anno IV n.05 - Maggio 2016 - Poste italiane s.p.a. sped in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1 comma 1 - DCB - Caserta
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Il Signor G a Paris
de CriBeau, una giovane e vivace associazione promossa da personalità della cultura italiani a Parigi, nasce per rendere omaggio a Giorgio Gaber e farlo conoscere al pubblico francese attraverso spettacoli, dibattiti e proiezioni.
Il 27, 28 e 29 maggio avrà luogo a Parigi una straordinaria tre giorni dedicata a Giorgio Gaber dal titolo “Il Signor G à Paris”, con la partecipazione di Neri Marcorè, Pacifico, Cristina Marocco, Maria Laura La copertina del numero di Baccarini e Régis Huby. maggio è dedicata a Radio L’iniziativa, patrocinata Italia che torna in Piazza dalla Fondazione Gaber e Duomo a Milano con un organizzata da Les Ateliers edizione speciale di Radio-
IaliaLive doppio appuntamento con il più grande evento live di musica italiana. Troviamo poi le interviste a Vhelade, Gheri, Bellavista, Pio Spiriti, Enrico Caruso per arrivare alle consolidate rubriche Arte, Emergiamo, Aces in My Book, Concerti e teatro.
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RADIO ITALIA LIVE
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16 TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Backstage Press è edito dall’associazione culturale “Il Sogno è Sempre Onlus”. Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, articoli, disegni e fotografie non si restituiscono anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza l’autorizzazione scritta preventiva da parte dell’editore. Gli autori e l’editore non potranno in alcun caso essere responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute. La collaborazione è a titolo gratuito. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. REDAZIONE Alfonso Morgillo, Margherita Zotti, Alfonso Papa, Marica Crisci, Domenico Ruggiero, HANNO COLLABORATO: Michela Drago, Alessandro Tocco, Francesco Ruoppolo, Alfonso Papa (To), Giuseppe Maffia, Ambra De Vincenzi, Tonia Cestari, Carmela Bove. REGISTRAZIONE n. 815 del 03.07.2013 presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE). Comunicazione Editore: Il Sogno è Sempre Onlus Sede Legale: Via Botteghino, 92 – 81027 San Felice a Cancello (CE) Sede Operativa: Via Giacomo Matteotti, 20 – 81027 San Felice a Cancello (CE) – Fax. 0823.806289 – info@backstagepress.it – www.backstagepress.it Distribuzione: Gratuita Stampa: Pieffe Industria Grafica. Tiratura 7.000.
BELLAVISTA
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21 RENATO CARUSO
24 ARTE
27 EMERGIAMO
28 ACES IN MY BOOK
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P.zza Caduti di Nassirya - Airola (Bn) - www.setph.it - info@setph.it
Radio Italia Live Il Concerto tx Alfonso Papa
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opo gli straordinari successi delle edizioni 2012, 2013, 2014 e 2015 Radio Italia presenta un appuntamento davvero speciale: una doppia serata live, con diciotto grandissimi interpreti e autori della musica italiana! L’evento, come sempre gratuito e realizzato grazie alla collaborazione con il Comune di Milano si svolgerà nella splendida cornice di Piazza del Duomo, mercoledì 8 e giovedì 9 Giugno 2016, a partire dalle ore 20:00 e sarà trasmesso a Giugno su Italia 1. I due appuntamenti di “RadioItaliaLive - Il Concerto” apriranno il palinsesto musicale di #milanoinnota che animerà la città fino a settembre. Straordinari gli interpreti delle passate edizioni che hanno reso la manifestazione tra le più acclamate e attese dell’estate italiana: da Luciano Ligabue a Laura Pausini, da Tiziano Ferro a Eros Ramazzotti, da Biagio Antonacci ai Negramaro, da Claudio Baglioni a Gianna Nannini: sono solo alcuni tra i nomi che hanno reso il palco di “RadioItaliaLive – Il Concerto” tra i più prestigiosi della scena italiana. Saranno 18 gli artisti che nel 2016, accompagnati dall’“Orchestra Filarmonica Italiana” diretta dal M° Bruno Santori, offriranno il loro set live esclusivo al grande pubblico di Piazza Duomo e a quello collegato da casa. Il cast sarà svelato giorno dopo giorno in una sorta di countdown di avvicinamento.
Padroni di casa di questa speciale edizione di “RadioItaliaLive Il Concerto”, sono Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu che con la loro simpatia e la loro professionalità accolgono da quattro anni il meglio della musica italiana, interagendo con gli artisti e offrendo per ciascuno un momento di intrattenimento. Grazie alla condivisione su tutti i mezzi del gruppo Radio Italia, “RadioItaliaLive – Il Concerto” sarà occasione di intrattenimento non solo per chi sarà presente in piazza, ma anche per tutti gli appassionati della musica in Italia e nel mondo. L’evento sarà infatti trasmesso in diretta contemporanea su Radio Italia, Radio Italia Tv (canale 70 DTT, canale 725 SKY, canale 35 TvSat, solo in Svizzera Video Italia HD) e in streaming audio/video su radioitalia.it. Vivrà in inoltre tempo reale sulle app gratuite “iRadioItalia” per iPhone, iPad, Android, Kindle Fire, Windows e Windows 8. “RadioItaliaLive – Il Concerto” 2016 sarà un’edizione 100% social: l’evento vivrà in tempo reale sulle pagine social ufficiali di Radio Italia: Facebook, Twitter, Instagram e SnapChat. Ma non è tutto: una social arena dedicata ospiterà i maggiori influencer italiani che contribuiranno a rendere virale l’evento musicale dell’anno. Special guest direttamente da YouTube Cleo Toms come inviata social d’eccezione per Radio Italia. Hashtag ufficiali: #rilive e #yellowexperience.
Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano: “Milano si fa un altro regalo di grande musica per tutti, raddoppiando l’ormai tradizionale e attesissimo ‘RadioItaliaLive Il Concerto’, che animerà piazza Duomo l’8 e il 9 giugno. Anche in questo la nostra città dimostra di essere capace di dare spazio alla creatività, alla cultura, alla musica, di saper produrre qualità e attirare grandi artisti, grazie a un gioco di squadra tra pubblico e privato che cresce a vantaggio di tutti”. Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura: “Grazie a “RadioItaliaLive – Il Concerto”, fortemente voluto da questa Amministrazione in piazza del Duomo, il cuore di Milano batterà per due serate consecutive al ritmo della grande musica italiana, offrendo alla città lo spettacolo dei suoi artisti. I numeri delle passate edizioni di “RadioItaliaLive – Il Concerto” sono altissimi, la partecipazione è stata sempre grande, sopra e sotto il palco. Un sicuro successo per una due giorni di musica che il Comune promuoverà, insieme a tanti altri appuntamenti musicali da giugno a settembre, attraverso il palinsesto #mettimilanoinnota, il cui calendario conferma ancora una volta il ruolo di Milano quale capitale dello spettacolo dal vivo”. Mario Volanti, Editore e Presidente Radio Italia: “All’inizio sembrava fosse difficile fare una grande manifestazione in Piazza Duomo con l’orchestra e i cantanti dal vivo, in diretta in
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radio e in TV: adesso stiamo per proporre una doppia edizione di “RadioItaliaLive – Il Concerto”, un grande sforzo che ci sentiamo di poter affrontare alla luce dei successi delle edizioni precedenti. Il lavoro di quasi un migliaio di persone, ci consentirà di regalare a tutti gli appassionati della musica italiana due giornate di festa, divertimento e partecipazione. Anche quest’anno il cast sarà di
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altissimo livello, avremo al nostro fianco il Maestro Bruno Santori e l’Orchestra Filarmonica Italiana e anche quest’anno a condurre il doppio evento saranno gli amici Luca e Paolo. Ringrazio il Comune di Milano, il Sindaco Giuliano Pisapia e l’Assessore Filippo Del Corno per aver creduto ancora una volta in questa produzione e per averci concesso Piazza del Duomo. Grazie agli artisti,
le case discografiche, i management, tutte le aziende e i partner che daranno il loro contributo e a Mediaset e Italia 1 che anche quest’anno hanno creduto nel progetto. Grazie ovviamente anche a tutti i collaboratori che fanno parte della nostra azienda”.
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Vhelade
Oro Nero
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al tredici maggio è in distribuzione il tuo ultimo singolo “Oro Nero” ci racconti come nasce questo brano. Oro Nero è un brano che nasce in varie parti del mondo; è stato concepito in Italia e poi è stato sviluppato in Etiopia che poi è il luogo ove abbiamo girato anche il videoclip. E’ un brano che parla della rivendicazione dell’essere, parla molto di me ma parla molto anche degli altri nel senso che ognuno può ritrovarci dentro qualcosa di diverso. Parla delle maschere e delle forzature che ho incontrato lungo il mio percorso e che in qualche modo volevano influire su di esso, sul fatto che non sono mai voluta scendere a certi compromessi pur di raggiungere più velocemente certi risultati. Parla di te, ma ci hai detto anche degli altri, in che senso? Facendolo ascoltare- prima che uscisse - ad amici e a tutte le persone che erano con noi attorno a questo progetto
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tx Margherita Zotti
ognuno ci vedeva qual- Ovviamente non credecosa di diverso. vamo che il risultato potesse essere così vero, inQuesta cosa un po’ mi ha credibile e bello. fatto pensare, perché ovviamente quando scrivi Siccome abbiamo fatto una canzone si parte da un mini tour in Africa lo un concetto o comunque scorso inverno, ci semda qualcosa che vuoi rac- brava doveroso girare li contare però poi spesso il questo videoclip. risultato porta a tutt’altro nel senso che si intreccia- Invece il tuo legame con no anche altri aspetti che la musica italiana? magari non si erano conIo adoro Battisti ed adoro siderati. tantissimo il cantautorato Le persone, mi fanno ri- italiano. Sono molto naflettere su cose che ma- zionalista, adoro tantisgari scrivo ma considero simo leggere e penso che con diverse valenze. I l’italiano sia una lingua concetti e le parole pos- perfetta per esprimere e sono assumere diversi si- fare la musica, molto più delle altre lingue. gnificati. Mi piace Battisti, Paolo Conte, Fossati, De Andrè, tutti i cantautori di quel tempo anche se devo dire che Battisti ha qualcosa in più, lui secondo me riesce a raccontare E’ stata un’idea mia e di la vita quotidiana in un Fabio Merigo che è mio modo molto semplice ed socio e produttore. Re- immediato. duci dal video precedente che ci piaceva molto ma Nella tua esperienza arche non rispettava molto tistica, musica, televisiola nostra linea iniziale ab- ne, cinema. Cosa hanno biamo deciso - dopo aver lasciato in te e possiamo aperto anche un’etichetta dire che la musica ha - di provare a cimentarci avuto la meglio? come registi. Il Videoclip del brano è stato registrato in Etiopia. E’ stata una tua idea? E come si sono svolte le varie fasi della registrazione?
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Assolutamente si. Il cinema è per me un hobby, ogni tanto lo faccio perché mi diverte ma non è il mio lavoro. La mia vita è cantare e fare arte così come lo è stato per i miei genitori. Ho lavorato tanti anni in televisione, ma li cantavo dei brani riarrangiati da me
o dal mio gruppo. Questa esperienza mi ha insegnato ad interagire con la telecamera però l’anno scorso ho deciso di dedicarmi solo alla musica e lavorare solo per la musica.
tarci un album? Se si puoi anticiparci qualcosa?
Oro Nero è il secondo singolo di un album che si chiama Afro Sarda che uscirà nel prossimo autunno, tra settembre ed ottobre Oro Nero è il tuo secondo ma non posso anticiparvi singolo, possiamo aspet- altro. © Riproduzione riservata
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Gheri
Generazione 0
tx Margherita Zotti
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sere di grandissimo aiuto. Non può salvare il mondo ma come diceva qualcuno può salvare una vita.
enerazione 0, il tuo resto. ultimo album. Come nasce e perché Gene- Non è un concept album nel senso lato del termirazione 0? ne, ma comunque i brani L’album ha preso forma un sono tutti legati tra loro. po’ da solo, nel senso che ho cominciato a scrivere i brani, Ha appena detto che la uno tirava l’altro ed alla fine generazione odierna è mi sono ritrovato con tutti i accompagnata da tanto pezzi scritti. I brani raccon- disagio e timore, ma in tano le speranze, le paure, i tutto ciò c’è ancora martimori e sono tutti legati da gine per sognare e soun filo conduttore che è quel- prattutto la musica può lo di questa generazione che aiutare? vive un disagio generalizzato Certo, bisogna sempre sodettato dalla crisi e da tutto il gnare e la musica può es-
Del resto la musica ha con se un non so che di consolatorio, ricordo per esempio quando ero bambino e mia nonna mi mandava giù in cantina a prendere qualcosa, per esorcizzare quel buio cominciavo a cantare qualcosa che mi faceva compagnia. In quel caso la usavo per interrompere la paura.
L’album è stato anticipato dal singolo “cuori randagi” , oltre che nell’affrontare la vita serve coraggio anche nell’amore? Soprattutto nell’amore. Serve a sentirsi più liberi a ricordarci quello che siamo, che apparteniamo, che viviamo. Avere il coraggio di vivere le proprie emozioni risveglia anche la coscienza di se stessi, di quello che siamo.
malo, sulle alpi apuane. E’ porto con il palco e come cominciato davvero tutto saranno questi concerti? da li? E’ molto bello, a me piace Si è cominciato tutto da li, moltissimo condividere. c’era un ragazzo più gran- Credo che il palco sia un de di me che aveva con se passaggio doveroso e sia sempre una chitarra e pas- una condizione essenziale sava le sere a suonare. Ri- della musica. Credo molto cordo che un brano che mi nello stare sul palco e nel ha davvero catturato ed ha live. fatto scattare qualcosa in me è stato una canzone di Stiamo girando l’Italia, la Fabrizio de Andrè. Da quel band è bella carica e non momento ho cominciato a vediamo l’ora di suonare, suonare la chitarra e non di divertirci e divertire. l’ho più mollata.
Nella tua biografia è scritto che il tuo incontro con la musica è avvenuto in Sei in giro con una serie di un luogo abbastanza ano- concerti, com’è il tuo rap-
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Bellavista
Tarantella nel Castello putipù tx Margherita Zotti
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arantella nel castello putipù, ci parli del tuo ultimo lavoro discografico?
copre in un modo anche non troppo velato un po’ di pensieri comuni di queste persone. Abbiamo fortemente voluto suoNasce, forse anche in modo nare, dando poco spazio abbastanza banale, dall’esi- all’elettronica da compugenza di raccontare alcune ter. storie di persone semplici, persone comuni che ho in- La scelta del titolo, che contrato. poi da il nome anche ad una traccia dell’album è Il disco contiene dieci tracce una metafora sull’attuaed è un mix di suoni popola- le situazione sociale? ri, ricco di metafore, citazioni ed un pizzico di ironia che Esatto e ci tengo a preci-
ph Nunzia Esposito
sare che “tarantella” è inteso come aggregazione, il castello è invece visto come un premio al popolo ed il putipù è uno strumento popolare che non è stato usato nell’album. Invece l’italienne che è uno dei singoli che ha anticipato l’album? Giovani italiani costretti ad abbandonare il loro paese. Tu lo descrivi in un modo molto particolare.
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Si parla di una persona, una festa di alta società e che scappa, che fugge dal tutte quelle immagini che nostro paese non tanto alla ricerca del lavoro ma alla ricerca proprio della dignità. Ovviamente le radici sono difficili da tagliare e l’unico modo che ha questa persona per tornare è quella di crearsi un mezzo di trasporto molto particolare che è il susseguirsi di citazioni di canzoni che hanno caratterizzato la storia dello stivale. mi apparivano erano quella non vera bellezza che noi Nella vera bellezza, uno dobbiamo fare uscire in sfogo contro le apparen- qualche modo. ze? Il pilota con i baffi. Un E’ un brano che ho scritto brano autobiografico? in pochissimi minuti, ero in veste di musicista ad Nel pilota con i baffi parlo
dei miei genitori, purtroppo ho perso il mio papà quando ero bambino ed ho usato questa figura del pilota perché lui faceva un lavoro molto simile, era conduttore dei treni. Il pilota per usare una metafora di viaggi, di aerei, di cielo più che altro. Il brano ricade molto di più su mia madre in quanto alla fine uso un valzer per far ricongiungere loro due in modo anche un po’ fiabesco. Avviandosi verso la fine dell’album troviamo “C’è vita su Marte” un brano che ci fa riflettere sul futuro e di quei momenti ove necessita fare delle scelte importanti e che poi ti condizionano per il resto della vita. Credere in quello che si fa, se lo si fa in modo vero mostrandosi per quello che si è porta sempre ad una vittoria. Questo porta a pensare anche al domani. E la musica in questo può contare tanto, è come una terapia. Aiuta a riflettere, a stare bene, a sognare. Come si dive, a volte viene definita il sale della vita.
ph Nunzia Esposito
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Pio Spiriti
Fai Spazio al Cuore
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’ da poco terminata l’esperienza Capitani Coraggiosi, con Claudio Baglioni e Gianni Morandi, com’è stato vivere questo viaggio musicale a fianco di due icone storia della musica italiana? Se qualcuno mi avesse detto qualche anno fa, suonerai per questi due artisti per un tour che non avrà parametro di confronto, non ci avrei scommesso un centesimo.
Forse sono le proprio le situazioni più incredibili, quelle che alla fine lasciano un segno indelebile, come questo tour sensazionale. Baglioni e Morandi sullo stesso palco. Una strepitosa scommessa!!! Ho davvero imparato molto da questi due artisti di grande professionalità e talento. Onorato e grato di esserci stato. Ora tutto è chiaro, so perchè durano da più di quarant’anni, e so anche che non tramonteranno mai.
tx Alfonso Papa
Sei conosciuto al grande pubblico proprio per la storica collaborazione con Claudio Baglioni, ma oltre ad essere musicista nei suoi tour - musicalmente parlando - di cosa si occupa Pio Spiriti? Pio Spiriti è un umile menestrello della musica, un pò girovago in continua ricerca del senso delle cose. Corro dietro al tempo, traccio progetti, qualcuno riesco a realizzarlo altri vanno in fumo insieme ai sogni di
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realizzo, ma non mi arrendo. Scrivo, arrangio, elaboro, vivo nella “musica”. Cerco di insegnarla mettendo a disposizione me stesso e le piccole esperienze che mi hanno formato. Fai spazio al cuore, il tuo ultimo lavoro discografico. Come mai questo titolo e come nasce l’idea di questo lavoro? L’idea nasce proprio dal titolo di questo nuovo lavoro, dalla necessità di “fare spazio al cuore” e di riempirlo di emozioni, perché questo è quello che mi fa star bene e mi stimola, oltre che dal bisogno di sperimentare quel senso di libertà che ti viene dal poter spaziare alla ricerca di una libera e personale interpretazione di musiche da film ormai epiche. La cover dell’album, richiama una busta da lettera scritta con una grafia a mano. In un momento ove le comunicazioni avvengono quasi totalmente a mezzo web come mai questo richiamo alla lettera per così dire “tradizionale”? Del resto anche la scelta di realizzare un supporto fisico è un po’ controcorrente, no? Il mondo sta mutando alla velocità del “suono”, un
suono fuori dalla mia portata e una “nota” che faccio fatica ad identificare. Proprio per questo, nell’epoca delle mail, dei post, e degli sms, che sono sicuramente dei ritrovati sbalorditivi e futuristici ma “freddi”, mi è piaciuta l’idea di tornare indietro nel tempo e di spedire una tradizionale “lettera” (musicale), della serie “addio mio bel passato”, quel passato di sogni a cui sono particolarmente legato. E’ una lettera scritta di mio pugno, accuratamente compilata in ogni sua parte, con la voglia di recapitare al “destinatario” una piccola e personale parte di me, come se fosse indirizzata ad una persona cara e familiare, magari con un’attesa di risposta, creando così quella illusione di “ricevere” e di congelare, per un istante, questo irrefrenabile futuro che “corre”! Come dicevamo all’inizio collabori con diversi musicisti ed hai modo di vivere personalmente l’impatto della musica con il pubblico. Com’è oggi fare musica in Italia? Per fare musica in Italia oggi ci vuole determinazione e un bel po’ di coraggio. Bisogna confrontarsi con musicisti professionisti ma anche con quelli improvvisati, con quelli che sono stati capaci di fare a meno
della vecchia gavetta e che hanno costruito la propria fama sui canali di internet e programmi televisivi. Quelli che contano i click su youtube, per intenderci, quelli che in alcuni casi hanno in effetti raggiunto il successo in questo modo. Ecco perchè dico che ci vuole coraggio. Questo sistema è denigrante e scoraggiante per chi vuole crescere nel professionismo. Se invece dovessi dare un consiglio ad un giovane che vuole intraprendere lo studio della musica? E’ importantissimo partire dalle basi fondamentali della musica. Dedizione, studio e qualità, quindi significa non essere improvvisati significa pazienza di raggiungere gli obiettivi prefissi senza cercare strade veloci e alternative “facili”. In questo modo non si arriva da nessuna parte, salvo qualche strano stranissimo caso, in cui la massa ne decreta il successo. In quel caso dobbiamo arrenderci, ma l’essere musicisti veri è un’altra cosa.
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Renato Caruso
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tx Margherita Zotti
ram il tuo ultimo lavoro, racchiude undici composizioni. Come nasce questo lavoro?
Un viaggio per l’Europa, ma senza mai perdere di vista le proprie origini. Quanto è importante non smarrire le proprie radici?
E’ una raccolta di brani che ho composto negli anni. Aram è semplicemente il nome della mia compagna al contrario, quindi Aram è Mara. Sono undici tracce di vario genere, c’è anche una piccola tarantella che mi riporta alle mie origini. Si va dal classico al pop leggero.
E’ molto importante, io sono di Crotone ed a diciotto anni mi sono trasferito prima a Bologna e poi a Milano, ma ogni volta che posso ritorno sempre nei miei luoghi d’origine. Quando senti il profumo della tua terra è diverso. La musica, le tradizioni, la cultura, tutto quello che c’è.
L’album è un viaggio in giro per le varie culture, in giro per l’Europa. Immaginandolo come una valigia cosa ci hai messo dentro?
Hai citato Pino Daniele a cui hai anche dedicato un libro che parla dei vari modi di fare musica. Come ti poni nella musica suonata con lo strumento e quella ricostruita elettronicamente?
Sicuramente il suono, il riavvicinarsi ai vecchi suoni, tipo quello dei Beatles. Alcuni brani si rifanno molto a questi suoni, si diciamo che nell’ipotetica valigia metterei sicuramente i Beatles perché fanno parte di me. Poi tanti piccoli ricordi che più che ad oggetti associo a persone, come per esempio Pino Daniele che fa parte della mia vita. Come oggetti forse uno spartito classico, visto che vengo dal conservatorio.
Tutto parte sempre dalla cassa acustica, ma per poi poter sfruttare al meglio questa cosa c’è bisogno della tecnologia ed a volte le due cose possono anche unirsi. Nel mio disco non l’ho fatto, ma l’ho fatto nel libro spiegando che cosa è l’informatica musicale. In questo libro cito Pitagora e Steve Jobs che sono le due persone che hanno influenzato questo mondo, il primo che ha scoperto la vibrazione
ed il secondo che ci ha portato all’mp3 che è la chiave della musica odierna. Nell’album una dedica a Paco De Lucia, come mai? Paco De Lucia, perché da chitarrista classico doveva esserci per forza nel mio repertorio. Volevo dedicare qualcosa a lui e nel brano ci sono dei tocchi che ricordano molto il flamenco o virtuosismi che lo ricordano. Infine troviamo Super Pablo, questa volta andiamo nel mondo dei videogiochi? Da piccolo mi hanno sempre incuriosito tutte le colonne sonore die videogiochi e nell’album ho voluto fare una piccola colonna sonora che richiama quella di Super Mario. Sembra semplice, ci sono poche note ma vanno suonate in modo precise altrimenti il brano non rende. © Riproduzione riservata
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ph Mara Rinaldi
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tx Marica Crisci
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Un genio egocentrico
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alvador Dalì (1904-1989) il surrealista dalla grande inventiva e il più discusso tra tutti per i suoi irritanti atteggiamenti. Egli stesso definisce la sua pittura “critico paranoica”, che tradotto significa: guardare un oggetto e dipingerne un altro. Di origini spagnole, si unì al movimento surrealista nel 1928 quando arrivò a Parigi. Elaborò un suo stile basato su un immaginario che egli stessi definì “perverso-polimorfo”. Caratteristica personale, fu il modo in cui Dalì utilizzò il suo esibizionismo. Molte fotografie e autoritratti, mostrano i suoi vestiti appariscenti, baffi rivolti verso l’alto e sopracciglia disegnate.
Salvador Dalì
Nell’opera “Persistenza della memoria” (1931) o comunemente conosciuta come “orologi molli” è rappresentato un paesaggio desolato e degli orologi che si sciolgono come a rappresentare la “dilatazione del tempo”. Uno degli orologi è appoggiato su di un autoritratto, dimostrazione sul suo egocentrismo.
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“Persistenza della memoria” (1931)
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nticipato dal singolo “Condividi”, esce “SEGNALA COME SPAM” (Self/DeepOut Records), il disco d’esordio del cantautore EX NOVO. Il disco, disponibile da domani in digital download, sulle piattaforme streaming e nei negozi tradizionali, contiene 7 tracce in italiano e 2 in inglese, intervallate da 2 brani strumentali. Dai testi traspare, per lo più, un’analisi dell’attuale realtà sociale, politica e teologica, spesso attraverso l’incarnazione in personaggi immaginari ma sempre e comun-
que snobbando ogni for- pop. Gian Luca vive a contatto ma di bigottismo e falso con la musica da sempre (regimoralismo. stra il suo primo tape all’età di 8 anni), dalle tastiere alla batteria, “Segnala Come Spam” è da chitarrista a percussionista, disponibile in anteprima passando per la computer mustreaming su Deezer dal sic quando ancora si program23 maggio e, ad un gior- mava su Atari. Ascolta ed ama no dall’uscita, è già en- di tutto, dai Deftones a Lucio trato nella classifica delle Battisti, dai Prodigy aPino Darelease più ascoltate in niele, dai Pantera a Fabri Fibra, Italia. dai Nirvana a Jamiroquai. Dopo il suo lungo trascorso fra realtà musicali alternative nell’underground indipendente bolognese Gian Luca Biasini diventa Ex Novo e propone un album di sue canzoni mescolando punk, indie, elettronica e
Ex Novo non si sente mai giudice delle situazioni che racconta, ne fa parte e le racconta in musica, amplificandole per farle udire agli altri. © Riproduzione riservata
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Autori Riuniti. La Distrazione Di Dio.
tx Alfonso Papa
acesinmybook@backstagepress.it
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’è una nuova, piccola, eppure per molti versi, significativa realtà nel panorama editoriale italiano. Si chiama Autori Riuniti e nel proprio manifesto programmatico, certifica perfettamente i propri intenti e la propria originale unicità. Innanzitutto i libri della casa editrice, si legge, “verranno selezionati e tradotti, editati e corretti, impaginati e promossi esclusivamente da autori”. Si tratta di un rovesciamento di ruoli piuttosto impegnativo e che a prima vista potrebbe suscitare qualche ragionevole perplessità. Eppure, andando avanti nella lettura del manifesto ogni problematicità è affrontata e risolta attraverso, a me pare, una genuina semplicità. E ad ogni modo, perché no?
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Me lo chiedo con convinzione e senza alcuna esitazione. Dopotutto il miglior traduttore è, o dovrebbe essere, anche uno scrittore. Molti traduttori, ai quali sono state affidate pagine, che sono altrettante pietre miliari nella storia della
letteratura, erano e sono effettivamente scrittori a loro volta: Natalia Ginzburg, Italo Calvino, Lalla Romano, Pier Paolo Pasolini, Gianni Celati, Cesare Pavese, Eugenio Montale, Claudio Magris, Antonio Tabucchi, Edoardo Nesi, per citarne solo alcuni. E anche un editor dovrebbe essere un po’ - o molto – scrittore anche lui. E molti direttori editoriali o di collana, sono anch’essi autori, lo sapevate? (potrei citare qualche nome a caso di scrittori che lavorano per Editori, lasciando a voi l’onere di scoprire le connessioni: Marco Peano, Nicola Lagioia, Vanni Santoni, Ernesto Franco, ecc.). Tutti poi, senza eccezioni, dovrebbero essere prima di tutto il resto, instancabili lettori, mi sembra ovvio! E allora? Direte voi, dunque se è così, dove sta la novità di Autori Riuniti? Sembra una cosa da poco, però in tutti gli esempi citati, l’autore a ben vedere non è mai direttamente l’Editore stesso, ma semplicemente lavora per l’Editore. E proprio qui sta la differenza fondamentale dell’Autori Riuniti. Una differenza che pare sottile e invece è enorme. Una differenza che ovviamente dovrà presto fare i conti con il mercato, ma soprattutto con la qualità dei libri che la casa editrice saprà produrre, per
giustificare se stessa e sancire la propria credibilità. Una precisazione a scanso di equivoci. A dispetto della deprecabile scusa dietro la quale si barricano quei sedicenti editori, che pubblicano a pagamento (ovvero che una piccola casa editrice, specie se esordiente, non potrebbe sopravvivere senza richiedere un contributo all’autore per la pubblicazione) l’Autori Riuniti è una vera e reale Casa Editrice, che paga i propri autori e non il contrario. Una puntualizzazione dal mio punto di vista assolutamente lapalissiana, che però, oggi come oggi, andava fatta: per me d’altra parte, queste copisterie acchiappasogni, non sono realmente case editrici, anzi, fatico addirittura a digerire il fatto che ciò che esse propongono sia effettivamente una pratica legale, figuriamoci se mi sarebbe passato per la testa di parlarvi di una realtà di questo tipo. Ma come funziona allora questo collettivo di autori autopubblicantisi, che però a ben vedere non fa esattamente neanche del self-publishing? Continuiamo nella lettura del manifesto: “ogni libro, anche qualora fosse di un autore già membro della casa editrice, sarà sottoposto al vaglio insindacabile del comitato di lettura, che deciderà a maggioranza e non sarà neces-
saria l’unanimità; pratica, quella dell’unanimità e della ricerca di un parere uniforme dei comitati editoriali”, sostengono, sia la “causa di un progressivo appiattimento delle proposte sul minimo comune denominatore”. Un’affermazione che fa riflettere: se si scorrono i cataloghi dei grandi e medi editori, riguardo alla narrativa italiana, un certo conformismo è senz’altro percepibile. Anche se, a onor del vero, non sono mai mancati (seppur sparuti) esordi interessanti, originali e significativi, anche in questi anni. Persi però nel mare magnum di una narrativa per lo più incolore e molto commerciale, spesso poco valorizzati dagli stessi Editori e certamente condannati all’anonimato presso il grande pubblico (anche perché in Italia il grande pubblico non legge i romanzi).
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Fregene Summer Festival
tx Carmela Bove
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al 1 luglio al 15 agosto 2016 si svolgerà la prima edizione del Fregene Summer Festival 2016 che ospiterà in calendario eventi a livello nazionale. In un’area verde di 35mila mq, proprio accanto alla Pineta e al Parco Federico Fellini, verrà installata un’arena estiva con un grande palco con platea, un’ampia area food and beverage con diversi punti ristoro, un grande spazio per i bambini con relativa accoglienza e animazione, un’ area interamente dedicata al fitness, un grande e comodo
parcheggio per le auto e, nella “città delle biciclette” non poteva mancare, un’area riservata alla sosta delle bike. Un grande villaggio vicino al mare e a due passi da Roma dove le famiglie potranno contare su un luogo polifunzionale per tutti, con un’ampia gamma di proposte oltre agli appuntamenti quotidiani previsti fra musica, teatro e cabaret www. fregenesummerfestival.it. Una location scelta ad hoc, nella zona spettacoli dove un tempo, dalla tribuna sotto i pini secolari, si assisteva alle corse al galoppo nell’ippodromo. Un’i-
niziativa finalizzata a valorizzare il territorio affinchè possa diventare un punto di riferimento per l’intero litorale romano. La programmazione partirà il 1° luglio con lo spettacolo di Enrico Brignano, il 9 luglio Masha e Orso, il 17 luglio sarà la volta di Massimo Ranieri, il 22 luglio di Renzo Arbore con la sua Orchestra Italiana, il 30 luglio arriva Holifest il Festival dei Colori e il 12 agosto il Malaterra World tour lo spettacolo di Gigi D’Alessio per l’unica data estiva prevista nel Lazio. © Riproduzione riservata