Veglia LA
Salvatore Vivenzio Chiara Raimondi
Veglia LA
SALVATORE VIVENZIO • CHIARA RAIMONDI Prefazione di Barbara Baraldi
pagine 7- 13 Aerosmiths - Dream On pagina 29 The Velvet Underground & Nico - Sunday Morning pagine 31 - 37 Sting - Desert Rose pagine 56 - 67 The Velvet Underground & Nico- Venus in Furs pagine 70 - 79 Agamennone di Eschilo
La Veglia
Storia: Salvatore Vivenzio Disegni: Chiara Raimondi Grafica: Chiara Raimondi Supervisione: Salvatore Cervasio Prodotto da: ALT! Associazione Lettori Torresi Stampato in Italia www.associazionelettoritorresi.it www.lastanza.altervista.org Si ringrazia: Simona Di Rosa, Francesco Sangiovanni, Giulio Visciano, Barbara Baraldi
Prefazione di Barbara Baraldi
“I sogni sono risposte a domande che non siamo ancora in grado di formulare”, lo diceva Mulder in un vecchio episodio di X-Files. Questa frase si è nascosta da qualche parte nel mio subconscio ed è tornata a trovarmi oggi, mentre leggevo La veglia. Un racconto fatto di suggestioni, in cui stralci di canzoni si intrecciano con immagini senza testo, di pura bellezza. E dove famose citazioni sui sogni ci colpiscono all’improvviso. Italiano e inglese si mescolano. Dream on, sussurra la voce seducente di Steven Tyler. E poi arrivi in un deserto dai toni sanguigni e come colonna sonora c’è Sting. Gli aforismi sembrano moniti di un dio severo che separa mondi differenti. E così precipitiamo da una scala alla Escher, corriamo tra le pareti inospitali del labirinto di Cnosso, per poi trovarci in un luna park horror che sembra partorito da un racconto di King. Tutto questo ci regala un senso di continuità spezzata. Ogni volta che credi di trovare un denominatore comune alla lettura, sei altrove. Non è forse così, che accade nei sogni? Salvatore Vivenzio scrive un soggetto frammentario, un delirante e poetico percorso nella mente umana di chi sogna. E Chiara Raimondi dona corpo, sangue e colore a questo percorso. Un’accoppiata che lascia il segno, una riconferma dopo Kristen, il loro precedente lavoro, di due talenti da tenere d’occhio.
“Quando da piccolo facevo un sogno che si metteva male, diventando man mano un incubo, anche se mi svegliavo dovevo in qualche modo richiudere gli occhi, rientrare nel sogno e aggiustare le cose.” Salvatore Vivenzio
Accompagna la lettura di questo capitolo con il brano “Dream On” degli Aerosmiths:
“Dream On,
Dream On,
dream until your dreams come true
Dream On, Dream On,
dream on, dream on, dream on...
Dream until your dream come true
Sing with me, sing for the year Sing for the laughter
and sing for the tear
Sing with me,
just for today
Maybe tomorrow, the good Lord will take you away.�