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Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -
Periodico mensile. Anno XI n. 40 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753
Numero 40 - Febbraio 2004
Quotidiani al bivio tra crisi e ripresa
Dai dati resi noti da FIEG e dall’Osservatorio Tecnico emerge il calo della pubblicità, ma anche il miglioramento della redditività e confortanti segnali di vitalità, con oltre 200 testate pubblicate ed il successo di iniziative come le vendite abbinate di libri ed enciclopedie.
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Un portale internet per la pubblicità de L’Espresso
Il sistema per l’acquisizione via internet dei materiali pubblicitari realizzato dal Gruppo Editoriale L’Espresso si propone di abbattere le barriere tecnologiche al flusso digitale della pubblicità, garantire ai clienti la massima qualità possibile, abbattere le contestazioni. a pagina 10
Sistema “multiple-media” per Il Giornale
La Società Editrice Europea ha introdotto una nuova piattaforma che consente la produzione del quotidiano e di cinque testate periodiche, integrando sistemi specializzati per quotidiani con pacchetti grafici standard e con l’ambiente di office automation Windows XP. a pagina 13
Nuovo paradigma produttivo per Ciociaria Oggi
Il network di testate locali che fa capo al quotidiano Ciociaria Oggi ha avviato una fase di riorganizzazione produttiva all’insegna del decentramento, con l’obiettivo di favorire l’ancoraggio delle testate edite dal gruppo alle comunità servite.
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Sistemi standard per il controllo della produzione
Grazie allo sviluppo e di standard come JDF e IfraTrack è oggi possibile integrare i singoli sottosistemi produttivi, realizzando un nuovo livello di controllo di produzione che consenta di ottimizzare completamente la produzione, valutare l’impatto degli imprevisti, ridurre i costi. a pagina 19
Infortunio in itinere e infortunio sul lavoro
L’incidente avvenuto al lavoratore nel tragitto casa - lavoro non può essere sempre indennizzato. L’analisi di qualche sentenza può aiutare a comprendere meglio le norme dettate dal legislatore in relazione a questo tipo di sinistro.
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Le Rubriche Media Insider................................................................................a pagina 27 Lo scaffale....................................................................................a pagina 31
Filo diretto
Le aziende informano ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert AMC - Atex Media Command Ansa Ap.Biscom Autologic Information International B.V.S. - Technotrans Barco Graphics Creo Italia Denex Systems Technology e.Biscom Ecrm EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Gerber Systems Heidelberg HiT Internet Technologies Idab-Wamac International King Press Kodak Polychrome Graphics Lem LinkService Lithosol Italia Macchingraf MAN Roland Monigraf Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G. Optronics Purup Prepress R. G. Segbert Sinedita Sap Italia Scanview Sitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecsa Telpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision
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International Newspaper Color Quality Club 2002 – 2004
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L’editoriale Nei diversi settori della attività produttiva è consuetudine confrontare i dati di mercato di inizio d’anno con l’andamento registrato nel precedente esercizio, con l’intento di formulare previsioni a breve con qualche fondamento di attendibilità. Negli anni più recenti ogni previsione si è fatta, però, oltremodo rischiosa per i troppi interrogativi che neppure l’ottimismo più spinto riesce a dissolvere. L’appuntamento con la ripresa è annunciato e rinviato di semestre in semestre; i dati sulla produzione stentano a decollare e i consumi risentono della erosione del potere d’acquisto che si registra un po’ ovunque. Troppe “false partenze” per quella che, a ragione, è definita, in campo economico, la locomotiva statunitense; e l’Europa arranca mentre l’Italia non appare in grado di brillare di luce propria. Il settore editoriale ha pagato un alto prezzo alla difficile congiuntura economica. Vale come riferimento prioritario il calo degli investimenti pubblicitari che, anche per la ben nota anomalia del “caso” italiano, ha penalizzato soprattutto la stampa che, in due anni, ha visto ridotta dal 41 al 39,4 la sua quota di mercato a beneficio della televisione, passata dal 51,3 al 53,3 per cento. Ciò nonostante quotidiani e periodici dimostrano di costituire, sotto il profilo della prospettiva a breve, una realtà a sé stante. Le ricerche che analizzano i
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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Marco Brogi, Laura Cavaliere, Giuseppina Ciaccia, Antonietta Strada. Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003 Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753 © ASIG Service S.r.l. - 2003 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa Spedalgraf Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 20 febbraio 2004 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)
bilanci dei giornali e che fanno il punto sullo stato della stampa in Italia, recentemente presentate dalla FIEG e delle quali riferiamo in questo numero di TecnoMedia, evidenziano le grandi difficoltà che il settore è stato costretto ad affrontare nel triennio 2001-2003, ma testimoniano – al tempo stesso – una capacità non comune nel contrapporre ai danni subiti iniziative di indubbia portata e di ampio respiro per quanto concerne la gestione dell’impresa e la politica di marketing. Già in occasione della presentazione del “Rapporto 2003 sull’industria dei quotidiani” curato dall’Osservatorio Tecnico per i Quotidiani e le Agenzie di Informazione era venuta alla luce l’apparente contraddizione tra le difficoltà di gestione e il moltiplicarsi delle iniziative editoriali, tra la contrazione dei ricavi e la coraggiosa politica di investimenti delle imprese. Centinaia di milioni di euro stanziati per programmi finalizzati ad un prodotto di più elevata qualità per lettori ed inserzionisti pubblicitari testimoniano la radicata fiducia in uno strumento la cui validità e vitalità non è in discussione. Fiducia largamente condivisa dal pubblico di lettori fedeli ed occasionali, come dimostra il clamoroso successo di iniziative che vedono il quotidiano promotore della diffusione di massa di prodotti culturali normalmente destinati a mercati di nicchia. Oltre 44 milioni di libri acquistati alle edicole in abbinamento al quotidiano in un solo anno costituiscono un evento per molti aspetti sorprendente; senza alcun dubbio, per il giornale, un attestato di grande prestigio che conferma la solidità del rapporto fiduciario con il lettore. Una valutazione che, peraltro, motiva anche il successo che accompagna il moltiplicarsi di iniziative per quanto concerne i siti Internet e l’informazione on-line. E’ l’impresa editoriale a dotarsi di una strategia che favorisce nuove opportunità di business. Un contesto nel quale non ci si limita ad una valutazione di ordine generale sulle possibili evoluzioni del trend socio-economico, ma si costruiscono le premesse di uno sviluppo che, nonostante il persistere degli interrogativi, non potrà tardare a lungo. Qualche segnale incoraggiante sembra premiare la ferma determinazione delle imprese editoriali. Negli Stati Uniti la Newspapers Association of America ha pubblicato su Presstime, a fine gennaio, i risultati di uno studio che prevede il 2004 come anno di consistente ripresa degli investimenti pubblicitari con un incremento, da parte dei quotidiani, oscillante tra il 4 e il 6 per cento. Assai più prudenti, e talvolta contrastanti, le stime per l’Europa e per l’Italia. Risalta, tuttavia, la comune convinzione che l’emorragia sia stata bloccata e che si possa puntare ad un domani meno incerto.
PARLIAMO DI...
di Carlo Lombardi
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Editoria italiana
L’industria editoriale al bivio tra crisi pubblicitaria e ripresa del mercato Tra il novembre 2003 e il gennaio 2004 sono state presentate tre ricerche sull’industria editoriale italiana, realizzate da FIEG e dall’Osservatorio tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione. Dai dati emerge un sensibile arretramento del fatturato pubblicitario nel 2002, mentre il consuntivo 2003 dovrebbe attestarsi sugli stessi livelli dell’anno precedente. Nonostante le difficoltà, il settore conferma la sua vitalità, con oltre 200 testate quotidiane operanti sul territorio nazionale ed un centinaio di stabilimenti di stampa e con un numero di lettori che, dopo il sensibile calo del 2002, nel 2003 ha mostrato confortanti segnali di ripresa. Le imprese del settore hanno migliorato la loro redditività, attraverso una politica di attento controllo dei costi e lo sviluppo di iniziative commerciali e di marketing che stanno riscuotendo notevole successo, come la vendita abbinata ai quotidiani di libri ed enciclopedie. Pochi settori industriali nel nostro Paese possono vantare una quantità ed una qualità di dati conoscitivi pari all’industria editoriale: si tratta di una tradizione ormai pluriennale, frutto di una predisposizione “genetica” a comunicare da parte di un settore che proprio dell’informazione fa il suo core business, ed anche di intelligenti politiche di relazioni industriali tra le imprese ed i sindacati, in virtù delle quali è stato possibile realizzare strutture ed iniziative, come l’Osservatorio appunto, che in molti altri contratti esistono soltanto sulla carta. Ha iniziato appunto l’Osservatorio tecnico, che ha presentato il suo settimo rapporto annuale sull’industria dei quotidiani il 15 novembre 2003 presso il circolo della stampa di Milano; esattamente due mesi dopo, il 15 gennaio 2004, la FIEG ha presentato, presso la sua sede romana, i due oramai tradizionali studi sulla stampa in Italia e sui bilanci delle imprese editrici di quotidiani, quest’ultima realizzata in collaborazione con la società di revisione Deloitte & Touche. Lo scenario che emerge dai dati è quello di un migliorato contesto finanziario del settore, testimoniato da un risultato netto aggregato che è stato positivo nel 2002 e che probabilmente lo sarà anche nel 2003. Nonostante ciò per le aziende editrici permangono gravi difficoltà legate ad una domanda interna ancora debole ed a fattori esterni di natura più propriamente strutturale derivanti dal sistema distributivo, e da un assetto del mercato pubblicitario nel quale i recenti svilup-
pi legislativi appaiono destinati a penalizzare ulteriormente la carta stampata ed a rafforzare la posizione del mezzo televisivo. Costi e ricavi Nel 2002, la contrazione di alcune significative voci di spesa e il sia pur lieve incremento di fatturato delle imprese editrici di quotidiani hanno determinato un forte incremento del margine operativo lordo salito a 324,4 milioni di euro (+42,5% rispetto al 2001). Ne è derivato un utile aggregato dopo le imposte di 224,8 milioni di euro, il 54,9% in più rispetto all’anno precedente, anche se lontano dal massimo storico raggiunto nel 2000 (298,4 milioni di euro). Sul fronte dei ricavi il fatturato editoriale è aumentato del 2,5%, nonostante la flessione delle copie vendute e dei ricavi pubblicitari: l’aumento del prezzo di vendita dei quotidiani intervenuto verso la fine di febbraio 2002, pari al 13% circa, è stato tale da compensare le minori quantità di venduto. Inoltre, bisogna considerare che la molteplicità delle iniziative, in special modo quelle caratterizzate da vendite abbinate di quotidiani ed altri prodotti editoriali e non, hanno introdotto una cospicua fonte di ricavo nella tradizionale catena del valore dei giornali. Sul fronte dei costi, le difficoltà del momento hanno costretto il management editoriale ad adottare strategie di contenimento molto rigorose e, in parte, faci-
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litate anche dal ridimensionamenmici e -2,4% i pluriregionali). to di costi determinati dall’andaMaggiore capacità di tenuta mento internazionale, come nel è stata dimostrata dai quotidiani caso della carta. I costi operativi sportivi (-0,7 sia nel 2002 che nel complessivi nel 2002 sono dimi2001), mentre le testate nazionuiti dello 0,6% rispetto all’anno nali che erano restate pressoché precedente, con un calo piuttosto stabili nel 2001 (-0,4%), nel pronunciato per le spese di ap2002 hanno accusato un calo più provvigionamento di materie pripronunciato (-3,6%). Carlo Perrone, vicepresidente FIEG me (-13,5%) e di acquisizione di Analoghe considerazioni servizi (-2%). Quanto al costo del lavoro, il tasso di valgono per i quotidiani provinciali e per quelli regiocrescita è stato piuttosto contenuto (+1,4%). nali: resistenti su posizioni stabili nel 2001 (-0,2 e 0,3%, rispettivamente), l’anno successivo sono arreI quotidiani: dopo le difficoltà, qualche segno trati del 3%, i primi, e del 4,7% i secondi. Quanto ai politici, l’exploit del 2001 (+23,8%) non è stato condi ripresa fermato nel 2002, anno in cui hanno accusato una Nel 2002, le vendite medie a numero dei quotidia- flessione del 4,1%. L’analisi delle vendite condotta in base alle classi ni hanno subito una flessione pronunciata rispetto all’anno precedente (-4,1%), attestandosi su un livello di tiratura indica invece come sulla flessione delle ven(5,8 milioni di copie) che ha riportato la situazione dite del 2002 abbiano influito soprattutto la performandelle vendite indietro di qualche anno. Anche le ven- ce negativa delle testate tra 100 e 200 mila copie (dite complessive annue hanno subito un ridimensio- 6,5%) e di quelle oltre le 200 mila copie (-4,6%). Si tratta di testate che, tutte insieme, rappresentano il 76% namento consistente (-5%). Dall’analisi delle vendite per categorie di quoti- del mercato. Anche le testate tra le 50 e le 100 mila diano emerge come nel 2002 si sia verificata una copie sono arretrate (-4,8%), ma sul risultato ha influflessione generalizzata. I segnali di maggiore difficol- ito la circostanza che il loro numero nel 2002 è sceso tà si sono comunque manifestati nelle categorie dei di un’unità (da 19 a 18). Positivo invece il trend dei quotidiani economici (-7,8%) e dei quotidiani quotidiani fino a 20 mila copie (+11,8%) e tra 20 e 50 pluriregionali (-7,0%). Oltretutto, anche nel 2001, que- mila copie (+3,4%). Se si prendono in considerazione i dati diffusionali ste tipologie di testate avevano fatto registrare le flessioni di più ampie dimensioni ( -2,2 % gli econo- relativi ad un arco temporale più ampio, dal 1980 al 2002, si nota una fase di crescita lungo tutti gli anni 80, dal 5,3 milioni di coQUOTIDIANI. VENDITE MEDIE GIORNALIERE pie del 1980 sino ai 6.8 mi1980-2003(*) lioni del 1990, livello massimo. Poi una fase di con7000 trazione durata sino al 6.808 1997 circa, nel corso della 6500 quale il settore ha perso cirVendita ca un milione di copie di 6.073 6000 5.881 5.881 diffusione giornaliera. 5.806 6.057 5.977 5.913 5.870 Quindi, dal 1997 a oggi, 5.812 5500 una stabilità diffusionale poco al di sotto o al di so5.342 5000 pra dei sei milioni di copie al giorno. (*)Proiezione in base ai dati forniti da 54 testate quotidiane. Va segnalato peraltro Dati FIEG che questi dati non tengo1980
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L’industria editoriale al bivio tra crisi pubblicitaria e ripresa del mercato
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Editoria periodica: più ombre che luci La ricerca FIEG su La Stampa in Italia, presentata lo scorso 15 gennaio 2004, ha messo in evidenza, per quanto riguarda la stampa periodica, una flessione dei ricavi pubblicitari nel corso del 2002 di dimensioni piuttosto ampie (-7,8%), accompagnata da un calo delle vendite piuttosto accentuato che è stato assorbito, così come avvenuto per i quotidiani, dagli incrementi di prezzo seguiti al cambio della moneta. Nel complesso, quindi, i ricavi editoriali nel 2002 sono cresciuti del 2,2%, ma per il 2003, esaurito l’effetto delle variazioni di prezzo intervenuto nel corso dell’anno precedente, essi dovrebbero assestarsi intorno agli stessi valori dell’anno precedente, grazie anche alla forte decelerazione del calo degli introiti pubblicitari. Critico è stato soprattutto l’andamento dei settimanali che, in base alle rilevazioni Ads, hanno accusato un calo nell’ordine del 5%. Per i mensili, considerati nella loro totalità, la rilevazione Ads indica un incremento diffusionale dell’8% nel 2002 rispetto all’anno precedente. Peraltro, va osservato che il numero delle testate considerate è passato nello stesso periodo da 135 a 142. In termini omogenei, vale a dire considerando lo stesso numero di testate, i livelli diffusionali nel 2002 sono diminuiti del 4,5%. La tendenza al ripiegamento dei livelli diffusionali nel 2002 non si è esteso però a tutte le testate periodiche. Tra i settimanali hanno fatto registrare un ottimo risultato le testate dedicate alla salute (+11%), mentre sono restate pressoché stabili quelle economiche (-0,1) e quelle per i giovani (-0,9%). Tra le testate con la più elevata incidenza sul volume complessivo della diffusione, hanno dimostrato maggiore capacità di tenuta quelle di attualità (-3%). Tra i mensili alcuni generi di testate come quelle dedicate ai motori (+78%), all’attualità (+59,6%), al cinema e allo spettacolo (+53,6%), al turismo (+20,6%), alla scienza e all’ambiente (+17,3%) hanno realizzato veri e propri exploit diffusionali.
no conto dei quotidiani gratuiti, sia perché non esistono stime certe ed indipendenti sulla consistenza di questo fenomeno, sia perché la “diffusione” di un quotidiano gratuito non può essere assimilata alla diffusione di un quotidiano a pagamento. Si stima, comunque, che ogni giorno circa due milioni di copie di quotidiani gratuiti vengano immessi sul mercato. Il calo delle vendite fatto segnare nel corso del 2002 si è arrestato nel 2003, con qualche confortante segnale di inversione di tendenza: i dati 2003 relativi ad un significativo campione di 54 testate, infatti, fanno registrare una stabilizzazione della diffusione media giornaliera, che risulta in crescita dello 0,1% rispetto al 2002. Questa modesta ripresa della diffusione nel corso del 2003 è confermata dai dati relativi alla readership. È in particolare confortante il fatto che i dati Audipress relativi alla prima parte del 2003 indichino, rispetto all’ultimo quadrimestre del 2002, un incremento del numero dei lettori di quotidiani nel giorno medio (+1,1%) e, conseguentemente, un ampliamento dell’indice di penetrazione dal 38,9% al 39,3%. Ed è altresì significativo il fatto che mentre al nord e al centro gli indici di lettura e di penetrazione siano restati pressoché fermi, un forte incremento si sia verificato nelle regioni meridionali (+5,1%), con un indice di penetrazione passato dal 26% al 27,3%. Ciò non toglie che la diffusione dei quotidiani mantenga dimensioni oggettivamente limitate, come emerge con particolare evidenza dal confronto internazionale. Le copie diffuse ogni mille abitanti sono scese in Italia dal-
le 105 del 2001 alle 101 del 2002, mentre nei paesi con economie comparabili a quella italiana si sta su medie di gran lunga superiori. Basti considerare che la media europea, Italia inclusa, è di 270 copie per mille abitanti. Tra tutte le possibili spiegazioni per questo fenomeno, merita di essere sottolineata la stretta correlazione tra elevate percentuali di copie diffuse in abbonamento e alti livelli di diffusione. In nazioni come il Giappone o la Finlandia, dove il mercato dei quotidiani è vicino alla saturazione con rispettivamente 653 e 532 copie vendute per 1.000 abitanti, la percentuale di quotidiani venduta in abbonamento è attorno al 90% del totale; viceversa, in Italia e Spagna a bassi livelli di abbonamento (meno del 10%) corrispondono modesti indici diffusionali. Va tra l’altro rimarcato come il basso livello di abbonamenti non è soltanto collegato a bassi livelli di consumo, ma influisce negativamente sulla economicità di gestione delle imprese editoriali, sia dal punto di vista dei flussi di cassa (con l’abbonamento si incassa in anticipo) sia sul piano della distribuzione: se ipotizziamo una percentuale fisiologica di resa del 30% sul numero di copie inviate in edicola, l’invenduto complessivo sarà pari al 28% della tiratura in Italia e Spagna, ma soltanto del 2% in Giappone. In Italia, poi, non va dimenticato che il dato aggregato delle vendite a livello nazionale è il risultato di una media che si ricava da situazioni territoriali diversificate. Mentre al nord e al centro, nel 2002, sono state vendute, rispettivamente, 127 e 120 copie ogni mil-
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le abitanti, ossia una copia ogni 7,8 e ogni 8,3 abitanti, al sud ne sono state vendute 58, vale a dire una copia ogni 17,1 abitanti. Se si esaminano gli andamenti delle singole regioni, il Trentino Alto Adige, pur avendo subito un notevole salasso di copie, nel 2002 ha mantenuto il primato del consumo di quotidiani con 180 copie ogni mille abitanti. Seguono la Liguria con 172 copie (nel 2000 era in prima posizione con 188 copie) e il Friuli Venezia Giulia con 159. Tra le regioni meridionali, a parte il caso Sardegna – spiegabile con consolidate propensioni alla lettura dei suoi abitanti – hanno fatto registrare miglioramenti la Calabria (53 copie) e la Basilicata (43 copie) che pur continuando ad essere il fanalino di coda nella classifica delle vendite in rapporto alla popolazione, condivide la posizione con l’Abruzzo (sceso da 46 a, appunto, 43 copie). Sul piano dei contenuti, i quotidiani hanno sistematicamente potenziato la propria offerta ai lettori, sviluppando un ricco patrimonio di supplementi realizzati su supporto cartaceo e multimediale riguardanti gli eventi nel mondo della cultura, dell’arte, dello sport e del turismo. Nel 2002, in particolare, è esploso il fenomeno dei libri allegati a quotidiani e periodici. Su 100 milioni di copie di libri venduti in Italia nel 2002, 44,2 milioni di copie sono state acquistate in edicola insieme ad una copia di giornale. Si tratta certamente di operazioni di marketing particolarmente efficaci, ma è altrettanto innegabile che esse si traducono in azioni di promozione della lettura il cui successo è legato proprio al “brand” vale a dire alla forza ed alla credibilità che il giornale ha acquisito presso il pubblico. Nel 2003, il fenomeno dei libri e delle enciclopedie allegati ai giornali è continuato e non è improbabile che dal consuntivo dell’anno emergerà l’ulteriore espansione del fenomeno.
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In aumento la produttività, in calo l’occupazione L’importanza dell’industria dei quotidiani nel contesto italiano non si misura soltanto con i pur importanti dati sul fatturato, sul reddito pubblicitario o sulle vendite; più difficile da misurare, ma altrettanto significativo, il contributo che, con la loro molteplicità di voci, essi offrono alla formazione dell’opinione pubblica in un contesto, come quello italiano, dove invece il mezzo televisivo fa registrare un tasso di concentrazione che non ha riscontri in nessun altro paese sviluppato. Sotto questo aspetto, addirittura sorprendenti appaiono i dati che emergono dall’anagrafe dell’industria italiana dei quotidiani, curata dall’Osservatorio Tecnico, che a fine 2003 censiva ben 204 testate quotidiane, presenti in tutte le regioni italiane, comprese quelle più piccole che, come Valle d’Aosta o Basilicata, sino a pochissimi anni or sono non disponevano di voci autonome. Per la produzione di queste testate, sono operanti sul territorio italiano oltre 100 stabilimenti di stampa, il 60% dei quali stampano più di una testata. Sono 30 le testate che utilizzano per la stampa più di uno stabilimento, tendenza, questa, presente nel nostro paese sin dagli anni Settanta, quando i grandi quotidiani del Nord del paese, per accorciare i tempi e ridurre i costi della catena distributiva, decisero di promuovere la realizzazione di centri stampa satellite ai quali inviare in teletrasmissione le pagine da stampare. Oggi i decentramenti produttivi sono circa 130, ai quali vanno ag-
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Evoluzione quote di mercato pubblicitario: stampa e tv
giunti i circa 20 decentramenti verso poli di stampa al60 57,8 l’estero; ed accanto 55,4 alla tradizionale esi55 genza di avvicinare i 51,6 55,3 luoghi di produzione 49,6 51,3 50 STAMPA a quelli di distribuzione, comincia a farsi TV 45 strada un secondo or45,5 dine di ragioni che 41 40,5 39,4 spinge le imprese edi40 37,1 trici a terziarizzare la 37,8 stampa e la spedizio35 ne: la possibilità di 1990 1995 2000 2001 2002 2003 Dati FIEG affidare la produzione a società terze che garantiscano livelli di qualità e di costo migliori rispetto a quelli che si otter- Pubblicità: la fetta della torta è sempre più rebbero stampando in house. piccola... La specializzazione produttiva e, soprattutto, l’elevato tasso di tecnologia degli impianti di produzione, Sul piano pubblicitario il 2002 ha fatto registrare hanno portato ad un significativo incremento di pro- una ulteriore flessione della stampa. La sua quota di duttività degli addetti poligrafici. Nel 1990 la produt- mercato ha subito un notevole arretramento, passando tività media per ora di lavoro poligrafico era di 151 dal 41% del 2000 al 39,4%, mentre la televisione ha copie e di 5.355 pagine; nel 2002, le pagine sono sali- realizzato un balzo in avanti di ben due punti percente a 213, con un incremento del 37%, mentre le pagine tuali salendo dal 51,3 al 53,3%. In effetti, in un mercaprodotte hanno sfiorato le 8.900, con un incremento to in flessione, le televisioni, sia pur con una variaziodella produttività del 66%. ne minima (+0,5%) hanno incrementato il loro fattuAll’aumento di produttività ha fatto da contraltare rato pubblicitario. il calo dell’occupazione poligrafica: prendendo semAncora una volta il mercato ha dimostrato di essepre come punto di partenza il 1990, il calo al 31 di- re governato da una sorta di strana legge dei vasi cocembre 2002 è stato del 37%, contro un incremento municanti, a carattere unidirezionale: un comparto del 19%, nello stesso arco temporale, per la popola- sottrae risorse all’altro attingendo al suo bacino e i lizione giornalistica. velli restano sempre sfalsati. Il processo è continuato A determinare l’incremento della produttività e la anche nel 2003 con una quota televisiva salita al 54,9% riduzione occupazionale non contribuisce solo l’inno- e quella delle stampa scesa al 37,5%. vazione tecnologica, ma anche, specie negli ultimi anni, Nella media degli altri paesi europei la quota di un il ricorso, per segmenti a volte rilevanti del processo mercato della stampa si aggira intorno al 55%, mentre produttivo, a esternalizzazioni fornite da società che quella televisiva è di poco superiore al 29%. In Eurospesso non applicano il contratto dei quotidiani. Esi- pa soltanto il Portogallo ha una struttura di mercato ste in altre parole un consistente indotto occupaziona- confrontabile con quella italiana, dove cioè la pubblile che potremmo definire “extra-poligrafico”, fatto di cità televisiva prevale rispetto alla stampa (53,4% ensocietà – i cosiddetti service – che in molti casi appli- tro 28,6%). cano differenti contratti di lavoro – grafico, informatico, metalmeccanico, del commercio…La sen- Conclusioni sazione è che, nel complesso, l’occupazione del settore non sia diminuita così tanto, ma si sia ripartita su Sembra di poter concludere l’analisi dei dati che più soggetti, esterni ed interni al contratto poligrafico. emergono dalle ricerche del settore che ad un 2002 in
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discesa sia subentrato un 2003 la cui curva di crescita è nella parte piatta, ma con prospettive e spunti abbastanza positivi, che tuttavia per potersi dispiegare pienamente richiedono azioni di politica industriale in grado di dare ossigeno e slancio alle imprese del settore. Qualcosa di positivo è stato fatto, con un ventaglio di provvedimenti – dal credito agevolato al credito d’imposta sugli investimenti e sugli acquisti di carta – che rivelano segni di disponibilità verso un settore la cui importanza si misura non soltanto in termini di margini economici ma anche e soprattutto in termini di salvaguardia di una risorsa immateriale qual’è il pluralismo dell’informazione, oggetto di forte tutela sul piano costituzionale. Ma a queste luci si accompagnano le ombre di provvedimenti, come quello di riassetto del settore televisivo, che comportano gravi rischi. Rischi riconducibili agli effetti probabili di un ulteriore drenaggio di risorse pubblicitarie da parte del mezzo televisivo, alla
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riduzione dei margini di competitività della carta stampata, all’ulteriore spinta verso la concentrazione in un sistema integrato dei media allargato a dismisura. Sembrerebbero necessari, al contrario, provvedimenti in grado di creare le condizioni adatte perché il mercato dei giornali possa espandersi facendo leva su entrambe le sue componenti: vendite e pubblicità. Se molto è stato fatto sull’ammodernamento produttivo, molto resta da fare su altri versanti: un più equilibrato assetto del mercato pubblicitario; la rimozione dei molti vincoli cui è ancora soggetto il circuito distributivo; un miglior funzionamento e una minore onerosità di servizi fondamentali quali poste e trasporti; lo sviluppo della “home delivery”, con l’allentamento dei vincoli derivanti dalla legislazione sociale e fiscale; la promozione della lettura dei giornali nelle scuole di ogni livello, prezioso strumento di formazione di cittadini consapevoli dei loro diritti, dei loro doveri e dei problemi della società in cui vivono.
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Consegnare la pubblicità via Internet: il nuovo progetto del Gruppo Editoriale L’Espresso Il Gruppo Editoriale L’Espresso sta avviando in produzione il nuovo Portale Materiali Digitali per la acquisizione delle inserzioni pubblicitarie attraverso la rete Internet. Obiettivi: abbattere le barriere tecnologiche al flusso digitale della pubblicità garantendo a tutti i clienti la massima qualità possibile ed abbattendo le contestazioni. Il progetto è stato elaborato dalla direzione tecnica di gruppo e seguito da Fabio Villani che racconta a TecnoMedia gli aspetti più innovativi delle soluzioni adottate. Il Gruppo Editoriale l’Espresso ha avviato in produzione un nuovo strumento al servizio degli inserzionisti, il Portale Materiali Digitali Espresso (PME) per la acquisizione e la gestione on line - via rete Internet - degli annunci di pubblicità. L’iniziativa, che è stata sviluppata fin dai suoi esordi dalla direzione tecnica di gruppo, si è appoggiata, per i test di sperimentazione, alla Provincia Pavese ed alla Gazzetta di Mantova. Fabio Villani, direttore tecnico della Provincia Pavese, su incarico della direzione centrale ha seguito da vicino tutte le fasi del progetto. L’oggetto conforme ai flussi di lavoro La Manzoni, concessionaria di gruppo, ha in portafoglio numerosi prodotti stampati molto diversificati fra loro. Un quotidiano nazionale, la Repubblica, oltre trenta testate locali che coprono tutto il territorio nazionale, settimanali come L’Espresso e Il Venerdì, media ai quali vanno ad aggiungersi molteplici inserti settimanali, iniziative speciali ed altro ancora ospitato all’interno dei prodotti editoriali. Questo panorama porta numerose conseguenze, prima fra le quali una estrema disomogeneità degli inserzionisti pubblicitari, che vanno dalla grande multinazionale quotata in borsa fino alla piccola rivendita che si serve dei quotidiani locali per promuovere i propri prodotti. A nessuno la concessionaria vuol dire di no, a tutti deve essere garantita la migliore qualità possibile. Fin dai primi passi del progetto del nuovo portale internet, l’obiettivo della direzione tecnica è stato quello di garantire il miglior servizio possibile a ciascun inserzionista pubblicitario tenendo conto di tutte le
esigenze espresse dai clienti. Le decisioni fondamentali sono state di tre tipi: innanzitutto l’adozione del formato PDF Adobe come file privilegiato all’interno del flusso di lavoro e sviluppo di procedure - e soluzioni software - tali da consentire la conformità degli oggetti in ogni fase del workflow pubblicitario. In altre parole, una volta consentito l’accesso dei materiali di lavoro all’interno del flusso produttivo questi dovevano poter essere lavorati e stampati in ogni momento senza che i responsabili dei diversi stadi di lavorazione si trovassero di fronte a files non compatibili con la piattaforma operativa del gruppo. Terza decisione strategica in ambito tecnico, la scelta di adottare un sistema di certificazione dei files on line a principio attivo, cioè in grado non solo di segnale eventuali “guasti” del PDF all’ingresso del sistema ma capace di intervenire per aggiustarli prima dell’aggancio degli stessi al flusso di lavoro. “E chi glielo spiega al negoziante sotto casa che la sua pubblicità locale non è stata stampata perché a mezzanotte il suo file si è “piantato” sul Rip?” domanda Fabio Villani. Nessuno, ovviamente, così come nessuno vuol correre il rischio di scontentare la grande multinazionale scoprendo, quando è troppo tardi, che i colori originali dell’annuncio nazionale sono improvvisamente cambiati per qualche errore nella generazione del file. La certificazione attiva E il progetto del Portale Materiali Digitali Espresso è stato sviluppato sulla base di queste essenziali linee guida, all’insegna della massima flessibilità e dei con-
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Consegnare la pubblicità via Internet: il nuovo progetto del Gruppo Editoriale L’Espresso
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trolli preventivi, resi possibili grazie all’impiego, proprio all’ingresso del sistema, della soluzione di certificazione e validazione a principio attivo OneVision Asura, distribuito in Italia da LinkService di Reggio Emilia, partner tecnologico di prim’ordine nella realizzazione del progetto. Gli utenti che possono accedere al portale on line per la consegna dei materiali pubblicitari in formato digitale sono ripartiti in due macro-categorie: gli utenti esterni (agenzie, services, centri media) e gli utenti interni, a loro volta suddivisi in utenti-editore ed utenti-concessionaria. Il primo macro gruppo può consegnare i materiali a tutti i mezzi dell’editore, ma può controllare e vedere solo i suoi, mentre gli utenti interni possono vedere tutte le testate per le quali hanno avuto la abilitazione e, al loro interno, tutti i materiali inviati ai quotidiani piuttosto che non ai periodici. Grazie a questa semplice operazione gerarchica sulla visibilità interna al network la concessionaria salvaguarda la propria prerogativa di controllo su tutto il materiale pubblicitario mentre i singoli clienti-inserzionisti controllano i propri annunci in assoluta salvaguardia della privacy commerciale (e senza timore che la concorrenza possa conoscere in anticipo sul pubblicato le proprie strategie di comunicazione). All’ingresso del portale il “certificatore on line” entra in funzione sia come controllore dei materiali provenienti dagli utenti esterni sia come strumenti di verifica per i files che vengono avviati al sistema editoriale direttamente dalla testata o dalla concessionaria. All’indirizzo www.pme.gruppoespresso.it il sistema “accoglie”, normalizza e certifica i PDF ricevuti sia tramite collegamento in bassa banda che tramite larga banda. Il sistema provvede a smistare in tempo
reale le copie dei materiali “normalizzati” ai media sui quali saranno stampati. Se un utente inserisce a Milano un annuncio per, poniamo, la Nuova Sardegna, questo viene smistato “fisicamente” ai server di Sassari. OneVision è configurato per accettare esclusivamente PDF, e su questa tipologia di file compie un set specifico di operazioni tramite un “motore” di controllo molto evoluto (al quale la nostra rivista dedica da tempo ampio spazio). Il software è stato configurato per recepire le specifiche elaborate dalla direzione tecnica di gruppo lungo due nuclei fondamentali. Tutti i files in ingresso vengono esaminati secondo un primo set di caratteristiche comuni ed un secondo set di specifiche che variano in funzione delle rotative sulle quali sarà stampata la testata alla quale è indirizzato il file. Ciò significa tenere conto, per i quotidiani, delle specifiche caratteristiche e profili di stampa colore delle macchine flessografiche piuttosto che non delle rotative per la stampa in rotocalco del settimanale L’Espresso. Il sistema è stato concepito in modo tale da poter gestire i profili colore in funzione degli impianti utilizzati nei molteplici centri stampa. Come funzionano in concreto la certificazione ed i flussi di lavoro? Quando un utente si collega al portale di gruppo la prima scelta che il sistema propone è la destinazione finale dell’annuncio, ovvero quali testate e quali edizioni (se locali o nazionale). Come aiuto all’inserzionista, nel momento in cui questi sceglie il mezzo finale di destinazione il sistema propone una serie di testate omogenee a quella selezionata, dove il concetto di “omogeneità” è regolato in funzione di alcune caratteristiche che rendono l’annuncio automaticamente riproducibile all’interno di profili carta e stampa compatibili fra loro. Dopo la destinazione è la volta della scelta circa la dimensione dell’annuncio, ed il sistema propone tutte le disponibilità. Infine, l’utente aggancia l’annuncio in formato PDF e lo spedisce a destinazione dove viene preso in carico ed elaborato. Il sistema inizia a verificare le caratteristiche generali (dimensioni all’interno dei margini di tolleranza etc..), e successivamente lancia in catena circa oltre 450 controlli su altrettanti parametri individuati dalla direzione tecnica di gruppo, font, risoluzioni, trasparenze, corpi tipografici, oggetti grafici annidati etc.., solo per
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Maschera di ricerca dei materiali on line presenti nel sistema
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Elenco dei PDF in corso di certificazione: in scuro sono evidenziati quelli che il sistema non ha accettato
dare qualche idea. Terminati tutti i controlli OneVision Asura genera un PDF normalizzato dove tutti gli elementi peculiari della applicazione che lo ha generato (Photoshop piuttosto che Illustrator, per esempio) vengono riportati alla sintassi del PDF secondo il libro giallo di Adobe. alla fine del processo all’interno del sistema restano a disposizione. il PDF originale inviato dal cliente, il PDF normalizzato che verrà avviato in produzione, il job ticket originale ed il log di normalizzazione. Il certificatore lavora secondo il principio “attivo” deciso dal gruppo editoriale, in pratica è in grado di agire per aggiustare PDF fuori dalle specifiche richieste. Finora la scelta effettuata è comunque quella di essere piuttosto restrittivi in queste modifiche, intervenendo in fase di normalizzazione il meno possibile. Se lo scostamento del file inviato è ritenuto eccessivo, il sistema avvisa automaticamente il cliente. “Esistono comunque”-precisa Villani- “strumenti a disposizione per interventi più radicali se c’è un preciso accordo con il cliente”. Tutto si riporta a decisioni di tipo commerciale e non tecnico, visto che la piattaforma per la certificazione OneVision può essere configurata in funzione dei desideri del cliente e la possibilità di intervento automatico può essere stabilita a piacimento. Una volta “normalizzati”, cioè dopo avere avuto la garanzia che gli annunci potranno essere stampati nella migliore qualità possibile, i PDF sono depositati in un’area di lavoro dove è possibile associarli alle schede di prenotazione. Dopo la certificazione e l’abbinamento l’inserzione è pronta per essere agganciata al sistema editoriale della testata selezionata. Concessionaria e agenzie: i vantaggi per gli utenti I vantaggi del portale Internet per la acquisizione dei materiali pubblicitari on line offre vantaggi che vanno ben al di là della certezza di vedere stampato il proprio annuncio in alta qualità quando desiderato. L’agenzia che invia i materiali al gruppo editoriale ha a disposizione l’archivio on line di tutto ciò che è stato spedito. Se il cliente richiede una nuova spedi-
zione alla stessa testata o a mezzi diversi del gruppo la agenzia può ricuperare in tempo reale il file già normalizzato e reimpaginarlo per la nuova pubblicazione. E’ un nuovo servizio dell’era “internet” che la concessionaria offre ai suoi clienti. Questa, a sua volta, qualora il cliente diretto voglia uscire su altre testate del gruppo, è in grado di reindirizzare automaticamente l’annuncio ricuperandolo dall’archivio on line di tutto il pubblicato. Né va sottovalutata la capacità di gestire on line, fin dall’inizio del flusso di lavoro, la qualità finale dell’annuncio stampato. Dall’analisi effettuata con rilevazioni sui prodotti finali stampati dal network di rotative utilizzato per le testate quotidiane, si è visto come, per esempio, normalizzando il colore a 300 dpi, il bianco e nero a 150 dpi ed il tratto a 600 dpi si ottenga un ottimo risultato in termini sia cromatici che di definizione globale dell’annuncio. Il sistema, che sta entrando progressivamente in produzione in queste settimane, è destinato in breve tempo a raddoppiare. I nodi centrali della rete diventeranno due, uno nel nord Italia ed uno a Roma. Uno ospiterà tutti i quotidiani locali ed un altro i periodici ed il quotidiano la Repubblica. “Il motivo di questa scelta è semplice” spiega Fabio Villani, e nasce dalla considerazione che quotidiano e periodici hanno tempi di accettazione dei materiali prestabiliti, mentre i giornali locali hanno tempi più flessibili e, soprattutto, personalizzati in funzione della diversa testata. La ripartizione del traffico pubblicitario su un doppio snodo è un ulteriore fattore di efficienza e di sicurezza al quale il gruppo non è disposto a rinunciare.
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Cinque periodici ed un quotidiano: il nuovo sistema “multiple media” della Società Europea di Edizioni La Società Europea di Edizioni introduce una nuova piattaforma integrata per la produzione del Giornale e di cinque testate periodiche. Una completa integrazione fra strumenti specializzati per l’editoria dei quotidiani, pacchetti standard per la grafica su Pc ed ambiente di office automation Windows XP disegnano i contorni di una nuova generazione di sistemi multiple media che cominciano, dopo anni di sviluppo, a muovere concretamente i primi passi nelle redazioni (e nelle concessionarie) dei giornali italiani. Formati e prodotti diversi, un settimanale, quattro mensili, un quotidiano, flussi di lavoro inevitabilmente diversi, organizzazione redazionale diversa, ma piattaforma di produzione comune: è questa la decisione attuata dalla Società Europea di Edizioni, editrice del quotidiano Il Giornale, e della Newspaper, editrice di cinque testate periodiche specializzate, Espansione, BancaFinanza, il Giornale delle Assicurazioni, ZeroUno (tutti mensili) e Week.It, settimanale. Una decisione che si inserisce a pieno titolo negli sforzi dei più importanti editori italiani e stranieri protesi in direzione dell’impiego di sistemi editoriali aperti, o multiple-media, in grado cioè di gestire su un’unica piattaforma prodotti, e canali distributivi di informazioni, molto diversi fra loro per tipologia, “cultura” grafica e flusso di lavoro giornalistico. TecnoMedia ha chiesto al direttore tecnico del gruppo di testate, Maurizio Gregotti, i dettagli di questa nuova sfida tecnologica. Un sistema editoriale “business oriented” “Inutile nasconderselo” - spiega Gregotti - “ma il calo degli investimenti pubblicitari che ha gravato sull’industria della stampa internazionale negli ultimi ventiquattro mesi ha rappresentato una formidabile spinta in direzione di un ripensamento tecnologico sempre più orientato a realizzare significative economie e a razionalizzare i flussi di lavoro”. I tempi, del resto, sono ormai maturi, sia in Italia che all’estero, come abbiamo avuto modo di vedere anche in occasione dell’ultima edizione di Ifra Expo a Lipsia, lo scorso mese di ottobre, per avviare nuovi investimenti
anche nell’area dei sistemi editoriali, sono ormai tutte le aziende più innovative hanno sviluppato soluzioni che puntano in direzione della gestione all’interno di un unico ambiente di prodotti editoriali fra loro anche molto diversi. Ed è questo il caso di quanti, come la S.E.E., devono gestire la produzione di testate fra loro molto diverse; “anche se” precisa Gregotti -”accomunate da una caratteristica importante, avere una sola concessionaria di pubblicità, la Arcus, che raccoglie sia la pubblicità locale per Il giornale che la pubblicità per le testate periodiche”. Questa è la premessa per sfruttare al meglio la possibilità offerta dalla nuova versione del sistema editoriale installato, Hermes X di Unisys, di seguire l’intero flusso pubblicitario, periodici quotidiani, in modo molto omogeneo. La nuova versione del sistema editoriale, uno dei più diffusi al mondo, rappresenta, da un punto di vista puramente tecnologico, un notevole salto di qualità, in considerazione che Hermes X ha sostituito, in casa S.E.E., la versione di Hermes 3.8. La decisione è maturata nel corso dell’anno passato, e le testate sono in fase di progressivo trasferimento sulla nuova piattaforma. Integrazione fra diverse “culture” grafico-editoriali La caratteristica saliente della nuova versione del sistema operativo è proprio la capacità di integrare il “motore” di calcolo di Hermes, progettato per i quotidiani, con strumenti grafici su piattaforma standard, fra i quali InCopy ed InDesign di Adobe ed il pacchet-
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to Office di Microsoft, con l’onnipresente Excell per la creazione di tabelle e grafici. L’“apertura” del sistema editoriale, che Unisys ha ormai avviato da parecchi anni, consente in pratica la possibilità di utilizzare strumenti per la stesura dei pezzi e per la loro impaginazione sia di ambito quotidiani che ad ampia diffusione presso i periodici. Si tratta, nel caso di un editore multiple media, di integrare in un unico sistema due diverse “culture” grafico editoriali, specializzate a produrre pagine con un layout profondamente diverso, più rigoroso e tradizionale il quotidiano, maggiormente creativo e caratterizzato da un vastissimo impiego del colore in funzione redazionale il periodico. I flussi di lavoro fra pubblicità e redazione La pubblicità e la parte redazionale delle testate viaggiano all’interno di un unico sistema su piani paralleli, senza che uno interferisca con l’altro. All’interno di ogni pagina si stabiliscono gli spazi destinati alla pubblicità che, materialmente, viene raccolta ed elaborata in digitale dalla Arcus. Da un punto di vista tecnico, ogni annuncio può essere “esportato” da un periodico al quotidiano e viceversa con parametri diversi nell’ambito della gestione della pubblicità, ma ciò in pratica avviene abbastanza di rado. Molto più frequente, invece, è il trasferimento di annunci pubblicitari fra testate periodiche. Ma in ogni caso è la piattaforma multiple media a favorire questi scambi di materiali pubblicitari in formato digitale. Gli addetta alla lavorazione grafica delle testate disegnano le gabbie con InDesign ed il sistema le ag-
gancia in tempo reale al motore di impaginazione Hermes X. Ciò garantisce funzione di estrema utilità nell’ambito della produzione sia dei periodici che del quotidiano, consentendo, per esempio, il ricupero di versioni di pagine nelle successiv e modificazioni rispetto a quella finale, senza contare la completa integrazione con gli strumenti di office automation. I giornalisti che, per la stesura degli articoli, utilizzano InCopy di Adobe, possono creare grafici e tabelle con Excell di Microsoft ed utilizzare il pacchetto della stessa software house per la gestione della posta elettronica. Tutto senza dovere mai “entrare ed uscire” da Hermes X, perché la nuova versione del sistema è assolutamente trasparente nella gestione dei diversi strumenti in un ambiente unico. Molto apprezzate, in funzione della lavorazione di diversi prodotti editoriali, con “tempi” redazionali molto diversi, la possibilità di gestire in modo automatico la presenza di eventuali “buchi” nelle pagine. è il sistema editoriale, infatti, ad avvisare gli portatori quando mancano ancora dei “pezzi” per completare la pagina. La stessa flessibilità è garantita dagli strumenti di impaginazione. Le testate fanno un ampio ricorso ai book di pagine dai quali è possibile importare o tutta intera la gabbia o solo parte di essa. Questa, in ogni caso, si trascina sulla pagina in tempo reale e - sempre grazie alla integrazione fra strumenti specializzati e pacchetti standard - il redattore può iniziare subito a lavorare in pagina grafica. Il format grafico pre-impostato trova larga applicazione anche nel caso delle tabelle e dei grafici - dei quali si fa ampio uso nelle pagine di informazione economica. Anche in questo uti-
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lizzo il redattore inserisce i dati nel foglio elettronico e quindi li aggancia in automatico alla forma grafica disponibile. La estrema facilità con la quale, sul “piano” di lavoro redazionale, si compongono e scompongono le pagine anche negli ultimi minuti prima del rilascio definitivo del quotidiano (o del periodico), è molto apprezzata in una testata, come Il Giornale, che vuole aggiornare la cronaca politica - fra i contenuti qualificanti - e quella locale - nei dorsi di Milano, Roma e Genova - fino all’ultimo minuto, e per questo preve-
de, ogni giorno, un ampio ricorso alle ribattute delle diverse edizioni. Proprio riguardo a queste ultime, l’integrazione fra Hermes e ambienti di lavoro Windows XP è apprezzata anche per la estrema flessibilità nella organizzazione del lavoro fra le redazioni esterne. Nel caso di Roma, per esempio, dove la produzione è nella quasi totalità cronaca “politica”, i giornalisti si appoggiano a Milano per la costruzione delle pagine finali, mentre Genova è totalmente autonoma nella impaginazione finale di quanti ivi prodotto.
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Produzione decentralizzata: le scelte dei quotidiani locali del centro Italia Il network di testate locali avvia una fase di riorganizzazione produttiva all’insegna del decentramento con l’obiettivo di favorire l’ancoraggio delle testate alle comunità servite. Ne parliamo con il direttore amministrativo del gruppo Leo Pagliari. Ciociaria Oggi, Latina Oggi e prossimamente ancoraggio al territorio locale servito. Da questo punOstia Oggi, Abruzzo Oggi, Guidonia Oggi, Oggi Ca- to di vista, il taglio informativo delle testate locali allo stelli e Nuovo Molise Oggi: stile dei quotidiani americaquesta è la rete delle testate ni che prosperano proprio quotidiane locali del centro come strumenti di servizio Italia. Il network, inauguradi specifiche comunità, non to nel 1988 con Ciociaria importa di quali dimensioOggi, la prima testata fonni. Sulle prime pagine delle data, ha conquistato in potestate cercheremmo invachi anni di attività una posino titoli a caratteri cubitali zione di rilievo nel panorasui grandi eventi di cronaca ma dell’informazione locanazionale ed internazionale; le del centro Italia. la “copertina” dei giornali è Forte di una rete invece sempre dedicata alle capillare di corrispondenti e notizie di interesse locale, di una diffusione globale ated è solo nelle pagine in torno alle 50.000 copie al coda alle testate che si fangiorno, il network ha di reno le necessarie concessiocente avviato una riorganizni alle notizie a carattere nazazione tecnologica con zionale, con un occhio seml’obiettivo di consolidare pre attento allo sport. “Inuancora di più la presenza tile rincorrere i quotidiani delle testate all’interno delnazionali sul territorio che è le comunità locali servite. di loro specifica competenTecnoMedia ha incontrato za” spiega Pagliari, “i nostri Leo Pagliari, il responsabilettori ci acquistano perché le amministrativo del grupnoi parliamo, anche in pripo, per approfondire gli ma pagina, dei problemi che Leo Pagliari, responsabile obiettivi e le strategie dei li riguardano da vicino. I amministrativo del gruppo editoriale nuovi investimenti nell’area contenuti locali arrivano della prestampa. sulla soglia del 90% di quanto prodotto globalmente dal gruppo ogni giorno”. Decentramento produttivo Una linea editoriale che offre soddisfazioni anche in ambito non locale, dal momento che i quotidiani La caratteristica fondamentale, diremmo la “filo- rappresentano una “fonte” di informazione di estremo sofia” del gruppo editoriale, è quella di un fortissimo interesse per le agenzie di informazione nazionale
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quando devono coprire i territori serviti dai quotidiani. Tutto il processo di rinnovamento dell’area di prestampa è stato impostato proprio con l’obiettivo di valorizzare e favorire ancora di più l’ancoraggio dei quotidiani ai diversi territori serviti; parola d’ordine per tutti: decentramento produttivo. Redazioni distaccate sul territorio Ogni edizione occupa in media una ventina di redattori ai quali è collegata una rete di corrispondenti locali free lance, da venti a trenta per ogni testata. Le risorse umane “sono la nostra ricchezza” dice Pagliari, “molti, giovani e con tanta voglia di fare”. Tali testate possono, da un certo punto di vista, essere ritenute edizioni locali di tre giornali capizona, Ciociaria Oggi, Latina Oggi e Nuovo Molise Oggi, ma per i lettori restano comunque prodotti del tutto autonomi da acquistare all’edicola del Paese. Tutte le testate sono stampate a Cassino, e vengono prodotte su una Goss Community per la quale sono stati di recente acquistati nuovi gruppi di stampa per consentire la impressione in quadricromia di otto pagine per ciascun quotidiano. Un salto di “immagine” e di qualità notevole rispetto all’attuale bianco e nero. Diverso invece, come si diceva, il flusso di lavoro nell’area della prestampa, dove è stato di recente introdotto un sistema editoriale della Tera Digital Publishing. Le risorse del sistema editoriale installato sono state sviluppate per favorire al massimo il decentramento produttivo. Il capo redattore di ogni testata locale ha una notevole autonomia per quanto riguarda l’impaginazione del prodotto. Il software di Tera, precisa Pagliari “ha consentito di mettere a disposizione un book di gabbie grafiche sufficientemente ampio per soddisfare le necessità della cronaca locale ma abbastanza “rigido” per non consentire
stravolgimenti alle linee guida dell’impaginazione”. Tutta la parte grafica sarà comunque rivista a livello generale non appena sarà possibile passare alla produzione in quadricromia di alcune pagine. Lo sviluppo dell’intero impianto ha previsto due fasi. Nella prima, già completata, è stato installato il sistema editoriale Tera presso il CED di Frosinone. A questo sistema possono accedere tutti i redattori di Frosinone e, attraverso una rete wan basata su collegamenti forniti da Telecom, le redazioni di Cassino, Fiuggi, Anagni, Ceccano ed altre località limitrofe. La seconda fase prevede la installazione di una seconda server farm a Latina dove verrà montato un sistema editoriale indipendente ma sincronizzato con Frosinone, che permetterà la gestione di tutte le informazioni che fanno capo a Latina, Abruzzo e Molise. A questa architettura, basa sul principio dell’ac-
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Tecnologie “made in” Italia per qualità “made in” Francia
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cesso remoto al sistema e della lavorazione separata ed autonoma dei diversi prodotti quotidiano in sede locale, si collega la funzione offerta dal sistema Tera per la raccolta e la distribuzione a mezzo web dei testi provenienti dalla rete capillare di collaboratori locali free lance. Un’opportunità tecnologica ritenuta di fondamentale importanza al momento della scelta del sistema editoriale. I server centrali provvedono anche alla fase finale del flusso di lavoro di prestampa, ovvero a distillare le pagine in formato PDF e a trasferirle al centro di Cassino per la stampa finale del prodotto. L’architettura del sistema Tera, sviluppata in modo da favorire l’accesso in remoto alle risorse centralizzate nei due poli di Frosinone e Latina, supporterà anche i progetti di espansione del gruppo, che sta studiando opportunità per avviare nuove testate locali in zone del Lazio finora non servite, quali la provincia di Viterbo e la zona costiera a ridosso di Fiumicino.
Un futuro “on line”? “Per adesso di “on line” stiamo ancora discutendo” spiega Pagliari quando chiediamo se il gruppo ha progetti per l’impiego del web. Non c’è dubbio che la forte presenza di emigrati dalle zone servite dai quotidiani del gruppo in Paesi come Canada, Stati Uniti, Inghilterra e Germania costituisce un elemento di riflessione su Internet. L’obiettivo non sarebbe comunque quello di limitarsi ad offrire informazioni locali alle comunità che vivono all’estero, ma quello, più ambizioso, di avviare una vera e propria struttura di servizi on line a disposizione dello sviluppo dell’economia locale verso i Paesi europei ed extraeuropei. Il sistema Tera, che dispone di moduli avanzati per la gestione dei processi comunicativi sul web, potrà costituire una piattaforma di sicuro interesse se questi progetti troveranno una realizzazione in futuro.
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Sistemi standard per il controllo integrato della produzione Uno dei trend meno dibattuti, ma certamente tra i più importanti, nellarea della produzione editoriale, è la disponibilità di strumenti per la gestione della produzione di nuova generazione. Questo avviene grazie allo sviluppo e all’accettazione di standard come XML, JDF e IfraTrack, che ora permettono piena integrazione dei sistemi di controllo di tutta la produzione, e con ciò danno ai giornali un nuovo livello di controllo, la capacità di ottimizzare completamente la produzione e, soprattutto, di tagliare i costi. Probabilmente esistono tante definizioni di “gestione della produzione” quanti ne sono i protagonisti, e per ciascuno di essi assume un significato diverso in base al luogo di provenienza, alla organizzazione cui sono abituati, alla situazione competitiva nell’ambito del mercato in cui operano e, non da ultimo, in base alla storia dei singoli giornali. La gestione della produzione tende a partire all’interno di un reparto, come quello editoriale, il platemaking o la redazione; il passo successivo è gestire i processi nell’ambito di due o più reparti, e anche nella maggior parte delle fasi della catena di produzione. Moltissimi giornali, a livelli più o meno alti, lo stanno già facendo. Ciò che ancora manca in molte case editrici e stabilimenti di stampa è un tipo di sistema di gestione dei dati automatizzato che provveda all’intero quadro. “Per ottimizzare completamente la produzione bisogna poterla pianificare, gestire, monitorare e, se necessario, riprogrammare in tempo reale” sostiene Johan Stenberg, amministratore delegato della MWM Media Workflow Management, società svedese che tra le prime ad adottare lo standard IfraTrack. “C’è anche bisogno di accedere ai dati, alle statistiche, ai resoconti della produzione quotidiana, che possono tradursi in più dettagliate analisi, resoconti mensili e simili”. Oggi ci sono un certo numero di fornitori che offrono il top layer dell’architettura di sistema che unisce tutti i sottosistemi esistenti, e danno agli operatori la visione d’insieme completa necessaria per gestire l’intero processo di produzione, dando il vantaggio di un monitoraggio end-to-end, dalla pianificazione pubblicitaria alla distribuzione. La riduzione dei costi e i processi di ottimizzazione
sono temi familiari nell’industria, in maniera particolare lo sono stati negli anni passati quando i giornali combattevano per continuare a fare profitti in un clima di difficoltà economica. E se pure ogni processo nella catena potesse già essere efficiente e prevedibile, sarebbe un ulteriore vantaggio ulteriore l’essere in grado di supervisionare automaticamente e in tempo reale il modo in cui ogni singolo processo incide sulla produzione nell’insieme. “I costi di una produzione non pianificata generalmente salgono quando ci sono ritardi, e si può quindi avere un serio danno economico – sostiene Stenberg – È facile ottimizzare una distribuzione basata sul presupposto che tutti i precedenti passi di produzione abbiano rispettato la data di scadenza, ma il problema è che questo non avviene mai. Ecco il senso del nostro lavoro: possiamo aiutare a costruire una logica dei modi in cui un giornale dovrebbe organizzare la sua produzione e distribuzione allo scopo di minimizzare i costi dovuti ai ritardi. E quando ci sono problemi, il sistema dovrebbe provvedere riprogrammando il supporto di produzione e, in tal modo, minimizzando il danno.” Certamente la tecnologia è solo una parte della soluzione. In molti casi, per ottenere una visione d’insieme completa, bisogna integrare i sistemi nell’ambito di molteplici società, per esempio, dall’editore alla società stampatrice, fino al distributore. La condivisione di informazioni potrebbe non sempre essere percepita da tutti come molto interessante: “qualche volta le parti in causa non hanno piacere di condividere interamente le informazioni” – ha detto Stenberg – “in ogni caso, la condivisione va a beneficio di tutti, e credo che l’industria dei giornali, da questo punto di vista, abbia bisogno di maturare.”
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Naturalmente nella maggior parte dei settori industriali tutte le parti in causa considerano se stesse parte di un flusso di lavoro di produzione e si rendono conto di dover condividere le informazioni sullo stato di produzione, la pianificazione, ecc. Con il trend attuale di terziarizzazione e riorganizzazione - il caso più frequente è l’utilizzo di centri stampa satellite spesso operazioni che un tempo venivano effettuate da un’unica società editoriale sono assolte da varie società. In questa situazione la cooperazione è vitale per ottimizzare e gestire correttamente il flusso di lavoro. Cambio di ruoli La necessità di una visione d’insieme e della gestione di azioni incrociate, inoltre, obbliga i system developers a riconsiderare il proprio ruolo. “Nei tardi anni ’90 la ABB adottò la strategia di iniziare a sviluppare strumenti di pianificazione della produzione” – ha detto Felix Egger, manager della gestione del flusso di lavoro e dell’IT industriale alla ABB, che ha recentemente lanciato il suo sistema di integrazione aperta SPINE (abbreviazione di Seamless Process Integration for Newspaper Enterprises) – “La chiave per questi tipi di sistemi è essere aperti ed in grado di comunicare con tutti i sottosistemi, dalle prenotazioni pubblicitarie alla produzione di lastre, dalle rotative alla sala spedizione. Questo significa che non siamo soltanto system developers, ma, cosa ancora più importante, siamo system integrators.” La MWM Media Workflow Management sta pensando a come muoversi oltre l’integrazione di sistema: “Vorremmo poter aiutare i nostri clienti ad ottenere il massimo profitto dai dati sviluppati dai loro sistemi di gestione – ha detto Stenberg – vorremmo costituire servizi addizionali nelle nostre offerte. Potremmo, per esempio, cominciare a produrre resoconti trimestrali sulla produzione, oppure suggerire, sulla base dei dati raccolti, modifiche al ciclo produttivo. In questo modo potremo diventare una risorsa per i giornali, dal momento che siamo abituati a osservare e ad analizzare questo tipo di dati. La questione‘principale resta, comunque, che i giornali dovranno essere preparati a entrare in questo tipo di relazioni con i fornitori”. La maggior parte dei fornitori di sistemi di gestione che guarda oltre gli attuali sistemi di controllo della produzione, menziona la trasparenza come un aspet-
to importante nell’efficienza del flusso di lavoro di un giornale. Senza poter vedere l’intero quadro della situazione non si possono effettivamente gestire e correggere i processi. “La nostra assoluta e massima priorità, nell’implementare il sistema di gestione della produzione, era essere in grado di seguire l’intero flusso di lavoro, dal testo/immagine sino alla buca delle lettere dell’abbonato – sostiene Igemar Nordlund, responsabile del coordinamento produttivo al quotidiano svedese Göteborgs-Posten –‘Ciò spesso è difficile, per esempio, quando il flusso passa attraverso molteplici società. Tuttavia, una panoramica completa è d’importanza primaria. Quando tutto è integrato, anche piccoli cambiamenti nei processi devono essere opportunamente soppesati dal momento che avranno effetto sull’intera catena di produzione.” Pianificazione e simulazione Insomma cosa fanno esattamente questi tipi di sistema? Cominciamo ad osservare che cosa non fanno. Non controllano i processi complicati, gestiti da sottosistemi spesso altamente specializzati. In altre parole, hanno a che fare con i dati di pianificazione, non con i dati di contenuto. Ciò che fanno è quindi importare le informazioni dai sistemi di controllo dei processi disseminati lungo il flusso di lavoro ed estrarre da essi strumenti di pianificazione, simulazione e statistica. Al cuore del sistema in genere c’è uno strumento di pianificazione della produzione, tanto quella futura che quella in tempo reale. “Di base si ha a che fare con due assi diversi – ha detto Felix Egger della ABB – l’asse del tempo, che mostra quando i vari prodotti stanno per essere prodotti, e l’asse della capacità produttiva, che evidenzia le risorse di produzione disponibili.” Un sistema di gestione della produzione verrà realizzato in base alle richieste specifiche del giornale. Le risorse di produzione definite potrebbero includere sia attrezzature che personale. “La cosa principale – rileva Nordlund del Göteborgs-Posten – è che l’amministrazione del sistema sia semplice. Ci dovrebbe essere un’interfaccia lineare per il cliente che possa essere usata per aggiungere prodotti, adattare i livelli del personale, aggiungere processi di produzione, ecc. Non dovrebbe esserci bisogno di scrivere codici per effettuare modifiche”. Il monitoraggio della produzione in tempo reale
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Sistemi standard per il controllo integrato della produzione
JDF o IfraTrack? XML è lo standard comune per la comunicazione tra i sistemi aperti di gestione della produzione e i sottosistemi di controllo. Che poi esso venga usato nella sua forma base o nelle versioni specifiche come IfraTrack o JDF, ciò dipende da quale sistema di controllo viene integrato ma anche dall’integratore del sistema. Stenberg del MWM Media Workflow Management, così spiega le relazioni tra i due standard: “c’è un considerevole scambio di informazioni tra coloro che stanno scrivendo le specifiche JDF e i membri del gruppo IfraTrack, tra cui noi. Questo garantisce compatibilità tra i due linguaggi. Comunque, JDF ha una copertura maggiore rispetto a IfraTrack, che si limita a negoziare l’invio di messaggi di stato, deadlines e informazioni tra i sistemi. JDF invece ha molte più funzioni: include, ad esempio, l’invio dei valori di preset per vari sistemi di produzione, la creazione di job ticket, ecc. cose che IfraTrack non fa. In breve, IfraTrack è un sottoinsieme di JDF.” Tutti i system developers guardano a JDF, ma non tutti sono convinti che questa sia la strada del futuro, almeno al momento. “Siamo molto interessati a JDF, e stiamo pianficando di lavorare in accordo con gli standard,” ha detto Frank Kalina all’EAE. “comunque JDF ha la sua origine nella stampa commerciale e penso che ci siano molti‘aspetti da mettere a punto”. Secondo Egger, XML e IfraTrack sono a questo punto ciò di cui c’è bisogno per l’integrazione di sistemi per i giornali: “con il suo background nella stampa commerciale, si può dire che JDF sia ridondante per la produzione dei quotidiani” ppi Media/Man Roland, d’altro canto, ha abbracciato JDF: il sistema Printnet, che la società ha lanciato all’Ifra di Lipsia, è un flusso di lavoro integrato JDF. Comunque non è richiesto che i sottosistemi debbano essere compatibili alle specifiche JDF per poter essere integrati nel flusso di lavoro ppi. Qualunque standard abbia la meglio, la via da seguire sembra chiara. Ci sono tutti gli strumenti per creare un flusso di lavoro completamente automatizzato, offrendo la possibilità di ottimizzare i processi e di affrontare i potenziali problemi prima che causino seri danni. E i benefici sono ovvi: produzione più sicura e riduzione dei costi. Cecilia Campbell
Sistemi di produzione
offre a un giornale la capacità di prevenire conflitti nella produzione. Per esempio, se a livello redazionale non è stata rispettata una scadenza, causando un ritardo nella preparazione delle pagine, il sistema vi dovrebbe dire in quali altri punti della catena di produzione sta per verificarsi un sovraccarico di lavoro rispetto alla disponibilità di risorse disponibili in quel momento per portare a termine il processo nel tempo prefissato. Il sistema, quindi, dovrebbe mostrare come risolvere questo problema, evidenziando graficamente, se richiesta, l’ultima versione sia dell’asse del tempo chendi quello della capacità. “È importante poter visualizzare sia il flusso di lavoro basato sulle risorse di produzione che i prodotti ottenuti – ha detto Nordlund – Per esempio, se il giornale è composto da tre sezioni, ma lo si stampa in quattro, il sistema dovrebbe essere in grado di mostrarlo come se fosse in tre; non dovrebbe essere necessario “tradurre” il pensiero per adattarlo al sistema.” I system developers che propongono sistemi di controllo delle rotative, come EAE e ABB, offrono i loro sistemi di gestione congiuntamente al loro sistema di controllo complessivo della produzione o, in alternativa, lo integrano con altri sistemi di controllo del flusso di lavoro. Per il post stampa, piuttosto che sviluppare sistemi di controllo propri, essi ne integrano altri o lavorano in partnership con i fornitori di attrezzature per la sala spedizione. EAE, per esempio, importa i dati dal sistema di controllo Ferag al sistema di gestione della sala spedizione di PPM, e sul sistema di gestione del flusso di lavoro complessivo V.I.P. (Visual Intelligent Plant). ABB non ha uno specifico partner per la sala spedizione. Egger ha spiegato la strategia della società: “ci colleghiamo ai sistemi di controllo post stampa, così come ai sistemi di gestione di livello più alto. Questo è essenziale per avere tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno per tracciare l’intero processo nel dettaglio. ABB riconosce l’importanza dei sistemi di controllo post stampa, in particolare nell’area della pianificazione della produzione, ma non ha comunque intenzione di sviluppare un proprio sistema di pianificazione post stampa. Per quel che concerne questa parte del processo di stampa, abbiamo concentrato i nostri sforzi nel provvedere interfacce aperte all’interno del sistema SPINE, così che questi sistemi già presenti nell’area di post stampa possano essere integrati in un insieme più efficiente piuttosto che rimanere una serie di parti indipendenti”.
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Infortunio in itinere: quando rientra nella categoria degli incidenti sul lavoro?
Diritto del lavoro
L’incidente avvenuto nel tragitto casa - lavoro non può essere sempre indennizzato. L’analisi di qualche sentenza può aiutare a comprendere meglio le norme dettate dal legislatore relative a questo tipo di sinistro L’art.12 D.Lvo 38/2000 ha introdotto la disciplina legislativa in materia di infortunio in itinere negli artt. 2 (per l’industria) e 210 (per l’agricoltura) del Testo Unico approvato con il D.P.R. 1124/1965. Il legislatore ha così riconosciuto all’infortunio in itinere la copertura assicurativa Inail: gli infortuni in cui incorre il lavoratore nel recarsi al posto di lavoro (cioè nel compimento di un’attività indispensabile per poter rendere la prestazione lavorativa) devono ritenersi, in difetto di ipotesi di rischio cosiddetto elettivo, occasionati dalle prestazioni lavorative e quindi indennizzabili (si veda Cass. civ., Sez.lav., 07/11/2000, n.14460 in Giust. Civ., 2001, I, 83) Secondo tale Testo Unico, “Salvo il caso di interruzione o deviazione del tutto indipendenti dal lavoro o, comunque, non necessitate, l’assicurazione comprende gli infortuni occorsi alle persone assicurate durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro, durante il normale percorso che collega due luoghi di lavoro se il lavoratore ha più rapporti di lavoro e, qualora non sia presente un servizio di mensa aziendale, durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quello di consumazione abituale dei pasti. L’interruzione e la deviazione si intendono necessitate quando sono dovute a cause di forza maggiore, ad esigenze essenziali ed improrogabili o all’adempimento di obblighi penalmente rilevanti. L’assicurazione opera anche nel caso di utilizzo del mezzo di trasporto privato, purché necessitato. Restano in questo caso, esclusi gli infortuni direttamente cagionati dall’abuso di alcolici e di psicofarmaci o dall’uso non terapeutico di stupefacenti ed allucinogeni; l’assicurazione, inoltre, non opera nei confronti del conducente sprovvisto della prescritta abilitazione di guida”. Prima del 2000 il diritto al risarcimento in caso di infortunio in itinere, in mancanza di norme in propo-
sito, era stato delineato dalla giurisprudenza, facendolo derivare dal concetto di “infortunio sul lavoro”, il quale per definizione (data dall’art. 2 D.P.R. 1124/ 1965) avviene “...in occasione di lavoro...”. La notevole ampiezza e generalità dell’espressione “occasione di lavoro”, utilizzata da tale art. 2 per determinare il nesso che deve sussistere tra l’infortunio e l’attività lavorativa ai fini dell’operatività dell’assicurazione, giustifica l’interpretazione della norma che attribuisce rilevanza al semplice rapporto finalistico o strumentale tra l’attività di locomozione o spostamento (necessaria per raggiungere il posto di lavoro dall’abitazione) e l’attività di stretta esecuzione della prestazione lavorativa, al fine di ricomprendere il cosiddetto infortunio in itinere tra quelli indennizzabili (Cass. civ., Sez.lav., 17/05/2000, n.6431 in Diritto e Giustizia, 2000, f.20, relativa a fattispecie anteriore all’entrata in vigore del D.Lvo 38/2000). Normalità del percorso Il tragitto percorso, come abbiamo visto, deve essere quello “normale” di andata e ritorno. Per tale motivo, è stato riconosciuto il diritto al risarcimento al lavoratore sia che parta dall’appartamento dove vive durante la settimana, sia che parta dalla casa dove ha raggiunto la famiglia nel week-end o durante le festività (un lavoratore aveva preso casa nel luogo di prestazione dell’attività lavorativa ed ha subito un infortunio durante il viaggio per la visita ai propri famigliari: Cass. civ., Sez.lav., 08/11/2000, n.14508 , in Mass. Giur. It., 2000). Una tale “deviazione di percorso”, in passato, portava la giurisprudenza a non riconoscere l’infortunio sul lavoro in quanto quest’ultima considerava che il lavoratore avesse affrontato liberamente un rischio estraneo alla prestazione di lavoro (Cass. civ., Sez.lav., 17/04/1989, n.1830, in Riv. Infort. e Mal.
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Profess., 1989, II, 41). Ora, invece, per “luogo di abitazione” la Cassazione non intende solo quello di personale dimora, ma anche quello dove si svolge la personalità dell’individuo nella famiglia: e anche un tale percorso è da considerarsi “normale”. Il rientro in famiglia, soprattutto per le feste, è insomma un diritto ormai riconosciuto: la Cassazione (Cass. civ., Sez.lav., 19/12/1997, n.12903, in Dir. Lav., 1998, II, 593) ha dato la qualifica di infortunio sul lavoro all’incidente occorso a un lavoratore che tornava per Natale in Abruzzo dalla Sicilia a bordo di un’auto (e non con il treno per motivi di tempo). Con tale pronuncia, il Giudice Supremo ha precisato che per stabilire la “normalità” del percorso non bisogna rifarsi alla frequenza del viaggio (l’Inail aveva obbiettato che una simile distanza non rientra nella normalità del tragitto), ma alla normalità dell’esigenza di esso ed alla considerazione che il ritorno in famiglia è “un’esigenza naturale, giuridicamente collegata al rapporto di lavoro, poiché la Costituzione stessa prevede il lavoro come destinato a soddisfare le esigenze vitali della famiglia”. La scelta del lavoratore di non traslocare l’intera famiglia nel luogo di lavoro va valutata caso per caso. La giurisprudenza tende a condividerla, per esempio, se l’attività del dipendente è soggetta con frequenza a trasferimenti. Se il lavoratore usa un mezzo privato L’infortunio in itinere è risarcibile quando il lavoratore ha precorso il tragitto a piedi oppure a bordo di un mezzo pubblico. Se, invece, il lavoratore ha utilizzato un mezzo privato non ha, di regola, diritto all’indennizzo per causa di lavoro nel caso avvenga un sinistro. L’uso del mezzo privato, per dar vita al diritto al risarcimento, deve essere dettato da necessità (per esempio, la notevole riduzione dei tempi di percorrenza) e non da semplice comodità (si veda Cass.civ., Sez.lav., 26/3/1993, n. 3606, in Arch. Giur. Circolaz., 1993, 791). Tale principio, delineato in un primo tempo dalla giurisprudenza, è stato confermato dalle modifiche apportate nel 2000 al T.U. in esame: come abbiamo accennato, infatti, “l’assicurazione opera anche nel caso di utilizzo del mezzo di trasporto privato, purché necessitato”, cioè “funzionalizzato”, in relazione alle circostanze di tempo e di luogo in cui avviene l’infortunio, ad un corretto e puntuale adempimento dei compiti lavorativi (si veda Cass. civ., Sez.lav., 25/07/2001,
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n.10162 in Mass. Giur. It., 2001). Senz’altro, l’elemento della necessarietà non si ha quando la distanza fra i luoghi sia tale da poter essere percorsa a piedi (Cass. civ., Sez.lav., 11/12/2001, n.15617, in Mass. Giur. It., 2001) oppure in parte mediante l’uso del mezzo pubblico ed in parte a piedi (Cass. civ., Sez.lav., 28/11/2001, n.15068, in Mass. Giur. It., 2001). Il lavoratore ha diritto al risarcimento se utilizza la propria auto perché imposto o autorizzato, per interesse aziendale, dal datore di lavoro, oppure perché la strada percorsa presenta rischi diversi da quelli delle ordinarie vie di comunicazione, ad esempio su una strada di montagna, o ancora perché non vi sono mezzi pubblici tra la dimora e il luogo di lavoro. Il risarcimento per causa di lavoro è riconosciuto anche quando le condizioni del servizio pubblico siano tali da creare rilevante disagio per il lavoratore, prolungandone oltre misura l’assenza dalla famiglia (Cass. civ., Sez.lav., 28/09/2000, n.12891, in Mass. Giur. It., 2000; Cass. civ., Sez.lav., n.15068, citata). Ovviamente, i giudici, caso per caso, considerano le singole fattispecie concrete e la possibilità che esistano rischi per la persona del lavoratore, analizzando anche il clima, l’età e le condizioni di salute del lavoratore. Con riferimento all’uso del mezzo privato, una sentenza della Cassazione (26 luglio 2002, n. 11112 in Amb. e Sic. 2003/6/71), ha specificato che il rischio generico di qualsivoglia utente della strada può diventare rischio specifico di lavoro solo se è presente un “quid pluris” che lo metta in relazione con l’attività lavorativa. La legittimità dell’uso del mezzo privato, chiarisce il Giudice Supremo, “va individuata in relazione ad un criterio di “normalità - razionalità che tenga conto delle abitudini comportamentali esistenti nella società civile rispondenti a valori-guida dell’ordinamento, quali un più intenso legame con la comunità familiare ed un rapporto con l’attività lavorativa diretto ad una maggiore efficienza del conflitto fra la stessa ed il tempo libero”. Tale criterio va utilizzato insieme a quello della “necessità” dell’uso del mezzo privato al fine di non giustificare qualunque fattispecie, come quella presa in esame dalla sentenza (il dipendente aveva percorso in bicicletta una distanza di 1300 m, agevolmente percorribile a piedi). Nello stesso senso altre sentenze, come Cass. civ., Sez.lav., 03/08/2001, n.10750 (in Mass. Giur. It., 2001), Cass. civ., Sez.lav., 11/12/2001, n.15617 (in Mass.
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Infortunio in itinere: quando rientra nella categoria degli incidenti sul lavoro?
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Giur. It., 2001), Cass. civ., Sez.lav., n.15068 (citata). Quest’ultima, in particolare, conferma che “il percorso casa-lavoro può essere considerato un’attività preparatoria alla prestazione vera e propria, come tale potenzialmente iscrivibile nel rischio specifico improprio. Però dato che il rischio della strada è un rischi generico gravante su tutti gli utenti, occorre un quid pluris, connesso alle esigenze lavorative, che renda il rischio generico della strada aggravato per il lavoratore”.
Diritto del lavoro
Mezzo privato ed elementi da accertare Riferendoci all’attività del giudice del merito, nell’ipotesi di infortunio in itinere occorso ad un lavoratore il quale si sia servito di mezzi di trasporto diversi da quelli pubblici, questi deve accertare se le esigenze e le modalità della prestazione della specifica attività lavorativa siano tali da determinare la necessità di detti mezzi; siffatto accertamento va operato valutando, alla stregua dei fondamentali principi espressi negli artt. 3, 31, 32, 35 e 36 Cost.: a) se i mezzi pubblici di trasporto coprano l’intero percorso tra il luogo di abitazione e quello di lavoro; b) se gli orari dei servizi pubblici siano compatibili con l’orario di lavoro; c) se, comunque, le condizioni del servizio pubblico siano tali da creare rilevante disagio per il lavoratore, prolungandone oltre misura l’assenza dalla famiglia; d) se siano approntati, da parte del datore di lavoro, mense ed alloggi idonei (anche in relazione alla loro ubicazione rispetto all’azienda) a consentire la sosta o il pernottamento dei lavoratori, qualora la distanza dal luogo di abitazione sia tale da rendere indispensabile detto pernottamento; e) se rimanga salvaguardata per il cittadino la libertà di scelta del luogo di abitazione, in relazione sia alle esigenze umane e familiari sia alla situazione economico-sociale del medesimo (Cass. civ., 27/05/1982, n.3273, in Notiz. Giur. Lav., 1982, 462). La ragionevolezza della scelta del lavoratore, in definitiva, andrà valutata caso per caso proprio dal giudice di merito, il quale dovrà altresì accertare: a) la sussistenza di un nesso eziologico tra il percorso seguito e l’evento, nel senso che tale percorso costituisce, per l’assicurato, l’iter normale per recarsi al lavoro o per tornare alla propria abitazione; b) la sussistenza di un nesso causale, sia pure occasionale, tra l’itinerario seguito e l’attività lavorativa, nel senso che il primo non fosse dal lavoratore percorso per ragioni
personali o in orari non ricollegabili, nella loro immediatezza temporale, con la seconda; c) la necessità dell’uso del veicolo privato, adoperato dal lavoratore, per il collegamento fra abitazione e luogo di lavoro, considerati gli orari lavorativi e dei pubblici servizi di trasporto e tenuto conto, alla luce del principio di cui all’art. 16 Cost., della possibilità di soggiornare in un luogo diverso da quello di lavoro, purché la distanza fra tali luoghi appaia ragionevole; non ha, invece, rilevanza accertare se il veicolo appartenesse al datore di lavoro o al lavoratore e se il primo ne avesse comunque autorizzato l’uso, dovendo la connessione con l’attività lavorativa essere considerata nel suo aspetto intrinseco ed oggettivo e non già in relazione all’appartenenza del mezzo, e rimanendo in ogni caso ininfluente il tipo del veicolo usato, allorquando esso rientri tra quelli ammessi alla circolazione (Cass. civ., 26/10/1982, n.5600, in Mass. Giur. It., 1982). Una volta dimostrata la necessità del mezzo privato, l’indennizzabilità si ha indipendentemente dall’accertata responsabilità colposa dello stesso lavoratore nell’incidente (Trib. Milano, 17/10/2001, in Riv. Critica Dir. Lav., 2002, 213). L’apparente contrasto tra le sentenze Leggendo i dispositivi di varie sentenze in merito alla risarcibilità dell’infortunio in itinere del lavoratore che utilizza un mezzo privato, si ha, a prima vista, la sensazione che vi siano più correnti giuresprudenziali in contrasto tra di loro. In realtà, leggendo per intero le diverse pronunce, si comprende come, in assenza di una disciplina normativa dettagliata, la giurisprudenza abbia tentato di dare una propria configurazione all’“istituto” dell’infortunio in itinere avvenuto con mezzo privato, dove l’analisi delle circostanze particolari possono in casi simili portare ad esiti diversi. Per fare un esempio, con due diverse sentenze, depositate a distanza di un giorno l’una dall’altra, la Corte di Cassazione ha prima negato la risarcibilità del danno (Cass. civ., Sez.lav., 13/11/2000, n.14681, in Il sole 24 ore, 2000, n.309, p 26) e poi l’ha invece affermata (Cass. civ., Sez.lav., 14/11/2000, n.14715, in Il sole 24 ore citato). Prima facie, le due pronunce sembrano contrastare, in quanto si riferiscono entrambe a due lavoratrici che tornavano a casa utilizzando la propria bicicletta. A ben vedere, però, la prima sentenza ha respinto
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il ricorso considerando non necessario l’uso di tale veicolo sulla base della bella stagione, dell’età e della particolare vicinanza dell’abitazione al luogo di lavoro (800 metri): la lavoratrice sarebbe potuta andare a piedi. La seconda ha invece ammesso il diritto al risarcimento sulla base dell’assoluta maggiore rapidità della bicicletta (7 minuti) rispetto ai mezzi pubblici (45 minuti), dell’esistenza di una pista ciclabile, della variabilità dell’orario di uscita della lavoratrice (inconciliabile con gli orari dell’autobus) e del fatto che quest’ultima fosse madre di famiglia ed avesse dunque urgenza di tornare a casa per una certa ora. Fattispecie particolari Riteniamo interessante considerare alcune sentenze che, risolvendo casi pratici, possono essere esemplificative (le pronunce citate anteriori al 2000 hanno trovato comunque conferma nel sopraggiunto dettato legislativo). Da esse, per esempio, può desumersi che il lavoratore ha diritto al risarcimento per il verificarsi di un infortunio in itinere nel caso sia partito (o rientrato) dalla propria residenza, dal proprio domicilio o anche dalla propria dimora, dove vive con la famiglia, anche se “di fatto”. La Cassazione ha infatti indicato che la Costituzione tutela non solo i diritti della famiglia costituita, ma anche quelli di una famiglia in formazione e di fatto, nei confronti della quale esistono, al pari di quella tradizionale, dei doveri famigliari (Infortuni risarciti anche tra domicilio e lavoro,in Il sole 24 ore, 2000, n.106, p 24). La copertura assicurativa copre anche nel caso di passaggio ad un collega (si veda Rapporto annuale INAIL 2001, consultabile sul sito Internet www.inail.it). Così anche nel caso di ogni attività richiesta ex necessitate dalla circolazione del mezzo usato, compreso l’adempimento all’obbligo - giuridico (art. 593 c. p.) oltre che morale - di prestare soccorso alle vittime di un incidente stradale (si pensi alla fattispecie in cui i giudici hanno ritenuto l’indennizzabilità dell’infortunio mortale subito dal lavoratore che, rientrando dal lavoro, era sceso dall’auto per prestare soccorso a persone coinvolte in un incidente ed era stato travolto da altro veicolo sopraggiunto: Cass. civ., Sez.lav., 12/05/ 1990, n.4076, in Mass. Giur. It., 1990). L’assicurazione, invece, non copre nel caso di deviazioni come quella affrontata per accompagnare i figli a scuola (Seminario CNEL, prima sessione di
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monitoraggio sull’andamento degli infortuni in Italia, nel secondo semestre 2001, Roma, 16 maggio 2002) oppure per andare a comprare le sigarette. L’Inail non interviene neppure se il sinistro è avvenuto andando al bar durante la pausa mensa, anche se in ufficio non c’è la macchinetta per il caffè: si tratta di bisogno non impellente, che il lavoratore ben può procrastinare evitando così di esporsi volontariamente a rischi non necessariamente connessi all’attività lavorativa. Allontanandosi per soddisfare un bisogno non impellente, il lavoratore interrompe la necessaria connessione causale fra attività lavorativa e incidente. Ai fini dell’indennizzabilità, in effetti, mentre non è strettamente necessario che l’incidente si sia verificato nel tempo e nel luogo dell’attività lavorativa, occorre che sussista sempre un nesso tra attività lavorativa e rischio assicurato, nel senso che il rischio non può essere totalmente estraneo all’attività lavorativa, come nel caso di rischio scaturito da una scelta arbitraria del lavoratore, il quale, mosso da impulsi personali, crei e affronti volutamente una situazione diversa da quella inerente all’attività lavorativa (Cass. civ., Sez.lav., 20/ 05/1997, n.4492, in Foro It., 1997, I, 2087). Infine, come sopra accennato, la colpa esclusiva del lavoratore non osta all’operatività dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro, salvo però, anche in ipotesi di infortunio in itinere, il limite del “rischio elettivo”, inteso quale scelta di un comportamento abnorme, volontario e arbitrario da parte del lavoratore, tale da condurlo ad affrontare rischi diversi da quelli inerenti alla normale attività (Cass. civ., Sez.lav., 04/12/2001, n.15312 in Mass. Giur. It., 2001). Con riferimento a tale comportamento abnorme, si noti come questa sentenza non abbia considerato abnorme la condotta del lavoratore che non aveva rispettato il segnale di stop. Non mancano, però, pronunce di merito che considerano abnormi questa ed altre violazioni del Codice della strada (Trib. Milano, 17/10/2000, in Lavoro nella Giur., 2001, 486). Il ruolo del datore di lavoro: responsabilità e oneri contributivi Il lavoratore infortunatosi in itinere viene indennizzato dall’Inail. La figura del datore di lavoro interviene solo in rari casi: un tale sinistro “dà luogo a responsabilità risarcitoria del datore (ex art. 2049 c.c.) verso il di-
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Riferimenti normativi
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Gli atti legislativi citati nel testo dell’articolo sono i seguenti: 1) art.2049 Codice civile. 2) Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965 n. 1124 (in Supplemento ordinario alla G.U., 13 ottobre, n. 257) - Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. 3) Decreto legislativo 23 febbraio 2000 n. 38 (in G.U., 1 marzo, n. 50) - Disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a norma dell’art. 55, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144.
pendente infortunato solo se esso dipenda da fatto colposo del datore stesso o di persone del cui fatto il datore di lavoro debba rispondere” (Trib. Torino, 26/ 07/1984, in Giur. piemontese, 1984, 840). Si tenga presente che, in forza dell’art. 10 commi 1 e 4 D.P.R. 1124/1965, l’azione di regresso (cioè di rivalsa) dell’Inail nei confronti del datore di lavoro, tendente al rimborso delle somme erogate dall’Istituto al lavoratore in conseguenza delle lesioni da lui riportate nell’infortunio, non è proponibile ove l’Istituto medesimo non deduca e non provi l’esistenza di un fatto costituente reato perseguibile d’ufficio, commesso dal datore di lavoro o dai dipendenti di cui questi debba rispondere a norma dell’art. 2049 c.c. (Cass. civ., Sez.un., 08/07/1996, n.6229, in Mass. Giur. It., 1996). In ogni caso, la riconducibilità dell’infortunio in itinere nell’ambito del “rischio professionale” e dell’assicurazione obbligatoria comporta per il datore di lavoro (correlativamente esonerato - nei limiti dell’art. 10 D.P.R. 1124/1965 - dalla responsabilità civile) l’assunzione di tutte le conseguenze contributive derivanti dal verificarsi di quell’evento dannoso e, in particolare, la rilevanza di tale infortunio agli effetti dell’applicazione di un tasso maggiore o minore di quello medio di tariffa “in relazione all’andamento infortunistico aziendale, quale risulta dal tasso specifico aziendale” (Cass. civ., Sez.lav., 13/10/1992, n.11145, in Mass. Giur. It., 1992).
Il datore di lavoro e lo stress del pendolare Tema affine a quello in argomento, è il “pendolarismo” che, sebbene non sia configurabile come infortunio in itinere, può essere considerato una malattia risarcibile dal datore di lavoro. A condizione, comunque, che sia pendolarismo forzato e inevitabile. A questo proposito il Consiglio di Stato (Cons. Stato, Sez.IV, 12/06/1998, n.928, in Cons. Stato, 1998, I, 819) ha considerato malattia di servizio la Tbc renale riscontrata a un ricercatore del Cnr costretto a viaggiare tra due sedi distanti fra loro 40 Km. Pendolarismo forzato, dunque, e inevitabile, in quanto il dipendente non avrebbe potuto, per non viaggiare, neppure trovare casa vicino al luogo di lavoro. Il fatto, poi, che non fosse provato con sicurezza il nesso causale tra i continui viaggi e la malattia contratta, non esclude, secondo il giudice, che la fatica possa aver esercitato un’influenza determinane sul suo decorso, causando un indebolimento delle condizioni generali del soggetto. La sentenza, comunque, specifica che il pendolarismo non è “di per sé, e in assoluto, causa di stress psico-fisico” per il dipendente, che spesso ha la possibilità di trasferirsi nel luogo dove svolge la propria attività. Antonietta Strada Anto.strada@libero.it
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Nuove installazioni Tera in America Latina La Graphic Systems International, distributore della Tera Digital Publishing (www.teradp.com) per l’America Latina, ha annunciato la vendita di un sistema di gestione dei contenuti e di un archivio digitale T@rk per i due quotidiani di Managua, capitale del Nicaragua: La Prensa e Hoy. Il La Prensa, in particolare, che si pubblica dal 1926, ha avuto negli ultimi anni una crescita forte e continua per cui, adesso, ha realmente bisogno di una efficiente soluzione multimediale per farvi fronte. Verrà, dunque, installato, a breve, un nuovo sistema editoriale di terza generazione GN3 che integrerà tutti gli elementi del ciclo di produzione giornaliera e le esigenze sia dei formati cartacei che web. Con quelle di Hoy e La Prensa le installazioni di Tera GN3 nell’America Latina salgono a 39.
10 milioni di dollari per la formazione dei redattori La John S. and James L. Knight Foundation ha stanziato, lo scorso settembre, 10 milioni di dollari per varare una serie di progetti che coinvolgano le redazioni dei giornali. In particolare, la Fondazione ha voluto investire nella preparazione e nello sviluppo professionale dei giornalisti di domani. Il primo progetto, del costo di 1,96 milioni di dollari, coinvolge la scuola di giornalismo Medill School della Northwestern University, e si propone di incoraggiare alcune grandi case editrici a investire più denaro e tempo nello sviluppo del proprio personale aiutandole a comprendere di che tipo di preparazione abbia bisogno la propria forza lavoro e a percorrere la strada giusta per venire incontro a queste necessità. In secondo luogo, l’American Press Institute e ASNE lavoreranno con una dozzina tra i più grandi quotidiani statunitensi per quattro anni, con un progetto da 1 milione di dollari, per sviluppare in tutta la
nazione il concetto di auto-aggiornamento delle redazioni. La Associate Press Managing Editors addestrerà, poi, circa 3.000 quadri intermedi con un progetto da un milione di dollari. Questo progetto formativo, itinerante stato per stato, si chiamerà News Train e si rivolgerà ai giornalisti più difficili da raggiungere, quelli che “spesso sono prigionieri delle redazioni con poche chance di crescere come manager o come giornalisti” ha riferito il direttore di progetto Carol Nunnelley. Infine, con un progetto di cinque anni da 2,8 milioni di dollari, il Poynter Institute si proporrà come una News University, offrendo a centinaia di giornalisti la possibilità si formarsi con tecniche di e-learning; mentre, con 2 milioni di dollari, il Committee of Concerned Journalists raggiungerà 4.200 giornalisti con il suo “travelling curriculum” i cui temi includeranno propensioni, pressione nel lavoro il significato di indipendenza del giornalista e la coscienza e la comunicazione nelle redazioni. Questi progetti erano stati pianificati già dal 2.000 quando uno studio della Knight Foundation per il Council of National Journalism Organization, Newsroom Training, rilevò che 8 giornalisti su 10 affermavano di aver bisogno di maggiore sviluppo professionale e che concordavano con essi 9 direttori su 10. Agfa apre uno stabilimento in Cina Lo scorso ottobre, la Agfa (www.agfa.com) ha avviato la produzione del nuovo stabilimento nel New Development Zone di Wuxi, in Cina. L’impianto produrrà il portfolio Agfa di lastre digitali e analogiche per venire incontro alla domanda, sempre crescente in Asia, di tecnologie per la stampa di qualità. La Ocè Digital Newspaper Network (DNN, www.oce.com) ha annunciato l’apertura di un nuovo sito di produzione di giornali a Valencia, in Spagna,
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Automazione industriale e nuove frontiere del software a Ifra Italia 2004 L’automazione industriale e le nuove frontiere del software saranno il filo conduttore della VII edizione di Ifra Italia, la conferenza internazionale per l’industria dei quotidiani e dei periodici, che si svolgerà il 10 e 11 giugno prossimi a Firenze. Come di consueto, l’evento costituirà anche quest’anno un’occasione di incontro fra i dirigenti ed i responsabili delle più importanti aziende editrici e stampatrici italiane, i fornitori di tecnologie per la prestampa e la stampa, il mondo dei servizi ed i professionisti che lavorano nell’industria delle arti grafiche, con particolare riferimento al settore dei giornali e dei periodici. Il programma della manifestazione si articolerà in due sessioni tematiche principali, la prima delle quali - prevista per la giornata di giovedì 10 giugno, dedicata alle esperienze più significative ed ai progetti più avanzati nell’ambito dell’automazione industriale applicata all’industria editoriale ed ai centri stampa. relatori italiani ed esteri faranno il punto della situazione illustrando quanto é stato fatto e quanto è in via di realizzazione nel nostro Paese e nei mercato più avanzati in Europa e negli Stati Uniti. La seconda giornata - venerdì 11 giugno, sarà invece dedicata alle “nuove frontiere del software, nuovi strumenti per la gestione aziendale e per l’organizzazione della produzione”. Settori, questi ultimi, che stanno assistendo allo sviluppo impetuoso di soluzioni software per la automazione di processi finora rimasti, per così dire, ai margini degli interessi. Parallelamente agli esempi più innovativi in via di realizzazione da parte degli editori italiani ed europei, sarà dato spazio alle esperienze di quanti, editori e stampatori, nel corso degli ultimi dodici mesi hanno introdotto nuovi sistemi editoriali o nuovi flussi di lavoro di ultimissima generazione. Ifra Italia anche quest’anno é organizzata da Fieg - federazione Italiana Editori Giornali - da Asig associazione Stampatori Italiana Giornali - e da Ifra, la più importante organizzazione mondiale per la ricerca e lo sviluppo tecnologico applicato all’industria editoriale e della stampa. Tutti gli interventi saranno tradotti simultaneamente in Italiano ed in Inglese. La conferenza si svolgerà all’Hotel Sheraton Firenze, situato a poche centinaia di metri dall’uscita dell’autostrada A1 Firenze Sud. Il programma completo e la scheda di iscrizione sarà come sempre distribuito via posta e sarà disponibile sul sito www.ediland.it.
che aprirà le porte a un importante mercato per gli editori partner del network di stampa. I primi beneficiari di questo nuovo tipo di stampa digitale, che, nel risultato finale, appare assolutamente identica a quella ottenuta con i metodi offset tradizionali, sono quattro quotidiani norvegesi: Aftenposten, Stavanger Aftenblad, Bergens Tidene e Faedreslandsvennen, che verranno prodotti in digitale da Edimark, il partner di produzione di Ocè a Valencia e saranno, dunque, disponibili puntualmente in Spagna dove, fino ad ora, i loro lettori ricevevano la copia con più di tre giorni di ritardo.
Nuove installazioni Goss in‘Scandinavia e Russia L’editore norvegese Media Ost Trykk, che fa parte dell’A-Pressen Group e che stampa circa 20 testate, ha ordinato alla Goss (www.gossinternational.com) il nuovo impianto di stampa shaftless Universal 50 per il suo stabilimento a Lillestrom, Oslo. La nuova macchina sostituirà una di quelle attualmente installate e aumenterà le possibilità di utilizzo del colore fornen-
do, così, una risorsa aggiuntiva per supportare il crescente numero di contratti di stampa che la società ha recentemente acquisito. La nuova Goss Universal sarà costituita di 24 unità, configurate come 6 torri a 4-high, con una piega 1:3:3 per la produzione di giornali sia tabloid che di formato normale, con un doppio cono di piega per la lavorazione di due prodotti diversi nello stesso ciclo produttivo. Verranno consegnati, inoltre, sei cambiabobine Amal AR75, un sistema di autolubrificazione e la programmazione di ink-key dal RIP con funzioni di “auto apprendimento”. La macchina avrà un taglio di 560 mm. Per completare l’ordine, sarà installato il nuovo sistema della PDM Twin Turbo Web Cleansing System, che estrae la polvere dal nastro di carta prima che arrivi all’unità di stampa, riducendo i fermi per pulizia. Questa sarà la seconda installazione del sistema nel mondo. La A-Pressen ha annunciato inoltre di aver avviato l’installazione di una nuova rotativa shaftless Goss Community che amplia l’impianto OGF a Novosibirsk, in Siberia. La rotativa è stata installata insieme a una serie di nuove attrezzature e stamperà il quotidiano locale, i settimanali e i mensili.
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L’ultimo e più recente progetto Goss/A-Pressen in Russia ha comportato l’ampliamento di una torre 4high Goss Community a Nizhniy Novgorod, a sud-est di Mosca. La rotativa ora è in piena funzione e stampa circa 50-60 titoli a settimana per un totale di 2,8 milioni di copie. La nuova configurazione, prevede tre torri a 4 e una a due, più due pieghe e sei cambiabobine.
Nuove installazioni per la ABB Südostschweiz Partner AG, importante editore svizzero, ha ordinato un nuovo impianto elettrico completo per la propria Wifag 0F7 installata nel centro stampa di Haag, Svizzera. La console di comando e il software di gestione saranno forniti dalla ABB Switzerland Limited (www.abb.com). Si tratterà della prima installazione al mondo del nuovo drive ACS800 della‘ABB che permetta operazioni shaftless con motori convenzionali. La rotativa avrà due pieghe e sei torri costituite da coppie di unità di stampa a nove e dieci cilindri e la connessione shaftless tra i satelliti darà alla Sudostschweiz Partner AG la flessibilità extra di cui ha bisogno per aumentare la produttività. La fornitura della ABB per la Sudostschweiz Partner include anche il sistema MPS per il controllo completo della rotativa; quattro MPS Control Consoles per le operazioni di stampa; i software MPS Production per la gestione della produzione end-to-end; e MPS Inform per il resoconto di gestione su tutti gli aspetti del processo di produzione. Le attrezzature verranno utilizzate dalla Südostschweiz Partner per produrre una larga gamma di giornali sia per la Svizzera dell’Est che per il Liechtenstein. Anche il Richmond Times Dispatch, di Richmond, USA, sta aggiornando i suoi controlli sulle macchine con l’ultimo sistema software della ABB. Il retrofit per aggiornare le tre rotative Mitsubishi del Richmond Times Dispatch include nove unità di controllo ABB, sistemi di controllo della pianificazione del prodotto e della produzione; e nove MPS 750 Control Consoles per il controllo remoto e il pre-setting per l’inchistro, l’umidificazione e il controllo del registro.
Nuovo impianto di disinchiostrazione per UPM-Kymmene A novembre 2003 ha preso il via nella cartiera del-
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la UPM-Kymmene (www.upmkymmene.com) di Shotton nel Regno Unito un nuovo impianto di disinchiostrazione. Quando avrà raggiunto la piena efficienza, sarà in grado di riciclare 900 tonnellate di carta in più ogni giorno, consentendo alla cartiera di portare al 100% la percentuale di carta riciclata. Si tratta, secondo la società, del più grande impianto di disinchiostrazione single-line nel mondo. L’impianto termomeccanico per la pasta di legno verrà dunque chiuso, insieme ai deposito del legno già esistente.
Il Waycross Journal-Herald sceglie Goss Community Il Waycross Journal-Herald di Ware County, USA, ha ordinato una rotativa Goss Community (www.gossinternational.com) che verrà consegnata nell’aprile 2004. La rotativa avrà una torre a 4 con un’ampiezza nastro di 40” – la prima torre Community 3x1 di questo tipo. I 40 pollici (1016 mm.) di ampiezza di nastro permettono lo scorrimento di sei pagine in colore 4/4 per il formato normale di 12 pollici e mezzo, oppure di 12 pagine tabloid. La nuova Community rimpiazzerà una Goss vecchia di 42 anni, che 29 anni or sono era stata convertita in offset dalla tecnologia letterpress.
Due nuove partnership per Idab Wamac La MWM Media Workflow Management (www.mwm.se) e la Tieto Enator (www.tietoenator.se), hanno firmato un accordo di cooperazione con Idab Wamac (www.idadwamac.com). MWM è un fornitore di sistemi di gestione del workflow in produzione, che Idab Wamac implementerà e supporterà presso i propri clienti. La cooperazione riguarda anche la soluzione, realizzata recentemente, per la distribuzione di giornali C3 (clienti, circolazione e controllo) che è una soluzione di distribuzione per i giornali che include gestione della diffusione, controllo delle edizioni zonali, pianificazione e monitoraggio. Un secondo accordo‘Idab Wamac lo ha firmato con la Tieto Enator, uno dei fornitori principali per servizi di IT per l’industria delle telecomunicazioni e dei media in Europa. La cooperazione avverrà sotto il brand C3. Alla Idab Wamac si aspettano che la distribuzione
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di giornali C3 ricavi il massimo dall’esperienza di entrambe le società nel mercato dei giornali, combinando il controllo delle edizioni di Idab Wamac, il sistema informativo WNCv5 e il nuovo sistema di gestione dei media TE Xmedia della Tieto Enator.
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Nuova gestione degli annunci sul Los Angeles Times e sul Dallas Morning News La AdStar (www.adstar.com) ha annunciato un accordo con il Los Angeles Times e con il Dallas Morning News per la fornitura di un sistema di gestione degli annunci economici. I servizi di e-commerce di‘AdStar permetteranno agli inserzionisti del Times che finora hanno inserito e pagato annunci per telefono, fax o di persona, di andare online al www.latimes.com per crearli e pagare, sia che vogliano pubblicarli sulla versione cartacea sia su quella online del giornale. Il Times è già utilizzatore di vecchia data di quei servizi della AdStar che permettono alle agenzie pubblicitarie e a una gran quantità di inserzionisti di creare annunci sul proprio desktop e di inoltrarli direttamente al giornale. Anche il Dallas Morning News si avvarrà presto degli stessi servizi. Grazie al sistema AdStar le agenzie‘pubblicitarie nazionali e locali, e anche direttamente gli inserzionisti, potranno piazzare annunci
nel sistema front end del giornale. Ringier amplia le sue attività La casa editrice svizzera Ringier ha aumentato il suo portfolio dal 1 gennaio 2004 con l’acquisto di Blic che, con 120.000 copie, è uno dei più importanti giornali in Serbia e Montenegro. La Ringier acquisirà infatti dalla Gruner + Jahr il 74,9 per cento del quotidiano, che a sua volta detiene un 25,1 % di quota minoritaria nella APM Prist, una affiliata della Association of Private Media of Serbia. In Romania, invece, Ringier espanderà la sua attività con l’acquisto della casa editrice Express e del relativo impianto di stampa. La sua più importante pubblicazione è il quotidiano Evenimentul Zilei, con una diffusione di 110.000 copie. Sempre in Romania Ringier pubblicherà il tabloid Libertatea con un’edizione domenicale e un magazine, rispettivamente chiamate Capital e ProSport, e varie altre riviste come Bravo, Lumea femeilor, Tvmania, TV Satelit e Unica. Infine in Slovacchia – dove il gruppo elvetico è già editore di alcune come Euro Telvizia, Eva, Tele Magazin, Tvja Rodina e‘Zivot, Ringier ha acquistato il residuo 51% del tabloid Novy Cas, quottidiano con una diffusione media 154.000 copie del quale era in precedenza socio di minoranza con il 49%.
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Lo Scaffale “Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industria editoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “new media”, all’universo emergente della comunicazione elettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali che possono trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi di management, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed alla riflessione.
“Dalla selce ratamente si proStoria della comunicazione e al silicio”: con pone l’obiettivo dei mass media questo titolo apdi scrutare il fuDalle iscrizioni prestoriche su pietra parentemente eturo. Premessa la fino al Web come fenomeno di nigmatico si è convinzione che massa voluto sintetizzacon l’avvento re cinque millendell’informazioni di storia della ne e della comuciviltà dell’uomo nicazione eletsotto il profilo tronica l’umaniGiovanni Giovannini DALLA SELCE AL SILICIO del suo modo di tà stia entrando Libri Scheiwiller, Milano 2003 comunicare: dalin una nuova era, pp. 250, 19,00 la selce dei Suabbiamo voluto meri e dal papiro dare un contribudegli Egizi al primo alfabeto dei Fenici, dall’in- to alla conoscenza di questa realtà, soprattutto per venzione gutemberghiana della stampa all’elet- richiamare l’attenzione su un fenomeno che non tricità senza fili (telegrafo e telefono, radio e te- coinvolge più i soli “addetti ai lavori”, ma tutti levisione) al silicio del chip, cuore del computer, noi, tutto il nostro modo di vivere. il protagonista principe di una nuova, tumultuoCapire quello che sta succedendo è reso diffisa trasformazione, rivoluzione, mutazione nel cile dalla enorme crescita della complessità in tutti modo di comunicare e di vivere tra uomini. i campi, sociale, politico, culturale, industriale, Per quanto ovviamente dedicato in gran parte scientifico. Riuscirà la società umana a gestire e al passato, il libro nasce dall’intento e dichia- orientare saggiamente il proprio sviluppo?
Valgono anche per Internet le regole classiche del diritto? Un’analisi approfondita del campo ancora in parte misterioso e inesplorato dei rapporti tra Internet e diritto
Pietro Longhini
INTERNET NELLA GIURISPRUDENZA Giuffré, Milano 2003, pp. 320, 20,00
Un giudice del Tribunale di Napoli, nel decidere una questione concernente un’asserita violazione di norme di diritto d’autore e della legge marchi, ha svolto un’approfondita disamina del “fenomeno Internet” e
delle sue implicazioni giuridiche, rilevando che esso non è incompatibile - a livello di regolamentazione con le categorie giuridiche già note. Le categorie giuridiche applicabili sono sostanzialmente quindi le stesse già conosciute, pur ovviamente con tutti gli adattamenti del caso alla nuova situazione. Le constatazioni del giudice napoletano (più volte riprese in quest’opera) si inseriscono in un quadro giurisprudenziale ancora poco sviluppato e timoroso di affrontare l’evoluzione tecnologica con gli strumenti già a disposizione degli operatori del diritto; e ciò nonostante il Tribunale di Napoli reputi, come si è visto, che sia giuridicamente errato configurare l’esistenza di un cyberdiritto con regole proprie.
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In primo piano
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Database per tutti con Access 2003 La guida per apprendere tutti i segreti per costruire sofisticati database, gestibili in tutti gli aspetti per mezzo di un’unica applicazione Virginia Andersen
ACCESS 2003 GUIDA COMPLETA + MINISITO
LO SCAFFALE
McGraw-Hill, Milano 2004, pp, 736, euro 41,00
E’ la guida adatta a tutti, neofiti di Access e non, che vogliono imparare al meglio l’ultima versione del software. Questa ricca risorsa aiuta a gestire montagne di dati utilizzando un’unica applicazione. Tramite istruzioni dettagliate e puntuali, anche il lettore alle prime armi imparerà a progettare e realizzare database Access. Il volume insegna a raccogliere, organizzare e analizzare efficacemente i dati e a realizzare un database pronto all’uso che consentirà di impiegare al meglio le informazioni archiviate. Si vedrà come accelerare il proprio lavoro sfruttando procedure guidate, le query e i metodi di filtraggio e ordinamento; si vedrà come utilizzare la gestione remota, l’utilizzo online e l’accesso da parte di più utenti. La videoimpaginazione con XPress Quark XPress, un programma “classico” che ha saputo rinnovarsi, offrendo all’utente, da dieci anni, il meglio della tecnologia software nel campo della videimpaginazione Claudio Romeo
XPRESS 6 PASSPORT McGraw-Hill, Milano 2004, pp. 288, Euro 19,50
La videoimpaginazione con Quark XPress è uno strumento moderno che permette a tutti di realizzare pubblicazioni di qualunque genere e di qualità professionale. Questo libro vi accompagnerà verso l’uso del programma più utilizzato al mondo per la composizione di riviste, di libri, di manifesti e di ogni sorta di pubblicazioni. Se le nozioni di base possono essere tranquillamente apprese mediante lo studio del manuale, per imparare i trucchi del mestiere c’è bisogno di un accompa-
gnatore esperto; l’autore, professionista del settore da dieci anni, vuole con quest’opera offrire il suo contributo per aiutare gli utenti a focalizzare le fasi più importanti della videoimpaginazione e per suggerire tecniche e astuzie tese a risolvere i problemi più frequenti. Mediante procedure passo passo ed esempi concreti, potrete non solo apprendere quali sono i comandi di Quark XPress, ma anche impadronirvi di quello che viene comunemente definito know-how, cioè la competenza che è basata sull’esperienza e che va oltre la mera cognizione dei punti su cui si deve fare clic. Imparerete quindi a gettare fondamenta solide per la preparazione dei documenti e a usare in modo efficace gli strumenti che Quark XPress mette a disposizione.
Il nuovo sistema operativo di Apple I protagonisti della storia dell’elettronica e dell’informatica
Lucia Bragagnolo, Andrea Grassi
MAC OS X PANTHER McGraw-Hill, Milano 2004, pp. 400, Euro 24,90
Mac OS X 10.3 (nome in codice Panther) è l’ultima versione del rivoluzionario sistema operativo rilasciato da Apple. Pur soffermandosi sulle novità di Panther, il libro non tralascia le informazioni base necessarie a chi si avvicina a Mac OS X per la prima volta, provenendo da Mac OS 9, ma anche da Windows o Linux. Non sono pochi, infatti, quelli che sono passati a Panther proprio da Linux o altre versioni Unix, vista la stretta integrazione tra Mac OS X e il software Open Source. Molti dei servizi di Panther si basano infatti su software libero e standard aperti (Apache, Samba, XML, Gcc e altri) e Apple stessa ha rilasciato con licenze pubbliche alcune tecnologie sviluppate in casa, come Rendezvous, Darwin, (il “cuore” stesso di Mac OS X), alcune parti di QuickTime e molto altro. Le informazioni contenute nel libro sono organizzate secondo uno schema pratico: le funzionalità vengono presentate in una sequenza utile a chi voglia raggiungere con il minimo sforzo un risultato concreto in poco tempo.
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Il mestiere di giornalista nell’era del Web Condizionamenti e vantaggi delle nuove tecnologie, leggi e norme che regolano l’informazione online
Emilio Carelli
GIORNALI E GIORNALISTI NELLA RETE Apogeo, Milano 2003, pp.176, 15,00
Come sta cambiando la professione giornalistica, con la convergenza dei media favorita dall’evoluzione delle tecnologie digitali? Se forse le regole di fondo del giornalismo non cambiano, l’organizzazione del lavoro, gli stili di scrittura, l’integrazione sempre più forte fra testo, immagini e video, l’ipermedialità rendono sempre più ampie le competenze che un buon giornalista deve avere. Fenomeni recenti come i blog (e ormai i vlog, cioè i video log) fanno parlare di una rivoluzione che porta al giornalismo personale: cambiano le regole del gioco? Emilio Carelli propone un’analisi molto ampia della professione giornalistica nel contesto delle nuove tecnologie. Tutto ciò che occorre sapere sui formati aperti Il software open source come strumento per favorire la competizione tra produttori ed il miglioramento collaborativo dei formati Michele Sciabarrà
IL SOFTWARE OPEN SOURCE E GLI STANDARD APERTI McGraw-Hill, Milano 2004, pagg. 344, 24,00
Il software Open Source è software rilasciato con licenze non restrittive nell’uso e nella ridistribuzione. Quasi sempre è utilizzabile gratuitamente, ma soprattutto può essere modificato, ampliato ed esteso. Viene sviluppato in progetti collaborativi, che talvolta coinvolgono centinaia di sviluppatori da tutto il mondo, provenienti dalle esperienze più diverse. Questo software risulta in molti casi molto più affidabile, completo e funzionale di analogo software proprietario e commerciale. Questa modalità rivoluzionaria di sviluppo software favorisce la competizione perché induce i produtto-
ri di software ad accordarsi sulle tecnologie software, che pertanto devono essere aperte, basate su standard e soddisfare le necessità del maggior numero di utenti. Esistono numerosi esempi di successo di questo modello: prodotti del calibro di Linux o OpenOffice si propongono come seria alternativa a sistemi operativi o applicazioni commerciali di ampia diffusione. Senza dimenticare che sono ormai numerosi gli esempi di governi nazionali e regionali che hanno adottato con successo questo software per la loro infrastruttura informatica. Questo volume si propone come guida “non tecnica” a un mondo molto “tecnico”. Nel testo vengono infatti analizzati la storia, la filosofia, le tecnologie, gli standard e le caratteristiche dei principali progetti Open Source: Linux, OpenOffice, MySQL, Apache, Mozilla, il progetto GNU, Gnome, KDE e molti altri. Il foglio elettronico secondo Excel 2003 Tecniche e segreti per sfruttare al meglio tutta la potenza di calcolo e di presentazione dei dati di Excel 2003
Claudio Romeo
EXCEL 2003 NO PROBLEM + MINISITO McGraw-Hill, Milano 2004, pagg. 320, 20,99
Excel 2003 No Problem vi aiuterà a impadronirvi dei segreti del più popolare foglio elettronico del mondo. Il testo è scritto con linguaggio semplice e chiaro, ma sempre preciso e puntuale. La spiegazione delle procedure per ottenere i risultati desiderati non si perde in divagazioni, ma affronta l’argomento con praticità, anche se non mancano le nozioni teoriche quando possono servire per comprendere meglio ciò che si sta facendo. Questo testo frutto dell’esperienza dell’autore come docente di corsi di Excel, tratta anche argomenti ritenuti avanzati come la correzione di formule e le tabelle pivot. Questioni più complesse invece, come la personalizzazione del sistema, sono raccolte alla fine del libro: se dovete personalizzare il sistema, dovete infatti sapere che cosa fa e come farlo al meglio. Se le funzioni e le novità di Excel 2003 vi sembrano tante e temete di non essere all’altezza, non preoccupatevi: Excel 2003 No Problem vi prenderà per mano e sarete presto in grado di acquisire tutte le tecniche necessarie per utilizzare al meglio Excel 2003.
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Alla scoperta di Word 2003 Caratteristiche e novità del nuovo, potente elaboratore di testi Microsoft
Alessandro Valli
WORD 2003 VISTO DA VICINO
LO SCAFFALE
McGraw-Hill, Milano, 2004, pp.246, 19,99
Questo volume presenta le tecniche di base per l’utilizzo di Word 2003, che fa parte della nuova suite di programmi Microsoft Office System 2003. Con l’aiuto del volume l’utente sarà presto in grado di lavorare sui propri documenti, modificarli, chiuderli, riaprirli per modificarli ulteriormente senza avere nessuna difficoltà. Come tutti i volumi della collana Visti da vicino, anche Word 2003 presenta un graduale approccio all’argomento, per semplificare la comprensione e non spaventare i lettori che si avvicinano per la prima volta a un elaboratore di testi. Il testo è, interamente a colori, accompagnato da schermate esemplificative che, seguendo il lettore passo per passo, facilitano ulteriormente l’apprendimento. Intranet: il futuro della comunicazione web? Cosa sono, come funzionano, quali caratteristiche hanno le “internet aziendali”
ampia sezione in cui vengono esaminati in dettaglio 25 casi di intranet aziendali che funzionano e che hanno dato soddisfazione a chi le ha realizzate (da Telecom a Microsoft, da Ibm alla Regione Toscana, da Isvor Fiat alla Provincia di Parma...) Java: esempi pratici di programmazione Un percorso guidato con esempi pratici per imparare ad utilizzare il diffusissimo linguaggio Java
Paolo Coppola, Stefano Mizzaro
LABORATORIO DI PROGRAMMAZIONE IN JAVA Apogeo, Milano 2004, pagg. 320, 20,00
Questo libro propone al lettore un vero e proprio percorso guidato per imparare a programmare “facendo”. Il volume è diviso in due parti. Nella prima è presentata una ricca scelta di esercizi, opportunamente organizzati per condurre il lettore a padroneggiare le principali tecniche della programmazione strutturata e della programmazione orientata agli oggetti. Nella seconda parte viene fornita la soluzione, dettagliata e commentata, degli esercizi più significativi. L’enfasi non è posta sul linguaggio Java, ma sulla programmazione, sui suoi aspetti più basilari e concettuali. Programmazione in 3D con Maya5 Guida completa al linguaggio di animazione tridimensionale tra i più diffusi sul mercato
Alessandro Lucchini
INTRANET TEORIA E PRATICA Apogeo, Milano 2004, pagg. 288, 20,00
John Kundert-Gibbs, Peter Lee
MAYA 5 GUIDA COMPLETA Apogeo, Milano 2004, pagg. 720, 50,00
Molti pensano che sia proprio l´intranet il futuro della comunicazione Web, un futuro in cui sarà sempre meno rilevante l´aspetto di vetrina, e sempre più centrale quello di interazione, community, condivisione della conoscenza. Per questo serviva un libro sulle intranet, che chiarisse bene che cosa sono, come sono fatte, quali caratteristiche devono avere per funzionare veramente ed essere veramente utili alle aziende che le implementano. Una parte più “teorica” iniziale è seguita da una
Maya è l’applicazione top per modellazione e animazione 3D. “L’era Glaciale”, “Spider-Man”, “Il Signore degli Anelli” sono stati realizzati completamente o in parte con Maya. Anche il recente spot televisivo Blockbuster usa questa tecnologia per animare il criceto e il coniglio. Per scoprire i segreti del programma, piuttosto complicato ma tra i software più interessanti in assoluto, Maya 5 Guida completa è il manuale migliore, scritto da professionisti per i professionisti.
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Sinedita ha presentato alla scorsa edizione di Ifra l’editore, può decidere se inserirlo nell’elenco generaExpo a Lipsia (ottobre 2003) un rivoluzionario le per consentire l’aggancio automatico la prossima software per la indicizzazione e la ricerca dei conte- volta che il nome sarà incontrato. Ancora più raffinato è il modo di funzionamento nuti in formato digitale basato sull’analisi semantica, frutto anche dell’accordo di partnership con Expert del software nella creazione dell’elenco “argomenti”. Il sistema Sinedita ha infatti meSystem. Rispetto a tutte le altre morizzato al proprio interno la rete soluzioni offerte all’industria edisemantica completa, e costantetoriale, questo software è in gramente aggiornata, della lingua itado di lavorare sulla base dei “siliana. Con oltre 350.000 lemmi gnificati”, abbinando le parole inacquisiti, il software è in grado di dicizzate all’ambito semantico al SINEDITA srl rimappare ogni parola incontrata quale appartengono, e restituendo Via Pianezza 212 - 10151 Torino all’interno di circa 1500 argomenti. agli utenti solo ed esclusivamente inTel: 011/4536711 L’algoritmo utilizzato, coperto da brevetti formazioni pertinenti alla loro ricerca. Fax: 011/4536701 internazionali, confronta ogni parola con il Questa soluzione è già in corso di sperimentazione in ambito tradizionale - per gli archi- “contesto” semantico nel quale è inserita e la inserisce vi redazionali - e a supporto di funzioni aziendali del- nell’elenco dei significati. Il risultato è che ogni la massima delicatezza, quali la distribuzione e la pub- qualvolta l’operatore effettua una ricerca per parola blicità, che possono sfruttare le potenzialità del moto- chiave il sistema gli restituisce una serie di ipotesi re per la indicizzazione semantica con modalità del semantiche e chiede, prima di lanciare la stringa di ricerca, qual è il significato che interessa. tutto innovative. Per fare un esempio, ricercando la parola “minore” il sistema chiede se si desidera qualcosa che abbia Due fasi di lavoro comune a che fare con la cronaca nera - reati contro i “minori” Quali che siano gli utilizzi finali dell’applicazio- - o relativamente ad artisti “minori” di una certa epoca ne, il motore di indicizzazione e ricerca semantica svol- o a tutti gli altri significati che la parola minore può ge due fasi di attività comuni. Ogni qualvolta il assumere. Rispetto ai motori di indicizzazione e ricerca basoftware prende in carica un testo, per prima cosa estrae, in modo del tutto automatico, una serie di in- sati sull’analisi statistica finora proposti agli editori il formazioni che vengono ripartite in quattro elenchi: software Sinedita fondato sull’analisi semantica offre due vantaggi decisivi ai gestori ed agli utenti. I gestonomi di persona, nomi di enti, località e argomenti. Per quanto riguarda i primi tre, il motore di ricerca ri, infatti, risparmiano una delle attività più tediose, confronta le parole del testo che sta esaminando con costose e dall’incerto risultato che caratterizza tutti i un elenco memorizzato, aggiornato ogni sei mesi, di motori di ricerca tradizionali: il training del sistema, nominativi personali, sigle di enti e località normaliz- per il quale è necessario pianificare mesi di lavoro dizate, vale a dire che il software è in grado di identifi- retto a fare “apprendere” alla macchina più parole poscare come un unico referente, poniamo, ASIG, Asso- sibili. Un lavoro noioso e costoso ai fini dell’impiego ciazione Stampatori Italiana Giornali e A.S.I.G.. Qua- delle risorse umane da dedicare all’archivio digitale. Per quanto riguarda gli utenti, il sistema semantico lora il software identifichi un nome non in elenco, lo segnala tempestivamente all’operatore come nome offre loro la certezza di trovare in archivio solo ciò “potenziale”, ed il gestore del sistema, per esempio che effettivamente si vuole, evitando di essere som-
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Analisi semantica: le nuove frontiere del software Sinedita per l’industria editoriale
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L'analisi semantica può servire a supporto della diffusione locale
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mersi da files di dati del tutto inutili. L’analisi semantica per la distribuzione Il motore di indicizzazione e ricerca basato sull’analisi dei significati può trovare applicazioni molto diverse rispetto al tradizionale “archivio”, attività alla quale pure offre opportunità finora sconosciute, come vedremo di seguito. In particolare, dopo la presentazione ad Ifra Expo lo scorso mese di ottobre, alcuni editori hanno già cominciato la sperimentazione delle opportunità offerte dalla soluzione Sinedita nell’ambito della distribuzione e della pubblicità. Per quanto riguarda la prima, è del tutto evidente che una delle attività di base del software, la estrazione dei nomi di località normalizzate, si presta ad un monitoraggio scientifico, ed in tempo reale, circa la copertura geografica, a livello di comune e di singola frazione, offerta quotidianamente dalla cronaca locale. Un editore che serva un bacino di utenza definito, in termini geografici, può sapere giorno per giorno quali zone della provincia hanno trovato posto sul giornale e quali no. Incrociando questi dati con le vendite edicola per edicola, è facilmente intuibile come questo strumento software si comporti come un ispettore implacabile della diffusione in funzione dei contenuti del giornale, qualcosa finora di assolutamente sconosciuto all’industria editoriale. Se si decide di applicare la indicizzazione semantica in tempo reale degli articoli man mano che questi vengono rilasciati dai giornalisti, la soluzione Sinedita rappresenta anche un supporto preciso ed efficace per la promozione sul punto vendita finale della cronaca locale. Domani si parlerà di un avvenimento in quel comune o in quella frazione? C’è tutto il tempo per predisporre l’esatto numero di copie in più e per stampare le locandine da consegnare alle edicole delle zone di diffusione interessate. L’analisi semantica per la pubblicità Se all’incrocio “contenuti-località” offerto dalla analisi semantica sostituisco l’incrocio “contenuti-co-
munità”, dove per comunità si possono intendere diverse suddivisioni territoriali, dai prefissi telefonici alle diocesi, tutti assolutamente gestibili a livello di software, il sistema Sinedita si trasforma in un interessante e nuovo supporto della pubblicità. Sapere, in tempo utile, che una pagina del quotidiano contiene precisi riferimenti - contenuti, comunità di interesse o altro - che abbiano attinenza ad una o più campagne pubblicitarie, può offrire nuovi spunti di attività per gli inserzionisti pubblicitari, sempre attenti a rafforzare il messaggio promozionale con contenuti il più possibile pertinenti. L’analisi semantica per gli archivi: l’“infoagent” dei giornalisti Naturalmente il software per la analisi semantica Sinedita offre opportunità di impiego in settori più tradizionali, come gli archivi e le banche dati digitali. Anche in questo caso, però, introduce elementi di innovazione molto interessanti. E’ il caso di “infoagent”, una delle possibili applicazioni del motore di indicizzazione semantico. In questo caso il software si occupa di categorizzare mano a mano che sono disponibili fonti diverse a disposizione delle redazioni, dalle notizie di agenzia all’archivio interno ai siti Internet di informazioni in tempo reale. Se necessario, come nel caso di notizie nidificate su pagine web, il motore semantico Sinedita lavora in parallelo con uno “spider” che entra nelle directory dei siti e ne compie una indicizzazione con la solita ripartizione delle parole nei quattro elenchi di base normalizzati. Ogni qual volta il giornalista desidera avere materiali informativi su un certo argomento oppure semplicemente sapere se in rete ci sono aggiornamenti circa un avvenimento in via di sviluppo basta che lanci la “query” - che può essere memorizzata in linguaggio naturale, cioè senza operatori booleiani - e l’”infoagent” restituisce in tempo reale tutto i contenuti disponibili sempre ed esclusivamente in funzione dei “significati” o ambiti semantici che interessano.
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Questo “agente informatore”, come tutto il motore di indicizzazione e ricerca semantico, è stato sviluppato con architettura plug-in, e può essere lanciato per lavorare su archivi e su sistemi editoriali diversi rispetto a quelli proposti da Sinedita. Un elemento in più a servizio dell’industria editoriale italiana che può in questo modo potenziare la piattaforma già installata. Archivi a valore aggiunto per tutti? Ma c’è un altro caso nel quale l’analisi semantica offre un valore aggiunto molto tangibile rispetto all’offerta dei motori di ricerca tradizionale. Se l’editore decidesse di offrire all’esterno il servizio di consultazione dell’archivio digitale del giornale, i clienti si troverebbero nelle mani uno strumento in grado di re-
stituire loro solo che ciò che ricercano. Il motore tradizionale, infatti, nel momento in cui per la stringa “finestra” restituisce centinaia di occorrenze, e relativi articoli, che vanno dalle “finestre” per l’edilizia alla “finestra” aperta dal Governo per il rimpatrio dei capitali all’estero o ai sistemi operativi basati su una organizzazione a “finestre”, non solo rende di fatto inutile la consultazione ma, ogni qualvolta il cliente si collega via telefono, costituisce uno spreco di denaro. Il motore semantico, oltre a rendere efficace ed utile la consultazione dell’archivio, riducendo la mole di materiale scaricato si traduce in una significativa economia per l’utente finale. Un valore aggiunto in più che gli editori possono offrire ai clienti quando decidono di rendere loro disponibile l’accesso agli archivi redazionali.
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L'analisi semantica può essere un utile strumento per un archivio che restituisca solo quello che effettivamente si cerca
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Dall’esperienza Müller Martini la novità AlphaLiner con modulo inkjet integrato Nella lavorazione di inserti commerciali l’indu- la pubblicità sulle copertine dei mailing ancora più stria dei giornali e del mailing presenta attualmen- efficace e attraente per i clienti a cui è destinata? te le più diverse esigenze in merito a volumi, for- La risposta fornita da Müller Martini è quella di un mati, tirature e distribuzione per zone. Sempre più modulo inkjet integrato per l’indirizzatura in linea importanza riveste, di conseguenza, l’operazione di su entrambi i lati della copertina, una pratica ormai d’uso corrente nel merinserting dei materiali cato statunitense. In pubblicitari delle azienquesto modo informade nel prodotto giornazioni specifiche relative le. Grazie all’esperienal mittente, come l’indiza di Müller Martini il MÜLLER MARTINI S.p.A rizzo, i saluti persosistema d’inserimento Viale Rimembranze 50 nalizzati e le offerte specifiAlphaLiner offre ora con il 20099 Sesto San Giovanni (MI) che, possono essere stampate alnuovo modulo inkjet integrato tel. 02 262371 - fax 02 2426851 l’ultimo momento sulla copertina ulteriori interessanti possibilità di utilizzo e di incrementato sviluppo per aziende di del mailing, vale a dire immediatamente prima del processo d’inserimento. E non c’è chi non veda i mailing. Il nuovo modulo inkjet è posizionato tra il vantaggi di questo ulteriore spostamento in avanti mettifoglio per prodotto principale e la ruota a ta- della deadline, con la relativa possibilità di un sche. Anche sul versante della compatibilità con si- targeting ancora più efficace e mirato. In aggiunta alle offerte commerciali, nella distemi inkjet preesistenti AlphaLiner apporta notevoli benefici: l’area di stampa del modulo inkjet stribuzione per zone, con AlphaLiner è inoltre poscopre infatti quasi l’intero formato della pagina, ed sibile stampare sulla copertina informazioni più è così possibile utilizzare qualunque sistema inkjet dettagliate per i lettori, in una posizione volutamente e preventivamente prevista sul prodotdisponibile sul mercato. Come è possibile per un direct-mailer rendere to mailing.
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Per raccogliere la sfida del mercato e proseguendo Manager) entrambi con una notevole esperienza nel nella sua strategia di fornire una linea completa nel- campo della gestione di progetti software complessi. l’offerta di prodotti per l’industria dei giornali, Creo La squadra sarà impegnata nella realizzazione di nuoha costituito un team – che comprende gli sviluppatori vi prodotti software specifici per questo settore, e nele gli specialisti di prodotto, i tecnici di assistenza dedi- l’integrazione di questi prodotti con quelli già esistenti cati, e il personale commerciale o in fase di acquisizione. Ward – interamente centrato proprio ha alle spalle vari anni di lavoro sull’editoria dei quotidiani. E su software di teletrasmissione non solo per quel che riguarda per quotidiani ed una profonda le attrezzature (gli ormai afferconoscenza della specificità e mati CtP Trendsetter News a tecdelle esigenze degli utenti di nologia termica), ma anche per questi sistemi. Tre membri del Creo Italia S.r.l. quanto concerne il trattamento e la trasmisteam si occuperanno specificamente dello Via Pisa 250 sione dei dati, e la pianificazione della prosviluppo software, mentre gli altri due for20099 Sesto San Giovanni duzione, il controllo della catena produttiniranno il loro supporto per i test sia in laMilano - Italy va e la comunicazione con i vari reparti boratorio sia “on-site”. È già previsto in Tel: +39 02 262 59 77 aziendali. Creo continua così a incremen- Fax: +39 02 262 59 229 tempi brevi un potenziamento di questo pritare la sua strategia di copertura a mo nucleo, con l’aggiunta di altri 360 gradi di tutti i settori dell’induspecialisti. stria delle arti grafiche e dell’inforSul fronte dell’assistenza tecnimazione stampata. E’ in questo conca il supporto fornito ai clienti intesto che anche i quotidiani potranclude sia assistenza hardware sia no usufruire degli sviluppi della tecsoftware, con la possibilità di effetnologia PDF/JDF, che stanno alla tuare interventi, remoti e on-site, base del progetto Networked nell’intero arco delle 24 ore, anche Graphic Production per l’integrazionei giorni festivi. Creo sta affiancanne dei vari reparti delle aziende grado alle strutture esistenti nei vari Pafiche, editoriali e di stampa: moduli esi risorse specificamente dedicate e prodotti specifici e le nuove risorai clienti del settore quotidiani. Non se rese disponibili per questi progetti fa eccezione l’Italia, dove sono già assicurano tempi di risposta ridotti. due i nuovi tecnici impegnati in queUno dei compiti del nuovo team sta funzione, Stefano Labella e Luca sarà infatti proprio quello di identiCiastellardi. ficare le possibili integrazioni dei Andrea Mannoni, responsabile vendite Last but not least il settore comper il mercato quotidiani prodotti esistenti all’interno della merciale. Con l’arrivo di Andrea gamma Creo con quelli in fase di Mannoni – in Creo dal marzo 2002 testing, di sviluppo o di acquisizione, per sfruttare al e ora Responsabile Vendite Mercato Quotidiani per meglio un know-how unico nel settore. l’Italia – le capacità professionali del team Creo anche Si inizia dalla squadra degli sviluppatori e degli in materia commerciale forniranno sicuramente un vaspecialisti, formata da 7 persone, dirette da Chris lido contributo per far conoscere agli stampatori di quoBender (Product Manager) e da Kevin Ward (Project tidiani i vantaggi della tecnologia Creo.
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Una squadra Creo interamente dedicata al mercato dei quotidiani
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Tera semplifica la gestione delle edizioni multiple
Grazie alle soluzioni Tera Digital Publishing l’apLo strumento più potente e innovativo della nuova proccio alla gestione delle edizioni multiple è ora più interfaccia utente è sicuramente rappresentano dalle semplice e più efficace. Alla scorsa edizione di IFRA anteprime dinamiche: con questo strumento l’utente 2003 è stato infatti presentato il nuovo Edition Ma- può immediatamente visualizzare lo stato di una pubnager, modulo del sistema di gestione dei conteblicazione e determinare in modo molnuti GN3, che semplifica notevolmente la to intuitivo se, ad esempio, gli ingomgestione e aumenta la performance bri riservati alla pubblicità siano condelle edizioni multiple. formi agli ingombri destinati ai conteLa nuova versione nuti editoriali. E il tutto attraverso dell’Edition Manager è preview vettoriali delle pastata innanzi tutto concegine e non attraverso pita per agevolare il lathumbnail. voro quotidiano relativo Tutte le proprietà di paalla gestione delle edigine e livelli sono riassunte zioni multiple. Ad esemin due pannelli mobili, per pio, nell’intervenire sulgarantire una più semplice Tera Digital Publishing S.p.A. la foliazione o nello sporeperibilità delle informaVia Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia stare pagine all’interno zioni. Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 dell’edizione, il nuovo Quasi tutte le operazioe-mail sales@teradp.com Edition Manager aggiorni, nel nuovo Edition Mana automaticamente la numerazione delle pagine. Così nager, avvengono trascinando in drag & drop pagine o tutte le informazioni relative ad un’edizione vengono livelli all’interno del timone dell’edizione. presentate nella maniera più intuitiva: le pagine sono Per di più l’utente, se ne ha bisogno, può sia stamvisualizzate all’interno di una struttura ad albero che pare, sia esportare il timone o parte di esso verso aprende di immediata comprensibilità le relazioni logi- plicazioni terze. che esistenti tra loro. “Con il nuovo Edition Manager abbiamo inteso Le due caratteristiche principali del nuovo modulo fornire ai nostri utenti uno strumento ancora più poEdition Manager si possono riassumere in due parole tente, capace di gestire edizioni multiple contraddistinte d’ordine: flessibilità e potenza. Se l’obiettivo prima- da un forte zoning” ha commentato Michele Mottini, rio del nuovo modulo è naturalmente quello di fornire direttore Ricerca & Sviluppo di Tera Digital Publitutti gli strumenti utili per gestire più edizioni in ma- shing. niera intuitiva e veloce, certamente la chiave del suo “Eravamo del parere che l’impiego dei livelli ofsuccesso risiede nella combinazione dell’impiego di ferto dal nostro sistema offrisse già una soluzione più pagine logiche, livelli e un’interfaccia utente miglio- che soddisfacente, ma abbiamo voluto andare oltre e, rata, che garantiscono il massimo controllo su ogni con questo nuovo Edition Manager abbiamo svilupsingolo dettaglio di un’edizione. pato un’interfaccia più intuitiva e più potente”.
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La Parascan Technologies, produttrice dei sistemi 150 gruppi leader nel mondo dei giornali. La carattedi workflow per giornali scelti e distribuiti da Kodak ristica principale che li distingue è la concezione moPolychrome Graphics come complemento ideale dei dulare su cui sono basati, che garantisce a tutti gli propri impianti computer-to-plate a tecnologia termi- utilizzatori la più ampia possibilità di personalizzazione ca digitale, è stata acquistata alla fine dello scorso anno e di integrazione con le situazioni produttive esistenti. dalla IPA Systems, entrando così a far parte Il modulo Q-Manager gestisce il flusso del lavoro su dell’International Publisistemi CtP e CtF offrendo shing Associates Group una soluzione globale per and Affiliated companies, l’automatizzazione dell’elaborazione dei file di che riunisce aziende di Via del Pratignone 38/40 pre-press e comprende moltissime grande prestigio come Alfa Me50041 Calenzano (FI) funzioni, le più importanti delle quali dia Partner, Scangraphic Prepress tel. 0558836200 - fax 0558836222 sono Monitoring, Scheduling, Technology, PrePress Solutions e http://www.kpgraphics.com Archiveing, File Rename, Cropping, AlfaQuest Technologies. L’ingresso di Parascan all’interno del gruppo IPA Rotation, Page Pairing, Annotation. La tecnologia Visualizer consente di controllare i permetterà di sviluppare ulteriormente le soluzioni tecnologiche specifiche per i giornali, con l’obiettivo contenuti e la qualità della pagina in ogni fase del flusso di offrire sistemi di prepress ancora più avanzati e com- di lavoro. L’accesso ai file (hold e release) può avvenire sia sul network che su Internet. Il modulo Ink pleti. Il gruppo IPA, che ha inglobato la Monotype Manager, basato sull’interfaccia Press Integration Systems nel 1992 acquisendone la lunga e prestigiosa Manager, esegue invece il controllo automatico dei caesperienza tecnologica indirizzata al mercato interna- lamai delle rotative servendosi degli stessi dati digitazionale della preparazione delle lastre per la stampa li utilizzati per la preparazione delle lastre. Ink Manadei giornali, dispone di un’ampia gamma di prodotti ger garantisce una precisione assoluta (+/- 1%), conspecializzati che vanno dai RIP ai sistemi di workflow, sente di ridurre gli sprechi di carta e di inchiostro e di comprendendo tecnologie per CtP, proofing e risparmiare in termini di tempo e di costi di produzioconnettività. ne, si installa rapidamente e con facilità e non interferisce in alcun modo con i flussi di produzione esistenti. Si interfaccia con tutti i più diffusi sistemi di geI sistemi Parascan per i quotidiani stione delle macchine da stampa, come Goss, I sistemi Parascan, distribuiti in Italia da Kodak Heidelberg, Honeywell, Man Roland, Mitsubishi, Polychrome Graphics, sono utilizzati oggi da più di Rockwell e molti altri ancora.
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Parascan Technologies entra nel gruppo IPA e si rafforza
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Soluzioni Müller Martini per la sala spedizione: quando una perfetta tempistica è il segreto del successo Soluzioni per la sala spedizione strutturate in modo contraddistingue per l’elevata redditività e per il sisteintelligente, ottimizzazione delle risorse dalla fase ma di comando particolarmente facile da utilizzare. progettuale a quella esecutiva, celerità, accuratezza e L’inseritrice è particolarmente adatta per giornali nel sperimentata affidabilità: Müller Martini è dunque il segmento delle medie ed alte tirature, con un elevato partner perfetto per i produttori di giornali di qualun- numero di zone e molteplici inserti, in produzioni dai que ordine di grandezza, tempi estremamente stretsoprattutto in quelle cirti. Grazie alla straordinacostanze nelle quali il ria struttura delle tasche e tempismo è determinanall’elevato numero dei te per la produzione e la mettifogli utilizzabili, il MÜLLER MARTINI S.p.A spedizione delle copie di sistema SLS3000 è in graViale Rimembranze 50 giornale. E tempismo non è do di lavorare in modo econo20099 Sesto San Giovanni (MI) solo rispetto rigoroso delle mico sia prodotti sottili con un tel. 02 262371 - fax 02 2426851 deadlines, ma anche, e soprattutto, volume di poche pagine, sia edizioni competenza nella consulenza, poter far fronte insom- settimanali più voluminose con un massimo di mille e ma in breve tempo alle specifiche richieste del cliente 200 pagine tabloid. e alle esigenze di produzione in costante mutamento, Il Missed Insert Repair System (MIRS) garantiproponendo buone soluzioni e tutta la flessibilità ne- sce una qualità perfetta: riconosce infatti gli inserti cessaria. I produttori di giornali esigono sistemi di sala mancanti e i prodotti principali non aperti e li complespedizione “fatti su misura”, che siano in grado di sod- ta in un secondo ciclo di lavoro. La riduzione degli disfare le diversificate richieste. Innanzi tutto un pro- scarti e degli interventi manuali aumenta in modo decesso ottimizzato con tempi di produzione molto stretti, terminante la produttività e la qualità del prodotto. elevate rese nette, tempi molto brevi di messa a punto, un veloce cambio commessa, un cambio di zone sen- Sistema di formazione pacchi CombiStack za vuoti di produzione e un sistema di comando che sia semplice ed efficiente. Per quanto riguarda i sisteImpilatura, alimentazione del foglio sottopacco, mi di spedizione Müller Martini, la redditività dell’im- indirizzatura, pressatura e reggiatura: così il nuovo sipianto è un vero e proprio must. Vero centro nevralgi- stema CombiStack unisce tutti questi processi in co del giornale questi impianti lavorano e trasportano un’unica macchina. Viene dunque razionalizzato e i giornali freschi di stampa dalla rotativa fino alla rampa ottimizzato il processo di formazione pacchi e viene di carico nel modo più economico possibile. incrementata la qualità del prodotto. Questo sistema Per questo Müller Martini ha progettato l’intera consente inoltre di risparmiare spazio prezioso. Con il linea di distribuzione, dal sistema di inserimento line- CombiStack i pacchi vengono reggiati in modo affiare SLS3000, al sistema di formazione pacchi dabile e delicato con due reggette parallele. Il sistema CombiStack, al Trasportatore a pinze NewsGrip-A, rileva elettronicamente ogni singolo giornale sul traall’Impilatore girapila NewsStack sino all’Appositore sportatore a pinze e lo posiziona in modo guidato sulla pila assegnata. di fascette indirizzo Taba-I. Il CombiStack elimina inoltre la possibilità che si Sistema d’inserimento lineare SLS3000 verifichi un trasporto incontrollato del giornale da impilare. In questo modo si raggiunge una precisione Il nuovo sistema di inserimento SLS3000 si di conteggio quasi del 100 per cento.
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Il Taba-I con stampante inkjet della Müller Martini è l’appositore di fascette indirizzo più veloce sul mercato
nelle ampie pinze sincronizzate e poi allineati. Dato che il flusso a squame prima della stazione di prelievo non deve essere pressato, si evita così l’imbrattamento dei giornali ancora freschi di stampa.
Trasportatore a pinze NewsGrip-A Il nuovo NewsGrip-A rende possibile trasportare in modo facile, sicuro, veloce e delicato i giornali freschi di stampa, così come i prestampati e i prodotti parziali, dall’uscita della rotativa alla sala spedizione, e consente quindi di distribuirli in modo mirato. Sia che si tratti di giornali sottili, in formato broadsheet, tabloid oppure piegati in quarto, il NewsGrip-A è adatto a tutti i formati di giornale ed è facile da comandare. Gli elementi rinforzati della catena hanno caratteristiche di funzionamento fortemente ottimizzate grazie ad una sofisticata geometria. Il funzionamento è più tranquillo e la guida del singolo elemento ben definita. Il NewsGrip-A convince per la semplicità nella zona di prelievo e quindi per la assoluta sicurezza del prelievo dei prodotti. I giornali vengono spinti delicatamente
Con il NewsStack la Müller Martini ha progettato un impilatore girapila per giornali veloce ed in grado di lavorare con giornali in stampa diretta o d’inserimento ad una velocità di massimo 100mila copie all’ora e un tempo di ciclo di 1,2 secondi. Il NewsStack può essere utilizzato con tutte le rotative per giornali ed è in grado di garantire una produzione efficiente con precisione alla copia di piccoli pacchi variabili, pacchi standard e piccoli pacchi; lavorazione sicura di prodotti molto sottili e molto spessi; un vasto campo di applicazione grazie all’ampia variabilità di formato; un’elevata sicurezza di processo grazie alla modernissima tecnica di comando ed alla semplicità del comando stesso; un’eccellente qualità della pila. Il NewsStack è dotato insomma della più moderna tecnologia di controllo e di un’interfaccia al sistema di comando di livello superiore. Ciò contribuisce notevolmente ad un’elevata sicurezza di produzione e permette un’efficiente lavorazione dei pacchi adattata alle rispettive condizioni di produzione. Appositore di fascette indirizzo Taba-I Con il Taba-I dotato di stampante inkjet la Müller Martini è sicuramente in grado di offrire l’appositore di fascette indirizzo più veloce sul mercato. Il sistema si adatta perfettamente all’impilatore girapila NewsStack. Le fascette vengono stampate in linea e posizionate sul pacco in movimento. La tecnologia di stampa ad elevate prestazioni di nuova concezione porta al produttore di giornali benefici aggiuntivi. Le fascette indirizzo possono infatti essere provviste di
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Impilatore girapila NewsStack ad elevate prestazioni
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codici a barre ben leggibili. Il Taba-I lavora fogli in formato A4 non stampati, prestampati e perforati. Le possibilità di configurazione delle fascette indirizzo sono quindi molteplici. Grazie alla policromia, ai caratteri a dimensione regolabile ed al layout flessibile, il produttore di giornali può così creare velocemente e con facilità fascette indirizzo e fogli informativi ben visibili. I pacchi possono essere muniti di un massimo di quattro fogli in formato A4, con informazioni relative al pacco e alla distribuzione, alla massima velocità di produzione.
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Sistema di gestione bobine Il sistema a polmone e d’immagazzinaggio FlexiRoll viene completato con un sistema di gestione
bobine semi-automatico. In questo modo vengono gestiti tutti i porta-bobine FlexiRoll e i prodotti su di essi immagazzinati. Prestampati, prodotti preinseriti e inserti vengono ribobinati nelle apposite stazioni, trasportati tramite l’impilatore alle relative zone di destinazione ed immagazzinati per la produzione principale. Il sistema di gestione bobine riconosce la posizione attuale di tutte le bobine, il loro contenuto e trasmette i comandi di trasporto necessari. Last but not least il magazzino semi-automatico si distingue per un funzionamento sicuro ed affidabile, elimina i biglietti che normalmente vengono applicati manualmente sulle bobine, trasmette i comandi di trasporto secondo le priorità. Questo sistema provvede inoltre allo scambio sicuro ed affidabile dei dati ed alla memorizzazione protetta degli stessi.
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Agfa-Gevaert ha annunciato la firma di un ac- flusso di lavoro che supporta le varie applicazioni. cordo con la società Barco, in base al quale Agfa ac“Siamo coscienti del valore delle innovazioni di quisisce fabbriche e personale della dotrix, una so- dotrix in materia di tecnologia a getto d’inchiostro” cietà belga che sviluppa, produce e distribuisce so- ha aggiunto Jan Van Daele, Responsabile luzioni di stampa a colori digitale per applicazioni dell’Imaging Solutions. industriali. Agfa ritiene che questa acquisizione permetterà Il prezzo della transaziola massima sinergia per ofne è di circa 6 milioni di frire soluzioni di stampa diEuro. gitale economiche in merca“Questa acquisizione si ti in rapida crescita come AGFA GEVAERT S.p.a. inserisce nella nostra stratequelli appunto della stampa Divisione Graphic Systems gia di crescita della Divisione decorativa o della stampa di Via Grosio 10/4 - 20151 Milano Graphic Systems” ha dichiarato imballaggi, etichette, oggetti e di Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 Albert Follens, membro del comitato corte tirature personalizzate http://www.agfahome.com direttivo di Agfa e Direttore Generale Su dotrix della Divisione. Fondata nel settembre 2001, dotrix NV è una condotrix permetterà ad Agfa di posizionarsi nei mertrollata Barco NV, ubicata a Gent. dotrix si è rapidacati della stampa digitale e di ottenere un più ampio accesso alle nicchie della stampa industriale, quali mente imposta sul mercato delle soluzioni pre stamad esempio la stampa legata alla sicurezza, la stam- pa per applicazioni di stampa decorativa e legata alla sicurezza. Offre inoltre sistemi di flusso di produpa decorativa, il packaging e per le corte tirature. dotrix impiega circa 75 persone con un fatturato zione di stampa industriale per differenti segmenti nel 2003 di circa 5 miloni di Euro. “Siamo veramen- di mercato. Nel 2002, dotrix ha lanciato i suo plotter te fieri di far parte della più importante azienda di digitale a colori ultramoderno a getto d’inchiostro. prestampa del mondo” ha spiegato Rob Haak, CEO Venduto con il marchio “the. factory”, questo plotter applica l’avanzata tecnologia del sistema di getto di di dotrix. Le soluzioni di stampa dotrix comprendono un inchiostro a colori in un solo passaggio. I clienti dotrix plotter digitale a colori a alta velocità per applica- apprezzano il vantaggio di questo plotter a grande zioni industriali, basato sulla tecnologia a getto di velocità, di qualità superiore, per tirature limitate di inchiostro e gli inchiostri UV, una sviluppatrice di etichette, imballaggi flessibili, cartoni, ecc. e l’indiimmagini retinate che pilota la stampante ed un di scusso ritorno economico.
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Agfa Gevaert acquisisce Dotrix
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Synapse di Creo crea un ambiente collaborativo utilizzando lo standard JDF In un ambiente NGP (Networked Graphic mento valido per offrire un migliore servizio, aumenProduction) è certamente possibile aumentare l’effi- tare la fidelizzazione del cliente e differenziare l’atticienza del processo di stampa, rendere più rapido e vità. Inoltre, il fatto che tale ambiente si basi sull’imtrasparente lo scambio delle informazioni, ottenere la piego di tecnologie che usano standard aperti, quali visibilità immediata dello stato del lavoro, controllare JDF, consente a Creo e ai suoi partner NGP di immeti file in arrivo e incrementare il tere sul mercato soluzioni comvalore delle risorse e degli inplete perfettamente integrate. vestimenti grazie a funzioni automatiche. L’obiettivo primario Creazione che Creo si è prefissa in questo campo è stato quello di svilupLe soluzioni di un ambiente pare e consegnare soluzioni Networked Graphic Production Creo Italia S.r.l. complete, aperte e flessibili che consentagestiscono l’intero processo di produzioVia Pisa 250 no una maggiore redditività per gli ne, compresa la fase creativa, ossia quella 20099 Sesto San Giovanni stampatori e i loro clienti, integrando nel immediatamente precedente l’inizio del Milano - Italy processo di produzione ogni singola opelavoro di stampa. Con l’acquisizione digiTel: +39 02 262 59 77 Fax: +39 02 262 59 229 razione, dall’idea alla consegna. tale delle immagini, i sistemi Creo consenTali soluzioni sono già disponibili gratono l’avvio del processo di produzione zie all’iniziativa Networked Graphic Production™, un della stampa digitale. Synapse Prepare consente al progetto che sfrutta al meglio i vantaggi offerti dal- creativo o all’acquirente dei servizi di stampa di creal’impiego degli standard aperti quali JDF (Job re file PDF perfetti con un semplice clic del mouse. Definition Format), PDF, PDF/X, XML, PPF e i pro- Dato che tali file, sottoposti a Preflight, risultano comfili ICC e a cui collaborano oltre 30 aziende. pletamente conformi alle specifiche di produzione staIl progetto intende automatizzare la produzione bilite dallo stampatore, viene automaticamente meno della stampa nell’ambito di un ambiente basato sulla l’eventualità di costosi ritardi dovuti a errori nei file. totale collaborazione tra stampatori, acquirenti e parte creativa. Networked Graphic Production è dunque un Produzione ambiente in cui i processi di produzione sono ottimizzati e automatizzati e in cui a tutte le parti coinIn fase di produzione, le tecnologie Creo, integrabili volte è garantita piena visibilità e controllo della pro- in Internet e con prodotti e sistemi non Creo, consenduzione. Le tecnologie basate sugli standard aperti tono agli acquirenti dei servizi di stampa e ai creativi consentono infatti agli stampatori di ottimizzare le ri- di accedere allo stato e al contenuto del lavoro in qualsorse ed essere certi che il passaggio dei dati attraver- siasi momento. Tramite il portale Internet Synapse so i sistemi produttivo e gestionale avvenga veloce- InSite, è possibile eseguire online tutta una serie di operazioni, ad esempio inoltrare, revisionare e mente ed efficacemente. Ed è importante ricordare e sottolineare come il monitorare i file dei lavori (quali pagine PDF e file formato JDF si stia rapidamente trasformando in uno CT/LW) e realizzare prove colore, nonché condividestandard industriale per un’efficiente trasmissione dei re tali informazioni con il sistema per la gestione del dati tra i diversi sistemi dell’azienda e per l’integra- flusso di lavoro. Quando vengono immessi nel flusso di lavoro delzione con le soluzioni non Creo. In una parola Networked Graphic Production rappresenta uno stru- la prestampa, i file PDF vengono automaticamente
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controllati da Synapse Prepare in modo da garantire che siano esattamente conformi alle specifiche definite dallo stampatore. In virtù dell’integrazione tra i sistemi per la gestione del flusso di lavoro Creo e Synapse InSite, i file di lavoro vengono elaborati automaticamente e resi idonei alla trasmissione via Web in maniera da poter essere immediatamente visionati dal creativo/cliente. Grazie all’impiego di template standard, cartelle automatiche e funzioni automatiche di rifinitura, l’elaborazione dei file si automatizza. Il software Synapse InSite è provvisto di una funzione che consente la revisione simultanea di un file da parte di più utenti e, inoltre, il monitoraggio dello stato del lavoro e del processo di approvazione delle pagine. I sistemi CTP Creo, perfettamente integrabili in un ambiente Networked Graphic Production attraverso i flussi di lavoro, consentono il controllo automatico dell’impiego delle lastre e dei materiali, garantendo così il miglioramento delle attività di controllo dei costi e di gestione del magazzino. Gestione Synapse Link è un modulo software con supporto per il formato JDF che integra i sistemi informativi gestionali nei sistemi Creo per la gestione del flusso di lavoro della produzione. Tramite questa integrazione, i dati di produzione (uso dei materiali, stato del lavoro e richieste di modifica, ecc.) possono essere condivisi con il sistema gestionale dello stampatore. Utilizzando i profili colore ICC e avvalendosi dei soft-
ware Creo PrintLink e InkPRO™, i flussi di lavoro Creo sono in grado di creare impostazioni automatiche dei calamai sulla macchina da stampa. In tal modo, viene garantito un risparmio in termini di impiego dei materiali e dei tempi di avviamento. Il software UpFront esporta file CIP3 con le informazioni di legatura, taglio e piegatura, grazie a cui gli strumenti di finitura vengono configurati automaticamente. Synapse InSite contribuisce a gestire il lavoro di stampa aggiornando continuamente il cliente sullo stato del lavoro. I prodotti Creo di prossima generazione risponderanno alla precisa finalità di migliorare la gestione del flusso di lavoro e dei contenuti ed estendere le funzionalità di gestione con database ad altri sistemi. Consegna L’iniziativa Networked Graphic Production mette in comunicazione i sistemi di gestione tradizionali con i sistemi gestionali informativi (MIS), garantendo una fatturazione precisa e dettagliata e l’integrazione tra processi precedentemente separati. Tale integrazione ha un impatto immediato in termini di maggiore produttività grazie all’eliminazione degli sprechi e all’ottimizzazione delle attività tradizionali di preventivazione, immissione dati, monitoraggio del lavoro e fatturazione. La possibilità di accedere ai dati e di gestirli adeguatamente permette al responsabile dell’azienda di effettuarne la valutazione necessaria per essere sempre al corrente delle condizioni di salute dell’attività e operare per ottenerne la crescita ottimale.
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E’ arrivato RATIO, la nuova frontiera di Tera per la gestione del borderò Accuratezza e flessibilità: due caratteristiche in- le, la quale contiene, oltre alle consuete informazioni dispensabili che sono qualità di punta in RATIO, la anagrafiche, una serie di dati specifici per svolgere nuova affidabile e potente applicazione per la gestio- nella maniera più completa il calcolo dei compensi, ne del borderò – disponibile da subito in Italiano, In- una volta raccolte le informazioni dal sistema editoglese e Tedesco – che Tera Digital Publishing ha riale. aggiunto al suo portfolio di soluzioni dediRATIO si propone dunque come cate al mondo dell’editoria. Svilupl’anello naturale tra il sistema editopato su tecnologia Alfa, riale, dal quale raccoglie le informaRATIO è una soluzione zioni relative ai lavori da client/server estremacontabilizzare, e il sistema mente efficace e comgestionale, al quale l’applipleta, con un elevatiscazione invia il calcolo dei simo livello di configucompensi per la normale rabilità, che, già dal procedura di pagamento. nome, promette appunLo scambio dei dati tra il to di razionalizzare e di sistema editoriale, RATIO, Tera Digital Publishing S.p.A. rendere più snelli ed efe il sistema gestionale avVia Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia ficienti i calcoli comviene in XML. Attraverso Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 plessi legati alla retribula creazione di regole, e-mail sales@teradp.com zione delle figure proRATIO è così in grado di fessionali che operano nei giornali. automatizzare il calcolo di qualsiasi compenso, attriOra dunque con questa applicazione non è più un buendolo al relativo centro di costo, per un costante problema coprire qualsiasi esigenza legata alla gestio- controllo delle spese e dei budget allocati. ne al calcolo dei compensi di reporter, giornalisti e L’applicazione tiene così conto delle diverse collaboratori di varia natura. tipologie di contratto applicato, dell’unità di misura “La gestione dei borderò, all’interno di un giorna- su cui si fonda la collaborazione – che può esprimersi le, è un’attività piuttosto onerosa, in termini di tem- in pezzo, numero di battute, cartelle, numero di fotopo, e spesso complessa: si pensi soltanto a quante di- grafie, o addirittura essere creata su misura – delle verse tipologie di compenso vengono attuate in un regole di calcolo attribuite al collaboratore e di evengiornale quotidiano” ha spiegato Walter Meregalli, tuali maggiorazioni o deduzioni da applicare. E tutti i responsabile della comunicazione di Tera Digital parametri impiegati per il calcolo dei compensi – uniPublishing. “Alcuni collaboratori vengono pagati a tà di misura, contratto, regole di calcolo – sono tra battuta, altri a pezzo, altri ancora attraverso compli- l’altro facilmente personalizzabili dall’utente. Ancocate formule incrementali, senza poi dimenticare i vari ra una volta è assicurata la massima flessibilità dalbonus, i rimborsi o eventuali detrazioni. Insomma, l’impiego di regole di attribuzione ai budget: l’utengestire i compensi è un’attività, troppo spesso sotto- te, infatti, può assegnare ad ogni centro di costo il valutata, che richiede strumenti software sofisticati, relativo budget e decidere quali collaboratori, o preaffidabili e quanto mai flessibili. RATIO riassume stazioni professionali ricevute, addebitare. brillantemente queste tre caratteristiche principali”. Così oltre al normale calcolo automatico dei comPer ogni collaboratore, sia interno sia esterno, as- pensi, RATIO è in grado di gestire budget, anche molto sunto o free-lance, RATIO crea una scheda persona- complessi, all’interno dei quali è possibile ammini-
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nale tra più centri di costo, intervenendo con successo nella gestione di budget anche molto complessi. Il compenso, ad esempio, per un reportage fotografico può venire attribuito a più centri di costo e con percentuali diverse. RATIO offre tra l’altro un efficace sistema di report, che permette agli utenti abilitati, di avere sempre sotto controllo la situazione dei costi, con le informazioni organizzate in modo chiaro e personalizzabile.
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strare anche i rimborsi spese. A puro titolo di esempio è possibile decidere a priori che tutte le prestazioni di un ipotetico collaboratore “Mario Rossi” vengano addebitate al centro di costo “Cronaca”, e, assegnando a “Cronaca” un particolare budget, monitorare di conseguenza l’andamento delle spese di quel centro di costo. Attraverso l’istituzione delle regole di attribuzione, RATIO è dunque in grado di addebitare in maniera completamente automatica i diversi compensi, anche in modo proporzio-
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Prove colore inkjet retinate con KPG StarProof La corrispondenza non corretta del prodotto stam- Packbits ed i formati Harlequin Scriptworks RIP, Agfa pato con la prova colore è uno dei problemi che le Taipan RIP, Dainippon Screen PixelStream Imposition aziende di stampa di ogni settore incontrano più di fre- Workflow. La capacità di utilizzare i file rasterizzati quente nel loro lavoro quotidiano. Quando succede, il originali e di mantenerne l’integrità permette al KPG lavoro deve essere corretto e rifatto, con perdita di tem- StarProof di riprodurre fedelmente le retinature reali po e costi aggiuntivi. Kodak Polychrome Graphics con lineatura fino a 200 lpi (80 l/cm) che saranno prodotte in fase di stampa, senpropone oggi una valida za eseguire alcun tipo di soluzione al problema simulazione. Il sistema con KPG StarProof, un comprende numerose funsistema innovativo di proVia del Pratignone 38/40 zioni che consentono il controllo ve colore inkjet retinate, prodotte 50041 Calenzano (FI) del punto, della lineatura di retino e partendo direttamente dai file oritel. 0558836200 - fax 0558836222 del moiré, ma anche la possibilità di ginali rasterizzati secondo il concethttp://www.kpgraphics.com inserire il valore di opacità dei singoli to ROOM (Rip Once, Output Many). KPG StarProof è adatto a tutte le aziende con volumi colori per tenere conto delle diverse capacità di coperdi produzione medio-grandi, alle quali garantisce un tura e pemettere la corretta gestione delle trasparenze, del trapping e delle sovrastampe. Il sistema di ottimo rapporto tra qualità e prezzo. calibrazione del colore ICS (ISI Calibration System) utilizzato da KPG StarProof è di tipo densitometrico, Un sistema basato su Mac OSX per uniformarsi alla calibrazione utilizzata dalle macStarProof è basato su sistema operativo Mac OSX chine da stampa offset e comprende la possibilità di e può gestire qualsiasi file One Bit TIFF creato da RIP controllare la densità e il dot gain. Una speciale funcon compressione CCITT G4 (Group IV zione consente inoltre di trattare le tinte “piatte” conCompression), CCITT G3, CCITT Huffman RLE e vertendole in colori di quadricromia CMYK. Di grande interesse e praticità sono anche la possibilità di eseguire la “deimposizione”, ovvero di selezionare e stampare soltanto una parte del lavoro totale e la funzione che consente di modificare la sequenza dei colori di stampa per uniformarla a quella che verrà realmente utilizzata nella fase produttiva. KPG StarProof può essere utilizzato con un’ampia gamma di stampanti inkjet e di supporti di stampa, ma i risultati migliori si otterranno con i plotter Epson Stylus Pro 7600 e 9600, che offrono un valore di risoluzione pari a 2880 dpi e con i supporti KPG Matchprint Inkjet Design, prodotti secondo una formulazione speciale che consente la simulazione della maggior parte delle carte da stampa normalmente utilizzate in Europa.
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Sistemi Unisys al settimanale Sport AutoMoto
Gestione delle infrastrutture IT, dei server centra- modulare e realizzata con gli standard di settore SOAP lizzati, delle banche dati e del sistema editoriale News (Simple Object Access Protocol) e XML (Extensible Content Manager – Hermes™: questo il contenuto Markup Language) che consente di accedere, richiadell’accordo di Managed mare e archiviare ogni tipo di Services di durata pluriennale informazione nel database cenche il settimanale bolognese trale. specializzato in sport Permette inoltre un maggiomotoristici, ha siglato con re controllo dei processi di Unisys, secondo il quale la teworkflow e delle scadenze e di UNISYS ITALIA spa stata bolognese potrà avvalersi avvalersi di nuovi canali di diVia B. Crespi 57 - 20159 Milano di un team di professionisti stribuzione che possono protel. 02/69851 - fax 02/6985588 Unisys estremamente specializdurre un aumento dei profitti, zati e dotati di skill specifici. una massimizzazione dei buL’accordo – che prevede la gestione hardware, siness aziendali e un rapido adeguamento ai cambiasoftware, dei servizi di base e di manutenzione menti del mercato. hardware e software – consente così al settimanale Con la redazione di Bologna della rivista collegata emiliano, fondato nel 2001 e diretto da Carlo Cavicchi, con linea dedicata in fibra e un back-up ISDN alla sede la possibilità di focalizzarsi su attività strettamente le- Unisys di Milano, e con la scelta forte delle soluzioni gate al proprio core business. Sport AutoMoto è il pri- Unisys Sport AutoMoto potrà dunque ridurre i costi di mo cliente Unisys ad implementare la nuova soluzio- esercizio dei sistemi che stampano ogni settimana ne editoriale Unisys Hermes 10, che è in grado di age- 90mila copie della rivista, ottimizzando e condividenvolare la trasformazione della produttività delle orga- do una serie di servizi che, sviluppati singolarmente, nizzazioni che operano nel campo dell’informazione risulterebbero troppo onerosi per la società editoriale. grazie all’uso di una piattaforma integrata che conSull’accordo si è soffermato Carlo Pellergrino, disente di produrre, distribuire e gestire in maniera più rettore vendite di Unisys Global Media per l’Italia. “La efficace i contenuti editoriali tramite diversi canali e gestione dell’infrastruttura IT del settimanale Sport applicazioni. AutoMoto rappresenta un ulteriore consolidamento Lo sviluppo di Hermes 10 si basa sull’iniziativa della leadership di Unisys all’interno del panorama Unisys Business Blueprinting, una strategia globale editoriale italiano anche attraverso la fornitura di di consulenza, sviluppo e fornitura, in grado di creare Managed Services” ha dichiarato. “Siamo lieti di conmodelli digitali che mettono in collegamento i proces- tribuire con questo servizio al successo dei nostri clienti si aziendali con il software e i sistemi che li supportano. consentendo loro di dedicarsi unicamente ad attività Hermes 10 offre infatti una piattaforma di servizi Web di tipo redazionale, strettamente legate al loro core completamente integrata e presenta un’architettura business”.
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La testata bolognese ha affidato a Unisys l’infrastruttura IT, le banche dati e il sistema editoriale
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Grazie alle soluzioni Adobe il settimanale “l’informatore” riduce i tempi di produzione e snellisce il flusso di lavoro Il settimanale di informazione locale della Ievve Edizioni, uno dei primi in formato tabloid, all’avanguardia nei processi di impaginazione con l’utilizzo di Adobe InDesign e InCopy
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L’editore
caposervizio abbozzava le pagine, che venivano successivamente impaginate dai grafici, ed assegnava la Ievve Edizioni è un editore locale attivo nella pro- stesura degli articoli ai giornalisti. Man mano che i testi erano pronti, i grafici si ocvincia di Pavia, che pubblica dicupavano dell’assemblaggio dei versi periodici tra cui il mensile testi e delle immagini. Una simile True Model, dedicato al mondo interazione creava, di conseguendel modellismo su pista, e InforAdobe Systems Italia za, problemi a tutto lo staff promatore Shoes una rivista rivolta all’industria calzaturiera. Il prossi- Centro direzionale Colleoni - Pal. Taurus A3 duttivo e, in particolare, alla com20041 Agrate Brianza (Mi) ponente grafica, ultimo anello delmo 2005 “l’informatore” compitel. 039 65501 fax 039 655050 la catena produttiva, che si trovarà 60 anni, avendo visto la luce il www.adobe.it info-italia@adobe.com va costretta a lavorare entro tem25 Aprile 1945 come organo del pi ristrettissimi. Comitato di Liberazione Nazionale. Il settimanale conta oggi uno staff di 12 dipendenti e 15 collaboratori. Il valore aggiunto Adobe Oltre la tradizione: i problemi sul tappeto A partire dal 1992 “l’informatore” ha inteso superare le tecniche tradizionali ed è stato realizzato interamente utilizzando soluzioni DTP basate su Apple Macintosh. Questa scelta ha consentito di ridurre l’attività manuale nel confezionamento del giornale e ha permesso la costruzione di un flusso editoriale più agevole e flessibile. Nonostante i miglioramenti ottenuti, l’editore ha continuato a cercare una soluzione software in grado di ottimizzare l’efficienza operativa, ma che non presentasse i limiti imposti dall’adozione di un sistema editoriale vero e proprio. Così la scelta è caduta su Adobe InDesign. Il lavoro precedente in DTP per la realizzazione di un settimanale presentava inevitabili inconvenienti dovuti al fatto che il prodotto finale, costituito dall’interazione tra la componente redazionale e il reparto grafico, andava coordinato in modo perfetto per evitare ritardi nella pubblicazione. Con il flusso di lavoro tradizionale, dopo che l’editore aveva deciso i contenuti di ogni singola pagina, il
Il passaggio a un sistema editoriale vero e proprio non era ben accetto, in quanto veniva percepito come limitante, poco flessibile oltre che dispendioso in termini economici e di training. L’editore era così alla ricerca di una soluzione tecnologica che consentisse di ridurre i tempi di produzione del settimanale e di instaurare un flusso di lavoro agevole ed efficiente. La soluzione ottimale si è rivelata il passaggio ad Adobe InDesign, InCopy e al plug-in Smart Connection di Woodwing Software. Con le applicazioni Adobe, l’editore ha potuto realizzare un sistema che consente ai redattori di agire in piena autonomia sulla parte testuale, attraverso l’inserimento di correzioni ed eventuali aggiornamenti dell’ultimo minuto, il tutto in un ambiente molto simile a un normale programma di elaborazione testi. Le soluzioni Adobe, infatti, consentono ai grafici di lavorare sul layout senza che i giornalisti possano intervenire sulla parte grafica. Per di più, con le soluzioni Adobe, è stato anche possibile redarre un archivio storico del settimanale in formato Adobe PDF.
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In particolare i vantaggi del passaggio alle applicazioni Adobe possono essere riassunte in alcuni punti chiave. In primo luogo un’assegnazione semplificata del lavoro a giornalisti e redattori a partire da una bozza-modello realizzata con InDesign, in quanto il programma gestisce non solo la suddivisione dei compiti, ma anche le priorità. In secondo luogo una migliore gestione del lavoro di stesura e di aggiornamento dei testi da parte di giornalisti e redattori con InCopy; in quanto è consentito l’intervento sul testo in modalità di anteprima di pagina senza modificare il layout grafico. In terzo luogo una radicale semplificazione nella preparazione dei documenti finali per la stampa. Così con InDesign, InCopy e Smart Connection, è ora possibile individuare facilmente gli spazi in cui collocare gli articoli e con un clic assegnarli ai singoli collaboratori che dovranno provvedere a “riempirli” con testo, foto e immagini. Per ultimo i grafici possono intervenire sul layout in modo continuo, per adat-
tarlo a mutate esigenze redazionali e aggiungere foto, illustrazioni e inserti pubblicitari. Una volta terminata l’impaginazione, i grafici sono così in grado di realizzare in modo rapido e affidabile un file PDF 1.4 per ogni pagina direttamente in InDesign, i quali file vengono poi inviati allo stampatore per via elettronica. Carlo Vella, direttore del settimanale “l’informatore” e proprietario di Ievve Edizioni ha commentato: “Il passaggio alle soluzioni Adobe, e in particolare a InDesign e InCopy, oltre ad essere stato assolutamente indolore dal punto di vista dell’apprendimento ci ha permesso di coordinare in modo più efficiente e sicuro rispetto al passato il lavoro di giornalisti, redattori e grafici”. Ed ha concluso: “L’utilizzo delle tecnologie Adobe ci ha consentito non solo di abbreviare il ciclo produttivo di ogni numero del settimanale, ma anche di sviluppare un notevole know-how che intendiamo sfruttare per attività di consulenza ad altri editori che, come noi, vogliono incrementare la produttività, pur mantenendo flessibilità e libertà operativa”.
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Classici, stocastici o ibridi, i retini Creo offrono la più ampia scelta di soluzioni di retinatura Da sempre Creo ha dedicato un’estrema attenzio- lizzato, una risposta mirata alle esigenze di qualità, ne alla retinatura, l’operazione che, nella riproduzio- economicità e costanza di risultato che sono essenziane a stampa, sottopone le immagini ad un inevitabile li per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. processo di separazione delle componenti cromatiche fondamentali (CMYK o altre basi, ad esempio di Il retino stocastico FM “Staccato” esacromia) e a una successiva retinatura appunto di ciascuna In particolare, Creo ha dedi esse secondo criteri variabidicato grande attenzione allo li. Le tecnologie di retinatura, sviluppo del proprio retino dopo essere rimaste per lungo stocastico, il celeberrimo “Stactempo ancorate ai classici cato”, un FM di seconda genealgoritmi “a modulazione di razione che è capace di dare Creo Italia S.r.l. ampiezza” (AM), che utilizzano un numeall’utilizzatore tutti i vantaggi della Via Pisa 250 ro fisso di punti di retino per unità di suretinatura stocastica senza doverne soffri20099 Sesto San Giovanni perficie variandone le dimensioni a seconre le limitazioni. La retinatura Creo “StacMilano - Italy da della percentuale di copertura richiecato” si distingue infatti dalle altre Tel: +39 02 262 59 77 sta, ha visto negli ultimi anni il fiorire di Fax: +39 02 262 59 229 retinature FM per il diverso modo in cui algoritmi nuovi e più sofisticati, nati per vengono riprodotte le varie percentuali di affrontare e superare le limitazioni tipiche dei retini punto. In un retino stocastico “standard” si utilizzano AM. punti elementari tutti delle stesse dimensioni, in nuUna migliore riproduzione dei dettagli, uno spazio mero proporzionale alla copertura da ottenere; il risulcolore più esteso e l’eliminazione dell’effetto moiré tato è un maggior dettaglio (se si usano punti abbasono tra gli obiettivi principali di queste tecniche di stanza piccoli) e l’eliminazione dell’effetto moiré, a retinatura, da conciliare ovviamente con le caratteri- cui però possono associarsi delle “sgranature” nelle stiche intrinseche di ciascun processo (con incisione immagini e una stampabilità a volte problematica. Il diretta della lastra o meno, offset, flessografico o al- retino Creo “Staccato” supera queste limitazioni cotro). struendo nei mezzi toni delle “catenelle” di punti diLe tre grandi “famiglie” di algoritmi di retinatura sposte in modo da ottenere una copertura uniforme attualmente utilizzati nella stampa industriale, la clas- dell’immagine; si tratta sempre di un algoritmo sica (o AM), la stocastica (o FM) e l’ibrida, sono state “stocastico”, ma in cui la “casualità” (le virgolette sono sviluppate da Creo per i propri clienti in una serie di d’obbligo visto che ovviamente qualsiasi algoritmo dà librerie di retini che coprono il mercato e le esigenze risultati ben definiti e quindi tutt’altro che casuali) nella degli utenti a 360 gradi. I flussi di lavoro Creo Prinergy disposizione dei punti lascia il posto a un e Brisque possono essere dotati di queste librerie ed posizionamento ragionato ed ottimizzato. Il risultato è offrire agli utilizzatori la scelta di quale usare per un un retino FM capace di riprodurre perfettamente l’indeterminato lavoro, con l’ovvia associazione a ciascun tera gamma tonale, più facile da stampare e da calibrare tipo di retino della curva di calibrazione più appro- ed adattabile alle esigenze più svariate – dalla stampa di altissima qualità, all’esacromia, alla produzione di priata. Con la sua offerta completa di soluzioni di quotidiani o stampati commerciali in rotativa. Naturalmente, una parte fondamentale in questo retinatura Creo vuole ancora una volta dare a tutti i propri clienti, quale che sia il processo produttivo uti- successo è giocata dal sistema proprietario di esposi-
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Il retino ibrido MaxTone In ogni caso la soluzione di retinatura FM “Staccato” non è certo l’unica proposta di Creo alternativa alla retinatura convenzionale. In alcuni casi, particolarmente nel campo della flessografia, o laddove si utilizzino per l’esposizione dispositivi a bassa risoluzione, il processo di riproduzione delle immagini trova delle limitazioni fisiche che impediscono l’uso di retini AM sufficientemente fini, a meno di non sacrificare porzioni significative agli estremi della gamma tonale, e rendono poco praticabile l’alternativa stocastica. Proprio per ovviare a questi casi Creo ha sviluppato il retino ibrido MaxTone, disponibile come opzione sui flussi di lavoro Prinergy ed utilizzato con successo in particolare da molti stampatori flexo. MaxTone si comporta come un retino convenzionale nella parte centrale della gamma tonale, per passare nelle alte luci e nelle ombre a un algoritmo di tipo FM con una dimensione del punto
ben definita, pari o superiore a quella minima riproducibile. A seconda dell’applicazione e dei materiali usati (ad esempio lastre flessografiche di vario spessore e durezza) si può scegliere una soglia, corrispondente al punto più piccolo riproducibile, al di sotto del quale passare alla retinatura stocastica. I vantaggi che si ottengono in termini di ampliamento della gamma tonale e resa nei dettagli sono significativi, pur tenendo presente che – in tutti i casi in cui questa scelta sia praticabile – l’alternativa offerta da un retino stocastico come “Staccato” apporta senz’altro benefici maggiori.
Retino AM tradizionale
Retino stocastico tradizionale
Staccato
Le dimensioni minime del punto generano dettagli precisi senza il rischio di moiré sulla retinatura. L’angolo e la frequenza dei punti nei tradizionali retini AM e nei retini AM ibridi possono causare un effetto moiré sui soggetti, sulla retinatura e un'instabilità dei motivi a rosetta. I retini FM tradizionali producono motivi a linee, a scacchiera ed irregolari che possono generare la grana, strutture di punti irregolari e l'accumulo di inchiostro.
Staccato genera motivi regolari e strutture omogenee, riducendo la grana, la variabilità dell'incremento del punto e la saturazione dei toni medi.
Sono disponibili diversi motivi Staccato a qualsiasi risoluzione. Per ciascun colore di quadricromia viene usato un motivo unico, che viene ripetuto regolarmente ogni volt volta che viene applicato all'immagine. I motivi Staccato sono ottimizzati per evitare imperfezioni di motivi secondari, o “ammassi”, quando sovrastampati.
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zione termico a valvola ottica SQUAREspot brevettato da Creo ed utilizzato anche nei CTP Trendsetter News per quotidiani; l’altissima definizione del punto generato da questi sistemi permette di avere il controllo di processo necessario ad un utilizzo della retinatura stocastica come un’effettiva alternativa di produzione, consistente ed affidabile. La soddisfazione di centinaia di clienti, con necessità di definizione le più severe, è prova non piccola dell’efficacia della retinatura stocastica “Staccato” brevettata e commercializzata da Creo.
Raffronto tra retinatura tradizionale, retinatura stocastica e Staccato
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Completata al The Roanoke Times l’installazione della prima rotativa Heidelberg Mainstream negli USA Con uno show di luci e suoni alla presenza di oltre bilimento Bernhard Schreier, CEO di Heidelberg, ha 200 tra clienti, autorità e ospiti, il 17 ottobre 2003 è consegnato a Wendy Zomparelli, presidente ed editristato inaugurato il nuovo centro stampa del Roanoke ce del giornale, il riconoscimento Power of Innovation di Heidelberg. Schreier si è complimentato con il team Times. Il nuovo stabilimento, la cui costruzione è iniziata della Zomparelli per l’impegno dimostrato nella ricernel 2002 e che ha comportato un investimento com- ca delle tecnologie di produzione più avanzate nello sforzo di rendere più competitivi plessivo di 31,8 milioni di dollai mezzi di comunicazione stamri, occupa circa 4.400 metri quapati. drati nel cuore di Roanoke, città La Zomparelli ha sottolineato di circa 100.000 abitanti della l’importanza del ruolo che i giorVirginia. nali continuano ad avere e la loro “Cuore” dello stabilimento è relazione complementare con i la rotativa Heidelberg Mainmedia elettronici. Ha inoltre messtream, la prima ad essere entrata Macchingraf Spa so in evidenza come le nuove posin funzione negli Stati Uniti. La Via Trento, 61 sibilità fornite dalla rotativa configurazione della rotativa instal20021 Ospiate di Bollate (MI) Mainstream, in modo particolare lata al Roanoke Times comprende 6 Tel. 02/35003.1 l’alta qualità di stampa e l’incrementorri, 48 gruppi di stampa, 7 Fax. 02/35003304 to della capacità di stampa in cambiabobine Contiweb FD ed una www.macchingraf.it quadricromia, renderanno il giornale piega 2:5:5. La velocità di stampa un patrimonio ancora più prezioso per massima è di 80.000 copie/ora in moHeidelberger i lettori e gli inserzionisti di Roanoke. dalità diretta. Druckmaschinen AG Inoltre, ha proseguito Zomparelli, “la Heidelberg ha inoltre fornito i sisteKurfürsten-Anlage 52-60 mi integrati di poststampa, e precisamen- 69115 Heidelberg-Germany scelta di un solo fornitore per i sistemi di stampa e poststampa ha reso più funziote il sistema di packaging Magnapak e il Phone: +49-6221-92-00 Fax: +49-6221-92-6999 nale il processo d’acquisto, e siamo sicuri sitema di trasmissione NP200. che contribuirà a garantire una maggiore inNel corso dell’inaugurazione dello sta- www.heidelberg.com tegrazione del ciclo produttivo”. A tal proposito, Schreier ha fatto notare che il The Roanoke Times è il primo quotidiano al mondo ad aver installato sistemi di stampa e poststampa prodotti da un unico fornitore. Il direttore tecnico del quotidiano statunitense, Chip Harris, ha accettato di rispondere ad alcune domande sulla nuova installazione Ci descrive brevemente la sua società ed il suo lavoro? Il The Roanoke Times è un quotidiano di proprietà della Landmark Corporation, con
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una diffusione di circa 100.000 copie dal lunedì al sabato e di circa 120.000 copie nell’edizione domenicale. Ho iniziato a lavorare al The Roanoke Times nel 1994 ricoprendo il ruolo di responsabile degli impianti di produzione, ruolo che mi ha permesso di seguire le innovazioni in ogni area della produzione - prestampa, stampa e post-stampa. Ho fatto parte del team che ha introdotto nel sistema produttivo del giornale il computer to plate, e ho preso parte anche ai lavori del team che ha selezionato la nuova rotativa. Perché avete scelto la rotativa Mainstream? Le ragioni principali per la scelta sono state l’alta qualità di stampa della tecnologia gapless, la possibilità di incrementare la stampa a colori, e soprattutto la configurazione del cilindro 1x4 (doppia larghezza- circonferenza semplice), del quale abbiamo apprezzato la flessibilità e la competitività per quanto riguarda la riduzione dei costi di produzione. Al Roanoke Times infatti stampiamo quasi sempre in modalità diretta, raramente in accumulo, ed utilizziamo in maniera intensiva il prestampato; per questo tipo di operatività non vi è dubbio che l’1x4 costituisca un sensibile vantaggio. Il vero asso nella manica, tuttavia, è costituito dal risparmio sulle lastre Ctp. Utilizzando infatti una macchina a semplice circonferenza invece che a doppia circonferenza, per ogni pagina occorre una sola lastra anziché due, con un risparmio del 50%. Quali sono i vantaggi principali della tecnologia gapless nella stampa dei quotidiani? Riteniamo che l’alta qualità di stampa sia un aspetto fondamentale della tecnologia gapless. Quando abbia-
mo dato inizio al processo di selezione per l’acquisto della rotativa, il team era composto da molti dei nostri operatori e tecnici della manutenzione, che rimasero impressionati da questa tecnologia, che consentiva di ridurre sensibilmente le vibrazioni con il conseguente miglioramento della qualità di stampa anche ad alta velocità. Al momento riusciamo a stampare 80.000 copie/ora. Perché avete scelto Heidelberg come partner per la vostra nuova rotativa? Crediamo che la cosa più importante che Heidelberg abbia portato al tavolo delle trattative sia stata la volontà di ascoltare le nostre richieste. Erano molto interessati a quello che noi producevamo ed a come volevamo produrre in futuro. La cooperazione è molto importante per noi: vogliamo sentirci rassicurati dal nostro fornitore, è molto confortante sapere che c’è qualcuno di loro presente al momento dell’installazione ed anche in seguito, in grado di fornirci assistenza a lungo termine; un aspetto, questo, molto importante in un processo di produzione critico quale è il nostro.
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Bernhard Schreier (a sinistra), CEO di Heidelberg e Werner Albrecht, responsabile di Heidelberg Web Systems consegnano il riconoscimento Power Of Innovation a Wendy Zomparelli, editrice del quotidiano The Roanoke Times
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Il Cittadino di Lodi sceglie Méthode come sistema editoriale La piattaforma Méthode, già adottata da alcuni dei maggiori gruppi editoriali europei, fra i quali Financial Times, Edipresse, Il Sole 24 Ore, gruppo Rizzoli Corriere della Sera ed ADNKronos, è stata scelta dal quotidiano Il Cittadino di Lodi per svolgere la funzione di sistema editoriale multiple-media al servizio dell’area lodigiana. Una società editrice con diversi media da gestire L’attenzione alle esigenze del lettore è stata la preoccupazione fondaIl quotidiano Il Cittadino di Lodi
mentale che ha guidato i responsabili dell’Editoriale Laudense nella scelta del nuovo sistema editoriale. Méthode offre infatti la opportunità di concentrare, in un unico ambiente di lavoro, i flussi editoriali per la gestione e la produzione quotidiana del giornale, degli inserti speciali e del sito www.ilcittadino.it con aggiornamenti in tempo reale sui più importanti avvenimenti che riguardano il territorio lodigiano. Méthode, sviluppato interamente dalla società milanese EidosMedia S.r.l. EidosMedia, è nato proprio con Viale Legioni Romane, 43 20147 Milano l’obiettivo di supportare le attività editel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 toriale di un’azienda multiple-media. il www.eidosmedia.it software si caratterizza innanzitutto come info@eidosmedia.com un sistema di gestione della conoscenza in grado di consentire al giornalista di reperire facilmente le informazioni, di correlarle, di lavorarle e di proporle ai lettori in forme diverse. La presenza nel nuovo sistema editoriale di potenti strumenti di pianificazione e di impaginazione consente ai redattori ed ai tecnici di mantenere costantemente monitorato l’avanzamento in tempo reale della produzione del quotidiano e di operare aggiornamenti sulle pagine fino a pochi minuti prima della stampa, con ricadute oltremodo positive sulla qualità finale del prodotto. L’informazione on line in tempo reale La maggiore flessibilità nell’organizzazione redazionale è la premessa per avviare il rinnovamento tecnologico anche per la gestione dell’informazione on line su rete Internet. Grazie a Méthode il sito www.ilcittadino.it può oggi offrire aggiornamenti in tempo reale sui principali avvenimenti dell’area lodigiana. Anche i questo caso è risultata vincente, nella scelta finale dell’editore, la estrema flessibilità della piattaforma che, anche grazie all’impiego nativo del formato XML, consente di agganciare le notizie ed i titoli elaborati dalla redazione ai layout per la pubblicazione all’interno del sito
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Internet con un semplice click del mouse. Ogni qual volta il giornalista aggiorna l’informazione, il flusso automatico di Méthode provvede all’aggiornamento del pubblicato si Internet in tempo reale. La tecnologia utilizzata offre ai lettori l’opportunità di seguire in tempo reale fatti di particolare rilevanza per il loro territorio e si traduce, per l’editore, in una economia di scala indispensabile al media on line. L’introduzione della nuova piattaforma editoriale è avvenuta nello scorcio dell’ultimo trimestre del 2003, ed è stata seguita passo a passo dall’editore in collaborazione con lo staff tecnico di EidosMedia. Lo sviluppo interno, il coordinamento e l’intera progettazione del processo di rinnovamento sono stati invece curati da PMP Srl, provider locale internet e di servizi informatici.
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La home page di www.ilcittadino.it
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Flusso di lavoro KPG OpenFlow: l’esperienza di successo della Rotolito Lombarda Nel mercato europeo dell’industria grafica e della da è all’avanguardia, grazie ad un processo evolutivo stampa, Rotolito Lombarda è un nome che non ha bi- - iniziato nel 1994 – che ha portato all’introduzione di sogno di presentazioni. Costituita nel 1976 dall’attua- due sistemi CtP Trendsetter VLF 5880 prodotti da Creo le presidente Paolo Bandecchi, la Rotolito Lombarda che espongono le lastre digitali DITP Gold di Kodak è oggi una delle più importanti realtà produttive del- Polychrome Graphics di cui uno, in produzione presl’industria della stampa in Italia e in Europa, che van- so lo stabilimento di Pioltello, completo di unità Autoloader per l’introduta un ampio portafoglio in zione automatica delle lacui spiccano nomi stre. A Cernusco, dove si è prestigiosi dell’editoria preferito il modello a internazionale e conta cirVia del Pratignone 38/40 caricamento manuale, la linea ca 340 collaboratori in tre stabili50041 Calenzano (FI) comprende una sviluppatrice Mermenti produttivi, tutti caratterizzatel. 0558836200 - fax 0558836222 cury e i forni di preriscaldamento e ti da impianti e macchinari all’avanhttp://www.kpgraphics.com cottura Tecnographica forniti da KPG. guardia. Un successo raggiunto grazie ad un’attenta politica di pianificazione a medio e lungo termine della produzione e degli investimenti, che Il flusso di lavoro KPG OpenFlow da una parte ha condotto ad acquisizioni di altre aziende del settore fino a raggiungere la struttura attuale e dalIl flusso di lavoro è gestito dal workflow KPG l’altra a seguire con attenzione l’evoluzione tecnolo- OpenFlow, sviluppato dagli specialisti italiani di Kodak gica, innovando impianti e attrezzature per ottimizzare Polychrome Graphics. Il reparto di prepress di i processi produttivi ed elevare gli standard qualitativi Cernusco è affidato alla responsabilità di Vittorio De e la flessibilità operativa. Carlo, che ha maturato una lunga esperienza nel prepress digitale, avendo seguito tutte le fasi di cresciGli stabilimenti produttivi ta tecnologica dell’azienda, passata dai primi sistemi dedicati installati nel 1994 all’attuale configurazione Oggi la produzione, che spazia dai periodici setti- basata su PostScript e sui sistemi Macintosh. Il promanali e mensili all’editoria scolastica e dalle edizio- getto del passaggio dalle lastre tradizionali a quelle ni d’arte agli stampati pubblicitari e commerciali, si digitali è iniziato invece nel 1995, in seguito alla valuavvale di dieci macchine offset piane e cinque rotative tazione delle tecnologie, nuovissime per l’epoca, preper la stampa di libri installate presso lo stabilimento sentate alla Drupa di quell’anno e si è concretizzato di Pioltello e di tre roto offset a 48 pagine e due a 64 nel 1998, con l’introduzione di un primo sistema, dipagine in quello di Cernusco sul Naviglio. Il ciclo vie- verso da quelli utilizzati oggi. “Per la Rotolito Lomne completato a Capriate San Gervasio, in provincia barda si trattò all’inizio soltanto di una fase di ricerca di Bergamo, dove ha sede la legatoria acquisita nel tecnologica” ricorda De Carlo, “e non ancora di una 1995. Il parco macchine dei due stabilimenti di stam- soluzione immediatamente produttiva, tanto che inipa, la cui direzione è stata recentemente affidata a ziammo a produrre lastre addirittura un anno dopo l’inJoseph Marsanasco, è stato completamente rinnovato stallazione. Una differenza enorme con i sistemi Creo negli ultimi anni: la macchina più recente risale al giu- a tecnologia termica che usiamo oggi, che hanno raggno 2002. L’innovazione tecnologica della stampa non giunto la piena produttività immediatamente dopo l’installazione. Le tecnologie per CtP sono migliorate in può naturalmente prescindere da quella del prepress. E infatti anche in questo campo Rotolito Lombar- pochi anni in modo esponenziale: non sembra proprio
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scelta del quale è fondamentale per sfruttare al meglio tutte le attrezzature. Abbiamo cambiato molti sistemi di imposizione negli ultimi anni, ma con OpenFlow riteniamo di avere finalmente raggiunto il nostro obiettivo”. Sempre dai test comparativi eseguiti in azienda, De Carlo ha rilevato che la velocità di scrittura di 4 lastre di quadricromia è superiore del 50% rispetto a prima. La velocità di produzione, importante soprattutto per i lavori di stampa per conto terzi, si applica anche all’esecuzione delle cianografiche a colori. La modularità che caratterizza il KPG OpenFlow permette di “costruire” la configurazione secondo le esigenza I vantaggi del flusso KPG OpenFlow specifiche dell’utilizzatore. Rotolito Lombarda ha scelto il modulo KPG RasterProof che, sempre secondo Open Flow, semplice, pratico e veloce, a pagina De Carlo, permette di produrre le prove in modo disingola, si è rivelato particolarmente adatto alla realtà retto, con meno passaggi di prima, stampando i quartini della Rotolito Loma colori bianca e volbarda, che lavora su Gli operatori della Rotolito Lombarda al lavoro sul sistema KPG ta su Ricoh Aficio 3 turni e produce nel AP 3800 C e le solo stabilimento di cianografiche di Cernusco oltre 5000 grande formato su lastre al mese, nei plotter HP 5000. formati 1990x1232 KPG RasterProof è mm e 1470x1276 impiegato anche per mm, la maggior parla creazione dei file te delle quali provieCIP3, che forniscone dal flusso di lavono direttamente i ro CtP. I test compaparametri di inchiorativi eseguiti interstrazione ai sistemi namente dalla Rotodigitali di gestione lito Lombarda handelle due roto offset no indicato che a 64 pagine e di una OpenFlow produce delle tre a 48 pagiil miglior risultato ne. “KPG Opendal punto di vista della gestione generale della produ- Flow ci ha consentito di migliorare notevolmente la zione a parità assoluta di condizioni. La logica di gestione generale dei lavori, anche di quelli volumiOpenFlow è diversa da quella degli altri sistemi, so- nosi e urgenti che arrivano all’ultimo momento” dice prattutto dal punto di vista della produzione delle la- ancora De Carlo. E cita come esempio l’edizione spestre. “Se il sistema CtP scrive una lastra di formato 64 ciale di 48 pagine di una rivista uscita in occasione pagine in 6 minuti” spiega De Carlo, “la velocità del della morte di Gianni Agnelli. ”Abbiamo ricevuto il flusso di lavoro deve essere adeguata, per permettere materiale alle 5.30 della mattina. Le prime che la potenzialità del CtP venga sfruttata al 100%, cianografiche erano pronte dopo non più di mezz’ora evitando che il sistema resti fermo in attesa di ricevere e le prime copie “staffetta” sono uscite alle 8.30. Solla nuova lastra. OpenFlow risponde in pieno a questa tanto tre ore dall’arrivo dei file alla messa in macchiesigenza, anche grazie al sistema di imposizione, la na: un bel risultato, non c’è che dire”.
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vero che sia passato così poco tempo. Ma non avremmo potuto comunque raggiungere il risultato voluto senza il supporto tecnico-commerciale offerto dagli specialisti italiani di KPG”, continua De Carlo, “la sinergia tra Creo e Kodak Polychrome Graphics si è dimostrata vincente”. Ed è proprio la fiducia nello staff KPG che ha spinto la direzione della Rotolito Lombarda a decidere la sostituzione del flusso di lavoro scelto inizialmente con il workflow KPG OpenFlow, avvenuta nel febbraio 2002 dopo un’approfondita dimostrazione eseguita presso il Centro Demo KPG di Firenze.
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Al “Corriere Mercantile” di Genova il sistema di spedizione “AlphaLiner” di Müller Martini
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Il “Corriere Mercantile”
pografi possiedono certificati azionari dell’azienda. Decisione, questa, che il direttore del “Corriere MerIl “Corriere Mercantile” è il secondo giornale del- cantile”, Guido Ramos sottolinea con orgoglio come la città portuale ligure. E’ uno dei più antichi giornali vincente anche in tempi difficili come questi. Il secondo giornale genovese ha, durante la settiitaliani – fondato nel 1824 – e fino al 1976 è appartemana, una tiratura di nuto alla famiglia di armatori genovesi Fassio. 15mila copie, mentre a Dal 1977, con un cosidfine settimana la tiratura raggiunge le 30mila codetto ´employee buyoutª, pie. La sede della redazioi giornalisti e i tipografi MÜLLER MARTINI S.p.A ne si trova in pieno centro hanno assunto il controllo Viale Rimembranze 50 città mentre il centro stampa è della testata e hanno fondato 20099 Sesto San Giovanni (MI) situato alla periferia di Genova. E una cooperativa, ed ora quasi tutti tel. 02 262371 - fax 02 2426851 poiché l’amministrazione comunale i 35 giornalisti e i 30 poligrafici e tidel capoluogo ligure ha bisogno dell’area aziendale Ora può inserire gli inserti di grande dimensione con la per costruire un mercato di frutta e verdura, entro due “AlphaLiner”: Aldo Di Carlo (a sinistra) del “Corriere anni il giornale dovrà trovare una nuova sede per il Mercantile”. A destra Samuele Trovati della Müller Martini proprio centro Italia. stampa. I problemi da risolvere Per motivi tecnici di produzione legati al numero delle pagine a colori fino a poco tempo fa il giornale usciva in due fascicoli separati, che venivano esposti singolarmente nei punti vendita. Questo costringeva gli edicolanti a dover riunire manualmente i due fa-
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Foto in alto. La “AlphaLiner” è l’unica inseritrice in grado di
lavorare anche inserti più grandi del giornale. Foto in basso. Di proprietà dei dipendenti fin dal 1977: il
scicoli, e i lettori all’atto dell’acquisto dovevano accertarsi di prendere con loro il giornale completo, e, con il passare del tempo, la cooperativa si trovò costretta a pagare gli edicolanti per un lavoro supplementare. Per di più alcuni inserti, come per esempio “Il Calcio dei Giovani” che pubblica esaurienti articoli sul calcio giovanile di Genova e dintorni, hanno un formato maggiore rispetto a quello del giornale ed altri, come ad esempio l’inserto “Gli affari”, che pubblica una gran quantità di piccoli annunci, un formato più piccolo. La soluzione Müller Martini I tempi erano dunque maturi per un’inseritrice che riunisse rapidamente in un unico giornale i due fascicoli stampati separatamente e allegasse gli inserti velocemente. Per svolgere queste operazio-
ni la direzione della testata genovese ha optato per un’inseritrice “AlphaLiner” di Müller Martini. “La ‘AlphaLiner’ è la macchina ideale per le nostre tirature. Grazie alle sue dimensioni contenute, questa macchina si adatta in modo ottimale al layout del nostro centro stampa ed è di una grande semplicità d’uso. Per eseguire un cambio formato sono sufficienti circa 30 secondi” ha sottolineato Aldo Di Carlo, il direttore dello stabilimento del giornale genovese principale artefice della scelta tecnologica. Infatti “AlphaLiner” è l’unica in grado di lavorare anche inserti con un formato maggiore rispetto a quello del giornale. Inoltre l’acquisto della nuova inseritrice Müller Martini ha apportato nuove opportunità di lavoro al centro stampa con editori di primaria importanza come “Il Sole 24 ore”. E così oggi il “Corriere mercantile” riceve un volume sempre maggiore di inserti, sia quelli prodotti
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“Corriere Mercantile”.
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L’inseritrice Alphaliner della Müller Martini
modo il centro stampa può continuare a lavorare anche offline con differenti velocità di produzione della rotativa e dell’inseritrice. Anche quando il secondo fascicolo è più voluminoso del primo, è possibile mantenere una velocità di 15 mila copie/h in quanto l’inserto viene prelevato alternativamente dai mettifogli 1 e 2.
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dalla propria redazione, sia quelli prodotti da terzi. Alle ore 21.00 entra in funzione la rotativa Solna con una velocità di 30mila copie/h. Dapprima vengono stampati gli inserti, quindi il primo e il secondo fascicolo. La produzione dell’intero giornale viene completata verso le ore 1.00. Il caricamento dell’“AlphaLiner” avviene in modo manuale. In tal
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Tera Digital Publishing segna un punto impor- sentata al mercato in occasione dello scorso IFRA tante nell’area Latino-Americana rafforzando ulte- Expo di Lipsia. “E’ un risultato importante, sia per GSI, sia per riormente la sua posizione quale leader di mercato nella Regione con ben 43 installazioni Il più im- Tera” ha rimarcato Toledo. “La battaglia per conquistare la commessa di Prensa portante quotidiano nazionale guatemalteco Libre è stata dura sin dall’inizio, ma Prensa Libre ha scelto GN3 e Tark per i in ultimo, la solida reputazione che suoi sistemi editoriali. siamo riusciti a costruire nell’area Il distributore in esclusicaraibica ci ha garantito il necessava dei prodotti Tera in rio vantaggio sulla conAmerica Latina – Jesus correnza. Non vediamo Toledo, responsabile di l’ora di cominciare le opeGSI – ha annunciato razioni di installazione al che l’editore del quotiquotidiano guatemaldiano ha firmato un orteco”. dine per 122 posti di E Marco Antonio lavoro da rendere opeTera Digital Publishing S.p.A. Curley, direttore tecnico rativi nei prossimi Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia di Prensa Libre, ha così mesi. Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 commentato la scelta del E questa di Prensa e-mail sales@teradp.com suo giornale. “Da sempre Libre sarà la prima installazione che prevede anche la recente integra- la tecnologia ha rappresentato uno dei pilastri fonzione con il mondo Adobe InDesign/InCopy: 18 in- damentali sui quali abbiamo costruito il nostro sucfatti dei 122 posti di lavoro complessivi saranno cesso, attraverso i 54 anni di attività del nostro quoinfatti dedicati alla produzione di inserti speciali e tidiano. Siamo certi che scegliendo GN3 e Tark di riviste. L’integrazione, sviluppata insieme alla Tera consolideremo il nostro primato in software house olandese WoodWing, è stata pre- Guatemala”.
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Successi Tera in Guatemala: GN3 e Tark al quotidiano Prensa Libre
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Arriva Synapse NewsManager, il nuovo workflow Creo per l’automazione della prestampa dei quotidiani E’ in arrivo il flusso di lavoro Synapse® News- editoriale alla produzione delle lastre. Manager, il nuovo workflow su PDF annunciato da La dimostrazione al pubblico di Synapse Creo che fornirà una soluzione di prestampa NewsManager avverrà a Drupa 2004 nel Padiglione 4 automatizzata e completa agli stampatori di quotidia- - Stand 10 e 11 ed includerà vari componenti software ni: un ulteriore passo nell’evoluzione dei flussi di ge- precedentemente usati nel flusso IntelliNet ® stione del lavoro Creo per i quoNewsFlow, un prodotto con tidiani Prinergy® e Prinergy® marchio registrato di Agfa Newsrun. Synapse NewsManaCorporation. Creo ha inoltre ger consentirà agli stampatori recentemente acquisito da HiT – oltre 200 dei quali in tutto il Internet Technologies SpA di mondo hanno già installato e Affi (Verona), leader nello sviutilizzano con successo i sisteluppo di soluzioni per l’induCreo Italia S.r.l. mi Creo – un incremento di automazione stria editoriale, la tecnologia che sta alla Via Pisa 250 ed estenderà le soluzione aperte Creo alle base di questo sistema di flusso di lavoro. 20099 Sesto San Giovanni realtà produttive più complesse. Con un Synapse NewsManager, è dunque parte inMilano - Italy flusso basato su PDF, gli stampatori di quotegrante della soluzione Creo per i quotiTel: +39 02 262 59 77 tidiani possono infatti utilizzare un file Fax: +39 02 262 59 229 diani che include i CTP termici standard interno che è ottimizzato per una Trendsetter® NEWS e la retinatura stoproduzione efficiente, mantenendo la flessibilità che castica Staccato®. Chris Bender, newspaper workflow serve per le product mamodifiche nager di dell’ultimo Creo ha minuto e commenfornendo utato: “Syna stampa di napse Newsalta qualità, Manager fa indipendenparte della temente dalpotente fala risoluziomiglia di ne, su diffestrumenti di renti sistemi automazione per prove Synapse. colore e difCreo sta sviferenti tecnologie di macchine da stampa. Synapse® luppando questo flusso di lavoro per migliorare il conNewsManager consentirà infatti agli operatori che trollo dei processi e la qualità di produzione, oltre che devono gestire l’invio in stampa ad un centro stampa per ridurre i costi operativi per i reparti di prestampa singolo o a più centri stampa remoti, di lavorare in dei quotidiani, indipendentemente dalle loro dimenmodo più efficiente e tener traccia dei file dal piano sioni”.
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4 – 5 December 2003, Bercy Expo, Paris
Industrial organisation and modern-day production An Ifra International Conference
Programme 4 December 10h30 – 12h45: Organisation and process > In search of a new profitability: splitting industrial and publishing activities. Organisational chart and achievements. > Re-inventing prepress workflows. New culture and new organisation for a better productivity. > Outsourcing : a dilemma or a real challenge for the publishing industry. What have we learned, how did we go about it, pros and cons. 4 December 14h15 – 18h00: Management Measuring for improving. Make the best use of your production figures in an advanced benchmarking programme. > Re engineering your production teams in the press, maintenance and post-press areas. > Monitoring the change on a long term project. Building a new operational matrix and developing business with less manpower > Establishing quality management: 5 do’s and dont’s. > Printing newspapers means industrial thinking. How to manage on a European scale.
>
A panel of international managers and experts will bring case studies and business models from all over Europe, including : Michel Berney, Edipresse, Switzerland; Tony Grabham, Westcountry Publications, Northcliffe Newspapers Group, United Kingdom; David Jones, Vio Worldwide, United Kingdom; Luc Jonqueur, Ifra France; Roar Larsen, Orkla Trykk A/S, Norway; Daniel Linden, Dagens Nyheter, Stockholm, Sweden; Siegmund Radtke, Mittelrhein Verlag, Germany; Gunnar Springfeldt, Göteborg Posten, Gothenburg, Sweden; representatives from ABB, PPI, MWM and other production management suppliers. Chairperson: André Maillet, La Nouvelle République du centre Ouest France
5 December 9h00 – 15h00: Workflows and tools > Managing Digital Power. How the digital world erodes the monopoly of traditional media. > Fully integrated production management. Achieving higher productivity and cost reduction. > Trends in standards-heading towards convergence or fragmentation? A look at JDF, XML > Process-orientated workflow: how to reduce the gap between theory and practice. > Round table: process management – who owns the process? Print or mailroom? Who is leading in process control – press, mailroom or production control systems?