Periodico informativo Val di Sole - N. 8

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la montagna in

alta

definizione

Per puntare uno sguardo “veramente da vicino” alla nostra realtà alpina, alla scoperta di dettagli nitidi e sorprendenti, per conoscere la Val di Sole da tutti i punti di vista. Suoni e voci della Grande Guerra A funghi e a pesca Da vedere: il Mulino Ruatti e la Chiesa di S. Agata

Azienda Turismo Val di Sole - Viale Marconi, 7 - 38027 Malé (tn) - tel. 0463.901280 - fax 0463.901563 - info@valdisole.net - www.valdisole.net Periodico informativo Azienda Turismo Val di Sole - Free press - Tutti i diritti riservati


la montagna in alta definizione

EDITORIALE

A FUNGHI

SUGLI SCI

4 Punto di vista

Un saluto ai residenti e agli ospiti della valle, illustrando i perché di una rivista in HD.

ART’È

4 I meravigliosi affreschi di S. Agata

Un invito a scoprire un gioiello dell’arte solandra.

EVENTI IN PILLOLE 12 I grandi eventi della valle

A PESCA

12 Tutto quello che serve sapere per... una buona pesca!

12 Andar per funghi

Una piccola guida alla scoperta dei boschi del grande Giacomo Bresadola.

STORIE DI UOMINI

12 Suoni e voci della Grande Guerra

Forti, allestimenti multimediali, musei: la Val di Sole racconta la Guerra bianca.

NATURA VIVA

12 Inverno di record

I numeri del grande carosello della Val di Sole.

STORIE DI FAMIGLIA

12 Mulino Ruatti a Pracorno di Rabbi

Alla scoperta di come si viveva e lavorava a Rabbi nell’Ottocento.

INSIEME IN CUCINA

12 Con i prodotti della valle, per divertirsi tra i fornelli.

10 Nel Bosco degli Urogalli

Il fascino di questi uccelli nello straordinario centro visitatori di Malga Talè.

Una serie di informazioni utili per andare a pesca sui fiumi della Val di Sole.

Redazione: Alberto Mosca, Alberto Penasa, Attilio Gregori e Sandro de Manincor. Foto di: archivio APT Val di Sole Peio e Rabbi, archivio Nitida Immagine, Alberto Mosca, Alessandro Zanon, Sandro de Manincor, Dario Andreis, archivio Provincia Autonoma di Trento, archivio Associazione Pescatori Solandri, Comune di Vermiglio e archivio Centro Studi per la Val di Sole. Ideazione grafica e stampa: Ag. Nitida Immagine - Cles


editoriale

PUNTO DI VISTA Un nuovo giornale per scoprire nuove cose.

HD è un termine che da qualche tempo impera nella comunicazione e nella pubblicità degli ultimi prodotti tecnologici. Sta per High Definition, caratteristica tecnica che ci permette di vedere bene ogni piccolo dettaglio, sia esso della partita della squadra del cuore o del documentario naturalistico o ancora del reality più vero del vero. Per noi HD è semplicemente Alta Definizione. Alta, perché siamo in montagna, e possiamo avere una visione particolare con i vasti panorami mozzafiato che solo dall’alto si possono ammirare e Definita, alla ricerca dell’essenza, del dettaglio, dei valori semplici e importanti che solo la storia e la cultura di montagna sanno custodire e regalare a chi li sa apprezzare. Val di Sole HD vuole quindi raccontarvi, ciò che le nostre valli custodiscono gelosamente; aspetti forse a volte un po’ nascosti e lontani dai patinati depliants turistici, ma per i quali vale la pena spendere un po’ di tempo, dedicare una visita e un approfondimento, e apprezzare la storia del vivere semplice delle genti di montagna. E che dire dei prodotti enogastronomici, vero specchio di una cultura popolare? Capirne i segreti, assistere alla lavorazione e gustarne profumi e sapori, diventa una delle esperienze più vere e genuine di una bella vacanza in montagna. E poi ci sono le tante attività outdoor, sportive e non, le mostre, gli eventi, le testimonianze storiche. Vere e proprie incursioni culturali da vivere alla giornata, scoperte quasi per caso, e am-

mirate con sorpresa. Anche l’ambiente che ci circonda è uno dei capolavori che madre natura ci ha regalato. Lo vogliamo condividere con voi, nel rispetto delle regole che ci permettono di difenderlo dalle aggressioni della civiltà moderna. Insieme al Parco Naturale Adamello Brenta e al Parco Nazionale dello Stelvio che caratterizzano gran parte del nostro territorio, andremo alla scoperta di un ambiente ricco di fiori, di animali, di boschi, di montagne e di piccole attività rurali, tutto da vedere in HD, perché ogni dettaglio merita una fotografia, un ricordo, una emozione. D’altronde anche i quadri e le opere d’arte più belle si apprezzano proprio nei dettagli. Val di Sole HD vuole offrirvi quindi questo punto di vista, per fare della vacanza in Val di Sole un esperienza più ricca e farvi venire la voglia di ritornare. L’augurio, da parte mia, è che il vostro soggiorno in Val di Sole sia sereno, rilassante e divertente, e che possiate scoprire ogni giorno un’emozione nuova, un dettaglio da vivere intensamente, un ricordo da portare a casa. In HD, naturalmente! Alfredo Ravelli Presidente Azienda per il Turismo Val di Sole

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art’è

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I MERAVIGLIOSI AFFRESCHI DI S.AGATA

Nella piccola chiesa di S.Agata a Piano di Commezzadura il tempo si è fermato. Varcata la soglia, i suoi splendidi affreschi rievocano immagini di una devozione antica, tanto da avvertire l’odore del fumo delle candele,

La scoperta Recenti lavori di restauro hanno riportato alla luce sulla parete meridionale uno straordinario frammento pittorico di stile romanico dell’ultimo quarto del Duecento: un Cristo benedicente affiancato da due angeli (nella foto a fianco), parte della decorazione della primitiva chiesa ricordata nel 1244.

mostrare i banchi gremiti di umile gente che assiste alle funzioni, immaginare botteghe di artisti girovaghi che ne dipingono le volte… S.Agata è uno scrigno di legno dorato e di affreschi coloratissimi. La chiesa dedicata alla santa siciliana è ricordata fin dal 1244, ma le forme gotiche attuali sono quattrocentesche. Ad accogliere il visitatore vi è il grande San Cristoforo dipinto nel 1495 da Angelo Baschenis, ma è all’interno che questa dinastia di pittori itineranti riesce ad impressionare il visitatore. Sono affreschi di cultura tardogotica eseguiti nel 1488 da Giovanni e Battista Baschenis, mentre altri sono del 1512 e opera di Simone II Baschenis. Ma S.Agata è anche il trionfo del legno dorato, con il grande altare maggiore, opera seicentesca di una bottega solandra, quella dei Ramus, che riutilizza lo scrigno di un antico altare a portelle del 1512. Altrettanto bello l’altare di San Bartolomeo, opera di Simone Lenner del 1629 che riutilizza le portelle di un altro altare del 1512.

La visita alla chiesa Per visitare la chiesa è necessario rivolgersi agli uffici dell’APT della Val di Sole (tel. 0463-901280) oppure contattare il parroco di Commezzadura, don Corrado Corradini.

San Cristoforo Protettore dei viandanti contro la morte improvvisa, veniva dipinto in forme gigantesche sui luoghi di passaggio affinché potesse essere ben visibile da lontano: non fa eccezione il nostro di S.Agata, elegantemente vestito e infaticabile nel portare sulle proprie spalle il piccolo Gesù, colui che porta il peso del mondo intero.


eventi in pillole

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La musica in piazza con Arcadia

Una magia di musica e colori, con bande da tutta Europa protagoniste nelle vie e nelle piazze del centro storico di Caldes. Anche quest’anno Arcadia, evento di fine primavera, ha aperto la strada alla stagione turistica estiva della Val di Sole, con una festa di musica, di degustazioni di prodotti tipici, di riscoperta dei tesori di un centro storico, dominato dall’imponente castello, tra i più significativi della valle.

Il Napoli calcio si ossigena in Val di Sole

Una simpatica e chiassosa folla di tifosi biancoazzurri ha accompagnato il Ritiro estivo del Napoli Calcio a Dimaro: diverse migliaia sono stati infatti i simpatici supporter partenopei che hanno seguito ed incoraggiato i propri beniamini ai piedi delle maestosi Dolomiti di Brenta. Il sincero augurio di tutti gli sportivi solandri è quindi che la frizzante aria locale possa fare decisamente bene al Napoli, sia nel prossimo Campionato di Serie A sia nella imminente Champions League.

Torna il tempo delle meridiane

Siamo a quota 45! Tante sono le meridiane che portano Monclassico e Presson ad essere sempre più paesi delle meridiane. La serata di consegna delle opere realizzate quest’anno ha riscosso grande successo di pubblico, confermando la bontà di un’iniziativa, quella dell’associazione culturale “Le meridiane” che arricchisce di qualità il turismo solandro e contribuisce alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio culturale della valle.

Melissa, la festa del miele nuovo

Esordio col botto per il dolce appuntamento estivo proposto dal comune di Croviana, con una festa del miele che ha attirato curiosi e appassionati. Un’occasione per conoscere e apprezzare i prodotti dell’agricoltura della Val di Sole e per andare alla scoperta del borgo di Croviana, ricco di arte e storia. Grande interesse ha suscitato il “processo al miele”, indagine semiseria che ha sancito la bontà di un prodotto naturale da consumare comunque con giudizio.

Bracchi da tutto il mondo a Caldes

Le Contre di Caldes sono diventate la capitale del bracco italiano nel mondo. Merito di 70 esemplari con padroni e addestratori da tutto il pianeta, portati dal presidente Sabi (Società Amici Bracco italiano) Giuseppe Colombo Manfroni in Val di Sole. E così il premio al “bracco più bello del mondo”, una statua in ferro di Ivan Zanoni, è stata vinta da Napoleone del Tavuliddaro, già due volte campione del mondo: uno splendido cane nato e addestrato in Italia ma di proprietà di due simpatiche signore russe.


croviana a pesca

Tutto quello che serve sapere per…

una buona pesca! Mestiere di pazienza quello del pescatore, oltre che di attenzione per la salvaguardia dell’ambiente ittico. In Val di Sole opera da decenni l’Associazione sportiva pescatori solandri, concessionaria del diritto di acquicoltura ed esclusività di pesca nelle acque correnti e stagnanti della Val di Sole, individuate dalla Carta Ittica della Provincia di Trento come Area di Concessione N° 14 - Alto Noce. La Riserva di Pesca si estende su una vasta area che comprende la Val di Sole e le laterali Val di Pejo e Val di Rabbi, uno dei comprensori trentini maggiormente ricchi di acqua habitat di salmerini e trote. L’Associazione si occupa di una razionale colti-

vazione delle acque ad essa assentite secondo le indicazioni della Carta Ittica, basata essenzialmente sull’incremento della produttività naturale, la salvaguardia dell’equilibrio biologico ed il mantenimento delle linee genetiche originarie delle specie ittiche presenti. L’Associazione svolge inoltre una adeguata sorveglianza e cura la preparazione tecnico sportiva dei pescatori dilettanti. L’Associazione conta circa 500 soci, il 90% dei quali “ordinari”, residenti in comuni del Trentino ed il resto “aggregati”, residenti fuori provincia che, comunque, sono legati da vincoli affettivi o di convenienza ad essa. E per saperne di più www.pescatorisolandri.com.

PESCATORI E SPORT FLUVIALI: una convivenza possibile Recentemente l’Associazione Pescatori e i centri rafting della valle hanno sottoscritto un accordo che disciplina le attività di fluttuazione sul Noce: la regolamentazione oraria prevede che nei mesi di maggio, giugno e settembre si potrà navigare dalle 9.30 alle 18.30, nei mesi di luglio e agosto dalle 9 alle 19, nei fine settimana da maggio a settembre dalle 9 alle 19. Solo ai pescatori l’accesso al fiume sarà consentito fuori di queste fasce orarie, mentre all’interno di esse coabiteranno con i naviganti.

Come diventare socio

La qualifica di socio aggregato può essere ottenuta, su conforme parere del Consiglio Direttivo dell’Associazione, da chi è in possesso della licenza di pesca rilasciata nella provincia di residenza e dell’”abilitazione alla pesca” come previsto dalla Legge sulla pesca della Provincia Autonoma di Trento. La domanda di ammissione a socio, redatta in forma scritta e riportante le generalità complete del richiedente, dovrà essere inoltrata all’ufficio segreteria dell’ ASSOCIAZIONE PESCATORI SOLANDRI a Pellizzano (TN) in Via Nazionale, 21 con numeri di tel. 0463/750885, fax 0463/750885 ed e-mail info@pescatorisolandri.com


ANDAR PER FUNGHI

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a funghi

Finferli, brise, russole: il bosco solandro è generoso con chi lo sa apprezzare e rispettare. E quella per i funghi è una passione che spinge a lunghe e faticose camminate, nella speranza di trovare i tanto desiderati miceti, gallinacci o porcini che siano. I boschi della Val di Sole offrono a tutti gli amanti dei funghi luoghi di raccolta indimenticabili, che uniscono alla raccolta la possibilità di ammirare un ambiente di grande qualità. Ma la raccolta per essere un piacere deve rispettare alcune regole: eccole qui esposte.

il permesso

come si fa e quanto costa Il permesso di raccolta per i non residenti in Trentino si ottiene rivolgendosi agli uffici dell’Apt di Malé e agli uffici informazioni presenti in valle: il permesso è unico e vale per 13 comuni della Val di Sole. Per Rabbi infatti è necessario rivolgersi agli uffici comunali o all’ufficio informazioni. Si può pagare anche attraverso il bollettino postale: il pagamento si effettua sul c/c 89384242 intestato all’Azienda per il Turismo delle valli di Sole, Peio e Rabbi, viale Marconi 7, 38027 Malé (TN). La causale da indicare è “tassa raccolta funghi”, con le generalità dell’interessato e il periodo di raccolta. Sarà sufficiente, in caso di controllo, esibire la ricevuta del versamento effettuato. Il permesso costa: 1 giorno > 10 euro 3 giorni > 18 euro 7 giorni > 24 euro 14 giorni > 40 euro 1 mese > 60 euro Sono previsti esoneri per categorie speciali, come ad esempio residenti fuori provincia ma nati in Provincia di Trento.

Val di Sole: la patria di don Giacomo Bresadola Tutti gli appassionati micologi conoscono la Val di Sole e in particolare il piccolo paese di Ortisé: qui infatti nacque don Giacomo Bresadola (1847-1929), sacerdote e studioso che divenne uno dei più grandi micologi del mondo. Nel Museo della Civiltà solandra di Malé è possibile ammirarne alcune opere, disegni, erbari e raccolte micologiche che presto saranno valorizzate con un nuovo allestimento espositivo.

Le regole del bravo fungaiolo Il bravo fungaiolo ha: più di 10 anni (sotto questa età e proibita la raccolta); non più di 2 kg di funghi per persona; un cestino rigido e areato; un coltellino per pulire sommariamente i funghi sul posto; pantaloni lunghi, scarponi e giacca a vento. Il bravo fungaiolo inoltre sa che è la raccolta è consentita solo tra le 7 e le 19 e che, in caso di dubbi sulla commestibilità dei funghi, deve rivolgersi all’ispettore micologo più vicino. Il bravo fungaiolo raccoglie solo le specie che conosce e lascia stare le altre: il bosco va sempre rispettato!


storie di uomini

Sui sentieri dei soldati, tra cime e nevi eterne, uno scenario irripetibile racconta la guerra in montagna: la guerra bianca. Una serie di nuovi allestimenti multimediali accompagnano il visitatore in questi luoghi di memoria così suggestivi. Tra Vermiglio e il Passo del Tonale, su entrambi i versanti della valle, nei forti Mero, Pozzi Alti, Zacarana, a Passo Paradiso e nel nuovissimo allestimento nella galleria della Presena si racconta come si viveva e si moriva in montagna negli anni della Prima Guerra mondiale, quando qui correva il confine tra l’Impero austroungarico e l’Italia. I suoni e le voci della Grande Guerra, in uno scenario emozionante, rievocano in modo coinvolgente la storia talvolta tragica di questi uomini in guerra.

SUONI E VOCI DELLA GRANDE GUERRA

I musei della guerra in Val di Sole Sono tre i musei della guerra in Val di Sole: due nel comune di Vermiglio e uno in quello di Peio. Assolutamente da visitare sono il Museo della Guerra Bianca allestito nel polo culturale di Vermiglio, che presenta i reperti raccolti in mezzo secolo dal “recuperante” Emilio Serra e Forte Strino, fortezza austroungarica di metà Ottocento che ospita eventi culturali. E poi, a Peio Paese, il Museo “La guerra sulla porta”, del Centro Studi per la Val di Sole, che racconta la vita dei soldati sulle montagne della Val di Peio e quella della popolazione costretta a vivere la guerra “sulla porta” di casa. Il museo è sovrastato dal colle di San Rocco: qui, nel cimitero austroungarico, sono sepolti i resti di alcuni soldati caduti nelle tragiche battaglie di Punta San Matteo del 1918.

Forte Strino è aperto nel mese di agosto tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30 - www.associazionestoriaememoria.it Il Museo di Peio è aperto nella stagione estiva tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 19. Informazioni: cell. 348-7400942 – email: museopejo@virgilio.it Il Museo della Guerra Bianca di Vermiglio è aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. A luglio e agosto aperto anche la domenica con gli stessi orari. Informazioni: Ufficio turistico di Vermiglio (tel. 0463-758200) www.museoguerrabianca.com www.vermigliovacanze.it


9 storie di uomini

E A I luoghi della guerra in Val di Sole: sopra forte Zaccarana, e, in basso, da sinistra, Forte Strino, le gallerie della Presena, il cimitero militare di San Rocco e il Museo della Guerra bianca di Vermiglio.

SUI SeNTIeRI DeLLA PRIMA GUeRRA MoNDIALe: facile, con il libro di Daniele Bertolini “La prima guerra mondiale sui monti del Tonale: storia, luoghi, itinerari”, edito da Nitida Immagine. Otto itinerari e una cartina per scoprire i segni della guerra e la straordinaria bellezza di questo paesaggio alpino, con una sezione dedicata alla storia di quegli anni in Val di Sole e una descrizione dei luoghi più significativi esistenti in valle.


natura viva

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NEL BOSCO DEGLI UROGALLI

Alle prime luci dell’alba, il gallo forcello esce dalla boscaglia e inizia una danza che apre i rituali amorosi di accoppiamento… Raro nella sua bellezza e da vedere, il gallo forcello e in genere gli Urogalli (o Tetraonidi), sottofamiglia dei Fasianidi, sono tutti da scoprire nello scenario selvaggio di Malga Talé, in Val di Peio, a circa 1700 metri di quota. Il bosco

degli Urogalli si presenta così come non l’avete mai visto, un viaggio nel Parco Nazionale dello Stelvio speciale ed emozionante, immersi nella incredibile tecnologia 3D in alta definizione. La prima installazione di questo tipo in Italia, capace di raccontare in modo innnovativo la vita di questi affascinanti uccelli per un modo nuovo di conoscere la fauna alpina. “Il bosco degli Urogalli” si ispira all’omonimo romanzo di Mario Rigoni Stern: un luogo che, attraverso un filmato in 3D HD, ovvero nell’innovativo formato tridimensionale in alta definizione permette al visitatore di vivere letteralmente in mezzo a questi straordinari uccelli di montagna, scoprire il bosco e i suoi abitanti in un modo davvero mai visto prima. E per saperne di più, è possibile telefonare alla sede amministrativa del Parco a Cogolo di Peio allo 0463.746090, oppure al Centro visitatori di Cogolo allo 0463 754186, oppure scrivere una e-mail a info@stelviopark.it.


natura viva

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Il Parco nazionale dello Stelvio Il Parco nazionale dello Stelvio / Nationalpark Stilfser Joch, istituito nel 1935, è uno dei più antichi parchi italiani. Tutela la flora, la fauna e le bellezze del paesaggio del gruppo montuoso Ortles-Cevedale e promuove lo sviluppo di un turismo sostenibile nelle vallate alpine nei tre settori lombardo, trentino e sudtirolese. Si estende sul territorio di 24 comuni e di 4 province (Sondrio, Brescia, Trento, Bolzano) ed è a diretto contatto a nord con il Parco Nazionale Svizzero, a sud con il Parco naturale provinciale Adamello-Brenta e con il Parco regionale dell’Adamello: tutti questi parchi, insieme, costituiscono una vastissima area protetta nel cuore delle Alpi, per quasi 400.000 ha.La realtà “Parco”, con le sue opportune esigenze di tutela, voluta dalla legge del 1935, venne calata su di un territorio assai diversificato. Contrariamente ad altre zone d’Europa e del mondo, che trasformavano in area protetta vaste porzioni di foreste e di deserti, di lagune e di biotopi disabitati o quasi, la legge istitutiva comprese nel Parco anche paesi e strutture produttive. Un parco speciale, calato in realtà umane vive e laboriose fin dalla più remota antichità. Il parco oggi promuove la tutela e la conoscenza dell’ambiente naturale, grazie ad una ricca serie di iniziative dedicate a tutti in ogni stagione. Per saperne di più: www.stelviopark.it email: info@stelviopark.it


sugli sci

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INVERNO DI RECORD IN VAL DI SOLE Unico carosello con 60 impianti e 150 chilometri di piste

Tra skilift, seggiovie e funivie Cervinia e Zermatt ne contano 57, Saalbach-Interglemm 53 e Zillertal 43.FOLGARIDA-MARILLEVA, MADONNA DI CAMPIGLIO e ora PINZOLO di impianti ne offrono invece 60.

In una sola giornata si potrà partire e tornare in Val di Sole dopo aver sciato fino a Pinzolo: sono 150 i chilometri di piste a disposizione. Questa una delle novità più importanti non solo nel panorama sciistico italiano ma in tutto l’arco alpino.

2 piste, quasi 20 chilometri

Il conto è (quasi) subito fatto. Alla velocità di 44 chilometri/ ora si impiegano 15 minuti dalla cima Presena a Ponte di Legno. Bellissima la sciata di 11 chilometri. Comunque non da tutti a quella velocità. A Peio sono invece 8 i chilometri tra la nuova e la vecchia pista da quota 3000 a Peio Fonti.

quota 3000

Se a Peio è la funivia PEJO 3000 a trasportare gli sciatori a quota 3000, al Tonale è uno skilift ad assicurare l’ultimo balzo dai 2700 metri dell’ultimo rifugio ai 3000 metri di cima Presena. Aggiungiamoci poi i 2400 metri del Grostè e possiamo proprio affermare che chi soggiorna in Val di Sole ha a disposizione piste tra le più alte, lunghe ed innevate di tutte le Alpi.


sugli sci

A sciare con il Dolomiti Express Unico esempio in Italia di un treno che trasporta gli sciatori fino alla stazione di partenza di una telecabina. In poco più di un’ora da Trento si raggiunge la Val di Sole e da qui, stazione di Daolasa, in 12 minuti si arriva a quota 2000 al cospetto delle Dolomiti di Brenta nel cuore del carosello sciistico tra Folgarida Marilleva e Madonna di Campiglio.

NEVE, NEVE e poi ancora NEVE

Nell’inverno appena trascorso l’ammontare di neve fresca caduta da dicembre ad aprile è tutt’altro che insignificante: 7 metri a Folgarida (malghet Aut), 12 al Tonale (quota 2700) e poco meno di 5 a Peio (quota 2100). Per la Val di Sole le abbondanti precipitazioni sono una costante, certificata dai dati di tutte le stazioni nivometriche. Esse sono infatti favorite dalla vantaggiosa posizione geografica della valle: l’incontro tra le correnti di aria umida provenienti dal Lago di Garda e le montagne più alte delle Alpi Centrali che attorniano la Val di Sole danno vita a nevicate particolarmente copiose.

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COGLI L’OCCASIONE Ad eccezione del periodo di Natale-Capodanno, del mese di febbraio e di altri limitati periodi, una proposta interessante la possono trovare tutti: con o senza scuola di sci, con o senza attività di dopo sci ma rigorosamente sempre con “skipass incluso”. Trova tra le varie proposte quella più adatta a te.

Ski Start Per iniziare alla grande e sciare sulle piste dello SKIRAMA DOLOMITI ADAMELLO BRENTA. 3-7 dicembre 2011

Settimane Free Ski Una settimana con 380 km di piste a disposizione. 10-25 dicembre 2011 24 marzo-1 aprile 2012

Vacanze Turbo

Per sciare anche a Madonna di Campiglio con i piloti di Formula Uno. 8-15 gennaio 2012

Adamello Special In hotel o appartamento al Passo Tonale non fa differenza: lo Skipass è sempre compreso nel prezzo. 7-15 gennaio 2012 17-25 marzo 2012

Sport & natura

A Peio nel Parco Nazionale dello Stelvio vacanza non solo sci. 8-22 gennaio 2012

Skipass & scuola sci Settimana tutto incluso al tonale: impara a sciare con il maestro di sci. 14-22 gennaio 2012

Speciale marzo Vacanza all inclusive, alloggio con Skipass, scuola sci e noleggio attrezzatura a costo zero per i bambini fino agli 8 anni. 17-25 marzo 2012

Speciale Pasqua Vacanza all inclusive, alloggio con skipass, scuola sci e noleggio attrezzatura a costo zero per i bambini fino agli 8 anni. 7-14 aprile 2012


storie di famiglia

MULINO RUATTI a Pracorno di Rabbi

La vita, il lavoro, il legame con l’acqua. Mulino Ruatti, opificio ottocentesco straordinariamente conservato, racconta storie di uomini e di un’attività economica antichissima in Val di Sole. Merito della eccezionale abbondanza d’acqua: tanto che i mulini sul Rabbies sono nominati fin dal XIII secolo e nel Settecento erano ben 18 solo in Val di Rabbi! Fu Gottardo Ruatti a costruire il mulino, nominato per la prima volta nel 1819: per un secolo e mezzo fu sempre della famiglia; cessata l’attività nel 1985, venne acquistato dalla Provincia autonoma di Trento nel 1989, la quale ne ha promosso il restauro conclusosi nel 2009. Il mulino ora esibisce in un allestimento museale moderno, che mostra le macchine ad acqua perfettamente funzionanti e gli ambienti di casa come erano nell’Ottocento. Le stalle, la cucina, la camera da letto con la grande stufa di ceramica rivivono in un percorso ben descritto e che accompagna il visitatore alla scoperta di un mondo antico fatto di lavoro tenace e di solidi valori.

L’appuntamento Una cena “de sti ani” La propone l’associazione “don Sandro Svaizer” al Mulino per il prossimo 10 agosto. Un’occasione unica per conoscere i prodotti e la tradizione culinaria della Val di Rabbi, cenando nel vecchio fienile a lume di candela. Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare: Molino Ruatti tel. 0463.903166; Rabbivacanze tel. 0463.985048 rabbivacanze@valdirabbi.com

APERTURA ESTIVA DEL MOLINO RUATTI museo del mulino ad acqua

Lunedì chiuso Le giornate di lunedì sono a disposizione dei gruppi (max 30 persone).1 euro a persona (per i bambini con meno di 6 anni gratuito) Martedì e sabato visite guidate 3 euro a persona (per i bambini con meno di 6 anni gratuito): ore 10.00; ore 11.00 Mercoledì, giovedì e venerdì Aperto dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00. Domenica chiuso Prenotazioni per le visite guidate presso l’Ufficio Informazioni Rabbi Vacanze o presso l’APT della Val di Sole.


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Insieme in cucina Sformato tiepido al tarassaco su letto di crema di patate e porro Preparazione Pulite il tarassaco e cuocetelo in abbondante acqua salata per 15 minuti. Colatelo e tritatelo finemente. Saltate con olio e scalogno tritato. In una terrina frustate le uova con la fecola, aggiungete la panna poca per volta, il formaggio grana e il casolet tagliato a piccoli cubetti. Unite il tarassoco, salate e pepate in giusta misura. Versate il composto ottenuto in stampi monodose imburrati e passati nel pane grattugiato. Cuocete in forno a 180° per 20 minuti. Preparate le patate tagliate a piccoli pezzi, il porro a julienne. Ponete in una casseruola con una foglia di alloro e fate brasare leggermente. Bagnate con il brodo e lasciate cuocere lentamente fino a ridurre alla metà del volume. Frullate, verificate il gusto e unite i petali dei fiori. Servite ponendo al centro del piatto un leggero strato di salsa; ponete il tortino e decorate con una riduzione di basilico emulsionato.

alt(r)i sapori

Con l’aiuto dei cuochi della scuola alberghiera CFP Enaip di Ossana, ecco due squisite proposte per valorizzare i prodotti tipici della nostra valle.

Ingredienti: panna g 250 uova n° 5 grana g 50 fecola di patate g 50 tarassaco selvatico g 250 formaggio casolet g 100 scalogno g 20 per la salsa: patate g 500 porri g 200 fiori di tarassaco n° 5 brodo vegetale 1litro olio d’oliva, alloro, sale e pepe

Zuppa di ortiche Preparazione In una casseruola mettete poco olio d’oliva, un pesto di lardo, lo scalogno e il porro tagliati a julienne e fate brasare per 5-6 minuti. Unite le patate tagliate a cubetti e le foglie di ortica lavata e sminuzzata e lasciate brasare per altri 7-8 min. Bagnate con del brodo vegetale e fate cuocere lentamente per 1 ora. Legate con della farina tostata setacciata; frustate bene e passate al passaverdure. Servite in assiette guarnendo con un crostone di pane, julienne di formaggio canestrato, un filo di olio crudo, formaggio grattugiato e una macinata di pepe.

Ingredienti per 10 persone: Porro g. 250 Ortiche g. 500 Scalogno g.50 Lardo g. 50 Patate kg 1 Farina tostata g. 300 Olio, sale, pepe Formaggio canestrato g.250 Crostone di pane n°10 Fomaggio grattugiato



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