Luce Michele Bajona
Una mostra curata da Thelma Seguí Introduce Carla Poncina Catalogo realizzato da La Concepción
In Copertina: Luce #1 (particolare). Retro: Luce #2 (particolare). © Michele Bajona, all rights reserved!
Luce Michele Bajona
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Il pittore apre I suoi occhi alla luce attento a plasmare con la sua personalità il modo di vedere il mondo. La luce quotidiana diventa protagonista e vuole essere rappresentata con la maggior realisticità possibile. Non scompare , solo si copre con po d’ombra per non accecare e gioca tra corpi illuminati ed altri che no lo sono, piani che avanzano e piani che retrocedono, rilievi e profondità. In questo modo la luce e’ la pittura che determina il corpo in complicità con la sua sembianza. Non e’ necessario cercarla, sta li, rivela le superfici dove riposa adottando e regolando il colore che l’atmosfera le offre, arricchendola con brilli e riflessi. La luce si lascia manipolare come un liquido che va prendendo forme e assume l’aspetto del volume che illumina, generando la pienezza di un momento. In questa mostra si presenta il lavoro più recente di Michele Bajona, , che ha sviluppato un linguaggio acquisito attraverso l’osservazione ed il gioco con la luce, I riflessi e le superfici dei materiali che compongono la sua opera. T.S.
A lato: Luce #2, 2011. Acquerello su poliuretano. 50x70 cm.
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Introduzione alla mostra Intervento di Carla Poncina. Poche osservazioni da porre in premessa: Questa non è una presentazione “tecnicamente” formulata, non sono una critica d’arte, mia unica preoccupazione nello stendere queste note è stata, dopo aver guardato attentamente gli acquarelli di Michele Bajona, testimoniare impressioni, suggestioni, pensieri di lì sorti, e dalla valenza chiaramente soggettiva. Il mio lavoro, come insegnante di filosofia, mi ha impegnato più sul fronte del pensiero che su quello delle immagini. E tuttavia va detto che anche le immagini contengono e producono pensiero, lo testimonia il vastissimo dibattito sorto in particolare nei paesi anglosassoni e in Francia sul rapporto cinema-filosofia, la cui domanda originaria potremmo così condensare: “quanto pensiero può contenere una singola immagine?” Inoltre l’estetica costituisce da sempre un ambito di discussione filosofica. Non voglio tirarla in lungo, dico semplicemente che la bellezza espressa in qualsivoglia modalità: poesia, pittura o altro, ha stretto rapporto con la verità, o se preferite con l’Assoluto che, ineffabile-indicibile a parole, spesso ha parlato attraverso l’arte. Del resto dopo che già avevo buttato giù poche righe sul rapporto filosofia-arte, mi sono accorta che in un piccolo depliant del 2010 intitolato corpo etereo compariva l’aggettivo che per primo mi era stato suggerito dalla visione delle opere. Non solo: nella bibliografia che accompagnava il testo erano citate in modo del tutto preponderante opere filosofiche di Aristotele, Platone, Merleau Ponty! A lato: Luce #1, 2011. Acquerello su poliuretano. 50x70 cm.
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Ancora un aspetto che mi ha convinto ad accettare: amo gli acquarelli per la loro mobilità, fluidità, leggerezza, per il carattere meno “materico”, e per ciò stesso più etereo, come già detto, rispetto alla nettezza della pittura ad olio, al senso di compiutezza che quest’ultima suggerisce. Non a caso Michele stesso parla di magia dell’acquarello. Che poi un grande artista possa rendere leggero anche il marmo (penso al dinamismo delle metope del Partenone…), questo è un altro discorso. L’artista è giovane, come potete vedere. Si dichiara autodidatta anche se ama ricordare l’esperienza fatta da giovanissimo con Otello De Maria, entro il circolo artistico “La soffitta”. Proprio perché molto giovane quando lo frequentò, la figura del pittore vicentino, l’atmosfera “emotiva” di quegli anni qualche segno l’hanno certamente lasciato. Molto più “internazionali” le esperienze successive a New York e Barcellona, dove Michele ha mosso i primi passi ufficiali partecipando a mostre personali e collettive. Veniamo quindi ai dipinti in mostra, che sono tutti attorno a noi e sui quali può scorrere il nostro sguardo. Corpo etereo si intitolava la mostra del 2010 allestita qui al Galla caffè. Luce la mostra odierna. C’è già molto di quanto si può dire della pittura di Bajona in queste parole. La spinta della materia corporea a farsi luce. Aggiungo la centralità della figura umana colta nella sua essenza che è movimento colore, ancora una volta: luce. Per aggiungere ossimoro a ossimoro potremmo dire che siamo di fronte ad una forma di astrattismo figurativo. La scelta dei colori è precisa e limitata: grigi, ocra, colori neutri, illuminati, accesi direi, qua e là da tocchi di azzurro e rosso. I colori neutri suggeriscono una forma di “spiritualizzazione” del corpo. A lato: Luce ed ombra, 2011. Acquerello su carta. 27x35 cm.
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L’azzurro luminoso e il rosso acceso rinviano piuttosto al calore dei sentimenti. Ciò che ancora ho notato è la sapiente collocazione spaziale delle figure, sempre stilizzate e insieme vive nel movimento che le posizioni dei corpi suggeriscono. In sintesi ciò che sta al centro del mondo pittorico di Bajona è la figura umana in movimento. Figura singola che però vista nella successione di molti quadri suggerisce l’idea della moltitudine in cui ogni singolo si perde o, chissà, si ritrova, in una dimensione che potremmo definire “corale”. Linee e macchie, dimensione astratta e dimensione corporea, luci ed ombre, si alternano continuamente in una pittura che, mi sembra di poter dire, mostra chiaramente una sua precisa identità artistica. Mi fermo qui. Molti di voi, dialogando con l’autore, potranno aggiungere alla poche cose da me dette molto altro ancora. Carla Poncina.
A lato: Origine, 2011. Acquerello su carta. 27x35 cm.
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Riflessi #1, 2011. Acquerello su carta. 31x41 cm. 11
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Riflessi #2, 2011. Acquerello su carta. 31x41 cm. 12
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Youth, 2011. Acquerello su carta. 27x35 cm. 13
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Riflessi #3, 2011. Acquerello su carta. 27x35 cm. 14
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Fiore, 2011. Acquerello su carta. 31x41 cm. 15
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Busto, 2011. Acquerello su carta. 27x35 cm. 16
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Luce #7, 2011. Acquerello su carta. 27x35 cm. 17
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Luce #9, 2011. Acquerello su carta. 27x35 cm. 18
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Luce #5, 2011. Acquerello su carta. 27x35 cm. 19
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Luce #11, 2011. Acquerello su carta. 27x35 cm. 20
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Torso, 2011. Acquerello su carta. 27x35 cm. 21
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Luce #14, 2011. Acquerello su carta. 27x35 cm. 22
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Luce #26, 2011. Acquerello su carta. 27x35 cm. 23
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Luce #39, 2011. Acquerello su carta. 27x35 cm. 24
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Alone, 2011. Acquerello su carta. 27x35 cm. 25
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After Leonor Fini, 2012. Acquerello su carta. 27x35 cm. 26
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L’artista mentre spiega il suo processo creativo.!
Foto dell’inaugurazione.!
Parete rossa con coppia di acquerelli ‘Luce’.!
Vista del pubblico.!
Vista di una parete espositiva.!
Vista di una parete espositiva.!
Foto di Federico Ferrario e Thelma Segui 27
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Fermo immagine dal video Luce, Venezia, 2011. Video arte di 1:04� proiettata in anteprima durante l’inaugurazione della mostra il 7 marzo 2012
Pagina anteriore: Luce #41, 2012. Acquerello su carta. 27x35 cm.
Luce Galla Caffe’ Vicenza, marzo 2012
contatto michelebajona.com