Mario Luzi - SI STESE
MARIO LUZI
SI STESE
Metteliana
Si stese nel paese una muta domenica di neve. Disparve ogni visibile segnale di creature in quell’unico biancore. Si spense la molteplicità, si sfece il variopinto del mondo, della scena. L’essere si riprese ogni apparenza, fu solo con sé, con la sua essenza. Che cosa restò fuori dall’incontaminato albore? I casi della storia o i segni della nostra vanagloria? La vita però era prima e dopo di sé. Era.
(muta)
La poesia si legge in autografo in pulito nella Agenda Banco di Sicilia 2003, in cui sono compresi gli inediti approvati e successivamente editi postumi in Lasciami, non trattenermi (Milano, Garzanti, 2009); si trova nella pagina 27-28-29 ottobre, a fronte di Qui, nell’essere (30-31 ottobre1-2 novembre). La poesia è posta sotto un segno ‘x’, ma senza esplicita approvazione (diversamente da quella a fronte, siglata da un ‘sì’ sottolineato).
Questa poesia non è stata licenziata dall’autore, ma è stata tuttavia da lui ricopiata – con ogni probabilità – in una serie di testi in pulito, senza pentimenti. Questo un poco ci consente di renderla pubblica – come altre analoghe stampate precedentemente in plaquette da Paolo Mettel con l’autorizzazione di Gianni Luzi in occasioni di anniversari – e rubricarla tra gli ultimi e sempre suggestivi appuntamenti del poeta con la magia del suo linguaggio.
Stefano Verdino
Questa plaquette è stata voluta dall’Associazione Mendrisio Mario Luzi Poesia del Mondo per ricordare il settimo anniversario della scomparsa dell’amico poeta. Tiratura di 160 esemplari su carta Amatruda. Mendrisio, 28 febbraio 2012