8 MAGGIO 2014 ORE 21.00 PIAZZA DUOMO MILANO
Arcidiocesi di Milano
insieme a
Alessandro Cadario Gemma Capra Calabresi Philippe Daverio Luca Doninelli Massimo Popolizio
Musica teatro arte letteratura testimonianze preghiera intorno alla Croce con la Reliquia del Santo Chiodo
Giacomo Poretti Davide Van de Sfroos Pamela Villoresi Coro Song Orchestra “FuturOrchestra� Angelo Scola
anno XCII - n. 4 Aprile 2014 - periodico delle comunitĂ cristiane di Seregno
Una Croce che genera speranza
e molti altri
Le parrocchie, le comunitĂ religiose, le associazioni, i movimenti e i gruppi sono invitati a segnalare al piĂš presto la propria presenza compilando il modulo disponibile su www.chiesadimilano.it
Due Papi santi
Confratelli a raccolta
Chierichetti in Duomo
In copertina: Il crocifisso del santuario di Maria Ausiliatrice (Don Orione) opera dello scultore Antonio De Nova (foto Viganò)
«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XCII, 13 Aprile 2014, numero 4 Direttore responsabile: Luigi Losa; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: amicodellafamiglia@yahoo.it; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie; Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB; Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987
Il prossimo uscirà domenica 18 Maggio 2014
ORARI DELLE SANTE MESSE FESTIVE NELLA CITTA’ DI SEREGNO SS. MESSE VIGILIARI (sabato pomeriggio e sera)
SS. MESSE FESTIVE (domenica e festivi)
16.30
Don Gnocchi
7.00
Don Orione
17.30
Don Orione
7.30
S. Valeria - Basilica
18.00
Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia
8.00
S. Ambrogio - Lazzaretto - Ceredo - Abbazia
18.30
S. Valeria
8.30
S. Salvatore - Sacramentine
19.00
Ceredo - Ospedale
8.45
Basilica
20.00
Santuario Vignoli
9.00
Ospedale - Istituto Pozzi
20.30
Lazzaretto
9.30
S. Valeria - Don Orione
9.45
S. Ambrogio - Abbazia
10.00
Basilica - Lazzaretto
10.30
S. Carlo - Ceredo - Don Orione (cappella interna) S. Salvatore - S. Cuore (solo durante il periodo della catechesi, riservata ai ragazzi delle elementari e ai loro genitori)
11.00
S. Valeria - Don Orione - Abbazia
11.15
S. Ambrogio
11.30
Basilica - Lazzaretto
17.00
Don Gnocchi
17.30
Don Orione
18.00
Ceredo - Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia
18.30
S. Valeria - Lazzaretto
20.30
S. Ambrogio
Editoriale
La canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II domenica 27 aprile in piazza San Pietro
Due Papi che diventano santi nel segno della Misericordia E’ un tempo di grazia straordinario quello che la Chiesa si appresta a vivere nelle prossime due settimane, anzitutto rinnovando e rinnovandosi nella gioia e nella speranza della Pasqua che sempre ci ricorda l’amore di Gesù che si è fatto uomo e si è fatto crocifiggere per assicurarci quella salvezza eterna che sola dà senso alla nostra vita. Ma giusto una settimana dopo l’evento festoso della celebrazione della Resurrezione, il 27 aprile, nella domenica della Divina Misericordia in una piazza San Pietro ed ancor più in una Roma che si annunciano gremite come non mai, forse nella storia, due Papi, già beati, saranno proclamati Santi: Giovanni XXIII, Angelo Roncalli da Sotto il Monte in quel di Bergamo, e Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla da Katowice di quella Polonia che abbiamo imparato a conoscere ed amare, anche e soprattutto noi di Seregno. La canonizzazione contemporanea di due pontefici costituisce di per sé un evento eccezionale che è stato voluto espressamente da quel Papa Francesco che dal primo apparire sulla loggia della basilica di San Pietro il 13 marzo dello scorso anno non ha più finito di stupire e continua ogni giorno a farlo con i suoi gesti e ancor più con le sue parole. Il fatto poi che Papa Francesco abbia scelto per la proclamazione nelle gloria dei santi dei suoi due predecessori la festa della Divina Misericordia, peraltro istituita proprio da Giovanni Paolo II, appare addirittura profetico poiché è proprio la ‘misericordia’ che costituisce non solo il riferimento costante del pontificato di Jorge Bergoglio ma il fondamento stesso della presenza della Chiesa nel mondo contemporaneo segnato da una crisi profonda ad ogni livello. La canonizzazione di Giovanni XXIII
avviene a poco più di 50 anni dalla sua scomparsa, il 3 giugno del 1963, e quella di Giovanni Paolo II a poco meno di 10 anni dalla sua morte, il 2 aprile del 2005. Un arco di tempo che ha visto con il primo, Papa Roncalli, la Chiesa avviarsi sulla strada
del confronto aperto con la modernità, dopo i tragici conflitti mondiali della prima metà del ‘900, attraverso il provvidenziale Concilio Vaticano II, e con il secondo, Papa Wojtyla, accompagnare l’umanità a ‘varcare la soglia della speranza’ attraverso il Giubileo dell’anno 2000 che ci ha introdotto nel terzo millennio della storia cristiana. Due pontefici la cui grandezza si farà ancora più evidente proprio con la loro ‘santificazione’, suggello di una volontà del cuore e della mente delle decine di migliaia di fedeli che nel 1963 accorsero in piazza San Pietro inginocchiandosi sui sampietrini bagnati per accompagnare Giovanni XXIII nella sua dipartita terrena e che nel 2005 ripeterono la stessa scena per l’addio struggente a Giovanni Paolo II. Papa Francesco, che in quanto a calore umano, simpatia ed empatia, entusiasmo e semplicità, ha immediatamente riportato alla memoria di credenti e ‘lontani’ la carica emotiva e spontanea dei suoi due predecessori, riprende e riannoda il filo dei loro insegnamenti e della loro instancabile azione pastorale proprio con quella ‘misericordia’ che ha posto anche come motto del suo pontificato ‘Miserando et eligendo’ ricordando come la priorità della Chiesa è ‘la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli’. Proprio come hanno fatto Giovanni XXIII con quella ‘carezza’ donata ai fedeli, la sera dell’apertura del Concilio nel discorso della luna, da portare a casa ai propri bambini, e Giovanni Paolo II solcando tutti i confini del mondo per annunciare a tutti il Vangelo. Luigi Losa
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Chiesa Locale
La riflessione del prevosto monsignor Bruno Molinari
Pasqua di luce e di speranza, giorno di un nuovo inizio Desidero offrire un pensiero e un augurio pasquale ispirato da una bella e limpida omelia pasquale di Papa Benedetto XVI La solenne Veglia Pasquale del Sabato Santo comincia nell’oscurità - che richiama la notte della morte di Gesù, del silenzio di Dio, delle paure dell’uomo - e finalmente si apre alla luce, dapprima tenue e poi sempre più risplendente e piena della Risurrezione. Questa luce apre una nuova dimensione di vita all’uomo, rende possibile e visibile una “nuova creazione”, svela la possibilità di un tempo nuovo, di una vita realmente buona per tutti e per sempre. E’ come se nella Pasqua dov’è racchiuso il mistero del dolore, della morte, della vita e della gloria - Dio dicesse, proprio come all’inizio della creazione,“sia la luce”. E così sulla notte della Passione, della Croce e del Sepolcro nasce il giorno di un nuovo inizio. E’ il primo giorno di un’era nuova, quello che i Vangeli registrano come “il primo giorno dopo il Sabato” dove comincia qualcosa di inedito, dove nasce una nuova realtà che troverà attuazione ben documentata nella comunità apostolica. Nella luce che si sprigiona dalla risurrezione di Gesù si vede finalmente che la vita è più forte della morte, il bene è più forte del male, l’amore è più forte dell’odio, la verità è più forte della menzogna. Tutto ciò è dono di Cristo per noi. E non sembri solo poesia della circostanza di Pasqua, poiché la verità storica della risurrezione, accolta nella
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fede, apre realmente i nostri occhi alla bellezza del vivere da risorti. Qui sta il centro e il cuore della nostra fede cristiana che - dice bene S. Paolo - neppure esisterebbe se Cristo non fosse risorto. Questo è l’annuncio - antico di due millenni eppur sempre nuovo - che ci fa diventare non solo destinatari e “coltivatori” di un messaggio sorprendente di luce, ma insieme testimoni e seminatori a nostra volta di scintille di luce e di speranza. Noi cristiani diventiamo convinti e lieti seminatori di Vangelo nel “campo che è il mondo”. In tutti i luoghi e in tutte le espressioni della vita umana portiamo e doniamo senza timore il piccolo chicco di frumento che è Gesù Cristo. Macinato dall’ingiustizia e dalle forze del male, Gesù ha dato origine ad una messe abbondante che biondeggia simbolicamente anche
accanto all’altare della nostra Basilica. Sotto la Croce fiorisce la speranza solida e nient’affatto evanescente, alla quale anche noi siamo richiesti di dare una mano e un orizzonte concreto. Ecco l’augurio pasquale che rivolgo a me e a tutti voi che leggete: che il Signore ci colmi della gioia della vita, della luce, della speranza; che tutti noi rinasciamo persone nuove, comunità nuove, un popolo nuovo. Che anche per noi e poi grazie a noi risuoni per molti altri, con attuale e viva letizia, l’antica laude:“Alla vittima pasquale, s’innalzi oggi il sacrificio di lode. L’Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre. Cristo, nostra speranza, è risorto e ci precede su ogni via dell’umano. Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto! Alleluia!”. Don Bruno Molinari
Chiesa Locale
IL PROGRAMMA DELLA SETTIMANA SANTA Con la Domenica delle Palme, che ricorda l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, iniziano i riti della Settimana Santa. E’ questa la settimana chiamata “autentica” proprio perché in essa il cristiano è chiamato a ripercorrere il mistero pasquale di Cristo che per nostra salvezza ha sofferto, è morto e risorto. Fulcro della settimana santa è il Triduo Pasquale che si apre con la Messa in Coena Domini del Giovedì Santo, immergendo i fedeli nel mistero dell’amore di Cristo che si dona nell’Eucarestia e che si manifesta nel gesto della “Lavanda dei piedi” dove Cristo si mostra come umile servo per amore di ogni uomo. Segue il Venerdì Santo, il giorno in cui si fa memoria della morte di Gesù. E’ uno dei momenti più intensi della preghiera della Chiesa perché rende tutti partecipi del gesto sublime dell’amore di Cristo sulla Croce. Il Triduo si conclude il Sabato Santo con la veglia pasquale, la “madre di tutte le veglie, è il momento della festa per la Risurrezione di Nostro Signore. P.D. SETTIMANA SANTA 14 APRILE - LUNEDÌ SANTO Ore 21 celebrazione della riconciliazione nelle parrocchie del Ceredo e S. Carlo. 15 APRILE - MARTEDÌ SANTO Ore 21 celebrazione della riconciliazione nelle parrocchie S. Valeria e Lazzaretto. 16 APRILE - MERCOLEDÌ SANTO Ore 21 celebrazione della Riconciliazione nelle parrocchie della Basilica e Sant’Ambrogio
17 APRILE - GIOVEDÌ SANTO S. Messa per i ragazzi e rito della “Lavanda dei piedi” S. Valeria: ore 16,30 Basilica, Lazzaretto, Ceredo, Sant’Ambrogio: ore 17 Chiesa Maria Ausiliatrice al Don Orione: ore 15.30 per gli ospiti dell’Istituto. Solenne Concelebrazione Eucaristica nella Cena del Signore Basilica San Giuseppe, San Giovanni Bosco al Ceredo, Sant’Ambrogio, Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto, San Carlo: ore 21 S. Valeria: ore 20.45 Abbazia San Benedetto: ore 18; dalle 21 Adorazione Eucaristica, chiesa aperta fino alle 22 Monastero Adoratrici Perpetue SS. Sacramento: ore 16.30 Chiesa di Maria Ausiliatrice al Don Orione: ore 17.45 rito della “Lavanda dei piedi”, ore 18 Messa, segue Adorazione fino alle 21. 18 APRILE - VENERDÌ SANTO Liturgia della Passione e Morte del Signore In tutte le parrocchie: ore 15 Monastero delle Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento: ore 16 Abbazia San Benedetto: ore 18 Chiesa di Maria Ausiliatrice al Don Orione: ore 15 Ore 21 Via Crucis e Liturgia della Deposizione del Signore Basilica: dal Monastero delle Adoratrici e conclusione in Basilica; dalle 23 alle 7 Adorazione presso la Penitenzieria della Basilica. S. Valeria: per le vie del quartiere San Giovanni Bosco al Ceredo: per le vie del quartiere con partenza da via Alla Porada n. 25 e conclusione in chiesa.
Lazzaretto: in chiesa liturgia della Deposizione del Signore. Sant’Ambrogio: in chiesa liturgia della Deposizione del Signore San Carlo: ore 15 Via Crucis per i ragazzi e alle 21 Solenne liturgia della Passione e Morte del Signore. Chiesa di Maria Ausiliatrice ore 20.30: rappresentazione teatrale della Passione con la Compagnia Teatrale “Don Orione” di Alessandria e con la presenza del Coro del Santuario. 19 APRILE - SABATO SANTO Ore 9.30 inizio del giro oratoriano dei sepolcri cittadini, partenza dalla Basilica e arrivo al Ceredo. Solenne liturgia della Veglia Pasquale di Risurrezione con i Battesimi In tutte le parrocchie e chiese: ore 21 Monastero Adoratrici Perpetue SS. Sacramento: ore 20.30 Sospese tutte le Messe vigiliari DOMENICA DI PASQUA Messe secondo l’orario festivo. Sant’Ambrogio sospesa la Messa delle 20.30. San Rocco sospesa la Messa delle 10.30 LUNEDÌ DELL’ANGELO Messe secondo l’orario festivo San Rocco sospesa la Messa delle 10.30; Lazzaretto sospesa la Messa delle 18,30. Ceredo: Messe alle 10.30 e 18. Sant’Ambrogio Messe alle 8.30 10.30 - 18.30. Durante tutta la settimana in tutte le chiese saranno disponibili sacerdoti per le confessioni.
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Chiesa Universale
Dal “Papa buono” del Concilio Vaticano II al Giovanni XXIII, Angelo Giuseppe Roncalli, nato a Sotto il Monte il 25 novembre 1881 e morto nella Città del Vaticano, il 3 giugno 1963 è stato il 261º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica (il 260º successore di Pietro). Fu eletto papa il 28 ottobre 1958 e in meno di cinque anni di pontificato riuscì ad avviare il rinnovato impulso evangelizzatore della Chiesa Universale. L’11 ottobre del 1962 aprì ufficialmente il Concilio Vaticano II, a novant’anni di distanza dal precedente. Una settimana prima, il 4 ottobre si recò in treno in pellegrinaggio a Loreto e ad Assisi, varcando per la prima volta dall’unità d’Italia i confini del Lazio. È ricordato con l'appellativo di "Papa buono". Fu terziario francescano ed è stato beatificato da papaGiovanni Paolo II il 3 settembre 2000. Papa Giovanni Paolo II, Karol Józef Wojtyła nato a Wadowice il 18 maggio 1920 e morto nella Città del Vaticano il 2 aprile 2005 è stato il 264º vescovo di Roma e papa
Il discorso della luna di Papa Giovanni XXIII la sera dell’11 ottobre 1962
“Tornando a casa, troverete i bambini, date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del papa”. Così commosse il mondo Uno dei più celebri discorsi di papa Giovanni - forse una delle allocuzioni in assoluto più celebri della storia della Chiesa - è quello che ormai si conosce come «Il discorso della luna». L'11 ottobre 1962, in occasione della serata di apertura del Concilio, piazza San Pietro era gremita di fedeli. Chiamato a gran voce, Roncalli decise di affacciarsi, per limitarsi a benedire i presenti. Poi si convinse a pronunciare, a braccio, un discorso semplice, dolce e poetico, con un richiamo straordinario alla luna, pur tuttavia contenente elementi del tutto innovativi. <Cari figlioli, sento le vostre voci. La mia è una voce sola, ma riassume la voce del mondo intero: qui tutto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata stesera, osservatela in alto, a guardare questo spettacolo. Gli è che noi chiudiamo una grande giornata di pace… di pace. “Gloria a Dio e pace agli uomini di buona volontà”. Ripetiamo spesso questo augurio. E quando possiamo dire che veramente il raggio, la dolcezza della pace del Signore ci unisce e ci prende, noi diciamo: ecco qui un saggio di quello che dovrebbe essere la vista sempre di tutti i secoli e della vita che ci attende per l’eternità. Dite un poco.
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Se domandassi, potessi domandare a ciascuno: “Voi da che parte venite?”. I figli di Roma che sono qui specialmente rappresentati risponderebbero:“Ah! Noi siamo i vostri figlioli più vicini; voi siete il vescovo di Roma”. Ma voi, figlioli di Roma, vi sentite di rappresentare veramente la Roma caput mundi, così come nella provvidenza è stata chiamata ad essere, per la diffusione della verità e della pace cristiana? In queste parole c’è la risposta al vostro omaggio. La mia persona conta niente: è un fratello che parla a voi, diventato padre per la volontà di nostro Signore… Ma tutti insieme, paternità e fraternità, e grazia di Dio, tutto, tutto… Continuiamo, dunque, a volerci bene, a volerci bene così; guardandoci così nell’incontro: cogliere quello che ci unisce, lasciar da parte, se c’è, qualche cosa che ci può tenere in difficoltà. Stamattina è stato uno spettacolo che neppure la basilica di San Pietro, che ha quattro secoli di storia, ha mai potuto contemplare. Apparteniamo, quindi, a un’epoca nella quale siamo sensibili alle voci dall’alto; e vogliamo essere fedeli e stare secondo l’indirizzo che il Cristo benedetto ci ha dato. Finisco dandovi la benedizione. Accanto a me amo in-
vitare la Madonna, santa e benedetta, di cui oggi ricordiamo il grande mistero; ho sentito qualcuno di voi che ha ricordato Efeso e le lampade accese intorno alla basilica di là, che io ho veduto con i miei occhi (non a quei tempi, si capisce, ma recentemente), e che ricorda la proclamazione del dogma della divina maternità di Maria. Questa sera lo spettacolo offertomi è tale da restare nella mia memoria come resterà nella vostra. Facciamo onore alle impressioni di questa sera! Che siano sempre i nostri sentimenti come ora li esprimiamo davanti al cielo e davanti alla terra. Fede, speranza, carità, amore di Dio, amore dei fratelli; e poi tutti insieme aiutati così nella santa pace del Signore, alle opere del bene. Tornando a casa, troverete i bambini, date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del papa. Troverete qualche lacrima… da asciugare: dite una parola buona. Il papa è con noi, specialmente nelle ore della tristezza e dell’amarezza. E poi tutti insieme ci animiamo: cantando, sospirando, piangendo, ma sempre pieni di fiducia nel Cristo che ci aiuta e che ci ascolta, continuiamo a riprendere il nostro cammino>.
Chiesa Universale
pontefice che guidò la Chiesa nel terzo millennio della Chiesa cattolica. Fu eletto papa il 16 ottobre 1978. In seguito alla causa di beatificazione, il 1º maggio 2011 è stato proclamato beato dal suo immediato successore Benedetto XVI e verrà festeggiato annualmente nel giorno del suo insediamento, il 22 ottobre; nella storia della Chiesa, non capitava da circa un millennio che un papa proclamasse beato il proprio immediato predecessore. Primo papa non italiano dopo 455 anni, cioè dai tempi di Adriano VI (1522 – 1523), è stato inoltre il primo pontefice polacco, e slavo in genere, della storia. Il suo pontificato è durato 26 anni, 5 mesi e 17 giorni ed è stato il terzo pontificato più lungo della storia. I suoi 104 viaggi in tutto il mondo, videro la partecipazione di enormi folle (tra le più grandi mai riunite per eventi a carattere religioso). Anche Seregno ha avuto la fortuna di essere meta di una sua visita (la prima di un Papa nella storia della città) il 21 maggio del 1983.
La sintesi del discorso di Papa Giovanni Paolo II ai seregnesi il 21 maggio del 1983
“La fede germoglia e si sviluppa nel cuore dei figli grazie all’ambiente familiare e i genitori sono testimoni e ministri dell’amore di Dio che è principio di vita” Carissimi fratelli e sorelle di Seregno! Vi ringrazio vivamente per la calorosa e amabile accoglienza in questa ospitale città di Seregno, a cui sono legato da una lunga consuetudine di affettuosa amicizia. Ringrazio, in particolare, lo zelante Prevosto, Monsignor Luigi Gandini, il quale, insieme con i suoi confratelli sacerdoti, si è adoperato per rendere possibile questa significativa sosta, in questo mio pellegrinaggio a Milano per il Congresso Eucaristico Nazionale… Come voi sapete, non è la prima volta che io metto piede in questa bella ed operosa cittadina della Brianza, ricca di fiorente vitalità e di gloriose tradizioni di civiltà e di fede cristiana. Il vincolo che mi lega ad essa risale al lontano 1963, quando, invitato dall’allora Prevosto, Monsignor Bernardo Citterio, venni a celebrare la Santa Messa nella splendida Collegiata di San Giuseppe, che poi, nel 1981, ho avuto la gioia di elevare al rango di Basilica Minore. È dunque un ritorno questo che compio oggi; esso avviene anche in adempimento di una promessa da me fatta all’indomani della mia elezione alla Cattedra di Pietro: “Quando verrò a Milano, passerò da Seregno”. Ed ecco, oggi, la promessa si avvera, e io sono qui in mezzo a voi per esprimervi, an-
cora una volta, la mia benevolenza e il mio particolare attaccamento. Questo incontro richiama alla mia mente tutto quanto ho potuto osservare ed ammirare nelle mie precedenti visite a questa Comunità cristiana veramente attiva ed intraprendente: lo spirito missionario, il senso della solidarietà ecclesiale, l’apertura ai problemi che assillano gli altri fratelli meno fortunati. Mi sono noti gli aiuti da voi offerti alle Missioni e alle Comunità che vivono in difficili condizioni sociali, e non dimentico il dono di tre armoniose campane da voi destinate alla chiesa di San Floriano, nella mia diletta arcidiocesi di Cracovia…. Scorgendo in mezzo a voi interi nuclei familiari, desidero aggiungere un particolare pensiero alle famiglie, e specialmente ai genitori di oggi e di domani, ricordando che il germogliare e lo sviluppo della fede nel cuore dei figli è dovuto in gran parte all’ambiente familiare, che dal Concilio è stato definito “piccola Chiesa” o “Chiesa domestica”. Occorre che nella vita familiare i momenti destinati alla promozione dei valori cristiani, all’approfondimento delle principali istanze del Vangelo e dei Sacramenti della fede siano opportunamente moltiplicati e resi alla portata
di tutti i membri. Voi genitori, dando la vita ai vostri figli, avete assunto con questo vostro gesto d’amore la responsabilità di rendere loro ragione del significato, del valore e della speranza che in quel dono sono inclusi: di rendere cioè ragione del dono mirabile della vita che si rinnova di generazione in generazione e che ha un futuro, se si realizza nella fede, nella riconoscenza e nella corrispondenza dell’amore di Dio, che è principio della vita. Di questo amore divino, voi genitori siete testimoni e ministri.Voi infatti non scegliete in vista di un proprio bene egoistico la vita dei figli, ma in virtù di un amore e di un comandamento più grande di voi, per il quale generare è un atto di fede e di speranza… Carissimi Seregnesi! Vi ho detto queste cose perché so che potete e sapete metterle in pratica: conosco la vostra generosità e la vostra fede! Vi aiutino in questo impegno l’intercessione di san Giuseppe, vostro celeste patrono, della santissima Vergine, sua Sposa, da voi venerata nella chiesa di Santa Valeria; da parte mia vi rinnovo la promessa di un costante ricordo nella preghiera e tutti vi benedico nel nome del Signore.
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Chiesa Locale
Le celebrazioni culmineranno il 13 e 14 settembre con un convegno e la visita dell’arcivescovo
Per il bicentenario della nascita di Paolo Angelo Ballerini è stato definito il programma dei festeggiamenti in città La giornata di studio verterà sulle tracce, ancor oggi ben visibili, lasciate dall’attività del Patriarca a Seregno E’ inoltre prevista la pubblicazione di alcuni volumi e la ristampa dei “Fioretti” di Maria Adelaide Spreafico Proseguono i preparativi per il bicentenario dalla nascita del patriarca Paolo Angelo Ballerini, e si fanno più definiti i momenti delle celebrazioni, in particolare il programma che riguarda la giornata di studio di sabato 13 settembre; per l’occasione, sarà presente mons. Erminio De Scalzi, in rappresentanza dell’Arcivescovo, che invece interverrà alle celebrazioni liturgiche di domenica 14. La giornata di studio, coordinata da Luigi Losa, prevede innanzitutto una serie di interventi rivolti alla cittadinanza, con intento divulgativo allo scopo di far “ri-conoscere” a Seregno questa figura così significativa per la sua storia. Gli interventi verteranno principalmente sulle tracce lasciate dall’attività del patriarca Ballerini in città, tracce ancora oggi ben visibili, come le comunità degli olivetani e delle sacramentine. A nome dei monaci interverrà dom Valerio Maria Cattana, abate emerito dell’Abbazia S. Benedetto, che dedicherà il suo intervento a Le tappe più significative dell’esistenza travagliata di Paolo Angelo Ballerini (1814 - 1897).A testimoniare il legame ancora forte con le Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento sarà un messaggio proiettato di suor Maria Daniela Pozzi, madre generale dell’ordine: Il Ballerini ha costruito il monastero in cui viviamo per dare a Seregno la presenza della nostra vita contemplativa. Dedicato alla fondazione del monastero olivetano invece l’intervento del prof. Mauro Tagliabue, dell’Università Cattolica di Milano, su Il centenario del monastero di S. Benedetto in Seregno voluto dal
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Patriarca Ballerini; Domenico Flavio Ronzoni, docente presso il Collegio Ballerini, parteciperà con un intervento sulle realtà storiche formative: Un esempio di istituzione educativa a Seregno: i CollegiConvitto Bisesti, Vanzo e Ballerini. Saranno preparati anche altri contributi di carattere specialistico, volti ad indagare gli aspetti più specifici della vita del patriarca, che in parte esulano dal periodo vissuto in città: solo per citarne alcuni, Edoardo Bressan, docente dell’Università di Macerata, approfondirà la figura del Ballerini nelle fasi dell’Unità d’Italia; alla sua partecipazione al Concilio Vaticano I si dedicherà Fabrizio Pagani, archivista dell’Archivio Storico Diocesano di Milano, mentre dallo spoglio del Fondo Autografi della Biblioteca Capitolare Ballerini l’arch. Carlo Mariani
estrarrà alcune lettere autografe del patriarca e di altri personaggi del suo tempo. Questi interventi verranno presentati solo in parte durante la giornata di studio, con brevi cenni da parte dei relatori che potranno essere presenti, ma confluiranno tutti negli Atti a cura de i Quaderni della Brianza, che verranno pubblicati entro il 2015. La nostra redazione sarà coinvolta non solo nel raccontare i momenti della celebrazione ma anche attraverso la ristampa de I fioretti del Patriarca Ballerini di Maria Adelaide Spreafico, con un numero speciale a supplemento de L’Amico della famiglia in modo da raggiungere il maggior numero di famiglie della futura comunità pastorale. Un’altra pubblicazione sarà dedicata al Ballerini e alla sua attività negli anni seregnesi, realizzata a cura del prof. Pinuccio Colombo per la serie dei Ciculabet del circolo culturale “Seregn de la Memoria”, che curerà anche le visite guidate ai luoghi balleriniani. Le celebrazione liturgiche saranno l’altro momento importante di questo bicentenario, in particolare la S. Messa solenne del 14 settembre presieduta dall’Arcivescovo card.Angelo Scola, a cui parteciperanno le sei corali delle parrocchie cittadine, per un totale complessivo di circa 200 coristi. Per questo motivo, oltre che per la grande affluenza di fedeli prevista, il comitato organizzativo sta pensando al posizionamento di maxi schermi all’esterno della basilica San Giuseppe. Elisa Pontiggia
Chiesa Locale
La struttura presso il centro pastorale Ratti si presenta con nuovi spazi e nuovi servizi
Consultorio “La famiglia”, inaugurazione domenica 11 maggio Sabato 10 open day con consulenti disponibili per colloqui informativi E’ particolarmente attivo il servizio dedicato ai metodi naturali per la regolazione delle nascite Attività di consulenza psicologica, sociale e legale per le situazioni problematiche della coppia Il consultorio interdecanale “La famiglia” è pronto per l’inaugurazione ufficiale della sua nuova sede nei locali del Centro Pastorale “Mons. Enrico Ratti” in via Cavour, 25. Sabato 10 maggio è in programma un “open day” con la presenza dei diversi consulenti che saranno disponibili per brevi colloqui informativi; nel pomeriggio, dalle 15 alle 17 ci sarà un momento creativo per i bambini. Domenica 11 maggio alle 10 ci sarà la santa Messa in Basilica, seguirà alle 11.30 l’inaugurazione della nuova struttura alla presenza di autorità civili e religiose. “La nuova sede - spiega Natalia Rivolta, psicologa e coordinatrice della struttura - dispone di una segreteria, sala riunioni, sala medica, quattro studi di consulenza psicologica e uno studio per la terapia familiare con specchio unidirezionale. La struttura offre consulenza psicologica, sociale e legale. Da settembre si potrà disporre anche di un ambulatorio di ostetricia e ginecologia. E’ inoltre molto attivo il servizio di consulenza sui metodi naturali per la regolamentazione delle nascite che offre anche un servizio di andrologia. La gestione della segreteria è affidata a volontarie così come gli aspetti amministrativi. Il consultorio collabora ampiamente con i servizi sociali e le parrocchie. Inoltre gli operatori del consultorio lavorano anche in diverse scuole del territorio, dalle scuole dell’infanzia alle superiori, con progetti sulle emozioni e sull’affettività. Per quanto riguarda l’utenza nel 2013 siamo arrivati a circa 2500 prestazioni.” Attualmente il consultorio è gestito
Lo staff del consultorio guidato da Natalia Rivolta (seconda da destra) presente nei nuovi locali di via Cavour. (foto Volonterio) dalla fondazione per la famiglia Edith Stein onlus che gestisce anche i consultori di Desio, Bresso e Cinisello, il cui consiglio di amministrazione ha alla presidenza don Renato Bettinelli, amministratore della parrocchia di Sant’Ambrogio. La fondazione aderisce alla Falceaf che è la federazione lombarda dei consultori cattolici, il cui presidente don Edoardo Algeri sarà presente all’inaugurazione unitamente alla dott.sa Paola Buonvicino, responsabile del dipartimento “Assi Asl Monza Brianza” che gestisce le funzioni socio sanitarie e assistenziali nelle aree relative alla famiglia, agli anziani e alle cure domiciliari. La creazione della fondazione consente una maggior e migliore sinergia a livello delle diverse figure professionali che in essa operano e alle quali vengono indirizzati gli utenti. Al centro della sua attività il consultorio ha comunque e sempre la “famiglia” intesa in senso cristiano. A questo proposito i tre decani di Ca-
rate, Seregno e Seveso hanno deciso di costituire un’associazione onlus che affiancherà l’attività del consultorio soprattutto a livello culturale ed educativo. Lo scorso mercoledì 2 aprile in un’assemblea svoltasi in sala Card. Minoretti di via Cavour si è così costituita ufficialmente l’associazione interdecanale “La Famiglia”, che sarà formata da quattro consiglieri per ogni decanato, mentre il presidente sarà nominato nella prima riunione del consiglio direttivo. “La funzione di questa associazione spiega Maurizio Ballabio, medico e membro del consiglio direttivo - è quella di tenere i contatti tra la realtà della fondazione del consultorio e i soci dell’associazione che rappresentano le parrocchie, promuovendo iniziative culturali e di formazione, ma anche di sostegno all’attività del consultorio.” Patrizia Dell’Orto
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Chiesa Locale
Il 27 aprile l’annuale giornata delle confraternite di tutta la diocesi si svolgerà a Seregno
S. Ambrogio festeggia i 50 anni di fondazione delle “mozzette rosse” con le 74 confraternite ambrosiane del SS. Sacramento Il ruolo essenziale di questi laici nelle manifestazioni liturgiche più importanti, nelle processioni e nell’esempio dei valori cristiani attraverso parole, opere e gesti.
Una rappresentanza dei Confratelli di Seregno a Sant’Ambrogio con il Prevosto mons. Bruno Molinari. La notizia è che il prossimo 27 aprile, presso la parrocchia di Sant’Ambrogio, si terrà la giornata annuale delle 74 Confraternite del Santissimo Sacramento dell’Arcidiocesi di Milano, in concomitanza con il cinquantesimo dalla fondazione di quella di Sant’Ambrogio, nata nel 1964 per volontà di don Luigi Fari. Dietro alla notizia c’è una realtà, quella di Seregno, che nell’ambito della Diocesi assume grande rilevanza: bastano due numeri, il terzo posto, dopo Barzanò e Cislago, per numero di Confratelli e il secondo posto, dopo Milano, per numero di parrocchie con la presenza di Confratelli (fonte chiesadimilano.it). Ben tre su sei sono le parrocchie a Seregno che dispongono di queste insostituibili risorse: San Giuseppe, Sant’Ambrogio e
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San Carlo. La Confraternita più antica è quella di San Giuseppe, nata nel 1567, per decreto del delegato di San Carlo Borromeo. Seguono quella di San Carlo, nel 1905 e quella di Sant’Ambrogio, la più giovane, appunto nel 1964. Le tre confraternite sono entrate a far parte, nel 1998, dell’Associazione delle Confraternite del SS. Sacramento della Arcidiocesi di Milano, eretta dal cardinale Carlo Maria Martini. La loro preziosa guida spirituale è don Pino Caimi, ottanta anni tra qualche mese e ancora una grande energia oltre all’innata simpatia che lo portano ad essere ancora grande rimorchiatore di anime. Responsabile di ogni Confraternita è il Priore, nominato per elezione. Attualmente Marco Parravicini per
Sant’Ambrogio ed Ernesto Mariani, confratello da oltre 40 anni, per San Carlo. A San Giuseppe il ruolo è vacante dopo la scomparsa di Luigino Novara “colui che” è stato scritto “ha fatto della parrocchia la sua seconda casa, persona semplice, ironica, impeccabile nelle celebrazioni, infaticabile trascinatore”. Altri ruoli sono il Vice Priore, il Cancelliere e il Tesoriere. Ma, per quei pochi che non lo sanno, chi sono e cosa fanno i Confratelli del Santissimo Sacramento? Sono persone comuni, laici, che ci accompagnano, con la caratteristica veste bianca sormontata dal mantello rosso, durante le manifestazioni liturgiche più importanti o nelle particolari ricorrenze di ciascuna comunità parrocchiale. Li muove il desiderio di promuovere il
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culto eucaristico ed essere esempio nella propria comunità cristiana attraverso parole, opere e gesti. Li vediamo alle processioni, alle Sante Messe Solenni, in particolari ricorrenze quali il Triduo Pasquale, il Corpus Domini, il Sacratissimo Cuore di Gesù, le Sante Quarantore. Di loro Papa Francesco dice: “…Cari fratelli e sorelle, la Chiesa vi vuole bene! Siate una presenza attiva nella comunità come cellule vive, pietre viventi…” “…E’ bello questo! Una modalità legittima di vivere la fede, un modo di sentirsi parte della Chiesa. Amate la Chiesa! Lasciatevi guidare da essa! Nelle parrocchie, nelle diocesi, siate un vero polmone di fede e di vita cristiana, un’aria fresca!...”“…Voi avete una missione specifica e importante, che è quella di tenere vivo il rapporto tra la fede e le culture dei popoli a cui appartenete, e lo fate attraverso la pietà popolare…” “…Siate anche voi dei veri evangelizzatori! Le vostre iniziative siano dei ponti, delle vie per portare a Cristo, per camminare con Lui…” “…Siate missionari dell’amore e della tenerezza di Dio! Siate missionari della misericordia di Dio, che sempre ci perdona, sempre ci aspetta, ci ama tanto!...”. IL PROGRAMMA Il programma della giornata delle Confraternite prevede alle 9 il ritrovo in oratorio, alle 10 la processione verso la chiesa, alle 10,30 la Santa Messa presieduta da don Claudio Carboni, delegato arcivescovile, alle 12 le foto di gruppo sul sagrato della chiesa, alle 12,30 il pranzo, alle 15,30 i Vespri e la Benedizione Eucaristica e al termine la torta del cinquantesimo di Sant’Ambrogio, sul sagrato. Le confraternite non sono gruppi chiusi: chi desiderasse entrare a farne parte può scrivere a 2006zep@alice.it per San Giuseppe; a tasso.marco@alice.it per Sant’Ambrogio; ernesto.mariani@hotmail.it per San Carlo. Chi si riconosce nei loro valori è grande benvenuto.
Storia e tradizione che durano da più di quattro secoli
Voluta da San Carlo nacque nel 1587 nella chiesa di San Vittore La storia e la tradizione delle confraternite in generale e di quella del SS. Sacramento in particolare, anche a Seregno si perdono nella notte dei secoli. La Confraternita del SS. Sacramento fu infatti istituita a Seregno dal delegato dell’ arcivescovo di Milano San Carlo Borromeo, padre Leonetto Clivone, il 18 settembre del 1567 presso l’ antica chiesa di San Vittore. Essa sorse in seguito al pressante invito rivolto dal Cardinale subito dopo essere arrivato a Milano, nel primo concilio provinciale del 1565, perché in ogni parrocchia si istituisse la “Societas corporis Christi”, in piena sintonia con il rinnovato spirito religioso che emergeva dal Concilio di Trento; e l’ invito fu generosamente accolto perché alla sua morte, nella diocesi se ne contavano già 556. L’ associazione del SS. Sacramento aveva come scopo la diffusione del culto eucaristico, centrale in tutto il cristianesimo; ma in anni di polemica antiprotestante appariva addirittura necessario ribadire con fermezza la fede nella presenza reale di Gesù Cristo nell’Eucaristia e manifestarla attraverso gesti concreti e pubblici. A Seregno i confratelli dovevano provvedere all’ acquisto dell’olio per la lampada e dei paramenti; ad acquistare la cera per l’ altare e le processioni; si impegnavano ad accompagnare il viatico per i moribondi, a partecipare alle Quarantore di adorazione, a celebrare mensilmente una S. Messa solenne all’altare della Vergine in San Vittore, a prendere parte a numerose processioni. La processione è un rito antichissimo, come la fede nel potere benefico che la presenza divina, attraverso una sua immagine significante, diffonde sui luoghi percorsi e sui fedeli che l’accompagnano degnamente; e in ogni età la dignità è fatta di preghiere e insieme di apparato esteriore: per i confratelli c’era perciò l’obbligo e l’orgoglio di indossare la divisa prescritta dalla Statuto (per il SS. Sacramento era di colore rosso), di portare i preziosi stendardi e i pesanti ed elaborati candelieri. Quanto si è detto ci aiuta a capire perché le Confraternite sono apparse un baluardo del cattolicesimo contro la riforma protestante, e per converso, in terra protestante, un’espressione perversa e superstiziosa del cattolicesimo: l’etica protestante condannava aspramente sia l’interesse per le indulgenze che venivano attribuite quasi ad ogni gesto dei confratelli, sia la loro passione per il decoro esteriore, che li spingeva ad ornare gli altari e le cappelle, ad acquistare stendardi e divise. Nel 1786, in tutta la Lombardia e nei domini asburgici, l’autorità civile soppresse le Confraternite, ad eccezione di quella del SS. Sacramento, la più moderna e la meglio organizzata. L’abolizione ebbe varie motivazioni: la preoccupazione per l’ordine pubblico, l’interesse dell’erario per i beni, spesso ingenti, accumulati dalle Confraternite, il monopolio dell’assistenza riservato allo Stato. Proprio perché si occupava di culto più che di assistenza e possedeva un patrimonio meno ingente delle altre, la Confraternita del SS. Sacramento interferiva meno con i poteri dello Stato: forse per questo sopravvisse indisturbata.
Franco Bollati
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Nelle nostre parrocchie oltre cento ragazzi sono iscritti al Mo.Chi., il Movimento Chierichetti
Il card. Scola presiederà una celebrazione liturgica in Duomo, momento clou del secondo meeting diocesano dei chierichetti “Siate sempre amici e apostoli di Gesù Cristo!”: questa l’esortazione di Benedetto XVI, affinché il servizio all’altare sia vissuto da ragazzi e ragazze come un dono sempre nuovo e non come un’abitudine Non capita spesso di parlare di loro, i chierichetti, che puntualmente sono presenti sull’altare ogni domenica e nelle varie solennità ad accompagnare le celebrazioni liturgiche, spesso attenti e consapevoli del proprio ruolo, altre volte un po’ impacciati o assonnati, ma sempre puntuali nell’assolvere il loro impegno. L’occasione per conoscerli meglio è il prossimo “Meeting chierichetti” che raccoglierà attorno al card. Scola tutti i bambini e ragazzi della diocesi che svolgono questo servizio. Proprio il nostro Cardinale, dopo l’ingresso ufficiale in diocesi, aveva espresso il desiderio d’incontrare tutti i chierichetti della diocesi: lo ha fatto nel 2012 e quest’anno l’appuntamento è fissato per sabato 26 aprile alle ore 15.30 in duomo a Milano, dove l’Arcivescovo presiederà una s. Messa proprio per loro. Si prevede una folta partecipazione, come già era stato in occasione del primo meeting due anni fa: tra di loro si mescoleranno più di quaranta chierichetti e chierichette delle sei parrocchie cittadine, tutti rigorosamente con la veste del loro servizio liturgico. Il ritrovo è fissato per le 13.30 presso la parrocchia S. Ambrogio in viale Edison, per poi trasferirsi alla stazione ferroviaria e raggiungere Milano in treno e metrò. Terminata la celebrazione eucaristica, verso le 18.30, la delegazione seregnese rientrerà in città e, sempre presso la parrocchia S. Ambrogio, il ‘meeting’ continuerà in chiave locale con giochi insieme e una cena comunitaria. Alle 21.30 i saluti e il ritorno a casa. Sarà certamente un momento im-
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Il meeting chierichetti 2013. portante per confermare e ravvivare la loro scelta di servizio all’altare del Signore, un ricordo che saprà offrire nuova energia e nuovo slancio al loro impegno. Infatti, come disse papa Benedetto nel 2006 in occasione di un incontro con i chierichetti, è importante che questo servizio non diventi una sorta di abitudine, ma occorre scoprire “ogni giorno di nuovo che avviene qualcosa di grande, che il Dio vivente è in mezzo a noi, e che potete essergli vicini e aiutare affinché il suo mistero venga celebrato e raggiunga le persone […] Così, cari chierichetti, siate sempre amici e apostoli di Gesù Cristo!” In città i chierichetti sono 117, tra ragazzi e ragazze in una fascia d’età che comprende gli anni dell’iniziazione cristiana, all’incirca dai nove/dieci anni in su: presso la basilica San Giuseppe sono 27 (21 ragazzi e 6 ragazze), a San Valeria 15 (9 ragazzi e 6 ragazze) e a San Giovanni Bosco al Ceredo 22 (18 ragazzi e 4 ragazze). Per la comunità di s. Luca se ne contano 20 (14 ragazzi e 6 ragazze) a Sant’ Ambrogio, 15 (9 ragazzi e 6 ragazze) presso la parrocchia Beata Vergine Addolo-
rata al Lazzaretto e 18 ragazzi a San Carlo. Le iscrizioni dei nuovi chierichetti si effettuano all’inizio dell’anno pastorale e generalmente sono seguiti da incontri formativi sui temi liturgici e sul senso del servizio all’altare; in ogni gruppo parrocchiale c’è sempre almeno un cerimoniere, in genere un ragazzo che ha maturato una certa esperienza e che, dopo aver svolto un corso diocesano di formazione, riveste il ruolo di coordinatore del gruppo. Per tutti i chierichetti l’adesione a tale servizio richiede il rispetto dei turni delle Messe domenicali e la partecipazione ai momenti di formazione (circa quattro incontri annuali), proposti nelle singole parrocchie con modalità e cadenze diversificate in base alla propria organizzazione. Dal mio punto di vista - afferma Tommaso Amadio, responsabile dei chierichetti della città - con la nascente Comunità Pastorale Cittadina unitaria, sarebbe auspicabile e necessario il coordinamento di tutti questi ragazzi adottando la stessa linea di formazione e garantendo la presenza della guida di un sacerdote per la cura spirituale. Un momento unitario molto significativo si è già tenuto lo scorso anno, quando i chierichetti di tutta la città hanno vissuto una giornata insieme, una sorta di meeting cittadino, tra servizio religioso, amicizia e gioco: potrebbe essere una proposta da rinnovare perché la futura comunità pastorale sia una e coesa anche in questo ambito. Mariarosa Pontiggia
Chiesa Locale
Una proposta rivolta a tutti: un’ora di preghiera personale alla settimana nel monastero di via Stefano
L’Adorazione Eucaristica, antidoto alla vita frenetica che impedisce all’uomo di guardarsi in profondità Con questa iniziativa si offre a tutti l’opportunità di uno spazio settimanale da dedicare al rapporto con Dio lontano dai rumori e dai disturbi quotidiani che spingono l’uomo verso un’esistenza superficiale e insipida A che cosa serve l’adorazione eucaristica? Serve solo a stare alla presenza di Gesù! Quando due persone si vogliono bene, desiderano stare insieme; anche solo a guardarsi, a parlarsi… con il silenzio. E’ sufficiente stare l’uno di fronte all’altro, a… contemplarsi. Non vi meravigli questo mio modo di esprimermi. E’ la realtà quotidiana che ogni uomo sperimenta. Questa è l’adorazione eucaristica! Normalmente, appena è terminata la Messa (e forse abbiamo ricevuta la Comunione) ‘scappiamo’ subito dalla chiesa, perché abbiamo tanti impegni. Non è quasi mai possibile fermarci alcuni minuti per un breve ringraziamento, per stare un po’ in silenzio a colloquiare cordialmente con Gesù. Sembra proprio un ‘mordi e fuggi’. Perché la Comunione appena ricevuta favorisca una reale e umana (perfino sensibile) ‘comunione’ tra Gesù e me, un incontro di due volontà e (è augurabile) di due cuori, quello di Gesù e il mio, è necessario dedicarGli tempo, fermarsi e sospendere ogni impegno. Gesù è molto importante e merita attenzione. Insomma, bisogna. stare alla Sua presenza, in silenzio, per uno scambio di pensieri e di affetti. Sì, è proprio necessario stare alla presenza di Gesù, per una reciproca comunicazione cordiale e silenziosa. Allora la vita e quello che facciamo diventano più vivi e più sàpidi. Questo vuol dire fare adora-
Un gruppo di Adoratrici Perpetue all'interno del coro conventuale. (foto Volonterio)
zione eucaristica. Se è vero che la vita che viviamo oggi è molto attiva, talvolta frenetica, corriamo il rischio di vivere superficialmente, di non considerare né percepire l’interiorità dell’uomo. Forse anche per tale motivo vanno aumentando in continuità i disturbi psichici. Fatichiamo anche a porci le domande profonde della vita. E difficilmente troviamo tempo e gusto per dare spazio a Dio nelle nostre giornate. Partendo da queste constatazioni, proponiamo di dedicare un’ora di tempo ogni settimana all’adorazione eucaristica nella chiesa del monastero delle ‘Adoratrici perpetue’ in via Stefano da Seregno, 52. Già da tre anni ogni venerdì e sabato notte si alternano pa-
recchie persone per l’adorazione personale silenziosa. Ora vogliamo estenderla a tutti i giorni della settimana, inizialmente fino a mezzanotte, sperando in seguito di riuscire a coprire anche tutte le notti. E’ necessario sapere che l’iniziativa non è un colpo di testa di qualcuno: è ben accolta e caldeggiata dai responsabili delle Comunità pastorali della Citta. Chi accetta questo impegno settimanale, può contattare le seguenti persone: Franca: 339.3278802 Don Luigi: 338.4551706 Oppure scrivere a: adorazioneucaristica.seregno@gmail.com Mons. Luigi Schiatti
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Chiesa Ambrosiana
In piazza Duomo a Milano l’8 maggio prossimo alle 21 con un vero e proprio ‘spettacolo’
Tutta la diocesi si ritrova per la professione pubblica e comunitaria della propria fede davanti alla Croce con la reliquia del Santo Chiodo Nel pomeriggio l’Arcivescovo porterà in processione il Santo Chiodo visitando e ascoltando quattro diverse realtà di Milano su altrettanti temi: salute, cultura, lavoro e migranti «La missione scaturisce dalla gratitudine per il dono che il Signore fa di Sé al suo popolo e a tutta l’umanità. La professione della nostra fede per le vie della città vuole dire a tutti la nostra decisione di percorrere le vie dell’umano fino nelle periferie più lontane, per seminare la gioia del Vangelo nel “campo che è il mondo”». Così scrive il cardinale Angelo Scola nella lettera pastorale Il campo è il mondo per presentare la giornata dedicata alla professione pubblica e comunitaria della fede davanti alla Croce con la reliquia del Santo Chiodo. Questo appuntamento centrale dell’anno pastorale è stato programmato per il prossimo giovedì 8 maggio. Il percorso della Professio fidei col Santo Chiodo, che poi culminerà nel momento pubblico in Duomo alla sera si articolerà in quattro tappe. Il primo appuntamento sarà l’incontro con il mondo della salute. L’Arcivescovo, che porterà in processione il Santo Chiodo visitando e ascoltando quattro diverse realtà della città, inizierà il cammino alle 14.30 presso la Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico - Aula Magna della Mangiagalli (via Commenda 12). L’incontro, al quale sono invitati particolarmente medici, infermieri, assistenti spirituali, associazioni di famiglie e di malati, sarà aperto e chiuso da due video e caratterizzato da quattro testimonianze a partire dal tema «La malattia e la famiglia: narrazioni di croci». Il secondo momento si terrà alle 15 alla Triennale di Milano (viale Alemagna 6) sul tema «Uscire dalla crisi maturando come uomini. L’anima di
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Marco Viganò, segretario CISL. Milano nelle sue trasformazioni dal dopoguerra ad oggi». Sarà un incontro col mondo della cultura. Invitati particolarmente, oltre a docenti, alunni delle Università, Accademia di Brera, Naba, Ied, anche i professionisti del design, dell’architettura, della moda, coloro che operano nell’editoria e nella comunicazione, gli aderenti ai centri culturali. La reliquia del Santo Chiodo, che richiama alla Croce di Cristo, portata in processione dal cardinale Angelo Scola, alle 16.45 sosterà quindi nella nuova piazza «Gae Aulenti», davanti al grattacielo della Unicredit, diventato un simbolo del lavoro e dell’economia a Milano. Qui l’Arcivescovo incontrerà lavoratori, pensionati e coloro che sono in cerca di occupazione, le organizzazioni sindacali, le imprese, le istituzioni. E tra gli interventi è previsto anche quello del seregnese Marco Viganò in qualità di segretario generale della Cisl di Monza-Lecco sul
tema: «Perché oggi si deve e si può parlare di solidarietà». La quarta e ultima tappa della Professio fidei sarà alla parrocchia di San Giuseppe dei morenti (via Celentano 14) dove il cardinale Angelo Scola con il Santo Chiodo, alle 17, incontrerà i migranti e i fedeli del Decanato Turro. Sarà l’ultimo appuntamento del pomeriggio. Poi, alle 21, l’intera Chiesa ambrosiana si darà appuntamento in piazza Duomo per il grande evento di fede, comunità e arte intitolato «Venite a vedere questo spettacolo». Musica, teatro, danza, testimonianze, preghiera si uniranno per dare vita ad una serata che coinvolgerà i fedeli della Diocesi e la città tutta e che si concluderà con l’intervento dell’Arcivescovo. Sul palco di piazza Duomo si alterneranno grandi nomi della cultura (Philippe Daverio, Luca Doninelli), del cinema e del teatro (Massimo Popolizio, Pamela Villoresi, Giacomo Poretti), un cantautore (Davide «Van de Sfroos»), l’orchestra giovanile «Futurorchestra» e il coro «Song» voluti da Claudio Abbado, la testimonianza di Gemma Capra Calabresi, i giganti della letteratura milanese Alessandro Manzoni e Giovanni Testori. A condurre la serata la narrazione evangelica della Passione secondo Luca. Parrocchie, comunità religiose, associazioni, movimenti e gruppi sono invitati a partecipare al gesto della «Professio fidei» in piazza Duomo, lasciandosi attrarre dalla bellezza della Croce. Luigi Losa
Basilica San Giuseppe
A poche settimane dal lancio dell’iniziativa volta a ridare splendore all’organo, sono già stati donati oltre 25.000 euro
Organo e portale: in Basilica è tempo di restauri L’intera comunità coinvolta per raccogliere i fondi Mons. Molinari: “Dobbiamo sentire la responsabilità verso il patrimonio lasciatoci dalle generazioni precedenti”. La festa di San Giuseppe è stata occasione per riabbracciare don Mazzoleni e dom Bidin nel loro 50esimo di sacerdozio Il mese di marzo ha visto al centro della vita pastorale della comunità della Basilica la festa patronale in onore di san Giuseppe. In tale ricorrenza la comunità ha accolto con gioia don Ferdinando Mazzoleni che ha ricordato il cinquantesimo di sacerdozio. Con grande commozione don Ferdy ha ricordato durante la Messa i sacerdoti che l’hanno affiancato e sostenuto nel cammino pastorale a Seregno, in particolare mons. Luigi Gandini, don Giuseppe Busnelli e don Pino Caimi. “Sono stati anni bellissimi - ha detto - in cui ho trovato una comunità viva che ama la sua chiesa e i suoi sacerdoti.” Più di una ventina di sacerdoti nativi o che hanno svolto il loro ministero in questa comunità hanno invece concelebrato la Messa presieduta da dom Celso Bidin che ha ricordato il suo giubileo sacerdotale nella festa liturgica di San Giuseppe. Molto apprezzata è stata la mostra dei ritratti dei prevosti che si sono succeduti alla guida della chiesa madre della città allestita in penitenziaria, prossimamente i ritratti saranno collocati in sacrestia. Con la festa è iniziata anche la raccolta di fondi per il restauro del prezioso organo che accompagna le diverse celebrazioni liturgiche in Basilica. Finora tramite le buste, le varie attività e la sottoscrizione a premi si è superata la somma di euro 25.000. Come si è già potuto leggere sul pieghevole diffuso per sensibilizzare la comunità su questo intervento, il costo complessivo del restauro ammonta a 150.000 euro. Nelle varie fasi del restauro ogni corpo dell’organo verrà smontato, revisionato e riparato in tutti i suoi compo-
La pulitura del portone di bronzo della basilica san Giuseppe ad opera della ditta Antonio e Paolo De Nova, che verrà riaperto oggi domenica delle Palme. L'intervento è stato reso possibile dal contributo della Banca di Credito Cooperativo di Carate (filiale di Seregno). (foto Volonterio)
nuova elettronica digitale. Con il contributo simbolico per una o più delle 4167 canne (indicativamente si tratta di 50 euro per ogni canna) di cui è dotato l’organo o con un’offerta particolare in memoria dei propri defunti si potrà sostenere questa preziosa opera di restauro. “Oso lanciare questa iniziativa -afferma mons. Molinari - anche per la responsabilità che tutti dobbiamo sentire verso il patrimonio lasciato a noi dalle generazioni che ci hanno preceduto.” Inoltre si è appena completata l’opera di restauro e ripulitura del prezioso portale di bronzo della Basilica opera dello scultore Antonio Denova. Le due porte rimesse a nuovo si potranno ammirare quest’oggi, Domenica delle Palme, quando si apriranno per accogliere la processione dei fedeli che entreranno in chiesa con i rami d’ulivo, ricordando l’ingresso di Gesù a Gerusalemme e dando così inizio ai riti della Settimana Santa.
nenti: inoltre verrà sostituita la vecchia consolle elettromeccanica con una
Patrizia Dell’Orto
MESE DI MAGGIO:
“I nomi di Maria nella spiritualità cristiana” Per tutto il mese di Maggio: ore 20.30 Rosario al Santuario dei Vignoli con breve riflessione (da lunedì a venerdì) (il mercoledì alle 20.30 Rosario e S. Messa per i defunti) (il sabato alle 19.45 Rosario e Messa festiva della vigilia) ore 20.30 Rosario alla Madonna della Campagna (da lunedì a venerdì) ore 20.30 Rosario alla chiesa di S. Salvatore (da lunedì a venerdì) ore 20.30 Rosario alla chiesa del Monastero delle Suore Adoratrici (tutte le sere) ore 20.30 Rosario alla chiesa di Don Orione (da lunedì a venerdì) Inoltre - contemporaneamente - ogni sera ci sarà la preghiera del Rosario in qualche caseggiato, cortile o rione, secondo il calendario che verrà pubblicato ogni settimana sul foglio degli avvisi
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Parrocchia Santa Valeria
Dal 24 al 29 aprile appuntamenti significativi per tutta la comunità con momenti di preghiera e di festa
Santa Valeria, perché la festa non sia soltanto un’abitudine, ma manifestazione di una fede vivace venerando la Madonna Il ricordo del martirio di Vitale e Valeria ci invita a rilettere sul valore della testimonianza Una preghiera particolare per quanti oggi nel mondo sono perseguitati a causa della loro fede Per la nostra comunità parrocchiale è tempo di festa! La sagra di S.Valeria, dal 24 al 29 aprile, anche quest’anno è momento significativo per tutta la comunità parrocchiale per accogliere con il calore della fraternità e con la manifestazione di una fede vivace attraverso la sentita venerazione della Madonna di S. Valeria. La tradizione si incontra con le esigenze della società di oggi e si rinnova attraverso nuovi linguaggi. Le proposte spaziano dai momenti di devozione e di preghiera a quelli di incontro e di festa. Il ricordo del martirio dei santi Vitale e Valeria ci invita a riflettere sul valore della testimonianza di ognuno di noi nella vita di ogni giorno, anche in mezzo a difficoltà e sofferenze e il ricordo nella preghiera di quanti oggi nel mondo sono perseguitati a causa della loro fede cristiana. Chiediamo alla Madonna di S. Valeria di proteggere il cammino di tutta la nostra città e di indicarci la via per diventare veri discepoli di Cristo. SAGRA S. VALERIA 2014 PROGRAMMA Da Lunedì 21 aprile in Santuario alle ore 18,15 Novena di Santa Valeria Giovedì 24 aprile Apertura Sagra di Santa Valeria ore 20,30: ritrovo in p.le Madonnina per l’omaggio floreale alla Madonna ore 20,45: in Santuario momento di Preghiera ore 21,15: (cortile di via Piave) Inaugurazione degli stands della Sagra
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ore 21,30: intrattenimento “Serata anni 60/70/80” con “I Fracassoni” Durante i giorni della sagra è possibile visionare la mostra fotografica “Festa di S. Valeria 2013” Venerdì 25 aprile ore 8 - 11: SS. Messe ore 17,30: Omaggio della Fanfara dei Bersaglieri di Seregno ai Caduti di tutte le guerre al Sacrario sul Campanile ore 18,30: Santa Messa ore 20,30: in Santuario Rosario Benedizione ore 21:“Serata Country”con musica, ballo “Country line dance”, toro meccanico… e animazione Country Events Milano e 18 Hills New Country Band, con menù a tema al Buffet e alla Baita del Pellegrino Sabato 26 aprile ore 8 - 9,30: SS. Messe ore 18,30: S. Messa celebrata da mons. Bruno Molinari Benedizione nuove statue S. Giovanni Paolo II e S. Pio ore 20,30: in Santuario Rosario Benedizione ore 21: “Tributo 883 e Max Pezzali” con “Nordsudovest Band” Domenica 27 aprile Festa liturgica di Santa Valeria ore 7,30 - 9,30: SS. Messe ore 11: Santa Messa solenne celebrata da don Mario Morstabilini nel 25° di Sacerdozio con la Corale di Santa Valeria ore 16: Santa Messa con partecipazione delle famiglie dei battezzati nel 2013 ore 18,30: S. Messa celebrata da
mons. Silvano Motta nel 50° di Sacerdozio ore 16,30: intrattenimento musicale rock - grunge con “The Taste” ore 21.00: Serata musicale con don Stefano Colombo: “Un Po’ della mia fede” Lunedì 28 aprile ore 8 - 9,30 - 18,30: SS. Messe ore 15 e 17: in Santuario - Benedizione dei bambini presieduta dal Vicario Episcopale mons. Patrizio Garascia ore 15,45: Spettacolo per bambini con il Mago “Superzero” magie, gag, musica, palloncini, pupazzi e tante risate ore 20,30: in Santuario Rosario - Benedizione ore 21: Serata danzante con l’orchestra “Cris Band” ore 22: estrazione della sottoscrizione a favore delle opere parrocchiali Martedì 29 aprile Conclusione della Sagra di Santa Valeria ore 21: in Santuario - Ufficio generale per i defunti della parrocchia Nei giorni della Sagra sarà possibile partecipare al Concorso fotografico “La Sagra di Santa Valeria 2014” . Vecchia Seregno addio? Itinerario alla riscoperta di antichi valori attraverso i segni dei suoi ultimi edifici, a cura di Franco Formenti. Domenica 27 aprile. Partenze: ore 10 e ore 15.30. Ritrovo: Campanile di S. Valeria.
Parrocchia S. Giovanni Bosco al Ceredo Proposte cinque domeniche con momenti appositi per i ragazzi e per i loro genitori
I cinque cardini dell’iniziazione cristiana dei più piccoli E’ bello vedere mamme e papà confrontarsi sui temi della vita Da quest’anno coinvolti nella catechesi anche i bambini di sei anni e le famiglie I temi: il dono della fede, la Chiesa, la parola di Dio, l’Eucarestia e la missione della carità Quasi alla fine dell’esperienza si può tentare un piccolo bilancio. Per la prima volta quest’anno, l’itinerario di iniziazione cristiana ha coinvolto le famiglie e i ragazzi di seconda elementare, per iniziare un percorso secondo le nuove linee diocesane che prevedono la conclusione dell’intero cammino entro gli anni della scuola elementare. Così anche noi, come in tutte le altre parrocchie di Seregno abbiamo iniziato con loro. È un inizio un po’ più “morbido”. Non il solito incontro settimanale, come per gli altri anni, ma cinque domeniche da condividere a partire dalla Messa del mattino, con una proposta specifica per i ragazzi e, in parallelo, per i genitori al pomeriggio. È stato meno difficile del previsto far capire che da quest’anno si inizia così. La risposta è stata piuttosto tempestiva e il gruppo che si è costituito è di circa quaranta ragazzi con le rispettive famiglie. Per quanto riguarda l’itinerario da proporre con relativi contenuti, si è pensato di puntare su alcuni punti fondamentali dell’insegnamento cristiano, cinque cardini del vivere cristiano: il DONO della FEDE; la CHIESA - COMUNITÀ; la PAROLA di Dio; l’EUCARISTIA; la MISSIONE della CARITÀ. Sono cinque temi grandi, importanti, affrontati contemporaneamente sia dai ragazzi, con attività dedicate, sia dai genitori attraverso un confronto molto schietto e profondo. Ovviamente questi temi non si possono esaurire nello spazio limitato di cinque incontri, ma restano uno sfondo su cui costruire il cammino dei prossimi anni. La partecipazione è davvero di buon
Un momento di una attività pratica durante l’incontro con i ragazzi. livello, la proposta accolta con interesse e serietà. È bello vedere i genitori (anche tanti papà, non solo mamme) che riescono a parlare di cose non certo consuete, con verità e desiderio di approfondire. È uno stimolo importante anche per noi ed una occasione grande per entrare in relazione con nuove famiglie, alcune delle quali si accostano alle “cose di Chiesa” dopo diverso tempo. È proprio la conseguenza di quella scelta, fatta qualche anno prima, di battezzare i figli che porta ora a condividere con serietà e responsabilità la continuazione di quel cammino iniziato con quel sacramento. È una proposta molto impegnativa, anche per noi, (non è stato facile trovare spazio adeguato in cinque domeniche nel “traffico” già piuttosto congestionato delle nostre domeni-
che) ma che sta già facendo intuire qualche buon frutto, fosse solo un approccio sereno e aperto alla parrocchia e alla Chiesa “istituzionale”. È quindi, senza dubbio, un buon inizio, una buona promessa per i prossimi anni con questo gruppo. È anche una buona scuola di esperienza per chi comincerà il medesimo percorso nei prossimi anni. Don Sergio Dell’Orto Vicario C.P. Per gli appuntamenti di maggio ricordiamo il ritiro per i ragazzi della prima comunione domenica 4 maggio presso i missionari Saveriani di Desio. La celebrazione della prima comunione sarà domenica 11 maggio alle 15.30
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Parrocchia S. Ambrogio
Ad inizio aprile si è tenuta presso la scuola parrocchiale la XIX Mostra del Libro
Don Luca Broggi ha presentato la sua Via Crucis a sonetti, un’originale meditazione per contemplare il mistero pasquale A conclusione della manifestazione sono stati premiati i vincitori del concorso letterario e del concorso artistico per i più piccoli che avevano per tema emozioni e sentimenti Da lunedì 31 marzo sino a domenica 6 aprile, presso la nostra Scuola parrocchiale S. Ambrogio, si è svolta la XIX Mostra del Libro. Come ogni anno, l’ormai tradizionale appuntamento è stato particolarmente sentito. Molti i genitori che hanno dato una mano nelle varie iniziative, e numerosissimi tutti coloro che - giovani o meno giovani - in quei giorni hanno visitato la mostra vera e propria o hanno partecipato ai momenti proposti. Mi limiterò qui - per ragioni di spazio - a ricordarne i principali. Giovedì 3 aprile abbiamo avuto fra noi la graditissima presenza (un vero e proprio “ritorno a casa”) di don Luca Broggi, per quasi dieci anni coadiutore della nostra parrocchia. Don Luca, di cui è ben noto l’interesse artistico - letterario, ha presentato un suo libro appena uscito:“Dall’alto del patibolo. Via Crucis a sonetti”. In questo testo l’autore, anche usando tecniche retoriche - quali l’acrostico - un po’ cadute in disuso, sviluppa una sua personale meditazione sulle varie stazioni della Via della Croce. Il risultato è davvero ottimo. Proprio perché profondamente innamorato del Crocifisso Risorto, don Luca aiuta anche tutti noi a entrare nella contemplazione del mistero con toni profondamente affettivi. Nel pomeriggio di sabato 5 aprile si è invece svolto un interessante seminario, tenuto da alcuni docenti dell’Università Cattolica, sull’utilizzo dei mass media. L’incontro era in un certo qual modo propedeutico alla premiazione, avvenuta sempre nel medesimo pomeriggio, dell’VIII Concorso letterario “Alessandra Mariani” rivolto alle Scuole Secondarie della città. I ragazzi sono stati invitati a comporre un loro testo
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Don Luca Broggi durante la 19ma mostra del libro a Sant'Ambrogio ha presentato il suo ultimo libro "Dall'alto del Patibolo", via Crucis a sonetti, edizione Ancora , il precedente aveva per titolo "Rime scarse". a partire dalla seguente traccia: “Parlare non è l’unica forma di comunicazione. Come esprimi i tuoi sentimenti e i tuoi pensieri?”. Al primo posto si è classificato Federico Bolis (II media Scuola S. Ambrogio), al secondo Alessandra Biffi (II media - Scuola Don Milani) e al terzo Valentina Padovan (II media - Scuola S.Ambrogio). Sono stati pure segnalati i testi di: Alessandro Lucchesi (I media - Scuola S. Ambrogio), Giuseppe Merante Critelli (III media - Scuola S. Ambrogio), Elisa Ripamonti (I media - Scuola Don Milani), Margherita Ruggeri (I media - Scuola Don Milani),Alice Abbondi (III media Scuola Don Milani) e Cecilia Magistris (III media - Scuola S. Ambrogio). Nel pomeriggio di domenica 6 aprile si è invece svolta la premiazione del VI Concorso Artistico per la Scuola dell’Infanzia dal titolo “Mi emoziono…”. Premiati Manuel Daniel, Irene Casaluci e Samuele Donelli.A seguire la premiazione del IV Concorso “nonno Ste-
fano” per la Scuola Primaria: “E non solo parole”. I bambini erano invitati a esprimere se stessi, usando il linguaggio a loro più congeniale: una foto, un disegno, …addirittura qualcuno anche un cruciverba o una canzone. Gli “elaborati” erano tutti davvero molto significativi e la scelta è stata dura; alla fine, però, si è arrivati alla premiazione di: Alessandra Dell’Orto (I elementare), Cristiano Bassignani (II elementare), Marco Dessi (III elementare), Nicolò Campici (IV elementare) e Federico Mastropietro (V elementare). Una ricca merenda insieme ha concluso questo piacevole pomeriggio. Ora, con tutta la Scuola, ci diamo appuntamento a sabato 10 maggio, quando anche noi - con tutte le altre Scuole paritarie cattoliche d’Italia - saremo in piazza S. Pietro per incontrare Papa Francesco.
Don Gabriele Villa Vicario C.P.
Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto E’ a pieno regime la macchina organizzativa per il tradizionale appuntamento di inizio maggio al Lazzaretto
La Festa di Primavera diventi l’occasione per superare gli ostacoli che impediscono di vivere in piena armonia Anche in momenti che dovrebbero essere di gioia, lievi incomprensioni rischiano di compromettere il clima positivo E’ quindi necessario che ciascuno abbia il giusto atteggiamento di comprensione e disponibilità verso l’altro Dopo i tempi “seri” della Quaresima e della Pasqua, con la gioia della Risurrezione nel cuore potremo dedicarci al primo appuntamento ludico dell’anno: la Festa di Primavera che, come ogni anno, si svolgerà sui campi dell’oratorio a partire dalla sera del 30 aprile fino al 4 maggio. Inutile dire che la macchina organizzativa è già in movimento. Anche se ben oliata, affronta ogni volta piccole difficoltà, prevalentemente di genere burocratico, (le scartoffie aumentano sempre), ma anche a livello umano. Si, perché la festa siamo noi, con il nostro lavoro, i nostri entusiasmi, le nostre difficoltà e gli errori… degli altri. Già, noi non sbagliamo mai, gli altri sì. A volte capita di non essere in sintonia, sia tra gruppi di laici, sia tra laici e sacerdoti. Ognuno si aspetta dall’altro comprensione, collaborazione e disponibilità dimenticando che ciò non sempre è possibile. Ogni essere umano racchiude in sé montagne di impegni e di problemi che non porta a conoscenza degli altri, ma delle quali sente il peso. Papa Francesco, in una delle sue meditazioni in Santa Marta, ci ha suggerito in due parole l’atteggiamento giusto per vivere nel quotidiano, quindi anche in oratorio, la Parola di Dio: discernimento e docilità. Discernimento: quando ci lasciamo permeare dalla Parola di Dio e questa illumina il nostro cuore e la nostra anima. Docilità: quando accogliamo Dio senza riserve, aprendo il cuore alle novità che ci propone, disponibili ad accettare cambiamenti, perché la Parola è viva e ci fa diventare “vino nuovo in otri nuovi”. Ecco allora che tutti dobbiamo uscire
Un momento della Festa di Primavera dello scorso anno. (foto Maurizio Esni) dalle nostre abitudini e dai nostri schemi. Dobbiamo tutti, laici e religiosi, smettere di andare dritti per la nostra strada, di ragionare solo col nostro pensiero e col nostro cuore chiuso, perché il Dio che ci ispira è un Dio delle sorprese, un Dio inaspettato. Accogliamo e valutiamo i suggerimenti degli uni e degli altri prima di accantonarli, magari contengono quel pizzico di novità che a volte ci manca, proprio perché siamo abituati a fare bene una certa cosa, ma sempre nello stesso modo. E poi, spalanchiamo le nostre porte e i nostri cancelli, anche mentali, a tutti quelli che si avvicinano ai nostri ambienti: Gesù nella sua vita non si è circondato di amici belli, ricchi e potenti che avrebbero potuto fargli dei favori. Non allontanava chi lo cercava. I vangeli della Quaresima ci hanno appena ricordato il suo camminare incontro agli altri, la sua atten-
zione verso tutti, soprattutto se deboli, emarginati e malati, senza distinzione alcuna. Chi inizialmente si avvicinava a lui per curiosità, veniva poi attratto dalle sue parole e dai suoi gesti e correva a raccontarlo agli altri. Lasciar penetrare nel nostro cuore la gioia della parola di Dio per trasmetterla agli altri: questo dovrebbe diventare il nostro impegno. Se ci riuscissimo saremmo sempre circondati da tante persone, non solo attratte dal buon cibo o dai divertimenti, ma dalla gioia dello stare tutti insieme. Allora guardiamoci attentamente intorno e se ci sembra che non sia proprio così l’aria che si respira, approfittiamo di questa occasione di festa per volerci più bene e voler più bene agli altri… con discernimento e docilità. Buona Pasqua! Nicoletta Maggioni
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Parrocchia San Carlo
Nell’imminenza della Santa Pasqua un invito alla riflessione sul modo di essere cristiani
Abbattere le barriere... o innalzare muri? Umiltà o protagonismo? Il campo comune o il nostro orticello? Come ci insegna Papa Francesco, tutti noi possiamo e dobbiamo attivarci per abbattere qualsiasi tipo di ostacolo che si frappone tra noi e il nostro prossimo creando unione, fratellanza ed amicizia mentazione, in quanto... beh... E’ innegabile che ciascuno di “meno siamo e più l’orticello noi non rimanga colpito dai resta il mio”! gesti simbolici che Papa FranceAttraverso i gesti che papa sco consegna ogni giorno alla Francesco consegna ogni storia. giorno alla storia, ognuno di Gesti semplici, gesti quotidiani, noi è chiamato ad una progesti che ogni giorno vengono fonda conversione al Vangelo compiuti da milioni di uomini e del Risorto: è la buona notizia di donne in tutto il mondo, ma di un Dio che ha sfondato gli che assumono una portata stosteccati del proprio regno per rica quando chi li compie è correre incontro all’uomo anl’uomo vestito di bianco che cora lontano da lui. Senza una rappresenta più di un miliardo tale conversione le piccinerie di cattolici nel mondo. e gli egoismi prenderanno il soGià, perché questi gesti dicono, in maniera esplicita, l’inten- E’ il 9 Novembre 1989 quando si comincia ad ab- pravvento e, forse, continuezione profonda che guida il mi- battere il muro di Berlino, eretto nel 1961 e sim- ranno a condurci sulla strada nistero di Francesco: abbattere bolo per eccellenza della divisione tra gli uomini. che più ci è comoda: quella della nostra autoreferenzialità. le barriere che si sono create in secoli di storia tra la Chiesa e la società. Lo spirito di lamentela e il pettegolezzo In questi giorni, contemplando il crociQuesto progetto affonda le radici nei che uccidono l’iniziativa e la benevo- fisso risorto, il Dio che si fa servo di predecessori di Papa Bergoglio: come lenza: c’è sempre qualcosa da ridire su ogni uomo, il creatore che si umilia non ricordare Giovanni XXIII e l’intui- ciò che viene fatto o su ciò che non verso i piedi infangati dei suoi discezione feconda del concilio; o l’abbrac- viene fatto o su chi lo fa o su come lo poli, ci sia dato di scoprire che la piecio tra Paolo VI e il patriarca Atenagora si fa... Lo spirito di protagonismo che nezza della vita risorta, la vita eterna quasi a voler eliminare le distanze crea- uccide l’umile servizio: perché “solo appunto, sta nell’abbattere le barriere tesi in mille anni di divisioni nella quello che faccio io e solo come lo fac- che ancora troppo isolano i cristiani Chiesa; o i gesti profetici di Giovanni cio io può andare bene, in quanto dal mondo. Paolo II che chiede perdono per i pec- bravo come me non ci può essere nes- «Egli infatti è la nostra pace, Colui che cati commessi dai cristiani in duemila suno”... Lo spirito da piccolo contadino ha fatto dei due un popolo solo, abbatche soffoca il seme nel campo del tendo il muro di separazione che era anni di storia; Ma la cosa che mi sorprende di più è il mondo: perché, diciamocela tutta, “ciò frammezzo, cioè l’inimicizia» (Ef 2,14). fatto che mentre colui che è a capo che conta è il mio orticello dove mi Buona Pasqua... a tutti coloro che scedella Chiesa si sforza in tutti i modi di sento il padreterno e guai a chi lo glieranno di essere lievito capace di fermentare tutta la pasta... sale capace di abbattere le barriere, noi che viviamo tocca”... nelle comunità cristiane locali ci affan- Ecco i muri che innalziamo, gli steccati dar gusto alla vita del mondo. niamo quotidianamente ad erigere che erigiamo, le barriere attraverso le quali ci isoliamo sempre più dal muri invalicabili. Don Alessandro Chiesa Nelle nostre parrocchie, più che sfor- mondo, dagli altri, dai fratelli e dalle soVicario C.P. zarsi di mettere in pratica l’insegna- relle pronti a tenderci una mano che lamento che il santo Padre ci dona con la sciamo cadere nel vuoto, salvo poi PS:Auguri anche a coloro che, leggendo sua testimonianza personale, molti fanno lamentarci che siamo sempre i soliti, questo articolo, penseranno che tanto di tutto per innalzare recinti e steccati che tutti si disinteressano, che la chiesa non riguarda loro, ma qualcun’altro... e che le isolano e allontanano sempre più va a rotoli... ma in fondo in fondo siamo intanto, inesorabili, continuano a coltiben consci dell’ipocrisia della nostra la- vare... dal mondo in cui l’uomo vive.
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“Le vocazioni, testimonianza della verità” tema della giornata mondiale di preghiera “Mi rivolgo ora a coloro che sono ben disposti a mettersi in ascolto della voce di Cristo che risuona nella Chiesa, per comprendere quale sia la propria vocazione. Vi invito ad ascoltare e seguire Gesù, a lasciarvi trasformare interiormente dalle sue parole". Così il Papa ci ricorda che domenica 11 maggio ricorre la 51° Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, e ci invita con il suo messaggio ad essere testimoni e accompagnare i giovani che ascoltano e accolgono una chiamata che è destinata a tutti. “Ogni vocazione - continua infatti il papa - pur nella pluralità delle strade, richiede sempre un esodo da se stessi per centrare la propria esistenza su
Cristo e sul suo Vangelo. Sia nella vita coniugale, sia nelle forme di consacrazione religiosa, sia nella vita sacerdotale, occorre superare i modi di pensare e di agire non conformi alla volontà di Dio. […] siamo tutti chiamati ad adorare Cristo nei nostri cuori (cfr 1 Pt 3,15) per lasciarci raggiungere dall'impulso della grazia contenuto nel seme della Parola, che deve crescere in noi e trasformarsi in servizio concreto al prossimo”. Il Pontefice chiede quindi ai vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi, alle comunità e alle famiglie cristiane di “orientare la pastorale vocazionale in questa direzione, accompagnando i giovani su percorsi di santità”, che esigono “una pedagogia
della santità, che sia capace di adattarsi ai ritmi delle singole persone”.
Università Cattolica la giornata fa 90 Ricorre il prossimo 4 maggio la 90ª Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, momento che rende presente in maniera capillare questa realtà in tutto il territorio nazionale. A precederla anche un convegno, che si è svolto lunedì 7 aprile nell'aula Pio XI della sede milanese dell'università e che anticipa la tematica a cui sarà dedicata la giornata del 4 maggio: “Con i giovani, protagonisti del futuro”. Scopo di questa giornata per l'Università Cattolica è comunicare il servizio culturale e formativo che svolge ai giovani, alla Chiesa e al Paese e chiedere ai cattolici di continuare a sostenerla anche economicamente. Il tema della Giornata prosegue il percorso iniziato con il Rapporto Giovani - la più approfondita ed estesa ricerca sui giovani in Italia, avviata nel 2011 dall'Istituto Toniolo - e vuole sottolineare l'impegno preso dall'Università per favorire l’ingresso delle nuove generazioni nella società, nel mondo produttivo e nei luoghi dell’impegno civile. “Il bene dei giovani, la loro educazione e il loro futuro sono le ragione per cui P. Agostino Gemelli ha fondato l’Università Cattolica. Con il passare degli anni tali motivi non sono venuti meno, anzi trovano nuove ragioni nell’impegno della Chiesa italiana sul versante dell’emergenza educativa. [...] La Chiesa italiana sente la responsabilità di continuare a richiamare su di loro l’attenzione, perché qualcosa possa cambiare nelle dinamiche sociali, negli atteggiamenti diffusi, nel modo con cui il mondo adulto si pone di fronte alla condizione giovanile”.
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Rinnovamento dello spirito con il Gruppo Osanna al Ceredo Il Gruppo Osanna appartiene al Movimento del Rinnovamento nello Spirito Santo, approvato dalla Conferenza Episcopale Italiana il 14 marzo 2002; nato 18 anni fa, conta circa 40 aderenti. Il gruppo si ritrova due volte la settimana nella chiesa di San Giovanni Bosco al Ceredo. Il giovedì alle 21 c’è la preghiera comunitaria carismatica, una preghiera spontanea di lode e di ringraziamento, alternata all'ascolto della Parola, e accompagnata da canti in un clima di gioia e fraternità. Il lunedì, sempre alle 21, ci sono gli incontri di formazione e di condivisione. Il gruppo si propone di contribuire al risveglio della vita cristiana e alla nuova evangelizzazione, con il servizio alla chiesa locale e collaborando con altri movimenti. È aperto a tutti coloro che desiderano conoscere e sperimentare l’amore di Dio nella potenza dello Spirito Santo. “Nella preghiera comunita-
Alcuni aderenti al Gruppo Osanna del Rinnovamento dello Spirito. ria ho trovato conforto e forza in un momento delicato della mia vita - dice uno dei partecipanti, che frequenta il gruppo da 3 anni. Insieme con i fratelli ho cominciato un cammino di conver-
sione che dà un senso nuovo alla mia vita, alla luce della volontà di Dio. Oggi desidero anch'io essere “pietra viva” nella Chiesa di Cristo con la mia testimonianza”.
A Venegono per incontrare i diaconi prossimi preti Un calendario fitto di appuntamenti, fino al ricordo del Card. Colombo, fondatore del Movimento Terza Età Momenti spirituali intensi sono stati vissuti dagli anziani nel tempo forte della Quaresima a cominciare dalla settimana di esercizi spirituali nelle parrocchie della città. Oltre un centinaio di anziani del Decanato di Seregno hanno invece partecipato alla Giornata di Spiritualità svoltasi giovedì 3 aprile a Villa Sacro Cuore di Triuggio. Un altro momento di intensa spiritualità è stata l’Adorazione Eucaristica presso la Cappella del Monastero delle Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento, tenutasi nel pomeriggio di giovedì 10 aprile. Nella Settimana Santa che sta per iniziare gli anziani sono attesi mercoledì 16 aprile, Mercoledì Santo, alle 15.30 presso il Centro Pastorale mons. Ratti di via Cavour dove si commemoreranno i riti pasquali con letture e canti a cura degli amici del coro “Tuttinsiemeappassionatamente”. Seguirà lo scambio degli auguri pasquali. Mercoledì 30 aprile il Movimento Terza Età parteciperà con gli Amici del Seminario all’incontro con i diaconi prossimi alla consacrazione sacerdotale presso il Seminario di Venegono Inferiore. Partenza in pullman alle 13.30 da via Cavour; per le iscrizioni e informazioni rivolgersi alle incaricate. Giovedì 8 maggio alle 15.30 ci sarà un incontro con gli amici di San Salvatore: Celebrazione Eucaristica nella chiesa del rione. Terminata la Messa, presso la Baita del Parco, animazione con gli amici del coro “Tuttinsiemeappassionatamente”. Martedì 13 maggio: incontro decanale alle 15,30 nella chiesa di Sant’Ambrogio nella ricorrenza della festa votiva della Madonna di Fatima, si terrà un momento di preghiera con Rosario meditato, cui seguirà un incontro conviviale. Giovedì 22 maggio alle 15.30 incontro decanale nel santuario di Santa Valeria nella ricorrenza dell’anniversario della morte del compianto card. Giovanni Colombo, fondatore del Movimento Terza Età diocesano: Celebrazione Eucaristica in memoria del presule.
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Eletto all’unanimità nel secondo capitolo di venerdì 4 aprile all’abbazia san Benedetto
Dom Michelangelo Tiribilli è il nuovo abate obiettivo creare un “polmone di spiritualità” Dom Michelangelo Maria Tiribilli, 77 anni, nato a Firenze il 18 marzo 1937, è il nuovo abate dell’abbazia san Benedetto. E’ stato eletto all’unanimità durante la seconda seduta del capitolo che si è tenuto nel monastero di via Stefano venerdì 4 aprile. Alle 11.25 al momento della proclamazione solenne, le campane della chiesa abbaziale hanno suonato lungamente a festa. Dom Tiribilli è il settimo abate che si insedia in via Stefano dopo dom Mauro Parodi, Stanislao Cazzaniga, Pietro Paolazzi, Filiberto Ilari, Valerio Cattana, Luigi Gioia. E’ stato nominato a tempo determinato e resterà in carica sei anni. Dom Michelangelo è stato abate generale della congregazione dei monaci benedettini olivetani per 18 anni, adesso è anche abate generale emerito, quindi vescovo, che però non ha i poteri per ordinare sacerdoti. “Ho accettato l’incarico - ha detto commentando la sua nomina - come segno
di stima e venerazione nei miei confronti della comunità seregnese e attraverso essa la volontà di Dio. Ero stato inviato a Seregno, il 7 marzo scorso, con l’incarico di superiore “ad nutum” e quindi con mandato temporaneo da parte dell’abate generale dom Diego Maria Rosa, e alla fine sono rimasto “incastrato” perché mio desiderio era di tornare al monastero di Picciano, dove mi ero ritirato dopo aver lasciato l’incarico di abate generale e dove, lo confesso, mi trovavo molto bene, anche perché là ero maestro di formazione e c’erano in prospettiva due postulanti. Ma quando sei in un luogo e vedi lo stato di bisogno e la stima che ti manifestano e dimostrano i confratelli ci si lascia trasportare”. - Come nuovo abate si è posto un obiettivo? “Mi propongo - ha risposto - di rendere l’abbazia, anche se lo è già, un “polmone di spiritualità” curando in modo particolare la celebrazione liturgica e l’accoglienza spirituale dei
Dom Michelangelo Maria Tiribilli, settimo abate del monastero di via Stefano. (foto Volonterio) penitenti attraverso il sacramento della riconciliazione, ma anche di rafforzare il valore della “coimonia”, per cui la comunità olivetana si deve sforzare di essere “unum corpus”, all’interno della comunità e con tutte le comunità della congregazione”.
Incontro con la presidente Landra Continuano gli incontri formativi e spirituali proposti dall’Azione cattolica agli adulti della città e del decanato. Mercoledì 7 maggio alle 21 nella sala Cardinal Minoretti di via Cavour 25 è previsto un incontro dal titolo “Discernere - Ragionare - Servire” con la partecipazione del nuovo presidente diocesano, la nostra concittadina dr.ssa Silvia Landra che in una recente intervista del 9 marzo scorso su IncrociNews - Settimanale della diocesi di Milano - auspica “un'AC molto interrogata dalle domande di questo tempo, attenta agli snodi antropologici nei quali la vita delle persone sperimenta la fatica e la riscossa quotidiana, vorrei un’AC comunicativa, non impaurita dalle sfide, partecipe al disegno politico e sociale, animata da uomini e donne di speranza, anche quando
imperversa la crisi. Me la immagino coraggiosa nel dialogo, costituita da molti laici che vivono l'impegno senza troppa soggezione della gerarchia, non paralizzata nei contesti difficili” Martedì 13 maggio si terrà invece alle 21 presso l’oratorio di Giussano l’ultimo incontro decanale della Lectio Divina sul libro del profeta Giona - predicatore don Enrico Castagna, Vicario parrocchiale della Comunità Pastorale S. Paolo di Giussano, sul tema “La potenza di Dio misericordioso” (Giona 4, 5-11). Anche i giovani si preparano al Triduo Pasquale con il pellegrinaggio notturno all'Eremo San Salvatore di Erba, guidati dalla Parola di Dio e da una figura laicale che ha lasciato il segno nel nostro tempo, Robert Schuman. L’appuntamento all'Eremo sarà mercoledì
16 aprile alle 20.30 con il seguente programma: 20.30: ritrovo ai piedi della salita all'Eremo (via san Giorgio, loc. Crevenna, Erba) 21.45: arrivo all'Eremo, tempo per la preghiera personale e le confessioni 22.30: conclusione e ritorno a casa. Portare una torcia elettrica e un dolce o una bibita per il momento di condivisione finale. Sul sito www.azionecattolicamilano.it è possibile sempre valutare le iniziative per la prossima estate per tutti i settori (ACR, Adolescenti, 18/19enni, Giovani, adulti): una occasione per conoscere nuove persone, approfondire tematiche e allargare l’orizzonte sulla propria fede e sulla Chiesa locale.
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Le notizie Ritorna il “Baobab della solidarietà” per i progetti di padre Angelo Confalonieri Ritorna sulle piazze di Seregno “Il Baobab della Solidarietà”, proposto dal Gruppo Solidarietà Africa per presentare i progetti in corso nell’Africa sub sahariana e realizzati grazie all’impegno di medici, infermieri, tecnici ed esperti di tante specificità, indispensabili per la buona riuscita delle iniziative di cooperazione. Quest’anno l’obiettivo principale del GSA sarà il progetto di protezione alla madre e al bambino attivo presso il “Sacred Heart Hospital” di Weme, in Ghana. Il supporto tecnico e professionale al reparto di Maternità e Pediatria dell’Ospedale di Weme sono indispensabili per favorire l’educazione ad una maternità cosciente e responsabile nel rispetto della dignità della donna, la tutela della gravidanza e i trattamenti precoci delle patologie della gravidanza, l’assistenza al parto e le cure del neonato, diritti che non possono essere negati a persone che non hanno avuto le nostre opportunità. Per questo sabato 3 e domenica 4 maggio sulle piazze antistanti le chiese della città i volontari del GSA, coadiuvati da Alpini, Camosci e gruppi missionari parrocchiali, offriranno dei bonsai e sarà possibile conoscere i dettagli del progetto e le modalità per sostenerlo con impegno; a S. Valeria l’iniziativa si terrà il 17 e 18 maggio. I piccoli bonsai vogliono
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rappresentare i grandi baobab sotto i quali nell’Africa della savana si discutono il futuro della famiglia, del villaggio, di tutta la comunità. Sotto uno di quei baobab padre Angelo Confalonieri, missionario comboniano partito da Seregno negli anni ’60, ha iniziato a costruire una lunga storia di evangelizzazione e promozione sociale a favore delle popolazioni più povere nel sud del Ghana; sotto uno di quei baobab, prima di concludere il suo cammino sui sentieri africani, padre Angelo ha chiesto al GSA di continuare a sostenere il “suo” ospedale. L’impegno in prima linea degli operatori volontari sarà tanto più efficace, se sostenuto dalla condivisione e dal contributo di tanti amici che, coi loro gesti di solidarietà, garantiscono le risorse per un’azione efficiente.
circolo culturale s. giuseppe FONDATO NEL 1888
In mostra il paesaggio che non c’è più È in vista la prima edizione del Concorso di arti visive San Giuseppe, aperto ad artisti della zona - da mercoledì 16 aprile sino a domenica 4 maggio - in cui si proporranno al giudizio del pubblico, con apposita scheda, le opere presentate sul tema Il paesaggio che non c’è più, libera interpretazione della modifica ambientale e paesaggistica del territorio brianzolo degli ultimi decenni. Martedì 1 aprile è iniziato il ciclo di incontri con la letteratura Raccontiamo il mondo, in collaborazione con altre realtà culturali. Dopo “Europa, le radici invisibili” con Giovanni Bianchi, seguiranno giovedì 8 maggio: “Cina, uno, nessuno, e la moltitudine” e giovedì 29 maggio “Paesi arabi, dal Corano alla letteratura”, inseriti negli appuntamenti del mese della cultura. Tentativi di allargare l'orizzonte culturale sono anche nella lettura di un libro: alcuni soci hanno messo a disposizione dei libri per il prestito o la lettura in sede, compilando una semplice scheda: un motivo in più per frequentare via Cavour 25. 14 settembre 2014, data storica per Seregno: oltre a ricordare i 200 anni dalla nascita del Patriarca Angelo Ballerini, nostro fondatore nel 1888, nascerà la nuova Comunità Pastorale cittadina alla presenza del cardinale Arcivescovo Angelo Scola. A noi soci renderci conto dell’importanza del momento e ritrovarci, anche solo per un caffè, ritirare la corrispondenza cartacea, scambiarci le ultime impressioni, informarci di quanto il Circolo continua ad offrire a Seregno.
Le notizie Vent'anni di “Progetto Gemma” per salvare 20.000 bambini Centro aiuto alla Vita La prossima S. Messa per la vita sarà celebrata domenica 11 maggio alle 11 presso la Chiesa di Don Orione; rinnoviamo il nostro grazie alle parrocchie di Seregno per la scelta di devolvere le offerte quaresimali a favore del Centro di Aiuto alla Vita (CAV) di Seregno. Siamo lieti di ricordare che quest'anno compie 20 anni il Progetto Gemma. Si tratta di quella straordinaria forma di "adozione a distanza" di una mamma in difficoltà, strutturata nell'offerta mensile di 160,00 euro per diciotto mesi (gli ultimi sei mesi di gravidanza ed il primo anno di vita del bambino), che è una sorta
di "carezza economica" per la mamma ed il suo bambino, evitando così l'aborto procurato. Proprio in questa occasione domenica 30 marzo il cardinale Scola ha inaugurato a Milano, presso la parrocchia di Ognissanti, la nuova sede di Progetto Gemma, ricordando che in 20 anni sono stati salvati 20.000 bambini! Diversi progetti sono stati sostenuti anche da seregnesi; aderire a Gemma può essere una bellissima opportunità di servizio alla vita nascente, per un singolo ma anche per una famiglia od un gruppo, ad esempio una classe scolastica, o un oratorio, come è avvenuto qualche tempo fa per l'oratorio San Rocco.
Gr.ani.s Si prepara la veglia diocesana dei lavoratori Sabato 12 aprile, dalle 15.30 alle 18, si è svolto al collegio Ballerini l’Incontro di spiritualità di quaresima per quanti impegnati nelle realtà sociali e politiche. Un'occasione di preghiera comunitaria a partire dall’ascolto della Parola e di testi del magistero sociale, e di confronto tra i partecipanti, con filo conduttore “per una politica che includa socialmente il grido dei poveri”. La riflessione, tenuta da don Sergio Massironi, ha preso le mosse dall’ Esodo in cui JHWH invia Mosè a liberare il suo popolo, e dalla ripresa del quarto capitolo dell’Evangelii gaudium di Papa Francesco, in particolare la parte riguardo l’inclusione sociale dei poveri. Una partecipazione discreta e qualificata ha contraddistinto il corso sull’economia tenuto presso il centro
pastorale Diocesano di Seveso, ultima proposta in ordine di tempo, a livello locale, per fare discernimento nelle nostre attività, specie per chi opera nel sociale e nel politico. Il prossimo appuntamento è previsto alla Veglia Diocesana del 30 aprile presso la Galleria delle carrozze nella stazione Centrale di Milano, con l’Arcivescovo. Sono molteplici le aree di discernimento che i vari gruppi a livello locale hanno messo in cantiere in questo anno pastorale, proponendo all’attenzione temi come l’Europa - vista l’imminenza delle elezioni europee l’economia, la legalità e la costituzione. Premesse per compattare, a livello locale, le persone più attente alle dinamiche sociali in Gruppi di Animazione Sociale.
San Vincenzo A Seregno si ritrovano le “Conferenze” di Brianza Il prossimo sabato 17 maggio, nella sala Minoretti del Centro Pastorale "Mons. Ratti" si terrà l'incontro del Consiglio Centrale delle Conferenze facenti capo a Monza, a cui parteciperanno i rappresentanti di circa 25 conferenze. La scelta di un "consiglio itinerante" viene dalla volontà del presidente del consiglio Roberto Capellini di creare un legame tra tutte le conferenze di zona, per conoscere più da vicino le realtà facenti capo a Monza. Dopo Desio, che è stata sede del Consiglio Centrale di novembre, è stata scelta Seregno non solo in virtù del recente cambiamento alla presidenza, ma per l'elevato numero di volontari e soci che compongono la Conferenza, e per la particolarità delle attivita che vengono svolte: è infatti l'unica di zona a proporre la mensa del povero, oltre a Monza. Diversi sono stati i gesti generosi nei primi mesi del 2014: "è doveroso ringraziare tutti di tanta generosità, persone che a titolo anonimo hanno voluto donare complessivamente la somma di 1650 euro - ricorda la presidente Valeria Denova - che vanno sommati alle donazioni del sodalizio culturale di "Seregn de la Memoria": 1000 euro e una fornitura di detersivi e prodotti per l'igiene, personale e della casa, oltre ad indumenti intimi per un valore complessivo di ulteriori 2000 euro. Infine un ringraziamento particolare va a don Gianmario e ai ragazzi dell'oratorio San Rocco che anche quest'anno durante la Quaresima hanno dato vita alla raccolta di generi alimentari di prima necessità, che contribuirà a soddisfare le necessità dei nostri assistiti".
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Le notizie
SCUOLA DI ITALIANO PER STRANIERI “CULTURE SENZA FRONTIERE”
Corsi di cucito, collaborazione con le scuole ed esami in vista Le attività della nostra scuola procedono positivamente. Il corso di taglio e cucito "Il filo di... Ana" sta andando bene, le 7 donne che vi partecipano si stanno cimentando nella produzione di borse personalizzate e di indumenti per bambini. Il corso ha avuto inizio a metà gennaio e terminerà a fine maggio, si svolge il mercoledì dalle 14,30 alle 16,30, ed è tenuto da Ana, brasiliana che frequenta il corso serale di livello avanzato. Martedì 2 aprile presso la sede del Centro di Formazione Professionale "Pertini" di via Monterosa, ci sarà un incontro tra alcune insegnanti della scuola di italiano, il preside Paolo Tagliabue e due docenti per una verifica dell'accordo di collaborazione tra la scuola e l'AFOL Monza Brianza - CFP "Pertini”; l'accordo
prevede l'attivazione di interventi specifici per l'apprendimento e il consolidamento della lingua italiana a favore di alunni stranieri che necessitano di un sostegno in orario scolastico. Suddivisi in piccoli gruppi, 21 ragazzi sono stati seguiti nei mesi di febbraio e marzo per un totale di 16 ore. È un intervento sperimentale, dopo la verifica si discuterà se incentivare le ore di sostegno per il prossimo anno scolastico. Infine, un gruppo di corsisti si sta preparando all'esame di lingua per la certificazione del livello A2, indispensabile per il rinnovo dei permessi di soggiorno e carta di soggiorno, che si svolgerà a fine maggio presso la sede del Centro Territoriale Permanente di Desio.
La Via Lucis il 29 aprile presso le Madri Canossiane Si sono svolti con la partecipazione di disabili, amici e simpatizzanti, gli incontri programmati per il mese di marzo. Nel pomeriggio di domenica 23, allietato anche da una ricca merenda, abbiamo festeggiato i papà: dopo l’estrazione dei premi della tombolata, i presenti hanno partecipato a giochi con domande e quiz, mettendo alla prova le loro conoscenze. Sabato 29 e domenica 30 marzo si è svolta la 13° giornata nazionale dell’Unitalsi: pianticelle di ulivo in cambio di un'offerta destinata alla raccolta fondi per le opere dell’Associazione sono state proposte sui sagrati delle chiese, con una immediata risposta da parte dei cittadini: in poco tempo abbiamo esaurito tutte le piantine. Per il mese di aprile sono stati programmati due incontri presso le Madri Canossiane: il primo, per la Via Crucis, si è svolto martedì 1 aprile; il secondo sarà martedì 29 aprile per la “Via Lucis”. Domenica 6 aprile, presso l’Istituto Candia, sono state distribuite le uova di Pasqua ai diversamente abili ed estratti i premi della lotteria, il cui ricavato andrà a favore dei volontari delle vacanze estive a Borghetto S. Spirito; in proposito si stanno raccogliendo le adesioni dei volontari. Sono sempre in corso le iscrizioni ai pellegrinaggi: • Caravaggio, domenica 18 maggio, in pullman; • Loreto, 21 - 24 maggio, in treno; • Lourdes, 30 maggio - 5 giugno, in treno, e 31 maggio - 4 giugno. in aereo. Per informazioni: 349 2935093 - 0362235943; ogni mercoledì in via Cavour, 25, dalle 16 alle 17.
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APRILE2014
Al San Rocco il film sulla vita di Papa Francesco
Il primo film evento sulla vita di papa Francesco: l'uomo che sta cambiando la storia. Arriva anche al cinema teatro San Rocco il prossimo 30 aprile, mercoledì, alle 21.Titolo della pellicola:"Francesco da Buenos Aires - La rivoluzione dell'uguaglianza". "Francesco da Buenos Aires" è il docufilm biografico sulla vita di Jorge Mario Bergoglio, dall'infanzia sino all'età adulta, passando per quel fatidico 1976, quando decise di salvare centinaia di vite umane opponendosi alla dittatura militare argentina. La lotta contro la diseguaglianza che ha caratterizzato la sua vita, con una forza e una fede senza limiti, è mostrata nel film grazie alle immagini di repertorio provenienti dall'Argentina e a quelle girate in esclusiva in Italia. Un uomo che è sempre stato vicino alle persone che vivono ai margini della società. Jorge Mario Bergoglio oggi è vescovo di Roma, Papa della Chiesa cattolica, e a capo dello Stato della Città del Vaticano: tutte istituzioni secolari che sta trasformando con un lavoro quotidiano e progressista. Un Papa al servizio dei più poveri, dei più deboli e dei più piccoli.
In copertina: Il crocifisso del santuario di Maria Ausiliatrice (Don Orione) opera dello scultore Antonio De Nova (foto Viganò)
«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XCII, 13 Aprile 2014, numero 4 Direttore responsabile: Luigi Losa; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: amicodellafamiglia@yahoo.it; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie; Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB; Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987
Il prossimo uscirà domenica 18 Maggio 2014
ORARI DELLE SANTE MESSE FESTIVE NELLA CITTA’ DI SEREGNO SS. MESSE VIGILIARI (sabato pomeriggio e sera)
SS. MESSE FESTIVE (domenica e festivi)
16.30
Don Gnocchi
7.00
Don Orione
17.30
Don Orione
7.30
S. Valeria - Basilica
18.00
Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia
8.00
S. Ambrogio - Lazzaretto - Ceredo - Abbazia
18.30
S. Valeria
8.30
S. Salvatore - Sacramentine
19.00
Ceredo - Ospedale
8.45
Basilica
20.00
Santuario Vignoli
9.00
Ospedale - Istituto Pozzi
20.30
Lazzaretto
9.30
S. Valeria - Don Orione
9.45
S. Ambrogio - Abbazia
10.00
Basilica - Lazzaretto
10.30
S. Carlo - Ceredo - Don Orione (cappella interna) S. Salvatore - S. Cuore (solo durante il periodo della catechesi, riservata ai ragazzi delle elementari e ai loro genitori)
11.00
S. Valeria - Don Orione - Abbazia
11.15
S. Ambrogio
11.30
Basilica - Lazzaretto
17.00
Don Gnocchi
17.30
Don Orione
18.00
Ceredo - Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia
18.30
S. Valeria - Lazzaretto
20.30
S. Ambrogio
8 MAGGIO 2014 ORE 21.00 PIAZZA DUOMO MILANO
Arcidiocesi di Milano
insieme a
Alessandro Cadario Gemma Capra Calabresi Philippe Daverio Luca Doninelli Massimo Popolizio
Musica teatro arte letteratura testimonianze preghiera intorno alla Croce con la Reliquia del Santo Chiodo
Giacomo Poretti Davide Van de Sfroos Pamela Villoresi Coro Song Orchestra â&#x20AC;&#x153;FuturOrchestraâ&#x20AC;? Angelo Scola
anno XCII - n. 4 Aprile 2014 - periodico delle comunitĂ cristiane di Seregno
Una Croce che genera speranza
e molti altri
Le parrocchie, le comunitĂ religiose, le associazioni, i movimenti e i gruppi sono invitati a segnalare al piĂš presto la propria presenza compilando il modulo disponibile su www.chiesadimilano.it
Due Papi santi
Confratelli a raccolta
Chierichetti in Duomo