Tanto tempo fa, in un paesino chiuso tra le montagne più alte a nordest dell’Oriente, c’era un bosco fitto fitto, formato da pini sempreverdi e grandi alberi di castagno.
In quel bosco abitavano tanti animali, tra cui alcune famiglie di conigli.
Questi vivevano lì da generazioni e generazioni, e la maggior parte di loro non si allontanava mai dalle proprie case scavate alle radici degli alberi.
Tutti i conigli erano paurosi e sempre in allerta e al primo sentore di pericolo scappavano per rientrare velocemente nelle loro abitazioni.
La vita scorreva serena e tranquilla, ma tutti gli abitanti sapevano che il bosco poteva nascondere insidie e pericoli.
Un giorno, infatti, arrivò uno straniero che non si era mai visto da quelle parti: un leone di nome Riccardo, conosciuto in tutto il mondo per la sua forza e il suo coraggio.
Grazie ai suoi spettacolari salti e alla sua capacità di resistenza sott’acqua senza respirare, il circo per cui lavorava era famoso e rinomato.
Nessuno si aspettava che un personaggio illustre come lui scegliesse un posto così semplice, piccolo e isolato per vivere.
Un bel giorno però il leone, stanco di viaggiare e saltare, decise di lasciare la compagnia e gli spettacoli per trascorrere la sua vita in pace e libertà scegliendo come meta proprio quel bosco.
All’inizio di questa convivenza forzata, tutti i conigli rimasero per giorni e giorni chiusi nelle loro tane.
Una mattina un piccolo coniglio di nome Nino si mise ad urlare chiedendo aiuto, attirando così l’attenzione di tutti gli altri conigli che subito accorsero in suo soccorso.
Nino era il più pauroso tra i conigli, a dire il vero era il più pauroso tra gli esseri viventi, difatti aveva urlato solo perché il forte vento aveva causato la caduta di un vaso da un davanzale che, battendo contro il pavimento, aveva procurato un forte rumore.
Tutti i conigli, sollevati dal fatto che si fosse trattato di un banale incidente, rientrarono sereni nelle proprie dimore.
Il leone, che aveva seguito tutta la scena da lontano, divertito e senza battere ciglio, rimase in disparte a godersi lo spettacolo.
Il giorno dopo Nino lanciò un altro urlo, questa volta era stato suo fratello a spaventarlo con uno starnuto, ed anche in questa occasione tutti i conigli accorsero in suo aiuto per poi tornarsene a casa.
La storia andò avanti per giorni e mesi, finché i conigli che giungevano in aiuto di Nino erano sempre di meno.
