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LA CONQUISTA DEL WEST: PASSATO PRESENTE El FUTURO DEGLI STATI AMERICANI DEL SUD-OVEST
3 -23 agosto 1992
giovedì 06 agosto:
SAN FRANCISCO\LAS VEGAS
Dopo la colazione in hotel, mattinata a d.i-5.posizione per lo shopping, oppure per scorrazzare ancora sui cable-cars, i famosf' tram a cremagliera. Le camere, come sempre, si rilasciano alle 12.00 -. Dopo il check-out (vogliate scusare se abbondiamo di termini inglesi di questo genere, ma è la terminologia corrente e per di più siamo proprio a casa di chi l'ha inventata), che in ogni caso significa "registrazione d'uscita", tempo a disposizione per il pranzo in uno dei ristoranti dell'hotel ò al coffee-shop Veranda. Alle 16.00 circa, trasferimento in pullman riservato all'aeroporto internazionale. Il volo Uniteci UA571 è previsto in partenza alle 18.40, con arrivo a LAS VEGAS alle 20.00 -. L'aeromobile è un Boeing 727S -. All'arrivo incontro con l'assistente e trasferimento in pullman. riservato all'hotel FLAMINGO HILTON, sul famoso Strip e proprio di fronte al Caesar's Palace. Cena libera. Tempo a disposizione per il vizio (suvvia!, non scandalizziamoci, sarà proprio impossibile resistere!). Pernottamento. venerdì 07 agosto:
LAS VEGAS
Dopo la colazione all'americana� ci concediamo una giornata di svago, relax ai bordi della piscina, escursioni facoltative, e poi ancora slot-machines, dadi. roulette, chémin-de-fer ecc. ecc. -. Possibilità di assistere ad uno dei grandi spettacoli internazionali di varietà che tengono cartello per tutto l'anno (facoltativo). Pasti liberi in hotel. Pernottamento.
Las Vegas, la capitale del gioco d'azzardo. Una pazzesca,fatata,orribile,cangiante realtà nel deserto del Nevada, un sogno di evasione tipicamente americano. Fondata dai Mormoni nella seconda metà dell'Ottocento, certo quei miti predicatori non avrebbero mai voluto che la cittadina diventasse un luogo di perdizione, tant'è che se ne ritrassero inorriditi nei primi anni del Novecento, stabilendosi poi nel vicino confinante Stato dello Utah, dove è invece bandita ,per legge severissima ,ogni lussuria. Gli aggettivi di cui sopra, solo una parte di quelli che si possono adoperare, descrivono bene gli stati d'animo di chi guarda questa città arrivando di notte in aereo come noi, o in automobile dal deserto del Mojave; e poi lasciandola. Pazzesca sarà per l'europeo ,disincantato ma con una cultura umanistica che concepisce il vizio ed il divertimento sfrenato come un 'appendice degenerata dell'edonismo, che pure è una filosofia de/l'essere. Fatata sarè per i più propensi al sogno e all'artificio, volutamente non in grado di guardare al di là delle torri merlate dell'hotel Excalibur o de/l'eruzione vulcanica a tempo del Mirage. Orribile per i puritani e per i maìtre-a-penser che vedono l'ignominia dell'illusione spacciata a buon mercato, per di più in pieno contrasto con tutta la storia americana, che è anche una storia di fortune individuali, ma soprattutto di enorme volontà, di tenacia applicata alla conquista. Cangiante per tutti, perchè infine si può entrare in Las Vegas austeri puritani ed uscirne pazzamente sedotti, o sognanti; o meditabondi, se magari si è perso tutto al tavolo da gioco. Alcuni anni fa, ubriachi di stanchezza e di piaceri indotti a forza, ci imbattemmo, all'alba di una notte da dimenticare, in una cartonville alla fine dello Strip, la strada dei grandi alberghi. Alcuni poveracci dormivano sotto le stelle, al riparo dei loro cartoni� nel freddo intenso della notte del deserto: ci siamo sempre chiesti se anche loro,una volta, fossero entrati a Las Vegas in aereo o in automobile dal deserto del Mojave, e se fossero stati puritani, sognatori, o edonisti.