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FELLINI: VISIONI, EMOZIONI E RICORDI...

“Nulla si sa, tutto si immagina”. Una citazione celebre di Federico Fellini che racchiude il suo mondo onirico e visionario, la sua capacità di creare, osare e riuscire a restituire sul grande schermo poetiche suggestioni, emozioni, ricordi. Al grande regista, vincitore di cinque premi Oscar, amato nel mondo dai più grandi maestri della settima arte, è dedicata la mostra “Fellini. Cinema è sogno”, a cura di Mauro Carrera e Stefano Roffi, allestita dalla Fondazione Magnani-Rocca nelle sale della Villa di Mamiano di Traversetolo, in provincia di Parma.

Inaugurata a marzo e in programma fino al 2 luglio, l’esposizione omaggia il regista nel trentennale della sua scomparsa, avvenuta il 31 ottobre 1993 a Roma, all’età di 73 anni. Una sede espositiva prestigiosa che ebbe anche come ospite il compositore Nino Rota, l’artista che Fellini definiva “l’amico magico”, e che fu autore delle colonne sonore di film quali 8½, Giulietta degli spiriti, Satyricon, Roma, Amarcord, Il Casanova. Ideatore di pellicole di fama internazionale, narratore dell’Italia del suo tempo, capace di coglierne i cambiamenti, Fellini inaugura il suo stile personale con “Lo sceicco bianco”, scritto con Ennio Flaiano, passando poi per film come I vitelloni, La strada, del 1954, Le notti di Cabiria del 1957, La Dolce Vita (1960) con le sue scene immortali, come il bagno di Anita Ekberg nella Fontana di Trevi a Roma, l’onirico 8 ½ (1963), Amarcord (1973), fino alle opere successive, fra cui Il Casanova di Federico Fellini, Prova d’orchestra, La città delle donne, E la nave va del 1983. L’esposizione presenta ai visitatori costumi maestosi, appartenenti allo CSAC di Parma (Centro studi e archivio della comunicazione), realizzati per i film e indossati da attori come Marcello Mastroianni e Donald Sutherland, fotografie d’epoca, disegni di Fellini e le locandine dei film, preziosi documenti della storia del cinema e della grafica. Fellini ha attraversato la storia del cinema creando nuovi linguaggi, personaggi, maschere, riuscendo a innovare da grande orchestratore di visioni, immagini e ritmi narrativi. Guardare a Fellini e alla sua opera creativa permette di conoscere la memoria di un’Italia piena di ambizioni e di venire a contatto con un certo senso della vita, racchiuso in un’intuizione del regista per cui “l’unico vero realista è il visionario”.

Nella pagina a fianco in alto a sinistra: Federico Fellini, 8 1/2, 1963. Locandina del film

Nella pagina a fianco in basso a sinistra: Federico Fellini con Giulietta Masina. Premio Oscar nel 1964

Al centro in basso: Federico Fellini, La strada 1954. Locandina del film

In questa pagina in alto: Federico Fellini e Andy Warhol. Foto Mimmo Frassineti, Roma 1977

In questa pagina in basso a destra: Federico Fellini, La Dolce Vita 1960. Locandina del film

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