3 minute read
EDITORIALE
ABC - Azione Benessere Casa
“È stato elaborato un programma significativo di riqualificazione del patrimonio da adottare assieme ad un approccio di vicinanza all’utenza. È indispensabile, per questi scopi, condividere gli obiettivi con la Regione e con gli enti locali. ABC appunto, che significa agire per fare della casa pubblica un elemento di welfare, con positive ricadute sociali”. Ater Umbria da amministratrice di alloggi a coautrice di abitazioni. L'approccio alla rigenerazione urbana secondo il Presidente Emiliano Napoletti
Advertisement
di Noemi Campanella
Sono oltre 10.650 le unità immobiliari gestite da Ater Umbria, l'Ente attuativo delle politiche della Regione Umbria nell’edilizia popolare, nei capoluoghi e su tutto il territorio, con più di 7.340 famiglie residenti, per un totale di quasi 20.000 abitanti. In questo contesto nasce ABC - Azione Benessere Casa che proietta Ater Umbria da amministratrice di alloggi a coautrice di abitazioni: Azione come messa in moto del meccanismo attuativo delle operazioni progettate, Benessere come realizzazione di un’ampia serie di interventi di riqualificazione del patrimonio, Casa come vivibilità attraverso il miglioramento degli spazi e la connessione i territori di riferimento. Erede degli enti provinciali di Perugia e Terni, Ater Umbria è da dieci anni il soggetto unico regionale che nella realtà regionale si occupa di edilizia residenziale pubblica, pronta alle sfide sociali ed economiche del territorio, dal sisma alla pandemia, nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ne abbiamo parlato con il Presidente Emiliano Napoletti che spiega: “È stato elaborato un programma significativo di riqualificazione del patrimonio da adottare assieme ad un approccio di vicinanza all’utenza. È indispensabile, per questi scopi, condividere gli obiettivi con la Regione e con gli enti locali. L’obiettivo condiviso è ABC appunto, che significa agire per fare della casa pubblica un elemento di welfare, con positive ricadute sociali. ABC è sintesi immediata di cosa Ater Umbria vuol fare in termini di rigenerazione urbana, coniugando un vasto programma di interventi edilizi con un’attenzione concreta alle esigenze del territorio e dell’utenza. I lavori saranno nel segno dell’efficientamento energetico, del risparmio di suolo e della migliore integrazione possibile nei vari contesti, perché le case pubbliche respirino nelle città e nei borghi, contribuendo a renderli vitali. La gestione valorizzerà l’analisi delle necessità abitative e la vicinanza e lo scambio con gli inquilini attuali e futuri. La riqualificazione edilizia degli alloggi - spesso vecchi per condizioni e concezione - è uno dei presupposti del benessere abitativo che per essere davvero conseguito ha bisogno di una gestione che valorizzi il ruolo degli utenti in modo che siano consapevoli dei vantaggi e responsabili nella conservazione del patrimonio. E tutto questo sta avvenendo grazie a un percorso di condivisione con la Regione”. Tra gli interventi si segnalano: il Superbonus 110%, la ricostruzione post sisma, il Piano ripristini 2021-2023 e la rigenerazione urbana per la qualità dell’abitare. Il contesto degli alloggi assume e assumerà valore sempre più significativo,
nella diminuita certezza dei fattori tradizionali quali lavoro e reddito tendenzialmente stabili. “Ater Umbria ha profuso grande impegno nell’integrare persone, territori e beni su tutta l’area regionale – spiega Napoletti - abbracciando logiche di stampo aziendale per conciliare tenuta economica e tutela dell’interesse pubblico. Essa opera in realtà disparate in termini di densità abitativa, di condizioni degli immobili e, soprattutto, di caratteristiche e bisogni degli utenti ed occorre considerare che tali fattori sono e saranno in rapido cambiamento. Non servono più solo alloggi per lavoratori sostanzialmente omogenei, a reddito fisso non elevato ma con prospettive stabili o di miglioramento. Occorre rispondere a esigenze varie e mutevoli, fatte di disomogeneità e picchi in termini, a poco voler dire, di dimensioni degli alloggi, di tempi di fruizione, di possibilità di spesa. Per di più, il contesto degli alloggi stessi per localizzazione, situazione dei luoghi circostanti, livello di integrazione con i servizi e il tessuto urbano o rurale di riferimento, assume e assumerà valore sempre più significativo, nella diminuita certezza dei fattori tradizionali quali lavoro e reddito tendenzialmente stabili”. “Ater gestisce cantieri e inquilini, finanziamenti regionali e nazionali – conclude Napoletti - ha svolto e svolgerà un ruolo essenziale nella ricostruzione a seguito del sisma ed intende verificare quantità e qualità delle esigenze abitative per aumentare e calibrare la risposta, aumentarne l’efficacia, ridurre gli sfitti, avviare la sperimentazione di approcci collaborativi che coinvolgano l’utente e lo spronino a vivere la casa popolare non solo nella dimensione dell’alloggio più economicamente conveniente ma come occasione di sviluppo sociale. ABC-Azione Benessere Casa è l’approccio di Ater verso la rigenerazione urbana, come messa in moto del meccanismo attuativo delle operazioni progettate, realizzazione di un’ampia serie di interventi di riqualificazione del patrimonio e vivibilità, attraverso il miglioramento degli spazi e la connessione con i territori di riferimento. Da amministratori di case a coautori di abitazioni”.
Emiliano Napoletti Presidente Ater Umbria