Backstage Press Marzo 2016

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anno IV n.03 - Marzo 2016 - Poste italiane s.p.a. sped in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1 comma 1 - DCB - Caserta



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Laura&Paola

varietà della TV italiana all’insegna della musica e dell’intrattenimento semplice, elegante e E’ uno degli eventi più attesi raffinato. della stagione, che vede protagoniste due artiste, Laura e paola, due due grandi volti dello fuoriclasse che nonostante spettacolo. Una cantante le loro diversità hanno di fama internazionale e trovato da subito una un’attrice straordinaria: profonda affinità, daranno Laura Pausini e paola vita ad uno show in cui Cortellesi, per la prima saranno al centro della volta insieme alla guida di scena attraverso il racconto un programma tv. Dopo delle loro vite. molti anni, la Rai affida nuovamente la conduzione Il filo conduttore delle tre di un programma di punta serate, sarà la narrazione a due donne, due brillanti umana e professionale, professioniste che con il loro dall’infanzia alla maturità, talento, estro e simpatia, di queste due donne, due sapranno far rivivere artiste e due mamme le atmosfere dei famosi così diverse eppure così

simili tra loro, e pronte a mettersi in gioco e decise ad affrontare nuove sfide che consacreranno la nascita di una nuova coppia davvero speciale. I racconti, i ricordi, gli aneddoti saranno intervallati da momenti di grande spettacolo: così come Laura Pausini proporrà gran parte del suo repertorio di star mondiale del pop, Paola Cortellesi porterà i suoi personaggi, i suoi monologhi e tutta la sua esperienza accumulata tra cinema, teatro e televisione, che l’hanno resa una delle attrici più complete, brillanti ed apprezzate dal pubblico e dalla critica.

Copertina ph: Marica Crisci

www.backstagepress.it



LAURA&PAOLA

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IRENE FORNACIARI emila

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12 CARMEN CONSOLI

16 TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Backstage Press è edito dall’associazione culturale “Il Sogno è Sempre Onlus”. Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, articoli, disegni e fotografie non si restituiscono anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza l’autorizzazione scritta preventiva da parte dell’editore. Gli autori e l’editore non potranno in alcun caso essere responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute. La collaborazione è a titolo gratuito. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. REDAZIONE Alfonso Morgillo, Margherita Zotti, Alfonso Papa, Marica Crisci, Domenico Ruggiero, HANNO COLLABORATO: Michela Drago, Alessandro Tocco, Francesco Ruoppolo, Alfonso Papa (To), Giuseppe Maffia, Ambra De Vincenzi, Tonia Cestari, Carmela Bove. REGISTRAZIONE n. 815 del 03.07.2013 presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE). Comunicazione Editore: Il Sogno è Sempre Onlus Sede Legale: Via Botteghino, 92 – 81027 San Felice a Cancello (CE) Sede Operativa: Via Giacomo Matteotti, 20 – 81027 San Felice a Cancello (CE) – Fax. 0823.806289 – info@backstagepress.it – www.backstagepress.it Distribuzione: Gratuita Stampa: Pieffe Industria Grafica. Tiratura 7.000.

MAURIZIO CHI

19 MONDO MARCIO

21 DANIELE SILVESTRI

24 ARTE

27 EMERGIAMO

28 ACES IN MY BOOK

30 TEATRO

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P.zza Caduti di Nassirya - Airola (Bn) - www.setph.it - info@setph.it


ph Marica Crisci

Laura&Paola

due donne, due artiste, due mamme tx Alfonso Papa

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aura quali sono le tue prime impressioni su questa nuova esperienza? (Laura Pausini)Ci tengo molto a ringraziare tutti, dagli amici che si sono prestati negli spot gli autori. Tutta la squadra che sta lavorando a questo progetto. Io mi sono divertita tantissimo, per me è la prima volta che faccio un programma televisivo vero, un varietà tradizionale. Io sono una persona che guarda la televisione, quando sono in Italia seguo spesso Rai Uno ed il fatto di sentirmi così lusingata oggi è il fatto che è proprio questa rete a chiamarmi. Sono moltissimi anni che mi si propone di fare qualcosa e che si aspettava il momento giusto. E’ arrivato il momento perché c’è Paola, io senza di lei non avrei accettato non mi sarei sentita ne coraggiosa e ne capace di fare uno spettacolo vero e proprio. La nostra intenzione è proprio quella di fare un varietà, il più classico dei varietà.

di me sicuramente farò degli errori, anche se ho una insegnante grandissima ho sicuramente ancora tanto da imparare. Paola, per te invece cosa rappresenta questo varietà? (Paola Cortellesi)Mi unisco ai ringraziamenti fatti da Laura verso i nostri amici che ci hanno voluto sostenere con gli spot, realizzati dalla Rai in collaborazione con il nostro Giampiero Solari che non ci molla neanche per un secondo. Io è tanto che non lavoro in Rai, che non faccio varietà e devo dire che il varietà è il mio genere preferito. Dal 2012 che ero a mediaset e facevo un altro tipo di show, bellissimo ma con un altro concept nel senso che c’era una esibizione di comici. Ma non era il varietà propriamente detto. Per me non sarebbe stato possibile affrontare quello che è il mio genere preferito se non fossi stata al fianco di Laura. Il programma vuole essere un varietà classico perché ci piaceva ripercorrere un genere che in questo momento non è molto in auge perché ci sono altri tipi di format più gettonati.

E’ un’avventura molto nuova per me che prendo come tale, una passione che forme mi insegnerà qualcosa di nuovo ed entusiasman- Nella cartella stampa è te. Voglio godermela tutta scritto che i vostri ospiti e cercherò di dare il meglio faranno cose “esilaranti”,

cosa ci dobbiamo aspettare? (Paola Cortellesi) Sull’esilarante non garantisco, è un termine, come dire… venghino, signori venghino. La cosa fondamentale che abbiamo provato con gli ospiti è che verranno a giocare a mettersi in gioco con noi a fare come si fa nel varietà. Hanno dei ruoli in commedia a volte non necessariamente esilaranti. (Laura Pausini) E’ chiaro noi adesso stiamo presentando uno spettacolo televisivo ed è logico che sarà esilarante, vedere quello che farà Andrea Bocelli o Mengoni è una cosa inusuale, per ora, gli ospiti sono stati scelti da tutti noi anche in base alla loro disponibilità a giocare con noi. Non è uno show di quelli usuali, da questo punto di vista, anche se ci rifacciamo alle classiche ospitate di quelli show che hanno fatto la storia del varietà. Non sappiamo se faremo delle cose meravigliose, ma sicuramente abbiamo degli ospiti meravigliosi. Non possiamo rifare “milleluci”, prima di tutto perché per sfortuna nostra io non sono purtroppo Mina, e Paola non è la Carrà nel senso che è il doppio della Carrà in altezza e non sa


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ph Marica Crisci


quanto guardo la televisione mi concentro di più sul come è girata la scena che Nel fare le prove insieme su quello che sto guardane confrontarvi per questo do. spettacolo è mai venuto in mente a una di voi di fare Riguardo alle cose in coil “mestiere” dell’altra? E mune, hanno già detto di invece cosa avete già in tante cose che ci accomucomune, in cosa siete si- nano, invece ci sono tanti mili? altri aspetti che conoscerete di noi come due persone (Laura Pausini) Io non farò diverse e questo è un po’ il mai l’attrice, hanno dei concetto di questo spettatempi biblici a cui io non colo, raccontarvi le nostre sono abituata e poi non differenze. Sono tante. sono brava. Mi butto a fare degli sketch perché Paola Questo che vi apprestate mi dice come fare e mi da a portare in scena, sarà dei consigli però non è un un atto unico o ci saranmestiere che farei. Anche no altre occasioni e poi al perché non voglio sape- termine delle tre puntate, re dei dettagli che ci sono visto che la Pausini va nedietro al cinema altrimenti gli stadi ci sarà modo di

ph Marica Crisci

fare la spaccata come fa la Carrà.

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vedere anche Paola come ospite? (Paola Cortellesi) Non mi avrai mai! Scherzo, se mi invita vado. Riguardo al fatto di riprendere lo spettacolo o farlo alla lunga. Parlo per me, io negli ultimi anni mi sono dedicata più al cinema, sia nella scrittura che sulla scena. Per cui è anche una questione di tempi. Replicarlo per ora non saprei, cerchiamo di far bene questo. © Riproduzione riservata



Irene Fornaciari

Questo Tempo

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lu, uno dei primi brani che abbiamo ascoltato del tuo nuovo album parla di una tematica molto attuale, quella dell’ immigrazione e dei naufraghi. Ci parli un po’ del brano e di come ti poni verso la tematica? In realtà questo pezzo è arrivato quando avevamo già concluso l’album, eravamo già alla fase dei mixaggi. Quando l’ho ascoltato la prima volta, ho avuto come un pugno allo stomaco ed al cuore, perché questo testo scritto da Giuseppe Dati e dove io ho lavorato in un secondo tempo è veramente molto profondo e riesce a raccontare il dramma dei migranti attraverso questa poesia e queste parole per niente retoriche. Credo che attraverso questa canzone si possa far riflettere, alla fine abbiamo la fortuna attraverso le canzoni di poter lanciare dei messaggi. E’ stata definita una canzone coraggiosa, ma in realtà per me questa dovrebbe essere la normalità.

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tx Margherita Zotti

Purtroppo oggigiorno l’attualità parla dei migranti come fossero dei numeri e non ci si sforza di capire che in realtà si parla di esseri umani, di persone che affrontano questi viaggi della speranza alla ricerca di un futuro migliore. Il fatto che il testo, sia una storia con dei protagonisti è proprio per cercare di avvicinare le persone a capire che si tratta di esseri umani.

re sempre di più per poi rendersi conto che le cose più essenziali sono quelle semplici e che ti rendono felice. Questo tempo è un po’ così, un po’ confuso. Confido molto, nei giovani e che in qualche modo potranno cambiare un po’ in meglio il futuro.

In è solo un attimo, parli della necessità di mettersi in gioco, affrontando nuove sfide e superando le paure. Il concetto delle nuove sfiL’album ed una traccia de vale anche per te? ed in esso contenute pren- anche tu hai delle paure? dono il nome di “Questo tempo”, come vorresti Assolutamente, io credo che bisognerebbe sempre fosse questo tempo? rimettersi in gioco e penIl tempo che viviamo è un sare che alla fine non c’è tempo un po’ confuso e niente da perdere. Certo dove molti valori si sono che ho delle paure anche persi. Troppo spesso ci si io. Ho tante paure, anche affanna a cercare chissà perché sono una persona che cosa o ci si mette in molto riflessiva, molto cerca della felicità e non ansiosa. si è mai appagati da quello che si ha. Il senso della Uno degli ultimi sincanzone è proprio quello goli dell’album è daldi riuscire ad apprezza- la finestra di casa mia, re le cose più semplici, questo brano ci porta purtroppo a volte è sem- a guardare il mondo in plice farsi distrarre dalla un modo più distaccato continua ricerca, il cerca- ma al tempo stesso più


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ph Angelo Trani


critico verso di noi. Forse oggigiorno siamo portati a delegare e dirci che i problemi non dipendono anche da noi.

ph Angelo Trani

Questo pezzo lo avevo nel cassetto già da un po’ di tempo, l’ho scritto quando vivevo a Genova ed abitavo in un appartamento che aveva questa finestra grandissima in sala che dava proprio sul mare.

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A me piace osservare il mondo e tutto ciò che mi circonda, in questa canzone descrivo un po’ tutto ciò che vedevo da quella finestra e sicuramente questa canzone è anche un inno alla vita perché a volte ci si chiude in se stessi proprio per quella paura di affrontare la vita, in realtà nei ritornelli di questa canzone dico “oggi il celo è un miracolo vieni usciamo”, come per dire bisogna buttarsi,

bisogna mettersi in gioco. Quando ci sei dentro alle situazioni difficili ti sembra tutto insormontabile e da cui è impossibile uscirne fuori, quando invece riesci ad osservare le cose in maniera un po’ più distaccata, un po’ più lucida capisci che tante cose che pensavi fossero difficilissime in realtà sono cose che si possono superare facilmente. © Riproduzione riservata



Carmen Consoli

“L’abitudine di tornare”

tx Tonia Cestari

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na data tanto attesa e partecipata quella del 7 marzo al Teatro Augusteo di Napoli, ultima di ben quattro tour di cui tre nazionali (nei Palasport, estivo e teatrale) e uno europeo. Primi ad entrare in scena, gli archi: Claudia Della Gatta al violoncello e il violinista Adriano Murania (primo violino del Teatro Bellini di Catania), poi la cantantessa: appare sul palco semplice come sempre, indossa gonna di pelle nera e un’elegante camicia a righe, imbraccia la sua chitarra e, accompagnata dagli archi, intona una delicata Sud Est. “Buonasera Napoli!” salu-

ta Carmen accolta da un caloroso applauso mentre la raggiungono sul palco gli altri musicisti: l’amico storico Massimo Roccaforte alla chitarra, Roberto Procaccini alla tastiera, Fiamma Cardani alla batteria e Luciana Luccini al basso, alle percussioni Valentina Ferraiuolo, tamburellista del progetto le Malmaritate, prodotto dalla Narciso Records. In scaletta brani storici come Venere, Fiori d’arancio eseguita con un insolito arrangiamento minimal, Amore di Plastica e le colonne sonore L’ultimo

bacio e Il pendio dell’abbandono fino alle canzoni dell’ultimo album come Ottobre, Sintonia Imperfetta e Oceani Deserti. Poche parole tra una canzone e l’altra: Carmen preferisce parlare al pubblico con le sue canzoni, senza parafrasare, fatta eccezione per qualche aneddoto divertente legato alle credenze popolari prima di intonare A’Finestra, all’affinità che da siciliana sente con la città partenopea, qualche battuta per introdurre AAA Cercasi e un piccolo appello di sensibilizzazione relativo al fenomeno dell’immigrazione prima di eseguire La notte più lunga. Un silenzio preferito a spiegazioni forse futili dal momento che le sue canzoni, soprattutto quelle dell’ultimo album, sono già molto chiare, dei piccoli documentari, specchi che riflettono la società del nostro periodo storico. Ad incorniciare lo spettacolo, un disegno di luci e scenografia progettati da


Paolo Fossataro: lo sfondo sfoggia una schiera regolare di cubi luminosi da cui sporgono piante come in un bosco fiabesco e, in più, fasci di luce provenienti da ogni angolo del teatro, sia dal palco che dalla platea, inondano il pubblico come per trascinarlo nel mezzo dello spettacolo. La staticità dei musicisti contrasta con le diverse atmosfere evocate proprio dai giochi di luce e studiate in base alle canzoni in scaletta: dal rock di Geisha, all’assolo di Valentina Ferraiuolo tra il pubblico per continuare

con Non volermi male accompagnata unicamente da Elena Guerriero al pianoforte e tornare ai grandi successi come Amore di Plastica e Parole di Burro. Per il bis, Carmen esegue Questa piccola magia, scritta per il figlioletto Carlo e, a luci già accese, esce e rientra in scena una seconda volta, regalando al pubblico ancora una canzone, Confusa e Felice in duetto con Massimo Roccaforte, amico di una vita con cui ha realizzato il suo sogno di musicista, per il quale ha sentito il bisogno di

esprimere pubblicamente l’affetto che prova nei suoi confronti, a seguito di anni di collaborazioni. Così in bellezza si conclude il tour “L’abitudine di tornare”, mentre noi, speriamo di rivedere presto Carmen in un altro dei suoi capolavori. © Riproduzione riservata

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Maurizio Chi

Malintenti

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l cantautore catanese Maurizio Chi torna con un nuovo singolo dal titolo “Malintenti”, accompagnato dal video che porta la firma del regista Giacomo Triglia, già filmmaker di canzoni in vetta alle classifiche come “L’amore esiste” ed il recente successo sanremese “Nessun grado di separazione” di Francesca Michielin, oltre a quelli di artisti come Irene Grandi, Francesco Sarcina, Cristina Donà e molti altri del panorama pop e indie

tx Margherita Zotti

della musica italiana. Girato tra le alture della Sila e la città di Cosenza, il video di “Malintenti” rappresenta il ricordo di uno dei momenti più intimi nella vita di una coppia, la cena, un ricordo dove l’unica cosa che davvero conta è il confronto attraverso gli sguardi e le parole d’amore.

è alla prima esperienza. Maurizio Chi e Giacomo Triglia, infatti, avevano già lavorato insieme in occasione del suggestivo video realizzato nella laguna di Venezia per il singolo “Gli occhi al mare”.

«Malintenti è una semplice dichiarazione d’amore da uomo a uomo. La mia canzone – spiega Chi – racconta l’utopia dell’amoLa collaborazione tra il re con il quale ognuno di cantautore e il regista non noi ha dovuto fare i conti

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diventando grande, quando si impara che la persona che ci troviamo accanto non è quasi mai come noi vorremmo che fosse e di come questa consapevolezza a volte rende ancora più forte un sentimento, piuttosto che indebolirlo».

Placido Salamone, reduce dalle produzioni sanremesi dei brani della coppia Caccamo-Iurato e della nuova proposta Miele.

La canzone anticipa l’album dal titolo “Due” in uscita ad aprile 2016 per la nuova etichetta discograIl brano “Malintenti” ri- fica PAPERBOATSONGS porta Maurizio Chi alla che, unendo le competenze scrittura d’autore, un pro- di differenti professionisti cesso che era già iniziato della musica, si pone l’incon il singolo della scorsa tento di dare nuova energia estate “Gli occhi al mare”, musicale al cantautorato dopo le sperimentazioni italiano. pop dei precedenti brani come “Non te la tirare” e Maurizio Chi nasce a Bel“Hai capito”. Anche per il passo, un paese in prosingolo si rinnova una col- vincia di Catania ai piedi laborazione consolidata tra del vulcano Etna. Inizia a il cantautore e il produttore cantare da bambino, ma a

prendere il sopravvento nei primi anni della sua vita è il ballo. Cresciuto in un ambiente dedito alla creatività e alla musica, sviluppa e sperimenta con grande libertà e comprensione da parte di chi vi stava intorno ogni forma artistica. A diciotto anni, però, nasce in lui quell’esigenza di scrivere canzoni che lo porterà a capire come il comporre e il cantare siano un bisogno primario della sua natura artistica. © Riproduzione riservata


Mondo Marcio

La Freschezza del Marcio

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opo il precedente concept-album “Nella Bocca Della Tigre” in cui ogni brano conteneva un campione di Mina, Mondo Marcio torna sulla scena con il nuovo album in studio “La Freschezza Del Marcio”. Anticipato dal buzz-video “Un Altro Giorno” e dal primo singolo ufficiale “La Freschezza Del Marcio” –

tx Alfonso Papa

disponibile dal 26 Febbraio – l’album verrà pubblicato Venerdì 11 Marzo per Universal Music Italia.

Abbiamo incontrato Mondo Marcio in occasione dell’instore tour e ci siamo fatti raccontare come nasce e cosa L’album contiene 19 contiene questo nuovo brani e vanta collabo- lavoro razioni illustri della scena rap: Clementino, Il tuo nuovo album “La Fabri Fibra, Gemitaiz, freschezza del Marcio”, Ghemon, J-Ax, Fi- come mai questo titolo? dia Costantino, Bassi Maestro, Midas, Nico La freschezza del marcio Flash, A&R e Mr. P rappresenta l’onestà e il coraggio di esserlo. Quindi Simmonds.

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mostrarsi senza veli, senza timori e soprattutto senza cadere nei soliti cliché della musica hip hop.

originali e non soltanto con programmazioni elettroniche. Per cui abbiamo fatto questo lavoro, riportando la musica suonata nell’ hip Tu rientri tra i primi rap- hop italiano. per che sono riusciti a raggiungere il successo Hai appena ricordato che in Italia. Nel corso degli nell’album ci sono state anni ti è capitato di cam- tante collaborazioni, albiare modo di fare musica cune di esse più scontate e se in generale è cambia- altre più particolari. Tra to il modo di fare musica tutte quelle realizzate in Italia? qual è stata più “sudata” e che ti fa piacere che si sia Assolutamente, in questi realizzata e quale invece anni mi sono evoluto io, vorresti realizzare ed ansono cresciuto fisiologica- cora non si è concretizzamente. Quindi la freschez- ta? za del marcio rappresenta appieno l’evoluzione che c’è Nessuna collaborazione è stata in questo periodo. stata particolarmente programmata in base a chissà Nel tuo album c’è molta quale strategia di mercato. musica “suonata”, cosa ab- Tutto il disco nasce ed esce bastanza anomala per chi in maniera molto naturale fa tale genere musicale. ed istintiva ed anche le colCome mai questa scelta? laborazioni che sono finite Perché mancava, perché in questo disco nascono da non c’era. Quindi mi sem- un rapporto consolidato brava giusto riportare la che ho con questi artisti. musica suonata dal vivo Per cui il risultato è un laanche negli album di rap voro molto organico, molitaliano. Ho preso la musica to onesto, molto schietto, live, sono andato a cercarla molto privo di fronzoli. Riper il mondo, abbiamo fat- guardo alle collaborazioni to tante jam session a Los possibili, in Italia mi piace Angeles, a Londra e sono Giorgia, mi piace Cremonate tante collaborazioni di nini, diciamo che ci sono musica suonata dal vivo o un po’ di artisti che non mi con i propri gorw musicali dispiacciono. Chissà!

L’album nasce tra Milano, Londra e New York, cosa possiamo trovare al suo interno di queste tre città? Fondamentalmente il sound, l’energia, ed i musicisti incontrati e coinvolti. Sicuramente ognuna di queste città ha dato il suo contributo a la freschezza del marcio. Alla fine di questo giro promozionale ci sarà sicuramente un tour. Puoi anticiparci qualcosa? Sicuramente ci sarà una band, ovviamente non per motivi di immagine ma perché c’è tanta musica dal vivo nell’album e quindi non potevamo fare a meno di riportarla dal vivo anche durante i concerti che da qui a breve andremo a suonare. © Riproduzione riservata

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Daniele Silvestri

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ai teatri ai grandi spazi aperti: l’Acrobati in tour 2016 di Daniele Silvestri, forte del grande riscontro di pubblico del tour teatrale in corso che ha già fatto registrare 15 sold out in tutta Italia, si prepara ad arrivare nella sua versione estiva in luoghi ricchi di storia e suggestioni. Il tour, organizzato dalla OTR Live, partirà il 9 luglio dall’incantevole cornice dell’Anfiteatro Parco delle Cascine di Firenze e proseguirà fino a metà settembre toccando alcune tra le rassegne e i festival più significativi dell’estate italiana quali il Carroponte di Milano, il Cose Pop di Monteprandone (Ap), Il Flowers di Torino, il Suoni di Marca di Treviso, fino ad arrivare in altri contesti suggestivi come lo splendido parco archeologico dove si svolge il Vulci Music Fest di Montalto di Castro, o la Piazza della Loggia a Brescia, la Masseria Ospitale di Lecce ed ancora la Banchina del Porto di Molfetta, incastonata tra gli edifici romanici del

centro storico cittadino. In scaletta, insieme alle canzoni del repertorio di Daniele, i brani di ACROBATI, il nuovo album uscito il 26 febbraio per Sony Music e subito balzato al primo posto della classifica Fimi/GfK. Sul palco ci sarà l’ormai consolidata formazione che in questi giorni sta accompagnando il cantautore nei teatri di tutte le regioni italiane: Piero Monterisi alla batteria, Gianluca Misiti alle tastiere, Gabriele Lazzarotti al basso, Duilio Galioto alle tastiere, Sebastiano De Gennaro alle percussioni e al vibrafono, Daniele Fiaschi alle chitarre, Marco Santoro al fagotto, alla tromba e ai cori. Queste le prime date annunciate, tutte le informazioni sui concerti estivi saranno presto disponibili sui canali ufficiali dell’artista. 9 luglio FIRENZE - Anfiteatro Parco Delle Cascine, 15 luglio MILANO – Carroponte, 20 luglio

tx Margherita Zotti

MONTEPRANDONE (AP) - Cose Pop Festival, 22 luglio TORINO - Flowers Festival, 23 luglio BRESCIA - Piazza della Loggia, 2 agosto TREVISO - Suoni Di Marca Festival, 6 agosto MONTALTO DI CASTRO (VT) - Vulci Music Fest, 18 agosto LECCE - Masseria Ospitale, 19 agosto MOLFETTA (BA) - Banchina del Porto. Acrobati, ottavo album d’inediti di Daniele Silvestri, è un lavoro straordinariamente ricco di contenuti e di musica, da cui emergono limpidi il suo entusiasmo e la sua urgenza creativa. Un sound potente, che spazia agilmente tra generi diversi, dal rock al funky, dalla canzone d’autore all’elettronica. Il disco ha coinvolto più di quindici musicisti e vede alcuni featuring d’eccezione: Caparezza, che con Silvestri firma “La guerra del sale”, Diodato, Dellera, i Funky Pushertz, Diego Mancino © Riproduzione riservata


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ph Daniele Barraco


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tx Marica Crisci

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Via Crucis. La Passione di Cristo

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arte

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’ un ciclo di opere realizzate da Fernando Botero tra il 2010 e il 2011. Nella serie, composta da 27 olii e 34 opere su carta, esposta in numerosi Paesi tra l’America e l’Europa, emerge la tematica presente in Botero sin dalla sua infanzia e gioventù, in Colombia, immersa nell’abbondanza d’immagini religiose, tanto nell’ambito pubblico che in quello privato. L’opera di Fernando Botero offre molteplici livelli di lettura. Il suo lavoro è un’interpretazione sempre amplificativa, mai semplicemente imitativa, di alcuni dei protagonisti dell’arte occidentale tra i quali, solo per citarne alcuni, Paolo Uccello, Peter Paul Rubens, Diego Velázquez, Paul Cézanne e Pablo Picasso. Botero ha costruito sempre mondi sensuali, popolati da esseri colmi di un piacere immenso e felice, attraverso quell’abbondanza tranquilla e suntuosa delle forme che trova la sua maturità verso la fine degli anni ‘70. C’è qui un crocevia nel quale i ricordi della sua città, del suo Paese, vengono attraversati fortemente da pratiche religiose profondamente radicate nella propria cultura e iconografia. Le dolci sembianze, le idee e le forme che sembrano così stabili, vengono attraversate da quello sconvolgimento in cui dolore e tragedia si plasmano, impiegando il linguaggio figurativo che caratterizza l’artista colombiano senza abbandonare il suo particolare sguardo deformante.

“Via Crucis. La Pasión de Cristo” di Botero MOSTRA IN CORSO Roma Palazzo delle esposizioni dal 16/3 al 1/5

Si dovrebbe considerare queste opere, nelle quali il drammatico fa la propria incursione, come una nuova dimostrazione in cui si identificano trasformazioni interne che arricchiscono e amplificano il suo lavoro. Il tono ironico viene sostituito dal compassionevole per riflettere intorno alla poesia e al dramma, all’intensità e alla crudeltà della Passione di Cristo. Questa mostra è arrivata al cuore di Medellín, città natale di Botero, durante la settimana di Pasqua del 2012, per i festeggiamenti per gli 80 anni di vita dell’artista. Il pittore ha deciso di donare la serie al Museo di Antioquia che, da quel momento, si occupa del suo viaggio per il mondo. © Riproduzione riservata

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Lopez aio febbr

tx Carmela Bove duem

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sce il 18 marzo 2016 il disco d’esordio di Lopez, dall’omonimo titolo (su etichetta Viceversa Records, distribuzione Audioglobe). Prodotto da Davide Combusti (The Niro) e Michele Braga, l’album contiene dieci brani firmati dallo stesso artista (e in alcuni dei quali si avvale della collaborazione di Combusti e Braga), tra cui spiccano “Aspetterò domani” e “Solo un’ora”, i primi due singoli usciti rispettivamente il 13 novembre 2015 e il 4 marzo 2016. Lopez, romano classe 1978, è cresciuto in un ambiente familiare ricco di stimoli artistici, con una formazione molto eterogenea: oggi si presenta sulla scena musicale come cantante, compositore e polistrumentista. Lopez è anche un affermato doppiatore: sua è la voce di Johnny Galecky - Leonard nella serie “The Big Bang Theory” e quella di numerosi attori internazionali del piccolo e grande schermo. Il suo album di esordio

annovera dieci canzoni che fotografano la realtà di oggi. Dieci storie che raccontano l’amore sotto ogni declinazione, da quello finito a quello impossibile, da quello perduto a quello per sempre. Ma anche racconti di speranza e vere

riflessioni sulla vita. Il tutto con sonorità poprock a lui tanto care. Dieci brani portati dalla forma chitarra e voce a una versione intensa e profonda. Gli arrangiamenti, curati da Combusti e Braga, enfatizzano la morbidezza delle armonie e la delicatezza della voce senza trascurare la potenza delle melodie. “Questo album - spiega Lopez - per me è una tappa importante. Discograficamente è un esordio anche se come cantautore ho maturato

tanta esperienza live in Italia e all’estero. È un disco che mi rappresenta sia a livello artistico che umano. Ho voluto improntare il lavoro sui testi vestendoli di una musica che non fosse mai scontata e in questo l’apporto dei miei due produttori e amici Davide Combusti (The Niro) e Michele Braga, è stato fondamentale. Il filo conduttore che lega i brani è l’emozione. Ho voluto fotografare momenti particolari della mia vita, pensieri, sensazioni provate. Mi piace raccontare l’amore guardandolo da diverse prospettive e nelle sue varie sfaccettature. Alcuni brani sono più introspettivi. La musica è una terapia e mi porta a parlare liberamente di argomenti che nella vita di tutti i giorni sarebbero velati dal pudore. Negli arrangiamenti si spazia da brani più acustici ed essenziali ad altri con orchestrazioni ricche ed elaborate. È un disco di canzoni e spero che chi lo ascolterà possa entrare in empatia con me e con le storie che racconto.” © Riproduzione riservata

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SEMPLICE REALTA? NO GRAZIE, LA VOGLIAMO VIRTUALE (O AUMENTATA)!

’ un’onda che gonfia, gonfia, gonfia e presto sarà uno tzunami che travolgerà le nostre abitudini? Gli addetti ai lavori sono pronti a scommetterci. I grandi brand della tecnologia interattiva, social e di intrattenimento l’hanno già fatto. Non si parla d’altro… tutti la vogliono. Videogiochi, certo, ma anche videoclip, pubblicità, film, tutti riflettono sulle applicazioni e sulle implicazioni.

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tx Alfonso Papa

acesinmybook@backstagepress.it

Sarà una bolla? Durerà? Trasformerà davvero il nostro modo di rapportarci con la realtà o ci stuferemo, come è già stato, in parte, con il 3d?

specificano la realtà, la aumentano, fornendogli informazioni che non potrebbe percepire semplicemente con i cinque sensi. Ebbene tutto questo non è più solo fantascienza. Non è futuro, ma, appunto, presentisParliamo della Realtà Virtua- simo presente. le e della Realtà Aumentata. Pensate ai film di fantascien- D’altra parte l’idea della realza che avete visto negli ultimi tà virtuale circola già da anni dieci anni. Pensate ad esem- nell’ambiente della ricerca tecpio ad Iron Man, quando in- nologica, ma alcune barriere dossa la tuta e legge sul pro- oggettive ne avevano frenato prio visore informazioni che finora l’esplosione. Per dirne


una oggi la potenza dei computer di casa (anzi da tasca) è impressionante e in grado di supportare egregiamente la tecnologia necessaria. Volendo citare alcuni degli apparecchi che sono stati recentemente lanciati sul mercato o lo saranno a breve, non si può non passare innanzitutto da Oculus Rift. lanciato addirittura come progetto di crowd funding sulla piattaforma Kickstarter e acquistato niente meno che da Facebook. Certamente uno dei sistemi più interessanti. Ha visto un lungo periodo di sviluppo ma ora ci siamo. Potete già ordinarlo… ma armatevi di molta pazienza. Se lo fate ora, probabilmente aspetterete qualche mese, perché le richieste sono superiori alle aspettative (così si dice, ma il dubbio che si tratti di una strategia mirata, resta). Arriverà poi anche HTC, con la sua Vive Pre. Potente come Oculus, ma con una particolarità in più. Vive Pre punta sulla possibilità di movimento (una delle grandi limitazioni di questi sistemi): potrai muoverti in sicurezza all’interno di una stanza. Attraverso un laser montato sulla parete, infatti, verrà mappata la posizione e controllata la possibilità di movimento nello spazio. Questo sistema permetterà quindi una possibilità di movimento, non prevista – per ora - da altri sistemi, almeno non così ampia. Nella corsa all’oro virtuale,

non poteva mancare Play Station. Play Station VR non sarà però un sistema completo VR, ma un accessorio per la console (anche se usa la medesima tecnologia dei concorrenti) e quindi sarà offerto a un prezzo competitivo. E’ atteso per fine anno. C’è poi Sulon Q VR, che promette meraviglie. Oltre a tutto il resto, integrerà anche la possibilità di utilizzare applicazioni di Realtà Aumentata. E Microsoft? Microsoft presenta HoloLens… segnatevi anche questo nome. E poi c’è anche Samsung. Ultimo di questa breve e parziale carrellata, ma niente affatto ultimo. Samsung è stata una delle prime a lanciare il proprio Gear. Sviluppato in collaborazione con Oculus e progettato per supportare uno degli oggetti ormai più quotidiani e personali che ci sia: uno smartphone. Di fronte a uno scenario come questo è chiaro che le implicazioni sono infinite. Inizialmente ci si è concentrati sull’intrattenimento ludico e quindi sulle potenzialità del gaming. Ma oggi non è giù più così e gli esperti prevedono nel prossimo futuro le applicazioni più diverse. Per esempio allo storytelling, in ogni sua forma… anche al giornalismo!

sembrerebbe altrettanto fantascientifico, anzi forse anche più della VR. Pensateci: indossate degli occhialetti, semplici semplici, per niente ingombranti e vi trovate di fronte a una percezione della realtà – mediante informazioni aggiuntive elettroniche - che travalica i vostri cinque sensi e che non potreste cogliere in nessun altro modo. E qui la fantasia vola davvero a decine di film di fantascienza. Si parla tanto di Google Glass e pure molti osservatori scommettono che le sperimentazioni più interessanti non sono necessariamente quelle proposte dai brand più noti. Ad ogni modo c’è chi promette addirittura una definitiva messa in pensione dei vecchi pc… una lenta agonia, in realtà, già inaugurata dai potentissimi device mobili. Staremo a vedere. Ma una cosa è certa. Il futuro è arrivato… è qui proprio adesso e entro l’anno ci saremo dentro fino al collo, quindi tirate il fiato e imparate a nuotare. Non potrete sottrarvi. © Riproduzione riservata

E la Realtà Aumentata? Anche in questo caso se ne parla da anni. Lo scenario

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Panariello, Conti, Pieraccioni. Lo Show.

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rande ritorno per gli amici da sempre GIORGIO PANARIELLO, CARLO CONTI e LEONARDO PIERACCIONI che il 5 settembre saranno protagonisti nella splendida cornice dell’Arena di Verona con “LO SHOW”, un spettacolo a 360 gradi in cui cinema, teatro e televisione si intrecceranno per un varietà unico.

tx Carmela Bove

si fermerà all’Arena e, a grande richiesta, si aggiungono tre nuove date annunciate a sorpresa pochi minuti fa ai microfoni di RTL 102.5, durante il programma “Viva l’Italia”.

marzo, dalle ore 11.00 su Ticketone e nelle prevendite abituali (info: www. fepgroup.it).

Panariello, Conti e Pieraccioni torneranno insieme sul palco, a oltre vent’anni Queste le altre date de “LO di distanza dal loro debutto SHOW”: l’1 ottobre al Me- per uno spettacolo inedito diolanum Forum di Assago ricco di sorprese e di emo- Milano, l’ 8 ottobre al Pa- zioni che li vedrà coinvollalottomatica di Roma e ti in sketch divertenti con il 15 ottobre al Nelson un sguardo sempre rivolto Mandela Forum di Firen- all’attualità. ze. I biglietti sono dispoMa lo spettacolo non nibili da oggi, lunedì 21

ph Leonardo Baldini

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