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ANDREW HOWE ANNUNCIA IL SUO RITIRO
di Arturo VIOLETTA
Ainizio 2023 Andrew Howe ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica. Non prima, però, di un’ultima gara, quella che il 37enne reatino vuole dedicare alla mamma René Felton, colpita recentemente da un ictus, per completare una carriera ricca di successi. «Voglio scoprire ancora più di me stesso –ha dichiarato Howe – ho deciso di smettere di fare atletica, ma non smetterò mai di allenarmi, lo sport rimarrà sempre parte integrante della mia vita. A maggio vorrei fare un’ultima gara e dedicarla a mia madre, per tutto quello che ha fatto per me e per quello che sto vedendo che riesce a fare, a ripartire dopo quello che ha passato. Qualche mese fa ha avuto un ictus, ora si sta riabilitando in una maniera eccezionale. Vedendo tutta quella forza mi sono detto che le voglio re - galare questa cosa. Farò il salto in lungo allo Stadio dei Marmi».
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Ma andiamo a vedere più da vicino chi è Andrew Howe?
Il 37enne ha vinto una medaglia d’Argento nel salto in lungo ai Mondiali outdoor (a Osaka nel 2007), ha conquistato due Ori agli Europei (uno all’aperto nel 2006 e uno indoor nel 2007) e un Bronzo iridato in sala nel 2006. Stiamo parlando di una delle più grandi promesse dell’atletica leggera tricolore degli ultimi quindici anni, che probabilmente ha vinto meno di quanto egli stesso si poteva aspettare, considerando i tanti exploit giovanili e la qualità delle prime uscite tra i grandi.
Andrew è cresciuto tra musica e sport, dedicandosi all’atletica leggera fin dall’infanzia, allenato dalla mamma, poiché come lui stesso ha detto «l’atletica è un qualcosa che mi viene naturale».
A livello giovanile, è stato campione mondiale under 20 a Grosseto nel 2004, e detiene tuttora le migliori prestazioni under 16, under 20 e under 23 nel salto in lungo.
Ha fatto parte del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare, regalando all’Arma Azzurra e all’Italia grandi soddisfazioni.
Nell’intervista rilasciata a “Verissimo” il 7 gennaio scorso, Andrew ha annunciato una sua scelta sofferta ma essenziale; quella di lasciare lo sport e nello specifico l’atletica leggera.
«Voglio vedere cosa c’è nel mondo e scoprire ancora di più me stesso, non solo Andrew Howe come atleta» , queste le parole dell’ex lunghista per rivelare la sua decisione. Una decisione sicuramente difficile e sofferta, un duro colpo da accettare per molti, per i quali è stato d’ispirazione, tra cui lo stesso Marcell Jacobs, campione olimpico dei 100 metri piani e della staf - fetta 4×100 metri ai Giochi di Tokyo 2020, campione mondiale indoor dei 60 metri piani a Belgrado 2022 e campione europeo dei 100 metri piani a Monaco di Baviera 2022. Per Howe lo sport resterà comunque sempre una parte importante di sé; ad oggi continua ad essere un personal trainer e ad allenare bambini, ma il bisogno di cambiamento era indispensabile e la scelta migliore che potesse fare era quella di chiudere questo meraviglioso ma, per nulla semplice, capitolo della sua vita, che l’ha più volte, portato a pensare di non meritare il successo ottenuto. Lo sport è motivo di gioia e orgoglio ma è fatto anche di sacrifici e difficoltà, per Howe era giunto il momento di mettere un punto e che questa sua scelta possa portargli felicità e una vita migliore. Aspettando maggio, prepariamoci per il giusto tributo sportivo a uno dei più grandi campioni di atletica della storia italiana.