Basilio Morelli
le RAGAZZE in NERO alla Processione dei Misteri in una cittadina del Sud
B.M.
Settimana di Pasqua. Venerdì Santo. Una cittadina del Sud. Una delle tante. Una come tante. Qui, come praticamente ovunque in Italia meridionale, Europa meridionale, America latina, si svolge, ogni anno e da secoli, la “Processione dei Misteri”, il corteo penitenziale rievocazione della passione di Cristo. Tutti gli aspetti tradizionali del rito, ma con alcune peculiarità. Intanto il corteo si svolge nella mattinata, invece che nelle ore serali e notturne, com’è diffusa consuetudine, pur rinunciando, così, al loro pathos. Ma la vera particolarità è proprio nei sacri Misteri, una cinquantina di gruppi di statue che, eccezion fatta per un paio di proprietà ecclesiastica, appartengono a famiglie del posto. Queste li custodiscono in casa e ne curano l’addobbo per la processione del Venerdì Santo, oltre che il trasporto a spalla nel corso della manifestazione. Tutto ciò è motivo d’orgoglio e pegno di fede per le famiglie, le quali si tramandano l’onere e l’onore da generazioni. La tradizione locale vuole che gli imponenti gruppi statuari, nello snodarsi della processione lungo strade e caratteristici vicoli del paese, con il sottofondo delle più celebri marce funebri ,vengano “scortati” lateralmente da ragazze, tutte rigorosamente vestite di nero, con veli e preziosi pizzi dello stesso colore sul capo e sul volto, in gramaglie come la Madre Santa. E’ proprio su queste giovani donne, sui loro volti, che si è soffermato il mio interesse, l’obiettivo della mia fotocamera a coglierne espressioni e atteggiamenti spontanei.
Conviene precisare che la gran parte delle foto della raccolta, forse tutte, sono state fatte nei minuti precedenti l’avvio della processione, quando le statue, i portatori anche essi in nero- le bande musicali, i fedeli, i rappresentanti delle autorità religiose e civili vanno ancora radunandosi e disponendosi secondo l’ordine prestabilito dal cerimoniale. Questo spiega gli atteggiamenti e le espressioni dei visi spesso più sorridenti che…penitenti come sarebbe stato più consono alle circostanze e lecito aspettarsi e che, in effetti, sarebbero stati assunti a breve, durante la partecipazione al corteo. Ma è appunto questa la nota di originalità -rispetto alle foto “più viste” su questo tema- che mi è piaciuto rappresentare nei mie scatti. Foto realizzate in quattro successive edizioni della manifestazione religiosa dal 2009 al 2012 e che solo ora hanno trovato collocazione nei quattro capitoli, uno per ogni anno, del presente volume.
B.M.
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10 Aprile 2009
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2 Aprile 2010
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22 Aprile 2011
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6 Aprile 2012
Fine