PRESENTAZIONE STUDIO DI FATTIBILITÀ SULL'ERADICAZIONE

Page 1

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE

DEL

CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES)

DALL’ISOLA D’ELBA

Presentazione del documento elaborato

Loc. Enfola, 17 aprile 2024

Parco Nazionale Arcipelago Toscano

Loc. Enfola, 16 - 57037 Portoferraio

www.islepark.it, parco@islepark.it

Dott. Nat. Daniele Paoloni

Studio che si può ripartire in 3 sezioni: fase conoscitiva, fase di analisi e conclusioni

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA
STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA
STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

2. Analisi delle tecniche di prelievo e delle esperienze pregresse

Nel Mediterraneo: per il cinghiale è noto un tentativo di eradicazione fallito a Cipro, mentre per il muflone l’unico caso di eradicazione è quello del Giglio (riuscito)

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

2. Analisi delle tecniche di prelievo e delle esperienze pregresse (cinghiale)

Per quanto riguarda S. scrofa (in tutte le forme), il Database of Island Invasive

Species Eradications segnala 72 casi di eradicazione in ambienti insulari, di cui

52 riusciti.

• Superficie dell’isola e presenza o meno di abitanti non sembrano essere fattori discriminanti.

• Tenendo in considerazione i soli casi in cui sono riportati dati esatti di inizio e fine del progetto di eradicazione (30), le attività hanno richiesto mediamente 6.2 anni (max. 32 anni in Ecuador).

• Tecnica prevalente: abbattimento con arma da fuoco.

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

2. Analisi delle tecniche di prelievo e delle esperienze pregresse (muflone)

Per quanto riguarda O. aries (in tutte le forme), il Database of Island Invasive Species Eradications segnala 51 casi di eradicazione in ambienti insulari, di cui 45 riusciti.

• Superficie dell’isola e presenza o meno di abitanti non sembrano essere fattori discriminanti.

• Tenendo in considerazione i soli casi in cui sono riportati dati esatti di inizio e fine del progetto di eradicazione (30), le attività hanno richiesto mediamente 4.2 anni (max. 21 anni in Nuova Zelanda).

• Tecnica prevalente: abbattimento con arma da fuoco.

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

2.2.5 Tentativi di eradicazione di cinghiale o maiale inselvatichito

(il caso dell’isola Santa-Catalina, California)

 La pianificazione dell'eradicazione delle specie esotiche richiede l'integrazione di più tecniche e una strategia adattativa.

 La mancanza di sostegno da parte della comunità locale può portare a notevoli battute d’arresto in un programma di eradicazione.

 Cattura: ruolo importante specialmente se l’ambiente è caratterizzato da elevata copertura forestale.

 Cani: ruolo fondamentale nelle varie fasi: dall’eradicazione fino al monitoraggio

 Monitoraggio: ruolo fondamentale per rilevare gli animali rimasti.

 Recinzioni: l'uso di recinzioni per creare settori di intervento distinti è stato decisivo in quanto ha evitato fenomeni di emigrazione tra una zona e l’altra.

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

3. Isola d’Elba, contesto ambientale

Piani di gestione: ZSC/ZPS IT5160012 “Monte Capanne e Promontorio dell’Enfola” ZPS IT5160102 “Elba Orientale”

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

4. Status, distribuzione, demografia e altre informazioni sulle specie target (cinghiale)

 Le prime segnalazioni di cinghiale all’Elba risalgono ai primi del ‘900 (Damiani, 1923; Massei e Toso, 1993), tuttavia come affermato da Apollonio (1998) la mancanza di mammiferi di grande e media taglia sull’isola fa supporre che quelle segnalazioni derivassero da immissioni, piuttosto che da una presenza autoctona. Anche Angelici (2009) riporta le segnalazioni del cinghiale in tempi storici, senza tuttavia segnalarlo come autoctono. Con certezza si sa poi che la specie fu riportata sull’isola a partire dal 1963 per scopi venatori (De Marinis et al., 1996).

 Sommando i dati tra area protetta (controllo) e TCP (caccia e controllo), negli ultimi anni il prelievo si attesta su circa 1000 animali all’anno.

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

4. Status, distribuzione, demografia e altre

informazioni sulle specie target

(muflone)

 Il muflone è stato introdotto all’Isola d’Elba negli anni ’70 del secolo scorso, attualmente è presente con una popolazione nella parte occidentale dell’Isola, nell’area del Monte Capanne.

 Dal 2007 la specie è oggetto di controllo all’interno del PNAT, mentre nel TCP il muflone è oggetto di caccia di selezione.

 Complessivamente, in media, negli ultimi anni si abbattono circa 250 capi.

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

5. Contesto socio-economico e amministrativo, analisi degli stakeholders sociali, economici e istituzionali

 L’Isola d’Elba è ricompresa per circa la metà del suo territorio nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

 Per quanto riguarda la gestione faunistica, vigono due differenti regimi,

- la Legge 157/92 nel territorio non protetto che prevede sia la caccia (artt. 12, 13, 14, 15, 18) che il controllo (art. 19);

- la Legge quadro 394/91 all’interno del Parco, che prevede solamente il controllo (art. 11).

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

5. Analisi degli stakeholders

 Processo strategico di identificazione dei principali stakeholder di un progetto, valutazione del loro interesse per il progetto, dei modi in cui questi possono influenzare i risultati del progetto e il modo in cui potrebbero essere influenzati dalle attività del progetto, positivamente o negativamente (IUCN, 2021).

41 stakeholders

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

6. Indagine sulla percezione sociale del fenomeno e accettabilità rispetto alle opzioni gestionali

 rilevamento face-to-face assistito

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

6.

Indagine sulla percezione sociale del fenomeno e accettabilità rispetto alle opzioni gestionali

L’80% dei residenti percepisce come problematica la presenza del cinghiale, la stessa percentuale sarebbe favorevole ad un incremento degli abbattimenti.

Un residente su 4 indica l’eradicazione come soluzione gestionale ottimale.

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

6. Indagine sulla percezione sociale del fenomeno e accettabilità rispetto alle opzioni gestionali

Il 40% dei residenti percepisce come problematica la presenza del muflone, la stessa percentuale sarebbe favorevole ad un incremento degli abbattimenti.

Un residente su 5 indica l’eradicazione come soluzione gestionale ottimale.

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

6. Indagine sulla percezione sociale del fenomeno e accettabilità rispetto alle opzioni gestionali

Andando però a scomporre il dato tra Elba est ed Elba Ovest, le percentuali si differenziano e quasi il 60% dei residenti che «vivono» la presenza del muflone si dichiara favorevole ad incrementare gli abbattimenti.

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

6. Indagine sulla percezione sociale del fenomeno e accettabilità rispetto alle opzioni gestionali

 La struttura dei workshop ha ripercorso le domande centrali del questionario, prima sulla percezione e successivamente sugli scenari di gestione attuabili/ preferibili.

 Riguardo alla percezione, la categoria che si è esposta meno è quella degli enti pubblici, con un alto tasso di astenuti. Rispetto alla seconda domanda (scenari), in tutti e tre i workshop la maggior parte dei presenti si è espressa favorevolmente all'eradicazione per entrambe le specie di ungulati, indicata spesso come unica soluzione gestionale percorribile per risolvere le problematiche del territorio elbano.

3 workshop: Enti pubblici, Guide Parco e Associazioni

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

6. Indagine sulla percezione sociale del fenomeno e accettabilità rispetto alle opzioni gestionali

 PNAT

 Personale del gruppo di lavoro

 Regione Toscana (uffici interessati)

 ISPRA

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

7. Analisi del contesto giuridico, procedimenti autorizzativi degli interventi e governance dei processi decisionali

Art. 19-ter della Legge 157/92 (Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica): metodiche dedicate al prelievo per il controllo faunistico anche nelle aree

protette: Tavolo di intesa tra Parco Nazionale e Regione Toscana per azione, per uniformare tutto il territorio dell’isola ed agire in regime di controllo.

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

8. Strategia gestionale e tecniche di prelievo applicabili, impatti habitat e specie non target

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

8. Strategia gestionale e tecniche di prelievo applicabili, impatti habitat e specie non target

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

10. Analisi dello sforzo di prelievo per l’eradicazione delle due specie

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

13. Aspetti di comunicazione

 Esperienze analoghe realizzate, anche recentemente, nel nostro Paese insegnano che l’eradicazione (o più in generale il controllo) di una popolazione di ungulati, soprattutto se condotta anche tramite abbattimenti, ha la capacità di attrarre l’attenzione del pubblico, suscitando forti risposte a livello locale e/o nazionale.

 Obiettivo di un eventuale piano di comunicazione è quello di:

- favorire la non avversità (e possibilmente il sostegno) dell’opinione pubblica e di specifici stakeholder al progetto gestionale;

- favorire la comprensione della validità scientifica delle attività gestionali messe in atto e della necessità di azione ai fini della tutela della biodiversità locale;

- informare e sensibilizzare sugli obiettivi e i risultati previsti dalle attività gestionali, con particolare focus su: benefici a livello ecosistemico (riduzione degli impatti sulla biocenosi forestale e sulla zoocenosi, scenari positivi per altre specie autoctone), benefici economici (contenimento degli impatti all’agricoltura), benefici sociali (riduzione degli incidenti stradali e con gli escursionisti);

- promuovere la consapevolezza riguardo al problema delle specie alloctone e alla loro diffusione;

- incrementare la fiducia nei confronti delle amministrazioni pubbliche che gestiscono il progetto.

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

14. Cronoprogramma e costi

 Ipotizzando lo scenario dell’eradicazione, il cronoprogramma è suddiviso in tre distinte fasi: fase 1 «preparatoria», durata 1 anno; fase 2 «gestionale», durata 5 anni; fase 3 «follow up», durata 3 anni.

 Nel complesso, l’operazione di eradicazione avrebbe un costo stimato complessivo pari a circa 10,6 milioni di Euro

 Sono tanti o sono troppi? Per comparazione, nel quinquennio 2019-2023 solo all’interno dell’area protetta è stato speso circa 1 milione di Euro per le attività di gestione delle due specie. Tale importo non tiene conto delle giornate di lavoro dei dipendenti del PNAT ed è quindi sottostimato. A tale importo, andrebbero poi sommati i costi relativi alla gestione delle due specie oltre che i danni all’agricoltura e alle proprietà nel territorio a caccia programmata. Anche se non quantificabili, ulteriori danni a carico dei cittadini (o delle compagnie assicurative) sono quelli relativi agli incidenti stradali.

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

15. Analisi benefici ambientali vs impatti/costi, analisi rischi di fallimento e punti di forza

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

15. Analisi benefici ambientali vs impatti/costi, analisi rischi di fallimento e punti di forza

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

16. Conclusione

 Nei due scenari intermedi (3345 cinghiali e 1500 mufloni), per arrivare all’eradicazione è necessario uno sforzo di rimozione di 1500 cinghiali/anno per 5 anni e di 400 mufloni/anno, incidendo per entrambe le specie in maniera più marcata tra le classi giovanili, incrementando quindi le medie degli abbattimenti dell’ultimo triennio (in tutta l’isola). Sforzo di rimozione costante, anche quando diviene più complicato «trovare» gli animali.

 Opzioni che non contemplino la rimozione diretta degli animali tramite abbattimenti non possono esser prese in considerazione, solo la riduzione della fertilità (da perseguirsi qualora entrino in commercio principi attivi e essi siano registrati in Italia) non ha effetti, ma in sinergia con gli abbattimenti diretti può avere un ruolo importante nell’accelerare il processo di riduzione numerica e, conseguentemente, l’eradicazione.

 Se l’eradicazione dal punto di vista tecnico appare come la soluzione migliore e auspicabile, i nodi decisionali/gestionali che potrebbero determinare conseguenze (finanche l’interruzione del progetto) sono diversi. Oltre ai nodi, vi sono poi altri fattori, esterni al sistema attuale, che possono essere oggi solamente identificati, ma non misurati, che potrebbero influenzare il progetto. Il primo nodo, dirimente, riguarda la necessità di un chiaro accordo programmatico tra Regione Toscana e PNAT, in mancanza del quale l’eradicazione delle due specie non può essere avviata.

 L’azione in regime di controllo su tutta l’isola appare come una delle chiavi di volta per la riuscita di un potenziale progetto di eradicazione: il controllo a differenza dell’attività venatoria può essere realizzato 365 giorni l’anno e con tecniche, personale, orari, distanze di sicurezza e strategie differenti rispetto alla caccia.

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

16. Conclusione

 Una forte criticità è legata al contesto sociale.

 Un altro aspetto critico è quello economico-finanziario, che risulta poi strettamente legato a quello politico-amministrativo: l’eradicazione, che a lungo termine è senz'altro la soluzione economicamente più vantaggiosa, richiede un investimento presumibilmente superiore ai 10 milioni di euro in almeno 9 anni.

 Per tutti questi motivi, come più volte enunciato, è di fondamentale importanza la condivisione della vision tra tutti gli enti preposti alla gestione, accompagnata dal supporto (o almeno dalla non ostilità) degli stakeholders locali.

 Infine, e anche questo va tenuto in considerazione, si può affermare che il tentativo di eradicazione “multispecie” (cinghiale, muflone, capra) in un’isola di grandi dimensioni e ad elevata antropizzazione come è l’Isola d’Elba, rappresenterebbe un’operazione di gestione faunistica di straordinario valore tecnico-scientifico, certamente unica almeno nel panorama europeo e in grado di rappresentare una best-practice in tema di contrasto alle specie aliene e di conservazione della biodiversità.

STUDIO DI FATTIBILITÀ RELATIVO ALLA ERADICAZIONE DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) E DEL MUFLONE (OVIS ARIES) DALL’ISOLA D’ELBA

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Un ringraziamento particolare va al PNAT per l’opportunità lavorativa e per il confronto costruttivo durante questi mesi

Gruppo di lavoro Eugenio Carlini, Daniela Mastrodomenico, Daniele Paoloni, Filippo Zibordi (Istituto Oikos) Filippo Dell’Agnello, Lorenzo Lazzaro, Paolo Sposimo (NEMO) Riccardo Da Re, Giacomo Laghetto (ETIFOR) Riccardo Ercolini, DVM

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.