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Nel pollaio succedono miracoli

Pubblicazione ◆ L’ultimo romanzo di Jackie Polzin tradotto in italiano ci racconta di gravidanze e di lutti in modo originale

Fra gli animali domestici di certo le galline non sono le più attraenti: non esistono storie di galline che abbiano salvato qualcuno o di una gallina protagonista di un intero romanzo o serie televisiva, come accade ai cani. Le galline non sono famose per la loro bellezza o eleganza come i gatti e non si distinguono per la loro tenerezza, come gli agnellini per esempio. Eppure le galline sono state di recente protagoniste di due romanzi lodevoli: Capannone n.8 di Deb Olin Unferth, edito da Sur nel 2021 (di cui abbiamo parlato su «Azione» in un articolo dal titolo Un romanzo animalista) e il romanzo di Jackie Polzin, per Einaudi, intitolato Quattro galline, con la traduzione di Letizia Sacchini.

Attraverso le vicende delle quattro galline di cui è proprietaria la voce narrante e protagonista del romanzo, Polzin ci racconta la storia ordinaria di una coppia, di un matrimonio solido che resiste all’insensatezza dell’istituzione stessa: «Mettere la propria firma in calce a un sentimento volatile nella speranza che duri tutta la vita è in contrasto con qualsiasi esperienza del reale». Il romanzo racconta di un lutto, quello di un feto morto al quarto mese di gravidanza e a colpire chi legge è il fatto che in tutto il testo non si ritrovino parole di dolore o di lamento, solo la narrazione del trascorrere del tempo e dell’ineluttabilità della morte, attraverso il racconto

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