Backstage press luglio 2014

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anno II n. 7 - Luglio 2014 - Poste italiane s.p.a. sped in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1 comma 1 - DCB - Caserta



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Musica e Tintarella per questo mese di Luglio Amici di Backstage Press il mese di luglio ci porta nel pieno dell’ estate e la voglia di mare è sempre più pressante. La copertina di questo mese è dedicata a Marta sui Tubi che con l’album Salva Gente festeggiano i dieci anni di carriera, abbiamo ripercorso la loro storia e scoperto alcune curiosità sulla band. Incontriamo poi la passione di M’Barka Ben Taleb, artista straordinaria che

E pagina dopo pagina conosciamo i Boomdabash, Moody, Noire, Paolo Macagnino, che questa estate potremmo incontrare nelle varie piazze e sulle vaDiodato, rivelazione po- rie spiagge a trasmetterci sitiva di questo duemila- emozioni con la loro muquattordici, dopo la vitto- sica. ria agli MTV Awards arriva l’apertura del concerto A questo punto non ci resta che aprire l’ombrelloni, dei Negramaro. metterci comodi su una Piena estate anche nella ru- sdraio e goderci l’estate in brica A Tempo di Musica, pieno relax ed ascoltando dove la nostra amica Wan- buona musica. da D’Amico ci guida in un tutto nel passato con i bra- L’appuntamento è per il ni sempre verdi delle estati mese di Agosto con tante storie da raccontare. di qualche tempo fa. con la sua musica fonde la tradizione napoletana con quella araba, guidandoci in un viaggio attraverso l’amore.

www.backstagepress.it



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MARTA SUI TUBI Festeggiano 10 anni con Salva gente M’BARKA BEN TALEB La passione per l’amore e per la musica BOOMDABASH

16 TEMPO DI MUSICA TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Backstage Press è edito dall’associazione culturale “Il Sogno è Sempre Onlus”. Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, articoli, disegni e fotografie non si restituiscono anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza l’autorizzazione scritta preventiva da parte dell’editore. Gli autori e l’editore non potranno in alcun caso essere responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute. REDAZIONE Alfonso Morgillo, Wanda D’Amico, Alfonso Papa, Marica Crisci, Domenico Ruggiero, HANNO COLLABORATO: Michela Drago, Alessandro Tocco. REGISTRAZIONE n. 815 del 03.07.2013 presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE). Comunicazione Editore: Il Sogno è Sempre Onlus Sede Legale: Via Botteghino, 92 – 81027 San Felice a Cancello (CE) Sede Operativa: Via Giacomo Matteotti, 20 – 81027 San Felice a Cancello (CE) – Fax. 0823.806289 – info@backstagepress. it – www.backstagepress.it Distribuzione: Gratuita Stampa: Pieffe Industria Grafica

19 DIODATO Un 2014 ricco di emozioni

21 MOODY Oltre le apparenze

24 ANDY WARHOL Andy: icona Pop

27 NOIRE

28 CONCERTI

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Marta sui tubi

festeggiano i 10 anni con Salva gente. tx Alfonso Papa

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l vostro ultimo lavoro “Salva Gente”. Un album “raccolta”, sia per chi si avvicina a voi per la prima volta, ma anche per chi vi segue da sempre visto che contiene anche due inediti. Si è un lavoro che offre uno sguardo al passato, ma anche una prospettiva per il futuro. Il disco raccoglie diverse canzoni, pescate da tutti gli album presentati fino ad oggi. In alcuni casi, specie per i brani degli esordi, i pezzi sono stati riregistrate per l’occasione. Ai tempi dell’incisione originale erano stati registrati in duo o in trio, adesso la formazione è diventata di cinque elementi ed allora ci ha fatto piacere riproporli nel modo in cui li suoniamo adesso. Ci sono poi due inediti, il

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primo con la collaborazione di Franco Battiato, singolo attualmente in diffusione radiofonica “Salva Gente” ed un secondo, che si chiama “ A modo mio”.

migliore.

Questo è un po’ il salva gente, in un periodo in cui c’è una grandissima crisi economica, morale, e senso di sfiducia verso il doSono due pezzi che ci por- mani. In questa situazione tano in una dimensione ove tutto sembra perso, nuova, in una situazione come per una barca che va musicale che vorremmo a fondo, un salvagente può poi riprendere quando ini- sempre tornare utile. zieremo a lavorare al prosCon questo album festegsimo disco. giate i dieci anni dagli Come mai la scelta del esordi. Un primo bilancio nome “Salva Gente”? sulle cose fatte e su quelle da fare? Perché il testo del brano che da il titolo all’album, In dieci anni dal nostro parla di una serie di com- esordio abbiamo pubblicaportamenti sbagliati che to cinque album di inediti, a ognuno di noi capita di direi una bella tabella di tenere nel corso nella no- marcia. Volendo “giocare”, stra esistenza. Vuole essere con il nome di quest’ultiun cambio di prospettiva, mo lavoro, per noi il “salva provare ad immaginare di gente” è stato in qualche cambiare anche noi stessi modo proprio il nostro per ritrovarsi in un mondo gruppo, Marta sui tubi, che


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ci ha salvato la vita o quan- successo debbano per forza tomeno ce l’ha rivoluzio- passare per la televisione, nata. ma non è assolutamente così. Il vostro successo arriva nella maniera più tradi- Marta sui tubi ed il palco? zionale del termine. Nel vostro percorso artistico, Il palco è la nostra dimentanta gavetta e tanti con- sione preferita, quando siamo sul palco siamo felici e certi. Scelta voluta? quando siamo in tournée Forse per noi era l’unica anche se in ogni concerto scelta che si poteva fare, ci stanchiamo tantissimo quando sei agli inizi in Ita- non vediamo l’ora di rilia è difficile trovare qual- cominciare su un nuovo cuno che crede in te. L’uni- palco. Per noi è fondamenca strada che ha un gruppo tale salire sul palco e dimoè quella di andarsi a cercare strare a noi stessi e a chi ci il pubblico, andare a suo- ascolta che sappiamo fare il nare ovunque ed in qualsi- nostro lavoro. asi situazione. In dieci anni molte collaChi cerca strade scorcia- borazioni, qual’ è quella toie, può essere anche for- che portate nel cuore? tunato ma generalmente a lungo termine non paga. Sicuramente quella con Certe strategie mediatiche Lucio Dalla, è stato veranon so quanto possano mente magico poter condidurare, certi ragazzi oggi videre dei momenti con il credono che per arrivare al grande Lucio. Peccato che se ne è andato via troppo

presto, avevamo voglia di continuare questa collaborazione. Gli piaceva molto il nostro modo di fare musica. E’ stato un bellissimo incontro e il rapporto professionale ed artistico ci ha coinvolto anche dal punto di vista umano. Siamo rimasti ottimi amici di Marco Alemanno e questo ce lo fa sentire ancora un po’ vicino. Quest’ ultimo disco che è ricco di collaborazioni Battiato, Bandakadabra, Malika Ayane. Non saprei, ognuna ha un qualcosa di speciale. Malika, per esempio, è sicuramente una delle voci più belle ed originali che abbiamo in Italia, collaborare con un’artista di questo calibro mi inorgoglisce, mi fa stare bene. Al momento non riuscirei ad immaginare altro o qualcosa di diverso. Per il futuro chissà, magari verranno fuori ma saranno delle cose non programmate a tavolino, collaborazioni spontanee e naturali.

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ph Benedetta Balloni

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M’Barka Ben Taleb

la passione per l’amore e per la musica

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’ in rotazione radiofonica il brano “Storia d’amore”, una rilettura elctro-swing del celebre brano di Adriano Celentano. Dopo la canzone dell’amore scandalo “Je t’aime mai non plus” del primo singolo, arriva quella della mancata seduzione e del gran rifiuto. Ci parli della scelta dei brani e come gli stessi sono stati, da te, riletti?

tx Alfonso Papa

riportarli ai giorni nostri.

E’ stata una scelta ben precisa, partendo dal mio essere, dal mio carattere, dalle mie emozioni. Le storie d’amore, il racconto dell’amore ma anche la sofferenza dell’amore, oggigiorno è sempre più frequente sentire parlare di sofferenza legata all’amore, la vita è piena di questi esempi.

ph Eugenio Blasio

Entrambi i brani fanno Questi brani sono scelte parte del tuo ultimo lavod’amore, capolavori del- ro “Passion Fruit”, uscito la musica che ho ritenuto proprio in questi giorni e opportuno riprendere in come dicevi un’album d’amano riportandoli alla ri- more. Cos’altro potremo balta, credo che fosse un trovare al suo interno? peccato non rinnovarli e L’album gioca con le lingue,

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passando dal francese all’inglese, dal napoletano all’arabo e si avvale di grandi nomi come Enzo Graglianiello e Fausto Mesolella, ma anche di giovani creativi “newpolitani” come Alessio Arena e Il Tesoro di San Gennaro. Oltre i due singoli Je t’aime moi non plus e Storia d’amore ci sarà: Nun te scurdà, Guaglione, Nisciuno, Le vie en rose, Sotto ‘o cielo ‘e Paris, Passion Fruit, Basame mucho. Nella tua musica c’è tanto della tradizione napoletana e di quella araba, cos’è per te la musica? La musica è tutto, gioia, passione, amore, dolore, speranza. Noi musicisti siamo fortunati – da questo punto di vista - rispetto a quelli che fanno gli altri lavori, abbiamo la possibilità di nutrirci di musica in continuazione, emozionarci e viverla in ogni momento. Che vuoi di più dalla vita, la musica è tutto. Riguardo al concetto della tradizione napoletana, in


ph Eugenio Blasio

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qualsiasi cosa che ho fatto ho sempre portato le melodie napoletane, sono dei brani che portano tanto onore all’Italia, attraverso questi brani negli anni nel mondo si è diffusa la lingua napoletana, la tradizione e con esse la cultura italiana.

Domanda difficile da rispondere con poche parole. Io sono una persona che ama tantissimo e da tantissimo, ma allo stesso modo sono capace di togliere tutto. Molti dei brani scelti, come dicevo in precedenza, raccontano di storie di sofferenza.

ta e ricambiata. Non a caso questo disco l’ho dedicato ai grembi di tutte le mamme che in loro portano e fanno crescere il frutto della passione.

Nella tua carriera musicale tantissime collaborazioni, difficile elencarle tutte, cosa ti hanno lasciaIn questo ultimo progetto ho aggiunto qualche in- Oggi si parla molto di pari- to? grediente, rendendo il tut- tà, ma nell’amore credo che to più swing, radiofonico, non sia stata ancora rag- Con grande affetto c’è quelgiunta, la donna è sempre la con Eugenio Bennato elettronico. quella che da di più, che da che è stato per me la scuoIl tuo rapporto con l’amo- la vita per amore ed il più la, ma non quella dei banre? delle volte non viene capi- chi ma da strada, la scuola della vita. Eugenio l’ho sempre definito il mio padre adottivo da palco. Poi ce ne sono tantissime altre Montecorvino, Gragnaniello, tutto il gruppo del film Passione di John Turturro. Davvero tante e non si limitano solo all’aspetto musicale di per se, ma a tutto quello che c’è intorno. Per esempio, l’incontro con Michele Del Prete che da tanti anni mi segue per ciò che concerne i bellissimi abiti che indosso durante i miei concerti e tante tante altre.

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Continua a leggere l’intervista sul sito www.backstagepress.it ph Eugenio Blasio

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BOOMDABASH l’importante

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econdo te in Italia com’è tori, gruppi come i Sud l’approccio verso il reg- Sound System e gli stessi Boomdabash sono degli gae? esempi che la teoria dei Sembra che in Italia ci sia la discografici che dicono musica del ciclico. Ciclico si- che reggae non ha tutti gnifica che ci sono due brani questi numeri non esiste, dove il reggae viene considera- perché noi grazie a Dio to un forte genere musicale di possiamo dire che quando punta, nei due brani successivi andiamo a suonare a Bolla situazione cambia e magari zano o quando suoniamo ci si ritrova ad essere l’hip pop. in puglia per noi è sempre la stessa cosa nel senso Ma questo è un sistema tutche troviamo un grande to italiano. Dal punto di vifeedback ed un sacco di sta della gente, degli ascoltagente che ascolta questo

tx Wanda D’Amico

genere musicale. Credo che sia molto apprezzato da chi lo ascolta e sbagliando sia sottovalutato dal mercato discografico. Torniamo al disco, al suo interno c’è un tema che riporta alla terra di origine e forse oggi un po’ comune a tanti giovani. Quel profondo legame che lega alla terra di origine, ma al tempo stesso quella necessità di lasciarla. Purtroppo il fatto di essere costretti a lasciare la propria terra, nella situazione italiana attuale è quasi un obbligo perché la situazione è quella che è. Noi siamo salentini, sia anagraficamente parlando che musicalmente e questo per noi è come uno stendardo che quando cantiamo mostriamo con orgoglio.

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In più al sud Italia, questo senso comunitario, questo senso di dire “la mia gente è molto più forte” e questo legame quasi maniacale, morboso con la terra pen-


so sia tipico proprio del sud Italia. Io vivo a Milano da circa tre anni, ho vissuto a Torino ed in altri contesti italiani e non ho sentito lo stesso attaccamento o meglio non così forte e prepotente come quello che sento al sud Italia. Penso che sia una cosa positiva, questo senso comunitario crea come un circuito in cui ci si da tutti una mano, lavorando spesso tutti insieme per risolvere un determinato problema. Tornando a noi spesso ci chiedono se ci piacerebbe andare a fare musica in un altro paese. Ci piacerebbe poter andare qualche mese, presentare la nostra musica ma poi tornare nel nostro paese anche perché lo dobbiamo a chi ha creduto in noi ed e stato sempre al nostro fianco ed alla nostra musica. Siete nuovamente in tour,

nel precedente avete fatto circa cinquanta concerti, com’è il vostro rapporto con il pubblico? E’ un rapporto quasi intimo, nel senso che noi tendiamo sempre a parlare con i ragazzi, li ascoltiamo. Quando i ragazzi ci scrivono sia via web che dal vivo siamo sempre disponibilissimi a risolvere qualsiasi questione; alcune volte ci chiedono delle cose quasi assurde, però noi siamo sempre disponibilissimi nell’accontentarli. Questo succede anche durante i live, nel senso che abbiamo una comunicazione continua con il nostro pubblico e secondo me ciò dovrebbe averla ogni artista al di la del genere musicale che suona. Il talento e la tua bravura, in questo lavoro rappresentano il 50%, la restante parte è dovuta al pubblico che ti segue e che ti sta ascoltando.

Molte volte si sacrificano per venire ad ascoltarti e quindi chi è dall’altra parte del palco ha quasi il dovere di mostrargli la giusta attenzione e riconoscimento. Una collaborazione che vi piacerebbe realizzare? Sicuramente Nina Zilli, anzitutto perché lei ha un back round musicale molto simile al nostro nel senso che il reggae era ed è tutt’ora una parte della sua persona musicale e poi perché al di la di questo penso che la sua sia una delle migliori voci del panorama musicale italiano. Saremmo veramente felici di collaborarci anche se siamo anche coscienti che avvicinarci ad artisti di questo calibro quando si è artisti indipendenti è sempre molto difficile però potrebbe essere un piccolo sogno nel cassetto che si realizza. © Riproduzione riservata

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“Tintarella” degli anni ‘60 tx Wanda D’Amico

in’ ora abbiamo sempre parlato dei gloriosi anni sessanta, di cambiamento e di precisi autori che ne hanno segnato il percorso, oggi cambi ameremo via, percorrendo la strada della tradizione. Iil benessere economico permette agli italiani un po’ di respiro. Finalmente gli italiani possono permettersi di tornare sulle spiagge che insieme a sole e amore diventa fonte ispiratrice e protagonista delle musica leggera. Nasce in questo periodo il fenomeno del tormentone estivo. A decretare la canzone-tormentone

non è la vittoria di un concorso canoro e neanche la vendita di dischi. Il giudice inappellabile è il jukebox e la sua carica popolare. La canzone-tormentone deve essere orecchiabile tanto da essere ascoltata una volta per essere poi ricordata per sempre. La canzonetormentone passava nei bar, risuonava nei mangiadischi sulla spiaggia, si ballava nei locali. E la musica leggera degli anni Sessanta non si sottrae a questo compito. Protagonista indiscusso Edoardo Vianel-

lo, che nella sua autobiografia si definisce “Il Re Mida della canzone estiva”. Difficile dire quale brano più di altri abbia abbracciato tutte le caratteristiche di cui parlavamo prima, troppe per parlare di tutte. Proveremo a segnare quelle che più di altre sono state nelle hit parade, quelle che il popolo ha scelto come brani tormentone. Inizierei con una giovanissima Mina che prende in mano la guerra di quelle donne costrette in città contro quelle che invece

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sfoggiano una pelle baciata dal sole. “Abbronzate, tutte chiazze, pellirosse un po’ paonazze, son le ragazze che prendono il sol” così recita Tintarella di Luna, brano del 1960 brano scritto da Franco Migliacci e Bruno De Filippi e arrangiato da Tony De Vita, sarà la stessa Mina a chiedere di poter interpretare il brano insieme al suo gruppo, I Solitari. Come dicevamo prima, campione indiscusso del tormentone estivo è Vianello che apre la sua ascesa con il brano Pinne fucile ed occhiali un brano che accompagnerà anche sott’acqua le estati italiane del 1962. Proseguiamo con un più melodico e poetico Gino Paoli che, forse, non fa ballare ma di certo non dimentica il ritmo che fa di questo brano un tormentone esti-

vo, un brano per innamorati che fa innamorare: Sapore di sale 1963. Torna a far scatenare Mina, questa volta accompagnata da Piero Focaccia, un brano che entrerà non solo nelle top ten e nella storia come tormentone estivo ma prende posto anche nei modi di dire di oggi a conferma di un posto o un appuntamento, il brano è Stessa spiaggia stesso mare, del 1963 e, neanche a dirlo, autore del brano è Edoardo Vianello, il Re Mida dei brani “da spiaggia”. Sogno di tutte le donne in estate, ancora oggi se ci passa a fianco qualcuno molto abbronzato non si può fare a meno di canticchiare il ritornello di questo brano, vincitore del disco d’oro nel 1964 e quindi d’obbligo nella nostra classifica: Sei diventata nera dei Marcellos Ferial.

Chiudiamo la nostra classifica con un must estivo, il tormentone dei tormentoni anni sessanta, il Re non poteva sbagliare e in effetti di tormentoni non ne ha sbagliato neppure uno. Sto parlando come sempre di Edoardo Vianello e il brano è I watussi. Brano simpatico, ritmo coinvolgente legato a passi di danza. L’antenato dei balli da villaggio turistico del gioca-juer, delle macarene, che verranno negli anni a seguire. Ad accompagnare Vianello il gruppo dei Flippers fra i quali un giovanissimo e ancora sconosciuto Lucio Dalla. Ce ne sarebbero moltissime altre da mettere in elenco ma non mancheremo di parlarne, intanto vi consiglio di mettere nella vostra play list questi brani, mentre siete in spiaggia, provando così a riviere le spiagge del secolo scorso. © Riproduzione riservata

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Diodato

Un 2014 ricco di emozioni

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n 2014 pieno di soddisfazioni: Sanremo, Che tempo che fa, la vittoria arrivata qualche giorno fa agli MTV Awards nella categoria “Best new generation” e tra qualche giorno l’apertura del concerto dei Negramaro a Pistoia. Un tuo commento alla vittoria a MTV Awards e se ti aspettavi tutto ciò? La

vittoria

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MTV

ph Simone Cecchetti

Awards è stata molto bella, perché è stata una vittoria voluta dal pubblico con tanta gente che mi ha votato. L’affetto che mi circonda in questo periodo, le persone che mi scrivono, che mi seguono ai concerti sono le cose a cui tenevo di più.

tx Alfonso Papa

capitata a tanti. Mi sento molto felice ed onorato di questo riconoscimento.

Si è un periodo in cui mi succedono tante cose belle e speriamo di continuare così a lungo, adesso anche l’apertura del live dei Negramaro al Pistoia Blues, Poi ovviamente con un ma poi tante cose belle che primo disco, vincere già un accadranno durante questa premio così importante, estate; sarò anche live riun MTV Awards è già una percorrendo un po’ quelli cosa molto bella che non è che sono stati i miei ascol-

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ph Simone Cecchetti

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ti alle origini a Fiesole il 14 luglio faremo una cosa molto particolare e cioè, risuoneremo dall’inizio alla fine il disco dei Radiohead “Ok Computer”. Una serata, davvero speciale per me con un disco che ho amato tantissimo. Sei attualmente in giro con “E forse sono pazzo tour”, come vivi il rapporto con il palco? Il palco è la cosa che più mi tiene ancorato con i piedi per terra, nel senso che è la cosa che ho sempre fatto ed ho sempre cercato con molta forza e volontà. Anche quando è arrivata la possibilità di fare il festival, ho pensato subito a questa cosa qua, che da li poi sarebbe stato più facile girare l’Italia. La vivo come un momento speciale d’incontro e di scambio con il pubblico che mi viene ad ascoltare; è un confronto che mi aiuta a crescere ed a maturare. Anche i brani che poi sono finiti in questo primo disco, sono tutti brani che precedentemente avevo suonato dal vivo – eccetto Babilonia – e che sono anche migliorati nei vari live. Anche per il disco futuro, mi piacerebbe cominciare già suonare qualcosa dal vivo adesso, come una sorta di prova per capire qual

è l’impatto. E forse sono pazzo, parte da un negozio di dischi di Orvieto, subito dopo lo hai presentato all’Angelo Mai Altrove di Roma; due facce di un’Italia poco attenta alla cultura ed alla musica. Credi si possa ritrovare la spinta e l’entusiasmo per ovviare a tali situazioni paradossali? Lo spero, a volte basta guardare altrove, nel senso che se ci lasciamo indicare il luogo in cui guardare da determinati mass-media o da determinate trasmissioni televisive, o ancora da ascolti radiofonici che molto spesso sono veramente molto poco attenti alle novità culturali che ci sono in questo paese, allora credo ci siano grosse difficoltà.

tata davanti ad un negozio di musica a Orvieto chiuso per cessata attività, mi hanno detto che ultimamente non c’è più neanche l’insegna. Mi dispiace tantissimo, mi piacerebbe trovarla e portarmela a casa. Quello è un altro segno, la difficoltà della cultura in questo paese e probabilmente anche perché chi governa in questo paese l’ha messa in secondo piano, speriamo che in futuro le cose cambino. Dobbiamo richiederlo anche noi, facendo ascoltare la nostra voce e perché no partecipando più attivamente anche alla vita politica di questo paese, credo che sia una cosa fondamentale per il nostro futuro, dei nostri figli, delle persone che da noi si aspettano un miglioramento. Credo dipenda proprio da quello che faremo e dalle decisioni che prenderemo in questo periodo storico.

L’importante è non perdere la curiosità, girando ci sono tante piccole realtà che meContinua a leggere l’interritano davvero la nostra atvista sul sito www.backstatenzione. Sono realtà in cui gepress.it si può vivere serenamente, una propria identità artistica in cui si può proprio © Riproduzione riservata nutrire di cultura ed arte e l’Angelo Mai era uno di questi posti. Adesso tra mille difficoltà sta riprendendo, per fortuna, anche a ripensare ad una programmazione artistica e sono felice per questo. La foto di E forse sono pazzo è scat-

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Moody

Oltre le apparenze

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ominciamo dal vostro nome, Moody, che letteralmente significa “lunatico”. Come mai questa scelta e dovendovi definire vi definireste tali? La scelta del nome è un po’ casuale, anzi più che casuale avevamo fatto un lavoro in ambiti pubblicitario nel 2008-2009 ed alcuni di quel team lavorativo, visto che non avevamo ancora un nome, avevano pensato appunto a Moody e ci avevano fatto addirittura

tx Alfonso Papa

un logo anche molto cari- Abbiamo scoperto il no che però non è quello crowfunding attraverso la attuale. piattaforma Musicraiser ed abbiamo deciso di affidarci Quindi un po’ da li è nata ai nostri fan per la creaziol’idea Moody e che comun- ne di questo nuovo progetto, que ci rappresenta molto che appunto era il nostro seper quando riguarda tutte condo album ed in maniera le emozioni che a noi pia- molto indipendente è uscito ce trasmettere attraverso la “Oltre le apparenze”. Siamo musica. molto contenti perché, l’inE’ da qualche settimana dipendenza ed il fatto di aver uscito il vostro nuovo di- fatto tutto da soli, ci rensco “Oltre le apparenze”, de molto felici. È anche un dieci inediti e tre cover. modo per condividere con Come è nato? Il risultato i nostri fans e coloro che ci è come lo avevate hanno aiutato ed unito molto; oggi la condivisione, soimmaginato? prattutto sul web è una cosa molto importante e quasi fondamentale. Come appena detto vi siete autoprodotti, com’è per una band giovane fare musica in Italia?

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Sicuramente molto difficile, proprio per questo stiamo cercando strade alternative ed anche un po’ nuove. Siamo sempre molto attenti a quello che succede e cerchiamo sempre di giocarci


una carta che è quella delle sincronizzazioni, siamo molto vicini a questo mondo ed allora cerchiamo di trovare una strada di visibilità attraverso questo mezzo. Abbiamo fatto nel 2012 uno spot di una nota automobile che è girato in tutta Europa e, nel 2013, un altro spot che ci ha dato anche molta visibilità.

apparenze, c’è un messaggio su quello che facciamo, arrivare in modo rapido a quanta più gente possibile ma arrivare con un sentimento verso l’ascoltatore.

Il vostro linguaggio musicale è molto diretto ed immediato. E’ una caratteristica voluta?

Un tema costante della vostra ultima produzione è quello dell’amore, affrontato in tutte le sue sfaccettature, da quello frivolo a quello globale, passando per quello morboso del singolo “ipnosi”. Com’è il vostro rapporto con l’amore?

Probabilmente si, nel senso che a volte questo essere così diretti può essere visto come qualcosa di superficiale, in verità, il tutto è molto legato alla comunicazione in più,, in Oltre le

E’ un rapporto molto intenso, lo è sempre stato e con questo disco abbiamo appunto cercato il modo di rappresentare l’amore in varie forme. Anche la grafica ci rappresenta mol-

to da questo punto di vista, nel senso che abbiamo cercato un’immagine che richiamasse il cuore quindi l’amore, però, il cuore che rappresentiamo è un cuore vero, non il classico cuore stilizzato ma un cuore pulsante; in più dentro questo cuore c’è tutta un’immagine che abbiamo studiato. Il tutto continua all’interno del disco, si parte da “oltre le apparenze” che è appunto tutto quello che vorremmo rappresentare con questo disco, per poi passare ad “Ipnosi” che è un brano dove si rappresenta l’amore, diciamo morboso ma, in realtà, è un amore che appare spesso nella vita di tutti i giorni, dove c’è la parte forte che è la donna e l’uomo che rimane abbastanza incastrato nella situazione. Il Sogno nel cassetto di Moody? Arrivare a più gente possibile con quello che stiamo portando avanti oggi e, chissà, un nuovo disco in lingua inglese per provare la strada estera in una maniera più decisa. © Riproduzione riservata

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PH: DOMENICO RUGGIERO


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ndy Warhol (1928-1987) è senza ombra di dubbio, tra tutti i pittori della Pop Art, quello che più si è distinto per la sua capacità organizzativa, per il modo di osservare la realtà e di raccontarla attraverso le sue opere soprattutto per la sua vita mondana. I suoi esordi lo vedono protagonista a New York come pubblicitario e ideatore di “Factory”, un centro di produzione artistica dove passarono i personaggi più in voga di quel periodo. Warhol dipingeva ciò che vedeva ogni giorno, dagli oggetti alle persone. La realtà che lo circondava era in continua evoluzione, così come i personaggi dell’epoca, trasformandoli in oggetti di adorazione, delle vere e proprie icone. A tal proposito, possiamo ricordare personaggi

tx Marica Crisci

famosi come Liz Taylor, Marilyn Monroe, e Marlon Brando: il viso isolato dal busto, su di un fondo monocromo dal colore acceso, i lineamenti semplificati e colori accesi che delineano gli occhi, il naso e la bocca. In questo modo, Warhol, voleva dimostrare che ciò che stava ritraendo non era una persona, ma la sua immagine pubblica. Dal 18 Aprile 2014 al 20 Luglio 2014, Napoli offre la possibilità di conoscere questo straordinario artista attraverso una mostra presso il PAN (Palazzo delle Arti di Napoli). Una mostra che racchiude 180 opere, tra disegni, fotografie ed oggetti, provenienti da collezioni private. Un piccolo viaggio negli Anni Sessanta, attraverso gli occhi di Andy Warhol. © Riproduzione riservata

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Andy: Icona Pop

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Marilyn Monroe(1969)

Liz Taylor (1969)

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Noire due luglio

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ome Frank Mantano, nuovo singolo e nuovo video. Come nasce il brano e soprattutto l’idea del video.

tracce che lo andranno a comporre, non abbiamo ancora deciso una data precisa per l’uscita ma siamo a buon punto .

al mondo del rap.

All’inizio era un po’ tutto per gioco, scrivevo per il semplice gusto di farlo e poi pian piano il tutto è divenuSono fans di Frank Mata- Com’è fare rap oggi in Ita- to sempre più costante fino no e lo seguo fin dall’ini- lia? ad arrivare ai giorni nostri. zio, da quando cominciò a fare gli scherzi telefonici su Il mercato è decisamen- Il tuo sogno nel cassetto? youtube. Per cui in modo te saturo, oramai siamo in Mah, fare arrivare la mia molto naturale, mentre la- tanti che abbiamo scelto musica a quanto più pubblivoravo all’album ho deciso questo genere musicale, co possibile. di omaggiarlo con questo per cui bisogna sempre cercare di lavorare su ciò Una tua playlist preferita? pezzo. che piace e uscire sopratPer il video invece, ci sia- tutto con nuove cose Individuare uno, due, tre mo messi a tavolino io e brani per chi ascolta tanta Fabio Bastianello, il regi- Presentaci un po’ Noire? musica è difficile, dovendo sta ed abbiamo unito gli Sono sempre stato aman- scegliere, almeno per auscherzi al Knock Out, una te della musica, e non mi tori, inserirei sicuramensorta di risposta positiva a limito al rap ma mi piace te qualcosa di Battiato che questa moda che proviene ascoltare un po’ di tutto, ammiro molto, poi Tiziadall’America. In fondo ci si anche il cantautorato ita- no Ferro per citare uno dei può divertire anche senza più recenti o viceversa della liano per esempio. far del male al prossimo. vecchia scuola un brano del Dieci anni fa con l’uscita di grande Fabrizio De Andrè. Quando potremo ascoltaFabbri Fibbra ed al rap itare l’album? liani ho cominciato ad av© Riproduzione riservata Sto lavorando alle altre vicinarmi ed affascinarmi

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Paolo Macagnino

ed i suoi universi paralleli

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aolo Macagnino nasce a Galatina nel 1991 nel segno del Rock di stampo britannico ed americano. Inizia il suo percorso musicale cavalcando la scena dell’underground pugliese con la sua ex band, i NOYSE, riarrangiando il repertorio dei suoi grandi idoli ispiratori: da Kurt Cobain (Nirvana) a Freddie Mer-

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tx Alfonso Papa

cury (QUEEN), dai BEATLES ai MUSE, dai COLD PLAY ai LED ZEPPELIN. Termina la sua esperienza con la band nel 2012 e da allora decide di lavorare più nella formazione musicale in studio, per definire meglio sonorità e stile della propria personalità artistica, col suo produttore storico, Gabriele Semeraro. Successivamente affronta i

provini di AMICI di Maria de Filippi ove supera le selezioni e si ritrova catapultato all’interno della trasmissione dove emerge per la sua “diversità” rispetto a tutti gli altri cantanti in gara. Arriva il tuo album di esordio “Universi paralleli”. Come nasce e se il risultato finale è come lo immaginavi? L’album nasce con la volontà di emergere e prendersi un posto nel mercato musicale italiano, con una svolta sicuramente positiva, carica di novità, originalità. Musicalmente faccio un genere molto orecchiabile e fruibile. Allo stesso tempo, però, ci divertiamo molto con i suoni, sperimentiamo anche nuovi modi di interagire tra il rock ed il rap o rock e suoni elettronici. Riguardo al risultato finale, se da un lato posso dire che mi aspettavo più o meno queste vendite, dall’altro è stata sicuramente una sor-


presa la critica positiva che ha accolto l’album e ciò mi riempie veramente di orgoglio, visto che significa che ci stiamo muovendo nella giusta direzione.

ognuno con una sua chiara impronta digitale, sette mondi musicali da scoprire.

Del resto un po’ come accade anche nella realtà Come mai la scelta del dove, ogni giorno,, anche nome “Universi paralle- se fa parte dello stesso universo, viene affrontato con li”? stati d’animo diversi: doOgni brano ha una propria mani sei arrabbiato, un alcaratteristica ed in ognu- tro giorno felice e così via. no di essi abbiamo voluto sperimentare qualcosa. In Durante il Talent a cui hai ogni traccia c’è una par- partecipato, sei stato noticolare contaminazione tato da Ornella Vanoni. musicale che in qualche Com’è stato questo inconmodo deriva dalla mia for- tro e cosa ti ha portato? mazione artistica. L’album contiene sette dimensio- Un incontro straordinani parallele, sette brani, rio, fantastico, sono quelle cose che accadono e hai

difficoltà a credere che sia successo davvero a te. Ci siamo conosciuti, confrontati da un punto di vista ideologico, musicale abbiamo avuto anche idee diverse ma il carattere che ci accomuna è l’idea molto rivoluzionaria e di voler fare le cose che si vogliono. La musica che si vuole. Tu provieni da un Talent dove l’apporto del pubblico è fondamentale. com’è il rapporto con i tuoi fans?

Abbiamo un rapporto molto bello e collaborativo, siamo in un certo senso complici. Loro mi aiutano, vanno in giro per le città a promuovere l’album ed ogni volta che se ne presenta la possibilità ci confrontiamo attraverso i principali social network che la rete ci offre. Ci teniamo in contatto, li aggiorno sulle cose che vado a fare è un rapporto molto forte ed alla pari.

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due luglio

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11 IPPODROMO – MILANO 17 PIAZZA LIBERTA’ – ALZANO DECIMO 20 PIAZZA COLBERT – BAROLO 22 IPPODROMO CAPANNELLE – ROMA

11 STADIO OLIMPICO – ROMA 19 STADIO SAN SIRO – MILANO

14 FORO ITALICO – ROMA 15 PIAZZA DUOMO – SIENA 17 IPPODROMO – MILANO


18 ARENA DEL MARE – SALERNO 26 FORO ITALICO – ROMA 28 TEATRO ANTICO – TAORMINA

19 ANFITEATRO – PIAZZOLA SUL BRENTA 22 PARCO GONDAR – GALLIPOLI 26 TEATRO ANTICO – TAORMINA 28 ARENA FLEGREA – NAPOLI

11 PALAZZO REALE – CASERTA 18 PARCO DELLA MUSICA – ROMA 22 TEATRO ANTICO – TAORMINA

11 VILLA MANIN – CODROIPO 19 VILLAFRANCA DI VERONA

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LA BELLA E LA BESTIA 11 luglio 2014 TRIBUNE IDROSCALO SEGRATE (MI) biglietti a partire da € 20,00

ROBERTO BOLLE AND FRIENDS 18 luglio 2014 TEATRO CARLO FELICE- GENOVA biglietti a partire da € 63,00 SOGNI E BISOGNI 21 luglio 2014

REGGIA DI CASERTA CASERTA

biglietti a partire da € 22,00




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