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GRANDI EVENTI ASI - Youngtimer StyleFest

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GRANDI EVENTI ASI

GRANDI EVENTI ASI

IL FUTURO DELLE ORIGINI

LADDOVE 56 ANNI FA FU SIGLATA LA FIRMA COSTITUTIVA DELL’ASI, IL SODALIZIO HA ORGANIZZATO LA 1^ EDIZIONE DI UN EVENTO DESTINATO A DIVENTARE UN PIACEVOLE APPUNTAMENTO FISSO, “YOUNGTIMER STYLEFEST”, DEDICATO A SOLE VETTURE STORICHE ANNI ’80 E ’90.

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di Luca Marconetti

Il 15 settembre 1966 a Bardolino, gioiello medievale sospeso fra i celebri vigneti e le placide acque della sponda veneta del lago di Garda, un gruppo di appassionati possessori di auto d’epoca si ritrovarono per dare vita al movimento che sarebbe diventato l’ASI, firmandone l’atto costitutivo. I modelli di allora oggi veleggiano verso il secolo di vita ma all’epoca erano… youngtimer! Sì, perché, gran parte di quelle dei fondatori dell’ASI, attualmente categorizzate come Veteran e Vintage, all’epoca avevano 20, 25, 30 anni, la stessa età delle protagoniste di queste pagine, dove vi raccontiamo un evento che è di nuovo una “prima” per ASI, un concorso interamente dedicato a “giovincelle” che prefigurano quali saranno i modelli che collezioneremo da qui in avanti. Il suo nome è “Youngtimer StyleFest”. Un evento, perciò, dalla forte carica simbolica e, anzi, definibile quasi una dichiarazione di intenti, a partire dalla scelta del luogo: dove tutto ebbe origine, oggi si delinea netto il percorso che ASI seguirà, quello di unire a tutela, preservazione e difusione della cultura di un grande passato come ha fatto in questi 56 anni, all’apertura verso modelli a due, quattro e più ruote i quali, nel 1966, non erano nemmeno nella testa dei progettisti. E allora eccoci qua, un po’ come quando si festeggia un matrimonio o la nascita di un figlio, momenti che, se si ritorna con la mente all’infanzia, sembrano lontanissimi e invece sono arrivati: tutto questo è stato “Youngtimer StyleFest”, un concorso di stile - non di eleganza - dedicato ad automobili degli anni ‘80 e ‘90 (costruite fino al 2000), suddivise in 8 categorie molto funny, nulla di rigido o troppo impostato: “Pop Cars” (le vetture popolari costruite in un grande numero di esemplari e spesso diventate iconiche per il ruolo sociale e culturale che hanno rivestito); “Gran Turismo” (lussuose, prestigiose e potenti); “Coupé” (derivate dalla grande serie ma con alcune soluzioni che le rendono speciali); “Via col Vento” (le spider per gli amanti della libertà e della guida en plein air); “Cabrio della Costiera” (scoperte ma lussuose e comode per la famiglia); “Quattro Porte” (ammiraglie e limousine ma dal piglio sportivo); “Cavallina & Cavallino” (una categoria esclusivamente dedicata a Porsche e Ferrari); “Dai Rally alla Strada” (modelli stradali realizzati per l’omologazione nelle varie categorie di rally). Sabato 9 aprile, le 75 vetture partecipanti sono state presentate alla giuria - composta dal presidente della Commissione Nazionale Manifestazioni ASI, Ugo Amodeo, da Achille Gerla, esperto di motori e organizzatore di un evento come la Vernasca Silver Flag e da Tiziano Romeo, profondo conoscitore del fenomeno Youngtimer - e al pubblico nel bellissimo contesto di Villa Carrara-Bottagisio, col suo parco aperto alla cittadinanza che abbraccia una porzione di lago regalando uno scorcio mozzafiato. Si attendeva il peggio dal meteo, invece la pioggia non è arrivata e quindi alle 18.00, tutte le vetture hanno potuto sfilare sul lungolago Francesco Lenotti, fra due ali di folla incuriosita e con sfondo un insolito tripudio di colori generato dalle aiuole che ospitano 50.000 tulipani in fiore (Bardolino ha ottenuto il premio come “Comune più fiorito d’Italia” nel 2019). Queste sono state presentate una per una dal giornalista ASI Luca Gastaldi e dalla vicepresidente della Commissione Giovani Francesca Manzini.

Domenica la kermesse, dopo un giro panoramico per far sgranchire i CV delle ragazzine, si è spostata nel Bresciano, con visita al museo della Mille Miglia di Sant’Eufemia della Fonte (BS) e il commiato finale a Padernello, presso il ristorante “Cascina La Bianca”. Tantissime e di tipologie fortemente diferenti, le vetture presenti al concorso, che andavano da una Fiat Uno Turbodiesel del 1993, a una Ferrari 550 Maranello, passando per auto entrate nell’immaginario collettivo come Rover Mini Cooper, Volkswagen Golf, Renault 5 Maxi Turbo, Fiat Barchetta e Mazda MX-5 ma anche pezzi davvero rarissimi, quando non unici, come una Maserati Ghibli Cup del 1996, unico esemplare realizzato in livrea arancione, una Lancia Delta Integrale Evo “Martini 6” del 1992, una Ford Mustang LX Cabriolet 3^ serie del 1993, una Nissan 300 ZX del 1994 nella rarissima configurazione Convertible o un’Alfa Romeo Alfetta GTV6 del 1983 della Scuola Federale ACI Sport di Vallelunga. Tante le “instant classic” tedesche quali Mercedes (SL R107 e R129, W eA124, SLK, Classe E W210, CLK), probabilmente il marchio più rappresentato, BMW (Z1, Z3, Serie 3 Cabriolet e Coupé E36 ed E46), Porsche (911 Speedster, 964 e 993), Opel (con una rarissima Calibra 8V del 1992 versione “base”), Audi (Coupé quattro S2, TT Coupé e Roadster). In rappresentanza dei cugini d’Oltralpe un’elegante Peugeot 406 Coupé del 1998, un’immarcescibile Citroën 2CV Charleston del 1985 e una rarissima Matra-Talbot Murena (1982). Anche la produzione giapponese è molto apprezzata fra le Youngtimer: oltre alla già citata Nissan erano presenti Honda CRX del 1993 e S2000 del 1999, più una Toyota Celica ST 4WD del 1992 (esposta accanto alla Delta “Martini”: avranno avuto da raccontarsene…). Immancabili le Ferrari, fra le quali una stupenda 355 GTS blu con interni crema del 1994. Ad infiammare i cuori della giuria popolare è invece stata una DeLorean DMC-12, una delle star cinematografiche su quattro ruote più famosa. Durante il pranzo di domenica si sono svolte le premiazioni (l’elenco completo dei premi lo vedete nel riquadro dedicato) che ancora una volta hanno messo in luce l’estrema poliedricità e varietà di questo mondo che sta diventando sempre più importante e considerevole e, si badi bene, non solo fra i giovani - comunque i più sensibili, essendo queste le auto della loro infanzia - ma anche fra collezionisti già scafati che, nei garage, stanno lasciando sempre più posto alle Youngtimer… Basti vedere le diversissime età degli equipaggi partecipanti. La palma per la vettura “Best of Show” è

andata alla Mini Cooper Cabriolet del 1995 (l’ultima Mini “classica” prodotta con il marchio Rover) del giovane Andrea Pegoraro. Questa piccola cabrio è stata prodotta in poco più di mille esemplari, caratterizzati da un allestimento ricco di accessori e rifinito nei minimi dettagli. L’esemplare, vincitore anche della categoria “Pop Cars”, non poteva che presentarsi nella tradizionale livrea British Racing green. Partner di ASI “Youngtimer StyleFest” è la fiera internazionale Auto e Moto d’Epoca di Padova (20-23 ottobre 2022), che ha assegnato il premio messo in palio alla Honda CRX di Guido Frisetti, per la sua particolarità e perché testimone di una passione tramandata di padre in figlia. L’evento ha avuto il supporto del locale club Benaco Auto Classiche, che già da un paio d’anni si è inventato il suo concorso per auto Youngtimer e che sa quindi di cosa si tratta; la capacità di muoversi sul territorio, anche a livello burocratico, del suo presidente Ugo Vittoni e del vicepresidente Alessandro Lonardelli, ha fatto il resto. Una “prima” riuscita per far ben sperare non solo, che tutto ciò si possa ripetere sempre più in grande (magari anche con le due ruote) ma che sia anche un’ampia e luminosa finestra sul futuro dell’intero movimento.

PREMI E RICONOSCIMENTI

BEST OF SHOW/POP CARS: Rover Mini Cooper Cabriolet (1995) - Andrea Pegoraro CABRIO DELLA COSTIERA: Mercedes-Benz 560 SL (1987) - Jochen Meuren CAVALLINA & CAVALLINO: Porsche 911 Speedster (1989) - Carlo Grelewski VIA COL VENTO: BMW Z1 (1990) - Nicola Marini QUATTRO PORTE: Jaguar XJ8 (1998) - Cristiano De Giuli DAI RALLY ALLA STRADA: Lancia Delta Integrale Evoluzione “Martini 6” (1992) - Lucio Gabbarini GRAN TURISMO: Maserati Ghibli Cup (1996) - Aldo Foroni COUPÉ: Audi TT (1999) - Duilio Meschini PREMI SPECIALI: Ford Mustang 3^ Serie LX Cabriolet (1993) - Giuseppe Chizzolini, Mercedes-Benz CLK 430 (1999) - Giampiero Monetti PREMIO GIURIA POPOLARE: DeLorean DMC-12 (1981) - Adriano Bachioni PREMIO “AUTO E MOTO D’EPOCA”: Honda CRX (1993) - Guido Frisetti

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