Ottobre2015

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anno III n.10 - Ottobre 2015 - Poste italiane s.p.a. sped in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1 comma 1 - DCB - Caserta



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PERFETTO “Più Eros che mai. Più di 30 anni di carriera e 50 anni di vita, ma in questo show sarà più Eros che mai. Senza fronzoli, lo show punta ad evidenziare la vera essenza musicale dell’artista che più di ogni altro ha saputo conquistare il mondo con la sua musica. Ho vissuto più all’estero che in Italia e mi sono reso conto che ci sono cinque cose che tutti conoscono del nostro Paese: la parola Ciao, la pizza, la pasta, Pavarotti e …Ramazzotti!!! Ed è stato un grande piacere lavorare con lui, e vedere la sua voglia di mettersi sempre in gioco!” Così descrive questo tour Luca Tommasini, che ne cura la regia.

Gli arrangiamenti musicali per la prima volta nascono in parallelo alla costruzione dei visual, che Eros ha seguito con Tommassini negli ultimi nove mesi entrando nella definizione di ogni singolo dettaglio. L’opening è affidata ad una speciale animazione 3D del volto di Eros, particolarmente spigoloso, che ricorda vagamente lo spirito dei disegni della Marvel e che evidenziano orgogliosamente la mappa dei segni che il tempo ha tracciato sul suo viso.

ra di Eros è una sorta di icona e lo spettacolo comincia proprio così, con le immagini vagamente ispirate al mondo delle sagome di Chaplin: sulle note de L’ombra del gigante “tanti iconici” Eros per la prima volta lo mostrano leggero, e svelano un lato ironico che pochi conoscono .

Nel corso dello spettacolo lo vediamo ballare la salsa, girare alcuni particolari contributi sott’acqua, palleggiare con se stesso in bianco e nero Lo spettacolo è apparen- sulle note di Sbandando, temente molto semplice o anche protagonista di ma è realizzato con le più un video di morphing che avanzate tecnologie in li- rappresenta un viaggio nea con l’avanguardia delle nelle diverse culture del più prestigiose produzioni mondo. internazionali. La maschewww.backstagepress.it



EROS RAMAZZOTTI

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12 CASSANDRA RAFFAELE

16 TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Backstage Press è edito dall’associazione culturale “Il Sogno è Sempre Onlus”. Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, articoli, disegni e fotografie non si restituiscono anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza l’autorizzazione scritta preventiva da parte dell’editore. Gli autori e l’editore non potranno in alcun caso essere responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute. La collaborazione è a titolo gratuito. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. REDAZIONE Alfonso Morgillo, Margherita Zotti, Alfonso Papa, Marica Crisci, Domenico Ruggiero, HANNO COLLABORATO: Michela Drago, Alessandro Tocco, Francesco Ruoppolo, Alfonso Papa (To), Giuseppe Maffia, Ambra De Vincenzi, Tonia Cestari, Carmela Bove. REGISTRAZIONE n. 815 del 03.07.2013 presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE). Comunicazione Editore: Il Sogno è Sempre Onlus Sede Legale: Via Botteghino, 92 – 81027 San Felice a Cancello (CE) Sede Operativa: Via Giacomo Matteotti, 20 – 81027 San Felice a Cancello (CE) – Fax. 0823.806289 – info@backstagepress.it – www.backstagepress.it Distribuzione: Gratuita Stampa: Pieffe Industria Grafica. Tiratura 7.000.

NELSON

19 LUKA ZOTTI

21 FRANCESCO DA VINCI

24 ARTE

27 EMERGIAMO

28 ACES IN MY BOOK

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P.zza Caduti di Nassirya - Airola (Bn) - www.setph.it - info@setph.it


ph Domenico Ruggiero

Eros Ramazzotti Perfetto tx Margherita Zotti

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ros Ramazzotti, al Palamaggiò di Castel Morrone (CE), dove ha portato in scena la 17esima tappa del suo ‘World Tour 2015 ‘. E ‘Perfetto’, come il suo ultimo album è anche il concerto. Protagonisti solo lui, la sua voce, la sua musica, la sua grinta e immagini animate, super tecnologiche di forte impatto scenico. L’appuntamento live di Eros è l’occasione per l’Italia di mostrare nel mondo il momento artistico del nostro paese e in particolare della nostra musica pop e, mai come in questo tour, Eros ha voluto confrontarsi con le sonorità internazionali rivisitando completamente i 27 brani dello show.

In scaletta molti brani tratti da Perfetto, l’album uscito per Universal Music in tutto il mondo lo scorso 8 maggio già multiplatino e stabile nella top ten dei dischi più venduti dei 60 paesi che lo hanno pubblicato. Non mancano i più grandi successi selezionati con attenzione per non scontentare il pubblico dei vari paesi che lo attende

numeroso in queste prime der (sax), Christian Pe28 date. scosta (percussions), Monica Hill e Roberta La direzione musica- Montanari (backing vole è di Luca Scarpa (fi- cals) e il leggendario Phil dato direttore musicale) Palmer (guitar), collaboe Claudio Guidetti, (che ratore storico di Eros e, con Eros ha prodotto Per- tra gli altri, di Bob Dylan, fetto) e traghetta Ramaz- Frank Zappa, Robbie Wilzotti in un mondo nuovo liams. La regia è di Luca che unisce perfettamente Tommassini. il repertorio classico con la nuova musica proponendo Eros non si risparmia, nuovi arrangiamenti e re- scherza, trascina il pubblimix. co dall’inizio alla fine. Si parte dal brano “L’ombra Grande spazio del gigante”, pezzo scritper Eros musicista nel- to con Jovanotti nel 2001, la parte di assolo chitarra si prosegue con “Il tempo di Stella Gemella, da solo non sente ragione”, e diveral piano in Tra vent’an- si brani dell’ultimo album ni e, nel finale, con la “Perfetto”, compreso il priversione acustica per mo singolo “Alla fine del chitarra di Un angelo di- mondo”. steso al sole; nonostante la sua carriera planetaria e Brani classici e nuovi che si i suoi 60 milioni di dischi mischiano, si susseguono venduti, Eros continua co- tutti in fila, uno dopo l’almunque ad investire nella tro: “Sbandando”, uno dei musica e ha voluto accanto pezzi più efficaci dell’ultia se una super band di 10 mo album, “Rosa nata ieri”, elementi. e le più classiche “Stella gemella” in cui Ramazzotti Con lui sul palco musi- divide lo spazio strumencisti provenienti da tutto tale alla chitarra con Phil il mondo: l’amico frater- Palmer, “Tra vent’anni”, deno Luca Scarpa (piano & dicata al figlio Gabrio nato keyboards), Giovanni Bo- ad aprile di quest’anno, scariol (keyboards), Gior- cantata da solo al pianoforgio Secco (guitar), Thomas te, e brani come “Più che Pridgen (drums), Paolo puoi” con la voce femmiCosta (bass), Joe Lea- nile che fu di Cher affidata


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ph Domenico Ruggiero


a Monica Hill, “Una storia importante”, “Adesso tu” e “L’aurora”, il medley, e il finale eseguito con una versione acustica di ‘Un angelo disteso al sole’, “Fuoco nel fuoco” in salsa latin e “Più bella cosa”. Non poteva mancare l’omaggio all’amico Pino Daniele, che Eros ricorda e saluta con il brano “Io so pazzo”.

© Riproduzione riservata

ph Domenico Ruggiero

Oltre due ore, di musica e spettacolo, con 27 canzoni che hanno fatto e faranno

Novembre al Pala Alpitour di Torino, poi il cantautore milanese si sposterà da Recente l’annuncio di nuo- Vina del Mar a Mosca, da vi appuntamenti con il Bratislava a Novosibirsk ‘World Tour 2016′: tournée passando per Monaco, Pamondiale, che dopo il suc- rigi e Tallin, con un nuovo cesso ottenuto in Europa, viaggio e un nuovo impiancontinuerà il suo percorso to fortemente innovativo. nel 2016, con altri 32 impedibili concerti, toccando Il 27 febbraio, Eros tornerà 14 paesi del mondo. Si par- di nuovo nel nostro Paetirà il 14 febbraio, dal Palau se ed è prevista anche una St. Jordi di Barcellona. L’ul- nuova data in Campania, tima data in Italia dell’Eros sarà la volta di Eboli, 1 Ramazzotti World Tour marzo 2016. 2015 – Perfetto sarà il 7 ancora la storia della musica italiana nel mondo.

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Damien McFly

Parallel Mirrors

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al 15 Ottobre è in distribuzione Parallel Mirros, il tuo ultimo album. Dodici tracce ed altrettante storie parallele, ci racconti come nasce e come prende forma?

tx Alfonso Papa

strarlo in luoghi diversi e soprattutto così come se si stesse ascoltando una persona che ti suona davanti dentro una stanza.

strada a volte senza neanche mai vedersi?

legate da un filo conduttore, rifacendoci un po’ al mondo d’oggi potrebbero essere assimilate alle storie che si vivono quotidianamente ove persone che non si conoscono si incrociano e percorrono un pezzo di

una ragazza americana che aveva visto un mio video sul web e mi ha scritto come se ci conoscessimo da sempre. Per cui anche se molto spesso non c’è un vero e proprio punto di incontro, può capitare che storie paral-

Ti faccio l’esempio di uno dei brani, Reflection, che poi è da li che è nato anL’album narra di sto- che il titolo dell’album. rie parallele e ci dicevi Quel pezzo è nato da una Nasce da un lavoro abbastanza poc’anzi che non sono mail che mi è arrivata da lungo, durato circa due anni. I brani non sono tutti legati tra loro da un filo conduttore, ma sono brani che sono arrivati nel corso del tempo tranne gli ultimi cinque che hanno fatto un po’ da collante. Il tema è sicuramente quello del rapporto fra le persone e se vogliamo anche un po’ quello con se stessi. L’album non è stato registrato come accade di solito in uno studio di registrazione, ma in ville storiche e teatri. Come mai questa scelta? Essendo anche un tecnico del suono, mi sono detto voglio un disco dal “sound” vero, per cui abbiamo deciso di regi-

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ro è molto più interessato vengono ad ascoltarmi. ad ascoltarti, rispetto all’IQuali i prossimi impegni e talia. progetti? Tu ti esibisci in tantissimi live e spesso canti fuori Quindi se dovessimo pardall’Italia. Come mai que- lare del tuo rapporto con A fine novembre riprenderà sta scelta e quali sono le il palco e con il pubblico? il tour in Inghilterra ed un po’ in tutto il regno Unidifferenze per chi fa muto. torneremo poi, tra fine A me piace tantissimo stasica tra l’Italia e gli altri re sul palco, che sia un te- anno ed inizio del nuovo paesi? atro o una festa di paese. anno per fare qualcosa in All’inizio è cominciata Qualsiasi circostanza ha la Italia. come voglia di viaggiare, sua magia. Mi piace stare poi da li mi sono detto per- sul palco, guardare il pub- © Riproduzione riservata ché non approfittare anche blico negli occhi e riuscire per cantare. Più lo fai e più a conquistarlo. L’augurio è hai voglia di farlo. La diffe- sempre quello di non fare renza che ho notato io, se solo uno show, ma riusciconsideriamo un pubblico re a dare e lasciare anche che non ti conosce all’este- qualcosa alle persone che lele o anche distanti si incrocino per un attimo.

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20-28 NOVEMBRE 2015


Cassandra Raffaele

Chagall

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l tuo ultimo singolo “Cane che abbaia morde”, ci parli un po’ del brano?

de un po’ le distanze da tutte queste cose. Del resto viviamo in un periodo di grandi contraddizioni e ci può stare che il cane E’ una canzone che raccoglie non è più mansueto ma al suo interno tutta una serie abbaia e morde. di frasi fatte e luoghi comuni, visti però con una fine di- Dal 30 Ottobre, invece, versa. Un po’ per rimarcare arriverà l’album “Chail concetto, che spesso quello gall”. Dieci tracce, tutte che viene detto non sempre da ascoltare. corrisponde alla realtà ed un po’ perché chi si definisce sag- Chagall è un album che raccoglie tutte canzoni gio non lo è. scritte quest’anno, in un Quindi con un pizzico di iro- periodo in cui mi tronia e di sano cinismo, si pren- vavo e mi trovo tutt’ora

tx Alfonso Papa

a Roma. Devo dire, che il nome Chagall, tappezzava tantissimi banner pubblicitari per cui me lo ritrovavo spesso davanti agli occhi. Per cui un po’ per questioni affettive verso il grande pittore, un po’ per questioni visive ed un po’ per il mio modo di scrivere e vedere le cose in maniera un po’ surreale ho voluto omaggiare questo grande pittore, appunto Chagall. I brani vanno da quelli più surreali a quelli più semplici e diretti, il tutto reso mu-


artistica; senza saperlo mi sono ritrovata di li a poco a riarrangiarlo. Poi assieme all’arrangiatore catanese Carlo Longo gli abbiamo dato forma. Credo di Chagall è sicuramente un aver superato una prova album di libertà e di crea- importante nel riuscire a tività. portare a termine il tutto, anche se devo dire che Chagall oltre ad essere sono stata supportata da da te cantato, ti ha visto musicisti bravissimi che si impegnata anche nella sono lasciati sedurre dalle veste di produttore ed ar- mie idee ed hanno messo rangiatore. Come è stato una parte di loro stessi per mettere assieme il tutto ed giungere al risultato finale. il risultato finale è come te Mi ritengo molto soddilo aspettavi? sfatta. E’ stato un lavoro molto Sei figlia d’arte, ma noricco. Prima di comincia- nostante la tua giovane re a registrare le canzoni età hai provato tantissime ho avuto delle idee sonore cose; un talent, ma anche ben definite ed ho tracciato la strada classica dei conla bozza della produzione sicalmente dalla ricerca di un suono ben definito, non mancando accostamenti di suoni e generi apparentemente lontani tra loro.

corsi e premi. In base alla tua esperienza qual è la strada giusta da seguire? Oggi non ci sono strade giuste, ma ci sono scelte giuste da fare. La strada giusta è la strada vera, quella in cui puoi esprimere veramente quello che sei. La strada giusta è la strada della determinazione, dove però bisogna lavorare sodo per determinarsi, sapere bene quello che si vuole e solo dopo farsi aiutare per raggiungere il risultato, con un lavoro di squadra. © Riproduzione riservata

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Nelson

Questo mare non è buono

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l tuo nuovo singolo “Questo mare non è buono”, una sorta di amore ed odio verso il mare della tua città. Ce ne parli? E’ un concetto a cui avevo pensato da tempo e cioè che il mare della mia città fosse in qualche modo scorretto nei nostri confronti perché rispetto al lavoro che dovrebbe fare il mare e cioè invitare al viaggio; questo ha una certa forma di attrazione e riesce a trattenerci con la sua bellezza ipnotica. Ho cercato poi, una voce che potesse rappresentare al meglio questo dialogo

tx Alfonso Papa

tra me ed il mare e l’ho no i miei interessi princitrovata in Dario Sansone pali. (voce dei Foja). La differenza principale L’ascolto del brano ri- sta nel fatto che quando chiama molto alle colon- scrivi per il cinema devi ne sonore del cinema, adattarti ad un’atmosfera tu hai vinto nel 2014 un creata da un’altra persoDavid di Donatello per na, quando scrivi invece cui sei anche molto vici- per un disco sei più libero no al cinema. Qual è la e ti muovi secondo i tuoi differenza nello scrivere canoni. per una colonna sonora o per un brano musica- L’album da cui è tratto il singolo si chiama Outle? sider, ti senti più tu fuori Premetto che amo moltis- dal coro o è il modo di simo il cinema ed assieme fare musica oggi che è alla musica rappresenta- fuori dal coro?

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Mi sento fuori dal coro come tutti quelli che fanno cantautorato indipendente, perché non abbiamo il sostegno delle major, abbiamo difficoltà a passare sui grossi network o ad avere una certa visibilità. Però, allo stesso tempo outsider sta a sottolineare la mia appartenenza da sempre alla schiera di sfavoriti, nel senso che sono sempre stato tra quelli che parte contro il favore del pronostico; ma quando l’outsider riesce in qualche modo a vincere si ha una soddisfazione maggiore.

do”, stesse parole stessa tandoci le parole di L’estate sta finendo ci stavano piuttosto bene ed anzi in questa nuova veste si sottolineava maggiormente il messaggio iniziale dell’autore del testo, un messaggio struggente di un innamorato che avvertendo la fine dell’estate avverte anche la fine del suo amore estivo. musica ma con un nuovo modo di cantarla. Come mai questa scelta?

E’ stata piuttosto casuale, stavo scrivendo una canzone con Rosario Castagnola che tra l’altro è il produttore Nell’album troviamo la artistico di tutto il progetto cover “L’estate sta finen- e ci siamo accorti che can-

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Luka Zotti

Chillout Experience

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hillout Experience, il tuo nuovo lavoro di inediti, ci parli di questo nuovo progetto? Era un progetto con sonorità che avevo in mente già da diversi anni, ho finalmente messo a fuoco l’idea in un momento di relax e abbandono dei pensieri.. L’ultimo giorno dell’anno 2014 ho deciso di non seguire le mode dei lunghi festeggiamenti, così da essere la mattina seguente il primo ad entrare in una spa di Boario Terme (BS), avevo deciso di concedermi un giorno di pieno relax dopo diversi

tx Alfonso Papa

e intensi mesi di concerti. Dunque nel rilassamento più totale , precisamente in una vasca idromassaggio, ho finalmente focalizzato l’idea che mi girava in testa da tempo ed è nato il disco Chillout Experience, questo nuovo progetto doveva avere come peculiarità la collaborazione con artisti provenienti da diverse località del mondo, in modo da abbracciare più contaminazioni, lingue e linguaggi. Un’altro motivo di queste collaborazioni era il “tener vivo il progetto”, ogni volta che suono dal vivo non eseguo mai le stesse note, mi stimolano

molto la musica intuitiva, l’improvvisazione, la libertà musicale e l’interplay con altri musicisti, ogni concerto risulta così unico e diverso dal precedente anche perché variando gli ospiti, varia anche il tipo di interplay, dunque anche il risultato finale. E’ da qualche anno che giri l’Italia con un tour molto particolare, con l’artista che si reca a casa dei propri fan. Come nasce questa esperienza e continuerà anche per questo terzo album? Ti riferisci al Sofà Tour (House concert),

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assolutamente si, continuerà anche per questo nuovo lavoro. Diversi anni fa alcuni fan iniziarono a chiamarmi per esibizioni nelle loro case, mogli o mariti che volevano fare un regalo unico a sorpresa al loro partner oppure semplicemente per godersi il concerto nell’intimità della propria casa. Ho trovato queste esperienze di concerti in casa molto stimolanti per il clima che si crea, solitamente si inizia cenando insieme, poi si chiacchiera per conoscersi e si finisce con il concerto a cui di solito seguono altre chiacchiere, insomma un clima molto intimo e a contatto con il pubblico. Ad un certo punto ho pensato di trasformare queste singole date in un

vero e proprio tour che porto tuttora avanti e che si aggiunge parallelamente alle altre mie esibizioni in gallerie d’arte, festival, clubs ..

abbraccia l’arte a 360°, possa regalare alle persone un’emozione particolare in più , che possano sentirsi più coinvolte e portarsi a casa degli stimoli maggiori.

Quali sono le location che preferisci per le tue esibizioni? E’ da diverso tempo che sto cercando di esibirmi il location alternative e diverse dal solito, luoghi dove l’arte, la creatività , la cultura e la musica possano entrare in risonanza con il mio progetto musicale e artistico, in particolare prediligo gallerie d’arte, siti archeologici, piazze dove siano presenti monumenti artistici oppure parchi immersi nella natura. Credo che un esibizione in questi luoghi, in particolare col mio progetto che

Oltre che musicista, ami molto anche la pittura, come si fondono tra loro questi due generi artistici e riesci a mantenere il giusto equilibrio tra loro? Musica e pittura sono entrambe figlie della stessa madre ossia l’Arte. Così come scultura, poesia e tutte le altre forme espressive, musica e pittura sono dei modi di esprimere quel che si sente, di seguire la propria creatività.. in sostanza sento l’ispirazione e la seguo utilizzando la forma d’arte espressiva più consona, così a volte mi ritrovo a scrivere una canzone, a volte un brano strumentale, a volte a dipingere un quadro o una chitarra, altre volte invento nuovi strumenti musicali, altre creo delle opere di design.. Ringrazio di avere questa capacità di potermi esprimere con diverse forme d’arte, mi diverto molto, non mi annoio mai e mi viene tutto molto naturale.. Continua a leggere su www. backstagepress.it

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Francesco Da Vinci

Amo l’amore

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mo l’amore, il tuo singolo d’esordio. Si parla d’amore, ci racconti come nasce il brano?

Il video è abbastanza toccante e manda un messaggio abbastanza preciso e cioè che l’amore non ha limiti. L’amore è il sentimento più forte che esiste, un Questo brano nasce da un sentimento che va oltre l’aforte desiderio che avevo spetto fisico ed oltre qualsidentro e che con il passare del tempo ho esternato, dopo aver avuto un’esperienza con il musical “Stelle a metà” da cui è partita questa mia esperienza artistica. Un inizio, che per me è stato abbastanza forte. Con l’aiuto di alcuni autori tra cui c’è mio padre sono riuscito a presentare questo mio primo brano che mi sta dando grandissime soddisfazioni. Nel video del brano colpiscono due elementi; un primo che nella storia d’amore è coinvolta una ragazza non vedente e l’altro che sul finire appare un bel panorama e i due protagonisti si scambiano i ruoli, quasi a voler rimarcare il fatto che l’amore completa.

asi cosa. Volendo estendere il concetto, oltre all’amore fisico c’è l’amore per il proprio lavoro, per le proprie passioni, per tutto.

tx Carmela Bove

Tu hai vissuto in una famiglia ove la musica è stata sempre protagonista, quando hai capito che la musica avrebbe avuto la meglio anche nella tua vita e il fatto di portare un cognome famoso porta

più vantaggi o svantaggi? Nella nostra famiglia la musica esiste da sempre, è cominciata con mio nonno che l’ha tramandata a mio


padre fino ad arrivare a me. Riguardo al cognome è vero che la gente si aspetta tanto da me, per cui da un lato può essere positivo ma dall’altro è anche rischioso. Personalmente non la vedo come un peso e comunque mio padre cerca di darmi consigli continuamente. Cercherò di fare del mio meglio ed esprimere nel migliore dei modi questa il tour qui da Napoli per passione e questo mio de- girare tutta l’Italia e probabilmente ci sarà anche siderio di fare musica. qualche tappa europea. A questo singolo seguirà un album? Quali i prossi- Per quanto riguarda il singolo, stiamo lavorando ad mi impegni? un nuovo progetto discoDa fine ottobre, partirà grafico che dovrebbe ar-

rivare nel prossimo anno, nel frattempo stiamo preparando il prossimo singolo che speriamo di completare quanto prima. © Riproduzione riservata

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ndo CHIMICA corsi collettivi e individuali di:

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oche sono state le personalità che nel mondo dell’arte si sono distinte sia per il loro contributo artistico, sia per il loro contributo umanistico. Una tra queste é Leonardo da Vinci ( Firenze 1452 - Francia 1519). Considerato uno dei più grandi geni della storia del Rinascimento. Prima di realizzare ogni sua opera, preparava dei bozzetti per studiare al meglio la composizione. Ha compiuto inoltre, numerosi studi sull’anatomia del corpo umano, che gli hanno

L’ultima cena. (1495 - 1497)

tx Marica Crisci

permesso di conoscere meglio l’uomo e di poterlo rappresentare in modo realistico. L’opera più discussa e che più ha creato polemiche e disapprovazione da parte della Chiesa è sicuramente “L’ultima cena” (1495 - 1497). Si tratta di un affresco che rappresenta il momento drammatico in cui il Cristo afferma “Qualcuno di voi mi tradirà”. Si può osservare lo stato d’animo dei discepoli, il loro stupore di fronte al tradimento di uno di loro. Sembra quasi di percepire il

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Leonardo da Vinci

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brusio delle loro voci. Molte sono state le polemiche che hanno accompagnato l’opera e molti sono ancora gli studi concentrati su di essa. La composizione, i colori scelti, gli oggetti e soprattutto i personaggi sono ancora oggi un mistero. Si potrebbe continuare all’infinito sulla discussione di quest’opera e sulle diverse teorie, ma il genio di Leonardo lascia liberi tutti noi di scegliere cosa vedere in essa. © Riproduzione riservata

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tx Carmela Bove uemil

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ph Manuela Russo

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Emanuele Stanziano


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accontaci le tue più significativo e cosa esperienze in me- ti ha spinto a produrlo. rito a mostre, fiere d’arte ed esposizioni. Di recente ho messo al mondo un piccolo quaHo avuto da sempre la drato di tessuto. Cotone, necessità di mostrare il garza e materiale sintetimio lavoro, consapevole co racchiudono il dolodel meraviglioso appor- re della perdita del mio to di chi osserva. La mia adorato padre. prima personale, a Terzigno il 21 Marzo del 2010, Quali sono gli strumengiorno non a caso scelto ti, le tecniche con cui per rappresentare la pri- preferisci dipingere? mavera della mia vita. E’ stata un gran successo! Adoro dare nuovo senso a Ho accolto tutta l’energia materiali di facile reperidelle persone care e colgo bilità; terra, carta, legno, l’occasione per ringrazia- tessuto, cemento, plastire tutti e tutte loro. Da al- ca. Assemblo in maniera lora è iniziata la mia pic- armonica e intervengo cola carriera di giovane con la pittura. Da sempre artista. Ho esposto in di- studio il colore e i suoi efversi luoghi e contesti, in fetti. In questo momento Italia, perlopiù a Napoli e sono focalizzato sul biana Roma. Ho partecipato e co, il grigio e il nero. vinto il primo premio al Ti dispiace doverti stacfestival “Ottavianart”, Ho care da un pezzo che hai partecipato alla mostra venduto e cosa si porta a internazionale “Spoleto casa chi compra una tua Festival Art 2011” dove opera? ho incontrato il famoso pittore William Tord che È piuttosto difficile mi ha incoraggiato nella staccarsi da un pezzo mia carriera artistica. Ho ma è opportuno farlo avuto l’onore di esporre senza porsi remore. le mie tele nello spetta- Sicuramente si porta a colo teatrale “dignità au- casa il tempo, il pensiero tonome di prostituzione” e l›azione dell›artista. di Luciano Melchionna, ho esposto al palazzo Ve- Che artisti ammiri e nezia di Napoli, al teatro in che modo hanno inEliseo, alla galleria Mon- fluenzato le tue opere? serrato Arte 900 di Roma e la personale in collabo- Del secolo scorso mi razione con la rassegna attrae molto l’arte di d’Arte contemporanea Rothko, quella di Morandi, del mio compaesano Mad, a Latina Scalo. Emblema. Parlaci del tuo lavoro

Metti i tuoi quadri in rete? Dove possiamo vederli? C’è poco in rete, per scelta. Di rado aggiorno una vecchia pagina facebook per le persone curiose di conoscere i miei progressi, i miei nuovi lavori pittorici e per essere aggiornati sulle mostre che farò in futuro. Cos’è per te l’arte? Sicuramente un punto di vista interessante, irrinunciabile, per capire il mondo. Che cosa consiglieresti a quelli che iniziano? L’autenticità. Cosa vuoi trasmettere con le tue opere? Sicuramente il mio sentire. Spesso il messaggio arriva e questo mi piace. Hai una grande passione per la lettura, qual è il libro che adesso ti porti dietro? I paradisi artificiali di Charles Baudelaire. E’ un saggio in cui l’autore descrive le sensazioni provate dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti. Continua a leggere su www.backstagepress.it

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Le altre narratività di EFFE. duem

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uesto mese mi sono imbattuto in un bel racconto scritto da Costanza Masi e pubblicato sul numero tre della rivista Effe, nata da una collaborazione tra la rivista letteraria online Flanerì e lo studio editoriale 42 Linee.

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tx Alfonso Papa

acesinmybook@backstagepress.it

Effe si presenta quale periodico di Altre Narratività e, più precisamente, come si legge sul sito di 42 Linee, “nasce dall’esigenza di creare una zona franca per scrittori emergenti e giovani illustratori. Da qui l’idea di pubblicare un volume antologico in cui far

convogliare le facce della creatività. Un esperimento indipendente che si propone di sondare gli umori della scena letteraria, divenendo una vetrina per gli esordienti e un passaggio collaudato per gli autori già noti.” Si tratta di un’operazione coraggiosa, interessante e piuttosto in controtendenza, rispetto alle proposte letterarie per lo più mainstream e generaliste dei colossi dell’editoria. Non è corretto, ovviamente, fare di tutta l’erba un fascio: nel catalogo di ogni grande o medio Editore, ogni anno, ci sono e ci saranno sempre imperdibili scoperte e viaggi emozionanti e continueranno a resistere, qua e là, isole di rigore e tenacia letteraria scevri da compromessi, se si è ovviamente disposti a cercarle attivamente, a scovare e scavare con le unghie la superficie delle vetrine e dei parallelepipedi incolonnati del consumismo illetterato che va per la maggiore. Ma la sensazione di freschezza e originalità, piuttosto den-


sa, che si coglie tra le righe di questa rivista orgogliosamente indie, non sarà comunque facile trovarla sugli scaffali lottizzati delle catene librarie brandizzate. Ecco, l’ho detto! Una sorta di sentito editoriale, affidato alla scrittrice e poetessa Carla Vasio, introduce il numero #3 di Effe e sintetizza perfettamente l’approccio della rivista, fin dal titolo: “Contro l’inerzia nel pensare e la pigrizia nel proporre”. Carla Vasio parla di un’Italia che “sembra a dir poco impigrita, obbediente a una convenzionalità collettiva che è come dire rassegnata alla mediocrità”. E come darle torto? Iniziative come questa si offrono, in un certo senso, con genuina caparbietà, quasi come un’urgenza necessaria: qualcuno insomma, deve pur farsene carico. Con convinzione e fatica, spesso poco ripagata, senza dubbio poco ringraziata e quasi mai applaudita, ma, finché è possibile, sempre avanti, con coraggio. Perché, appunto, si tratta di una necessità (non solo per chi legge e chi scrive, ma anche umana); perché è utile e perché, in poche parole, è semplicemente giusto farlo. Su questo numero #3 di Effe, compaiono quindi

racconti di Mari Accardi, Carolina Crespi, Francesca Romana D’Antuono, Margherita Ferrari. Maddalena Francavilla, Marzia Grillo, Costanza Masi – appunto, sul quale ci soffermeremo a breve – Alessandra Minervini, Giulia Orlando, Beatrice Serini e la stessa Carla Vasio. Vale la pena leggerli. Tutti. E vale anche la pena guardarli. Proprio così, guardarli, perché tutti i racconti sono accompagnati da un’illustrazione, che ne coglie l’anima e ne restituisce l’atmosfera in un’unica, elegante immagine. L’icona concentrata, insomma, di tutte le emozioni che le righe scritte sono in grado di restituire. E’ questa l’altra bellissima idea di Effe: offrire al lettore l’immagine delle parole; la visualizzazione concreta dei residui che una lettura importante lascia sempre dietro di sé, come la bava di una lumaca. E queste immagini, queste interpretazioni iconiche, sono così azzeccate, che finiscono per far parte integrante della narrazione stessa. Due autori, quindi, per un unico “testo”: immagine e parole. Gli illustratori di questo numero sono Eleonora Antonioni, Margherita Barrera, Darkam, Alessandra De Cristoforo, Mariachiara Di Giorgio, il Pistrice, littlepoints…, Misstendo, Amalia Mora,

Sara Stefanini, Giulio Turcato. Davvero una bella proposta, insomma, quella di Effe. Solo quando si ha veramente qualcosa da dire, si riescono a mettere insieme autori che hanno veramente qualcosa da dire. Una proposta che fa certamente onore a Flanerì e 42 Linee, ma che, insieme ad altre realtà – altrettanto fresche e altrettanto indie e di cui magari avremo modo di parlare in futuro - dovrebbe essere attentamente osservata e seguita dai, chiamiamoli così, all’inglese, decision maker o talent scout – se esistono - della grandi aziende editoriali, perché rappresentano, senza dubbio, un interessantissimo incubatore – soprattutto quando offrono visibilità agli autori esordienti o emergenti – di talenti. E voltargli semplicemente le spalle, rappresenta, a mio parere, un peccato imperdonabile. Continua a leggere su www.backstagepress.it © Riproduzione riservata

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’ iniziata il 9 Ottobre e terminerà a Gennaio la mostra-show sui Dinosauri col titolo “The days of the Dinosaur”, ospitata presso Il Real Albergo dei poveri a Piazza Carlo III, che per l’occasione si è trasformata in una vera e propria giungla mesozoica, ospitando trenta esemplari esistiti realmente, prima dell’esistenza dell’uomo, quando i dinosauri regnavano sulla terra. Si tratta di un importante progetto storicoculturale che permetterà a tutti, dai più piccoli ai più grandi, di conoscere e apprendere caratteristiche e abitudini dei dinosauri. Sono a grandezza naturale e quindi è possibile am-

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mirarli nella loro gigante maestosità e per renderli più realistici e per creare più stupore nello spettatore, muovono occhi, testa, zampe, coda ed alcuni addirittura respirano, tutto ciò grazie alla sofisticata tecnologia animatronica. Inoltre, sono capaci di ruggire e di muoversi in un habitat riprodotto con grande cura, dandoci proprio la sensazione di aver preso una macchina del tempo e di esserci catapultati nel passato. Days of the Dinosaur è un affascinante viaggio alla scoperta dell’epoca giurassica, un tuffo nell’appassionante mondo della preistoria, realizzata dagli

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Viaggio nel tempo, arrivano i dinosauri a Napoli. specialisti di Edutainment che hanno ricreato fedelmente ogni singolo esemplare, dal colore della pelle ai movimenti. Già due anni fa palazzo Fuga si era trasformato nella terra dei dinosauri ospitando circa 85 mila persone. Ogni riproduzione è munita di una scheda informativa dove ci descrive l’animale con le sue caratteristiche principali e l’habitat in cui viveva . Inoltre ci sono schede informative che spiegano l’evoluzione. Alla fine del percorso della mostra, c’è un’area dedicata totalmente ai bambini dove hanno la possibilità di entrare totalmente in questo mondo che specie ai loro occhi è un mondo fantastico e avventuroso perchè è possibile scattare fotografie con il temuto Tyrannosaurus Rex, oppure, sentirsi per un istante un cucciolo di dinosauro, perchè il bambino può essere fotografato all’interno di un uovo a grandezza naturale. Continua a leggere www.backstagepress.it © Riproduzione riservata

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