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Testimonianza di Mons. William Shomali
Cari ascoltatori di Radio Maria in tutto il mondo sono monsignor William Shomali, vicario patriarcale per la Chiesa di Giordania. Quando ero studente a Roma negli anni ‘80, ascoltavo Radio Maria. Mi dava molta pace e serenità e non sapevo che Radio Maria esisteva in tutto il mondo Venendo qui in Giordania da tre anni ho scoperto che c’è una sezione mobile per questa Radio che contribuisce a qualche programma in lingua araba. Ho la gioia di contribuire di tanto in tanto qualche conferenza su un tema particolare.
Vorrei ringraziare Radio Maria per quello che fa nella trasmissione della fede, specialmente nel tempo di Coronavirus. Quando le chiese sono chiuse, il popolo di Dio non può venire a celebrare e la Chiesa, tramite i diversi mezzi di comunicazione sociale, (noi parliamo di Radio Maria) Chiesa arriva a tutte le case. Vorrei raccontare una barzellettina che ho sentito recentemente: il diavolo dice al Signore: «Ti ho sconfitto perché ho fatto chiudere tutte le chiese del mondo». Il Signore dice: «È vero che tutte le chiese del mondo sono state chiuse durante questa pandemia, ma sono riuscito a trasformare tutte le case e in chiese domestiche» Quello che il Signore ha detto avviene grazie a tutti i mezzi di comunicazione che la Chiesa dirige. I miei auguri e gratitudine agli operatori di Radio Maria.
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Testimonianza di padre Laurent Nadembega per Radio Maria Burkina Faso
Cari ascoltatori di Radio Maria buongiorno, sono padre Laurent Nadembega, direttore editoriale di Radio Maria Burkina Faso. In questo momento difficile del Coronavirus è nella speranza che vorrei rivolgere a tutti il mio saluto fraterno e assicurarvi della mia unione di preghiera. Tramite i media sentiamo tutto ciò che sta accadendo nel mondo e nel vostro paese, l’ Italia in particolare Ma è nella fede che manteniamo viva la speranza e imploriamo Dio che porti via questa malattia e tutto ciò che oggi distrugge il nostro mondo. Radio Maria esiste in Burkina Faso dal 1993 prima a Ouagadougou nella capitale, poi dal 1997 nell’arcidiocesi di Koupéla, dove sono io. Quindi sono ventisette anni di presenza. É la prima Radio Maria in Africa. É grazie in particolare alla vostra generosità che Radio Maria Burkina è stata creata e vi ringraziamo per questo Il Burkina Faso, per chi non lo sa, è un Paese dell’Africa occidentale.
Come molti paesi in Africa, anche l’ultima fase è colpito dal Covid-19. Il primo caso positivo di Coronavirus è stato segnalato il 9 marzo Oggi ci sono più di ottocento persone infette e più di cinquanta morti Sin dai primi momenti Radio Maria Burkina Faso è stata al primo posto. Abbiamo invitato i medici a informare la gente sulla malattia e sulla sua gravità e anche a sensibilizzare in modo che possano proteggersi dalla malattia. Successivamente abbiamo continuato con messaggi spot sulle misure barriere. In Burkina Faso l’arcivescovo emerito di Koupéla, dove sono, e anche un cardinale hanno sofferto del Coronavirus, ma grazie a Dio sono guariti e ringraziamo Dio per questo. Il nostro arcivescovo attuale è stato confinato per due settimane perché aveva visitato il suo predecessore senza sapere che soffriva del Covid-19.
Per combattere la malattia, il governo ha adottato molte misure: chiusura dei mercati, chiusura delle scuole, delle chiese e altri luoghi di culto, quarantena di alcune città, confinamento forzato di persone Tutte queste misure sono buone per proteggere la popolazione, ma hanno aumentato la povertà. In realtà, molti vivono di ciò che guadagnano giorno dopo giorno e lavorano nel settore informale come il piccolo commercio, i piccoli lavori manuali. Durante questo periodo, Radio Maria è diventata il centro nevralgico della vita della nostra Chiesa locale Il team della Radio organizza la vita spirituale I tempi di preghiera sono stati moltiplicati: almeno due Messe al giorno, tempi di meditazione, preghiera del Rosario ed altre devozioni ancora. Le persone spesso ci chiamano per chiedere di pregare per loro.
Ci sono molte testimonianze che attestano che i fedeli cristiani ci ascoltano La Radio è diventata come la Cattedrale e la chiesa parrocchiale per i cristiani. Il momento più importante è stata la celebrazione delle festività pasquali. Fu solo per Radio che la gente era in grado di seguire tutte le celebrazioni.
Qui pochissime persone hanno la televisione o internet per poter sfruttare i mezzi moderni. Non hanno nemmeno l’elettricità. Quindi capite che la Radio rimane il mezzo più accessibile a tutti. Abbiamo anche avviato lezioni per aiutare gli alunni e altri studenti a continuare ad imparare nonostante la chiusura delle scuole Ma come tutti sappiamo, Radio Maria vive della generosità degli ascoltatori. Per noi, ad esempio, qualche raccolta in chiesa e poi che le chiese sono chiuse e le persone non possono più lavorare. Il compito diventa ancora più difficile per la Radio. Già non abbiamo abbastanza risorse per sopravvivere. Contiamo sempre sulla Provvidenza e sulla generosità dei benefattori per continuare il nostro lavoro di evangelizzazione
Quest’anno il tema della Mariatona è portare il sorriso di Maria a tutti. Tra poco le chiese si apriranno di nuovo. Pensiamo sempre di poter adempiere il nostro compito e di portare la speranza e la gioia di Maria a tutti. In questi tempi difficili pensiamo anche a voi. Sappiamo che il Covid-19 ha colpito il vostro Paese più duramente. Pensiamo alle vittime, alle loro famiglie e a tutte le persone che si impegnano ogni giorno per vincere la malattia Vi assicuriamo della nostra unione di preghiera. Dio vi benedica e cacci via questa malattia lontano da noi tutti. Possa la Regina di Radio Maria proteggerci tutti. Ciao ciao. Grazie a tutti.
Testimonianza di don Thomas Banda per Radio Maria Zambia
Ciao a tutti, sono don Thomas Banda, direttore di Radio Maria Zambia. Vorrei salutare tutti gli ascoltatori di Radio Maria Italia e esprimere loro la mia solidarietà a tutti coloro che si stanno prendendo cura dei malati e a quelli che stanno piangendo un loro caro che hanno perso da poco a causa del Coronavirus. Vorrei assicurare loro, ovunque essi siano, che Radio Maria li accompagna con la preghiera. Come risposta alla pandemia di Coronavirus Radio Maria Zambia ha ripensato la sua programmazione. Al posto delle due Messe quotidiane che normalmente si trasmettevano, ora ne abbiamo quattro giornaliere La bellezza di queste Messe sta nel fatto che sono celebrate da sacerdoti che provengono da ogni parrocchia dell’arcidiocesi.
Le Messe sono state programmate dai parroci che le celebrano alla Radio e i parrocchiani sono contenti di seguire la Messa celebrata da un loro parroco Oltre alle Messe recitiamo anche il Rosario molte più volte rispetto a prima. E questo rosario si prega anche per il Coronavirus. Infatti noi imploriamo nostra Madre Maria affinché interceda per noi. Ci avvaliamo anche della collaborazione di laici e preti di diverse congregazioni che trasmettono riflessioni e parole di incoraggiamento ai nostri ascoltatori.
La nostra redazione ha anche formulato molti messaggi per istruire i cittadini su pericoli del Covid-19 e sui possibili modi per evitare di contrarre il virus. Questi messaggi vanno in onda ogni giorno per rendere tutti consapevoli dei pericoli di questa epidemia Lo Zambia come tanti altri Paesi africani, è cosciente del fatto che questa pandemia non è ancora ben conosciuta, che è molto contagiosa e può tornare facilmente.
Ed è per questo che questa campagna per combattere il virus è veramente incisiva. Come in molti Paesi, la pandemia di Coronavirus ha colpito l’economia dello Zambia. Molte persone hanno perso il lavoro, specialmente quelli nelle piccole imprese. Anche lo Zambia, come paese, ha perso le sue entrate, perché pochissime persone pagano le tasse su beni e servizi. Anche gli operatori della Chiesa ne sono colpiti. La Chiesa non ha soldi per pagare gli operai, nemmeno i catechisti. Permettetemi di approfittare di questa occasione per ringraziare sinceramente i cristiani ascoltatori di Radio Maria È stato attraverso il vostro contributo che abbiamo Radio Maria in Zambia
La stazione che ci avete dato, ora è diventata il centro della Chiesa. Grazie mille. Comunque, nonostante la presenza di questa malattia, noi siamo rimasti pieni di speranza e di fiducia in Dio. Noi crediamo che Dio ci ha creati non per vivere una vita da depressi, ma una vita in pienezza Nel mezzo di questa situazione abbiamo comunque conosciuto testimoni di fede e di buona volontà. Alla fine ne usciremo vittoriosi non soltanto per coloro che rimangono in vita, ma anche per coloro che saranno chiamati da Dio.
La speranza è più forte della paura e della morte Per questo l’avremmo vinta Dio vi benedica tutti Don Thomas, direttore di Radio Maria Zambia.