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Sitografia_____________________________________________________________ p.148
nel tempo della vecchiaia. Alla figura geometrica del cerchio si preferisce così quella più domestica – e più umilmente imperfetta, e forse per questo più vicina al gusto di Luzi – della scala a chiocciola: pur volgendosi su se stessa, a ricordo della necessità di rifarsi a quanto precede, non manca di salire e di portare così, scalino dopo scalino, a piani più alti di realizzazione poetica, di consapevolezza.
Ma qual è la destinazione finale? Dove porta la scala, una volta salita? Ad un porto sicuro, ad una dottrina la cui Verità si accoglie e si riconosce tuttavia con l’umiltà di chi, anche se estremo – e dunque forte della fisiologica saggezza della vecchiaia – si riconosce da sempre e per sempre un principiante: qualcuno che, pur prossimo alla fine, sa bene di essere solo all’inizio.
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