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A LEZIONI DI PADEL

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A LEZIONE DI PADEL L’USCITA DA PARETE

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Continuiamo l’approfondimento della tecnica sullo sport più praticato del momento e parliamo dell’Uscita da parete. L’uscita di parete è uno dei colpi tipici del Padel e saperla gestire può far crescere notevolmente il vostro livello di gioco.

di Macho ALVAREZ

La differenza sostanziale tra il Tennis, il Beach Tennis e il Padel è proprio la parete. Quindi saper ben gestire la parete fa la differenza fra un giocatore amatoriale di Padel e un buon giocatore. L’uscita di parete, cioè il colpo che si gioca dopo che la palla ha colpito il vetro di fondo o quello laterale, è una delle situazioni più tipiche del padel. Se al principio può sembrare quasi innaturale, col tempo diventerà una delle condizioni che ci consentirà di agire meglio, sia in fase difensiva sia in quella offensiva. L’aspetto principale da imparare è riconoscere la traiettoria della palla, se conviene farla passare o colpirla direttamente dopo il rimbalzo. Non è banale riuscirci, serve occhio e una certa abitudine, quindi l’allenamento aiuta parecchio. Ma la domanda principale che si fa il giocatore alle prime armi è: come conviene giocare l’uscita di parete su una palla bassa? Sulla palla lenta, è fondamentale il pallonetto perché è il colpo che mi permette di scavalcare gli avversari e conquistare la rete. La seconda opzione è di tirare una palla forte verso il corpo dell’avversario (eh già, non è antisportivo!), la terza di giocare un passante al centro a velocità media e l’ultima, la più complessa quando la palla dell’avversario arriva piuttosto rapida, di eseguire una chiquita, una palla lenta che cade nei piedi dell’avversario e che sarebbe opportuno seguire a rete (anche dal proprio compagno). Mentre sulla palla che rimbalza alta dopo aver colpito la parete, abbiamo due possibilità: un’uscita di parete in back spin, con la palla colpita a livello della spalla e verso il centro del campo: se si riesce a “bucare” la coppia avversaria, con questo effetto la palla scenderà dopo aver colpito il vetro rendendo improbabile un recupero. In alternativa, se si può colpire la palla a livello della testa, si può optare per una soluzione ancora più aggressiva, una botta piatta e violenta, in direzione incrociata, che può sorprendere gli avversari, non dare tempo di reazione nel giocare la volée e rendere anche in questo caso sostanzialmente impossibile il recupero. E allora forza ad allenarvi che i campi vi aspettano! n 2/2022 Azzurro Sport43

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