Il POF (PIano dell'Offerta Formativa) a.s. 2011-2012

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Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2° CIRCOLO ARZIGNANO  Via Umbria, 10 - 36071 ARZIGNANO (VI)  0444/672939

 0444/676476

VIEE014003@istruzione.it

P.O.F. PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA Per formare una testa ben fatta piuttosto che una testa ben piena,1 nella complessità dell'attuale società della conoscenza, in cui l'imprevedibilità è l'unica certezza2...

1

Cfr. E. Morin, La testa ben fatta. Riforma dell'insegnamento e riforma del pensiero, Cortina Raffaello, Milano, 2000. 2

Cfr. A. Spinelli, Un'officina di uomini. La scuola del costruttivismo, Liguori Editore, Napoli, 2009

Anno Scolastico 2011/2012


Piano dell’offerta Formativa

1.

D.D. Arzignano II Circolo

ISTITUZIONE SCOLASTICA

Scuola dell’infanzia non statale Montorso

Scuola dell’infanzia non statale Tezze

Scuola primaria “E. de Amicis” San Bortolo

Scuola primaria “C. Verlato” Tezze

Scuola dell’infanzia e Scuola primaria

Scuola dell’infanzia statale San Bortolo

Scuola primaria “L. da Porto” Montorso

Scuola primaria “G. Marconi” Costo

Scuola Scuola Scuola Scuola Scuola Scuola Scuola Scuola

A.S.2011/2012

primaria di San Bortolo primaria di Tezze primaria di Costo primaria di Montorso primaria di Nogarole dell’infanzia di San Bortolo dell’infanzia non stataleTezze dell’infanzia non statale Montorso

Scuola primaria “Don G. Albanello” Nogarole

Via Umbria Via Mameli Via Madonna dei prati Via G. Marconi Viale degli Alpini Via Veneto Via Roma Via Bendinelli

Tel. Tel. Tel. Tel. Tel. Tel. Tel. Tel.

0444672939 0444482217 0444675135 0444484154 0444427088 0444670655 0444482458 0444685517 2


Piano dell’offerta Formativa

2.

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PROFILO SOCIO CULTURALE ECONOMICO

Il Secondo Circolo Didattico di Arzignano include scuole ubicate in tre diversi Comuni: Arzignano (con le frazioni di S.Bortolo, Tezze e Costo), Montorso Vicentino e Nogarole Vicentino. Il territorio di riferimento comprende sia zone di rilievi collinari, caratterizzate da vigneti e frutteti, sia aree pianeggianti dedite in parte all’antica tradizione agricola. Lungo il corso del fiume Chiampo, inoltre, a partire dal secondo Novecento si sono sviluppate progressivamente numerose attività economiche a carattere industriale, che hanno fatto di Arzignano e del suo comprensorio il primo polo italiano per la concia delle pelli. Il rapido sviluppo produttivo della zona ha contribuito notevolmente a migliorare lo stile di vita delle famiglie anche se, negli ultimi anni, sono state investite dalla generale crisi economica. Prevalgono comunque ancora realtà familiari in cui entrambi i genitori lavorano per cui il tempo a disposizione per la cura dei figli e per la partecipazione alla vita culturale e sociale della città è andato purtroppo talvolta riducendosi. A partire dagli anni novanta, la disponibilità di posti di lavoro a bassa specializzazione ha determinato un forte flusso immigratorio da parte di manodopera proveniente da Paesi extracomunitari, con il conseguente ingresso anche nelle classi di un numero consistente di alunni stranieri. Anche per questi bambini la scuola si pone come luogo privilegiato di integrazione nel tessuto sociale della città, dove la multiculturalità è vissuta come un valore, un’occasione di arricchimento per tutti, insieme alla scoperta-riscoperta del proprio Paese, con la sua storia e le sue tradizioni, le sue radici culturali e ricchezze ambientali. In un contesto sociale caratterizzato da modernità e sviluppo da un lato, e aumento della complessità dall’altro, le nostre scuole si propongono di operare a stretto contatto con gli Enti Locali e le Istituzioni Educative del territorio, per rispondere alle esigenze formative delle famiglie, ponendosi come snodo fondamentale di cambiamento alla luce delle possibilità offerte dall’autonomia organizzativa e didattica. La inoltre, insieme agli Enti Locali e alle altre agenzie educative del territorio, avverte forte l’impegno a farsi promotrice di una molteplicità di esperienze intenzionali, sistematiche e finalizzate allo sviluppo integrale della personalità dell’alunno, come cittadino consapevole della propria comunità. 2.1 RACCORDO TERRITORIALI.

TRA

ISTITUZIONE

SCOLASTICA

ED

ENTI

I rapporti fra l'Istituzione Scolastica, gli Enti Locali territoriali, le associazioni culturali e sportive del territorio sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di: 

promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole;

realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finanziarie che gli EE.LL. 3


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mettono a disposizione delle scuole; 

mettere a disposizione degli alunni proposte didattiche ed educative ampie e al tempo stesso integrate e congruenti con le linee guida indicate nel POF. Gli enti locali e le associazioni culturali coinvolte con la nostra Istituzione Scolastica sono i seguenti: ENTE          

LOCALE: Assessorato alla cultura Assessorato all’Ambiente Assessorato allo Sport Ufficio anagrafe Polizia Municipale Vigili del Fuoco Biblioteca Comunale (Montorso/Arzignano/Chiamapo) Coldiretti Vicenza Provincia di Vicenza Associazione Artigiani di Vicenza

ASSOCIAZIONI CULTURALI  Sistema museale Agno-Chiampo  Pro-Loco  Gallerie di Palazzo Leone Montanari (VI) ASSOCIAZIONI SPORTIVE  Piscine Comunali di Arzignano ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO  Associazione di Padre Gentilin  UNITALSI ULSS    

n° 5 Servizio di consulenza Età Evolutiva Servizio di Mediazione culturale Centro Educativo Fidas sezione di Tezze

ALTRI ISTITUTI SCOLASTICI E UNIVERSITA’:   

Centro Territoriale Servizi di “Vicenza Ovest” delle scuole di Arzignano, Chiampo, Montecchio, Montebello, Crespadoro. Rapporto di partenariato per il tirocinio di nuovi insegnanti (Università di Padova) Possibilità di accedere ad aggiornamenti su varie tematiche organizzati dall’Università. 4


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3.

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PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA

La nostra scuola si pone come finalità la formazione unitaria del fanciullo nei suoi aspetti di

IDENTITA’

AUTONOMIA

COMPETENZA

e intende offrire sollecitazioni culturali, operative e sociali per educare, istruire e formare la “ persona ”. Fin dalla scuola dell’infanzia i bambini costruiscono la loro identità, conquistano una loro autonomia e sviluppano le loro competenze interagendo con gli altri in un ambiente ricco e stimolante. Il nostro istituto si propone di fondare il Processo formativo sull’apprendimento significativo dell’allievo inteso proprio come una sua partecipazione globale al processo di apprendimento. All’alunno, quindi, si richiede un impegno sia sul piano conoscitivo che sul piano affettivo ed emozionale. 1 L’apprendimento diventa, di conseguenza, un processo attivo e intenzionale, al quale il soggetto contribuisce personalmente, portando le sue esperienze anche extrascolastiche, informali e non formali. Ne deriva che l’allievo padroneggia le conoscenze, non più come accumulo di informazioni, ma con il dominio degli ambiti disciplinari e l’elaborazione delle loro connessioni; riflette sul “perché e come” della propria azione e sulla comprensione del compito; interagisce con gli altri in un contesto reale e “autentico”; coopera e collabora nella classe come comunità per l’apprendimento e la costruzione della conoscenza; utilizza le risorse informative e le tecnologie informatiche come strumenti in maniera consapevole per padroneggiare e ampliare conoscenze e abilità. La nostra scuola vuole, inoltre “insegnare le regole del vivere e del convivere” e si propone di :  formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione della collettività  educare alla convivenza  valorizzare l’identità del singolo alunno  valorizzare i beni culturali e le tradizioni presenti nel territorio.  valorizzare delle diverse identità e radici culturali. 1

Da D. Ausubel, Educazione e processi cognitivi. Guida psicologica per gli insegnanti, Milano, F. Angeli, 1987; Secondo Ausubel l’apprendimento significativo corrisponde a un sistema di attività in cui (e con cui) l’allievo prende coscienza di sistemi di significati, se ne appropria, li attribuisce agli eventi in funzione delle sue esperienze.

5


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valorizzare l’unicità e la singola identità culturale di ogni studente ( la presenza degli alunni con radici culturali diverse deve essere considerata un’opportunità per tutti)

La scuola intende “educare alla consapevolezza di essere cittadini dell’Europa e del mondo per mettere in relazione le molteplici esperienze culturali” e “per creare la consapevolezza di far parte di un’unica comunità di destino europea e planetaria”2 In particolare: la scuola dell’infanzia si propone di sviluppare la dimensione relazionale, intellettiva e corporea, tenendo presente la diversità dei ritmi e dei tempi di maturazione di tutti i bambini, attraverso la trattazione di unità di apprendimento dettate dalle Indicazioni Nazionali Per i Piani Personalizzati delle Attività Educative. La scuola primaria si propone delineare le proprie finalità a partire dalla persona che apprende e di definire le proprie strategie educative tenendo conto della singolarità e complessità di ogni persona. L’alunno è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi e relazionali. Ecco perché i docenti si propongono di realizzare i loro progetti educativi in relazione costante con i bisogni fondamentali e con i desideri di bambini. La scuola sente quindi il dovere di predisporre “piani di studio personalizzati” capaci di rispondere all’esigenza di percorsi di apprendimento e di crescita degli alunni che rispettino le differenze individuali in rapporto ad interessi, capacità, ritmi e stili cognitivi, attitudini, carattere, inclinazioni, esperienze precedenti di vita e di apprendimento. La pratica didattica mirerà a:  fornire a tutti uguali opportunità di apprendimento  elevare gli standard di apprendimento  contenere il rischio di insuccesso scolastico 3.1 OBIETTIVI FORMATIVI DELLA SCUOLA PRIMARIA

CLASSE PRIMA  Conoscere sé e gli altri per realizzare relazioni interpersonali positive.  Sapersi organizzare autonomamente nella vita scolastica risolvendo le semplici problematiche che si presentano.  Conoscere l’ambiente che ci circonda.  Conoscere e accettare le regole di convivenza impegnandosi a rispettarle.

CLASSE SECONDA  Conoscersi reciprocamente e identificare se stessi attraverso l’analisi delle proprie emozioni. 2

Da “Indicazione per il Curricolo”. Ministero Pubblica Istruzione. Roma settembre 2007 6


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 Relazionarsi con gli altri e con la realtà circostante nel rispetto reciproco e nello spirito di collaborazione.  Acquisire gli strumenti per gestire in modo adeguato le conoscenze.  Riflettere con spirito critico su fatti ed eventi e comprenderne le conseguenze.

CLASSE TERZA  Avere consapevolezza delle proprie attitudini e capacità per potenziare i propri metodi di apprendimento e per vivere positivamente le esperienze scolastiche.  Acquisire e mantenere strumenti, strategie, conoscenze ed abilità per risolvere situazioni problematiche.  Riflettere con spirito critico su fatti ed eventi personali ed esterni

CLASSE QUARTA  Comunicare ed esprimersi attraverso vari tipi di linguaggio.  Relazionarsi con gli altri nel rispetto reciproco, nello spirito di collaborazione e nell’ attenzione alle diversità.  Riflettere con spirito critico in modo consapevole.  Avere consapevolezza delle proprie attitudini e capacità per potenziare i propri metodi di apprendimento e per vivere positivamente l’esperienza scolastica.  Acquisire e maturare strumenti, strategie, conoscenze, abilità per interpretare la realtà e risolvere situazioni problematiche.

CLASSE QUINTA  Riflettere su se stessi al fine di valutare il proprio processo di crescita chiedendo aiuto quando occorre.  Sapere affrontare situazioni nuove con opportune strategie.  Porsi in atteggiamento critico di fronte alla realtà.  Essere consapevoli di appartenere al proprio ambiente naturale e sociale e che si può personalmente contribuire alla realizzazione di un futuro migliore.

4.

IL CURRICOLO

Per attuare i suoi compiti la scuola si organizza in modo funzionale rispetto agli obiettivi educativi da perseguire, predisponendo un’adeguata organizzazione didattica, che parte dalle effettive capacità ed esigenze degli alunni. 4.1 LA SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’Infanzia si rivolge ai bambini dai 3 ai 6 anni di età. La programmazione della scuola dell’infanzia si articola attraverso i seguenti campi di esperienza: 7


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     

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Il sé e l’altro (educazione alla convivenza civile) Corpo, movimento e salute (educazione psico-motoria e alla salute) Fruizione e produzione di messaggi (educazione linguistica ) Esplorare, conoscere e progettare (educazione logico-matematica e spaziotemporale) Linguaggi, creatività e d espressione (educazione espressiva) Cittadinanza e Costituzione

E’ previsto anche l’insegnamento della Religione Cattolica solo per i bambini che se ne avvalgono. Le competenze previste per i bambini in uscita dalla scuola dell’infanzia sono intese come consolidamento delle abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettuali, e come sviluppo di ulteriori capacità culturali e cognitive tipiche del pensiero adulto. Competenze per IL SÈ E L’ALTRO   

promozione dell’autonomia e della socializzazione; accettazione e rispetto delle diversità; assunzione personalizzata di valori.

Competenze per IL CORPO E IL MOVIMENTO    

controllo degli schemi motori e posturali di base; consapevolezza dello schema corporeo; conoscenza delle proprietà percettive degli oggetti; curare in autonomia la propria persona, gli oggetti e l’ambiente.

Competenze per I DISCORSI E LE PAROLE   

partecipazione attiva e positiva alla conversazione; ascolto, comprensione e verbalizzazione di eventi accaduti e raccontati; riassumere una breve vicenda.

Competenze per LA CONOSCENZA DEL MONDO    

numerazione, ordine e classificazione in base a quantità, grandezza, forma e colore; risoluzione di problemi; esplorazione dello spazio circostante; formulazione di previsioni e prime ipotesi

Competenze per la LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE (Gestualità, arte, musica, multimedialità)   

rappresentazione, sul piano grafico-pittorico, di fatti ed emozioni; esplorazione e riflessione di diversi mezzi espressivi e della realtà massmediale; partecipazione ad attività drammatico-teatrali e musicali. 8


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4.2 LA SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria che si propone il pieno sviluppo della persona, ha il compito specifico di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. Si pone inoltre come scuola formativa che, attraverso “gli alfabeti delle discipline”3 , porta allo sviluppo di un pensiero riflessivo e critico, quale base necessaria per la formazione di futuri cittadini consapevoli e responsabili. Compito peculiare della scuola Primaria è porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva e l’Educazione alla Cittadinanza “viene promossa attraverso esperienze significative” che conducano ad un responsabile “prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente”, favorendo forme di cooperazione e di solidarietà. Per il curricolo della scuola Primaria si farà riferimento alle indicazioni di Fioroni emanate nel settembre 2007.

5.

ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA

5.1 ORGANIZZAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA

DELLE

ATTIVITA’

DIDATTICHE

NELLA

La scuola dell'infanzia si propone come significativo luogo di apprendimento, socializzazione e animazione. Una funzione fondamentale di questa scuola è quella di contribuire al rafforzamento dei processi di costruzione dell'identità, per favorire la promozione dell'autonomia intellettuale e dell'equilibrio affettivo, per sviluppare l'intelligenza creativa e il pensiero scientifico. Le attività didattiche nelle scuole dell’infanzia fanno riferimento agli obiettivi specifici di apprendimento elencati e descritti nelle Indicazioni Nazionali. Le attività stesse vengono scelte con modalità diverse, allo scopo di rendere più efficace il progetto educativo, anche in relazione ai diversi ritmi, tempi e stili di apprendimento, alle motivazioni e agli interessi dei bambini:    

attività attività attività attività

di laboratori e di intersezione, di gruppo in sezione, di piccolo gruppo, per gruppi di età omogenea.

Le attività di laboratorio, rivolte ai bambini di 5 anni, favoriscono i rapporti interpersonali tra i bambini e permettono scambi di esperienze e di conoscenze con coetanei e insegnanti di altre sezioni. Nei laboratori l'apprendimento è basato sulla ricerca, sull’ osservazione, sulla esplorazione, sulla elaborazione con possibilità di seguire individualmente gli alunni. Gli strumenti, i metodi e le attività sono diversificate in rapporto all'età, ai diversi ritmi e 3

Da “Indicazione per il Curricolo”. Ministero Pubblica Istruzione. Roma settembre 2007 9


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tempi di apprendimento, agli interessi e alle motivazioni di ogni singolo bambino. Riveste importanza fondamentale l'allestimento di spazi-laboratorio, di angoli-gioco e di angoli per le attività in cui i bambini possano relazionare, manipolare, fare ipotesi, costruire e inventare. Si utilizzano materiali poveri come la carta, la pasta pane, la plastilina ecc… Si usano inoltre materiali di facile consumo, sussidi didattici e audiovisivi. Le attività tipiche che si svolgono nella scuola sono:       

educazione all'ambiente - sicurezza intercultura biblioteca teatro laboratorio musicale spettacoli teatrali per gli alunni e le famiglie, da organizzarsi anche con la collaborazione dei genitori, degli enti locali e delle associazioni, uscite programmate per la scoperta e la conoscenza dell'ambiente in cui si vive.

5.2 ORGANIZZAZIONE SCUOLA PRIMARIA

DELLE

ATTIVITA’

DIDATTICHE

NELLA

Le Indicazioni Nazionali definiscono gli obiettivi di apprendimento per le diverse classi ma lasciano ampio margine alla costruzione dei concreti percorsi formativi. Peraltro lo stesso Regolamento in materia di autonomia scolastica (DPR n. 275/99) consente alle Istituzioni scolastiche di definire i curricoli e le quote orarie riservate alle diverse discipline in modo autonomo e flessibile sulla base delle reali esigenze formative degli alunni. In considerazione dell’esperienza fin qui maturata e tenuto anche conto della organizzazione delle attività facoltative opzionali il monte ore settimanale delle attività di insegnamento è così articolato I classe

Lingua italiana Matematica Lingua inglese Storia Geografia Scienze Tecnologia e informatica Musica Arte e immagine Scienze motorie Religione/Attività alternative

8 6 1 2 2 2 1 1 1 1 2

I biennio II biennio II III clas clas se se 7 6 6 6 2 3 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2

6 6 3 2 2 2 1 1 1 1 2 10


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Per le classi quarte e quinte, che seguono ancora il vecchio ordinamento, alle 27 ore settimanali vanno aggiunte 3 ore di laboratori opzionali, per un totale di 30 ore settimanali. Il monte-ore settimanale indicato nella tabella non va inteso in modo rigido in quanto esigenze ambientali o organizzative possono suggerire adeguamenti e correzioni. L’insegnamento di informatica e tecnologia va inteso come insegnamento trasversale a tutte le discipline e non come un insegnamento fine a se stesso. Gli strumenti informatici, infatti, devono essere utilizzati in modo consapevole e critico a servizio di tutte le attività e della comunicazione. Per alcune attività vi sono, nelle diverse scuole, locali appositamente attrezzati e sussidi didattici specifici. L’attività didattica si sviluppa secondo criteri consolidati da tempo nella migliore pratica didattica e fatti propri dalla stessa ricerca pedagogica:  sviluppo di attività di ricerca, individuale e di gruppo, che insegnino a responsabilizzarsi e ad organizzare il pensiero, capacità cruciali nel moderno mondo della comunicazione e del lavoro;  promozione delle attività laboratoriali come luogo di acquisizione di competenze intese come sintesi di sapere e saper fare;  acquisizione di competenze trasversali trasferibili e utilizzabili in ambiti diversi del sapere;  riferimento alla pratica del gioco come invito a proporre contesti didattici all'interno dei quali l’apprendere sia esperienza piacevole e gratificante;  promozione degli aspetti emotivi ed affettivi nei processi di conoscenza;  impiego degli strumenti multimediali che, oltre ad essere estremamente motivanti, danno il senso di disporre di risorse per il saper fare e consentono di non disperdere, ma valorizzare le diverse forme di intelligenza. Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere più efficace l'intervento formativo, senza mai trascurare la necessità di personalizzare gli interventi formativi rivolti agli alunni. Le modalità del lavoro in classe sono le seguenti: "lezione" collettiva a livello di classe o classi aperte La lezione frontale al gruppo classe rimane il modello privilegiato per l’attività di insegnamento/apprendimento nella scuola primaria. Trova la sua migliore applicazione quando si vogliano trasmettere nozioni comuni, informazioni uguali per tutti o si utilizzino mezzi audiovisivi o altri strumenti e spazi (palestra) fruibili contemporaneamente da un grande gruppo. attività di piccolo gruppo Il lavoro di gruppo, visto come alternativa all'insegnamento collettivo, è essenziale per la sua funzione formativa (sia sul piano dell'apprendimento che sul piano relazionale). Si basa sulla condivisione e sulla disponibilità. 11


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interventi individualizzati L'individualizzazione come trattamento differenziato degli alunni è una strategia che consente di soddisfare le necessità di formazione di ciascuno. Utilizzo della contemporaneità dei docenti In seguito alla riforma del 2009, le ore di contemporaneità sono notevolmente diminuite, limitando la possibilità di attuare le attività di recupero, sostegno e sviluppo. Inoltre, la residua disponibilità oraria viene prioritariamente destinata alla sostituzione dei docenti assenti fino a cinque giorni. Tuttavia la codocenza verrà utilizzata per:  sorveglianza durante la mensa  attività alternative all’IRC  recupero/rinforzo per gli alunni con difficoltà di apprendimento, quando possibile.

6.

LA VALUTAZIONE

La valutazione riveste un ruolo determinante nello sviluppo dell’azione educativa della scuola anche in rapporto alle diversità individuali e alla promozione di tutte le opportunità educative. Essa, nella complessità dei suoi aspetti formativi, cognitivi, relazionali, è parte integrante della progettazione, non solo come controllo del raggiungimento degli obiettivi e degli apprendimenti da parte degli alunni, ma come verifica dell'intervento metodologico-didattico, al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. 6.1 SCUOLA DELL’INFANZIA Nella scuola dell’infanzia la valutazione si basa essenzialmente sulla osservazione sia occasionale sia sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento dei bambini; questa avviene a livello: - iniziale (livelli di sviluppo) - in itinere (sequenze didattiche) - finale (esiti formativi) Ogni bambino in uscita dalla scuola dell’infanzia è accompagnato da un portfolio che raccoglie gli aspetti comportamentali e cognitivi, e le competenze nei vari campi d’esperienza, in modo da favorire il passaggio al successivo ordine di scuola. 6.2 SCUOLA PRIMARIA Nella scuola primaria l’efficacia dell’azione didattica programmata viene costantemente verificata dagli insegnanti, sia collegialmente sia individualmente. Molta attenzione viene dedicata al livello di partenza di ciascun alunno. Per l’analisi della situazione iniziale vengono proposti test d’ingresso elaborati a livello di ambito per classi parallele. 12


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I risultati emersi conducono alla stesura di una progettazione didattica aderente alle potenzialità della classe e alla programmazione di interventi individualizzati, di recupero, consolidamento e potenziamento, i cui tempi e modi di attuazione vengono definiti nelle programmazioni disciplinari dai singoli docenti e/o negli incontri di modulo. Anche alla fine di ciascun quadrimestre vengono somministrate verifiche disciplinari concordate a livello di ambito. Oltre alle prove strutturate che propongano standard normativi e/o criteriali, è importante individuare prove formative, non legate solamente alla conoscenza (sia essa di contenuti o di procedure) ma che verifichino competenze, che mettano cioè in atto, anche in contesti diversi, ciò che il discente ha imparato (dimostrare cosa si sa fare con quello che si sa). Strumenti per la valutazione dell’alunno: · · · · ·

verifiche in itinere e sommative verifiche scritte, pratiche e grafiche verifiche orali (interrogazioni, conversazioni, esposizioni orali…). esecuzioni vocali e strumentali verifiche di conoscenze ed abilità motorie

Il Collegio Docenti ha approvato criteri di valutazione e misurazione comuni per rendere più omogeneo il processo valutativo. Gli insegnanti possono avvalersi, per la registrazione delle prove di verifica disciplinari, di griglie cartacee e del registro elettronico ideato a livello di Circolo. Sono stati predisposti dei criteri di misurazione per la valutazione del testo scritto di italiano, la risoluzione del problema, l’elaborato grafico, il manufatto, le prove orali. Gli strumenti strutturati di valutazione saranno costantemente accompagnati da una osservazione attenta e mirata dei comportamenti relazionali in situazioni di apprendimento e di produzione e in situazioni formali o informali. Nella valutazione si terranno presenti i seguenti criteri: · raggiungimento degli obiettivi formativi concordati · conseguimento degli obiettivi didattici di ciascuna disciplina · esito delle prove di verifica · evoluzione rispetto ai livelli di partenza · caratteristiche individuali · raggiungimento degli obiettivi del P.E.I. per gli alunni diversamente abili. 6.3 LA SCHEDA DI VALUTAZIONE Dall’anno 2008-2009, per effetto dell’articolo 3 del D.L. 137/2008, poi convertito nella legge 169 del 30 ottobre 2008, la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti disciplinari viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. 13


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Il Collegio Docenti a maggioranza ha deliberato che nella scheda di valutazione, che nel nostro Circolo Didattico viene redatta a scansione quadrimestrale, le discipline curriculari vengano valutate con voti dal 5 (unico voto che esprima l’insufficienza) al 10. Ha deliberato invece che la valutazione del “Comportamento” e dei “Laboratori Opzionali” venga espressa con la seguente scala di misurazione: NON SUFFICIENTE, SUFFICIENTE, BUONO, DISTINTO, OTTIMO. Anche la valutazione della Religione Cattolica viene espressa in decimi, ma su scheda separata come prevede il D.L. 297/94. La valutazione con giudizio analitico, richiesta dalla normativa sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno alla fine di ciascun quadrimestre, viene espressa su quattro fondamentali “dimensioni” osservate sistematicamente nel corso delle prestazioni scolastiche: PARTECIPAZIONE, IMPEGNO, AUTONOMIA, RITMI E MODI DELL’APPRENDIMENTO. 6.4 LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Il decreto n. 22 del 19 agosto 2009 regolamenta e rende operativa, in materia di valutazione, la legge 169/2008, introducendo prescrittivamente l’elaborazione di una CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE per gli alunni in uscita dalla scuola primaria. (Obbligatoria con il D.M. n°9 del 27.01.2010) La certificazione di una competenza è la descrizione e la relativa valutazione di un SAPER FARE INTENZIONALE, EFFICACE E CONTESTUALIZZATO che richiede l’uso di diverse abilità e conoscenze. Questo fatto rappresenta una novità per la scuola italiana, che è chiamata a valutare non solo le conoscenze (sapere) e le abilità (saper fare e applicare regole sulla scorta di una guida) degli studenti, ma anche le loro competenze (sapersi orientare autonomamente e saper individuare strategie in situazione di problemsolving) in contesti reali o verosimili. L’atto formale che spetta alla scuola al termine del quinquennio è la compilazione del modello di certificazione delle competenze per ciascuno studente La certificazione, così intesa, costituisce un documento integrativo alla scheda di valutazione. Spetta ad ogni singola scuola approvare in collegio docenti forme e modalità di certificazione. Un gruppo di insegnanti del nostro istituto è attualmente impegnato nelle studio della valutazione per competenze e sta progettando delle UdA (Unità di apprendimento) e delle Rubriche. 6.5 VALUTAZIONE DI SISTEMA Per l’anno scolastico in corso si prevede la partecipazione delle classi seconde e quinte alle rilevazioni dell’INVALSI per la valutazione del sistema scolastico nazionale.

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Nel nostro Circolo a livello di interclasse/intersezione vengono effettuate periodicamente le verifiche sull’andamento delle progettazioni di classe, sui progetti di plesso, sui laboratori. A conclusione dell’ anno scolastico, nell’ultimo Collegio Docenti unificato, dai vari referenti di progetto o di commissione, dai responsabili di plesso e dalle Funzioni Strumentali, viene dato conto del lavoro svolto allo scopo di riflettere sugli aspetti positivi, ma soprattutto per intervenire sui limiti e le carenze al fine di elevare la qualità del sistema.

7.

COMPETENZE IN USCITA

Al termine del percorso educativo-didattico, l’alunno deve essere in grado di:  Comunicare ed esprimersi attraverso vari tipi di linguaggio  Risolvere situazioni problematiche utilizzando strumenti, strategie, conoscenze e abilità acquisite  Relazionarsi con gli altri nel rispetto reciproco e nello spirito di collaborazione  Riflettere con spirito critico su fatti ed eventi personali ed esterni  Verbalizzare conoscenze acquisite con il lessico proprio della disciplina

8.

ATTIVITA’ FACOLTATIVE OPZIONALI

A partire dall’anno scolastico 2004/05 nella scuola primaria l’orario viene articolato in 27 ore di “attività obbligatorie” e 3 ore di “attività opzionali”, cui hanno aderito tutti i genitori delle classi IV e V del Circolo. Il laboratorio è luogo privilegiato per l’apprendimento in quanto è una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare-realizzare-verificare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri. Il laboratorio è spazio di generatività e creatività, è spazio che produce autostima in quanto permette all’alunno di estrinsecare le proprie peculiarità; è spazio per imparare a gestire gli aspetti relazionali, cognitivi e operativi; può essere luogo compensativo di squilibri e disarmonie ma anche spazio per la valorizzazione e il potenziamento dell’eccellenza. Per le classi prime, seconde e terze l’orario non prevede i laboratori opzionali pertanto le attività curricolari si snodano su 27 ore settimanali. Le attività opzionali sono distribuite nelle seguenti aree: 

Area linguistico-espressiva: animazione alla lettura, arte e immagine, attività musicali, attività teatrali…

Area dell’informatica e multimedialità: educazione all’uso delle TIC

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Area motoria: giochi tradizionali, giochi a squadre, percorsi, approcci ad attività sportive…

Area del potenziamento e dello sviluppo dell’eccellenza: LARSA, laboratori di approfondimento disciplinare e interdisciplinare…

Area relazionale: educazione all’ascolto e alle abilità sociali, educazione alla cittadinanza…

Area scientifica: esperienze dirette con materiali, semplici esperimenti….

Nello specifico i laboratori delle singole scuole: SCUOLA PRIMARIA “E. de AMICIS” SAN BORTOLO LABORATORIO

DOCENTE

Informatica

Campagna

Stefania

Grafico manipolativo

Pontoriero

Silvana

Cittadinanza e Costituzione

Pontorieto

Immagine “Lavori in corso” Abate Geografia Abate Informatica “Amico click”

SCUOLA PRIMARIA “G. MARCONI” LABORATORIO

Bortolamai

CLASSE

Silvana

Isabella Isabella Carla

quarta quarta quarta

quinta quinta

quinta

COSTO DOCENTE

CLASSE

Laboratorio di scienze motorie e sportive Bartoli

Anna

quarta

Laboratorio di scienze

Bartoli

Anna

quarta

Lboratorio di arte e immagine

Bartoli

Anna

quarta

Laboratorio linguistico

Pellecchia

Rita

quinta

Rita

quinta

Rita

quinta

Area relazionale Pellecchia Lab. di cittadinanza e costituzione Laboratorio di scienze motorie e sportive Pellecchia

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Piano dell’offerta Formativa

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SCUOLA PRIMARIA “C. VERLATO” TEZZE Laboratorio espressivo comunicativo

Perlotto

M.Emanuela

quarta (2h)

Laboratorio di lettura

Perlotto

M.Emanuela

quarta

Laboratorio espressivo comunicativo

Perlotto

M.Emanuela

quinta (2h)

Laboratorio di lettura

Perlotto

M.Emanuela

quarta

SCUOLA PRIMARIA “LUIGI DA PORTO” - MONTORSO LABORATORIO Laboratorio linguistico: poesia Cittadinanza e costituzione Laboratorio linguistico: giochiamo con le parole Cittadinanza e Costituzione

DOCENTE

CLASSE

Ferrari

Alessandra

Bori

Antonella

Ferrari Boro

Alessandra Antonella

Quarte (h 1.30) Quarte (h 1.30) Quinte (h 2) Quinte (h. 1)

SCUOLA PRIMARIA “DON G. ALBANELLO” NOGAROLE LABORATORIO

DOCENTE

CLASSE

Immagine

Boaretto

Paolo

quarta

Costruisco giocando

Catapano

Maria

quarta

Laboratorio espressivo-musicale

Boaretto

Paolo

quarta

Laboratorio logico-matematico

Tadiello

Nadia

quinta

Laboratorio espressivo-musicale

Boaretto

Paolo

quinta

Laboratorio linguistico

Tadiello

Nadia

quinta

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Piano dell’offerta Formativa

9.

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A.S.2011/2012

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Per arricchire ed ampliare l’offerta formativa, in particolare per promuovere e stimolare le potenzialità proprie di ogni alunno, per consolidare i legami con il territorio, per rimuovere condizioni di disagio e per favorire l’integrazione di ciascuno, il nostro Circolo attiva dei progetti interdisciplinari che conivolgono differenti tematiche:         

alfabetizzazione alunni stranieri educazione alla convivenza civile educazione alla cittadinanza e alla Costituzione educazione ambientale educazione alla sicurezza educazione stradale educazione alimentare educazione all’affettività educazione alla sessualità

9.1 Scuola primaria “De Amicis” di San Bortolo PROGETTO Titolo progetto: “Sensazioni ed emozioni tra natura, tradizione e innovazione”. Obiettivi e finalità: rendere il bambino protagonista di esperienze significative extracurricolari e collettive che sappiano valorizzare tutti i linguaggi della comunicazione verbali e non verbali, nonché la dimensione affettiva, emozionale e relazionale. Progetti specifici delle singole classi. Classi prime: Dodo, il dragone golosone. Classi seconde:3T: Tessere Tanti Testi con Cipì. Classi terze: Natale è. Classi quarte:  Noi e il mare..  La scoperta delle emozioni. Classi quinte: Amica LIM… che risorsa!

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ALTRE ATTIVITA’ ED INIZIATIVE Sempre per ampliare l’offerta fomativa e dare agli alunni l’opportunità di vivere esperienze diverse, anche collegate al territorio, le classi aderiscono alle seguenti attività promosse da enti esterni e associazioni esterne CLASSI

ATTIVITA’

Prima A, B, C

Padre Gentilin Progetto Mato Grosso Festa degli alberi Visita Biblioteca Comunale UNITALSI

Seconde A,B

Padre Gentilin Progetto Mato Grosso Festa degli alberi Visita Biblioteca Comunale UNITALSI

Terze A,B

Padre Gentilin Progetto Mato Grosso Festa degli alberi Visita Biblioteca Comunale UNITALSI Educazione stradale

Quarte A,B

Padre Gentilin Progetto Mato Grosso Festa degli alberi Visita Biblioteca Comunale UNITALSI Educazione stradale

Quinte A,B

Padre Gentilin 19


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Progetto Mato Grosso Festa degli alberi Visita Biblioteca Comunale UNITALSI Educazione stradale Dal Buio alla Luce (Palazzo Leone Montanari Vi) Educazione sessuale Biologo Giamprimo Molinaro

FESTE E ATTIVITA’ SPECIALI Festa di Natale per tutto il plesso al mattino del 23 dicembre. Festa di Natale alla sera per le classi terze. Festa di Fine anno con genitori per le quinte e le seconde. Festa degli alberi al mattino per tutto il plesso Attività di L2

USCITE DIDATTICHE CLASSI Prime A,B,C

META  Visita alla “Vecchia fattoria” di Bonavicina VR  Visita al Mercato nuovo di Vicenza  Visita alla Biblioteca Comunale

Seconde A,B  Visita al Municipio  Visita alla Biblioteca Comunale  Visita all’Accademia Tadini (Lovere sul L. Iseo) Terze A,B

 Visita al Municipio  Visita alla Biblioteca Comunale  Visita all’Archeopark, Boario Terme (Brescia)

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Quarte A,B

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 Visita all’acquario di Cattolica  Visita al Parco Sigurtà (VR)

Quinte A, B

 Visita alla città di Aquileia  Visita alla sede del Giornale di Vicenza  Uscita a piedi a “Val del Borlo”  Visita alle gallerie di Palazzo Leone Montanari  Uscita per il patentino della bicicletta

9.2 Scuola Primaria “Don G. Albanello di Nogarole PROGETTO Titolo progetto: “ Ambien…ti…amo”. Obiettivi e finalità: maturare negli alunni una maggiore consapevolezza nel rapporto con l’ambiente fisico- antropico e storico in cui vivono. Progetti specifici delle singole classi Classe prima: Il prato. Classe seconda: L’albero, dal taglio degli alberi alla produzione della carta, l’importanza del riciclo della carta. Classi terze e quarte: Il nostro amico bosco. Classe quinta: Rinnov-Abili.

ALTRE ATTIVITA’ ED INIZIATIVE CLASSI

ATTIVITA’

Prima

Padre Gentilin Commemorazione dei caduti in guerra UNITALSI Tutti i bambini vanno bene a scuola

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Continuità con la scuola dell’Infanzia

Seconda

Padre Gentilin Visita Biblioteca Comunale UNITALSI

Terza

Padre Gentilin UNITALSI

Quarta

Padre Gentilin Progetto interculturale L2 UNITALSI Educazione stradale

Quinta

Padre Gentilin UNITALSI Educazione stradale Educazione sessuale

FESTE E ATTIVITA’ SPECIALI Momento d’incontro in occasione del Natale per tutto il plesso il 19 dicembre alle ore 20.00

USCITE DIDATTICHE CLASSI Prima

META  Uscita alla “Vecchia fattoria” di Bonavicina VR  Uscita a piedi nel territorio

Seconda

 Uscita alla “Vecchia fattoria” di Bonavicina VR  Visita alla Biblioteca Comunale di Chiampo

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Terza

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 Uscita alla “Vecchia fattoria” di Bonavicina VR  Visita al museo Zannato di Montecchio Maggiore  Uscita a piedi nel territorio

Quarta

 Uscita alla “Vecchia fattoria” di Bonavicina VR  Uscita a piedi nel territorio

Quinta

 Uscita alla “Vecchia fattoria” di Bonavicina VR  Uscita per il patentino della bicicletta  Uscita a piedi nel territorio

9.3 Plesso “G. Marconi” di Costo PROGETTO Titolo progetto: “Insieme per… imparare, raccontare, inventare, costruire, giocare, cantare…”. Obiettivi e finalità: far maturare atteggiamenti positivi e responsabili nei confronti di una educazione ambientale finalizzata alla conoscenza del territorio e, in particolare, ad individuare e a salvaguardare un patrimonio di grande importanza naturalistica, nonché il senso di appartenenza nei confronti dell’ambiente in cui si vive. Progetti specifici delle singole classi Classe prima: Albero… amico dell’uomo. Classe seconda: Da carta nasce… carta. Classe terza: L’acqua è vita. Classe quarta: Ecologia, dall’ecosistema alle energie alternative per la raccolta differenziata. Classe quinta: Acqua, che risorsa!

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ALTRE ATTIVITA’ ED INIZIATIVE CLASSI

ATTIVITA’

Prima

Padre Gentilin Adozione a distanza UNITALSI Corso di Nuoto Alfabetizzazione alunni stranieri

Seconda

Padre Gentilin Adozione a distanza UNITALSI Corso di Nuoto Alfabetizzazione alunni stranieri Visita alla Biblioteca Comunale Come avere denti da campione

Terza

Padre Gentilin Adozione a distanza UNITALSI Corso di Nuoto Visita alla Biblioteca Comunale Educazione stradale

Quarta

Padre Gentilin Adozione a distanza UNITALSI Corso di Nuoto Visita alla Biblioteca Comunale Educazione stradale

Quinta

Padre Gentilin UNITALSI 24


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Educazione stradale Educazione sessuale Corso di Nuoto Visita alla Biblioteca Comunale

FESTE E ATTIVITA’ SPECIALI Festa di Natale: “Lo Stelliere” per tutto il plesso nei locali della Parrocchia il giorno 19 dicembre. Laboratorio di attività motoria Ottava giornata della solidarietà. Festa degli alberi

USCITE DIDATTICHE CLASSI Prima

META  Uscita al Parco Faunistico Cappeller (Bassano del Grappa VI)  Uscita a piedi nel territorio

Seconda

 Uscita al Parco Faunistico Cappeller (Bassano del Grappa VI)  Visita alla Biblioteca Comunale  Uscita al laghetto di Altavilla (Percorso naturalistico)

Terza

 Uscita al Parco Faunistico Cappeller (Bassano del Grappa VI)  Visita alla Biblioteca Comunale  Visita al Museo Zannato di Montecchio Maggiore

Quarta

 Uscita al Parco Faunistico Cappeller (Bassano del Grappa VI)  Visita alla Biblioteca Comunale  Uscita al laghetto di Altavilla (Percorso naturalistico)  Visita al Museo Zannato di Montecchio Maggiore 25


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Quinta

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 Uscita al Parco Faunistico Cappeller (Bassano del Grappa VI)  Visita alla Biblioteca Comunale  Uscita al laghetto di Altavilla (Percorso naturalistico)  Uscita al Campo sportivo di Arzignano per Ed. stradale

9. 4 Plesso “C. Verlato” di Tezze PROGETTO Titolo progetto: “ AnimAzione” Obiettivi e finalità: Stimolare una acquisizione di mentalità, di atteggiamenti, di comportamenti e di accettazione dell’altro, qualunque esso sia, maschio, femmina, straniero, portatore di handicap…

Progetti specifici delle singole classi Classe prima: Girogirotondo… per conoscerci fino in fondo. Classi seconde e classe terza: 3T: Tessere tanti testi con Cipì. Classe quarta: CinemAzione. Classe quinta: Gufa la notizia. Classe quarta e quinta: Bloggando.

ALTRE ATTIVITA’ ED INIZIATIVE CLASSI

ATTIVITA’

Prima

Padre Gentilin Adozione a distanza UNITALSI Frutta nelle scuole

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Seconda

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Padre Gentilin Adozione a distanza UNITALSI Visita alla Biblioteca Comunale Frutta nelle scuole

Terza

Padre Gentilin Adozione a distanza UNITALSI Frutta nelle scuole

Quarta

Padre Gentilin Adozione a distanza UNITALSI Educazione stradale Frutta nelle scuole

Quinta

Padre Gentilin UNITALSI Educazione stradale Educazione sessuale Frutta nelle scuole

FESTE E ATTIVITA’ SPECIALI In occasione della manifestazione di Sant’Agata la scuola parteciperà con un mercatino ideato e realizzato dai genitori degli alunni. La settimana speciale

USCITE DIDATTICHE CLASSI Prima

META  Il parco degli alberi parlanti (Treviso) 27


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Seconda A,B  Visita all’Accademia Tadini a Lovere sul Lago d’Iseo.  Visita alla Biblioteca Comunale  Uscita in Municipio Terza

 Parco Faunistico Cappeller (Cartigliano)

Quarta

 Il parco degli alberi parlanti (Treviso)

Quinta

 Il parco degli alberi parlanti (Treviso)

9.5 Plesso “L. Da Porto” di Montorso PROGETTO Titolo progetto: “ Parole in gioco” Obiettivi e finalita’: Utilizzare le parole per divertirsi, per imparare, per giocare con la parola scritta, disegnata, parlata, cantata, sperimentando il “fare per capire”. Progetti specifici delle classi Classi prime: Giochi di parole. Classi seconde: Parole amiche. Classi terze: Io racconto, tu racconti… Classi quarte: Parole per … vedere, sentire, toccare, annusare, gustare il mondo. Classi quinte: Creativa… mente.

ALTRE ATTIVITA’ ED INIZIATIVE CLASSI

ATTIVITA’

Prima

Educazione stradale Padre Gentilin Adozione a distanza UNITALSI

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Seconda

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Educazione stradale Padre Gentilin Adozione a distanza UNITALSI

Terza

Educazione stradale Padre Gentilin Adozione a distanza UNITALSI

Quarta

Educazione stradale Padre Gentilin Adozione a distanza UNITALSI

Quinta

Padre Gentilin UNITALSI Adozione a distanza Educazione stradale Educazione sessuale

FESTE E ATTIVITA’ SPECIALI Festa di Natale con i genitori il pomeriggio del 20 dicembre

USCITE DIDATTICHE CLASSI Prime A,B

META  Uscita alle Vescovane a Longare (VI)

Seconda A,B  Visita allo Zoo safari di Verona Terze A,B

 Visita al museo Zannato di Montecchio Maggiore

Quarte A,B

 Uscita al Delta del Po

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Quinte A,B

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 Visita a Vicenza Romana  Uscita a Sirmione  Uscita con il vigile urbano per patentino bicicletta

9.6 Scuola dell’Infanzia PROGETTI Progetto n°1: “ Spicchiamo il volo, impariamo ad apprendere”. (bambini 5 anni) Obiettivi e finalità: Realizzare un progetto che coinvolge tutte le scuole dell’infanzia presenti sul territorio di Arzignano per valutare i prerequisiti dell’apprendimento con il fine ultimo di promuovere il ben-essere del bambino. Fornire alle insegnanti nuove prassi didattiche, arricchendo le loro capacità di osservazione e di intervento rispetto ai prerequisiti dell’apprendimento. Progetto n°2: “Alla scoperta del mondo intorno a noi”.(bambini 5 anni) Obiettivi e finalità: Offrire al bambino vere e proprie informazioni, conoscenze di fatti, situazioni, contesti e modalità organizzative dell’ambiente naturale e sociale che lo circonda. Progetto n°3: “Cittadinanza e Costituzione”.(Tutti i bambini) Obiettivi e finalità: Conoscere valori che appartengono sia al patrimonio tradizionale sia a novità introdotte da emergenze e bisogni formativi tipici del nostro tempo e della nostra società. Progetto intercultura:”I bambini del mondo”.(Tutti i bambini) Obiettivi e finalità: Promuovere tra gli alunni la reciproca conoscenza, il rispetto e la solidarietà attraverso la comunicazione. Progetto Sicurezza:”Gioco sicuro, casa sicura, strada sicura”.(Tutti i bambini) Obiettivi e finalità:Contribuire alla formazione di un rapporto consistente e gratificante tra il bambino che cresce, apprende, allarga i propri interessi e quella realtà così complessa che è la situazione di vita quotidiana, giungendo insieme a progressive maturazioni e comportamenti positivi. 30


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Progetto n° 4 :”Giochiamo a fare teatro”.(Tutti i bambini) Obiettivi e finalità: esprimersi con il corpo, il linguaggio, il ritmo e le attività manuali attraverso la forma teatrale. Esprimere emozioni ed esperienze. USCITE:  Ludoteca  Visita ai vigili del fuoco  Visita alla biblioteca Bedeschi  Visita alla libreria Mondadori  Visita alla piscina comunale  Visita al comune di Arzignano  Visita alla fattoria Alonte “da Marisa” FESTE: Festa di Natale per tutti i bambini presso il Palatezze. Carnevale per i bambini che vi aderiscono. Festa di fine anno per i bambini grandi che terminano il ciclo scolastico.

9.7 PROGETTO DI CIRCOLO 3T: TESSERE TANTI TESTI…con

CIPI’ Il progetto “3T: Tessere Tanti Testi…con Cipì” si propone come prosecuzione dei precedenti percorsi formativi (3T: Tessere Tanti Testi – aa.ss 2008/09 e 2009/2010. 3T: Tessere Tanti Testi… con Aladino”- a.s. 2010/2011) che metaforicamente riconducono a quel grande e significativo “puzzle della conoscenza”, rappresentato nel logo del progetto stesso. Nel percorso di apprendimento “3T: Tessere Tanti Testi”, infatti, il tutto è pensato come un grande puzzle, le cui tessere costituiscono i tanti saperi, formali, informali e non formali, che si possono intrecciare con l’apporto di molteplici tipologie testuali e di forme di comunicazione multiple. La conoscenza diventa, quindi, una trama da tessere. “3T: Tessere Tanti Testi…con Cipì è pensato come un percorso di apprendimento learning centered, in cui la comunicazione attraverso i “tanti 31


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testi tessuti” insieme in forma significativa rappresenta il cavallo di battaglia per lo sviluppo di molteplici linguaggi e codici per l’espressioneconsapevole, la co-costruzione e la rappresentazione autentica di conoscenze e di significati. Obiettivi e finalità: Le finalità del progetto sono esplicitate dal sottotitolo e dal nome del personaggio che fa da filo conduttore a tutto il percorso di apprendimento. “Voliamo con Cipì verso il futuro…facendo tesoro del nostro passato e del nostro presente. C Crescere insieme a scuola e in famiglia I

Imparare cooperando

P Partecipare comunicando attivamente I

Integrarsi responsabilmente nella società (Queste finalità sono perseguite sempre nell’ottica delle competenzechiave europee).

Classi coinvolte:  Gli alunni delle classi 2^ A e 2^B della Scuola Primaria di San Bortolo con le insegnanti Giorgia Fochesato e Barbara Bevilacqua.  Gli alunni delle classi 2^ A e 2^B della Scuola Primaria di Tezze con le insegnanti Rosamaria Vicariotto e Nerina Carlotto.  Gli alunni di classe 3^ della Scuola Primaria di Tezze.  Gli alunni di classe 5^ della scuola Primaria di Costo.  Gli alunni delle classi 2^A e 2^ B della scuola Primaria si Montorso. Prodotti previsti:  Alcuni Learning Seeds da inserire nel “wiki 3T”: http://progetto3t-tessere-tanti-testi.wikispaces.com  La narrazione e documentazione del percorso formativo negli articoli, commenti e pagine del “blog 3T”, vero e proprio diario di bordo dell’esperienza: http://progetto3t.wordpress.com 32


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 Le narrazioni a puntate nel “podcast 3T” http://progetto3t.podomatic.com/

10. CONTINUITA’ TRA SCUOLA E FAMIGLIA Una scuola che si propone come servizio pubblico non può prescindere dall'identificare la propria utenza, dal rappresentarsene i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le proposte. La famiglia entra nella scuola quale rappresentante dei bambini e come tale partecipa al contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. E' compito dell'istituzione scolastica:  formulare le proposte educative e didattiche  fornire in merito ad esse, informazioni chiare e leggibili  valutare l'efficacia delle proposte  rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni e del loro progredire in ambito disciplinare e sociale  individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero dei soggetti diversamente abili o in situazione di svantaggio, di disagio,di difficoltà  esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata. L'informazione viene attuata in due forme:  il momento assembleare che risponde alle esigenze di dibattito, di confronto e di proposizione su tematiche relative alla situazione educativo-didattica della classe  il colloquio individuale, al quale si attribuisce una funzione primaria: o per la raccolta di tutte le conoscenze necessarie all'elaborazione di un'immagine del bambino; o per comunicare, in un clima disteso e nei modi più accessibili, la situazione socio-affettiva e conoscitiva del bambino; o per costruire, con le famiglie, possibili itinerari per il superamento delle difficoltà. Per la scuola primaria i momenti assembleari si articolano in 3 incontri: inizio anno scolastico, fine primo quadrimestre e fine secondo quadrimestre. I colloqui individuali si articolano in due incontri solitamente durante i mesi di dicembre e aprile. I docenti inoltre sono disponibili ad incontri individuali qualora se ne presenti la necessità. La comunicazione scuola/famiglia si realizza, invece, nella scuola dell'infanzia secondo il seguente programma: 33


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A.S.2011/2012

prima dell'inizio delle attività si svolge una specifica riunione per i nuovi iscritti e successivamente incontri con tutti i genitori. Per favorire e realizzare la continuità educativa fra scuola e famiglia nel plesso vengono programmate assemblee con tutti i genitori in giorni e orari concordati preventivamente. Alla fine dell'anno scolastico i genitori dei bambini dell'ultimo anno di scuola dell'infanzia sono informati, durante un colloquio, sugli obiettivi raggiunti dai loro figli e sulle notizie che verranno trasmesse agli insegnanti della scuola primaria in prospettiva della formazione delle future classi prime. Le insegnanti sono disponibili a colloqui individuali durante l'anno scolastico qualora se ne presenti la necessità o a seguito della richiesta dei genitori. 10.1 CONTINUITA’ TRA SCUOLE Al fine di garantire la continuità tra i vari ordini di scuole, si realizzano incontri fra docenti per   

scambi di informazioni su alunni scambi e confronti sulle progettazioni promozione di iniziative comuni

Nel nostro Circolo si possono individuare tre momenti significativi per la continuità:  Incontro insegnanti uscenti di classe quinta della scuola primaria con gli insegnanti dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia (raccolta dati per la formazione delle classi prime e scambio di informazioni sul livello di maturazione raggiunta dai bambini e sulla programmazione didattica).  Incontro insegnanti uscenti di classe quinta con gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado (progettazione e sintesi globale di ciascun alunno).  Incontro del Dirigente Scolastico con i genitori degli alunni nuovi iscritti (sia della scuola dell’infanzia sia della scuola primaria per l’illustrazione del POF).

11. ALUNNI IN DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO E DIVERSAMENTE ABILI Interventi diversificati sono previsti in tutte le realtà ove siano presenti alunni in particolare situazione di bisogno. Verranno attuati nelle ore di compresenza disponibili e dagli insegnanti appositamente nominati per gli alunni diversamente abili seguendo la progettazione di percorsi individuali di apprendimento scolastico che prevedono traguardi orientati, da verificare e riadattare in corso d'anno. Le attività saranno organizzate in modo continuativo in forma individuale e/o in piccolo gruppo, come previsto nelle singole programmazioni specifiche. 34


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Alunni in apprendimento

difficoltà

di

Alunni diversamente abili

Alunni in situazione di svantaggio socio-culturale

Alunni in difficoltà di comportamento

Alunni con diagnosi di dislessia

A.S.2011/2012

Attività di sostegno e recupero. Attività di integrazione in collaborazione con il servizio territoriale ULSS/servizi sociali della Provincia Azioni antidispersione anche in collaborazione con le strutture territoriali. Interventi individualizzati durante le ore di compresenza *

* I docenti provvedono a recepire e mettere in atto le misure dispensative e gli strumenti compensativi previsti dalla C.M. n.4099/A4 del 05/10/2004, sia durante le attività dell’anno scolastico che nei momenti di valutazione finale. Oltre a questo, le insegnanti di classe prima del circolo partecipano alla commissione DSA per trovare strategie comuni. Nella fase di RICERCA un dettato somministrato dai docenti, individua i bambini con difficoltà nell’apprendimento della letto-scrittura; nella fase di AZIONE vengono proposte attività specifiche fonologiche in forma giocosa, per ridurre l’incidenza di insuccesso nelle prime fasi di apprendimento. Queste modalità di rinforzo, messe in atto dai docenti di classe, consentono di ottenere effettivi e continui miglioramenti. Le famiglie sono informate e coinvolte nelle diverse fasi e, nel caso emergano situazioni di possibile dislessia, invitate a rivolgersi all’USLL per una valutazione.

12. ALUNNI STRANIERI Il Circolo è caratterizzato da una forte presenza di alunni stranieri che è soggetta a continui mutamenti a causa di arrivi e partenze in corso d’anno. E’ stata posta una particolare attenzione alla loro accoglienza predisponendo un “PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA” e un “QUESTIONARIO” da compilare al momento dell’iscrizione, per poter conoscere da subito la situazione individuale, le problematiche e le aspettative della famiglia ed inoltre presentare la nostra organizzazione scolastica. In collaborazione con il SERVIZIO DI MEDIAZIONE CULTURALE DELL’ULSS 5 sono previsti interventi dei mediatori culturali nel caso di inserimento di alunni in corso d’anno, per incontri con le famiglie ed in situazioni particolari. Il problema dell’insegnamento della lingua italiana, come “L2”, è affrontato in generale utilizzando le ore di compresenza dei moduli interessati, ma anche con specifici laboratori finalizzati con fondi a disposizione.

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In alcuni plessi vengono sviluppati progetti coinvolgono tutte le classi e tutti gli alunni.

A.S.2011/2012

di

interculturalità

che

12.1 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri, il Circolo Didattico di Arzignano 2° si impegna a realizzare iniziative volte a:  creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo, nel bambino non autoctono o neo-autoctono, la percezione di sé come minoranza  facilitare l'apprendimento linguistico  inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i paesi di provenienza al fine di evidenziarne la prestigiosità dei valori peculiari  attingere dal patrimonio letterario e artistico del paese, o dell'area di riferimento, per valorizzare le radici culturali La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche una occasione importante per favorire fra adulti e bambini la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà. L'iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a quella già frequentata nel Paese di origine o a quella relativa all'età anagrafica. All’inizio del percorso ( come da delibera del Collegio docenti del 13 settembre 2006) vengono somministrate all’alunno delle prove di accertamento, predisposte da un’apposita Commissione, per delineare la sua situazione rispetto alla conoscenza della lingua italiana e rispetto ai prerequisiti necessari per frequentare quel corso di studi. Qualora le prove evidenzino un significativo divario tra le competenze richieste e le competenze maturate dall’alunno, i docenti presentano al Consiglio d’Interclasse (componente docenti) la situazione e il Consiglio valuta la possibilità di iscrivere il bambino nella classe inferiore o superiore a quella di diritto per età. Tale decisione viene poi ratificata dal Collegio Docenti dopo la lettura dell’analisi del caso e del parere del Consiglio d’Interclasse. La decisione viene comunicata alla famiglia con le relative motivazioni con la collaborazione (se necessaria) della mediatrice culturale. In considerazione del progressivo e costante aumento del numero di alunni stranieri iscritti nelle scuole del Circolo a partire dall’anno 2004/2005 è stato istituito un apposito gruppo di lavoro con lo scopo di predisporre interventi didattici comuni e di creare anche apposite dotazioni di sussidi e materiali.

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13. ORGANIZZAZIONE SETTIMANALE L’organizzazione settimanale si articola in tutti i plessi, su cinque giorni settimanali. La totalità alunni di classe IV e V ha effettuato la scelta delle 30 ore settimanali fruendo così dei laboratori opzionali, mentre per la classe prima, seconde e terze sono state fissate 27 ore settimanali. Il quadro orario delle lezioni, pur rispettando il monte ore complessivo obbligatorio, terrà conto dei bisogni degli alunni e delle esigenze didattiche dell’insegnamento per un utilizzo ottimale delle risorse tempo. Orario settimanale Scuola Primaria Plessi Scuola Primaria

Antimeridiano dal lunedì al venerdì

S. BORTOLO

7.55 – 12.40

14.00 – 17.00

COSTO

8.00 – 12.50

14.05 – 17.00

tutte le classi

tutte le classi

Lunedì – mercoledì - venerdì 8.00 – 12.50

TEZZE

Martedì – giovedì 8.00 – 12.45

MONTORSO

7.50 – 12.40

NOGAROLE

7.45 – 12.45

Martedì

Pomeridiano Giovedì

14.05 – 17.05 tutte le classi

14.15 – 17.10

14.00 – 17.00 solo IV - V

14.05 – 17.00 solo IV - V

14.05 – 17.05 solo IV - V

14.15 – 17.10

tutte le classi

solo IV - V

13.45 – 16.45

13.45 – 16.45

tutte le classi

solo IV - V

Orario settimanale Scuola dell’Infanzia di San Bortolo

Orario

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

8:00

tutte le sezioni

tutte le sezioni

tutte le sezioni

tutte le sezioni

tutte le sezioni

tutte le sezioni

tutte le sezioni

tutte le sezioni

mensa 16:00

tutte le sezioni

tutte le sezioni

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13.1

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SERVIZI AGGIUNTIVI

E’ attivato il servizio mensa tutti i giorni per tutti gli alunni della scuola dell’Infanzia di San Bortolo presso la scuola; per gli alunni della scuola Primaria di Nogarole in un ristorante attiguo alla scuola il martedì e il giovedì; per i plessi di San Bortolo e Tezze, il martedì e il giovedì, in un’aula appositamente attrezzata. Il servizio di trasporto alunni è organizzato dalle Amministrazioni Comunali di Arzignano, Montorso e Nogarole. La scuola Primaria di Costo effettua corsi di nuoto presso la piscina comunale di Arzignano in orario scolastico. L’orario pre-scuola, diversificato per plessi, è stato istituito per rispondere alle esigenze organizzative delle famiglie in relazione agli impegni di lavoro.

14. ORGANIZZAZIONE GENERALE Per poter realizzare in modo adeguato la propria proposta formativa, il Circolo si è dato negli ultimi anni una forma organizzativa basata su commissioni

e gruppi di lavoro. I gruppi hanno il compito di formulare proposte, elaborare progetti didattici e verificarne l'efficacia, realizzare momenti di coordinamento anche con il territorio. In questo contesto, vengono maggiormente

valorizzate le risorse umane presenti nella scuola e favorenti processi decisionali che coinvolgono tutti i docenti. 14.1 STAFF DI DIREZIONE E’ formato dai docenti incaricati di funzione strumentale, dai docenti collaboratori del dirigente scolastico oltre che dal direttore dei servizi generali ed amministrativi per gli aspetti di carattere gestionale. Dirigente scolastico: Dott.Claudio Molon Collaboratori del Dirigente: Ins.ti Valente Serenella e Mella Laura FUNZIONI STRUMENTALI: 1) Area P.O.F (Ins.ti Fochesato Giorgia e Piccini Nicoletta)      

Stesura ed aggiornamento del documento POF in file ed in forma cartacea Raccolta informazioni relative ai progetti di plessi Aggiornamento delle progettazioni didattiche e trasmissione in file agli insegnanti referenti dei plessi Revisione ed eventuale aggiornamento delle prove di ingresso, intermedie e finali delle varie discipline Stesura MINIPOF dei singoli plessi e della scuola dell’infanzia Stesura di un monitoraggio, finalizzato a migliorare la qualità della scuola, da compilarsi da parte delle referenti dei progetti dei plessi.

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2) Area Informatica – Nuove tecnologie (Ins.te Bevilacqua Barbara)       

Controllare a inizio e fine anno scolastico l’elenco inventario delle attrezzature informatiche di plesso Verificare il regolare funzionamento delle attrezzature, anche attraverso il periodico controllo del registro presenze Provvedere ove possibile alla piccola manutenzione ordinaria (cambio cartucce stampanti, sostituzione e collegamento mouse e tastiere non funzionanti, sblocco pc e stampanti…) Richiedere l’intervento del tecnico quando necessario per guasti, aggiornamenti o installazioni particolari. Sottoporre alla commissione informatica proposte di acquisto di materiale hardware e software. Provvedere all’acquisto del materiale di facile consumo per il laboratorio. Vigilare sull’osservanza del regolamento di laboratorio.

Rimangono affidate alla Funzione Strumentale le competenze riguardanti il laboratorio di Circolo e le relative attrezzature, incluse le LIM.

3) Area Intercultura e rapporti con il C.T.F (Ins.te Carlotto Nerina)          

Coordinare gli interventi di prima alfabetizzazione e di recupero/sostegno Italiano L2, ore di insegnamento aggiuntivo Coordinare gli interventi del Servizio di Mediazione Culturale Organizzare gli incontri della Commissione Intercultura Coordinare gli acquisti di materiali didattici e libri per alunni stranieri Predisporre e aggiornare le schede contabili dei singoli plessi, confronti con il D.S.G.A. (F. Lo Presti) Fornire consulenza alle colleghe che chiedono informazioni e chiarimenti per i neo arrivati in corso d’anno sc. Collaborare con la Segreteria del nostro Circolo Predisporre e compilare griglie Rilevazione statistica del numero degli alunni stranieri presenti nelle scuole del Circolo Partecipare agli incontri con il CTF presso la Direzione Didattica del 1°Circolo di Arzignano Partecipare agli organizzati dal dott.Gonzo (Servizio di Mediazione Culturale).

4) Area Competenze e valutazione (Ins.te Carlotto Giovanna)    

Esamina degli strumenti della valutazione sulla base di una progettazione finalizzata all’acquisizione delle competenze espresse dalla vigente normativa Partecipazione al gruppo studio della prof.ssa Zanchin: U.d.A rubriche/griglie. “Prova esperta” Stesura documento per la certificazione delle competenze al termine della scuola Primaria Confronto risultati prove INVALSI

5) Area D.S.A (Ins.te Allegri Lucia)  

fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti; fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato; 39


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collabora, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe con alunni con DSA; offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione; cura la dotazione bibliografica e di sussidi all’interno dell’Istituto; diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento; fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università ai quali poter fare riferimento per le tematiche in oggetto; fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di DSA; funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei servizi sanitari, EE.LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio; informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA.

Queste figure sono affiancate da una commissione di lavoro. 14.2 INCARICHI, COMMISSIONI E GRUPPI DI STUDIO Responsabile di Circolo del sostegno per l’handicap (Ins.te Calearo Amelia)        

Informazioni ai docenti di sostegno sui sussidi e materiali presenti nel Circolo; Predisposizione dei registri per i docenti di sostegno; Attività di raccordo e collegamento con gli uffici di Presidenza e Segreteria; Coordinamento incontri ULSS e cura dei rapporti con le famiglie dei bambini interessati; Controllo elenco sussidi didattici per l’handicap presenti nel circolo (inizio e fine anno scolastico) con la collaborazione dei referenti sussidi dei diversi plessi; Controllo della documentazione riservata degli alunni (P.E.I. P.D.F. relazioni ULSS, relazioni docenti fine anno…..) e consegna copia ai docenti di sostegno; Gestione acquisti materiale (ordini da presentare alla segreteria); Divulgazione informazioni tratte da riviste specializzate relative al sostegno.

Commissione H E' formato da tutti gli insegnanti coinvolti in esperienze di integrazione di alunni diversamente abili.  Analizzare i casi degli alunni disabili, scambiarsi opinioni e informazioni riguardanti gli stessi  Individuare soluzioni per l’inserimento in classe e strategie didattiche per un apprendimento mirato  Formulare proposte da presentare al Collegio dei Docenti e all’USL riguardo alla disabilità  Stabilire le modalità di utilizzo dei fondi e delle risorse

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Commissione Intercultura e rapporti con il CTF  Attivare interventi specifici per l’accoglienza e il recupero nei singoli plessi degli alunni stranieri  Promuovere la collaborazione e l’intervento del servizio di mediazione e di altri enti  Gestire, nel modo più proficuo, le risorse disponibili Commissione informatica  Gestione dei Laboratori multimediali di Circolo:  Pianificazione e gestione degli interventi tecnici e degli acquisti relativi a hardware e software  Amministrazione della rete con controllo e manutenzione ordinaria dell’hardware e del software  Stesura/aggiornamento del Regolamento per l’utilizzo dei Laboratori  Previsione e gestione del materiale di facile consumo (cartucce stampante, carta, floppy,CD-Rom, etc.) Commissione POF  Raccogliere ed organizzare gli elementi costitutivi il POF (finalità, progetti, attività, dati tecnici, …..)  Coordinare le attività di progettazione didattico-educativa del Circolo  Monitorare le attività di progettazione didattico-educativa del Circolo  Analizzare le disposizioni contenute nel nuovo decreto Legge n° 112/08  Individuare metodi oggettivi di misurazione e valutazione comuni agli ambiti e ai docenti  Sperimentare metodi di misurazione e valutazione  Stabilire criteri di misurazione e valutazione  Elaborare giudizi analitici/globali da inserire nella scheda di valutazione  Informare sulle iniziative inerenti la formazione in servizio dei docenti  Gestire gli aspetti organizzativi inerenti la formazione in servizio dei docenti Commissione D.S.A.  Promuovere l’attenzione e la sensibilità della scuola in ordine alla complessità dei processi di lettura e scrittura.  Promuovere processi di individualizzazione dell’insegnamento della lettura e della scrittura e contribuire all’evoluzione delle tecniche didattiche.  Operare rilevazioni, riflettere sul processo di apprendimento e progettare interventi con gli specialisti.

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Commissione Competenze e Valutazione Si tratta di un gruppo di studio che, affiancato dal formatore prof.ssa Serena Zanchin, cerca di capire e di orientare il proprio lavoro nell’ottica dell’insegnamento significativo per competenze. Nello specifico, le insegnati che appartengono al gruppo di studio stanno predisponendo delle UdA Unità di apprendimento e stanno elaborando dei nuovi strumenti valutativi quali la rubrica e la certificazione delle competenze che saranno poi messi a disposizioni del Circolo. Gruppo Ricerca-Azione Il gruppo di Ricerca-Azione risulta composto da n°9 docenti appartenenti alle varie scuole primarie dell’Istituto (ad eccezione del Plesso di Nogarole). Gli insegnanti del team intendono quest’anno sviluppare simultaneamente due filoni di studio, ricerca e sperimentazione. In particolare: a) proseguire il percorso di innovazione digitale compiendo studi, ricerche e sperimentazioni su percorsi di apprendimento significativo mediato dalle tecnologie sociali emergenti (TSI: Tecnologie della Società dell’Informazione e web 2.0), secondo le linee definite nella Raccomandazione Europea (2006) sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente. b) In sintonia con il punto a), continuare il percorso formativo sulla valutazione delle competenze. In particolare, dopo aver co-progettato e cocostruito un modello di UdA, il gruppo si propone ora di approfondire la riflessione sulla valutazione autentica delle competenze intesa come “saper agire, reagire e co-agire pensando”. L’impegno dei membri del gruppo di ricerca-azione si rivolge, in una logica di triangolazione valutativa, allo studio, alla costruzione e sperimentazione di una pluralità di strumenti valutativi volti all’accertamento delle competenze maturate via via dagli studenti. INCARICHI PER IL BUON FUNZIONAMENTO DEI PLESSI  Referente di plesso  Segretario consiglio interclasse  Referente dei progetti di plesso  Responsabile dell’orario  Responsabile del laboratorio d’informatica  Responsabile della Biblioteca  Responsabile della sicurezza  Responsabile dei sussidi  Responsabile della palestra

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14.3 ORGANI COLLEGIALI Premessa Gli incontri collegiali costituiscono lo strumento privilegiato per promuovere una condivisione critica e corresponsabile delle scelte programmatorie e valutative a livello di Circolo. COLLEGIO DOCENTI Costituisce momento di confronto e raccordo delle proposte emerse e discusse nei vari Consigli di Interclasse e nei Gruppi di Ambito nonché un momento per un più ampio controllo collegiale della progettazione. Obiettivi  Analisi di problemi comuni a tutto il Circolo  Assunzione di decisioni che impegnano tutti i docenti  Verifica e valutazione periodica dell’andamento dell’attività didattica Tempi  In relazione ai principali adempimenti collegiali CONSIGLIO INTERCLASSE/DOCENTI PLESSO Continuando l’esperienza degli anni precedenti, si propone la valorizzazione del C.I. come luogo e momento di incontro dei docenti del medesimo plesso e come elemento base per il buon funzionamento del Collegio Docenti. Obiettivi    

Discussione e confronto decentrato su problemi generali del Circolo Gestione coordinata delle risorse umane e finanziarie del plesso Organizzazione plesso: uso spazi, tempi, strutture, sussidi Predisposizione di progetti comuni per l’arricchimento formativo

Tempi  In relazione a specifiche esigenze di plesso  Strettamente correlati con i Collegi Docenti CONSIGLIO INTERCLASSE/GENITORI PLESSO Momento di incontro significativo fra Scuola e Famiglia.

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Obiettivi  Promozione della partecipazione dei genitori alla gestione del progetto educativo scolastico  Programmazione e valutazione attività educativo-didattica  Formulazione proposte di azione educativa Tempi Cadenza bimestrale GRUPPO AMBITO PARALLELO Si pone come momento collegiale di incontro e confronto tra docenti operanti nel medesimo ambito per definire una linea di continuità all’interno del Circolo. Obiettivi  Curricolazione rispettive discipline  Progettazione didattica annuale specifiche discipline  Definizione criteri di valutazione e predisposizione dei relativi strumenti Tempi

Prove di ingresso

Inizio anno scolastico Progettazione didattica annuale

Fine 1° quadrimestre

Verifica quadrimestrale andamento attività didattica Predisposizione prove quadrimestrali

Verifica finale attività didattica Fine 2° quadrimestre

Predisposizione prove finali

GRUPPO MODULO Il modulo opera collegialmente e corresponsabilmente nel rispetto delle regole e dei criteri concordati a livello dell’equipe pedagogica. Obiettivi 44


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 Coordinamento, integrazione e/o adeguamento delle programmazioni di ambito in relazione alle specifiche esigenze delle classi  Unitarietà dell’insegnamento  Elaborazione unità d’apprendimento Tempi Due ore settimanali, il mercoledì pomeriggio COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI Obiettivi  Esprimere parere circa l’esito dell’anno di formazione dei docenti assunti in ruolo  Valutare, su richiesta dell’interessato, il servizio dell’insegnante CONSIGLIO DI CIRCOLO Obiettivi Gestire la parte amministrativa della scuola:

 Deliberare il bilancio  Adottare regolamento interno e il POF  Adattare calendario scolastico  Acquistare, rinnovare, conservare attrezzature e sussidi didattici  Stabilire criteri per la programmazione e l’attuazione di attività para-inter-extra scolastiche (gite …) ScScuola primaria “E. de Amicis” San Bortolo imaria “L. da Porto” Montorso

Arzignano, 29/11/2011

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