2 minute read

RE E REGINE DEGLI SCACCHI

Ormai è scaccomania. Sarà l’onda lunga di “La regina degli scacchi”, sarà il grande aumento delle persone che, in tutto il mondo, giocano sulle piattaforme on line, sarà per la diffusione degli “streamer”, Grandi maestri, maestri e anche meno esperti, che in video casalinghi danno lezioni ai principianti, ma in Italia è esplosa la mania degli scacchi.

Che questa disciplina sportiva sia in grande aumento lo testimoniano, tra le altre cose, i tesseramenti alla Federazione Scacchistica Italiana (FSI), che sono, a metà anno, già circa 18.000. L’anno scorso, ancora segnato dalla paura del Covid, erano poco più di 13mila. Il record storico, registrato nel 2018, era di 15.879. La metà dei tesserati sono juniores, cioè ragazzi con meno di 18 anni, a conferma che il più antico dei giochi è anche uno dei più apprezzati dai giovanissimi, che vi ritrovano tutto il meglio dello sport: la competizione, l’agonismo, l’adrenalina, ma anche il rispetto delle regole e dell’avversario, la gestione del tempo, l’impossibilitò di dare agli altri la colpa della sconfitta. Insomma, i valori dello sport nella loro più luminosa purezza.

Anche al livello agonistico gli scacchi sembrano attraversare un ottimo momento. Lo testimonia il secondo posto, dietro la Francia, ottenuto dalla Nazionale italiana Open alla Mitropa Cup, la competizione annuale tra dieci nazioni del centro Europa, che si è svolta quest’anno a Losinj, in Croazia, ad aprile. La squadra formata da Luca Moroni, Francesco Sonis, Danyyil Dvirnyy, Lorenzo Lodici e Gabriele Lumachi ha fatto un torneo quasi perfetto, che sarebbe stato vincente senza l’ultima sconfitta, nel match contro la Slovenia. Poco male, è un altro trofeo in bacheca per gli scacchi italiani. La squadra femminile invece è arrivata ottava, perché era formata soprattutto da giovanissime (Elisa Cassi, Melissa Maione, Giulia Sala, Silvia Bordin), mandate per fare esperienza internazionale, guidate dall’esperta Marina Brunello.

E proprio Brunello, la più forte giocatrice italiana, tra poche settimane, parteciperà a una delle competizioni più importanti della sua vita: la Coppa del Mondo femminile, che dovrà selezionare due scacchiste che parteciperanno al prossimo Campionato del Mondo. Marina si è qualificata arrivando nona agli Europei

2022. Sarà un compito improbo, perché parteciperanno tutte le migliori giocatrici del globo, ma chissà. Sarà presente un azzurro anche nella Coppa del Mondo Open, parliamo di Daniele Vocaturo, da molti anni ormai il miglior scacchista italiano (ha anche pattato alle Olimpiadi del 2022 con Magnus Carlsen!) che ha davanti a sé un’impresa quasi impossibile. Auguri comunque!

Infine, ricordiamo che a inizio maggio è stato assegnato anche lo “scudetto” degli scacchi, vale a dire il Campionato a squadre Open. A vincere, per la tredicesima volta, è stata la squadra di Padova, Obiettivo Risarcimento, che schiera tra agli altri alcuni dei più forti giocatori italiani (Sabino Brunello, Danyyil Dvirnyy, Alessio Valsecchi). Il Campionato femminile invece ha visto, per la prima volta, la vittoria di una squadra siciliana, Pedone Isolano di Misilmeri, cittadina vicino Palermo. A trascinare le ragazze siciliane Tea Gueci, due volte campionessa italiana, poi Angela Flavia Grimaldi e Maria Palma. Una dimostrazione che gli scacchi superano qui in Italia anche la tradizionale differenza tra Nord e Sud.

Nella pagina a fianco la squadra Open arrivata seconda alla Mitropa Cup In alto la giocatrice Marina Brunello

Sotto: Pedone Isolano di Misilmeri, Campione d'Italia a squadre femminile In basso: Obiettivo Risarcimento, squadra Campione d'Italia Assoluto Foto offerte da Federazione Scacchi

This article is from: