soci

Cercando la rotativa del futuro...

Semplicità, flessibilità, colore, sono le “parole d’ordine” per gli im­ pianti di stampa di nuova concezione.

Il simposio Ifra a Parigi........................................................... a pagina 3 L’intervento di Pierluigi Gubinelli (Gruppo L’Espresso).......... a pagina 7

Ifra Italia 2000: stampare nel Terzo Millennio

A Torino, dal 27 al 28 giugno prossimi, la terza edizione della con­ ferenza internazionale organizzata da Ifra, Fieg, Asig.

a pagina 10

Sicurezza: novità sulle attrezzature di lavoro

Entrano in vigore in aprile importanti modifiche riguardanti i requisiti di sicurezza e salute per l’uso delle attrezzature.

a pagina 12

Pubblicità on line: nuove sperimentazioni

L’integrazione di piattaforme tecnologiche on-line e off-line quale possibile soluzione per la trasmissione digitale degli annunci.

a pagina 16

Quotidiani britannici, tecnologia italiana

Il Northcliffe Newspapers Group sceglie per le proprie testate un sistema editoriale sviluppato nel nostro Paese.

a pagina 19

Cresce la pubblicità, aumentano gli investimenti Le ricerche annuali di Fieg e Argi mettono in evidenza la ripresa del comparto grafico-editoriale, trainata dalla pubblicità.

I dati Fieg.............................................................................. a pagina 24 I dati Argi............................................................................... a pagina 28

Net-Economy tra Europa e Stati Uniti

Le Rubriche

BUSINESS@Internet

Nostro réportage sul Milia 2000 di Cannes.

www.cremonaonline.it

Il portale locale de La Provincia di Cremona.

Internet, strategie di e-business

a pagina 31

a pagina 35

Fornitori di tecnologie web ne discutono al SAPforum 2000.

Notizie Flash

a pagina 38

a pagina 41

Lo Scaffale.................................................................................. a pagina 48 Circolari FIEG............................................................................. a pagina 85

Http://www.ediland.it Numero 25 Marzo 2000

Filo diretto

Le aziende informano Da pagina 51, il servizio

che mette a diretto contatto forni­tori e utilizzatori di tec­ nologie per l’industria grafi­ co-editoriale. Ecco l’elenco delle azien­­de aderenti:

Agfa-Gevaert Ansa Atex Media Solutions Autologic Information International B.V.S. - Technotrans Barco Graphics Denex Systems Technology Ecrm Egraf Elettra Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Gerber Systems Hurletron Idab-Wamac International Informix King Press Kodak Polychrome Graphics Lem Link Service Milia 99 Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G. Optronics Purup Prepress R. G. Reed Midem Organisation Segbert Sinedita Sap Italia Scanview Sitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecnavia Press Tecsa Telpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision


PARLIAMO DI...

TecnoMedia

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Il primo numero di TecnoMedia dell’anno Duemila va in distribuzione ad un mese esatto dall’inaugurazione di Drupa, la fiera mondiale quadriennale per l’industria delle arti grafiche che si svolgerà a Düsseldorf dal 18 al 31 maggio. Nelle pagine che seguono abbiamo dedicato ampio spazio alle soluzioni tecnologiche indirizzate all’industria dei quotidiani che verranno presentate alla manifestazione tedesca. Uno spazio altrettanto ampio è dedicato agli articoli che descrivono le esperienze di editori italiani e stranieri nell’impiego di tecnologie in produzione; proseguiamo, ed è un buon auspicio per tutti, a raccontare i successi che le aziende italiane sviluppatrici di software continuano a raccogliere sui difficili, ed oltremodo competitivi, mercati internazionali; infine non manca un’ampia sezione dedicata alle idee ed alle prospettive della neteconomy, dove si intrecciano storie di successi, analisi di mercato ed indicazioni che arrivano dai “guru” del settore al di qua ed al di là dell’Oceano Atlantico, sempre naturalmente da un punto di vista editoriale. Se dovessimo individuare una sorta di percorso comune fra le pagine di questo numero, non avremmo dubbi ad indicarlo in quella che sembra essere diventata una delle spinte più forti all’innovazione tecnologica, la ricerca di strumenti non per la tradizionale “prestampa” o “stampa” o “spedizione”, quanto per il processo sempre più unitario della “costruzione del prodotto” in tutte le fasi del ciclo di produzione. Sembra un gioco di parole, ma non lo è. Le aziende che hanno avviato, in molti casi con successo, sperimentazioni o attività su rete Internet hanno iniziato a valutare le tecnologie per il Web anche come possibili strumenti ad uso “interno”, ovvero per la distribuzione di informazioni - o di pubblicità - fra diversi nodi produttivi della rete all’interno della quale si produce il giornale. E che cosa dire delle diverse esperienze che si sono avviate con successo nell’impiego di rotative che alternano in linea gruppi di stampa con procedimenti diversificati offset/flexo per l’impressione del colore? Nel frattempo, in sala spedizione si valuta con attenzione l’ipotesi di linee per la costruzione di un prodottoquotidiano diversificato dopo l’uscita delle diverse componenti dalla rotativa.

Il layout produttivo del giornale appare, alle soglie del Terzo millennio, come un sistema sempre più integrato con l’obiettivo di assemblare un prodotto originale e, possibilmente, aperto alla integrazione sia con altri inserti stampati che con i servizi su rete Internet. Ed una verifica di queste ipotesi, almeno per quanto attiene alle tecnologie per la fase che va dalla preparazione delle lastra alla spedizione, sarà senz’altro possibile in occasione della nuova edizione di Ifra Italia, il seminario internazionale che si svolgerà al Lingotto di Torino il 27 e 28 giugno prossimi. Il programma della manifestazione di quest’anno si annuncia come sempre ricco di contenuti e di spunti che si avvarranno della partecipazione di un panel di relatori dall’Italia e dall’Estero di grande interesse. I temi trattati saranno: nuove esperienze nell’area del CtP, la costruzione di nuovi stabilimenti per la stampa dei giornali, il controllo di qualità nella stampa a colori , i problemi legati alle norme sulla sicurezza e le nuove opportunità offerte dalle tecnologie per la sala spedizioni. Carlo Lombardi

TecnoMedia Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Marco Brogi, Giuseppina Ciaccia, Giulia Maria Leone, Elisabetta Marchetti, Valentina Puppo Segreteria di Redazione Antonella Appolloni Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 1999 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa SAVINI Via G. Emanuele Rizzo, 18 (G.R.A.) - 00178 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 6 aprile 2000 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)


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La rotativa del futuro? semplice, flessibile, a colori, digitale Il simposio dell’Ifra sui “press developments” svoltosi a Parigi alla fine del 1999, ha messo in evidenza la tendenza a semplificare gli impianti, a renderli più flessibili ed in grado di stampare un maggior numero di edizioni con tirature ridotte e maggior utilizzo del colore. La flexo rimane una valida alternativa all’offset, mentre all’orizzonte comincia ad intravvedersi la realizzazione dell’antico sogno del Computer to press. Oltre 180 partecipanti da 18 nazioni si sono presentati all’appuntamento con l’ultimo simposio IFRA del millennio, dedicato agli sviluppi nelle tecnologie per la stampa dei quotidiani, che si è svolto a Parigi dal 30 novembre al 1 dicembre 1999. Ma più che la suggestione millenaristica o la inossidabile suggestione della Ville Lumiére, a spingere così tanti tecnici e manager editoriali verso l’hotel Hilton della capitale francese è stato il vento di novità che da qualche anno sta investendo il segmento finale del processo di produzione dei quotidiani, da qualcuno - a torto - ritenuto un rimasuglio di un passato destinato a tramontare sotto i colpi di Internet e del commercio elettronico. La verità è invece che le tecnologie per la stampa dei quotidiani stanno vivendo, dopo molti anni di stasi o di modesti affinamenti di tecnologie consolidate da decenni, una stagione di profondo cambiamento, un po’ per la spinta della tecnologia stessa, che spinge a portare anche nella sala stampa un numero sempre maggiore di componenti elettroniche ed informatiche, ma soprattutto per la spinta del mercato dei lettori e della pubblicità, che chiedono più colore, qualità costante ed elevata, tirature più basse, prodotti più personalizzati. La Drupa 2000, in programma a Düsseldorf nel mese di maggio, aprirà lo scrigno delle novità che ciascun produttore tiene gelosamente in serbo; tuttavia, nel corso della due giorni parigina è stato possibile fare il punto sulle novità in corso e scambiare informazioni e, perché no, pettegolezzi su ciò che riservano i prossimi mesi. Nuove configurazioni di stampa Un interessante esempio di come il mercato si sia

“risvegliato” è fornito dal dibattito sulle nuove configurazioni per la stampa. Da anni ormai le rotative per quotidiani sono andate orientandosi su due tipologia di base: singola larghezza e singolo sviluppo per giornali con bassa foliazione e tiratura, doppia larghezza e doppio sviluppo per giornali con maggiori esigenze in termini di foliazione e/o di tiratura. A partire dall’anno 2000, ben tre produttori tedeschi offrono una configurazione relativamente nuova: sia la Mainstream 80 della Heidelberg, sia la Regioman di MAN Roland, sia infine la KBA Prisma di Koenig & Bauer, infatti, utilizzano lo schema 4/1, ovvero doppia larghezza e singolo sviluppo. Con questa configurazione vengono prodotti, ad ogni giro del cilindro, due fogli da quattro pagine ciascuno, contro i quattro fogli della configurazione 4/2 (doppia larghezza/doppio sviluppo). Il vantaggio sta nel fatto che, essendo di dimensioni minori, il cilindro può rotare più velocemente. Inoltre occorre una sola lastra per ciascuna pagina e, non essendo più possibile la produzione in accumulo, è possibile utilizzare una piega semplificata, con il 20 per cento in meno di parti in movimento. E all’orizzonte si comincia già a parlare di configurazioni 6/1 e 6/2, ovvero a tripla larghezza con sviluppo semplice o doppio, che consentirebbero di ottenere una produttività superiore del 50% rispetto alle configurazioni attuali. Nuove tecnologie per un mercato che cambia: shaftless.. Alla base dell’innovazione tecnologica in corso c’è indubbiamente una forte spinta del mercato dei lettori e della pubblicità. Queste, in sintesi, le richieste più pressanti che vengono poste oggi agli impianti di stam-

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La rotativa del futuro? semplice, flessibile, a colori, digitale

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pa: • Grande flessibilità nel posizionamento delle pagine a colori; • Elevati e costanti standard qualitativi nella stampa in quadricromia; • Spostamento in avanti della chiusura delle pagine, con conseguente compressione dei tempi di stampa e distribuzione; • Decentramento sul territorio degli impianti di stampa; • Riduzione dei costi di investimento per l’impianto di stampa; • Migliore integrazione industriale tra le varie fasi del processo; • Riduzione degli scarti; • Possibilità di utilizzare l’impianto per lavori commerciali o semi-commerciali; • Riduzione dell’impatto ambientale complessivo degli impianti. In aggiunta a queste “nuove” esigenze, vene è una più antica ma non per questo meno importante: contenere i costi di produzione. Non va dimenticato infatti che il processo di produzione incide sui costi totali di un quotidiano per il 30 per cento circa, e sale al 40 per cento se includiamo il costo della carta. Una possibile risposta a queste esigenze è costituita dalla tecnologia shaftless, ovvero della sostituzione dell’albero meccanico di trasmissione longitudinale della rotativa con un sistema elettronico di controllo e sincronizzazione tra i vari cilindri. François Petry, della Imprimerie St. Paul in Lussemburgo, ha raccontato la positiva esperienza compiuta negli ultimi anni con una rotativa shaftless MAN Roland, che ha consentito di incrementare la flessibilità, di abbreviare i tempi di cambiamento delle edizioni, di accrescere la qualità grazie alla maggiore precisione di registro ottenibile, e di ridurre a meno di 200 copie lo scarto di avviamento. ...waterless... Se la tecnologia shaftless è già una realtà, altre due tecnologie “less”, la waterless e la gapless, sono sulla rampa di lancio. La più “futuribile” tra le due tecnologie è senz’altro la prima, che consiste nell’eliminazione dell’acqua come agente di bagnatura nel processo della stampa offset. Tra i maggiori produttori mondiali di macchine da stampa, la KBA è probabilmente quella che maggiormente sta investendo in questa tecnologia: dopo la macchina a foglio 74 Karat, sviluppata in

cooperazione con la Scitex, al simposio di Parigi il responsabile ricerca e sviluppo della casa di Würzburg ha presentato la nuova rotativa per quotidiani KBA Cortina. Si tratta di una macchina da stampa a doppio sviluppo, che può essere configurata sia in versione singola larghezza che in versione doppia larghezza, con una performance massima di 80.000 copie orarie. L’eliminazione della soluzione di bagnatura ha permesso di ridurre in maniera significativa le dimensioni della rotativa: la torre a quattro gruppi di stampa sovrapposti è infatti alta appena 3,4 metri, meno della metà di una torre convenzionale. Con l’assenza della soluzione di bagnatura si dovrebbe inoltre eliminare una delle variabili più difficili da tenere sotto controllo, con il risultato di una qualità di stampa più costante, di una riduzione dello scarto di avviamento e dei fenomeni di deformazione del telo per effetto dell’acqua della bagnatura. Tra gli altri plus della nuova macchina, la regolazione automatica dei livelli di inchiostrazione e della tensione del caucciù, e un sistema di inchiostrazione keyless, il cui schema è visibile nella figura di questa pagina. Unico “neo” della macchina: non sarà disponibile prima del 2003, dal momento che occorre ancora raffinare, in cooperazione con i produttori di lastre e inchiostri, la tecnologia waterless. ...gapless... Se il waterless è ancora futuribile, l’altra soluzione tecnologica, il gapless blanket, è disponibile già oggi sulla già ricordata rotativa Mainstream 80 della Heidelberg Web Systems, la controllata USA del gigante tedesco che produce macchine per la stampa dei quotidiani. In pratica, il tradizionale cilindro portacaucciù è stato sostituito con un cilindro sul quale si inserisce lateralmente un manicotto di acciaio rivestito di gomma “gapless”, ovvero senza quell’ispessimento causato dalla sovrapposizione dei due lembi del telo gommato sul cilindro, che provoca forti vibrazioni e che rende necessaria l’adozione di una serie di complicate contromisure. L’estraibilità del manicotto gommato rende inoltre possibile effettuare le operazioni di manutenzione dei caucciù senza interferire con l’attività di stampa, accrescendo in tal modo la flessibilità e la produttività. ...e offset-less! Tutte le innovazioni presentate nel corso del sim-

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posio andavano, dal punto di vista tecnico, in un’unica direzione: semplificare la meccanica delle macchine da stampa offset, diminuire il numero delle parti in movimento e quindi soggette ad usura, ridurre il numero delle variabili che possono influire sulla qualità di stampa: da qui il grande utilizzo del suffisso “less”, che in inglese indica appunto l’assenza di qualcosa. Ecco appunto le rotative “senza” albero di trasmissione, “senza” acqua di bagnatura, “senza” soluzione di continuità nei caucciù. La spinta verso la semplificazione porta inevitabilmente ad una nuova e più attenta considerazione di tecnologie che, come la flessografia, fanno della semplicità costruttiva e della facilità di gestione il loro cavallo di battaglia: la stampa diretta in rilievo tipica della tecnologia flessografica rende infatti inutili caucciù e soluzioni di bagnatura; gli inchiostri a base acquosa si essiccano più facilmente e rapidamente, senza sporcare le mani, e permettono di raggiungere più agevolmente elevati livelli di contrasto e brillantezza dei colori. Gli scarti di avviamento e di ripartenza sono sensibilmente più bassi. la maggiore semplicità costruttiva e il minor numero di parti in movimento rispetto all’offset riducono il rischio di guasti e facilitano la manutenzione; infine, il personale richiesto a parità di produzione è inferiore rispetto all’offset. “Flexo is back”, era il titolo della relazione di Riccardo Berrone delle Officine Meccaniche G. Cerutti, leader mondiale delle rotative flexo per quotidiani; ma, in realtà, la flexo è presente sul mercato dei quotidiani italiani da almeno quindici anni, come ha ribadito Pierluigi Gubinelli del gruppo editoriale L’Espresso, la cui relazione riportiamo per intero in coda in questo numero di TecnoMedia. La prima rotativa flexo per la stampa della Repubblica entrò in produzione alla fine del 1985 nello stabilimento di Milano; oggi le rotative flessografiche Cerutti installate nei vari impianti che stampano la Repubblica e i quotidiani locali Finegil sono ben 11.

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l’uso dei cosiddetti “spot color”, inchiostri speciali da utilizzare per le specifiche esigenze degli investitori. Nel solo stabilimento di Ahrensburg della Axel Springer, per esempio, vengono utilizzati ben 240 inchiostri diversi. Nel corso del simposio di Parigi, si è sviluppato un interessante contraddittorio tra chi valuta positivamente questo trend e chi, viceversa, sostiene che il loro utilizzo debba essere notevolmente contenuto in favore della tradizionale selezione in quadricromia. Tra i fautori di questa seconda tesi va annoverato l’ex direttore tecnico dell’IFRA Boris Fuchs, secondo il quale l’utilizzo di colori spot pone problemi di natura sia tecnica che economica; tecnica, perché tutti i sistemi di gestione prepress del colore fanno l’output in CMYK, mentre gli spot color devono essere descritti secondo il metodo CIELAB; economica, perché i colori spot vengono acquistati in piccole quantità, a prezzi fatalmente più elevati rispetto ai colori base della quadricromia, che vengono acqusistati a tonnellate e che hanno un prezzo assai più basso. Un giudizio più positivo sugli spot color è venuto invece da Thomas Fuß, della società produttrice di inchiostri Hostmann-Steinberg, il quale ha messo in evidenza come l’utilizzo degli inchiostri speciali stia crescendo non a spese dei tradizionali inchiostri per quadricromia, ma in aggiunta ad essi, a testimonianza del fatto che è il mercato, cioè gli inserzionisti pubblicitari, a volere questi colori che è assia difficile riprodurre con fedeltà utilizzando la selezione in quadricromia. E’ vero inoltre che questi inchiostri costano di più, ma è anche vero che ne occorre una quantità inferiore per riprodurre la tonalità desiderata, mentre con la quadricromia il film di inchiostro che occorre depositare sulla carta è molto più spesso, con tutti i problemi che ne conseguono: tempi di essiccazione, controstampa, rub-off. All’orizzonte: computer to press e print on demand

Colore spot o quadricromia? L’incremento nell’uso del colore è senza dubbio una delle maggiori spinte ad un potenziamento degli impianti di stampa. Gli investitori pubblicitari chiedono in misura sempre maggiore di pubblicare a colori, e gli editori cercano di adeguare i propri impianti per soddisfare queste esigenze. Sotto questo aspetto, oggi va diffondendosi in misura sempre maggiore, specie sul mercato tedesco,

Tra le tecnologie che ancora non sono disponibili, ma che si ritiene potranno esserlo tra non molti anni, la più affascinante è senza dubbio quella del computer to press, che eliminando ogni fase intermedia tra la fase di prestampa e quella di produzione trasformerebbe di fatto la rotativa in una “stampante digitale” ad altissima velocità. Da un punto di vista tecnologico, tutti i tasselli sono al loro posto; ciò che ancora manca è però la velocità del processo: al momento non

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La rotativa del futuro? semplice, flessibile, a colori, digitale

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è possibile cioè creare l’immagine digitale sul cilindro, trasferirla sul caucciù stampante, e cancellarla per la successiva riscrittura, alle velocità di 35/40.000 cicli al minuto richiesti dalla produzione corrente dei quotidiani. Ciò non toglie che le attuali tecnologie di stampa digitale possano essere di grande aiuto per l’industria dei quotidiani, soprattutto in funzione della evoluzione del mercato verso un giornale sempre più “vicino” al lettore; sotto questo aspetto, l’insieme delle tecnologie riunite sotto il termine “print on demand” costituisce certamente una delle tappe obbligate della tecnologia di stampa dei prossimi anni. Il concetto è semplice: anziché stampare un gran numero di copie in anticipo, molte delle quali risulteranno fatalmente invendute, perché non stampare solo quelle che effettivamente servono e solo quando vengono richieste dal lettore stesso? Anziché andare a comprare un prodotto stampato parecchie ore prima, il lettore potrebbe quindi recarsi presso la propria edicola dotata di stampante digitale e “ordinare” una copia di giornale aggiornata con le notizie dell’ultim’ora e gli inserti informativi e pubblicitari che gli interessano. A ben vedere, quindi, per print on demand si intende molto di più che la possibilità di stampare la copia del giornale solo se e quando il lettore la richiede, ma anche e soprattutto la capacità di fornire ad esso un quotidiano sempre diverso e aggiornato, tagliato su misura per le sue esigenze e il suo stile di vita. Howard Fenton, della Graphic Arts Technical Foundation, ha messo in evidenza nel suo intervento al simposio di Parigi le complesse questioni organizzative che dovranno affrontare i quotidiani che vorranno abbracciare questa strategia, per molti aspetti simili a quelle connesse alla pubblicazione su Internet, ed ha descritto alcune interessanti esperienze che vedono protagonisti negli USA alcuni quotidiani come il Miami Herald o il Chicago Tribune, che hanno siglato alleanze con società di direct marketing (o ne hanno create ex novo). Per quanto riguarda più specificamente il processo di stampa, Fenton distingue tra quattro tipi di macchine da stampa. Per volumi produttivi al di sotto delle mille copie possono essere utilizzate macchine di fat-

to assimilabili alle comuni stampanti di ufficio. Più su troviamo macchine più performanti, come la Indigo o la Xeicon 50i, in grado di produrre 50 doppie pagine a colori in un minuto. Andando ancora più in alto troviamo sistemi in grado di arrivare a 10.000 copie l’ora come le Quickmaster DI e Speedmaster 74 DI di Heidelberg o la Karat 74 di KBA/Scitex. Al vertice, infine, troviamo le vere e proprie “rotative digitali”, con capacità produttiva assimilabile a quella delle attuali rotative per quotidiani. Non esistono ancora realtà produttive con queste caratteristiche, anche se alla Drupa di Düsseldorf tre importanti produttori presenteranno altrettanti prodotti/prototipi, • Goss Graphic Systems con il sistema Adopt, nel quale la lastra è sostituita da un tubo di ossido di nickel che viene “sfilato” dal cilindro ed inciso off-line da un raggio laser pilotato da un Rip; • MAN Roland, con un gruppo di stampa che utilizza un processo di trasferimento termico generato da un raggio laser, già in mostra alla passata Drupa del 1995; • Creo Products, società canadese attiva nel mercato del CTP, con un sistema “spary-on”, nel quale la superfice del cilindro viene irrorata con una soluzione fotosensibile che viene successivamente incisa da un raggio laser e sottoposta a sviluppo. Come si può notare, questi tre “concetti” sono abbastanza diversi tra loro, ma hanno una caratteristica fondamentale in comune: in tutti e tre il grafismo viene trasferito sul cilindro attraverso la tecnologia laser. Secondo il professor Arved Hübler dell’università di Chemnitz, che sta conducendo una sperimentazione su questi temi, è assai probabile che la tecnologia destinata ad affermarsi per il computer to press non sia però quella laser ma piuttosto il getto di inchiostro, che ha il vantaggio di costare meno e di consentire una maggiore velocità di trasferimento dell’immagine sul cilindro. Nella “rotativa digilale” del futuro”, quindi, le attuali lastre dovrebbero essere sostituite da una batteria di ugelli che, spruzzando sul cilindro inchiostri di vari colori, ricostruiranno sul cilindro l’immagine. (in collaborazione con IFRA Newspaper Techniques)

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L’esperienza flexo nel Gruppo Editoriale L’Espresso Pierluigi Gubinelli

Pubblichiamo in queste pagine la parte centrale della relazione svolta in occasione del simposio di Parigi sui sistemi di stampa da Pierluigi Gubinelli, già direttore tecnico de La Repubblica e direttore tecnico centrale del gruppo editoriale L’Espresso, che dal 1999 svolge attività di consulente. Breve storia della nostra esperienza La prima rotativa flexo in bianco e nero è acquistata dal Gruppo L’Espresso nel 1981 per La Repubblica ed entra in produzione alla fine del 1985 nello stabilimento di Milano. Il quotidiano La Repubblica, nato nel febbraio 1976, all’inizio degli anni 80 era in rapida crescita di diffusione ed era perciò necessario riesaminare la struttura di produzione negli stabilimenti stampa. Il nuovo piano prevedeva l’acquisto di nuove rotative più veloci e l’aumento degli stabilimenti per la stampa del quotidiano. L’investimento previsto era molto elevato. La decisione riguardante l‘allocazione dei nuovi stabilimenti e della loro dimensione emerse dalle previsioni di diffusione effettuate dalla Direzione Commerciale del quotidiano. La scelta delle nuove rotative avvenne comparando, in un primo momento i tradizionali fornitori di rotative offset e, successivamente, esaminando una proposta che fece la Cerutti, fornitore delle nostre macchine rotocalco. La rotativa proposta dalla Società Cerutti presentava, in teoria, novità molto interessanti di cui le più rilevanti erano: • investimento richiesto notevolmente ridotto; • semplicità costruttiva; • riduzione delle operazioni di gestione; • riduzione rilevante degli scarti; • riduzione dei fenomeni di controstampa e di trasparenza; • l’inchiostro non sporcava le mani del lettore. Di contro esistevano perplessità sia sulla mancanza di standard nei materiali (carta, inchiostro, lastre) che sull’assoluta mancanza d’esperienza degli opera-

tori. Decidemmo di accettare la sfida con grande coraggio. Successivamente, a metà degli anni 90, decidemmo di inserire il colore sulle rotative di Repubblica. Tenuto conto che: • il processo flexo si era, nel corso degli anni, consolidato ed esteso • le sue caratteristiche ben si adattavano alla stampa a colori • il personale si era adeguato al processo produttivo ed aveva acquisito una notevole esperienza tecnologica, • avevamo verificato i vantaggi della flexo rispetto all’offset (investimento, scarti macchina, personale addetto, ecc). • era necessario garantire omogeneità di prodotto pubblicitario a colori in tutti gli stabilimenti di Repubblica, decidemmo di utilizzare elementi stampa a colori flexo su tutte le rotative di Repubblica, comprese quelle che utilizzavano l’offset. Nel 1997 il colore è stato ordinato per i giornali locali integrando con gruppi flexo le rotative Cerutti e con torri Global le rotative offset a bassa velocità e di antica costruzione. Uniche eccezioni le nuove testate acquistate nel 1998 (Il Piccolo ed Il Messaggero Veneto) che già avevano rotative offset con il colore, e lo stabilimento di Roubaix (l‘edizione per l‘estero di Repubblica non contiene colore). Un breve bilancio della nostra esperienza flexo Dopo quindici anni di lavoro possiamo tentare di

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16 16 16 16 16 16 16 16 -

16 16 16 16

64 56 64 64

25.000 45.000 25.000 30.000

global Cerutti global global

super community nova super community supergazette

Goss Cerutti Goss Goss

1 1 1 1

Pescara

Livorno

Pavia

Bolzano

Il Centro

Il Tirreno

La Provincia Pavese

Alto Adige Corriere delle Alpi

Cerutti

80

16

1

Il Mattino di Padova Padova La Nuova Venezia La Tribuna di Treviso

supernova

8 48 MAN

Uniman

MAN

1

Il Messaggero Veneo Udine Cerutti

8 48 MAN

cromoset

MAN

1

Il Piccolo

Trieste

60.000

16 64

25.000

global

super community

Goss

1

Sassari

La Nuova Sardegna

16

80/96 80/96 80/80 80/96 80/96 72 64/72 72/80 64

pagine a colori max

56

70.000 70.000 60.000 60.000 60.000 45.000 45.000 45.000 20.000

foliazione massima

45.000

Cerutti Cerutti Cerutti Cerutti Cerutti Cerutti Cerutti Cerutti

vel. cp/h teorica

Cerutti

coiorman supernova supernova supernova supernova nova nova nova super community

colore

nova

MAN Cerutti Cerutti Cerutti Cerutti Cerutti Cerutti Cerutti Goss

fornitore

Cerutti

2 2 1 1 1 1 1 1 1

Roma Milano Padova Bologna Livorno Bari Sassari Catania Roubalx-Fr

nero

1

rotative (quantitĂ )

localitĂ

Gazzetta di Mantova La Nuova Ferrara Mantova Gazzetta di Reggio Gazzetta di Modena

La Repubblica

quotidiano

Gruppo Editoriale L'Espresso - Rotative per quotidiano

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L’esperienza flexo nel Gruppo Editoriale L’Espresso

fare un bilancio della flexo. Una premessa è doverosa. Voi oggi potete esaminare ed avere a disposizione un processo di stampa, di cui siamo particolarmente soddisfatti, che è il risultato di un grande impegno qualitativo e quantitativo di Repubblica e della Cerutti durato anni. Un sistema di stampa ormai collaudato e che, riteniamo, risponda alle esigenze del lettore ed, egregiamente, alle necessità del mercato pubblicitario. La sfida che abbiamo raccolto nel 1984 possiamo ritenere di averla faticosamente superata. La tabella sottostante è il confronto fra alcuni parametri rilevati dalla nostra azienda e consuntivati presso i nostri stabilimenti, di produzione tra flexo ed offset.

Il confronto tra flexo e offset Costi

Investimento finanziario

Web offset 100

Personale

Flexo 80

100

83

(6 operatori)

(5 operatori)

Manutenzione

100

55

(un operatore)

(un operatore)

carta

100

95

lastre

100

300

100

70

Web offset 2.000 600 4.000 2.500

Flexo 400 100 2.000 500

(personale e materiali)

(personale e materiali)

energia

Scarti

start-up b/n successivi start-up b/n start up colore successivi start-up colore

Rimangono aperti o in via di soluzione alcuni problemi Essi sono: il colore flexo ha bisogno di un trattamento dei files della pubblicità digitale a colori “no standard”. Oggi non si può ricevere la pubblicità a colori in EPS ed inserirla immediatamente nel sistema editoriale. Abbiamo bisogno del file nativo completo di tutti gli elementi che lo compongono per poter effettuare un trattamento finalizzato al miglior risultato di stampa. Riteniamo di poter superare questo problema nel corso del 2000. • i produttori delle lastre per rotative flexo sono pochi nel mondo e, nel caso del nostro Gruppo, il fornitore ha un solo centro di produzione negli Stati Uniti. Non abbiamo mai avuto problemi, nel corso di questi anni, di approvvigionamento e consegna, ma rimane una apprensione diffusa. Stiamo chiedendo al fornitore, assieme ai colleghi inglesi del Daily Mail, di avere uno stabilimento di produzione in Europa. • il computer to plate, inserito nel corso del 1999 in quattro nostri stabilimenti con rotative offset con ottimi risultati, nella flexo non è ancora adatto alle nostre esigenze. Le ultime notizie provenienti dal fornitore sono che il primo impianto CTP per flexo sarà installato nel Gennaio del 2000 in California con una produzione di 60 lastre per ora in formato tradizionale (equivalenti a 45 lastre per ora nel formato Repubblica) e che, in occasione della DRUPA 2000, sarà presentato il modello con produzione di 80 lastre per ora (56 lastre formato Repubblica). Mi rendo conto perfettamente che queste brevi note non possono essere esaustive per la conoscenza di un processo, per molti di voi, conosciuto parzialmente ma, ringraziandovi della vostra attenzione, mi auguro di avervi trasferito la nostra soddisfazione per l’utilizzo della stampa in flessografia. Pierluigi Gubinelli •

Tecnologie di stampa

Pierluigi Gubinelli durante il suo intervento al simposio IFRA sull'evoluzione dei sistemi di stampa, svoltosi a Parigi il 30 novembre 1999.

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IFRA Italia 2000

CTP, stampa e inserimento al centro dell’edizione di IFRA Italia 2000 Il Seminario Internazionale per l’industria italiana dei quotidiani, che si svolgerà a Torino dal 27 al 28 giugno prossimi, sarà interamente dedicato alle tecnologie per l’area di preparazione, stampa ed inserimento, settori strategici per il consolidamento e lo sviluppo dell’industria italiana dei giornali. In primo piano le strategie e le opportunità tecnologiche per migliorare la qualità della stampa a colori e potenziare la flessibilità produttiva degli impianti industriali. I lavori saranno coordinati da Paolo Paloschi, Amministratore Delegato e Direttore Generale de La Stampa di Torino. Saranno le sale del Centro Congressi del Lingotto di Torino ad ospitare la terza edizione di IFRA Italia, il Seminario internazionale per l’industria italiana che edita e stampa giornali quotidiani, promossa da IFRA in collaborazione con FIEG - Federazione Italiana Editori Giornali - ed ASIG - Associazione Stampatori Italiana giornali - che si terrà nei giorni 27 e 28 giugno prossimi. Quattro gli argomenti in discussione: “CTP, pro e contro: ne vale la pena?”, “costi, qualità, flessibilità nel disegno dei nuovi stabilimenti per la stampa”, “tecnologie e nuove opportunità per la standardizzazione della qualità del colore” e “costruire un giornale dopo la stampa: tecnologie e prospettive per l’inserimento”, riuniti sotto il titolo del Seminario: la stampa dei giornali nel nuovo millennio: strategie e tecnologie per un mercato in rapida evoluzione”. Colore, qualità e flessibilità: il futuro è alle porte Dopo due anni nei quali gli argomenti di approfondimento di IFRA Italia hanno spaziato dalla pre stampa fino alla integrazione dei prodotti cartacei con i nuovi servizi resi possibili da Internet, l’edizione di quest’anno sarà interamente dedicata alle tecnologie ed alle opportunità per migliorare la capacità produttiva degli stabilimenti e la qualità finale del prodotto stampato. La scelta del motivo conduttore di IFRA Italia 2000 è stata dettata dalla considerazione del considerevole volume di investimenti che l’industria editoriale ita-

liana ha avviato in direzione sia della costruzione di nuovi stabilimenti per la stampa dei quotidiani che per potenziare quelli già esistenti, in modo particolare per quanto riguarda la capacità di produrre pagine in quadricromia. Sono in molti a scommettere, sia fra gli editori che fra le concessionarie di pubblicità, che uno degli elementi trainanti nello sviluppo del prodotto stampato nel corso dei prossimi anni sarà, in Europa come in Italia, la crescita della domanda di pubblicità a colori di qualità. Il nostro Paese, che pure si allinea fra i sistemi industriali più moderni al mondo per quanto riguarda l’impiego delle nuove tecnologie editoriali, sia nell’area di pre stampa che in quella di impressione, ha, per ragioni storiche ben note, privilegiato l’uso del bianco e nero nei quotidiani rispetto a quanto è avvenuto in altri Paesi. Solo in anni recenti si è registrato un significativo aumento delle pagine stampate in quadricromia, una opportunità che, in parallelo a quanto già avviene altrove, è sempre più richiesta dagli inserzionisti pubblicitari. Con la richiesta del colore, sono venute sviluppandosi, in parallelo, esigenze per strumenti e metodologie mirate al controllo di qualità, un problema che, come abbiamo più volte ricordato anche sulle pagine di TecnoMedia, non riguarda un segmento produttivo piuttosto che un altro, ma investe dall’inizio alla fine l’intero ciclo di produzione. Da ultimo, ma non per questo meno importanti, anche in funzione della prevista crescita della domanda nei prossimi anni, vanno considerate le prospettive per l’inserimento. Più in particolare, si tratta di conoscere ed approfondire, grazie alle esperienze di quanti

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CTP, stampa e inserimento al centro dell’edizione di IFRA Italia 2000

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IFRA Italia, il Seminario Internazionale per l’industria italiana dei quotidiani promossa da IFRA in collaborazione con FIEG - Federazione Italiana Editori Giornali - e con ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - ha scelto GRAFITALIA come sede per l’edizione del 2001. La decisione della sede della prestigiosa manifestazione, che si svolgerà alla Sala del Timpano del Padiglione 16 Fiera di Milano il 12 e 13 giugno del 2001, è strategica per Grafitalia, che si conferma una volta di più essere una rassegna di estrema importanza anche per l’industria italiana dei quotidiani, un mercato di notevole rilevanza per il settore grafico ed editoriale nel suo complesso. IFRA è la più importante società a livello mondiale per la ricerca tecnologica applicata all’industria dei quotidiani, che organizza da trent’anni la principale rassegna fieristica internazionale per l’industria dei giornali - IFRA Expo - che costituisce il più importante punto di incontro per gli editori e le aziende fornitrici di ogni parte del mondo. IFRA Italia, il Seminario Internazionale per l’industria italiana dei quotidiani, promosso in collaborazione con FIEG ed ASIG a partire dal 1998, è diventato in pochi anni l’appuntamento di riferimento per tutta l’industria italiana che edita e stampa giornali quotidiani.

già ne fanno uso, le nuove opportunità tecnologiche che consentono di “costruire” in modo flessibile il prodotto quotidiano successivamente alla fase di stampa vera e propria, sia rendendo possibile l’inserimento di prodotti pre stampati nel giornale di base, sia costruendo quest’ultimo attraverso la inclusione/esclusione di determinate sezioni come, per esempio, gli inserti di cronaca locale, rendendo in questo modo più agevole la personalizzazione del prodotto in base agli interessi ed alle esigenze del lettore. Esperienze italiane ed estere a confronto Sui temi più attuali che riguardano le tecnologie per l’area di preparazione (CTP), di stampa e di inserimento, si confronteranno, secondo le migliori tradizioni di Ifra Italia, tecnici, stampatori ed editori italiani ed esteri, ai quali sarà assegnato il compito di delineare, sulla base delle proprie esperienze, i punti di forza e di debolezza delle diverse soluzioni tecnologiche disponibili, e di approfondire le ragioni metodologiche dei diversi approcci ai problemi del controllo di qualità della stampa in quadricromia. Alle

loro voci si uniranno i risultati delle ricerche compiute sui diversi argomenti affrontati da parte dell’IFRA, il più importante istituto internazionale per lo sviluppo delle tecnologie applicate all’industria dei quotidiani che in collaborazione con FIEG ed ASIG promuove dal 1998 la manifestazione. L’obiettivo del Seminario, che abbraccerà una giornata e mezza di lavori, è quello di fornire a tutti i partecipanti un quadro completo, ed aggiornato, sulle concrete possibilità offerte dalla tecnologia per sviluppare la qualità di stampa nell’intero processo che va dalla preparazione delle forme fino all’inserimento post stampa, tenendo conto della caratteristiche specifiche del mercato italiano, prima fra le quali la presenza oltremodo significativa della tecnologia flessografica per la stampa dei quotidiani accanto all’offset più tradizionale. Nel corso delle prossime settimane sarà inviato a tutti i tecnici e professionisti italiani dell’area di preparazione, stampa, spedizione ed inserimento il programma definitivo della manifestazione ed i moduli per la iscrizione che saranno, come di consueto, disponibili anche presso il nostro sito web all’indirizzo www.ediland.it.

IFRA Italia 2000

IFRA Italia 2001 sceglie GRAFITALIA

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Sicurezza sul lavoro

Le novità sulle attrezzature di lavoro Entrano in vigore in aprile importanti modifiche riguardanti i requisiti di sicurezza e salute per l’uso delle attrezzature. I datori di lavoro dovranno adeguarvisi entro la metà dell’anno prossimo. Il 19 aprile 2000 entrerà in vigore il D.Lvo 359/ 99, che recepisce la Direttiva 95/63/CEE e modifica il titolo III D.Lvo 626/94, relativo all’uso delle attrezzature di lavoro. Fra gli strumenti presi in considerazione, ve ne sono alcuni sicuramente presenti anche nelle aziende editoriali e stabilimenti di stampa: basti citare gli ascensori e i montacarichi in servizio privato, gli apparecchi di sollevamento di portata 4200 kg, gli elevatori trasferibili, alcuni apparecchi utilizzati nelle attività di manutenzione per sollevare e spostare rulli o altri elementi di macchina, le funi e le catene di impianti ed apparecchi di sollevamento o di trazione, mezzi per movimentare e immagazzinare bobine. Vediamo quindi come risulta la normativa attuale. Nessun ritocco è stato apportato all’apparato sanzionatorio né all’art. 34 D.Lvo 626/94, il quale dà le seguenti definizioni: - attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro (il riferimento alla “destinazione” estende il concetto qui spiegato, in quanto la norma non richiede, per la propria applicazione, l’utilizzo concreto dell’attrezzatura, ma la semplice destinazione e possibilità di essere usata). Per le macchine, la disciplina del titolo III D.Lvo 626/94 va integrata con quanto previsto dal D.P.R. 459/96; - zona pericolosa: qualsiasi zona all’interno o in prossimità di un’attrezzatura di lavoro nella quale la presenza di un lavoratore costituisca un rischio per la salute o la sicurezza dello stesso (il termine “lavoratore” indica qualunque persona operi nello stesso ambiente, anche se non ha il compito di utilizzare l’attrezzatura); - uso di attrezzatura di lavoro: qualsiasi operazione lavorativa connessa ad una attrezzatura di lavoro, quale la messa in servizio o fuori servizio, l’impiego, il trasporto, la riparazione, la trasformazione, la manutenzione, la pulizia, lo smontaggio; qualsiasi opera-

zione dunque purché diretta al suo impiego lavorativo. Il nuovo decreto, innanzitutto, ha aggiunto due allegati (XIV e XV): il primo elenca le attrezzature da sottoporre a verifica, il secondo detta prescrizioni supplementari applicabili alle attrezzature di lavoro specifiche (quelle mobili semoventi o no e quelle destinate a sollevare carichi), elencando alcuni casi rischiosi e indicando come prevenirli. Tali prescrizioni sono obbligatorie per le attrezzature già in uso, per chi non è capace di eludere a priori quel rischio. Ad esse il datore di lavoro, sempre che a proprio giudizio esista un rischio corrispondente, deve dare applicazione entro il 30 giugno del 2001 per quelle attrezzature già messe a disposizione dei lavoratori prima del 5 dicembre 1998 e non soggette a norme nazionali di attuazione di direttive comunitarie. Fino a quando il datore di lavoro non attua tale adeguamento, deve adottare misure alternative per garantire un livello di sicurezza equivalente. Qualora, per ottenere tale adeguamento o per migliorare le condizioni di sicurezza, apporti modifiche alle macchine, queste non vengono considerate come un’immissione sul mercato purché non vengano modificate le modalità di utilizzo e delle prestazioni previste dal costruttore (tale disposizione chiarisce che non occorrono la marcatura CE e la dichiarazione di conformità in caso di siffatta modifica). Gli obblighi del datore di lavoro Il datore di lavoro deve assicurare ai lavoratori che utilizzano le attrezzature una formazione adeguata all’uso di queste: l’adeguatezza della preparazione mira a mettere in grado gli operatori di usare correttamente l’attrezzatura, a renderli perfettamente coscienti dei rischi per la propria persona e a permettergli di adem-

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Le novità sulle attrezzature di lavoro

I termini da ricordare

In sintesi, le novità più significative Le modifiche più rilevanti apportate al D.Lvo 626/94 dal D.Lvo 359/99 si riferiscono a: - attrezzature di lavoro mobili semoventi o non semoventi; - attrezzature di lavoro adibite al sollevamento dei carichi; - sistemi di comando (art. 35 comma 3 c bis); - informazione ai lavoratori; - verifiche.

piere agli obblighi previsti nei loro confronti dall’art. 39 (devono imparare quindi ad aver cura dell’attrezzatura, ad astenersi dall’intervenire di propria iniziativa ecc.); per ottenere questo, sarà bene che il datore di lavoro valuti anche le loro capacità ed esperienza. Egli deve poi garantire un addestramento adeguato e specifico a quei lavoratori incaricati di adoperare attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici perché possano lavorare in modo idoneo e sicuro anche in relazione ai rischi causati ad altre persone. Il datore di lavoro, per ogni attrezzatura di lavoro, deve mettere a disposizione dei lavoratori incaricati ogni informazione ed ogni istruzione d’uso necessaria in rapporto alla sicurezza e relativa sia alle condizioni di impiego delle attrezzature (anche sulla base delle conclusioni eventualmente tratte dalle esperienze acquisite nella fase di utilizzazione delle attrezzature di lavoro), sia alle situazioni anormali prevedibili. Sarebbe opportuno fornire materiale scritto (facendone firmare una copia datata) riguardante l’uso, la pulizia, la manutenzione ed il collegamento con le altre eventuali attrezzature esistenti nel luogo. Il datore di lavoro (specifica il nuovo decreto) deve anche informare i lavoratori sui rischi cui sono esposti durante l’uso delle attrezzature di lavoro, sulle attrezzature di lavoro presenti nell’ambiente immediatamente circostante, anche se da essi non usate direttamente, nonché sui cambiamenti di tali attrezzature. Come già stabilito nel 1994, le informazioni e le istruzioni d’uso devono risultare comprensibili ai lavoratori interessati. Tale disposizione è meglio sviluppata nel D.P.R. 459/96, ove si legge che ogni macchina deve essere accompagnata da una traduzione delle istruzioni nella o nelle lingue del Paese di utilizzazione e che alle istruzioni devono essere uniti gli schemi

necessari per la messa in funzione, la manutenzione, l’ispezione, il controllo del buon funzionamento e, ove occorra, la riparazione ed ogni altra avvertenza utile. Il decreto del ’99 non ha modificato la situazione relativa alla delegabilità degli obblighi. Quindi, come prima, questi ultimi sono tutti delegabili dal datore di lavoro sia al dirigente sia al preposto, tranne uno: il dovere di formazione e addestramento è delegabile solo al primo e non al secondo. L’art. 35, cui sono state aggiunte molte prescrizioni, prevede gli obblighi del datore di lavoro nelle fasi della scelta, dell’installazione e messa a disposizione e della utilizzazione delle attrezzature da parte dei lavoratori. Con riferimento alla scelta, gli spetta prendere in considerazione le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro da svolgere, i rischi presenti nell’ambiente di lavoro, i rischi derivanti dall’impiego delle attrezzature stesse, e (questa è una delle integrazioni) i sistemi di comando, che devono essere sicuri anche tenuto conto dei guasti, dei disturbi e delle sollecitazioni prevedibili in relazione all’uso progettato dell’attrezzatura (ulteriori norme sui sistemi di comando sono l’Allegato I D.P.R. 459/96, gli artt. 76-82 D.P.R.547/55, le norme armonizzate EN reperibili presso l’UNI). Il datore di lavoro deve mettere a disposizione dei lavoratori attrezzature adeguate al lavoro da svolgere o adattate a tali scopi e idonee ai fini della sicurezza e della salute (l’adeguatezza si riferisce al legame fra attrezzatura e attività da svolgere: la prima deve essere stata costruita proprio per svolgere quell’attività o comunque deve essere stata adattata a quel fine; l’idoneità implica invece che l’attrezzatura garantisca il suo uso nella piena sicurezza). Il datore di lavoro deve anche attuare le misure tec-

Sicurezza sul lavoro

19 aprile 2000: entrata in vigore del D.Lvo 359/99 30 giugno 2001: attuazione dei requisiti previsti dall’allegato XV

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Sicurezza sul lavoro

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niche ed organizzative adeguate per ridurre al minimo i rischi connessi all’uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori e per impedire che esse possano essere utilizzate per operazioni e secondo condizioni per le quali non siano adatte. Per adempiere a tale obbligo è consigliabile che ponga attenzione a ridurre al minimo sia i rischi collegati all’uso corretto dell’attrezzatura (considerando quelli propri dell’attrezzatura e quelli dell’ambiente circostante che potrebbero coagire), sia i rischi derivanti dall’uso improprio di essa. Esempi di misure sono la corretta installazione, un’adeguata formazione, la predisposizione in numero sufficiente delle attrezzature per non rischiarne l’uso improprio, l’indicazione della zona in cui l’attrezzatura deve essere utilizzata, il divieto degli usi pericolosi, l’oculata individuazione dell’operatore e la costante vigilanza sugli operatori. Il datore di lavoro poi prende le misure necessarie affinché le attrezzature di lavoro siano installate in conformità alle istruzioni del fabbricante, utilizzate correttamente, oggetto di idonea manutenzione per garantirne nel tempo l’efficienza e la rispondenza alle disposizioni legislative anche precedenti (l’art.36 ne richiama alcune), corredate, ove necessario, da apposite istruzioni d’uso e disposte in maniera tale da ridurre i rischi per gli utilizzatori e per le altre persone, assicurando in particolare sufficiente spazio disponibile tra gli elementi mobili e gli elementi fissi o mobili circostanti e che tutte le energie e sostanze utilizzate o prodotte possano essere addotte o estratte in modo sicuro. Questo riferimento mostra chiaramente come il legislatore di oggi consideri l’ergonomia ramo fondamentale della sicurezza sul lavoro. Le attrezzature mobili e quelle destinate a sollevare carichi e persone Il nuovo art. 35 prevede ora tutta una serie di nuovi obblighi del datore di lavoro relativi alle attrezzature mobili, semoventi o no, e a quelle destinate a sollevare carichi. Questi deve assicurare che nell’uso delle prime(tipico esempio di applicazione in uno stabilimento di stampa è l’utilizzo di carrelli nella movimentazione delle bobine): a) vengano disposte e fatte rispettare regole di circolazione per attrezzature di lavoro che manovrano in una zona di lavoro; b) vengano adottate misure organizzative per evitare che i lavoratori a piedi si trovino nella zona di attività di attrezzature di lavoro semoventi e comunque misure

appropriate per evitare che, qualora la presenza di lavoratori a piedi sia necessaria per la buona esecuzione dei lavori, essi subiscano danno da tali attrezzature; c) il trasporto di lavoratori su attrezzature di lavoro mobili mosse meccanicamente avvenga esclusivamente su posti sicuri, predisposti a tale fine, e che, se si devono effettuare lavori durante lo spostamento, la velocità dell’attrezzatura sia adeguata; d) le attrezzature di lavoro mobili, dotate di motore a combustione, siano utilizzate nelle zone di lavoro soltanto se sia assicurata una quantità sufficiente di aria senza rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Con riferimento all’uso di attrezzature di lavoro destinate a sollevare carichi, il datore di lavoro deve assicurare che: a) gli accessori di sollevamento siano scelti in funzione dei carichi da movimentare, dei punti di presa, del dispositivo di aggancio, delle condizioni atmosferiche, nonché tenendo conto del modo e della configurazione dell’imbracatura; le combinazioni di più accessori di sollevamento siano contrassegnate in modo chiaro per consentire all’utilizzatore di conoscerne le caratteristiche qualora esse non siano scomposte dopo l’uso; gli accessori di sollevamento siano depositati in modo tale da non essere danneggiati o deteriorati; b) se due o più attrezzature di lavoro che servono al sollevamento di carichi non guidati sono installate o montate in un luogo di lavoro in modo che i loro raggi di azione si intersecano, siano prese misure appropriate per evitare la collisione tra i carichi e gli elementi delle attrezzature di lavoro stesse; c) i lavori siano organizzati in modo tale che, quando un lavoratore aggancia o sgancia manualmente un carico, tali operazioni possano svolgersi con la massima sicurezza e, in particolare, in modo che il lavoratore ne conservi il controllo diretto o indiretto; d) tutte le operazioni di sollevamento siano correttamente progettate e adeguatamente controllate ed eseguite al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori; in particolare, per un carico da sollevare simultaneamente da due o più attrezzature di lavoro che servono al sollevamento di carichi non guidati, sia stabilita e applicata una procedura d’uso per garantire il buon coordinamento degli operatori; e) quando attrezzature di lavoro che servono al sollevamento di carichi non guidati non possano trattenere i carichi in caso di interruzione parziale o totale dell’alimentazione di energia, siano prese misure appropriate per evitare di esporre i lavoratori ai rischi relativi; i carichi sospesi non devono rimanere senza sorveglianza salvo il caso in cui l’accesso alla zona di pericolo sia precluso e il carico sia stato ag-

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ganciato e sistemato con la massima sicurezza; f) se le condizioni meteorologiche si degradano ad un punto tale da mettere in pericolo la sicurezza di funzionamento, esponendo così i lavoratori a rischi, l’utilizzazione all’aria aperta di attrezzature di lavoro che servono al sollevamento di carichi non guidati sia sospesa e siano adottate adeguate misure di protezione per i lavoratori e, in particolare, misure che impediscano il ribaltamento dell’attrezzatura di lavoro. Il nuovo decreto legislativo reca modifiche anche all’art. 184 D.P.R. 547/55 (Sollevamento e trasporto persone ). L’originaria e molto generica disposizione risulta così sostituita: tale operazione è effettuata soltanto con attrezzature di lavoro e accessori previsti a questo fine. In casi eccezionali, possono essere utilizzate attrezzature non previste a tale scopo a condizione che siano state prese adeguate misure in materia di sicurezza, conformemente a disposizioni di buona tecnica che prevedono il controllo appropriato dei mezzi impiegati e la registrazione di tale controllo. Qualora siano presenti lavoratori a bordo dell’attrezzatura di lavoro adibita al sollevamento di carichi, il posto di comando deve essere occupato in permanenza. I lavoratori sollevati devono disporre di un mezzo di comunicazione sicuro con il posto di comando. Devono essere prese le opportune misure per assicurare la loro evacuazione in caso di pericolo. Le novità sulle verifiche Le attrezzature di lavoro, ex art. 36, devono essere conformi alle disposizioni legislative e regolamentari in materia di sicurezza e salute dei lavoratori (si vedano in proposito gli artt.41-350 D.P.R. 547/55). Le loro verifiche periodiche seguono il regime giuridico vigente alla costruzione e messa in servizio (tali verifiche debbono - prima “potevano” - essere stabilite dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale di concerto con i Ministri dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato e della Sanità, sentita la Commissione consultiva permanente). Il nuovo decreto stabilisce che il datore di lavoro provvede affinché le attrezzature da sottoporre a verifica (quelle elencate nell’allegato XIV) siano sottoposte a controlli di prima installazione o di successiva

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installazione e a controlli periodici o eccezionali al fine di assicurarne l’installazione corretta e il buon funzionamento. I risultati di tali verifiche sono tenuti a disposizione dell’autorità di vigilanza competente per un periodo di cinque anni dall’ultima registrazione o fino alla messa fuori esercizio dell’attrezzatura, se avviene prima. Un documento attestante l’esecuzione dell’ultima verifica deve accompagnare le attrezzature di lavoro ovunque queste sono utilizzate. Già nel 1994 era previsto che, qualora le attrezzature richiedano per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici, il datore di lavoro è tenuto ad assicurarsi che l’uso dell’attrezzatura di lavoro sia riservato a lavoratori appositamente incaricati e che, in caso di riparazione, di trasformazione o manutenzione, il lavoratore interessato sia qualificato in maniera specifica per svolgere tali compiti. I lavoratori hanno il dovere di tutelare se stessi Nessun cambiamento è stato apportato agli obblighi dei lavoratori. Questi ultimi hanno l’obbligo sottoporsi ai programmi di formazione o di addestramento organizzati dal datore di lavoro. Sono tenuti a utilizzare le attrezzature di lavoro messe a loro disposizione conformemente all’informazione, alla formazione ed all’addestramento ricevuti. Devono, poi, aver cura delle attrezzature di lavoro messe a loro disposizione, non apportarvi modifiche di propria iniziativa, segnalare immediatamente (sempre meglio per iscritto) al datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto od inconveniente da essi rilevato nelle attrezzature di lavoro messe a loro disposizione, a meno che non si trovino in caso di pericolo grave ed immediato e nell’impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico (in tal caso, ex art. 14 comma 2, possono prendere misure per evitare le conseguenze di tale pericolo). Nulla è cambiato per quanto riguarda le sanzioni previste per i lavoratori che non rispettano tali doveri . Antonietta Strada esseantos@lycosmail.it

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Le novità sulle attrezzature di lavoro

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Pubblicità on line

Pubblicità on line: la gestione del network fotolito - concessionarie quotidiani Completiamo con questo articolo l’incontro avviato lo scorso numero di TecnoMedia con La Provincia Pavese, uno dei quotidiani locali italiani più agguerriti nella sperimentazione di strumenti per la gestione on line della pubblicità. I problemi relativi alla gestione dei flussi di lavoro si riassumono in un concetto fondamentale: la pubblicità on line è un network all’interno del quale occorre integrare piattaforme tecnologiche, stabilizzare i materiali e abituare le risorse umane al “gioco di squadra”. Per realizzare tutto ciò la tecnologia può dare una mano fondamentale, come racconta a TecnoMedia il Direttore Tecnico del quotidiano pavese Fabio Villani. La pubblicità on line? Semplicemente, o quasi, un network, un flusso di lavoro integrato fra agenzia/ fotolito, concessionaria di pubblicità, quotidiano. Semplice da descrivere, assai meno da progettare e da gestire, dal momento che le organizzazioni da collegare hanno diversi modelli organizzativi al loro interno, utilizzano strumenti di produzione quasi mai omogenei e, soprattutto, hanno un diverse approccio “culturale” all’impiego delle tecnologie. Alternative non ce ne sono: o il flusso di lavoro scorre senza intralci, o i problemi che nascono creano tali e tante diseconomie da scoraggiare anche gli editori più coraggiosi ad intraprendere la strada della trasmissione on line della pubblicità. Il Centro Stampa Pavese, che ha avviato - cfr. TecnoMedia n. 24, pag. 3 ss. - la sperimentazione del nuovo software WSPUB2000 per il flusso digitale degli annunci pubblicitari, sta implementando il sistema con un nuovo tool, denominato OneVision e distribuito in Italia da LinkService, che ha esattamente il compito di provvedere a rimuovere dal network i possibili intralci tecnici alla circolazione dei files. Qualità e responsabilità: la normalizzazione dei files Agli occhi dell’inserzionista pubblicitario la responsabilità ultima della qualità della pubblicità stampata sul giornale attiene sempre e comunque a chi la pubblicità ha venduta, cioè alla concessionaria e, di riflesso, all’editore che l’inserzione ha stampato. E’

giocoforza quindi che siano i tecnici di queste due strutture a prendersi cura del problema della qualità finale dello stampato, salvo il dettaglio, per nulla secondario, che molto spesso i problemi legati alla qualità dei files da stampare nascono presso organizzazioni al di fuori del controllo diretto del quotidiano, ovvero laddove questi files vengono preparati, presso le agenzie di pubblicità, i services o le fotolito. Per trovare una soluzione alla normalizzazione dei files fin dalla loro prima creazione i metodi sono di due tipi: la distribuzione, gratuita, ai centri di preparazione dei files di strumenti di preflight, pacchetti software a basso costo che consentono ai tecnici delle verifiche prima di inviare i materiali digitali ai centri di produzione e stampa dei quotidiani, oppure, ed é la metodologia più innovativa, si può pensare a mettere a disposizione questi strumenti verifica qualitativa direttamente on line, assieme alle specifiche tecniche richieste per la produzione sulle pagine di un determinato giornale. Questa seconda ipotesi, al momento in fase avanzata di sperimentazione presso il Centro Stampa Pavese, presenta due vantaggi decisivi. Il primo é legato alla considerazione che lo strumento di verifica e controllo qualitativo del files prima del loro invio finale in rete, se agisce in modo automatico, consente ai tecnici di ottenere in tempo reale o la certificazione di qualità necessaria alla stampa su carta da giornale o, in alternativa, le istruzioni necessarie alla modifica del file stesso. Ciò significa risparmio di tempo e razionalizzazione nella fase di preparazione del file. Il

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Pubblicità on line: la gestione del network fotolito - concessionarie - quotidiani

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Creo Products e Scitex Corporation hanno annunciato la decisione di accorpare a livello mondiale le rispettive attività nel settore delle soluzioni per la prestampa digitale. L’accordo prevede che Creo acquisirà le attività di Scitex nel settore della prestampa digitale in cambio di 13,25 milioni di azioni valutate attorno ai 537 milioni di dollari e, una volta completata la transazione, Scitex diverrà uno degli azionisti di riferimento di Creo, con il 27% del capitale azionario. Ai vertici del nuovo gruppo che opererà nelle arti grafiche figureranno esponenti di entrambe le società; in particolare Raffi Amit, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Creo Products, e Yoav Z. Chelouche, Presidente e CEO di Scitex, diverranno co-Chair of the Board di Creo. La nuova realtà societaria opererà nel settore della prestampa digitale commercializzando le attuali linee di prodotti di entrambe le aziende, che comprendono apparecchiature per la stampa diretta su lastra e su pellicola, soluzioni digitali per il workflow, soluzioni per prove-colore inkjet e digitali retinate a mezza tinta, scanner professionali, videocamere digitali e testine di imaging per applicazioni di stampa offset digitali.

secondo vantaggio é che uno strumento di controllo on line consente a chiunque, fotolito o agenzia di pubblicità, di diventare fornitore di pubblicità on line, moltiplicando per gli inserzionisti le opportunità nel selezionare le agenzie o le fotolito più adatte a particolari lavori. OneVision, il prodotto in fase di test, svolge in questa catena di qualità due funzioni specifiche: provvede a verificare il files (che nel caso del progetto pavese é un PDF) in funzione del profilo di stampa del quotidiano e, contemporaneamente, mantiene la traccia di tutte le attività relative al workflow, la fonte del materiale digitale, le attività di certificazione, le eventuali modifiche e via dicendo. Questo software potrebbe svolgere le sue funzioni anche in modo semiautomatico, ovvero verificando in una prima fase di lavoro l’integrità dei files ed affidando ad un ufficio tecnico il compito di avvisare la fotolito, via e-mail, delle eventuali anomalie riscontrate. Il problema, in questo caso, sarebbe però quello di stabilire dei criteri per evitare errori materiali da parte degli operatori addetti al controllo del flusso di lavoro - cosa quest’ultima non facile - e soprattutto sincerarsi che chi riceve la e-mail non solo la legga ma poi provveda sistematicamente di conseguenza. Per questa ragione il progetto pavese ha puntato sulla massima automazione possibile. Internet: una risorsa interna del giornale? Ma dove posizionare il software normalizzatore e “certificatore automatico” di qualità all’interno del network di pubblicità on line? Le tecnologie Internet, fanno notare i tecnici pavesi, sono di solito associate,

nel mondo editoriale, alla possibilità di avviare siti o portali indirizzati all’offerta di servizi di informazione on line o per avviare attività di commercio elettronico. Ciononostante esse possono rappresentare anche un’ottima opportunità per sviluppare strumenti mirati alla produzione del quotidiano e, nel caso specifico, per facilitare alcuni passaggi nella realizzazione di sistemi per la gestione on line della pubblicità. Da questa osservazione é scaturita l’idea di installare un server Web di collegamento fra il sistema editoriale della testata ed il mondo esterno. La stazione di lavoro é collegato, verso l’interno, attraverso una porta con linee a 2 Mbit, mentre verso l’esterno offre accessi con schede ISDN e numeri verdi. Questa soluzione consente un collegamento diretto fra il giornale e le fotolito di maggiori dimensioni già abilitate alla trasmissione di files di pubblicità in formato digitale, mentre la tecnologia Internet rappresenta per tutti gli altri operatori esterni un’opportunità di accesso immediato. La sperimentazione prevede di utilizzare OneVision come strumento per la normalizzazione e certificazione on line di tutti i materiali in ingresso, mentre si stanno valutando soluzioni per la distribuzione in rete dei materiali pubblicitari ad una o più testate collegate al sistema. Questa sperimentazione ha come obiettivi quelli di favorire, da un lato, la razionalizzazione del network per la trasmissione on line della pubblicità fra agenzie/fotolito-concessionaria (che rimarrà comunque al centro del sistema, potendo gestire in prima persona gli strumenti digitali messi a disposizione all’interno del web server) e editore/stampatore della testata, mentre per un altro verso contribuirà alla riduzione dei costi globali della produzione di pubblicità.

Pubblicità on line

Prestampa digitale: accordo fra Creo e Scitex

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TecnoMedia

Pubblicità on line

Print City a DRUPA 2000 Nel padiglione 6 della Fiera di Düsseldorf, che ospiterà DRUPA 2000 dal 18 al 31 maggio prossimi, sarà allestita un’area espositiva denominata Print City che ospiterà numerose aziende fornitrici dell’industria editoriale e grafica che daranno vita ad una dimostrazione in tempo reale di come possa essere organizzato un moderno flusso di lavoro digitale per la produzione di stampati commerciali, periodici e quotidiani. L’iniziativa, assolutamente nuova nel suo genere, è capitanata da Agfa Gevaert e MAN Roland, e vedrà la partecipazione di partner del calibro di Adobe, Apple, Océ e numerose altre società che daranno vita ad un ambiente di lavoro integrato, che si svilupperà su di una superficie espositiva di oltre 14.000 metri quadrati.

Occorrerà inevitabilmente preventivare un periodo di tempo più o meno lungo durante il quale le principali fotolito fornitrici di materiali digitali dovranno tarare i propri strumenti e le proprie competenze tecnologiche in funzione della produzione di files di qualità compatibile con le specifiche della stampa su carta da giornale.

Nel medio periodo, tuttavia, questo processo dovrebbe portare i suoi frutti. Contemporaneamente, in virtù della porta web aperta in direzione del mondo esterno altri fornitori potranno rendersi disponibili per l’invio dei materiali pubblicitari, grazie alle opportunità offerte loro dal software per la normalizzazione dei contenuti.

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Sistemi editoriali per l’informazione locale: l’editore inglese Northcliffe Newspapers Group sceglie il “made in Italy”

TecnoMedia

Nuova importante affermazione per l’industria italiana che produce software editoriale per i quotidiani: l’editore inglese Northcliffe Newspapers Group ha deciso di estendere a tutte le sue 26 testate di informazione regionale e locale la nuova versione del sistema editoriale sviluppato da Tera. La scelta è arrivata dopo una lunga sperimentazione effettuata dal Leicester Mercury, uno dei più importanti quotidiani del gruppo, un tabloid pomeridiano dedicato all’informazione locale che ha integrato le funzioni produttive in un flusso di lavoro fortemente orientato all’attività dei giornalisti. “Prima di concludere il nostro incontro un’ultima informazione: Tera non è in vendita”. A parlare così è il Presidente della giovane software house italiana Roberto Antoniotti, e la sede è quella, assai impegnativa, dello “steering committee” del Northcliffe Newspapers Group (NNG), il comitato direttivo di intergruppo per la gestione delle risorse tecnologiche formato dai direttori e dai responsabili tecnici delle 26 testate inglesi di informazione locale edite dal NNG. Una platea oltremodo sensibile alle proposte tecnologiche ed alle scelte di sviluppo di Tera, dopo che il NNG ha deciso di estendere a tutte le 26 testate locali la nuova versione (3.0) del sistema editoriale GoodNews, sviluppato dalla software house italiana. TecnoMedia, che ha sempre seguito con particolare interesse le affermazioni all’estero delle soluzioni per l’industria editoriale sviluppate nel nostro Paese, ha volentieri accettato l’invito a partecipare a una riunione del comitato direttivo del NNG durante una visita al Leicester Mercury, il primo quotidiano regionale inglese in formato tabloid ad introdurre il sistema editoriale GoodNews 3.0, una soluzione “made in Italy” che, nelle diverse configurazioni finora proposte al mercato, ha oltrepassato nel corso del 1999 le cento installazioni in quotidiani di Europa, Nord, Centro e Sud America, Medio Oriente e Sudafrica.

(NNG), fondato nel 1928 e oggi di proprietà del Daily Mail and General Trust, il secondo più importante editore inglese di quotidiani dopo il Mirror Group . Il NNG edita oggi 26 testate quotidiane (64 edizioni in totale), per lo più concentrate nell’area centro meridionale del Regno Unito (Galles, Humberside/ Lincolnshire, Midlands, South East, South West e la città di Aberdeen, in Scozia), ed è saldamente inserito fra i cinque più importanti gruppi editoriali di testate regionali del Regno Unito. Un mercato, quello dell’informazione quotidiana locale inglese, forte di 89 testate che oltrepassano i 5.000.000 di copie di diffusione media giornaliera, alle quali vanno aggiunte le oltre 800.000 copie diffuse dalle 10 testate di informazione locale e regionale edite la domenica (dati WAN). In questo mercato dai contorni oltremodo rilevanti, dove spicca la predilezione per il formato tabloid (69 testate contro 20 in formato broadsheet, compresi i prodotti domenicali) il Leicester Mercury occupa una posizione di tutto riguardo: con una diffusione media attorno alle 120.000 copie ed una readership intorno ai 300.000 contatti giornalieri, la testata del NNG si colloca stabilmente nel gruppo dei dieci più diffusi giornali locali del Regno Unito.

L’informazione regionale nel Regno Unito

Un’evoluzione tecnologica “journalist oriented”

Il Leicester Mercury è una delle testate di punta del gruppo editoriale Northcliffe Newspapers Group

Proprio dal Leicester Mercury, e grazie all’impulso dato dal direttore responsabile della testata, Nick

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Sistemi editoriali per l’informazione locale: Northcliffe Newspapers Group sceglie il “made in Italy”

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La sede del Leicester Mercury

ti locali” all’interno di un data base dal quale procedere poi per la fase finale di produzione del giornale. Quando, nel 1997, sono state avviate le ricerche per rinnovare gli strumenti di lavoro della redazione del quotidiano, si era puntato, in un primo tempo, ad un software che consentisse la gestione delle notizie di agenzia presso i desk dei redattori, ottimizzasse l’input dei contenuti locali e garantisse la compatibilità con l’anno 2000. Solo in una fase successiva, come ha raccontato lo stesso Nick Carter durante la visita al quotidiano, e soprattutto solo dopo aver constatato sia il buon funzionamento dei primi Un momento della riunione dello Steering Committee del NNG moduli della soluzione Tera prescelta fra un gruppo di sei diverse ipotesi sottoposte da altrettanti fornitori - sia la possibilità di realizzare un’integrazione di funzioni assai più sofisticata di quella prevista, si è deciso di prendere in considerazione anche le altre componenti di GoodNews, e di avviare quindi una ristrutturazione tecnologica assai più radicale, creando un workflow digitale in grado di integrare tutte le diverse fasi produttive del giornale. Ciò che è rimasta immutata è invece la decisione di lasciare al centro del sistema editoriale il giornalista, consentendogli una sempre maggiore integrazione sia con le diverse fasi di lavorazione del quotidiano che un accesso immediato alle risorse offerte dai sistemi di trasmissione delle noCarter, è partita la ristrutturazione tecnologica dell’in- tizie di agenzia in formato digitale. tero gruppo NNG. Un approccio molto empirico, molto “anglosassoIl software utilizzato presso la testata inglese - che ne” oseremmo dire, ai temi della integrazione di proha accettato il ruolo di test site sia per la cesso, un’ipotesi che poco a poco è stata accettata da sperimentazione dei primi moduli di GoodNews che tutti i giornali del gruppo, tanto è vero che oggi sono per le successive implementazioni fino alla introdu- già 15, su un totale di 26, le testate del NNG che utilizzione, nell’agosto dell’anno scorso, di GoodNews 3.0 zano GoodNews, ed entro la fine del 2001, se tutto - è sempre stato, storicamente parlando, quello che noi andrà come previsto, la totalità delle testate avranno oggi definiremmo uno strumento di lavoro “journalist adottato la versione 3.0 del sistema editoriale di Tera, oriented”. Una serie di tools estremamente semplifi- o introducendolo ex novo o tramite up-grade dalla vercati, diremmo quasi primitivi, per l’input di “contenu- sione precedente.

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Sistemi editoriali per l’informazione locale: l’editore inglese Northcliffe Newspapers Group sceglie il “made in Italy”

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Isole produttive e metodologia “local content driven” Solo visitando il quotidiano inglese si riesce a comprendere in pieno la ragione delle scelte tecnologiche di un gruppo caratterizzato da un approccio molto orientato alla produzione di contenuti locali, sia per quanto riguarda la informazione che la pubblicità. Il primo stadio dell’organizzazione del lavoro è rappresentato dall’attività di input delle notizie, e delle immagini di cronaca locale, effettuato dai reporter e dai fotogiornalisti del Leicester Mercury. I testi vengono creati grazie al modulo di sistema Ted che consente, fra l’altro, la divisione dello schermo fino ad un massimo di sei finestre per la consultazione contemporanea di diverse fonti on line, fra le quali appunto le notizie di agenzia. Una volta che l’articolo è preparato, nella sua prima versione “quasi” definitiva, questo viene visionato dallo staff di giornalisti del “news desk”, un gruppo di professionisti di maggiore esperienza, e di superiore livello gerarchico, che provvedono all supervisione di tutto il materiale contenuto nel data base redazionale, decidendo di volta in volta se gli articoli vanno bene così, oppure vanno dimensionati meglio come spazio, approfonditi come contenuti o aggiornati fino all’ultimo minuto - come nel caso di fatti di cronaca nera o di incidenti con feriti gravi. In ogni caso i “news desk journalists” possono reinviare ai reporter i testi degli articoli con le richieste del caso. Quando i file sono pronti vengono rilasciati dal sistema centrale all’altra isola produttiva, dove agiscono i “sub editors”, giornalisti con spiccate qualità grafiche e tecniche, che provvedono alle attività di design delle pagine del giornale, combinando, all’interno dell’unica piattaforma integrata testi, titoli e fotografie, che sono state immesse nel sistema e preparate per la produzione finale all’interno dell’”isola” produttiva dove operano i fotografi. Tutti questi passaggi successivi sono gestiti, da un punto di vista tecnico, grazie al modulo di sistema denominato Shell, una vera e propria interfaccia per collegarsi con il data base di GN3. Una delle funzioni più implementate nel workflow del Leicester Mercury è proprio il copyflow management,

con il quale il sistema gestisce la destinazione del file attraverso i successivi passaggi di lavorazione (nel caso specifico attraverso le “isole” di lavoro giornalistico e tecnico). Ed è sempre Shell a mettere a disposizione dell’utente le funzioni per la ricezione e la gestione delle informazioni - testi e fotografie - provenienti dalle agenzie. “E i layout di pagina, la gabbia del quotidiano, quando e da chi vengono decise? Dove vengono disegnate” chiediamo ai nostri interlocutori, il direttore Nick Carter e Roger DeBank, direttore dei sistemi redazionali. La risposta è lapidaria: “Layout design? Gabbie? Contenuti ? Per noi sono concetti troppo teorici. Quello che conta sono gli articoli, le fotografie di cronaca locale ed il “prodotto stampato” che si pubblica tutti i giorni” e segue una spiegazione altrettanto dettagliata di questa metodologia che potremmo definire interamente “local content driven”. A metà mattinata si riuniscono - attorno a un tavolo collocato in mezzo alle diverse isole produttive - i responsabili del quotidiano, che decidono quali fra gli articoli preparati dai giornalisti e memorizzati all’interno del data base del giornale sono più importanti e quali meno, e sulla base di queste decisioni empiriche gli incaricati della impaginazione del quotidiano provvedono di conseguenza a posizionare i pezzi dando loro la gerarchia “grafico-visiva” stabilita nella riunione dei responsabili della testata. Ciò viene fatto prelevando i files dal data base del giornale e posizionandoli all’interno degli strumenti “box” del sistema GN3, ovvero delle griglie di impaginazione che possono essere grandi quanto un riquadrato di testo o quanto un’intera pagina, all’interno delle quali vengono posizionati titoli, testi, immagini e quant’altro attiene alla grafica del giornale. Tutta questa attività è demandata all’esperienza ed alla sensibilità dei “sub editors”, fatte salve le norme grafiche di carattere molto generale che attengono allo stile della testata. A tutto questo insieme di funzioni provvede il modulo Fred, progettato per la videoimpaginazione del giornale sia in modalità, vorremmo dire, “classica”, ovvero “layout driven”, sia nella modalità “text driven” attuata dal Leicester Mercury. In questo caso i files testi, immagine, pub-

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Nick Carter, Direttore responsabile del Leicester Mercury

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L'open space della redazione del Leicester Mercury: sulla sinistra la riunione dei responsabili del quotidiano per decidere la impaginazione degli articoli

blicità vengono posizionati in pagine grafiche non predefinite dall’utente attraverso una serie di tools che consentono al grafico la massima libertà di azione. Una possibilità, quest’ultima, particolarmente gradita ed utile nel caso di giornali tabloid che, come spiega ancora il direttore responsabile Nick Carter:” presentano il vantaggio di svincolare la produzione da un flusso di lavoro pilotato in funzione di una gabbia grafica molto più rigida e pre definita, quale è invece il caso dei quotidiani in formato broadsheet”, nei quali le pagine di maggiori dimensioni pongono più vincoli in fase di progettazione. Come si produce la pubblicità Il fatturato pubblicitario dei quotidiani regionali del Regno Unito è rappresentato, per circa il 43%, dalle inserzioni relative al commercio al dettaglio ed al mercato degli autoveicoli. Non sorprende quindi scoprire che al Leicester Mercury siano particolarmente agguerriti proprio in questi particolari settori della pubblicità, un’area produttiva dove è stato sviluppato un workflow assai simile a quello redazionale. I visitatori che arrivano dalla “Europa continentale” non possono fare a meno di restare meravigliati da un aspetto che, più di ogni altro, dà il senso della “integrazione” delle diverse componenti del sistema editoriale. Gli addetti alla produzione della pubblicità lavorano fianco a fianco con le isole dedicate alla produzione dei contenuti redazionali del Leicester Mercury e, non appena saranno pronti i nuovi locali dello stabile che ospita il quotidiano, tutti gli addetti - redattori, fotografi, tecnici di redazione, pubblicitari - lavoreranno in un unico ambiente fisico. Per quanto riguarda la pubblicità classificata, è stato sviluppato direttamente dai tecnici del NNG un modulo di acquisizione in ambiente MS-Dos, denominato Sentinel Ad, il quale, attraverso una maschera che dà

accesso a comandi essenziali, consente l’acquisizione diretta dei testi e delle immagini dell’inserzione pubblicitaria. Se poi l’inserzionista lo desidera, il quotidiano invia anche un fotografo dotato di fotocamera digitale per immortalare l’oggetto proposto al pubblico. Un’opportunità, quest’ultima, gradita in modo particolare da chi commercia nel settore delle automobili. Quando l’immissione dei dati è completa, il file viene trasferito al sistema editoriale per la fase finale di lavorazione - grazie ad un modulo sviluppato ad hoc da Tera - che avviene secondo gli stessi principi utilizzati per le altre parti del quotidiano. Ferme restando quindi le specifiche prenotate - e pagate - dal cliente, quali, per esempio, grassetti, posizioni fisse, etc.., al grafico è demandata la totale autonomia della lavorazione dei testi in abbinamento con le immagini. Il procedimento di assemblaggio finale del quotidiano ed il merger fra contenuti redazionali e pubblicità, così come tutti i diversi stadi di lavorazione delle pagine sono monitorati in tempo reale da Tracy, il modulo GN3 per il tracking automatico della produzione. Gestione intergruppo: il “comitato direttivo” del NNG Il flusso di lavoro che abbiamo visto al Leicester Mercury non è, in sé per sé, né migliore né peggiore di altri modelli che vengono adottati da altri editori in diversi contesti industriali che nascono da differenti evoluzioni storiche. Risponde semplicemente ad una scelta precisa dell’editore inglese, così come risponde ad una precisa strategia l’istituzione, in seno al Northcliffe Newspapers Group, dello “steering committee”, il comitato direttivo al quale partecipano i responsabili di tutte le testate regionali. Questo comitato è, a tutti gli effetti, un vero e proprio strumento per la gestione delle strategie tecnolo-

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giche intergruppo. Fermo restando la massima autonomia delle singole testate nelle decisioni che riguardano la organizzazione dei flussi di lavoro e i layout tecnologici atti a supportarli, la adozione da parte del NNG di un unico sistema editoriale ha di fatto aperto la strada alla creazione di un gruppo di lavoro all’interno del quale i responsabili delle testate regionali si possono scambiare le esperienze nell’utilizzo dei diversi moduli e possono, contestualmente, dialogare con il fornitore. Quest’ultimo, a sua volta, trova nello steering committee una formidabile opportunità di confronto con i propri clienti ed una sede naturale per prevenire, attraverso un monitoraggio preventivo, l’insorgere di eventuali problemi tecnologici. David Howes, il Direttore vendite internazionali di Tera, a riguardo è stato chiarissimo: “Meglio intervenire periodicamente lungo un percorso di controlli e verifiche di routine al sistema piuttosto che non dover portare la macchina dal meccanico per farla riparare causa un guasto improvviso”. Le testate regionali verso il Web Il comitato direttivo non è solo la sede istituziona-

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le dove richiedere modifiche dell’esistente, ma anche l’ambito nel quale discutere ed impostare lo sviluppo dei supporti tecnologici necessari per sostenere le attività editoriali delle testate nei nuovi mercati. Sempre in occasione della nostra visita i responsabili delle testate del NNG hanno discusso le opportunità per avviare nuovi servizi su rete Internet, partendo proprio dalle soluzioni sviluppate dallo stesso fornitore del sistema editoriale. Il nuovo modulo Tera per interfacciarsi al web, denominato GNXML, ha come obiettivo la generazione, in modo del tutto automatico, di files in formati compatibili con la piattaforma web a partire dalle informazioni memorizzate dai giornalisti nel sistema editoriale per la produzione del prodotto stampato. Con la implementazione di questo tool le testate del gruppo NNG potrebbero generare un servizio di informazione locale in tempo reale all’interno dei diversi siti Internet, in grado, probabilmente, di portare nuovi lettori all’acquisto del prodotto stampato il giorno successivo. Per il momento, il Leicester Mercury ha deciso di fare ancora una volta da apripista per tutto il gruppo, ed ha accettato di rendere disponibili i propri database per avviare la necessaria sperimentazione per il nuovo notiziario on line.

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Sistemi editoriali per l’informazione locale: l’editore inglese Northcliffe Newspapers Group sceglie il “made in Italy”

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Mercato grafico-editoriale

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Diffusione ferma, pubblicità in crescita: luci ed ombre del mercato editoriale italiano Il 26 gennaio scorso, presso la sede romana della FIEG, sono state presentate le ricerche su La Stampa in Italia 1996-1999 e Indagine sui bilanci delle imprese editrici di giornali quotidiani (1996-1997-1998). Ne emerge il quadro complessivo di un settore che sta recuperando competitività e solidità economica, grazie alle ristrutturazioni produttive ed al positivo andamento del mercato pubblicitario, ma che si trascina ancora problemi, inefficienze e ritardi di difficile superamento. Lo studio sulla stampa in Italia, elaborato dall’Ufficio studi della Fieg, e l’indagine sui bilanci delle aziende editrici di quotidiani, curato dalla società Deloitte & Touche su incarico della stessa Fieg, si propongono un obiettivo comune: quello di offrire un quadro dell’evoluzione dell’editoria giornalistica in Italia attendibile in quanto basato su dati oggettivi. L’arco temporale considerato è quello che va dal 1996 al 1998. Ma oltre ai dati di consuntivo nello studio sulla stampa in Italia sono contenute anticipazioni sull’andamento del settore nel 1999 che rendono più attuali le elaborazioni condotte dall’ufficio studi della Fieg. I conti migliorano, ma... Il primo elemento che merita di essere sottolineato è che negli ultimi anni si è assistito ad un notevole miglioramento della gestione delle aziende editrici di quotidiani considerate nel loro insieme. L’utile di esercizio delle 66 imprese considerate, editrici di 78 testate quotidiane, è passato dai 45 miliardi del 1996, ai 121 miliardi del 1997 per più che raddoppiarsi nel 1998 (261 miliardi di lire). E’ un’indicazione positiva che, innanzitutto, testimonia del duro sforzo di riorganizzazione operato dal settore per ricondurre ad equilibrio i propri conti. Il significato del dato non si esaurisce nella sfera economica, ma ha una valenza molto più ampia, essendo l’equilibrio finanziario per imprese la cui attività investe libertà e diritti di grande spessore costituzionale, la condizione necessaria per una gestione dell’informazione che non si trovi costretta a pagare pedaggi esterni.

Il dato, tuttavia, è di quelli che impongono ulteriori spiegazioni per evitare conclusioni affrettate. Il settore nel suo complesso produce utili, ma non in tutte le sue componenti. Al suo interno, infatti, sono tuttora presenti e, purtroppo, diffuse situazioni ai limiti della marginalità economica, con crisi ricorrenti che mettono in forse la stessa sopravvivenza di non poche testate. Basti pensare che è sufficiente eliminare dai conti aggregati gli utili di tre imprese editrici, perché il settore venga a trovarsi in una situazione di sostanziale pareggio. Per le aziende editrici permangono inoltre difficoltà di ordine congiunturale legate alla debolezza della domanda interna e ad una dinamica delle vendite sostanzialmente stagnante. Il “sorpasso” della pubblicità sulle vendite Per quanto riguarda i quotidiani, nel 1998 le vendite medie giornaliere sono state pari a 5,889 milioni di copie, con un incremento estremamente contenuto (+0,1%) rispetto al 1997. Dalle prime anticipazioni relative al 1999 sembrano emergere segnali di ripresa con una accelerazione dell’1% circa che dovrebbe portare i livelli di vendita molto prossimi al traguardo di sei milioni di copie. E’ anche questo un dato positivo che potrà essere ulteriormente migliorato con la piena operatività della legge n. 108/1999 sull’ampliamento, a titolo sperimentale, della rete di vendita. L’impatto del processo di liberalizzazione dell’assetto distributivo sarà visibile nel corso della prima parte del 2000, quando la sperimentazione opererà a pieno regime. Luci e ombre hanno caratterizzato l’andamento

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Quotidiani - ricavi da pubblicità e da vendite 1996-1999

1997

2.623.062

1998

2.300.687

2.343.034

2.393.368

2.140.041

1.962.671

1996

2.504.762

Ricavi da vendite

2.511.894

Ricavi da pubblicità

1999

Valori espressi in milioni di lire. I Ricavi '99 sono stimati sulle previsioni di 60 testate. Elaborazioni ASIG Service su dati FIEG

della stampa periodica nel 1998: è proseguita la tendenza al ripiegamento dei settimanali (-2,5%), mentre si è rafforzato il processo di crescita dei mensili (+2,7%), già in atto nel corso del 1997 (+2,7%). Sia nell’una che nell’altra categoria di pubblicazioni, le prospettive più favorevoli sembrano aprirsi per gli editori che operano in nicchie di mercato più circoscritte con prodotti tematici specializzati. Anche in questo comparto, l’attivazione dei canali distributivi alternativi previsti dalla legge n. 109/1999 dovrebbe portare benefici sul piano dei volumi di vendita. La perdurante debolezza del mercato della diffusione resta dunque uno dei problemi di fondo con i quali devono confrontarsi gli editori sia di quotidiani che di periodici. Nel 1998, i ricavi editoriali complessivi dei quotidiani sono aumentati del 7,6%. Il risultato, però, è stato ottenuto soltanto grazie alla considerevole espansione dei ricavi pubblicitari (+11,8%) che ha più che compensato il declino dei ricavi da vendita delle copie (-6,5%). Per la prima volta le entrate pubblicitarie hanno sopravanzato quelle derivanti dalla vendita delle copie nella struttura dei ricavi editoriali, arrivando a rappresentarne il 50,5%. Costi e ricavi All’andamento dei ricavi ha corrisposto un aumento dei costi operativi del 4,7% con un margine operativo lordo che, nel 1998, è nettamente migliorato rispetto all’anno precedente (da 274 a 400 miliardi). L’indice

che esprime il rapporto tra Mol e fatturato è salito dal 5 al 7,6%. Un risultato positivo che però resta ancora al di sotto dei valori medi elaborati da Mediobanca (12,2 per la media delle società industriali, 30,6% per la media di quelle operanti nel terziario, 15,1% per la media delle società censite). Dal confronto con altre realtà di impresa emerge come nei processi produttivi dell’editoria quotidiana siano presenti diseconomie di fondo, interne ed esterne, che incidono pesantemente sulla gestione operativa. A tal proposito, va sottolineato come i costi, pur rimanendo al di sotto del tasso di crescita dei ricavi, abbiano fatto registrare nel 1998 una notevole accelerazione (+4,7% rispetto al +1,9% del 1997). Tra le voci che più hanno contribuito all’innalzamento dei costi vi sono quelle per l’approvvigionamento di materie prime pressoché integralmente costituite dalla carta. L’aumento è stato del 6,9% nonostante i quantitativi acquistati siano diminuiti. Molto sostenuta è stata inoltre l’espansione dei costi per servizi (+8,7%) al cui interno confluiscono voci di costo come le spese per lavorazioni presso terzi, le collaborazioni giornalistiche, i servizi di agenzia. Tutte voci, ad elevato valore aggiunto, che concorrono alla determinazione del costo complessivo del lavoro. Il costo del lavoro dipendente è aumentato infatti dell’1,7%, un tasso inferiore alle altre voci di costo e in ulteriore decelerazione rispetto al 1997. E’ un dato che potrebbe indurre a conclusioni parziali e incomplete se l’analisi non fosse integrata considerando alcuni fenomeni rappresentati dalla riduzione della popolazione poligrafica, dall’av-

Mercato grafico-editoriale

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Diffusione ferma, pubblicità in crescita: luci ed ombre del mercato editoriale italiano

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Mercato grafico-editoriale

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vicendamento generazionale nella struttura dell’occupazione con conseguente abbassamento del livello delle retribuzioni, del crescente ricorso all’outsourcing confermato dalla crescente incidenza delle spese per servizi esterni. In realtà, se il costo del lavoro viene rapportato al numero dei dipendenti, le indicazioni che si ricavano sono molto diverse. Nel 1998, infatti, il costo per addetto è cresciuto del 6,7% ed ha raggiunto la punta più elevata (+10,4%) nelle imprese editrici di testate con tirature oltre le 200mila copie. Anche l’accelerazione del costo per unità di prodotto è stata nettamente più sostenuta (+9,8%) del costo del lavoro dipendente. Si tratta di dati che confermano come all’interno dei quotidiani la dinamica dei costi sia ancora troppo elevata con effetti aggravati dalla difficoltà di trasferi-

re sui prezzi gli aumenti a causa della stagnazione dei livelli di vendita. La forte crescita della pubblicità è riuscita negli ultimi anni a compensare i minori ricavi da vendita. Qualora l’andamento pubblicitario fosse stato in linea con quello del fatturato da vendita, i ricavi complessivi a copia non sarebbero stati sufficienti a coprire il costo operativo a copia. Il divario tra Nord e Sud I dati concernenti la struttura del consumo dei giornali delineano una situazione di mercato dalle dimensioni limitate soprattutto se messa a confronto con quella di altri paesi. Nella classifica mondiale, l’Italia con 102 copie vendute ogni mille abitanti occupa le ultime posizioni, superando n Europa soltanto Portogallo e Grecia.

Quotidiani - tiratura e diffusione media giornaliera 1996-1999

8.503.177 8.199.547

5.881.350

8.185.900

8.187.537

5.884.432 5.888.894

5.936.595

tiratura

1996

diffusione 1997 1998

* dati stimati su un campione di 61 testate elaborazione ASIG Service su dati FIEG

1999*

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Dai primi la distanza è abissale: in Norvegia e in Giappone si vendono 588 e 577 copie ogni mille abitanti. Ma la distanza è ragguardevole anche nei confronti dei paesi in posizione intermedia: 317 sono le copie vendute ogni mille abitanti in Gran Bretagna, 303 in Germania, 300 in Danimarca, 290 in Olanda, 158 in Belgio, 145 in Francia. C’è da osservare che il livello delle vendite è il risultato di una media nazionale che sconta situazioni territoriali diversificate. Se si opera la disaggregazione del dato medio nazionale in rapporto alle aree geografiche emerge ancora una volta il dualismo esistente tra regioni del centro-nord e quelle meridionali. Al nord e al centro, nel 1998, sono state vendute rispettivamente 132 e 122 copie ogni mille abitanti, al sud 55. Quello del mezzogiorno è dunque un mercato che non sembra progredire in misura significativa anche perché, se si eccettuano quelle tradizionali e più consolidate, le iniziative editoriali locali stentano a decollare. E’ il Trentino-Alto Adige la regione dove si vendono più copie (183 copie ogni mille abitanti). Da un biennio ha sopravanzato la Liguria (181 copie) che da decenni occupava la posizione di testa. A parte la Sardegna che con 124 copie ogni mille abitanti si situa su livelli largamente superiori alla media nazionale, le ultime posizioni della classifica sono occupate dalle regioni meridionali e la Basilicata ne è il fanalino di coda (39 copie). L’arretratezza dei consumi di carta stampata è un riflesso speculare dell’arretratezza economica che continua ad attanagliare il sud. E’ un problema grave che

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richiederebbe un’azione politica incisiva rivolta a rimuovere le cause all’origine di una condizione mortificante. Particolare attenzione andrebbe rivolta alla scuola, inserendo la lettura dei giornali in un contesto didattico stabile e tale da coinvolgere in linea di continuità i vari livelli di scolarità. Come ha sottolineato il Presidente della Fieg Mario Ciancio Sanfilippo nella presentazione dello studio della Deloitte & Touche, “elementi problematici e di trasformazione segnano la fase che attraversa il settore dell’editoria. Elementi che non derivano soltanto da processi interni al settore, ma anche da fattori esterni di grande rilievo, quali la rapida evoluzione delle tecnologie di comunicazione e, in particolare, dall’esplosione di Internet che costringe l’editoria giornalistica a confrontarsi con il nuovo modo di comunicare. Confronto che potrà risolversi in nuove occasioni di crescita se le imprese editrici potranno utilizzare il nuovo mezzo senza tutti i vincoli e le pastoie che sono presenti nei mezzi tradizionali”. La struttura della domanda si va articolando in una molteplicità di nicchie caratterizzate da specifici bisogni conoscitivi. E’ la tendenza della domanda versa la “media divergence” in naturale contrasto con il processo di convergenza che riguarda le tecnologie e il loro impiego nei processi di produzione. La capacità di stare sul mercato dipenderà dalla capacità di rispondere a tali bisogni con un’offerta articolata su un più ampio ventaglio di servizi. (in collaborazione con Ufficio Studi FIEG)

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Diffusione ferma, pubblicità in crescita: luci ed ombre del mercato editoriale italiano

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Ancora in crescita il mercato nazionale per i rappresentanti di macchine grafiche I dati presentati all’Assemblea dell’ARGI - Associazione rappresentanti ufficiali per l’Italia di case costruttrici di macchine per il settore grafico cartotecnico e cartario - mostrano, nel 1999, il perdurare della crescita degli investimenti tecnologici del mercato grafico italiano, seppur più contenuta rispetto all’anno precedente. Per il presidente Riccardo Beretta è ragionevole ed auspicabile pensare che il rafforzamento degli eccezionali risultati del ’98 sia fondato su ragioni strutturali che fanno sperare in un proseguimento positivo anche nel prossimo futuro. Al di là delle previsioni più ottimistiche che, alla fine del 1998, inducevano a pensare al 1999 come un anno di “riassestamento”, l’ulteriore crescita del mercato grafico italiano ed in particolare degli investimenti in tecnologie di costruzione “extra-italiana” hanno riqualificato il 1999 come anno del “rafforzamento” del trend più che positivo registrato nel ’98. Di rafforzamento si può parlare anche con riguardo all’ARGI stessa che - all’Assemblea degli Associati, svoltasi lo scorso 7 marzo a Milano presso il consueto circolo Nuova Canottieri Olona, ha illustrato per voce dei propri rappresentanti - le nuove attività in corso, i recenti cambiamenti statutari e le prospettive di crescita associativa. Il mercato italiano di macchine grafiche nel 1999 “Dopo un anno estremamente positivo, il migliore dal ‘95, ci si aspettava un anno di riassestamento e invece il 1999 è stato un anno in crescita rispetto al 1998", così ha esordito Riccardo Beretta soddisfatto dei risultati del comparto nel 1999. Secondo i dati Acimga/Istat il consumo nazionale di macchine, attrezzature e sistemi del mercato grafico italiano è sempre oscillato - in valore - tra i 1.500 ed i 1.600 miliardi di lire; l’anno “clou” è stato il 1995 che ha superato i 1.800 miliardi di lire. Dopo due anni di “contenimento” è arrivato un altro anno eccezionale, il 1998, che, con un consumo nazionale pari a 2.150 miliardi, ha visto superare di circa il 20% i risultati conseguiti nel 1995. In base ai dati rilevati dall’ARGI ed al raffronto

con le previsioni di chiusura sul ’99 fornite dall’Acimga, il consumo nazionale di macchine grafiche nel 1999 è incrementato complessivamente in misura superiore al 10% rispetto al ’98. Se si guarda ai singoli comparti o all’andamento degli investimenti per alcune famiglie di prodotto, questo dato è anche più consistente. Beretta ha messo in evidenza anche la qualità e la tipologia degli investimenti dell’industria grafica italiana, sempre più rivolti a tecnologie ed impianti complessi ed evoluti. Come auspicato dal presidente dell’ARGI, confidiamo che il positivo andamento del mercato degli ultimi cinque anni sia fondato su ragioni strutturali che consentano il consolidamento dei livelli raggiunti. Alcuni dati sui singoli comparti (Pre-stampa, Stampa, Dopo-stampa) I dati dell’Indagine Mercato Italia Arti Grafiche ARGI 1999 confermano il trend positivo del mercato nei vari dei comparti e la maggior propensione agli investimenti in tecnologie innovative e complesse. I valori di seguito riportati scaturiscono dalle rilevazioni ARGI sui dati di fatturato di aziende associate e non, integrati in minor misura da dati di stima sul fatturato realizzato da altri operatori del settore (Costruttori e Rappresentanti non associati). Per questo motivo i dati relativi ai comparti Stampa e Prestampa possono essere considerati, per le categorie merceologiche considerate, verosimilmente rappresentativi del consumo nazionale, mentre per quanto ri-

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Riccardo Beretta, Presidente ARGI

guarda il Dopo-stampa (Legatoriaconfezione-allestimento), seppur prossimi al valore del “consumo nazionale”, i dati si riferiscono perlopiù a vendite (consegne) di macchinari di costruzione extra-Italia. Per i fornitori di tecnologie (europei ed extra-europei) del mercato grafico italiano il ’99 è stato ancora un anno positivo. Il traino degli incentivi statali e del mercato pubblicitario ha giocato un ruolo importante anche nel 1999. A differenza del biennio precedente, nel 1999 spicca il trend particolarmente positivo del comparto Pre-stampa (+24% rispetto al 1998), nonostante questo settore sia ancora interessato da un generale decremento dei prezzi. In questo senso è significativo l’andamento registrato per i Server: +328% in termini di quantità vendute nel ’99 rispetto al ’98 per valore medio quasi dimezzato rispetto al ’98. Fiore all’occhiello è il CtP che in termini di unità vendute segna un incremento del 60% rispetto al ’98; in termini di fatturato l’incremento è ben più ampio (+146%) poiché gli investimenti si sono rivolti maggiormente al grande formato. Ancora in crescita anche i Plotter a 8 pagine (+27%). Tra i dati ARGI emerge per la prima volta la voce sistemi di Workflow Management (o Workflow Automation). Per il comparto Stampa (offset a foglio, offset a bobina e stampa digitale) il consumo nazionale stimato di macchine nuove ammonta a 675 miliardi di lire, pari ad una crescita del 19,5% sul ’98. Questo incremento è legato al picco degli investimenti nelle offset a foglio (pari a 505 miliardi di lire) in particolare nel grande formato 100x140 e 120x160 (+56%) e nel formato 70x100 (+22,5%). Prosegue il buon andamento degli investimenti nelle offset a bobina (+2,6%) sia per lavori commerciali (106 miliardi di lire) sia per quotidiani (44 miliardi di lire). Questi dati corrispondono in parte all’ampliamento di impianti già esistenti o al completamento di impianti installati a cavallo con il ’98. Nella Stampa Digitale per il mercato “professionale”, la crescita registrata in termini di fatturato

(+43%) si ridimensiona con un incremento più contenuto (+35%) in termini di quantità vendute; ciò dipende dal fatto che i dati sono riferiti a macchine di diversa tipologia e valore. Il dato di fatturato riguarda infatti per il 50% macchine a foglio nel formato 35x50, mentre il restante 50% riguarda investimenti in macchine a bobina. Per quanto riguarda il comparto Dopo-stampa (“Legatoria, Allestimento, Confezionamento”), il trend apparentemente più che positivo (+38% rispetto al ‘98) è legato in particolare al picco degli investimenti in Sistemi di spedizione per quotidiani e lavori commerciali (69 miliardi) che sono seguiti al buon andamento degli investimenti nelle offset a bobina realizzati a cavallo con il ’98 e nel corso del ’99. Salvo questa eccezione, l’andamento del comparto ha seguito complessivamente il trend di crescita registrato nel comparto Stampa. Benché i dati relativi al finishing siano riferiti per lo più a macchinari di costruzione “extra-Italia”, nel 1999 gli investimenti in macchinari nuovi hanno raggiunto complessivamente un valore pari a 178 miliardi di lire. Novità: modifiche statutarie, attività e servizi Come anticipato sul numero 23 di TecnoMedia, l’ARGI ha recentemente modificato il proprio Statuto Costitutivo in linea con le nuove prospettive aperte dal contesto europeo e con l’evoluzione del mercato delle Arti Grafiche. L’ARGI oggi abbraccia tutti i fornitori italiani di tecnologia (macchine, attrezzature e sistemi), siano essi Rappresentanti ufficiali di case “estere” o italiane; si è data una nuova veste per dar corpo ad un’Associazione sempre più rappresentativa e vicina alle realtà imprenditoriali ed al contesto nel quale operano, ed opereranno in futuro, i fornitori-rappresentanti del mercato grafico, cartotecnico e cartario italiano. In quest’ottica proseguono le attività degli organi direttivi dell’Associazione e delle sue Commissioni di Studio, impegnate ad affrontare problematiche contingenti ma con lo sguardo proiettato al futuro. Gli ar-

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Con l’apertura del sito Internet www.mm2000.it il progetto Mastermedia, promosso dall’Osservatorio Tecnico per i Quotidiani e le Agenzie di Informazione ed avviato nell’agosto 1999, entra nella fase di diffusione dei dati. Il progetto, al quale partecipano le maggiori associazioni di categoria della filiera grafica, le organizzazioni sindacali e l’Ordine dei Giornalisti, punta a monitorare l’impatto dell’innovazione tecnologica sui modelli di organizzazione del lavoro utilizzati dalle imprese del settore, nonché di individuare e codificare le nuove competenze necessarie ai profili professionali richiesti dal mercato. Tra le caratteristiche più innovative del progetto, accanto alla realizzazione di una ricerca sul campo ed alla collaborazione con i maggiori centri di ricerca internazionali sulle tecnologie applicate alle arti grafiche, segnaliamo la creazione di un sistema dinamico di banche dati a disposizione di tutti gli attori coinvolti nel processo di formazione e orientamento (aziende, agenzie formative, consulenti, giovani): • Forum delle tecnologie: spazio per la presentazione di ricerche settoriali, l’approfondimento di temi d’interesse e per il confronto tra le imprese a livello nazionale ed internazionale; • Anagrafe dell’offerta formativa: indicazioni sulle strutture di formazione e riqualificazione professionale che forniscono le competenze necessarie per entrare e operare nelle imprese del settore; • Banca dati delle competenze: codifica delle nuove competenze richieste dall’industria della comunicazione; • Anagrafe dell’innovazione: presentazione delle imprese a maggior contenuto innovativo operanti nel contesto nazionale.

gomenti attualmente sul tavolo sono diversi: l’analisi dell’evoluzione dei servizi di assistenza tecnica postvendita e la costituzione di linee guida che consentano di comprendere e sviluppare con maggior serenità servizi quali l’assistenza tecnica “24 ore su 24”, l’hotline telefonica, il servizio di diagnostica remota, l’assistenza tramite contratto, ecc.. Sempre a livello contrattuale si stanno esaminando le problematiche lega-

te ai contratti di vendita “chiavi in mano” ed alle implicazioni delle clausole di pagamento “a fine montaggio / collaudo / messa in funzione”. Parallelamente proseguono le attività della Commissione Marketing - che produce l’indagine di mercato annuale - e della Commissione Fiere, portavoce degli associati nei confronti degli organizzatori e dei gestori delle manifestazioni fieristiche in Italia.

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Milia 2000: Net-Economy tra Europa e Stati Uniti

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.“Seguite gli occhi dei consumatori” se volete guadagnare soldi sulla rete Internet, o almeno porre le premesse per futuri utili dalle vostre attività. Non ha dubbi Cliff Condon, il Direttore del Gruppo di ricerca presso la società olandese Forrester Research, circa il fatto che la strategia giusta in rete sia il monitoraggio del comportamento reale del cliente-navigatore, all’interno di un ambiente, il Web, che per propria natura consente di monitorare i comportamenti di consumo dei contenuti e dei servizi come nessun altro mezzo di comunicazione al mondo. “Dove va il cliente, là occorre posizionare lo strumento pubblicitario interattivo o il carrello virtuale della spesa on line” per essere sicuri di ottenere i tanto agognati - da tutti - utili di impresa per le nuove attività di comunicazione in rete. Già, ma chi è questo nuovo “cliente - padrone” e dove guardano i suoi occhi? Al Milia 2000 di Cannes (il salone mondiale dei prodotti e contenuti multimediali ed interattivi promosso da Reed Midem Organisation) che si è svolto nel celebre Palais des Festival dal 15 al 18 febbraio scorso, erano in molti a chiederselo, perchè dalla risposta a questa domanda possono dipendere importanti scelte editoriali, destinate a decretare il successo, o il fallimento, delle attività economiche e commerciali avviate sul Web. Europei e americani: cosa vogliono e cosa “non” vogliono Forrester Research si è dedicata gli scorsi mesi all’analisi di questi “percorsi visivi” in rete, ricavandone un quadro di comportamenti tutt’altro che omogeneo. Per prima cosa, osserva Cliff Condon, Stati Uniti e Europa sono presenti in rete con percentuali

molto diverse, il 28% ed il 18% rispettivamente delle famiglie si collegano al Web, e quando si parla di Europa bisogna distinguere attentamente fra Paesi come la Svezia, dove i collegamenti sono nell’ordine del 49% e la Francia, dove solo il 13% naviga in Internet. Nel vecchio Continente sono state tenute sotto osservazione 7.000 case dotate di collegamento alla Rete ed equamente distribuite fra Francia, Germania, Olanda, Svezia e Regno Unito. Che cosa fanno questi utenti on line? la stragrande maggioranza usa il Web per la messaggistica elettronica, in percentuali che oltrepassano quasi ovunque l’80% del panel studiato. Poi effettuano ricerche mirate al luogo dove si andranno a trascorrere le vacanze, in percentuali comprese fra il 45% degli inglesi ed il 26% dell’Olanda, quindi vengono le ricerche mirate a beni da acquistare, con percentuali comprese fra il 55% dell’Olanda ed il 22% della Francia, al penultimo posto si colloca l’attività dedicata alla lettura di notizie, con percentuali al di sotto del 21% per Regno Unito (16%), Olanda (18%) e Germania (20%) e, dulcis in fundo, la rete viene usata in Europa per i prodotti finanziari, anche se, come nel caso dei comportamenti riscontrati in Inghilterra e in Francia, con percentuali quasi insignificanti, nell’ordine rispettivamente del 5% e del 4%. Sorprende, in un raffronto generale con gli Stati Uniti, la singolare corrispondenza dei panel della ricerca in merito all’atteggiamento di fondo nei confronti delle tecnologie informatiche: i consumatori di servizi on line sulle due sponde dell’Atlantico giudicano con grande ottimismo lo sviluppo tecnologico (29% negli USA e 30% in Europa) o con ottimismo più moderato (23% negli USA e 22% in Europa), mentre l’ottimismo scema fino a trasformarsi nel contrario in percentuali ancora una volta parallele fra americani

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Al Milia 2000 di Cannes si confrontano le esperienze più innovative della nuova neteconomy: dalle ricerche sui consumatori alle nuove opportunità per le campagne di marketing ed il commercio elettronico sul Web. Che cosa “non” vogliono i consumatori “digitali” europei, protagonisti di un mercato in espansione dove cercano di rafforzare le loro posizioni alcune fra le più innovative aziende americane. Il paradosso della privacy, fra l’illusione di norme inapplicabili e proposte editoriali per la difesa dei più giovani

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La home page del sito www.milia.com

ed europei. Altre indicazioni, cariche di messaggi pragmatici, arrivano dalle analisi degli atteggiamenti europei nei confronti del commercio on line, un canale che viene utilizzato, in ordine di importanza decrescente, per l’acquisto di CD, libri, software, vestiti ed hardware, con l’eccezione dei consumatori inglesi che usano con notevole frequenza la Rete per acquistare anche biglietti aerei. Quando agli europei si chiede perchè comprano on line, ovvero quali vantaggi riconoscono al Web per le transazioni commerciali, il 73% dice che è “più conveniente”, il 66% apprezza la disponibilità immediata della merce, il 57% è convinto dalla immediatezza dell’acquisto. Se invece si domandano le ragioni per le quali “non” si acquista in rete, ovvero che cosa “non” si vuole da Internet, il 72% degli europei è lapidario: non vuole fornire informazioni in rete, mentre il 68% desidera vedere e toccare con mano gli oggetti prima di decidersi e il 50% non rinuncia al piacere del rapporto diretto con il venditore. In sintesi, la Rete offre interessanti opportunità di commercio per oggetti/servizi dei quali o si conosce perfettamente il contenuto - è il caso dei CD - o non serve conoscere nulla circa la “fisicità” del bene - è il caso dei biglietti

aerei. E su tutte le attività incombe la spada di Damocle della privacy, la spiacevole sensazione di dover consegnare ad uno “sportello digitale” dati personali e codici delle carte di credito, senza neppure vedere in faccia il venditore. Il paradosso della Privacy “Difendete la Privacy - investite in sicurezza”: dalle Tavole Rotonde del Milia 2000 si alza un coro di voci quasi unanime, appena gustato dai soliti “tecnici” che, un pò per il gusto del contraddittorio, un pò perché tirano acqua al proprio mulino, si domandano timidamente: “ma come si fà a garantire la Privacy su Internet?” Quando uno avvia un collegamento al Web, i messaggi che iniziano a percorrere la rete dal computer ai diversi siti visitati sono intercettabili da chiunque disponga del software necessario. Basta raccoglierli in un file log e il gioco è fatto: le preferenze, i gusti - di ogni genere - il tempo passato a contatto con i contenuti più vari appare come per incanto, con tanti saluti alla Privacy o riservatezza che dir si voglia. A questa elementare considerazione, che la dice lunga sull’efficacia di qualsivoglia norma di legge a

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Internet privato riservato ai bambini e adolescenti. eKids, questo il nome del servizio, consente ai ragazzi dai 4 ai 19 anni di navigare in rete all’interno di un ambiente protetto che di fatto impedisce l’accesso ai siti con contenuti non adatti all’età. Sottoscrivendo un abbonamento al servizio (www.ekidsinternet.com) la famiglia riceve un software proprietario che consente l’accesso al network privato, sul quale risiedono sia contenuti elaborati dalla stessa società che centinaia di altri materiali censiti fra quelli a libero accesso presenti sul network pubblico. L’iniziativa, che ha ottenuto il supporto di Hewlett Packard, sia finanziario che tecnologico - HP fornisce i server che ospitano eKids, HP 9000 Enterprise, - è una fra le prime, concrete risposte alle esigenze di difesa dei consumatori più giovani. “Ma per favore” - commenta la signora St. John - “noi non vogliamo che il Governo Federale faccia nulla per regolamentare il mercato. Siamo noi aziende che dobbiamo offrire soluzioni”. Pubblicità ed e-commerce per europei multipiattaforma Ai nuovi mercati dell’e-commerce e della pubblicità interattiva guardano con sempre maggior interesse sia i tradizionali gruppi editoriali italiani, sia aziende che non figurano fra i principali competitors dell’industria dei media sia nuove realtà, di recente costituzione, che puntano a specializzarsi proprio sui nuovi mezzi di comunicazione Interattiva. Andersen Consulting, società americana di consulenza con un fatturato superiore agli 8 miliardi di dollari, ha annunciato al Milia 2000 un progetto per avviare in Europa la prima infrastruttura commerciale per la distribuzione e la vendita di servizi e contenuti in formato digitale in cooperazione con Qpass, società fondata a Seattle nel 1997 e specializzata nell’offerta di sistemi per il marketing dei contenuti digitali. L’accordo prevede sia un impegno finanziario che l’apertura di un ufficio operativo europeo a Londra, dal quale partire per la diffusione delle infrastrutture per lo sviluppo del e-commerce europeo. I clienti di Qpass, fra i quali Corbis, la più grande libreria di immagini in formato digitale al mondo, The New York Times e The Wall Street Journal, inseriscono il logo della società fornitrice del servizio all’interno del loro sito e gli utenti vi cliccano sopra per iniziare tutto il processo di transazione dei contenuti digitali. Qpass si occupa di gestire on line tutte le fasi dell’ecommerce, la registrazione del cliente, la

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tutela della Privacy su Internet - argomento che, alle tavole rotonde internazionali, appassiona gi europei e fa sorridere, quando non inorridire, i relatori statunitensi - si aggiungono gli interessi economici, molto concreti, degli editori e degli inserzionisti pubblicitari che fanno della conoscenza del comportamento dei consumatori - il “monitoraggio degli occhi” - l’arma vincente contro i media tradizionali. Mary Ann Packo, Presidente della società americana Media Metrix, una delle realtà più dinamiche del nascente mercato dell’advertising on line, non ha dubbi: “Internet è il medium più misurabile.” Tramite l’analisi dei server log files è possibile sapere tutto sui comportamenti in rete del consumatore, dalla misura dell’audience di un determinato sito, all’analisi di quali contenuti sono stati esplorati, alla frequenza delle visite fino alla “fedeltà” dei consumatori, intesa questa come quantità di tempo dedicata alla esplorazione di quel certo sito. L’analisi di queste attività con gli strumenti di Ad Tracking offre ad editori ed inserzionisti dati di straordinaria utilità per il posizionamento sia dei banner pubblicitari sia dei beni/servizi da vendere. Una tecnica assai simile, sempre basata sull’analisi dei campi dei log files, è stata proposta dall’inglese ABC Electronic, società fondata nel 1996 con l’obiettivo di fornire dati rigorosi sui consumi e sui comportamenti dei navigatori del Web. L’ Amministratore Delegato Richard Foan è stato altrettanto perentorio circa l’attendibilità dei dati, assoluta perchè “il log file è registrabile” e non si può ingannare. Stretta fra le pressanti richieste degli acquirenti on line, l’evidenza tecnologica e gli interessi economici di tutto il settore, la privacy può trovare qualche forma efficace di autodifesa? “Sì” risponde El St. John, Presidente ed Amministratore Delegato della società americana SilverTech, -”la Privacy è un patrimonio per tutto il sistema, non un nemico da combattere.” La difesa della riservatezza passa attraverso un rapporto di fiducia fra cliente e fornitore di servizi on line. “Se uno perde la fiducia del cliente ha perso tutto” le fa eco Rahul Chakkra, interactive marketing manager della multinazionale Procter & Gamble che sottolinea come l’obiettivo finale della società non sia quello di raccogliere informazioni sui clienti, ma di fare utili, anche su rete Internet, un ambiente nel quale è indispensabile la trasparenza nei confronti dei consumatori, soprattutto quelli più giovani. E proprio a questi ha pensato la SilverTech, che al Milia 2000 ha annunciato la nascita del primo network

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WEM - World Education Market - ai nastri di partenza

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Tutto è pronto per il lancio della prima edizione del WEM - World Education Market - il salone mondiale dei servizi per l’educazione, la formazione professionale e la diffusione permanente del sapere che si svolgerà a Vancouver, in Canada, dal 24 al 27 maggio prossimi. Il WEM, promosso da Reed Midem Organisation, è il primo tentativo di raccogliere all’interno di un unico spazio espositivo e dimostrativo i più importanti fornitori di servizi a valore aggiunto per la diffusione del sapere che operano in tutto il mondo. Per la prima edizione del WEM sono attesi oltre 400 partecipanti da istituti del settore pubblico e privato. Di particolare interesse si annunciano le conferenze che sono state organizzate nell’ambito della manifestazione fieristica, ed in modo particolare quelle dedicate ad approfondire le nuove opportunità offerte dagli strumenti per la formazione professionale permanente on line su rete Internet, un mercato che, secondo molti operatori, è destinato a crescere nei prossimi anni in misura esponenziale. Aggiornamenti sulle Conferenze previste e su tutti gli aspetti del WEM sono disponibili presso il sito Web della manifestazione all’indirizzo: www.wemex.com

autenticazione, la fatturazione e la distribuzione fino ai servizi post vendita, lasciando agli editori ed ai fornitori di servizi di concentrarsi sui contenuti, sulla promozione del marchio e sugli eventuali incentivi per i propri clienti on line. Attualmente Qpass gestisce quasi due milioni di prodotti in linea. Ma il mercato europeo fa gola anche ad altre società americane, come DoubleClick e 24/7, specializzate nello sviluppo di network interattivi per la pubblicità on line che, assieme all’e-commerce, rappresenta una delle ipotesi più concrete per portare in attivo i conti delle attività on line. DoubleClick è una delle società americane più attive nell’area del marketing e dell’e-commerce on line. Offre ad inserzionisti pubblicitari ed editori l’opportunità di organizzare massicce campagne di promozione su rete Internet attraverso la propria soluzione DART - Dynamic Advertising Reporting and Targeting - offerta come servizio di outsourcing ai clienti, in modo da consentire loro un costante aggiornamento della piattaforma tecnologica senza dover effettuare continui aggiornamenti software. Fra i clienti del settore quotidiani DoubleClick annovera il New York Daily News, il Detroit News e The Washington Post, oltre a numerosi altri editori specializzati. 24/7 è un gruppo specializzato nelle soluzioni per il marketing on line e l’e-commerce. Offre un network che copre Stati Uniti, Sud America, Asia ed Europa. In numerosi Paesi, fra i quali l’Italia, dove le attività sono state inaugurate ad ottobre del 1998, 24/7 svolge attività di rappresentanza internazionale per siti Web di piccole dimensioni ed attività di rappresentanza locale per siti Web di dimensioni internazionali. 24/7 Europe vende campagne di marketing on line o opportunità per avviare e-commerce sia attraverso siti individuali che su canali tematici o attraverso il pro-

prio network di siti collegati per diffondere ad un’audience il più vasta possibile i prodotti e i servizi offerti da diversi operatori on line. E intanto che gli americani cercano di consolidare la loro presenza nel Vecchio Continente, comincia a farsi strada una nuova percezione sull’”europeo digitale” che seppellisce un mito mediatico durato molti anni, quello della progressiva integrazione di numerosi canali di comunicazione all’interno di un’unica, grande piattaforma tecnologica multo uso. Fino a pochi anni fa era era quasi un obbligo nominare con riverenza la televisione, lo “schermo” sul quale di lì a poco sarebbero transitati tutti i contenuti della comunicazione. Ora non più. “L’europeo del Duemila è un consumatore multipiattaforma” secondo Phil Dwyer, Amministratore Delegato dell’inglese Jupiter Communications. Un’opinione condivisa da pressochè tutti i relatori che si sono alternati sul palcoscenico del Milia 2000. Altro che integrazione, l’’europeo digitale è un consumatore che nella pratica quotidiana utilizza con soddisfazione diverse piattaforme tecnologiche, carta stampata, computer, lettore di CD, televisore, telefono, fax e GSM. Chiunque voglia raggiungerlo deve tenere conto di questa complessità tecnologica, dove l’integrazione delle piattaforme è solo un mito, e per di più già vecchio. A integrarsi fra loro dovranno essere i servizi di comunicazione, che dovranno essere strutturati in modo da tenere conto di questa realtà digitale variegata. Non ci sarà un unico messaggio attraverso un unico canale, ma diversi messaggi integrati che potranno raggiungere i consumatori sulla carta stampata e, contemporaneamente, attraverso internet, la posta elettronica, via televisione e magari sul GSM in formato di messaggi SMS. Pubblicitari, aziende fornitrici di servizi ed editori sono avvisati.

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Www.cremonaonline.it: un portale locale per La Provincia di Cremona

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Www.cremonaonline.it: un portale locale per La Provincia di Cremona

Gli appassionati di portali locali su rete Internet faranno bene a segnarsi sull’agenda un nuovo indirizzo: www.cremonaonline.it, il sito di servizio del giornale La Provincia, quotidiano di Cremona e Crema, atteso al debutto nelle prossime settimane. TecnoMedia ha incontrato il Direttore Generale della storica testata lombarda, Gianfranco Mantellato, per conoscere più da vicino i dettagli del nuovo sito di servizio che si affianca alle altre attività avviate negli scorsi mesi da testate italiane a diffusione locale, regionale e nazionale.

quanto desiderato dall’editore. “Solo l’anno scorso” racconta Gianfranco Mantellato - “abbiamo avuto il via libera definitivo dal Consiglio di Amministrazione per avviare il nuovo portale www.cremonaonline.it. Una scelta che ha coinciso con l’avvio dei lavori del nuovo centro per la stampa del quotidiano, forse un vero e proprio “segno dei tempi” per integrare le nuove attività cartacee con i servizi a valore aggiunto informato digitale”.

Potenziare l’editoria locale su carta....

Ciò che é stato chiaro fin dall’inizio é quello che il progetto non voleva realizzare, ovvero la mera trasposizione del prodotto stampato all’interno del sito. “La Provincia di Cremona” - spiegano ancora al giornale - “copre già il 55% della diffusione provinciale totale dei quotidiani. Una copia elettronica della testata non solo avrebbe una assai scarsa utilità, ma potrebbe paradossalmente cannibalizzare il prodotto stampato: perché acquistare qualcosa che si può ottenere gratuitamente?” Piuttosto l’editore ha deciso di sviluppare ulteriormente attraverso la rete i rapporti consolidati con le diverse istituzioni locali, dai Comuni alla Provincia, dalla APT alle altre agenzie pubbliche e private di servizi in ambito locale. Il sito della Provincia di Cremona doveva nascere come strumento per cablare in rete tutte le diverse realtà operanti nella provincia. Questo in pratica significava sviluppare sulla rete quanto già era fatto all’interno del prodotto stampato, ovvero garantire visibilità a tutto quanto avviene all’interno dei territori serviti dalla testata. La Provincia di Cremona ha, a questo riguardo, una tradizione molto consolidata, dal momento che non si è mai concentrata solo sui

Con una diffusione media attorno alle 25.000 copie al giorno e 150.000 lettori, La Provincia di Cremona è un giornale a fortissima vocazione locale in continua evoluzione. Nel corso degli ultimi anni sono progressivamente partiti numerosi progetti per il potenziamento delle attività della società editrice, la SEC - Società Editrice Cremonese - di proprietà della locale Associazione Agricoltori. Prima l’avvio della edizione del lunedì, poi la nuova iniziativa di Mondo padano, un settimanale dedicato alla società, alla cultura ed all’arte con un taglio prettamente locale, poi l’assorbimento di tutte le attività della concessionaria di pubblicità, ed infine, l’anno scorso, i lavori per la costruzione del nuovo centro stampa che dovrebbe consentire, fra gli altri vantaggi, la realizzazione di un prodotto editoriale più a misura delle diverse fasce dei lettori. Una gran mole di attività, impegnative sia dal punto di vista finanziario che gestionale, che spiegano meglio di ogni altra considerazione come i progetti per avviare attività di servizio su rete Internet siano rimasti nel cassetto per un tempo più lungo rispetto a

....e cablare la provincia

Portali locali

E’ in arrivo un nuovo portale per informazioni e servizi locali dedicato ai cittadini, alle aziende ed ad agli Enti Locali della provincia di Cremona, progettato dalla storica testata La Provincia. L’iniziativa ha come obiettivo quello di cablare su rete Internet tutti i soggetti più importanti della provincia lombarda, fornendo contemporaneamente informazioni e servizi a valore aggiunto a tutti gli utenti. Il progetto sarà sviluppato all’interno di una piattaforma per l’editoria multimediale progettata da Unisys.

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fatti più eclatanti di cronaca nera, ma ha sviluppato negli anni una forte capacità ad informare i lettori circa tutte le attività che vengono organizzate fra Cremona e Crema. Non a caso fra i progetti editoriali avviati per il potenziamento delle attività su carta stampata ci sono, oltre al già ricordato settimanale Mondo Padano, la stampa mensile di un quartino su carta salmone, allegato al prodotto base, e dedicato ad informare sulle attività e su tutto ciò che riguarda la locale Associazione degli Artigiani. Questo supplemento editoriale, una volta completato il nuovo centro stampa, é destinato a diventare un forum aperto a tutte le altre associazioni territoriali. E così é andata per la progettazione del nuovo sito: www.cremonaonline.it diventerà, una volta in rete, il centro di una vera e propria rete virtuale di collegamento fra tutti i soggetti, istituzioni, enti, agenzie e quanti altri operano al servizio del territorio. Organizzare la comunità virtuale Come organizzare, e come organizzarsi, per gestire una comunità locale virtuale? Non esistono risposte univoche, così come non esistono finora modelli consolidati di organizzazione tali da generare in modo automatico flussi finanziari attivi. Per questa ragione ogni editore, in Italia come all’estero, sta faticosamente sperimentando, a proprie spese, diversi modi per organizzare le attività editoriali e di servizi e, parallelamente, per avviare una forma di vendita di queste stesse attività. La SEC, società editrice del quotidiano, ha deliberato la creazione di due società ad hoc, Cremonaonline per la gestione delle attività in rete e Servis per la offerta mirata di servizi alle aziende. Tutta la attività commerciale legata in qualche modo alla offerta di pubblicità sarà gestita dalla concessionaria del giornale. I venditori saranno persone specializzate nel nuovo strumento di comunicazione, ma il “marchio” che garantirà le nuove attività sarà pur sempre quello, affermato ed oltremodo credibile, del prodotto stampato. Si pun-

terà ad offrire sia pubblicità nel senso più classico del termine, ovvero contatti utili in funzione dei “navigatori” del portale locale, sia servizi alle aziende “chiavi in mano” per entrare in rete agganciati al portale locale. Questa seconda offerta sarà indirizzata sia ad istituzioni pubbliche che a società private fortemente radicate sul territorio, che potranno in questo modo contare anche sulle sinergie fra il nuovo canale interattivo ed il prodotto stampato. I contenuti del portale saranno collegati sia alle attività promosse dai diversi enti sul territorio che ad informazioni di carattere più generale, sempre comunque ancorate alla realtà della provincia di Cremona. Se é infatti stato stabilito di non realizzare una mera trasposizione digitale del prodotto stampato in rete, é altrettanto vero che saranno comunque attivate logiche sinergie fra una parte di informazione stampata e la home page di www.cremonaonline.it. Il progetto prevede una redistribuzione di alcuni materiali pubblicati sulle testate del gruppo editoriale in funzione della informazione che può essere offerta su rete Internet, e questo sia per quanto riguarda le sezioni redazionali vere e proprie che per quanto riguarda la possibilità di rendere accessibile attraverso il sito alcune sezioni di annunci economici classificati quando non della stessa pubblicità tabellare. Sinergie editoriali Lo sviluppo editoriale e contenutistico del sito sarà supportato, non a caso, dalla tecnologia sviluppata dallo stesso fornitore del sistema editoriale, la società Unisys. L’obiettivo dell’editore é quello di arrivare ad una integrazione completa fra il flusso di lavoro organizzato all’interno del sistema editoriale Hermes e le fasi di lavorazione caratteristiche di un sito web, all’interno

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Www.cremonaonline.it: un portale locale per La Provincia di Cremona

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Nuovo responsabile vendite Creo Products per il mercato del Sud Europa

del quale coesistono materiali di archivio e notizie aggiornate quotidianamente. La piattaforma tecnologica che consentirà la realizzazione e la gestione quotidiana delle sinergie editoriali è costituita da alcuni moduli sviluppati da Unisys negli scorsi mesi, con l’obiettivo di trasformare il proprio sistema editoriale di base in un tool per la gestione dei flussi di lavoro in ambienti multimediali. Lo strumento per la archiviazione dei contenuti del quotidiano, DocCenter, costituirà la base dalla quale sarà filtrato un primo pacchetto iniziale di circa ottomila files con informazioni che riguardano aspetti culturali, artistici, enogastronomici ed industriali della provincia di Cremona che non sono soggette ad invecchiamento. Si possono immaginare antiche ricette di cucina, istituzioni locali come le bande dei vari comuni, il patrimonio artistico costituito da monumenti, chiese, pitture e sculture presenti nei musei, e via dicendo. A questi materiali, raccolti attraverso anni di paziente lavoro dai giornalisti del quotidiano cremonese andranno presto ad aggiungersi altri repertori informativi rintracciati sul Web da un team di - ci si passi il termine - “acchiappanotizie”, un paio di giovani laureati con grande pratica di strumenti informatici e conoscenza della lingua inglese, che andranno a scandagliare la rete alla ricerca di notizie compatibili con il portale locale. Una volta rintracciate le informazioni, queste verranno messe in un apposito basket del sistema edito-

riale, da dove verranno prelevate e gestite dai giornalisti della redazione. Una volta selezionate ed elaborate per la carta stampata, potranno poi “rifluire” all’interno del portale agganciate al workflow carta stampa/web attraverso altri passaggi tecnologici. I materiali elaborati per il prodotto base stampato saranno filtrati dall’applicativo Hermes On Line, il modulo del sistema che ha il compito di generare in automatico files in formati compatibili con il web. Questo passaggio potrà riguardare sia quella parte di contenuti del quotidiano che andranno a costituire il patrimonio informativo del portale, sia eventuali “strilli” sulle notizie più importanti in edicola il giorno dopo, con l’obiettivo di sfruttare la rete per la promozione del prodotto stampato. Tutti i materiali in arrivo dal DocCenter o dal sistema Hermes andranno a confluire in un nuovo modulo denominato EMM, Enterprise Multimedia Management, sviluppato di recente da Unisys su un’idea del Vice Presidente Mondiale per il settore Publishing Franco Giglio. Questo EMM è di fatto un’interfaccia fra flussi di lavoro che movimentano files disomogenei fra loro es il web, che ha come obiettivo quelle di rendere compatibile i formati dei files con il linguaggio Internet e, contemporaneamente, provvede ad una vera e propria attività di videoimpaginazione del portale, all’interno del quale i diversi contenuti vengono posizionati nelle aeree previste dal progetto editoriale in modo automatico o tramite intervento degli operatori, a seconda delle decisioni prese dall’editore.

Portali locali

Creo Products, uno dei più importanti fornitori internazionali di sistemi per il Computer to Plate, ha affidato la responsabilità di Regional Sales Manager per il mercato del Sud Europa all’italiano Roberto Bedin, professionista ben noto all’industria dei quotidiani italiani per aver lavorato per diversi anni in società quali Crosfield e Agfa Gevaert. Dai primi di gennaio di quest’anno Roberto Bedin ha la responsabilità di coordinare e supportare i sales manager locali, di curare i rapporti con i partner e di fornire le linee guida per le vendite in Italia, Francia, Spagna e Portogallo. Creo Products, società con sede a Vancouver, in Canada, è fra i maggiori fornitori al mondo di soluzioni CTP con oltre 1400 sistemi installati in tutto. I prodotti Creo sono anche distribuiti dai partner strategici in Europa: Heidelberg e Kodak Polychrome Graphics.

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Internet: da vetrina on line a componente strategica Un sempre maggior numero di aziende guarda ad Internet non più come una semplice occasione per aprire delle “vetrine on line” ma come una piattaforma strategica per integrare le nuove opportunità di e-business con i propri sistemi gestionali interni. L’integrazione dei processi gestionali interaziendali con le opportunità offerte dalle tecnologie Web ed i tempi necessari per realizzare queste sinergie sono stati uno degli argomenti di più discussi alla Tavola Rotonda “Marketplace: concorrenza senza più barriere” organizzata lo scorso 29 marzo a Milano nell’ambito di SAPforum 2000, il tradizionale appuntamento annuale organizzato per le imprese da SAP, una delle aziende leader di mercato nel settore delle soluzioni software interaziendali. All’incontro, moderato dall’ Amministratore Delegato di Sirmi Maurizio Cuzari, hanno preso parte alcuni fra i più importanti fornitori di piattaforme e sistemi hardware e software, fra i quali Intel Corporation, CISCO Systems, Hewlett Packard, mySAP.com, Microsoft che, assieme ad ANASIN, l’associazione confindustriale che raggruppa le aziende italiane di servizi informatici e telematici, alla Associazione Artigiani di Vicenza e ad alcuni operatori della finanza e del venture capital - E-Biscom e Pino Venture - hanno dato vita ad uno scambio di opinioni ed esperienze oltremodo vivace. Web: da vetrina a piattaforma per servizi a valore aggiunto Nelle più avanzate economie industriali di tutto il mondo comincia, secondo numerosi osservatori, a delinearsi un percorso per l’ approccio ad Internet condiviso da un sempre maggior numero di aziende. Da una prima fase di semplice vetrina il Web, nella percezione del management aziendale, sta evolvendosi in direzione di una piattaforma integrata per lo sviluppo di efficaci servizi a valore aggiunto, in direzione di strumenti per l’e-commerce e, in una prospettiva più ampia, nella sempre più completa integrazione fra risorse gestionali interne e rete Internet, intesa quest’ulti-

ma come strumento per supportare decisioni strategiche ed attività di servizio rivolte sia all’interno che all’esterno dell’azienda. In sintesi, Internet non è più visto come un mezzo di comunicazione a se stante, ma potrebbe diventare in tempi più o meno brevi una vera e propria “appendice” tecnologica del “sistema azienda”, integrando funzionalità gestionali classiche e nuove opportunità offerte dal commercio elettronico. Ma clienti e fornitori, e in generale le aziende italiane nel loro complesso, hanno gli strumenti per comprendere il nuovo linguaggio e per integrarsi nel nuovo sistema? Secondo Giuseppe Marengon, E-business Product Manager di Hewlett Packard la risposta è sì, ma occorre continuare a perseguire l’intento di diffondere la cultura dell’e-commerce, come avviene nel Centro di Competenza europeo di HP e altri partners. Il Centro, che ha sede a Bergamo, consiste in un laboratorio per sviluppare progetti pilot nel settore dell’e-service, a vantaggio sia dei clienti che dei fornitori stessi. Il parere di Franco Patini, segretario generale dell’ANASIN, è invece che l’”internettizzazione” sia ancora un fenomeno molto marginale per le piccole e medie aziende italiane, dove la realtà è ancora arretrata: molte società medio-piccole registrano forti difficoltà nel capire di che cosa si stia parlando, come testimonia l’esperienza di un road-show che l’associazione ha in corso in questo momento in 60 città italiane. Internet per le associazioni di categoria Internet può rappresentare una formidabile opportunità non solo per le aziende, ma anche per le Associazioni di categoria, come ha spiegato Giordano Frealdo, Direttore Generale della Associazione Arti-

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Internet: da vetrina on line a componente strategica

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Integrazione con il Sistema Informativo Aziendale

I stadio II stadio III stadio Alta

vetrina e presentazione Web e-Commerce e-Business • integrazione • personalizzazione • automazione

III stadio Media

II stadio Bassa

I stadio

Nulla

Sviluppo della coscienza di Internet come componente strategica

giani di Vicenza, che ha fra i propri obiettivi quello di aiutare le imprese associate a cogliere le occasioni per competere, tramite la creazione di reti di opportunità. L’esempio di www.artigianinet.com, il portale predisposto per far accedere tramite Internet ai servizi degli associati, è tipico della strategia che fa dell’associazionismo il punto vincente per le piccole imprese, che altrimenti non avrebbero le dimensioni e il know-how per accedere alla new economy. Sono 200.000 i potenziali utenti dei servizi online forniti dal portale, dato che agli artigiani di Vicenza saranno consorziati anche associazioni di categoria di altre regioni. Aggregarsi è senz’altro un fattore vincente anche in termini di pubblicità: gli investimenti per rendere visibile un sito sono infatti troppo alti per essere sostenuti da una piccola impresa, ma sono indispensabili per ottenere la diffusione opportuna per essere competitivi. Tramite l’associazionismo è anche possibile riuscire ad accedere agli incentivi per l’e-commerce contenuti nella legge finanziaria (110 miliardi all’anno per tre anni), cui non è semplice invece accedere come singola azienda, se non si conoscono con precisione i meccanismi di funzionamento.

Ma quanto è giustificato il fervore a proposito delle nuove iniziative e quante idee veramente innovative troveranno spazio sul mercato? Stefano Santucci di Pino Venture conferma l’alto numero di business plan riguardanti l’e-commerce che arrivano sul tavolo della società ogni giorno. Le idee valide sono molte, ma devono essere in grado prima di tutto di “reggere” una volta terminato il periodo del finanziamento iniziale: devono quindi basarsi su di un business model valido. In un ambiente competitivo in cui le barriere di investimento si stanno progressivamente alzando, potranno sopravvivere soltanto le aziende in grado di fornire dei servizi utili per le imprese e per i consumatori. Giuseppe Carella di E-Biscom riflette invece sul fatto che proprio gli elementi di debolezza che caratterizzano l’Italia, e cioè la scarsa conoscenza informatica e la parcellizzazione, possono tramutarsi in opportunità se vengono affrontati nel modo giusto. Sviluppare sistemi integrati I tempi che occorrono alle imprese italiane per implementare servizi informatici avanzati nell’ecommerce sono ancora troppo lunghi. Questa è l’opinione unanime, anche se non si identifica con esattez-

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Questo grafico, tratto dall'intervento di Maurizio Cuzari di Sirmi, sintetizza l'evoluzione di Internet da semplice vetrina di prodotti e servizi a strumento di business in grado di far interagire l'azienda con i propri clienti

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za dove si trovi il “gap” che allunga i tempi di risposta tra domanda e offerta: di fatto contro i due mesi di risposta in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, si passa ai tre – sei mesi in Italia per implementare le tecnologie necessarie. Il problema sta nel fatto che, secondo le opinioni raccolte alla tavola rotonda, nessun “vendor” è in grado di fornire un prodotto finito. Occorre piuttosto un’interazione ben congegnata tra diversi operatori per giungere alla soluzione ottimale per il cliente. Per fortuna sono soltanto le iniziative più complesse quelle che risentono di questi tipi di ritardi; al contrario, per l’artigiano o per la piccola impresa che decide di entrare nell’e-commerce esistono delle soluzioni a portata di mano preconfezionate e di semplice utilizzo, almeno secondo l’esperienza illustrata da Paolo Bottura di Cisco Systems. Questi ha raccontato il caso della trasformazione di una tradizionale industria gra-

fica di Vicenza in uno degli esperimenti più di punta dell’integrazione aziendale ed extraziendale su Internet. L’azienda era basata sull’attività di stampa di biglietti da visita, calendari e prodotti simili, con un fatturato di circa trenta miliardi; impiegava 130 persone di cui un centinaio operava direttamente nell’attività di stampa. Un investimento da parte del management ha portato alla riconversione delle linee di produzione tradizionali in impianti digitali. Attualmente sono un’ottantina gli addetti che si occupano del software che permette di gestire il funzionamento dell’azienda, la cui attività è stata completamente trasformata. Il catalogo è posto sul Web a disposizione del cliente, che può ordinare il prodotto preferito scegliendo direttamente tra manchette e pantoni. Caratteristica della nuova tipologia di impresa è la possibilità di estendere il proprio mercato anche verso Paesi lontani, tramite accordi con centri stampa di aziende simili.

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McKinsey quarterly News Per sapere tutto sulle novità commerciali via Internet adesso ci sono le news del McKinsey quarterly. Approfonditi e assai vari gli argomenti discussi, dall’e-marketing alle strategie della distribuzione, dalle attività di settore (e non manca nulla, dalle auto agli alimentari) fino alle interviste ai guru del commercio e alle zumate internazionali sulle realtà dei diversi Paesi. Per accedere al sito della Società di consulenza basta registrarsi, in modo da permettere l’accesso al database. Si possono anche scegliere gli argomenti preferiti e richiedere l’invio degli articoli per posta elettronica. L’indirizzo è http://mckinseyquarterly.com.

E.mail: un sito per ottimizzare il servizio Preziosa posta elettronica! Ma sappiamo veramente usarla al meglio? Siamo, ad esempio, davvero capaci di evitare il bombardamento dei messaggi sgraditi che intasano le nostra caselle o di difenderci dagli hackers? E, più in generale, sfruttiamo sul serio tutte le potenzialità di Internet per il nostro lavoro? Postaelettronica.it risponde a questi e a molti altri interrogativi. Il sito, ideato da Inrete (che ha già proposto anche Postainrete, per le aziende), propone informazioni e aggiornamenti sul variegato universo dell’e-mail, senza dimenticare le ultimissime su Internet. Per accedere al servizio è sufficiente digitare http:// www.postaelettronica.it.

rilevanti a livello regionale, nazionale e internazionale. Per il contatto: http://www.gei.it.

Il quotidiano in camera: arriva l’e-hotel Mai più senza quotidiano, neppure in hotel. La NewspaperDirect di New York lancia un nuovo business che sembra piacere parecchio agli editori: la possibilità di recapitare i giornali direttamente nelle camere degli alberghi attraverso una nuova rete di stampanti. Colpo di spugna insomma sui mille problemi del costoso (e sempre più lento di quanto si vorrebbe!) trasporto del prodotto cartaceo. Il processo non sembra complesso: edizione in formato Pdf (software della Adobe) inviata alla NewspaperDirect che la custodisce nel proprio server. Quando il cliente prenota, sceglie il quotidiano preferito che gli viene “spedito” da una stampante in collegamento con Internet via Isdn. Costo complessivo per un prodotto medio di 32 pagine in bianco e nero: 3 dollari. Il servizio è stato per il momento battezzato al Baltschug Kempinsky Hotel di Mosca e la prima “joint venture” potrebbe venire patteggiata con Hewlett-Packard, ma la Nd pensa anche a Ibm e a Xerox. Privilegiate per ora le pagine business, ma sembra gettonato anche lo sport. E dagli hotel il mercato si potrebbe presto allargare a qualunque utenza sia interessata alla stampa internazionale. Da qui al quotidiano personalizzato o all’aggiornamento just-in-time in edicola il passo è breve.

Affari in rete? Le lezioni si fanno on –line Business-society: il sito per i manager L’associazione Gei – Gruppo economisti d’impresa – offre l’accesso gratuito al proprio sito, occorre solo registrarsi. Le pagine (200 link) sono dedicate ai manager e a chi fa ricerca. Obiettivo: aggiornamento e crescita professionali. Il Gruppo infatti si rivolge a chi si occupa di economia delle società. Gli argomenti proposti sono discussi da esperti e focalizzano risorse

E-businessman si diventa. Webeconomia (sito ideato da Logo 2000) è il corso online per scoprire tutto dell’e-commerce. Un sito pensato sia per chi comincia sia per chi ha deciso di riqualificare l’azienda o l’ha già fatto e vuole continuare ad aggiornarsi. Non solo in teoria, però. Le lezioni infatti prevedono, con “E-company”, anche la simulazione di casi aziendali. La consultazione del glossario tecnologico è gratuita, mentre l’accesso al corso è a pagamento. Tutte le in-

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formazioni su http://www.webeconomia.com.

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Www…cin-cin! Navigando si brinda Saper bere: un’arte che si può apprendere online. Fiorisce infatti in rete l’offerta di raffinati siti enologici che propongono chicche sull’antica sapienza della degustazione, dal bicchiere giusto all’analisi del prodotto, dai quiz fino alle news. Qualche indirizzo per fare un figurone? http://www.wineshopitalia.com http://www.winereport.com http://vinomania.vignaclara.it

Svezia all’avanguardia nell’e-business Gli utenti svedesi di Internet acquistano più beni, utilizzano maggiore spazio e conducono più affari online di quanto abbiano mai fatto prima. Un vero e proprio boom per l’e-commerce svedese. La conferma viene da tre nuovi studi di Sifo Interactive: 3 milioni e 470mila svedesi, cioè a dire il 39 per cento dell’intera popolazione, risulta collegato in Rete al 1 gennaio 2000, e ciascun utente impiega online circa 9 ore al mese del proprio tempo. Di questi “naviganti”, un milione e 300mila inoltre, si è cimentato in transazioni d’affari elettroniche, il che rappresenta un quarto di tutte le transazioni d’affari del Paese. Gli svedesi, in sostanza, hanno addirittura una percentuale di share online superiore a quella degli utenti americani: lo confermerebbero le ultime indagini dell’HUI, l’Istituto di Ricerca Svedese per il Commercio al Dettaglio e all’Ingrosso. La maggior parte delle transazioni è tuttavia di piccola entità, e questo significa che i broker su Internet, in Svezia, catturano solo il 15 per cento del mercato interno. Nel terzo studio, pubblicato nell’ultima settimana di febbraio, la Swedish Trade Organisation sostiene che lo shopping online degli svedesi è in continuo aumento e si traduce in profitti sempre in crescita per gli operatori su Internet. Una successo, insomma. E un modello interessante, anche per gli operatori italiani.

cono le statistiche: per il quinquennio 2000-2005 forte crescita del mercato online latino-americano. Ma con valori e trend diversi da Paese a Paese. E’ questa l’analisi affrontata dai delegati del Jupiter Internet Commerce Forum per l’America Latina, che poche settimane fa hanno tracciato le previsioni per il prossimo quinquennio in ordine all’e-commerce continentale. E si sono trovati d’accordo nel tratteggiare, per l’America Latina, una proiezione assai differente rispetto a quella valida per gli States. Per l’intero continente si passerà dagli attuali 10 milioni e 600mila utenti a 66 milioni e 600mila nel 2005. Ma mentre il Brasile, ad esempio - che oggi esibisce 5 milioni e 800mila utenti di Internet - sperimenterà la crescita maggiore, passando nel 2005 a 29milioni e 100mila, il Messico passerà dall’attuale milione e 300mila a 7 milioni, e l’Argentina da 800mila utenti a 2 milioni e 700mila. Anche le cifre dell’e-business si prevedono differenziate. Ecco il quadro previsionale. • Il Brasile: passerà dai 121 milioni di dollari attuali ai 4,3 miliardi di dollari nel 2005. • Il Messico: passerà dai 25 milioni di dollari attuali a un miliardo e mezzo di dollari nel 2005. • L’Argentina: passerà dai 15 milioni di dollari attuali a un miliardo e 100 milioni nel 2005. • Il Cile: passerà dagli attuali 7 milioni di dollari a 312 milioni nel 2005. • Il Venezuela: passerà dagli attuali 4 milioni di dollari a 348 milioni nel 2005. • Tutti gli altri Paesi del continente sommati insieme passeranno da un totale attuale di 20 milioni di dollari a 777 milioni di dollari nel 2005. Come si differenzierà il business? Saranno, nell’ordine, i PC, i viaggi, i generi alimentari i libri e i vestiti, gli acquisti di e-commerce più popolari nel prossimo quinquennio. I mercati online in crescita più rapida nella regione saranno rispettivamente quelli di vestiario, che passerà da 6 milioni di dollari a 387 milioni, e quello dei generi alimentari, che passerà da 16 milioni di dollari a un miliardo e 100 milioni nel 2005. Un boom che non sembra al momento destinato a fermarsi. Affari da non perdere.

Gli effetti sociali di Internet Analisi del mercato online latino-americano: le previsioni di Jupiter Communications Che successo in Sud America ! Ecco che cosa di-

Più di un terzo degli utenti regolari di Internet negli States ha affermato che la Rete ha cambiato in modo significativo il proprio modo di vivere. Lo afferma uno

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studio pubblicato alla fine di febbraio dal SIQSS (Stanford Institute for the Quantitative Study of Society). Circa il 25 per cento degli intervistati (che usa Internet per più di cinque ore a settimana) ha tranquillamente ammesso che Internet sottrae a loro del tempo prima impiegato diversamente. E a risentirne maggiormente sono la famiglia, gli amici, i rapporti sociali fuori casa. Il sessanta per cento di loro afferma ora di guardare meno televisione e il 25 per cento dice di impiegare meno tempo nel leggere i giornali. Per contro, il 15 per cento afferma di impiegare meno tempo nel traffico e il 25 per cento di impiegare meno tempo in acquisti fuori casa poiché i medesimi prodotti sono disponibili online. La parte del leone la fanno le e-mail (300 milioni al giorno nei soli Stati Uniti, secondo un altro studio di Thomas Staffing pubblicato due settimane fa), che assorbono l’84 per cento del tempo che gli utenti passano in Rete. La seconda attività online per tempo impiegato è la ricerca di informazioni, e il 50 per cento di questa attività è dedicata alla ricerca di informazioni su viaggi e su prodotti. Gli analisti che hanno condotto la ricerca esprimono preoccupazione per questi risultati – soprattutto in ordine ai comportamenti sociali che ne emergono – in quanto Internet si configurerebbe come una “tecnologia di isolamento”, che potrebbe produrre effetti pesanti sulla socializzazione generale e sugli scambi interpersonali tra persone. Un ulteriore studio dell’Arbitron New Media dello scorso ottobre segnala del resto come l’uso di Internet non vada sostanzialmente a intaccare il tempo che gli utenti dedicano ai media tradizionali (televisione, radio, ecc). Anzi, chi usa Internet con grande frequenza è anche un maggior consumatore di media tradizionali. Come dire: l’informazione chiama informazione. Solo il 2 per cento dei “grandi utenti” di Internet afferma di guardare meno televisione. Sulla base di queste informazioni, gli operatori tradizionali e quelli in web stanno ora studiando delle sinergie pubblicitarie che possano far interagire radio, cinema, televisione e Internet. Pare insomma aprirsi un mercato della “modalità” più che della quantità.

I cybernauti allarmati per gli hackers SOS pirati: il business è in pericolo. Da un sondaggio effettuato da Gallup e @Plan sembrerebbe che la fiducia degli utenti di Internet sia stata scossa in

modo allarmante dagli ultimi assalti degli hackers ai maggiori siti della Rete. Alla luce delle ultime imprese dei cyberpirati, la metà degli acquirenti online manifesta apprensione per la propria privacy. Un terzo di coloro che fa spesa virtuale ha dichiarato che diminuirà i propri acquisti in Rete in futuro e ben il 70 per cento si è dichiarato preoccupato o preoccupatissimo per gli assalti degli hackers. Il 76 per cento degli intervistati ha sostenuto che la sicurezza delle transazioni commerciali dovrebbe essere garantita dalle stesse aziende di e-commerce, mentre solo il 24 per cento ha espresso il suo parere a favore del fatto che debba essere l’Autorità federale e il Governo a dover prevenire il problema. Le maggiori preoccupazioni dei naviganti? Eccole: • La privacy (83 per cento) • La salvaguardia dei bambini per l’accesso online (63 per cento) • I problemi della digitalizzazione (41 per cento) • La tassazione di Internet (19 per cento)

Nuove frontiere per l’e-commerce: qualche consiglio per le aziende La nuova parola d’ordine del commercio elettronico? E’: “targeting”: la necessità (ormai imprescindibile) di raggiungere il cliente in modo forte e personale. Soprattutto nel mondo Internet, in cui le informazioni sono smistate tutte via Pc, è essenziale conferire al prodotto carattere, personalità e flessibilità. Bisogna insomma sostituire con un dialogo virtuale forte i vantaggi del direct marketing, con il fascino (ancora irresistibile) del face to face. • In primo luogo bisogna dunque caratterizzare il prodotto in modo inconfondibile e separarlo fortemente dagli altri dello stesso genere presenti sul mercato. • In secondo luogo è necessario dotarlo di vistosi supporti ipertestuali e multimediali (creazione di una guida, di una stringa di istruzioni per l’uso e la navigazione). • In terzo luogo è necessario creare un sito con molte varianti di percorso, per meglio aderire alle varie tipologie di utenti. Il nuovo medium di Internet, più evoluto e flessibile, e interattivo, deve poter consentire alle differenti categorie di visitatori di trovare il proprio interesse e la propria motivazione all’acquisto La vera carta vincente per le piccole aziende è quel-

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la di coniugare la qualità del marchio con quella del servizio, di specializzare con interventi mirati e di nicchia il proprio peso sul mercato e di fronteggiare così il “branding” dei grandi gruppi. Ovviamente, per chi vende prodotti digitali, il gioco è più semplice. Dal processo di pubblicizzazione all’acquisto fino alla fornitura di servizi o supporti informatici (informazioni digitali, software, editoria elettronica, e così via.) tutto corre in Rete, con costi molto bassi e margini di guadagno cospicui. Per chi invece venda merci fisicamente concrete è necessario affidarsi a un corriere, o uno spedizioniere, affidabile. Parimenti inattaccabile deve essere il sistema di pagamento elettronico. La sicurezza e la rapidità dell’aspetto delle transazioni economiche è un dato fondamentale. Qualità del servizio è anche, e soprattutto, questo. Le sorprese si pagano care.

Cinema in Festival con Internet Va in onda online il primo Festival Internazionale del Cinema: dal 2 al 7 maggio, per i cybercinefili di tutto il mondo. Iscrizioni entro il 14 aprile, ovviamente (e rigorosamente) online, registrandosi al sito http:/ /www.larchivio.com. E sei sezioni a cui far pervenire i propri prodotti: lungometraggi, cartoni animati, cortometraggi, spot, fiction TV, documentari). Premi assegnati dal pubblico Internet e da una giuria di personaggi del mondo della cultura. E’ un’iniziativa – forse ancora un po’ troppo azzardata per l’Italia – dell’Associazione L’Archivio in collaborazione con il sito Ragdoll.it, progettata in web da Eurosistemi. http://www.larchivio.it Da consultare anche http://www.35mm.it, e, per chiunque sia interessato alla visione in rete di documentari autoprodotti: www.atofilms.com www.thebitscreen.com www.ifilm.net www.microcinema.com

Texas chiama Europa Alla fine di febbraio il gruppo texano CAI (Callahan Associates International) è sbarcato nel Vecchio Continente con l’acquisto del network cablato tedesco Dt, per una cifra compresa tra i sei e i sette miliardi di marchi. Per ora le trasmissioni si concentreranno nella zona del Nord Reno-Westfalia, ma, dal

prossimo luglio, il nuovo management punterà a un’offerta incrementata che prevederà l’accesso a Internet ad alta velocità, telefonia, trasmissione dati. In questo modo il CAI potrà guadagnare posizioni chiave per puntare alla creazione di una holding europea leader nel campo dell’interazione tra TV, telefonia Rete e servizi digitali.

Negozi in consorzio L’unione fa la forza. Anche su Internet. Così un gruppo di aziende ha aperto una vetrina virtuale con servizi e offerte commerciali di vario genere. Il sito è www.negozioinrete.it ed è un contenitore di negozi virtuale. I siti aderenti sono stati realizzati con NetShoppe e permettono ai visitatori di effettuare acquisti online. L’offerta è assai differenziata e propone offerte per tutti i gusti e gli interessi. • www.winesoftuscany.com è un catalogo di vini, olio e grappe della patria di Dante e Boccaccio. Vi si trovano offerte interessanti e gourmandises per i palati raffinati • www.ac.pisoft.it Academic Store, un negozio di software scientifici (Medicina, Chimica, Statistica, ecc.) • www.l’informazione.it un centro servizi vicino a Pontedera, che offre tanto servizi sociali (assistenza handicap, anziani, ecc.) quanto pratiche amministrative e legali • www.romastore.it , non inganni il nome: è un sito di tifosi della “maggica” squadra capitolina, la Roma • http://commerce.pisoft.it è, per finire, un grande negozio di computer (Computer PC Store) con offerte significative su tutte le marche e tutti gli accessori

Crisi del lavoro? Non per gli operatori Internet A dare l’allarme sono state proprio le aziende. Le grandi multinazionali dell’informatica e della telematica - Nokia, Microsoft, Ibm, Thomson, Philips e altri colossi del settore - riunite a Bruxelles a convegno al “Vertice sulla tecnologia, l’innovazione e la formazione professionale” hanno lanciato l’Sos: le richieste di assunzioni per specialisti del settore sono destinate a essere sempre maggiori rispetto alla disponibilità di manodopera sul mercato.

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L’e-commerce parla italiano Dall’estero piovono rapporti e studi su come e quanto l’e-commerce sia a stelle e strisce? L’Europa sembra una colonia del retail americano (addirittura il 93 per cento dell’e-commerce europeo sarebbe indirizzato negli States secondo un fresco rapporto del Boston Consultino Group)? Ebbene, anche da noi qualcosa si muove. Tra le giovani imprenditorialità spicca quella di Giovanni Frignano, titolare di Flashmall, da pochi anni in Internet, ma che ha già venduto per 40 miliardi due imprese di commercio elettronico (Flashnet e Flashtel) alla tedesca Cybernet. Vendita di beni durevoli, ma anche – e questa è la novità – anche il Made in Italy fresco del settore alimentari (uova, latte, pane, formaggi). Punto dolente? La distribuzione. E per questo Giovanni Prognato ha messo in piedi

una distribuzione propria con un esercito di furgoni rossi che espongono il logo della company. E così per la prima volta un sito organizza in proprio anche le consegne. www.flashmall.it

E-commerce con qualche problema Chi non ha avuto nel tempo qualche problema nell’ordine di qualche articolo online? Chi ha sempre ricevuto il proprio “item” con puntualità e senza errori? Chi non ha fatto confusione nella comunicazione dei dati della propria carta di credito o nella scelta dello shipper? A giudicare da uno studio della Boston Consultino Group, parrebbero pochi. Quattro su cinque acquirenti elettronici avrebbero infatti esperienza di acquisti online non andati a buon fine. Il 48 per cento di questi problemi riguardano la lentezza di caricamento dei dati, il 45 per cento riguardano i siti disegnati male, che spesso non prevedono i prodotti che annunciano a catalogo. Altri problemi: tecnici e di mancata soddisfazione del cliente. Peccato, perché un’acquisto online andato male sembra scoraggiare in modo decisivo i cyberacquirenti: il 28 per cento di coloro che hanno avuto problemi di questo genere non acquista più in Internet, il 23 per cento non acquista più nel sito d’acquisto mancato, e il 6 per cento si rivolge ai tradizionali negozi corrispondenti. Significative anche le medie in minuti di un acquisto in Internet: 13,2 secondi per collegarsi all’home page; 5,8 minuti per trovare il prodotto; 4,5 minuti per completare l’ordine e 6,4 giorni per ottenere l’invio della merce. Numeri su cui varrebe a pena di riflettere.

”The Register”: news tecnologiche Mordace e un po’ ironico ma comunque interessante, il sito anglosassone “The Register” è un’aggiornatissima vetrina di news sulle ultime proposte del mondo informatico. Ordinato per categorie tematiche (dal software fino alla Rete), mette tra l’altro a disposizione il link con itnetwork.com per le analisi comparate dei prodotti informatici sul mercato. Non si tratta certo di una voce “di regime” e il distacco un po’ caustico con cui si presenta il sito, sebbene non garantisca l’oggettività, propone senz’altro

NOTIZIE FLASH

Uno squilibrio che preoccupa: nel campo dell’informatica, dell’e-business, dell’ingegneria per frequenze radio, del web, dei sistemi, dell’architettura software, il divario tra posti di lavoro disponibili e operatori qualificati per occuparli passerà, nel 2003, dal fabbisogno degli attuali 800mila (gennaio 1999) a più di un milione e 700mila operatori. Ma sarà impossibile trovare gli operatori che soddisfino le richieste. Le aziende si troveranno così a far fronte a perdite per più di 760mila miliardi di lire nel triennio 2000-2003 per mancanza di personale qualificato. Secondo un rapporto realizzato congiuntamente da IDC (International Data Corporation) e da Microsoft, se in Italia le imprese hanno avuto bisogno di un milione e 160mila addetti nel 1999 potendone reclutare solo poco meno di un milione, nel 2003 questa tendenza divaricherà ancora di più la forbice tra domanda e offerta, a tutto discapito dell’offerta. Ma se in Italia si piange in Europa non si ride: si passerà infatti da una richiesta di 900mila addetti nel 1999 a più di due milioni nel 2003. Il Paese più colpito dal gap tecnologico sarà la Germania, e per questo il Cancelliere Schroeder ha nei giorni scorsi invitato tecnici qualificati e “cervelli” tecnologici a trasferirsi in Germania. Certo una soluzione non è a portata di mano, ma occorrerà costruire sul lungo periodo e porre l’accento sulla formazione di nuove figure professionali e procedere anche a livello di istruzione di base. Promuovere insomma un vero e proprio piano di “alfabetizzazione” tecnologica.

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uno sguardo disincantato sul Pc-country. Per naviganti spiritosi e senza ipocrisie: http:// www.theregister.co.uk

NOTIZIE FLASH

L’Istituto “Leonarda Vaccari” di Roma: un modello di solidarietà e di efficienza (e non solo virtuali) L’indirizzo è www.istlvaccari.com. Si tratta dell’Istituto romano (nel quartiere Prati) per la riabilitazione e l’inserimento sociale di persone con disabilità. Un Istituto che fornisce servizi sia in forma di internato sia di semiconvitto o ambulatoriale, o di counseling. E che propone una pagina web accattivante suddivisa in cinque sezioni per i servizi più importanti: • la riabilitazione (una vasta gamma di terapie tra cui la kinesiterapia, la logopedia, la comunicazione alternativa, la stimulazione pscio-sensoriale, gli esercizi respiratori) • la scuola (una scuola materna ed elementare statale all’avanguardia nell’inserimento e nell’integrazione di persone disabili e portatrici di svantaggio socio-culturale) • i servizi di diagnostica e riabilitazione • il C.I.R.hs (Il Centro Italiano di Riferimento sull’Handicap e lo Svantaggio culturale, diretto dalla dottoressa Angela Carlino Bandinelli, pedagogista ed esperta di didattica differenziata, e che comprende un Centro di Consulenza, un Laboratorio di Strategie alternative e il Centro di Documentazione, Informazione e Formazione) • l’Ensemble Teatro Vaccari (un esperimento unico di quattro laboratori integrati per la realizzazione di spettacoli teatrali, con recitazione, musica, scenografia e costumistica) Un significativo esempio di come la Rete possa essere impiegata per il servizio sociale e di come la tecnologia possa diventare efficienza e solidarietà (non solo virtuali).

Business con l’hi-tech: ecco il sito Fare azienda puntando tutto sul più avanzato hitech? Lo spazio italiano per discuterne c’è. E’ ItaliaInnovazione, il sito pensato per chi – imprese, studiosi, investitori, businessman – non voglia lasciarsi sfuggire nulla sulle news e le innovazioni della telematica nei più svariati settori dell’economia, dalla comunicazione all’ecosistema fino all’alimentazione.

Dati, documenti, informazioni, aggiornamenti, possibilità economiche e uno spazio prezioso riservato alle idee più nuove messe in atto in 35comparti dalle aziende nostrane. Se si vuole aggiungere la propria si può compilare una scheda elettronica. L’indirizzo è: http:/ /www.italiainnovazione.com.

New York Times e Walt Disney insieme per produrre e-news e informazione televisiva Il New York Times e la Walt Disney Corporation hanno creato una partnership per produrre un notiziario di attualità politica di quindici minuti a settimana, che verrà trasmesso nei siti web delle rispettive aziende. In questo modo notizie in tempo reale rimbalzeranno tra l’edizione del mattino del giornale e i programmi della sera della rete televisiva ABC. Le due compagnie collaboreranno anche per produrre insieme il programma di notizie “20/20” della rete ABC e “Good Morning America”. Così i giornalisti del New York Times appariranno in veste di presentatori televisivi ABC. Entrambe le compagnie sono state sollecite nel puntualizzare che l’integrità delle notizie giornalistiche non sarà intaccata da questa alleanza di mercato e che non dovranno sussistere dubbi sull’indipendenza e l’autonomia delle decisioni editoriali del New York Times. Un altro esempio eclatante, dunque, della nuova parola d’ordine dei media tradizionali: anticipare i trend dell’hi-tech business per guidare la domanda. Agire sulla cultura dell’informazione per orientare il consumatore. L’importante è rimanere a prua insomma e non farsi trascinare dal gorgo velocissimo dell’innovazione.

La Tribune Corporation acquista il Times Mirror: ecco come i vecchi media dialogano con gli imperi dei nuovi media Il recentissimo acquisto da parte della Tribune Corporation della Times Mirror Corporation dimostra il valore intrinseco delle strategie di mercato dei media tradizionali per avvicinarsi agli imperi dei nuovi media. Ecco i numeri di quello che si avvia a diventare il terzo gruppo mondiale del settore giornalistico della carta stampata. Otto miliardi di dollari, di cui 6,4 cash e il resto per rilevare i debiti del Times Mirror. L’ac-

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Notizie Flash

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Anche la Cina si apre alla Rete (di Stato) Nove compagnie di media si stanno consorziando per lanciare nella Repubblica Popolare Cinese il primo sito web approvato dal Governo: il 21 Dragon News Network (21DNN). Il sito è il solo autorizzato, all’interno della Cina, a distribuire notizie. Molti altri siti in Cina si affacciano timidamente al mondo delle news, ma il Governo cinese ha lanciato a tutti gli altri siti web un monito difficilmente ignorabile: sì alle e-news, ma solo se precedentemente vagliate dai media di Stato. Senza imprimatur niente informazione online.

Alternative al computer per l’accesso alle informazioni online Il mercato degli apparecchi alternativi al computer per navigare in Internet – dispositivi elettronici più semplici dei Pc per utilizzare i servizi della Rete – sta trasformando il modo in cui aziende e privati accedono alle notizie e alle informazioni. Definendo i prossimi anni come “l’era successiva al Pc”, l’istituto di ricerca IDC stima che per il 2004 il mercato internazionale per apparecchi di questo tipo supererà gli 89 milioni di unità (probabilmente 11 milioni in un solo anno). Si tratta di apparecchi che riscuotono successo soprattutto per il basso costo e la facilità d’uso: console per giocare in Internet, NetTV, cellulari, terminali web ed assistenti personali digitali. La pletora di dispositivi associati a Internet determinerà nuove sfide e opportunità anche per i giornali, che dovranno integrare le proprie strategie tradizionali con le strategie di web. Gli analisti Ifra ritengono che, almeno le attrezzature più economiche, saranno sempre più spesso inglobate in un pacchetto di abbonamento “tutto compreso”. E non è futuro remoto.

NOTIZIE FLASH

quisizione di un quotidiano, il Times Mirror, con 3 milioni e 600mila lettori e redazioni nelle tre principali città del Paese: New York, Los Angeles e Chicago. Così il nuovo colosso allineerà 11 quotidiani, 22 stazioni televisive, quattro radio e una vera costellazione di riviste di settore. Senza contare, inevitabilmente, l’offerta Internet attrezzatissima, per riuscire a fornire servizi sempre più precisi alle tre aree metropolitane più grandi d’America. Sempre online.

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Lo Scaffale “Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industria editoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “new media”, all’universo emergente della comunicazione elettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali che possono trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi di management, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed alla riflessione.

LO SCAFFALE

In primo piano Nonostante il civiche, queste Le pubbliche amminiclamore suscitato sono già in parte strazioni sul Web dall’esplosione e ancor più podel fenomeno Intranno essere in Come utilizzare al meglio le opportunità della rete per ternet, il ruolo futuro gli struavvicinare le istituzioni ai cittadini che la Rete può menti per la prosvolgere - e in mozione del terparte ha già coritorio oltre che minciato a svolper nuove forme Giancarlo Fornari, Michele Diodati gere - nell’attividi aggregazione INTERNET PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI tà delle pubblisociale. Buffetti Editore, Roma, 2000, che amministraUno sfruttapp. XXX-316, £. 57.000 zioni e delle mento al meglio scuole rimane delle opportunità ancora sottovalutato. offerte dalla Rete può quindi far recuperare alLa Rete, infatti, può essere utilizzata per dif- l’amministrazione un’immagine di efficienza che fondere informazioni (come delibere comunali o oggi è lontana dal possedere, contribuire allo sviregionali, orari delle lezioni, graduatorie di con- luppo del sistema-Paese, avvicinare le istituzioni corso, bandi di gara), per offrire servizi (la com- ai cittadini. pilazione di un modello, il calcolo di una tassa), In definitiva, un libro indispensabile per tutti per permettere operazioni che altrimenti richie- coloro che a vario titolo si occupano all’interno derebbero lo spostamento presso un ufficio (il delle nostre pubbliche amministrazioni centrali e pagamento di tributi, il cambiamento di indiriz- locali del “fenomeno Internet” e che intendono zo, l’apertura di una partita IVA). Quanto alle reti gestirlo, anziché rischiare di esserne esclusi.

Linux Red Hat Tutto sulla Distribuzione Red Hat 6.1 di Linux: installazione, configurazione, personalizzazione del sistema

Luca Cattaneo, Davide Eynard

LINUX SENZA FATICA McGraw-Hill, Milano 2000, pp. 282, £. 36.000

Insegnare Linux a un neofita? Da oggi si può! Il sistema operativo Linux, a dispetto di tutti i pregi che gli sono attribuiti, di facile ha sempre avuto ben poco.

Per fortuna, negli ultimi tempi la politica commerciale di alcune software house ha cercato di avvicinare Linux agli utenti finali, senza conoscenze di programmazione e abituati al maneggevole ambiente grafico di Windows. Cogliendo al volo l’uscita di Red Hat 6.1, una delle distribuzioni più semplici e intiutive, Linux senza fatica accompagna gli utenti nel mondo di Linux aiutandoli nei processi di installazione e di configurazione delle principali applicazioni fornite con il sistema operativo. I lettori, inoltre, non sentiranno certo la mancanza degli altri sistemi operativi dopo aver visto la semplicità e la versatilità di GNOME e KDE! Ma Linux senza fatica non si ferma qui: poiché Linux è nato come sistema operativo per computer collegati in rete, poteva mancare la sezione dedicata a

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Internet? Certo che no! Al suo interno conoscerete sia le applicazioni client (per collegarvi, navigare e comunicare in Rete) sia quelle server (per mettere a disposizione di tutti le vostre informazioni e i vostri file).10

Internet e finanza Le nuove frontiere dell’economia e della finanza online

Marco Magrini

LA RICCHEZZA DIGITALE Il Sole 24 Ore, Milano, 1999, pp.180, £. 19.000

Sono già milioni gli americani che investono sui mercati azionari via Internet. E il fenomeno, che si sta allargando a macchia d’olio in Italia come nell’intera Europa e in Giappone, è destinato a trasformare radicalmente le Borse e lo stesso concetto di investimento. I mercati sono diventati improvvisamente “democratici”: il risparmiatore può comprare e vendere titoli azionari da casa, può leggere i report delle banche d’affari che un tempo erano accessibili solo alle istituzioni finanziarie, risparmiando poi cifre considerevoli sulle commissioni. Quindi, le Borse e tutti i tradizionali protagonisti della scena finanziaria, le banche e gli intermediari in prima fila, sono costretti a cambiare e a innovare. Ma la finanza è solo una galassia del più grande macrocosmo economico: la trasformazione dei mercati azionari è intimamente connessa al commercio elettronico, all’economia digitale che sta trasformando, a ritmi mai visti prima, il business, gli investimenti, la vita di tutti i giorni.

Progettare e stampare con AutoCAD 2000 Una guida completa, ma allo stesso tempo semplice e brillante, alle innumerevoli funzioni e novità di AutoCAD 2000 Roberto Fanchini

AUTOCAD 2000 SENZA FATICA McGraw-Hill, Milano, 2000 pp. 292, £. 32.000

Avete in mente da tempo un’idea ambiziosa, la progettazione di un grattacielo futuristico o magari il nuo-

vo design delle porte di casa vostra, e non volete che la fase di disegno diventi più lunga e faticosa della costruzione reale? Bene, avete a disposizione il CAD, il disegno assistito dal computer. Tra i programmi di questo tipo, AutoCAD, giunto alla versione 2000, si è ormai imposto come standard di fatto, diventando un punto di riferimento tra i professionisti del disegno tecnico. AutoCAD 2000 senza fatica si presenta come una novità: lungi dall’essere un mero elenco di descrizioni di comandi, questo volume riporta dritto al cuore del programma e, grazie anche a una serie di esercitazioni guidate, vi illustra con esempi pratici le funzioni e le possibilità di utilizzo di questo importante pacchetto. Scritto con un linguaggio semplice e brillante il testo descrive tutte le procedure essenziali per produrre ottimi disegni in 2D e per divertirvi nella “terza dimensione” con il 3D. Tra gli argomenti trattati, un occhio di riguardo è stato tenuto per le funzioni di stampa, sostanzialmente diverse in questa versione, che se non ben comprese rischiano di mettere a repentaglio la riuscita dell’intero lavoro. Il volume è inoltre arricchito da un glossario che contribuisce alla comprensione dei termini più utilizzati.

Capire il cambiamento tecnologico Uno studio accurato sul complesso rapporto tra tecnologia, economia e storia

Nathan Rosenberg

ESPLORANDO LA SCATOLA NERA Giuffrè Editore, Milano 1999, pp.360, £. 45.000

Il nucleo principale di questo libro è il processo attraverso il quale le informazioni, nuove o vecchie, vengono incorporate nelle nuove tecnologie. Non si tratta di un argomento facile: se lo fosse, gran parte dei capitoli di questo libro sarebbero superflui. In effetti, lo scopo principale del libro è quello di fornire una migliore comprensione della molteplicità di forme che tale processo può assumere, come pure delle implicazioni di tale varietà. Il cambiamento tecnologico è un argomento straordinariamente complesso, la cui forma e direzione richiedono spesso l’adozione di differenti prospettive interpretative sia per diverse industrie che per diverse epoche storiche. Di conseguenza, un tema d’interesse ricorrente in questo testo è il modo in cui, ed il limite al quale, l’informazione ne-

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cessaria per il miglioramento tecnologico può essere dedotta dai corpi esistenti della conoscenza teoretica.

Diritto d’autore, della cultura, dello spettacolo

Le nuove regole della comunicazione Leggi, regolamenti, norme di autodisciplina per editoria, radiotelevisione, pubblicità, nuovi media, privacy

Annali italiani diretti da Luigi Carlo Ubertazzi

AA.VV.

LO SCAFFALE

AIDA, ANNALI ITALIANI DEL DIRITTO D’AUTORE, DELLA CULTURA E DELLO SPETTACOLO, VIII-1999 A cura di Giuseppe Corasaniti

Giuffrè Editore, Milano 1999, pp.842, £. 115.000

CODICE PER LA COMUNICAZIONE Giuffrè Editore, Milano 1999, pp.1068, £. 80.000

La predisposizione di un “codice” per la comunicazione si propone di rispondere all’esigenza di riunire in modo organico quelle fonti normative essenziali alla base del sistema normativo italiano - siano esse legislative, regolamentari o di autodisciplina - per fornire agli operatori un utile, ed insieme agile, strumento di consultazione che sostituisce il “codice per l’editoria e la radiotelevisione”. Particolare attenzione è stata dedicata alle discipline speciali così come alla disciplina dell’attività pubblicitaria e della concorrenza oltre che del diritto d’autore e dei dati personali, nella consapevolezza del ruolo sempre più centrale che in tali settori hanno assunto le istanze di garanzia e tutela dei consumatori e degli utenti.

La prima parte del volume contiene i testi definitivi delle relazioni e degli interventi programmati presentati al convegno organizzato all’Università di Pavia nei giorni 1 e 2 ottobre 1999 sul tema “Il museo come impresa”. Tra i numerosi interventi ricordiamo “La privatizzazione dei musei pubblici” di Luca Nivarra, “La circolazione delle opere dei musei” di Franco Anelli, “Proprietà museale ed usi non autorizzati di terzi” di Claudio Scognamiglio, “Disciplina della riproduzione e dispositivi «anticopia»” di Mauro Orlandi. La seconda parte del volume contiene un’ampia e documentata rassegna di giurisprudenza, con una selezione di atti tratti dall’attività di organi internazionali e comunitari, della corte di cassazione e di vari tribunali e preture italiani.

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Sale spedizioni: Müller Martini presenta a DRUPA 2000 importanti novità Müller Martini presenterà agli editori e stampatori dei costi industriali di produzione e distribuzione dei di giornali una serie di importanti novità tecnologiche prodotti. per l'automazione delle sale di spedizione nel corso di DRUPA 2000, la prestigiosa rassegna mondiale per l'in- Newsliner-A: il sistema di inserimento ad alte prestadustria delle arti grafiche che si svolgerà dal 18 al 31 zioni per la produzione dei giornali di oggi e di domani maggio prossimi alla Fiera di Düsseldorf. Newsliner-A (dove Le soluzioni sono sta"A" significa "avanzato") te illustrate in anteprima é il nome della nuova soai giornalisti specializzaluzione per l'inserimento MÜLLER MARTINI Spa ti nel corso di una confee per la composizione del Viale Rimembranze 50 20099 Sesto San Giovanni (MI) renza stampa internazionale che giornale a più sezioni tematiche tel. 02 262371 - fax 02 2426851 si é svolta lo scorso 22 marzo a che sarà presentato agli editori e stamZofingen (CH), presso la sede della Müller Martini. patori di quotidiani in occasione di DRUPA 2000. La soluzione, che sviluppa, migliorandoli, i conSale di spedizione: la "filosofia" di Müller cetti già sperimentati dalla precedente linea Newsliner, Martini consente di fatto la produzione di giornali con prestampati già inseriti e con numerazione di pagine La tecnologia per automatizzare la sala spedizioni progressiva. L'inserimento strutturato e finalizzato di per quotidiani deve essere uno strumento per costruire inserti prestampati è possibile tramite l'impiego di un un prodotto flessibile e personalizzato dopo l'uscita massimo di quattro stazioni di apertura. Mediante l'imdalla rotativa. Questa in sintesi la "filosofia" che gui- piego di speciali mettifogli si possono inserire inserti da la progettazione Müller Martini delle linee per l'in- di piccolo formato come portafoto, biglietti del lotto e serimento, il trasporto e il confezionamento finale dei CD-ROM. pacchi dei quotidiani. "Noi" ha detto fra l'altro Hans Peter Sutter, componente del Consiglio di Ammini- Zoning e processo di inserimento mediante strazione della società nel corso della conferenza stam- FlexiRoll pa del 22 marzo scorso "crediamo fermamente che i media stampati continueranno a giocare un ruolo fonParte integrante delle opportunità offerte dalla sodamentale nel mercato dell'informazione soprattutto luzione Newsliner-A è rappresentata dallo zoning, la se presentati nel modo più efficace ai lettori ed agli possibilità di creare, con precisione di copia, prodotti inserzionisti pubblicitari attraverso un alta qualità del- mirati a particolari aree di diffusione. E' possibile coll'informazione, un design di prodotto innovativo ed legare e scollegare a piacere fino a 12 stazioni di aliun processo efficace di progressiva riduzione dei costi mentazione di alta precisione, in modo tale che tutte del prodotto finale". Per queste ragioni Müller Martini le copie destinate ad una particolare area diffusionale continua nello sviluppo di linee di automazione per la siano perfettamente uguali fra loro fin dalla prima avsala stampa che consentano la produzione di quotidia- viata alla stazione di confezionamento pacchi.. ni sempre più innovativi sotto il profilo della Il Newsliner-A, che da un punto di vista meccanipersonalizzazione in funzione delle aree di diffusione co si presenta come una ulteriore semplificazione delattraverso sistemi di inserimento flessibili che consen- le parti in movimento rispetto alla versione precedentano una progressiva razionalizzazione dei processi te, dispone di meccanismi di controllo di mancato o produttivi ed una conseguente ed efficace riduzione doppio prelievo, sistemi di controllo profilo e control-

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Newsliner-A: il nuovo sistema di inserimento per quotidiani

lo apertura estremamente efficaci che garantiscono un'elevata qualità finale del prodotto finale, riducendo gli scarti e consentendo l'invio ai lettori di copie complete di tutti gli inserti ed altamente personalizzate. Per consentire un alto grado di automazione e realizzare un processo di inserimento il più redditizio possibile tutte le stazioni di alimentazione possono essere disposte a piacere ed alimentate con il sistema FlexiRoll. Il sistema FlexiRoll Il sistema FlexiRoll è stato sviluppato con l'obiettivo di rendere più efficiente e flessibile la gestione di grandi quantità di inserti prestampati. Si tratta di dispositivi-buffer all'interno dei quali immagazzinare in modo temporaneo sezioni principali ed inserti, per poi scaricarli successivamente all'interno delle copie dei quotidiani. Fino a diciannove dispositivi FlexiRoll possono essere collegati in parallelo ad una linea inseritrice Newsliner-A che, come le altre componenti delle sale spedizione progettate da Müller Martini, sono di dimensioni estremamente ridotte e possono essere stoccati all'interno degli stabilimenti in diverse confi-

gurazioni, su supporti verticali o in blocchi orizzontali. NewsPack: la nuova tecnologia per la confezione dei pacchi Con NewsPack la Müller Martini presenta agli editori e stampatori di giornali una nuova tecnologia per la creazione di pacchi dotati di fogli itinerario e informativi. La soluzione, a differenza delle linee di confezionamento tradizionali, offre tutte le funzioni di impilamento, cellofanatura, reggiatura e stampa ed inserimento di fogli itinerari e informativi racchiuse in un'unica unità in grado di operare in spazi particolarmente ristretti. Con il NewsPack i pacchi vengono formati con uno stacker ad alte prestazioni a compensazione degli strati, dotati di una fascetta indirizzo e fino a tre fogli informativi e, infine, vengono cellofanati e reggiati. Grazie alla sua struttura modulare, la prima reggiatura può essere eseguita in senso longitudinale o trasversale rispetto alla pila oppure, come opzione, anche come reggiatura incrociata. I principali vantaggi della nuova tecnica di confe-

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zione dei pacchi sono rappresentati dalle prestazioni elevate costanti assicurate da NewsPack anche nella creazione di pacchi variabili di piccole dimensioni; dalla struttura modulare e di dimensioni ridotte all'interno della quale vengono eseguite tutte le funzioni; dalla sicurezza garantita durante la produzione grazie al trasporto dei pacchi sicuro e guidato; dalla visibilità offerta dall'interfaccia operatore, posizionata al centro del NewsPack. Altri vantaggi in fase di controllo del processo produttivo sono rappresentati dalle grandi finestre trasparenti poste ai lati della macchina e dalle porte orientabili che garantiscono un accesso senza restrizioni. Un ulteriore vantaggio dell'unità é rappresentato dalla sua mobilità, che consente l’alimentazione del NewsPack sia in stampa diretta che in inserimento. Con una prestazione di 25 pacchi al minuto si possono lavorare fino ad 85.000 giornali all'ora; si possono formare pile fino a 400 mm di altezza e la gamma dei formati dei giornali da lavorare può essere compresa fra 320 mm x 235 mm e 430 mm x 320 mm. Pacchi di una sola copia Ogni NewsPack può essere dotato di un'unità per piccoli pacchi variabili in grado di consentire la produzione di questi fino alle dimensioni di una sola copia. Nel NewsPack i piccoli pacchi variabili vengono impilati come tutti gli altri pacchi standard, ma ven-

gono espulsi dal lato opposto. Le fascette indirizzo vengono prodotte dalla stampante centrale bubbleinkjet e applicate sui pacchi. Successivamente questi vengono cellofanati e termosaldati su ogni lato. Questa lavorazione separata rispetto a quella dei pacchi standard contribuisce a migliorare notevolmente l'alto rendimento produttivo del NewsPack.

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NewsPack: la nuova soluzione per il confezionamento di pacchi

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Le nuove soluzioni Agfa per l’industria dei quotidiani in mostra a Drupa 2000 Nel corso di un’affollata conferenza stampa orga- presente a DRUPA 2000 nella versione più aggiornanizzata a Cambridge (Boston, Ma) lo scorso 3 marzo ta, è ormai diventato uno degli standard di riferimento Agfa Gevaert ha illustrato in anteprima mondiale alla mondiali per il trasferimento dal sistema redazionale stampa specializzata le soluzioni che saranno presen- al centro stampa delle pagine dei quotidiani. Il prodottate a DRUPA 2000. Per quanto riguarda editori e to ha ormai raggiunto la soglia delle 440 stazioni di stampatori di quotidiani, un segmento di mercato che lavoro installate in 180 stabilimenti sparsi in 21 Paesi, per Agfa rappresenta, a livel25 in Nord America, 15 in lo mondiale, circa un quarto Sud America, 350 in Europa del fatturato relativo alle soe 50 in Asia. Intellinet, che ha luzioni per l’industria grafica, la funzione di automatizzare AGFA GEVAERT S.p.a. la società belga presenterà una il delicato flusso di lavoro Divisione Graphic Systems serie di soluzioni per l’input ed rappresentato dal trasferimenVia Grosio 10/4 - 20151 Milano il trattamento immagini, le prove to di intere pagine di giornale alTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 colore su carta per quotidiani, la tel’interno di diversi layout produttihttp://www.agfahome.com letrasmissione, la fotocomposizione vi, può essere collegato indifferentradizionale e la incisione diretta delle temente a dispositivi di uscita di tipo lastre (CtP). tradizionale - fotoplotter - o ai nuovi impianti per la Queste in sintesi le più importanti novità. incisione diretta delle lastre. I collegamenti finora effettuati in tutto il mondo da Agfa sono stati per il 75% Scanner e trattamento immagini in direzione di fotoplotter con uscita su pellicola e per il 25% in direzione di impianti Ctp. A DRUPA 2000 verrà presentato lo scanner T5000 plus, sviluppato in funzione delle esigenze dei quoti- Lastre per quotidiani: è in arrivo la Agfa N91 diani, e dotato della possibilità di caricare strisce di immagini positive e negative in formato 35 mm per il Agfa N91 è il nome della nuova lastra digitale svipreview automatico. Il nuovo lettore utilizza il dispo- luppata per la produzione dei giornali quotidiani . E’ sitivo TFS (Total Film Scanning) che garantisce la una lastra in alluminio con sensibilità negativa promassima qualità nella scansione dei negativi a colori. gettata per fornire i migliori risultati con i platesetter a Il T5000 consente inoltre le funzioni di copydot e di illuminazione diurna (488 e 532 nm) più diffusi, indescreening, particolarmente importanti se lo scanner clusa la linea di platesetter a letto piatto Agfa Polaris, deve essere inserito in flusso di lavoro digitale per il progettati appositamente per rispondere alle esigenze trattamento on line della pubblicità. del mercato della stampa di quotidiani. La nuova laIntelliTune è invece il nome del software specia- stra combina l’accuratezza dell’esposizione digitale lizzato nella ottimizzazione delle immagini da avvia- con le prestazioni delle lastre litografiche. N91 si basa re in produzione. La stazione di lavoro consente il trat- sulla tecnologia collaudata incorporata nelle lastre ai tamento dei diversi parametri qualitativi delle fotogra- fotopolimeri N90 e N90A, ma ne eleva la qualità ed fie prescelte in modo automatico o semiautomatico, estende la durata delle tirature in maniera significatitenendo conto dei profili colore del quotidiano. va. Raggiunge punti compresi tra il 2% e il 98% a 175 lpi, ed il rivestimento oltremodo duraturo consente tiTeletrasmettere con Intellinet rature di oltre 300.000 copie senza termoindurimento e più di un milione di copie con termoindurimento. Il sistema di teletrasmissione Intellinet, che sarà Queste e altre numerose qualità fanno di N91 la lastra

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ideale per la stampa di quotidiani. La nuova lastra sarà disponibile verso la metà del 2000, e per quella epoca Agfa supporterà gli utenti della N90A nella transizione verso la N91

Polaris, che comprende i modelli 100E, da 85 lastre/ ora, 100, da 120 lastre/ora, e 100 con dispositivo di precaricamento, in grado di raggiungere la velocità massima di 150 lastre/ora. I sistemi Polaris sono in uso in oltre 180 stabilimenti in tutto il mondo, fra i quali quelli di USA Today, Le Monde, WAZ Group , Concentra e, in Italia, presso Athesia Druck (Bolzano), Mediastampa (Bologna), C.S.Q. (Brescia), La Provincia di Como, La Gazzetta del Sud (Rende), EdiSud (Bari), S.E.S. (Messina), I.E.S. (Catania).

CtP Polaris 200 Phoenix News: il fotoplotter per i quotidiani A DRUPA 2000 Agfa presenterà il Polaris 200, la nuova versione della propria soluzione per la incisione diretta delle lastre. Dotato di due teste di esposizione, Polaris è in grado di produrre oltre 200 lastre all’ora a 1016 dpi. La nuova versione si basa sulla stessa tecnologia dell’attuale motore Polaris. Grazie all’aggiunta di una seconda testa di esposizione e di un secondo set di dispositivi elettronici per l’esposizione, Polaris 200 è in grado di esporre due lastre contemporaneamente. Il nuovo modello può funzionare con una o entrambe le teste di esposizione o con una sola. Mediante l’aggiunta di una seconda testa Agfa ha consentito un aumento sostanziale della produzione di lastre garantendo una qualità costante e affidabile. Polaris 200 è un CtP a letto piano completamente automatico, dotato di un laser YAG a doppia frequenza, della tecnologia RIP multiplexing e di funzioni di automazione, che includono un sistema di trasporto delle lastre che estrae due lastre singole o una lastra panoramica da un carrello a tenuta di luce e le trasferisce nel CTP e alla sviluppatrice on-line. E’ possibile l’utilizzo di lastre sia punzonate che non. Le lastre prepunzonate vengono caricate a perni di registro, che ne garantiscono il perfetto funzionamento mentre le lastre non punzonate vengono spinte su di un sistema di arresto controllato elettronicamente a tre punti per un posizionamento accurato e sicuro. Il Polaris 200 sarà disponibile nel secondo quadrimestre del 2000, e completa la famiglia dei CtP

DRUPA 2000 sarà anche l’occasione per vedere il nuovo fotoplotter a tamburo interno Phoenix News per gli stampatori di quotidiani. Con la speciale risoluzione facsimile richiesta dai giornali da 1000 a 1056 dpi con incrementi di 2 dpi, un formato massimo di 48,3 x 68,6 cm, Phoenix News è il primo fotoplotter Agfa ad essere sviluppata in funzione delle specifiche esigenze dell’industria dei quotidiani. Al centro del sistema c’è un motore da 68.000 giri al minuto ed uno specchio al berillio, pilotati da un software che dispone di un sistema di buffer brevettato in grado di processare contemporaneamente tre pagine, una in caricamento, una in rasterizzazione ed una terza in fase vera e propria di output su pellicola. Questa progettazione multi stage sfrutta anche un sistema di punzonatura che può venire tarato in funzione delle esigenze del cliente già nella fase di assemblaggio finale della macchina in fabbrica, in modo da ridurre al minimo la possibilità di errori in fase di produzione. Phoenix News produce pellicole con risoluzione finale da 1000, 1200, 1270, 1800, 2400 e 2540 dpi, oltre alla risoluzione facsimile. Il sistema interattivo Agfa Odyssey consente ai tecnici di effettuare in remoto la diagnostica e gli eventuali interventi di assistenza e di upgrade del software. Prove colore

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Il nuovo CtP Polaris 200

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Il nuovo sistema per le bozze colore della famiglia Sherpa in grado di stampare direttamente sulla carta per quotidiani

A DRUPA 2000 verranno presentate due aggiunte alla linea di sistemi per prove AgfaJet Sherpa, AgfaJet Sherpa 54 per grandi formati e AgfaJet Sherpa 62 per formati extra (VLF). Entrambi i prodotti rispondono all’esigenza di stampare prove contrattuali digitali in grande formato, e possono utilizzare, come supporti per la stampa, la medesima carta sulla quale vengono stampati i quotidiani. La stampa in esacromia e la gestione avanzata del colore vengono combinate per fornire stampe con colori accurati, ed il sistema può tenere conto dei profili colore sviluppati per i diversi quotidiani. I due nuovi sistemi per prove digitali a colori garantiscono una precisione del colore ottimale nelle applicazioni in grande formato. Questi sistemi offrono retinatura a diffusione di errore a due risoluzioni di qualità elevata, 1440 x 720 dpi e 720 x 720, e un una risoluzione più rapida a 360 x 360 dpi. Grazie alla loro velocità, i sistemi Sherpa garantiscono maggiore flessibilità e un rapido ammortamento dell’investimento. Entrambe le unità sono dotate di un sistema di arrotolamento automatico che agevola la manipolazione dei supporti.

AgfaJet Sherpa 54 e 62 utilizzano sei colori, CMYK più il colore magenta chiaro e ciano chiaro. Questi due colori aggiuntivi ammorbidiscono le alte luci, semplificando la concordanza di colori complessi quali gli incarnati. Le stampanti a trascinamento utilizzano un efficace sistema a getto d’inchiostro piezoelettrico che riduce l’utilizzo di inchiostro senza compromettere la qualità.

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Job Definition Format (JDF): il nuovo standard digitale per l’industria della comunicazione Agfa Gevaert, congiuntamente ad Adobe, Heidelberg e MAN Roland, ha annunciato la creazione dello standard Job Definition Format (JDF), una nuova specifica per Job Ticket elettronici realizzata con l’obiettivo di introdurre sul mercato dell’editoria e della stampa su svariati supporti, nuovi e significativi livelli di automazione dei processi, di flussi di lavoro interattivi e di gestione risorse.

rettore marketing di Agfa Image Processing Systems. “Con più di 1.000 siti Apogee che utilizzano Job Ticket in formato PDF e PJTF per gestire il proprio flusso di produzione, consideriamo il Job Definition Format come un modo per incorporare ulteriori dati provenienti da altre fonti del Job Ticket, fornendo così una maggiore flessibilità e automazione. Incorporare i dati XML dei clienti e assicurare che i sistemi PDF e PJTF siano Il formato JDF compatibili con i Job Ticket AGFA GEVAERT S.p.a. JDF futuri, significa che siaDivisione Graphic Systems Il formato JDF è considerato mo in grado di fornire ai nostri Via Grosio 10/4 - 20151 Milano uno standard per Job Ticket aperto, clienti i vantaggi dell’XML protegTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 scalabile, compatibile con il Web, e si gendo nel contempo i loro investimenti http://www.agfahome.com aggiunge a standard che si sono assicurain sistemi e corsi di formazione.” ti un successo di mercato come il CIP3 PPF (Print Production Format), ed è compatibile de facto con stan- Il flusso di lavoro digitale, un obiettivo stratedard di livello superiore quali il PDF e il PJTF (Portable gico di Agfa Job Ticket Format) di Adobe. Oggi il professionista che lavora nel campo delle Iniziate nel 1997, le attività di Agfa nel settore delarti grafiche deve confrontarsi con sistemi di produ- lo sviluppo di strumenti per la gestione del flusso di zione creati da una miriade di aziende, ciascuna con lavoro digitale si sono via via rafforzate. Agfa è conun proprio sistema di trasferimento messaggi, gestio- vinta che un flusso digitale creato per il settore della ne dei file, controllo dei lavori e flusso di lavoro. Qua- stampa non debba solo risolvere le problematiche delsi nessuno di questi sistemi riesce a collegare in ma- la produzione di prestampa, ma debba tenere conto del niera adeguata le fasi creative, editoriali e di revisione fatto che i clienti (autori, realizzatori, editori) chiedodei progetti con i sistemi di post produzione e di uscita no sempre più che un singolo file possa essere utilizzanecessari per la produzione di pellicole, lastre o mate- to non solo per produrne uno stampato, ma anche per riale stampato. Nessuno dei sistemi oggi disponibili sul un sito Web, un CD-ROM, un sistema remoto per promercato è in grado di abbracciare l’intero flusso di la- ve colore o una macchina da stampa digitale. Il cliente voro dalla creazione dei contenuti e prestampa, alla fase riconosce il punto di forza di ognuno di questi mezzi di stampa, fino alla fase di post produzione dei suppor- di comunicazione e cerca fornitori in grado di portare ti stampati, prevedendo inoltre la possibilità di scam- il suo prodotto sul mercato (con rapidità e convenienbio dei dati relativi alla descrizione del lavoro e i siste- za economica), sfruttando l’intera gamma di mezzi di mi di supporto della pianificazione e commercializza- comunicazione. Il fornitore deve quindi essere in grazione. Il formato JDF è stato ideato per far fronte a tali do di adattare i materiali digitali per i diversi mezzi di esigenze, e viene proposto come una struttura XML distribuzione e poter contare su flussi di lavoro che orientata a oggetti che consente di trasferire le infor- automatizzano il passaggio verso tali diversi mezzi. Il mazioni relative al lavoro e alle sue caratteristiche spe- sistema per la gestione del flusso di lavoro progettato cifiche da un sistema o processo a un altro. da Agfa offre la flessibilità e versatilità necessarie per “Siamo lieti di partecipare all’iniziativa JDF, che è automatizzare l’uscita di contenuti indipendenti da diuna evoluzione del PJTF,” afferma John Harrison, di- spositivo, verso diversi mezzi di comunicazione.

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Designed for Newspapers: specialisti internazionali e prodotti su misura per l’industria dei quotidiani Agfa Gevaert ha organizzato il 3 e 4 marzo scorso termini di risorse umane in un team di tecnici particoa Cambridge (Boston, Ma) un’interessante conferen- larmente qualificati per l’area quotidiani. za stampa per illustrare in anteprima ai giornalisti specializzati le novità che saranno presentate a DRUPA TM - Un team che ha una missione internazio2000. In questa circostanza TecnoMedia ha potuto in- nale? contrare Andy Grant, Operations Manager del team AG - Sì, un gruppo di lavoro in grado di mettere la internazionale di specialisti propria esperienza internaper l’industria mondiale dei zionale a servizio delle strutquotidiani di recente costituiture tecniche e di vendita dei to da AGFA Gevaert sotto la singoli mercati nazionali. AGFA GEVAERT S.p.a. denominazione Newspaper L’obiettivo di Agfa è quello Divisione Graphic Systems System Solutions. Con lui abdi far crescere manager speciaVia Grosio 10/4 - 20151 Milano biamo parlato di questa nuova lizzati per l’industria dei giornaTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 struttura di supporto e delle aree tecli, e non quello di mettere a dispohttp://www.agfahome.com nologiche per le quali è lecito attensizione di quel mercato tecnici di dersi nel medio periodo gli sviluppi più formazione e provenienza più significativi in termini di evoluzione di processo ed generalista. organizzazione del lavoro all’interno dell’industria dei quotidiani. TM - E per le soluzioni Designed for Newspapers? AG - Il principio è il medesimo. Con la dizione TecnoMedia - Perché un team di specialisti de- Designed for Newspapers Agfa identificherà quei prodicati al solo mercato dei quotidiani? dotti che sono stati sviluppati appositamente per i giorAndy Grant - I quotidiani rappresentano un seg- nali, ovvero macchine e materiali di consumo “su mimento oltremodo importante all’interno delle attività sura” per le particolare esigenze degli editori e degli di Agfa, con un valore rispetto al fatturato della socie- stampatori di giornali. tà nel comparto delle arti grafiche valutabile fra il 20 ed il 25 per cento. L’industria dei giornali negli scorsi TM - A proposito di queste soluzioni, quali ritieanni ha sviluppato una particolare sensibilità nei con- ne siano le aree tecnologiche più promettenti in terfronti della integrazione di componenti tecnologici e mini di sviluppo tecnologico per l’industria dei giorlinee produttive fra l’area di prestampa vera e propria nali? e le attività di formatura e stampa. Inoltre, il prodotto AG - Per quanto riguarda l’area di pre stampa clasquotidiano, per sua natura, ha esigenze specifiche per sica, vedo molto promettente tutto ciò che riguarda lo quanto riguarda impianti di produzione e materiali di sviluppo e la integrazione del flusso di lavoro digitale, consumo. Agfa dispone di una offerta oltremodo mentre per quanto attiene alla fase di lavorazione succompetitiva sia per quanto riguarda la gestione dei flus- cessiva non c’é dubbio che il Computer to Plate ha si di lavoro digitali che per quanto riguarda la prepa- ancora molte opportunità per crescere, sia in Europa razione delle lastre con procedimenti tradizionali o che negli Stati Uniti. Del resto, come ha ricordato alla attraverso linee CTP. E’ quindi sembrato oltremodo conferenza stampa Dave Costa, il nostro Vice Presiopportuno riunire le soluzioni sviluppate per le speci- dente per il marketing a livello mondiale, il CtP nelfiche esigenze dei quotidiani all’interno della deno- l’intera industria delle arti grafiche sta conoscendo una minazione Designed for Newspapers e, contempora- crescita oltremodo significativa: ai primi di gennaio neamente, riunire il know how più specializzato in di quest’anno i sistemi installati nel mondo erano in-

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torno alle 4000 unità, con un interessante riequilibrio fra Nord America (38%) ed Europa (47%). TM - Nel corso della conferenza stampa si è più volte accennato alla strategia globale di Agfa, che è quella di offrire ai propri clienti diverse soluzioni tecnologiche, sviluppando nel tempo i vantaggi specifici di ognuna. Per quanto riguarda l’industria dei giornali, quale la vostra posizione in merito alla incisione diretta delle lastre attraverso la tecnologia termica? AG - Non c’è dubbio che il CtP, nel complesso dell’industria delle arti grafiche, si presenti oggi come un ambiente a tecnologia multipla, secondo la definizione proposta dal nostro Vice Presidente marketing

per i sistemi lastre CtP Theo De Keersmaecker. In particolare stimiamo che il 23% vada ai supporti fotopolimeri, il 38% agli alogenuri d’argento ed il 39% alle lastre termiche. Per l’industria delle arti grafiche commerciali noi disponiamo di diverse soluzioni, in tutti e tre i segmenti di mercato, che riteniamo di ottima qualità. Per quanto riguarda invece la stampa dei quotidiani, mercato nel quale le nostre lastre digitali detengono una quota attorno al 90%, le devo dire che la nostra opinione è che la tecnologia termica non sia ancora matura. In particolare, riteniamo che il problema più grosso per gli stampatori di quotidiani sia ancora il tempo necessario al processo di produzione della lastra: la tecnologia termica è ancora troppo lenta per soddisfare le esigenze del mercato quotidiani.

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Kodak Polychrome Graphics festeggia i primi due anni di attività e nomina un nuovo CEO

Lo scorso 30 marzo il Consiglio di Amministra- in Germania, a Gunma, in Giappone e a Windsor, in zione della Kodak Polychrome Graphics ha promosso Colorado, Stati Uniti. Sempre nell’area delle lastre a Jeff Jacobson nuovo Chief Executive Officer - ovvero tecnologia termica, Kodak Polychrome Graphics ha responsabile operativo della società - in sostituzione conquistato il ruolo di leader mondiale aumentando di di Mark W. Stewart. ben otto volte la capacità Jacobson ha iniziato la produttiva globale nei mapropria carriera in Kodak teriali di consumo per quePolychrome Graphics fin dalla costista tecnologia fortemente Via del Pratignone 38/40 tuzione della società, ricoprendo diverinnovativa. Per quanto riguarda le al50041 Calenzano (FI) si incarichi di responsabilità fino alla tel. 0558836200 - fax 0558836222 leanze, di particolare rilievo sono state http://www.kpgraphics.com nomina, nel gennaio di quest’anno, a quelle con Heidelberg e Creo, che hanno Corporate Senior Vice President e President di Kodak significato centinaia di nuove installazioni per le soluPolychrome Graphics United States and Canada con zioni Kodak Polychrome Graphics. responsabilità addizionale per la regione dell’AmeriIl mercato delle lastre a tecnologia termica ca Latina e per Anitec Newspaper Company. I primi due anni di Kodak Polychrome Graphics L’occasione per fare un bilancio dei primi due anni di attività di Kodak Polychrome Graphics è stata la presentazione alla stampa internazionale specializzata delle soluzioni per l’industria delle arti grafiche che saranno presentate da Kodak Polychrome Graphics a Drupa 2000, la più importante rassegna espositiva mondiale di settore che si svolgerà dal 18 al 31 maggio prossimi alla Fiera di Düsseldorf. In ventiquattro mesi di attività, come hanno ricordato i dirigenti di Kodak Polychrome Graphics alla conferenza stampa organizzata lo scorso 28 gennaio a Ginevra, la società si è impegnata sia sul fronte interno, razionalizzando le attività produttive e distributive, eliminando le sovrapposizioni e concentrandosi nelle aree più strategiche, sia verso l’esterno, in direzione delle decine di migliaia di clienti in tutto il mondo e stringendo rapporti collaborazione con aziende leader nell’industria delle arti grafiche. In particolare, sono state riconfigurate le capacità produttive di Kodak Polychrome Graphics a livello mondiale, con l’obiettivo di mettere a disposizione delle diverse aree internazionali risorse locali per la produzione dei beni ritenuti più strategici, come la lastra termica modello PP830 la cui produzione è stata redistribuita a Osterode,

Kodak Polychrome Graphics è leader mondiale nel mercato delle lastre e delle soluzioni per la stampa a tecnologia termica. Le installazioni di linee Computer to Plate crescono ad un tasso superiore al 50% all’anno, e nel mercato globale del CtP termico Kodak Polychrome Graphics detiene una quota di utilizzo di proprie lastre pari all’80%, mentre sempre a livello mondiale Kodak Polychrome Graphics detiene il 32% del mercato delle lastre, sia termiche che non. Per quanto riguarda i sistemi di prove digitali per la qualità colore, la soluzione proposta da Kodak Polychrome Graphics - Kodak Approval XP - conta ormai su più di 300 installazioni, fra le quali un’ottantina sono situate in stabilimenti europei. “The Media People” Con più di 120.000 clienti in oltre 100 Paesi, 4200 dipendenti, 7 centri di ricerca e sviluppo che impegnano 170 tecnici ed ingegneri altamente qualificati, Kodak Polychrome Graphics è impegnata nella sfida per la leadership mondiale del mercato delle arti grafiche, con l’obiettivo di consolidare il proprio ruolo di “Media People”, ovvero fornitore di soluzioni chiavi in mano per la gestione dei processi produttivi nei centri di preparazione stampa di tutto il mondo.

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Le proposte di Kodak Polychrome Graphics per l’industria dei giornali a Drupa 2000 Kodak Polychrome Graphics presenterà a Drupa dopo le esperienze condotte negli scorsi mesi sia in 2000 la serie completa di soluzioni tecnologiche indi- Europa che negli Stati Uniti, due mercati dove esistorizzate ad editori e stampatori di giornali quotidiani. no significative differenze nell’approccio al CtP da Per Kodak Polychrome Graphics, fondata due anni fa parte di editori e stampatori di giornali. A fine 1999 le dalle società Eastman stime sull’impiego di liKodak e Sun Chemical, nee CtP per l’industria dei si tratta di un vero e proquotidiani europea parlaVia del Pratignone 38/40 prio “esordio” a Drupa, la più imvano di circa il 13% degli editori 50041 Calenzano (FI) portante rassegna espositiva per l’inche avevano già investito in questa dustria mondiale delle arti grafiche che tel. 0558836200 - fax 0558836222 tecnologia, con 270 sviluppatrici di lahttp://www.kpgraphics.com si svolgerà alla Fiera di Düsseldorf dal stre installate, mentre per il mercato de18 al 31 maggio prossimi. gli Stati Uniti la percentuale di impiego Le macchine e i materiali di consumo per l’indu- dei CtP scendeva al 2% per i quotidiani con circa 110 stria dei quotidiani sono state illustrate ai giornalisti sviluppatrici installate. Un mercato, come sottolineadelle più qualificate testate specializzate internazio- no in Kodak Polychrome Graphics, dalle grandi ponali nel corso di una conferenza stampa organizzata lo tenzialità di crescita, soprattutto se si tiene conto che, scorso 28 di gennaio nella prestigiosa cornice della a fronte di una base installate tutto sommato modesta, città svizzera di Ginevra. si stima in una percentuale dell’85% il gruppo di editori europei di quotidiani che hanno investito nello sviComputer to Plate: le aspettative del mercato luppo di sistemi di workflow digitale, premessa tecin Europa e negli Stati Uniti nologica indispensabile per la introduzione del CtP. Negli Stati Uniti questa percentuale si attesta invece Annunciata in occasione di IFRA’99 ad Amsterdam attorno al 35%. lo scorso mese di ottobre (cfr. TecnoMedia n. 24 pag. 52 ss), la soluzione CtP a tecnologia termica verrà pro- Le soluzioni CtP a tecnologia termica per l’inposta, in due diverse linee di produzione, a Drupa 2000 dustria dei giornali

La linea CtP termica Newsetter TH80 per quotidiani di grande tiratura

Fra i fattori che orientano la decisione di investire in linee per l’incisione diretta delle lastre per la stampa sono evidenziati i vantaggi in termini di qualità, aumento di produttività e sensibile riduzione dei costi, fattori che costituiscono altrettanti riconosciuti punti di forza nella soluzione proposta da Kodak Polychrome Graphics basata sull’impiego di lastre a tecnologia termica. A Drupa 2000 verranno presentate due soluzioni: - la prima, che utilizza il nuovo platesetter Kodak Polychrome Graphics Newsetter TH80, è indirizzata ai quotidiani di maggiori dimensioni;

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Il sistema di trasporto lastre automatizzato della Newsetter TH80

- la seconda, basata sul platesetter Creo Trendsetter 2637F AL, indirizzata invece ai quotidiani di media tiratura. Entrambe impiegano lastre a tecnologia termica, caratterizzate da un’altissima qualità di stampa, operatività in luce naturale e tempi di riavvio più rapidi del ciclo di stampa nel caso di arresto della rotativa per rotture carta o per il cambio di edizioni. La soluzione basata sul Newsetter TH80 presenta un sistema di caricamento automatico basato sul principio di gravità nel posizionamento della lastra che non richiede alcun intervento da parte dell’operatore, ed utilizza un meccanismo di impressione lastra a letto piano, in grado di garantire il miglior rapporto possibile fra qualità e velocità del procedimento. La linea è compatibile con tutti i più diffusi formati di stampa,

panorama, broadsheet, tabloid etc., mentre la velocità di produzione della linea Ctp varia, a seconda della configurazione impiegata, da 80 a 240 lastre all’ora. La soluzione basata su Creo Trendsetter 2637F AL, indirizzata ai quotidiani di media tiratura, impiega una tecnologia di impressione a tamburo rotante esterno, ed è in grado di esporre 38 lastre in formato broadsheet all’ora o 20 in formato panorama, di larghezza massima 940mm x 660mm. Entrambe le soluzioni utilizzano la nuovissima lastra CtP termica Thermal Newspaper Plate, sviluppata appositamente per le esigenze dei giornali quotidiani, che consente l’impiego in luce naturale e garantisce una qualità di stampa perfettamente stabilizzata per oltre 200.000 copie.

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Rip once, proof anywhere. BlackMagic, la soluzione per ottimizzare il digital proofing

Il flusso di lavoro digitale, tipico delle più attuali te le correzioni del colore e i valori della retinatura. A configurazioni utilizzate dall’industria grafica di tutto questo punto BlackMagic converte i dati nel formato il mondo tra cui quelle CTP, ha totalmente rivoluzio- originale dell’unità di proofing e li invia a questa per nato negli ultimi anni i l’uscita. Si ottiene così, in metodi di preparazione pochi minuti, una prova della stampa, offrendo digitale che contiene tutti un grado inarrivabile di i dati originali, compresi Via del Pratignone 38/40 flessibilità, rapidità e precisiogli eventuali errori, senza spre50041 Calenzano (FI) ne. Come tutte le nuove tecnologie, care un solo foglio di pellicola o una tel. 0558836200 - fax 0558836222 anche il workflow digitale è soggetsola lastra e senza alcuna fatica. E senhttp://www.kpgraphics.com to a continui processi di za rallentare la produttività del potenziamento e ottimizzazione. Uno network, dal momento che - una volta degli aspetti che richiedono soluzione è rappresentato acquisiti i dati - tutto il lavoro del server viene eseguidal fatto che i file utilizzati per l’elaborazione delle to off-line. BlackMagic comprende al proprio interno pagine provengono quasi sempre da Rip differenti da un Rip PostScript che consente l’utilizzo diretto di file quelli delle unità di uscita finali; questa mancanza di provenienti da stazioni di lavoro Macintosh, Windows corrispondenza può produrre errori che restano invisi- e Unix ed un’ampia gamma di filtri di input e di drivers bili fino al momento dell’effettiva uscita del lavoro. di output che ne permette l’inserimento in qualsiasi Kodak Polychrome Graphics, leader riconosciuto nel tipo di configurazione. campo della produzione di lastre e nella distribuzione Le unità per le quali non è disponibile il driver didi sistemi CTP a tecnologia termica, propone la solu- retto vengono gestite attraverso uno dei driver TIFF, zione giusta: il server BlackMagic della Serendipity Postscript o Scitex. Il software comprende moltissime Software Ltd. BlackMagic è un server centralizzato funzioni automatiche che garantiscono la massima flesche lavora secondo un concetto semplice: “Rip once, sibilità ed efficienza consentendo di individuare gli proof anywhere”; utilizza infatti gli stessi dati di errori e di eseguire le correzioni, tra cui un sistema di rasterizzazione che la imagesetter o il platesetter in- gestione del colore che utilizza i profili ICC e la possivieranno all’uscita finale per tutte le unità di proofing bilità di produrre una Blue Line elettronica per elimicollegate alla rete. Il procedimento è semplice. Tutti i nare gli errori di trapping. Si possono inoltre lavori provenienti dal Rip di input e pronti per l’uscita configurare le code di stampa e gestire contemporanevengono trasferiti al Server BlackMagic e risultano amente più unità di uscita. Oltre che attraverso network, immediatamente disponibili in display. Al comando BlackMagic può collegarsi alle stampanti via dell’operatore, BlackMagic copia sul proprio disco i Centronics o SCSI con numerosi protocolli. I vantagfile relativi alle lastre finali, che appaiono sullo scher- gi offerti da BlackMagic sono più che evidenti: i temmo definiti secondo il colore di stampa: cyan, magenta, pi e i costi del procedimento di proofing vengono sengiallo, nero o altri colori speciali. sibilmente ridotti, la produttività aumenta così come La pagina viene derasterizzata se necessario, la ri- la certezza del risultato finale, anche quando i colori soluzione viene modificata secondo le caratteristiche di stampa sono più di quattro. BlackMagic consente dell’unità di proofing, gli eventuali colori speciali ven- inoltre di inviare le prove sotto forma di file compresgono convertiti nella combinazione CMYK corrispon- si ad un altro server BlackMagic remoto attraverso dente e riportati sulla pagina; vengono quindi applica- qualsiasi tipo di collegamento.

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Ages Arti Grafiche trova la soluzione ideale per il CTP in Kodak Polychrome Graphics

C’era una volta una piccola tipografia, che fu ac- glioramento del servizio offerto ai clienti che permetquistata da tre fratelli... non è una favola, ma l’inizio tono di distinguersi in un mercato - quello degli stamdella storia vera della Ages Arti Grafiche di Torino. pati commerciali, della stampa di riviste, di libri di Dal 1961, anno in cui i qualità e dell’editoria scofratelli Pasquario rilevalastica - caratterizzato da rono una piccola azienuna forte competitività. da tipografica, sono pasLa decisione di inseVia del Pratignone 38/40 sati quasi quarant’anni durante i rire all’interno dell’azienda un si50041 Calenzano (FI) quali la Ages è cresciuta in progresstema CTP è per la Ages frutto di un tel. 0558836200 - fax 0558836222 sione fino a diventare una delle più orientamento iniziato già diversi anni http://www.kpgraphics.com importanti aziende di stampa del Piefa, in tempi in cui l’esposizione diretmonte, che impiega circa 80 persone, lavora con 23 ta su lastra in pratica non esisteva ancora. La scelta di elementi stampa alcuni dei quali nuovissimi ed ha sede un sistema Creo VLF Trendsetter 5467 F fornito da in uno stabilimento “modello” costruito nel 1972 su Kodak Polychrome Graphics è stata vincente. La deun progetto mirato commissionato ad un team di ar- cisione dell’acquisto, presa dopo un accurato studio chitetti e ingegneri. Di questa sede alla Ages sono giu- sulle possibilità e sulle tecnologie disponibili, era stastamente orgogliosi; in effetti, le speciali soluzioni tec- ta inizialmente programmata per la Drupa 2000, menniche impiegate conferiscono all’ambiente di lavoro tre l’installazione sarebbe dovuta avvenire all’inizio gradevolezza, spazio, luminosità e un relativo silen- del 2001. La rapida ascesa del mercato del CTP che si zio. Condizioni piuttosto inusuali per uno stabilimen- è registrata l’anno scorso in tutta Italia e in particolare to che raggruppa in circa 9.000 metri quadrati divisi in Piemonte e la conseguente necessità di rispondere su due piani più uno seminterrato i reparti di produ- in tempi rapidi alle richieste dei clienti, soprattutto quelzione, gli uffici, i magazzini e gli impianti. L’illumi- li esteri, ha invece richiesto di anticipare i tempi. La nazione di tutto lo stabile è a luce indiretta, piacevole scelta della Ages è caduta su Creo perché la casa canae non stancante. I pavimenti, che hanno una portata dese forniva, a detta di Gramaglia, la migliore garanmolto superiore a quella normalmente richiesta dal- zia di qualità tecnologica grazie alla maggiore espel’attività, sono stati costruiti per ridurre al minimo le rienza e alla posizione leader sul mercato internaziovibrazioni delle macchine da stampa, mentre tutti gli nale. In particolare convincevano la tecnologia termiimpianti rumorosi - riscaldamento, condizionamento, ca, il grande formato, il sistema di caricamento delle pompe - sono stati installati a parte, al piano interrato. lastre in piano, molto semplice da usare e soprattutto Colpisce poi l’impianto di depurazione che tratta tutte le condizioni di lavoro in normale luce ambiente. Erale acque di scarico dell’azienda, costruito nel 1972, no poi disponibili e già ampiamente testate le lastre ben prima della legge Merli. In questa sede la Ages adatte, le Thermal Printing Plates 830. Kodak svolge tutte le attività di prepress e di stampa, suddi- Polychrome Graphics, casa produttrice delle lastre e vise nei diversi reparti. Completa il procedimento una distributrice dei sistemi Creo è apparsa la soluzione piccola legatoria interna, utilizzata per le piccole tira- ideale per Ages. Grazie all’esperienza già acquisita ture e per le urgenze. Alberto Gramaglia, direttore dello nella gestione dei procedimenti digitali di preparaziostabilimento da 23 anni, sottolinea il costante impe- ne, l’azienda è stata in grado di far entrare subito in gno della proprietà nell’innovazione produttiva e tec- produzione il nuovo sistema, installato nel settembre nologica, alla continua ricerca della qualità e del mi- del 1999. Anche i clienti, opportunamente informati e

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Creo VLF Trendsetter 5467F Formato lastra max min Formato immagine max

1372 x 1702 mm - 16 pagine 508 x 394 mm - 2 pagine

Precisione con formato lastra massimo

1,2 mil (30 micron)

Ripetibilità con formato lastra massimo

0,3 mil (8 micron)

Registro con formato lastra massimo

1,0 mil (25 micron)

1358 x 1702 mm

Tempo di esposizione sull’intero formato immagine con risoluzione a 2400, 1600, 1200 dpi e con sensibilità termica lastre Kodak Polychrome TPP

8,0 minuti

Ciclo di caricamento/scaricamento circa 1,5 minuti

sensibilizzati, hanno rapidamente accettato il passaggio dal procedimento tradizionale a quello digitale; in pochi mesi più della metà delle lastre prodotte nei formati adatti alle macchine da stampa 70 x 100 e 120 x 160 proviene dal sistema Creo VLF. Ma si tratta di un dato in evoluzione: la previsione è di passare al nuovo sistema l’80% della produzione in breve tempo. I vantaggi, sia per la Ages che per i suoi clienti che Gramaglia definisce molto esigenti - sono innegabili: risparmio sui materiali, tempi di produzione più brevi e migliore qualità del risultato finale grazie all’eliminazione di tutte le variabili costituite dalle diverse esposizioni e dal trattamento dei film. Oggi le differenze tra l’originale e la stampa sono quasi annullate, il registro è perfetto e i tempi di avviamento

Risoluzione standard Creo Squarespot™ Thermal Imaging 2400, 1600, 1200 dpi Risoluzione opzionale con unità di scrittura diverse

fino a 3200 dpi

sono più brevi, anche perché grazie al CTP si eliminano tutti i piccoli difetti tipici del procedimento tradizionale: sporchi, segni di nastro adesivo, ombre ecc. A coronamento del tutto, la possibilità di fornire prove cianografiche a colori di grande formato. Il Creo VLF Trendsetter 5467 F si inserisce in una configurazione che comprende 17 stazioni di lavoro sia Macintosh che PC con Windows, dove si eseguono la grafica e l’imposizione. Una rete interna collega le stazioni di lavoro con gli scanner piani, con il server OPI e il Rip ad alta definizione. Completano la configurazione le uscite su Kodak DCP 9500 Proofer, su altre stampanti e su fotounità, oltre che naturalmente sul Creo VLF Trendsetter 5467 F.

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Marlin ECRM e Postfax ITS: produttività ed efficienza per la produzione dei giornali Imagesetter Marlin ECRM: produttività senza compromessi

costituite dalle funzioni “head and tail punching” e “cut-to-size”. Si tratta nel primo caso di un sistema automatico di punzonatura alla testa e al piede del foKodak Polychrome Graphics, sempre più attiva glio, che garantisce la massima precisione nella mesnella ricerca di soluzioni tecnologiche avanzate dedi- sa a registro in macchina e una maggiore rapidità nelcate al mondo dei giorl’esecuzione della lastra. nali, ha scelto di comLa seconda funzione prendere nell’ampia si avvale di un doppio gamma di attrezzature e buffer interno ed esegue il Via del Pratignone 38/40 sistemi ad alta produttività a quetaglio a misura del film in uscita, 50041 Calenzano (FI) sti destinati le imagesetter della lipermettendo ai sistemi automatici di tel. 0558836200 - fax 0558836222 nea Marlin prodotte da ECRM. preparazione delle lastre di utilizzarhttp://www.kpgraphics.com Marlin è una linea appositamente idelo direttamente; si ottimizza così la ata per rispondere a tutte le esigenze specifiche delle produzione e si riduce al minimo lo spreco di materiaaziende di stampa di giornali e riviste, per le quali l’alta le. Progettate e costruite secondo gli standard ISO capacità produttiva deve andare di pari passo con altre 9001, le Marlin sono di struttura particolarmente resiimportanti caratteristiche, quali la facilità di integra- stente e possono essere utilizzate a piena capacità giorzione con i sistemi editoriali front-end, la certezza e no dopo giorno per lungo tempo. La manutenzione è l’immediatezza dei risultati e il contenimento dei co- semplice e richiede interventi minimi. Il collegamensti di gestione. Le imagesetter Marlin sono proposte to on-line con le sviluppatrici non comporta alcun proin due modelli: Marlin 63, con capacità di introduzio- blema e può essere effettuato con modelli standard, ne di 25 pollici (63,5 cm), adatta alla produzione di normalmente disponibili sul mercato. Le imagesetter segnature di 8 pagine e di doppi broadsheet, e Marlin Marlin accettano sia film e carte che lastre in poliestere. 46, che produce segnature di 4 pagine e broadsheet I valori di risoluzione sono variabili, a scelta dell’opesingoli ed ha un formato utile di 18 pollici (46 cm). ratore, da un minimo di 1000 a un massimo di 2540 Una delle caratteristiche principali delle Marlin è l’al- dpi, per consentire la migliore esecuzione dei più ditissimo livello di produttività, che per il modello 46 è versi tipi di lavoro. Per offrire agli utilizzatori la masdi 60 pagine all’ora in formato broadsheet, mentre per sima flessibilità, le Marlin dispongono di diversi tipi la Marlin 63 è di ben 88 pagine all’ora, sempre in for- di Rip software, ad alta velocità, sia in vesione per PC mato broadsheet. Un risultato eccezionale, garantito che per Macintosh. da un esclusivo sistema ottico a tecnologia olografica, brevettato da ECRM, che sostituisce il tradizionale PostFax ITS per la gestione del workflow delspecchio poligonale. Il sistema è composto da un di- le pagine sco olografico girevole che aumenta di ben cinque volte Kodak Polychrome Graphics presenta agli stamla capacità di copertura dell’area di scrittura del laser ad ogni rivoluzione, eseguendo così l’esposizione con patori italiani di giornali una nuova soluzione tecnola velocità fino ad ora impensabile di 813 cm al minu- logica destinata a rinnovare e migliorare il processo di to. Oltre ad aumentare la velocità, la tecnologia trasmissione e gestione del flusso dei dati delle pagine olografica riduce i problemi di allineamento ed aumen- dal sistema editoriale all’unità di esposizione della ta la secchezza del punto, consentendo di ottenere ri- pellicola finale o della lastra CTP. Si tratta di una linea sultati di alta qualità. Due altre caratteristiche partico- di sistemi prodotti dalla Integrated Technologies larmente interessanti delle imagesetter Marlin sono Solutions (ITS) e distribuiti in Italia da Kodak

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Polychrome Graphics che, integrandosi perfettamente con WydNet, consentono di aggiornare in modo radicale il flusso di lavoro utilizzando strumenti moderni per il controllo e la gestione delle pagine e fornendo la possibilità di interfacciare qualsiasi tipo di unità di uscita. Tutte le soluzioni si basano sul prodotto chiave, ITS PostFax, un sistema che integra i dati WydNet rendendoli compatibili con tutta la gamma degli strumenti ITS dedicati alla gestione del work-flow. Il processo di trasmissione e ricezione viene così rivoluzionato senza necessità di modificare radicalmente le tecnologie esistenti e diventa immediatamente compatibile con le più aggiornate e diffuse tecnologie informatiche standard. PostFax è in grado di collegare scanner, film recorders, fotounità e sistemi di esposizione computer-to-plate, creando configurazioni network aperte e al tempo stesso compatibili con WydNet e consentendo agli utilizzatori di aggiornare il metodo di produzione in modo flessibile e a costi ragionevoli. Le più evidenti tra le numerose opportunità offerte da PostFax sono ad esempio la possibilità di abbandonare Rip ormai obsoleti adottando i nuovi HarleQuin 5.0 e quella di sostituire o integrare film recorder di vecchio tipo con le più attuali fotounità o imagesetter come le Mako e Marlin prodotte da ECRM. Oltre a questo, PostFax permette all’azienda di aprirsi alle nuove soluzioni produttive computer-to-plate Thermal Newspaper

System, prodotte da Kodak Polychrome Graphics, che consentono di far uscire le pagine direttamente su lastra termica abbandonando il passaggio intermedio in pellicola. La ITS produce soluzioni innovative nel campo delle tecnologie di teletrasmissione dati da più di dieci anni ed ha contribuito alla realizzazione di moltissimi sistemi diffusi sul mercato mondiale e distribuiti sotto numerosi marchi commerciali di costruttori di hardware. Oltre a gestire la teletrasmissione dei dati, PostFax e le altre opzioni software che compongono la gamma ITS proposta da Kodak Polychrome Graphics possono essere configurate secondo ogni esigenza permettendo di eseguire tutte le funzioni di buffering, archiviazione, page view, page flow e gestione del network. PostWorks integra diverse soluzioni software per generare un flusso di lavoro efficiente. PostMerge gestisce il montaggio elettronico delle pagine, PostProof fornisce soluzioni avanzate sia per soft proof che per hard proof, mentre PostView consente l’accesso al layout di pagina e al flusso delle pagine. Kodak Polychrome Graphics distribuisce in Italia i prodotti ITS mantenendone le denominazioni originali e lavorando in stretta collaborazione con gli sviluppatori dei sistemi per garantire la migliore assistenza locale e fornire ai clienti un supporto altamente specializzato.

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Workflow Digitale I fatti che contano…

LinkService Srl si presenta a questo nuovo appun- soluzione basata su Asura a cui è stata costruita una tamento con i lettori di Tecnomedia per riprendere l’ar- interfaccia client-server di consultazione e gestione di gomento workflow digitale. tutte le informazioni di log sui singoli materiali. L’inPer offrirVi una panoramica esaustiva sul modulo terfaccia provvede anche a fornire strumenti di Asura abbiamo deciso di costruire un percorso di browsing distribuito e le necessarie interfacce con il normalizzazione, preflight e sistema di produzione. LinkService Srl conversione ed illustrarvelo tramite una serie di K a t a W e b schermate commentate sul (LSAdExtractor) -> sistema • CONSULENZA INFORMATICA nostro sito Internet all’indiper la migrazione di annun• FORMAZIONE • SVILUPPO SOFTWARE rizzo che segue: ci economici su Internet • DISTRIBUZIONE www.linkservicegroup.it/ I moduli Asura, Solvero OneVision.htm e PlugTEXTIn sono stati la Via Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) base di una soluzione attraverTelefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869 Tramite Internet potrete so la quale gli annunci vengono Internet: http//www.linkservicegroup.it E-Mail: posta@linkservicegroup.it anche scaricare: convertiti in formato testo, sottopo• Manuale d’uso di Asura sti ad editing visivo guidato tramite una • Manuale d’uso di Solvero o più postazioni di lavoro ed archiviati su database • Manuale d’uso dei moduli aggiuntivi Oracle. Per quanto concerne il posizionamento di questi strumenti, essi trovano significativa collocazione presNumerica (concessionaria di pubblicità) so: (LSAdWorkflow) -> gestione del workflow pubblici• Editori, nell’ambito della certificazione dei mate- tario. Una integrazione avente come base il modulo riali provenienti dall’esterno e nell’ottimizzazione Asura ed una serie di plug-in ci ha permesso di realizdei flussi produttivi interni zare un sistema di gestione del flusso pubblicitario che • Concessionarie di pubblicità, laddove la struttu- si interfaccia al sistema gestionale ed al sistema editora sia stata preposta alla ricezione, alla validazione riale. ed allo smistamento dei materiali digitali Tutto il materiale previsto per la pubblicazione vie• Fotolito, nell’ambito della razionalizzazione dei ne controllato e convertito in un formato idoneo al siworkflow di produzione stema di produzione. Le informazioni di produzione sono automaticamente importate nel modulo di gestioIn questa occasione vogliamo richiamare le prime ne del workflow e, opportunamente arricchite di significative installazioni che ci permettono di affron- preview grafica, consentono alla nostra applicazione tare l’argomento non solo da un punto di vista teorico di fornire avanzate funzionalità di tracking e verifica ma anche, e soprattutto, con la consapevolezza che le dei carichi. nostre soluzioni stanno raccogliendo velocemente il Vostro consenso. … ed in fase di valutazione: Il Corriere della Sera (LSAdWorkflow) Fra i primi clienti consolidati annoveriamo: Centro Stampa Pavese -> gestione dei materiali Vi forniamo una anteprima di alcuni parametri in arrivo da strutture di produzione esterne. I configurabili in Asura (il flusso completo è presente materiali in arrivo dai service esterni alimentano una sul nostro sito, come citato in precedenza).

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Una delle finestre di configurazione per il controllo, normalizzazione e ottimizzazione dei colori (Spot Colors, Pantone, Lab Color, ecc..) presenti nel documento da controllare

Formati di Uscita disponibili in Asura, dopo che il file da processare è stato controllato, normalizzato e ottimizzato

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Onevision annuncia Asura 3.3 e Solvero 4.3 Ora con il supporto dei formati PDF/X-1 e 1.3

Lo scorso 18 febbraio a Regensburg, in Germa- rilascia dettagliatissimi LOGfile nei quali sono elennia, OneVision ha rilasciato le ultime versioni di cati tutti i documenti verificati e gli errori eventualSolvero ed Asura, programmi per la gestione delle fasi mente riscontrati. Questi LOGfile possono essere gedi prestampa. Con questi aggiornamenti gli applicati- nerati in ASCII, RTF o HTML. vi sono in grado di gestire le specifiche PDF 1.3 (Adobe Acrobat 4.0) e PDF/x-1. Solvero è un applicativo L i n k S e r v i c e S r l destinato alla gestione degli Asura e Solvero riconoscono, visualizzano e prooggetti indipendentemente ducono output secondo tut• CONSULENZA INFORMATICA dalla piattaforma su cui sono te le sette tipologie di sfustati generati. Apre qualsiasi • FORMAZIONE • SVILUPPO SOFTWARE mature PostScript 3 dispoPDF, PostScript o EPS con• DISTRIBUZIONE nibili nel formato PDF 1.3. sentendo di intervenire su Così come per le immagini qualsiasi componente senza Via Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) multicanale, il software bisogno dell’applicazione che Telefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869 OneVision è in grado di effetlo ha generato. Con Solvero Internet: http//www.linkservicegroup.it E-Mail: posta@linkservicegroup.it tuare il rendering di questi oggetl’utente può correggere il testo, le ti specifici del formato PDF 1.3 per immagini e gli oggetti grafici. Inoltre è produrre uscite su periferiche PostScript Livello 1 e 2, possibile intervenire sui colori di ciascun elemento o così come rilasciare formato PDF 1.2. di tutti gli oggetti, compresa la possibilità di separare Sia Asura che Solvero supportano ora gli spazi in quadricromia le tinte piatte. Si possono accodare colore DeviceN, compresa la possibilità di editare più file in un singolo documento, cambiare colori delimmagini e sfumature definite con parametri multitono. le sfumature anche da CMYK o tinta piatta a bianco, Inoltre, Solvero è ora in grado di offrire il supporto modificare l’ordine delle pagine, rinominare completo per l’editing di sfumature lineari e radiali. assegnazioni di colori che sono in conflitto, ruotare o Entrambi gli applicativi sono in grado di “forzare”, in fare il fitting del contenuto di una pagina al cambiabase alle impostazioni utente, la conversione in spa- mento dell’orientamento o del formato. zio colore CMYK o RGB, conservare i settaggi relativi alla retinatura ed impostare il livello di PostScript OneVision, che ha uffici a Regensburg (Germania), in uscita (1, 2 o 3) così come il formato PDF (1.2 o Milton Keynes (Inghilterra) ed Inselin (NJ – Stati 1.3) e DCS. Entrambi i prodotti sono disponibili per Uniti), sviluppa soluzioni per il workflow di prestampiattaforme Windows NT e Mac OS X Server. pa indirizzati ai giornali, agli stampatori di materiale finanziario ed ai più generici stampatori di materiale Asura è uno strumento totalmente automatico di commerciale. correzione ed ottimizzazione; controlla file digitali L’azienda offre soluzioni software e servizi di congarantendo l’integrità delle informazioni nel passag- sulenza mirati ad accrescere la produttività, la sicugio al flusso di produzione. Asura utilizza un RIP rezza e la semplicità dei workflow digitali per gli stamDisplay PostScript integrato per aprire e verificare cia- patori e gli editori. Gli altri prodotti multi-piattaforma scun file, consentendo quindi di correggere moltissi- di OneVision sono: mi errori. I documenti ottimizzati possono essere salSecare: editor di imposizione totalmente vati come nuovi PDF, PostScript o EPS. Se un file personalizzabile, sviluppato in modo specifico per contiene errori che non possono essere corretti, Asura quanti sono dotati di attrezzature di alto livello in tecmuove il documento in una cartella separata; Asura nologia CtF e CtP.

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PlugFitin: modulo aggiuntivo per Solvero e Asura che ridimensiona automaticamente i materiali in base alle dimensioni degli spazi pubblicitari PlugIMPOSEin: modulo aggiuntivo per Solvero ed Asura che consente di effettuare l’imposizione in base a fogli macchina predefiniti. L’utente può importare, ridimensionare e ritagliare le immagini, così come cambiare l’ordine delle pagine. Il prodotto finale può essere inviato su pellicola o lastra. PlugRECOMPOSEin: modulo aggiuntivo per Solvero che ricombina piani colore preseparati provenienti da file PostScript e PDF, rilasciando un documento composito; in questo modo l’utente è in grado di accedere a tutti gli elementi per effettuare modifiche, stampe di bozza o riutilizzare il documento. PlugTEXTin: modulo aggiuntivo per Solvero ed Asura per estrarre automaticamente tutto il testo pre-

sente in documenti PostScript, PDF ed EPS e renderlo quindi disponibile per l’editing, la distribuzione oppure il riutilizzo tramite Web o database PlugMORALin: modulo aggiuntivo per Solvero ed Asura che, in base ad un dizionario definito dall’utente, cerca automaticamente parole “proibite” all’interno di documenti PostScript, PDF ed EPS per, eventualmente, scartare il file dal flusso di produzione PlugCROPin: modulo aggiuntivo per Solvero ed Asura in grado di riconoscere la presenza di crocini di taglio in file PDF, PostScript ed EPS e provvedere quindi al cropping automatico PlugSPOTin: modulo aggiuntivo per Solvero ed Asura che consente di convertire automaticamente colori di selezione in tinte piatte in base regole definite dall’utente.

Per maggiori informazioni potete contattare: OneVision al numero telefonico 001.732.404.9600 ovvero tramite Internet: http:// www.OneVision.com Il distributore italiano: LinkService Srl al numero telefonico 0522.953867(ra) ovvero tramite Internet: http://www.linkservicegroup.it/OneVision.htm

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Informix, soluzioni Web per avere successo nella i.Economy La gestione ed il corretto uso delle informazioni niera semplice, potente, rapida e flessibile, in modo costituiscono oggi, senza dubbio, la sfida più stimo- da ricavarne un vantaggio competitivo, è da sempre la lante alla quale si trovano davanti tutte le aziende, e missione di Informix, leader mondiale nella tecnolonon soltanto quelle che producono comunicazione. I gia delle basi di dati. A partire da questo numero, produttori di beni e servizi assegnano importanza sem- Informix ha avviato una collaborazione con TecnoMepre maggiore al rapporto con dia, con l’obiettivo di proporil cliente, alla capacità di forsi a tutte le aziende che operanire servizi personalizzati, alla no nel settore dell’editoria, sielaborazione dei dati sulle ano esse editori o fornitori di transazioni e sul comportatecnologie, come partner stramento di acquisto dei clienti in tegico per tutte quelle applicafunzione di strategie di markezioni che richiedono una gestioting sempre più rispondenti alle ne intensiva e la creazione di vaesigenze del mercato. lore aggiunto a partire dalle inforVia Donat Cattin, 5 Non si tratta, intendiamoci, di mazioni. Cernusco S. Naviglio (MI) una novità assoluta, dal momento Nell’ultimo anno Informix ha Tel 02.92145.1 - Fax 02.92145555 Via Marocco, 51- 00144 Roma che da sempre le aziende hanno senprofondamente ridefinito la propria Tel. 06 5929381 - Fax 06 5913778 tito la necessità di avere le antenne offerta di prodotti e di soluzioni per www.informix.it ben drizzate rispetto ai mutamenti andare incontro alle nuove e moderne it-mktg@informix.com della società, dei costumi, delle abituesigenze dei servizi informativi delle dini di consumo. La novità è che oggi l’evoluzione aziende, enti e istituzioni; il risultato di questa stratedel mercato, dove Internet si avvia a diventare il cana- gia è oggi una gamma di soluzioni strettamente intele di distribuzione principale di beni e servizi, richie- grate tra loro, che abbracciano problematiche anche de in primo luogo strategie di marketing personalizzate molto diverse tra loro: i Portali Internet/Intranet, il rap“one to one”, in grado di fare di ogni cliente una “nic- porto con gli utenti sia interni che esterni alle strutture chia di mercato” diversa da ogni altra, ed in secondo (CRM – Customer Relationship Management), la comluogo una capacità di risposta e di adattamento in tempo mercializzazione dei prodotti e dei servizi (ereale: per non perdere l’utente che ho “agganciato” commerce), l’analisi dei dati raccolti. alla mia home page, dovrò essere in grado, già dal priNell’ambito della i.Economy i prodotti ed i servizi mo clic del suo mouse, di strutturare i contenuti del di Informix possono essere suddivisi in tre aree princimio sito in funzione dei suoi interessi. pali, come mostra anche il grafico pubblicato nella Ecco quindi che la cosiddetta “new economy” al- pagina seguente: tro non è che una economia trainata dall’informazio- 1. Internet: In quest’area vi sono proposizioni ne, una “i.Economy” nella quale è destinato a sopravapplicabili tanto all’interno delle aziende (Portale vivere e ad avere successo solo chi possiede le inforIntranet, Extranet, gestione del flusso di lavoro, mazioni giuste, sa elaborarle meglio, sa estrarne le stracreazione dei contenuti multimediali), quanto altegie più corrette e sa renderle operative più velocel’esterno, ad esempio con soluzioni per la gestione mente sul web: “Way to Web TM”. dei siti WEB orientati alla distribuzione disciplinata delle informazioni ed alla commercializzazioLa missione di Informix ne dei prodotti/servizi. 2. OLTP - Middleware: Quest’area incorpora i proAiutare le aziende a gestire le informazioni in madotti tradizionali di Informix, le strutture ed i com-

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ponenti principali che costituiscono il cuore dei Sistemi Informativi aziendali. Vi sono anche soluzioni specifiche, con software di middleware, e componenti che interagiscono con applicazioni e database preesistenti per l’implementazione di nuove soluzioni, sia centralizzate che distribuite (Sistemi mobili distribuiti geograficamente). 3. Business Intelligence: Le soluzioni ed i prodotti in quest’area sono indispensabili per un moderno approccio di raccolta e di analisi delle informazioni memorizzate negli archivi o nei files che contengono le informazioni provenienti dai contatti (clic) dei WEB. Le soluzioni proposte da Informix permettono ai manager delle aziende di prendere decisioni e di effettuare scelte per perfezionare la comunicazione e l’offerta dei servizi, determinando al tempo stesso, se gli sforzi implementativi di progetto sono efficienti o se è necessario ridefinirne le strategie di attuazione.

Come mostrato nella figura, per ciascuna di queste aree vi e’ una proposizione tecnologica mirata, ed in particolare, in questo primo appuntamento con i lettori di TecnoMedia, ci occuperemo delle soluzioni che riguardano l’area Internet: i.Reach: per la realizzazione dei portali Internet/Intranet/ Extranet e la gestione, diffusione e condivisione su Web dei documenti; i.Sell: la soluzione per il commercio elettronico, sia business-to-business che business-to-consumer e sviluppata completamente in Java, con sofisticate funzionalità’ di personalizzazione orientate al singolo cliente (one to one marketing); Media 360: la soluzione per la realizzazione di un ambiente operativo completo per la gestione e la creazione di qualsiasi tipologia di contenuto multimediale.

i.Reach i.Reach è la soluzione Informix per la gestione dinamica dei contenuti del WEB e della loro pubblicazione su Portali Internet/Intranet. Si tratta, in estrema sintesi, di un insieme di strumenti software che consentono la gestione dei contenuti dei siti Internet: sia le pagine Web che le loro componenti multimediali

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In alto: InteliHealth.com, il portale di informazione medica realizzato dalla società assicurativa Aetna U.S. Healthcare e dalla Johns Hopkins University, sviluppato su piattaforma i.Reach. In basso: l’interfaccia web di i.Reach riservata agli autori per la pubblicazione dei contenuti

possono essere facilmente gestite in modo tale da pubblicare grosse quantità di informazioni, curandone il loro periodico o predefinito aggiornamento. Naturalmente i.Reach può essere utilizzato anche per l’uso e la raccolta delle informazioni aziendali: esso consente infatti di far fluire internamente all’azienda la documentazione realizzata dai vari dipartimenti, garantendo una distribuzione organizzata e la possibilità di realizzare nel tempo un archivio documentale facilmente raggiungibile da ciascun utente sia interno alla rete aziendale (Intranet) che localizzato sul territorio (Extranet). i.Reach consente di definire e gestire l’intero workflow di pubblicazione di documenti digitali, che vengono archiviati su un’unica base di dati Informix Dynamic Server e con i quali interagiscono tutte le categorie di utenti: • Gli autori dei contenuti, che aggiungono e aggiornano i contenuti al Web utilizzando tutti i tipi di documenti predefiniti e compatibili con gli standard HTML, ed indicando, se necessario, una data dopo la quale il documento non sarà più disponibile in consultazione sul Web; • Gli Utenti abilitati alla approvazione dei contenuti, che possono effettuare la revisione, la convalida od il rifiuto di pubblicazione dei documenti; • Gli amministratori del Web, che definiscono le categorie e stabiliscono i layout grafici di composizione delle informazioni. • Gli Amministratori degli utenti, che gestiscono gli accounts degli utenti e dei gruppi di utenti; • I lettori, che possono consultare (ma non modificare) i documenti che il proprio profilo utente dà diritto di prendere in visione, effettuare ricerche, registrare il proprio profilo in modo da selezionare il materiale disponibile in base alle proprie specifiche esigenze. i.Reach consente di realizzare e gestire siti Web Internet/Intranet molto complessi e strutturati, ma è immediatamente produttivo anche in quelle realtà che non necessitano di elevati livelli di sofisticazione o personalizzazione, o che non possono dedicare alla realizzazione di servizi Web consistenti risorse spe-

cialistiche. Tra i siti italiani realizzati con i.Reach, segnaliamo lo sportello telematico U.R.P. della Regione Toscana (www.regione.toscana.it) ed il portale Intranet del servizio reti di comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche. All’estero, fra le tante referenze, citiamo il portale di informazione medico scientifica www.InteliHealth.com e quello della AT&T , www.attmysite.com .

i.Sell i.Sell è la soluzione integrata di Informix per il commercio elettronico, comprensiva di tutti i servizi e prodotti necessari a garantire alle aziende un reale vantaggio nell’offrire ai clienti proposte commerciali personalizzate in base alle effettive esigenze del mercato e diversificabili per ogni singolo utente (one-toone marketing). i.Sell è in grado di garantire ogni aspetto della transazione commerciale via Web, sia essa Business-to-

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Business che Business-to-consumer: procedure di pagamento e convalide della transazione diversificate, gestione dei beni, spedizione ed interazione con i gestionali di magazzino, soddisfacimento dell’ordine. i.Sell si compone di una serie di componenti, ciascuna delle quali gestisce un aspetto specifico: 1. Personalizer. Questa componente gestisce in modo intuitivo e completo il profilo dei clienti, la segmentazione degli stessi, i contenuti e/o i gruppi di contenuti che si vogliono rendere disponibili sul WEB. Permette la associazione di queste componenti sulla base delle regole di marketing e di mercato stabilite dai business manager. In pratica, il personalizer realizza un profilo per ciascun utente che si collega al Web, sulla base del suo comportamento, delle pagine che consulta, dei prodotti che visualizza, e modifica in tempo reale la visualizzazione dei contenuti del sito sulla base di questo profilo. Se dunque il potenziale acquirente si collega al supermercato virtuale e consulta i prezzi delle macchine fotografiche, quando tornerà nella home page del sito (oppure quando si collegherà nuovamente) troverà in bella evidenza le offerte speciali sulle fotocamere, ma anche sui rullini, sugli scanner per l’acquisizione delle immagini o sulle riviste di fotografia. 2. Merchandiser. i.Sell Merchandiser è la componente di i.Sell che consente di realizzare rapidamente il catalogo virtuale e l’aspetto grafico del sito Web ecommerce. Consente di orientare i contenuti sia per la vendita dei prodotti alle aziende (business-to business) che ai consumatori al dettaglio (businessto-consumer). i.Sell Merchandiser offre tutte le funzionalità necessarie alla gestione dell’intero processo di vendita in linea: sviluppo veloce e differenziato delle aree del sito (multi-dipartimento e/o multi-store), facile manutenzione del catalogo e dei contenuti, generazione in tempo reale di report, controllo e gestione degli ordini, calcolo delle tasse e delle spese di spedizione. A queste funzioni si aggiungono quelle inerenti alla manutenzione del Web in termini di traffico e di caratteristiche prestazionali.

Il “carrello elettronico”, personalizzato per ciascun cliente, gestisce le scelte effettuate in più dipartimenti. All’atto dei successivi “login”, il cliente può controllare lo stato del proprio carrello, scegliere se continuare la consultazione della vetrina virtuale, ovvero completare gli acquisiti procedendo al pagamento. Integrata con i.Sell Personalizer, la componente i.Sell Merchandiser permette di offrire ai clienti e ai visitatori del sito esperienze di acquisto on-line personalizzate, garantendo allo tempo stesso minori sforzi per l’aggiornamento dei contenuti, che possono essere modificati anche da personale senza particolari competenze informatiche. 3. i.Sell Application Server. E’ il “cuore” del sistema i.Sell, che garantisce l’accessibilità dei servizi anche in presenza di grandi volumi di traffico sulla rete. Si tratta di un server 100% Java compatibile che, in modo scalabile ed affidabile, compila e gestisce le applicazioni Java invocate dalle pagine del sito, il carico transazionale ed il processamento parallelo delle sessioni aperte. Essendo basato su una architettura aperta, i.Sell Application Server può inoltre essere facilmente interfacciato con altre applicazioni Web o con sistemi legacy. Tra le società che hanno scelto i.Sell per i propri webstore ricordiamo J.C. Whitney, il maggior fornitore USA di autoricambi (www.jcwhitney.com), e la catena

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lastminute.com, una delle più gettonate agenzia di viaggio web, è interamente realizzata con tecnologia i.Sell

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La home page del sito della filiale inglese della Sun Microsystems, con il link all’area di approfondimento su i.Sell

francese di grandi magazzini Conforama (www.conforama.fr). In Gran Bretagna, Informix, ha formato un consorzio per promuovere i.Sell tra le società che vogliono implementare soluzioni di commercio elettronico. Del consorzio fanno parte anche la società di software Valtech, Planet Online, il più importante Internet Service Provider britannico nel mercato business, e la Sun Microsystems, che utilizza i.Sell come motore di e-commerce per molti dei propri clienti, tra i quali lastminute.com (www.lastminute.com), e thinknatural.com (www.thinknatural.com).

Media 360 Media 360 è la soluzione Informix per il Media Asset Management, che permette di realizzare un unico ambiente operativo per raccogliere, indicizzare, produrre e distribuire contenuti multimediali. Essa si propone come la soluzione ideale per organizzazioni che, come le società editoriali, necessitano di incrementare l’efficienza e l’uso dell’informazione. Il “cuore” di Media 360 è costituito dal Core Module, il modulo base che consente la creazione di un ambiente completo ed unitario per raccogliere, indicizzare, recuperare e distribuire contenuti multimediali, in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto multimediale: • gestione automatica del flusso di lavoro (workflow); • gestione dei metadati; • funzionalità di check-in/check-out; • controllo versioni; • consultazione del catalogo (browsing); • gestione archivi • pubblicazione Web (Web publishing). Al modulo base si affiancano altri cinque moduli, ciascuno dei quali è deputato al trattamento di un determinato tipo di dati: Video/audio module, image module, document module, compound document module, web publishing module. Grazie a questa struttura modulare gli utenti possono gestire qualunque tipo di dato, inclusi audio e video, immagini, testi, documenti office e Html, e, grazie all’unica piattaforma di archiviazione e gestione dei dati, è possibile ridurre i

costi di produzione, rendendo i supporti disponibili a fini collaborativi e consentendo al tempo stesso di riutilizzare le risorse e di sviluppare procedure di efficienza. Gli editori televisivi sono stati tra i primi a sfruttare le potenzialità di Media 360, che d’altra parte è stato sviluppato in concomitanza con il sistema di browsing a bassa risoluzione delle immagini televisive della CNN. Grazie all’utilizzo di potenti datablade, il sistema è infatti in grado di digitalizzare in tempo reale i notiziari televisivi, creando automaticamente, attraverso il riconoscimento dei cambi scena e delle dissolvenze, dei “dossier” che possono essere arricchiti con informazioni di supporto (file di testo, immagini statiche, file audio, voice recognition, etc.). Oltre alla esperienza CNN, Media 360 vanta già alcune significative installazioni. Segnaliamo quella realizzata presso l’emittente televisiva spagnola Telecinco, dove è stato possibile realizzare un archivio multimediale all’avanguardia. Gli archivisti ed i giornalisti di Telecinco possono infatti accedere online alle sequenze video filmate ed ai dati operativi ad esse associati - diritti di autore, script, testo, immagini, informazioni sulla messa in onda, e così via. L’ente radiotelevisivo britannico BBC sta utilizzando tecnologie Informix per realizzare un ambizioso

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progetto di Media Asset Management. Where’s Q?, questo il nome dell’iniziativa, si propone di digitalizzare e rendere disponibile l’intero archivio della televisione, composto da circa oltre milione di ore tra video e radio, 4,5 milioni di brani musicali, 22 milioni di ritagli di stampa, e di realizzare su questa piattaforma un sistema di “programming on demand”, nel quale sia lo spettatore a costruirsi la propria trasmissione televisiva. Anche la televisione italiana RAI utilizza le tecnologie Informix il progetto Teche RAI, avviato nel 1998 e che si propone di rendere disponibile su Internet, entro la fine del 2002, l’intero archivio multimediale della RAI, composto da circa 450.000 ore di programmi televisivi e 350.000 ore di trasmissioni radio, alimentato in tempo reale con le nuove trasmissioni. Tecnologie Informix per l’industria editoriale Media 360 si propone come soluzione ideale non soltanto per le aziende radiotelevisive, ma anche per tutte quelle aziende, tra le quali occupano un posto di rilievo le aziende editoriali, per le quali il trattamento dell’informazione costituisce il vero valore aggiunto. Internet è destinata a diventare entro brevissimo tempo l’arena nella quale queste aziende dovranno costruire il proprio vantaggio competitivo, indipendentemente dal fatto che puntino o meno su sistemi di diffusione tradizionali (carta/etere) o digitali. Le Web Solutions di Informix, che in queste pagine abbiamo sinteticamente descritto, costituiscono uno strumento potente e flessibile per costruire questo vantaggio, sia per le loro funzionalità che per la stretta integrazione che è possibile costruire tra di esse o tra esse e i sistemi legacy già presenti in azienda. Fedele alla sua strategia di creare una unica base di dati per tutte le applicazioni necessarie alla gestione dell’informazione (Informix Dynamic Server 2000), Informix ha trasportato questa filosofia anche nelle Web Solutions, il cui “motore” è infatti unico, l’Informix Internet Foundation 2000, che fornisce tutte le funzionalità di gestione dei contenuti ed i tool di sviluppo, installazione, gestione ed integrazione di tutte le applicazioni

Web. Flessibile è anche l’approccio di Informix nei confronti dei suoi potenziali clienti, basato sulle alleanze e sulle partnership piuttosto che sul puro e semplice rapporto commerciale. Grazie alla scalabilità ed alla flessibilità delle soluzioni proposte, Informix è il partner ideale sia per i grandi clienti, che hanno a disposizione le risorse necessarie per la personalizzazione delle soluzioni di base, sia per quelle società che hanno minori esigenze di personalizzazione e che non vogliono/possono dedicare tempo e risorse alla gestione delle soluzioni Web. Ma Informix si rivolge anche ai fornitori di soluzioni applicative per l’industria editoriale, che possono utilizzare una solida e sperimentata tecnologia di base, costruendo a partire da essa soluzioni verticali per specifici segmenti di mercato. Chi fosse interessato ad approfondire la conoscenza delle soluzioni Web Informix, può contattare l’ing. Michele Principe, Sales Development Manager - Web Solutions, all’indirizzo michele.principe@informix.com

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In alto: l’interfaccia operativa di Media360 In basso: un esempio di composizione delle news multimediali con Media360

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, aggiornamento in tempo reale delle notizie. L’opinione di chi lo utilizza

Di ritorno dal Futurshow...

e più ricco d’innovazioni. Una di queste è rappresentata dal sistema editoriale per la realizzazione di pubblicazioni online: WebMATE che, per restare alla metafora del treno, è uno “scompartimento” nuovo che si aggiunge al convoglio e lo rende più malleabile, più duttile, più ficcante nel raggiungimento dell’obiettivo finale di inventare il proprio futuro...

Un dialogo tra amici nello scompartimento del treno per Milano, carpito tra uno squillo di telefonino e l’altro, con ancora negli occhi le luci e lo scintillare dei video... “...461 mila visitatori, 50 mila in più della passata edizione, 250 mila le pagine viste... Una maniNavita Srl festazione entusiasmante, travolWeb Publishing Tools & Knowledge Solutions gente. Ma queste emozioni sono L’informazione corre sulla Via Sassetti 1, 50123 Firenze Tel. 055.277651 espresse perfettamente dalle parete Viale Papa Giovanni XXIII 122, 24121 Bergamo role del Dizionario del XXI SeTel. 055.390811 colo scritto da Jacques Attali che Inventare il futuro... Parole www.navita.it - mailbox@navita.it fu consigliere di Mitterand: grosse, impegnative, che t’induco“Smettiamo di cercare un significato alla Storia. Non no a pensare al rapporto che si instaurerà tra l’uomo e ce l’ha. È costantemente sull’orlo del fallimento. Il la tecnologia. Si prospetta un futuro nel quale il potere mondo non va in nessun posto, può’ in ogni momento dominante sarà quello dell’uomo oppure questi tornare alla barbarie; nel mondo l’esito peggiore è soccomberà all’inarrestabile escalation di potenza delle sempre quello più probabile...” sue stesse invenzioni? Resta questo il dilemma ricor“Scusa sai, ma tanto pessimismo non lo condivi- rente per ogni epoca caratterizzata da forti innovaziodo”. ni e rivoluzioni tecnologiche. Uomo e tecnologia. Due “Aspetta di sentire la conclusione: “Bisogna però ruoli dominanti che rischiano, spesso, di vedere conrifiutare l’evidenza e dunque resistere all’ineluttabi- fusi i loro confini. Ma la chiave dell’uso umano della le: per dare una minuscola possibilità all’eternità, dal tecnologia e l’esaltazione del ruolo dell’uomo sulle sue momento che non possiamo predire il futuro, non ci invenzioni è ancora - e lo resterà per sempre -, la coresta che inventarlo!” Che ne dici? È sufficientemen- noscenza e quindi la facilità con cui le informazioni te ottimista come prospettiva? Ti basta? vengono trasmesse e riescono a raggiungere il mag“Direi di sì, ma dimmi del Futurshow. Che ci hai gior numero di persone. La tecnologia nel sistema deltrovato di nuovo?” l’informazione ha già indotto sostanziali e corposi cam“Tutto. Persino tanti amici”. biamenti sia nella fruizione dell’informazione sia nelSe il treno nella storia dell’uomo ha rappresentato la sua confezione. E con la rete questo processo ha un mezzo per la diffusione della conoscenza e dell’in- subìto un’accelerazione enorme. formazione di massa, il veicolo attraverso cui far viaggiare non solo le merci, ma le persone e con esse le Una rivoluzione nell’informazione on line idee divenendo per questo strumento indiscusso di proUno dei problemi fondamentali, quasi gresso dell’umanità, oggi la rete è un po’ come il treno del nostro futuro. Un treno vario e composito che, con insormontabili, per l’indispensabile natura flessibile il trascorrere del tempo diventa più veloce, più capiente che i giornali,( anche quelli online) devono avere, era

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rappresentato dalla difficoltà oggettiva posta dai complessi, ostici linguaggi informatici alla base delle pagine web. Ora tutto questo sembra appartenere al secolo scorso (e vi appartiene nel vero senso della parola) con l’elaborazione di WebMATE, il rivoluzionario sistema editoriale, pensato appositamente per la redazione di pubblicazioni online. In dettaglio lo si può trovare illustrato, descritto e apprezzato al sito www.webmate.it realizzato da Navita per un importante avvenimento come il Futurshow e che resterà in rete a disposizione di chi vorrà toccare con mano e avere maggiori informazioni su questo programma che - e non è cosa da poco - riconcilia i neofiti del computer con la tecnologia. Del resto WebMATE ha avuto proprio al Futurshow una credenziale di tutto rispetto. Msn.it - portale per l’editoria e i servizi on line che fa parte di un network creato da Microsoft oggi

attivo in trenta nazioni ha scelto proprio WebMATE per pubblicare il magazine online che ha seguito in diretta gli avvenimenti dell’importante appuntamento bolognese. Msn.it, attraverso la collaborazione con partners specializzati, aggrega un impressionante numero di informazioni, prontamente riversate on line, che hanno lo scopo finale di rendere più agevole all’utenza l’utilizzo di internet. Tra i servizi offerti (hot mail, communities, chat lines) è partito un innovativo service di instant messaging che potremmo definire come una felice integrazione tra telefono e posta elettronica. Mettere in rete le informazioni, aggiornarle in tempo reale, arricchirle con foto, schede e tutto ciò che serve per realizzare un giornale (quotidiano, settimanale, mensile...), senza bisogno di tipografia, senza spreco di carta perché è pubblicabile in Internet... Tutto questo, detto in modo molto banale, è WebMATE e, attenzione, non è neppure troppo complicato. Infatti per il suo utilizzo non sono richieste specifiche conoscenze informatiche. Ciò che conta, questo sì è importante, sono le notizie, le informazioni, i dati, i contenuti a disposizione di chi pubblica on line con WebMATE. Come si può intuire tutto questo propone una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’informazione online. Infatti il sogno coltivato da tutti coloro che praticano il mondo dell’informazione è proprio quello di poter avere uno strumento tanto flessibile, tanto immediato da permettere di riversare immediatamente le informazioni acquisite alla conoscenza dei lettori. Più flessibile e immediato della radio e della televisione. In tempo reale affluiscono informazioni e, in contemporanea, vengono proposte ai fruitori. Ecceziona-

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La home page del sito demo di WebMATE

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Msn.it, il portale consumer di Microsoft Italia, ha scelto WebMATE per realizzare il magazine on line di Futurshow 3000 (Bologna, 31 marzo - 3 aprile 2000)

le. Diventa uno strumento di governo importantissimo per la diffusione della conoscenza, del dibattito all’interno di una realtà (nazionale o provinciale) e con in più il pregio di non avere confini territoriali e di poter essere interattivi con i lettori. In tempo reale, s’intende, possibilità che la carta stampata certo non offre e non potrà mai offrire. Naturalmente occorre imparare a convivere con uno strumento così potente. Il rischio è quello di venir colti dalla frenesia di “gettare in linea” informazioni in continuo, ma questo andrebbe a discapito della qualità dei contenuti. Elemento, quello dei contenuti che, invece, è il punto fondamentale esaltato dal sistema editoriale WebMATE. Infatti, a disposizione del giornalista non vi è altro che una schermata su cui concentrarsi e produrre tutto il meglio di sé. Chi lo conosce lo apprezza, anzi ne è entusiasta Testimonianze in questo senso sono state raccolte e inserite nel sito www.webmate.it al canale Testimonials. Il dott. Paolo Galli, responsabile del content di Microsoft Italia esprime parole lusinghiere su WebMATE: “Per il nostro lavoro - dice il dott. Galli - necessitavamo di determinate caratteristiche operative. WebMATE ci consente un aggiornamento in tempo reale e inoltre, come in un giornale tradizionale, ci permette il controllo delle informazioni, una sorta di supervisione da parte del caporedattore. Non ultimo, a facilitare ulteriormente la nostra scelta, c’è il fatto che WebMATE poggia su tecnologia Microsoft. Da giornalista e da esperto di nuove tecnologie ho sempre individuato due problematiche fondamentali: facilità di utilizzo e flessibilità dello strumento. Il WebMATE riassume queste caratteristiche, poiché tutti lo possono utilizzare e poiché tutto sommato presenta anche buoni requisiti di flessibilità. Certamente, una volta stabiliti i layout grafici ci si trova di fronte a una

gabbia precostituita, rigida per sua natura. Ma questi sono i pregi e i difetti di tutti gli strumenti anche se, per quanto riguarda il WebMATE, ho avuto modo di notare che con una adeguata programmazione si possono ottenere risultati anche in questa direzione”. Il dott. Sergio Coccia direttore di Italianhome News, rivista on line dedicata al mondo vasto e vario dell’abitazione spiega la scelta adottata: “La prima versione della nostra rivista era confezionata con un altro sistema. A giugno ‘99 siamo entrati in contatto con il WebMATE di Navita e debbo ammettere che da allora abbiamo fatto notevoli passi avanti, stante la possibilità di realizzare dirette e offrire informazioni in tempo reale. Dal punto di vista giornalistico, che poi è il mio punto di vista, WebMATE dispone di una grande risorsa: consente un accesso facile e immediato anche a chi di computer è praticamente digiuno. Ora, avendo noi svariati collaboratori esterni, ci troviamo notevolmente facilitati. Il mio è fondamentalmente un giudizio ottimo”. Ed è apprezzato anche da chi lavora abitualmente con il linguaggio Html. Dice infatti Antonio Taglia della Cpa di Piacenza, una piccola casa editrice che ha

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scelto WebMATE per fare informazione in rete: “Il WebMATE guardato con gli occhi di chi sviluppa i siti in HTML è un gran prodotto. Nella fase di progettazione di un layout, il programma ci dà la possibilità di inviare il template dal nostro computer (indifferentemente Pc o Mac) al server in cui verrà modificato e trasformato in layout. Questo rappresenta una grande comodità per gli sviluppatori. È di grande utilità inoltre il fatto che basti modificare un solo file per tutto il sito. Questa, se sfruttata pienamente, è una possibilità fantastica”. La diffusione di WebMATE nelle pubblicazioni online. Molte sono le pubblicazioni Online che hanno introdotto il sistema editoriale WebMATE. Qualche esempio? Unione Sarda È stato scelto per realizzare il progetto di rifacimento dei siti dell’Unione Sarda, Radiolina, Videolina. Si tratta di un progetto molto articolato che vede Navita partner del nuovo editore de L’Unione Sarda per la messa a punto dell’adeguamento del sistema editoriale per il quotidiano cartaceo e per i progetti su web dell’Editore. Piacentini CPA di Piacenza un’editore che ha scelto di essere presente in rete con diverse pubblicazioni. Bergamo On Line Sesaab, società editrice de L’Eco di Bergamo è una importante realtà che possiede diversi media tra cui appunto L’Eco di Bergamo, radio, televisioni, periodici e che ha deciso di mettere a disposizione della propria utenza anche uno strumento Web. Nozze2000 Giroweb spa è una giovane azienda che ben rappresenta lo spirito della New Economy. Crede nelle potenzialità del Web quale mezzo di informazione ma soprattutto come strumento di business. Il Crotonese Il Crotonese, bisettimanale d’informazione di Crotone, fondato nel 1980 ha realizzato una pubblicazione su Web a fine 1999 utilizzando WebMATE. Gewiss SPA Gewiss SPA, società leader nel settore dell’illuminotecnica, ha deciso di utilizzare il modulo E-Commerce di WebMATE per commercializzare una lampada con design di Pininfarina.

Il sito www.webmate.it Cresce dunque il consenso attorno a WebMATE e da qui la necessità di creare un vero e proprio sito www.webmate.it nel quale siano raggruppate e contenute tutte le informazioni necessarie per illustrare quello che rappresenta certamente uno strumento che segna una nuova generazione dell’informazione online. Trattandosi di un demosite, quello di WebMATE contiene anche uno spazio nel quale con una login e una password assegnata al visitatore, compilando il form che compare sul video, è possibile accedere alla consolle di gestione di WebMATE e quindi provare in diretta il sistema editoriale. Nell’area download del sito sono contenuti tre manuali scaricabili sul proprio computer. Vi si trova infatti il Manuale WebMATE v. 1.5 . Una guida completa in formato pdf (1,75 MB); il Manuale ECommerce. La guida in formato pdf (1,25 MB) del modulo E-commerce; la Scheda tecnica WebMATE. Scheda descrittiva delle funzionalità e requisiti di WebMATE in formato pdf (46 KB). WebMATE nasce da Navita Il sistema editoriale sopra descritto nasce da Navita, la softwarehouse italiana che ha saputo conquistarsi un posto di primo piano nel competitivo scenario internazionale del settore grazie al connubio di due elementi: creatività e tecnologia. Navita ha sviluppato il proprio know-how nel settore dell’editoria tradizionale, nei sistemi di distribuzione delle agenzie di stampa, nella gestione degli archivi documentali ed ha ampliato il suo impegno, con l’adozione delle tecnologie Internet ed Intranet, verso i sistemi di “on line” per la gestione distribuita delle basi informative. Navita ha contribuito in questo modo a sviluppare presso i propri clienti l’utilizzo di tecnologie Internet fin dal 1996. La combinazione delle esperienze maturate nel mondo dei quotidiani con le potenzialità del Web ha generato un “mix” straordinario di competenze e prodotti da cui è nato, nel 1998, il progetto WebMATE, il sistema editoriale per Internet. Solo nel corso del 1999 sono stati creati più di trenta pubblicazioni Web con WebMATE tra cui: aidsnet.com, bgonline.it, exibart.com, fiorentina.it, firenze.qui.it, torpedoblu.it, ilcrotonese.it, italianhomenews.it, lodionline.it, nordmilano.it, nozze2000.it, pdonline.it, qui.it, piacentini.com, spm.it.

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Prendersi cura dei clienti: la proposta SAP per il Customer Relationship Management CRM, Customer Relationship Management, ovve- grado di abbinare le funzioni di back-office con quelle ro prendersi cura dei propri clienti, potrebbe essere tra- di front-office, a tutti i livelli aziendali e oltre i confini dotto ancora più correttamente con “mantenere le pro- dell’azienda. SAP vi consente di implementare il CRM messe fatte al momento della vendita”, rispettare gli che avete sempre desiderato: un CRM a 360 gradi, un impegni presi in termini di assistenza e servizio alla CRM che responsabilizza maggiormente voi e i vostri clientela una volta che questa è collaboratori e colloca l’azienda uscita dal negozio dopo avere acun passo avanti rispetto agli altri. quistato il bene o il servizio. E’ un principio fondamentale Integrazione totale – CRM di ogni sano rapporto economico con mySAP.com fra fornitori e clienti quando la transazione avviene in luogo fiIl CRM con mySAP.com ofsco, fra persone che si parlano e fre una soluzione completa, che SAP si conoscono direttamente. La fornisce potenti funzionalità per Via Paracelso 24 - Pal. Cassiopea, 2 Customer Relationship Managetutte le attività centrali dell’azienCentro Direzionale Colleoni ment (CRM) è anche un imperada orientate al cliente e per tutti i 20041 Agrate Brianza - (MI) tivo fondamentale nella new punti di contatto: Internet, il call Tel. 039/68791 Fax 039/6091005 economy di Internet, perchè nel center e il canale di contatto dihttp://www.sap.com/italy commercio elettronico è il softretto. Questa soluzione va ben olware a mediare il rapporto fra tre il semplice CRM, poiché metclienti e fornitori, e la smaterializzazione del bene e te a disposizione dell’azienda funzionalità estese che del servizio al momento dell’acquisto rende ancora più si integrano con la pianificazione e l’esecuzione della indispensabile il principio di mantenere fede agli im- supply chain, con la gestione finanziaria, le risorse pegni presi. umane, la business intelligence e lo strategic enterprise Le soluzioni software per gestire i rapporti on line management. con i clienti al momento della transazione economica Con l’ausilio di mySAP.com, è inoltre possibile e successivamente, in termini di corretto trasferimen- implementare scenari di e-commerce e di e-business, to di informazioni all’atto dell’acquisto e, successiva- ad esempio, il one-step buying & selling - una funziomente, per l’assistenza post vendita, sono parte inte- nalità offerta in particolare dai servizi di mySAP.com grante di ogni efficace strategia per lo sviluppo del Marketplace. mySAP.com Marketplace è un ambiencommercio elettronico. te aperto e integrato per contenuti, comunità, collaborazione e transazioni commerciali, un portale esterno Supporto totale per un CRM totale alle imprese che consente a comunità di imprese verticali oppure orizzontali di eseguire delle attività di L’information technology implementata dalla vo- vendita e di procurement di tipo business to business stra azienda certamente supporterà già molte di queste secondo il paradigma del one-step-business. attività – ma SAP è l’unico vendor in grado di Alle funzioni CRM si accede mediante portali usersupportarle tutte in maniera completa. Nell’ambito friendly basati su mySAP.com Workplace - un della sua offerta di prodotti d’avanguardia conosciuta Enterprise Portal interno alle aziende che fornisce un collettivamente come mySAP.com, SAP offre il ambiente di lavoro basato sul Web adattato alle funCustomer Relationship Management (CRM) per ec- zioni specifiche dei singoli utenti. Questi portali concellenza: integrato, in tempo reale e user-friendly, in sentono al personale, ai clienti e ai business partner un

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accesso rapido, facile e pienamente personalizzabile ai servizi, alle informazioni e alle applicazioni interne ed esterne necessarie per garantire un CRM realmente integrato. L’importanza di funzionalità robuste e avanzate di relationship intelligence Tutte le funzionalità di CRM sfruttano i benefici di informazioni significative e condivise – dati cui si accede e che vengono gestiti e diffusi in modo coerente e intelligente all’interno di tutto l’ambiente mySAP.com dell’azienda. Questo approccio integrato garantisce un allineamento di tutti i punti di contatto con il cliente – Internet, call center e canali di contatto diretto – e la capacità di catturare, visualizzare e utilizzare tutte le informazioni e i dati più importanti correlati al cliente. Ciò offre all’azienda una visione completa e omogenea delle attività che coinvolgono i clienti e i prospect, consentendole di presentarsi ad ogni singolo cliente con un “volto unico”. La “relationship intelligence” si basa sui seguenti componenti: Modello di dati sui rapporti azienda/cliente Il modello di dati sui rapporti azienda/cliente include informazioni come, ad esempio, contatti e partner commerciali, prodotti e servizi, dati sui rapporti azienda/cliente, come attività, richieste e opportunità, storico e contenuto delle interazioni, oltre a una serie di dati non strutturati. Il data model garantisce che ogni addetto abbia accesso ad una vista coerente dei clienti dell’azienda. Agenti intelligenti condivisi Gli agenti intelligenti condivisi includono motori per la configurazione e la determinazione del prezzo, oltre che controlli della disponibilità, cataloghi prodotti, risoluzione dei problemi e Webflow (una tecnologia di workflow che sfrutta le funzionalità di Inter-

net). Basta quindi definire una sola volta le regole, per poi poterle utilizzare in tutti gli scenari di business di tipo CRM. Applicazioni per l’individuazione della common knowledge CRM con mySAP.com fornisce alle aziende le applicazioni e i tool analitici – ad esempio, la Business Information Warehouse – necessari per accumulare e interpretare i dati raccolti su mercato e clienti, per favorire una più profonda comprensione delle esigenze dei clienti e generare così maggiori ritorni per l’azienda. Consente di attuare la segmentazione e l’ottimizzazione dei gruppi target, di svolgere attività di previsione, analisi dello shopping basket, analisi della redditività, e molte altre ancora. I vantaggi esclusivi del Customer Relationship Management con mySAP.com Customer Relationship Management con mySAP.com vi consente di collaborare con i vostri partner commerciali, clienti e fornitori. Grazie a questa stretta collaborazione l’azienda potrà aggiungere valore ai prodotti e ai servizi offerti, aumentando quindi il livello di redditività. CRM con mySAP.com consente l’accesso ad applicazioni di front-office e di backoffice, oltre che a informazioni e cifre, a tutti i livelli aziendali e oltre i confini dell’azienda. CRM con mySAP.com supporta un’interazione immediata e coerente all’interno dell’organizzazione, avvia l’esecuzione a ciclo chiuso e consente di garantire un servizio migliore. Con mySAP.com, le funzionalità di compravendita in Internet non sono add-on, ma costituiscono una parte integrante della soluzione CRM, garantendo così link efficienti e senza soluzione di continuità con tutti i business process orientati al cliente. L’azienda può inoltre utilizzare mySAP.com Marketplace al fine di massimizzare il proprio livello di produttività.

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Tools per Internet: arriva Spider, il ragno acchiappa-notizie Trovare notizie su Internet? niente di più facile: basta due funzioni: quella di “puntatore” di siti e quella di “mocollegarsi alla rete, e cominciare la navigazione attraver- tore di ricerca” all’interno dei siti selezionati. In pratica so le centinaia, o migliaia, di siti che informano i “navi- lo strumento viene agganciato ad una serie di siti prediganti” ventiquattr’ore su 24 da ogni angolo della terra. In sposti dall’utente finale e, una volta avviato il puntatore, pochi minuti, con la più semplice delle funzioni digitali, Spider si incarica di monitorare il sito in funzione delle il “taglia & incolla”, è possibile confezionarsi un notizie pubblicate, segnalando tempestivamente gigantesco magazzino di informazioni, testi, all’utente la disponibilità di nuove informaimmagini e, sempre più spesso, filmati zione che ricadono all’interno della griglia semantica stabilita. audiovisivi. Ma se invece di notizie generiche cerco qualcosa di specifico, Il software consente di realizzare un vero e proprio portale personale, e per esempio dati finanziari su alcune organizza a video i dati raccolti in rete aziende della new Economy, informain funzione delle esigenze informatizioni specifiche relative a nuovi prove personali e favorendo lo sviluppo dotti hardware e software per l’indu- Piazza della Libertà 13 - 00192 Roma tel. 06/3216304 - fax 06/3216345 delle comunità virtuali tematiche, dove stria editoriale, e magari ho la pretesa E-mail: info@email.telpress.it gli utenti possono aggiornarsi di contidi essere aggiornato su questi temi in http://www.telpress.it nuo per quanto riguarda l’attività professiotempo reale? Beh, questo è decisamente più nale ed il tempo libero. complesso, perché i siti che potrebbero contenere le inIntegrato alla piattaforma TOSCA di Telpress, il softformazioni che cerco sono sempre centinaia, se non migliaia, e bisogna andarseli a guardare tutti, registrarli con ware consente anche di gestire un network di utenti colsegnalibri elettronici, consultarli almeno una volta al gior- legati alle news di agenzia e ad altri servizi a valore agno, cercare quello di cui ho bisogno... insomma, un vero giunto, come l’immissione in rete di notizie commerciali e proprio lavoro, per il quale varrebbe forse la pena di e press release da pubblicare o riservare a determinate ingaggiare qualche assistente alla raccolta di informazioni. categorie di utenti. Un “ragnetto” intelligente

Vantaggi per tutti

E proprio questo “assistente” alla ricerca di informazioni in rete è il nuovo tool per Internet sviluppato dalla Telpress, società specializzata in soluzioni per la trasmissione e la gestione dei dati digitali on line. Il prodotto, battezzato “spider” - letteralmente “ragno” - ha esattamente la funzione di percorrere in continuazione la “ragnatela” dei siti Internet, agganciando in tempo reale le informazioni di interesse per l’utente e trasferendole in una lista sempre aggiornata. Spider non è un motore di ricerca classico, è piuttosto un tool specializzato nel monitoraggio continuo dei siti che vengono selezionati di volta in volta dagli utenti. E’ un vero e proprio “assistente” di rete in grado di rendere fruibile a qualsivoglia utente il patrimonio informativo che quotidianamente viene immesso in rete.

Le funzionalità di Spider offrono vantaggi per tutti, sia utenti del prodotto che gestori di siti “puntati”. Quando Spider segnala la pubblicazione in rete di una nuova notizia che rientri nelle gabbie semantiche predisposte in fase di configurazione, apre di fatto un canale diretto ed immediato fra l’utente del software e la pagina grafica all’interno della quale é stata generata la informazione. Questo garantisce di fatto la moltiplicazione dei punti di accesso dalla rete verso i siti che contengono le informazioni, favorendo la visibilità di tutti i contenuti delle pagine grafiche puntate, sia informazioni che pubblicità. Per un editore proprietario di un sito agganciato a spider i vantaggi sono evidenti: favorire a ogni ora del giorno la consultazione delle notizie via via pubblicate e, contemporaneamente, veicolare la pubblicità agganciata alle news verso un target di lettori sicuramente motivati alla consultazione di determinati argomenti e delle informazioni commerciali ad essi collegate.

Portale personale e comunità virtuali Spider è un software che svolge fondamentalmente

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Circolare del 02-01-00

N° 1948)

Disegno di legge sulla tutela della privacy. Incontro con la stampa del 22 marzo 1995 alle ore 11.30.

Circolare del 09-01-00

N° 1 (Rm)

Accordo 28 settembre 1999 in materia di pari opportunità. Nota della Consigliera Nazionale di Parità.

Circolare del 11-01-00

N° 2 (Rm)

Divieto di pubblicazione dell’immagine di persona privata della libertà personale. Modifica dell’art. 114 del codice di procedura penale (art. 14 della legge 16 dicembre 1999, n. 479)

Circolare del 11-01-00

N° 3 (Rm)

Presentazione degli studi sulla stampa in Italia e sui bilanci dei quotidiani.

Circolare del 12-01-00

N° 4 (Rm)

53° Congresso mondiale degli editori. Rio de Janeiro 11-14 giugno 2000

Circolare del 13-01-00

N° 5 (Rm)

Rinnovo del ccnl. giornalistico. Indennità di vacanza contrattuale.

Circolare del 14-01-00

N° 6 (Rm)

Conferenza mondiale sulla pubblicità a Firenze: 24-25 febbraio 2000.

Circolare del 20-01-00

N° 7 (Rm)

Fondo Previdenza Dirigenti Giornali Quotidiani: misura dei contributi per l’anno 2000; interessi di mora anno 2000 sui contributi arretrati

Circolare del 31-01-00

N° 8 (Rm)

Trasmissione ai soci degli studi Fieg: “La stampa in Italia 1996-1999” e “L’indagine sui bilanci delle imprese editrici di giornali quotidiani 1996-1997-1998".

Circolare del 01-02-00

N° 3 (Rm)

Presentazione degli studi sulla stampa in Italia e sui bilanci dei quotidiani.

Circolare del 03-02-00

N° 3 (Mi)

Vendita di quotidiani e periodici all’interno di strutture commerciali all’ingrosso: conferma della tesi, sostenuta dalla nostra Federazione, in base alla quale non è necessario il possesso di alcuna autorizzazione

Circolare del 08-02-00

N° 9 (Rm)

Premi per l’esportazione del libro italiano 1999

Circolare del 17-02-00

N° 10 (Rm)

Premi nazionali per la traduzione, edizione 2000.

Circolare del 21-02-00

N° 11 (Rm)

Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica.

Circolare del 21-02-00

N° 11 (Rm)

Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica.

Circolare del 29-02-00

N° 12 (Rm)

Contributi sulle pubblicazioni di elevato valore culturale.

Circolare del 01-03-00

N° 13 (Rm)

Fondo di previdenza complementare dei giornalisti italiani.

Circolari FIEG

Circolari

“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazione alle imprese editrici e stampatrici. “Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelle aziende del settore.

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Circolari FIEG

Individuazione degli enti gestori. Nuove modalità di versamento dei contributi. Circolare del 01-03-00

N° 14 (Rm)

Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per le elezioni regionali, provinciali e comunali fissate per il giorno 16 aprile 2000, Delibera n. 29 del 01 marzo 2000 della Commissione per i servizi e i prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

Circolare del 03-03-00

N° 15 (Rm)

Decreto Legislativo di attuazione della direttiva 97/55/Ce in materia di pubblicità ingannevole e comparativa.

Circolare del 06-03-00

N° 16 (Rm)

Legge 29 maggio 1982, n. 297: coefficiente di rivalutazione per i mesi di dicembre 1999 e gennaio 2000. Rivalutazione TFR maturato a tutto il 31/12/1999.

Circolare del 16-03-00

N° 8 (Mi)

Adempimenti delle aziende editoriali in relazione alla commercializzazione delle pubblicazioni periodiche consegnate alle rivendite in “ conto deposito”.

Circolare del 17-03-00

N° 7 (Mi)

Decisione dell’Organo Monocratico istituito ai sensi dell’art. 12 dell’Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici

Circolare del 17-03-00

N° 9 (Mi)

Sperimentazione di nuove forme di vendita della stampa quotidiane e periodica: pronuncia della Magistratura tesa ad affermare la corretta interpretazione del disposto della legge 108/99.

Circolare del 21-03-00

N° 10 (Mi)

Rinnovo del Consiglio do Presidenza A.NA.DI.S, Associazione delle Imprese di distribuzione locale della stampa.

Circolare del 21-03-00

N° 17 (Rm)

Disegno di legge sull’editoria approvato dal Consiglio dei Ministri il 14 marzo 2000- Nota di illustrazione e commento.

Circolare del 24-03-00

N° 11 (Mi)

Sperimentazione di vendite complementari: scadenza dell’accordo FIEG - A.NA.DI.S. del 03 marzo 1999 sulla distribuzione delle pubblicazioni quotidiane e periodiche.

Circolare del 24-03-00

N° 12 (Mi)

Nuova convenzione FIEG - Poste in corso di definizione: revisione logistica e contabile del sistema operativo postale.

Circolare del 25-03-00

N° 18 (Rm)

Assolvimento degli obblighi di dichiarazione e di comunicazione annuale in materia di rifiuti. Presentazione del MUD (Modello Unico di dichiarazione ambientale) relativo all’anno 1999 entro il 30 aprile 2000.

Circolare del 30-03-00

N° 13 (Mi)

Sperimentazione di nuove forme di vendita della stampa quotidiana e periodica: intervento della nostra Federazione presso la Presidenza del Consiglio teso ad affermare la piena legittimità della vendita effettuata dagli e esercizi della Grande Distribuzione.

Circolare del 30-03-00

N° 19 (Rm)

Decreto legislativo 25 febbraio 2000 n. 67. Attuazione della direttiva 97/55/Ce, che modifica la direttiva 84/450/Ce, in materia di pubblicità ingannevole e comparativa (Gazzetta Ufficiale n; 72 del 27/03/2000

86 TecnoMedia n. 25, marzo 2000


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