Cooperativa Migros Ticino
Società e territorio Le aule sono vuote, le lezioni si tengono a distanza: i sentimenti e le riflessioni di alcuni insegnanti
Ambiente e Benessere i rischi del coronavirus costringono la Fondazione nazionale Swisstransplant a sospendere i trapianti di reni, ce ne parla il professor Sebastiano Martinoli
G.a.a. 6592 Sant’antonino
Settimanale di informazione e cultura anno LXXXiii 30 marzo 2020
Azione 14 Politica e economia Come si trasformerà il capitalismo al termine di questa pandemia?
Cultura e Spettacoli Maria Grazia Calandrone, una poesia colma di grazia alla ricerca del senso dell’amore
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Migros ticino fa la sua parte!
Libertà e democrazia in quarantena da coronavirus
di Lorenzo Emma, direttore di Migros Ticino
di Marzio Rigonalli
Un paio di osservazioni sulla situazione in cui ci troviamo, irreale e inquietante per tutti e purtroppo tragica per alcuni. Mi limiterò agli aspetti legati alla nostra cooperativa, non perché i più importanti in assoluto, ma perché mi piace parlare e soprattutto scrivere solo di temi che conosco bene. il commercio al dettaglio di alimentari è stato dichiarato «servizio importante ed essenziale per la comunità» assieme al settore ospedaliero, alla polizia e a pochi altri servizi pubblici e privati. Non siamo abituati a tanta considerazione, generalmente riservata ai settori «ad alto valore aggiunto e orientati all’esportazione». Fa tuttavia piacere sentirselo dire. Preciso che avere un impiego in questo settore ora considerato «privilegiato» presenta sì il vantaggio di poter lavorare malgrado la crisi (e quindi la sicurezza del posto di lavoro) ma comporta pure l’incombenza di dover prestare molta attenzione alle misure di sicurezza, sia sul tragitto casa-posto di lavoro e sia specialmente sul posto di lavoro. e in quest’ultimo è fondamentale la collaborazione dei clienti, in particolare per quanto concerne la distanza sociale da mantenere, soprattutto con chi è più esposto a contatti e cioè il personale in cassa: ve lo chiediamo per favore, quando vi rivolgete a loro, restate dietro alla parete di protezione! Sempre per assicurare la distanza sociale, limitiamo poi la presenza contemporanea di clienti nei nostri negozi (tra 10 e 90 persone a seconda della grandezza) e chiediamo alla clientela da una parte di non fare scorte ma dall’altra di preparare una lista con la spesa per circa 3 giorni (la durata media dei prodotti freschi), in modo da ridurre la frequenza in negozio e la durata degli acquisti. inoltre, preghiamo gentilmente i clienti di fare la spesa non accompagnati e di non presentarsi nei supermercati se si sono superati i 65 anni di età, affidandosi per le compere ad amici, conoscenti o ai Comuni di residenza, con i quali collaboriamo per fornire sostegno a questa importante fascia della popolazione. in questa surreale situazione, la stragrande maggioranza dei clienti ha accettato di buon grado le misure di sicurezza e manifestato grande apprezzamento per il lavoro svolto dai collaboratori di Migros Ticino. abbiamo ricevuto solo qualche raro reclamo e in un caso una cliente ha abbandonato il punto di vendita perché non voleva entrare in contatto con un collega frontaliere in quanto potenziale portatore di Coronavirus: è scappata senza che potessimo farle presente che questi collaboratori (che da anni costituiscono meno del 10% del nostro organico e svolgono un prezioso lavoro per i quali non troviamo residenti qualificati) provengono da una zona di frontiera (Comasco e Varesotto) nella quale la diffusione del Coronavirus è tre o quattro volte meno importante che in Ticino. Per i collaboratori di Migros Ticino questo ultimo mese è stato molto impegnativo. da febbraio, infatti, anche le nostre attività sono state letteralmente stravolte. da una parte abbiamo registrato un drastico aumento delle vendite di alimentari e beni di prima necessità. abbiamo registrato dei picchi giornalieri con vendite raddoppiate rispetto alla norma: la costituzione di scorte, il fatto di non far più la spesa in italia e di prepararsi in casa i pasti che prima si consumavano al ristorante o alla mensa P come aziendale ha comportato, in un mese, un volume di vendita di alimentari supplementari pari un treno lungo più di 3 km. dall’altra, oltre ad assicurare il commissionamento, il trasporto nei punti di vendita e la sistemazione di questa merce supplementare sugli scaffali, abbiamo dovuto introdurre una serie di misure di sicurezza (controllo entrata negozi, disinfezione carrelli, ecc.) che impegnano tuttora un centinaio di persone. Per finire siamo stati obbligati a chiudere numerose attività (commerUn inserto speciale cio non alimentare, ristorazione, Scuocon i migliori consigli le Club e centri Fitness) che occupano per una festa anche quasi 400 persone. in tempi difficili PASQUA 2020
PASQUA
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NUMERO 2
Tutto per una festa in grande
Per un
BRUNCH DI PASQUA ben riuscito
RICETTE PASQUALI Migusto
Perché le
UOVA DI PASQUA
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Keystone
sono colorate?