Tecnologie, Prodotti
& Mercati editoriali
Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Numero 74 - Settembre 2012
WAN-IFRA Italia 2012
PURE AND SIMPLE.
XV edizione - Torino, 19-20 giugno 2012
Progettare lo sviluppo Reinventare i quotidiani
Insidiato dalla Rete e dalle nuove piattaforme digitali come tablet e smartphone, il prodotto stampato deve trovare la forza per “reinventarsi” nei contenuti, nell’organizzazione redazionale e nelle diverse funzioni aziendali. Fra gli obiettivi prioritari lo sviluppo delle redazioni multimediali e l’interazione con i lettori. a pagina 3
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Periodico mensile. Anno XIX n. 74 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 21 del 27-01-2010 - Iscrizione ROC n. 4753
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Coordinare stampa, finishing e distribuzione può portare all’abbattimento dei costi, all’aumento dei margini e ad una maggiore efficienza. Dall’iniziativa canadese di Globe and Mail e Transcontinental agli investimenti tecnologici negli stabilimenti italiani, una panoramica sulle iniziative per l’integrazione dei servizi alla stampa quotidiana e periodica. a pagina 10
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Semplificare la distribuzione
Hugo Beck
L’incidenza della distribuzione sul totale dei costi è senza dubbio eccessiva, soprattutto di fronte a nuovi cali di redditività. Il sistema editoriale italiano deve inventare nuovi modelli per semplificare e rendere più efficiente la distribuzione del prodotto stampato verso le oltre 30.000 edicole presenti nel nostro Paese. a pagina 17
Digitale e offset: concorrenti o alleati?
Foliazioni ridotte e basse tirature possono aprire opportunità per la stampa dei giornali in digitale. Stampa offset e stampa digitale: alleati o concorrenti nello sviluppo del mercato editoriale dei prossimi anni? Abbiamo cercato qualche risposta. a pagina 22
Lastre low-chem: primi risultati in produzione
Primi bilanci della sperimentazione presso il centro stampa del Gruppo Athesis di Caselle di Sommacampagna (Vr): risparmi durante il ciclo industriale, maggiori economie gestionali, ridotto impatto ambientale e qualità sul prodotto finale in linea con le aspettative. a pagina 26
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Formazione professionale: novità dalla Francia
A Saint-Etienne è attivo il nuovo centro di formazione multimediale International Rhône-Alpes Médias (IRAM), nato dalla collaborazione fra due Università locali e WAN-IFRA, con il sostegno della Regione Rhone-Alpes e delle istituzioni locali. a pagina 29
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Le Rubriche
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I dati presentati alla XV Edizione di WAN-IFRA Italia confermano lo stato di difficoltà dell’industria italiana: nei primi tre mesi del 2012 la pubblicità è calata dell’8,3% e le vendite del 5%. Insidiato dalla Rete e dalle nuove piattaforme tablet, il prodotto stampato – molto antico ma ancora attraente per lettori ed inserzionisti – deve trovare la forza per “reinventarsi”, nei contenuti, nell’organizzazione produttiva redazionale e nelle diverse funzioni aziendali. Fra gli obiettivi prioritari lo sviluppo delle redazioni multimediali e l’interazione diretta con i lettori.
Lo sosteneva, in tempi non sospetti - ben prima dell’avvento di internet - un giovanissimo Clark Gable, rivisto nello spezzone di film che ha inaugurato la XV edizione di WAN-IFRA Italia: il compito dei giornali è quello di concentrarsi nello spiegare al pubblico perché i fatti accadono, visto che esistono già altri mezzi, come ad esempio la tv, per fornire le notizie con tempestività. Un compito molto importante, per l’intera società dei Paesi moderni, messo a rischio dal non buono stato di salute nel quale versa la carta stampa, e non solo quella italiana. A presentare i dati del settore, agli oltre 250 partecipanti alla XV edizione di WAN-IFRA, che si è svolta il 19 e 20 giugno scorsi, presso l’Auditorium del Museo dell’Automobile di Torino, ci ha pensato Giulio Anselmi, il Presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, aprendo i lavori. Le difficoltà nel settore dei giornali erano già presenti prima del peggioramento apportato dall’attuale crisi che, partita nel 2007 negli Stati Uniti, si è rapidamente diffusa in tutto il mondo. Gli ultimi dati purtroppo confermano il grave stato di difficoltà dei quotidiani italiani: nei primi 3 mesi 2012 la pubblicità per i quotidiani è diminuita del 8,3% e le vendite sono calate del 5%. In questa crisi “concentrica” lo tsunami delle tecnologie digitali ha sicuramente contribuito a peggiorare la situazione. Internet è infatti il più insidioso concorrente: se è servito ad aumentare il numero dei lettori dei prodotti collegati al giornale cartaceo, pone però anche moltissimi problemi al mondo tradizionale dei quotidiani. Occorre quindi una politica industriale di sviluppo per arginare i danni, ed è indispensabile integrare il nuovo con l’esistente, affrontando la sfida della multimedialità con un approccio inte-
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Reinventare i quotidiani
grato a livello redazionale, nonostante permangano resistenze da parte di numerosi giornalisti.
Progettare lo sviluppo
C’è anche, ricorda Gianni Paolucci, Presidente dell’Associazione Stampatori Italiana Giornali – che con FIEG e WAN-IFRA, l’associazione mondiale degli editori di quotidiani, organizza la Conferenza internazionale - un problema industriale di riorganizzazione degli stabilimenti, che registrano un eccesso di capacità produttiva e per i quali occorre studiare un rilancio. Ciò che più importa è che dalla filiera editorestampatore-distributore escano prodotti di buona qualità e che il perno sia la solidità e la credibilità dell’editoria, indipendentemente dalle piattaforme. Nonostante tutto, le aspettative di sopravvivenza del giornale sono buone: tante volte i giornali sono stati dati per morti e invece sono ancora vivi, e anche l’attuale stato di sofferenza è superabile, a condizione che si proceda a reinventare processi e prodotti, con un occhio attento nei riguardi dei nuovi conti economici ed un altro puntato ad utilizzare al meglio le risorse disponibili per avere prodotti sempre più credibili, più attenti agli interessi dei lettori e più aperti all’interazione con loro, soprattutto con le nuove generazioni. Luigi Vanetti, direttore generale dell’Editrice La Stampa, che ha dato ai partecipanti il benvenuto nella città di Torino, ha ricordato come la città abbia subito una profonda trasformazione a partire dalle Olimpiadi 2006: non è più la città grigia e industriale che molti ricordano ma si presenta oggi del tutto rinnovata. E come lei, si è rinnovato il quotidiano: la nuova sede della Stampa è fase avanzata di realizzazione (n.d.r. è stata inaugurata a fine estate). Offrirà a tutti i redattori un’ampia
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struttura dove - con una modalità nuova per l’Italia - si potrà lavorare insieme condividendo lo spazio in un sistema concentrico, finalizzato a produrre informazioni da veicolare su tutti i mezzi possibili: una redazione veramente integrata e multimediale. Un investimento lungimirante, come ha sottolineato il Deputy CEO di WAN-IFRA Manfred Werfel, per il quale il prodotto quotidiano stampato è un mezzo di comunicazioDa sin.: Gianni Paolucci, Presidente ne antico ma ancora generale La Stampa molto attraente per il pubblico. Mentre altri media come CD rom o videotape stanno scomparendo, il giornale è stato in grado, nel corso della sua storia, di reinventarsi, e oggi si trova al culmine della trasformazione verso la multimedialità. Gli editori, e gli stampatori, sono chiamati ancora una volta ad un compito fondamentale: “progettare lo sviluppo”, il concetto-guida, ed il titolo, della XV edizione di WAN-IFRA Italia.
I giornali che “non si arrendono”
La sessione dedicata agli editori e alle redazioni multimediali nel panorama internazionale si apre con l’intervento di Cherilyn Ireton, direttore del World Editors Forum con sede a Parigi e Francoforte, che dal suo osservatorio privilegiato in cui vengono monitorati costantemente i giornali in tutto il mondo osserva come i giornali siano in creGiulio Anselmi, Presidente FIEG scita in India e in Sud America e afferma che per svilupparsi è indispensabile reinventarsi continuamente e implementare in modo profondo la strategia digitale. I giornalisti si stanno abituando ai nuovi dispositivi tramite i quali i lettore ricercano le in-
formazioni e, dato che stampa e video si avvicinano sempre più tra loro, è probabilmente necessario valorizzare nuove professionalità che collaborino tra di loro, come in uno sport di squadra. E’ un dato di fatto che le redazioni si trovino sempre più spesso a produrre filmati. Cherilyn Ireton conclude osservando che non si può fare a meno dei social media, se si vuole avere un pubblico giovane e fidelizzarlo, anche se ASIG, Luigi Vanetti, Direttore “il contenuto” resta sempre “il re” della situazione. La vera sfida, è quella di riuscire a far pagare il pubblico per i contenuti in formato digitali. Sergio Vitelli, segretario ASIG, in una veloce panoramica sul mercato internazionale, evidenzia come il tempo dedicato alla lettura sia sempre meno, e anche la pubblicità complessiva sui diversi mezzi sia in calo. L’Italia è sempre stata il fanalino di coda per numero di lettori di giornali, e gli ultimi dati di diffusione dei quotidiani non fanno che peggiorare la classifica, con 9 copie ogni 1000 abitanti contro le 300-400 copie di altri Paesi. Ai primi dieci posti nella classifica mondiale dei giornali - per diffusione - ci sono testate cinesi, giapponesi e indiane, con le sole eccezioni occidentali di The Sun e di Bild. Se alcuni quotidiani statunitensi sembrano aver risalito la china di questa classifica generale, il motivo è che vengono riportati i dati aggregati di diverse testate che sono state assorbite da gruppi più forti: la situazione resta molto difficile. Per quanto riguarda il pubblico, le 800.000
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I partecipanti a WAN-IFRA Italia 2012
nuove copie digitali che non esistevano nel 2009 sembrano aver fatto lievitare il numero dei lettori, ma in realtà il numero è rimasto uguale, redistribuendosi semplicemente tra vecchi lettori e lettori digitali, questi ultimi in costante crescita. Come possono reagire a questa situazione i giornali che non vogliono arrendersi? Esperienze di successo non mancano, come il Sunday Reviews, che con interessanti inchieste e nuove sezioni cartacee ha incontrato il favore del pubblico, tornando in testa alle vendite della domenica. C’è anche chi per catturare il pubblico si inventa nuove tecnologie sensoriali, come è il caso dell’essenza di pane caldo appena sfornato che si può gustare sfogliando il britannico Grimsby Telegraph, mentre c’è chi si affida alla realtà aumentata e al 3D. Un’altra “leva” utilizzata è quella del rapporto
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Oltre 250 professionisti dell’industria editoriale e della stampa quotidiana hanno affollato l’Auditorium del Museo dell’Automobile. L’elegante "salotto" torinese, riaperto nel 2011 dopo un intervento di ristrutturazione, ospita una delle collezioni più rare al mondo, con circa 200 autovetture di 85 marche, fra le quali numerosi pezzi unici.
con i lettori, tramite coupon che permettono significativi risparmi, oppure tramite l’invito ai lettori a prendere il caffè nelle redazioni, per discutere i temi del giorno, una strategia che si può applicare nelle piccole realtà locali come la Winnipeg Free Press. Su questo stesso filone si sviluppa il “citizen journalism” affidato a cittadini volonterosi, anche se in Italia la qualità dei contributi spesso non è sempre all’altezza. La reazione a volte si sviluppa tramite accorpamento o vendite di testate, come è il caso rispettivamente per il San José Mercury e il Philadelphia Newspaper, oppure tramite la riduzione dei giorni delle uscite, come è avvenuto per il New Orleans Times che viene ora pubblicato solo tre volte alla settimana, o ancora tramite la centralizzazione dell’editing, attuata dal gruppo Tribune per i suoi 70 giornali.
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Largamente applicato è lo strumento dei licenLe redazioni multimediali: esperienze a confronto ziamenti, e ne sono teBernadette Gonzalezstimonianza centinaia di Harbour, deputy editor in giornalisti mandati a casa chief, El Pais sostiene che lo nell’Alabama. Grazie alla scopo dell’editore è quello flessibilità di quel mercato di riuscire a soddisfare le del lavoro, hanno trovato nuove richieste dei lettori in nuove opportunità nei settotermini di velocità e qualiri “verticali” del web e sulle tà, offrendo solide analisi e edizioni locali. articoli di spessore, in modo Utilizzare consorzi proda mantenere alto il livello duttivi o terziarizzare la del brand conquistato nel produzione industriale è tempo. Tutti coloro che stata invece la strategia concorrono alla redazione di El Mundo, Le Figaro, del giornale devono essere San Francisco Chronicle. Si impegnati e partecipi per assiste anche alla proliferarealizzare questo scopo. zione di edizioni digitali native, Ripercorrendo le diverse taplocali o sportive, geotagging per pe della strategia multimediale notizie e offerte pubblicitarie di El Pais, Gonzalez-Harbour che ci seguono ovunque. In Italia ricorda che inizialmente, dieci sono 300 le nuove mini testate, anni fa, l’edizione venne digitale da Lettera 43 a Dagospia a Il affidata a una società esterna vostro quotidiano, e anche da perché internamente, sotto la noi sono in rapido aumento le direzione del gruppo, era ancora App dei giornali con forti brand, impensabile realizzarla. lanciate allo scopo di aumentare Ben presto ci si accorse però il livello di fidelizzazione dei che non era la strada giusta per lettori. mantenere alta la qualità. Mentre alla Northwestern Si decise quindi di fare espeUniversity si studiano algoritrienza diretta, mettendo in comi per sostituire i giornalisti mune i talenti di ciascuno. Vencon robot - al momento sono in nero quindi scelti 15 giornalisti grado di svolgere solo compiti della struttura tradizionale e elementari, ma in futuro potrebposti nel “digital desk”, con bero avere mansioni più evolute grande rispetto da parte dei – in Francia, a Saint Etienne, colleghi. Allo stesso modo dopo si annuncia la nuova iniziativa qualche tempo 45 persone dal IRAM, International Rhônedigital desk furono inserite nella Alpes Médias, per la formaziostruttura tradizionale per uno ne professionale dei manager scambio di competenze. e dei giornalisti che dovranno Da un anno è iniziata una lavorare nei nuovi contesti multerza fase, utilizzando un nuovo timediali. Questo progetto nasce strumento organizzativo testato da una collaborazione pubblicoinizialmente durante le elezioni privato fra la Regione francese amministrative e poi sviluppato Rhône-Alpes, le università Luanche in ambito internazionale, mière Lyon II e Jean-Monnet, Dall’alto: Cherilyn Ireton, Director, World con l’ambizione di arrivare a fordi Saint-Etienne, e WAN-IFRA, Editors Forum, Sergio Vitelli Segretario nire informazioni 24 ore su 24: si l’Associazione mondiale degli ASIG, Bernadette Gonzalez-Harbour, sfrutta l’attività della redazione editori di giornali. Corsi di alta Deputy Editor in Chief El Pais dalla Spagna durante il giorno formazione e specializzazione e e della redazione dal Messico ricerche sulla convergenza dei durante la notte, forti delle statistiche che rilevano media nell’era digitale sono gli obiettivi dell’IRAM, un’audience del giornale proveniente per un terzo al quale dedichiamo un apposito spazio su questo dagli Stati Uniti e dall’America Latina. stesso numero di TecnoMedia.
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La serata di WAN-IFRA Italia 2012
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Il Museo del Cinema e la Mole Antonelliana hanno ospitato la tradizionale serata di WAN-IFRA Italia. Durante la cena, i partecipanti hanno potuto godere del panorama mozzafiato su Torno e sulle Alpi dalla terrazza della Mole, il "simbolo" della cittĂ , ed esplorare le sale del Museo del Cinema, un luogo unico nel suo genere, per la ricchezza del patrimonio e per le attivitĂ scientifiche e divulgative.
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Attualmente sono solo Android. due i responsabili per tutto Carta, web, smartphone, il giornale, senza distinsocial networks: la redaziozione fra l’edizione carne convergente opera su tacea e il web, che viene tutti questi fronti in modo continuamente aggiornato unitario, e con il nuovo con analisi e articoli. Ciò sistema editoriale Méthode ha permesso a El Pais di di EidosMedia, in corso di tornare leader di mercato: introduzione nella redail pubblico apprezza che i zione de La Stampa, sarà giornalisti siano in numero un processo automatico sempre maggiore, e che spostare contenuti da una la qualità offerta sia alta, piattaforma all’altra. qualcosa che non si può La redazione è organiztrovare su twitter o altrove zata a cerchi concentrici, sul web. dove il cuore del giornale Marco Bardazzi, digital è occupato da chi produce editor di La Stampa, ha la prima pagina. Perché ricordato come questo sia non ci siano barriere alle stato l’anno della svolta informazioni di qualità che digitale voluta dal direttocaratterizzano il giornale, re Mario Calabresi, con il aumenta il numero delle trasferimento nella nuonotizie “firmate” sul web. va sede; tra gli obiettivi Viene creata la figura raggiunti si annoverano il del “social media editor” completamento della recon Anna Masera, oltre che dazione cartacea-digitale del “digital editor”, in modo anche nelle sedi distaccate, da avere sempre nuove idee l’utilizzo di nuovi strumenti per utilizzare i social non di lavoro multimediali, l’agsolo come strumento di giornamento dei redattori, promozione ma anche per l’utilizzo dei social network, dar vita ad una comunità il lancio delle versioni agche sarà parte integrante giornate per i tablet, il condei giornali di domani. solidamento della comunità E’ inoltre incoraggiata la digitale. presenza dei giornalisti ad La base di lavoro si fonessere attivi su twitter, seda su tre punti principali: guendo alcune linee guida. la consapevolezza che il L’archivio - interamente metodo giornalistico sia digitalizzato - de La Stamun vantaggio importante pa è fondamentale nella anche nel nuovo scenario realizzazione di prodotti digitale, la capacità di procome la storia delle Olimporre testimoni esperti, la piadi con l’inserimento di credibilità. pagine d’epoca del giornaLe cifre testimoniano le; gli iBook creati su casi come il forte impegno abbia di particolare importanza dato i suoi frutti: 9 milioni possono essere realizzati e di utenti unici, partendo distribuiti in tempi estreda 1,5, e 120 milioni di mamente rapidi, entro un pagine viste, partendo da solo giorno di lavoro e con Dall’alto: Mario Calabresi, Direttore de La Stampa, 20; si è arrivati a 190.000 grande successo. Roberto Napoletano, Direttore de Il Sole 24 Ore, scaricamenti di versioni su La rassegna sulle reMarco Bardazzi, Digital Editor La Stampa. iPhone e 210.000 da iPad dazioni multimediali, uno dispositivo che la Stampa è degli strumenti sui quali gli stato il primo giornale italiano ad adottare - meneditori stanno puntando con maggior convinzione, tre tra poco verrà lanciata anche la versione per si è conclusa con una tavola rotonda coordinata dal
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Manroland web systems ristruttura le vendite in Italia
Presidente della FIEG Giulio Anselmi, alla quale hanno partecipato, oltre a Bernadette GonzalezHarbour, Mario Calabresi, Direttore responsabile de La Stampa di Torino e Roberto Napoletano, Direttore responsabile de il Sole 24 Ore, che ha sottolineato come la risorsa primaria per l’industria dell’informazione sia comunque sempre quella giornalistica. La redazione digitale va totalmente integrata con quella tradizionale: un obiettivo che, al Sole, verrà realizzato nei prossimi mesi. Nella filiera della divulgazione è importante - per il Sole - il Dizionario, un approfondimento, in chiave esplicativa, in cui si spiegano i provvedimenti legislativi, reso disponibile a tutti da un importante lavoro nel campo dell’accessibilità. E’ indispensabile integrare le specifiche competenze, ad esempio quelle riguardanti l’IMU, con i suggerimenti pratici e tecnici che il lettore si aspetterebbe da un vero consulente. Nonostante il Sole 24 Ore sia il quotidiano più costoso, si è registrato un incremento significativo nelle vendite che genera grande soddisfazione, anche se è evidente che non è su questo che si fonda il futuro: i giovani, ad esempio, non leggono il giornale cartaceo. Il circuito informativo si prolunga sempre sul sito, una piattaforma dove gli esperti interagiscono per rispondere alla domande. Si aprono inchieste e si segnalano risposte: l’interazione è, per il momento, gratuita. In previsione si potrebbe arrivare ad ottenere il 50% dei ricavi da parte del cliente-utente tramite il pagamento dei servizi; quello che ora è il forum sulle pensioni diventerà un servizio a pagamento. Mario Calabresi, direttore de La Stampa, ha osservato come il mondo dei giornali sia già molto cambiato. Da anni si parla di integrazione, ma i cambiamenti non avvengono solo perché teorizzati: ci vogliono passaggi strutturali e formali perché il cambiamento si realizzi davvero. Come fruibilità, la carta rimane ancora lo stru-
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Bwebsystems Srl è il nuovo partner per le vendite e per i servizi in Italia di manroland web systems. L’Amministratore delegato è Trino Barnabò (nella fotografia), da anni professionista di spicco nell’offerta di macchine per la stampa offset all’industria della stampa del nostro Paese. "L’Italia"- ha detto Peter Kuisle, Executive Management di manroland web systems, "è uno dei nostri mercati chiave. Trino Barnabò e bwebsystems sono la combinazione ideale per i nostri rinomati clienti italiani". La nuova società avrà sede a Monza, sarà partner in esclusiva per manroland web systems, e coprirà l’intero mercato italiano
mento migliore, in quanto garantisce l’immediatezza della gerarchia delle cose, ma naturalmente il giornalismo non va identificato con la carta. Se il contenuto informativo è credibile, non è un problema per il giornalista il canale in cui la notizia viene divulgata. I nuovi lettori sul digitale aumentano, e si aggiungono ai lettori della carta stampata, come dimostra la esperienza del New York Times, ed il processo va quindi seguito con grande attenzione. Certamente c’è anche un’evoluzione data dall’esperienza nel modo di trattare le notizie: mentre prima anche sul giornale cartaceo trovavano spazio notizie di tecnologia, ora si è capito che è preferibile limitarle, dato che chi è interessato a questi temi preferisce informarsi in rete. Ogni supporto ha la sua “vocazione” e va rispettata: ci sono alcuni articoli di argomento tradizionale che vanno bene per la carta e non per il web. I lettori sono di diverse tipologie: trovare un “unicum” indistinto in cui tutto è uguale, è irritante per gli over 45-50, che apprezzano, invece, la gerarchia degli argomenti, mentre per i giovani è, al contrario, gradito potersi creare il loro palinsesto. Come far pagare i contenuti? La soluzione può essere tramite il telefono e le bollette telefoniche, non tramite la carta di credito: posso accedere al contenuto se possiedo un abbonamento. Quanto al Citizen Journalism, può fare scoop ma non sempre funziona, e certamente non può sostituire il giornalismo professionale: così come non ci si può improvvisare cardiochirurghi, allo stesso modo non ci si può improvvisare giornalisti: totalità delle notizie dibattute, il 92% risulta prodotto da giornalismo professionale. Paragonando il sistema informativo a un barbecue, Calabresi conclude che i professionisti portano la carne, mentre i blogger e i citizen journalists portano le salse, la birra e gli amici: tutti servono per la riuscita di un buon barcebue e ognuno contribuisce portando quello per cui ha più inclinazione.
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Integrare i servizi All’estero hanno già cominciato, in Italia qualcuno si è già mosso e qualcun altro ci sta pensando: integrare i servizi di stampa, finishing e distribuzione è una strategia che può portare all’abbattimento dei costi, all’aumento dei margini ed ad una maggiore efficienza complessiva. Dall’iniziativa canadese di Globe and Mail e Transcontinental agli investimenti tecnologici negli stabilimenti italiani, WAN-IFRA Italia ha presentato un panorama completo, e molto interessante, sulle iniziative per l’integrazione dei servizi alla stampa quotidiana e periodica.
La seconda giornata di WAN IFRA Italia è stata dedicata all’area industriale e a quella dei servizi, con i centri stampa e la distribuzione in primo piano. Alberto Borgarelli, Direttore Tecnico del Sole 24 Ore, che ha presentato i relatori della mattinata, ha ricordato la DRUPA, la rassegna quadriennale di tecnologie per l’industria grafica che si è svolta nel mese di maggio a Düsseldorf. DRUPA “scandisce il tempo” nel settore, tanto che non è insolito sentire domandare, tra gli addetti ai lavori: “Tu quante DRUPA hai fatto?”
oggi tutto questo non rappresenta più un problema: i sistemi di preparazione di lastre e rotative sono completamente automatici e le proposte per gli investitori pubblicitari si sono molto evolute . Oggi sono all’ordine del giorno i corsi di addestramento all’uso di software specializzati e la standardizzazione per il miglioramento della qualità, mentre le nanotecnologie per la produzione di inchiostro permettono maggiore velocità e costi ridotti per la stampa digitale. L’edizione di DRUPA 2012 ha registrato la presenza di 314.500 I problemi sono visitatori, con un calo comuni di 75.000 unità rispetCinque o sei edito alla precedente edizioni orsono, venivano zione, dato che molte presentati quotidiani tipografie sono state stampati soltanto con chiuse per ristruttuManfred Werfel, Deputy CEO, WAN-IFRA inchiostro nero e qualrazioni, cambi di proche pagina a colori, prietà e insolvenze. mentre oggi le rotaNella sola Germania tive “full color” garantiscono ottimi livelli. Nei – Paese da cui è arrivato il maggior numero di primi sistemi di pre-press gli originali dovevano visitatori (39%) seguito da America Latina (9%) e essere scannerizzati per essere inviati al centro India (5%) - il numero degli addetti nell’industria stampa, i processi non erano riproducibili e non tipografica è sceso di 61.000 unità tra il 2000 e era possibile l’invio di file elettronici, mentre il 2011, mentre negli Stati Uniti hanno chiuso
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Anche l’edizione 2012 di WAN-IFRA Italia ha potuto contare su molte aziende fornitrici di prodotti e servizi per l’industria editoriale, che hanno deciso di legare il proprio marchio alla Conferenza internazionale partecipando in qualità di sponsor: Agfa, EidosMedia, Exelis, Ferag, Gmde, Goss, Grafitalia, Intercart, Kodak, Müller Martini, Neodata Group, Norske Skog - Golbey, NTG Open, Screen, Sitma, SunChemical, Tecnavia, Telpress e D-Share, che ha offerto ai partecipanti un coffee break. Alcune aziende hanno allestito, nel salone antistante l’Auditorium, veri e propri stand per dimostrare le caratteristiche delle loro soluzioni software, o semplicemente per distribuire materiale informativo ai partecipanti. A tutti gli Sponsor è andato il più vivo ringraziamento per un supporto che consente alla manifestazione di crescere anno dopo anno.
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Sponsor a WAN-IFRA Italia 2012
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7.700 tipografie. ottobre alla Fiera Certamente viviadi Francoforte, mo in un periodo una sede centradifficile: si sono le rispetto all’Eusostanzialmente ropa. La carta si rinnocontratti i ricava? vi e i costi sono Anche i senstati di necessità si e le emozioni diminuiti, anche sono importanti se non in maniera per prendere desufficiente. cisioni di acquiI centri stamsto: vista, olfatto, pa hanno un ruolo udito, gusto, tatto fondamentale nelsono – nell’ordila filiera della cone - tutti stimoli municazione quoAlberto Borgarelli, Direttore tecnico de Il Sole 24 Ore utili a sollecitare tidiana, ma occori consumatori. Ed re verificare se alcuni editori li gli assetti attuali, stanno utilizzando, come ha spiegato Beatrix e l’integrazione con la distribuzione, sia adeguata Beckmann, da WAN-IFRA, che ha presentato o se occorrono modifiche strutturali, anche alla un’accurata analisi del mercato della carta per luce dei nuovi trend tecnologici che permettono uso editoriale e grafico. di adottare nuove soluzioni La rassegna degli esemper la riduzione dei costi e pi di riviste dotate di imper la messa in sicurezza paginazione fantasiosa e di questo settore dal pasdi prodotti pubblicitari sato straordinario. innovativi presentata da Manfred Werfel, DepuBeatrix Beckmann è vasta ty CEO di WAN IFRA, non e spazia dall’Estone Aripaha mancato di ricordare ev allo spagnolo El Econocome, nel corso della remista, al russo Akzia. cente DRUPA, fra le novità Formati innovativi, inannunciate maggiormente serimento di “flying pages” apprezzate dal pubblico, anche trasparenti, utilizzo ci siano state le soluzioni di carte e inchiostri spesviluppate per la stampa ciali, di profumi, di inserti digitale, con la richiesta panoramici con pagine di una sempre maggior espandibili fino a 4 volte la velocità ed economicità base, in modo da diventare dei materiali di consumo, veri manifesti; e ancora e per l’automazione dei codici con numeri della processi produttivi lungo Beatrix Beckmann, WAN-IFRA lotteria, inserti pubblicitale linee analogiche. ri da staccare facilmente e Non sono però manutilizzare come coupon. cate indicazioni di segno Per quanto riguarda la carta, gli esempi riopposto, macchine più semplici e più manuali guardano l’utilizzo di carta ecologica, translucida, per contenere gli investimenti in anni difficili di inchiostri speciali con effetti fluorescenti, meper tutti. tallici, profumati tramite microcapsule inserite DRUPA offre moltissimi aggiornamenti per nell’inchiostro che evocano profumi di fiori, di quanto riguarda la stampa, ma non copre la cibo, di disinfettanti. dimostrazione di tutto quello che serve per proGli esperimenti si spingono fino alle pubblicidurre un giornale, come ad esempio le tecniche di tà mangiabili, alla carta cliccabile per collegare il advertising, la distribuzione, i sistemi editoriali, contenuto cartaceo con quello digitale in un vero i sistemi di pubblicazione su dispositivi mobili, i crossmedia advertising fornito dalla “clickable sistemi di marketing e vendite. paper” di Ricoh, in grado di collegare il conteTutto questo sarà invece presente nella World nuto cartaceo con quello digitale. Publishing Expo 2012, che si terrà dal 29 al 31
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In vista allo stabilimento de La Stampa
Il “vecchio supporto” per la comunicazione, insomma, potrebbe conoscere una nuova giovinezza grazie alla forza di impatto dei formati più creativi sui lettori tradizionali.
Riorganizzare la filiera editoriale
Sally Pirri, direttore di produzione di Globe and Mail, il giornale nazionale canadese fondato
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Al termine della serata di WAN-IFRA Italia- organizzata presso la Mole Antonelliana - i partecipanti alla Conferenza internazionale sono andati in vista allo stabilimento de la Stampa. Il Direttore tecnico Federico Reviglio ha guidato il folto gruppo di visitatori attraverso tutto il ciclo di produzione industriale. Un’occasione per vedere - o, per molti, rivedere - il centro stampa torinese, e leggere in anteprima l’edizione del quotidiano di domani.
nel 1844, secondo al mondo per distribuzione e capillarmente diffuso tramite camion, traghetti, aerei in un Paese dalle dimensioni immense, 6000 km da costa a costa, ha tracciato le linee guida di una delle maggiori operazione di ristrutturazione industriale degli ultimi anni. Il quotidiano, oggi, viene stampato dai distributori, secondo quanto previsto nel nuovo sistema
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che ha avuto avvio nel 1994 senza investimenti di capitali. La relazione dell’editore con i distributori non è tanto quella con un fornitore ma è davvero una partnership per quanto riguarda la stampa, costruita sui valori di fiducia, rispetto ed onestà. Per arrivare a questo rapporto innovativo è stato necessario un lungo lavoro: i partner sono stati coinvolti nelle decisioni, si è riconosciuto il loro contributo al successo del giornale e sono stati giustamente ricompensati in quanto ogni giorno con il loro lavoro “compiono un miracolo”. E’ stato inizialmente Sally Pirri, Globe and Mail necessario ridisegnare il giornale contro chi lo dava per spacciato, creando appositamente un nuovo prodotto per il lettore del prossimo decennio, con una particolare caratterizzazione per i giorni della settimana, per il weekend e nuove opportunità per gli investitori pubblicitari, il tutto organizzato con nuove formule creative. Il nuovo giornale “orgogliosamente stampato” nello stesso giorno del 2010 in ogni punto del Paese: immediata la soddisfazione e il coinvolgimento dei lettori, confermati da un aumento dell’8% della diffusione, che ha toccato punte a due cifre tra le donne e i giovani; alto il gradimento in particolare per la sezione “Life and style” Il partner di stampa scelto, Transcontinental, è di grandissimo rilievo: con 2,2 miliardi di dollari di fatturato all’anno e 11.000 addetti, è dal 1976 il più grande operatore del settore in Canada e il quarto nel Nordamerica, impegnato anche nella distribuzione pubblicitaria door to door in Canada e in soluzioni di email marketing e applicazioni per i dispositivi mobili. La collaborazione tra Globe and Mail e Transcontinental nella stampa avveniva già in tre siti produttivi, quando la testata avanzò la proposta di una partnership a lungo termine e di investimenti comuni. Già nel 1979 l’azienda aveva contribuito a risollevare le sorti della pubblicazione Les Affaires, sull’orlo del fallimento e ora in buona salute; nel ’98 Transcontinental espande le operazioni di stampa negli Stati Uniti, acquista nel 2000 Telemedia Magazine e compie un rebranding
nel 2011, suddividendosi in Transcontinental, Media e Transcontinental Printing. Il segreto di quest’azienda – conclude Sally Pirry- è quello di una continua trasformazione e innovazione, tramite l’attivazione di nuove forme di marketing.
Marketing in sala spedizione
Proprio il marketing è stato al centro della tavola rotonda, coordinata da Manfred Werfel, sulle opportunità disponibili nelle sala di spedizione dei giornali. Thomas Dransek, direttore generale degli impianti di stampa di Axel Springer Verlag ad Ahrensburg, vicino ad Amburgo, ripercorre le ultime novità per la pubblicità con gli inchiostri speciali, ideati dai principali fornitori, e con carte particolari colorate e trasparenti. Gli inchiostri possono essere profumati, fluorescenti, metallici; i formati con inserti e dotate di diversi sistemi per l’apertura e per la lettura, dall’alto o dal basso, fino ad arrivare al superpanorama, il formato da 4 pagine con un impatto davvero significativo. Si realizzano sul lato opposto formati per la lettura in metropolitana, allegati e cataloghi, e il formato tabloid, che può essere inserito in tutte le caselle della posta e che rappresenta una novità per Alex Springer Verlag. Nel 2011, rispetto all’anno precedente, la crescita è stata sorprendente anche grazie ai “memo stick”- sviluppati da Ferag, il fornitore che ha fornito tutte le soluzioni per la sala di spedizione e finishing - contraddistinti da forme diverse e molto fantasiose. Alcune includono, per esempio, i codici per verificare se si è vinta la lotteria, controllando nello stesso giornale oppure sul sito, e in caso di vincita permettono di postare immediatamente la notizia su Facebook. Si completa in questo modo un’esperienza pubblicitaria, fondata sull’individualizzazione e sul targeting del consumatore, in una strategia veramente crossmedia. Un ultimo esempio di soluzione per legare a sé il consumatore, in modo piacevole e divertente, è presentargli la pubblicità di un’automobile, e da qui proporgli l’utilizzo del QR Code, oppure direttamente della foto dell’auto, per prenotare
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con la radio intorno al 4%; dieci anni dopo la televisione ha rafforzato la sua posizione con il 57%, la radio è salita al 5,4%, mentre il nuovo mezzo internet si è aggiudicato l’8% della “torta”. I bilanci imprese editoriali hanno registrato, nel 2011, WAN-IFRA Italia 2012 ha ospitato la presentazione di un calo del margine operativo lordo; dopo il baratro del un’ampia sintesi dei dati della Ricerca Annuale dell’Os2009 in cui erano in netta perdita, servatorio Tecnico “Carlo Lombardi”, la situazione è migliorata a seguito che forniscono il quadro aggiornato e di interventi radicali di recupero sui completo dell’industria della stampa costi, ma resta comunque critica. italiana. I costi più significativi delle aziende Il Presidente dell’Osservatorio, Albereditrici, nel 2011, sono stati, nell’ordito di Giovanni, che ha commentato i ne: i servizi (trasporti, composizione e dati presentati da Salvatore Curiale, stampa presso terzi) 47% , il costo del Direttore dell’ASIG, ha sottolineato lavoro 33%, le materie prime (13%). che, più che "un problema, esiste una Negli ultimi cinque anni l’incidenza di somma di problemi”. queste ultime è diminuita, dato che le Nel 2006, ultimo anno di aumento produzioni si sono ridotte e anche il delle vendite, le copie vendute erano costo della carta è rimasto invariato 5,5 milioni al giorno, ed in cinque anni rispetto al 2007. si è bruciato un milione di copie, pari Il costo del lavoro è diminuito del 5% al 20% circa. nel quinquennio e quello dei servizi Il dato più preoccupante è che su 100 del 16%, per riprendere quota solo copie stampate solo 70 generano Alberto Di Giovanni, Presidente nell’ultimo anno. ricavi, mentre in totale ogni anno si Osservatorio Tecnico "Carlo Lomabrdi" Nel complesso i costi delle aziende stampano oltre 700 milioni di copie di editoriali nell’ultimo anno sono dimigiornale che non producono ricavi o nuiti solo dello 0,7%. che, nel caso delle rese, determinano L’eccesso di capacità produttiva è addirittura costi aggiuntivi. una delle ragioni che determinano La free press, dopo il culmine della una crescente pressione sui ricavi sua diffusione nel 2007-2008, ha degli stabilimenti di stampa. registrato un calo di un terzo in A questo proposito è illuminante Europa, mentre rimane in crescita in l’analisi della situazione statunitense: Asia e nelle Americhe. il ritmo di chiusura degli stabilimenti In Italia in particolare esistevano lo di stampa dei quotidiani USA è stato scorso anno 12 testate di free press molto elevato nel 2008 e 2009, ha con 52 edizioni e 3 milioni di copie, subito un rallentamento nel 2010 ma scese a quest’anno a 10 testate con già nel 2011 il trend di chiusura degli 27 edizioni e 1,8 milioni di copie. I stabilimenti é ripreso in modo deciso, dati per i primi 4 mesi dell’anno in con venti centri stampa chiusi in meno corso registrano un calo di fatturato di cinque mesi. nella free press del 45%. Salvatore Curiale, Direttore ASIG E’ difficile immaginare che, in futuro, La pubblicità sui quotidiani è ritornata in Italia ci possa essere ancora bisoal livello degli anni ’86-’87, con un gno degli attuali 80 centri stampa. calo 40% negli ultimi 5 anni; gli ultimi dati disponibili non Per quanto riguarda il Contratto nazionale di lavoro dei danno alcun conforto, con un calo dell’11% da gennaio ad Poligrafici, occorre rivedere il quadro normativo, per aprile 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011. superare con flessibilità e professionalità anacronistici Mentre tv e radio hanno mantenuto o migliorato la posizione, steccati culturali. internet registra uno stallo e cinema e affissioni sono calati Riguardo ai problemi del Fondo pensionistico, il numero drammaticamente, al pari della carta stampata. dei lavoratori attivi è in diminuzione rapidissima, con le Ammontano a 700 i milioni di pubblicità persi dalla carta evidenti conseguenze che ne derivano per la sostenibilità stampata, dei quali circa 250 milioni per effetto della del sistema, mentre le aziende editoriali che desiderano contrazione complessiva del mercato, mentre il resto è restare in regola, in tema di prevenzione, salute e tutela del stato dirottato su altri mezzi. lavoro, si trovano a doversi aggiornare su una proliferazione Nel 2002 la pubblicità complessiva su carta stampata normativa sempre nuova e non facile da seguire. ammontava al 40% del totale e quella televisiva al 53,5,
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Stampa italiana: la “somma di problemi” da risolvere
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il suo testdrive ni di copie annue personalizzato. dei due giornali Dario De Cian, iniziali si è pasdel Centro Stamsati a160 milioni pa Quotidiani di di copie stampaErbrusco, ha rite nel 2008, con cordato che già i turni aumentati nel 1995 lo stabilida 2 a 6 per un mento aveva avuto periodo di produtl’idea dei consorzi tività dalle 17 fino di stampa, quanalle 9 del mattino, do il Giornale di dove le ultime ore Brescia e l’Eco di sono dedicate alla Bergamo rinnoproduzione di tutvarono insieme to quello che non le loro tecnologie, è quotidiano. Il dando vita ad un resto del tempo centro stampa, il viene dedicato Thomas Drensek, Axel Springer Verlag CSQ, che potesse alla manutenzioproporre servizi ne. sul mercato anche Dal 2008, la ad altri editori crisi che ha colpito duraUn progetto importanmente il settore ha inverte, avviato a fine Anni ’90, tito la tendenza allo svilupriguardava lo sviluppo po. Questi sono purtroppo i di diverse opportunità in riscontri degli ultimi anni: sala spedizione, per vequasi totale assenza di nire incontro alle richienuovi prodotti editoriali ste degli editori soci per cartacei e semplificazione il confezionamento e la di quelli esistenti, rarespedizione agli abbonati, fazione o soppressione di e l’inserimento di inserti iniziative editoriali compubblicitari e redazionali plementari come gli inserti prestampati. Il progetto del mercato immobiliare, prevedeva la stampa di calo della pubblicità e una prodotti full color, le cugenerale riduzione dei vociture a punto metallico, lumi, con caduta del lotto l’applicazione di post-it, la medio di produzione. copertinatura. E’ possibile, secondo Grazie alla stretta colDe Cian, che permanga laborazione con i fornitori nel futuro la necessità di Dario De Cian, Centro Stampa Quotidiani Müller Martini - per la ridurre i costi di produzioformazione dei pacchi e ne. Gli editori attueranno la spedizione - e di Sitma Machinery per la interventi difensivi sul prodotto cartaceo, basati cellofanatura, il progetto di CSQ si rivelò molto prevalentemente su strategie di nicchia. adatto a soddisfare i bisogni del mercato, con un Se questo scenario sarà confermato, l’orienallargamento progressivo del portafoglio clienti tamento tecnologico di CSQ dovrà essere quello e la crescita del grado di utilizzo degli impianti, di adattare l’organizzazione alla progressiva ritanto da diventare fornitori di Alex Spinger e duzione dei lotti di produzione, inserendo anche dell’olandese De Telegraph, ed effettuare speditirature piccole e investendo nella stampa digitale, con utilizzo di tecnologie di confezionamentozioni anche in Costa Azzurra e Croazia. spedizione adatte a prodotti combinati offset e Poter produrre anche riviste con la stessa digitale. tempistica dei quotidiani, ha contribuito a fornire In conclusione, Manfred Werfel ha sottolineun indubbio vantaggio competitivo al CSQ, perato che, per i centri stampa, lo sviluppo passerà mettendo di usare le macchine non solo di notte anche per l’esplorazione continua delle nuove ma anche di giorno, con un significativo aumento opportunità da offrire ai clienti. del grado di utilizzo degli impianti: da 57 milio-
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Semplificare la distribuzione Un valore della distribuzione attorno al 30-40% sul totale dei costi è senza dubbio eccessivo, soprattutto di fronte a nuovi cali di redditività. Il sistema industriale italiano deve impegnarsi per semplificare e per rendere più efficiente la distribuzione del prodotto stampato verso le 33.000 edicole presenti nel nostro Paese.
Ripensare i processi
Alberto Regazzo, Elisabetta Taverna e Alberto Michelotti di Bain & Company, ricordano alla platea come il mercato dei quotidiani stia attraversando una crisi ciclica, aggravata da elementi strutturali, che minaccia gli editori tradizionali nelle diverse forme già ampiamente trattate nel corso di WAN-IFRA Italia 2012: diffusione in continuo calo, esaurimento del filone dei collaterali, diminuzione degli investimenti pubblicitari, concorrenza del digitale che determina una diversa fruizione dei media e frammentazione dell’audience.
Bain & Company prevede che la pubblicità non tornerà ai livelli precedenti la crisi, e che le modalità di fruizione dei contenuti siano cambiate per sempre, per cui occorre che gli editori cambino alcuni modi di fare business. Dopo il tracollo del 2009, a seguito di azioni di ristrutturazione messe in atto da tutti i principali editori, si è registrata una “boccata di ossigeno” che ha permesso una temporanea ripresa, ma gli ultimi dati registrano una crescente pressione economica sui risultati ottenuti. Sembra arrivato il momento di interventi strutturali e innovativi, piuttosto che di interventi sulla base della riduzione dei costi, come già sperimentato nel 2009, che portino ad un cambiamento nel modello operativo tale da coinvolgere tutta la catena del valore, dalla creazione dei contenuti, alla raccolta pubblicitaria, alla produzione e alla distribuzione. Per attuare questo cambiamento occorre essere proattivi in tutti gli step della catena. Gli interventi sulla struttura del prodotto devono portare a un ripensamento dell’offerta e a una focalizzazione sui soli contenuti a valore aggiunto, dove conviene concentrarsi su quelli differenziati e specialistici come commenti, approfondimenti e ampliamenti, possibilmente con impatti sulla struttura del prodotto e riduzione della foliazione cartacea. La notizia è ormai una commodity – genere di prima necessità - che si può trovare su molte piattaforme, mentre il valore aggiunto di un quotidiano di livello è quello di selezionare le notizie e
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Un valore della distribuzione attorno al 3040% sul totale dei costi è senza dubbio eccessivo, soprattutto di fronte a nuovi cali di redditività. Il sistema industriale italiano deve impegnarsi per semplificare e per rendere più efficiente la distribuzione del prodotto stampato verso le 33.000 edicole presenti nel nostro Paese. L’ultima sessione dei lavori di WAN-IFRA Italia, coordinata dal Direttore generale della FIEG Fabrizio Carotti, è stata dedicata alla ottimizzazione del Fabrizio Carotti, Direttore generale FIEG sistema distributivo, al quale, in Italia, contribuiscono 33.000 edicole. Una voce di costo che, sul totale generale della spesa del settore editoriale, vale una percentuale compresa fra il 30 ed il 40%, è senza dubbio eccessiva. Da qui la richiesta, a tutti relatori, di affrontare il tema con grande concretezza.
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WAN-IFRA Italia, un’occasione per ritrovarsi
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Giunta alla XV edizione, la Conferenza internazionale WAN-IFRA Italia si è confermata, come ormai tradzione, l’appuntamento più importante per l’industria editoriale e della stampa quotidiana italiana. E’ l’occasione d’incontro annuale per tutti i professionisti del settore - editori, stampatori, agenzie di stampa e fornitori - che trovano nella manifestazione, promossa da WAN-IFRA, da FIEG e da ASIG, un ambiente ideale per discutere le prospettive di sviluppo ed i temi più attuali dell’industria della stampa quotidiana.
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di effettuare conuna contrazione fronti ed elaboradei margini dei dizioni. stributori e della Gli interventi diminuita capacità da attuare sulla di investimento. redazione impliIl meccanismo cano la revisione attuale di remunedel modello operazione della filierativo, partendo ra, a percentuale dall’attuale orsul venduto, non ganizzazione del incentiva efficienprodotto, basato ze per l’editore e su una redazione non sostiene la interna, fino ad marginalità del diarrivare a redaziostributore; il costo ni integrate multidel reso andrebbe mediali, ricorreninoltre redistribudo all’outsourcing ito a tutti i livelli per le attività non della filiera. Da sin.: Alberto Michelotti e Elisabetta Taverna di Bain & Company direttamente corE’ necessario relate al core buottimizzare la fisiness editoriale, come la produzione di grafici e liera distributiva e minimizzare i resi, tramite foto, ed effettuando un radicale ripensamento dei strumenti che migliorino le previsioni del venprocessi interni. duto, in modo da definire operativamente quante Occorre intervenire sulla strategia di raccolta copie fornire a ogni singola edicola e diminuire il pubblicitaria, ripensando se possibile ai modelli di numero dei resi. A questo occorre affiancare una vendita, tramite aggregacapillare formazione delle zione tra le concessionarie risorse nella distribuzione, attuali. Una volta accertato che vanno coinvolte negli che non sia fondamentale obiettivi da raggiungere. per un editore disporre di Le innovazioni possibili una rete propria di racspaziano da nuove forme di colta, vanno studiati nuovi collaborazione tra distributipi di aggregazione postori nazionali e locali, con sibili, e nuovi ruoli per le partnership e aggregazioni concessionarie. Un suggeche permettono di ridurre rimento è anche quello di la distanza fra editore e porre maggiore attenzione cliente e catturare sinergie; a posizionare, all’interno di sul fronte del cliente finale un’offerta editoriale specisi delinea la possibilità fica, i messaggi pubblicitari di profilare il lettore e di di interesse per quel deterproporgli offerte personaminato pubblico. lizzate. Per quanto riguarda gli Tutto questo passa dalla interventi sulla produzione, preliminare informatiznon solo negli Stati Uniti, zazione delle edicole, per ma anche in altri Paesi, fotografare le abitudini di sono stati accorpati centri acquisto dei lettori, e osserAlberto Regazzo di Bain & Company stampa. Occorre anche vare la curva di distribuzione oraria e giornaliera del ripensare in modo innovavenduto. L’ottimizzazione del flusso informativo tivo alle relazioni tra le diverse fasi della catena consentirà di migliorare il controllo delle venite del valore, con l’utilizzo di nuove tecnologie per e la gestione degli ordini. Il monitoraggio “real essere più vicini al cliente, fino al ricorso alla ditime” delle vendite, a sua volta, permette di mistribuzione on-demand. Questi interventi devono gliorare la qualità delle previsioni diffusionali e partire dalla consapevolezza della riduzione del di gestire in modo puntuale il rifornimento dei numero dei distributori locali, e delle edicole, da
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punti vendita, con logiche definite centralmente, in modo simile a quanto già avviene nella GDO. Anche l’introduzione di “card fedeltà” che possono essere monotestata, monoeditore o anche plurieditore, può diventare uno strumento su cui innestare l’offerta di nuovi servizi. In conclusione, per Bain & Company ottimizzare è indispensabile ma non sufficiente, in quanto occorre ripensare le relazioni tra gli operatori. I “consolidatori”, o i consorzi, sono uno strumento fondamentale per il sistema editoriale.
Semplificare la distribuzione
La liberalizzazione delle edicole, la modifica dell’articolo 39, la riduzione delle rese e, più in generale, un ripensamento sulle regole della distribuzione sono stati i temi al centro della tavola rotonda che ha chiuso i lavori della XV edizione di WAN-IFRA Italia. Prima dei prossimi, eventuali, interventi normativi, è indispensabile, ha sottolineato il Direttore generale della FIEG Carotti, che editori e distributori condividano l’obiettivo di informatizzare la rete, per poter pianificare da distribuzione e ottenere un aumento di valore della filiera. Sarebbe anche auspicabile, come incentivo, il credito di imposta per gli edicolanti che acquistano strumenti informatici, visto che si trovano ad avere, spesso, la limitazione di uno spazio disponibile angusto. Per quanto riguarda la resa certificata – altro tema delicato e di stretta attualità – deve essere ricondotta ad un elemento
Dall’alto: Silvia Angelo, Centro Studi S/print, Alberto Biella, Il Sole 24 Ore, Giorgio Corno, DIF, Agenzia Diffusione Pubblicazioni
industriale, visto che parte dei costi distributivi riguardano attualmente il numero dei resi: ottimizzare questa gestione contribuirebbe senza dubbio a cambiare i rapporti di fiducia all’interno del settore. Silvia Angelo, del Centro Studi S/Print, che lavora da tempo al progetto di riqualificazione della filiera distributiva, individua tra i problemi più gravi il sistema vincolistico, gravato da normative obsolete, che risalgono agli anni in cui l’andamento delle vendite era soddisfacente. Gli altri problemi principali individuati, sono: l’insufficiente remunerazione, la scarsa capacità di gestire il cambiamento di mercato, perché abbandonati a se stessi, e l’assenza di investimenti, sia pure con alcune eccezioni che riguardano le agenzie di distribuzione locale, che dispongono di una rete informatizzata tale da rendere possibili alcune operazioni di marketing. L’edicolante va considerato un piccolo imprenditore che deve crescere professionalmente, ed è questo il momento per farlo. Ci sono diversi progetti per innovare i chioschi che sono stati presentati alla pubblica amministrazione, e che per vincoli burocratici non sono stati finora realizzati. Come risultato, le edicole, piuttosto che un “polo culturale”, si presentano come un bazar confusionario, dove lo stesso titolare non riesce a ricordare dove ha posizionato un prodotto editoriale. Due vincoli rappresentano, in modo particolare, un ostacolo allo sviluppo: la parità di trattamento delle testate,
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Dal 29 al 31 ottobre la Hall 8 della Fiera di Francoforte (Germania) ospiterà l’edizione annuale di IFRA Expo, il più importante appuntamento con le tecnologie per l’industria della stampa quotidiana, che quest’anno è stato ribattezzato "World Publishing Expo". La rassegna espositiva sarà affiancata da un ricco programma di incontri tematici. Fra gli argomenti sotto i riflettori: tablet e mobile publishing, innovative advertising, The future of Media: who pays for content, The power of Print: selling print capacity, digital innovation, Social media Best Cases, Retrofit upgrading your press, Excellence in printing. Durante il World Publsihing Expo, il 31 ottobre, saranno anche premiati ufficialmente i vincitori dell’International Color Quality Club Award 2012-2014, il riconoscimento mondiale di WAN-IFRA alla qualità di stampa a colori sui giornali quotidiani. Http://www.wan-ifra.org/events/world-publishing-expo2012-ifra-expo-conference a pari condizioni economiche, e le difficoltà verso i punti vendita non esclusivi. Una rete distributiva disomogenea, dove alcuni operatori hanno compiuto innovazioni che permettono la trasmissione delle informazioni e altri non lo hanno fatto, ha bisogno che vengano definiti standard qualitativi a cui adeguarsi, e chi non vuole farlo dovrà necessariamente uscire dal mercato. Alberto Biella, de Il Sole 24 Ore, ha chiara l’idea che l’edicola deve essere un centro di ricavo dove realizzare le vendite, e non un centro di costo. Far circolare copie che poi non vengono vendute, se poteva servire in passato per presentare alti numeri agli investitori pubblicitari, non ha ora più significato. Va valorizzata la figura dell’edicolante, quotidianamente a contatto con il consumatore finale, di cui conosce spesso il profilo socio demografico e le abitudini di acquisto, e sa che sarebbe, probabilmente, disposto a pagare per quei servizi di qualità, che al momento non ancora disponibili in edicola. La crisi che sta vivendo il settore editoriale deve essere vista come uno stimolo al cambiamento e all’innovazione, dal momento che, proprio nei momenti di difficoltà, avvengono le grandi svolte. Proprio nel 1929, certamente un momento non favorevole alle nuove imprese, Leo Burnett ebbe l’idea di aprire un’agenzia di pubblicità e i risultati sono stati ottimi. Giorgio Corno, della DIF – Agenzia Diffusione Pubblicazioni - ha ricordato la diffidenza reci-
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World Publishing Expo a Francoforte
proca, nella filiera, tra stampatori, distributori nazionali e locali, e punti vendita. Il nuovo protocollo FIEG per gestire il processo di resa è teso a superare la logica degli accordi distributivi ancora in essere, che non tengono conto delle attuali dinamiche di mercato. Un’ opportunità può essere fornita dall’integrazione tra stampatore e distributore locale: l’unione tra due competenze può contribuire a dare dignità alla filiera e a porre le basi per una delocalizzazione. Anche la personalizzazione delle copie è qualcosa su cui puntare, e può rappresentare quello che ha rappresentato il full color in passato. L’entusiasmo e il coraggio devono essere alla base delle scelte di chi, come Giorgio Corno, ha ereditato un’azienda familiare e ha l’intenzione di lasciarla ai propri figli rinnovata e in buona salute. Gianni Paolucci, che ha partecipato alla tavola rotonda in qualità di Direttore operations di RCS, ha osservato che l’editore soffre di un nuovo calo di redditività, dopo l’efficientamento del 2009, pur essendo una dato di fatto che oggi viene fornito un prodotto più ricco a minor prezzo. Proprio a lui spetta il compito di muoversi e proporre un’aggregazione dei diversi soggetti della filiera più efficace, in grado non solo di immaginare, ma di realizzare, in partnership con gli altri protagonisti del sistema industriale, le soluzioni innovative che sono più volte risuonate nel corso dei lavori della XV edizione di WANIFRA Italia.
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Digitale e offset: concorrenti o alleati nella stampa dei giornali?
Stampa digitale
Foliazioni ridotte e basse tirature, ovvero condizioni di mercato non ottimali per la stampa offset, possono aprire opportunità per la stampa dei giornali con tecnologie digitali.Dopo un paio d’anni di sperimentazione nell’offerta abbinata di servizi di stampa digitale e distribuzione locale agli editori internazionali, il gruppo maltese Miller Newsprint punta in direzione dell’Europa continentale, ed arriva in Italia con due poli produttivi alle porte di Roma e di Milano. Qui, dalla metà di quest’anno, si producono – in volumi molto ridotti – dodici testate estere per la distribuzione nel nostro Paese. Entro la fine dell’anno partirà un nuovo polo produttivo a Berlino, cui farà seguito, nel primo trimestre del 2013, un altro a Monaco di Baviera. Stampa offset e stampa digitale: alleati o concorrenti nello sviluppo del mercato editoriale dei prossimi anni? Abbiamo cercato qualche risposta. Calano le foliazioni, si riducono le tirature? Per l’industria della stampa sono, di solito, cattive notizie. Per tutti, o quasi. “Quando vediamo un calo delle tirature, noi stampatori digitali speriamo di avere un’opportunità. Per noi, tanto più è ridotta la quantità di copie da produrre, tanto maggiore è la possibilità di offrire un servizio competitivo.” Malcom Miller, il distributore e stampatore di Malta, che un paio di anni orsono ha avviato un ambizioso progetto per utilizzare le tecnologie di stampa digitale nella produzione dei giornali quotidiani, guarda, come tutti coloro che pensano alla stampa digitale, con grande interesse i mercati dove i “numeri” editoriali sono ridotti. “Le testate che hanno bisogno di produrre, e distribuire, in aree delocalizzate rispetto ai mercati principali un basso numero di copie, rappresentano per noi una buona opportunità”. Dopo una significativa esperienza a Malta – dove è nato il primo centro stampa digitale per i quotidiani esteri da distribuire in loco – e dopo successivi accordi con operatori locali a Cipro, a Tenerife – isole Canarie - e ad Atene, la Miller Newsprint punta in direzione dell’Europa centrale, e arriva in Italia con due poli produttivi a San Giuliano Milanese – alle porte del capoluogo lombardo – e Roma.
Alleanze per i nuovi servizi
L’iniziativa italiana nasce in stretta collaborazione con IPS, il più grande distributore indipen-
dente tedesco di stampa, con oltre 1400 prodotti da 500 editori, 95 milioni all’anno di copie di quotidiani e periodici, e 50.000 abbonati. IPS ha rilevato, nel nostro Paese, il 100% delle Messaggerie Internazionali, e attraverso questa società importa e distribuisce in Italia prodotti in lingua tedesca, spagnola e inglese. Messinter, e Miller Newsprint, hanno successivamente dato vita a Newsprint Italia – partecipata pariteticamente al 50% - che dal mese di aprile, nel polo produttivo di Guidonia, alle porte di Roma, e dal mese di giugno a San Giuliano Milanese, ha cominciato a stampare testate quotidiane estere da distribuire nel mercato italiano, “il più importante per la stampa tedesca” come sottolinea Luciano Stulin, Business Development Director di IPS. Roma produce per il mercato che parte da Firenze ed arriva fino al Sud, isole comprese, mentre Milano copre il Nord Italia fino a Bologna, la Costa Azzurra, la Slovenia ed alcune località della Svizzera. “L’alleanza con il distributore è fondamentale nel nostro modello di business”- spiega Miller. Perché la tecnologia di stampa digitale abbia un senso nell’industria dei giornali, è indispensabile che si allei, e si coordini, con la distribuzione.Anche in Europa è stato avviato il modello di “drop distribution” sperimentato a Malta, naturalmente con le necessarie modifiche e adattamenti per un territorio molto più vasto. La tiratura è “pilotata” dalla distribuzione, e l’avviamento in macchina
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Le rotative digitali
Nei poli produttivi di Milano e Roma sono state installate quattro unità Kodak Versamark VL4200, ciascuna con un im-
Piero Monico, CEO di Messinter. Alle sue spalle le due linee di taglio e finishing off line nel polo di San Giuliano Milanese - per la produzione dei quotidiani stampati in digitale
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pianto di finissaggio off line. Questa configurazione offre, secondo Newsprint Italia, la maggiore flessibilità produttiva durante la tiratura, perché le bobine di carta stampate possono essere montate su ciascuna linea a seconda delle necessità. Le Kodak Versamark producono giornali in pagina doppia con stampa fronte retro a 125 metri al minuto, con risoluzione massima di 600*360 Dpi, su carta newspaDomenico Brancati, Director of operations, nel polo produttivo di San Giuliano Milanese, dove sono per uso mano da 52 installate due unità Kodak Versamark VL4200. Assieme alle altre due del polo romano, producono una grammi. I formati dimedia stagionale a notte di 7000 copie per dodici testate estere. sponibili, al momento, sono broadsheet – con un’altezza da 490 mm delle copie è funzionale alla preparazione dei - e tabloid, con una altezza da 380 mm * 280 o pacchi da spedire.“La tecnologia digitale offre 270. “Disponiamo dei principali formati tedeschi flessibilità” – spiega Piero Monico, Consigliere e anglosassoni”- spiega ancora Stulin. “Per quanto delegato di Messinter-“ed è possibile stampare riguarda la carta, la scelta della grammatura è il anche una sola copia di testata alla volta, in modo miglior compromesso disponibile fra spessore, da fare uscire dalla rotativa digitale il pacco confelavorabilità e qualità finale del prodotto che, per zionato con le diverse testate da avviare sul territorio.” A Milano, per esempio, le prime copie che si producono sono quelle da avviare nel Nord Est, poi in Slovenia, e poi via via nei mercati sempre più vicini al capoluogo: ogni volta si stampa il numero esatto delle copie, senza scarti di avviamento. L’alleanza con il distributore consente di offrire all’editore un servizio completo chiavi in mano per la produzione ed il recapito della copia alla destinazione finale che, nel caso delle testate estere prodotte da Newsprint Italia, è rappresentato, prevalentemente, da alcuni punti vendita qualificati, da grandi alberghi e da aereoporti internazionali.
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noi, deve essere in linea sistemi – osserva sempre con il giornale stampato in Miller-“non sono concoroffset.” La configurazione renti”. Piuttosto, possono delle macchine e delle linee essere buoni alleati, il cui di finissaggio è tale che un impiego è da valutare caso giornale di medie dimenper caso a seconda delle sioni – a 24 pagine – può necessità diffusionali. Per andare ad una velocità di quanto riguarda la qualità, 2.000 copie / ora su en“il nostro obiettivo”- sottrambe le unità di stampa tolinea Stulin-“è avere un presenti in ciascuno dei prodotto allo stesso livello due stabilimenti. dell’offset. Il nostro instalUna capacità molto lato lo consente”. lontana dalle esigenze dei Il flusso di lavoro proprodotti attualmente in laduttivo, su software della vorazione. Newsprint Italia Kodak, passa tutto attrastampa solo testate estere: verso il centro stampa di sette a Roma e cinque a Malta. Qui sono, materialMilano. Fra questi ci sono il mente, ricevuti i files di De Telegraaf olandese, USA tutte le oltre 75 testate Today e Miami Herald dastampate dal network della Luciano G. Stulin, Business Development Director di gli Stati Uniti, Suddeutsche Miller Newsprint. Con un IPS Pressvetrieb, e CEO di Messinter Zeitung, Frankfurter Allgeprocedimento che richiede meine Zeitung, Die Welt e fra i dieci ed i venti minuDie Welt Compact dalla Germania. E’ possibile ti, i files sono tutti “adattati” alle unità di uscita che possa arrivare, in tempi brevi, qualche altra della Kodak, che ha fornito anche il software per testata dalla vicina Svizzera. la gestione dei prodotti prima della fase finale di La tiratura media “stagionale” è di circa 7.000 stampa. “In alcuni casi l’intervento è minimo”copie a notte in totale, ma è una quantità da prenspiega Kevin Mackay, General manager operations dere con molta elasticità perché il numero di copie Newspaper e magazines di Malta, “in altri casi è prodotte in digitale per singola testata può avere più complesso: per esempio si inseriscono i prezzi variazioni oltremodo significative in determinati di copertina in valuta locale”. Ad ogni files viene periodi dell’anno, o anche solo in occasione di allegato il profilo di stampa della Kodak Versaparticolari eventi. mark VL4200 sulla quale “E’ la flessibilità del diil prodotto sarà stampato. gitale”- commenta MillerTutto il network vede le “con l’editore che spende unità installate nei poli solo per le copie effettivaproduttivi satelliti come mente stampate e distriperiferiche remote. Il polo buite". Sempre a proposito locale si limita a ricevere di costi, è molto difficile, il file ed ad avviarlo in a detta di chi la tecnologia stampa, controllando il ha sperimentato finora, processo di finishing e la fissare un “costo medio” consegna alla ribalta per a copia prodotta, perché la spedizione. le variabili sono troppe: E i contenuti? Naturalfoliazione, formato, quanmente non si toccano, ma in tità di immagini a colori e qualche caso, ancora in fase copertura dell’inchiostro. di preliminare sperimentaIn linea di massima, resta zione – come per la testata però confermata la soglia USA Today – la società di delle 3.000 copie quale constampa e distribuzione in fine fra offset e digitale.“Al Paesi terzi può avere un di sopra è l’offset ad essere accordo con l’editore per vantaggioso, al di sotto vendere un po’ di pubGerold Eichberg, Director di Newsprint Italia, con una il digitale può essere più blicità locale da inserire copia del Frankfurter Allgemeine stampato in digitale. nelle pagine dell’edizione interessante.” Ma i due
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Il polo produttivo di Roma. A sin., Maurizio, trasferisce una bobina dall’unità di stampa alla linea di finissaggio; qui sopra, Danilo controlla il flusso di lavoro in arrivo da Malta.
blando il tutto su linee di finishing ed inserimento che già esistono, da molti anni, sul mercato Per quanto riguarda la tecnologia, “il futuro è la velocità”. Soluzioni produttive in grado di aumentare la quantità di copie prodotte in un’ora potrebbero fare diventare le rotative digitali più competitive di quanto non siano adesso, sia sul piano della produttività che sul piano dei costi generali. Per stampatori, case fornitrici ed editori di giornali, la tecnologia di stampa digitale a bobina è una frontiera ancora da esplorare in profondità.
E il futuro….
“Il futuro” - Miller non lascia dubbi- “per noi passa, prima della fine dell’anno, dalla Germania”. E’ di prossima apertura un centro di produzione digitale a Berlino e, successivamente, a Monaco di Baviera, due dei mercati più interessanti di quel Paese. Oltre alle testate estere, il progetto è quello di offrire anche agli editori tedeschi la flessibilità della produzione abbinata con la distribuzione. Le rotative digitali, infatti, non è detto che possano rappresentare solo una soluzione alternativa dal punto di vista industriale. Testate come il Suddeutsche Zeitung, per esempio, hanno almeno una ventina di edizioni locali. Con una “qualità digitale in classe offset” è possibile che qualche editore transalpino possa decidere di abbinare le grandi tirature, realizzate su rotative tradizionali, a pagine “locali” prodotte su carta da quotidiano con tecnologia digitale, assem-
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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Comitato Editoriale Nedo Antonietti, Riccardo Mastagni, Paolo Polidori Direttore responsabile Luca Michelli ha collaborato a questo numero Salvatore Curiale Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 21 del 27-01-2010 © ASIG Service S.r.l. - 2012 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa Spedalgraf stampa srl - Via Cupra 23 - 00157 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 12 ottobre 2012 TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it
Stampa digitale
stampata in digitale.Un mercato ancora in fase molto iniziale, ma non si sa mai…”Non dobbiamo dimenticare”- commentano Miller e Stulin –“che il giornale si rivolge ad un pubblico diverso rispetto alle edizioni on line su tablet”. In alcuni casi, per esempio il Wall Street Journal americano, le due edizioni, cartacea e digitale su iPad, sono proposte con contenuti fra loro complementari. La carta stampata, abbinata alla tecnologia digitale, può offrire soluzioni molto flessibili anche per raccogliere – in Italia – inserzionisti locali che abbiano qualcosa da proporre ai lettori delle testate estere.
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Lastre low-chem: i primi risultati in produzione al centro stampa di Athesis
Centri stampa
Dopo l’avvio in produzione delle nuove lastre low-chem – preceduto da lunghe ed accurate sperimentazioni – i responsabili tecnici del centro stampa del Gruppo Athesis di Caselle di Sommacampagna (Vr) tracciano i primi bilanci: risparmi durante il ciclo industriale, maggiori economie gestionali, ridotto impatto ambientale, una qualità sul prodotto finale in linea con le aspettative e compatibilità delle nuove lastre con le linee CtP installate.
Maggiore efficienza, e maggiore redditività, attraverso il controllo minuzioso di tutti i costi di produzione sono obiettivi fra i più condivisi dall’industria della stampa dei giornali, che da alcuni anni deve fare puntualmente i conti con tirature e foliazioni ridotte, e margini che si assottigliano. Dalla fine del 2010, lo stabilimento del Gruppo Athesis di Caselle di Sommacampagna (Vr), ha avviato una minuziosa verifica nell’area di preparazione lastre, alla ricerca di soluzioni per ottimizzare la produzione, riducendo i costi e, possibilmente, rendendo ancora più efficienti, ed efficaci, i processi. “A quell’epoca”- racconta Paolo Ciapetti, responsabile di produzione-“abbiamo cominciato a sperimentare – off line - le lastre a basso impiego di chimici (low-chem). Una novità proposta all’industria della stampa che prometteva di ridurre i costi, migliorare i flussi di lavoro, ridurre l’impatto sull’ambiente e mantenere la qualità di stampa invariata rispetto alle lastre tradizionali, che per noi erano quelle ad alogenuri d’argento”. Dopo alcuni mesi di verifiche, sia sugli aspetti produttivi che sui conti economici dei nuovi supporti, l’Athesis ha deciso, agli inizi del 2011, di installare una prima macchina sviluppatrice per il trattamento delle lastre Brillia PRO-VN di Fujifilm. Da allora si sono succedute altre linee produttive, sia per la tiratura del quotidiano economico Il Sole 24 Ore, che produce a Sommacampagna le copie da diffondere nel triveneto, che per le altre testate del gruppo veronese. Ad agosto del 2012 si è completata l’instal-
lazione delle cinque sviluppatrici in linea per il trattamento delle Brillia PRO-VN.
Risparmiare con le lastre a basso impiego di chimici
Nel centro stampa alle porte di Verona si producono ogni notte le copie de L’Arena, del Giornale di Vicenza e di BresciaOggi, le tre edizioni del gratuito InCittà – free press che esce dal lunedì al venerdì – le copie del quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore – e dei supplementi settimanali – che vengono distribuite nell’area del triveneto. “Ogni notte”- racconta Ciapetti –“produciamo una media di oltre 250.000 copie”, con un fabbisogno mensile di circa 24.000 lastre. Un volume sufficientemente ampio per spingere i manager del centro stampa alla ricerca di soluzioni più interessanti da un punto di vista economico e gestionale rispetto alle lastre tradizionali ad alogenuri d’argento. Le lastre a basso impiego di chimici sono una possibilità alternativa relativamente recente, che prometteva una maggiore economicità a parità sostanziale di qualità del prodotto stampato.“Soprattutto”- osserva Ciapetti“prometteva la compatibilità con le linee CtP installate”, salvo, naturalmente, le sviluppatrici. Le Brillia PRO-VN sono lastre polimeriche violet low-chemistry, progettate espressamente per il mercato dei giornali e per semplificare le operazioni di prestampa. “Uno dei vantaggi che abbiamo riscontrato”- spiega Ciapetti-“è l’effettiva riduzione del consumo dei chimici”. Le nuove
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Compatibilità e Partnership per crescere
La compatibilità con il layout installato, e con le linee CtP in funzione, è stata una delle richieste imprescindibili dei manager Athesis ai fornitori
E a proposito di qualità…
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di settore. A Sommacampagna sono installati cinque CtP, tre Agfa Polaris XTV per la produzione delle testate locali e due Advantage DL per il Sole 24 Ore. Per i tre Polaris installati dal 2003, al momento di aggiornare i laser violet – ormai alla fine del ciclo di vita– sono state montate teste più potenti, che garantivano un’incisione ottimale alle lastre low-chem di Fujifilm. Tutto il lavoro di upgrade, e le successive Paolo Ciapetti, responsabile di produzione del centro stampa del Gruppo Athesis di Caselle di calibrazioni, sono Sommacampagna (Vr). state effettuate dalla Gmde. lastre richiedono un bagno tensioattivo con un “Le lastre di polimero sono un po’ più morbiunico prodotto.E’ vero che la sviluppatrice ha de rispetto a quelle ad alogenuri”, e sui tre CtP una capienza maggiore del materiale di consumo, più datati poteva capitare che qualche interfoma dovendola svuotare meno volte per la ridotta glio rimanesse attaccato durante il processo di manutenzione richiesta, e non dovendo fare dei esposizione. Per questa ragione i CtP sono stati reintegri con altri prodotti chimici, ma solo con dotati di un sistema automatico per individuare acqua osmotizzata, aiuta a creare risparmi signigli eventuali interfogli prima dell’avvio del proficativi. cesso di produzione. Anche a questo compito ha Dai 2500 litri di chimico al mese per le lastre provveduto Gmde. ad alogenuri d’argento, si è passati ai circa 400 Le sviluppatrici utilizzate, FCF-News della litri attuali. Glunz&Jensen, sono state dotate di un forno di “Non è solo un risparmio economico interespreriscaldamento. “Nella messa a punto del nuosante. Anche l’ambiente di lavoro ne beneficia”. vo ciclo produttivo”- sottolinea Ciapetti-“è stata “L’altro vantaggio della soluzione low-chem”indispensabile la stretta collaborazione con tutti sottolinea Ciapetti-“è la manutenzione molto i fornitori". ridotta in termini di frequenza della pulizia ri"La partnership non è un modo di dire, ma uno spetto a quello che si faceva con la sviluppatrice strumento per crescere” in un mondo, la stampa precedente.” Lo stabilimento effettua i lavori di dei giornali, dove nessuno è più disposto ad avere pulizia – a rotazione sulle cinque sviluppatrici un “fornitore unico”. installate – ogni 2.000 metri quadrati lavorati. Alle aziende commerciali, così come alle case Con la soluzione precedente si faceva ogni 400 madri, si richiede la massima disponibilità a colmetri quadrati. laborare e fare “gioco di squadra”, per ottimizzare In pratica, oggi, la manutenzione ordinaria si sistemi produttivi integrati all’interno di un layout effettua mediamente una volta a mese per ciadove le decisioni finali spettano comunque allo scuna linea. stampatore, e all’editore.
Nella fase iniziale dei test, i supporti low-chem non offrivano la medesima costanza di rendimento rispetto alle lastre ad alogenuri di argento, tec-
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nologia con più esperienza alle spalle. "I risultati delle misurazioni dei nostri test abituali e le successive analisi tecniche hanno fornito un importante stimolo ai fornitori di materiali e di tecnologia, e la collaborazione di tutti ha permesso di ottenere quei risultati qualitativi che ci eravamo prefissati". Le lastre polimeriche ad alta sensibilità, per la natura stessa del prodotto, hanno comunque bisogno di attenzione durante il ciclo di stampa. In linea di massima, richiedono un po’ meno acqua nel processo di Le lastre low-chem Brillia PRO-VN di Fujifilm sono perfettamente compatibili con le linee CtP bagnatura, ma se in queinstallate nello stabilimento. sto passaggio ci sono dei problemi, “questi supporti sono un po’ meno tolleranti” rispetto a quelli traaspettarci margini di ulteriore crescita nell’accudizionali. Come in tutte le tecnologie in fase di ratezza dei risultati grazie – anche – alla stretta sviluppo, anche per le lastre low-chem potremo collaborazione fra stampatori e fornitori.
Atlas Printing Press raddoppia la stampa digitale in Dubai
fa, è stata la prima società della regione ad investire su tecnologie digitali. Attraverso la società associata Atlas Media Communication Dopo la prima unità per la stampa digitale - ed uno staff di 225 persone - utilizza le dei giornali installata nel 2010, la Atlas due linee della Screen per la produzione Printing Press di Dubai raddoppia la di materiali commerciali, di inserti pubblicapacità produttiva, con una nuova linea citari e di periodici, oltre che di quotidiani. Truepress Jet520 di Screen. Le unità installate producono anche libri e Il Paese affacciato sul Golfo Persico offre un materiale educativo. mercato interessante per la produzione di quotiI quotidiani stampati in digitale sono didiani con tecnologia digitale: sul territorio vivono, stribuiti all’interno di tre canali principali: e lavorano, un gran numero di emigrati da altri Paesi, grandi alberghi, punti di vendita al dettaglio oltre alla presenza di un significativo flusso turistico e lounges delle principali linee aree. da ogni parte del mondo. Qui si possono trovare copie di giorQueste due caratteristiche favoriscoIl quotidiano francese Le Monde è una nali con formati leggermente ridotti no la richiesta da parte degli editori delle numerose testate stampate dalla rispetto a quelli stampati su rotative di avere disponibili sul territorio un Atlas Media Communication a Dubai con offset, e con un minor numero di gran numero di testate con volumi di tecnologia digitale. pagine stampate a colori, per poter tiratura molto ridotti. risparmiare sui costi di produzione. La Atlas Printing Press, azienda di stampa fondata 18 anni
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Formazione professionale: le nuove proposte WAN-IFRA all’IRAM di Saint-Etienne A Saint-Etienne, nel sud della Francia, si è inaugurato il nuovo centro di formazione International Rhône-Alpes Médias (IRAM), un progetto internazionale nato dalla collaborazione fra le Università Lumière Lyon II, Jean-Monnet di Saint-Etienne e WAN-IFRA, con il sostegno della Regione Rhone-Alpes e delle istituzioni locali. In programma corsi destinati a manager e giornalisti delle imprese editrici multimediali, ed attività di ricerca avanzata, destinati ai professionisti francesi e degli altri Paesi internazionali.
A Saint-Etienne (Lione, Francia) si è inaugurato l’IRAM, International Rhône-Alpes Médias, un’iniziativa di portata strategica per la formazione professionale di manager e giornalisti che lavoreranno nei prossimi anni nell’industria della comunicazione multimediale. Il progetto, al quale collabora attivamente WAN-IFRA, è nato nel 2008 da un’idea lanciate agli Stati Generali della Stampa francese, un’incontro promosso dall’allora Presidente Nicolas Sarkozy, per fare il punto della situazione sull’industria nazionale, ed internazionale, della comunicazione, e valutare opportunità di intervento.
Un progetto misto pubblico-privato
“A quell’epoca" – ricorda Michela Bertagnolli, che segue fin dalla genesi questo progetto per conto di WAN-IFRA, in stretta collaborazione con il responsabile francese Olivier Bourgeois – “l’Associazione mondiale degli editori propose di creare un luogo dove formare gli operatori della comunicazione multi canali e dove, parallelamente, avviare attività di ricerca per lo sviluppo editoriale ed industriale. L’idea piacque, e la Regione Rhône-Alpes decise di investire nell’iniziativa circa un milione di Euro, stabilendo alcune linee guide del progetto. La sede, innanzitutto: non doveva essere nessuna grande città francesi della regione, perché si volevano privilegiare centri alternativi. Escluse Lione e Grenoble, la scelta è caduta su Saint Etienne, la quinta agglomerazione urbana della Francia, capitale internazionale del design
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riconosciuta anche dall’Unesco. Qui si è individuata un’area ex industriale manifatturiera, della quale è stata completata la ristrutturazione, e che ospita materialmente, oltre alla sede dell’IRAM, scuole di Design, asili ed altri servizi per la formazione. La struttura riservata all’IRAM può ospitare fino a quattro corsi in contemporanea, in aule attrezzate. Quindi, i partner: la scelta è caduta sulle due università attive nell’area, la Lumière Lyon II e Jean-Monnet, di Saint-Etienne. A queste si è aggiunta WAN-IFRA, che in Francia è già attiva da anni nei progetti di formazione ed aggiornamento professionale nel settore editoriale e della stampa quotidiana, oltre che della comunicazione on line. L’Associazione mondiale egli editori ha già trasferito nella nuova sede gli uffici di rappresentanza che aveva a Lione
I programmi di formazione
L’IRAM si muoverà lungo alcuni due assi formativi già definiti: corsi rivolti all’area manageriale, per approfondire tendenze, strategie, modelli di business ed organizzativi, e corsi rivolte all’area di produzione giornalistica, soprattutto concentrati sulle nuove opportunità collegate all’impiego dei social network, delle piattaforme mobili (tablet in modo particolare) e delle altre soluzioni per la comunicazione interattiva fra editori e lettori. In prima linea, su questi fronti, sono impegnate le due Università che hanno aderito all’iniziativa. Al primo di settembre sono partiti, come previsto, i primi corsi indirizzati agli studenti universitari già laureati, che si specializzano
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nell’area media, in particolare nella produzione di contenuti digitali. A gennaio del 2013 partiranno invece i corsi offerti da WANIFRA, il cui ufficio South West Europe dispone di uno specialista dedicato alla creazione dei progetti formativi per Saint-Etienne. “E’ una sfida molto importante”- commenta Michela Berta gnolli-“perché puntiamo al mercato internazionale”. Naturalmente i primi interlocutori saranno francesi, per ragioni di linMichela Bertagnolli, di WAN-IFRA South gua, ma i piano di sviluppo vanno in direzione di un allargamento del mercato ad altri Paesi Europei. I programmi, in corso di avanzata elaborazione, copriranno l’area editoriale, commercia-
le (per vendere meglio gli spazi pubblicitari), manageriali (per precisare la visione strategica ed organizzativa delle aziende) e l’area di pre stampa (con particolare riguardo all’impiego di Photoshop per l’ottimizzazione delle immagini digitali ed Illustrator per l’infografica). L’ a p p u n t a mento per quanti fossero interessati a valutare le opportunità formative di Saint Etienne è fissato alla prossima edizione del World Publishing Expo, a FrancoWest Europe forte, dal 29 al 31 ottobre prossimi, dove l’IRAM avrà un proprio spazio espositivo per incontrare i professionisti in visita al più importante appuntamento mondiale per l’industria editoriale e della stampa quotidiana.
Pubblicità Digitale: lo Study Tour WAN-IFRA negli USA Gli Stati Uniti sono il Paese leader mondiale per lo sviluppo della pubblicità in formato digitale. WAN-IFRA, l’Associazione mondiale degli editori di giornali, propone un Viaggio di Studio alla scoperta di alcune delle aziende più innovative della costa Est degli Stati Uniti. Quali piattaforme e quali tecnologie si utilizzano? Quali sono i modelli di business più efficaci? Dal 4 al 9 novembre prossimo i partecipanti potranno incontrare di persona i manager di: New York Times, Wall Street Journal, Newsday, Daily News, Associated Press, The Daily, Washington Post, Washington Times, Gruppo Gannett, Chicago Tribune, Groupon e Cars.com, ed ascoltare le loro esperienze. Tutte le informazioni ed i moduli per la iscrizione sono disponibili presso il sito di WAN-IFRA, all’indirizzo: http://www.wan-ifra.org/events/study-tour-digital-advertisingstrategies
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Trasformate la produzione di lastre da violet a green
OFFSET
DIGITAL
lastra Brillia PRO-VN
lo chem
WIDE-FORMAT
WORKFLOW
Migliora l’impatto ambientale: riduce drammaticamente l’utilizzo della chimica e la produzione di rifiuti. Alta Produttività: mantiene alta la produttività delle lastre grazie alla tecnologia Fujifilm di ‘polimerizzazione ad alta sensibilità. Minori costi di manutenzione: migliora l’efficienza, riducendo i tempi di manutenzione della sviluppatrice. Email graphic.arts@fujifilm.it
DIGITAL POWER AT YOUR CONTROL
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News International sceglie Méthode per The Times, The Sunday Times e The Sun Il gruppo editoriale inglese ha deciso di spostare la produzione degli storici giornali e delle loro edizioni digitali verso una redazione integrata basata sulla piattaforma di EidosMedia.
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EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milano tel. 02-36732000 Fax: 02-36732999 www.eidosmedia.com info@eidosmedia.com News International, il media group britannico che pubblica alcuni dei titoli più famosi e importanti d’oltremanica -The Times, The Sunday Times e il popolare The Sun-, ha scelto Méthode, l’innovativa piattaforma multicanale di EidosMedia, per le edizioni cartacee e online dei propri giornali. Queste si aggiungono alla produzione del Wall Street Journal e del New York Post, altri prestigiosi titoli della casa madre News Corporation già prodotti con Méthode. “Méthode rientra nella strategia d’investimenti di News International, in cui ricopre tutta la parte di creazione e pubblicazione di contenuti” afferma Spencer Piggott, Publishing Portfolio Manager di News International. “Il progetto, chiamato Newsroom 360°, ha come obiettivo non solo quello di razionalizzare il workflow produttivo, basandolo su contenuti comuni utilizzati per tutti i canali e le piattaforme di pubblicazione, ma anche quello di ottenere una produzione flessibile e dinamica in grado di soddisfare le richieste dei nostri clienti. Siamo convinti” sottolinea infine Piggott “che possedere la giusta tecnologia sia
un elemento necessario per favorire il cambiamento in una newsroom”. L’implementazione presso News International si baserà sul modello “content hub” già utilizzato con successo da altri clienti Méthode. E’ inoltre previsto l’impiego di Méthode News Planning, il versatile modulo di Méthode usato nelle redazioni multicanale per la pianificazione e il coordinamento della copertura della notizia. “Il progetto Newsroom 360° di News International rappresenta la migliore risposta possibile alla sfida lanciata dalla rapida evoluzione della tecnologia e delle conseguenti aspettative dei lettori nel mercato britannico”, afferma Umberto Gadarco, Business Development Manager di EidosMedia. “Siamo convinti che Méthode rappresenti la giusta soluzione e un contributo importante per raggiungere gli obiettivi, anche a lungo termine, che il progetto si pone”.
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Ottopiù Motori del Giornale di Brescia, il secondo “verticale” per Exelis
Prosegue la proficua partnership tecnologica tra Exelis e il Giornale di Brescia. Dopo il portale del mercato degli annunci Ottopiù Case, lanciato la scorsa primavera, il Giornale di Brescia ha mandato live Ottopiù Motori, la rubrica web dedicata agli annunci auto, moto e barche. Anche questo secondo verticale è il risultato di una fortissima integrazione con l’applicazione gestionale Presnet di Exelis, che garantisce la centralizzazione dei contratti inseriti.
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EXELIS Srl A Socio Unico Via Alle Rotte, 13-15 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 - 10135 Torino Tel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869 www.exelis.it
Ottopiù Motori si presenta con un’interfaccia molto semplice da utilizzare; dopo essersi registrato, l’utente privato può inserire il proprio annuncio, scegliendo la categoria appropriata tra auto, moto, barche, ricambi auto, e ricambi moto. un wizard lo guida nell’operazione, rendendola facile per chiunque. Come per Ottopiù Case, anche Ottopiù Motori ha un’area dedicata agli operatori di settore, in questo caso alle concessionarie auto/moto, che possono usufruire del servizio attraverso contratti centralizzati che regolano la frequenza di pubblicazione degli annunci. “L’obbiettivo del verticale Ottopiù Motori è stato quello di garantire la flessibilità e semplicità d’uso cercando di semplificare i processi ed i flussi aziendali e la possibilità di avere la fatturazione integrata nel sistema gestionale della vendita della pubblicità.” – ha commentato Cinzia Cinquepalmi, software specialist di Exelis, che ha seguito direttamente il progetto dei verticali presso il Giornale di Brescia..
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La nuova linea d’inserimento Minisert festeggia a Hinwil la propria première mondiale Solo quattro mesi dopo l’esposizione dello studio progettuale durante la Drupa 2012, la nuova linea d’inserimento MiniSert è stata presentata dal vivo presso l’azienda Ferag AG a Hinwil in occasione della Giornata dedicata alla stampa 2012. è pronto per la produzione.
Rendimento elevato in formato compatto
FERAG ITALIA Srl Via Polidoro da Caravaggio 37, 20156 Milano Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710 Sito Internet: www.ferag.com
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Alla soglia dell’inserimento meccanico
Alla Drupa 2012, l’azienda Ferag ha presentato, con il proprio prodotto MiniSert, un sistema per il passaggio semplice ed economico al processo d’inserimento meccanico. Solo quattro mesi più tardi, una clientela internazionale e gli organi di stampa specializzati sono stati testimoni della relativa première mondiale. Presso la sede principale di Ferag AG a Hinwil (Svizzera), MiniSert è stato presentato per la prima volta come soluzione pronta per la produzione in serie nell’impiego produttivo. MiniSert è un prodotto rivolto a quei mercati dei giornali che fino a oggi prevedevano l’inserimento manuale dove, tuttavia, il volume riferito agli inserti giustificherebbe il passaggio al processo d’inserimento meccanico.
MiniSert è in grado di realizzare fino a 20 000 prodotti finiti all’ora. La procedura d’inserimento avviene secondo il comprovato principio rotativo, garantendo un’elevata stabilità di processo in presenza di fasi di movimentazione pacate fino ai livelli di velocità superiori. I prodotti principali vengono aperti in modo sincrono rispetto al movimento rotativo attraverso un separatore per piega spostata. Un controllo integrato di esemplari difettosi assicura che vengano venduti soltanto prodotti finiti completi. I pacchi terminati vengono prelevati dal tavolo d’uscita e legati manualmente tramite il procedimento Nearline. Grazie a moduli a coppia, il campo dei marginatori è ampliabile, per gradi, da due a quattro e a sei prodotti d’inserimento. I marginatori InterHopper con comando confortevole e semplice si contraddistinguono, come l’intera linea d’inserimento, per un’eccellente ergonomia e il proprio comportamento favorevole nei confronti di un ampio spettro di formato e di prodotto.
Pronto per la produzione dopo solo una settimana
Grazie a MiniSert, le tipografie di giornali hanno ora la possibilità di realizzare tale passaggio attraverso l’investimento di ridotti mezzi finanziari. Il processo d’inserimento può così essere elevato a un nuovo livello di rendimento a fronte di costi d’esercizio bassi e di una maggiore sicurezza di produzione. MiniSert possiede una struttura modulare. I componenti principali sono costituiti dal gruppo di marginatori, dal modulo d’inserimento e dal tavolo d’uscita dei pacchi. Dopo una fase di montaggio e di addestramento di solo una settimana, MiniSert
MiniSert è un prodotto rivolto a quei mercati dei giornali che fino a oggi prevedevano l’inserimento manuale dove, tuttavia, il volume riferito agli inserti giustificherebbe il passaggio al processo d’inserimento meccanico.
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L’Eco di Bergamo, la Provincia di Como, di Lecco, di Sondrio e di Varese, il Cittadino di Monza e della Brianza scelgono Méthode
EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milano tel. 02-36732000 Fax: 02-36732999 www.eidosmedia.com info@eidosmedia.com Le attività editoriali del gruppo SESAAB, che ha sede all’ombra della splendida cornice medievale di Bergamo alta, comprendono la produzione di diversi quotidiani, le rispettive edizioni on-line, ed alcune emittenti locali (a Bergamo e nella provincia di Monza Brianza). Il Gruppo serve il bacino di utenza della zona settentrionale lombarda, una delle aree più prospere d’Europa. La decisione di adottare Méthode, la piattaforma multicanale di EidosMedia, fa seguito a un’esigenza preminente di SESAAB, quella di migliorare l’integrazione tra tutti i diversi media del Gruppo, ed è il frutto di un’analisi comparativa approfondita condotta dal gruppo editoriale insieme al proprio staff IT sulle soluzioni disponibili sul mercato. Ad oggi i quotidiani, i portali informativi web e le tv adottano diversi sistemi editoriali, pertanto la condivisione dei contenuti tra i media non risulta agevole. Portare tutta la produzione di informazione all’interno di un’unica piattaforma permetterà di avere un team redazionale dedicato ai contenuti comuni a tutte le edizioni e a tutti i media. L’adozione di Méthode potrà permettere di aggiungere anche l’edizione tablet all’offerta oggi disponibile ai propri lettori. Questa potrà essere generata dal contenuto delle edizioni print e Web,
usando le funzionalità disponibili nell’ultima versione del modulo Méthode Tablet Publishing. Infine, attraverso la piattaforma Méthode, il Gruppo potrà gestire in un unico sistema tutti gli asset provenienti da tutti i propri archivi editoriali. “Il Gruppo SESAAB è un eccellente esempio di come un gruppo editoriale locale sia in grado di svolgere un ruolo essenziale nella vita sociale ed economica del territorio - afferma Gabriella Franzini Amministratore Delegato del Gruppo EidosMedia - Negli ultimi anni, il Gruppo ha saputo trasformarsi sfruttando al meglio le nuove tecnologie. Méthode contribuirà a consolidare il processo di trasformazione in atto, fornendo una base solida per la sviluppi futuri”. La piattaforma Méthode sarà utilizzata da oltre 140 utenti dello staff redazionale del Gruppo SESAAB delle redazioni di Bergamo, Como, Lecco, Sondrio, Varese e Monza e dagli staff tecnici locali.
A proposito di SESAAB
SESAAB è un gruppo editoriale che pubblica diversi quotidiani e periodici nel nord della Lombardia. Il Gruppo annovera tra i propri quotidiani L’Eco di Bergamo, le quattro edizioni de La Provincia (Como, Lecco, Sondrio e Varese) e il settimanale il Cittadino di Monza e della Brianza. Ciascuno ha la corrispondente edizione online e diverse edizioni settimanali oltre a due mensili. Due TV locali (a Bergamo e a Monza), una radio a Bergamo e il mensile di montagna e tempo libero Orobie completano le attività editoriali del Gruppo. Il Gruppo SESAAB usufruisce di uno dei più grandi e moderni centri stampa d’Europa, in grado di stampare oltre mezzo milione di copie al giorno. Lo stabilimento è usato per la stampa di tutte le testate del gruppo oltre a quelle di diversi altri editori.
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Uno dei più dinamici gruppi editoriali locali italiani adotta la piattaforma multicanale di EidosMedia per integrare la produzione cartacea, digitale e broadcasting.
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The Dominion Post sceglie Miles 33 per la gestione dei contenuti digitali e della pubblicità
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GMDE Viale Colleoni, 5 20864 Agrate Brianza (MI) Tel. 0396091790 Fax: 0396091788 http://www.gmde.it La soluzione proposta da Miles 33 è lo strumento ideale per rinnovare l’intero sistema produttivo, dalla gestione dei contenuti editoriali multicanali (web, mobile) alla gestione della pubblicità Miles 33, l’azienda inglese leader in solution provider, ha siglato un nuovo contratto con The Dominion Post, il quotidiano americano con sede a Morgantown in West Virginia, per il rinnovo dell’intero sistema editoriale. La soluzione proposta da Miles 33 è una soluzione completa che consentirà alla redazione del giornale di gestire i contenuti multicanali in modo più efficiente e produttivo. L’obiettivo del The Dominion Post era quello di ampliare le attività editoriali e distribuire i propri contenuti su nuovi canali digitali e, al tempo stesso, concretizzare i propri investimenti. La nuova soluzione editoriale sostituirà il vecchio sistema e sarà composta dai seguenti moduli: • FutureProof per la gestione della pubblicità • SAM AdPortal per gestire il self service dei clienti • CMS3000 per gestire la fatturazione e la contabilità clienti • GN4 per la gestione dei contenuti editoriali • TARK4 per l’archiviazione dei contenuti
• GNWeb per l’integrazione dei contenuti web • GNXpedio, la piattaforma di telefonia mobile di nuova generazione consente la condivisione dei contenuti editoriali e pubblicitari su iPhone, iPad, Cellulari e Tablet Android, desktop e TV. “Siamo stati sempre soddisfatti del supporto ricevuto da Miles 33 in passato e, adesso, siamo lieti di consolidare la nostra partnership nell’era dell’editoria digitale”, ha dichiarato Chris Halterman, Direttore Operativo di The Dominion Post. Il giornale riveste un ruolo importante per i lettori della comunità di Morgantown e per gli studenti della West Virginia University, la vicina sede universitaria, assicurando loro anche una completa copertura d’informazione regionale. Nel 1996, The Dominion Post ha avviato le pubblicazioni online e, solo nel 2005, il servizio è diventato a pagamento. Gestire con successo l’edizione online è stato un elemento determinante a favore di Miles 33 nella scelta della soluzione editoriale che avrebbe consentito al giornale di conquistare il mercato del mobile in rapida crescita e, soprattutto, la maggior parte dei giovani e degli studenti del college cittadino. Le ben note funzionalità di gestione della pubblicità online saranno potenziate con l’avvio di
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di emettere singola fattura ad ogni cliente multicanale, facilitando la propria clientela nell’acquisto dei pacchetti di pubblicità e riducendo le spese amministrative del giornale.
The Dominion Post
Fondato nel 1864, The Dominion Post ha sede a Morgantown, West Virginia, dove riveste un ruolo molto importante nel mercato locale garantendo la copertura di informazione di carattere nazionale e internazionale. Il quotidiano statunitense ha una partnership editoriale con l’emittenza televisiva KDKA-TV con sede a Pittsburgh e, dedica ampia informazione alle attività sportive della West Virginia University.
Miles 33
Miles 33, con una tradizione trentennale di innovazione continua e qualità dei prodotti, è il fornitore leader di soluzioni e servizi per l’industria mondiale dei media. Ha creato una grande organizzazione di installazione esupporto per software di gestione dei contenuti editoriali multicanali e pubblicitari del settore. Miles 33 è supportata da European Capital, fondo er transazioni buyout e prestiti per effettuare management buyout, sostenuto, a sua volta, dall’infrastruttura societaria di American Capital. Miles 33 ha sede nel Berkshire, Regno Unito e opera attraverso sedi dislocate in maniera strategica in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni www.gmde.it
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un nuovo portale di servizi self service che offriranno maggiore convenienza ai lettori e agli inserzionisti sia locali che in ogni parte del mondo e, allo stesso tempo, aumenterà il volume di pubblicità; la distribuzione dei contenuti pubblicitari, mediante la nuova strategia mobile “four screen” rappresenterà nuove fonte di guadagno per The Dominion Post. Tutte le entrate pubblicitarie saranno gestite dal sistema CMS3000 che consentirà non solo la gestione del conto clienti ma sarà anche in grado
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Off Line, Near Line, In Line: le tre soluzioni di SITMA per personalizzare i periodici
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SITMA MACHINERY S.p.a Via Vignolese 1910 41057 – Spilamberto (Mo) Tel.: +39059780311 Fax.: +39059780300 www.sitma.it sitma@sitma.it Chi, aprendo una rivista, non mostra interesse ed ammirazione nel trovare il suo nome scritto non solo sulla etichetta, ma anche su una pagina all’interno della rivista stessa? I “prodotti personalizzati” sono oggi facilmente realizzabili grazie alle tecnologia di SITMA. La società, leader mondiale nel settore del confezionamento dei prodotti grafici ed editoriali, propone agli editori ed ai centri stampa tre soluzioni per creare periodici con copie personalizzate. A seconda delle preferenze dei clienti, si possono personalizzare i periodici con segnature diverse, oppure con il nome del lettore impresso su una pagina, o attraverso l’inserimento mirato di cartoline o buoni d’ordine. Attraverso un sistema di tracking dello stampato, ed una serie di teste ink jet disposte lungo la linea di produzione, è possibile arrivare alla produzione di copie una diversa dall’altra, stampando su una o più segnature il nominativo del
cliente, e raccogliendo e distribuendo in modo selettivo allegati editoriali o inserti pubblicitari, arrivando anche a personalizzare i diversi messaggi promozionali. SITMA propone tre linee diverse di applicativi: - OFF LINE: un impianto “fuori linea”, assolutamente indipendente dal flusso della produzione, dove la linea di inserimento, indirizzatura, confezionamento può essere alimentata con prodotti che arrivano dalla produzione interna o esterna. L’alimentazione delle copie è indipendente, e di solito viene effettuata manualmente. - NEAR LINE: la linea di inserimento, indirizzatura, confezionamento è collegata ad un sistema di produzione di quotidiani o periodici attraverso un buffer di accumulo intermedio. L’alimentazione della testata principale avviene in modo automatico con un collegamento all’impianto di produzione attraverso nastri di trasporto. - IN LINE: un impianto dove la linea di inserimento, indirizzatura, confezionamento è collegata in 1 a 1 con il flusso di lavoro della testata principale, rendendo così possibile la creazione delle copie personalizzate. I tre impianti polivalenti per l’inserimento, l’indirizzamento, il confezionamento delle copie personalizzate sono stati sviluppati secondo le tradizione tecnologica di SITMA, che è quella di fornire soluzioni semplici, robuste, che richiedono scarsa manutenzione ed offrono una grande affidabilità nel tempo. Con ciascuna di queste tre soluzioni, ogni prodotto nasce per un solo, determinato cliente. Da SITMA, soluzioni per ogni necessità, con garanzia di grande affidabilità nel tempo.
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La carta fa crescere gli alberi
Comunicare con la carta è la cosa più naturale del mondo. Perché proviene da una fonte rinnovabile per eccellenza: il legno. L’industria cartaria promuove la gestione sostenibile delle foreste: in questo modo sono più gli alberi piantati di quelli tagliati. Così ogni anno le foreste europee crescono di un’area pari a 1,5 milioni di campi da calcio: sono aumentate del 30% dal 1950 ad oggi. E’ da queste foreste europee che proviene l’88% del legno usato per produrre carta. La stessa carta che fa crescere sempre nuovi alberi, sempre più alberi. Naturale, rinnovabile e riciclabile: è il lato verde della carta
Two Sides è un’iniziativa della filiera della comunicazione su carta e promuove la produzione e l’uso responsabile della carta e della stampa.
Per saperne di più vai su www.twosides.info © Illustration Matthew Hamms
Il lato verde della carta www.twosides.info
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L’Équipe organizza una redazione convergente grazie a Méthode Il noto quotidiano sportivo francese ha scelto l’ultima generazione della piattaforma di EidosMedia per la produzione on-line e print.
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EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milano tel. 02-36732000 Fax: 02-36732999 www.eidosmedia.com info@eidosmedia.com L’Équipe è lo storico quotidiano sportivo parigino che ha rappresentato per generazioni di lettori francesi la principale fonte d’informazione e di analisi di eventi sportivi e che tuttora mantiene questo ruolo. Affiancano il quotidiano l’edizione web, www. lequipe.fr, e due settimanali, tutti punto di riferimento per i lettori, ai quali vengono fornite notizie, commenti e risultati real-time. I titoli cartacei sono anche disponibili su tablet e cellulari. E’ proprio con lo scopo di integrare il complesso flusso produttivo che va dall’acquisizione delle notizie sino alla loro pubblicazione che L’Équipe ha deciso di adottare Méthode, la piattaforma di EidosMedia per la generazione di contenuti XMLbased e la loro pubblicazione multi-canale. “Essere in grado di basare la pubblicazione per tutti i nostri canali su di un contenuto comune, renderà il nostro processo produttivo estremamente più flessibile” sottolinea Bruno Jeanjean, Chief Information Officer de L’Équipe , “e ci permetterà di servire i nostri lettori con notizie ancora più aggiornate”. “L’Équipe opera in un mercato in cui l’essere in grado di fornire ai propri lettori notizie di qualità e risultati nel minor tempo possibile è un evidente fattore di successo”, afferma Gérard Perrier, General Manager di EidosMedia Sarl. “Siamo convinti che Méthode contribuirà in modo
decisivo nel raggiungere questo obiettivo, e che la nostra piattaforma rappresenti una solida base per gli sviluppi futuri del giornale”. Nella prima fase del progetto, Méthode sarà impiegato per la produzione della versione cartacea del quotidiano, mentre il contenuto editoriale verrà esportato per la pubblicazione digitale. A proposito de L’Équipe Fondato nel 1946, L’Équipe è oggi la principale pubblicazione sportiva francese, con una tiratura media giornaliera di 300.000 copie (dati 2011). I contenuti del giornale vengono anche pubblicati dal sito web www.lequipe.fr e da numerose edizioni per tablet e mobile. A partire dal 1980, L’Équipe ha dato vita alla pubblicazione di un supplemento settimanale a colori, oggi noto con il nome di L’Équipe Mag, cui hanno fatto seguito altri titoli di settimanali indirizzati ad una specifica audience di lettori. L’attività editoriale del giornale comprende oltre alle pubblicazioni print e on-line, anche diversi canali radio e TV nazionali e canali TV dedicati alla copertura di eventi sportivi, e una divisione dedicata alla pubblicazione di libri.
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GMDE presenta il nuovo sistema CtP :Advantage N HS di AGFA per stampatori di giornali quotidiani con alti volume di produzione
GMDE Viale Colleoni, 5 20864 Agrate Brianza (MI) Tel. 0396091790 Fax: 0396091788 http://www.gmde.it Agfa Graphics ha aggiunto oggi due nuovi sistemi CtP ad alta velocità per il settore dei giornali quotidiani con alti volumi produttivi. :Advantage N PL HS (Pallet Load, High-Speed) ed :Advantage N TR HS (Trolley Load, High-Speed) hanno una produttività di 350 lastre per ora, 50 lastre all’ora in più rispetto ai sistemi :Advantage N. :Advantage N PL HS, con un design completamente rinnovato, può contenere fino a 6.000 lastre nel sistema automatico di alimentazione con un doppio pallet da 3.000 lastre ciascuno. Il sistema utilizza un processo brevettato ed unico che pre separa le lastre dal foglio intercalare direttamente nella pila di alimentazione, prima del carico nell’alimentatore. Indipendentemente dalle fluttuazioni di temperature, dalle variazioni di umidità relativa o dal periodo di stoccaggio delle lastre, il processo di pre separazione evita inceppamenti delle lastre e della carta causati dell’adesione nella pila di lastre. Il nuovo sistema
brevettato di Agfa Graphics offre minori tempi di fermo macchine ed un efficiente sistema di svuotamento dei fogli di carta all’interno dell’area di raccolta del CtP. Grazie all’aumento di velocità, entrambi i sistemi sono in grado di estendere i tempi di chiusura dei giornali quotidiani, fornendo la possibilità di inserire le ultime notizie e le ultime pagine pubblicitarie ampliando i servizi ai lettori. La maggior velocità permette anche agli editori di giornali quotidiani di rimpiazzare molteplici sistemi più vecchi e lenti con quelli più recenti, innovative e veloci. Questo può dare come risultato dei risparmi negli investimenti ed in altri costi di gestione, come quelli legati alle attrezzature di sviluppo e trattamento o di piega e punzonatura. Un minor numero di CtP permette anche di risparmiare spazio negli ambienti produttivi. :Advantage N TR HS ha un carrello per il trasporto delle lastre dall’ambiente a luce protetta fino all’unità di esposizione (CtP). Questa caratteristica permette agli utilizzatori che non hanno il CtP installato in luce di sicurezza, di avere maggior flessibilità operativa e maggior facilità di utilizzo nel carico delle lastre in ambiente a luce protetta. Con questi nuovi sistemi, Agfa Graphics, mostra la volontà di continuare a investire per offrire all’industria dei giornali quotidiani, prodotti sempre più evoluti ed in grado di ottimizzare flussi e costi di produzione. :Advantage N PL HS ed :Advantage N TR HS sono disponibili per la commercializzazione e installazione, dal 1° settembre 2012.
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I sistemi per alti volumi produttivi raggiungono le 350 lastre per ora, aiutando gli editori ad estendere i tempi di chiusura dei giornali per articoli e pubblicità, senza sacrificare la qualità
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News Limited adotta la soluzione di EidosMedia come fondamento della nuova strategia editoriale Il gruppo editoriale australiano utilizzerà Méthode per mettere in atto una trasformazione radicale che interesserà tutta la produzione print e digital del gruppo.
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EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milano tel. 02-36732000 Fax: 02-36732999 www.eidosmedia.com info@eidosmedia.com Il gruppo media australiano News Limited ha deciso di spostare sulla piattaforma Méthode tutta la produzione che comprende, tra giornali nazionali, regionali e riviste, oltre 160 titoli. L’introduzione di Méthode è alla base della strategia del gruppo australiano che porterà a una trasformazione radicale delle attività produttive, inclusa l’acquisizione di nuovi media asset, cui farà seguito anche una vasta riorganizzazione a livello geografico. Nella strategia del gruppo, Méthode favorirà una importante trasformazione del business portando tutti i titoli all’interno di una piattaforma editoriale comune, favorendo la sostituzione della moltitudine di sistemi e soluzioni oggi in uso all’interno dei cicli produttivi dei diversi prodotti. In una dichiarazione rilasciata da News Limited, Kim Williams, Chief Executive di News Limited Australia, sottolinea: “L’investimento in Méthode copre le attività di base per conquistare i nostri clienti. Méthode ci permetterà di creare il contenuto una sola volta e di pubblicarlo ripetutamente su ogni tipo di piattaforma utilizzata dai nostri lettori – carta, Web, tablet, smartphones e televisione. Noi” continua Kim Williams “siamo una media
company e come tale abbiamo confidenza con tutti i canali gestiti da Méthode, che potrà essere utilizzato dai nostri giornalisti per produrre contenuti eccellenti in modo più efficace.” Secondo uno studio condotto in fase di analisi, l’impiego di Méthode nel ciclo produttivo ridurrà il numero di passi necessari per la pubblicazione di un articolo su carta, Web, cellulare e tablet, dagli attuali 70 a meno di 20. “Il progetto News Limited, che rappresenta ad oggi il più ambizioso progetto di implementazione di Méthode, farà nascere una delle redazioni integrate più grandi al mondo” afferma Gabriella Franzini CEO del gruppo EidosMedia. “Questo è il tipo di scalabilità che avevamo in mente sin da quando abbiamo concepito la nostra soluzione, siamo quindi entusiasti di far parte di un progetto così importante”. “La visione che News Limitied ha del futuro dei media in Australia è illuminante”, afferma Lodovico De Briganti, General Manager di EidosMedia Pty, la filiale australiana di EidosMedia “e noi siamo pronti a usare tutte le potenzialità e la flessibilità di Méthode per aiutare a fare di questa visione una realtà.”
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Progettare lo sviluppo Reinventare i quotidiani
Insidiato dalla Rete e dalle nuove piattaforme digitali come tablet e smartphone, il prodotto stampato deve trovare la forza per “reinventarsi” nei contenuti, nell’organizzazione redazionale e nelle diverse funzioni aziendali. Fra gli obiettivi prioritari lo sviluppo delle redazioni multimediali e l’interazione con i lettori. a pagina 3
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Periodico mensile. Anno XIX n. 74 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 21 del 27-01-2010 - Iscrizione ROC n. 4753
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Filo diretto Le aziende informano
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Coordinare stampa, finishing e distribuzione può portare all’abbattimento dei costi, all’aumento dei margini e ad una maggiore efficienza. Dall’iniziativa canadese di Globe and Mail e Transcontinental agli investimenti tecnologici negli stabilimenti italiani, una panoramica sulle iniziative per l’integrazione dei servizi alla stampa quotidiana e periodica. a pagina 10
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Semplificare la distribuzione
Hugo Beck
L’incidenza della distribuzione sul totale dei costi è senza dubbio eccessiva, soprattutto di fronte a nuovi cali di redditività. Il sistema editoriale italiano deve inventare nuovi modelli per semplificare e rendere più efficiente la distribuzione del prodotto stampato verso le oltre 30.000 edicole presenti nel nostro Paese. a pagina 17
Digitale e offset: concorrenti o alleati?
Foliazioni ridotte e basse tirature possono aprire opportunità per la stampa dei giornali in digitale. Stampa offset e stampa digitale: alleati o concorrenti nello sviluppo del mercato editoriale dei prossimi anni? Abbiamo cercato qualche risposta. a pagina 22
Lastre low-chem: primi risultati in produzione
Primi bilanci della sperimentazione presso il centro stampa del Gruppo Athesis di Caselle di Sommacampagna (Vr): risparmi durante il ciclo industriale, maggiori economie gestionali, ridotto impatto ambientale e qualità sul prodotto finale in linea con le aspettative. a pagina 26
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Formazione professionale: novità dalla Francia
A Saint-Etienne è attivo il nuovo centro di formazione multimediale International Rhône-Alpes Médias (IRAM), nato dalla collaborazione fra due Università locali e WAN-IFRA, con il sostegno della Regione Rhone-Alpes e delle istituzioni locali. a pagina 29
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Le Rubriche
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ISSN 1974-7152